Pari opportunità e nuove conquiste - UILCOM Sicilia...anni della sua vita. Il congedo spetta tanto...

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È nell'aria la trattativa fra le due più gio- vani compagnie telefoniche ita- liane: Wind, che ha come azioni- sta di maggioranza la russa Vim- pelcom, e H3g del magnate Li Il Coordinamento nazionale a Palermo per le politiche di genere e il Welfare del futuro ANNO 2 - NUMERO 7 DICEMBRE 2013 UILCOMunica Tasse & Click La “Google tax” cambia: ecco rischi e vantaggi Angelo Bondì Wind e 3: grandi manovre Fusione in diritura d’arrivo: il nodo-occupazione Ka-Shing, proprietario di Hutchi- son Whampoa. Gli ammiccamenti tra 3 Italia e Wind vanno avanti da tempo, anche se non sono mai sfo- ciati in un accordo. I mercati finan- ziari vedono positivamente questa fusione per il fatto che quattro ope- ratori telefonici in Italia sono troppi. L’organismo “consacrato” in statuto: più atenzione al ruolo delle donne nel sindacato Pari opportunità e nuove conquiste Dirii & Tutele Congedo parentale Ecco il vademecum C ondizioni e modalità per richie- dere il permesso parentale da parte della madre lavoratrice, del padre lavoratore o della lavoratrice autonoma. Comunemente chiamato “permesso parentale”, il congedo pa- rentale è il diritto che spetta tanto alla madre quanto al padre. Ciò al fine di consentire la presenza di almeno un genitore accanto al piccolo nei primi anni della sua vita. Il congedo spetta tanto ai lavoratori dipendenti quanto agli autonomi. Lavoratori dipendenti Il congedo parentale spetta ai lavora- tori e alle lavoratrici dipendenti di un rapporto di lavoro subordinato, pur- ché ancora in essere. Può essere go- duto entro i primi 8 anni di vita del bambino. In tale periodo i genitori hanno il diritto ad assentarsi dal la- voro anche contemporaneamente: - la madre, trascorso il periodo di con- gedo obbligatorio di maternità, può usufruire di un congedo per 6 mesi, frazionati o continuativi; - il padre può usufruire di un congedo per 7 mesi; - se è presente un solo genitore, a que- sto compete un periodo continuativo o frazionato fino a dieci mesi. Le astensioni dal lavoro, se utilizzate da entrambi i genitori, non possono superare il limite complessivo di 11 mesi. Biagio Pirrone segue a pag. 3 segue a pag. 4 Licia Corsale nergia con quelle territoriali, in- tende continuare a perseguire affin- ché venga difeso ogni singolo posto di lavoro, rilanciando la cre- scita e l’occupazione, attraverso il massimo impegno da parte di tutti i soggetti partecipi, e con l’obiet- tivo di una crescita efficace del- l’Organizzazione. A questo si va ad aggiungere la vo- lontà di rafforzare il ruolo delle donne nella nostra organizzazione, avvenuto concretamente con l’in- serimento nel nostro statuto del Coordinamento per le Pari oppor- tunità, dando un grande slancio all’attenzione per le politiche di ge- nere. segue a pag. 2 Claudio Carollo A ncora di stretta attua- lità il dibattito sui proventi milionari degli OTT (Over the Top) della rete, Google tra tutti. Passa alla Camera dei Deputati, con il tacito assenso del governo, l’emenda- mento del Partito Democratico alla legge di stabilità che stabilisce nuovi obblighi ai colossi del Web, Google, Amazon tra tutti. Con un aggiusta- mento di tiro che potrebbe ridimen- sionarne decisamente gli effetti, dopo le contestazioni dello stesso leader del Pd, Matteo Renzi. Dall’emendamento al ddl, infatti, sparisce l’obbligo di aprire partita Iva in Italia per i colossi di Internet che effettuano commercio elettronico, mentre rimane per gli spazi pubblicitari e il diritto d’autore. Se la montagna ha partorito il topo- lino, per il venir meno parziale della tracciabilità impositiva garantita dalla partita Iva, sarà il tempo a dirlo. Sul tema, Francesco Boccia (Pd), presi- dente commissione Bilancio della Ca- mera, aveva prospettato “tolleranza zero” nei confronti della disinvolta gestione del Web Business. segue a pag. 3 A lla fine di ot- tobre, è ap- prodato a Palermo il Coor- dinamento nazio- nale Uilcom per le Pari opportu- nità e Politiche di genere. La tappa siciliana della “carovana” è stata strutturata su due giornate di lavoro, prima con una riunione del Coordinamento, ripartendo dal- l’apertura dei lavori dell’Assem- blea nazionale tenutasi precedentemente a Rimini, intro- dotta da Salvo Uglialoro, circa la posizione che la Segreteria nazio- nale della nostra federazione in si- Segreteria regionale Via Leonardo Da Vinci 174 90145 - Palermo Tel. 0916765629 Fx 0916766285 Segretario Uilcom Sicilia: Giuseppe Tumminia Caltanissetta Via Napoleone Colajanni 87 93100- Caltanissetta Segretario generale: Sergio Profeta Agrigento Via Piersanti Mattarella 115 92100 - Agrigento Segretario generale: Alfredo Picone Trapani Segreteria provinciale Via Nausicaa 53 91100 - Trapani Segretario generale: Francesco Silvano Catania Via A. di Sangiuliano 365 95123 - Catania Segretario generale: Giovanni Nicotra Messina Strada statale 114 Complesso Top Residence 98125 - Messina Segretario generale: Antonio Di Guardo Siracusa Via dell’Arsenale 38 96100 - Siracusa Segretario generale: Ernesto Bovari Ragusa Via Palestro 455 97019 - Vittoria (RG) Segretario generale: Sergio Carmina LA UILCOM IN SICILIA

