Paolo Antinucci

1
Paolo Antinucci – (Roma, 1962) studioso di Estetica (artistica e musicale) e Storia dell'Arte, ha da sempre rivolto il suo sguardo scientifico all'intero campo delle cosiddette Belle Arti. Attento nondimeno alle Teorie della formazione dei Sistemi Mentali e dei suoi oggetti (siano essi opere d'arte o sistemi filosofici), ha indirizzato la sua ricerca verso un tentativo di unificazione interpretativa, superando la distinzione dei generi e dei prodotti spirituali umani, con particolare riferimento all'esperienza artistica musicale. Di qui la varietà dei suoi interessi, testimoniata fin dagli '80 e '90 dalle Curatele e presentazioni in catalogo di Mostre d’Arte come Il divino mare di vino di Padova, La Fontana Finestra di Valenza Po e 8 artisti al Teatro La Piramide di Roma. Accanto a ciò il suo interesse per la divulgazione lo porta alla redazione e co-direzione della Rivista Culturale dell’Associazione Italia-Cina, con particolare cura delle pagine dedicate al Nuovo Cinema Cinese, e alla fondazione e co- direzione della Rivista di Estetica e Filosofia dell’Arte e della Scienza L’Ircocervo, adottata presso il Dipartimento di Scienze Cognitive dell'Università di Parma. Dopo la scrittura e realizzazione di due Documentari Televisivi ( Civita di Bagnoregio, antica città Etrusca e Tuscania, antica città Etrusca) e l'attività di caporedattore cultura per “GBR la Televisione”, si dedica ad un Ciclo di Conferenze e Seminari pubblici di Estetica Musicale (Perugia – Ambiguità e ambivalenza delle assenze nel Don Giovanni di W. A. Mozart, Città di Castello – Orologeria esplosiva di Così Fan Tutte di W. A. Mozart , Todi – Illuminismo e non Illuminismo nei libretti di Lorenzo da Ponte per Mozart , Todi – Pianisti a confronto: lo stile interpretativo di Arturo Benedetti Michelangeli e Maurizio Pollini e Viterbo – Parole e musica: la sovrabbondanza ne La Gioconda di Boito/Ponchielli ) che attestano il suo particolare interesse per la forma musicale come corsia preferenziale verso l'indagine della produzione estetica. Per queste attività viene insignito, nel 1994 a Roma (Campidoglio – Sala della Protomoteca) del Premio Personalità Europea (nel venticinquennale dell'istituzione). E' dell'ultimo scorcio degli anni '90 il suo interesse per il Restauro Artistico inteso come campo privilegiato di comprensione dei “segreti” delle opere d'arte; interesse che culminerà nel libro Cesare Brandi: In Situ; restauri, interventi, ricordi (Sette Città, Viterbo 1998). E' alle soglie degli anni 2000 e delle nuove tecnologie, dirigendo collane editoriali di argomento artistico, che fonda e dirige la Rivista Telematica di Arte e Letteratura L’Ottavo: contribuendovi anche con 7 Saggetti su opere d’Arte Medievale e d’Arte Contemporanea (Cimabue, Giotto, Coppo di Marcovaldo, Van der Weyden, Mondrian, Klee, Licini). In questi saggetti collauda la sua tecnica ermeneutica del “saper guardare” che sarà sperimentata nel libro Saper Guardare: Viterbo (Sette Città, Viterbo 2000), senza trascurare l'organizzazione e presentazione di mostre come a S. Giovanni in Fiore (CS), Musica e pittura in Danilo Montenegro e a Viterbo, Mario Schettino e il fondo oro. Dell'intrusione nel campo del Sacro come ambito di un'Estetica dispiegata è testimonianza il Seminario Pubblico del 2005 L’arte e l’Apocalisse di Giovanni in collaborazione con il Rotary Club. Negli ultimi anni alterna la ricerca con l'organizzazione artistica (Cenerentola di G. Rossini in Mondovisione RAI da Torino) e la tenuta dei seminari “Saper Guardare l'Arte” e “Saper Ascoltare la Musica”. E' anche direttore artistico di progetto presso il Fondo Nato Frascà di Buscate (MI) Sistematizzando le riflessioni di oltre vent'anni, sta focalizzando la sua ricerca sull'Estetica come modo totale del pensare, costruito sull'ipotesi di una riunificazione dei campi del sapere. In questo ambito ha incontrato l' I Ching (Il Libro dei Mutamenti) come modello psico-cognitivo completo da considerare come sottotesto per un ripensamento completo dell'estetica musicale. Prime sperimentazioni dei risultati di questa ricerca sono la curatela di un numero della rivista d'Arte e Epistemologia Parol (fondata al DAMS di Bologna da Umberto Eco e Luciano Nanni) e due sessioni di corso dal tema Saper Ascoltare la Musica presso il Circolo dei Lettori di Torino. E' in corso la sua collaborazione col progetto della Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino La Danza dei Mutamenti . In parallelo sta curando la mostra La mente mente. L'interrogazione sistematica di Nato Frascà divisa a Torino fra la Gam e la Pinacoteca Albertina.

description

 

