Palcoscenico 2011 2012

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2011 / 2012 Supplemento gratuito a “Ravenna & Dintorni” nr. 464 del 17 novembre 2011 Redazione: 0544.271068 [email protected] Pubblicità: 0544.408312 [email protected] EDIZIONI E COMUNICAZIONE Ricerca Prosa testimonianze Gianrico Carofiglio e le parole manipolate + affabulazioni La lezione di Galilei secondo Marco Paolini + Danza e Opera coreografie I passi di Sieni sulle arie di Bach + scenografie I sogni realizzati di Pier Luigi Pizzi + l’attrice Quel “West” con Francesca Mazza + genius loci Il teatro nel bastione della Città del Sale + la compagnia Artefatti e l’epopea dell’oggi +

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Palcoscenico 2011 2012

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2011 / 2012

Supplemento gratuitoa “Ravenna & Dintorni”

nr. 464 del 17 novembre 2011

Redazione: [email protected]à: [email protected]

E D I Z I O N I E C O M U N I C A Z I O N E

Ricerca

Prosatestimonianze

Gianrico Carofiglio e le parole manipolate

+

affabulazioni

La lezione di Galilei secondo Marco Paolini

+

Danza e Operacoreografie

I passi di Sieni sulle arie di Bach

+

scenografie

I sogni realizzati di Pier Luigi Pizzi

+

l’attrice

Quel “West”con Francesca Mazza

+

genius loci

Il teatro nel bastionedella Città del Sale

+

la compagnia

Artefatti e l’epopea dell’oggi

+

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Via Faentina 218s Fornace Zarrattini Ravennatel. 0544 463621 - [email protected]

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cose buone di casail libro di ricette di angela schiavina

da conservare, da regalare, ma sopratutto da gustare

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Prosa6 Carofiglio e le parole manipolate8 Il “West” di Francesca Mazza 10 Il genio Galilei secondo Paolini12 Ravenna14 Faenza18 Lugo20 Cervia22 Bagnacavallo24 Russi26 Conselice27 Fusignano28 Argenta32 Longiano

sommario

Teatro popolare di figura

56 Drammatico Vegetaletra figure e melodramma

58 Ravenna61 Faenza62 Bagnacavallo - Lugo - Russi

Agenda delle rassegne

73 Gli spettacoli giorno per giorno

Il Cartellone dei concerti

66 Dalla classica al rock

Danza e Opera34 I passi di Sieni sulle arie di Bach36 I sogni in scena di Pier Luigi Pizzi

38 Ravenna42 Faenza, Lugo e Russi44 Argenta

Ricerca46 Artefatti, tanti pezzi di realtà 48 Battiston ae la dignità del lavoro49 Le urgenze di Bergonzoni50 The Vaselines: a volte ritornano52 Ravenna/Nobodaddy

Luoghi e architetture

64 Genius loci: il Goldoni di Bagnacavallo

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legenda all’interno della rivista i generi teatrali sono evidenziati con colori diversi

azzurro: prosa, comico, teatro di figura e per ragazzigiallo: ricerca e performance multimedialirosso: opera lirica, danza e musica

Le ricette di Angela Schiavinapubblicate su Ravenna&Dintorni

raccolte in due volumi illustratiautunno - inverno

e primavera - estate

il primo libro in uscita a dicembre

In occasione della pubblicazionesono previste serate conviviali

di presentazione

w w w . r e c l a m . r a . i t

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C’è chi lo ama come scrittore di gial-li e inventore di Guido Guerrieri, c’èchi lo apprezza come senatore del Pdche va poco in tv ma quando ci vararamente sbaglia un’entrata, c’è chilo conosce come magistrato, alla pro-cura di Bari. Gianrico Carofiglio è unuomo dai tanti talenti e dalle tantepassioni. La manomissione della parole

è il libro che più di ogni altro intrec-cia tutti questi fili e anzi apre aCarofiglio una quarta carriera possi-bile: quella di interprete teatrale. Sì,perché a febbraio al teatro Alighieridi Ravenna non andrà in scena unsemplice reading, ma un vero e pro-prio allestimento che vede l’autoredialogare con il fagotto di Michele diLallo, per la regia di Teresa Ludovicoin una produzione Kismet opera.In scena si affronterà uno dei temicardine della nostra epoca: lo svuota-mento di senso della parola, che pre-lude l’impoverimento del pensiero.Alcune parole chiave vengono di

+ testimonianze

«Semplicità non significa facilità,le parole oggi vengolo manipolate»Gianrico Carofiglio si racconta, tra politica, letteratura e teatro

della banalizzazione? «Semplificazione è una parole chenon amo. Il linguaggio non deveavere oscurità non necessarie.Le cose vanno dette nel modo piùsemplice possibile, ma "più semplicepossibile" spesso – per la complessitàdegli argomenti – può non significa-re affatto: facile».Certo, di semplice ci sono le ormaiproverbiali metafore di Bersani, quel-le trasformate dal comico Crozza inun divertente tormentone.Chiediamo allora al senatore del par-tito democratico un parere sul mododi comunicare del suo segretarionazionale. «Ho molta stima di

Bersani. È un politico serio e compe-tente, fra i migliori del nostro paese,se guardiamo alla sostanza. Dettoquesto: il suo stile comunicativo nonè molto efficace e le sue metaforesono deboli».Lasciamo allora la politica, per un’ul-tima domanda allo scrittore di narra-tiva, questa volta. Lo svuotamento disenso delle parole riguarda anche laletteratura contemporanea? «Letteratura contemporanea èun'espressione troppo generica.Certamente alcuni autori – magarianche molto abili tecnicamente –giocano con le parole senza rispettar-le; e senza rispettare i lettori».

fatto manomesse, ossia “smontate”,analizzate e “rimontate” per permet-tere loro di riacquistare verginità esignificato. Parole come vergogna,giustizia, ribellione, bellezza, scelta,attraverso le quali Carofiglio raccon-ta anche l’essenza più profonda delberlusconismo e dei nostri tempi.Parole a cui oggi, in piena crisi eco-nomica, Carofiglio dice che neaggiungerebbe una soltanto:“Solidarietà”.Il lavoro di ricostruzione di sensosvolto da Carofiglio mescola citazioniche attraversano i secoli, attingendoaddirittura all’antica Grecia, senzamai scivolare nella pedanteria insitanel filologo, ma piuttosto facendoricorso a un gioco di rimandi e cita-zioni molto libero, a metà tra lingui-stica, filosofia, letteratura. Frequentisono i richiami a Primo Levi e aquanto accadde al linguaggio nel-l’epoca delle dittatura totalitarienovecentesche e allora gli chiediamose non sia è eccessivo il frequenteparagone tra i tempi d’oggi e l’epocaforse più disumana della storia d’oc-cidente.«Il paragone riguarda l'uso manipola-torio della lingua – ci spiega – e ilprogetto esplicito di abolire la capaci-tà critiche dei cittadini. In questi ter-mini, e fermo restando che nessunodice che il berlusconiscmo è come ilfascismo storico, il paragone mi sem-bra del tutto appropriato».E Carofiglio nega a Berlusconi ancheun merito che invece molti politolo-gi amano riconoscergli e che molticommentatori di centrodestra sban-dierano spesso come un vanto, il pre-sunto “svecchiamento” del linguaggiopolitico. «In realtà – dice l’autore –Berlusconi ha ulteriormente involga-rito il linguaggio della politicaaggiungendo ai vecchi vizi nuovepatologie. La lingua berlusconiana èun misto di vecchio gergo politico edi stile da televendite».Forse perché la semplificazione dellinguaggio porta con sé il rischio

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di Federica Angelini

La manomissione delle paro-le è il titolo di un libro cheGuido Guerrieri, il protago-nista della serie di gialli scrit-ti per Sellerio da GianricoCarofiglio, acquista in unalibreria notturna. Carofiglioracconta che quando ilromanzo fu pubblicato, moltilettori gli chiesero come pro-curarsi il volume. Solo che, ilvolume non esisteva. Eraun’invenzione letteraria. Maproprio sotto la spinta deilettori, Carofiglio decise poidi mettervi effettivamentemano e scrivere il testo cheancora non esisteva. E cheora diventa anche spettacoloteatrale.

la curiosità

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LA NOSTRA PASSIONE SEI TU!RAVENNA - MARINA DI RAVENNA - MEZZANO - LUGO - BAGNACAVALLO - RUSSI - FAENZA - CESENA - RIMINI - ARGENTA

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Dopo il grande successo ottenuto neimaggiori festival europei e nazionali,Fanny & Alexander riporta a Ravenna– dal 24 al 26 novembre all’Almagià,nell'ambito della prima fase della sta-gione Nobodaddy curata da RavennaTeatro – lo spettacolo West (ideato daChiara Lagani e Luigi De Angelis),che vede in scena l'attrice FrancescaMazza – la quale, grazie a questainterpretazione, ha vinto il PremioUbu quale migliore attrice – e investe di "persuasori occulti" MarcoCavalcoli e la stessa Lagani. Unospettacolo molto impegnativo perFrancesca Mazza – che sempre con iFanny aveva vinto l’Ubu nel 2005come attrice non protagonista –,“costretta” a un’interpretazione sottola guida costante di due tipi di input– verbali e di movimento – tramiteauricolari.Francesca, un nuovo premioUbu e di nuovo con Fanny &Alexander...«Il premio Ubu che è arrivato per West

ha per me tanti significati, al di là del-l’enorme piacere e onore che mi fa unriconoscimento così prestigioso. Unsignificato soprattutto legato proprioal mio rapporto con Fanny &Alexander. In questi mesi, dopo lospettacolo, a chi mi rivolgeva i com-plimenti per l’interpretazione, hosempre detto che per me West rappre-sentava il coronamento di una storiad’amore con la compagnia; è statouno spettacolo nato in modo straordi-nariamente armonioso. Ricordo chegià al primo incontro i Fanny sapeva-no già cosa volevano fare volevano faredi West, già in quell’occasione era tuttomolto chiaro e definito; e quello chevolevano allora è stato esattamentequello che ha poi debuttato sei mesipiù tardi al Festival delle CollineTorinesi. Non c’è stato alcuno scarto,nessuno ripensamento, è stato un per-corso di lavoro molto lineare, moltosereno, e credo anche in virtù del fatto

+ ricerca

Francesca Mazza arriva al West e vince il premio UbuL’attrice racconta il difficile impegno nello spettacolo dei Fanny & Alexander

imparato ma contestualmente facendotesoro di tutto quello che hai impara-to. Dunque questo stato di trance mi èevidente congeniale».Nello specifico, quali sono statele difficoltà maggiori nell’inter-pretare questo ruolo? «Di difficoltà ce ne sono state fonda-mentalmente due. Devo confessareche ogni sera, quando vado in scena emi trovo seduta a quel tavolo, sonosempre in uno stato di apprensioneche è diverso da quello solito, e ognisera mi domando se ce la farò. Perchéeffettivamente, al di là della fatica fisi-ca, occorre un livello di concentrazio-ne molto alto. Nel corso delle prove,lavorando per tante ore e stando sem-pre con le cuffie nelle orecchie, arri-vavo a sera, a letto, che sentivo levoci. Occorre avere la mente separa-ta, che va in due direzioni diversi con-temporaneamente: dare un senso altesto che ti viene suggerito e compie-re delle azioni specifiche nel momen-to e nel modo in cui ti viene suggeri-to. Quindi c’è stata proprio una diffi-coltà nell’affrontare questo modopervasivo di essere diretta, e, dico laverità, anche nell’accettare di esserein buona sostanza comandata. Certo,lo sapevo fin dall’inizio, ma a volte ho

veramente provato moti di ribellione.Dunque da questo punto di vista èstato un lavoro che ha richiesto unagrande disciplina. L’altro scoglio èstato quello relativo al fatto cheChiara Lagani mi ha sollecitato suquestioni personali per comporre ladrammaturgia, e a un certo punto hoavuto un istintivo pudore e turba-mento al pensiero che avrei dovutodirle pubblicamente, ad alta voce. Poic’è stato un pensiero successivo chemi ha aiutata, ossia mettere in dubbioche le cose che mettevo in campo fos-sero veramente mie. In realtà sonosemplicemente episodi che vengonopresi come esemplari di questa faticaal dire di no, perché si era propriopartiti dal tema della richiesta delcoraggio nel dire di no. E infatti lereazioni del pubblico mi dicono che aldi là della mia personale vicenda èuno spettacolo che ci riguarda tutti,che parla di noi in generale. Perchécredo che un po’ tutti noi abbiamoquesto problema rispetto al conflitto,al dire di no, al sentirsi comandati.Vedo dalle reazioni che il pubbliconon si sofferma tanto sul chiedersi sequello che racconto sia personale omeno ma nel riconoscersi in ciò chevede e sente».

che sono ormai tanti anni che lavoria-mo insieme, che c’è una conoscenzaprofonda, un’intima comprensioneartistica oltre che personale».D’altronde il personale, il vissu-to, ha un ruolo importante nellospettacolo.«Infatti. È un lavoro molto personale,molto costruito su di me. E poi iFanny hanno creato questo dispositivoveramente geniale, con cui tramiteauricolari guidano le mie azioni e lemie parole in direzioni diverse e allostesso tempo! Io con i colleghi attorispesso ne parlo: è stata davveroun’esperienza unica, perché dopotanti anni che sei “addestrato” a eserci-tare un controllo in scena – delle into-nazioni, dei gesti –, loro mi hannomesso in una situazione in cui nonposso esercitare questo controllo, nonho il tempo materiale per farlo, percui lavoro in uno stato di trance; ed èvero che è forse è uno stato che ti puoipermettere solo dopo che hai tantianni di mestiere. Ricordo una cosa chediceva sempre Leo De Berardinis, cioèche la tecnica la devi sempre possede-re a un punto tale che la puoi dimen-ticare. Ecco, forse questo è un po’ unesempio di cosa significhi andare inscena dimenticando quello che hai

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di Alessandro Fogli

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Ravenna - Via Antica Milizia 50 - tel. 0544 478065 - cell. 334 1091164

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Quando ho visto questo locale me ne sono innamorata.

