Paradigmi emergenti dalle esperienze di sviluppo ... Sviluppo... · significative esperienze di...

45
1 Paradigmi emergenti dalle esperienze di sviluppo territoriale e di multilevel governance Milano 18 maggio 2013

Transcript of Paradigmi emergenti dalle esperienze di sviluppo ... Sviluppo... · significative esperienze di...

1

Paradigmi emergenti dalle

esperienze di sviluppo territoriale e

di multilevel governance

Milano 18 maggio 2013

2

1. Risultati della Ricerca "Gli strumenti per lo sviluppo territoriale di

Regione Lombardia a confronto con alcune esperienze internazionali”

1.1 Framework concettuale di riferimento

1.2 I case study

1.2.1 Il caso della Regione della Lombardia

1.2.2 Il caso della Regione della Bretagna

1.2.3 Il caso della Fundação Vale – Sud est del Pará

1.3 Risultati finali: un nuovo paradigma di sviluppo territoriale

2. La governance per lo sviluppo delle relazioni Grandi Imprese e

territorio: il modello della Partnership Sociale Pubblico Privata -

PSPP

Indice

3

1. Risultati della Ricerca:"Gli strumenti per lo sviluppo territoriale di

Regione Lombardia a confronto con alcune esperienze

internazionali”

4

1.1 Framework concettuale di riferimento

5

Sviluppo territoriale

Dimensione

patrimoniale

Sviluppo

multidimensionale

Dimensione

relazionale

Framework concettuale di riferimento per lo sviluppo della ricerca

Stakeholders e

Multilevel

Governance

6

Sviluppo multisettoriale

Capitale

Infrastrutturale Capitale

Ambientale

Capitale

Istituzionale

Capitale

Umano e Sociale

Capitale

Economico

Un aspetto determinante nei processi di sviluppo territoriale è la sedimentazione di fattori materiali

e immateriali in un dato territorio, poiché, a partire da questa, possono essere attivati, trasformati

e utilizzati i capitali territoriali quale insieme di risorse utili a innescare o a mantenere i

processi di sviluppo

7

Stakeholders coinvolti nel processo di sviluppo territoriale

BENI

PRIVATI

BENI

PUBBLICI

SETTORE

PUBBLICO

TERZO

SETTORE

INIZIATIVA

PRIVATA

NECESSITÀ

LOCALI E

AZIONI DELLA

SOCIETÀ

IMPATTI

NEGATIVI/

POSITIVI SULLO

SVILUPPO DEL

TERRITORIO

PROCESSO DI SVILUPPO

La dimensione relazionale è il frutto dell’interazione della molteplicità di attori pubblici, privati e

del terzo settore

8

Multilevel Governance

Pubblico-Pubblico

Pubblico-Privato

Centralizzazione

Decentralizzazione

Modello di

governance

federale

Modello di

multilevel

governance

Modello di

governance

centrata sullo

Stato

Modello di

governance

“d’impresa”

La dimensione relazionale è inerente al rapporto fra gli attori coinvolti nel processo di sviluppo del

territorio e apre al concetto di multilevel governance con riferimento agli assi Pubblico-Pubblico

(Centralizzazione/Decentralizzazione) e Pubblico-Privato, così riconoscendo il ruolo dei diversi

attori

9

1.2 I Case Studies

10

Elementi che hanno condotto alla scelta dei casi in Italia, Francia e Brasile

• L’ Italia è riconosciuta

internazionalmente come

referenza per le proprie

esperienze di sviluppo

territoriale (es. letteratura sui

Distretti)

