Papa Francesco afferma : “Ricordiamo bene che il cibo che ... · Che cosa SAPERE sulla FAME, nel...
Transcript of Papa Francesco afferma : “Ricordiamo bene che il cibo che ... · Che cosa SAPERE sulla FAME, nel...
Il cibo che viene prodotto ma NON CONSUMATO:
� vale (esclusi pesci e frutti di mare), intorno ai 750 miliardi di dollari l'anno
� pari a 1,6 miliardi di tonnellate di "prodotti primari" e in 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile
� sperpera un volume di acqua pari al flusso annuo di un fiume come il Volga;
� utilizza 1,4 miliardi di ettari di terreno, pari a quasi il 30 % della superficie agricola mondiale,
� è responsabile della produzione di 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra
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� lo spreco domestico costa agli italiani 8,7 miliardi di euro
� pari a circa il 0,5% del Pil
� Le eccedenze alimentari sono composte da:
o Prodotti con date in scadenza ravvicinate / Prodotti di facile deperibilità,
o Prodotti scartati per motivi di tipo estetico (confezioni leggermente ammaccate)
o Prodotti in via di sostituzione con altri che incontrano il gusto mutevole dei consumatori.
� Tuttavia si tratta di prodotti perfettamente commestibili che come tali possano essere consegnati
a gente bisognosa.
Un paradosso: L’Italia produce e consuma cibo in eccedenza: il 16% della spesa alimentare in Italia va
sprecato, in media ogni famiglia getta nella spazzatura più di 40 chili di cibo l'anno.
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Papa Francesco afferma: “Ricordiamo bene che il cibo che si butta via
è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame!
Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del
cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale
problematica, siano veicolo di solidarietà e di condivisione con i più
bisognosi”
Gruppo MISSIONARIO
Che cosa SAPERE sulla FAME, nel mondo e in Italia:
� In Italia il 29,9% della popolazione corre il rischio di povertà ed esclusione sociale,
quasi un bambino su quattro rischia la povertà infantile e 50.000 persone dormono in strada.
� Nell’ultimo anno, ben 3,3 milioni di italiani hanno chiesto un pasto gratuito ai canali no profit che
distribuiscono le eccedenze alimentari
� Per l'Istat l'11% delle famiglie italiane è in condizioni di povertà relativa e
il 5% al di sotto della soglia di povertà assoluta.
� Circa 15.000 strutture caritative territoriali offrono aiuto
a chi ne ha bisogno attraverso i pacchi alimentari o le mense ____...s
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� Circa 870 milioni di persone nel mondo non mangiano abbastanza per essere sani.
Ciò significa che una persona ogni otto sulla Terra va a letto affamato ogni notte. (Fonte: FAO,2012)
� La fame è il numero uno sulla lista dei 10 rischi per la salute più gravi del mondo.
Uccide più persone ogni anno di AIDS, malaria e tubercolosi messe insieme. (Fonte: UNAIDS, 2010; WHO, 2011).
� Un terzo di tutte le morti nei bambini sotto i cinque anni nei paesi in via di sviluppo sono legate
alla denutrizione. (Fonte: IGME, 2011)
� Il costo è di soli US$ 0.25 al giorno per fornire a un bambino tutte le vitamine e le sostanze
nutritive di cui ha bisogno per crescere sano. (Fonte: PAM, 2011)
� Se le donne nelle zone rurali avessero lo stesso accesso alla terra, alla tecnologia, servizi finanziari,
istruzione e mercati che gli uomini, il numero di persone che soffrono la fame potrebbe ridursi di 100-
150,000,000. (Fonte: FAO, 2011)
� Entro il 2050, i cambiamenti climatici e meteorologici potrebbero spingere altri 24 milioni di bambini
verso fame. Quasi la metà di questi bambini sarebbe in Africa sub-sahariana. (Fonte: IFPRI, 2009) ___________...s
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Non c’è diritto al cibo se non si regola la finanza,
evitando fenomeni speculativi sui prezzi dei generi alimentari e di accaparramento delle risorse naturali;
non c’è buona finanza se non si introducono nuovi principi
volti a regolare le concentrazioni di potere, i conflitti di interesse e a promuovere relazioni rivolte al bene comune e
alla pace; e viceversa
non c’è pace durevole se non è fondata sulla giustizia sociale e sul rispetto dei
diritti di tutti:
le donne e gli uomini di oggi e delle generazioni future,
tra cui quello essenziale del cibo
Dare da mangiare agli affamati (cfr Mt 25, 35.37.42) è un imperativo
etico per la Chiesa universale, che risponde agli insegnamenti di solidarietà e
di condivisione del suo Fondatore, il Signore Gesù. Inoltre, eliminare la fame
nel mondo è divenuto, nell'era della globalizzazione, anche un traguardo da
perseguire per salvaguardare la pace e la stabilità del pianeta.
CARITAS IN VERITATE
Benedetto XVI
L’appello lanciato da Papa Francesco a tutta l’umanità rappresenta un
impegno alla mobilitazione,
� per rimuovere le cause della fame e le fonti di una disuguaglianza sempre
più profonda,
� per porre un freno alle derive di un sistema finanziario fuori
controllo,
� per rispondere alla domanda di giustizia e alla necessità di
perseguire il bene comune.
A livello globale, a fronte di una popolazione di oltre 7 miliardi di persone, produciamo
cibo per 12 miliardi di persone; eppure 842 milioni soffrono ancora la fame!
Non è dunque solo questione della produzione del cibo,
ma anche della sua distribuzione e commercio.
Il cibo diviene non solo oggetto di commercio, ma di speculazione finanziaria
Occorre acquisire una consapevolezza sempre maggiore circa
la necessità di uno stile di vita sobrio e consapevole
Non ci sarà mai un vero cambiamento se il cambiamento istituzionale non è preceduto
e seguito da un cambiamento di stile di vita, inteso come il cambiamento di quelle
nostre pratiche quotidiane di consumo (e non solo) che influiscono sulle dinamiche
mondiali e ambientali a livello micro e macro.
ECCO CHE COSA POSSIAMO FARE
ADOTTARE UNO STILE DI VITA SOBRIO E CONSAPEVOLE, RIDUCENDO LO SPRECO E SCEGLIENDO ALTERNATIVE SOLIDALI E SOSTENIBILI DI CONSUMO
IMPARARE A CONOSCERE IL SISTEMA FINANZIARIO E SCOPRIRE LE INIZIATIVE DI FINANZA ETICA CHE POSSONO AIUTARCI A RISOLLEVARE LA SITUAZIONE ECONOMICA PARTENDO DAL BENE COMUNE
COSTRUIRE UNA SOCIETÀ DI PACE BASATA SULL’EDUCAZIONE ALLA NON VIOLENZA E ALLA CITTADINANZA GLOBALE, CHE TROVA IL SUO FONDAMENTO NEL RISPETTO DELLE PERSONE, DEI DIRITTI E NEL DIALOGO TRA CULTURE DIFFERENTI