Ho pensato di renderlo ancora più accogliente aggiungendo un tocco alfemminile. Ho voluto farne la cornice ideale per i miei menù

con piatti di carne e paste fatte in casa, dove da sempre unisco ricerca e tradizione, per andare incontro a tutti i palati, da chi è in cerca dei

sapori più semplici a chi ama i gusti più sofisticati.

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di Matteo Cavezzali

«È più famoso anche del Papa,Galileo, e di Shakespeare. Shakespearea 50 anni è già andato in pensione. PerGalileo è solo l'inizio, però... calma, ilpasso da meccanico a filosofo non ècosì facile... Sarà anche famoso più delPapa, ma cominciano le grane». Conquesta battuta di ITIS Galileo, in scenaal teatro Alighieri dal 24 febbraio al 3marzo, Marco Paolini introduce ilcarattere dello scienziato e filosoforivoluzionario Galileo Galilei al centrodel suo nuovo spettacolo. Dopo averaffrontato temi politici come il crollodel Vajont e la strage di Ustica, il mag-gior interprete del teatro civile inItalia ora racconta la vita dell’uomo discienze che rivoluzionò l’astrologia esoprattutto il concetto di “verità”.Cosa può insegnare all’Italia di oggiun personaggio come Galilei?«La lezione di Galileo non è solo nelsuo lascito scientifico. Per me, è primadi tutto la lezione di un uomo che nonrinuncia ad usare il cervello. Un inse-gnamento che oggi vale più di tanteparole. Galileo ha saputo essere incontrasto anche con i propri canoni dipensiero, con le regole precostituite.Non per ribellismo, ma per la curiosi-tà di sperimentare. In un tempo domi-nato da un’ossessione per la veritàGalileo ha costruito il suo lavoro sullanecessità di formulare ipotesi, teorie,commettendo anche fertili errori,utili errori. È grazie a questo che ogginella scienza il concetto di verità nonesiste o comunque è di scarso valorerispetto alla necessità di formulareteorie che implichino verifiche, ragio-namenti e sempre la possibilità di esse-re demolite, senza che caschi il mondoper questo. Sono convinto che la fragi-lità del tempo in cui viviamo sia legataa uno strapotere del realismo, che èuna teoria che si afferma come vera,ma non sempre lo è.Voglio dire che lanostra forma mentis, il nostro mododi pensare è oggi molto più economi-co, molto più politico e molto meno

scientifico di quel che forse ci servi-rebbe».Il suo teatro civile è diventatoun modello culturale per moltinuovi talenti, qual è la chiave delsuo modo di fare teatro?«Io sono un narratore, la mia espe-rienza, più che da un’urgenza di direcose vere, di documentare fatti acca-duti, nasce dalla voglia di raccontare.Ho imparato l’abc del mio personalemodo di narrare costruendo raccontidi vita, piccoli frammenti di una com-media che fa i conti con una terra, unpaesaggio, una memoria. Poi sonoarrivato alla narrazione che è statadefinita "civile" e indubbiamente lastoria contemporanea – il terribile"secolo breve" – ha dato a me, comead altri, molto materiale su cuicostruire racconti, riflessioni. Io hoiniziato a narrare in teatro fatti e docu-menti perché mi ci ha condotto il tea-tro stesso, come forma di dialogo e diriflessione con un pubblico che cono-sce, che pensa, che vive. E questo è undiscrimine che ritengo fondamentale.

Perché assieme alle persone che hannolavorato con me, nella redazione deitesti e nelle ricerche, ho sempre cer-cato di fare teatro e non inchiesta,anche se l’inchiesta fa parte del pro-cesso di lavoro. Il mio mestiere è ilteatro, io racconto delle storie, deipezzi di umanità, che stanno dentrouna cornice più grande spesso dram-matica, spesso così grande da ignorarequelle piccole storie»I suoi spettacoli si adattano moltoalla televisione e sono stati presi ariferimento anche da RobertoSaviano, come si relazione il teatrocon la televisione?«In termini assoluti non saprei, per mela televisione è un mezzo di trasportodi servizio pubblico da cui ricordarsi discendere prima di arrivare al capoli-nea. Un mezzo di trasporto che pren-do volentieri, ma senza abusarne etenendo conto del suo linguaggio: ognispettacolo in tv va contestualizzatooffrendo alla fotografia un’opportunitàdi diventare elemento di racconto. Ateatro va benissimo un fondo nero, in

televisione quasi mai, almeno per me,perché ho bisogno di accogliere spetta-tori dal vivo e quelli seduti a casa in unluogo preparato per aiutare a seguirequello che racconto. I tempi e i modisono invece gli stessi del teatro, nonsento mai l’esigenza di cambiarli».Oggi il sistema culturale è incrisi, come sarà il futuro del tea-tro italiano?«La situazione del teatro italiano oggiè quella di un teatro che resiste, checerca di esistere contando sulle pro-prie forze e sulle propria urgenzaartistica. È quella di un teatro che siforma e si sostanzia anche fuori daiteatri, nelle case, tra i banchi di scuo-la, nei centri sociali, negli oratori,nelle redazioni… È quella di un tea-tro con le finestre aperte, che fa usci-re la polvere e lo stantio, e che silascia attraversare da quanto gli staattorno. Credo che il teatro sia unostrumento potente per parlare dioggi, anche con le parole di ieri. E inquesto presente io vedo anche il futu-ro del teatro italiano».

+ narrazioni

Marco Paolini e la lezione di GalileoGalilei, l’uomo che usò il cervelloUno dei massimi interpreti di teatro civile parla del suo nuovo lavoro e del “sistema culturale”

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LINEABLU JAGUAR PALCO.qxd 15-11-2011 16:37 Pagina 1

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Teatro Alighierivia Mariani, 2tel. 0544 249244

Inizio spettacoli ore 20,30 Spettacoli domenicali ore 15.30

Elektra

di Hugo von Hofmannsthalcon Elisabetta Pozzi traduzione e regia di Carmelo Rificiproduzione Teatro Stabile del Veneto

Diretta da grandi maestri come Albertazzi,Lavia,Ronconi,Cobelli, Stein,Elisabetta Pozziè stata Medea,Fedra,La donna del mare,emergendo con la sua forte personalità nell’in-terpretazione di complessi personaggi femmini-li.Un talento per il quale è stata insignita diquattro Premi Ubu, due premi della critica e ilPremio Duse. In questa Elektra diHofmannsthal, diretta da Carmelo Refici, l’at-trice spicca quale protagonista assoluta, perva-sa dall’odio che la lega indissolubilmente allamadre e prigioniera della sua brama di giusti-zia, fino al tragico ed esiziale epilogo.In scena dal 24 al 27 novembre

Rumore di acque di Marco Martinelli con Alessandro Rendamusiche originali eseguite dal vivo dai Fratelli Mancusoregia Marco Martinelliproduzione Ravenna Festival,Teatro delle Albe-Ravenna Teatro,“Circuito del Mito” della RegioneSiciliana, Sensi Contemporanei

Rumore di acque fa parte del trittico del Teatrodelle Albe “Ravenna-Mazara 2010” che prendeMazara del Vallo come simbolico luogo di fron-tiera e punto di partenza per un affresco sul-l’oggi, davanti a quella striscia diMediterraneo, che racchiude la devastante tra-gedia dei migranti alla disperata ricerca diasilo e di una nuova vita.Nel monologoAlessandro Renda interpreta una sorta digenerale, traghettatore di anime, che tiene ilconto dei naufraghi periti in mare nel tentati-vo di raggiungere dall’Africa le coste europee.A questo voce cinica fa da controcanto la voca-

lità dolente dei fratelli Mancuso che dannocorpo ad un “oratorio dei sacrificati” .In scena dal 13 al 16 dicembre

L’uomo, la bestia e la virtùdi Luigi Pirandellocon Enzo Vetrano e Stefano Randisi regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi produzione Teatro Stabile di Sardegna,Diablogues

Enzo Vetrano e Stefano Randisi si distinguonoper la capacità di riconoscere alla tradizionela possibilità di essere modernissima e di parla-re al pubblico con linguaggio contemporaneo.Dopo il successo di Pensaci,Giacomino! torna-no all’Alighieri con L’uomo, la bestia e lavirtù. La situazione è di quelle al limite delpossibile, un paradossale risvolto di quellasocietà claustrofobica e piena di convenzioniche Pirandello ha saputo scardinare, pezzodopo pezzo, coi suoi affondi letterari e teatrali.In scena dal 18 al 21 gennaio

La resistibile ascesa di Arturo Uidi Bertolt Brecht con Umberto Orsiniregia di Claudio Longhi produzione Emilia Romagna TeatroFondazione,Teatro di Roma

Una magistrale interpretazione di UmbertoOrsini dà corpo al testo scritto dal drammatur-go tedesco nei primi passi d’esilio - 1941 -proprio per oggettivare la “resistibile” ascesa delnazionalsocialismo nella Berlino degli anniTrenta.Trasferendo l’azione in una coevaChicago (il gangster Arturo Ui è un satirico“alias” di Adolf Hitler). Lo spettacolo ha regi-strato quattro settimane di repliche con il tuttoesaurito all’Argentina di Roma rivelandosiuno degli eventi teatrali del 2011.

In scena dal 2 al 5 febbraioAnche dal 29 novembre al 2dicembre a Lugo

La manomissione delle paroledi Gianrico Carofiglio con Gianrico Carofiglio e Teatro Kismet Opera regia di Teresa Ludovico

Enrico Carofiglio, noto autore di “legal thriller”di successo,magistrato e senatore dellaRepubblica, costruisce un’indagine letteraria,politica e giudiziaria a partire da alcune cita-zioni di diversi personaggi lontani nel tempo eper competenza.Da Aristotele a Cicerone, daDante a Primo Levi, da Italo Calvino aNadine Gordimer, da Obama a Bob Dylan,Carofiglio utilizza il loro pensiero per mettere

a fuoco il senso di parole quali vergogna, giu-stizia, ribellione, bellezza e scelta. Parole che lanostra epoca ha distorto, abusato e svuotato delloro significato. Per raccontare è necessarioridare loro senso, consistenza e respiro.In scena il 12 febbraioFuori abbonamento

Il catalogo

di Jean Claude Carrièrecon Ennio Fantastichini e Isabella Ferrariadattamento e regia di Valerio Binascoproduzione Star Dust International

La brillante commedia di di Jean ClaudeCarrière, sceneggiatore e commediografo, colla-boratore tra gli altri del grande regista LuisBuñuel, riguarda un tragicomico incontro-scontro di universi paralleli e apparentementeestranei.Da una parte,Ennio Fantastichini, unDon Giovanni nevrotico e solitario, che intra-prende relazioni con donne sempre diverse,catalogandole in un quaderno; dall’altraIsabella Ferrari, una graziosa e svagata ragaz-za che gli spagina la vita, rendendolo mano amano più intimidito e smarrito.In scena dal 17 al 19 febbraio

ITIS Galileodi Francesco Niccolini e Marco Paolinicon Marco Paoliniproduzione Michela Signori, Jolefilm

Al centro dello spettacolo c’è la vita di GalileoGalilei, con temi che ritornano, fili che s’in-trecciano, accurati riferimenti storici, filosofici escientifici.Marco Paolini, protagonista indi-scusso del “teatro civile” italiano, ne segue letappe fondamentali, sullo sfondo di un’Europapercorsa da furiosi dogmatismi e insieme daun’ansia straordinaria di ricerche e di scoperte,con il gusto di verificare,mettere in dubbio,affrontare nuove ipotesi.Una messa in scenaritmata da una straordinaria capacità affabu-latoria, profonda e ironica, che confermanoPaolini, uno dei protagonisti del “teatro civile”italiano.In scena dal 29 febbraio al 3 marzo

The History Boysdi Alan Bennettcon Elio De Capitani e il Teatro dell’Elfotraduzione di Salvatore Cabras

e Maggie Roseregia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani produzione Teatridithalia

