Panoramica generale
Transcript of Panoramica generale
1:
© mercatofotografico.net
2:
© mercatofotografico.net
Modulo 03
Come sviluppare una visione creativa magnetica che in 60 secondi lascerà a bocca aperta
i tuoi clienti
3:
© mercatofotografico.net
Prima Edizione Digitale
Titolo Originale:
Foto Brand Revolution
Sito web: http://www.mercatofotografico.net
Info: [email protected]
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/mercatofotografico
Progetto Grafico di Copertina - © mercatofotografico.net
Tutti i diritti riservati.
Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o trasmessa in alcuna forma,
elettronica o meccanica senza l’autorizzazione scritta dell’autore.
Note legali.
Le strategie riportate in questo manuale sono il frutto di anni di studi e applicazione sul
campo, quindi non è garantito il raggiungimento dei medesimi risultati. L’autore si riserva il
diritto di aggiornare o modificarne il contenuto, in base a nuove condizioni. Questo
documento ha solo ed esclusivamente scopo informativo, e l’autore non si assume nessuna
responsabilità dell’uso improprio di queste informazioni.
Se hai ottenuto questo report da un luogo diverso da http://www.mercatofotografico.net,
allora hai una copia pirata. Sei pregato di aiutare a fermare la criminalità su Internet
segnalandola all'indirizzo: [email protected]
4:
© mercatofotografico.net
La Storia del tuo Brand – La Visione Creativa (nota: questo report è stato messo a disposizione durante il lancio del programma per farti toccare con mano le
informazioni e le strategie contenute nel corso; tuttavia, riprenderlo in mano adesso diventa ancor più
fondamentale…)
Sei qui…
Il Cliente
Ideale
La tua Unicità
La
Personalità
Il Messaggio
5:
© mercatofotografico.net
INTRODUZIONE
Mi hanno sempre impressionato quei fotografi (e quegli artisti in generale) che di
fronte a un perfetto sconosciuto riescono a raccontare la propria visione creativa e
trasmettere la loro unicità con poche semplici frasi.
Questo potrebbe sembrarti un dettaglio banale… o trascurabile… ma la verità è una
sola:
E più il tuo messaggio riesce ad essere sintetico e andare dritto al punto senza
risultare “vuoto” o “scontato”… più aumenterai le possibilità di far breccia nel cuore
del tuo pubblico, guadagnandoti la necessaria attenzione.
Credimi se ti dico che questa capacità ha molto meno a che fare con le tue fotografie
di quanto tu stesso possa pensare, o sperare, o credere.
Infatti, in un mondo sempre più assuefatto ad immagini di ogni genere e tipo,
abituato a produrre e consumare fotografie alla velocità della luce (quasi insaziabile
sotto questo punto di vista) non serve sbattere sotto il naso del tuo pubblico il
giusto scatto o il giusto portfolio sperando che questo, da solo, basti a produrre
magicamente un effetto virale o una tonnellata di contatti lavorativi.
6:
© mercatofotografico.net
Nell’era della Distrazione infatti, guadagnarsi la moneta di scambio oggi più preziosa
– cioè l’attenzione – equivale a saper comunicare (anche) “a parole” la tua unicità e
inquadrare perfettamente il motivo, o i motivi, che ti distinguono dalla concorrenza e
perciò ti rendono la scelta migliore per dei potenziali acquirenti.
Per spiegarti meglio questa situazione, dai un’occhiata all’immagine qui sotto.
Immagina che da una parte ci sia il tuo pubblico ideale, la tua audience – coloro che
in pratica sarebbero pronti a recepire il tuo messaggio e in realtà stanno solo
aspettando che qualcuno si faccia avanti – e dall’altra invece ci sia tu che non vedi
l’ora di connetterti a livello emozionale con i tuoi clienti.
Domanda: qual è l’unico ostacolo che si frappone tra te e loro?
Risposta: un muro. Il muro della distrazione, eretto involontariamente da altri
utenti e fotografi che – esattamente come te – provano giorno dopo giorno a
scavalcare questa barriera per essere finalmente ascoltati e raggiungere il proprio
cliente ideale.
Rompere il velo della distrazione – e abbattere questo gigantesco muro invisibile – è
l’obiettivo numero uno, indiscusso, su cui dovresti concentrarti oggi come
fotografo… sia che tu abbia già un business avviato e la voglia matta di consolidarlo,
sia che tu abbia il desiderio (una volta per tutte) di veder finalmente riconosciuto e
apprezzato il tuo lavoro.
Tutto questo, però, partendo da 2 presupposti essenziali (verità amare):
7:
© mercatofotografico.net
1. A nessuno importa davvero del tuo messaggio. Detto in altre parole: il
mondo farebbe tranquillamente a meno dell’ennesimo fotografo professionista
o amatoriale in cerca di visibilità (primi fra tutti i tuoi colleghi e concorrenti…).
Perdona la brutalità.
2. Quel muro “invisibile” non lo puoi veramente abbattere perché non
puoi fermare la produzione incessante di immagini che ogni giorno vengono
distribuite sul web così come nella vita reale
E allora che fare?
Ok… le cattive notizie le abbiamo già viste e – fortunatamente per te – sono anche
finite. Adesso passiamo a quelle buone!
La prima – e più importante notizia – riguarda proprio il modo in cui oggi la maggior
parte dei fotografi affronta il mercato, tentando di abbattere quel famoso MURO
nella speranza di guadagnare un briciolo in più di visibilità…
… ossia sparando a caso, senza quindi aver individuato il giusto pubblico, la giusta
nicchia, e soprattutto il giusto messaggio da trasmettere. Quello che io chiamo
l’Hope Marketing – il marketing della speranza o alla “viva il parroco”.