• La Regione Lombardia dispone

di una struttura economica, sociale

e amministrativa, che è

considerata un best case di

sviluppo territoriale

• La Regione Lombardia, ha

sviluppato negli ultimi 15 anni

significative esperienze di

creazione e utilizzo di strumenti

di programmazione negoziata e

di sviluppo territoriale

• La Francia, negli anni 70, è stato il

primo paese Europeo ad introdurre

gli strumenti di programmazione

negoziata (Contrat de Plane) fra

lo Stato Nazionale e le Regioni

• La tradizione francese di

planification et aménagement du

territoire è referenza

internazionale per gli strumenti

più sviluppati e sistematizzati a

livello tecnico e procedurale

• La Bretagna è la regione francese

che più ha implementato, in

maniera sistematica, gli

strumenti di programmazione

negoziata per lo sviluppo

territoriale

ITALIA

(Regione Lombardia) FRANCIA

(Regione Bretagna) BRASILE

• Con eccezione dello Stato di São

Paulo e della Regione Sud del

paese, le quali hanno tradizioni

molto simili a quelle Europee, non

esiste una grande tradizione di

sviluppo regionale

• Le esperienze di sviluppo

regionale degli anni 60, 70 e 80,

coincisero con le iniziative

industriali di grande scala

• Un numero significativo di grandi

imprese brasiliane ha adottato

negli ultimi anni la practise della

Responsabilità Sociale

d’Impresa

• Il Brasile oggi fa esperienza di un

gran numero di grandi

investimenti, i quali, hanno un

impatto significativo sullo

sviluppo territoriale dei comuni

circostanti

11

1.2.1 Il caso della Regione della Lombardia

12

• Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST);

• Programma Integrato di Sviluppo Locale (PISL);

• Contratto di Recupero Produttivo (CRP);

• Accordo di Programma (AdP).

Il quadro normativo della Regione Lombardia è costituito dalla Legge Regionale

2/2003 (Legge sulla programmazione negoziata) e dal Regolamento Regionale

18/2003 e prevede quattro strumenti specifici di programmazione negoziata

Il quadro normativo della programmazione negoziata della Regione Lombardia

Focus su AQST per la rilevanza dello

strumento

13

Modello de governance e struttura della partnership dell’AQST

La programmazione negoziata consente alla molteplicità di soggetti pubblici e privati di

definire e attuare una serie di obiettivi di sviluppo territoriale condivisi

Grandi Comuni

Provincia

Comuni

Terzo settore Imprese Fondazioni

bancarie

Fondazioni

d’impresa

Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale:

− Territoriale: programma di attività e/o interventi relativi a un territorio omogeneo

− Tematico: programma di attività e/o interventi relativi a una tematica comune

Settore privato e privato sociale

Camera di Commercio

Regione della

Lombardia

Governo

Nazionale

14

Programma

Regionale di

Sviluppo PRS

Distretti

Culturali

Distretti

turistici

Accordo di

Programma AdP

Distretti

commercio

Programmi

Integrati

di area PIA

Distretti

Agro-

energetici

AQST Provinciale

…..

Nell’architettura multilivello della programmazione regionale, l’AQST rappresenta lo strumento

cardine di coordinamento e territorialità delle politiche regionali nei territori della Lombardia

Il ruolo dell’AQST nell’ architettura multilivello della programmazione regionale

Programma Operativo

PO Ambiente

Programma Operativo

PO Energia

Programma Operativo

PO Industria

Programma Operativo PO ........

15

Bergamo (2010)

Brescia (2007)

Como (2009)

Cremona (2008)

Lecco (2005)

Lodi (2007)

Mantova (2010)

Monza e Br. (2010)

Pavia (2005)

Sondrio (2008)

Varese (2009)

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 Valo

ri t

ota

li d

eg

li in

vesti

men

ti (

milia

rdi d

i eu

ro)

Numero di progetti dentro l’AQST

Rilevanza degli AQST in termini di numero di progetti e valore dell’investimento

La capacità di strutturazione degli AQST cresce con il passare del tempo e mostra un “delta” esperienza con l’aumento significativo delle dimensioni medie (considerando il numero di progetti e il valore dell’investimento)

16

Multisettorialità del portfolio di progetti degli AQST

Gli AQST mostrano un tasso di multisettorialità, calcolato come percentuale di

sottosettori considerati su il totale dei sottosettori, che varia fra il 40% e il 70% (media

54%)

Bergamo (2010)

Brescia (2007)

Como (2009)

Cremona (2008)

Lecco (2005)

Lodi (2007)

Mantova (2010)

Monza e Br. (2010)

Pavia (2005)

Sondrio (2008)

Varese (2009)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0

Pe

rce

ntu

ale

dei s

ott

ose

tto

ri "

tocc

ati

" d

all

'AQ

ST

s

ul to

tale

dei s

ott

ose

tto

ri p

os

sib

ili

Percentuale di progetti multisettoriali presenti in AQST

17

Partenariato nell’ AQST

Gli AQST mostrano un partenariato molto diversificato: Regione della Lombardia,

Comuni e Provincie mostrano in media una partecipazione più alta (15% - 20%)

