Parole Strabiche - Novembre 2012

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1 Anno 1 - n° 4 - novembre 2012 Nocchieri senza bussola Ora tocca alla Politica Dal caso Zambetti all’opera- zione “Colpo di coda”, fino allo scioglimento di Rivarolo e Leinì, di Ventimiglia e Bordighera. Le operazioni anti- mafia mostrano il volto di una politica non attenta, se non addirittura collusa. Il ruolo di una classe politica connivente nel perdurare del fenomeno mafioso non è cosa nuova. Su tutti Nando Dalla Chiesa, in “La convergenza”, ha il merito di fare luce su que- sto aspetto in particolare, evi- denziando le disattenzioni di una superficialità che del feno- meno “non sa”, ne ignora la portata e si assopisce nella convinzione di esserne estra- neo. Una velleità che causa maggior danni della collusione stessa, perché più difficile da scoprire e pressoché impossi- bile da punire. “Il cretino –scri- ve Dalla Chiesa – è moralmen- te innocente”, perché fa ciò che va fatto per favorire l’ille- galità senza neanche accor- gersene. Ne risponde solo politicamente, dunque. Ma per esigere il conto politico occor- re essere soggetti credibili e formati, coscienti degli errori commessi e del vasto mondo di possibili alternative da gio- care. Una classe politica formata racconta della Repubblica che vuole agire. Noi pretendiamo una classe dirigente che sappia orientarsi, per fare ciò che va fatto ed in tempo. Noi lanciamo “Nocchieri senza bussola”. Mattia Anzaldi Domenico Rossi L-10 e trasparenza l’inchiesta sui Comuni novaresi Una favola amara quel- la del Castello di Miasino: bene confi- scato alla mafia nel 2009, ma ancora nella disponibilità dei parenti del boss di Camorra Pasquale Galasso. Una vicenda che cominciata con il sequestro nel 1993, proseguita con la con- fisca nel 2009 e con- clusasi con la moglie del boss che nel 2011 risulta amministratore unico dell’azienda che gestisce la proprietà. Un circolo vizioso da cui proprio non si rie- sce ad uscire. Questione di denaro o di volontà politica? Domanda che lasciamo sospesa poiché quello di cui c’è bisogno ora è tutta la creatività e il coraggio di cui la migliore politica è capace. Vedere i beni confiscati non come un problema da gestire, ma come un’opportu- nità, è il primo passo da compiere, ricordan- do che non sconfigge- remo le mafie gestendo queste situazioni come se fossero “uguali alle altre”. Per questo la “crisi” non può essere una scusa. E se ci sedessimo attorno a un tavolo per capire se ci sono le condizioni per mettere in piedi un progetto di recupero dei beni che possa autofinanziarsi? Impossibile? Noi cre- diamo di no. servizio a pag.2 E se il Castello di Miasino fosse un’opportunità? da pag. 5 La versione dell’Asl sulla chiusura della discarica di Ghemme a pag. 6 Gioco d’azzardo e dipendenza continua l’inchiesta a pag. 8 http:///osservatorionovara.liberapiemonte.it

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Il quinto numero di Parole Strabiche, la newsletter di approfondimento dell'Osservatorio Provinciale sulle Mafie di Libera Novara

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Nocchieri senza bussolaOra tocca alla Politica

Dal caso Zambetti all’opera-zione “Colpo di coda”, fino alloscioglimento di Rivarolo eLeinì, di Ventimiglia eBordighera. Le operazioni anti-mafia mostrano il volto di unapolitica non attenta, se nonaddirittura collusa.Il ruolo di una classe politicaconnivente nel perdurare delfenomeno mafioso non è cosanuova. Su tutti Nando DallaChiesa, in “La convergenza”,ha il merito di fare luce su que-sto aspetto in particolare, evi-

denziando le disattenzioni diuna superficialità che del feno-meno “non sa”, ne ignora laportata e si assopisce nellaconvinzione di esserne estra-neo. Una velleità che causamaggior danni della collusionestessa, perché più difficile dascoprire e pressoché impossi-bile da punire. “Il cretino –scri-ve Dalla Chiesa – è moralmen-te innocente”, perché fa ciòche va fatto per favorire l’ille-galità senza neanche accor-gersene. Ne risponde solo

politicamente, dunque. Ma peresigere il conto politico occor-re essere soggetti credibili eformati, coscienti degli erroricommessi e del vasto mondodi possibili alternative da gio-care.Una classe politica formataracconta della Repubblica chevuole agire.Noi pretendiamo una classedirigente che sappia orientarsi,per fare ciò che va fatto ed intempo. Noi lanciamo“Nocchieri senza bussola”.