Come disse in un ristorante giapponese Sean Parker – il fondatore di Napster –
rivolgendosi al primo socio in affari di Mark Zuckenberg (in quello splendido film
sulla nascita di Facebook che risponde al nome di “The Social Network"):
8:
© mercatofotografico.net
In altre parole, così come nell’epoca di iTunes e Spotify non ha più senso ostinarsi a
commercializzare musica con i vecchi sistemi di distribuzione e dunque aprirsi un
negozio di dischi…
… così nell’epoca delle App e di Instagram non ha più senso continuare a riempire il
tuo sito web e i tuoi social network di bellissime immagini senza avere una precisa
strategia di comunicazione alle spalle.
Questo report nasce dunque per dare una marcia in più al tuo brand fotografico,
aiutandoti a impacchettare la tua visione creativa in un messaggio di marketing
sintetico, semplice ed efficace.
Nota. Se ricordi, nei video introduttivi all’intero programma, abbiamo
specificato che un brand è composto 2 anime: quella visuale e quella
testuale. Per quanto entrambe importanti… va da sé che il 95% dei
fotografi nel mondo si concentra solo sull’identità visuale, trascurando
(e spesso saltando a piè pari) la seconda.
Bene. Questo report farà luce finalmente proprio sull’identità testuale di
un brand fotografico… e di come il potere delle parole in fotografia
(e quindi del testo associato alle immagini) possa già da solo
distinguerti ANNI LUCE dalla concorrenza, creando una
riconoscibilità immediata nella testa del tuo pubblico.
Iniziamo…
Dove vai se le idee chiare non ce le hai
Nessun messaggio può risultare davvero incisivo ed efficace se tu per primo – come
fotografo – non hai ben chiare quali sono le caratteristiche che ti rendono
diverso agli occhi dei tuoi interlocutori e rispetto ai tuoi concorrenti.
Come ti spiegavo all’inizio, va da sé che se tu per primo non hai ben chiare quali sono
le caratteristiche che ti rendono davvero unico come fotografo agli occhi dei tuoi
9:
© mercatofotografico.net
potenziali interlocutori/clienti e rispetto ai tuoi concorrenti, sarà molto difficile
riuscire a costruire un messaggio vincente.
Ecco perché il primo passo da compiere è appunto quello di guadarti dentro e
cominciare a scavare nel profondo della tua personalità e dei tuoi valori.
Non importa che tu sia un fotografo professionista con anni di esperienza alle spalle o
un fotografo appena all’inizio della sua avventura. Come ti spiegavo infatti
nell’introduzione a questo report… sebbene in giro ci sia tanta concorrenza e una
enorme produzione giornaliera di immagini, il mercato fotografico è ancora
“vergine” per chi ha intenzione di ritagliarsi una sua fetta di mercato… proprio
perché ancora oggi pochi fotografi hanno compreso fino in fondo il vero potere della
comunicazione a 360 gradi.
Essere un fotografo di ritratto da molti anni – o di matrimonio, o pubblicitario –
non farà necessariamente di te un fotografo affermato e ben pagato solo perché
ti sei specializzato in un genere particolare e conosci a fondo il tuo mercato.
Allo stesso modo, sei hai iniziato l’avventura con la fotografia da poco o se stai
pensando di fare il grande salto, non è specializzandoti nell’ultima tendenza di
mercato che guadagnerai in un sol colpo visibilità gratuita e possibili contatti di
lavoro. La questione è:
Una volta un fotografo mi disse: Io comunico a livello visivo. Perché devo mettere
per iscritto quello che uno spettatore potrebbe tranquillamente dedurre dalla mie
immagini?
Se vuoi emergere, devi conoscere te stesso molto meglio del tuo mercato
e dei tuoi clienti.
10:
© mercatofotografico.net
Risposi: se le tue fotografie parlassero già sole – e se bastasse questo – certamente
non avresti avuto bisogno di rivolgerti a me per promuovere i tuoi lavori.
Seguì un lungo silenzio.
La verità è una sola: lasciare che sia lo spettatore a fare il lavoro che invece
dovremmo fare noi per lui – cioè, appunto, accompagnarlo nel nostro mondo creativo
non solo con immagini lasciate alla sua libera interpretazione ma anche con dei
messaggi testuali appositamente studiati – è solo frutto della pigrizia…
… o magari di quella presunzione egocentrica che inevitabilmente accompagna
da sempre tutti gli artisti, fotografi compresi.
Perciò ti do un consiglio spassionato:
Ma vediamo subito un breve esempio.
Immaginiamo che il direttore creativo di un’importante azienda italiana approdi sul
tuo sito web e veda la seguente descrizione nella pagina contatti:
11:
© mercatofotografico.net
Come avrai capito, mi piace sempre partire da un esempio concreto per poi
spiegarti come muoverti… e l’esempio che ti ho appena fatto è – né più né meno – il
modo in cui molti fotografi cercano di descrivere se stessi e il loro lavoro agli occhi di
uno sconosciuto e/o potenziale cliente.
Analizziamo dunque cosa non funziona in questo tipo di comunicazione.
1. La presentazione (ossia il modo in cui è costruito l’intero messaggio) è fin
troppo generica e “scontata”.
2. Non emerge affatto quali sono i tuoi punti di forza, vale a dire perchè il tuo
modo di lavorare (e dunque non soltanto i tuoi scatti) è effettivamente diverso
dalla concorrenza.
3. Non esprime in modo chiaro che tipo di vantaggi effettivi avrebbe
un’azienda se decidesse di affidare a te il lavoro.
4. Ricade nello stesso identico errore che ormai ho visto ripetere centinaia di
volte, ossia lavarsene le mani e lasciare che alla fine siano “le immagini a
parlare per te”… senza tuttavia preoccuparti di guidare l’occhio del tuo
pubblico, e del tuo interlocutore, nella direzione che desideri.
Nota.
Vorrei a tal proposito soffermarmi un attimo sull’errore numero 4.
Mi chiamo Luca Rossi, sono un fotografo pubblicitario, ho lavorato per
l’azienda X e l’azienda Y, e se sei alla ricerca del fotografo giusto per la
tua azienda… allora nei miei scatti troverai la passione, l’originalità e la
professionalità che stavi cercando! Ma non voglio essere io a parlare.