Elio De Capitani è protagonista della pièceteatrale di Alan Bennett dal grande successo dipubblico e critica (sei Tony Award e film diculto nel 2006).Cos’è la conoscenza, su cosa sicostruisce un patrimonio culturale, qual è ilvalore di un vero maestro? Lo spettacolo rac-conta il percorso di un gruppo di ragazziinglesi nel periodo pre-esame di ammissione alcollege.Un’opera corale, fatta di riflessionitaglienti e ironiche, in cui l’educazione vienesviscerata e analizzata senza retorica e infingi-menti.In scena dal 16 al 18 marzo

18mila giorniIl pitonedi Andrea Bajanicon Giuseppe Battiston e Gianmaria Testamusiche originali Gianmaria Testaregia Alfonso Santagataproduzione Fuorivia, FondazioneTeatro Stabile Torino

La storia di un uomo di cinquant’anni cheperde il lavoro e con esso anche tutta la suavita e il senso delle cose.Abbandonato damoglie e figlio, se ne sta asserragliato in unappartamento diventato una sorta di discaricadi cose, ricordi e sentimenti.Giuseppe Battiston(pluripremiato attore di cinema e recentePremio Ubu come miglior attore italiano) e ilcantautore Gianmaria Testa, affrontano untesto dello scrittore torinese Andrea Bajani(Premio Lo Straniero 2008) diretti da AlfonsoSantagata, esponente di spicco del teatro ita-liano contemporaneo.In scena 19 marzo, ore 21Fuori abbonamento

L’ingegner Gaddava alla guerra

un’idea di Fabrizio Gifunida Gadda e Shakespearecon Fabrizio Gifuniregia di Giuseppe Bertolucciproduzione Teatro delle Briciole SolaresFondazione delle Arti

Fabrizio Gifuni, con questo spettacolo che gli èvalso il Premio Ubu come migliere attore, davoce al Gadda dei “Diari di guerra e di prigio-

cartellone prosaRavenna

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12-13 prosa ra PAL11.qxd 21-11-2011 21:11 Pagina 12

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nia” e di “Eros e Priapo”, capace di squarciare ilvelo su qualsiasi retorica patriottarda e sullestorture di una Storia ciclicamente “fuori daicardini”.Un’invettiva travolgente, quella trat-ta, letteralmente, dal grandissimo scrittore delNovecento italiano che svela i meccanismi cro-nici per cui il popolo italiano prova periodica-mente attrazione verso un dittatore affetto dadelirio narcisistico.In scena dal 28 al 31 marzo

rassegna comico

Unplugged

con Teo Teocoli e Mario Lavezziproduzione ITC 2000

Continua un viaggio emozionante, percorsoda una coppia improbabile, formata da TeoTeocoli con Mario Lavezzi (produttoremusicale, autore e cantante), amico fin daitempi dell’adolescenza, che oltre a“spalleggiare”Teo durante lo spettacolo,ha ilcompito di “aprire” lo show proponendoalcune delle sue canzoni.Unplugged è unoshow dalla forma cabarettistica e meno divarietà, basato sull'improvvisazione, di cuiTeo è maestro e artefice, giocando suun’inconfondibile ironia, per un teatro chediverte e sorprende.In scena il 21 novembre

La nostra coppia è un trio

di Marco Mancincon Mancio e Stigma

Spettacolo frizzante caratterizzato da uncontinuo cambio di situazione e stilecomico. I Mancio e Stigma ci portano inquella che è diventata ormai una realtàdel mondo giovanile, cioè “il mondo degli

emo”, adolescenti androgini con lunghefrange sugli occhi,molti piercing sulcorpo e con un’anima depressa, per poipassare a una squadra della ProtezioneCivile non molto preparata e pocoaltruista.Non manca la musica con i“Poeti Blues”, accompagnati da unoscarsissimo e inopportuno chitarrista.

In scena il 4 dicembre;il 2 febbraio al Comunale diCervia e il 15 marzo al Masinidi Faenza

Urgedi e con Alessandro Bergonzoniregia Alessandro Bergonzoni eRiccardo Rodolfi produzione Progetti Dadaumpa

Urge è l’ultimo spettacolo di e conAlessandro Bergonzoni.Un allestimento che,già dal titolo, vuole chiaramente segnalarciun’allerta,una necessità artistica senzasosta e senza indugi.Ma cosa “urge” aBergonzoni? Sicuramente segnalarci delledifferenze che, se trascurate, possonorealmente cambiare il senso delle cose, comequella tra sogno e bisogno.Ma anchedimostrare che la comicità è fatta dimateriali non solo legati all’evidente o alrappresentato.

In scena il 16 gennaio;il 3 dicembre al Masini diFaenza e il 9 marzo al teatrodei Fluttuanti di Argenta

Terrybilmente divagante

con Teresa Manninoregia Marco Rampoldi produzione Bananas

Teresa racconta.Teresa sorride,Teresa graffia.Teresa ha la dolce consapevolezza del “fuoriluogo”.Della bimba siciliana che ama Heidie che, a Palermo, viene chiamata “lamilanese”.È costantemente in bilico framondi contrapposti: il Nord operoso e il Sudfilosofico; l’universo operoso femminile equello infantil-materialista maschile.Teresaè sempre altrove. Si trova in un luogo di cuifa parte, però fino a un certo punto; e perquesto riesce a leggerne con partecipatodistacco tutte le contraddizioni.Teresaaffronta “l’altra metà del cielo” conl’affettuosa consapevolezza di un allenatorecalcistico pronto a cambiare l’uomo se il suolavoro sulle fasce è debole.In scena il 13 marzo

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Teatro Masinipiazza Nenni, 3tel. 0546 21306Inizio spettacoli ore 21

Il piacere dell’onestàdi Luigi Pirandellocon Leo Gullottaregia di Fabio Grossiproduzione Teatro Eliseo

Portata per la prima volta in scena nel 1917,sulle tracce della novella “Tirocinio” del 1905,racconta di Angelo Baldovino, uomo fallito e didubbia moralità, che accetta solo per il piaceredell’onestà di sposare Agata, ragazza di buonafamiglia che aspetta un bambino da un uomomaritato, il rispettabile marchese Fabio Colli.Onestà, parola di grande effetto per il periodoin cui Pirandello concepì la sua opera, ancoraoggi risuona densa di significati, sull’orlo diun dramma che si pone di fronte all’eterno autaut di una società alla ricerca di un’equaliceità.In scena dal 18 al 20 ottobre

Open day

di Walter Fontana con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauroregia di Ruggero Caraproduzione Agidi Srl

Dopo i trionfi cinematografici del 2010 e ilsuccesso teatrale di Miss Universo,AngelaFinocchiaro torna a collaborare con WalterFontana, autore di questo nuovo testo, per darvita ad uno spettacolo ironico, tagliente e riccodi emozioni, nato da una domanda cheriguarda tutti noi: come si guarda al futuroquando non sai bene come comportarti col pre-sente? Sulla scena, a dividere i tormenti di unafamiglia alle prese con una figlia adolescente,Michele Di Mauro, attore sensibile e ironico.In scena dal 23 al 25 novembre

Cuoredi Edmondo De Amicis con la compagnia del Teatro Due Mondidrammaturgia di Gigi Bertoniregia di Alberto Grilliproduzione Teatro Due Mondi eEmilia-Romagna Teatro Fondazione

Nella scuola di oggi, nelle antologie su cui iragazzi studiano non c’è più spazio per“Cuore”. Il Teatro Due Mondi lo ripropone que-st’anno,in occasione delle manifestazioni per i150 anni della ancor giovine Nazione. Perl’esigenza di riflettere sulle possibili rispostealla domanda: è nato l’italiano? In scena il 7 dicembre

Trappola per topidi Agatha Christie con la compagnia Attori e Tecniciregia di Stefano Messina

Celeberrimo capolavoro del mistero dellasignora inglese del giallo questo adattamentoteatrale è stato rappresentato per la primavolta nel 1952 nel West End a Londra.Oltread essere un testo chiave della letteratura digenere è lo spettacolo più replicato della storiadel teatro.È stato rappresentato ininterrotta-mente per 55 anni Inghilterra, con numeroserepliche in giro per il mondo, in 45 Paesidiversi.In scena dal 19 al 21 dicembreAnche dal 18 al 20 febbraio a Lugo

L’apparenza inganna

di Francis Veber con Maurizio Micheli e Tullio Solenghiregia di Tullio Solenghiproduzione La Contrada - TeatroStabile di Trieste

Contabile diligente e uomo mite senza qualità,François Pignon lavora per un’azienda di pro-duzioni derivanti dal caucciù, preservativi inprimis. Sull’orlo del licenziamento si fingeomosessuale per salvare il posto di lavoro contutte le conseguenze e gli equivoci del caso....Tratto dall’omonimo film francese del 2000(“Le placard)” lo spettacolo riporta in scena perla quinta volta il personaggio di FrançoisPignon inventato da Veber nel 1973 con lapièce teatrale “L’emmerdeur” (“Il rompiballe”).In scena dal 13 al 15 gennaio

Happening pop di delirio organizzato

di Carolina De La Calle Casanova e Paolo Rossi ,con Paolo Rossi e la Compagnia del Teatro Popolare musiche di Francesco Arcuri e Emanuele Dell’Aquilaproduzione Compagnia Baby Gang

Un vero e proprio happening che, basandosisull’improvvisazione, la spontaneità, la capaci-tà di mischiare lingue e dialetti, il dialogo conil pubblico,ma anche l’esercizio e lo studiodella Commedia dell’Arte, è capace di creare,di volta in volta, sempre nuove situazioni, gag,quadri e personaggi.In scena il 14 febbraio

Mind JugglerUna serata alla scoperta delle magiedell’incoscio e della comunicazionedi Francesco Tesei con Francesco Teseiproduzione Marangoni Spettacolo

Ciò che compie Francesco Tesei è semplice e,allo stesso tempo, spaventoso. Squarcia il velodella percezione,mostrando con insolita ironiache la realtà, spesso, è esattamente il contrariodi ciò che noi pensiamo che sia.Improvvisamente ci rendiamo conto che ilnostro libero arbitrio, non è poi così “libero”… In scena il 29 febbraio

Quello che prende gli schiaffidi Leonid Nikolavic Andreev,con Glauco Mauri e Roberto Sturno regia di Glauco Mauriproduzione Mauri-Sturno

Un uomo vuole fuggire dalla società nellaquale vive, dove tutto è dominato dall’egoismo,dall’indifferenza e dal denaro con cui tutto sicompra, anche i sentimenti più puri. E alloradiventerà un clown! Salirà su un palcoscenicoda dove comincerà la sua nuova vita; potràridere del suo dolore e potrà gridare la suaribellione.Uno spettacolo con tutti i colori diquel caleidoscopio che è la vita: dramma efarsa, risate e lacrime, liberamente tratto da ungrande drammaturgo russo del primo ‘900.In scena dal 6 all’8 marzo

O patria mia...Leopardi e l’Italiadi Corrado Augiascon Corrado Augias e Marta Dalla Viaregia di Angelo Generaliproduzione Promo Music

Partendo dal “Discorso sopra lo stato presentedei costumi degl’italiani” e inserendo ancheconsiderazioni prese dallo “Zibaldone” e versiestratti da alcuni dei “Canti” più belli,CorradoAugias costruisce un testo capace di restituirciun ritratto sorprendente del poeta, il suo rap-porto con l’Italia, con la vita, con gli amori.

In scena il 9 marzo

Nessun attore può venire da Bagnacavallo

di e con Ivano Marescottiproduzione Pataka srl

cartellone prosaFaenza

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“Nessun attore può venire da Bagnacavallo”dice Totò in uno dei suoi tanti film? Invézi uspò, us pò! Dopo 30 anni di recital e di “fattievéri”, l’attore Marescotti tira le somme e rac-conta una storia incredibile ma vera: daVillanova di Bagnacavallo operaio in segheriaa Hollywood con Ridley Scott.