Mattia Anzaldi

Domenico Rossi

L-10 e trasparenzal’inchiesta sui

Comuninovaresi

Una favola amara quel-la del Castello diMiasino: bene confi-scato alla mafia nel2009, ma ancora nelladisponibilità dei parentidel boss di CamorraPasquale Galasso. Una vicenda checominciata con ilsequestro nel 1993,proseguita con la con-fisca nel 2009 e con-clusasi con la mogliedel boss che nel 2011risulta amministratoreunico dell’azienda chegestisce la proprietà.Un circolo vizioso dacui proprio non si rie-sce ad uscire.Questione di denaro odi volontà politica?Domanda che lasciamosospesa poiché quellodi cui c’è bisogno ora ètutta la creatività e ilcoraggio di cui lamigliore politica ècapace. Vedere i beniconfiscati non come unproblema da gestire,ma come un’opportu-nità, è il primo passoda compiere, ricordan-do che non sconfigge-remo le mafie gestendoqueste situazioni comese fossero “uguali allealtre”. Per questo la“crisi” non può essereuna scusa.E se ci sedessimoattorno a un tavolo percapire se ci sono lecondizioni per metterein piedi un progetto direcupero dei beni chepossa autofinanziarsi?Impossibile? Noi cre-diamo di no.

servizio a pag.2

E se il Castellodi Miasino fosseun’opportunità?

da pag. 5

La versionedell’Asl

sulla chiusuradella discarica

di Ghemme

a pag. 6

Giocod’azzardo

e dipendenzacontinua

l’inchiesta

a pag. 8

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«C’era una volta il castello diMiasino che era finito nellemani dei “cattivi”. Un bel gior-no però arrivò un valorosocavaliere che sconfisse il malee restituì il castello alla suagente. Una bella fiaba che vor-remmo tanto si tramutasse inrealtà, ma per ora i “cattivi”continueranno a tenersi il lorobel castello e noi, la gente,continueremo ed aspettare…». Una favola amara, quella cheTribuna Novarese, ha pubbli-cato venerdì 9 novembre scor-so a firma Paolo Romeo. Lavicenda è quella, nota, delCastello di Miasino: bene con-fiscato alla mafia nel 2009, maancora nella disponibilità deiparenti del boss di CamorraPasquale Galasso.Il sequestro risale al 1993, cuiseguì la confisca esecutiva nel2009 immediatamente impu-gnata dai Galasso, il cui ricor-so è stato respinto nel febbra-io di quest’anno. Tutto benesulla carta, ma già dal 2003 lamoglie del boss Galasso cac-ciato dalla porta… rientra dallafinestra. Grazia Galise, infatti,acquisisce dai proprietari il100% delle quote dellaCastello di Miasino Srl - titola-re di un contratto di locazionefino al 2014 stipulato con l’am-ministratore nominato da tribu-nale – e dal 2011 risulta ammi-nistratore unico. Il “cattivo”,insomma, non molla e delresto nessuno si fa avanti inte-ressandosi al destino delc a s t e l l o ,così comeaccade perl’altro benesequestratoalla mafiasul territorionovarese, laTorretta diB o r g omanero; maalmeno, inq u e s t ocaso, nes-sun malfat-tore si nasconde dietro le suefinestre.Come è possibile? Semplice:non ci sono i soldi. Questa è larisposta con cui gli ammini-stratori locali e i politici si giu-stificano. Lo dicono i sindaci diMiasino e Borgomanero, stret-

ti nella morsa dei vincoli delpatto di stabilità e della spen-ding review. Lo dicono entiintermedi e governo torinese(Tribuna Novarese 9/11).L’Agenzia governativa che sioccupa di tutti i beni confiscatiha, infatti, interpellatoProvincia di Novara e RegionePiemonte per chiedere di

esprime-re unin teres-samentosull’utiliz-zo even-tuale diquei beni.L aProvinciadi Novaraha dettono: lo hafatto conuna deli-

bera di giunta agli inizi di set-tembre. La Regione, a quantosi sa, starebbe ancora valutan-do la situazione. Poco denaro,certo, volontà politica ai minimistorici, forse. Eppure qualchesoluzione, tutt’altro che cam-pata per aria, sarebbe percorri-

La sfida dei beni confiscatiLa battaglia persa del Castello di Miasino come punto di partenza

Domenico Rossi e Emanuele Navazza

“ “Il castello

sequestrato

nel 1993 eʼ di

nuovo nelle mani

dei Galasso

dal 2003

bile.È vero: i soldi non ci sono. Maproprio per questo, per via diun forte momento di crisi,abbiamo bisogno di tutta lacreatività e del coraggio di cuila migliore politica è capace.Non usciremo dalla crisi e nonsconfiggeremo le mafiegestendo queste situazionicome sefosse ro“ u g u a l ia l l ealtre”. Il primosforzo dafare èc o m i n -ciare avedere ibeni con-f i s c a t in o ncome unproblema da gestire (o di cuiliberarsi), ma come un’oppor-tunità: di lavoro, di riscatto civi-le, di crescita della comunità.Lavoro per i giovani del nostroterritorio, riscatto perché ci siriappropria di quanto ci è statosottratto ingiustamente; cre-

scita perché un bene confisca-to alle mafie riutilizzato social-mente è un simbolo positivo acui guardare con fiducia (nelleistituzioni) e speranza (nel futu-ro) per tutti i cittadini. Avanziamo una proposta: se cisedessimo attorno a un tavoloper capire se ci sono le condi-zioni per mettere in piedi un

progetto dir e c u p e r oche possaautof inan-z i a r s i ?Impossibile?Noi credia-mo di no;c red iamo ,invece, chesi possa eche si debbafare. L’istituzioneche accet-

tasse questa sfida non devefarsi carico dei costi del castel-lo (o dell’immobile), ma garan-tire un corretto processo cheporti a un serio percorso di riu-tilizzo sciale del bene. Questaè la sfida. Il resto è una resasenza giustificazioni.

