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n. 201 estate 2016 Spettacoli Musica, food, arte, sport... gli eventi “scelti per voi” Fuori città Turismo verde, tra i Parchi del Ducato e agriturismi fiabeschi Speciale Salute Dal centro antifumo al donatore che viaggia Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50 Focus Cultura “Parma e il cinema, tra d’essai e multisala” PARMA ESTATE Concerti e spettacoli, in Pilotta un mese di appuntamenti D0660616

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n. 201estate2016

SpettacoliMusica, food, arte, sport...

gli eventi “scelti per voi”

Fuori città Turismo verde, tra i Parchi del Ducato e agriturismi fiabeschi

Speciale SaluteDal centro antifumo

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PARMA ESTATEConcerti e spettacoli, in Pilotta un mese di appuntamenti

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3l’editoriale

il mese/ dicembre 2015

e d i t o r i a l e

SOMMARIO

n° 201 estate 2016Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMAN° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230Tel. 0521.251848 - Fax 0521.907857 - [email protected]

Direttore responsabile Simone Simonazzi - [email protected] director Pietro Spagnulo - [email protected] editoriale Rosaria FrisinaGrafica e impaginazione Davide PesciniRedazione Daniele PaterliniCollaboratori Eleonora Bellomi, Francesca Costi, Federica De Masi, Carlotta Ferrari, Fiorella Guerra, Cristina SgobioCommerciale Lina Carollo

Tiratura 10.000 copieChiuso in tipografia il 15/06/2016

n. 201estate2016

SpettacoliMusica, food, arte, sport...

gli eventi “scelti per voi”

Fuori città Turismo verde, tra i Parchi del

Ducato e agriturismi fiabeschi

Speciale SaluteDal centro antifumo

al donatore che viaggia

Pos

te I

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ediz

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353/

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Focus Cultura “Parma ed il cinema, tra d’essai e multisala”

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Parma Estate. Un mese di appuntamenti nel cortile della Pilotta Fuori città. Dai Parchi del Ducato all’agriturismo in montagna, alcuni consigli per i turisti “verdi” Focus Cinema. Qual è oggi il rapporto della città con la settima arte? Speciale Museo Pier Maria Rossi: a Berceto, tre mostre da non perdere tra storia e antropologia Agenda Estate. Alcuni eventi scelti per voi

Salute: dal centro antifumo al pap test, dal care-giver all’app per superare le paure. L’appello di Avis: donare prima di partire

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il mese estate 2016

Gola Gola, una manifestazione creata dai parmigiani

di SIMONE SIMONAZZI

S i può essere critici, auspicarci che migliori il programma con un pas-so indietro dei soliti relatori parmigiani, si può ritenere che giugno

non sia il periodo migliore (quest’anno il tempo e l’arsura sono stati cle-menti), si può dire che un weekend lungo non fa un Festival e soprattutto che viviamo il paradosso di una delle poche città che promuove una mani-festazione sul buon cibo tra le macchine che attraversano il centro storico (tranne qualche ora di chiusura totale su tre giorni). Eppure Gola Gola, tanto attesa, ha segnato un cambiamento positivo nelle modalità di pro-muovere e organizzare gli eventi. Si può dire che gran parte del successo della manifestazione sia dovuto ad un passo indietro del Comune, che non ha voluto imporre agenzie esterne catapultate sul territorio, e senza alcun legame con esso. Al di la della valenza turistica, ci sarà tempo per ana-lizzare i dati, ma per la prima volta si è respirata un’aria di entusiasmo e condivisione, tutti hanno mantenuto alta una tensione rivolta ad ottene-re il miglior risultato e per la prima volta chi è abituato solo a paracadu-tare dall’alto realtà estranee, spesso con poca conoscenza del territorio, è stato messo, suo malgrado, in disparte, salvo presenziare sul palco al mo-mento opportuno, ma c’è spazio per tutti. E questo deve essere lo spirito giusto, per migliorare il programma c’è ancora tempo.

GOLA GOLA

HA SEGNATO

UN CAMBIAMENTO

POSITIVO NELLE

MODALITÀ DI

PROMUOVERE

E ORGANIZZARE

GLI EVENTI

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a musica e la danza tornano ad animare nei mesi estivi il Cortile della Pilotta di Parma con ParmaEstate: la rassegna realizzata da Fondazione Teatro Regio di Par-ma con Comune di Parma e Polo Museale dell’Emilia-Romagna, che dal 21 giugno

al 20 luglio, in uno dei luoghi simbolo nel cuore della città, trasforma lo storico cortile in un grande “teatro all’aperto” che accoglierà 2800 spettatori per sette appuntamenti e 14 serate. «Nell’ambito del suo percorso di rilancio, Il Teatro Regio ha accettato l’impegno e la re-sponsabilità di essere capofila di questa rassegna – spiega Anna Maria Meo, direttore gene-rale del Teatro Regio di Parma –, assumendo il ruolo di connettore nei confronti del tessuto musicale cittadino e rafforzando così la collaborazione con istituzioni e associazioni con le quali la rassegna è realizzata: Fondazione Arturo Toscanini, Società dei Concerti di Parma, Puzzle Puzzle s.r.l.. Un grande sforzo organizzativo che il Teatro può sostenere grazie alla sua struttura e alle competenze dei suoi lavoratori».

L’aspettativa è ovviamente alta, per un teatro all’aperto così grande e nel cuore della città è essenziale la qualità artistica degli spettacoli proposti. «Sono particolarmente orgogliosa dei tre appuntamenti programmati dal Teatro Regio di Parma, ciascuno dei quali rappresen-ta un’eccellenza nel proprio ambito: la musi-ca dei Berliner Philharmoniker, per la prima volta a Parma e nel corso di una tournée eu-ropea che vede due sole date italiane, una del-le quali onora la nostra città; la danza di una delle compagnie che ne rappresenta la storia,

L

Al via ParmaEstate. Un mese di appuntamenti, 14 serate che vedranno

concerti e spettacoli, dai Berliner Philharmoniker a Notre Dame de Paris.

Tra gli ospiti, anche Ezio Bosso, Gianna Nannini e Morgan

SUL PALCO DELLA PILOTTA

a cura di Rosaria Frisinal a . c o p e r t i n a

Ad inaugurare la rassegna martedì 21 giugno sarà Béjart Ballet Lausanne, compagnia di danza tra le più acclamate del panorama internazionale diretta da Gil Roman (vedi a pagina 7). Ezio Bosso, pianista e direttore

IL PROGRAMMA

d’orchestra di fama internazionale, sarà protagonista il 25 giugno insieme a un ottetto di violoncelli, di Six Breaths. Sei brani per sei tipi di respiro - dal primo di un neonato all’ultimo di chi scompare - che percorrono la vita di

ciascun uomo. Per la prima volta a Parma, i Berliner Philharmoniker saranno protagonisti, l’1 luglio, di un concerto interamente dedicato alla musica ceca, guidati dal canadese Yannick Nézet–Séguin (vedi a pagina 8). Notre Dame de Paris, l’opera di Riccardo Cocciante che ha raccolto successi in tutto il mondo,

torna a Parma dal 3 al 9 luglio, a cura di Puzzle Puzzle s.r.l. In scena i protagonisti della prima edizione: Lola Ponce, Gio’ Di Tonno, Vittorio Matteucci, Leonardo Di Minno, Matteo Setti, Graziano Galatone e Tania Tuccinardi faranno rivivere, a distanza di 14 anni dal debutto assoluto, l’emozione di un successo senza fine. Farà tappa a ParmaEstate, il 13 luglio, Gianna Nannini HitStory Tour 2016, la tournée dell’artista che segue l’uscita del suo più recente album, prossimo a conquistare il disco di platino. Un concerto-spettacolo in grado di coniugare il rock più acceso con le armonie classiche dell’ottetto

foto Ilia Chkolnik

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d’archi Red Rock Strings. Musica classica e cultura

popolare si incontrano in A little nightmare music, il divertente spettacolo che, il 16 luglio, porterà per la prima volta a Parma il celebre duo Igudesman e Joo che con il loro virtuosismo e l’irriverente umorismo che li hanno resi celebri saranno

il Béjart Ballet Lausanne, con un programma di vere perle coreografiche che culmineran-no nel travolgente e attesissimo Bolero; il ta-lento e l’emozione di un autentico interprete della musica contemporanea che ha saputo comunicare al grande pubblico tutta la gioia e la passione della musica, Ezio Bosso. Tre ap-puntamenti per un ponte ideale tra la stagio-ne, appena conclusa, di musica e danza del Te-atro Regio e il Festival Verdi che debutterà in autunno».

Il cartellone di ParmaEstate si presenta

ricco, con gli appuntamenti di Notre Dame de Paris, Gianna Nannini, Igudesman e Joo, Morgan e la Filarmonica Arturo Toscani-ni. «Un programma di grande livello che esplora generi e linguaggi artistici diversi, pensato per un pubblico ampio, trasversa-le per interessi ed età, è stato possibile gra-zie all’impegno del Comune di Parma e alla disponibilità del Polo Museale dell’Emilia-

Romagna - aggiunge la Meo -. ParmaEstate è un’importante occasione di condivisione per coloro che vivranno i primi mesi estivi in città e una preziosa opportunità turisti-ca in un periodo dell’anno nel quale l’offer-ta culturale è meno ricca. Spero che la ras-segna possa avere effetti positivi anche sul territorio, in termini non solo economici, ma sociali e umani, prima di tutto».

protagonisti di un insolito concerto, a cura di Società dei Concerti di Parma, rivolto “agli appassionati di musica classica e a coloro che corrono ai ripari alla sola menzione di Mozart”. Un viaggio nella musica abbattendo i confini tra generi e stili: il 20 luglio, in Morgan e il Paese dei balocchi, Marco Castoldi, in arte Morgan - poeta, maître à penser, polistrumentista, cantautore, interprete e tra gli artisti più eclettici nel panorama artistico italiano - con la Filarmonica Arturo Toscanini, sperimenterà, inventerà e, porterà il pubblico in un luogo in cui alla fantasia non c’è confine e, con incondizionata libertà e divertimento è possibile passare da Bach a David Bowie nel tempo di un accordo.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Regio di Parma tel. 0521 203999 [email protected]

foto Marco Borggreve

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Dal 1998 il Ristorante Il Trovatore é situato nel centro di Parma: città della cultura musicale Verdiana,

il prosciutto crudo, il parmigiano reggiano, e la grande consuetudine della gastronomia parmense.

La nostra é una cucina di classe. É un insieme di tradizione familiare di due generazioni con tutte le capacità di sperimentare ingredienti, piatti e gusti nuovi che, fin dall’inizio e augurandoci molti anni ancora, portiamo avanti con grande orgoglio facendo del nostro savoir faire, una passione nonché un’arte.

Venire a mangiare da noi significa fare una visita culinaria con ingredienti di ottima qualità e una vasta selezione di vini, degustare la più particolare delle ricette e sentire anche i sapori di Parma e del parmense.

Il locale, climatizzato, dispone di 50 coperti, salette riservate, ed è in grado di soddisfare i palati più esigenti, prestando servizio per:- pranzi di lavoro- cene romantiche- dopo-teatro- qualsiasi altra situazione

Puoi trovarci a pochi passi dal celebre Teatro Regio, dietro il Palazzo della Pilotta e ad una manciata di metri dalla piazza Duomo, invitanti e suggestivi appuntamenti da apprezzare con una passeggiata dopo un buon pranzo.

Via Affò 2 - 43100 - Parma (Italy) Tel. 0521.23.69.05www.iltrovatoreristorante.cominfo@iltrovatoreristorante.com

Orari Pranzo: 12:30 – 14:30Cena: 19:30 – 22:30CHIUSO DOMENICA

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L’INTENTO DI MAURICE BÉJART È SEMPRE STATO QUELLO DI APRIRE IL MONDO DELLA DANZA A UN PUBBLICO VASTO.

CON QUESTO STESSO SPIRITO, GIL ROMAN E I SUOI 39 DANZATORI SI ESIBISCONO IN TUTTO IL MONDO

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Dal 1998 il Ristorante Il Trovatore é situato nel centro di Parma: città della cultura musicale Verdiana,

il prosciutto crudo, il parmigiano reggiano, e la grande consuetudine della gastronomia parmense.

La nostra é una cucina di classe. É un insieme di tradizione familiare di due generazioni con tutte le capacità di sperimentare ingredienti, piatti e gusti nuovi che, fin dall’inizio e augurandoci molti anni ancora, portiamo avanti con grande orgoglio facendo del nostro savoir faire, una passione nonché un’arte.

Venire a mangiare da noi significa fare una visita culinaria con ingredienti di ottima qualità e una vasta selezione di vini, degustare la più particolare delle ricette e sentire anche i sapori di Parma e del parmense.