In scena il 24 marzo

Otellodi William Shakespearecon Massimo Dapporto, MaurizioDonadoni e Lucia Laviaregia Nanni Garellaproduzione Arena del Sole - NuovaScena - Teatro Stabile di Bologna

In “Otello” di Shakespeare, alla fine, perdonotutti:Desdemona,Emilia,Roderigo assassinati,Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessiinganni e dalle sue trame scellerate.Tutti fannoscelte sbagliate. Il mondo non ritrova il suoequilibrio, dopo l’atto estremo del Moro vene-ziano e il sacrificio di sua moglie. Shakespeareè l’unico autore, dopo i greci, che riesce a darcitragedie vere; e “Otello”, nella storia teatrale, èuna delle poche vicende pienamente conosciutedal pubblico, soprattutto dall’epoca romanticain poi.In scena dal 26 al 28 marzo

Tutto su mia madredi Samuel Adamsondal film di Pedro Almodovarcon Elisabetta Pozziregia Leo Muscatoproduzione Fondazione Teatro Due -Teatro Stabile del Veneto

Tutto su mia madre è il film capolavoro scrittoe diretto da Pedro Almodóvar nel 1999 al ver-tice della sua maturità artistica.È una dedica“a tutte le attrici che hanno interpretato delleattrici, a tutte le donne che recitano e a tuttele persone che vogliono essere madre”.Manuela,la protagonista della storia, ha un’esistenzadecisamente poco ordinaria.Nel corso della suavita ha fatto tante scelte, una più difficile del-l’altra: quella di rimanere accanto all’uomoche amava anche dopo la trasformazione chel’ha portato ad avere “un paio di tette piùgrosse delle sue”.In scena dal 4 al 6 aprile

rassegna comico

Urgedi e con Alessandro Bergonzoniregia Alessandro Bergonzoni eRiccardo Rodolfi produzione Progetti Dadaumpa

“Urge”è l’ultimo spettacolo di e con AlessandroBergonzoni.Un allestimento che,già dal titolo,vuole chiaramente segnalarci un’allerta,unanecessità artistica senza sosta e senza indugi.Ma cosa “urge”a Bergonzoni? Sicuramentesegnalarci delle differenze che, se trascurate,possono realmente cambiare il senso delle cose,come quella tra sogno e bisogno.Ma anchedimostrare che la comicità è fatta di materialinon solo legati all’evidente o al rappresentato.In scena il 3 dicembre,il 16 gennaio a Ravenna, e il 9marzo ad Argenta

Al dutåur di mât

tratto da “Il medico dei pazzi”di Eduardo Scarpetta di e con Vitoregia Nanni Garellaproduzione Arena del Sole - NuovaScena - Teatro Stabile di Bologna e Associazione Arte e Salute Onlus

Vito incontra il regista Nanni Garella e lacompagnia di attori-pazienti psichiatrici diArte e Salute.Sul palco c’è anche l’attriceMarina Pitta e, in una partecipazionestraordinaria, lo stesso Nanni Garella.Gigén,giovane nullafacente,da anni vive a Bolognaalle spalle dello zio Felice, il quale crede dipagare al nipote gli studi di medicina.QuandoFelice di Torrinbocca da Marzabotto, luogo incui vive,giunge a Bologna insieme alla mogliee alla figliastra,Gigén, insieme all’amicoGiuanén,mette in scena un altro raggiro allozio,millantando di essere diventato psichiatra.In scena il 16 gennaio

Vernicefrescadi Maurizio Pagliaricon Duilio Pizzocchiproduzione Ridens

Nel suo show, il comico bolognese propone unacarrellata di esilaranti personaggi.DuilioPizzocchi, imbianchino ferrarese tinteggiatore,con numerose presenze al Maurizio CostanzoShow. Ermete Bottazzi, l’improbabilecamionista visto a Zelig Off e Circus. Lasignora Novella,vedova Neri,azionista dimaggioranza della Microsoft, con la passionedei funerali.

In scena il 6 febbraio e il 21gennaio a Cervia

La nostra coppia è un triodi Marco Mancincon I Mancio e Stigma

Spettacolo frizzante caratterizzato da uncontinuo cambio di situazione e stilecomico. I Mancio e Stigma ci portano inquella che è diventata ormai una realtà delmondo giovanile, cioè “il mondo degli emo”,adolescenti androgini con lunghe frangesugli occhi,molti piercing sul corpo e conun’anima depressa, per poi passare a unasquadra della Protezione Civile non moltopreparata e poco altruista.Non manca lamusica con i “Poeti Blues”, accompagnati dauno scarsissimo e inopportuno chitarrista.

In scena il 15 marzo, il 4 dicembre aRavenna e il 2 febbraio a Cervia

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Inizio spettacoli ore 20.30

Les fêlures de l’âmedi e con Paolo Diranipianoforte e voce narrante

“Les fêlures de l'âme”, spettacolo “per pia-noforte recitante”, nasce dal desiderio dirivivere la vibrazione di emozioni vissute,attraverso un mosaico video-sonoro cheintreccia sulla tastiera piccoli brani classi-ci - unica eccezione un cult dei Genesis -che hanno fatto breccia nell’anima del-l’artista.Trenta “tessere”musicali suonateal pianoforte, accompagnate da altrettantiquadri animati proiettati su grande scher-mo e arricchite da brevi racconti, riflessio-ni e aneddoti di un percorso di vita nonsolo musicale.

In scena il 4 novembre

Il mare

di Paolo Poli e Anna Maria Ortesecon Paolo Poli regia di paolo Polisenografie di Emanuele Luzzati produzione Teatrale Paolo Poli

I racconti di Anna Maria Ortese compostinel lungo arco di tempo che va dagli annitrenta ai settanta, affiancando la produ-zione dei grandi romanzi, riflettono sor-prendentemente la complessa personalitàdella autrice. Storie quasi senza storia chedipingono una realtà tragica come attra-verso un sogno. Spesso sono stati parago-nati al fantastico viaggio dantesco nell'al-dilà.Gli avvenimenti narrati sono vistiattraverso il ricordo struggente: l'infanziainfelice,ma luminosa, l'adolescenza insi-

cura,ma traboccante, l'amore sfiorato,mamai posseduto. Figure e figurine di unaitalietta arrancante nella storia dove lecanzonette fanno la parte del leone.In scena dal 10 al 13 novembre. Il 13 inizio alle ore 16

La resistibile ascesa di Arturo Ui

di Bertolt Brecht con Umberto Orsiniregia di Claudio Longhi produzione Emilia Romagna TeatroFondazione,Teatro di Roma

Una magistrale interpretazione diUmberto Orsini dà corpo al testo scrittodal drammaturgo tedesco nei primi passid’esilio - 1941 - proprio per oggettivarela “resistibile” ascesa del nazionalsociali-smo nella Berlino degli anni Trenta.Trasferendo l’azione in una coeva Chicago(il gangster Arturo Ui è un satirico “alias”di Adolf Hitler). Lo spettacolo ha registra-to quattro settimane di repliche con iltutto esaurito all’Argentina di Roma rive-landosi uno degli eventi teatrali del2011.In scena dal 29 novembre al 2dicembre, a Ravenna dal 2 al5 febbraio

Coppeliacon il Junior Balletto di Toscanadrammaturgia, regia e coreografia e di Fabrizio Monteverdemusiche di Leo Délibes

Fabrizio Monteverde e Cristina Bozzoliniriprendono un percorso di solidale e fecon-da collaborazione artistica, più che ven-tennale, cui si devono alcune delle produ-zioni e delle esperienze più qualificate

della storia e della cronaca della danzaitaliana di questi ultimi decenni.In scena il 6 dicembre

Al dutåur di mât

tratto da “Il medico dei pazzi”di Eduardo Scarpetta di e con Vitoregia Nanni Garellaproduzione Arena del Sole -Nuova Scena - Teatro Stabile diBologna e Associazione Arte e Salute Onlus

Vito incontra il regista Nanni Garella e lacompagnia di attori-pazienti psichiatricidi Arte e Salute.Sul palco c’è anchel’attrice Marina Pitta e, in unapartecipazione straordinaria, lo stessoNanni Garella.Gigén,giovanenullafacente,da anni vive a Bologna allespalle dello zio Felice, il quale crede dipagare al nipote gli studi di medicina.Quando Felice di Torrinbocca daMarzabotto, luogo in cui vive,giunge aBologna insieme alla moglie e allafigliastra,Gigén, insieme all’amicoGiuanén,mette in scena un altro raggiroallo zio,millantando di essere diventatopsichiatra.In scena il 12 dicembre

Amletodi William Shakespearecon Alex Sassatelli, Elsa Bossiscene e costumi di Graziano Gregoriadattamento e regia di Maria Grazia Ciprianiproduzione Teatro del Carretto

Il Teatro è rappresentazione.Ce lo ricordameravigliosamente il Teatro Del Carrettocol suo “Amleto”, trasformato in giocoautistico a prospettiva unica.Quella delprotagonista che si relega in un angolocon i suoi burattini, intento a raccontare eraccontarsi una storia.Attore e regista disé e degli altri, in una stanza della mentecontornata di pannelli rossi che si squar-

ciano rivelando folgoranti visioni. LoShakespeare in pillole creato dal Carrettoè una favola grottesca, un sogno pazzo chesi ricompone come un mosaico perfetto.E’un Amleto che pensa se stesso, che riper-corre ossessivo le sue vicende, le cuce insie-me con pensieri ed emozioni, in unatrama inevitabilmente tragica.In scena il 16 gennaio

Romeo e Giuliettadi William Shakespearecon Ruggero Dondi, Salvatore Landolina,Ernesto Mahieuxregia di Leo Muscatoproduzione LeArt’ - Elsinor Teatro Stabiled’Innovazione

Questo “Romeo e Giulietta” rivisitato,riscritto, interpretato alla rovescia è unpiccolo capolavoro, uno spettacolo che rie-sce, cambiando con audacia l'ordine degliaddendi, a ottenere il più shakespearianodei risultati. L'allestimento del giovaneregista, esponente tra i più interessantidella generazione emergente, poggiainnanzitutto su solide basi storiche: unriferimento chiaro al teatro elisabettiano,interpretato da soli uomini, e la consape-volezza che i testi del cinquecento eranopre-testi sui quali veniva chiesto agli atto-ri di improvvisare.In scena dal 28 al 30 gennaio, il 29 sipario anche

alle 16

Corpo a corpoTraviata

Creazione per 12 danzatoricon Compagnia Artemis DanzaMonica Casadeimusiche di Giuseppe Verdiideazione, coreografia e regia di Monica Casadei

“Traviata” è il primo capitolo del progettotriennale “Corpo a Corpo Verdi” (2011-

cartellone prosaLugo

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2013), ispirato alla “trilogia popolare” diGiuseppe Verdi.“Corpo a corpo”: con la“Traviata”, e in particolare un corpo acorpo con la storia di Violetta, un confron-to necessario con una storia che sollevòall’epoca enormi polemiche e scandali, eche non può essere staccata da quellamusica, e con quella musica che non sipuò staccare da quella storia. Il corpo deldanzatore diviene così strumento che tra-duce, esalta e trasforma la potenza evoca-tiva dell’opera e della musica di GiuseppeVerdi.

In scena il 7 febbraio

Trappola per topi

di Agatha Christie con la compagnia Attori e Tecniciregia di Stefano Messina

Celeberrimo capolavoro del misterodella signora inglese del giallo questo

adattamento teatrale è stato rappresen-tato per la prima volta nel 1952 nelWest End a Londra. Oltre ad essere untesto chiave della letteratura di genere èlo spettacolo più replicato della storiadel teatro. È stato rappresentato ininter-rottamente per 55 anni Inghilterra, connumerose repliche in giro per il mondo,in 45 Paesi diversi.In scena dal 18 al 20 febbraio,il 19 sipario anche alle 16; aFaenza dal 19 al 21 dicembre

Racconto d’inverno

di William Shakespearecon Ferdinando Bruni,Cristina Cripparegia, traduzione, scene e costumi diFerdinando Bruni e Elio De CapitaniProduzione Teatridithalia

Il racconto d'inverno - come tutte ultimeopere dell'autore, le cosiddette commedie

romanzesche - è ambientato in luoghi dalsapore esotico e snoda una trama ricca dicolpi di scena, tra viaggi avventurosi, tem-peste e ritrovamenti insperati.Un raccontoche ci conduce lungo un percorso di tra-sformazione e rigenerazione "che attraver-sa le generazioni e il ciclo del tempo.In scena dal 2 al 4 marzo, il 4sipario anche alle 16

Buonanotte mammadi Marsha Normancon Ariella Reggio,Marcela Serliscene di Maria Spazziregia di Serena Sinigagliaproduzione La ContradaTeatro Stabile di Trieste

Buonanotte mamma è un atto unico condue personaggi in scena: Jessie Cates,una donna sulla quarantina senza lavo-ro, malata e divorziata che vive con lamadre vedova,Thelma. La commedia siapre con Jessie che chiede a sua madredove sia una certa pistola.Trovata l’ar-ma con l’aiuto di Thelma, inizia apulirla e annuncia molto tranquilla-mente che alla fine della serata, dopoaver augurato come di consueto la buo-nanotte a sua madre, si chiuderà achiave nella stanza e si ucciderà. Questanon è una minaccia o una richiesta diaiuto: è una decisione lucida, ferma eirreversibile. Dopo una vita interadominata dalla povertà, dall’epilessia edalla depressione, il suicidio è l’unicomodo per assicurarsi che nulla potràmai più ferirla.In scena il 13 marzoAnche il 14 marzo a Russi

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Così è (se vi pare)

di Luigi Pirandellocon Giuliana Lojodice, Pino Micol,Luciano VirgilioRegia di Michele Placidoproduzione L’ISola Trovata

Definita da Pirandello “Parabola in treatti” in “Così è se vi pare” l’argomento è laverità, invano cercata concitatamente datutti i personaggi dall’inizio alla fine,invano affermata e contraddetta in unintrecciarsi di ipotesi senza sbocco sì dacondurre naturalmente lo spettatore aconsiderarne la relatività.E’ in sostanza una satira filosofica,sapientemente concepita, svolta in modoleggero e divertito, che evidenzia il malsa-no desiderio di conoscere i fatti altrui.In scena dal 17 al 19 marzo,il 19 sipario anche alle 16Anche il 16 marzo aBagnacavallo

DIVA LADY calzature e accessor iV I A L E D E L L A L I R I C A 2 7 - R A V E N N A T E L 3 2 7 2 2 0 6 8 9 4

V I A B A R A C C A 2 / 5 - L U G O T E L 0 5 4 5 2 8 8 7 6 1

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Teatro Comunalevia XX Settembre, 125tel. 0544 973261