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È nell'aria latrattativa fra

le due più gio-vani compagnietelefoniche ita-liane: Wind, cheha come azioni-

sta di maggioranza la russa Vim-pelcom, e H3g del magnate Li

Il Coordinamento nazionale a Palermo per le politiche di genere e il Welfare del futuro

Anno 2 - nuMeRo 7 DiCeMBRe 2013

UILCOMunica

Tasse & Click

La “Google tax”cambia: ecco

rischi e vantaggiAngelo Bondì

Wind e 3: grandi manovreFusione in diritura d’arrivo: il nodo-occupazione

Ka-Shing, proprietario di Hutchi-son Whampoa. Gli ammiccamentitra 3 Italia e Wind vanno avanti datempo, anche se non sono mai sfo-ciati in un accordo. I mercati finan-ziari vedono positivamente questafusione per il fatto che quattro ope-ratori telefonici in Italia sonotroppi.

L’organismo “consacrato” in statuto: più atenzione al ruolo delle donne nel sindacato

Pari opportunità e nuove conquiste

Dirii & Tutele

Congedo parentaleEcco il vademecum

Condizioni e modalità per richie-dere il permesso parentale da

parte della madre lavoratrice, delpadre lavoratore o della lavoratriceautonoma. Comunemente chiamato“permesso parentale”, il congedo pa-rentale è il diritto che spetta tanto allamadre quanto al padre. Ciò al fine diconsentire la presenza di almeno ungenitore accanto al piccolo nei primianni della sua vita. Il congedo spettatanto ai lavoratori dipendenti quantoagli autonomi.Lavoratori dipendentiIl congedo parentale spetta ai lavora-tori e alle lavoratrici dipendenti di unrapporto di lavoro subordinato, pur-ché ancora in essere. Può essere go-duto entro i primi 8 anni di vita delbambino. In tale periodo i genitorihanno il diritto ad assentarsi dal la-voro anche contemporaneamente:- la madre, trascorso il periodo di con-gedo obbligatorio di maternità, puòusufruire di un congedo per 6 mesi,frazionati o continuativi;- il padre può usufruire di un congedoper 7 mesi;- se è presente un solo genitore, a que-sto compete un periodo continuativoo frazionato fino a dieci mesi.Le astensioni dal lavoro, se utilizzateda entrambi i genitori, non possonosuperare il limite complessivo di 11mesi.

Biagio Pirrone segue a pag. 3segue a pag. 4

Licia Corsale nergia con quelle territoriali, in-tende continuare a perseguire affin-ché venga difeso ogni singoloposto di lavoro, rilanciando la cre-scita e l’occupazione, attraverso ilmassimo impegno da parte di tuttii soggetti partecipi, e con l’obiet-tivo di una crescita efficace del-l’Organizzazione.A questo si va ad aggiungere la vo-lontà di rafforzare il ruolo delledonne nella nostra organizzazione,avvenuto concretamente con l’in-serimento nel nostro statuto delCoordinamento per le Pari oppor-tunità, dando un grande slancioall’attenzione per le politiche di ge-nere.

segue a pag. 2

Claudio Carollo

Ancora distretta attua-

lità il dibattito suiproventi milionaridegli OTT (Overthe Top) della rete,Google tra tutti.