“ “Serve

un progetto

condiviso

da tutti

per un riutilizzo

sociale del bene

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Tra le parti civili ammesse daigiudici torinesi che compon-gono il collegio giudicante nelmaxi processo Minotauro,emerge anche Libera. Si trat-ta di una delle prime decisio-ni prese dal Tribunale riunitonell’aula bunker delle Vallette,nell’ambito del procedimentoche ha fatto luce sulle dinami-che del radicamento della‘ndrangheta nel territorio pie-montese. Una piccolo- grande risultato,dunque, per un’associazione“non riconosciuta” comeLibera, la cui costituzione diparte civile era stata in prece-

denza ammessa soltanto nelprocedimento “Meta”, aReggio Calabria. Il corposo atto di costituzionedi parte civile redatto dallegale dell’associazione,l’avv. Vincenza Rando, spiegale ragioni alla base di questointervento. Secondo l’avvo-cato, a fronte del costanteimpegno di Libera nel territo-rio di Torino e provincia, “igravi reati ascritti agli imputa-ti hanno leso il diritto dellapersonalità dell’Associazione,offendendo in maniera direttaed immediata lo scopo socia-le della stessa, le finalità pro-

prie del sodalizio, col conse-guente discredito derivatoalla sfera sociale del predettoente dalla condotta dei preve-nuti”. Queste le ragioni allabase della costituzione qualeparte civile nel processo“Minotauro”: offesa e discre-dito all’attività sociale. Pienamente legittimata adintervenire nel procedimentoquindi, poiché fortementelesa dalle operazioni quoti-diane della struttura criminaleemersa dalle indagini. Oltre aviolare i diritti di rango costi-tuzionale dei cittadini, la con-dotta mafiosa costituisce un

Minotauro, entra anche Libera

Verterame e Parisi: richiesta la pena

Il Tribunale di Torino ammette l’Associazione tra le parti civili

Processo Infinito, in Pm chiede pene severe contro la ‘Ndrangheta

Martina Germano

Martina Germano

Una decisione

in linea con

i fini sociali:

nello statuto

si prevede

la costituzione

di parte civile

per delitti di

associazione

mafiosa

e scambio

elettorale

ostacolo al corretto svolgi-mento delle attività associati-ve e determina un rilevantedanno non patrimoniale allastessa. Di contro, Libera èfortemente incoraggiata adutilizzare in futuro lo strumen-to della costituzione di partecivile, nell’ottica di realizzarei suoi fini sociali. È lo stessoStatuto sociale a prevedereper l’associazione la facoltàdi costituirsi nei processipenali per i delitti di associa-zione mafiosa e scambio elet-torale politico-mafioso, di cuiagli artt. 416 bis e 416-terc.p. Lesione degli scopi sta-tutari ma soprattutto lesioneal prestigio, alla credibilità,all’azione di Libera nel territo-rio piemontese e torinese. Laforza dei molteplici clan coin-volti nel processo è in gradodi minare gli sforzi dell’asso-ciazione, terrorizzando le vitti-me e facendole sentire isola-te. Ragion per cui Liberainterviene, costituendosiparte civile e dando voce achi non può averla, perchéspaventato dall’esposizione,in solitudine, alle rivendica-zioni dei clan. Queste le motivazioni chehanno convinto i giudici adammetterla tra le parti civili:decisione difficilmente noncondivisibile e che apre anuovi scenari.

Giovedì 8 novembre, nell’aulabunker del carcere di SanVittore, si è conclusa la requisi-toria della dott.ssa Dolci nel-l’ambito del processo Crimine-Infinito. Interessanti le posizio-ni di Fabrizio Parisi e CarmineGiuseppe Verterame, residen-ti nel Vercellese e nel Novareseprima della cattura, e per iquali il pm ha richiesto rispetti-vamente 11 e 15 anni di reclu-sione. Parisi e Verterame sonoaccusati di aver fatto parte, inqualità di partecipi della localedi Erba, dell’associazionemafiosa denominata ‘ndran-

gheta operante sul territorio diMilano e provincia e punitadall'art. 416-bis del codicepenale. Idue imputa-ti, secondola Procura,si sarebberomessi ac o m p l e t adisposizio-ne degli interessi della“Locale”, presenziando a sum-mit mafiosi nel corso dei qualisarebbero state delineate stra-tegie comuni e contribuendo,in tal modo, alla realizzazione

del programma criminoso. Inparticolare, Verterame avrebbecollaborato nella gestione dei

latitanti e impo-sto la sua pre-senza nel movi-mento terraa t t r a v e r s osocietà intestatea prestanome,tra i quali si col-

loca l'imputato Parisi, ritenutopersona di fiducia dello stessoVerterame. La parola passaora alle difese degli imputati,ma si dovrà attendere dicem-bre per la sentenza.

Chiesti 15 anni

per Verterame

e 11 per Parisi

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Avventurarsi nei siti governati-vi o amministrativi del belpaese, rischia sempre di esse-re preambolo di qualche ora diinsano nervosismo. E’ in quelmomento che ognuno di noisogna di essere un po’Anonymous.Il più delle volte la disposizio-ne grafica è incoerente, disor-dinata, non continuativa, levoci non chiare, i FAQ non esi-stono e se esistono pongonodomande scontate. Per altro,ogni ente fa da sé e questo ciregala un’eterogeneità infinitadi possibili percorsi labirintici.Una palude telematica in cuirischiano di perdersi informa-zioni e in cui la trasparenzaresta un lontano miraggio. Daqui l’inchiesta che segue: unmonitoraggio “empirico” perscoprire lo stato dell’arte deisiti internet dei principaliComuni del territorio.