Piuttosto lascerei che a farlo per me siano le immagini…
12:
© mercatofotografico.net
Fai attenzione perché il messaggio che sto per passarti è davvero potentissimo e ha
fatto la mia fortuna ogni qual volta, negli anni, ho dovuto presentare dal vivo un
nuovo progetto fotografico a un particolare tipo di cliente – sia esso il titolare di
un’azienda, il responsabile di un’agenzia fotografica o di comunicazione, un cliente
privato o qualsiasi altro tipo di pubblico.
Il messaggio è questo:
In altre parole… è come se mettessi degli occhiali invisibili al tuo cliente-ideale e lo
aiutassi ad immaginare quello che poi effettivamente vedrà.
È il cosiddetto meccanismo piscologico dell’anticipazione, una potentissima
leva “emozionale” – molto poco sfruttata dai fotografi nella loro comunicazione
verbale e digitale – che può davvero moltiplicare a dismisura le tue possibilità di
successo quando ti trovi di fronte un potenziale cliente.
Per spiegarti meglio questo concetto lasciami introdurre il concetto di interruttore
fotografico, un particolare meccanismo psicologico indirettamente responsabile del
condizionamento “visivo” di una persona rispetto a un particolare tipo di oggetto (o di
immagine… nel caso della fotografia).
Nota. Il principio che sto per presentarti ci tornerà molto utile
quando nella seconda parte di questo report andremo a mettere su
carta (nero su bianco) la tua unicità e la tua visione creativa.
Ogni volta che ti trovi di fronte a un potenziale cliente, devi SEMPRE
anticipare a parole quello che stai per mostrare… e mai lasciare che le
immagini parlino al posto tuo (o facciano il lavoro che invece
dovrebbero fare la TUA bocca e la TUA voce)
13:
© mercatofotografico.net
Quindi, anche se ciò che sto per presentarti potrà sembrarti all’inizio
“slegato” dall’obiettivo ultimo di questa sezione, presta la massima
attenzione e ne raccoglierai tra poco i frutti.
Gli interruttori fotografici
Hai presente il periodo che precede l’acquisto di un’auto nuova? Magari, prima di
decidere di cambiarla, non avevi mai prestato troppa attenzione a questo o a quel
particolare modello di macchina.
Tuttavia, dopo aver girato qualche concessionario in cerca dell’auto giusta, il tuo
sguardo (e quindi il tuo cervello) comincia improvvisamente a notare nel traffico
esattamente gli stessi modelli di automobile che hai visionato dentro i
concessionari…
… e dall’oggi al domani ti sembrerà che la città sia invasa proprio da quegli stessi
modelli che fino a qualche settimana fa stentavi a ricordare (proprio perché
qualche settimana fa non avevi l’esigenza di comprarti l’auto nuova…).
Ora: non è che di punto in bianco ci sia stato un boom improvviso delle vendite di
questa o quella marca, un boom tale da provocare una folle corsa all’acquisto da parte
di tutti i tuoi concittadini. Ovvio che non sia così.
In realtà sta accadendo una cosa molto più semplice: hai semplicemente
“installato” in modo inconscio nel tuo cervello dei ricettori (interruttori) che si
attivano in automatico quando entrano in contatto con determinati
modelli di automobile.
Stiamo parlando di flussi di energia che agiscono a livello del subconscio e che hanno
il potere di “guidare” (incanalare) il tuo sguardo e la tua attenzione verso alcuni
modelli di macchina piuttosto che su altri.
14:
© mercatofotografico.net
Un processo simile accade ad esempio quando sei sulla metropolitana e ti ritrovi a
fissare insistentemente un’altra persona.
Magari questa persona è da tutt’altra parte, magari non ha ancora incrociato il tuo
sguardo perché girata di lato… eppure capita molto di frequente che quella stessa
persona a un certo punto si giri proprio nella tua direzione, come se in qualche
modo – a livello energetico, nel suo profondo subconscio – abbia percepito che c’era
un altro individuo sulla metropolitana che la stava fissando insistentemente.
E tu a quel punto fai? Capisci di essere stato “scoperto” e ti affretti a girare subito lo
sguardo voltandoti da un’altra parte…
Tornando alla fotografia, le immagini (molto più delle parole) sono in grado di
interagire a livello energetico con il nostro subconscio – oltre ad essere processate dal
cervello 60.000 volte più velocemente rispetto al testo.
Quindi, se prima di mostrare a un potenziale cliente le immagini del tuo portfolio (o
di un particolare progetto) ti preoccupi di anticipare a parole le peculiarità del tuo
lavoro…
… non farai altro che attivare nel tuo interlocutore questi speciali
“interruttori”, catalizzando la sua attenzione verso alcuni dettagli del tuo lavoro che
poi il suo cervello riporterà magicamente a galla quando gli mostrerai effettivamente
le immagini.
Per dirla in un altro modo: quando il tuo interlocutore si troverà sotto gli occhi le
immagini vere e proprie… in realtà il suo cervello avrà cominciato a processarle già da
qualche minuto, rendendole perciò subito familiari ad un primo sguardo… anche se
non le aveva mai viste prima!
Nota. Non devi mica trasformati in un oratore professionista o in un
venditore navigato per riuscire in questo.
15:
© mercatofotografico.net
Se non sai come raccontare il tuo lavoro e la tua “visione creativa” in
maniera sintetica e magnetica a dei potenziali acquirenti… fra
qualche pagina ti fornirò delle strategie davvero semplici ma ultra
efficaci (… anche se fino ad oggi non avevi mai dato importanza a questo
aspetto essenziale della comunicazione moderna).
In sostanza: è sbagliato credere che basti un bel portfolio o una bella galleria di
immagini sul tuo sito web per catturare immediatamente l’attenzione di un potenziale
cliente o visitatore.
Semplicemente: questo accade di rado, e anche per quelle rare volte in cui si
verifica (bravo tu!) la domanda resta sempre e solo una: perché lasciare che sia il
“caso” a governare le tue possibilità di successo… e non invece mettere in campo
tutte quelle armi che sono in tuo possesso per incrementarle davvero, queste
possibilità?
