Parametri Urbanistici ed Edilizi - ideam.altervista.org Urbanistici... · Si intende per unità...
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PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI
Nel presente fascicolo verranno definiti e trattati i seguenti argomenti:
a. Parametri Urbanistici;
b. Edifici e parti di Edificio;
c. Standard Residenziale per Abitante;
d. Standard per Parcheggi.
a. Parametri Urbanistici
Il processo di urbanizzazione e ristrutturazione urbana nelle varie zone del territorio comunale è
regolato dai seguenti parametri urbanistici ed edilizi.
SUPERFICIE TERRITORIALE (ST) m²
Per superficie territoriale si intende un’area non inferiore alla superficie minima di intervento
comprendente le aree destinate all’urbanizzazione primaria e secondaria, nonché all’edificazione
sulla quale si applica l’indice di fabbricabilità territoriale, ad eccezione delle aree interessate dalla
rete principale della viabilità (strade pubbliche Comunali, Provinciali, Nazionali).
SUPERFICIE FONDIARIA (SF) m²
La superficie fondiaria comprende il territorio di riferimento con esclusione delle aree destinate ad
opere di urbanizzazione primaria e secondaria, in misura non inferiore a quella stabilita dal P.U.C. e
nei termini dallo stesso previsti, con esclusione della rete principale della viabilità. Nella (SF) sono
compresi gli spazi e le aree destinati alla viabilità secondaria, al verde ed ai parcheggi di esclusivo
uso privato.
SUPERFICIE per OPERE di URBANIZZAZIONE PRIMARIA S1
E’ rappresentata dalla somma delle superfici destinate alle opere di urbanizzazione primaria
secondo le quantità minime previste dalle leggi vigenti e secondo quanto previsto dalle presenti
norme e da riservare in particolare a:
a. strade residenziali e percorsi pedonali.
b. spazi di sosta e parcheggi.
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c. fognature.
d. rete idrica.
e. rete di distribuzione dell’energia elettrica, del gas e rete telefonica.
f. pubblica illuminazione.
g. spazi di verde attrezzato.
SUPERFICIE per OPERE di URBANIZZAZIONE SECONDARIA S2
E’ rappresentata dalla somma delle superfici destinate agli spazi pubblici così come definiti dagli
articolo 3 e 5 del DM n.1444 del 02.04.’68 (esclusi i parcheggi) e da riservare in particolare a:
a. asili nido e scuole materne;
b. scuole dell’obbligo;
c. mercati di quartiere;
d. delegazioni comunali;
e. chiese ed edifici per il culto;
f. impianti sportivi di quartiere;
g. centri sociali, attrezzature culturali e sanitarie;
h. aree verdi di quartiere;
i. tutte le altre aree, attrezzature ed impianti di interesse collettivo.
SUPERFICIE MINIMA di INTERVENTO (Sm)
E’ la superficie corrispondente alla superficie fondiaria di ogni intervento edilizio diretto o alla
superficie territoriale di ogni Piano Urbanistico Attuativo.
La “Sm” è individuata nelle tavole di Piano con apposita perimetrazione.
SUPERFICIE EDIFICATA
Per superficie edificata s’intende la proiezione sul piano orizzontale del volume costruito fuori terra,
nelle sue dimensioni esterne (ingombro).
Per volume costruito fuori terra di un edificio principale s’intendono i volumi costruiti dell’edificio
senza costruzioni annesse e senza le parti di edificio sporgenti sopra il relativo terreno determinante.
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SUPERFICIE EDIFICATA COMPUTABILE
Per superficie edificata computabile s’intende la proiezione sul piano orizzontale del volume
dell'edificio fuori terra nelle sue dimensioni esterne, comprese le parti di edificio sporgenti.
Le superfici sotto le pensiline aperte sono computabili solo se viene superata la dimensione
massima ammessa per le parti di edificio sporgenti.