Novara all’avanguardiacon Google

Il Comune di Novara sembraaver messo da tempo manoalla situazione: la googlizza-zione del database attraversol’uso del cloud system, il sin-daco Ballarè che vanta l’utiliz-zo d’ufficio del GoogleCalendar come sistema gra-tuito di calendarizzazione,prima sconosciuto. Infine,anche dal punto di vista grafi-co son stati fatti passi dagigante rispetto agli anni scor-si. Chiunque cercasse unadelibera, una determina, o ladata di convocazione del con-siglio comunale troverebbetutto senza troppi problemipartendo dalla home page,muovendosi tra le diversesezioni in vista.Se da un punto di vista strut-turale si è fatto il possibile perpredisporre l’utilizzo “friendly”della piattaforma e del serviziocivico che offre, restano anco-ra sul piano contenutisticoparecchi ostacoli di interpreta-zione del dato, che di fattominano la possibilità di ognicittadino di poter comprende-re agilmente il significato diogni provvedimento o bandopubblico.

Questa è la seconda sfidaposta alla voce “trasparenzaamministrativa”, l’abbattimen-to del knowledge divide, ovve-ro dell’impossibilità di com-prendere ed usare lo strumen-to offerto, per quanto grafica-mente prestante. Il controllodell’operato delle amministra-zioni altrimenti rimarrà fortifi-cato tra pilastri di tecnicismiescludenti, materia per pochi,a beneficio della peggiormalapolitica burocratica.

Borgo easy e puntuale

All’apertura del sito comunaledi Borgomanero, già nellahome, compaiono sulla sini-stra sotto la voce “In Comune”tutte le categorie di atti ammi-nistrativi emessi. È un primo indice di trasparen-za e attenzione per il cittadinoche vuole ricercare informa-zioni su quanto il propriocomune mette in opera.L’utente può decidere di cer-care l’atto tramite le categorie,se ha già alcune informazioni,

inserendo la data, il numero ol’oggetto; oppure andandosull’albo pretorio, prima vocedella lista, dove può avviareuna ricerca per tipo (delibera,ordinanza ecc.), per servizi(Cultura, ragioneria, urbanisti-ca ecc.) o tramite parole chia-ve con la ricerca testuale.Il Comune fa sì che ogni attosia scaricabile in formato pdfe, se necessario, aggiungeallegati per completare.Per quanto riguarda le delibe-re del Consiglio, se approvatesulla base di mozioni, questesono pubblicate in allegato.Ciò permette ad un cittadinoassente al Consiglio comunaledi recuperare argomenti tratta-ti se oggetto di atti. Si ha cosìla possibilità di essere aggior-nati e capire come si muovonoi propri rappresentanti.In un’altra finestra della“home” troviamo la sottose-zione “Bandi e Concorsi”,suddivisa in Bandi e Aste,Concorsi e Concorsi esterni.Anche qui è possibile avviarela propria ricerca per ufficio.Sono riportati tutti quelli a pro-

cedura aperta che richiedoquindi la pubblicazione.Per ogni singolo bando sihanno gli estremi, anche delladitta vincitrice e dei contattidel RUP. Viene sempre indica-to la modalità e l’esito dell’ag-giudicazione, tutto in docu-menti scaricabili.Si ottengono così le informa-zioni base sui lavori pubblicidel proprio comune.Altra sottocategoria interes-sante è quella della normativa.Vengono riportati i regolamen-ti e lo statuto comunale chepermettono al cittadino diconoscere le modalità diaccesso ai documenti ammi-nistrativi.Il sito del Comune diBorgomanero è strutturato inmodo semplice e chiaro già alprimo accesso. C’è un archi-vio ampio di documenti ammi-nistrativi. In più riporta unasezione dedicata alla traspa-renza amministrativa, in cuifornisce i dati sull’assenteismodei dipendenti e le credenzialidei propri funzionari in posizio-ni dirigenziali.

La partecipazionea cura di Mattia Anzaldi, Giuseppe Passalacqua, Alessandro Buscaglia e Angela Emanuele

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Tirendo le somme, se fosseropubblicati anche gli atti che,per legge, possono essereomessi, non sarebbe male; magli internauti del secondocomune della provincia pernumero di abitanti possonoritenersi soddisfatti.

Arona cristallina comeil Lago Maggiore

Bella sor-presa sulles p o n d edel LagoMaggiore,dove unodei centripiù impor-tanti dellaprovincia,in primisper il mer-cato turi-stico, nelcomplessorisponde ai requisiti di traspa-renza, aggiornamento e archi-vio dell’attività amministrativasul sito istituzionale. La pagina

web del Comune di Arona èmolto intuitivo per quantoriguarda la sezione dedicata aibandi, raggiungibile diretta-mente dalla home page, clic-cando sull’icona “bandi”, opassando dalla sezione “pub-blicazioni” per entrare nellapagina di approfondimento“bandi”.Nella pagi-na è pre-sente l’op-z i o n e“stampa”.I n o l t r el’elenco deibandi puòessere con-d i v i s osenza pro-blemi suFacebook eTwitter. Ogni bando è accom-pagnato da una descrizione, ladata di scadenza e pocherighe di indicazione sullemodalità. Sono comunqueallegati tutti i documenti e imoduli necessari in formatopdf, comodamente scaricabi-le.Non sono previste categoriedi ricerca particolari, i criterisono solo una divisione trabandi in corso e scaduti (con-sultabili per un anno). Se nelcaso dei bandi in corso, que-sto non risulta problematico(tendenzialmente sono moltopochi); diverso invece nel casola ricerca di informazioniriguardi un bando già aggiudi-cato. In quel caso bisogneràaffidarsi al solo ordine crono-logico per trovare il documen-to.