Transcript of Paolo Antinucci

Page 1: Paolo Antinucci

Paolo Antinucci – (Roma, 1962)studioso di Estetica (artistica e musicale) e Storia dell'Arte, ha da sempre rivolto il suosguardo scientifico all'intero campo delle cosiddette Belle Arti. Attento nondimeno alleTeorie della formazione dei Sistemi Mentali e dei suoi oggetti (siano essi opere d'arte osistemi filosofici), ha indirizzato la sua ricerca verso un tentativo di unificazioneinterpretativa, superando la distinzione dei generi e dei prodotti spirituali umani, conparticolare riferimento all'esperienza artistica musicale. Di qui la varietà dei suoi interessi,testimoniata fin dagli '80 e '90 dalle Curatele e presentazioni in catalogo di Mostre d’Artecome Il divino mare di vino di Padova, La Fontana Finestra di Valenza Po e 8 artisti alTeatro La Piramide di Roma. Accanto a ciò il suo interesse per la divulgazione lo porta allaredazione e co-direzione della Rivista Culturale dell’Associazione Italia-Cina, conparticolare cura delle pagine dedicate al Nuovo Cinema Cinese, e alla fondazione e co-direzione della Rivista di Estetica e Filosofia dell’Arte e della Scienza L’Ircocervo, adottatapresso il Dipartimento di Scienze Cognitive dell'Università di Parma.

Dopo la scrittura e realizzazione di due Documentari Televisivi (Civita di Bagnoregio,antica città Etrusca e Tuscania, antica città Etrusca) e l'attività di caporedattore cultura per“GBR la Televisione”, si dedica ad un Ciclo di Conferenze e Seminari pubblici di EsteticaMusicale (Perugia – Ambiguità e ambivalenza delle assenze nel Don Giovanni di W. A.Mozart, Città di Castello – Orologeria esplosiva di Così Fan Tutte di W. A. Mozart, Todi –Illuminismo e non Illuminismo nei libretti di Lorenzo da Ponte per Mozart, Todi – Pianisti aconfronto: lo stile interpretativo di Arturo Benedetti Michelangeli e Maurizio Pollini eViterbo – Parole e musica: la sovrabbondanza ne La Gioconda di Boito/Ponchielli) cheattestano il suo particolare interesse per la forma musicale come corsia preferenzialeverso l'indagine della produzione estetica. Per queste attività viene insignito, nel 1994 aRoma (Campidoglio – Sala della Protomoteca) del Premio Personalità Europea (nelventicinquennale dell'istituzione).

E' dell'ultimo scorcio degli anni '90 il suo interesse per il Restauro Artistico intesocome campo privilegiato di comprensione dei “segreti” delle opere d'arte; interesse checulminerà nel libro Cesare Brandi: In Situ; restauri, interventi, ricordi (Sette Città, Viterbo1998). E' alle soglie degli anni 2000 e delle nuove tecnologie, dirigendo collane editoriali diargomento artistico, che fonda e dirige la Rivista Telematica di Arte e Letteratura L’Ottavo:contribuendovi anche con 7 Saggetti su opere d’Arte Medievale e d’Arte Contemporanea(Cimabue, Giotto, Coppo di Marcovaldo, Van der Weyden, Mondrian, Klee, Licini). Inquesti saggetti collauda la sua tecnica ermeneutica del “saper guardare” che saràsperimentata nel libro Saper Guardare: Viterbo (Sette Città, Viterbo 2000), senzatrascurare l'organizzazione e presentazione di mostre come a S. Giovanni in Fiore (CS),Musica e pittura in Danilo Montenegro e a Viterbo, Mario Schettino e il fondo oro.

Dell'intrusione nel campo del Sacro come ambito di un'Estetica dispiegata ètestimonianza il Seminario Pubblico del 2005 L’arte e l’Apocalisse di Giovanni incollaborazione con il Rotary Club. Negli ultimi anni alterna la ricerca con l'organizzazioneartistica (Cenerentola di G. Rossini in Mondovisione RAI da Torino) e la tenuta deiseminari “Saper Guardare l'Arte” e “Saper Ascoltare la Musica”. E' anche direttore artisticodi progetto presso il Fondo Nato Frascà di Buscate (MI)

Sistematizzando le riflessioni di oltre vent'anni, sta focalizzando la sua ricercasull'Estetica come modo totale del pensare, costruito sull'ipotesi di una riunificazione deicampi del sapere. In questo ambito ha incontrato l'I Ching (Il Libro dei Mutamenti) comemodello psico-cognitivo completo da considerare come sottotesto per un ripensamentocompleto dell'estetica musicale. Prime sperimentazioni dei risultati di questa ricerca sonola curatela di un numero della rivista d'Arte e Epistemologia Parol (fondata al DAMS diBologna da Umberto Eco e Luciano Nanni) e due sessioni di corso dal tema SaperAscoltare la Musica presso il Circolo dei Lettori di Torino.E' in corso la sua collaborazione col progetto della Compagnia Tecnologia Filosofica diTorino La Danza dei Mutamenti. In parallelo sta curando la mostra La mente mente.L'interrogazione sistematica di Nato Frascà divisa a Torino fra la Gam e la PinacotecaAlbertina.