Nella superficie edificata computabile rientrano gli edifici principali, le costruzioni accessorie e le
piccoli costruzioni così come le parti fuori terra delle costruzioni seminterrate.
SUPERFICIE UTILE (SU) m²
Per superficie utile si intende la somma delle superfici di tutti i piani fuori terra e dentro terra
misurati al lordo di tutti gli elementi, escluse le parti destinate ad accogliere volumi tecnici (vano
ascensore, camini, locale caldaia, serbatoi, ecc.), i porticati ad uso pubblico e le logge aperte da due
lati.
Nel caso di ricostruzione di edifici esistenti sono escluse dal computo della SU riedificabile le
superfetazioni, le tettoie, le logge murate e le costruzioni abusive non sanate ai sensi di legge.
SUPERFICIE UTILE LORDA (SUL)
Per superficie utile lorda si intende la somma delle superfici lorde di tutti i piani fuori terra,
delimitati dal perimetro esterno delle murature.
E’ compresa nel calcolo della superficie utile lorda la superficie del sottotetto per la sola porzione
avente altezza libera superiore a ml.2,40, misurata dal pavimento all’intradosso delle strutture
portanti del coperto e superficie utile superiore a mq. 9,00, avente caratteristiche di piano.
Sono esclusi dal calcolo:
- i porticati o porzione di essi di uso pubblico;
- i balconi, i terrazzi, le logge , le chiostrine e i vani scala;
- i locali accessori : vani ascensore, autorimesse e posti macchina interrati nei limiti di mq. 1
ogni mc.10 di alloggio;
- i locali ed i volumi tecnici strettamente necessari ad impianti tecnici a servizio dell’edificio
anche se emergenti dalla linea di gronda; centrale termica, elettrica, autoclave, vano motore
ed extracorsa ascensore, canne fumarie e di ventilazione, serbatoi idrici.
- le superfici pertinenti a volumi che si rendono necessari per meglio integrare all’edificio
impianti che utilizzano fonti energetiche alternative.
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SUPERFICIE EDIFICATA del FONDO
La superficie edificata del fondo (SE) comprende le superfici o le parti del fondo che si trovano
nella rispettiva zona edificabile.
Nella superficie edificabile del fondo sono computate le superfici di accesso all’edificio.
Non sono invece computate le superfici di urbanizzazione primaria, secondaria e di base.
SUPERFICIE COPERTA (SC) m²
La superficie coperta da una costruzione è l’area delimitata dalla proiezione orizzontale del filo
esterno dei muri perimetrali dell’edificio, compresi le logge, i porticati e le chiostrine ed esclusi i
poggioli e le cornici.
UNITA’ IMMOBILIARE (Ui)
Si intende per unità immobiliare la minima entità edilizia censita nel Catasto Urbano, con o senza
area di pertinenza, capace di assolvere autonomamente alle funzioni secondo cui è censita (esempio:
appartamento, negozio, laboratorio artigiano...ecc...).
UNITA’ FONDIARIA (Uf)
Si intende per unità fondiaria l’entità edilizia contenente una o più unità immobiliari, configuratesi,
dal punto di vista storico, spaziale, statico e funzionale, come immobile a se stante anche se
costruito in aderenza.
VOLUME di un FABBRICATO m³
Il volume di un fabbricato è la somma dei prodotti delle superfici lorde di ogni piano per la
rispettiva altezza lorda, con l’esclusione delle autorimesse pertinenziali al fabbricato e dei servizi
pubblici o di uso pubblico di cui all’art.3 del D.M. 02/04/1968 e successive modificazioni ed
integrazioni, isolati o compresi nello stesso fabbricato avente anche destinazione d’uso prevalente
diversa.
Sono inoltre da escludere dal computo del volume le altre pertinenze del fabbricato, le autorimesse
private non pertinenziali, sempre che entrambe siano poste al di sotto della quota di riferimento, e i
volumi tecnici.