Per quantoriguarda ibandi sca-duti, questis o n oaccompa-gnati dalv e r b a l edella garad’appaltoe dellesedute; piùeventual irendering,richieste e

proposte.

in un click Emanuele Navazza

L10 - TrasparenzaPer non dimenticare lapiattaforma di richieste diLibera alla pubblicaamministrazione, un’in-chiesta sulla trasparenzaamministrativa a partiredalla rete come si legge alpunto cinque del docu-mento L-10(http://l10novara.libera-piemonte.it).

Chiediamo che venganomigliorate tutte quellemisure intese ad accre-scere la possibilità per icittadini di accedere alleinformazioni. Le risorseinformatiche devonodiventare strumenti per lapartecipazione democra-tica. Chiediamo che sulsito internet del Comunedi Novara siano disponibi-li:a.versione integrale delbilancio secondo le sca-denze annuali program-mate (preventivo, con-suntivo, assestamenti edequilibri), del bilancio plu-riennale, della relazioneprevisionale e program-matica, del piano degliinvestimenti, del pianoesecutivo di gestione edel documento di pro-grammazione finanziaria,comprensivo di tutti gliallegati e, in particolare,l’elenco delle ditte fornitri-ci e delle consulenze.Chiediamo chel’Assessorato competen-te predisponga una sinte-si – da pubblicare su “IlComune Novara” e sulsito del Comune diNovara- dei bilanci di pre-visione annuali e plurien-nali con una suddivisioneper quartiere delle operepubbliche, l’indicazionearticolata della spesa sud-divisa per settori e l’elen-co dettagliato delle entra-te.b.Elenco degli incarichiaffidati dal Comune edalle società partecipatec.Elenco dei lavori pubbli-ci in corso d’opera conl’indicazione del RUP, deldirettore dei lavori, delladitta appaltatrice e delleeventuali variazioni in corso d’opera.

“ “I Comuni della

provincia di

Novara passano

lʼesame, ma si

puė ancora

migliorare

Trecate organizzata,ma non aggiornata...

Il sito del Comune di Trecate èmolto intuitivo per quantoriguarda la sezione dedicataall’albo pretorio, che è raggiun-gibile direttamente dall’homepage. Basta cliccare sull’icona

“Albo pre-torio online deli-berazionee determi-nazioni”.D o p oaver scel-to l’annodi pubbli-c a z i o n e(fino al2005) èpossibile

esplorarlo in due modi: perprovenienza della delibera(consiglio comunale, giuntacomunale, commissario pre-fettizio) e settore comunale(amministrativo, economato,commercio, urbanistica, eco-logia, lavori pubblici, sport etempo libero, settore vigilanza ,servizi sociali, datori di lavoro).Nel primo è possibile utilizzarel’opzione “indice” (ordine cro-nologico decrescente) e “ricer-ca” per effettuare un’indagineavanzata. Con la seconda ven-gono archiviati i documenti percategoria. Al centro della fine-stra è possibile visualizzare“altri documenti non scaduti” e“ordinanze non scadute”. Idocumenti sono raggruppati aseconda la natura dell’atto(bando per asta pubblica,bando di concorso, ecc.). Leordinanze sono raggruppate intabella che classifica il materia-le per numero, protocollo inter-no, ente, notificatore, oggetto,note, pubblica, documentoallegato, visualizza in pdf. Tuttii documenti sono in formatopdf e stampabili. Ogni bando èaccompagnato con unadescrizione, data di scadenzae brevi indicazioni sulle moda-lità. Alcuni svantaggi: nonsempre i documenti allegatisono aggiornati. Per i bandi digara sono presenti solo le deli-bere, gli atti d’ufficio devonoessere consultati in loco.

“ “Per una piena

trasparenza resta

da superare lo

scoglio della

piena fruibilitą

dei documenti

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Aniello Esposito è direttore delServizio Igiene Sanità Pubblicadella ASL13, uno degli enticoinvolti nel rilascio a Danecodell’Autorizzazione IntegrataAmbientale per la chiusuradella discarica di Ghemme.Proprio al servizio Igiene spet-ta la protezione della salutecollettiva. Subito Aniello tienea precisare che si tratta di unaA.I.A., cui deve però seguireuna V.I.S., Valutazione ImpattoSanitario. Tale verifica potràessere elaborata solo dopoaver avuto i risultati di uno stu-dio epidemiologico per valuta-re “eventuali effetti negativi,diretti ed indiretti, dell’interven-to di chiusura della discaricasulla salute pubblica“. Tale stu-dio é stato affidato ad un grup-po coordinato dal prof. Palindell’Università del PiemonteOrientale ed i risultati sonoattesi per la fine dell’anno.Chiediamo ad Esposito: “Setale studio evidenziasse seriecriticità voi bloccherestetutto?” Sorride: “Di certo nonsi evidenzierà nulla. Uno studioanalogo del 2005 condotto danoi non aveva evidenziato

