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21 Marzo 2013 - ANNO 7 | N.1 PAPA FRANCESCO NOTIZIE DI VARIA VATICANITÀ - FOGLIO INFORMALE PER I DIPENDENTI DEL GOVERNATORATO S ono le ore 19.06 del 13 marzo quando, dopo una gior- nata di pioggia battente, ed un pomeriggio passato a guardare assieme ad altre migliaia di persone - pellegrini, fedeli, giornalisti di tutte le nazioni del mondo - il comigno- lo sul tetto della Cappella Sistina, custodito a lungo da un gabbiano posizionatosi proprio lassù, finalmente, dopo un’i- niziale sfumatura di grigio, una fumata inconfondibilmente bianca! È stato eletto il Papa! Il Conclave era iniziato solo il giorno prima, martedì 12 mar- zo, con la Santa Messa “Pro eligendo Pontifice” presieduta dal Decano del Collegio Cardinalizio, Angelo Sodano. Interminabile è parsa a noi in piazza l’ora passata dalla fu- mata bianca e dal suono delle campane della Basilica di San Pietro, quando alle 20.20, con il picchetto d’onore della Guardia Svizzera, la Banda Musicale Pontificia ed i reparti delle Forze Armate italiane schierati sul sagrato, il Cardinale Protodiacono Jean-Louis Tauran si è finalmente affacciato... (...continua pag. 3)

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Sono le ore 19.06 del 13 marzo quando, dopo una gior-nata di pioggia battente, ed un pomeriggio passato a

guardare assieme ad altre migliaia di persone - pellegrini, fedeli, giornalisti di tutte le nazioni del mondo - il comigno-lo sul tetto della Cappella Sistina, custodito a lungo da un gabbiano posizionatosi proprio lassù, finalmente, dopo un’i-niziale sfumatura di grigio, una fumata inconfondibilmente bianca! È stato eletto il Papa! Il Conclave era iniziato solo il giorno prima, martedì 12 mar-zo, con la Santa Messa “Pro eligendo Pontifice” presieduta dal Decano del Collegio Cardinalizio, Angelo Sodano.Interminabile è parsa a noi in piazza l’ora passata dalla fu-mata bianca e dal suono delle campane della Basilica di San Pietro, quando alle 20.20, con il picchetto d’onore della Guardia Svizzera, la Banda Musicale Pontificia ed i reparti delle Forze Armate italiane schierati sul sagrato, il Cardinale Protodiacono Jean-Louis Tauran si è finalmente affacciato...

(...continua pag. 3)

Indice

Notizie utili

5 Il Ministro Ornaghi e il Cardinal Bertello

6 La devozione dei pontefici all’immacolata della grotta di Lourdes nei giardini vaticani 9 Incontro con il Santo Padre

12 Festa della Befana

13 Il nuovo Vice Direttore della direzione dei Servizi Tecnici

14 Aula Paolo VI - Media Center 2013

16 I nuovi gendarmi e le attività della gendarmeria durante le fasi del Conclave

17 Ritiro spirituale per il personale dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile

18 Buon Compleanno ai Patrons: trent’anni di restauri artistici

20 In Conclave

21 Le novità in editoria

22 In due libri Gesù dalla croce alla Gloria

23 La Parola del Papa

24 Coppa Vaticana

25 Concerto dell’ 8 maggio 2013 organizzato dalla “Carlo Romano Onlus”

26 Dalla Sede Vacante all’inizo del Pontificato

27 Notizie liete e ... tristi

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L’Em.mo Card. Presidente riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 82505)L’Ecc.mo Mons. Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 83158).

Si ricorda che il notiziario All’Ombra del Cupolone è accessibileanche dal sito www.vaticanstate.va/IT/Cupolone.

REDAZIONE:Dott.ssa arch. Barbara Cappellato(Ufficio Progetti, DST)

IMPAGINAZIONE:Roberto Cortesini(UFN, Governatorato)

STAMPA:Tipografia Vaticana

All’Ombra del Cupolone

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dalla Loggia delle Benedizioni per l’annun-cio. Un boato di gioia si è alzato dalla piaz-za, boato che si è subito trasformato in as-sordante silenzio carico di curiosità. Un silen-zio protrattosi anche nei secondi che sono seguiti alla proclamazione del nome…… «Eminentissimum ac Reverendissimum Domi-num, Dominum Georgium Marium Sanctae Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Bergoglio, qui sibi nomen imposuit Franciscum!».Il primo Papa di nome Francesco, quel San-to tanto caro all’Italia e agli italiani, il “Pove-rello” di Assisi: mai nessun Papa aveva scelto questo nome. E dopo pochi secondi abbia-mo tutti capito il perché. Veste bianca, una semplice croce pettorale di metallo: così si è presentato a noi Papa Francesco, un viso dall’espressione dolce, anche se certamen-te teso ed emozionato nel vedere tutta la gente che lo attendeva e lo acclamava. Ha subito conquistato il cuore di tutti noi con la sua semplicità, con quel saluto così fuori dal-le formalità: «Fratelli e sorelle: Buona sera!», con simpatia affermando che i suoi fratelli Cardinali erano andati a prendere il nuovo Vescovo di Roma, «quasi dalla fine del mon-

do», ringraziando dell’accoglienza, pregan-do tutti insieme per il venerato predecesso-re Benedetto XVI e poi, prima di impartire la benedizione, chiedendo la preghiera del popolo per il Vescovo. Un altro silenzio ha avvolto per alcuni istanti piazza San Pietro. Nel lasciare la Loggia delle Benedizioni ha poi voluto salutare i presenti augurando a tutti una buona notte e buon riposo, chie-dendo ancora una volta di pregare per Lui, ed affidando Roma ed il suo Pontificato alla Madonna.Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, 266mo Vescovo di Roma e Sommo Pontefi-ce della Chiesa universale, nasce a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, da genitori di origi-ni piemontesi, fu ordinato sacerdote mem-bro della Compagnia di Gesù il 13 dicem-bre 1969 e consacrato Vescovo il 27 giugno 1992, Coadiutore prima e, dal 28 febbraio 1998, Arcivescovo di Buenos Aires fu creato Cardinale dal Beato Giovanni Paolo II nel Concistoro del 21 febbraio 2001. Da subito abbiamo imparato a conoscere la sua umiltà e semplicità: dopo l’elezione è tornato alla Domus Sanctæ Marthæ con i

(...segue)

©foto ArchiviofotograficoL’OsservatoreRomano

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Eugenio Hasler

« fratelli Cardinali » utilizzando il pulmino, in-dossa le sue scarpe nere, si sposta a piedi o con vetture poco appariscenti, ha pagato il conto alla Casa del Clero di via della Scrofa dove aveva soggiornato prima del Concla-ve, ama stare tra la gente, con particolare attenzione verso i più poveri.Ma abbiamo letto nelle sue parole anche determinazione, come ad esempio nell’o-melia di giovedì 14 marzo, durante la Messa « per la Chiesa » celebrata nella Cappella Si-stina con i Cardinali elettori, commentando le letture ed il Vangelo: camminare, edifica-re, confessare: « Noi possiamo camminare quanto vogliamo, possiamo edificare tante cose, ma se non confessiamo Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremmo una ONG assistenziale, ma non la Chiesa, sposa del Signore. Quando non si cammina, ci si fer-ma ». Commovente e tenero è stato il momento in cui, prima della Messa di inizio del Pontifi-cato lo scorso 19 marzo, durante il giro sulla ‘papamobile’, si è voluto fermare e scen-dere dall’auto per benedire e baciare un ammalato dietro alle transenne. Un Papa semplice, che alterna con la mano il gesto

benedicente a quello del « pollice all’insù ».Oltremodo significativi anche alcuni passag-gi dell’Omelia della stessa Messa, quando, rivolgendosi a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico, sociale e a tutti gli uomini di buona volontà, li ha esortati a custodire la crea-zione, il prossimo e l’ambiente, ad avere cura di se stessi, a vigilare sui sentimenti, sui cuori, senza avere paura né della bontà né tanto meno della tenerezza. « Non dimenti-chiamo mai che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce; deve guardare al servizio umile, concreto, ricco di fede, di San Giuseppe e come lui aprire le braccia per custodire tutto il popolo di Dio e accogliere con affetto e tenerezza l’intera umanità, specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli…. Solo chi serve con amore sa custodire! ».

Auguri Santità!Da tutti noi. Le vogliamo bene.