Passa alla Camera dei Deputati, con iltacito assenso del governo, l’emenda-mento del Partito Democratico allalegge di stabilità che stabilisce nuoviobblighi ai colossi del Web, Google,Amazon tra tutti. Con un aggiusta-mento di tiro che potrebbe ridimen-sionarne decisamente gli effetti, dopole contestazioni dello stesso leader delPd, Matteo Renzi. Dall’emendamentoal ddl, infatti, sparisce l’obbligo diaprire partita Iva in Italia per i colossidi Internet che effettuano commercioelettronico, mentre rimane per glispazi pubblicitari e il diritto d’autore.Se la montagna ha partorito il topo-lino, per il venir meno parziale dellatracciabilità impositiva garantita dallapartita Iva, sarà il tempo a dirlo. Sultema, Francesco Boccia (Pd), presi-dente commissione Bilancio della Ca-mera, aveva prospettato “tolleranzazero” nei confronti della disinvoltagestione del Web Business.

segue a pag. 3

Alla fine di ot-tobre, è ap-

prodato aPalermo il Coor-dinamento nazio-nale Uilcom perle Pari opportu-

nità e Politiche di genere.La tappa siciliana della “carovana”è stata strutturata su due giornate dilavoro, prima con una riunione delCoordinamento, ripartendo dal-l’apertura dei lavori dell’Assem-blea nazionale tenutasiprecedentemente a Rimini, intro-dotta da Salvo Uglialoro, circa laposizione che la Segreteria nazio-nale della nostra federazione in si-

Segreteria regionaleVia Leonardo Da Vinci 17490145 - PalermoTel. 0916765629 Fx 0916766285Segretario Uilcom Sicilia:Giuseppe Tumminia

CaltanissettaVia Napoleone Colajanni 8793100- CaltanissettaSegretario generale:Sergio Profeta

AgrigentoVia Piersanti Mattarella 11592100 - AgrigentoSegretario generale:Alfredo Picone

TrapaniSegreteria provincialeVia Nausicaa 5391100 - TrapaniSegretario generale:

Francesco SilvanoCatania

Via A. di Sangiuliano 36595123 - CataniaSegretario generale:Giovanni Nicotra

MessinaStrada statale 114Complesso Top Residence98125 - MessinaSegretario generale:Antonio Di Guardo

SiracusaVia dell’Arsenale 3896100 - SiracusaSegretario generale:Ernesto Bovari

RagusaVia Palestro 45597019 - Vittoria (RG)Segretario generale:Sergio Carmina

LA UILCOM IN SICILIA

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riusciamo talvolta ad essere nei con-fronti delle istituzioni; un sistema diWelfare pubblico distrutto, che nonaiuta a conciliare la cura della fami-glia con i tempi di lavoro. Da questola necessità di dar seguito a interventi

Fra gli obieivi di garanzia sociale, i primi risultai in tema di asili nido e voucher

Arrivare “pari” per vincere insiemeLe poliiche di genere e lo Stato sociale: le iniziaive del Coordinamento nazionale

È grazie all’esperienza maturata neidiversi territori, che sta prendendo

forma il documento che la responsa-bile nazionale del Coordinamentodonne della federazione Uilcom Ro-berta Musu, in collaborazione con lostesso Coordinamento, sta portandoavanti affinché possa essere condivisocon i nostri vertici e portato nelle piat-taforme rivendicative, già dai pros-simi rinnovi nazionali ed aziendali.Nella seconda giornata il Coordina-mento, coinvolgendo le colleghe dellaUilcom Sicilia, con il segretario gene-rale Giuseppe Tumminia e la parteci-pazione della Segreteria nazionalecon Salvo Ugliarolo, Maria Pia Man-nino - responsabile nazionale Uil delCoordinamento P. O. - ed Ester Vitaledella segreteria Uil Sicilia, ha dato,oltre che uno spaccato reale della re-altà nostra territoriale, quanto a oggisi è fatto e quali gli obiettivi futuri. Èemerso dall’intervento della consi-gliera di Parità, quanto è stato fatto sulterritorio circa il tema degli asili nidoe voucher di conciliazione, proiet-tando tale azione in un prossimo coin-

volgimento dell’assessorato regionalealla Famiglia e delle altre istituzioni,per rafforzare e migliorare l’incisivitàin tema di P. O. e politiche di Genere.Fra i temi affrontati, le delocalizza-zioni, rilevando come poco incisivi

Licia Corsale dalla prima

La collega campana protagonista dell’incontro a Napoli: una battaglia per i diritti e la dignità

Storia di Marcella, lotta oltre la malattia

Marcella Stasio

Salve a tutti. Mi chiamo Mar-cella, ho 36 anni e sono una ra-

gazza handicappata. Prima diraccontarvi la mia storia, sento ilbisogno di ringraziare coloro che,approdati la scorsa primavera aNapoli per uno dei loro primi ap-puntamenti di “CoordinamentoPari opportunità e delle politiche digenere”, conosciuta la mia storia, ilmio libro, nella fattispecie personecome Licia Corsale, esprimono lavolontà di voler portare fuori i con-fini della mia terra ciò che da tempoè stato parte del mio piccolo mondo.La mia “avventura” cominciaquando a sette anni sono stata col-pita da una malattia rara autoim-mune, che si chiama artritereumatoide, che, non si sa ancorabene per quale motivo, aggredisceparti dell’organismo stesso, di-struggendolo.