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Bergamo

Brescia

Como

Cremona

Lecco

Lodi

Mantova

Monza e Brianza

Pavia

Sondrio

Varese Stato Italiano

Regione Lombardia

Altre Regioni

Provincia AQST

Altre province

Comuni

Altri enti locali

Altri enti pubblici

Società, associazioni e consorzi pubblici

Soggetti misti

Privati non profit

Privati profit

18

Fonti di finanziamento per tipologia di partner Gli AQST si caratterizzano per la diversificazione delle fonti di finanziamento per tipologia di partner coinvolti nel progetto. L’iniziativa privata, in alcuni casi, arriva fino al 60% del valore totale di finanziamento

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100% To

tale

fin

an

zia

me

nti

Privati profit

Privati non profit

Soggetti misti

Società, associazioni e consorzi pubblici

Altri enti pubblici

Altri enti locali

Comuni

Province

Regione

Stato

UE

19

1.2.2 Il caso della Regione della Bretagna

20

Pianificazione nazionale Decentralizzazione

Cronologia

Prima tappa Seconda tappa Regioni EPCI

Territorio del

progetto

1982 Loi de Reforme de

national

Loi Deferre

1984 – 1988 1° ciclo CPER 1986: Elezione del

Presidente e del

Consiglio

Regionale

1992. OI 92-125. Creazione

delle comunità di comuni e

della cooperazione inter

municipale

1989 – 1992 1992: Revoca del

Piano XI

1995. Loi

Pasqua

2° ciclo CPER

1993 – 1999 3° ciclo CPER 1999. OI. 99-584.

Semplificazione delle

cooperazione inter

municipale. Creazione della

comunità di agglomerazione

1999. Loi

Voynet

2000 – 2006 Nuove Direttrici:

Volet territorial

1° ciclo CPER 2003. Legge

Costituzionale

2004.

Decentralizzazione

delle funzioni

2007 – 2012 2° ciclo CPER

Cicli di pianificazione e processo di decentralizzazione

In Francia, durante le ultime tre decadi, grazie all’evoluzione della politica di pianificazione

nazionale, le regioni divennero amministrazioni capaci di gestire politiche pubbliche autonome

21

REGIONI Approcci regionali di sviluppo territoriale

Progetti Specifici Integrazione Autonoma

Alsace

Aquitaine X

Auvergne X

Basse-Normandie X

Bourgogne X

Bretagne X

Centre X

Champagne-Ardenne X

Corse X

Franche-Comté X X

Haute-Normandie X

Île – de - France X

Languedoc-Roussillon X

Limousin X

Lorraine X

Midi-Pyrénées X

Nord-Pas-de Calais X

Pays-de-la Loire X

Picardie X

Poitou-Charentes X

Provence-Alpes-Cote d'Azur X

Rhône-Alpes X

La pianificazione territoriale in Francia

Fra i diversi approcci regionali di sviluppo territoriale, le regioni della Bretagne, Pays–de-la Loire e

Poitou – Charentes hanno adottato una politica autonoma di sviluppo

22

Copertura territoriale dei Pays (2008) – Francia

Regione della

Bretagna

I Pays sono uno

spazio definito da

una coesione

geografica,

economica,

culturale o sociale.

Di estensione

territoriale

maggiore degli

EPCI, questa

delimitazione

territoriale è

incoraggiata come

possibile soluzione

alla

frammentazione

territoriale

francese.

Fra le diverse regioni della Francia, si distingue la Regione della Bretagna per la integrale

copertura territoriale dei Pays (2008)

23

Il modello di governance del Contrat Region - Pays nella Regione della Bretagna Il Contrat Region – Pays nella Regione della Bretagna coinvolge tutti i Pays, EPCI e

altri attori pubblici oggetto delle politiche settoriali e territoriali attraverso la previa

consulta sugli obiettivi condivisi

Regione

EPCI

Pays

Comuni: 1292

Pays,

Communautes

de commune,

Syndacate miste

Contrat

Region - Pays POLITICA

TERRITORIALE

Conceil de

Projet

24

Multisettorialità degli interventi del Contrat Region – Pays

Il portfolio di progetti dei Contrat Region – Pays è piuttosto diversificato avendo dieci

differenti aree di intervento che influenzano il capitale economico, umano, ambientale e

infrastrutturale

Lingua €404

Sport e turismo €49.842

Formazione €4.110

Economia €28.859

Agricoltura €607 Ambiente

€7.092

Accessibilità €25.427

Marittimo €32.798

Solidarietà €23.682

Cultura €26.990

Valori in migliaia di €

25

Il Contrat Région - Pays come strumento multiattore ~ Proponenti e

Attuatori

Al lato dell’importante ruolo dei comuni e delle associazioni inter municipali, in termini di