©foto ArchiviofotograficoL’OsservatoreRomano

All’Ombra del Cupolone

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Lo scorso 14 febbraio, Sua Eminenza Rev.ma il Cardinale Giuseppe Bertello, Presi-

dente del Governatorato, ed il Prof. Lorenzo Ornaghi, Ministro per i Beni e le Attività Cul-turali della Repubblica italiana, hanno sot-toscritto un importante Protocollo d’Intesa per la valorizzazione dello storico Passetto di Borgo.Della Delegazione vaticana che ha assisti-to alla firma facevano parte S.E.R. Mons. Giuseppe Sciacca, Segretario Generale del Governatorato, Mons. Carlo Alberto Capel-la, Segretario di Nunziatura presso la Segre-teria di Stato e l’Avv. Carlo Carrieri, Capo Ufficio Giuridico del Governatorato. Erano altresì presenti il Prof. Antonio Paolucci, Di-rettore dei Musei Vaticani e Mons. Paolo Ni-colini, Delegato per i Settori Amministrativo Gestionali dei Musei Vaticani. Nella Delegazione italiana erano presenti il Dott. Adriano Rasi Caldogno, Capo di Gabi-netto del Ministero, il Dott. Paolo Carpentieri, Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero e l’Arch. Federica Galloni, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio. Nel rispetto ed in applicazione dello Scam-bio di Note tra l’Italia e la Santa Sede, con le quali nel 1991 si era definito, a livello diplo-

matico, la proprietà ed il regime giuridico di questo prestigioso monumento, si è in tal modo formalizzato un accordo tra il Gover-natorato S.C.V. ed il Ministero dei Beni Cultu-rali italiano che consentirà di sviluppare un importante progetto di restauro e successi-va apertura al pubblico.Una volta completati i necessari interventi di restauro, i fedeli e, più in generale, i turisti amanti dell’arte, della storia e della cultura, potranno infatti accedere al camminamen-to e percorrerlo utilizzando l’ingresso dal lato Castel Sant’Angelo e quello, di nuova rea-lizzazione, nel Torrino di Avvistamento sito in Piazza della Città Leonina: grazie alla predi-sposizione di idonee infrastrutture, è previsto che anche le persone disabili avranno la possibilità di accedere al monumento e di percorrerlo.Tale iniziativa, oltre a costituire l’espressione di una speciale attenzione del Governato-rato e, più in generale, della Santa Sede, per la tutela e salvaguardia del patrimonio stori-co ed artistico, vuole essere anche un con-tributo alla migliore accoglienza dei fedeli e dei pellegrini che giungeranno a Roma ed in Vaticano nel corso dell’Anno della Fede e successivamente.

Ministro Ornaghie il Cardinal Bertello

di Carlo Carrieri

LA DEVOZIONE DEI PONTEFICIALL’IMMACOLATA

DELLA GROTTA DI LOURDESNEI GIARDINI VATICANI

di Sandro Barbagallo

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C he il Papa rinunciasse all’e-sercizio del proprio magi-

stero petrino era un’ipotesi così remota da esser considerata “impossibile”. Eppure lo scorso 11 febbraio il Santo Padre Benedet-to XVI ha comunicato ai Cardina-li, riuniti nel Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione di alcuni Beati, la sua decisione di rinunziare al Pontificato.Erano le 11 del mattino, quan-do nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, du-rante la celebrazione dell’Ora Sesta, Papa Benedetto XVI pro-nunciava in latino queste parole: «Dopo aver ripetutamente esa-minato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla cer-tezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato

il ministero petrino. […] Affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché as-sista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice».Così come abbiamo visto, attra-verso le immagini trasmesse dalle televisioni, quanto forte sia stato lo smarrimento dei cardinali, rimasti « quasi del tutto increduli » e « con senso di smarrimento » – secondo le parole usate subito dopo dal Cardinale decano Angelo Soda-no – allo stesso modo si può imma-ginare il grande disorientamento provato dai fedeli di tutto il mon-do e in particolare di coloro che, dipendenti del Governatorato della Città del Vaticano, si sono in qualche modo sentiti “orfani”.

Dopo aver metabolizzato la notizia, sfrondandola dalle inu-tili quanto banali chiacchiere di colore, abbiamo cercato di capire che cosa Benedetto XVI avesse inteso fare, perché, infine, per dare attuazione a questa sorprendente quan-to “grave” decisione, avesse effettivamente scelto proprio quel giorno.Ragionando dunque su quan-te volte Papa Benedetto XVI, durante questi quasi otto anni, ci ha spinto, come pochi, ad usare la ragione ed a coniu-garla sempre con la fede, il nostro pensiero si è subito ri-volto alla data dell’11 febbra-io, 84° anniversario della firma dei Patti Lateranensi ma, so-prattutto, giorno della Festa della Madonna di Lourdes.

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Proprio l’11 febbraio, infatti, ma del 1858, ebbero inizio le appari-zioni della Vergine Maria alla quat-tordicenne Bernadette Soubirous, in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle, nei pressi di Lourdes, dove, tra il 1866 e il 1876, fu eretto il celebre santuario, progettato dall’archi-tetto parigino Hippolyte Durand.Nei Giardini Vaticani, tra mera-viglie naturali, monumenti e ar-tistiche fontane, si trova una fe-dele riproduzione della grotta di Lourdes, donata a Leone XIII nel 1902 da Mons. Francesco Saverio Schoepfer, Vescovo di Tarbes, e fi-nanziata grazie ad una pubblica sottoscrizione, lanciata in tutto il mondo dai Missionari dell’Imma-colata attraverso il “Giornale di Lourdes”.Su “L’Osservatore Romano” del 3 giugno 1902 è infatti riportato il discorso rivolto al Papa da Mon-signor Schoepfer, che sottolinea la significativa universalità di quel dono: «Il mondo intero ha contri-

buito ad edificare questa Grotta e i granelli di sabbia che la com-pongono non sono tanto numero-si quanto gli atti religiosi di cui essa è il prodotto e il luminoso com-pendio».Realizzata dall’architetto dei Sacri Palazzi, Costantino Sneider, che in-serì sul fronte i medaglioni con i ri-tratti musivi del Pontefice e del ve-scovo donatore, la Grotta di Lour-des del Vaticano era stata inau-gurata dall’ormai novantaduen-ne Leone XIII il 1° giugno 1902, alla presenza di numerosi Cardinali, Vescovi e dell’Ambasciatore di Francia, Armand Nisard.Due anni dopo, sfruttando il ter-razzamento che si era creato so-pra la Grotta, si diede inizio anche alla riproduzione, in scala ridotta, del Santuario di Lourdes. Così che un’alta guglia neogotica, fian-cheggiata da due rampe di sca-le, cominciò ad ergersi nei Giardi-ni Vaticani, tra la Torre di San Gio-vanni e la Torre Leonina, oggi la Torre della Radio Vaticana.

Una nuova solenne inaugurazio-ne venne fatta il 28 marzo 1905 alla presenza del nuovo Ponte-fice Pio X, che era stato intanto eletto al Soglio di Pietro il 4 agosto 1903. Ma questa volta l’amba-sciatore francese non presenziò, a sottolineare la rottura dei rap-porti diplomatici tra Santa Sede e Repubblica Francese. L’anno precedente, infatti, nonostante l’atteggiamento conciliante di Leone XIII, la forte politica anticle-ricale si era inasprita a tal punto da arrivare prima all’espulsione delle congregazioni religiose, e poi, nel dicembre del 1905, alla legge di separazione tra lo Stato e la Chiesa che poneva fine al concordato del 1801.Nel 1933, però, nell’ambito della risistemazione del territorio del-lo Stato della Città del Vaticano, nato in seguito al Concordato si-glato proprio l’11 febbraio del 1929 nel Palazzo del Laterano, Papa Pio XI, con la scusa che fosse pe-ricolante, ordinò la demolizione di

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quella guglia in cemento armato che tante e notevoli critiche este-tiche aveva suscitato. Decisione che arrivò nello stesso anno della canonizzazione di Bernadette.All’inizio del pontificato di Pio XII il giuramento delle reclute del-la Guardia Palatina d’Onore si svolgeva proprio nel piazzale antistante la Grotta di Lourdes, anche se generalmente comin-ciò poi a svolgersi nel Cortile del Belvedere. Sia Pio XII che il suo successore, Giovanni XXIII, furono molto devoti alla Vergine di Lour-des, tanto che vi si erano recati entrambi per svolgere importan-ti missioni quando ancora erano cardinali. Pacelli vi aveva rappre-sentato Pio XI nel 1935, per le ce-lebrazioni conclusive del Giubileo straordinario della Redenzione, e Roncalli vi aveva invece consa-crato la Basilica di San Pio X nel 1958, pochi mesi prima di essere eletto Pastore Universale della Chiesa.Nella fontana di fianco alla grot-