alcunché“. Chiediamo perchénon é stato chiesto subitoanche uno studio di biomoni-toraggio (dosaggio di sostanzetossiche nelle matrici ambien-tali e negli abitanti)? “Ci abbia-mo pensato - rispondeEsposito - ma non abbiamotrovato dati in letteratura. Cipreoccupa invece di certo ilpassaggio di Cloruro di Vinile eidrocarburi aromatici nellapseudofalda, dalla vecchiavasca 1 e da altri punti esternialle vasche, dove in anni pas-sati si é sversato abusivamen-te rifiuti tossici”. L’Ordinanzadel sindaco di Ghemme del2011 proibisce l’accesso achiunque nell’area adiacentealla discarica. Il cloruro di vini-le monomero é causa certa diangiosarcoma epatico. E’ incorso una procedura di capta-zione e trattamento del perco-lato, così come un monitorag-gio dell’aria. Le precipitazionipiovose fanno aumentare lanormale produzione di perco-lato, ecco perché é urgentechiudere definitivamente ladiscarica con il capping.Questo va effettuato con una

Ghemme, la versione dell’AslIn attesa della Valutazione di impatto sanitario urge la chiusura

Marco Calgaro

Arpa controllerài confermenti

Nell’articolo qui accanto siverificano competenze diAsl in merito al controllodella discarica diGhemme, in vista dellachiusura con il trasferi-mento, tra l’altro, delleterre di bonifica dell’areaBeatrice di Borgomanero.I controlli sui conferimenti,dunque, sarebbero incapo ad Arpa come rias-sumiamo brevemente diseguito.

1) Controllare i testdi cessione e le analisi suirifiuti effettuate da Danecoprima che questi arrivino.

2) Controllare chela provenienza dei rifiutinon sia da aree già conta-minate da rifiuti inammis-sibili a Ghemme.

3) Verificare cheogni 30 carichi siano pre-levati 2 campioni: uno datrattenere per 60 gg e l’al-tro da analizzare da partedi Daneco

4) In caso di CER17058 verificare che siastata fatta la ricerca dieventuale amianto.

5) Eseguire almenouna verifica al mese suirifiuti in arrivo con even-tuale campionamento edanalisi.

6) Ricevere e con-trollare le analisi periodi-che durante e dopo i lavo-ri di chiusura della discari-ca su acque di falda,superficiali, meteoriche esul biogas prodotto dalladiscarica stessa.

7) Moni tor izzarel’aria per Composti aloge-nati ( Cloruro di vinile, etc )

serie di strati diversi di geo-composto drenante, bentonitee argilla, per finire con terrenocoltivo piantumato ad alberi,senza aggiungere altri rifiuti. LaA.I.A. però concede, perché lalegge lo permette, che si porti-no lì terreni contaminati dametalli pesanti, al fine di rego-larizzare i profili della discarica.Poi le acque di falda, superfi-ciali e meteoriche e il biogasprodotto dalla discarica,saranno analizzati periodica-mente, a cura di Daneco, ed irisultati comunicati anche allaASL. Restano una serie didubbi. I laboratori utilizzati daDaneco dovranno essere inregime di accreditamento(Accredia); basterà a garantir-ne l’attendibilità? La V.I.S.sembra infatti una pura forma-lità, anziché uno strumentoefficace di tutela della salute.Perché non regolarizzare i pro-fili semplicemente con le ruspee passare subito al capping,senza portare lì altro?Riusciranno ASL e ARPA,sempre sotto organico, a con-trollare effettivamente che nonarrivino altri inquinanti?

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Sono 450mila le tonnellate dirifiuti che dovrebbero essereconferite sotto la nuova tan-genziale di Romagnano Sesia.Rifiuti speciali “non pericolosi”destinati alla realizzazione deisottofondi stradali della varian-te di tre chilometri proprio suproposta della Lauro Spa,l’azienda che nell’ottobre 2010si è aggiudicata l’appalto per lacostruzione della nuova tan-genziale offrendo il 43% diribasso rispetto all’importo ori-ginale (solo 5,3 milioni contro i9,2 iniziali).Rifiuti al posto di terra chesecondo i rappresentanti del-l’azienda rappresenterebberouna miglioria al progetto origi-nario. Una valore aggiuntoinnanzitutto per le casse dellastessa Lauro Spa, che invecedi dover utilizzare classicimateriali litici – molto costosi –si ritroverebbe con un guada-gno di quasi 30 milioni di europer lo smaltimento di quei“rifiuti speciali non pericolosi”,soprattutto scorie di acciaieria.Non sembrano condividereperò questa visione i direttiinteressati dai futuri lavori. Da Romagnano Sesia arrivanoinfatti le preoccupazioni del-l’amministrazione comunale,che pur riconoscendo l’impor-tanza del progetto, non vuolela sua realizzazione a scapitodell’equilibrio ambientale della

zona. Stessa linea di pensierodella Provincia, che con l’as-sessore all’ambiente OlivieroColombo manifesta dubbiriguardo al contenimento delpercolato e alla volatilità dellepoveri durante i lavori.Eppure la posizione dellaLauro Spa di fronte a questecritiche è solida. La legge ita-liana non solo autorizza questogenere di procedure, ma addi-rittura le incentiva, consideran-do il riutilizzo di rifiuti conside-rati non pericolosi un’ottimaalternativa rispetto ai normalimateriali estratti da cave e

fiumi, con conseguenti rischigeologici. Una grande fortunasoprattutto per le aziende chevedono trasformarsi una vocedi spesa in un importante gua-dagno.Resta difficile però garantireche i rifiuti da destinare a que-sto utilizzo siano effettivamen-te sicuri, ancor più per quantoriguarda il delicato settoredegli appalti al massimo ribas-so. Una formula gradita alle pub-bliche amministrazioni in diffi-coltà economica, ma che pre-senta enormi rischi. Se già un