Il locale, climatizzato, dispone di 50 coperti, salette riservate, ed è in grado di soddisfare i palati più esigenti, prestando servizio per:- pranzi di lavoro- cene romantiche- dopo-teatro- qualsiasi altra situazione

Puoi trovarci a pochi passi dal celebre Teatro Regio, dietro il Palazzo della Pilotta e ad una manciata di metri dalla piazza Duomo, invitanti e suggestivi appuntamenti da apprezzare con una passeggiata dopo un buon pranzo.

Via Affò 2 - 43100 - Parma (Italy) Tel. 0521.23.69.05www.iltrovatoreristorante.cominfo@iltrovatoreristorante.com

Orari Pranzo: 12:30 – 14:30Cena: 19:30 – 22:30CHIUSO DOMENICA

éjart Ballet Lausanne, compagnia di danza tra le più acclamate del panorama internazionale, torna

a Parma dopo dieci anni dalla sua ultima apparizione al Teatro Regio e inaugura Par-maEstate martedì 21 e mercoledì 22 giugno, alle 21.30, interpretando i balletti che l’han-no resa celebre. A partire da Boléro, titolo tra tutti più atteso, che al suo folgorante apparire nel 1960 ri-velò il senso del teatro e l’animo dionisiaco del coreografo, accompagnandolo nei de-cenni, lungo tutta la sua carriera e oltre, al-lora come oggi, a ogni latitudine raggiunta dal Béjart Ballet Lausanne. Boléro chiuderà la serata in un crescendo coreografico dopo Suite Barocco, con i costumi di Gianni Ver-sace, Etude pour une Dame aux camélias, Bhakti III e Impromptu…, creazione in prima nazio-nale di Gil Roman, direttore artistico della compagnia, successore designato da Mauri-ce Béjart, che preserva l’eccellenza artistica della compagnia dalla scomparsa del suo fondatore nel 2007. All’inizio degli anni ’50, a Parigi, Maurice Béjart crea le prime coreografie per la sua compagnia, Les Ballets de l’Etoile. Nel 1960 fonda a Bruxelles il Ballet du XXe Siècle. Venticinque anni più tardi sposta la sua compagnia a Losanna, nasce così il Béjart Ballet Lausanne. L’intento di Maurice Béjart

è sempre stato quello di aprire il mondo della danza a un pubblico vasto. Con questo stesso spirito, Gil Roman e i suoi 39 danza-

Da Suite Barocco, con i costumi di Gianni Versace, a Bolero,

PARMA ESTATE INAUGURA CON BÉJART BALLET LAUSANNE

B

Bolero - foto Ilia Chkolnik

il titolo più atteso, la compagnia di danza tra le più famose del panorama

internazionale aprirà la rassegna in Pilotta il 21 giugno

tori si esibiscono in tutto il mondo in occa-sione di grandi eventi o di gala più intimi a scopo di beneficenza. Gil Roman porta avanti il suo lavoro di ricerca e di creazione sviluppando il repertorio della compagnia, il cui fulcro è rappresentato dall’opera di Béjart, presentando al pubblico coreografie emblematiche come quelle in programma a ParmaEstate che Gil Roman fa scoprire oggi al grande pubblico. Coreografo da vent’anni, il direttore artisti-co nutre il repertorio della compagnia con le sue creazioni e su suo invito coreografi come Alonzo King, Julio Arozarena, Tony Fabre e Christophe Garcia hanno contribu-ito allo sviluppo creativo del Béjart Ballet Lausanne. La compagnia, fedele alla sua vo-cazione, mantiene viva l’opera di Maurice Béjart rimanendo un luogo di creazione.SuiteBarocco - foto Gregory Batardon

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FRA LE COMPOSIZIONI, LA MUSICA POETICA DI SMETANA, PROTAGONISTA DI ALCUNE TRA LE PIÙ SUGGESTIVE SCENE

DEL FILM TREE OF LIFE DI TERRENCE MALICK

Berliner Philharmoniker, per la pri-ma volta a Parma, guidati da Yannick Nézet-Séguin rendono omaggio alla

musica ceca con le celebri composizioni dei due musicisti divenuti simbolo di questa na-zione, Bedrich Smetana e Antonin Dvorák. Venerdì 1 luglio 2016, ore 21.30, nel Cortile della Pilotta, sul podio dell’atteso concerto che vede protagonista una delle orchestre più celebri al mondo, il quarantunenne ma-estro canadese, vera stella della nuova gene-razione di bacchette, recentemente nominato direttore musicale della Metropolitan Opera di New York, che succede a James Levine in carica per quarant’anni fino alla stagione ap-pena conclusa. Nel ciclo di sinfonico Má vlast (La mia Patria), Bedrich Smetana disegna un ritratto della sua terra e celebra la bellezza del fiume Moldava, protagonista della prima par-te del concerto, che, dalla sorgente, passando per allegre feste di paese, avvincenti battute di caccia, pericolose rapide, entra nella città di Praga per svanire all’orizzonte dopo aver superato il castello di Vyšehrad. Una musica fortemente evocativa e poetica, protagonista di alcune tra le più suggestive scene del film Tree of Life di Terrence Malick.

Fondendo ritmo e melodie del folklore ceco con il linguaggio della musica sinfonica occi-dentale, Smetana pone le basi per una musica di carattere nazionale. Ciò che avviene anche con Dvorák (di cui saranno eseguite la Sere-nata per archi in mi maggiore op. 22 e la Sin-fonia n.6 in re maggiore op. 60), affascinato dal lirismo e dalla struggente malinconia del canto popolare boemo e da quel gusto tutto slavo per le danze contadine e zingaresche, che trasfonde nelle sue composizioni con l’ac-

L’1 luglio, sul podio il direttore musicale

PER LA PRIMA VOLTA A PARMA, I BERLINER PHILHARMONIKER

I

della Metropolitan Opera di New York,

cesa e fervida fantasia romantica. Nell’ambito dell’attenzione rivolta al pubblico dei più gio-vani, il Teatro Regio ha coinvolto i più famosi musicisti al mondo nelle sue attività educati-ve: i Berliner Philharmoniker incontreranno i bambini di Giocampus, con i quali saranno impegnati in laboratori per far vivere ai più piccoli la gioia dell’ascolto alla scoperta della musica. In caso di maltempo, il concerto dei Berliner Philarmoniker avrà luogo al Teatro Regio di Parma. Il pubblico ha la possibilità di garantire il proprio posto anche al Teatro Regio acqui-stando il relativo biglietto “posto certo”, fino ad esaurimento posti, presso la biglietteria del Teatro Regio (lo spettatore potrà sceglierlo) e online su teatroregioparma.it e in questo caso il posto sarà incontestabilmente assegnato dalla Biglietteria secondo la disponibilità al momento dell’acquisto e verrà quindi comu-nicato via email allo spettatore.

Yannick Nézet-Séguin

foto Marco Borggreve

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F u o r i C i t t à

cappare dalla città per rifugiarsi nella natura. Soprattutto nel periodo estivo, cresce la voglia di abbandonare ‘l’asfalto cittadino’ e calarsi nel silenzio di luoghi verdi. Nel parmense, questa opportunità è offerta dai Parchi del Ducato, che forse non tutti co-

noscono, come spesso succede per i luoghi che abbiamo dietro l’angolo. Cinque parchi (Trebbia, Stirone e Piacenziano, Taro, Boschi di Carrega, Cento Laghi) e quattro Riserve (Ghirardi, Torrile, Prinzera e Parma Morta), i Parchi del Ducato permettono magnifiche escursioni, attività sporti-ve e per le famiglie, eventi da vivere tutto l’anno. Come conferma Agostino Maggiali, presidente dell'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale: «I Parchi sono luoghi da vivere, con intensità e senza troppi timori – afferma-, ma con il rispetto e la consapevolezza che ci si sta muovendo in conte-sti delicati, con elevato tasso di naturalità». Vivere i parchi in estate quali consigli?«Il consiglio è quello di informarsi bene, prima di partire per il viaggio, sulle mete di destinazio-

di Cristina Sgobio

S

Dal Trebbia al Taro fino ai Cento Laghi, un viaggio nelle meraviglie naturali del

ne per conoscerne le peculiarità e le eventuali regole specifiche di fruizione.Il modo migliore è consultare il sito www.parchidelducato.it o la pagina facebook e chiamare o scrivere una mail agli uffici per consigli e suggerimenti.Un’opportunità per godere appieno delle po-tenzialità attrattive dei nostri Parchi è senza dubbio quella di partecipare alle nostre tante iniziative, eventi e attività che organizziamo in tutte le stagioni, per tutte le fasce di età, e spesso in modo gratuito, passeggiate, concer-

FUGA NEI PARCHI

parmense. Il presidente Maggiali: «Un’opportunità per il territorio, il turismo verde

aumenta, esistono sempre più visitatori in cerca di esperienze ed emozioni»

foto di A. Lizzani

Agostino MaggialiPresidente dell'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale

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F u o r i C i t t à

ti, laboratori per famiglie, ludoteche, espe-rienze di educazione ambientale e scoperta naturalistica e tanto altro» Quali i punti di forza?«I punti di forza sono rappresentati dai va-lori ambientali, paesaggistici e storico-cul-turali dei territori che gestiamo e che sono tanto diversi quanto ricchi. I corridoi eco-logici fluviali del medio Taro, dello Stirone e del basso Trebbia sono importanti e fragili quanto le zone umide rinaturalizzate della Riserva di Torrile-Trecasali o le aree gole-nali della Parma Morta. Le aree montuose del Parco dei Cento Laghi e della Riserva dei Ghirardi ospitano habitat ricchi di biodiversità, al pari del più piccolo e collinare Parco dei Boschi di Carrega. La dispersione geografica delle aree che tutelia-mo (estese su due province) rappresenta una ricchezza in termini ambientali e di oppor-tunità di fruizione, ma al contempo è anche una fragilità che deriva dalla complessità di gestione di territori frammentati e lontani».

Passiamo alle criticità...«Quella che potrebbe sembrare, e che sicura-mente lo è stata in passato, una delle criticità maggiori del nostro operare sono i pregiudizi e i luoghi comuni che vogliono i Parchi come una palla al piede per i territori. Questa idea dei Parchi che “ingessano” i territori e bloc-cano il suo sviluppo è ormai sempre più un vecchio ricordo e il fattivo coinvolgimento delle amministrazioni locali (Comuni e Pro-vince) nella gestione dell’Ente Parchi, testi-moniano la piena consapevolezza che uno sviluppo socio-economico equilibrato e du-raturo non può prescindere dalla dimensione ambientale».Parchi come volano per il turismo, possibile? «Nonostante la crisi economica globale e la contrazione dei consumi, il turismo verde, di cui i Parchi sono la punta di diamante, in Italia tiene, anzi aumenta. Segno questo che i turisti sono sempre più “ecoturisti”, ovve-ro persone che nell’esperienza del viaggio cercano sempre più un contatto diretto con

Una realtà in movimento quella dei Parchi del Ducato. «Durante l’estate e il primo autunno abbiamo organizzato due importanti rassegne. La prima legata alle celebrazioni del bicentenario dell'arrivo di

Maria Luigia nel Ducato di Parma - spiega Marco Rossi, responsabile dell'area cultura, turismo e comunicazione dei Parchi del Ducato - . I paesaggi e le emergenze storico-architettoniche del Parco Regionale Boschi di Carrega sono fortemente legati alla Duchessa che per la prima volta 200 anni fa visitò la tenuta del Casino dei Boschi a Sala Baganza ed iniziò ad immaginare grandi trasformazioni per la Villa e il suo giardino. L’altra rassegna si chiama i Parchi della Musica (ndr vedi box). Un ricco calendario di concerti e performance, prenderanno vita in location meravigliose: castelli, aree verdi e boschi, centri visita, piazze. Ciò grazie all’impegno economico dei Parchi del Ducato, con il contributo dei Comuni di Collecchio, Corniglio e Calestano, sotto la Direzione Artistica di Francesca Rossi Del Monte, fondatrice e presidente dell’ Associazione "I Parchi della Musica" e ideatrice della rassegna».

Tanti gli appuntamenti per vivere i parchi tutto l'anno

PARCO FLUVIALE DEL TARO

A pochi chilometri da Parma, è l’ambiente perfetto per escursioni facili, percorsi di cicloturismo e mountain bike, per il birdwatching e per la vicinanza a luoghi di interesse storico e paesaggistico, dal Museo Ettore Guatelli al Parco Boschi di Carrega. Ai sentieri pedonali si affiancano i due itinerari di ciclovia, ma è anche possibile andare a cavallo. Inoltre, si può vivere il Parco pescando o raccogliendo funghi.

