PAPA MONTINI, IL PRIMO ARCIVESCOVO SANTO DOPO SAN … · 2018-10-13 · proclamare Santo per la...

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NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO - P.zza XXV Aprile, 13 – 21040 GERENZANO (Va) Tel. 02-968 81 05 - Mail: [email protected] 1 14 OTTOBRE 2018: Nº 1265 Dunque, finalmente Paolo VI è santo! Tale lo proclamerà oggi Papa Francesco, a lui tanto devoto. Si compie così il lungo cammino, iniziato nell'autunno 1979, quando fu presentata la prima domanda di proclamare Santo per la Chiesa il Papa del Concilio Vaticano II, perché si deve a Paolo VI la sua effettiva e profetica conclusione e a lui la tenace applicazione; il Papa della Populorum Progressio (26 marzo 1967), la prima enciclica dopo il Concilio, quasi a indicare il programma che la Chiesa avrebbe dovuto assumere: «Lo sviluppo dei popoli, in modo particolare di quelli che lottano per liberarsi dal giogo della fame, della miseria, delle malattie endemiche, dell'ignoranza; […] è oggetto di attenta osservazione della Chiesa. […] La Chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello». Parole che richiamano quelle della Gaudium et Spes, che egli volle con forza fosse promulgata come ultimo documento conciliare, per dire al mondo che la Chiesa lo guardava piena di gioia e di speranza, pur in mezzo alle difficoltà di quel tempo e, forse, di ogni tempo della storia dell'uomo, guidata dalla tenace volontà di salvezza e di amore di Dio e insidiata inutilmente dalla sottile e insinuante tentazione dell'Avversario: «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo». Finalmente santo colui che della santità fece la mèta di tutta la sua vita, fin da quando, adolescente di diciassette anni, confidò all'amico Andrea Trebeschi la scelta del sacerdozio: un giorno – gli scrisse – «provai il vivo desiderio di salire in alto, libero da ogni impaccio, cantando per l'azzurro del cielo, assorto nella contemplazione dell'Unico Essere, beato, pienamente beato! Allora mi si presenta una lunga storia d'amore e di pianto: la Redenzione. Capisco che questa è la via, la verità, la vita». Finalmente santo colui che, giovane prete, scriveva nei suoi Diari preghiere struggenti del desiderio di quella santità, che ora la Chiesa ufficialmente proclama: «Tu sei il Re dei Santi; mio Gesù, come esser capace di Te?». PAPA MONTINI, IL PRIMO ARCIVESCOVO SANTO DOPO SAN CARLO A quarant'anni dalla morte di Paolo VI la canonizzazione da parte di papa Francesco concluderà un iter iniziato nel 1979 e che nel 2014 ha portato alla beatificazione colui che della santità fece la mèta di tutta la vita

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NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO - P.zza XXV Aprile, 13 – 21040 GERENZANO (Va)

Tel. 02-968 81 05 - Mail: [email protected]

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14 OTTOBRE 2018: Nº 1265

Dunque, finalmente Paolo VI è santo! Tale lo proclamerà oggi Papa Francesco, a lui tanto devoto.Si compie così il lungo cammino, iniziato nell'autunno 1979, quando fu presentata la prima domanda di proclamare Santo per la Chiesa il Papa del Concilio Vaticano II, perché si deve a Paolo VI la sua effettiva e profetica conclusione e a lui la tenace applicazione; il Papa della Populorum Progressio (26 marzo 1967), la prima enciclica dopo il Concilio, quasi a indicare il programma che la Chiesa avrebbe dovuto assumere: «Lo sviluppo dei popoli, in modo particolare di quelli che lottano per liberarsi dal giogo della fame, della miseria, delle malattie endemiche, dell'ignoranza; […] è oggetto di attenta osservazione della Chiesa. […] La Chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello».Parole che richiamano quelle della Gaudium et Spes, che egli volle con forza fosse promulgata come ultimo documento conciliare, per dire al mondo che la Chiesa lo guardava piena di gioia e di speranza, pur in mezzo alle difficoltà di quel tempo e, forse, di ogni tempo della storia dell'uomo, guidata dalla tenace volontà di salvezza e di amore di Dio e insidiata inutilmente dalla sottile e insinuante tentazione dell'Avversario: «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo».Finalmente santo colui che della santità fece la mèta di tutta la sua vita, fin da quando, adolescente di diciassette anni, confidò all'amico Andrea Trebeschi la scelta del sacerdozio: un giorno – gli scrisse – «provai il vivo desiderio di salire in alto, libero da ogni impaccio, cantando per l 'azzurro del cielo, assorto nella contemplazione dell'Unico Essere, beato, pienamente beato! Allora mi si presenta una lunga storia d'amore e di pianto: la Redenzione. Capisco che questa è la via, la verità, la vita».Finalmente santo colui che, giovane prete, scriveva nei suoi Diari preghiere struggenti del desiderio di quella santità, che ora la Chiesa ufficialmente proclama: «Tu sei il Re dei Santi; mio Gesù, come esser capace di Te?».