Perché andare da Roma a Milano col treno interregionale quando invece potresti
usarne uno ad alta velocità? Sempre a Milano arrivi, ovvio. Ma con la seconda
scelta ci metti meno tempo, e sicuramente lo fai con molto meno stress.
Nota. Chiaramente la strategia dell’anticipazione funziona se poi
alla fine mantieni quello che hai promesso.
In altre parole: se pratichi la fotografia di strada e dichiari al tuo
interlocutore che il tuo punto di forza come fotografo è “riuscire a
cogliere le assurdità nascoste e il grottesco involontario nella vita di
tutti i giorni” … e poi gli mostri un portfolio pieno soltanto di fotografie
panoramiche di grandi spazi deserti, non ti salverai certo dal fare una
brutta figura (per non dirla in altro modo…).
Immagino che a questo punto una domanda in te sorga spontanea, e cioè: ma se la
condizione necessaria per “guidare” e dunque “anticipare” lo sguardo del mio
interlocutore (nella vita come sul web) è di riuscire ad esaltare i miei punti di forza e
16:
© mercatofotografico.net
la mia unicità creativa, come faccio poi in concreto a “costruire” da zero una
identità testuale persuasiva e vincente per il mio brand fotografico?
In altre parole: esiste un metodo o un meccanismo collaudato per comunicare la mia
unicità di fotografo in modo magnetico e convincente? E se esiste… come applicarlo
in concreto anche nella comunicazione sul web, visto che oggi molte delle
opportunità che si presentano ai fotografi arrivano proprio dalla rete?
La risposta ovviamente è: prosegui nella lettura e scoprirai tutto passo passo.
Altrimenti io qui che ci sto a fare?
Come descrivere “a parole” la tua visione creativa
Mi sembra ovvio che ogni fotografo abbia – a suo modo – una sua visione creativa.
Tuttavia la vera sfida NON È avere una visione creativa, ma essere in grado di
collegarla al tuo mercato di riferimento.
Una visione creativa fine a se stessa, infatti, non si rivela quasi mai vincente…
almeno in termini di strategie concrete di visibilità e monetizzazione.
Già… ma quali sono i benefici effettivi di cui puoi godere come fotografo avendo in
testa una solida visione creativa?
Prima di tutto: la capacità di comunicare il messaggio giusto al pubblico
giusto.
Così come nei video d’introduzione al programma ribadivo che il primo killer per un
business fotografico sano è la tentazione di piacere a tutti e dunque di diventare
nazional-popolari…
… il secondo killer – come diretta conseguenza – è comunicare il messaggio
sbagliato al pubblico giusto.
17:
© mercatofotografico.net
Esempio. Una cosa è comunicare il tuo messaggio ad una persona che
compra solo foto d’autore numerate su marketplace internazionali o
gallerie online… altra cosa è comunicarlo ad una persona che compra
sempre sugli stessi marketplace ma stavolta solo stampe per
arredamento non numerate.
Ovvio che il primo acquirente sarà anche interessato a fattori d’acquisto
come l’investimento e il prestigio, mentre invece il secondo sarà più
legato a una motivazione quasi esclusivamente estetica.
Perciò sapere in anticipo se stai comunicando con il primo acquirente o
con il secondo fa tutta la differenza del mondo in termini di messaggio e
– soprattutto – di credibilità. Garantito.
L’altro gigantesco vantaggio di mettere nero su bianco la tua visione creativa è la
CHIAREZZA.
Ho scritto questo termine in maiuscolo non a caso. Infatti, un progetto fotografico
“solido” accompagnato da una visione “solida” produce subito un’immensa chiarezza
nella tua esperienza di fotografo, sia per quanto riguarda i progetti professionali sia
per quelli legati più strettamente all’ambito privato.
In merito al secondo punto – avendo lavorato per circa 10 anni a stretto contatto con
fotografi di ogni genere con l’unico obiettivo di piazzare sul mercato i loro progetti al
prezzo migliore possibile nel minor tempo possibile e al maggior numero
possibile di acquirenti (quando il progetto chiaramente lo permetteva) – potrei
dividere i fotografi in due categorie ben distinte:
1. Quelli che hanno una visione creativa chiara e un mercato di riferimento
specifico
2. Quelli che non ce l’hanno
Guarda caso, i primi sono anche quei fotografi i cui progetti non solo sono più facili
da promuovere ma anche e soprattutto da vendere.
18:
© mercatofotografico.net
I secondi invece – oltre a essere terribilmente problematici, contorti, e dispersivi –
sono anche quelli che faticano almeno il quadruplo rispetto agli altri per affermarsi o
anche solo per risultare “desiderabili” dal mercato, sebbene la qualità dei loro scatti
sia paragonabile – e talvolta anche superiore – a quella dei primi.
Voglio adesso mostrarti un caso studio molto approfondito di “raffinazione” della
visione creativa di un fotografo – cioè dalla prima versione provvisoria a quella
definitiva – con tutti i vari passaggi intermedi e gli interventi di volta in volta
effettuati.
Successivamente ti presenterò altri casi studio suddivisi per qualità ed efficacia.
Infine, ti aiuterò a costruire la tua di visione… e a renderla quanto più efficace
possibile. Iniziamo perciò dal primo caso studio.
La strategia dell’ascensore
Immagina di trovarti dentro un ascensore insieme ad un estraneo, e immagina che
sarai in compagnia di quest’estraneo per i prossimi 60 secondi… fino a quando cioè le
porte non si apriranno ed entrambi raggiungerete lo stesso piano di un mega
grattacielo situato in una qualche megalopoli sparsa per il mondo.
Immagina di dover raccontare in 60 secondi a questo tuo compagno di ascensore:
Chi sei
Cosa fai
A chi ti rivolgi
Cosa ti rende davvero unico come fotografo
In che modo i tuoi servizi o scatti soddisfino concretamente i desideri e i
bisogni del tuo mercato di riferimento
In altre parole, immagina di dover convincere questo estraneo ad
interessarsi dei tuoi scatti o meglio ancora a commissionarti un lavoro.