La parte del mio corpo che è statacolpita è la cartilagine, che nel

corso del tempo è andata via viaconsumandosi provocandomi fortilimitazioni articolari e dolori spessoinsopportabili. Trent’anni fa incampo medico non si aveva ancorala conoscenza che si ha oggi perquesto tipo di patologia, ma nonesiste ancora una cura in grado disconfiggerla; rispetto al passatoperò esistono nuove tecniche chepermettono di identificarla prima,in modo da risparmiare tanti danniirrecuperabili ai pazienti.

2 UILCOMunica

Colpita da un male raro, la Stasio devolve i ricavi del suo libro: la sua tesimonianza

Io sono stata una bambina sfortu-nata per due motivi: Prima di

tutto perché purtroppo la malattiasi è scoperta troppo tardi, secondo,perché, quando si è scoperta, cisono stati medici che hanno specu-lato sulla mia sofferenza ed anzichécurarmi, pensavano semplicementea riempirsi le tasche.Questa perdita di tempo, per me èstata fatale perché nel corso deglianni mi vede costretta a dover su-bire diversi interventi di protesi ar-ticolare... questo è il motivo per cuicammino con due bastoni… ma vabene così!!!

Allo stato attuale, porto una pro-tesi all’anca e al ginocchio e pe-

raltro, come se non bastasse, comeconseguenza del mio primo inter-vento (che desideravo ardente-mente) mi fu causata la paralisi delnervo sciatico con conseguentemorte di tutte le terminazioni ner-vose della gamba sinistra.Della mia storia ho fatto un libroche ho intitolato Un giorno credi...(Il racconto di Marcella). Nelle pa-gine, si legge di una ragazza stancadi morire dentro, decide di renderepubblica la sua sofferenza usandolacome opportunità per aiutare chi

come lei ha il suo stesso problema,e di donare l’intero ricavato dellevendite del romanzo alla ricerca,sperando che questa riesca a tro-vare la cura per sconfiggere la suamalattia, che è la stessa di moltepersone nel mondo.... Soltanto cosìpotrà dire di non aver vissuto in-vano!

Vi confesso che non è stato perniente facile, e non lo è tutt’ora,

convivere con la mia malattia e contutte le conseguenze che sono partecostante del mio vivere, ma a uncerto punto della mia vita ho capitoche avevo soltanto due possibilitàquella di chiudermi definitivamentein me stessa lasciandomi viveredagli eventi, l’altra di prendere inmano la mia vita e viverla cononore e dignità... Per fortuna hoscelto la seconda e grazie anche alsostegno degli amici che mi aiutanoe mi sostengono (e che sono il re-galo più bello che Dio potessefarmi) gli affanni quotidiani, quasiquasi, sembrano un po’ più leggeri.Questa che vi ho raccontato è lamia testimonianza di fede o se vo-lete di vita, e voglio salutarvi augu-randovi che quando anche per voi,per un motivo o per un altro, ci sarànecessariamente bisogno di sce-gliere se bere o affogare, nonostanteil mare vi sembrerà terribilmente intempesta, sceglierete ad ogni costo,sempre e comunque di restare agalla.

Grazie a tuttiMarcella

che possano dare concretamente ri-sposte ai dati emersi dalla ricerca delgruppo di lavoro; quello della produt-tività, da affrontare anche sotto il pro-filo della salute, distinguendoproduttività da violenza, analizzandogli effetti dell’organizzazione del la-voro sulle persone, affinché possanoemergere situazioni sulle quali inter-venire; quello di concretizzare nelleaziende azioni utili affinchè anche leRsu uomini si facciano carico delleproblematiche di P.O., avere le donneal tavolo negoziale diventa un obiet-tivo strategico utile a tutta l’organiz-zazione.Questi fra i punti che il Coordina-mento andrà ad aggiungere al docu-mento programmatico, con l’impegnoinoltre di dar seguito a un paio di ini-ziative avviate, quali seminari di for-mazione sulla comunicazione, e alloscopo di sviluppare le risorse sui ter-ritori, vaorizzarne i contributi, il Co-ordinamento decide di costituire unacommissione tecnica attualmentecomposta da Marcella Stasio sul temadella disabilità e Mara Gambino sullafecondazione assistita.

Maria Pia Mannino, responsabile nazionale uil per le Pari opportunità

L’impegno in... avatar: il dialogo e i volti di Marcella Stasio e, a destra

nella vignetta, della coordinatrice campana Maria Rosaria Raglia

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3UILCOMunica

Requisiti e procedure per permessi e indennità

Congedo: tuto su tuo figlio

Chi voglia usu-fruire del con-

gedo deve dare aldatore di lavoro unpreavviso di al-meno 15 giorni,salvo casi di im-