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VOLUME MASSIMO COSTRUIBILE Vm
Indica la somma dei prodotti delle superfici utili lorde (SUL) di ogni piano per le relative altezze
lorde misurate da pavimento a pavimento; nel caso di ampliamenti di edifici esistenti il loro volume
dovrà essere computato con le modalità previste per i fabbricati di nuova costruzione.
RAPPORTO di COPERTURA (RC)
Il rapporto di copertura è il rapporto fra la superficie coperta da una costruzione e la superficie
contigua asservita alla stessa.
INDICE delle SUPERFICI
L’indice delle superfici (IS) è il rapporto tra la somma di tutte le superfici di piano e la superficie
edificabile del fondo.
La somma di tutte le superfici di piano SP è composta di:
- superficie utile principale SUP;
- superficie utile secondaria SUS;
- superficie di circolazione SCIR;
- superficie di occupazione della costruzione SO;
- superficie delle installazioni SI.
Somma di tutte le superfici di piano ΣSP
Indice delle superfici di piano = ISP =
Superficie edificabile del fondo SeF INDICE di EDIFICABILITA’
L’indice di edificabilità (IE) è il rapporto tra il volume dell’edificio fuori terra e la superficie
edificabile del fondo.
N.B. Per volume dell’edificio fuori terra s’intende il volume di un edificio nelle sue dimensioni
esterne sul terreno determinante, escluse le parti di edificio aperte (non completamente
chiuse).
Volume dell’Edificio fuori terra VEft Indice di Edificabilità = IE =
Superficie edificabile del fondo SeF
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INDICE TERRITORIALE (IT)
Per indice territoriale si intende il volume massimo costruibile espresso in mc/mq. di ST e si
determina considerando gli edifici di progetto e quelli esistenti.
INDICE di FABBRICABILITÀ TERRITORIALE (IT) m³/ m²
L’indice di fabbricabilità territoriale è il rapporto tra il volume complessivo delle costruzioni (non
destinate a servizi pubblici) esistenti e di nuova realizzazione e la relativa superficie territoriale.
INDICE di FABBRICABILITÀ FONDIARIO (IF) m³/ m²
L’indice di fabbricabilità fondiario è il rapporto tra il volume complessivo delle costruzioni esistenti
e di nuova realizzazione e la relativa superficie fondiaria.
INDICE di OCCUPAZIONE
L’indice di occupazione (IO) è il rapporto tra la superficie edificata del fondo e la superficie
edificabile del fondo.
Superficie edificata del fondo SeE
Indice di Occupazione = IO =
Superficie edificabile del fondo SeF
INDICE delle AREE VERDI
L’indice delle aree verdi (IAE) è il rapporto tra l’area verde computabile e la superficie edificabile
del fondo.
Per area verde computabile s’intendono le superfici naturali e/o alberate di un fondo che non sono
recintate e non sono utilizzate come superfici di deposito.
Area Verde Computabile AEc
Indice delle Aree Verdi = IAE =
Superficie edificabile del fondo SeF
INDICE di SFRUTTAMENTO
L’indice di sfruttamento (IS) è il rapporto tra la somma delle superfici di piano edificate e la
superficie edificabile del fondo.
Per superficie di piano edificata SPe s’intende la somma di tutte le superfici di piano degli edifici
principali.
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La superficie di piano edificata SPe è composta di:
- superficie utile principale SUP;
- superficie di circolazione SCIR;
- superficie di occupazione della costruzione SO.
Superfici di Piano Edificate ΣSPe
Indice di Sfruttamento = IAE =
Superficie edificabile del fondo SeF RAPPORTO MASSIMO di COPERTURA (RCM)
Per rapporto massimo di copertura si intende il rapporto espresso in percentuale tra la superficie
coperta e la ST.
NUMERO dei PIANI (P)
E’ il numero dei piani abitabili, anche solo in parte e cioè dei piani che contribuiscono a
determinare la superficie utile lorda.