PARCO FLUVIALE DEL TREBBIA

Il Parco Regionale Fluviale del Trebbia tutela una trentina di chilometri del corso d'acqua omonimo, da Rivergaro sino alla confluenza nel Po. A caratterizzare le aree limitrofe spicca la presenza dei diversi castelli. Alcune fortificazioni, come nel caso del castello di Rivalta, si ergono quasi a ridosso del greto, conferendo al paesaggio un particolare fascino. Sono già presenti semplici itinerari consigliati per passeggiate.

PARCO DEI BOSCHI DI CARREGA

Istituito nel 1982, è stato il primo Parco della Regione Emilia Romagna. Si estende fra il fiume Taro e il torrente Baganza. L’elegante paesaggio mostra un’alternarsi di boschi, prati stabili e seminativi solcati da numerosi ruscelli e piccoli specchi d'acqua artificiali. Per gli amanti della storia e dell'arte il Parco custodisce anche alcuni preziosi gioielli architettonici, come il Casino de’ Boschi, residenza della duchessa Maria Luigia D'Austria.

foto di A. Arnanno

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F u o r i C i t t àla natura e le comunità locali, un soggiorno con emozioni autentiche e un buon ricordo da portare a casa. È per questo che le bellezze naturalistiche dei nostri Parchi, arricchite da infrastrutture e servizi per la loro fruizione (sentieri, centri visite, strutture ricettive, ser-vizi e attività didattiche e ludico-ricreative) sono un forte richiamo per tutti coloro che non cercano il lusso, ma esperienze ed emo-zioni». Sono previsti nuovi investimenti? Quali sono gli obbiettivi dei Parchi?«L’obiettivo è di rafforzare il ruolo dei Par-chi come motore di sviluppo sostenibile e di tutela della biodiversità, in un quadro di relazioni istituzionali sempre più “inclusi-ve”. Fra gli investimenti, faccio solo qualche esempio, insieme al Parco Nazionale dell’Ap-pennino Tosco-Emiliano abbiamo candida-to un progetto per un importo complessivo di 2.900.000,00 euro, di cui 550.000,00 per “Interventi di valorizzazione a Schia-Monte Caio” nel nostro Parco Regionale dei Cento Laghi. E fra le inaugurazioni recenti, abbiamo dato il via al nuovo Museo/Centro Visite del Parco Fluviale del Trebbia a Borgotrebbia, una struttura moderna e multimediale, con un allestimento per un pubblico di ogni d'età, capace di comunicare informazioni con un approccio multisensoriale, in modo stimo-lante».Per maggiori info sulle attività e gli eventi dei Parchi del Ducato www.parchidelducato.it

Una serie di Concerti gratuiti nei Parchi e Riserve di Parma e Piacenza in programma fino al 4 settembre.

Domenica 24 Luglio - ore 21.00PARCO REGIONALE DEI CENTO LAGHILoc. Bosco, Corniglio (PR), Piazza Ghirardini“Canto para seguir”Tango Spleen Orquesta

Sabato 30 Luglio - ore 21.00PARCO REGIONALE DEL TREBBIALoc. Rivalta (PC), Cortile del Castello“Inclinato salice su candido rivo”

Sabato 6 Agosto - ore 18.30RISERVA REGIONALE DEI GHIRARDILoc. Pradelle di Porcigatone, Borgotaro (PR), Prato del Centro Visite“Selve amiche”Alchimia Duo

Venerdì 12 Agosto - ore 18.30RISERVA REGIONALE MONTE PRINZERALoc. Piantonia, Fornovo Taro (PR), Portico del Centro Visite“D’amore e di stelle”

Domenica 14 Agosto - ore 21.00PARCO REGIONALE DEI CENTO LAGHICorniglio (PR), Piazza Castello“Estate” Alchimia Duo

Venerdì 19 Agosto - ore 18.30PARCO PROVINCIALE MONTE FUSOParco Monte Fuso, Neviano degli Arduini (PR), Campo Tiro con l’Arco“Nature classic & rock”Khora Quartet

Sabato 20 Agosto - ore 21.00PARCO REGIONALE STIRONEGropparello (PC), Corte interna del Castello“L’Aura Soave”

Domenica 21 Agosto - ore 15.00PARCO REGIONALE DEI CENTO LAGHILoc. Schia, Tizzano Val Parma (PR), Boschetto del Campo Scuola.“Atmosfere dal mondo”Duo Habanera

Martedì 23 Agosto - ore 21.00CORNIGLIO (PR), Chiesa dell'AssunzioneConcerto Docenti MASTER RAPSODY

25/26/27 Agosto - ore 21.00LOC. BEDUZZO Chiesa San ProsperoLOC. SESTA INF. Chiesa San RoccoLOC. SAUNA Chiesa San BiagioConcerti Allievi MASTER RAPSODY

Domenica 28 Agosto - ore 18.00CORNIGLIO (PR), Chiesa dell'AssunzioneConcerto conclusivo MASTER RAPSODY

Domenica 4 Settembre - ore 21.00PARCO REGIONALE DEL TAROCorte di Giarola, Collecchio (PR)Cortile interno Portico TeatroA. Vivaldi “Le quattro stagioni”

PARCO DEI CENTO LAGHI

Il Parco tutela una porzione di circa 26000 ettari dell'Appennino parmense orientale in prossimità con le province di Reggio-Emilia e Massa-Carrara. Un angolo di natura che offre straordinarie opportunità di svago: dalle semplici passeggiate alle lunghe escursioni, passando per lo sci, le ciaspole, la Mountain Bike, il cavallo, la pesca sportiva e la raccolta di funghi. In più, sono presenti tante aree attrezzate per pic nic e giochi per i più piccoli.

PARCO DELLO STIRONE

Il Parco riveste una straordinaria importanza dal punto di vista paleontologico, per la presenza di reperti fossiliferi dell'era Terziaria e Quaternaria, che lo hanno reso noto al mondo scientifico internazionale. Flora e fauna variano con il mutare del paesaggio che passa dall’alveo fluviale al paesaggio agricolo, fino ai primi rilievi appenninici, con splendide aree calanchive. Numerose le aree attrezzate con tavoli, panche e barbecue.

RISERVE NATURALI REGIONALI

Interessanti dal punto di vista naturalistico anche le Riserve naturali regionali: La Riserva Naturale Monte Prinzera, lungo il tracciato della Via Francigena; La Riserva Naturale dei “Ghirardi”, suddivisa tra i comuni di Albareto e Borgo Val di Taro (all’interno della più ampia Oasi del WWF); la Riserva Naturale Parma Morta; La Riserva Naturale Torrile Trecasali, nei Comuni di Torrile e Trecasali, che interessa una porzione dell’Oasi Lipu.

foto di A. Arnanno

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F u o r i C i t t à

AGRITURISMO CA’BIANCA, UN LUOGO INCANTATO

IN VAL TARO

ra il Taro e il Cogena, immerso nel fiabesco paesaggio di Ostia Parmense, nel Comune di Borgotaro e sul dorsale dell’Appennino Tosco-Emiliano è situato l’Agriturismo Cà Bianca. La location perfetta per chi cerca un’alternativa alla

routine quotidiana, una soluzione per il torrido caldo estivo in città o semplicemente un vero relax nel contesto magico offerto dalla natura incontaminata.E senza dover percorrere interminabili ore di viaggio, non lontano dall’uscita autostradale di Borgotaro ma completamente al di fuori di ogni possibile fattore di disturbo. La Val Taro offre al visitatore una smisurata ricchezza storico-culturale ed eno-gastronomica, oltre ad una strategica vicinanza con le Cinque Terre delle Liguria e con la Lunigiana Toscana.L’agriturismo, gestito con amore e curato in ogni dettaglio da Mauro e Graziella, è a pochi chilometri dal piccolo borgo storico di Tiedoli, dal casale si può godere di una vista me-ravigliosa sui paesaggi della montagna parmense e dell’armonico scorrere del Cogena. La struttura è stata sapientemente ristrutturata, nel rispetto rigoroso di tutti i caratteri archi-tettonici ed ambientali; l'agriturismo è formato da un casale in pietra, dagli annessi, da orto e frutteto in un agglomerato d’insieme splendido ed affascinante.Il tutto è poi impreziosito dalla presenza di un’incantevole piscina, dalla quale è possibile

T

Immerso nel paesaggio fiabesco di Ostia Parmense,

un rifugio dal caldo estivo, dove sentire il profumo della natura

ammirare la vallata e concedersi quel fre-sco, meritato riposo che forse state deside-rando.«L'agriturismo Cà Bianca è aperto tutto l'an-no e offre alla clientela una moltitudine di servizi e possibilità ricreative, con parti-colarità diverse a seconda della stagione – spiega il titolare Mauro -. L’ideale per chi è appassionato di trekking e può così di-stricarsi tra i tantissimi percorsi della Val Taro, così come per chi amante della Sto-ria può recarsi in visita ai vicini Castelli del Ducato e ai pregiati Borghi storici cir-costanti. Al contempo, parliamo anche di una solu-zione su misura per chi cerca “solo” il me-

e rilassarsi nel silenzio, lontano dai rumori della città

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F u o r i C i t t àritato relax». Le mani sapienti della con-

duzione familiare assicurano sempre la

presenza di buonissimi piatti tipici, im-

preziositi dall’utilizzo dei prodotti dell’or-

to e del frutteto dell’agriturismo. Alimenti

dal sapore autentico, confezionato soltan-

to dalla natura e privi di ogni qualsivoglia

fertilizzante o agente chimico.

La sala del ristorante è stata ricavata dalla

vecchia stalla, presenta un suggestivo arre-

damento composto dalle pietre murarie e

da oggetti in legno tipici della civiltà con-

tadina e valligiana. In cucina non manca

mai la delicata torta fritta parmense, abbi-

nata con salumi "nostrani", gustosi tortel-

li fatti a mano e carni di primissima scel-

ta. Gli ospiti che non soggiornano possono

comunque usufruire del servizio di ristora-

zione la domenica a mezzogiorno.

La ricchezza di Cà Bianca non finisce qua e

può essere compresa soltanto dopo una vi-

sita. Questo Agriturismo è anche la soluzio-

ne perfetta per chi è stanco di doversi sepa-rare dal proprio cane ogni qual volta c’è la possibilità di andare in vacanza. «Offria-

mo la vacanza da sogno anche per il fede-le amico a quattro zampe che non solo po-trà scorrazzare felice nei sentieri della Val Taro ma potrà anche usufruire del Campo di Agility Dog messo a disposizione degli ospiti dell’Agriturismo» continua Mauro. Un vero e proprio utile parco-giochi edu-cativo per il cane che potrà così divertirsi liberamente. E, se si fa apposita richiesta, si può usufruire anche del supporto di esper-ti educatori/istruttori cinofili con proposte allettanti. «Questa è la soluzione su misura per i clien-ti che possono voler alternare i momen-ti di riposo tipici del periodo di vacanza a momenti di formazione cinofila ed attivi-tà ludico-istruttive con protagonisti i loro amici a quattro zampe – conclude Mauro -. L’Agriturismo offre la possibilità di una vacanza ristoratrice in Val Taro, coccola-ti dalle ricchezze di questa terra e immersi nel nostro contesto paesaggistico che non ha niente da invidiare ad altri molto più di-stanti. È un luogo incantato dove ammira-re la bellezza, sentire il profumo della natu-ra e ascoltare la voce preziosa del silenzio».

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arma e il cinema, unione indissolubile, connubio di sperimentazione e amore. Dalla fucina che negli anni '60 fu Parma a livello cinematografico ad oggi, l’era del digitale e delle multisale, come è cambiato il legame della città ducale con la settima arte? Si può

dire sempre vivo, e vivace, come un tempo? Ripercorrendo i luoghi del cinema parmigiani, negli

di Federica De Masi e Rosaria Frisina

P

UNA PASSIONE CHIAMATA CINEMA A Parma esistono 22 schermi, tre sono d’essai. Una rarità rispetto al trend

nazionale. Ma qual è oggi il rapporto della città con la settima arte?

anni molte sale sono state chiuse, rimpiazzate in alcuni casi da condomini, negozi o banche. Chiudono le porte l''Ariston in via Petrarca, l'Orfeo, il Centrale, il Ducale.Tra gli anni novanta e duemila, spariscono sale storiche, viene demolito il Roma, chiu-dono il Lux, il Verdi, il Trento ed il Piccolo Teatro. Una vera e propria moria di “edifici” che hanno fatto la storia del cinema di Parma. E poi, l’arrivo della prima multisala. Il Capitol Multiplex a San Pancrazio, negli anni novan-ta, si propone come novità con più proiezioni contemporaneamente, bar, parcheggio. Al Capitol, seguono due grandi colossi: The Spa-ce Cinema al Barilla Center e al Campus. Ad oggi, tra le multisale ed i cinematografi più storici, Parma ha 22 schermi. Se ne contano infatti: 7 al Barilla Center, 12 al Campus e, poi,

Secondo Guerra: «grazie ai monosala, l'offerta è multistrato e completa»

DAL 2001 AL 2014, 888 SALE CHIUSE Dal 2001 a dicembre 2014 in Italia è sceso il buio su 888 sale, perlopiù monosale (per un totale di 1.083 schermi). L’Emilia Romagna risulta la regione con il maggior numero di chiusure (134 cinema, 158 schermi).Questo il trend in base ai dati Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema). Una vera e proria resistenza culturale, fatta

di tante storie che spesso fanno notizia, come quella del cinema America a Trastevere, diventato un esempio di ribellione culturale che ha smosso registi e produttori. In questo contesto, emergono “casi” come quello di Guidonia, dove Carlo Verdone ha aperto una sala d’essai all'interno del liceo scientifico Majorana; oppure quello del titolare del cinema Mexico a Milano (uno dei 4 cinema con una sola sala rimasti in città) che ha ricevuto dall’Anac il premio come «esercente coraggioso»: da 35 anni ospita, ogni venerdì, il Rocky Horror Picture Show e con una sola sala, resiste. E proprio per questa situazione allarmante, è nato nel 2012 un progetto nazionale: www.oldcinema.net, con l’idea di censire le sale abbandonate e promuovere azioni di recupero o di riapertura.