Una tangenziale di monnezzaTonnellate di rifiuti come sottofondo stradale: il no del territorio

Alessandro Buscaglia

Romagnano e Ghemme, tutte le perplessità sulla nuova infrastrttura

Molti i dubbi degli ammini-stratori locali di fronte allaproposta di conferire 450milatonnellate di rifiuti specialicome sottofondo stradalenella realizzazione dellanuova tangenziale diRomagnano Sesia.Carlo Bacchetta, sindaco diRomagnano Sesia, raccontadi non avere timori sull’opera“se ciò che vogliono portarerispetterà le normative e leleggi previste. A riguardo hogià chiesto ad Arpa e Asl disvolgere determinati control-li”. Il Sindaco, che ha già con-vocato un Consiglio comuna-

le aperto con i rappresentan-ti della Provincia di Novara,affinché “spieghino alcunequestioni” , erma il personaleimpegno perché le nuovedisposizioni “non siano diimpatto inquinante e che nonci siano in gioco interessiparticolari”. Esprime dubbisull’opera anche AlfredoCorazza, primo cittadino diGhemme, “contrario a porta-re rifiuti inquinanti, specievicino ai vigneti Ocg diGhemme”. “Si sta giocandocon il fuoco - rilancia - stabi-lendo un carico di controllieccessivo per Arpa e Asl, già

in mancanza di personale.Per i rifiuti speciali ci voglionoanalisi accurate che duranomesi, e nel frattempo?”.Corazza è critico anche sul-l’azione della Provincia.“Curioso che la Provincia acinque minuti di distanzaabbia un posto in cui si deveportare materiale e uno in cuisi deve togliere”, commentariferendosi alla chiusura delladiscarica di Ghemme, e anti-cipa che nel prossimoConsiglio comunale si chie-derà di avere la chiusura delladiscarica con la terra diRomagnano.

ribasso del 20% solitamenteporta minimi guadagni alleaziende, viene legittimo chie-dersi da dove provengano iricavi quando i ribassi sononell’ordine del 40 o 50%.La risposta sono i tagli alle vocidi spesa per quanto riguardamanodopera e materiali, maanche il business dello smalti-mento dei rifiuti, con tutti i peri-coli che questo comporta.Proprio per questo la LauroSpa sarà ora chiamata a forni-re forti garanzie allaConferenza dei Servizi e aicomuni interessati.

Alessandro Buscaglia

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In Italia si stimano circa800mila dipendenti dal giocod’azzardo. Lo studio realizzatoa Pisa dall’istituto di fisiologiaclinica del CNR avanza unatesi interessante sul rapportotra chi gioca per gioco e chi,dal gioco, è giocato. Per capi-re come è sentito il problemanel Novarese, abbiamo intervi-stato la Dottoressa CaterinaRaimondi, responsabile delDipartimento Patologie delleDipendenze A.S.L di Novara.

Dottoressa Raimondi, checos’è il GAP?

Il gioco d’azzardo patologico(Gap) è il sintomo di unamalattia psichica compulsivache si manifesta con disturbidell’affettività gravi, disadatta-mento alla realtà e gravi formedi autolesionismo. In letteratu-ra diagnostica si chiamano“gambler” i soggetti che dedi-cano ampi spazi al giocorispetto le attività primarie.Vivono una significativa perdi-ta delle relazioni sociali, spes-so accompagnate dall’abban-dono del posto di lavoro.

Perché arrivano al vostroservizio?

Il motore che li fa muovere è ildenaro. Chiedono aiuto quan-do hanno una situazione debi-toria o usuraia. Molti sonoricorsi a prestiti diamici e cono-scenti.

Quanti sono icasi che segui-te?

Ad oggi abbiamo148 cartelle aper-te e gli ingressisono aumentatirispetto al 2011.Solo ad Ottobre si sonoaggiunti 10 nuovi casi.Dal primo gennaio i casi totalisono 44, con un trend di 4 casinuovi al mese. Allarmante seproiettiamo il fenomeno neglianni a venire.. si dice che ladipendenza da droghe è cicli-ca. Su questa, non le so darerisposta. La crisi economica ha certa-mente aggravato questa situa-

zione.Come la mancanza di lavoro,ma anche la perdita di ruolo. Sitratta spesso di persone che sitrovano con molto tempo libe-

ro e non sannocosa fare.

Se dovessedisegnare unprofilo del gio-catore aNovara, cosadirebbe?

Dai 40 ai 60 anni,classe sociale

medio-bassa, con un lavorooperaio-impiegatizio e disesso maschile. Giocatori perlo più di slot machine e video-poker. Poi ci sono le eccezioni;come il grosso imprenditore, illibero professionista, la perso-na che ha molto tempo dispo-nibile che fa un lavoro creativoe pensa di poter spendere lasua creatività anche nel gioco.Le donne sono per lo più

Il gioco non vale la candela...Seconda tappa del viaggio nel mondo del gioco d’azzardo

Giuseppe Passalacqua

casalinghe e prediligonobingo, lotterie, superenalotto.Giocano e socializzano.