ALTEZZA dei FRONTI (Hf)
L’altezza dei fronti dei fabbricati è rappresentata:
a. per i fronti prospicienti le strade, dalla differenza tra le quote medie del marciapiede stradale
e la linea orizzontale di intersezione tra il piano verticale del fronte ed il piano
dell’intradosso del solaio di copertura;
b. per i fronti non prospicienti le strade, dalla differenza tra le quote medie del piano di
campagna e la linea orizzontale di intersezione tra il piano verticale di ciascun fronte e il
piano dell’intradosso del solaio di copertura.
ALTEZZA dei FABBRICATI H
E’ la media espressa in metri delle altezze dei vari fronti; sono esclusi dai limiti di altezza i
manufatti tecnologici, quali tralicci per le linee elettriche, torri piezometriche e per
telecomunicazioni, ciminiere, extracorsa degli ascensori e vani tecnici particolari.
ALTEZZA MASSIMA H
L’altezza massima di un fabbricato è misurata tra due piani orizzontali passanti rispettivamente per
il punto più basso di tutti i prospetti e per l’estradosso dell’ultimo solaio; se tale solaio è inclinato, il
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piano passa per l’altezza media tra l’estradosso dello stesso e il punto più alto della copertura.
Nel caso di terreno acclive, l’altezza può essere verificata per singoli corpi di fabbrica disaggregati
dal complesso per tagli verticali.
QUOTA di RIFERIMENTO di UN CORPO di FABBRICA
La quota di riferimento di un corpo di fabbrica è il punto più basso della giacitura del terreno sul
perimetro della costruzione come risultava prima dell’intervento, ovvero il piano di spiccato della
costruzione stessa qualora questo sia posto a quota inferiore a detta giacitura.
La quota di riferimento deve essere documentata negli elaborati di progetto con atti aventi efficacia
probatoria.
PIANO di SPICCATO di un FABBRICATO
Il piano di spiccato di un fabbricato è il piano orizzontale di separazione tra le fondazioni,
considerando in tal senso anche i locali totalmente interrati, con la sola eccezione dell’apertura di
accesso, e la restante parte della costruzione.
MISURAZIONE delle DISTANZE
La distanza di un edificio da un qualunque elemento esterno è quella minore misurata dal perimetro
della proiezione orizzontale dell’edificio stesso, ivi compresi tutti gli elementi aggettanti, con
l’esclusione della gronda.
Per distanza dalle strade si intende la distanza dal ciglio di strade pubbliche o di uso pubblico
rotabili.
DISTANZE MINIME DEI FABBRICATI (D)
Sono distinte nel seguente modo:
D1 - Distanza dei fronti del fabbricato dal bordo stradale;
per distanza dal bordo stradale si intende la lunghezza del segmento minimo congiungente il corpo
più avanzato del fabbricato ed il ciglio della strada. La sede stradale va considerata non nelle sua
attuale consistenza ma in quella prevista dagli strumenti urbanistici vigenti. Per i nuovi edifici
ricadenti in zone B, C, D, le distanze da osservarsi dalle strade veicolari sono quelle previste
dall’articolo 9, punto 3, comma 2 del DM 02.04.’68 n.1444 e cioè:
- ml.5,00 per strade di larghezza inferiore a ml.7,00;
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- ml.7,50 per strade di larghezza compresa tra ml.7,00 e ml.15,00;
- ml.10,00 per strade di larghezza superiore a ml.15,00.
Sono ammesse distanze inferiori a quelle indicate nel presente comma nei casi in cui siano definite
dagli allineamenti edilizi prescritti nelle tavole di PRG.
Nel caso di ampliamenti di edifici esistenti sono ammesse distanze inferiori a quelle indicate nel
presente punto nei casi in cui siano definiti gli allineamenti esistenti e secondo gli stessi.