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le tre sale storiche cittadine che conservano lo stile e le produzioni d’essai, Astra, D’Aze-glio ed Edison. Tre monosala con un’attività appassionata, “luoghi resistenti” guidati dall’a-more per il cinema, che scava anche nei titoli meno conosciuti e fuori dal giro della grande distribuzione. Un privilegio, in un panorama nazionale che vede sempre di più la chiusura dei piccoli cinema (si registrano ormai solo

500 monosala in Italia), spesso (ma non l’unica causa) perché travolti dai multisala. La como-dità degli "arredi" moderni, l’alta tecnologia, l’hinterland commerciale che fiancheggia le biglietterie, i multisala si presentano con una formula diversa dai vecchi cinematografi che, pur digitalizzati e modernizzati, rimangono legati all'idea romantica del “cinema di una

volta”. Eppure, l’esercizio d’essai rappresenta il 15% circa delle pre-senze dell’intero mercato sala, in particolare per i risultati dei film d’autore: “Hungry Hearts”, “Lou-siana”, “Sacro Gra” (Leone d’Oro a Venezia nel 2014), “Il regno d’in-

FILM ED EMOZIONI, L'EMPATIADEL GRANDE SCHERMOÈ parmigiano il miglior libro italiano sul cinema 2015. Ce lo racconta Michele GuerraLe emozioni che proviamo quando guardiamo i film. È questo il tema al centro del libro "Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze", scritto dai due docenti dell’Università di Parma Vittorio Gallese (Dipartimento di Neuroscienze) e Michele Guerra (Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società - LASS) vincitore del Premio Limina 2016 come "Miglior libro italiano di studi sul cinema del 2015". Prof. Guerra, di cosa parla questo libro?«Leggendo in chiave filosofica ed estetica la teoria dei “neuroni specchio” mi sono reso conto che c'erano parole chiave in comune con la teoria del cinema e ho concluso che la teoria della "simulazione incarnata" di Gallese é adatta a descrivere l'esperienza filmica. Il tema vero, però, è il movimento. Ci siamo chiesti qual è il ruolo della cognizione motoria dello spettatore davanti a un film, al suo linguaggio e ai suoi mezzi espressivi, come il montaggio. Il libro spiega come sia possibile essere catapultati in un mondo di finzione pur restando fermi su una poltrona».Oggi dov'è arrivato il cinema?«Godard negli anni '70 disse che avrebbe assistito alla morte del cinema, già allora in crisi e in concorrenza con la tv. Il cinema oggi è sempre più ibrido: dopo la sala viene fruito su supporti diversi perdendo la sua specificità. La grande scommessa è capire, in questo mondo di digitale, web, tv series e fruizione sui new media, come il cinema possa rimanere in piedi».Come vede a Parma il rapporto multiplex e monosala? «Non bisogna essere schizzinosi, frequento i multisala, da qui passa tanta cultura cinematografica, media, medio-bassa, ma che fa parte di un'arte industriale che si deve confrontare con il mercato. I monosala, invece, svolgono un ruolo molto importante proponendo film di qualità, ricercati, che altrimenti non sarebbero nemmeno distribuiti. Oltre a promuovere rassegne che rispolverano classici della storia del cinema, capolavori restaurati indimenticabili. I tre monosala sono fondamentali, sono tre sale importanti che assieme ai multisala rendono Parma una città cinematograficamente multistrato e completa».

Nella pagina a fianco: dall'alto, l'ingresso del Cinema Cavour, la sala del Piccolo Teatro e

l'ingresso del Cinema Lux (foto storiche tratte dal libro di G. Calzolari "I cinematografi di Parma";

nel box: l’esterno del cinema Ducale. In questa pagina dall'alto: il Cinema Astra, Il

Cinema D'Azeglio e la sala del Cinema Edison; a fianco la multisala "The Space cinema."

verno” (Palma d’oro a Cannes nel 2014), sono pellicole che hanno registrato più dell’80% del proprio incasso nelle sale d’essai (dati Fice). Come oggi possano resistere i piccoli cinema, lo abbiamo chiesto ai gestori dei tre monosala parmigiani, per capire anche come pensano la programmazione e come risponde il pubblico alla loro offerta cinematografica.

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Ivan De Pietri: “I 19 schermi del The Space sono forse troppi, ma l'apertura dei multisala ha fatto emergere un pubblico che prima non consumava il cinema ed ha dato maggiore identità ai tre monoschermi”

Astra, il segreto è nella convivialità

a aperto nel 1970 ed è lo schermo con più sto-ria alle spalle in città.

Con le sue 420 poltrone, interne ed esterne, l'Astra d'essai è, però, prima di tutto luogo d'incontro per i cittadini e le associazioni parmigiane, «dove si proietta ci-nema di qualità», spiega Ivan De Pietri, gestore della sala. «Inoltre, qui le associazioni culturali citta-dine possono trovare spazio per costruire insieme rassegne ed in-contri cinematografici». Quel-lo che lo differenzia dai multisa-la è la convivialità: «Qui si vede un film in modo meno anonimo: ci si ritrova con gli amici prima dell'inizio ma ci ci si intrattiene anche alla fine per dibattere sul-la storia appena vista». I multi-sala, secondo De Pietri, non fan-no concorrenza sleale, ma «se in città ci fosse un solo multiplex il rapporto sarebbe ideale, 19 scher-

Hmi dei The Space sono forse trop-pi, di buono c'è che l'apertura dei multisala ha fatto emergere un pubblico che prima non consu-mava il cinema ed inoltre ha dato maggiore identità ai tre mono-schermi, rendendo l'offerta per gli spettatori più chiara». Come tutti i monosala, anche l'Astra fa i conti con un bilancio spesso in negativo (lo scorso anno il cine-ma, che non conta sull'aiuto di sponsor, non ha ricevuto il con-tributo comunale): «L'Astra ha contato sempre sulle proprie for-ze e nonostante sia una sala mol-to frequentata rispetto ad altre, il rendiconto economico è in nega-tivo». A questo proposito, il gesto-re sottolinea quanto l'intervento della pubblica amministrazione sia necessario per permettere a strutture che propongono intrat-tenimento culturale di qualità di rimanere aperte. Con questo sco-

po, le tre monosala hanno stretto una dichiarazione d'intenti con l'amministrazione cittadina per permettere un equo sostegno a tutti i monoschermi della città. «Spero che questa convenzione si attivi il prima possibile - dice De Pietri -. Se le presenze nazio-nali di spettatori al cinema por-tano un +16%, le sale d'essai sono positive ma si aggirano intorno al 2\3%. La stagione del 2016 non è stata eccellente a parte qualche titolo: la sorpresa è stato "Il con-dominio dei cuori infranti" e "Il caso spotlight" che è rimasto in cartellone per ben 4 settimane».

E per quanto riguarda l'arena estiva? Il programma completo sarà presto sul sito, ma fra le an-ticipazioni figura uno dei titoli più chiacchierati: “Lo chiamavao Jeeg robot”. Come di consue-to l'Astra proporrà anche incon-tri con registi e attori: il 20 giu-gno, sarà ospite Ivan Cotroneo, che presenterà il suo ultimo film “Un bacio”; il 29, invece, dopo la proiezione di “Fiore” saranno at-tesi il regista Claudio Giovanne-si e l'interprete Daphne Scoccia; ed, infine, il primo luglio, Matteo Rovere presenterà “Veloce come il vento”.

Michele Zanlari: «Spesso consideriamo la nostra come una città culturalmente all'avanguardia, ma a volte ci piace più l'idea di avere un bel panorama culturale che frequentarlo»

Edison d'essai, dove vedere quei film che non hanno distribuzione in Italia

il più giovane fra i mo-nosala della città, con le sue 110 poltrone l'E-

dison è attivo dal 1994 con una sola missione: «Proiettare film non presenti in multisala che conquistino ed emozionino an-che senza la certezza di profit-to», come spiega Michele Zanlari, responsabile della programma-zione. «All'inizio volevamo por-tare a Parma quello che manca-va, oggi è una ricerca di film che

Ènon hanno una distribuzione in Italia. A volte bisogna fare com-promessi, cerchiamo di farne il meno possibile». Se si parla di compromessi il pensiero corre ai due multiplex cittadini, ma la ri-valità fra cinema d'autore e quel-lo commerciale non è scontata: «I 19 schermi dei multiplex han-no aperto in un periodo in cui Parma aveva perso molte sale, ma grazie a loro ora abbiamo più proiezioni e più spettatori. Avere

un “nemico” così forte permet-te di differenziarsi», ha aggiunto Zanlari, che pone l'attenzione sui meccanismi distributivi dei mul-tiplex, vera politica da contra-stare. La forza di Parma però sta nell'essere la decima città italiana per numero di biglietti venduti e nel legame storico con il cinema: «Possiamo migliorare nella con-siderazione che abbiamo di noi stessi come spettatori. Spesso consideriamo la nostra come una

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Luigi Lagrasta: «la nostra forza sta nelle rassegne tematiche». La speranza: la riapertura dell'arena estiva nel 2017

Cinema D'Azeglio, quell’angolo di magia nel cuore dell’Oltretorrente

l'unico cinema rima-sto nelle mura cittadine, con 220 posti a sedere e

un variegato ventaglio di rasse-gne. Il Cinema D'Azeglio è uno “schermo speciale”, come pia-ce definirlo Luigi Lagrasta, ani-ma del d'essai fondato nel 1975. «Il caso di Parma è particolare, in ambito regionale nessuna al-tra città ha una così alta concen-trazione di schermi- afferma il gestore della sala -. Parma ha una forte tradizione cinematografi-ca, che passa dalla nascita della critica con Pietro Bianchi e arri-va fino alla realizzazione di im-portanti pellicole, da “La ragazza con la valigia” a “Prima della ri-voluzione”». Il D'Azeglio in que-sti anni ha tenuto banco all'a-pertura dei due multiplex, ma parlare di sopravvivenza sareb-be sbagliato perché la sala di Via D'Azeglio 33 lavora tutto l'anno per accontentare pubblici etero-

genei. «Ogni cinema d'essai ha un pubblico proprio, spettatori dal palato fine, e fare confronti con i multisala non ha senso, perché questi ultimi non hanno la mis-sione di proiettare film d'autore e quando lo fanno soffrono», spie-ga Lagrasta. «I dati di presenze sono differenti ma è anche giu-sto così - commenta il gestore -. Oggi il cinema lo si può vedere in ogni momento e ovunque, a casa, in aereo, su più dispositivi. La no-stra forza sta nell'aver inventato pubblici che si differenziano». Oltre la programmazione classi-ca, il cinema punta sulle rassegne tematiche: “The original ones”, che dal 1990 offre cinema in lin-gua sottotitolato; “Ex ragazzi al cinema”, gratuita e dedicata agli over 55; Il “Cineclub dei bambi-ni”, riservato ai bambini dai 6 ai 14 anni che accedono gratis con l'opportunità di portare con sé un adulto che paga ridotto. Infine

ci sono le proiezioni per le scuole e le leggendarie rassegne di sto-ria del cinema in collaborazione con l'Università. «Sono progetti costosi, possibili grazie ai nostri sponsor, Barilla e Chiesi, e al con-tributo comunale, l'ultimo ero-gato è di 20.000€». Lagrasta non nasconde che i costi di gestione sono proibitivi e ci si arrangia, ma il pubblico c'è: «Giovani e af-fezionati vengono in sala, anche se il tessuto urbano è cambiato, a partire dai posti auto - e aggiun-ge - la nostra missione è garantire ad un vasto pubblico aggregazio-ne sociale abbinata ad intratteni-mento piacevole e di contenuto culturale. È da folli pensare che film ombelicali facciano la fortu-na della sala».Purtroppo, per il secondo anno di fila, l'arena estiva del D'Aze-glio resterà chiusa. Nelle adia-cenze si trovano alcune palazzi-ne abitate da famiglie bisognose che risentirebbero dell'attivi-tà del cinema all'aperto: «Per me viene prima la gente è ovvio, ma certo non nascondo il dispiacere di tenere chiuso un luogo di ag-

gregazione estivo che negli anni ha avuto successo», ha concluso il gestore rassicurando che nel 2017, come dichiarato dall'ammini-strazione comunale, l'arena esti-va del D'Azeglio potrà riaprire.