ta, un’iscrizione ricorda l’invito rivolto dalla Madonna a Berna-dette, di recarsi alla fonte per la-varsi e per bere. Proprio lì accan-to, una lapide riassume in latino la storia di questo particolarissimo luogo di preghiera, fino alla ri-strutturazione voluta da Giovanni XXIII. Nel 1960, infatti, Mons. Pierre-Ma-rie Théas, Vescovo di Tarbes e Lourdes, fece dono al Pontefice dell’altare che per un cinquan-tennio era stato nella Grotta delle Apparizioni, dove si trova tuttora. All’attuale sistemazione si arrivò due anni dopo, quando Papa Roncalli decise di rendere la Grotta più semplice e suggestiva, facendo demolire le due rampe di scale laterali.La devozione alla Madonna del Beato Giovanni Paolo II è cer-tamente nota, ma pochi sanno che Papa Benedetto XVI, lo stes-so pomeriggio del 19 aprile 2005, giorno della sua elezione, subito dopo aver impartito la benedi-

zione Urbi et Orbi dalla Loggia delle Benedizioni si fece portare in macchina proprio in questa Grotta, dove ha continuato a so-stare in preghiera alla fine delle sue passeggiate pomeridiane nei Giardini.Anche l’attuale Sommo Pon-tefice, Francesco, all’indomani dell’elezione, dopo la visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, si è recato nel pomeriggio nella Grotta di Lourdes per raccogliersi in preghiera davanti alla statua della Vergine, apparsa in una data che continua a ritornare nella Storia della Chiesa.Data, quella dell’11 febbraio, che provvidenzialmente rappre-senta la costante protezione ma-terna della Vergine Maria verso la Chiesa di Cristo, e che sembra dirci che la barca di Pietro non è mai sola e che può per questo attraversare i marosi dei tempi e le circostanze anche apparen-temente più complesse. Sempre con sicuro affidamento.

© foto Archivio fotografico L’Osservatore Romano © foto Archivio fotografico L’Osservatore Romano

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Incontrocon il Santo Padre

di Antonio Perfetti

Nel pomeriggio di venerdì 11 gennaio u.s., il Santo Padre

Benedetto XVI ha ricevuto nel-la Sala Clementina del Palazzo Apostolico i membri del Corpo della Gendarmeria e del Corpo dei Vigili del Fuoco nonché tutti gli altri appartenenti alla Direzio-ne dei Servizi di Sicurezza e Prote-zione Civile, guidati dal Direttore, Dott. Domenico Giani, insieme al Vice Direttore, Dott. Raoul Bona-relli, agli altri Ufficiali nonché ai Cappellani, Padre Joele Schia-vella, O.S.A., e Don Sergio Pellini, S.D.B.L’ udienza è stata impreziosita dalla presenza del Cardinale Tar-cisio Bertone, Segretario di Stato, dal Cardinale Giuseppe Bertello e da Sua Eccellenza Mons. Giu-seppe Sciacca, rispettivamente Presidente e Segretario Generale del Governatorato.

Dopo un saluto indirizzatoGli dal Dott. Domenico Giani, il Santo Padre ha rivolto ai presenti un di-scorso impartendo al termine la Benedizione Apostolica. Prima di lasciare la Sala Clementina il San-to Padre ha posato per una foto ricordo con tutti i componenti della Direzione.

Discorso del Santo Padre

Signor Comandante, cari Diri-genti, Commissari e Ispettori, cari Gendarmi e Vigili del Fuoco!Sono molto lieto di accoglier-vi oggi nel Palazzo Apostolico e di dedicare questo momento a tutti voi, che quotidianamente siete al servizio del Successore di Pietro, offrendo con encomiabi-le disponibilità la vostra preziosa opera diurna e notturna nello Stato della Città del Vaticano. Vi

saluto con viva cordialità, ad ini-ziare dal Comandante Dott. Do-menico Giani, che ringrazio per le parole con cui ha interpretato i vostri sentimenti, delineando gli intendimenti che orientano il vo-stro impegno. Rivolgo il mio grato pensiero al Cardinale Giuseppe Bertello e al Vescovo Mons. Giu-seppe Sciacca, rispettivamente Presidente e Segretario Generale del Governatorato, che non la-sciano mancare al Corpo della Gendarmeria e a quello dei Vigili del Fuoco il necessario sostegno. Saluto cordialmente il Cardinale Tarcisio Bertone, mio Segretario di Stato, ringraziandolo per la sua presenza a questo incontro. Una parola di apprezzamento dirigo anche a padre Gioele Schiavella e a don Sergio Pellini, per il loro ministero in favore della crescita spirituale dell’intero Corpo della

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Gendarmeria.Un saluto quanto mai affettuoso ad ognuno di voi, cari Gendar-mi! Questa circostanza mi offre l’opportunità di esprimervi con intensità di sentimenti la mia sti-ma, il mio vivo incoraggiamento e soprattutto la mia profonda ri-conoscenza per il generoso lavo-ro che svolgete con discrezione, competenza ed efficienza e non senza sacrificio. Quasi ogni gior-no ho l’opportunità di incontrare qualcuno di voi nei vari posti di servizio e di constatare di perso-na la vostra professionalità nel collaborare a garantire la sorve-glianza al Papa, come anche il necessario ordine e la sicurezza di quanti risiedono nello Stato o di coloro che prendono parte alle celebrazioni e agli incontri che si

svolgono in Vaticano. Il Corpo della Gendarmeria è chiamato a svolgere, fra i diversi compiti, quello di accogliere con cortesia e con gentilezza i pel-legrini e i visitatori del Vaticano, che giungono da Roma, dall’I-talia e da ogni parte del mon-do. Quest’opera di vigilanza e di controllo, che voi svolgete con diligenza e sollecitudine, è certa-mente considerevole e delicata: essa richiede a volte non poca pazienza, perseveranza e dispo-nibilità all’ascolto. Si tratta di un servizio quanto mai utile al tran-quillo e sicuro svolgimento della vita quotidiana e delle manife-stazioni religiose della Città del Vaticano. In ogni pellegrino o visitatore, sap-piate vedere il volto di un fratello

che Dio pone sulla vostra strada; pertanto accoglietelo con genti-lezza e aiutatelo, sentendolo par-te della grande famiglia umana. Come ho scritto nel Messaggio per la recente celebrazione del-la Giornata Mondiale della Pace: «La realizzazione della pace di-pende soprattutto dal riconosci-mento di essere, in Dio, un’unica famiglia umana. Essa si struttura, come ha insegnato l’Enciclica Pacem in terris, mediante rela-zioni interpersonali ed istituzioni sorrette ed animate da un “noi” comunitario ... La pace è ordine vivificato ed integrato dall’amo-re, così da sentire come propri i bisogni e le esigenze altrui».La vostra attività sarà tanto più ef-ficace per la Santa Sede e arric-chente per voi, quanto più si po-

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trà svolgere in un contesto di se-renità e di armonia. A tale propo-sito, è necessario che i Gendarmi che garantiscono da lungo tem-po il loro servizio in seno al Corpo e i responsabili del Comando, fa-voriscano sempre più rapporti di fiducia in grado di sostenere e di incoraggiare tutti i membri della Gendarmeria Vaticana, anche nei momenti difficili.Cari amici Gendarmi e Vigili del Fuoco, la vostra peculiare pre-senza nel cuore della cristianità, dove folle di fedeli giungono sen-za sosta per incontrare il Succes-sore di Pietro e per visitare le tom-be degli Apostoli, susciti sempre più in ciascuno di voi il proposito di intensificare la dimensione spi-rituale della vita, come pure l’im-pegno ad approfondire la vostra fede cristiana, testimoniandola coraggiosamente in ogni am-biente con una coerente con-dotta di vita. A tale scopo, vi è di aiuto l’Anno della fede che stia-mo celebrando: esso costituisce un’occasione privilegiata per ri-scoprire quanta gioia c’è nel cre-dere e nel comunicare agli altri che l’incontro salvifico e liberante con Dio realizza le aspirazioni più profonde dell’uomo, i suoi aneliti di pace, di fraternità, di amore. Nei giorni scorsi la liturgia ci ha in-vitato a contemplare Gesù che si è fatto uomo ed è venuto tra noi. Egli è la luce che illumina e dà senso alla nostra esistenza; è il Redentore che reca al mondo la pace. Contempliamo la Vergine Santissima mentre lo tiene tra le braccia, quale madre premuro-sa, per donarlo a tutti gli uomini, e accogliamolo con fiducia e gioia! Come Maria, anche noi guardia-mo con attenzione e custodiamo nel cuore le grandi cose che Dio compie ogni giorno nella storia.

Impareremo così a riconoscere, nella trama della vita quotidiana, l’intervento costante della divina Provvidenza, che tutto guida con saggezza e amore.Cari amici, rinnovo a tutti voi il grazie più sincero e affettuo-so per la vostra collaborazione; possa questo vostro generoso e apprezzato servizio essere ab-bondantemente ricompensato dal Signore. A Lui rivolgo la mia preghiera, affinché vi aiuti a svol-gere la vostra professione, fedeli sempre a quegli ideali che essa richiede. Più saldi sono i principi morali che vi ispirano, più auto-revoli saranno i vostri interventi. Continuate ad agire sempre con tale spirito. Vi proteggano e so-stengano nelle giuste aspirazioni che nutrite i vostri celesti patroni, l’Arcangelo San Michele e Santa Barbara; vi sia di conforto e di in-coraggiamento la mia costante benevolenza; e vi accompagni la speciale Benedizione Apostoli-ca, che di cuore imparto a voi e alle vostre famiglie.