D2 - Distanza dei fronti del fabbricato dal confine di proprietà:
- nel caso di intervento di recupero del patrimonio edilizio esistente senza incremento della
SUL si mantengono le distanze preesistenti;
- in caso di interventi di recupero con aumento della SUL se si tratta di:
a. sopraelevazioni, si rispettano le distanze preesistenti con un minimo di ml.3,00
derogabili con il consenso scritto della parte confinante;
b. ampliamento, si rispettano le distanze preesistenti con un minimo di ml.5,00 derogabili
con il consenso scritto della parte confinante;
- Per gli interventi di nuova costruzione:
ml. 5,00 oppure secondo le indicazioni grafiche del PRG. La costruzione di annessi tergali
può essere realizzata in confine se il terreno retrostante è inedificato.
D3 - Distanza tra edifici:
- nel caso di interventi di recupero senza incremento della SUL, si mantengono le distanze
preesistenti;
- nel caso di recupero con incremento della SUL:
a. ml.10,00 qualora gli edifici si fronteggino per uno sviluppo di ml.12,00;
b. ml.10,00 con un minimo pari all’altezza del fabbricato più alto, qualora gli edifici si
fronteggino per uno sviluppo maggiore di ml.12,00;
c. per le sopraelevazioni saranno mantenute le distanze preesistenti con un minimo di ml.
6,00.
Per interventi di nuova costruzione si applica quanto previsto al precedente punto “b”. Sono
ammesse distanze inferiori nei casi in cui siano definite dagli allineamenti edilizi prescritti nelle
tavole di PRG.
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Note:
Per ottenere la cubatura o volumetria massima realizzabile all’interno di un dato lotto di terreno, è
sufficiente moltiplicare la superficie territoriale ST per l’indice di fabbricabilità IF Es: dato un lotto
di 2000 mq e un IF 0.3mc/mq, la cubatura realizzabile sarà data dal rapporto 2000mq x 0. 3mc/mq
= 600mc
Per ottenere la superficie di ogni piano, dividere la volumetria per l’altezza del piano di progetto.
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b. Edifici e parti di Edificio
EDIFICI
Per edifici s’intendono costruzioni inserite nel terreno che presentano una copertura fissa ed
eventualmente ulteriori chiusure per la protezione di persone, animali o oggetti e che dispongono di
un’altezza e di una superficie edificata minime prescritte dalla legge.
EDIFICI CHIUSI e PARTI di EDIFICIO CHIUSI
Sono considerati edifici chiusi e parti di edificio chiusi gli edifici e le parti di edificio coperti e
chiusi contenuti nel perimetro della superficie edificata.
EDIFICI APERTI e PARTI di EDIFICIO APERTI
Sono considerati edifici e parti di edificio aperti gli edifici e le parti di edificio non completamente
chiusi.
EDIFICI PRINCIPALI
Per edifici principali s’intendono edifici chiusi che servono per le funzioni abitative, lavoro, ristoro,
formazione, consumo, approvvigionamento così come per le utilizzazioni commerciali e sono
utilizzati per questi scopi.
COSTRUZIONI ACCESSORIE
Le costruzioni accessorie sono edifici e parti di edificio chiusi nei quali non sono possibili le
funzioni abitative, lavoro, ristoro, formazione, consumo, approvvigionamento così come le
utilizzazioni commerciali.
PICCOLE COSTRUZIONI
Per piccole costruzioni s’intendono gli edifici accessori; vale a dire, piccole costruzioni
indipendenti o piccoli fabbricati.
Le piccole costruzioni comportano dimensioni ridotte in altezza e in superficie edificata oppure in
lunghezza della costruzione.
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PARTI di EDIFICIO SPORGENTI
Le parti sporgenti sono quelle parti di edificio che sporgono fino ad una misura determinata oltre la
facciata.
COSTRUZIONI INTERRATE
Le costruzioni interrate sono costruzioni e fabbricati, o parti di essi, che almeno in parte si trovano
completamente sotto il livello del terreno esistente, ad eccezione dell’accesso.