PAPA MONTINI, IL PRIMO ARCIVESCOVO SANTO DOPO SAN CARLOA quarant'anni dalla morte di Paolo VIla canonizzazione da parte di papa Francesco concluderà un iter iniziato nel 1979 e che nel 2014 ha portato alla beatificazione colui che della santità fece la mèta di tutta la vita

VII DOPO MARTIRIO DEL PRECURSORE (Is 43,10-21; 1Cor 3,6-13; Mt 13,24-43) FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIOore 8.30: S. Messa (def.ti FANNI GIUSEPPE e Consacrati defunti)ore 10.00 : S. Messa dei ragazzi (def.ti COLOMBO E GIDIO e famigliari; def.ti GIROLA CARLO,

BATTISTINA e Nonni; def.to TURRA GIUSEPPE; d ef.ti MONTI ANGELA e GIROLA GASPARE, M .ASSUNTA e Fam. MONTI, TERESA, A MBROGINA, CARLO e Suor GESUINA)

Sono presenti i ragazzi/e delle PRIMA COMUNIONE con i loro GENITORI presieduta da Don Albino Lilliu

ore 11.30: S. Messa ( def.ti ZONI GIOVANNA e ANGARONI BRUNO)

ore 15.00: PROCESSIONE DELLA MADONNA DEL ROSARIO

ore 18.00: S. Messa ( def.ti ZONI MARIO e Genitori; def.ti Fam. STANCO e VIGANO')

PER QUESTA DOMENICA RICORDIAMO :· Durante le Messe saranno benedette le Corone del

Rosario· Alla Messa delle ore 8.30 i Consacrati di Fatima

rinnoveranno la loro consacrazione al Cuore Immacolato di Maria

· Alle ore 15: PROCESSIONE con la Statua della Madonna. Partirà dal Villaggio Amico e percorrerà le Vie: Stazione, rotatoria Clerici, XX Settembre, Brera, Galilei, attraversamento Roma, don Banfi e si concluderà presso il Cortile dell'Oratorio con l'affidamento a Maria di tutte le nostre famiglie.

Se vi necessita del materiale per addobbare l'esterno delle abitazioni lungo il percorso della processione, potete rivolgervi alle Suore

S. Teresa di Gesù (Tt 1,1-9; Lc 22,35-37)ore 7.00: S. Messa ore 8.30: S. Messa( def.to MONZA RINO)

Beato Contardo Ferrini (Tt 1,10-2,1; Lc 22,67-70)ore 8.30: S. Messa( def.ti PEDROTTI ANGELO e

BORGHI ROSA)ore 18.00: S. Messa( def.to MANTEGAZZA ETTORE; def.ti

Fam. ZONI e CARBONCINI; def.to CAMPERI ROBERTO; def.to ANDALORO ANDREA)