19:
© mercatofotografico.net
Bene… che parole useresti?
Come riusciresti a trasmettere la tua unicità?
Saresti in grado di comunicare ad un perfetto sconosciuto – in un arco di tempo
“limitato” – tutto quello c’è da sapere su di te e la tua attività di fotografo, senza
perderti in inutili giri di parole, frasi fatte o messaggi ridondanti?
Solitamente questa domanda getta nel panico circa il 95% dei fotografi, e questo
proprio perché – per qualsiasi creativo sulla faccia della terra – non c’è cosa peggiore
che trovarsi “ingabbiato” dentro regole ferree e direttive ben precise da seguire. Ma
nell’epoca della Distrazione, come ti spiegavo, tutto questo non solo è importante…
ma vitale.
Quindi armati di pazienza e, se anche tu pensi di non riuscire in 60 secondi a
rispondere in modo convincente alle 5 domande che ti ho appena fatto, leggi con
attenzione come sia possibile farlo procedendo per raffinazioni successive.
Caso studio – Raffinamento di visione creativa
Il caso studio che voglio presentarti fa parte di una consulenza che feci qualche anno
fa a un fotografo freelance italiano specializzato in fotografia di viaggio e lifestyle.
Inizialmente gli chiesi di mettere su carta 5 diversi modelli di titolo/apertura (in
inglese: headline) in cui descriveva – massimo due righe – chi era e quello che faceva.
Fase 1 | La scelta della headline
Ecco le 5 ipotesi di headline così come le buttò su carta il fotografo:
20:
© mercatofotografico.net
21:
© mercatofotografico.net
Ora analizziamo il mio intervento su quello che mi era stato proposto.
Mi piacque subito la terza ipotesi, dal primo momento che la lessi. Per quanto
riguarda le altre scelte:
Ipotesi 1 e 4. L’aggettivo “italiano” non mi piacque fin da subito, perché il
fotografo in questione aveva già lavorato in giro per il mondo e ricevuto
commissioni importanti anche da clienti internazionali. Quindi era giusto
definirlo un fotografo “internazionale”. Di conseguenza scartammo subito la
prima e la quarta ipotesi.
Nota. A meno che il tuo lavoro non sia strettamente legato al territorio,
non ha molto senso specificare da dove vieni nella tua visione creativa,
soprattutto in un mondo sempre più globalizzato e interconnesso come
quello in cui viviamo.
Perlomeno, non ha senso inserire questa “specifica” proprio in questa
fase. Puoi tranquillamente farlo altrove (nella pagina dei contatti del tuo
sito web, ad esempio).
Ipotesi 5. La parola ospitalità non mi sembrava troppo coerente con
l'atmosfera della restante parte della frase. Faceva troppo “ospedale” e viaggiatore
improvvisato… Dunque venne scartata.
Ipotesi 2. Troppo banale e scontata. Perciò anche questa la escludemmo subito.
Ora non restava altro da fare che inserire l’headline vincente nell’intera visione
creativa.
E arriviamo così alla fase 2.
22:
© mercatofotografico.net
Fase 2 | La composizione vera e propria
Visione creativa completa – Versione 1
Prima di mostrarti la versione iniziale, voglio analizzare con te il modello (template)
che abbiamo utilizzato in questo caso.
Si tratta infatti di un particolare modello che potrai riutilizzare per la tua attività
adattandolo al tuo caso specifico.
Prende il nome di Modello 3F (conosciuto anche come 3 Fasi Formula) ed è
composto sempre dalle seguenti parti:
[pre-headline]
[headline]
[body]
[pre-headline]
L’obiettivo di una pre-headline è di catturare subito l’attenzione del tuo interlocutore
(immaginiamo un visitatore che approda per la prima volta sul tuo sito web), meglio
se attraverso un concetto spiazzante, contro-intuitivo o una verità inconfutabile con
cui non si può non essere d’accordo.
[headline]
Definisce la tua identità professionale e il target ideale a cui ti rivolgi. Vedrai qui
riportata – come frase di apertura – la terza scelta per cui avevamo optato.
[body]
Definisce la tua soluzione unica e la trasformazione in positivo che provochi nelle
persone quando entrano in contatto con il tuo lavoro.
Ecco la prima versione che venne fuori dal brainstorming con il fotografo.
23:
© mercatofotografico.net
Nota. Ti faccio osservare che gli consigliai d’inserire nella pre-headline
una breve domanda in cui stimolavamo il nostro “interlocutore” ideale a
riflettere su quello che vedeva tutti i giorni in termini di immagini… e
su quello che invece gli sarebbe piaciuto vedere da un fotografo di
viaggio.
[Pre-headline]
Quante fotografie ti capita di vedere nel corso di una qualsiasi giornata? E quante
di queste sono effettivamente “memorabili”? Quante ti ispirano sul serio… e ti fanno
pensare in maniera nuova al mondo che ti circonda?
Nota. In questo caso la verità inconfutabile è: l’abbondanza di
immagini con cui ognuno di noi ha a che fare ogni giorno e il numero
esiguo di quelle che effettivamente ci colpiscono.
[Headline]
Sono un fotografo di viaggio e lifestyle che si concentra nel catturare l’essenza
architettonica e ambientale di un luogo. Offro immagini con un tocco vibrante e
vivace a clienti internazionali operanti nel settore pubblicitario, editoriale e
collezionisti d’arte.
Nota. La sua identità professionale è dunque: fotografo di viaggio e
lifestyle. Il suo target ideale sono: clienti operanti nel settore
pubblicitario, editoriale e collezionisti d’arte.
[Body]
Il mio obiettivo è di aiutare le persone ad innamorarsi dei luoghi che visito,
condividendo la mia visione e la mia passione per la fotografia. Quello che faccio è
un mix di comunicazione innovativa e ispirazione, che spesso si trasforma in
coinvolgente euforia.