possibilità oggettiva.Il congedo parentale spetta al genitorerichiedente anche qualora l’altro ge-nitore non ne abbia diritto in quantodisoccupato o perché appartenente aduna categoria diversa dai quella deilavoratori subordinati. Guardando alaltre categorie, per esempio:- se il periodo di congedo parentale èrichiesto da lavoratori agricoli nelprimo anno di vita del bambino sononecessarie 51 giornate di lavoro inagricoltura nell’anno precedentel’evento che sarà indennizzabileanche per le astensioni che si protrag-gono nell’anno successivo;- se il periodo di congedo parentale èrichiesto negli anni di vita del bam-bino successivi al primo e sino al 3°,è necessario che sussista lo status dilavoratore (iscrizione negli elenchiagricoli e 51 giornate di lavoro inagricoltura nell’anno precedente la ri-chiesta del congedo oppure nellostesso anno purché le giornate di la-voro siano effettuate prima dell’iniziodel congedo).Il congedo parentale non spetta ai ge-nitori disoccupati o sospesi, ai geni-tori lavoratori domestici, ai genitorilavoratori a domicilio. Nel caso in cuiil rapporto di lavoro in atto cessi al-l’inizio o durante il periodo di frui-zione del congedo, il diritto alcongedo stesso viene meno dal mo-mento in cui è cessato il rapporto dilavoro. Se il padre fruisce del con-gedo parentale per almeno tre mesi, ilperiodo complessivo dei congedi peri genitori è elevato a undici mesi com-plessivi. Il padre potrà quindi usu-fruire di un periodo complessivo disette mesi.Adozione e affidamentoIn caso di adozione e affidamentosolo preadottivo sia nazionali che in-ternazionali, il congedo parentale è ri-conoscibile per massimo 3 mesi entro3 anni dall’ingresso del minore nellafamiglia purché all’atto dell’adozioneo affidamento il minore non abbia su-perato i 12 anni di età. L’indennitàcorrisposta è pari al 30% della retri-

Fra Wind e H3G“nozze” pronte

Non considerando quelli virtuali:quattro operatori delle Teleco-

municazioni che generano una con-correnza spietata che fa calare i ricavidi tutte le aziende. Tanto è vero chel’amministratore delegato di Telecom,Marco Patuano, ha commentato inquesto senso le voci su una possibilefusione Wind-H3g. “Del resto - ha ag-giunto il manager - non è neanche unmistero: noi stessi in passato abbiamoesplorato la possibilità di un’integra-zione tra Tim e H3g e non riuscimmoa trovare un accordo”. A rilanciare, fragli altri, la possibilità di un accordo intempi brevi è il Messaggero.it, checita un report della casa d’affari Ber-nstein, nel quale si fa riferimentoanche alla “fonte” di questa notizia: lostesso Patuano. “È un segreto di Pul-cinella”, sono le parole del numerouno di Telecom riportate dagli analistidi Bernstein, “che Wind e H3g sonodi nuovo in trattativa”.Un accordo, aggiunge il report, po-trebbe essere raggiunto nel giro dipoche settimane. Nel caso il matrimo-nio tra Wind e 3 dovesse andare inporto, Telecom Italia potrebbe acqui-stare frequenze e antenne dal gruppoche nascerebbe. “Ma la strada dellafusione è lastricata ancora di ostacoli- ricorda il sito -: Wind e 3 Italia giàuna volta si sono fidanzate. A unpasso dall’altare hanno però rotto laloro relazione. Tutto si è arenato sulprezzo fissato per 3 Italia: 5 miliardidi euro. Decisamente alto”.Rimane un problema: chi dovrà ce-dere lo scettro del comando? Pare che,proprio su questo punto, i rispettiviamministratori delegati, VincenzoNovari e Maximo Ibarra, si stianogiocando il destino delle rispettiveaziende. In fondo stiamo parlando didue operatori in salute. Wind ha regi-strato ricavi per 5,4 miliardi di euro(+2,1%, escludendo l’incrementodelle tariffe di terminazione) e vanta21,6 milioni (+3%) di clienti. 3 Italiaha raggiunto 1,9 miliardi (+10%) e ha9,53 milioni (+4%) di clienti. Difficilecapire chi dovrà piegarsi.Ma il vero interrogativo è il destinodei lavoratori delle due aziende e delcosiddetto indotto, che nel settoredelle telecomunicazioni si chiamaOutsourcing, che occupa migliaia dilavoratori. Ricordiamo che, soltanto aPalermo, Wind e H3g danno lavoro apiù di 800 lavoratori in house e com-messe importanti sono assegnate sia a4UServizi che ad Almaviva. Nelletrattative fra i vertici aziendali vo-gliamo che le due compagnie non siconcentrino solo su meri aspetti eco-nomici ma siano consapevoli chenelle loro mani tengono stretto il fu-turo occupazionale di centinaia di fa-miglie siciliane e che dietro unafusione non può certo attuarsi o na-scondersi un piano di tagli del perso-nale per la riduzione dei costi. Lericadute sociali di una fusione fra que-sti due colossi, può avere implicazionidisastrose per la tenuta occupazionale.Sarà nostro compito vigilare affinchéal centro delle grandi manovre delleproprietà e delle strategie di ottimiz-zazione dei profitti e dei servizi, ci siasempre la tutela del lavoratore.