Discorso del Dott. Giani

PADRE SANTO GRAZIE! Un grazie quanto mai sentito, perché nasce dalla consapevo-lezza del significato profondo del Suo gesto nei confronti di quel-li che, talvolta, vengono definiti come “Angeli custodi del Papa”. In realtà è l’Arcangelo Michele ad assistere noi e ad ispirare il nostro quotidiano servizio, nel ri-chiamo alla dimensione di fede che costituisce la base e la linfa vitale della nostra opera.Averci voluti oggi, tutti insieme, qui con Lei, è un segno che - se me lo consente Santità - ci inor-goglisce; noi, che ogni giorno sia-mo a contatto con il Suo supre-

mo Ministero, nel nascondimento per la maggioranza di noi, ma nella gioia di poterlo servire. Sono sicuro di interpretare il pensiero di tutti noi, nell’affermare che sen-tiamo di trovarci veramente nel-la casa di un padre che coglie i sentimenti sinceri, le tensioni, le ansie, ma soprattutto la fedeltà e l’amore che animano ogni istan-te del nostro agire a tutela della Sua Persona, dei suoi Collabora-tori, e di quanti, da ogni parte del mondo, vengono a Lei per essere confermati nella fede comune.Ringrazio dal profondo del cuore l’Em.mo Card. Tarcisio Bertone, Suo Segretario di Stato, l’Em.mo Card. Giuseppe Bertello, Presi-dente del Governatorato, ed il Segretario Generale, S.E. Mons. Giuseppe Sciacca, che han-no avuto la benevolenza di ac-compagnarci in questa speciale occasione; sono nostri Superiori, ma sono anche dei veri Pastori, guide e - se posso permettermi - amici. Desidero inoltre ringraziare il nuovo Prefetto della Casa Pon-tificia e Suo Segretario Particola-re, S.E. Mons. Georg Gänswein, ed il Reggente, Mons. Leonardo Sapienza. Con l’intera famiglia del Vaticano, sentiamo di servire - ognuno per la propria compe-tenza - come piccoli cirenei, Lei, Santo Padre, che porta sulle spal-le il peso dell’umanità per il gra-voso servizio che il Signore Le ha affidato quale Supremo Pastore della Chiesa. La salutano, insieme a me, i Su-periori del Corpo della Gendar-meria, i nostri assistenti spirituali, padre Gioele Schiavella e don Sergio Pellini, tutti i Gendarmi, gli uomini del Centro Operativo di Si-curezza, i Vigili del Fuoco, che for-niscono ogni giorno un particola-re servizio, gli ufficiali della Banda

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Ormai è divenuta una tradizione che si realizza ogni anno dopo il 6 gennaio. È la Festa della

Befana che riunisce in un momento di comunione e di vicinanza tutti i familiari del personale della Dire-zione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile. Una festa soprattutto per i bambini che hanno potuto vedere da vicino e toccare la “vecchietta”, qual-cuno con timore, i più piccini, altri con impazienza, i più grandi, discesa dal cielo, apparendo dal buio, “aiutata” dalla lunga scala dei Vigili del Fuoco. E così nella serata di venerdì 11 gennaio u.s. da-vanti alla “Mensa di Servizio”, dopo essere apparsa dal nulla, la Befana ha distribuito i desiderati ed aspettati doni ai numerosissimi bambini presenti, salutati dall’Em.mo Cardinale Giuseppe Bertello,

Presidente del Governatorato e dall’Ecc.mo Mons. Giuseppe Sciacca, Segretario Generale, che, an-che quest’anno, non hanno voluto far mancare il loro affetto e amicizia. Successivamente nei locali della predetta mensa si è svolto un momento conviviale nel corso del quale il Direttore, Dott. Domenico Giani, ha rivolto ai pre-senti un grazie, facendo riferimento soprattutto alle consorti, per la costante pazienza con la quale af-frontano i disagi derivati dalle difficoltà del servizio.Al termine della festa, ogni dipendente ha ricevuto un pacco contenente generi alimentari impreziosi-to da un dono inviato dal Santo Padre.La Banda del Corpo della Gendarmeria ha allieta-to la serata.

Musicale, il presidente dell’Asso-ciazione dei Gendarmi in conge-do ed il personale ausiliario della nostra Direzione. Le nostre fami-glie che condividono il nostro servizio, nonostante le quotidiane fatiche, Le esprimono - attraverso noi - gli auguri filiali più affettuosi e chiedono la Sua Benedizione Apostolica.Nell’anno appena trascorso – caratterizzato anche da avve-nimenti di grande rilevanza ec-clesiale, come l’inaugurazione dell’Anno della fede, il cinquan-tesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, il Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione - ol-tre 2 milioni e mezzo di fedeli sono venuti qui per incontrarLa e tanti, molti di più, sono passati attra-verso i luoghi più rappresentativi della Città del Vaticano per respi-rare comunque l’atmosfera che circonda la “Casa del Papa”, per

accostarsi al linguaggio universa-le della Chiesa anche attraverso l’ammirazione delle opere d’arte qui custodite. Tutti, secondo lo stile che Lei testimonia quotidia-namente, abbiamo accolto con gioia, su tutti abbiamo vigilato per garantire la serenità necessaria a cogliere fino in fondo il senso pro-fondo del Ministero petrino e del-la missione della Chiesa nel mon-do. E sebbene non siano manca-te difficoltà, tutto è sempre stato accettato e vissuto nella fedeltà alla nostra missione a servizio del Successore dell’Apostolo Pietro. Siamo consapevoli della neces-sità di affinare sempre di più la nostra professionalità, fatta di competenza e di generosa de-dizione, in collaborazione con la Guardia Svizzera Pontificia, con l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano” e con le altre Forze di sicurezza italiane.

Siamo pronti ad affrontare il no-stro compito con serenità, certi del grado di preparazione rag-giunto, determinati nel seguire la strada della collaborazione sul piano internazionale con le altre Forze di sicurezza, orgogliosi del-la fiducia dei Superiori, forti del-la protezione di San Michele, e soprattutto felici di sapere che il Papa ci segue con paterna be-nevolenza, apprezza i nostri sforzi pur se limitati dalla fragilità uma-na e ci manifesta, anche con questo incontro, il Suo affetto.Padre Santo, Le assicuriamo fe-deltà, obbedienza, preghiera, so-stegno! L’opportunità che oggi ci ha concesso è per noi un’iniezio-ne di fiducia tale da consentirci di proseguire con entusiasmo e con gioia rinnovati. Voglia concederci la Sua paterna Benedizione, che ci accompagni nel nostro servizio quotidiano. Grazie Santità!

LA FESTA DELLA BEFANAdi Antonio Perfetti

All’Ombra del Cupolone

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I l 26 gennaio scorso, con un co-municato apparso anche su

L’Osservatore Romano, il Santo Padre Benedetto XVI ha nomina-to per un quinquennio il Vice Di-rettore della Direzione dei Servizi Tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il Reverendo Sacerdote Dott. Rafael Garcìa de la Serrana Villalobos, del Clero della Prelatura persona-le dell’Opus Dei.

Il Reverendo Don Garcìa è origi-nario di Granada, in Andalusia, è laureato in Fisica ed ha già pre-stato la sua opera pastorale pres-so la Città di Bilbao. Don Rafael, come tutti noi ormai molto affettuosamente lo chiamia-mo, è entrato a pieno titolo nella nostra Direzione e in poco tempo si è già guadagnato la stima ed il rispetto di tutti. Sia per la professio-nalità che quotidianamente dimo-

stra, sia per la capacità di ascoltare e capire le problematiche che una Direzione articolata come quel-la dei Servizi Tecnici ogni giorno è chiamata ad affrontare e risolvere.Tutto il personale della DST formu-la al Reverendo Don Rafael i mi-gliori auguri per l’importante inca-rico, assicurandogli nel contempo la massima collaborazione.Da parte di tutti noi, di nuovo tanti auguri Don Rafael!