S. Ignazio d'Antiochia (Tt 2,2-10; Lc 22,28-31)ore 7.00: S. Messa ore 8.30: S. Messa( def.ti BONZINI BATTISTA e Fam.)

domenica 14 OTTOBREdomenica 14 OTTOBREdomenica 14 OTTOBRE

lunedi 15 OTTOBRElunedi 15 OTTOBRElunedi 15 OTTOBRE

martedi 16 OTTOBREmartedi 16 OTTOBREmartedi 16 OTTOBRE

MERCOLEDI 17 OTTOBREMERCOLEDI 17 OTTOBREMERCOLEDI 17 OTTOBRE

Programma della settimanaProgramma della settimanaProgramma della settimana

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Finalmente santo, Paolo VI, il cantore dell'amore della Chiesa, che aveva proclamato da Arcivescovo di Milano nel Messaggio per la Quaresima 1962: «La Chiesa compie nel Concilio un grande atto d'amore a Cristo. È la Sposa fedelissima che celebra la sua felicità». Lo ribadì ai Padri conciliari: il suo desiderio era di «dare al Concilio ecumenico il carattere d' un atto d'amore; d'un grande e triplice atto di amore: verso Dio, verso la Chiesa, verso l'umanità». Ne fece il suo congedo, nel suo Testamento spirituale: «Sento che la Chiesa mi circonda: o santa Chiesa, una e cattolica ed apostolica, ricevi col mio benedicente saluto il mio supremo atto d'amore».Forse è un segno della Provvidenza che la sua canonizzazione avvenga a quaranta anni esatti dal suo transito, come in modo poetico e profondo viene chiamata la morte dei santi. In quell'anno 1978 Paolo VI giganteggiò come i grandi profeti biblici. Giganteggiò quando supplicò in ginocchio le Brigate Rosse di avere pietà dell'amico Aldo Moro, «uomo buono e onesto», rapito e poi ucciso con gli uomini della sua scorta.Giganteggiò quando volle – quasi ormai incapace di camminare – presiedere la Liturgia di Suffragio e gridò al Dio che amava: «Chi può ascoltare il nostro lamento, se non ancora Tu, o Dio della vita e della morte?».Giganteggiò il 29 giugno 1978, citando Alessandro Manzoni per riassumere il suo servizio d'amore: «Ecco l'intento instancabile, vigile, assillante che ci ha mossi in questi quindici anni di pontificato. “Fidem servavi”! possiamo dire oggi, con la umile e ferma coscienza di non aver mai tradito “il santo vero”».È un evento, storico per la Chiesa tutta: mai tanti Papi santi in un secolo, almeno in epoca recente. E per la Chiesa ambrosiana non meno: è il primo Arcivescovo “santo” dopo San Carlo Borromeo: ambedue consumati da un appassionato amore, che deve provocare anche noi.

monsignor Ennio APECITI Responsabile Servizio diocesano Cause dei santi,

Consultore della Congregazione delle Cause dei Santi

MADONNA PELLEGRINA

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Da domenica

14 a martedì 16 ottobreFam. CLAUDIO e VANESSA BALDINUCCIVia Isonzo, 6/c

-

tel. 02/9681370

·

Da mercoledì 17

a venerdì 19 ottobreFam. LILIANA DORIGO

Via S. Giacomo, 46

-

tel. 328/2673379

·

Da sabato

20

a lunedì

22 ottobreFam. SILVANA PAGANI Via S. Caterina, 24 - tel. 345/6459212

S. LUCA Evangelista (At 1,1-8; Col 4,10-16.18; Lc 10,1-9)

ore 8.30: S. Messa( def.ti PEDRANI AMBROGINA e GARBELLI MARIO)

ore 17.00: Esposizione dell'Eucarestia per l'adorazione personale

ore 18.00: S. Messa( def.ti MASARATI DANIELE, ANGELINA e PIETRO MARIO; def.ti MONTANI CATERINA e TASSONE GIUSEPPE)

Messa della XXVIII settimana per annum(Tt 2,15-3,15; Lc 22,31-33)

ore 7.00: S. Messa ore 7.30: Esposizione dell'Eucarestia per l'Adorazione

personaleore 8.30: S. Messa ore 15.00: Ora della Misericordia

Messa in onore della B.V. Maria (Es 40,16-38; Eb 8,3-6; Gv 2,13-22)

ore 8.30: S. Messa( def.ti COLOMBO SILVESTRO, PAGANI GIUSEPPINA, ANTONIO, RENZO e GIULIO)

ore 18.00: S. Messa( def.ti CHECCHI RINO, CARIONI AGNESE, CAPROTTI ROSY; def.ti DAL SOGLIO ULIVIA e Fam.; def.ti PISCITELLI

