PAROLE VAGABONDE NOTIZIARIO MENSILE DEL NOMADI … · “Buonanotte mamma, ti voglio bene.” ......

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PAROLE VAGABONDE PAROLE VAGABONDE NOTIZIARIO MENSILE DEL NOMADI FAN CLUB TORINO I VAGABONDI DELLA MOLE MESE di settembre 2016 Buon settembre, amici vagabondi!!! Tutti rientrati dalle vacanze tanto amate che purtroppo durano sempre troppo poco? Tra un tuffo al mare e una gita in montagna siamo riusciti anche in questa bella e calda sta- gione a trascorrere un po’ del nostro tempo insieme. Cussanio, Castagnole e anche tante cover in giro per la nostra Regione e non solo… Ma l’estate lentamente scivola via, con le scuole che riaprono i battenti e quella normalità a cui siamo affezionati che torna a bussare alle nostre porte… ma è poi così tanto male? Mercatini autunnali, progetti solidali sono proprio dietro l’angolo e mai come in questo pe- riodo possiamo trascorrere giornate piene di sorrisi e soddisfazioni. Quel grigio autunnale si trasforma in nuova vita e nuove speranze… non ci resta che riabbracciarvi tutti durante le prossime imminenti iniziative vagabonde… La Redazione

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PAROLE VAGABONDE PAROLE VAGABONDE NOTIZIARIO MENSILE DEL

NOMADI FAN CLUB TORINO I VAGABONDI DELLA MOLE

MESE di settembre 2016

Buon settembre, amici vagabondi!!!

Tutti rientrati dalle vacanze tanto amate che purtroppo durano sempre troppo poco? Tra un tuffo al mare e una gita in montagna siamo riusciti anche in questa bella e calda sta-gione a trascorrere un po’ del nostro tempo insieme. Cussanio, Castagnole e anche tante cover in giro per la nostra Regione e non solo…Ma l’estate lentamente scivola via, con le scuole che riaprono i battenti e quella normalità a cui siamo affezionati che torna a bussare alle nostre porte… ma è poi così tanto male? Mercatini autunnali, progetti solidali sono proprio dietro l’angolo e mai come in questo pe-riodo possiamo trascorrere giornate piene di sorrisi e soddisfazioni. Quel grigio autunnale si trasforma in nuova vita e nuove speranze… non ci resta che riabbracciarvi tutti durante le prossime imminenti iniziative vagabonde…

La Redazione

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In occasione del compleanno di Beppe, I Vagabondi della Mole hanno aderito all’iniziativa dei fan club:“Le Strade Angelo Romano” Roma – “Spirito Nomade” Terni“Stop the World” Chiaravalle (AN) – “Abruzzo Nomade” Pescara

“BEPPE 70”Con un contributo di € 116,00.

L’iniziativa consiste in una maglia con una scritta sul davanti che è tuttora top secret, per non rovinare l’effetto sorpresa, sarà indossata il 12 agosto giorno del compleanno di Beppe durante il concerto che i Nomadi terranno a Roseto degli Abruzzi.

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Cussanio (Fossano) - 16 luglio 2016

Finalmente è arrivata l’opportunità di partecipare al concerto dei Nomadi! Finalmente perché il con-certo doveva essere il regalo per i 60 anni di Francesco (il vagabondo) programmato per il 31 marzo a Venaria Reale ma poi l’evento è stato annullato…. SIGH! SIGH! Tornando al 16 luglio del 2016, siamo arrivati a Cussanio in largo anticipo, per paura di perderci, e ab-biamo assistito alle prove con grande emozione in attesa del concerto. Il parco circostante era molto accogliente e fresco, visto il periodo; abbiamo quindi atteso l’inizio dell’evento all’ombra dei grandi tigli, gustandoci un favoloso panino preparato dalla Proloco di Cussanio. Poi sono arrivati i nostri amici Elisa C. e Oreste che ci hanno fatto conoscere il vostro splendido Fans Club: ci siamo sentiti subito accolti e coinvolti nelle fasi preliminari al concerto (grandi Sandrina e Milena) e abbiamo contribuito alla prepa-razione dei messaggi da leggere durante l’esibizione!