IL NUOVO VICE DIRETTOREDELLA DIREZIONE DEI SERVIZI TECNICI

di Riccardo Pelliccioni

21 Marzo 2013

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Come già accaduto in occa-sione della morte di Giovan-

ni Paolo II e della Sua Beatifica-zione, l’Aula Paolo VI torna ad essere nuovamente impegnata ad ospitare migliaia di giornali-sti e operatori di ogni parte del mondo all’interno del Media Center, in relazione al periodo di Rinuncia di Papa Benedetto XVI, della Sede Vacante, del Concla-ve, dell’Inizio solenne del nuovo Pontificato per terminare con la festività della Santa Pasqua.A partire dal 12 febbraio, in rife-rimento alle direttive impartite dal Sostituto della Segreteria di Stato, dalla Segreteria Gene-rale del Governatorato e dalla Segreteria dell’APSA, la mac-china organizzativa della Sala Stampa della Santa Sede si è messa in moto ed avvalendosi del contributo del Sig. Vik van Brantegem e dell’Arch. Guido Rainaldi, come Coordinatore Generale e Coordinatore dei Lavori del Media Center, nonché del supporto delle strutture tec-niche della Direzione dei Servizi Tecnici, del Servizio dei Laboratori ed Impianti, della Direzione delle Telecomunicazioni, del Servizio Telefoni e Internet Vaticani, della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile, del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, della Tipografia, dei Giardini, degli ad-detti dell’Aula Paolo VI e dell’ef-ficace sostegno del Corpo della Gendarmeria per il puntuale la-

voro di sicurezza e schermatura dell’intero Edificio dell’Aula Paolo VI, si è potuto realizzare l’intero allestimento portato a termine entro il 24 febbraio u.s., secondo quanto previsto nel programma dei lavori.L’installazione del Media Center temporaneo aveva lo scopo di ospitare le operazioni televisive, radiofoniche e giornalistiche in cui sono confluite quattro distinte realtà con diverse esigenze ope-rative.- Area Mondovisione;- Area Televisioni;- Spazio Aperto Radio;- Centro Servizi Stampa.All’interno dei quattro settori sono sorte rispettivamente sette Aree composte da:- Area A – Mondovisione (coordi-nato dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali-Worldwide Telecasts from the Vatican e RAI-

Eurovisione) con 18 TV desk con Sala di Controllo della Postazione Assistenza Cronisti, PAC RAI per la telecronaca dei commentatori televisivi;- Area B – Televisioni (coordinate dal Media Center) con 21 cabine di lavoro per le testate televisive con ISDN, telefono in teleselezio-ne, LAN, feed CTV e audio Radio Vaticana fino a 8 tracce linguisti-che della Radio Vaticana;- Area C – Spazio Aperto Radio (coordinato dalla Radio Vatica-na-Relazioni Internazionali e Euro-pean Broadcasting Union-EBU Ra-dio Ginevra) con 28 postazioni in spazio aperto per testate radiofo-niche + 4 studio, tutto con allesti-mento ISDN, LAN, telefono, telese-lezione e corrente elettrica 1,5 kW;- Area D – Cabine e Studio Radio (coordinate da Radio Vaticana-Relazioni Internazionali e European Broadcasting Union-EBU Radio

AULA PAOLO VIMEDIA CENTER 2013

di Guido Rainaldi

All’Ombra del Cupolone

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Ginevra) con 11 cabine e 1 stu-dio per testate radiofoniche;- Area E – Cabine Radio presso l’Aula delle Benedizioni (coordi-nate da Radio Vaticana-Relazio-ni Internazionali) cabine radio-cronisti della Radio Vaticana;- Area F – Centro Servizi Stampa (coordinato dal Media Center) spazio aperto con posti di lavoro per giornalisti e per testate foto-grafiche, con connessioni WiFi, 50 posti di lavoro serviti di rete elettri-ca, 25 postazioni con PC e stam-panti, con connessione Internet via LAN e corrente elettrica, 40 postazioni per Laptop con con-nessione Internet via LAN e cor-rente elettrica, 25 postazioni dedi-cate con connessione Internet via LAN, telefono in teleselezione, dif-fusione audio internazionale Ra-dio Vaticana e corrente elettrica. - Ufficio di Coordinamento.Le Aree sopra menzionate sono state ricavate utilizzando gli spa-zi di tutta la superficie dell’Atrio dell’Aula Paolo VI, del sotto Atrio, della zona verso il Dono di Maria, del Primo Piano della zona Regia lato Cavalleggeri e di parte della Platea dell’Aula.È stata utilizzata anche l’Aula Nuova del Sinodo, nei quali spa-zi sono stati apportati temporanei interventi di messa in sicurezza con sistemi di schermature idonei a garantire il sereno e sicuro lavo-ro delle Congregazioni Generali dei Padri Cardinali.A partire infine dal 25 febbraio u.s. il centro operativo del Media Center ha cominciato a riceve-re i primi operatori media e dal 4 marzo si è potuto utilizzare a pieno l’intero impianto in concomitanza dell’inizio dei lavori delle Congre-gazioni Cardinalizie.

21 Marzo 2013

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I Nuovi Allievi Gendarmie le attività della Gendarmeria

durante le fasi del Conclavedi Fabio Vagnoni

Dal mese di dicembre scorso il Corpo della Gendarmeria

amplia la sua “famiglia” con il re-clutamento di 15 Allievi Gendar-mi, di età compresa tra i 21 ed i 25 anni, che hanno superato nu-merose fasi concorsuali teoriche, pratiche, psico-fisio attitudinali per una durata complessiva di ol-tre un anno.Dopo una prima fase di formazio-ne a carattere prevalentemente tecnico-pratico, detta aliquota di personale della Gendarmeria, se-guirà un periodo formativo dalla connotazione squisitamente di-dattica che durerà fino al mese di giugno. Il piano di studi degli Al-

lievi è stato realizzato con l’obiet-tivo di attagliare la preparazione dei futuri Gendarmi a quelle che sono le recenti norme cogenti sia statuali che precipue alla Di-rezione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile quindi al Corpo della Gendarmeria e pertanto che afferiscono sia all’ambito in-terno che al contesto internazio-nale. Proprio in virtù di ciò è stato necessario pianificare la durata del periodo formativo in sei mesi complessivi.Durante tale periodo i nuovi ra-gazzi effettueranno anche attivi-tà di affiancamento al personale in servizio effettivo. Tale sodalizio

di attività, didattiche e pratiche, contempera la duplice necessi-tà di fornire il know how didatti-co ed allo stesso tempo acquisi-re dimestichezza ed esperienza nelle quotidiane attività di polizia di frontiera, dogana, giudiziaria e così via. In aggiunta a ciò la complessità e l’ambito variegato a cui è sop-posto il personale del Corpo ne-cessita di un bagaglio di prepara-zione che permetta di affrontare, o perlomeno saper approcciare, alle diverse casistiche.Considerate le attuali contingen-ze sorte con le dimissioni di Papa Benedetto XVI, tuttavia, gli allievi

All’Ombra del Cupolone

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daranno supporto al personale più anziano e per tale speciale ed improvvisa esigenza, si è reso indi-spensabile interrompere il periodo formativo.Nelle fasi che precedono il Con-clave e durante lo stesso infatti il Corpo della Gendarmeria è for-temente impegnato a garantire il corretto svolgimento dell’alta Assise, secondo quelle che sono le disposizioni del Cardinale De-cano del Collegio Cardinalizio e del Cardinale Camerlengo, l’in-dipendenza dei Cardinali soprat-tutto durante i loro spostamenti e la sicurezza nelle aree dello Stato all’uopo impiegate. Tutto ciò in aggiunta alle consuete attività

che vedono quotidianamente gli uomini della Gendarmeria a tute-la della sicurezza e della viabilità dello Stato.Per il periodo in parola vi è la ne-cessità di una minuziosa attività di difesa e contrasto alle aggressioni informatiche che rappresentano ormai l’ultima frontiera della cri-minalità.Di pari passo si sono rese neces-sarie anche attività di contro-ingerenza che permettano il re-golare svolgimento delle attività Cardinalizie nella massima segre-tezza sia nelle fasi delle Congrega-zioni Generali che, e soprattutto, durante il Conclave. Il personale del Corpo, nel recente passato

ha seguito un iter formativo teso a garantire adeguata formazio-ne in merito ad attività di difesa ed anti ingerenza da possibili at-tacchi elettronici per rispondere adeguatamente a questo tipo di necessità investigative, nella mas-sima discrezione e riservatezza anche attraverso l’utilizzo di spe-cifiche apparecchiature. Quest’anno infine vi è una novità storica. Con le dimissioni di Bene-detto XVI ed il suo temporaneo ritiro presso la residenza di Ca-stel Gandolfo si è reso necessario creare un distaccamento presso la zona Extraterritoriale al fine di garantire la sicurezza al Pontefice Emerito.