24:
© mercatofotografico.net
Nota. La sua soluzione unica è dunque: un mix di comunicazione
innovativa e ispirazione, che spesso si trasforma in coinvolgente
euforia. Mentre la trasformazione in positivo che provoca nelle
persone che entrano in contatto con le sue fotografie è: aiutarle ad
innamorarsi dei luoghi che visita.
Risultato finale (mettendo insieme le 3 parti):
Quante fotografie ti capita di vedere nel corso di una qualsiasi giornata? E quante di
queste sono effettivamente “memorabili”? Quante ti ispirano sul serio… e ti fanno
pensare in maniera nuova al mondo che ti circonda?
Sono un fotografo di viaggio e lifestyle che si concentra nel catturare l’essenza
architettonica e ambientale di un luogo. Offro immagini con un tocco vibrante e
vivace a clienti internazionali operanti nel settore pubblicitario, editoriale e
collezionisti d’arte.
Il mio obiettivo è di aiutare le persone ad innamorarsi dei luoghi che visito,
condividendo la mia visione e la mia passione per la fotografia. Quello che faccio è un
mix di comunicazione innovativa e ispirazione, che spesso si trasforma in
coinvolgente euforia!
___________________________
Visione creativa completa – Versione 2
Ecco la seconda versione. In questo caso avevamo deciso di tagliare la pre-
headline per vedere l’effetto finale (spesso, infatti, la sintesi paga). Inoltre
modificammo la headline, lasciando invece sostanzialmente invariata l’ultima parte.
Di seguito il risultato.
25:
© mercatofotografico.net
[Headline]
Sono un fotografo di viaggio e lifestyle specializzato nel catturare la bellezza
naturale di un luogo. Le mie immagini mettono in risalto i dettagli delle antiche
rovine e delle attrazioni turistiche nonché l’essenza dei posti che visito.
Alcuni dei miei più recenti progetti fotografici hanno riguardato le antiche rovine
Maya in Messico, la National Opera House di Budapest, la città di Petra in
Giordania, la famosa scuola di equitazione spagnola in Vienna, e infine una recente
copertina per il magazine del National Geographic.
Nota. Come puoi notare, in questa versione si è deciso di dare una
connotazione “fisica” vera e propria sia ad alcuni dei luoghi visitati, sia
ad alcuni clienti di prestigio.
[Body]
Il mio obiettivo è di aiutare le persone ad innamorarsi dei luoghi che visito,
condividendo la mia visione e la mia passione per la fotografia. Offro immagini con
un tocco vibrante e vivace a clienti internazionali operanti nel settore pubblicitario,
editoriale e collezionisti d’arte.
Veniamo ora alla versione finale. Quella che scegliemmo.
___________________________
Visione creativa completa – Versione 3
Ecco il risultato finale (lo commento poi di volta in volta)
26:
© mercatofotografico.net
[Pre-Headline]
Quante fotografie davvero memorabili vedi in un singolo giorno che davvero ti
fanno osservare il mondo con occhi diversi?
Nota. Come vedi, in questo caso, si è deciso di inserire nuovamente la
pre-headline, stavolta però abbreviandola rispetto alla prima versione.
[Headline]
Sono un fotografo di viaggio e lifestyle specializzato nel catturare la bellezza
naturale di un luogo. Le mie immagini mettono in risalto i dettagli delle antiche
rovine e delle attrazioni turistiche, nonché l’anima più intima di uno scenario.
Nota. Abbiamo tolto dalla headline l’espressione l’essenza dei posti
che visito perché faceva molto “turista fai da te” e suonava troppo da
“fotografo improvvisato”, sostituendola con l’espressione l’anima più
intima di uno scenario…
… che dà un senso maggiore di introspezione (anima più intima) e di
grandezza (scenario) spesso riferita e accostata alla fotografia
panoramica – un trend fotografico emergente già molto praticato e
venduto (soprattutto in ambito fine-art e collezionismo), e del resto in
linea con il tipo di target a cui si rivolgeva il fotografo stesso.
Alcuni progetti recenti includono la National Opera House di Budapest, la città di
Petra in Giordania, la famosa scuola di equitazione spagnola sita in Vienna, e una
recente copertina per il magazine del National Geographic.
Nota. Abbiamo anche ristretto il campo dei progetti a cui il fotografo
aveva lavorato… citando solo quelli più rilevanti e meno “scontati”
27:
© mercatofotografico.net
[Body]
Il mio obiettivo è di aiutare le persone ad innamorarsi dei luoghi che visito,
condividendo la mia visione e la mia passione per la fotografia. Offro immagini con
un tocco vibrante e vivace a clienti internazionali operanti nel settore pubblicitario,
editoriale e collezionisti d’arte.
Nota. Ovviamente questa versione finale che ti sto mostrando non era
l’unica versione possibile, ma è ciò che alla fine scelse il fotografo… e in
sede di consulenza, si sa, l’ultima parola spetta comunque all’attore
principale…
___________________________
Ora, se torniamo alla simulazione dell’ascensore, ti accorgerai che ripetendo ad alta
voce questo esempio di visione creativa impiegherai al massimo 40 secondi
(cronometrati: 38).
Morale della favola: se questo fotografo di viaggio e lifestyle si fosse proposto al
direttore editoriale di un magazine di viaggio distribuito sui voli di alcune
compagnie aree, e avesse dovuto spiegargli in 1 minuto chi è, cosa fa e perché la sua
visione fotografica è unica… ci avrebbe impiegato circa 38 secondi per trasmettere
un messaggio cristallino, veloce e, soprattutto, intrigante.
I 3 Gradi di Efficacia
Iniziamo subito col dire che praticamente la maggior parte delle visioni creative dei
fotografi (quei pochi che le hanno messe su carta) sono più o meno tutte
“interscambiabili”, nel senso che se scambi il nome di un fotografo con un altro potrai
facilmente constatare che alla fine condividono più o meno la stessa visione.