proposta e attuazione dei progetti, rispettivamente si nota anche la presenza di attori privati e

associazioni che operano in scala territoriale

Associazioni non profit

2%

Enti Intercomunali

70%

Comuni 28%

Attuatori

Associazioni non profit

14%

Camere di commecio

6%

Comuni 72%

Enti pubblici di scopo

2% Strutture

private o miste 6%

Proponenti

26

1.2.3 Il caso della Fundação Vale – Sud est del Pará (Brasile)

27

Progetti di Éupolis Lombardia e della Regione della Lombardia in Brasile

SUDESTE DO PARÁ

28

2009/2010

2007/2008 AZIONI CONVERGENTI

NEL TERRITORIO:

STATO, IMPRESA E

SOCIETÀ

• Infrastruttura Urbana e

Abitativa

• Sviluppo Umano e

Economico

• Gestione Pubblica

RIDUZIONE DEI

PROGETTI DA 140 A 12

CON FOCUS SULLE

AZIONI STRUTTURANTI

2005/2006

RISPOSTA ALLE SFIDE

STRUTTURALI

• Studio e Piani di

Gestione Integrata nelle

aree de attuazione della

Vale nel Brasile

• Elaborazione del

Progetto Esecutivo di

Infrastruttura Urbana

• Riformulazione dei

Programmi Sociali in

funzione degli Studi

2002/2004

RISTRUTTURAZIONE:

FOCUS SULLLO

SVILUPPO

SOSTENIBILE DEL

TERRITORIO

Studio e Piano di

Gestione Integrata in

Socioeconomia del

SUD EST DEL PARÁ

1998

Polverizzazione

di progetti

Azioni Puntuali

PIÙ DI 140

PROGETTI E

PROGRAMMI

1968

Investimento

Sociale con

focus sull’

educazione

Agente

Promotore

del SFH

(Sistema

Financeiro de

Habitação)

MODELLO ATTUALE Azioni strutturanti di lungo termine

Storico dell’evoluzione della mission e delle azioni della

Fundação VALE

MODELLO ANTERIORE Azioni puntuali e polverizzate

Il cambiamento in corso: da una logica di progetti puntuali ad una logica di sviluppo territoriale

integrato

29

Le diverse azioni della Fundação Vale nei comuni della regione promuovono, di modo

integrato, la mobilizzazione dei capitali territoriali

La molteplicità dei settori nelle azioni della Fundação Vale

Capitale

economico

Investimenti volti a rimediare alle carenze in infrastrutture sociali per la crescita economica e finalizzati all’attrazione di nuove imprese.

Capitale

istituzionale

Azioni strutturali per il miglioramento della gestione pubblica, quali le attività di formazione e di supporto che favoriscono le prestazioni dei governi municipali. In particolare: - diagnostico integrato della situazione socioeconomica; - piano di azione; - accordi interistituzionali; - creazione di forum per lo sviluppo locale.

Capitale umano

e sociale

Azioni in materia di salute, istruzione, formazione, salute, cultura e sport, in particolare mediante i centri Estações Conhecimento.

Capitale

ambientale

Conservazione della foresta nativa e recupero di aree degradate con piante autoctone.

Capitale

infrastrutturale

Azioni strutturali nell'edilizia abitativa. Investimenti in servizi igienico-sanitari in collaborazione con i Comuni. Miglioramenti in infrastrutture stradali e portuali. Capacity building e assistenza per la realizzazione e gestione di opere. Allocazione delle risorse della Vale per l'edilizia abitativa e le

infrastrutture urbane. Articolazione e captazione delle risorse dei programmi governativi.

30

Raccolta di risorse finanziarie per le azioni identificate

R$ 123,2 Mi

Risorse Vale

R$ 70,7

Mi

Risorse di bilancio della

Fundação Vale (R$70,7 MI)

Risorse delle Aree Operative

della Vale

per Investimenti Sociali

(R$52,7 MI)

TOTALE R$1,3 BI

RACCOLTI 10 VOLTE IL

VALORE INVESTITO

SOCIALE PRIVATO

•R$1,2 BI

•Risorse raccolte dal

Governo Federale e dalla

Legge Incentivo (Rouanet,

FIA e Esportes)

L’azione integrata della Fundação Vale è riuscita a raccogliere un valore significativo di risorse

finanziarie

31

1.3 Risultati finali: un paradigma innovativo di sviluppo territoriale

32

La matrice delle relazioni fra attori territoriali e la scala territoriale nei casi considerati, mostra le diverse caratteristiche speculari tra i casi della Lombardia e della Bretagna e del caso del Sud este del Pará