ANGELO, Genitori, Suoceri e Nonni; def.ti MONETA PALMIRA, FERRARA LUIGI e ARGIA; def.to MOGNONI ENRICO)

DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO (Is 26,1-2.4.7-8; 1Cor 3,9-17; Gv 10,22-30)

ore 8.30: S. Messa ( def.ti VANZULLI GIOVANNA e

BORGHI MARIO)ore 10.00: ( def.ti MARAZZA S. Messa dei ragazzi

VICENZINA, CLERICI ALFONSO, GIUSEPPINA e Suor RACHELE; def.ta GIANNI GIUDITTA; def.ti ANGARONI PIETRO, ALBERTO e ZAFFARONI GRAZIOSA)

ore 11.30: S. Messa ore 15.30: CELEBRAZIONE DELLA CRESIMAore 18.00: S. Messa ( def.ti GIROLA GIOVANNI, MONTI

GIUSEPPINA, CARLO e LUIGI)

Domenica 14: ore 10.00 Messa animata dai ragazzi/e di 4° elementare

ore 15.00 Processione con la statua della Madonna

Martedì 16: ore 16.45 Inizio catechismo 3° elementare (Oratorio)

Mercoledì 17: ore 16.45 Inizio catechismo 4° e 5° elementare (Oratorio)

Venerdì 19: ore 21.00 Confessioni per Genitori e Padrini Cresima

Sabato 20: ore 9.30 Confessioni - Ritiro e prove per i ragazzi/e della Cresima

giovedi 18 OTTOBREgiovedi 18 OTTOBREgiovedi 18 OTTOBRE

venerdi 19 OTTOBREvenerdi 19 OTTOBREvenerdi 19 OTTOBRE

sabato 20 OTTOBREsabato 20 OTTOBREsabato 20 OTTOBRE

domenica 21 OTTOBREdomenica 21 OTTOBREdomenica 21 OTTOBRE

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Lettura del Vangelo secondo Matteo 13, 24-43Quanta fretta noi abbiamo di eliminare la zizzania, incuranti di sradicare anche il buon grano! Siamo così lontani dalla pazienza e dalla lungimiranza del Signore!Il richiamo di Gesù non è al lassismo; caso mai, al grano che non si lasci sopraffare dalla zizzania, ma cresca rigoglioso fino alla mietitura. Mi sembra che adattare questa para bola ai nostri giorni, in cui ci dimostriamo sempre più intolleranti e 'giustizieri', ci riproponga il senso dell'attesa non inoperosa -il grano deve crescere- e della consapevolezza che il giudizio spetti a Dio. Noi siamo subito pronti a condannare e a sradicare, mentre dovremmo prima di tutto sviluppare una crescita e contrastare la zizzania con il diffondersi dei frutti.Alla domanda legittima sulla sua origine -“da dove viene la zizzania?”- Gesù sorvola e risponde genericamente.Naturalmente la parabola non ha niente a che fare con la vita agricola (tutti sanno che per un buon raccolto bisogna estirpare le erbacce), perché punta al paradosso; fa riflettere appunto per questo.

Più intrigante mi sembra la similitudine del lievito: il Regno, alla cui costruzione siamo chiamati a collaborare e che ci immette nei criteri di Dio sulla vita e sulla storia, è come il lievito che deve far fermentare la pasta. Ma occorre essere lievito, essere consapevoli di stare nella vita non in modo sedentario e statico, ma proiettati al cambiamento, alla crescita.La pasta fermentata non è più quella di prima, e noi, prima di essere lievito per gli altri dobbiamo essere pasta, cioè lasciarci “fermentare” dai criteri del Signore, cambiare mentalità, essere disposti e pronti a scomparire in una nuova realtà, certamente più appetibile, perché porta l'impronta di Dio, che è sempre quella di un amore sconfinato e inesauribile.

Ed è una donna che impasta la farina con il lievito: dentro questa figura abituale c'è tutta la sollecitudine e la tacita consapevole presenza di una tenerezza che provvede al nutrimento e quindi alla crescita dei figli. Esattamente come quella di Dio.

PER FERMARSI SULLA PAROLA DI DIODELLA DOMENICA