È

Edison d'essai, dove vedere quei film che non hanno distribuzione in Italiacittà culturalmente all'avanguar-dia e in effetti per il cinema ci sono proposte impegnative che però hanno un riscontro inferio-re rispetto ad altre città. A volte ci piace più l'idea di avere un bel panorama culturale che frequen-tarlo». Sulle presenze della pri-ma metà del 2016, Zanlari si ri-tiene soddisfatto, il bilancio è in pareggio e il contributo ricevu-to lo scorso anno dal Comune è di 50.000 €: «Edison è una picco-la sala in un quartiere di periferia in cui la sera si spengono tutte le luci, eppure è in costante crescita sia per spettatori che nel peso dei titoli proposti. In un decennio in

cui in Emilia Romagna chiudono le sale, è un risultato sorprenden-te». Fra i film proiettati: “Il sale della terra” di Wim Wenders, di cui Solares delle arti (Fondazione di cui la monosala fa parte) è an-che co-produttore, è quello che ha avuto più successo: «La pro-iezione di questo documentario ha cambiato le dimensioni del-la sala e ora fare il tutto esaurito con film importanti è diventa-to più consueto». Fra gli altri ti-toli dal successo inaspettato c'è “Weekend” di Andrew Haigh, film sconsigliato dalla CEI per la tematica omosessuale, usci-to in sole 10 sale in Italia fra cui

l'Edison: «In due settimane ha ri-chiamato centinaia di spettato-ri anche da fuori: la scommessa l'avevamo fatta, ma pensavamo di incassare poco». La program-mazione dell'Edison continue-rà sotto le stelle nell'arena esti-va che proporrà film inediti e poche repliche della stagione in-vernale, i film restaurati di Jac-ques Tati, documentari interna-zionali, qualche serata “extra” dei “Giardini della Paura” e una sele-zione di film italiani inediti per la rassegna “Accadde Domani” del-la FICE che ospiterà anche quat-tro registi italiani. Il programma su www.solaresonline.it

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Speciale Museo Piermaria Rossi - Berceto

Dal 23 luglio, al Museo Pier Maria Rossi di Berceto, un’esposizione etnologica che, pur richiamando gli antichi zoo umani, ripropone in chiave moderna la necessità di considerare “l’altro” non più come un nemico o un diverso

esporre uomini di etnie differenti da quel-la europea e inventò di fatto “gli zoo uma-ni” che divennero presto una delle mag-giori attrazioni delle prime Esposizioni Universali. Dalla metà dell'Ottocento fino agli anni '30 del Novecento, gli zoo umani si diffusero in tutta Europa, venendo a co-stituire una sorta di rappresentazione del razzismo propagandato dalle teorie scien-tifiche dell'epoca. Il fenomeno fu assecon-dato dal periodo coloniale che le nazioni stavano vivendo, e mostrare le altre etnie provenienti dai territori occupati in que-sti termini non faceva altro che rafforza-re l’idea della superiorità dell’uomo bian-co. Anche la scienza europea assunse verso gli altri gruppi etnici, in particolare quelli africani, l'atteggiamento di chi vuol trova-re l'elemento strano o diversità biologiche tali da indurre a relegarli all'interno di una

n commerciante di Amburgo, Carl Hagenbeck, riforniva di animali selvaggi i giardini zo-

ologici di mezza europa. Intorno al 1874 ebbe l’idea di esporre anche alcuni indige-ni dell’isola di Samoa presentandoli come individui “puramente naturali”. Si rese pre-sto conto di quanto potesse essere lucroso

U

STORIE DI VITE USATE - la diversità in mostra

ARTE SIGNIFICA: DENTRO AD OGNI COSA SCOPRIRE IL DIO NASCOSTO

70 opere di 29 artisti, in mostra fino al 10 luglio

Dopo la prima esposizione a Villa Soragna di Collecchio, terminata il 10 giugno, il Museo PMR ospita fino al 10 lu-glio la collettiva curata da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e Marzio Dall’Acqua con oltre 70 opere in mostra e la par-tecipazione di 29 artisti. Tutte le opere sono state realizza-te appositamente per l’evento e affrontano il tema del di-vino, ripercorrendo il pensiero ricorrente del panteismo.

categoria assai lontana dalla "razza" bian-ca e, se possibile, anche dalla stessa umani-tà, intesa come protagonista della Storia e della civiltà. Gli scienziati dell'epoca erano convinti che l'Antropologia e l'Etnologia avessero un ruolo fondamentale nel fissa-re in maniera precisa e chiara la gerarchia fra le razze. Da qui, prende il via l’idea del-la mostra “Storie di vite usate – la diversità in mostra” che inaugurerà il 23 luglio alle 16.30 al Museo Pier Maria Rossi di Berceto e proseguirà poi fino al 25 settembre.«Al Museo Pier Maria Rossi ripercorrere-mo la vita di uomini e intere famiglie alle quale sono state tolte le radici, portandole lontano dai loro paesi considerandoli “di-versamente umani - afferma il responsabi-le Giuseppe Bigliardi – e addirittura in al-cuni casi spacciandoli al mondo scientifico come anelli mancanti tra l’uomo e la scim-

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il mese estate 2016

Cultura.e.Spettacoli

STORIE DI VITE USATE - la diversità in mostramia in una logica di darwinismo sociale». Nonostante siano trascorsi molti anni dal-le ultime grandi esposizioni etnologiche, la globalizzazione nel bene o nel male mette continuamente a confronto realtà e radici differenti, a volte con scambi culturali di grande respiro che portano ad una crescita individuale e ad una nuova consapevolez-za collettiva, a volte con risultati disastrosi di intolleranza, fino ad arrivare al depreca-bile fenomeno del razzismo. «Ancora oggi il “diverso” incute paura, disagio e pregiu-dizio – conclude -. L’obiettivo della mostra è di sensibilizzare i cittadini sulla neces-sità di considerare “l’Altro” non più come nemico in base alla sua appartenenza etni-ca, sociale, religiosa, politica». La struttura della mostra prevede: esposizione di ma-

MUSEOPIERMARIA ROSSIStrada Romea, 543042 BERCETOGli eventi sono a

cura dell'associazione culturale "Sentieri dell'Arte" www.museopiermariarossi.it

INFORMAZIONI

teriale storico del fenomeno relativo alle esposizioni etnologiche del secolo scor-so; conferenze di antropologi, scrittori, so-ciologi, per sviluppare il tema nei diversi

Le opere dovranno pervenire entro il 20 settembre 2016, resteranno in mostra a Berceto dal 2 al 30 ottobre e successivamente ospitate nelle sale del Museo Glauco Lombardi

“Maria Luigia d’Asburgo nelle sue stanze”al via il concorso per acquarellisti

mmaginiamo di passeggiare per Parma liberamente assorti nei nostri pensieri, in un'afosa gior-

nata di luglio e all'improvviso, con nostro notevole sbigottimento, notiamo in lonta-nanza Maria Luigia d'Asburgo camminare tranquilla. Frastornati e increduli ci lascia-mo guidare dalla curiosità, proviamo a se-guire le tracce di quella visione e ci accor-giamo ben presto che a stimolare la nostra fantasia sono le immagini di un'esposizio-ne d'arte visitata qualche giorno prima.Suscitare fantasia e suggestione, nell'era della tecnologia e dei social, quando tutto è immediato ed effimero, significa aver cen-trato l'obiettivo.L'associazione "Sentieri dell'Arte" negli spazi del Museo Pier Maria Rossi di Berceto stimola il nostro immaginario con un con-corso per acquerellisti avente come tema

I"Maria Luigia d'Asburgo nelle sue stanze". E per "Stanze", non significa solo le stan-ze delle sue dimore ma anche le sue "stanze dell' anima" e dei suoi viaggi, viste dall'arti-sta anche in chiave contemporanea.Molti elementi conferiscono importan-za all'iniziativa, non per ultimo l'intenzio-ne di far conoscere Maria Luigia attraverso le sue passioni: lei stessa amava dipingere e prediligeva la tecnica dell'acquerello, ritra-endo paesaggi.Arricchiranno la mostra immagini e do-cumenti, nonché conferenze che testimo-niano i passaggi e le soste di Maria Luigia a Berceto.Le opere degli acquerellisti dovranno per-venire al Museo entro il 20 settembre 2016, l’inaugurazione della mostra è prevista per il 2 ottobre alle 11. Le opere resteranno in mostra a Berceto dal 4 al 30 ottobre ed una

qualificata giuria premierà le tre più meri-tevoli. L'intera mostra sarà successivamen-te ospitata nelle sale dell'autorevole Museo Glauco Lombardi che da sempre si prodi-ga per dare onore alla Duchessa d'Asburgo. Arricchiranno la mostra immagini e do-cumenti, nonché conferenze che testimo-niano i passaggi e le soste di Maria Luigia a Berceto.

ambiti; proiezioni di documentari e film inerenti all’argormento. A supporto, sarà allestita all'esterno del Museo l'esposizio-ne della mostra "Razza umana" di Oliviero Toscani. Il progetto ha il patrocinio del Co-mune di Berceto, della Regione Emilia Ro-magna, dell’Associazione Borghi Autentici e la collaborazione di Survival Italia e della Collezione privata Radauer di Vienna.

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arà "un viaggio incredibile nel re-spiro del mondo" la rassegna estiva Musica in Castello, che si estende

tra Emilia e Lombardia portando sul palco-scenico tante pagine: quelle magiche degli spartiti, quelle profonde della vita narrata in musica, e per la prima volta quelle intense dei libri. La prima novità della quattordicesima edizione sono proprio gli scrittori che si rac-contano in "LibrInCastello" in serate speciali “felici coincidenze” tra musica e voce. Nomi di spicco in carnet, fra questi: Erri De Luca, Mariapia Veladiano, Sara Rattaro e Raffaella Romagnoli. Come in un salotto estivo, gran-di nomi della letteratura contemporanea, ac-compagnati con la musica dei Blanco Notes. La seconda novità è Dynamo Camp, il primo centro di terapia ricreativa in Italia a cui ver-ranno devolute le offerte benefiche del pro-getto di raccolta fondi omonimo che, libera-mente, il pubblico potrà sostenere (la rassegna si conferma anche quest'anno gratuita per gli spettatori). La terza novità, il cartellone: quat-tro quinti degli appuntamenti della rassegna sono "prime volte" a Musica in Castello ed i graditissimi ritorni propongono spettacoli e concerti nuovi. Musica in Castello, che si estende da Piacenza a Parma, da Cremona a Reggio Emilia attraversando le Terre di Ver-

a cura di Carlotta Ferrari

S

È spettacolo con MUSI CA IN CASTELLO 2016Venticinque appuntamenti a ingresso libero con grandi nomi,

dai Tiromancino a Caputo, da Stefano Benni a Erri De Luca

gnolo, Blanco Notes Band, Claudio Lauretta, Marco Gerboni, Simone Zanchini, Sarah Jane Ranieri e Sofia Maleffo per Dynamo Camp. Si esibiscono in piccole corti di magici castelli, giardini di antichi casolari in campagna, sotto portici d'onore di nobili rocche: artisti abitua-ti a teatri importanti in grandi città, palasport e stadi, salotti tv, tornano ad una dimensione più intima. Più acustica, per cantanti e cantau-tori. Emozionale per il contatto ravvicinato con gli spettatori. Per informazioni: Piccola Orchestra Italiana cell 380.3340574 [email protected] - www.musicaincastello.it

SCELTI PER VOIFESTIVAL BEATDal 29 giugno al 3 luglio a Salsomaggiore TermeAppuntamento fisso dell'estate, quest'anno con le leggende del garage-punk come Nomads, Sick Rose e Strollers, pezzi da novanta come Kid Congo Powers (chitarrista di Cramps, Gun Club e Bad Seeds) e superbi astri in ascesa come gli Allah-Las, dritti dritti da Los Angeles al Festival Beat per la loro unica data italiana. È la XXIV edizione del Festival Beat, manifestazione che spazierà a 360° con appuntamenti per tutti i gusti: dalla musica al costume, dall’arte alla cultura. Oltre ai concerti, sia in città che nell’area live di Ponte Ghiara, nei cinque giorni si susseguiranno presentazioni di libri a tema, mostre, infuocate feste in piscina,

gare “sportive” (come l’esilarante corsa con i beatle boots), serate in club salsesi e aperitivi con dj set per ballare a ritmo di vinile. Non mancherà neppure il vintage expo: la variopinta esposizione, nel cuore dell’area live di Ponte Ghiara, che, sin dalle prime edizioni, propone una selezione di oggetti di modernariato che spazia dai vinili agli abiti, sino al mobilio. Tra gli eventi collaterali al Festival ci saranno: “Hat Passion”, la mostra di circa 100 cappelli ed accessori da donna, pezzi unici, da artigianato milanese, prodotti dagli anni ‘30 agli ’80; il 2 e il 3 luglio si terrà inoltre il Meeting annuale Ford organizzato dal Taunus devil drivers club e aperto a tutte le Ford fino al 1982. Per informazioni: www.festivalbeat.net.