Inizio spettacoli ore 21

Molière a sua insaputa

di Leo Muscato e Paolo Hendelda Molièrecon Paolo Hendel regia di Leo Muscatoproduzione Agidi srl

E se, dopo tutti i pretestuosi processiaffrontati in vita, al signor Jean-Baptiste Poquelin, detto Molière, toccas-se in sorte di doverne subire uno ancorapiù surreale in televisione? Un insolitoPaolo Hendel, nei panni di un improba-bile Molière, accetta l’invito della tra-smissione televisiva A sua insaputa.Convinto di partecipare a una seratacelebrativa e promozionale della suaopera, questo buffo Molière non saancora che in quel programma, una spe-cie di Serata d’Onore surreale che ospi-ta illustri personaggi del passato e delfuturo, accadranno eventi singolari allimite del paradossale.In scena il 16 e 17 novembre,a Bagnacavallo il 15 novembread Argenta il 13 gennaio

Due di noidi Michael Frayncon Lunetta Savino,Emilio Solfrizzi regia di Leo Muscatoproduzione ErreTiTeatro30 e Leart’

Un fuoco di fila di trovate, di battuteincongruenti, riunite attorno - in tutti e trei gli atti unici che compongono lo spettaco-lo - a un’invenzione drammaturgica che haper protagonista una coppia, colta in situa-zioni al limite (comiche, surreali o addirit-tura inquietanti),ma sempre risibili.Quelloche conta in questo autore (sono suoi ancheRumori fuori scena e Copenaghen), infatti,è il modo in cui si sviluppano vicende risa-pute alle quali Frayn è in grado di restitui-re una carica forsennata, grazie a un’invi-diabile capacità di giostrare l’ironia con

l’allarme e con il nonsense, cercando dicoinvolgerci dentro un perfetto meccanismoa orologeria che non lascia scampo.In scena il 22 e 23 dicembre,a Bagnacavallo il 21 dicembre

Un nemico del popolodi Henrik Ibsen adattamento di Edoardo Erbacon Gianmarco Tognazziregia di Armando Puglieseproduzione Pragma Srl

Storia di un dottore che scopre e vuoledenunciare un inquinamento ambien-tale prodotto dai soliti richhi prepoten-ti. Ma i suoi appelli al potere sono inu-tili, quelli alla coscienza popolareanche: sia vinti che vincitori sono unaschiera di opportunisti, interessati soloalla reputazione e al denaro.Allore ildottore compie l’unica scelta possibileutilizzare la conoscenza e la consape-volezza per istruire i giovani, poveri oricchi che siano, per aiutarli a com-prendere meglio la realtà, e a renderlicittadini di una società più civile diquella attuale.In scena il 14 e 15 gennaio

C’è una certa Annalisa per te

di Sandra Conti con Ennio Coltorti, FrancescaDraghetti, Sandra Conti e SimoneCrisariregia di Ennio Coltortiproduzione Associazione CulturaleLogos - Nuova Compagnia di Prosa

“Amore… siamo in crisi!”.Tutti?Qualcuno? O forse nessuno? Vittimedegli altri o semplicemente di se stessi?Questa la frase-chiave dello spettacolo,una commedia esilarante dai ritmi fre-netici che coinvolge due genitori ex ses-santottini e una figlia conformista eintransigente. Una messa in scena dis-sacrante che, divertendo, rilassando, emagari suggerendo riflessioni, punta ildito sui piccoli drammi relazionali deinostri tempi in una sorta di modernacomedie humaine.In scena il 24 e il 25 gennaio

Antigone di Elena Bucci e Marco Sgrossoda Sofoclecon Elena Bucci e Marco Sgrossoregia di Elena Bucci e Marco Sgrossodi Luca Barcellonaproduzione Le Belle Bandiere

Si entra nel mondo della tragedia grecae delle suggestioni del mistero che laavvolge, dal fascino delle rovine, conuna partitura per voce, azioni e suono,basata sul testo di Sofocle,e un’atten-zione a più recenti riscritture della tra-gedia, da quella di Jean Anouilh aquella di Bertolt Brecht, che hannoarricchito l’argomento di prospettivepoetiche e psicologiche oppure etico-politiche. Registrazioni, musica elettro-nica e suono ai sensori si miscelanoalle parole e sorreggono, provocano,contrastano le azioni, aiutando il saltoverso una commistione contemporaneadei diversi codici linguistici della musi-ca, del teatro e della danza.In scena il 7 e l’8 febbraio,

il 9 novembre a Russi

Infinite o sfinite?Miracoli delle donne d’oggidi Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni con Emanuela Grimalda e Paola Minaccioniregia di Michael Margottaproduzione Leart’ e Rossini Srl

In questo spettacolo Dio è una donna. Eneanche giovane... E subito, dal senso diinfinito si passa allo Sfinito… ed eccoche, scesa tra gli uomini, la donna devefare miracoli di ben altro tipo. Mettereassieme il marito ed il mutuo, la carrie-ra e i figli, trovare un asilo nido, farsalire un passeggino in metropolitanaall’ora di punta. Questi sì che sonomiracoli! E allora vai con le donne cheamano troppo, mangiano troppo, parla-no troppo, fanno tutto troppo...In scena il 6 e 7 marzo

rassegna comico

Fichenstein

di Bruno Arena e MassimilianoCavallaricon i Fichi d’IndiaProduzione Ridens

Max e Bruno,dopo anni di vita dicoppia “on the road”, stanchi dicondividere camere d’albergo, colazioni,pranzi e cene, palcoscenici e successicercano qualcuno o “qualcosa” che lisostituisca.Ma chi potrà replicare laloro energia comica, la loro confusioneorganizzata? Chi potrà esserealtrettanto esplosivo e poliedrico senzadeludere le migliaia di fan? Ecco lanecessità di creare Fichenstein. Sulletracce di Mary Shelley, gli “scienziati”Max e Bruno cercheranno di dare vita aun nuovo essere che possa sostituirli epermetta loro di riposarsi e guadagnaresenza fare nulla. Fichenstein è lasoluzione.Il 15 dicembre

Vernice frescadi Maurizio Pagliaricon Duilio PizzocchiProduzione Ridens

Nel suo show, il comico bolognesepropone una carrellata di esilarantipersonaggi.Duilio Pizzocchi,imbianchino ferrarese tinteggiatore, connumerose presenze al MaurizioCostanzo Show.Ermete Bottazzi,l’improbabile camionista visto a ZeligOff e Circus. La signora Novella, vedovaNeri, azionista di maggioranza dellaMicrosoft, con la passione dei funerali.In scena il 21 gennaio,

il 6 febbraio a Faenza

La nostra coppia è un triodi Marco Mancincon I Mancio e Stigma

Spettacolo frizzante caratterizzato daun continuo cambio di situazione e stilecomico. I Mancio e Stigma ci portano inquella che è diventata ormai una realtàdel mondo giovanile, cioè “il mondodegli emo”, adolescenti androgini conlunghe frange sugli occhi,moltipiercing sul corpo e con un’animadepressa, per poi passare a una squadradella Protezione Civile non moltopreparata e poco altruista.Non mancala musica con i “Poeti Blues”,accompagnati da uno scarsissimo einopportuno chitarrista.In scena il 2 febbraio,

il 4 dicembre a Ravenna

e il 15 marzo a Faenza

cartellone prosaCervia

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Nel cuore del centro storico di Cervia, l,Osteria delle Mura è un ambiente caldo ed accogliente dove si

può gustare la cucina tipica legata al variare delle stagioni. Antipasti, primi piatti rigorosamente fatti incasa e ottima carne. I porcini abbondano nel periodo estivo e autunnale, il tartufo è presente quasi tuttol,anno, la cacciagione nei mesi invernali. Ottima la cantina con le migliori etichette regionali e nazionali.

Apertura: tutte le sere dalle ore 19,00domenica e festivi anche a pranzo

Nel centro storico di Cerviavia Savonarola 13

tel. 0544.970136 - cell. 348.2628486chiusura invernale il martedì

MURA OSTERIA PALCO.qxd 21-11-2011 23:19 Pagina 1

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Molière si ritroverà solo, un fantocciominuto di fronte all’enorme schermo diun vecchio televisore con manopola. Sivolta, gira la manopola e il televisore,finalmente, si spegne.In scena il 15 novembreAnche a Cervia il 16 e 17novembre e ad Argenta il 13gennaio

Cose che mi sono capitate a mia insaputa

di Eugenio Ghiozzi con Gene Gnocchicollaborazione ai testi di Ugo Cornia,

cartellone prosaBagnacavallo

2222

Teatro Goldonipiazza della Libertà, 21 Tel. 0545 64330

Inizio spettacoli ore 21

Molière a sua insaputauno spettacolo di Leo Muscato e Paolo Hendelregia di Leo Muscatocon Paolo Hendele con Maria Pilar Pèrez Aspa, LauraPozone, Mauro Parrinelloscene e costumi di Carla Ricottiluci di Alessandro Verazzi

E se, dopo tutti i pretestuosi processiaffrontati in vita, al signor Jean-Baptiste Poquelin, detto Molière, toc-casse in sorte di doverne subire unoancora più surreale in televisione? Uninsolito Paolo Hendel, nei panni di unimprobabile Molière, accetta l’invitodella trasmissione televisiva “A suainsaputa”. In un turbinio comico diequivoci e fraintendimenti, la serataben presto assume i connotati dell’in-quisizione: la sua vita privata, la suaopera, le sue grottesche idiosincrasie,sono analizzate, scandagliate, vivise-zionate dalla conduttrice.Alla fine

Simone Bedetti,Maurizio Giambroni

Dopo un lungo ‘rimpallo’ di offerte e con-trofferte, il nostro protagonista decide, sep-pure a malincuore, e compra la tessera dellaloggia P3. Solo in questo modo potrà rea-lizzare il suo sogno di esibirsi sul palco diqualche teatro prestigioso. Purtroppo, accor-gendosi troppo tardi che non ne valeva lapena, si trova a dover raccontare la suamisera esistenza. Inizia così una febbrilerincorsa a ripercorrere i fatti, accorgendosiche sono accaduti tutti a sua insaputa econcertati dalla ‘longa manus’ di un burat-tinaio più scaltro di lui...In scena il 22 e 23 novembreFuori abbonamento

Don JuanIl più famoso amante di tutti i tempi torna a sedurrecon il flamenco

Flamenquevivecon Claudio Javarone, Maria JoséLeon Soto, Gianna Raccagni,Valentina Perroneregia di Gianna Raccagnimusiche di Alberto Rodriguez e Marco Peronacoreografia di Gianna Raccagnimusicisti: José Salguero (cante),Alberto Rodriguez e Marco Perona(chitarre), Paolo Mappa (percussio-ni), Erica Scherl (violino)

Il più grande seduttore, l’amante delgioco, dell’inganno e della seduzioneraccontato con il linguaggio forte eincisivo del flamenco. Don Juan non èindividuo, né idea, bensì qualcosa dipiù fluttuante e immortale come l’ero-tismo e la seduzione, sentimenti che lamusica e la danza andalusa esprimonoe interpretano alla perfezione. Il famo-so libertino agisce grazie a un naturaleistinto delle pulsioni e per merito dellaspontaneità di una forza tragica che èprerogativa di tutti gli uomini. l suo èun amore sempre ripetuto, senza dialet-tica, che si esprime in una serie conti-nua di attimi, meraviglioso solo per il

suo impeto di rinnovarsi, per la suainesauribile energia che diviene simbolodella natura umana e della vita stessa.Il flamenco è dunque perfetto perdescriverlo. Manifestazione artistica ingrado di gridare ogni sentimentoumano senza pudore e limiti, senzafreni e razionalità.In scena il 27 novembre e il 28 novembre fuori abbonamento

Due di noi

di Michael Frayncon Lunetta Savino,Emilio Solfrizzi regia di Leo Muscatoproduzione ErreTiTeatro30 e Leart’

Un fuoco di fila di trovate, di battuteincongruenti, riunite attorno – in tutti etre i gli atti unici che compongono lo spet-tacolo – a un’invenzione drammaturgicache ha per protagonista una coppia, coltain situazioni al limite (comiche, surreali oaddirittura inquietanti),ma sempre risibili.Quello che conta in questo autore (sonosuoi anche Rumori fuori scena eCopenaghen), infatti, è il modo in cui sisviluppano vicende risapute alle qualiFrayn è in grado di restituire una caricaforsennata, grazie a un’invidiabile capacitàdi giostrare l’ironia con l’allarme e con ilnonsense, cercando di coinvolgerci dentroun perfetto meccanismo a orologeria chenon lascia scampo.In scena il 21 dicembreAnche a Cervia il 22 e 23dicembre

Occidente solitario

di Martin McDonaghIdrotermosanitari - sala mostra arredobagno pavimenti e rivestimenti - sanitari - rubinetterie

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con Claudio Santamaria e Filippo Nigroe con Nicole Murgia e Massimo De Santisregia di Juan Diego Puerta Lopeztraduzioni di Luca Scarliniproduzione Gli Ipocriti