Ecco il risultato finale con Vilma!

NOMADI: Ecco la prova che Francesco vi ascolta tutte le sere!I Nomadi sono arrivati a bordo delle storiche “500” ed è iniziato il concerto!Entusiasmante, travolgente, coinvolgente, spettacolare, indimenticabile….. sono solo al-cuni degli aggettivi per descrivere il momento che abbiamo vissuto! Brani nuovi bellissimi (Così sia, E’ tutto vero, e gli altri) accompa-gnati da video sorprendenti.. Brani storici sempre attuali e interpretati con grande coinvolgimento del pubblico: Io vagabondo, Auschwitz, Noi non ci saremo, Come potete giudicar, Ho dife-so il mio amore, ecc.

Unico e indimenticabile (per noi al primo evento) il momento dei coriandoli sul brano “Io voglio vivere”. Per una settimana ne abbiamo raccolti ovunque!Avremmo ancora cantato fino al mattino ma ad una certa ora il concerto è finito quindi impazienti di co-noscere Beppe e gli altri abbiamo atteso la loro uscita e grazie ad Elisa C. siamo riusciti a raggiungere Beppe, salutarlo e scattare questo ricordo memorabile….

Dopo questa bellissima esperienza non potevamo non iscriverci al mitico Fans Club “I Vagabondi della Mole”.Sempre Nomadi! Lilly e il vagabondo (Francesco)

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Per 42 anni di fila a CastagnoleEffettivamente quella sera me lo sono chiesta… Perché la rassegna di Castagnole si chiama Contro? Ora ho la rispo-sta: in origine era la Festa di San Bartolomeo dal nome del borgo nuovo ai piedi della cittadina, a trasformare quella festa in Contro (il festival della canzone d’impegno) fu ispirazione di Augusto. E considerando la partecipazione all’e-vento di artisti del calibro di Ligabue, Vasco Rossi, Zucchero, Baglioni e De André questo si può proprio chiamare un Signor Festival. Ma quello che ha caratterizzato la continuità della manifestazione è la presenza per 42 anni di fila dei Nomadi. Ci sono altri tradizioni del genere?

Direi la spinta a partecipare all’evento è proprio questa: la tra-dizione nel ritrovarsi davanti a loro, nell’ultima possibilità – per i meno fortunati - di un concerto all’aperto, nel dividersi pane, affettati e biscotti sotto il palco in attesa del via. Anzi del secondo via: il concerto di Castagnole è infatti l’unico ad essere “doppio”, con un appuntamento pomeridiano aggiunto a quello delle 21.30.Quest’anno il concerto si è tenuto velato dalla tristezza: il sisma che aveva colpito da poco il Centro Italia ha scosso oltre che la terra anche molti animi. Quel giorno stesso è stato dichiarato Lut-to Nazionale. E senza ombra di dub-bio, nuovamente il no-stro Beppe si è reso disponibile a fare qual-

cosa. E sappiamo tutti bene che il suo “qualcosa” è sinonimo di aiuto concreto: un altro concertone, un altro evento per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. Ma si sa, la burocrazia e l’organizzazione di queste cose richiedono tempi e permessi lunghi: sicuramente a giorni sarà pub-blicata data e location. E noi ci saremo!

Nel mezzo della tristezza però, anche un momento di gioia e di estrema fierezza: la nostra President Sandrina accompagnata dal nostro Super Vice Salvatore sul palco a consegnare il regalo vagabondo per il 70esi-mo compleanno del nostro Capitano! E anche qui solidarietà e vi-cinanza a chi è meno fortunato grazie all’adesione dei Vagabondi della Mole al progetto voluto dagli amici di Roma – Terni – Chiara-valle - Pescara di sostenere Crescerai con le magliette dedicate ai 70 anni del Maestro. Anche se era senza voce Beppe ha gradito davvero molto il nostro pensiero! Ancora una volta Vagabondi fio-re all’occhiello e ancora una volta: Vagabondi presenti!