SQUINTERNO FESTIVALDall’8 al 10 luglio a BercetoUna tre giorni di eventi culturali, artistici, mercatino e stand gastronomici: anche quest’anno a Berceto (PR), arriva lo Squinterno

di, regala al pubblico 25 magiche notti d'estate fino al 30 agosto. Quest'anno, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, sono tanti gli ar-tisti attesi: Antonella Ruggiero, Tiromancino, Francesco Baccini, Sergio Caputo, Fabio Con-cato, Enrico Ruggeri, Leo Nucci, Orchestra Sinfonica Toscanini dell'Emilia-Romagna, Trio Johannes, Amalia Ruocco, Imperfect Dancers-Compagnia Balletto90, Mé, Pék e Barba, Neri Marcorè, Ale e Franz, Stefano Benni, Erri de Luca, Canzoniere Grecanico Salentino, Le Scemette, Maurizio Lastrico, Armando Quaranta, Mariapia Veladiano, Uc-cio De Santis, Sara Rattaro, Raffaella Roma-

INSOLITO FESTIVALDal 27 giugno al 3 agostoal Parco Ducale Arriva la terza edizione dell’Insolito Festival, la rassegna estiva di teatro all’aperto che ripensa il Parco Ducale come luogo in cui la comunità può condividere l’emozione del teatro, occasione per scoprire una relazione nuova tra natura, architettura e spettacolo. Incontri inediti, esplorazioni urbane per adulti e bambini che si terranno, oltre che al Parco Ducale, in vari luoghi dell’Oltretorrente e del centro di Parma www.insolitofestival.org.

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È spettacolo con MUSI CA IN CASTELLO 2016

Festival. Come da tradizione lo Squinterno, arrivato ormai alla XI edizione, porterà a Berceto migliaia di persone per un weekend pieno di appuntamenti che si terranno nelle vie del centro storico, che per l’occasione sarà decorato

con tantissime bandierine colorate. Teatro, concerti, esposizioni e bancarelle. Non mancherà naturalmente il chiosco che serve birre e bibite dentro la tazza di alluminio con il simbolo dello Squinterno, ormai noto gadget del festival. Per informazioni: [email protected]

YESTERDAY, STORIA DELL’UOMO CHE UCCISE I BEATLES14 luglio all’Auditorium Paganini Alessandro Haber nel ruolo di Mark David Chapman, l’assassino di John Lennon. Sogni ed

incubi si intrecciano nella mente di Chapman. Era un bambino quando i Beatles volarono negli States. Si invaghì di John, del suo stile così alternativo e di canzoni all’apparenza innocue, ma capaci di scalfirgli l’anima. Lo spettacolo si terrà alle 21.30 ma all'esterno dell'Auditorium Paganini, dal tardo pomeriggio, verrà allestito un bar con musiche dal vivo. Info su www.fondazionetoscanini.it .

I GIARDINI DELLA PAURADal 13 luglio, ai Giardini di San PaoloGrandi classici del cinema horror, regie che hanno segnato la storia e “chicche d’autore”. Tornano, dal 13 luglio al 17 agosto, ogni mercoledì alle 21, i "Giardini della Paura", ai Giardini di San Paolo. Il format, sarà sempre lo stesso: proiezione dei film all’aperto, con

ingresso gratuito (alcune proiezioni extra sono previste all’arena estiva dell’Edison il martedì). La visione dei film è consigliata a un pubblico adulto. www.facebook.com/giardinidellapaura

TORNEO INTERNAZIONALE GIOVANILE DI BASEBALLDal 3 al 7 agosto a Sala Baganza

Attesa la XXXII edizione del Torneo, uno dei più importanti a livello mondiale. Partite di giorno, festa alla sera aperta a tutti alCentro Sportivo con cene tematiche e musica.www.salabaganzabc.com

Programma

MARTEDÌ 28 GIUGNO, ore 21,30FONTANELLATO, parco Piscina Fonta BeachALE e FRANZ - Bagdad CaféDomandiadi – Parole e Musica di e con...

MERCOLEDÌ 29 GIUGNO, ore 21,30 CASTELL’ARQUATO (PC), Piazza del MunicipioLE SCEMETTEF. Rossi, cajon - R. Didoni, chitarraCi vuole un fisico intelligente

VENERDÌ 1 LUGLIO, ore 21,30,CASALMAGGIORE (CR), Piazza GaribaldiMAURIZIO LASTRICO - Mé, Pék e BarbaNel Mezzo del Casin di Nostra Vita... – Parole e musica di e con…

SABATO 2 LUGLIO, ore 21,30 CAMPAGNOLA (RE), parco di Villa CottafaviMARCO GERBONI, sassofoniSIMONE ZANCHINI, fisarmonicaViaggio – Musiche di J. S. Bach, P. Iturralde, A. Piazzolla, Pixinguinha

MERCOLEDÌ 6 LUGLIO, ore 21,30ALSENO (PC), Fraz. Castelnuovo Fogliani, Villa Sforza FoglianiTRIO JOHANNES – F. Manara, violino – M. Polidori, violoncello – C. Voghera, pianoforteCent’anni di Romanticismo – Musiche di F. Schubert e J. Brahms

GIOVEDÌ 7 LUGLIO, ore 21,30FIDENZA, Corte delle Feste di Palazzo OrsolineARMANDO QUARANTAR. Ulino, chitarraAdesso è notte

MARTEDÌ 12 LUGLIO, ore 21,30BUSSETO, cortile delle Scuderie di Villa PallavicinoSERGIO CAPUTO – FRANCESCO BACCINIThe Swing Brothers – Parole e musica di e con…

VENERDÌ 15 LUGLIO, ore 21,30FONTANELLATO, Piazza G. GaribaldiTIROMANCINO – F. Zampaglione, voce e chitarra – F. Verdini, tastiereNel respiro del mondo – Unplugged

GIOVEDÌ 21 LUGLIO, ore 21,30FONTANELLATO, cortile Rocca SanvitaleMARIAPIA VELADIANOBlanco Notes bandUna storia quasi perfetta – LibrInCastello

VENERDÌ 22 LUGLIO, ore 21,30PELLEGRINO P.SE, Castello PallavicinoORCHESTRA REGIONALEDELL’EMILIA ROMAGNAA. Nidi, direttore – R. Recchia, attoreFacciamola a Pezzi – Musiche di J. S. Bach, W. A. Mozart, L. Beethoven, G. Gershwin, F. De André e G. Rossini

MERCOLEDÌ 27 LUGLIO, ore 21,30SISSA-TRECASALI, parco Rocca dei TerziUCCIO DE SANTIS – Daniela Desideri, voce – Aquilino De Luca, tastieraÈ da una vita che faccio questa vitaParole e musica di e con…

GIOVEDÌ 28 LUGLIO, ore 21,30FONTANELLATO, cortile Rocca SanvitaleSARA RATTARO – Blanco Notes bandSplendi più che puoi – LibrInCastello

VENERDÌ 29 LUGLIO, ore 21,30SAN SECONDO P.SE, parco Piscina Acquablu ORCHESTRA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA – A. Chauhan, direttoreL’Ottocento sinfonico – Musiche di G. Verdi, G. Rossini, J. Brahms e L. Beethoven

MERCOLEDÌ 3 AGOSTO, ore 21,30SORBOLO, piazzetta Centro Civico FABIO CONCATO – O. D’urbano, pianoforte – L. Tomassini, chitarraUnplugged

GIOVEDÌ 4 AGOSTO, ore 21,30FONTANELLATO, cortile Rocca Sanvitale RAFFAELLA ROMAGNOLO - Blanco Notes bandLa figlia sbagliata – LibrInCastello

VENERDÌ 5 AGOSTO, ore 21,30POLESINE - ZIBELLO, Convento Padri Domenicani CLADIO LAURETTA – S. Picollo, chitarraMister Voice #oltrelimitazioneParole e musica di e con…

SABATO 20 AGOSTO, ore 21,30FONTEVIVO, chiostro Collegio dei Nobili AMALIA RUOCCOSomething about happinessLa magia della danza aerea e acrobatica.

VENERDÌ 26 AGOSTO, ore 21,30FONTEVIVO, parco Ex Convento dei Cappuccinii ENRICO RUGGERI – L. Schiavone, chitarra – F. Luppi, tastiereUn viaggio incredibile – Unplugged

MARTEDÌ 30 AGOSTO, ore 21,30POLESINE ZIBELLO, Antica Corte Pallavicina LEO NUCCI – Italian Chamber Opera EnsembleUna vita per l’opera - Parole e musica di e con…

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Dalle tortellate di San Giovanni al Festival del Prosciutto, gli eventi enogastronomici da non perdere

A TUTTO FOOD!

state tempo di cene all’a-perto e occasioni per stare in compagnia de-

gustando. Ad aprire le danze, da tradizione, saranno le grandi tor-tellate di San Giovanni che in cit-tà ed in provincia invadono ogni anno ristoranti, feste e sagre di paese, dalla bassa parmense alla montagna. Ecco alcuni appunta-menti imperdibili. Per assaporare le cucine del mon-do, immancabile una visita alla Festa Multiculturale di Collec-chio (24-26 giugno e 1-3 luglio a Collecchio). Il Parco Nevicati ac-coglierà il tradizionale appunta-mento con le cucine e le cultu-re del mondo festeggiando venti

Eedizioni. I colorati stand di asso-ciazioni e delle circa 30 comunità di migranti che partecipano alla Festa invaderanno il Parco per festeggiare con musica, balli et-nici, incontri, giochi per bambini e naturalmente una ricca propo-sta di menù provenienti dai vari paesi (www.multiculturale.org). Sapori forti a Sala Baganza con la Festa della Cipolla (30 luglio, dal-le 19 al Centro Sportivo). La sera-ta gastronomica, ad ingresso gra-tuito, già alla VI edizione, vedrà come protagonista la regina dei sapori in una serie di ricette uni-che, dalla focaccia gigante alla crostata con marmellata di cipol-le, che affiancheranno i prodotti tipici della gastronomia parmen-se (per informazioni: 0521 331342). Festeggia quest’anno i 60 anni la Fiera della Fortanina e della Spalla di San Secondo (dal 25 al 30 agosto alla Rocca dei Rossi). Una manifestazione offre la possibi-lità di degustare, tra un bicchie-re di Fortanina e un boccone di Spalla Cotta, i più tipici prodot-ti del territorio, in abbinamen-to con diversi piatti e ricette. Gli stand gastronomici saranno ac-compagnati da spettacoli di mu-sica, mercatini, mostre e ban-carelle (per informazioni 0521 873214 - www.comune.san-se-condo-parmense.pr.it). Arriviamo a settembre, dall’1 al 5, torna il Festival del Prosciut-

to di Parma, quest’anno alla XIX edizione. Un'occasione per visi-tare gli stabilimenti di produzio-ne con Finestre aperte e scoprire come nasce il prodotto. Il Festival del Prosciutto propor-rà un ricco calendario di inizia-tive e appuntamenti all'insegna della gastronomia, dello spetta-colo e della cultura (www.festi-valdelprosciuttodiparma.com). Per gli amanti della biodiversi-tà, c’è il Rural Festival (3 e 4 set-tembre, Fattoria di Rivalta a Le-signano de’ Bagni). Allevatori e agricoltori custodi di antiche raz-ze animali e varietà ortofruttico-le faranno gustare la biodiversità con stand gastronomici che of-friranno assaggi di salumi di ma-iale nero, pane di grano del Mira-colo, pappa al pomodoro Riccio di Parma, maltagliati all’uovo di gallina Romagnola, tortel dols e tanto altro. Una mostra-mercato ma soprattutto un’esperienza di-retta, da vivere con tutti i sensi negli spazi di una stalla contem-poranea, all’interno della riserva naturale del parco Barboj (www.rural.it). Da piccola sagra di paese che era, la Fiera del fungo di Borgota-ro Igp (17-18 e 24-25 settembre) di strada ne ha fatta parecchia, fino a diventare una manifestazione gastronomica di attrazione na-zionale. La Fiera porta in scena un lungo serpente gastronomi-co, dove si può trovare il meglio delle produzioni locali e nazio-nali, dal Trentino alla Sicilia, dal vino del Piemonte al Pane Cara-

sau. Principe della manifestazio-ne, ovviamente, il “re” porcino, con diversi stand di vendita, dal fresco al secco al sott’olio, e decli-nato poi in mille ricette nei tanti ristoranti del centro e dei dintor-ni (www.sagradelfungodiborgo-taro.it)