Tra la quiete dei monti de La Verna, il Personale della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Prote-

zione Civile (Corpo della Gendarmeria e Corpo dei Vigili del Fuoco) ha svolto due giorni di pre-ghiera e meditazione a contatto con la vita quoti-diana dei frati francescani del Santuario della Ver-na, in preparazione della Santa Pasqua.Il ritiro, distinto in tre gruppi, si è svolto nei giorni 18/19, 20/21 e 22/23 febbraio guidato da Don Ser-gio Pellini, Cappellano della Direzione.Il primo giorno è iniziato con la recita dell’Ora Nona e la successiva processione alla Cappel-la delle Sacre Stimmate quindi con la recita dei Vespri. Il giorno successivo, la recita delle Lodi ha proseguito il percorso spirituale, terminato con la celebrazione della Santa Messa nella Cappella delle Stimmate.

I momenti di preghiera collettiva sono stati inter-vallati dalle conferenze tenute da Padre San-dro Guarguaglini, O.F.M., sul tema “L’Anno delle Fede”, dalla visione del film “Popieluszko” e da momenti di riflessioni personali.

RITIRO SPIRITUALE PER IL PERSONALE DELLA DIREZIONE DEI SERVIZI

DI SICUREZZA E PROTEZIONE CIVILEdi Antonio PerfettI

21 Marzo 2013

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Il prossimo ottobre i Patrons of the Arts in the Vatican Museums festeggiano il

trentesimo anniversario di attività a favore dell’immenso patrimonio storico-artistico di monumenti, musei e gallerie pontificie. L’ini-ziativa sarà commemorata in Vaticano con una serie di conferenze ed eventi culturali che porteranno in visita a Roma un numero imponente di Patrons da tutto il mondo. L’idea di creare un’associazione di bene-fattori per finanziare progetti di restauro e conservazione delle opere d’arte in Vatica-no è stata concepita nel 1983 durante la prima grande mostra della raccolta Vatica-na al Metropolitan Museum of Art di New

York. Infatti, il primo “capitolo” è stato fon-dato proprio in quella città dall’allora Se-gretario Generale dei Musei Vaticani, Wal-ter Persegati, insieme ad un ristretto numero di pregevoli benefattori legati alla Basilica di Saint Patrick. Con il sostegno attivo del Rettore, nacque cosi l’associazione dei pri-mi Patrons, con soci - cattolici e non - uniti da amicizia e dall’ammirazione per la storia della Chiesa Cattolica e del Sommo Pon-tefice. Nello stesso periodo si fondarono i capitoli storici della Florida, della California e del Texas. Ogni anno i membri dei vari capitoli si recano in visita a Roma, con par-ticolare attenzione ai Musei Vaticani dove

BUON COMPLEANNOAI PATRONS:TRENT’ANNIDI RESTAURI ARTISTICIdi Georgina Bernett

In commemo-razione del 50° Anniversario di Sacerdozio del Card. Francis George, Ar-civescovo di Chicago, i Pa-trons di Illinois hanno finan-ziato il restauro del dipinto “Madonna col Bambino” (XVI secolo). Il Car-dinale George e la Patron Leader Anne Shea nel labo-ratorio restauro dei Musei con Padre Mark, M. Pratelli, M. Alesi e B. Maroc-chini

All’Ombra del Cupolone

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I Patrons del Belgio am-mirano il dia-dema cinese della dinastia Qing in fase di restauro

possono vedere in prima persona i lavori da loro sovvenzionati.Sono innumerevoli le opere restaurate nel corso degli anni grazie alla generosità di que-sti benefattori e al costante impegno dell’In-ternational Director. Dopo Persegati, il grup-po è stato diretto da P. Allen Duston, O.P., e oggi da P. Mark Haydu, L.C., coadiuvati da uno staff con sede ufficiale nella Prima Log-gia del Palazzo Apostolico in Vaticano.Le Stanze di Raffaello, i Quattrocentisti della Cappella Sistina, le Stanze del Pinturicchio, le opere del Beato Angelico nella Cappel-la di Nicolò V, la Collezione Guglielmi di vasi

etruschi, le più importanti statue greche e ro-mane del Museo Pio Clementino e il Museo Gregoriano Profano, la centinaia di dipinti della Pinacoteca e della sezione di Arte Mo-derna e Contemporanea, il restauro interno ed esterno della Casina Pio IV, la Fontana di San Giuseppe davanti al Governatorato, gli Scavi di Santa Rosa per non menzionare la vasta mole di lavori edili ed editoriali, sono solo alcune fra le opere che hanno benefi-ciato della generosa missione dei Patrons, il tutto volto alla cura dell’immenso patrimo-nio artistico, conservato per l’intera umanità e affidato al Santo Padre.

21 Marzo 2013

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Il giorno 11 febbraio u.s., il Santo Padre, durante il Concistoro per le Cause dei Santi, ha annuncia-

to le sue “dimissioni” da Sommo Pontefice a partire dalle ore 20.00 del 28 dello stesso mese.Allo sbigottimento che ha colpito tutti noi è subito seguita anche la preoccupazione, data la straordi-narietà dell’evento, di dover coordinare i vari repar-ti della Direzione in un contesto, denso di incertezze, che nessuno, anche tra i più anziani del personale laico e religioso, aveva mai affrontato.La portata della novità si è cominciata a delinea-re, operativamente parlando, con lo spostamen-to della celebrazione della Funzione delle Ceneri, il mercoledì 13, da Sant’Anselmo e Santa Sabina all’Aventino alla Basilica di San Pietro per garantire il particolare afflusso di fedeli: si è proceduto con un allestimento di paramenti sacri e funzionali del tutto straordinario, degno delle grandi Cerimonie.Dal punto di vista organizzativo, quindi, il primo pas-so da compiere è stato sollecitare lo spirito comu-ne di affiancamento e collaborazione; in virtù di ciò sono state sospese le ferie ed i permessi di recupe-ro del personale chiedendo, contestualmente, la completa disponibilità degli autisti che, in tale circo-stanza, dovranno garantire lo spostamento dei Car-dinali sia durante il Conclave, dalla Domus Sanctae Marthae al cortile San Damaso (per recarsi presso la Cappella Sistina circa quattro volte al giorno) e, successivamente all’elezione del nuovo Pontefice, in occasione delle grandi celebrazioni liturgiche e degli incontri riservati.

Al fine di garantire tutti gli autoservizi necessari è stato coinvolto anche il personale che usualmente svolge mansioni diverse da quelle di autista, come ad esempio il personale tecnico dell’Officina del Servizio della Motorizzazione, impegnata ad ultima-re i lavori correnti per gestire le emergenze relative alle vetture utilizzate durante questo periodo.Che si era di fronte ad un evento eccezionale, non solo dal punto di vista mediatico, si è avuta la con-ferma anche dalla partecipazione di circa 150.000 fedeli all’ultima Udienza pubblica di mercoledì 27 febbraio, dove la Floreria ha provveduto, in un solo giorno, alla sistemazione dei consueti allestimenti re-ligiosi e di oltre 30.000 sedie.In tale contesto la Floreria, chiamata ad eseguire i vari allestimenti, è certamente il reparto più stret-tamente coinvolto: ha curato, tra l’altro con estre-ma rapidità, il trasloco di tutti gli effetti personali del Santo Padre dall’Appartamento in tempo utile per permettere al Cardinale Camerlengo di apporre i sigilli a quella che è stata l’ultima dimora papale di Benedetto XVI.Nel frattempo si è provveduto all’approvvigiona-mento dei notevoli quantitativi di stoffa necessaria per la copertura del pavimento ligneo della Cap-pella Sistina, al restauro di sedie, tavoli, stand e di tutte le numerose suppellettili che verranno ado-perate all’interno del prossimo Conclave: a titolo di curiosità basti citare la predisposizione delle 240 palline in legno, con relativi contenitori, che verran-no utilizzate sia per sorteggiare le stanze occupate

in conclavedi Giovanni Amici

 

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LE NOVITÀ IN EDITORIA

È ora in vendita presso i book-shop dei Musei Vaticani la

nuova Guida generale alla Città del Vaticano pubblicata da Edi-zioni Musei Vaticani, Libreria Editri-ce Vaticana e Jaca Book, disponi-bile in ben sei lingue. Ideata come guida turistica, essa illustra i luoghi della Città del Vaticano attraver-so una lettura agile ma di rigore scientifico nei suoi contenuti scritti, con il contributo di massimi esper-ti interni ed esterni del Vaticano. L’introduzione ripercorre le vicen-de millenarie del territorio, fino alla costituzione dello Stato odierno, con una dettagliata descrizione dell’urbanistica e la topografia antica di quello che era conosciu-to come il colle Vaticanus. La prima parte esplora la Città, dalla Basilica di San Pietro alle Necropoli, passando per la Biblio-

teca Apostolica, l’Archivio Segre-to e i Giardini, raccontandone la storia e descrivendone la struttura originaria, le scoperte archeologi-che e l’architettura. Di ogni luogo viene proposto un itinerario che guida il visitatore alla scoperta an-che dei contesti meno conosciuti.La seconda parte è dedicata ai Musei Vaticani. La pluralità degli ambienti è illustrata dai curato-ri dei reparti: dall’universalmente nota Cappella Sistina, alle celebri Stanze di Raffaello, dalla statuaria greco-romana fino alle collezio-ni etnologiche e a quelle di arte contemporanea. Il volume è esaustivo, affidabile, minuziosamente documentato, con un completo corredo icono-grafico a colori e alla fine alcune informazioni con diverse indicazio-ni utili al visitatore.