E gli adolescenti?

Ci sono molti gio-vani. I ragazzi chevengono hannoproblemi rispettodifferenti tipi digioco: pokertexano (a cartescoperte), pokeronline e la SNAI.E’ un problemapiù d’identità.

Quali elementi del giocod'azzardo sono più attraen-ti?

Il significato del gioco d’azzar-do è cambiat. Nel poker dacasinò contavano la bravura,le abilità da dimostrare. Lemacchinette invece hanno unaforma di fascinazione data dalcolore, il suono dei gettoni che

cadono. Si dà loro un aspettoantropomorfico; ad esempio“la mia gioia”.

Quali sono i luoghi più fre-quentati?Bar, tabaccheriee sale giochi. Sulcasinò i soggettisi contano sulledita. I giocatori dicasinò li incontra-vo soprattutto nel2008. Adesso il casinòè stato rottamatodalla “formula

macchinette” (soldi subito e inbreve tempo). Un cambiamento legato alNovarese. Questa era una zona doveeconomicamente si stavabene, per cui da un punto divista sociologico il casinòaveva un significato simbolico(ovvero, “ti faccio vedere chesto bene, che mi gira l’euro”).

Nel 2012

un trand di 4

nuovi casi

al mese

AllʼAsl di

Novara

Il giocatore

novarese eʼ

un maschio

della classe

media tra i

40 e i 60 anni

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Il pescatore di morte...

Duro colpo per Messina Denaro

La Stampa 13/11/2012

Il pescatore di morte si chiama CosimoD’Amato, 57 anni, ed è di Santa Flavia,poco distante da Palermo. Vent’annidopo, è lui l’ennesimo indagato per lestragi del ’92-93. Lo ha arrestato ieri laDia di Firenze; il pescatore di Porticelloavrebbe fornito l’esplosivo usato dallamafia per uccidere a Capaci e in viaD’Amelio, tra maggio e luglio del ’92, maanche a Roma, Firenze e Milano. Stesseaccuse per l’anno dopo, nello stessoperiodo; tra il maggio e il luglio del ’93.

Compro oro e criminalità

La Stampa 09/11/2012

Era il marzo scorso quando il Ministrodell’Interno, Annamaria Cancellieri, eraospite della commissione parlamenta-re Antimafia quando, a sorpresa, sisoffermò sul fenomeno dei “Compro-Oro”. «Il Viminale – ha spiegato laCancellieri - si rende conto che questo“mercato sommerso” è pericolosa-mente contiguo agli «ambienti crimina-li legati all’usura, alla ricettazione e alriciclaggio; ed è agevole ipotizzare chedietro tale commercio si celino interes-si della criminalità organizzata».

Cosenza: accusati due consilgieri provincialidel PDIl Sole 24 Ore 15/11/2012

Due consiglieri provinciali di Cosenza delPd, Umberto Bernaudo e Pietro PaoloRuffolo, sono accusati di ingerenza clien-telare nella gestione di una società comu-nale di servizi. In carcere Michele DiPuppo, considerato dall’accusa “uomodella cosca Lanzino”. Secondo gli inqui-renti, i due politici, candidati alle elezioniprovinciali del 2009, avrebbero concessoa Di Puppo vantaggi consistenti nellacreazione di una società in house parteci-pata esclusivamente dal Comune diRende e nella capitalizzazione, a spesedello stesso Comune, per una sommasuperiore a 8 milioni. La finalità esclusivadella società, secondo l’accusa, era quel-la di garantire occupazione e il pagamen-to di uno stipendio mensile a soggettilegati a vincoli di parentela o contiguitàcon esponenti apicali del clan Lanzino.

Libera Informazione16/11/2012

Un sequestro di beniper 5 milioni di eurocostituisce l’ennesimocolpo contro la cassa-forte riconducibile alsuper boss latitanteMatteo MessinaDenaro, indiscusso ver-tice di Castelvetrano eoggi a capo delle fami-glie di Cosa nostra tra leprovince di Palermo,Trapani e Agrigento. Ibeni sono stati seque-strati dalla Dia su ordinedella sezione misure diprevenzione delTribunale di Trapani alc a s t e l v e t r a n e s eLeonardo Ippolito, 57anni, uno dei referentidella cosca mafiosabelicina.

NEWS DAI TERRITORI

Osservatorio Provinciale sulle Mafie di Libera Novarac/o il Centro Servizi per il Volontariato di Novaravia Monte Ariolo, 10/1228100 Novara

Tel.: 032133393fax.: 0321631007cell.: +393921756515mail: oosssseerrvvaattoorriioo..lliibbeerraannoovvaarraa@@ggmmaaiill..ccoommsito: http://osservatorionovara.liberapiemonte.it

Il 29 ottobre 2012 è partito il processo di appello per il novarese RoccoColuccio arrestato nell'ambito dell'operazione Il Crimine / Infinito econdannato a 6 anni in primo grado per associazione a delinquere distampo mafioso.La prossima udienza si terrà il 26 novembre.

'Ndrangheta a Novara: parte l'appello per il processo Coluccio

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