Dal mondo: in Usaintercetazioni ok

buzione convenzionale prevista perl’anno di inizio del congedo stesso.Prolungamento per figli con handi-capÈ previsto un prolungamento del con-gedo parentale per un massimo di treanni in favore della madre o, in alter-nativa, del padre di minore con disa-bilità grave fino al compimentodell’ottavo anno di vita del bambino.il trattamento economico e previ-denzialeIl congedo parentale va computatonell’anzianità di servizio ad eccezionedegli effetti relativi alle ferie e allatredicesima mensilità. Il genitore, du-rante il periodo di congedo parentale,avrà diritto ad un’indennità pari al30% della retribuzione, per un pe-riodo di tempo pari a:- 6 mesi complessivi tra i genitori,fino ai 3 anni di vita del bambino (o,in caso di adozione e affidamento,fino a 3 anni dall’ingresso in fami-glia) con un’indennità del 30%;- in caso di superamento dei 6 mesi,

e fino all’ottavo anno di vita del bam-bino, l’indennità spetta solo se il red-dito annuo del genitore richiedentenon superi due volte e mezzo l’im-porto del trattamento minimo di pen-sione in vigore quell’anno (per il2008, 14.401,40 euro).Cosa fare per ottenere il congedoIl genitore richiedente deve presen-tare la domanda di congedo al datoredi lavoro, con un preavviso non infe-riore a 15 giorni con indicazionedell’inizio, allegando: certificato dinascita (o dichiarazione sostitutiva)da cui risulti la paternità o la mater-nità; dichiarazione non autenticata diresponsabilità dell’altro genitore dacui risulti il periodo di congedo even-tualmente fruito per lo stesso figlio;nella dichiarazione occorre indicare ilproprio datore di lavoro o la condi-zione di non avente diritto al con-gedo; dichiarazione non autenticata diresponsabilità del genitore richiedenterelativa ai periodi di astensione even-tualmente già utilizzati per lo stessofiglio; impegno di entrambi a comu-nicare le variazioni successive.La domanda deve essere presentataall’Inps telematicamente medianteuna delle seguenti modalità: web tra-mite Pin dispositivo su www.inps.it;Contact Center integrato, n. 803164gratuito da rete fissa o 06164164 darete mobile a pagamento; patronati.

Biagio Pirrone dalla prima

Il programma di sorveglianza te-lefonica della National Security

Agency (Nsa) non viola la leggeamericana. LO ha deciso una sen-tenza della Corte federale di NewYork sulla base di una mozionepresentata dal governo Usa controla richiesta di interruzione del pro-gramma avanzata dalla AmericanCivil Liberties Union.Secondo il giudice William PauleyIII, la tutela sulla riservatezza deidati prevista dal Quarto emenda-mento della Costituzione non puòessere applicata quando a conser-vare le informazione sono partiterze, come le compagnie di teleco-municazioni. Quindi, per la cortenewyorkese, la richiesta dell’asso-ciazione per i diritti civili non puòessere accolta. “Sebbene sia incorso un ampio dibattito al Con-gresso, alla Casa Bianca e in tuttoil Paese, il compito di questa Corteera solo capire se il programma diraccolta dati fosse o no condottonel rispetto della legge - ha spie-gato il giudice -. Ebbene, questaCorte ritiene che lo sia”.La sentenza rischia di innescareuna serie di conflitti tra tribunali diprimo grado, dal momento che unaCorte federale di Washington D.C.era stata protagonista di una deci-sione che andava nella direzionetotalmente opposta.Il 16 dicembre il giudice RichardLeon aveva spiegato che il pro-gramma svelato da Edward Snow-den, la talpa del Datagate, potevaaddirittura essere incostituzionale.Alla Corte Suprema, adesso,l’utima parola, per dirimere ognitipo di controversia in materia,oltre a riaccendere un dibattito cheda tanti mesi sta infuocando l’in-tero Paese e non solo.

UILCOMunicaMensile di informazionesindacale della Uilcom

Palermo e SiciliaSEGRETARIO GENERALE

GIUSEPPE TUMMINIA

Anno 2 Numero 7Dicembre 2013

Periodico registratoil 13 giugno 2012

al Tribunale di PalermoIscrizione num. reg. 13/2012

Segretario organizzaivoRino Donato LemmaDiretore responsabileSalvatore FerroHanno collaboratoAngelo Bondì (Wind)Claudio Carollo (Almaviva)Rosy Contorno (Almaviva)Giuseppina Fidone (Almaviva)Biagio Pirrone (Almaviva)Alice Violante (Almaviva)Progeto graficoSalvatore Ferro