Moltiplica questo per i milioni di fotografi che ci sono in giro per il mondo e di colpo
ti troverai di fronte a un oceano di messaggi tutti uguali che praticamente
dicono tutto… per non dire nulla.
28:
© mercatofotografico.net
Un altro errore fatale delle visioni creative che vedo in giro è la terribile (terribile)
tendenza a parlare solo di aspetti legati al business e al commercio (questo è un
approccio tipicamente anglosassone). Risultato? Una noia mortale e tombale.
Messaggi noiosi, discorsi noiosi, idee noiose che certamente non ti distingueranno
dalla massa, anzi. Ecco perché ora voglio regalarti alcuni esempi di visioni
creative suddivise per “impatto” e “capacità” di magnetizzare subito l’attenzione del
tuo cliente/interlocutore.
Innanzitutto, però, è opportuno definire il grado di “bontà” di una certa visione
creativa. Ecco dunque la differenza tra una visione anonima, efficace… e una
memorabile.
Visione creativa “anonima”
Tale visione esprime più che altro la tua passione per la fotografia come se il
tuo business fosse appena all’inizio. È un altro modo per spiegare al mondo il
motivo per cui ogni mattina ti alzi dal letto e fai quello che fai.
Visione creativa “efficace”
Tale visione racconta le grandi idee che potresti raggiungere se solo dessi a te
stesso la possibilità di sognare “più in grande”.
Visione creativa “memorabile”
Tale visione racconta un mondo ideale nel quale tutte le persone con cui hai
sempre sognato di lavorare hanno finalmente accesso al “regalo” che offri loro
con le tue immagini. E questo regalo può essere all’occorrenza anche un
nuovo, fantastico, e rivelatorio modo di osservare la realtà e il mondo
circostante.
Vediamo adesso alcuni casi studio classificati proprio in base ai 3 gradi di
efficacia che ti ho appena mostrato.
Nota. Chiaramente, di ogni visione creativa, riporterò non la versione completa
(dall’inizio alla fine) ma solo gli estratti più significativi… per aiutarti a focalizzare
meglio cosa davvero FUNZIONA e cosa invece potrebbe essere migliorato.
29:
© mercatofotografico.net
Esempio di visione creativa “anonima”:
Un fotografo commerciale scrive:
Esempi di visione creativa “efficace”:
Un fotografo di matrimonio scrive:
Un fotografo di fine-art scrive:
Sfrutto la mia esperienza, la mia conoscenza tecnica, e il
mio senso artistico per creare immagini con valore
durevole e d’impatto.
Arricchisco le vite dei miei clienti di un valore
eccezionale, ispirandoli ad investire continuamente in
fotografie artistiche e a sperimentare la gioia di
catturare momenti di vita che resteranno per sempre nei
loro ricordi di famiglia.
Creo una relazione tra lo spettatore e il soggetto,
alimentando la nascita di idee e catturando la bellezza.
30:
© mercatofotografico.net
Esempi di visione creativa “memorabile”
Un fotografo di ritratto (San Francisco) scrive:
Ora fermati un attimo e rifletti.
Quali sono gli elementi che rendono quest’ultima visione creativa davvero
memorabile?
Vediamoli insieme.
Questo fotografo:
1. Parla a un tipo di cliente ben specifico (cit: le madri e i padri di San Francisco)
2. Si connette al suo cliente-tipo su un piano incredibilmente emozionale (cit:
altera la comprensione della famiglia negli stessi soggetti fotografati, creando
una connessione duratura e profonda con i propri figli)
3. Trasmette al suo cliente-tipo un concreto beneficio a lungo termine (cit: album
di famiglia e gigantografie a parete che non hanno nulla che vedere con ciò che
si è abituati a vedere) creando al tempo stesso già le condizioni per una potenziale
vendita. Che prezzo possono avere infatti, per un padre o una madre, delle
La mia fotografia di ritratto altera la comprensione della
famiglia negli stessi soggetti fotografati, creando una
connessione duratura e profonda con i propri figli da
parte di qualsiasi padre e qualsiasi madre di San
Francisco - e lo fa attraverso album di famiglia e
gigantografie a parete che non hanno nulla che vedere
con ciò che si è abituati a vedere.
31:
© mercatofotografico.net
“testimonianze fotografiche così uniche della propria famiglia e quindi di un
tempo che inevitabilmente non tornerà più?”
In sostanza, quando nella definizione di visione creativa “memorabile” la paragonavo
a un regalo che all’occorrenza può anche essere un nuovo, fantastico, e
rivelatorio modo di osservare la realtà e il mondo circostante intendevo
proprio questo.
Mettendo un attimo da parte la qualità del lavoro di questo fotografo che vive a San
Francisco, ti faccio una domanda: secondo te, se una coppia di San Francisco che ha
appena avuto un bambino dovesse capitare per caso sul sito di questo fotografo…
esiste il concreto rischio (voglio essere ironico) che quantomeno – e sottolineo il
“quantomeno” – resti incuriosita e forse anche ammaliata leggendo una
presentazione del genere?
Ogni risposta è superflua. La conosci già.
Anche se magari, fino a qualche minuto prima, questo padre o questa madre di San
Francisco non avevano MAI pensato di affidarsi a un fotografo professionista
specializzato in ritratti per immortalare la loro famiglia appena “nata”…
… di certo questa visione creativa ha “magicamente” creato in loro un’esigenza che
prima non c’era.
Da qui puoi trarre immediatamente un altro insegnamento:
32:
© mercatofotografico.net
Infatti il marketing – prima di tutto – crea un’esigenza nella mente delle persone che
magari prima non esisteva.
Pensa ad esempio alla famosa pubblicità della Barilla che ha per protagonista una
famiglia “perfetta” e “felice” proprio perché fa colazione solo con i biscotti Barilla. Il
marketing della Barilla crea inconsciamente nelle famiglie il bisogno di mangiare
una certa marca di biscotti per sentirsi “felice” e “a casa”.