La storia è ambientata in un piccolovillaggio dell’Irlanda, ma non inquanto rappresentativo di se stesso,piuttosto come luogo universale dove ipersonaggi e i fatti raccontati diventa-no espressione di una società di disa-dattati in una condizione di solitudinee indifferenza.Al centro della vicenda,due fratelli in eterno conflitto, dopo larecente morte del padre, l’impossibilitàdi vivere senza dispute e aggressioni eun’atmosfera quotidiana fatta di litigie piccole vendetteIn scena il 26 gennaio

Eretici e corsari

con Neri Marcorè e Claudio Gioèregia di Giorgio Gallionemusiche dello Gnu Quartet: FrancescaRapetti (flauto), Stefano Cabrera (vio-loncello), Raffaele Rebaudengo (viola),Roberto Izzo (violino)dall’opera di Giorgio Gaber, SandroLuporini e Pier Paolo Pasolinispettacolo realizzato in collaborazionecon la Fondazione Giorgio Gaberproduzione Teatro dell’Archivolto

A metà degli anni ’70 Pier PaoloPasolini pubblicava Scritti corsari,una raccolta di articoli e riflessionisulla trasformazione dell’Italia di que-gli anni. In un’intervista Gaber com-mentava «sviluppo senza progresso…mi sembra la sintesi più appropriatadella nostra epoca». Eretici e corsariè uno spettacolo che si alimenta dimonologhi, articoli, canzoni, frammentidi interviste di due artisti e intellettua-li “non organici”, che non hanno temutodi compromettersi e di risultare scomo-di, poeti d’opposizione, diversi nella

libertà, che con lucida preveggenza cihanno svelato che “il futuro è già fini-to” e che sarebbe ora di tornare a privi-legiare il “crescere” rispetto al “consu-mare”.In scena l’8 febbraio

Così è (se vi pare)di Luigi Pirandellocon Giuliana Lojodice, Pino Micol e Luciano Virgilioregia di Michele Placidoproduzione L’Isola Trovata e Francesco Bellomo

Definita da Pirandello Parabola in treatti, in Così è (se vi pare) l’argo-mento è la verità, invano cercata conci-tatamente da tutti i personaggi dal-l’inizio alla fine, invano affermata econtraddetta in un intrecciarsi di ipote-si senza sbocco, sì da condurre natu-ralmente lo spettatore a considerarne larelatività. È, in sostanza, una satirafilosofica, sapientemente concepita,svolta in modo leggero e divertito, cheevidenzia il malsano desiderio di cono-scere i fatti altrui.In scena il 16 marzoe dal 17 al 19 marzo a Lugo

Niente progetti per il futuro

scritta e diretta da Francesco Brandi con Giobbe Covatta e Enzo IacchettiProduzione Contemporanea 83 /Sosia & Pistoia

Un gioco teatrale surreale, che cerca diraccontare con i toni della leggerezza edel paradosso una società in crisi, dovei valori dell’uomo appaiono lisi e sfi-lacciati sullo sfondo di un progressivoimpoverimento spirituale. Due uominisi incontrano di notte su un ponte dellaperiferia di una grande città. Li acco-muna la singolare circostanza che nellostesso momento hanno pensato di com-piere il medesimo gesto: suicidarsi get-tandosi dal ponte…In scena il 25 marzo

SIAT AUTOMAZIONIdi Nicolucci Carlo & C. snc

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Teatro Comunalevia Cavour, 10tel. 0544 587641

Inizio spettacoli ore 20.45

Antigone di Elena Bucci e Marco Sgrossoda Sofoclecon Elena Bucci e Marco Sgrossoregia di Elena Bucci e Marco Sgrossodi Luca Barcellonaproduzione Le Belle Bandiere

Si entra nel mondo della tragedia grecae delle suggestioni del mistero che laavvolge, dal fascino delle rovine, conuna partitura per voce, azioni e suono,basata sul testo di Sofocle, e un’atten-zione a più recenti riscritture della tra-gedia, che hanno arricchito l’argomen-to di prospettive poetiche, psicologiche eetico-politiche. Registrazioni, musicaelettronica e suono ai sensori si misce-lano alle parole e sorreggono, provoca-no, contrastano le azioni, aiutando ilsalto verso una commistione contempo-ranea dei diversi codici linguistici dellamusica, del teatro e della danza.In scena il 9 novembre, ancheil 7 e l’8 febbraio a Cervia

FantasmiL’uomo dal fiore in boccaSgomberoTeatro degli Incamminati,Diablogues, Compagnia Vetrano-Randisidi Luigi Pirandello e frammenti da Totò e Vicé di Franco Scaldati con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Margherita Smedile regia di Enzo Vetrano e StefanoRandisi

Per Vetrano e Randisi la realizzazionede I Giganti della Montagna ha rap-presentato l’approdo di un viaggio nelmondo pirandelliano cominciato nel‘99. Con la riscrittura di Sgombero ede L’uomo dal fiore in bocca gliattori e registi siciliani, affiancati sulpalco da Margherita Smedile, raccolgo-no i fili di questo lungo percorso pi-randelliano e li intrecciano – in ungioco di contaminazioni e di sovrappo-

sizioni – a dialoghi surreali e citazionifulminee attinte dal repertorio di Totò eVicè, personaggi fantastico/poetici delteatro di Franco Scaldati, per comporreuna riflessione umoristica e strug-gente sull’attesa, il rifiuto e l’accetta-zione della fine.In scena il 25 novembre

L’armor de mondIl rumore del mondotesti di Raffaello Baldini e Giovanni Nadiani con Giovanni Nadiani e Giuseppe Bellosi

Un bar, due tavolini. Due personaggi siraccontano momenti di vita e si inter-rogano sull’amore, sulla solitudine,sulla bellezza, sulla felicità, sullapaura, sulla morte, sul tempo, sull’eter-nità, insomma sul senso del mondo edell’esistenza.Ascoltando questi discor-si, in cui l’umorismo dissimulaun’amarezza profonda,“si ride, ma condolore”, come amava dire RaffaelloBaldini.In scena il 12 gennaio

Gin Game

Associazione Culturale LaPirandellianadi Donald Lee Coburn con Valeria Valeri e Paolo Ferrariregia di Francesco Macedonio

Uno spaccato esistenziale. Due vecchi,Fonzia e Weller, ospiti di una casa diriposo convenzionata.Weller, ricercato-re di mercato in pensione, insegna aFonzia, una vecchia puritana figlia diun pastore metodista, il gin nel qualeda sempre eccelle ed è affettuoso e cor-diale ma quando Fonzia, che ha impa-rato subito, comincia a vincere supe-rando il maestro, scatena il suo disap-punto, tanto più crescente fino adiventare collera, rabbia allo statopuro... Il finale ci mostra la dura real-

cartellone prosaRussi

Via Maggiore 137/B Ravenna - Tel. 0544 [email protected]

DONNA: UOMO:

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tà: due vecchi stanchi e sfiduciati cheavrebbero potuto essere due buoniamici se non fossero stati troppo impe-gnati a nascondere la propria infelici-tà dietro il velo dell’ipocrisia.In scena il 27 gennaio

Piccoli crimini coniugaliTeatro Stabile di Verona FondazioneAtlantidedi Eric-Emmanuel Schmitt con Elena Giusti e Paolo Valerioregia di Alessandro Maggi

Dopo aver subito un brutto incidentedomestico, Gilles torna a casa dal-l’ospedale completamente privo dimemoria, non riconosce più neppurela moglie Lisa, che tenta di ricostrui-re la loro vita di coppia tassello dopotassello cercando di oscurarne leombre.Via via che si riportano allaluce informazioni dimenticate simanifestano delle crepe: sono moltele cose che cominciano a non torna-re... Come mai Lisa mente? E perchénon vuole darsi fisicamente a Gilles?Per quale motivo Gilles – che affer-ma di essere completamente privo dimemoria – si ricorda di certi parti-colari del viaggio di nozze? Sonoalcuni dei misteri di questo gialloconiugale in cui la verità non è maiciò che sembra, dove la memoria (e lasua supposta mancanza), la menzo-gna e la violenza vengono completa-mente riviste per assumere dei signi-ficati nuovi...In scena il 13 febbraio

L’AvaroTeatro delle Albedi Molière traduzione di Cesare Garboli ideazione Marco Martinelli eErmanna Montanari con Loredana Antonelli,AlessandroArgnani, Luigi Dadina, LauraDondoli, Luca Fagioli, RobertoMagnani, Michela Marangoni,Marco Martinelli, ErmannaMontanari,Alice Protto,Massimiliano Rassu, Laura Redaelliregia di Marco Martinelli

La lezione di Molie?re – che le Albeaffron- tano a partire dalla traduzionedi Cesare Garboli – e? quanto maiattuale, capace di penetrare il male intutte le sue forme, so- ciali e psichiche.Sono tanti gli Avari. Brulicano nellaparte ricca dell’Occiden- te, asserra-gliati nei loro bunker. Nella loro caset-

ta-cassetta. Sono tanti gli ingordi,avidi, sospettosi, fa- melici, in predaalla paura che qualcuno rubi il “loro”.In scena il 28 febbraio

Buonanotte mammaLa Contrada - Teatro Stabile diTriestedi Marsha Norman adattamento di Laura Curino con Ariella Reggio e Marcela Serliregia di Serena Sinigaglia

Buonanotte mamma è un atto unicocon due personaggi in scena: JessieCates, una donna sulla quarantinapovera, ignorante, divorziata edepressa, che vive con la madre vedo-va,Thelma. La commedia si apre conJessie che chiede a sua madre dovesia una certa pistola.Trovata l’armacon l’aiuto di Thelma, inizia a pulir-la e annuncia molto tranquillamenteche alla fine della serata, dopo averaugurato come di consueto la buona-notte a sua madre, si chiuderà achiave nella stanza e si ucciderà...In scena il 14 marzoe il 13 marzo a Lugo

La cena dei cretini

A.Artisti Associatidi Francis Veber traduzione di Filippo Ottoni con Zuzzurro e Gaspare regia di Andrea Brambilla

Scritta dal francese Francis Veber neglianni Novanta, è una delle commediepiù famose al mondo, diventata uncult dopo esser approdata al grandeschermo nel 1998 per la regia dellostesso Veber. La trama è semplice ma digrande impatto comico, come si addicealle migliori commedie. Ogni mercole-dì sera un gruppo di amici, ricchi eannoiati, organizza per tradizione lacosiddetta “cena dei cretini”, alla qualei partecipanti devono portare un per-sonaggio creduto stupido e ridernesadicamente per tutta la serata. Manon sempre le cose vanno come ci siaspetta...

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Teatro ComunaleVia Selice 125Tel. 0545 88508

Inizio spettacoli ore 21

GenteinattesaIl precario e il professorecon Giuseppe Battiston e Piero SidotiTriodi Piero Sidoti e Giuseppe Battistonmusiche di Piero SidotiPiero Sidoti (voce e chitarra)Antonio Marangolo (sax e percussioni)e Nicola Negrini (contrabbasso)foto di Daniela Crevena

Uno spettacolo agro-dolce di parole emusica: una galleria di persone ano-nime che stazionano nell’incertezza easpettano che arrivi prima o poi illoro momento. Personaggi defilati,rimossi, disattesi: la prostituta delbrano Venere nera, un vecchio ballerinoin disarmo, un acrobata, un prigionie-ro, un musicista, un giovane precarioa vita; gente comune che sopravvive aimargini e proprio lì, in quelle perife-rie dell’animo e della società, affinauna propria, particolare sensibilità, ingrado di rubare alla quotidianitàattimi unici di emozioni e pensieri.In scena il 31 ottobre

Gli occhi gli alberi e le foglie

con Ivano Marescotti e MirellaMastronardiallestimento e regia di GiorgioDirittimusiche originali eseguite dal vivoda Daniele Furlati e Rosita Ippolitovoci registrate Ivano Marescotti,Mirella Mastronardi,Anna Rediprodotto da Giorgio Diritti eMaura Andreuzzi per Aranciafilm

Un professore universitario a unaseduta psicoanalitica: nell’intreccio diricordi e sensazioni che fondono la

storia personale a quella di Bologna edel mondo, emerge il travaglio dellaricerca di un senso al proprio lavoro ealla propria identità. Nel racconto diun sogno e tra le immagini dell’incon-scio affiora la speranza nei giovani: lavera energia per una società migliore.«Una riflessione visiva sul senso del-l’educazione e dell’insegnamento. Unariflessione sul modo in cui la classedirigente ha fatto evolvere il pensierodegli anni ‘70 e la società che hacostruito da allora». (Giorgio Diritti) In scena il 15 novembre

Padrona padrone della mia passione

con Anna Galienada William Shakespearescene di Marco Rossiregia di Marco Rampoldi produzione Procope Studio srl

Shakespeare è il poeta delle passio-ni. Nessuno ha saputo descrivere conla sua acutezza le pulsioni violentedell’animo umano. In tutti i suoicapolavori il percorso per giungereall’oggetto del desiderio, o per fare iconti con i nostri impulsi più pro-fondi, avanza inesorabile per passiprogressivi. E i momenti chiave sonoquasi sempre costituiti da lucidifaccia a faccia fra un uomo e unadonna.In scena il 2 dicembre