dai Cardinali nella Domus che durante il Conclave nonché della bobina con il particolare filo rosso che sarà impiegato per infilare le schede di voto, dopo i vari spogli, destinate ad essere bruciate, di volta in volta, dentro la stufa utilizzata per la fumata, così come i relativi contenitori (urne e borse).La Floreria si occuperà anche dell’allestimento del-la Basilica di San Pietro per la Santa Messa “Eligen-do Romano PontIfice” (che anticipa l’ingresso in Conclave dei Cardinali elettori), della Sala Ducale (che ospiterà il guardaroba) e dell’Aula delle Be-nedizioni (utilizzata come vestizione); allestirà altresì la Cappella Paolina (per le funzioni dei Cardinali elettori) e la Sala del Pianto (per la riflessione del nuovo Pontefice).Alla fumata bianca, come sempre, è previsto l’inter-vento per apprestare la Loggia della Benedizione “Urbi et Orbi” con lo strato rosso interno bianco (per la prima volta senza stemma del Papa precedente): il tendaggio ed il rivestimento delle colonne viene fatto preventivamente prima dell’ingresso dei Cardi-

nali in Conclave in modo da essere pronti a qualsiasi evenienza. La Floreria sarà impegnata, ovviamente, anche per la Santa Messa che il nuovo Pontefice ce-lebrerà in presenza dei soli Cardinali, probabilmente nella Cappella Paolina, per la Messa dell’Incorona-zione e, successivamente, per la presa di possesso della Basilica di San Giovanni in Laterano.

 

di Georgina Bernett

 

21 Marzo 2013

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Meditare la profonda drammaticità della Pas-sione di Gesù attraverso la testimonianza

vissuta e scritta dall’evangelista Giovanni è stato il tema dell’evento, coordinato da Neria De Gio-vanni, sul nuovo libro del Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente emerito del Governatorato. Presentato il 6 febbraio nella Libreria Editrice Vaticana in via di Propaganda a Roma, il volume “Passione, Risurre-zione - Riflessioni sul Vangelo secondo Giovanni” offre un’accurata lettura degli episodi più salienti della vita di Gesù a partire dalla sua cattura nell’Or-to degli Olivi. Scritta con grande ricchezza semanti-ca la sua forma “apre il cuore” e allo stesso tempo trasmette lo splendore delle Sacre Scritture. Così lo definisce nel suo discorso il relatore Mons. Luigi Ca-valiere, Canonico della Basilica di San Pietro. Numerosi i presenti fra il clero, amici e vecchi colla-boratori del Governatorato e della Curia Romana, inclusi i due artisti che hanno illustrato con disegni originali i vari capitoli: i Maestri Franco Murer di Fal-cade (Belluno) e Antonio Giuseppe Lomuscio di Trani. In mostra per l’occasione, i disegni sono stati interpretati dalla Dott.ssa Isabella Salandri, collabo-ratrice dei Musei Vaticani, che ne ha esaltato la for-za espressiva e la tecnica pittorica. Franco Murer è anche autore dei pannelli di bronzo della fontana

di S. Giuseppe nei Giardini Vaticani, mentre Antonio Lomuscio sta preparando una grande statua di S. Michele, che parimenti sarà posta accanto al Pa-lazzo del Governatorato. L’iconografia - spiega la Dott.ssa Salandri - illumina il linguaggio del Vangelo di Giovanni in una commovente visione.Oltre al volume sulla Passione, è stato presentato, il 5 marzo, all’Istituto Patristico Augustinianum, il libret-to intitolato “Via Crucis”, sempre dello stesso Auto-re. Fra i relatori, P. Gianfranco Grieco, del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il quale ha commentato il significato della Via Crucis, devozione tra le più alte, che fa rivivere nei cuori dei cristiani il tragico epilogo dell’amore di Gesù per noi tutti. Vania De Luca, giornalista di RaiNews 24, ha condiviso le sue riflessioni su immagini e parole che offrono una sin-tesi contemplativa del tratto di strada che condu-ce alla salvezza. Isabella Salandri ha evidenziato le tecniche espressive dei disegni di Franco Murer, che illustrano la prima pagina di ogni Stazione. Il tratteg-gio e l’acquarello, fatti con gesti di drammatica eloquenza, potenziano le emozioni trasmesse dal testo. Molto gradita dal pubblico presente è stata la lettura di alcuni brani del libro proposti dalla voce suadente di Orazio Coclite, redattore della Radio Vaticana, ben noto per le sue letture in diretta du-rante la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo con il Papa. La sintesi della “Via Crucis” si offre come comple-mento del libro “Passione - Risurrezione”. Ogni sta-zione è articolata in tre momenti: visione (la presen-tazione della scena tratta dal racconto evangelico e da fonti storiche), significato, (l’applicazione spiri-tuale nella vita del fedele), e preghiera (il naturale moto del cuore che ne deriva).La vasta preparazione culturale dell’Autore, con-clude P. Grieco, sia teologica che storica, rende il contenuto dei due volumi un pregevole mezzo per guidarci a condividere la sofferenza della Croce fino al trionfo della Gloria. Immagine, questa, che diventa augurio di Buona Pasqua!

IN DUE LIBRI GESÙDALLA CROCE ALLA GLORIAdi Georgina Bernett

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LA PAROLA DEL PAPAIL SA

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ratelli e sorelle, buonasera!Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.

[Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre]

E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!

E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me. […]Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

[Benedizione]

Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!

“Ftratto dal suo primo discorso in Piazza San Pietro

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COPPA VATICANA(stagione 2012 - 2013)

di Giancarlo Taraglio

A ll’inizio della stagione cal-cistica si è svolta la Coppa

Vaticana, quest’anno intitola-ta alla memoria del caro Sergio Valci, che è stato il Presidente dell’attività calcistica dei dipen-denti vaticani fin dal suo inizio nel 1972, venuto poi a mancare pro-prio durante la coppa stessa. Ma come avrebbe voluto lui, biso-gnava non fermarsi e continuare in suo ricordo e cercare di fare al meglio ciò che lui ha fatto con tanto amore in questi 40 anni!La sera di lunedì 10 dicembre alle ore 20.00, prima della gara di finale della Coppa Sergio Val-ci (già Coppa Vaticana), nella cappella dell’Oratorio di San Pie-tro, il Cappellano della Guardia Svizzera mons. Alain Guy de Ra-emy ha celebrato la Santa Mes-sa in suffragio ed in ricordo del “nostro” Sergio Valci, con i “suoi” giocatori e sul “suo” campo, alla quale hanno partecipato oltre ai giocatori e ai Dirigenti delle varie squadre, anche la moglie signo-ra Marlise e i figli Roberto, Stefa-

no e Daniela ai quali va il nostro affetto e la nostra amicizia.Venendo alla gara, la finale si è disputata tra la squadra della Dir-seco (Servizi Economici) e quel-la della Fortitudo 2007 (squadra formata da dipendenti di diverse amministrazioni vaticane). Nata il primo marzo del 2007 e guidata fin dalla sua Fondazione dal suo Presidente Paolo Di Donato, ap-partenente al Corpo della Gen-darmeria, la squadra è passata dall’ultimo posto della Coppa del 2007, alla finale della Coppa di questa stagione. La Dirseco e la Fortitudo 2007 sono giunte alla finale eliminando in semifinale rispettivamente le squadre del Pantheon S.D. (Telefoni S.C.V.) e della New Hermes (Musei Va-ticani). A sorpresa e con tutti i pronostici a sfavore, la Fortitudo 2007 ha sconfitto la Dirseco, ca-pace nella stagione passata di realizzare il prestigioso “triplete”.I giocatori della Fortitudo 2007 hanno alzato la Coppa dopo un’avvincente ed incerta fina-

le, durante la quale non sono bastati i tempi regolamentari e i successivi tempi supplementari per decretare la vincitrice. Il ri-sultato è rimasto bloccato sullo 0 a 0 e si è andati quindi alla lotteria dei calci di rigore. Emo-zionante e rocambolesca la lotteria dei rigori. Dopo il primo tiro andato a segno per ogni squadra, la Fortitudo 2007 sba-glia il secondo rigore mentre la Dirseco, realizzando i successivi tiri, si porta sul 3 a 1. Ma quando tutto sembrava perso succede quello che non ti aspetti e che rende questo sport avvincente ed emozionante fino alla fine: la Dirseco sbaglia in sequenza il quarto e quinto rigore, mentre gli avversari non sbaglieranno più, vincendo quindi con il pun-teggio di 4 a 3.Della Fortitudo 2007 è anche il capocannoniere della Coppa, Fabrizio Gaudio dell’A.P.S.A.Al termine della competizione la signora Marlise e Daniela Valci hanno premiato vincitori e… vinti.