SCALA

TERRITORIALE SISTEMA DI ATTORI TERRITORIALI

Settore Pubblico Terzo Settore Settore Privato

Sovranazionale

Nazionale

Subnazionale

(Regioni/Stati)

Inter municipale

Comunale

Sudest del Pará

Lombardia

Bretagna

Matrice delle relazioni fra attori territoriali e scale territoriali

32

33

L’attore sistemico multi-scalare come protagonista e articolatore della mobilizzazione degli

attori dei processi di sviluppo territoriale in scale territoriali diverse

Un paradigma emergente: l’attore sistemico multi-scalare

BENI

PRIVATI

BENI

PUBBLICI

SETTORE

PUBBLICO

TERZO

SETTORE

INIZIATIVA

PRIVATA

INTERESSI

E DOMANDE

DELLA

SOCIETÀ

SVILUPPO

TERRITORIALE

PROCESSO DI SVILUPPO

TERRITORIALE

ATTORE

SISTEMICO

MULTI-

SCALARE

34

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL PORTFOLIO DI PROGETTI

ATTORI

SISTEMICI

Area territoriale vasta

STRUMENTI DI

GOVERNANCE

Accordo di

Programma

Accordo Quadro

di Sviluppo

Territoriale

FINANZIAMENTO DI MULTISOURCE FINANCING

Visione strategica Approccio per progetti

MULTI-

SETTORIALE

MULTI-

ATTORE

MULTI-

SCALARE

SCALA SPAZIALE

Sovranazionale

Federale

Regionale

Locale

Approccio sistemico ai processo di sviluppo territoriale e architettura

degli strumenti di multilevel governance e programmazione integrata

35

2. La Governance per lo sviluppo delle relazioni Grandi Imprese e

territorio: il modello della Partnership Sociale Pubblico Privata

PSPP

36

Evoluzione della CSR: verso la Creating Shared Value (CSV)

* Michael E. Porter, Mark R. Kramer, 02/2011

Filantropia CSR Triple Bottom Line CSV

•Triple Bottom Line

parallelo su tre fronti:

o Profit,

o People

o Planet

•Creating Shared

Value (CSV)

•Gestione per valori

•Progettazione e

produzione

sostenibile

•Acquisti e consumi

responsabili

•Sviluppo delle risorse

umane in linea con il

concetto di qualità

della vita

•Trasparenza e

responsabilità delle

imprese

•Responsabilità

Sociale d’Impresa

• Integrazione fra sfera

economica e sociale

• Impatto sociale di

lungo periodo

•Trade-off tra profitto

e investimento

sociale

•Ritorno di immagine

vs. basso impatto

sociale nel lungo

periodo

•Separazione fra la

sfera economica e

quella sociale Aspetti evidenziati alla

Conferenza Rio+20

36

Il concetto di Creating Shared Value è inerente alle politiche e alle pratiche che aumentano la competitività complessiva dell’impresa nel momento in cui fornisce migliori condizioni economiche e sociali per le comunità in cui opera. Si crea quindi un valore economico condiviso per le aziende e per la società *

37

+

– +

+

Struttura del

territorio Numero di

Stakeholder

Orientamento Sociale dell’ Impresa

Massimizzazione

dei profitti Filantropia CSR

Triple Bottom

Line

Creating

Shared Value

– +

SVILUPPO TOP DOWN

PSPP

CONFLITTO

SOCIOAMBIENTALE

Modello Enclave

Azioni puntuali

Decentramento Amministrativo

GOVERNACE

Investimento

Sociale Privato

Evoluzione delle modalità di relazione fra Grande impresa e territorio

38

Nucleo

Attori Chiave Istituti finanziari

IMPRESA

ÀNCORA

SOCIETA’

CIVILE

Enti Pubblici Agenzie di

sviluppo

GOVERNO

NAZIONALE,

REGIONALE E

MUNICIPALE

Università

Istituti di

formazione

tecnico

professionale

Società Civile

Organizzata Sindacati

d’impresa

Stakeholders e sviluppo territoriale: attori sistemici e attori ordinari

39

Ambiente di governance volto alla definizione e

alla condivisione di una visione strategica.

La visione strategica può essere tradotta in un

programma in cui sono stabiliti i parametri e le

procedure per il monitoraggio degli obiettivi.