COSTRUZIONI SEMINTERRATE
Le costruzioni seminterrate sono costruzioni e fabbricati, o parti di essi, che almeno in parte si
trovano sotto il livello del terreno esistente o modificato.
La parte fuori dal terreno è limitata dall'altezza della parte di edificio più alta sopra la quota di
riferimento oppure dall'altezza delle facciate visibili.
DIMENSIONI dell’ EDIFICIO
1. Lunghezza dell’Edificio
Per lunghezza dell’edificio s’intende il lato maggiore del rettangolo di minore superficie che
contiene la superficie edificata (ingombro) dell'edificio.
2. Larghezza dell’Edificio
Per larghezza dell’edificio s’intende il lato minore del rettangolo di minore superficie che
contiene la superficie edificata (ingombro) dell'edificio.
3. Linea Delle Facciate
Per linea delle facciate s’intende la linea esterna della superficie edificata degli edifici
principali, delle costruzioni accessorie e delle piccole costruzioni.
TERRENO DETERMINANTE
Normalmente per terreno determinante s’intende la configurazione del terreno naturale costruito.
Se questa configurazione non può più essere determinata a seguito di precedenti scavi o
sistemazioni del terreno, essa va presunta dalla conformazione naturale dei dintorni.
Laddove è prevista una diversa configurazione del terreno tramite scavi o sistemazioni, il terreno
determinante può essere definito diversamente dal terreno naturale con una procedura pianificatoria.
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ALTEZZA dell’ EDIFICIO
L’altezza di un edificio è misurata dalla quota di riferimento al filo superiore del pavimento sopra
l'ultimo piano.
Per gli edifici con pianta irregolare, a gradoni o con piani sfalsati costruiti in pendio o articolati
sulla verticale o per le costruzioni in pendio, l’altezza è misurata per ogni parte del singolo edificio.
In caso di tetto piano, il filo superiore del pavimento corrisponde alla quota del tetto piano finito.
ALTEZZA al COLMO
L’altezza al colmo è misurata dalla quota di riferimento al punto più alto del tetto piano o del
colmo.
ALTEZZA alla RADICE
L’altezza alla radice è misurata dal pavimento finito del piano mansardato all’intersezione delle
facciate esterne con il filo superiore del tetto.
ALTEZZA delle FACCIATE
L’altezza delle facciate è misurata dal terreno accertato all’intersezione con la gronda del piano utile
più alto (incl. altezza alla radice). In caso di scavi, fa stato il piano più basso del terreno.
Per le facciate con timpano, l’altezza è misurata dal terreno accertato al punto mediano della linea
di congiunzione tra i punti di misurazione dell’altezza alla radice.
Per le costruzioni a tetto piano, l’altezza delle facciate è misurata al parapetto sopra la gronda,
tranne quando il parapetto è arretrato rispetto alle facciate di una misura determinata.
Sono considerati parapetti anche le chiusure traforate, come per esempio le ringhiere.
PIANI
1. Piano Normale (Piano Tipo)
Sono considerati piani interi tutti i piani utilizzabili degli edifici principali, eccetto i piani
interrati, i piani mansardati o arretrati.
Per gli edifici a gradoni o con piani sfalsati costruiti in pendio o articolati sulla verticale, il
numero di piani interi viene calcolato per ogni parte del singolo edificio.
2. Piano Interrato
Sono considerati piani interrati i piani le cui solette dei pavimenti grezzi non si trovano
sopra la quota di riferimento, oppure lo sono solo fino a un’altezza determinata,
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3. Piano Mansardato
I piani mansardati sono i piani la cui altezza alla radice non supera una misura determinata.
4. Piano Arretrato (Attico)
Per attico s’intende un piano supplementare, posto su un tetto piano, arretrato di una misura
determinata rispetto al piano normale sottostante. Il piano arretrato costituisce un ulteriore
ultimo piano sul tetto piano.
L’arretramento dell’attico rispetto al piano sottostante deve concernere almeno un’intera
facciata.