Milena

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Per non dimenticare...AMICIZIA

“Buonanotte mamma, ti voglio bene.”“Buonanotte amore, sono stata bene con te stasera. A domani.”“Bambini, andate a lavare i denti e poi a letto. Bisogna riprendere i ritmi che tra poco inizia la scuola.”“Buonanotte nonna, domenica vengo per la stessa lasagna di sempre.”La città dorme: chi nelle stanze di sempre, chi ha fatto la fuga notturna con il fidanzato, chi è insonne, chi pensa troppo, chi è racchiuso nelle mura della stanza dell’infanzia. BOOM. Crolla. Non è un pensiero di troppo che rimbomba. Non è nulla. È la terra che a volte ci ricorda la sua esistenza. La terra che tanto veneriamo, fotografiamo e amiamo, ci ricorda che anche le cose più belle hanno un altro lato della me-daglia. Che anche le cose più belle finiscono. Che anche le cose più belle fanno schifo. Quelle mura che racchiudono ricordi, momenti flash e sicurezza e bellezza familiare sono crollate e con loro si sono portate via anche tutta la vita vera e propria. Quella vera. Quella fatta di carne. L’immaginazione a volte aiuta per farci capire quanta disperazione potrebbe esserci: immagino pigiamini, manine piccole, ma grandi quanto un pollice adulto. Immagino bimbi che non vedevano l’ora di svegliarsi per prendere la bici e incontrarsi con gli amici. Immagino la moglie che, stretta al marito nel letto, non vedeva l’ora di preparargli la colazione e svegliarlo con un bacio. Immagino storie. Immagino vite frantumate. La cosa più brutta è essere schiacciati da qualcosa che era sicurezza, amore. Da qualcosa che era sinonimo di vita. Rifugio. Casa. Preghiamo. Aiutiamo. Doniamo. Comunque ho capito una cosa. Amiamo fino allo sfinimento, facciamo quello che vogliamo. Viviamo a mille e sfrenati. Viviamo di notte. Viviamo di giorno. Fate l’amore, urlate, cantate e divertitevi perché in meno di nulla qualsiasi cosa, anche la più bella, si trasforma in quel soffio che fa crollare il castello di carte che hai quasi finito di costruire. Quell’onda che ti porta via il lavoro di sabbia , quella terra che ti porta via la vita dopo averla donata. Ciao piccoli angioletti di ogni tipo. La terra che vi ha voluto, è la terra che vi ha straziato. Evidentemente, anzi si-curamente, c’è un posto più bello adibito a voi ......!

AMATRICE....

PRIMA- 31 LUGLIO 2014 DOPO- 24 AGOSTO 2016

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BUON COMPLEANNOALLA PICCOLA MARTA COLLET

ALESSIA MARUCCI – SONIA FIOREFEDERICA VECCHIO

BRUNO CODUTI – MAURIZIO VECCHIO

MATCH IT NOW“Ero in camera sterile, nauseata dalle chemio, senza capelli. Aspettavo che qualcuno dicesse SI’ e mi aiutasse. Un giorno è arrivata la sacca. Qualcuno che non conosco mi ha salvato la vita”Sara, Trapiantata di Cellule del midollo