Giorni scontaticon Antonella Fattori, GiusyFrallonardo, Daniela Scarlatti e LiaZinnodi Antonella Fattori e DanielaScarlatti

musiche di Marco Biscariniscene di Francesco Ghisucostumi di Lucia Marianilighting designer Maurizio Fabretti- Progettinariaregia di Luca De BeiProduzione Molise Spettacoli

Una commedia in cui quattro per-sonaggi femminili si ritrovano adividere una cella, vivendo situazio-ni divertenti disperate e grottesche.Quattro donne che si scontranos’incontrano si amano si odiano sisopportano, ridono e piangono, masoprattutto imparano a vivere in unluogo che è negazione della vita.In scena l’11 dicembre

QuisquiliaViaggio per un angelo e un clowncon Olivia Ferraris e Milo Scotton coreografie di Milo e Olivia, PaolaColonnamusiche originali di Carlo CialdoCapelliscenografie di Jacopo Valsaniacostumi di Colomba Ferraristesti di Marcello Turcoluci di Cristian Zucaroregia di Philip Radiceproduzione Fondazione TRG Torino(Italia) e Avril en Septembre(Francia)

Un tonfo.Ali che cadono dal cielo…Un Angelo messo alla prova sarà gui-dato da un eccentrico personaggio aiconfini di un mondo bizzarro e scono-sciuto. Dal sublime al ridicolo vi èappena un passo! La risata, infine,potrebbe essere l’unica cosa che ci per-metterà di tornare a volare.Ogni personaggio mostra un rovesciodella medaglia e scoprirà nello svilup-po dello spettacolo, attraverso la com-plicità dell’altro, del tempo e dellesituazioni, come attraverso l’amicizia,questo viaggio si trasformerà in cresci-ta...In scena il 29 gennaio

Non c’è tempo amore

con Amanda Sandrelli, Blas RocaRey, Edy Angelillo e LorenzoGioiellidi Lorenzo Gioielliscene e costumi di Claudia Cosenzadisegno luci di Luca Barbatiregia di Lorenzo GioielliSala Umberto Produzioni

Edoardo Massimi è un medico generali-sta di mezz’età. Legge il pensiero. Perlui, scapolo ostinato, avere una relazioneduratura è praticamente impossibile.Unsuo vecchio amico,Rudy Sottile, un gior-no va a farsi visitare perché sua moglieGemma è convinta soffra di satiriasi(eccessivo appetito sessuale).Quest’ultimo effettivamente ama moltoil mondo femminile e ha un’amante...Ma la situazione di Rudy è patologica oè comune a tutti i maschi quarantenni?In scena il 5 febbraio

Ciò che restaSerata di disonorecon Alessandra Frabetti e LesTriplettes de Bellevilledi Barbara Giorgi, Daniela Galli,Silvia Donatimusiche dal vivo di Davide Belvisoregia di Alessandra Frabetti Sala Umberto Produzioni

La donna nella sua complessità, polie-dricità e nelle mille sfaccettature dellasua personalità, ha da sempre affasci-nato i più grandi artisti e autori inogni epoca della storia della musica:la donna e il suo uomo, la donna e ilsuo tempo, la donna e i figli, la donnae la sua solitudine... forse la donna èproprio questo: è l’insieme delle suereazioni a tutto ciò che la circonda.In scena il 25 febbraio

Honourcon Paola Pitagora, Roberto Alpi,Viola Graziosi e Evita Ciridi Joanna Murray-Smithtraduzione di Masolino d’Amicoregia di Franco Però produzione Fama Fantasma srl

Lo scontro tra forme di amore - quelloconfermato da una vita in comune equello scoppiato sotto il segno dellapassione - è il punto di partenza deltesto di Murray Smith, autrice austra-liana di culto, col suo stile essenziale eimmediato, di raccontare superbamentequesta storia.In scena il 14 marzo

cartellone prosaConselice

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Auditorium Corellicorso Emaldi, 109tel. 0545 955672Inizio spettacoli ore 21

Lezioni di ecostileincontro con Andrea Segrè

Per la rassegna Il Canto della Parola,l’ospite della serata è Andrea Segrè, cheparlerà del suo Lezioni di Ecostile,edito da Bruno Mondadori. Segrè èconsiderato una delle figure di riferi-mento della lotta allo spreco, convintoche il nuovo ecomondo esiste ma bisognasolo saperlo riconoscere: come la sua ini-ziativa Last Minute Market, che recupe-ra il cibo dei supermercati, farmaci ealtri prodotti invenduti per destinarli adassociazioni no profit e paesi dove ce n’èbisogno. In questo volume di grande suc-cesso, l’autore riflette sul nostro stile divita, su come e perché abbiamo dimenti-cato che si consuma per vivere e non sivive per consumare… L’iniziativa èorganizzata in collaborazione conControsenso e Discanti Editore.Intervengono Michele Antonellini ed igiovani de Il gruppo dello Zuccherificio.Incontro il 19 ottobre

Êria ‘d RumâgnaAlla scoperta dei tratti tipici che caratte-

rizzano la gente di questa terra, con ilTrio musicale di Radu,Teddi e VladIftode e le loro esecuzioni di celebribrani di Carlo Brighi-Zaclen, SecondoCasadei,Romolo Zanzi e Ferrer Rossi.Aneddoti e storie popolari romagnolenarrate da Gabriele Zelli. Poesie dialet-tali interpretate da Giuseppe Guerra.Incontro il 28 ottobre

La recita cominciacon Giuseppe Bellosi, Marco Cavinae Ilario Sirri

Introdotto dalle splendide musiche delviolinista Marco Cavina, un incontroinedito tra due dei più sensibili dicitoridella poesia dialettale romagnola: ilmaianese Giuseppe Bellosi e il cesenateIlario Sirri. Per loro, l’interpretazionedi grandi poeti della nostra terra comeRaffaello Baldini,Walter Galli,ToninoGuerra, Olindo Guerrini ed altri anco-ra.Incontro l’11 novembre

Miles Gloriosus con Nathalie Caldonazzo e CorradoTedeschiregia di Cristiano Roccamomusiche di Paolo Capodacquascene di Matteo Soltantocostumi di Laetitia Favart

In questa lettura drammaturgica,l’intreccio architettato con curadal servo astuto ai danni del sol-dato e a vantaggio del giovaneinnamorato viene rispettato conuna messa in scena semplice, senzaquarta parete. Attori che dialoganotra loro, che dialogano con il pub-blico... come voleva Plauto e comesi aspetta chi va ad assistere a unacommedia. L’intreccio, spietatonello svelare gli istinti che muovo-no i personaggi, ci dà l’immaginedisincantata e divertente dellevicende umane che rimangonoimmutate nel tempo. Sono semprele stesse, 2000 anni fa come ora,nelle dinamiche e negli intrecci.Un’opportunità per gli attori dimisurarsi con un grande classicolatino, per riallacciarsi alla nostratradizione comico-popolare che cirende unici come popolo e comespirito.In scena il 2 febbraio

Davide Rondoni e Giovanni NadianiUn nuovo viaggio dentro la culturaromagnola,in quegli anfratti spessodimenticati in cui si nascondonoinsieme la riflessione sugli aspettipiù profondi della vita e la risataliberatoria sulle incertezze chel’esistenza ci propone.A guidarci,l’interpretazione di due tra i piùsensibili poeti di oggi: DavideRondoni e Giovanni Nadiani.Incontro il 24 febbraio

Eda. Una donna del Novecento

con Daniela Poggitesto di Maurizio Garutiregia di Silvio Peroni

Una storia vera, d’amore, di guerra,di ricordi. Daniela Poggi fa riviverela storia di Antonio Marzocchi,comandante partigiano di SanGiovanni in Persiceto, caduto nel1944, del fratello gemelloArmando, anch’egli partigiano, poisindaco di Persiceto dopo laLiberazione e di Eda Bussolari,compagna di Armando e fonte ditutto il racconto. Eda è una donnaspettatrice, vittima e protagonistadella guerra che si è combattuta neinostri confini, ma vicina per azionie sentimenti alle donne libiche,indiane, somale, afghane: quelle percui non è ancora arrivato ilmomento di raccontare.In scena il 26 aprile

cartellone prosa e incontriFusignano

Piazza Einaudi 1, Palazzo dell’OrologioRavenna Centro (dietro Piazza del Popolo)

tel. 0544 33133 • chiuso la domenica

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Teatro dei Fluttuantivia Pace, 2tel. 0532 805344

Inizio spettacoli ore 21

Il registro dei peccati

Rapsodia lieve per racconti,melopee, narrazioni e storielle Recital-reading sul mondo khassidicocon Moni Ovadia

La spiritualità di quella gente delladiaspora ebraica che vestiva in bianco enero era davvero coloratissima, lo eracon i colori del fervore estatico eppurequotidiano.Moni Ovadia conduce permano lo spettatore verso un mondo stra-ordinario che è stato estirpato dalnostro paesaggio umano e spiritualedalla brutalità dell’odio,ma che ciparla e ci ammaestra anche dalla suaassenza attraverso un’energia che pulsa.In scena il 9 dicembre

La fonte miracolosacon I Burattini dei Ferrari

La Famiglia Ferrari è una delle più vec-chie compagnie italiane a nucleo fami-liare che opera nel settore e prosegueuna tradizione popolare che viene con-tinuamente modernizzata e arricchita. Itesti sono per la maggior parte tratti daantichi canovacci della commedia del-l’arte. I caratteri propri del teatro deiburattini (Sandrone, contadino modene-se, Fasolino, ragazzo del popolo bolo-gnese) sono sempre i mattatori.Brighella,Arlecchino, Pantalone,Balanzone, Florindo, Rosaura,Colombina restano i protagonisti diogni storia. Le fiabe del repertorio deiFerrari, fedeli alla tradizione mamoderne, sono realizzate con uno spiri-to contemporaneo utilizzando anche lamoderna tecnologia e l’esperienza delmestiere di molte generazioni: effetti

speciali, luci fantastiche e costumi perportare la platea nel mondo incantato esognante della fantasia.In scena l’8 gennaio, alle ore15.30

Moliere a sua insaputauno spettacolo di Leo Muscato e Paolo Hendelregia di Leo Muscatocon Paolo Hendele con Maria Pilar Pèrez Aspa, LauraPozone, Mauro Parrinelloscene e costumi di Carla Ricottiluci di Alessandro Verazzi

E se, dopo tutti i pretestuosi processiaffrontati in vita, al signor Jean-Baptiste Poquelin, detto Molière, toc-casse in sorte di doverne subire unoancora più surreale in televisione? Uninsolito Paolo Hendel, nei panni di unimprobabile Molière, accetta l’invitodella trasmissione televisiva “A suainsaputa”. In un turbinio comico diequivoci e fraintendimenti, la serataben presto assume i connotati dell’in-quisizione: la sua vita privata, la suaopera, le sue grottesche idiosincrasie,sono analizzate, scandagliate, vivise-zionate dalla conduttrice.Alla fineMolière si ritroverà solo, un fantocciominuto di fronte all’enorme schermo diun vecchio televisore con manopola. Sivolta, gira la manopola e il televisore,finalmente, si spegne.In scena il 13 gennaioAnche a Bagnacavallo il 15novembre e a Cervia il 16 e17 novembre

Suicidi? Strane morti all’epocadi tangentopoli

diretto e interpretato da Bebo Storti

e Fabrizio Conigliodal libro 3 suicidi eccellentidi Mario Almerighi

Siamo in piena tangentopoli e duecomuni cittadini italiani, giocando afare gli ispettori, indagano sui suicidieccellenti di tre personaggi di quelperiodo: Castellari, Cagliari e Gardiniche si uccidono proprio quandodovrebbero incontrare i magistrati.Hanno tutti e tre un forte legame conl’Eni. È solo una coincidenza? Nulladi ciò che viene rappresentato è inven-tato ma è tratto da documenti, dichia-razioni e perizie ufficiali, raccolte conminuziosa scrupolosità dal presidentedel tribunale di Civitavecchia MarioAlmerighi e rielaborate attraversol’ironia e il teatro. Riattraversare quelperiodo con queste tre vicende è ancheun modo per capire che cosa è il nostropaese oggi.In scena il 25 gennaio

Una recita straordinariaCompagnia Arrivano Dal Mare!dai testi di Giovannino Guareschicon Sergio Diotti, il Fulèstae Lorenzo Palmieri, burattinaio e narratoremusiche dal vivo di Stefano ZuffiAlchemicOrchestraregia di Stefano Giunchi

“Arrivano dal Mare!”, in occasione delcentenario di Giovannino Guareschi,ha realizzato questo allestimento, cheprende spunto dalle opere scritte eillustrate durante la prigionia neicampi di concentramenti tra il 1943 eil 1945. Guareschi era stato internato,come molti ex-soldati e ufficialidell’Esercito italiano che avevano scel-to di non combattere o lavorare volon-tariamente per gli occupanti nazisti, eriuscì a coinvolgere in questa rappre-sentazione teatrale, avvenuta allavigilia di Natale del ‘44, altri inter-nati tra cui il poeta Roberto Rebora el’attore Gianrico Tedeschi.Nelle opere al centro di questa letturaanimata e musicata l’autore si chiedequale può essere il ruolo della poesia,della musica, dell’arte e della culturain generale per lottare contro un feno-meno storico come la Shoah, e ingenerale contro tutte le guerre.In scena il 27 gennaio