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“BRIAN’S TRAVEL”, l’App per superare la paura degli ospedali

Un modo per aiutare i bambini e i loro genitori a capire le cure, i controlli e gli esami ai quali si dovranno sottoporre

hi di noi almeno una volta nella vita da bambino non ha avuto

paura di andare in ospedale an-che solo per un controllo? Que-sta è stata la domanda principale che si sono posti Corrado Vec-chi, presidente dell’associazio-ne Giocamico e i suoi colleghi, che dal 1991 operano nei reparti intrattenendo piccoli pazienti con attività ludiche e insegnan-do loro a gestire la paura degli ospedali. Da questo lavoro nasce l’idea di creare un’applicazione, che articolata come il racconto di un viaggio emozionale, aiuta

C

ni, che si è reso disponibilissimo quando gli abbiamo presentato il progetto».L’obiettivo adesso è quello di rendere l’App internazionale. «Abbiamo scelto il nome Brian anche per questo, perché è un nome che ogni bambino può ri-conoscere - aggiunge -. Il prossi-mo passo è quello di pubblicare la traduzione in inglese, che è già pronta e registrata, ma ab-biamo intenzione di ampliarci e tradurre anche in lingue come lo spagnolo, l’arabo e addirittura il cinese». Il progetto è ancora in fase di lancio, ma le prospettive sembrano incoraggianti. I primi bambini a contatto con l’appli-cazione sono rimasti affascinati, ma soprattutto curiosi di sapere come va a finire la storia. Ce la farà il nostro eroe a supera-re le sue paure?

i bambini e i loro genitori a ca-pire il mondo che gira intorno all’ospedale, le cure, i controlli e gli esami ai quali si dovranno sottoporre. L’applicazione per ora disponibile solo su piatta-forma Apple, è gratuita è si chia-ma “Brian’s Travel”. Il progetto nato nel 2013 è stato presentato ufficialmente a maggio e si au-gura di rendere meno trauma-tico il passaggio negli ospedali da parte dei piccoli. Andare in ospedale capita a tanti bambini anche per cose banali, non ulti-mo andare a fare un prelievo che è proprio la storia che racconta

il piccolo Brian. «Il nostro obiet-tivo è raggiugere i più piccoli at-traverso un racconto, ben ideato, semplice da comprendere e ben fatto dal punto di vista grafico – racconta Corrado Vecchi - con una storia intrigante che pre-senta però al suo interno anche delle spiegazioni sia per loro che per i genitori, in modo che si possa andare in ospedale, ma vivendo l’esperienza in maniera positiva».L’idea ha visto la luce grazie al contributo finanziario della Fondazione Cariparma, «ma la sua realizzazione pratica è stata molto faticosa -continua Vec-chi - in primis il dover mixare la visione che avevamo noi con quella del grafico. Un importa-te contributo poi è arrivato da Angelo Pintus, la voce narrante, comico molto amato dai bambi-

di Suhail Ferrara

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Nei centri antifumo si vince la dipendenza dal tabaccoSono sei milioni le persone che all’anno, nel mondo, muoiono a causa del fumo di tabacco e potrebbero diventare otto mi-lioni nel 2030. Una strage che può esse-re evitata. Infatti, smettere di fumare è possibile con volontà, motivazione e, se occorre, con l’aiuto dei centri antifumo.

l fumo da sigaretta e i danni ad esso connessi, compresi quelli da fumo passivo, assumono quasi i

tratti di un’epidemia sanitaria. Sono infatti milioni le persone nel mondo che muoiono ogni anno per cause direttamente ricon-ducibili al tabacco. Sono numeri impres-sionanti, destinati ad aumentare in futuro, per la continua diffusione della pratica del fumo nei paesi in via di sviluppo. Occorre mettere un freno e l’unico modo è quello dell’intervento culturale. Da anni nei paesi occidentali esiste il divieto di pubblicizzare le sigarette, in modo diretto e indiretto: certamente questo ha aiutato a limitare la diffusione di un modello com-portamentale che vede il fumatore come un vincente. Ma non è sufficiente. La conti-nua crescita della pressione fiscale, ha fatto schizzare in alto il prezzo del pacchetto di sigarette, tuttavia il dissuasore economico, ha fatto sicuramente incamerare di più allo Stato, ma non ha particolarmente inciso sulle vendite, che sono sì in calo, ma non quanto si vorrebbe. Esiste infatti tutta una categoria di fumatori incalliti, difficile da scalfire e un’ampia fetta di giovani e giova-nissimi che ogni anno, per prova, emula-zione o affermazione iniziano a fumare. Per loro l’assenza di pubblicità o il costo alto del pacchetto non sono fattori che li possono far rinunciare al fumo. Al contrario, con il tempo, quello che viene interpretato ini-zialmente come un piacere, finisce con il diventare a volte un dramma, con costi sa-nitari e umani altissimi.Per queste persone le Aziende Sanitarie Lo-cali hanno aperto specifici servizi: i Centri Antifumo. A Parma sono due i centri atti-vi, quello dell’Azienda Usl, alla Casa della Salute Molinetto, in via Pintor e quello

dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria al padiglione Rasori. In provincia, è attivo il Centro di Fidenza, all’Ospedale di Vaio.Cosa offrono i Centri Antifumo? Una prima visita medica, in cui vengono valutati il grado di dipendenza da tabacco, la motivazione a smettere e misurato il mo-nossido di carbonio (CO) nell’aria espirata. Prese queste informazioni viene impostato il programma terapeutico personalizzato, che può prevedere anche una terapia farma-cologica (con vareniclina o sostitutivi ni-cotinici). Prende così il via il percorso che porterà il fumatore a liberarsi della propria dipendenza. I passi successivi prevedono due settimane dopo l’inizio del percorso, una visita di con-trollo. Questa coincide con la prima giorna-ta di totale astensione dal fumo e prevede

I

un colloquio clinico orientato a valutare gli effetti della terapia farmacologica imposta-ta, la eventuale insorgenza di effetti colla-terali, l’andamento del comportamento di abitudine tabagica nell’intervallo conside-rato e l’effettivo rispetto della prescrizione delle ventiquattro ore di astensione. Viene eseguita la misurazione quantitativa del CO esalato e valutata la presenza e in-tensità dei sintomi di astinenza da nicotina. La prima visita di controllo si conclude con il rinforzo motivazionale e con consigli pratici di natura comportamentale per so-stenere la determinazione nel proseguire il percorso di cambiamento e la relativa astensione da fumo. Successivamente sono previste, dopo ulte-riori due settimane (dunque a distanza di un mese dal primo accesso), altre visite, che

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TRE I CENTRI ATTIVI: UNO AL RASORI,

L’ALTRO IN VIA PINTOR E INFINE IL

TERZO A FIDENZA ALL’OSPEDALE DI VAIO

MISURA LA DIPENDENZADopo quanto tempo dal risveglio accendi la prima sigaretta?- entro 5 minuti (3)- da 6 a 30 minuti (2)- da 31 a 60 minuti (1)- più di 60 minuti (0)Quante sigarette fumi in un giorno?- 31 o più (3)- da 21 a 30 (2)- da 11 a 20 (1)- 10 o meno (0)punteggio: 0-3 punti bassa dipendenza4-6 punti alta dipendenza

MISURA LA MOTIVAZIONETi piacerebbe smettere di fumare se potessi riuscirci facilmente?- no (0)- si (1)Quanto ti interessa smettere di fumare?- per niente (0)- un po’ (1)- abbastanza (2)- molto (3)Intendi provare a smettere di fumare nelle prossime due settimane?- sicuramente no (0)- forse sì (1)- sì (2)- sicuramente sì (3)Esiste la possibilità che nei prossimi sei mesi tu non sia più un fumatore?- sicuramente no (0)- forse sì (1)- sì (2)- sicuramente sì (3)punteggio: 0-5 punti bassa dipendenza6-10 punti alta dipendenza

DIPENDENZA ALTA - MOTIVAZIONE ALTA, Sei motivato a smettere e questo è importante. Prenota subito la visita presso il Centro Antifumo. Con un supporto medico e motivazionale puoi libe-rarti dalla dipendenza da tabacco.DIPENDENZA BASSA - MOTIVAZIONE ALTAÈ la migliore combinazione se vuoi smettere. prova-ci subito e aiutati bevendo molta acqua, facendo un po’ più di moto e mangiando più frutta e verdura. Se ne senti il bisogno, chiama il Centro Antifumo.DIPENDENZA BASSA - MOTIVAZIONE BASSAAnche piccole dosi di fumo fanno male: nonostante la bassa dipendenza, chiama il Centro antifumo.DIPENDENZA ALTA - MOTIVAZIONE BASSARifletti! Smettere di fumare porterà vantaggi alla tua salute e a quella di coloro che vivono insieme a te.

COME ACCEDERE AI CENTRI ANTIFUMO

Per accedere ai Centri Antifumo occorre la richiesta del medico di famiglia di “visita per tabagismo”. Per prenotare l’appuntamento ai Centri dell’AUSL di via Pintor e di Vaio chiamare il numero verde 800.629.444 (dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18 e il sabato dalle 7.30 alle 13.30). Per il Centro del Maggiore chiamare i numeri 0521.703485 e 0521.703642.

si replicano poi al secondo, terzo, sesto, nono e dodicesimo mese. La valutazione oggettiva dell’astinenza è basata sulla misurazione quantitativa del CO esalato. Alla scadenza del periodo di trattamen-to (a un anno dal primo accesso) il paziente astinente viene conside-rato “clinicamente guarito” e dimesso dall’ambulatorio.Notevoli i vantaggi per chi smette! Dopo 24 ore il battito cardiaco si regolarizza e diminuiscono i rischi di aritmie cardiache. Dopo qualche giorno la pressione arteriosa tende ad abbassarsi, olfatto e gusto migliorano. Dopo 2 mesi diminuiscono tosse ed espettorato, la pelle diviene più rosea ed elastica. Dopo 6 mesi aumenta il vigore sessuale e diminuisce il rischio di attacco cardiaco. Il rischio di tumore diminuisce in modo proporzionale al perdura-re dell’astinenza da fumo.

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Tumori femminili: le novità del programma di screeningNovità in arrivo nel campo della dia-gnosi precoce dei tumori femminili, in particolare di quelli al collo dell’utero. A introdurla è la Regione Emilia-Ro-magna che, tramite le Aziende sanitarie, propone una nuova modalità di scree-ning per favorire diagnosi più accurate.

ovità in vista per uno dei servizi di diagnosi precoce più importan-ti del sistema sanitario: lo scree-

ning contro i tumori femminili. Ecco cosa cambia: le donne di età tra i 30 e 64 anni sono invitate dall’Azienda USL, tramite lettera, a fare l’HPV test ogni 5 anni come test primario, e non più il Pap-test. Mentre continuano a fare quest’ultimo esa-me le donne tra i 25 e i 29 anni. Il passaggio dal Pap-test al test HPV sarà graduale: si inizia quest’anno con le signore tra i 50 e i 64 anni. Invariata la modalità di chiamata per la mammografia, che è propo-sta ogni anno alle donne di età tra i 45 e i 49 anni e ogni 2 alle donne dai 50 ai 74 anni. Lo screening è gratuito, così come anche eventuali approfondimenti diagnostici e te-rapeutici, compreso i controlli dopo even-tuali trattamenti.

PERCHÉ IL TEST HPV?Perché la ricerca scientifica ha dimostrato che questo esame per le donne tra i 30 e i 64 anni di età è ancora più efficace del Pap-test. E le donne dai 25 ai 29 anni? Continua-no a fare il Pap-test, su invito dell’AUSL. In questa fascia d’età rimane il test prin-cipale e più efficace, poiché l’infezione da HPV è molto frequente, cosa che potrebbe indurre inutili approfondimenti dia-gnostici, ma scompare spontaneamente nell’80% delle donne negli anni succes-sivi. L’esito dell’esame è spedito con lettera. Se è positivo, la donna è contattata telefo-nicamente per concordare ulteriori accer-tamenti diagnostici.

COS’È IL TEST HPV?Consiste in una delicata raccolta di cellule dal collo dell’utero con una spatola e uno

spazzolino, il materiale prelevato viene esaminato in laboratorio per la ricerca del papilloma virus umano (HPV). Come per il Pap-test, si tratta di un esame semplice, non doloroso e che si svolge in pochi minuti.