Ciao!In Italia e nel mondo sono molti i pazienti di leucemia e di altri tu-mori del sangue che necessitano di un trapianto di cellule staminali del midollo osseo per sconfiggere la malattia. Per ognuno di loro però, la possibilità però di trovare un donatore compatibile, che permetterebbe la buona riuscita del trapianto, è molto bassa. E’ calcolata in 1:100.000!Il primo passo per provare a salvare una vita, come ha fatto il Dona-tore di Sara, è iscriversi alla Banca Dati dei Donatori. Solo in caso di compatibilità genetica con un malato si verrà chiamati a donare.Per spiegare quanto sia IMPORTANTE, motivarne il BISOGNO, illu-strare la SEMPLICITA’ dell’iscrizione (che si effettua con colloquio medico ed un tampone di saliva), chiarire che donare NON CREA DANNO alla propria persona, anzi la si ARRICCHISCE, delucidare gli aspetti della massima TUTELA SANITARIA e il nuovo metodo di donazione da SANGUE PERIFERICO e permettere a chi lo de-sidera di ISCRIVERSI AL REGISTRO, ADMO insieme a tanti amici organizza la giornata MATCH IT NOW! a Ivrea, Susa e Pinerolo il 24 Settembre e a Torino il 24 e 25 Settembre e in molte altre città Piemontesi!Se hai fra i 18 e i 35 anni, godi di buona salute e pesi più di 50 kg, anche tu potresti diventare un Donatore di Vita! Ti aspettiamo, an-che solo per darti tutte le informazioni! Per maggiori info, visita il sito www.admopiemonte.org. Grazie tante per la tua attenzione, da parte dei 37.000 pazienti che, ad oggi, non hanno ancora trovato il Donatore Giusto!

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SCAFFALE VAGABONDO

IO NON HO PAURANICCOLO’ AMMANITIEdIzIONE EINAUdI

PAg. 230 - ANNO 2011€ 14,00

Qui Ammaniti si confronta con una storia difficile, vista attraverso gli occhi di un bambino. Siamo nella campagna italiana del Sud, in un piccolissimo paese collocato in un’area geografica indefinita, Acqua Traverse, frazione di Lucignano, composto da una manciata di case (proprio “quattro case in tutto”, se si esclude un grande casale dell’Ottocento), senza una piazza, senza altre strade se non lo stradone centrale. Quattro case tra i campi di grano. È il 1978, è estate e fa molto caldo. I ragazzini sono a casa: la scuola è chiusa per le vacanze estive. È una piccola banda di bambini quella che scorrazza nelle campagne di Acqua Traverse, retta dai difficili equilibri di for-za tra i più grandi e i più piccoli. Sono bambini e bambine (queste in minoranza) di età molto varia: dai 5 ai 12 anni. Michele è uno di questi ed è la voce narrante che ci racconta questa storia lontana, del tempo in cui aveva nove anni (una storia della fine degli anni Settanta con tanti elementi che la connotano). Un padre camionista che vuole cambiare vita, una madre casalinga molto bella e corteggiata, una sorellina, Maria, la più piccola del gruppo, che Michele deve quasi sempre trascinarsi appresso. Tra i tanti giochi organizzati insieme, anche le lunghe pedalate nella campagna, alla ricerca di emozioni, come giovani esploratori in terra d’Africa. Una di queste “escursioni” porta Michele all’interno di una casa abbandonata e diroccata che la “banda” non aveva mai visto, lontana dal paese, dietro una collina. All’interno di questo edificio pericolante avverrà l’incontro con un personaggio deter-minante della storia, un coetaneo che...Non è possibile svelare di più di una trama incalzante, in alcuni momenti quasi travolgente. Ammaniti ha descritto un momento non lontano, ma quasi senza tempo, con la capacità di farci rivivere colori, luci e sensazioni comu-ni: quelli dell’infanzia, delle estati con gli amici, dei giochi in compagnia, dei litigi, dei rapporti con i genitori. La normalità vista con gli occhi di un bambino. Ma all’interno di questo quadro, ha saputo inserire l’eccezionalità, l’evento. Michele vive alcune (poche) giornate che lo trasformano, che ne fanno quasi un adulto, rendendolo au-tonomo, dandogli la forza e il coraggio di decidere, svincolandolo traumaticamente dal legame affettivo (basato sulla fiducia e sul rispetto oltre che sull’amore) con i genitori. Michele al termine della storia “non ha più paura” di affrontare il pericolo. Ha uno scopo, quello di difendere un amico. È diventato per lui un “angelo custode” e deve impersonificare questa figura sino in fondo, portando a termine il suo compito. Se gli adulti hanno sbagliato (nel goffo tentativo di realizzare il sogno comune di raggiungere il benessere e trasferirsi al Nord) innescando un dramma che potrebbe finire in tragedia, potrà forse lui rimediare. E lo farà, in un finale probabilmente un po’ troppo “cinematografico”, ma di sicuro impatto emotivo. Difficile dire di più di una vicenda che non può essere raccontata per non compromettere il piacere della lettura, che è anche piacere del ricordo di un’infanzia e di un’ingenuità perdute per sempre.