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... il mio telefono ha squillato per un falchetto attorniato da gabbiani e corvi pronti a trasformarlo in un boc-cone prelibato, e sì quella mattina di febbraio faceva tanto freddo per tutti e tutti erano interessati, ma un solerte custode mosso a compassio-ne perché il bellissimo rapace non riusciva ad alzarsi in volo, si è ricor-dato del nostro impegno. Grazie a questa segnalazione l’ho raggiunto vicino ad una vetrata, ma la sua af-fascinante bellezza, propria dei fieri rapaci, discordava dalla dolcezza e fiducia che i suoi occhi esprime-vano, come in attesa di un sicuro intervento…un attimo, senza reazio-ni, senza emettere alcun suono ed ecco la gioia di tenerlo con me al sicuro.L’urbanizzazione delle campagne ha portato questi animali conside-rati selvatici a convivere nei centri urbani, in particolare i falchi hanno

saputo approfittare di questi nuovi habitat, tra i vari falconiformi il ghep-pio, è quello che più comunemente si trova in città e l’habitat della Città del Vaticano risulta un eccellente ecosistema. Il suo volo oscillante, detto a “Spirito Santo”, caratteristi-ca di rimanere fermo nell’aria bat-tendo leggermente le ali, tenendo la coda aperta a ventaglio, sfrut-tando le correnti ascensionali e così restando sorretto dall’aria, ci ricorda il volo della colomba tanto rappre-sentata nell’iconografia cristiana.Ora la nostra “gheppietta” si trova nella voliera di riabilitazione del Cen-tro Recupero di Fauna Selvatica di Roma con una faccetta mogia mogia, ma con la pancina piena, frastornata ancora dalla degenza causata da un trauma cranico, ma nella sicurezza di ritornare a “volteg-giare a Spirito Santo” salutando il nostro Papa Francesco.

nuovi e vecchi amici in vaticano

Una mattina ai musei vaticani...

di Giulia Artizzu

CONCERTO DELL’8 MAGGIO 2013 ORGANIZZATO DALLA“CARLO ROMANO ONLUS”di Tiziana Cini

Per non dimenticare la figura del Dr. Carlo Ro-mano, officiale sanitario del Vaticano. La Onlus

costituita a suo nome dalla moglie Tiziana e dai fi-gli Riccardo e Michele prosegue la missione che il Dr. Romano si era proposto e che portava avanti con professionalità ed amore: aiutare, curare e so-stenere le persone che ne hanno bisogno. Per rac-cogliere i fondi destinati a questo obiettivo il giorno 8 maggio presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Via dei Greci a Roma, nella Sala accademica, alle ore 20, i Maestri Ivo Meccoli ed Antonio Valente ter-

ranno un concerto per clarinetto e pianoforte, il cui ricavato sarà devoluto alla Onlus. Tutti sono invitati a partecipare. I biglietti potranno essere acquistati anche direttamente il giorno del concerto a partire dalle ore 19, con un contributo minimo di € 15,00.Per informazioni e prenotazioni : telefono, fax o mail alla Sede della ONLUS, (06 3721703, fax 06 37516194- e mail : [email protected].

Per saperne di più :www. associazionecarloromano.com

21 Marzo 2013

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Con la rinuncia al Ministero Petrino di Be-nedetto XVI annunciata l’11 febbraio

2013 l’Ufficio Filatelico e Numismatico ha subito messo in moto le attività previste per questa singolare e delicata fase storica.Prima fra tutte l’emissione dei francobolli re-alizzati per la Sede Vacante, che intendono innanzitutto ricordare l’avvenimento e assi-curare la continuità nell’emissione di valori postali, da usarsi per spedire corrispondenza solo nel periodo di durata della sede vacan-te stessa. Per la prima volta in assoluto, in questa cir-costanza, l’emissione della serie, composta da 4 valori corrispondenti alle tariffe più uti-lizzate, si è potuta far coincidere con il pri-mo giorno di Sede Vacante, il 1° marzo 2013. Questo naturalmente è stato reso possibile solo grazie all’annuncio di Benedetto XVI della rinuncia al Pontificato programmata a partire dalle ore 20.00 del 28 febbraio 2013.L’emissione numismatica dedicata alla

Sede Vacante è prevista invece per l’ini-zio di giugno e includerà una moneta da 2 euro, una moneta in argento da 5 euro e una moneta in oro da 10 euro. Tutte carat-terizzate dallo stemma del Camerlengo di Santa Romana Chiesa, Card. Tarcisio Berto-ne, sormontato dal tradizionale simbolo del-la Reverenda Camera Apostolica; sull’altra faccia delle monete in metalli preziosi è raf-figurata una colomba, simbolo dello Spirito Santo, con la scritta veni Sancte Spiritvs.Al calendario delle emissioni previste per il 2013 dall’Ufficio Filatelico e Numismatico si andrà ad aggiungere la serie celebrativa dell’Inizio del Pontificato di Papa France-sco, che verrà emessa a inizio maggio 2013. Già in vendita presso gli sportelli dell’Ufficio Filatelico e Numismatico il Certificato Fila-telico per il restauro del Colonnato di Piaz-za San Pietro dedicato a Papa Francesco, annullato con il timbro del 13 marzo 2013, giorno gioioso dell’”Habemus Papam”.

DALLA SEDE VACANTEALL’INIZIO DEL PONTIFICATO

di Anna Cicerchia

All’Ombra del Cupolone

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NOTIZIE LIETE E TRISTI

Anna Marina (14/12/2012) di Francesco Righi;Angelina (16/12/2012) di Hovik Poghosyan;Livia (18/12/2012) di Davide Coluccini;Lorenzo (18/12/2012) di Barbara Rossi;Giovanni (14/12/2012) di Simone Maieron;Emanuele (20/12/2012) di Andrea Di Girolamo; Micol (28/12/2012) di Giovanni Brudaglio;Eleonora (03/01/2013) di Martina Sammarco e Fabrizio Pietrarelli;

Ginevra (09/01/2013) di Fabrizio Colarieti;Miriam (11/01/2013) di Antonio Manna; Elena (16/01/2013) di Giuseppe Viscone;Sara (21/01/2013) di Stefano Pompei;Valentina (29/01/2013) di Massimiliano De Giovanni;Gabriele (04/02/2013) di Emmanuele Grilli;Alessandro (14/02/2013) di Marco Don e Valeria Angelini;Silvia (24/02/2013) di Massimiliano Noce;Giulio (12/03/2013) di Marco Briziarelli;

CI SONO ANCH’IO !

Diverse famiglie di dipendenti del Governatoratosono state allietate in questo periodo dalla nascita di figli:

MATRIMONIHanno formato una nuova famiglia:

NELLA LUCE DELLA GERUSALEMME CELESTE

Con fede in “Cristo Gesù, che ha fatto risplendere la Vitae l’Immortalità per mezzo del Vangelo”, ai familiari di alcuni colleghi:

Francucci Matteo e Funari Letizia il 10/02/2013;

Antonio Giuseppe (17/12/2012) padre di Ada Aloise;Flora Sepe (08/01/2013) madre di Francesco Monterosso;Annamarta Gentili (09/01/2013) madre di Laura Petacci ; Marcello (14/01/2013) padre di Filippo Bocci;Caterina Orru’ (14/01/2013) madre di Andrea Smacchia;Francesco (15/01/2013) padre di Antonio Simeone ;Antonino (28/01/2013) padre di Salvatore Donzello;Maria Luisa Favali (28/01/2013) madre di Giovanni Vesprini;Giuliana Fiumicini (02/02/2013) madre di Valentina Felici;

Vittorio (03/02/2013) padre di Luigi Durante;Pietro Giovanni (08/02/2013) fratello di Maurizio Padovano;Alessandro (11/02/2013) padre di Danilo Onofri;Nella Tullia Papandrea (11/02/2013) madre di Pierpaolo Di Mattia;Virginia Porfiri (13/02/2013) madre di Maria Cantonetti;Umberto (18/02/2013) padre di Simone Virdia;Attilio (24/02/2013) padre di Sandro Orlandi; Pasqualina Andreoli (05/03/2013)madre di Silvano Carli Giuseppe (06/03/2013) padre di Carla Mariani

L’eucaristia è la via per costruire una società più equa e fraterna.Quale migliore occasione nella nostra giornata e vita che partecipare

alla Messa quotidiana nella nostra chiesa di Maria, Madre della Famiglia, alle ore 7.30