SE IL TEST HPV È NEGATIVO?La donna riceve a casa una lettera dall’AUSL con la risposta e viene invitata a ripetere l’e-same dopo 5 anni, un intervallo di tempo ritenuto efficace dalla ricerca scientifica.

E SE IL TEST HPV È POSITIVO?Con il materiale cellulare già raccolto si esegue anche il Pap-test. Se il Pap-test è ne-gativo, la donna è invitata dall’AUSL dopo un anno a ripetere il test HPV. Se il Pap-test mostra alterazioni, la donna è invitata con lettera per eseguire ulteriori accertamenti diagnostici (esame colposcopico ed even-tuale biopsia). Tutto il percorso di diagnosi e cura è gratuito.

IL MODELLO ORGANIZZATIVONel Servizio sanitario regionale dell’Emi-lia-Romagna il modello organizzativo degli

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screening è basato su una rete di servizi ge-stita in modo integrato da ciascuna Azienda USL, in collaborazione con l’Azienda Ospe-daliera di riferimento.Il programma si caratterizza per la costi-tuzione di un percorso diagnostico-tera-peutico integrato, totalmente gratuito, che accompagna la donna dall’effettuazione del test di screening fino agli eventuali approfondimenti e, se necessario, ai suc-cessivi trattamenti di cura e follow-up. Fin dall’impostazione dei programmi di screening è stata organizzata una intensa attività di supporto e sviluppo all’intera gestione dei percorsi, coordinata a livello regionale, comprendente: piani di forma-zione e aggiornamento, la costituzione di specifici gruppi di lavoro, un sistema per il monitoraggio dei risultati e della qualità raggiunti attraverso indicatori e standard di riferimento riconosciuti, la definizione e la promozione di progetti di ricerca, il coin-volgimento dei Registri tumori di popola-zione e di patologia operanti sul territorio della regione per le necessarie valutazioni di impatto dei programmi stessi sulla salute

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IN ARRIVO IL TEST HPV PER LE DONNE

DAI 30 AI 64 ANNI. CONTINUA IL PAP-TEST

PER QUELLE DI ETÀ COMPRESA TRA I 25 E I 29 ANNI

LA CAMPAGNA INFORMATIVA A sostegno del nuovo test di screening, il Servizio sanitario regionale ha realizzato una campagna in-formativa. “Lunga vita alle signore!” è il mes-saggio: manifesti nelle sedi dei servizi sanitari, il depliant informativo che accompagna la lettera di invito, una campagna informativa apposita sul web, attraverso il motore di ricerca Google e il canale di video Youtube.Uno spot video sarà visibile sui siti web del Servi-zio sanitario regionale (ER Salute) e delle Aziende sanitarie.

I RISULTATI REGIONALIDELLO SCREENING I risultati disponibili sono relativi all’anno 2014 e alle don-ne di 25-64 anni che hanno partecipato allo screening.L’adesione all’invito è risultata del 60%, contro una media nazionale del 41%.Sono state quasi 250.000 le donne che hanno eseguito il pap-test in ambito di screening e di queste il 2.5% è stata inviata ad approfondimento tramite colposcopia per pap-test anormale. La maggior parte dei pap-test “positivi” non sono per anormalità di alto grado, questi infatti riguardano soltanto lo 0.3% di tutte le don-ne screenate. L’adesione all’esame colposcopico è stata del 92% (a livello nazionale 85%).Tra le 5.675 donne che hanno eseguito la colposcopia, il 17% (942) risulta avere una effettiva lesione istologica di interesse, sono comunque nella quasi totalità lesioni precancerose ben curabili. La probabilità di avere una lesione è più elevata per le donne che sono al loro primo pap-test nel program-ma (7.3 ogni mille), rispetto a quelle che ne hanno già eseguito almeno uno (3.1 ogni mille). Proprio perché la maggior parte delle donne esegue regolarmente il pap-test, le lesioni identificate sono ora so-prattutto nelle donne delle prime fasce di età, ma si tratta appunto di lesione precancerose, che, specialmente nelle donne giovani, possono regredire spontaneamente. Nel 2014, infatti, i tumo-ri invasivi del collo dell’utero identificati con lo screening sono stati solo 44, che significa circa una diagnosi ogni 5.500 donne che hanno eseguito il pap-test e di questi oltre il 30% era microinvasivo. Sono state invece identificate 887 donne con lesioni pre-cancerose.

PER INFORMARSI SUL PROGRAMMA DI SCREENING

Sul programma di screening per la diagnosi precoce dei tumori femminili è possibile consultare il sito inter-net regionale:salute.regione.emilia-romagna.it o chiamare il numero verde 800.033.033.

della popolazione femminile emiliano-romagnola.Infine c’è un aspetto culturale da tenere in considerazione. Lo scre-ening è offerto a una popolazione femminile composita per valori, cultura e interessi; di ciò bisogna tenere conto nella relazione che si va a costruire con le donne interessate. Secondo le indicazioni regionali, sono quindi assicurati in tutte le fasi l’informazione, l’a-zione di supporto e la massima riservatezza.L’alta qualità è assicurata e verificata in ogni fase del programma permette che siano contenuti il più possibile il numero di “falsi positivi” (risposte preoccupanti che si rivelano inesatte) e di “fal-si negativi” (risultati rassicuranti che si rivelano ingannevoli). La qualità delle diverse attività e i benefici ottenuti negli screening at-tivi in Emilia-Romagna viene valutata sia dal livello regionale che da quello nazionale (Osservatorio Nazionale Screening del Centro coordinamento e prevenzione malattie del Ministero della Salute): il confronto sui risultati ottenuti pone la Regione ai primi posti per la qualità dei programmi.

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Il CARE-GIVER, il suo ruolo nell’ assistenza del malatoVivono dietro le quinte ma in realtà

il loro aiuto incide molto nel percorso di cura.

Al Centro Cardinal Ferrari, una convention con esperti nazionali

ha fatto il punto su una figura che oggi più che mai è al centro

dei programmi riabilitativi

a cura e l’assistenza di una persona disabi-le non è un percorso

predefinito, perché ogni indi-viduo è diverso, come lo sono le storie personali e le famiglie che affiancano queste persone fragili. In particolare è ormai evidente che il caregiver, cioè il familiare di riferimento che più si prende cura del malato, è in grado di influenzare anche la fase di riabilitazione. Il ruolo di questi adulti con responsabilità di assistenza verso il proprio familiare è stato discusso nel corso del convegno “Il caregi-ver nel percorso riabilitativo di una grave cerebrolesione”, pro-mosso dal Centro Cardinal Fer-rari di Fontanellato, la struttura specializzata nella riabilitazione di persone con cerebrolesione congenita o acquisita, del grup-

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gli spazi di concentrazione ne-cessari per svolgere al meglio il proprio lavoro. Per il caregiver, nelle strutture più evolute come il Cardinal Ferrari, è inoltre a disposizione un servizio di sup-porto psicologico, assistenziale sociale e anche un aiuto strut-turato per le prime incombenze legali e burocratiche, legate al nuovo stato di salute del proprio caro. Quest’attenzione va di pari

po Santo Stefano Riabilitazione. «Il caregiver ha un ruolo fon-damentale nell’evoluzione del percorso riabilitativo – ha detto il direttore del Centro Simona Lombardi –. Il suo equilibrio psicofisico influenza la progno-si che, in generale, migliora in funzione dello “stato di salute” della famiglia». Questo è vero quanto più il caregiver è infor-mato, motivato, coinvolto e ade-guatamente formato. «Solo così si ottiene quell’alleanza terapeu-tica con gli operatori sanitari e il familiare di riferimento può diventare un vero un “rinforzo” al team riabilitativo multidi-sciplinare», spiega il direttore clinico del Centro Antonio De Tanti. Ma il rapporto tra opera-tori e parenti del paziente non è sempre rose e fiori, soprattutto all’inizio, quando ancora non si

è instaurato un rapporto di fidu-cia. Sui tempi e modi della rela-zione, strettamente connessa all’apertura ai familiari dei re-parti (anche quelli per acuti), si è parlato nella seconda parte del convegno, individuando come possibile soluzione la defini-zione di momenti di colloquio e scambio tra operatori e familia-ri, che disciplinino la compre-senza lasciando agli operatori

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S a l u t e & B e n e s s e r e

Il CARE-GIVER, il suo ruolo nell’ assistenza del malato

Uno spettacolo che ha incantato il pubblico,

tra comicità e tragedia.Protagonisti i pazienti del

Centro Cardinal Ferrari

Sani da legare, quando sul palco salgono le storie di vita

ai presente i reality che invado-no il piccolo schermo? Mettili insieme, mischia l’isola, la casa,

le coppie, i capricci e le inezie, frulla tutto con fantasia e otterrai una parata di matti da legare, pronti a tutto pur di apparire, che nei tre minuti di provino sono convinti di giocarsi il futuro. A rappresentare questa varia umanità, ci ha pensato il Laborato-rio artistico del Centro Cardinal Ferrari, la struttura specializzata nella cura delle cerebrolesioni del gruppo Santo Stefano Riabilitazione, con sede a Fontanellato, in provincia di Parma. Tra le terapie proposte dal Centro c’è anche il teatro, «esso stesso luogo di riabilitazione e, in quanto labora-torio, anche di fabbricazione e riparazio-ne di ciò che ad un certo punto è venuto a mancare o si è rotto», spiega Carlo Ferrari di Progetti&Teatro, che insieme al respon-sabile dell’arte terapia Matteo Corati, ha condotto il laboratorio teatrale, guidando i pazienti e i familiari (attori per caso) verso spettacolo annuale. “Sani da legare” è il ti-

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tolo della piece complessa scritta da Corati, un continuo contrasto tra commedia e tra-gedia, tenuto insieme da una semplice tra-ma: le storie personali di un gruppo di aspi-ranti protagonisti di talent, in trepida attesa del provino. Persone fragili, malate, che nonostante tutto raccontano le loro storie drammatiche e divertenti e alla fine parla-no all’unisono disordinatamente, per tor-nare uniti nel grido “Siamo troppo normali per un talent show!”. Così, giunti al termine, tutti ringraziano e salutano, rivolgendo un pensiero speciale agli operatori del Centro che hanno accompagnato, affiancato e so-stenuto i pazienti, dentro e fuori dal palco.

passo con la nuova sensibilità legislativa che si è sviluppata da alcuni anni, volta a ri-conoscere l’assistenza a un familiare malato alla stregua di un “lavoro” e non più come un dovere, in particolare per le donne di fa-miglia, che ancora rappresentano l’80% dei caregiver. L’Emilia Romagna è oggi l’unica regione in Italia ad aver varato un’apposita legge, la nr. 2 del 28 marzo 2014 “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregi-ver familiare”. Non ci sono ancora i decreti attuativi e nep-pure una legge nazionale di riferimento, ma la strada per un riconoscimento di alcune agevolazioni sembra essere aperta.

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S a l u t e & B e n e s s e r e

In estate, si registra sempre un calo di donazioni. Appello di AVIS prima delle ferie a recarsi al Centro

Prelievi: bastano pochi minuti prima di fare le valigie!

Il bisogno di sangue NON VA IN VACANZA

l bisogno di sangue non va in va-canza, per questo AVIS fa un ap-pello a tutti i donatori: prima di

fare le valigie e partire è molto importante recarsi al Centro prelievi per effettuare la donazione. Durante il mese di luglio, infat-ti, si registra un calo delle donazioni, ma la richiesta rimane come per tutti i mesi dell’anno. Un’altra cosa molto importante è informarsi sulle sospensioni e i tempi di attesa prima di riprendere a donare se si è trascorso un pe-riodo in paesi particolari.

In questi casi il periodo di sospensione dalla donazione può variare, come si vede nella cartina: 1 mese (nel caso di soggiorni in paesi come il Marocco o gli Stati Uniti), 3 mesi (come nel caso di Egitto e Algeria per esempio), fino a 6 mesi (per quanto riguarda i paesi più a rischi, come Cina, India, tanti sta-ti africani e l’America centro-meridionale).

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Buon sangue… fa rete Continua la propaganda nelle aziende partner del progetto “Buon Sangue.. fa rete”. Si tratta di un progetto sperimentale di svi-luppo promosso da Avis Provinciale e Avis Comunale Parma con lo scopo di aumenta-re il numero dei donatori Avis, accrescere la presenza di Avis nel mondo del lavoro e della società, valorizzare i gruppi aziendali organiz-zati di donatori Avis, sensibilizzare le aziende, le istituzioni e la società civile sulla utilità della donazione.

È anche per questo che AVIS consiglia di ef-fettuare la donazione prima di andare in fe-rie. Sul sito della società Italiana di medicina trasfusionale www.simti.it/where, nella se-zione “Paesi del mondo”, i donatori possono trovare tutte le informazioni che riguarda-no il periodo di sospensione al rientro, le aree endemiche e le epidemie in atto.

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il mese aprile/maggio 2016

H o m e & D e s i g n