UN ALBERO CRESCE A BROOKLYNBETTY SMITH

EdITORE NERI POzzA

PAg.575 – ANNO 2008€ 14,00

È l’estate del 1912 a Brooklyn. I raggi obliqui del sole illuminano il cortile della casa dove abita Francie Nolan, riscaldano la vecchia palizzata consunta e le chiome dell’albero che, come grandi ombrelli verdi, riparano la di-mora dei Nolan. Alcuni a Brooklyn lo chiamano l’Albero del Paradiso perché è l’unica pianta che germogli sul ce-mento e cresca rigoglioso nei quartieri popolari. Insieme a suo fratello Neeley, Francie raccoglie pezzi di stagnola che si trovano nei pacchetti di sigarette e nelle gomme da masticare, stracci, carta, pezzi di metallo e li vende in cambio di qualche cent. Francie se ne va a zonzo per Brooklyn. Lungo il tragitto forse qualcuno le ricorderà che è un peccato che una donna così graziosa come sua madre, ventinove anni, capelli neri e occhi scuri, debba lavare i pavimenti per mantenere tutta la famiglia. Qualcun altro magari le parlerà di Johnny, suo padre, il ragazzo più bello e più attaccato alla bottiglia del vicinato, qualcuno infine le sussurrerà mezze parole sull’allegro compor-tamento di sua zia Sissy con gli uomini. Francie ascolterà e ogni parola sarà per lei una pugnalata al cuore, ma troverà, come sempre, la forza per reagire, poiché lei è una bambina destinata a diventare una donna sensibile e vera, forte come l’albero che, stretto fra il cemento di Brooklyn, alza rami sempre più alti al cielo.

I soci “Vagabondi della Mole” si ritrovano ogni due martedì (contattarci prima) nel locale:

Bar Ristorante “Le Scuderie della Tesoriera” (all’interno del parco) C.so Francia n.192 - Torino - dalle ore 21:00

Per ulteriori informazioni Tel.: Sandrina 3470622574 - Salvatore 3495953074 Franco 3406630197 - Maurizio 3388038623

Sede: Via Macerata N. 7 - 10144 TORINO - c/o GOIA SANDRINAE-Mail: [email protected] indirizzo ufficiale del Fans Club

[email protected] per inviare articoli al NotiziarioVISITA IL NOSTRO SITO INTERNET: http://www.vagabondimole.it

Da GIUGNO 2000 a SETTEMBRE 2016: 59832 visite sul nostro sito Soci iscritti attualmente al Fans club 90

PROSSIMI APPUNTAMENTI Cover Band:

ANNI DI FRONTIERA:Sabato 3/9 ore Palio dei borghi – Fossano – Cn

CONTROVENTO:Sabato 3/9 ore 21:15 - Sagra delle patata – Entraque – CnSabato 10/9 ore 21:15 - Serata pro Crescerai - Centro sportivo New Team Sporting – Cara-magna P.te – CnSabato 17/9 ore 21:15 - Serata pro Crescerai in occasione del 73° Anniversario dell’eccidio del 19/9/1943 – Boves - Cn

DIMENSIONI:Venerdì 16/9 ore 22:00 – Birreria Maccarone – Orbassano – ToSabato 17/9 - Pappapronta – Volpiano – ToVenerdì 30/9 – Limo in the city - Torino

SENZANOME:Sabato 10/9 ore 20:00 – Pro Associazione Giovanni Gallo – Vicolo Asilo n.10 – Carmagnola - To

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