La pubblicità non supera

il 45 per cento

Stampa: Sprint di E. Vitale & c. sas

Via A. Telesino, 18/a - Palermo

Claudio Carollo dalla prima nostro servizio

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4 UILCOMunica

Attenuato l’obbligo della partita Iva, i costi tributari potrebbero ricadere sull’utenza

Tra fisco e Google pagheremo noi?Tasse e web nella legge di stabilità, ma ora la vera sfida è la digitalizzazione del Paese

Nel precedente numero, avevamorivolto la nostra attenzione sul lu-

croso vortice milionario che i grossiProvider della rete generano sostan-zialmente a nostre spese perché pro-dotto sul nostro paese e ancor di più,grave nocumento economico ai dannidell’Erario, ovvero noi tutti perché difatto vengono meno agli accertamentisomme ingenti attraverso l’elusionedel regime fiscale dell’Iva, trasfe-rendo il fatturato prodotto e quindil’imponibile generato verso paesi conregimi fiscali molto più leggeri delnostro.Boccia aveva argomentato riguardo lapalese distonia che esiste tra impresemedio - piccole ed i grossi gruppi cheoperano nel network planetario. Leprime, a differenza di queste ultime,vivono di e-commerce per lo più na-zionale e hanno sede legale e fiscalenel nostro paese, quindi pagano rego-larmente le tasse secondo il nostro re-gime fiscale. Si sottolineava quindi lanecessità se non altro di tentare unaparificazione normativa e fiscale.Non solo: le risorse così recuperate, acosa potrebbero servire se, ricondotteall’interno dei regolari canali tribu-tari? Secondo Boccia, potrebbero es-sere destinate a finanziare la riduzionedel cuneo fiscale. Apprezzabile, quan-tomeno, l’intento.L’Italia primo paese in Europa, osasfidare i padroni della rete, creando tral’altro un precedente giuridico: unanorma in evidente contrapposizione aitrattati europei. Il tema di fondo è: sipuò ridurre la libertà globale di fareimpresa di queste società ad una spe-cifica controversia dai tratti quasi na-zionalistici come se fossero soloproblemi degli italiani e non del mer-cato internazionale? Il tentativo, in-fatti, di armonizzare i regimi fiscali ditutti i paesi, appare un’impresa tita-nica e sicuramente mal digerita non

sorta di carovana itinerante di Goo-gle), l’ad di Google, Eric Schmidt,(con un patrimonio personale di 8,2miliardi di dollari e 138° tra gli uo-mini più ricchi del pianeta), abbia vo-luto, quasi provocatoriamentetracciare ed analizzare le linee guida,a cui il nostro governo presente o fu-turo dovrà uniformarsi se vorrà con-tare di più nel contesto economicointernazionale. Schmidt sostiene chel’Italia dovrà investire urgentementesulla banda larga (lo sapevamo già)quale massima priorità dello Stato.Google si dichiara disposta ad effet-tuare “ingenti investimenti” con evi-denti e positive ricaduteoccupazionali. Questo a patto chevengano create le infrastrutture tecno-logiche in grado di colmare il gap congli altri stati. Inoltre viene auspicatauna maggiore apertura al mercato edaiuti agli imprenditori affinché siaprano definitivamente alle tecnolo-gie. Fin qui tutto chiaro. Come nonrilevare dalla sede di Mountain View,chiari segnali per una “benevola” evo-luzione della condizione fiscale delproprio brand in Italia? Strane coinci-

Angelo Bondì dalla prima

solo da Google & C. ma dagli stessigoverni , che comunque vedrebberoerodere parte del gettito fiscale se sitentasse la soluzione “o tutti o nes-suno”.Se pensiamo che in Irlanda (sede am-ministrativa di Google) il colossoversa appena l’l % di tasse, del quasitotale fatturato, ovvero l’88% di esso(non versato negli Usa) ma filtrato tra-mite società di comodo presenti in Ir-landa e Olanda, attraverso complicatimeccanismi di rivendita delle royal-ties, si comprende il danno emergentearrecato ai piccoli concorrenti dei sin-goli paesi, ma anche alle casse del no-stro Stato. L’Europa non parlaun’unica lingua in materia fiscale, maha assunto come proprio verbo l’ unitàmonetaria e la libertà degli scambi trapaesi membri. Si dovrebbe allora ri-metter mano ai trattati internazionaliche ne disciplinano l’ordinamentoeconomico, i commerci, o sarebbesufficiente convincere Google e glialtri big provider a dotarsi di un co-dice etico del business?In un recente intervento svoltosi inItalia in occasione del Big Tent (una