GOVERNANCE SISTEMICA GOVERNANCE DI PROGRAMMI E

PROGETTI

Ambiente di governance volto alla individuazione e

alla realizzazione di programmi di azioni e insiemi

di progetti specifici in collaborazione con altri attori

coinvolti.

Processo di sviluppo territoriale e ambienti di governance per la

generazione e gestione dei programmi di sviluppo territoriale

40

Enti statali

Governo

nazionale

Agenzie locali

di sviluppo

Fondazioni ONGs Associazioni

Istituti

finanziari

Catene di

fornitori

Regioni Comuni

Impresa

Àncora

Settore Pubblico

Enti Pubblici Iniziativa

Privata

Società Civile Organizzata

Associazioni di

categoria

Accordo su

Programma di

Sviluppo

Territoriale

L’ambiente di Governance Sistemica

41

Quadro strategico di riferimento

Assi strategici Visione programmatica

Consolidamento e integrazione delle

proposte programmatiche

Sistema di indicatori territoriali

Costruzione e enalisi di una base di dati

territoriali georeferenziati:

• Indicatori socioeconomici

• Indicatori ambientali

Analisi SWOT

Analisi delle minacce e delle opportunità

per lo sviluppo territoriale

Obiettivi programmatici

generali

Obiettivi programmatici

specifici

Azioni

Indicatori di risultato

Il processo di definizione del Programma di sviluppo del territorio …..

42

Portafoglio Progetti

Dimensione

Infrastrutturale

• Social Housing

• Water, sanitation

• Energia

• Logistica

• Mobilità Viabilità

Transporto pubblico

• .....

Dimensione

Economica

• Catene produttive

locali

• Reti d’impresa

• Parchi industriali

• Poli tecnologici

• Incubatori di

imprese

• Centri di ricerca

• Servizi tecnici

• .....

Dimensione

Sociale, Culturale e

Capitale Umano

• Istruzione

• Salute

• Cultura

• Inclusione sociale

• Sicurezza

• Microcredito

• .....

Dimensione

Politico Istituzionale

• Supporto alla

Gestione Pubblica

• Scuola di Governo

• Ufficio Progetti

• Consorzi

intermunicipali.....

Dimensione

Ambientale e

Territoriale

• Aree naturali

• APAs (Aree di

protezione

Ambientale)

• Raccolta e

Riciclaggio

• Zonizzazione

territoriale

• Contenimento dei

rischi idrogeologici

• .....

Quadro Strategico di Riferimento

…. e la trasformazione del Programma di sviluppo del territorio in

portafoglio di progetti qualificanti per lo sviluppo del territorio

43

Partenariati per la realizzazione di programmi e progetti

Dimensione

Culturale Sociale, e

Capitale Umano

Dimensione

Infrastrutturale

Dimensione

Politico

Istituzionale

Dimensione

Ambietale e

Territoriale

Dimensione

Economica

Portafoglio

progetti

Università

Isitituti tecnico

professionali

• Accordo Quadro di

cooperazione

• Accordo

• Consorzio

• Contratto di

Programma

• PPP e Concessioni

• Organizzazioni

Sociali

Attori coinvolti nella realizzazione di

programmi e di progetti

Strumenti di governance per

l’esecuzione dei progetti

L’ambiente di Governance di Programmi e Progetti

44

+

– +

Struttura del

territorio

Orientamento Sociale dell’Impresa

Massimizzazione

dei profitti Filantropia CSR

Triple Bottom

Line

Creating

Shared Value

Modello Enclave

Azioni puntuali

PSPP

GS

GPP

Investimento

Sociale Privato

C

o

n

o

s

c

e

n

z

e

e

c

a

p

a

c

i

t

à

Relazione fra Grande impresa e territorio e Partnership Sociale

Pubblico Privata

45

Dimensione

Infrastrutturale

Dimensione

Economica

Dimensão

Sociale e

Capitale umano

Dimensione

Político

Istituzionale

Dimensione

Ambientale e

Territoriale

GOVERNO

FEDERALE,

STATALE E

MUNICIPALE

IMPRESA

ÀNCORA

SOCIETA’

CIVILE

Accountability

Atuatori di

programmi e

progetti

Attuatori di

programmi e

progetti

Attuatori di

programmi e

progetti

GOVERNANCE

SISTEMICA

GOVERNANCE DI

PROGRAMMI E PROGETTI

Ente

esterno

Impegno

I

m

p

a

t

t

i

Agenzia

di sviluppo

Il ruolo chiave dell’Agenzia di sviluppo nel supporto al processo di

sviluppo territoriale