Ecco perché attraverso la tua visione creativa devi già gettare le basi per creare
delle esigenze a livello inconscio nella mente dei tuoi potenziali acquirenti o
visitatori, esigenze che – se accompagnate da fotografie coerenti e ben fatte (ovvio) –
produrranno due tipi di azioni nel tuo target-ideale:
1. Condividere il tuo lavoro e dunque farti pubblicità gratis
2. Contattarti per un preventivo o una richiesta di lavoro
A tal proposito ecco altri esempi di visioni memorabili.
Un fotografo di ritratto scrive:
Voglio connettermi con lo spirito creativo e le storie personali
delle persone che negli anni hanno fatto diventare questo
quartiere quello che è ora.
Le generazioni passate sono state influenzate dal Punk, dalla
New Age e dal movimento Dark. Attraverso la mia fotografia
creo un ponte invisibile tra le generazioni di ieri e quelle di
oggi, lasciando una testimonianza indelebile di ciò che è stato -
e di ciò che ancora sarà - attraverso nuove forme e nuove
visioni.
33:
© mercatofotografico.net
Un fotografo pubblicitario e still-life scrive:
Un fotografo di matrimonio scrive:
Un fotografo fine-art e di reportage scrive:
La mia fotografia comunica emotivamente il valore di un
prodotto trasferendo l’idea visionaria del brand e dell’azienda
nella fotografia stessa – spingendo naturalmente le persone ad
acquistarlo
La bellezza che riempie certi giorni nella vita di una coppia
basta da sola a confermare che l’amore non è mai troppo e che
può davvero cambiare il mondo. L’obiettivo delle mie fotografie
è di sussurrare questo ricordo per tutti i giorni difficili o le
piccole incomprensioni che certamente ci saranno nella vita di
una coppia
Ritengo che ci dobbiamo sforzare per una crescente
comprensione di tutta la cultura umana, in modo che la pace
globale possa essere raggiunta. Ecco perché le mie fotografie
cercano di raggiungere uno scopo più grande, e cioè quello di
documentare la somiglianza tra le emozioni, le speranze e i
conflitti che ogni essere umano porta dentro di sé… affinchè
tutte le persone possano raggiungere finalmente una
connessione non-violenta grazie al potere straordinario delle
immagini
34:
© mercatofotografico.net
Quindi stampati bene in testa questo concetto che – per quanto possa sembrarti
contro-intuitivo e al limite del paradossale – è tutt’altro che astratto o campato in
aria… e può fare oggi un’enorme differenza per la tua attività nel mercato fotografico
moderno iper-affollato e super-competitivo:
Scrivere cosa?
Ma la tua visione creativa, ovvio ;-)
Riepiloghiamo
In questo report abbiamo visto:
I 2 principali ostacoli che ti impediscono di rompere il muro invisibile che
si frappone fra te e il tuo cliente ideale (la vastità di offerta che c’è in giro e la
distrazione cronica dei clienti)
Come il concetto testuale del tuo brand può aiutarti a fare chiarezza sulla
tua identità di fotografo e sul vero messaggio che vuoi lanciare al tuo
pubblico, e come questo aspetto non sia alternativo ma assolutamente
complementare rispetto all’altro concetto ben più sfruttato, ossia quello
visuale (le immagini)
35:
© mercatofotografico.net
In che modo la strategia dell’anticipazione e il meccanismo psicologico
degli interruttori fotografici giochi un ruolo fondamentale in tutta la
comunicazione moderna per creare una connessione “familiare” tra il tuo
lavoro e il tuo potenziale cliente
All’atto pratico, in fotografia, applicare la strategia dell’anticipazione e attivare
gli interruttori fotografici equivale a saper descrivere il tuo lavoro in
meno di 60 secondi (ascensore) quando sei di fronte a un potenziale
interlocutore… o quando devi raccontare la tua unicità di fotografo nella
pagina “bio” del sito web e in qualsiasi altro pezzo di comunicazione online
legato al tuo brand
Il modo più semplice, veloce, ed efficace per creare da zero la tua visione
creativa è sfruttare il template “3 Fasi Formula” presentato in questo report.
Ad ogni modo, in una qualsiasi visione creativa non devono mai mancare
questi 4 elementi:
o A chi ti rivolgi il tuo cliente ideale
o La tua identità professionale che fotografo sei
o La tua soluzione unica perché la tua soluzione è diversa dalle
altre che si trovano sul mercato
o La trasformazione in positivo che provochi nel cliente quando
entra in contatto con il tuo lavoro
In una scala di valori, la migliore visione creativa possibile (memorabile) è
quella che riesce a connettersi al cliente-tipo su un piano incredibilmente
emozionale e trasmettere al tempo stesso un concreto beneficio a lungo
termine
In particolare esistono 3 gradi di efficacia per una visione creativa:
36:
© mercatofotografico.net
o Visione creativa “anonima”
Tale visione esprime più che altro la tua passione per la fotografia come se il
tuo business fosse appena all’inizio. È un altro modo per spiegare al mondo il
motivo per cui ogni mattina ti alzi dal letto e fai quello che fai.
o Visione creativa “efficace”
Tale visione racconta le grandi idee che potresti raggiungere se solo dessi a te
stesso la possibilità di sognare “più in grande”.
o Visione creativa “memorabile”
Tale visione racconta un mondo ideale nel quale tutte le persone con cui hai
sempre sognato di lavorare hanno finalmente accesso al “regalo” che offri loro
con le tue immagini. E questo regalo può essere all’occorrenza anche un
nuovo, fantastico, e rivelatorio modo di osservare la realtà e il mondo
circostante.
Se fare marketing vuol dire “creare nuove esigenze nella testa dei clienti e poi
soddisfarle” (esempio: Barilla), una visione creativa ben costruita è il miglior
strumento di marketing per iniziare a creare nuovi desideri nella testa del
tuo pubblico e soddisfarli con il tuo lavoro. Più avrai una visione cristallina di
“chi sei, cosa fai, e perché sei diverso dagli altri”… più il tuo lavoro risulterà
ultra-focalizzato e il tuo brand memorabile.