LIMITI di COSTRUZIONE
LINEE di EDIFICAZIONE
Le linee di edificazione delimitano il terreno edificabile da quello non edificabile, sostituendo le
prescrizioni generali sulle distanze.
DISTANZA tra le LINEE di EDIFICAZIONE
La distanza tra le linee di edificazione rappresenta la distanza tra due linee di edificazione ed è
perpendicolare alle linee stesse.
AREA EDIFICABILE
L’area edificabile comprende tutte le parti della superficie del fondo sulle quali è possibile
edificare.
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c. Standard Residenziale per Abitante
Il PRG assume come standard residenziale rispettivamente:
a. il numero di abitanti pari ai posti letto nel caso di tipi edilizi progettati nelle schede
preprogettuali relative alle zone C;
b. 100 mc/ab. nel caso di tipi edilizi mono/bifamigliari delle zone B e C definiti nelle tavole di
PRG nella scala 1:2000 con sagome planimetrica.
c. 80 mc/ab. nel caso di tipi edilizi in linea delle zone B e C.
d. Standard per Parcheggi
Le presenti norme determinano la seguente classificazione delle aree a parcheggio in rapporto alle
residenze e alle attività non residenziali:
- Pa: parcheggi ed autorimesse di pertinenza degli edifici;
- Pb: parcheggi di urbanizzazione primaria;
1. Residenza
I parcheggi di tipo Pa devono essere all’interno dell’area di pertinenza esclusiva del
fabbricato, in ragione minima di mq. 1,00 di parcheggio, coperto o scoperto, ogni mc.10 di
costruzione.
I parcheggi di tipo Pb debbono essere esterni all’area di pertinenza del fabbricato, antistanti o
in un raggio di percorrenza congruo con la soluzione urbanistica proposta, nella misura non
inferiore a mq. 2,50 / abitante.
2. Attività commerciali al dettaglio e direzionali
I parcheggi di tipo Pa sono dimensionati nella misura minima di mq. 20 per ogni 100 mq.
destinati alle attività.
I parcheggi di tipo Pb sono dimensionati in ragione di mq. 40 per ogni 100 mq. di SUL
destinata alle attività.
3. Attività commerciali al dettaglio con superficie di vendita superiore a mq. 400
I parcheggi di tipo Pa sono dimensionati nella misura minima di mq. 100 ogni 100 mq. di
SUL destinata alle attività.
I parcheggi di tipo Pb sono dimensionati in ragione di mq. 40 per ogni 100 mq. di SUL
destinata alle attività.
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4. Cinema, teatri, locali per spettacolo
I parcheggi di tipo Pa sono dimensionati nella misura di mq. 60 ogni 100 di SUL destinata alle
attività.
I parcheggi di tipo Pb sono dimensionati nella misura di mq. 40 ogni 100 mq. di SUL
destinata alle attività.
5. Pubblici esercizi. (Ristoranti, trattorie, bar ecc...)
I parcheggi di tipo Pa sono dimensionati nella misura minima di mq. 15 ogni 100 mq. di SUL
destinata alle attività.
I parcheggi di tipo Pb sono dimensionati nella misura minima di mq.40 ogni 100 mq. di SUL
destinata alle attività.
6. Attività industriali .
I parcheggi di tipo Pa e Pb sono dimensionati rispettivamente in ragione di mq. 20 ogni 100
mq. di SUL destinata alle attività.
7. Attività ricettive, alberghiere ed extra-alberghiere.
Per le attrezzature alberghiere e similari i parcheggi di tipo Pa debbono essere dimensionati
come minimo, in ragione di n. 1 posto auto per ogni camera o unità abitativa o piazzola e
debbono essere collocati nelle aree di pertinenza o adiacenti la struttura ricettiva.
I parcheggi di tipo Pb sono dimensionati in ragione di mq. 40 ogni 100 mq. di SUL destinata
alle attività.