denze.Saprà il futuro governo cogliere lasfida della definitiva digitalizzazionedel nostro Paese? Perché, piaccia o nol’Italia continua ad essere in notevoleritardo nella sfida sulla competitività.Servirà una tassa sul web, ribattezzataGoogle tax, per riequilibrare gli effettidella palese elusione fiscale ormai daanni perpetrata ai danni dei cittadini edel mercato? Forse è il caso di valu-tare attentamente una strategia di con-ciliazione prima ancora che di attacco(come da recente passaggio parla-mentare), prima che Google e gli altripadroni della rete decidano “non” diabbandonare gli utenti italiani, ma divessarli sempre di più vista la fisiolo-gica e forse irredimibile condizione diinstabilità politica del nostro paese. All’apparenza una Google tax apparefuori ogni logica ed elementare dina-mica di libero mercato. Siamo più checerti che un innalzamento della pres-sione fiscale da parte del nostro paese,provocherebbe una contestuale appli-cazione di restrizioni all’accesso daticon conseguenti costi a carico dei na-vigatori. Il vero problema a quelpunto potrebbe essere rappresentatoda una limitazione alla libera informa-zione. Ricordiamo altresì che gli in-troiti di Google e altri non sonogenerati solamente dalla pubblicità,ma anche dalla titolarità dei diritti diconsultazione delle fonti. Quindi l’im-posizione di un regime fiscale su scalanazionale attraverso il regime Iva po-trebbe provocare comunque una ce-lata elusione perché redistribuita quasicome un effetto Robin Hood rove-sciato, sulla collettività degli utentiitaliani. Non crediamo che questo in-tervento individuale del nostro paese,possa rivelarsi uno strumento diazione lungimirante e non riteniamoche dichiarare “guerra” alla secondaimpresa mondiale dopo Microsoft,porti a immediati effetti positivi senon condivisi in sede europea.

La carta di credito “revolving” fra norme e rischi

Quel reddito.... usuratoRosy Contorno

Crisi è una pa-rola astratta,

che in economiavive di terminicome pil, mol, mibe una sfilza di altriacronimi più o

meno accessibili ai non addetti, ma èuna parola che diventa molto concretaquando arriva il 20 del mese o unaspesa inaspettata.Sono sempre più numerose le personeche provano in ogni modo a rispar-miare o, meglio, a stringere la prover-biale cinghia, che chiedono aiuto acoloro che ormai sono da considerarsii veri “ammortizzatori sociali” di que-sto decennio ovvero ai genitori pen-sionati o che, senza voler usare giri diparole, non arrivano a fine mese. Cre-scente il numero di coloro che si ri-volgono a una banca o a unafinanziaria, mentre è sempre più bassol’importo medio richiesto in prestito

(11% in meno nell’ultimo anno) ed èsempre più slegata, tale richiesta,dall’acquisto di un bene specifico, mapiuttosto frutto della necessità di li-quidi.Così, in molte famiglie, viene sotto-scritto un contratto di credito al con-sumo, che si contraddistingue proprioperché non serve per sostenere inve-stimenti, ma per sostenere i consumie finanziare la spesa corrente delle fa-miglie o rateizzarne i pagamenti. Bar-camenarsi tra i machiavellici meandridi tassi, percentuali d’interesse, pianidi ammortamento non è semplice,tanto meno lo è ottenere un prestito(motivo per cui la cifra richiesta è incalo). Molto più immediato inveceottenere un finanziamento personaleo, meglio ancora, una carta di credito

Revolver. Pardon, Revolving. Lapsusfreudiano per un subdolo e pericolosofenomeno bancario che ha presopiede in questi tempi di ristrettezze.Un oggetto magico: facilissima da ot-tenere, le garanzie chieste al consu-matore sono di comune accesso,solitamente è sufficiente che il richie-dente abbia un reddito certificato;copre cifre importanti anche col contototalmente in rosso: compri ora epaghi in comode rate, a volte neanchemeglio specificate. La prestidigita-zione ha un costo che, come rilevatodalla Banca d’Italia per l’ultimo tri-mestre, ha un tasso medio effettivoglobale su base annua (taeg) del17,20% per prestiti fino a 5.000 euro,con un tasso soglia del 25,2% (il tassooltre il quale sì configura il reato di

usura). Ad aggravare il meccanismo,un sistema di moltiplicazione dei tassid’interesse per cui sì ha la sensazionedi non finire mai di pagare, tanto chein molti casi si arriva a pagare la rataper coprire solo gli interessi, mentre ildebito rimane lì.La trappola è completa se conside-riamo che banche e finanziarie nonfanno il computo del debito residuo,non inviano rendiconti o liste movi-menti, così è inevitabile che la situa-zione possa sfuggire di mano conprevedibili conseguenze. La regola-mentazione a oggi é dovuta al dlgs141/2010, che recepisce una direttivacomunitaria. Con paletti che dovreb-bero essere ovvi, come l’ammontaredella rata, la pattuizione preventivadella durata e l’obbligo che questisiano redatti per iscritto e siglati daentrambi le parti. Una regolamenta-zione non sufficiente a proteggere ilconsumatore, al di là della questionemorale.