Li Romani in Russia

con Simone Cristicchitratto dall’omonimo poema in versidi Elia Marcelliadattamento teatrale di MarcelloTeodonioscene di Danilo Faccocostumi di Sara Quattrinimusiche di GabrieleOrtenzi/Areamagregia di Alessandro Benvenuti

Il grande pubblico lo conosce soprattuttoper le sue belle canzoni, per le vittorie aSanremo, ma sono ancora parecchie lesorprese che Simone Cristicchi ha inserbo! Qui interpreta una galleria dipersonaggi grotteschi e dolorosi, testi-moni disarmanti del più drammaticomomento vissuto dall’esercito italianonella seconda guerra mondiale, laCampagna di Russia.Tratto dall’omoni-mo poema di Elia Marcelli – uno tra ipochi reduci che fecero ritorno da quelcrudele massacro – il monologo coniugaall’importanza della materia trattata,un’espressività viva e incalzante peraffrescare momenti che per troppo tempoè stato più facile (o comodo?) tacere.In scena il 10 febbraio

E pensare che c’era il pensierodi Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Maddalena Crippa Massimiliano Gagliardi, pianofortecoriste Chiara Calderale, MiriamLongo e Valeria Svizzeri regia di Emanuela Giordano

Prima donna che si avvicina all’uni-verso gaberiano per interpretare un“repertorio tanto originale quantomaschile”, Maddalena Crippa non sisottrae alla sfida e anzi sottolinea lanovità di un nuovo approccio che passaattraverso “un altro punto di vista,un’altra sensibilità”. Un Gaber rilettoal femminile, che mantiene tutta laforza delle sue parole, che ancora oggici fa riflettere perché capace di inter-rogarsi, di scendere nel privato o aprir-si al sociale, di “stare” nel presente, riu-

cartellone prosaArgenta

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scendo a decifrarlo e persino ad antici-parlo, mettendosi in gioco in primapersona.In scena il 16 marzo

Bella ciaoUn oratorio laicoCompagnia Arrivano Dal Mare!Da un’idea originale di ChristineVan-Acker/Ass. Les GrandsLunaires, Belgioin collaborazione con Atelier delleFigure/Scuola per Burattinaicon il fulesta Sergio Diotti e Margherita Fantoniregia di Stefano Giunchicon la collaborazione e il patrociniodell’Istituto Storico della Resistenzae dell’Età Contemporanea dellaProvincia di Ravenna

Lo spettacolo, giocato sul filo condutto-re della notissima canzone popolare,mette in scena testi, lettere e testimo-nianze sulla Shoà e la persecuzione elo sterminio di milioni di ebrei, diminoranze etniche, di militanti antifa-scisti. Lo spettacolo segue le peregrina-zioni della canzone, raccogliendo eselezionando storie e testimonianzeattraverso ricerche d’archivio, interviste,filmati. Lo spettacolo è un omaggio atutti coloro che ieri e oggi, con grandecoraggio e abnegazione, hanno fatto efanno resistenza al razzismo, al genoci-dio, alla discriminazione, all’intolle-ranza, all’ingiustizia e alla guerra.In scena il 25 aprile

rassegna comico

Se Garibaldi scende da cavallocon Vitotesto di Maurizio Garutiregia di Silvio Peroni

Alle spalle dell’attore incombe unagigantografia dell’Eroe. È il monu-mento di Garibaldi a cavallo che sitrova a Bologna, in via Indipendenza.«Cosa penserà di noi mentre passiamoper quella via? Ho sempre paura che cigiudichi... e che scenda dal piedistalloper dare un’occhiata per scoprire chene è dell’Italia...» dice Vito-narratore.Così, mentre le vicende di Garibaldivengono raccontate con esilaranti sipa-rietti sempre rigorosamente fedeli aidati storici, l’Eroe, muto dall’alto delsuo cavallo, ascolta. Si riflette, si ripas-sa la storia. E soprattutto si ride.In scena il 18 novembre

RagazzeNelle lande scoperchiate del fuoricon Lella Costaregia di Giorgio Gallionemusiche di Stefano Bollani

«È questo che vorrei provare a raccon-tare, questo andare, incerto ma inesora-bile, questo voler esplorare e partire e

mettersi in gioco e capire, questo conti-nuo sfidare e chiedere conto e pretende-re rigore e rispetto e coerenza; la faticae la leggerezza, il dolore, lo sgomento,la rabbia, i desideri,“l'arme e gliamori”... E che, compatibilmente con ilmondo, riescono ad essere straordinaria-mente creative, e irresistibilmente sim-patiche». (Lella Costa)In scena il 16 dicembre

Tutto quello che nonavreste voluto saperesulla donna...ma io ci tengo a dirvelo

con Debora Villamusiche eseguite dal vivo da Rafael Didoni

Un viaggio, un vagabondare assiemea Debora Villa tra storia antica erecente, tra favole e cronache, tracinema e canzoni per provare acapire qual è la situazione delladonna ai giorni nostri, se è davvero

cambiata dai tempi delle caverne oci sono ancora inquietanti analogiecon le sue sorelle preistoriche.Debora Villa – la comica che ci hafatto divertire come inviata per LeIene e opinionista a Glob l’osce-no del villaggio – ci accompagnain un percorso fatto di microraccon-ti ironici e taglienti, una brillantearringa in difesa dell’affermazionedella donna, a dimostrazione delfatto che forse il sesso debole oggigiorno non è più quello femminile.In scena il 3 marzo

Urgedi e con Alessandro Bergonzoniregia di Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi produzione Progetti Dadaumpa

Urge è l’ultimo spettacolo di e conAlessandro Bergonzoni.Un allestimento che,già dal titolo, vuole chiaramente segnalarciun’allerta,una necessità artistica senzasosta e senza indugi.Ma cosa “urge” aBergonzoni? Sicuramente segnalarci delledifferenze che, se trascurate, possonorealmente cambiare il senso delle cose, comequella tra sogno e bisogno.Ma anchedimostrare che la comicità è fatta dimateriali non solo legati all’evidente o alrappresentato.

In scena il 9 marzo

Anche a Ravenna il 14 gennaioe il 3 dicembre a Faenza

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Accademia della Folliadi Giuliano Scabia, in collaborazio-ne con Claudio Misculìntesti di Gianni Fenzi, con inserti diAlda Merini, Umberto Saba, PeppeDell’Acqua, Claudio Misculin,Giuliano Scabia, Darko Kuzmacon Claudio Misculin, DonatellaDe Gilio, Giusepe Denti, PinoFeminiano, Francesca Hagelskampf,Darko Kuzma, Sabrina Nonne,Gabriele Palmano detto Charlie,Arianna Rossi,Valentina Sussi,Andrea Zelesnikar

Parlano di una luce misteriosa e sem-plice, che non tutti sanno vedere e delcoraggio di aprire in noi una portici-na, per farcela entrare; parlano diandare a teatro rilassati e di abbando-narci alle sorprese che potrebbero capi-tare; parlano di rischio, attori “arischio” che nel rischio vivono amando-lo alla follia… Uno spettacolo checoinvolge e tocca il cuore, ora con vio-lenza, ora con tenerezza, illuminandocidi emozioni e colori.In scena il 26 novembre

La DivinaTragicommedia

di Dante Alighiericon Ivano MarescottiMassimo Piani, saxLuca Matteuzzi, pianoforte

Ivano Marescotti torna alla Commediadantesca che già aveva amorosamentepresentato in dialetto romagnolo, maora allarga l’orizzonte: ha infattorecentemente registrato per le edizioniZanichelli l’intera opera, che ora par-tirà per le scuole italiane ma anche pergli appassionati della nostra lingua intutto il mondo. Nello spettacolo, datoin esclusiva a Longiano dopo la pri-missima usicta a Mosca, ricreerà leatmosfere suggestive dell’opera, decla-mando alcune tra le più famose canti-

che di Dante. La poesia si fonderà conla musica originale, creata ed eseguitada Massimo Piani (sax) e LucaMatteuzzi (pianoforte). Un Dante daascoltare oltre che da leggere.In scena il 1 dicembre

Angelicadi e con Andrea Cosentinoregia Andrea Virgilio Franceschicollaborazione alla drammaturgiae alla messa in scena ValentinaGiacchetti

«Non c’è storia. Ma c’è una concessio-ne al bisogno di tirare avanti. Unatrama. Ed è quella dello sceneggiatoricostruito in scena senza ausili tecno-logici, ma utilizzando la cornice vuotadi ciò che fu un televisore, e parrucchee primi piani e piani interi e bambole epezzi di oggetti e dettagli di corpi…»(Andrea Cosentino).In scena il 14 gennaio

Alda Merini Parole, immagini e suoni vestiti di mistica follia…

con Enrico Intra, pianoforte Manuela Tadini, declamazione liri-cavideo e immagini a cura di EnricoMaria Brocchettadanzatrice, Giselda Manieri

Un singolare e doveroso omaggio a unanimo poetico per eccellenza, rievocan-do alcune sue liriche, nonché le tappepiù struggenti – ma anche quelle piùgioiose – del suo percorso umano eartistico. Enrico Intra: pianista, compo-sitore, arrangiatore e direttore d’orche-stra tra i più importanti nella storiadel jazz europeo, ma anche organizza-tore e ideatore di eventi e situazioniche hanno inciso nel tessuto sociocultu-rale italiano, ha attraversato da prota-gonista oltre mezzo secolo di vita musi-cale. Manuela Tadini, attrice milanese,ha interpretato spettacoli d’ogni genereed impronta: dalla Commedia dell’Arte

al Teatro dell’Assurdo, fino alla speri-mentazione applicata su autori con-temporanei come Jean Genet, Boris Viane Max Aub. «…Era la primavera delloscorso anno quando sentii l’impulso dicreare una “tela astratta da palcosceni-co” a lei dedicata: qualcosa che potesserimanere “senza tempo”, come una notamusicale idealmente sospesa... comecerte visionarie apparizioni percepibilinelle sue liriche e che indelebilmentevanno a tatuarsi negli occhi e nelleviscere dell’anima di chi sa ascolta-re…» (Manuela Tadini).In scena il 20 gennaio

La colonna infameTeatro Invitoda Alessandro Manzonicon Luigi Maniglia, Luca Radaelli,Valerio Maffiolettiluci di Michele Napionesuoni di Luigi Manigliaconsulenza musicale di AngeloRusconicollaborazione alla regia di AntonioPizzicatoregia e drammaturgia di LucaRadaelli

Teatro Invito torna all’opera diAlessandro Manzoni, con uno spettaco-lo su quella che viene considerata l’ap-pendice e in un certo senso il completa-mento dei Promessi sposi: un librici-no che non fece grande fortuna altempo in cui Manzoni lo scrisse, ma cheinvece oggi è ritenuto forse la sua operapiù importante. Si tratta di un com-mento agli atti di un processo, quellointentato ai presunti untori della pestenel 1630. Manzoni parla della tortu-ra, dell’inquisizione, della peste perparlare dei temi a lui più cari: la giu-stizia, quella divina e quella umana, eil libero arbitrio, che consente di sce-gliere tra il bene e il male. La vicendaviene raccontata in modo serrato, comein un “legal thriller”. Le atmosfere ven-gono suggerite da momenti musicati ecantati. In scena un leggio, una sedia etre piantane di metallo che alludono apatiboli, macchine da tortura, croci.Sullo sfondo l’attualità: pesti che cicli-camente ci minacciano, torture, ingiu-stizie, processi sommari in corso ancheoggi in varie parti del mondo. Perché«le istituzioni più assurde hanno soste-nitori finché non sono morte del tutto,e spesso anche dopo, per la ragione stes-sa che sono potute vivere».In scena il 27 gennaio

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Inizio spettacoli ore 21

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spettacolo di danza Kathakali trat-to dal poema “Bhagavathan”con Maryse Noiseux (Canada-India)

Il teatro Kathakali ha la sua origineda antichi rituali e culti che si svolge-vano nei templi hindu ed è l’essenzadella cultura del Kerala. Le storie rac-contate sono tratte dagli antichi poemiepici Mahabharata e Ramayana.Maryse Noiseux, canadese, dopo essersispecializzata in antropologia e teatro,nell’81 approda in India e studia pertre anni alla famosa scuola UnnayWarrier Smaraka Kalanilayam.Fondamentale l’incontro con il maestroSri. Kudamaloor Karunakaran Nair.Studia con lui dal 1984 fino almomento della sua morte, nel 2000.Insieme lavorano e fondano nel 1990il Centro Internazionale di arte e cul-tura “Satsangam” a Trivandrum (KeralaSud India). Ha partecipato a numerosispettacoli in India e dato molteplicirappresentazioni in Italia, Francia,Canada, Nicaragua, Costa Rica, dove èstata insegnante alla scuola nazionaledi danza.In scena l’11 novembre

La luce di dentro

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Il coreografo e danzatore Virgilio Sieni

+ danza contemporanea

Bach, sublime e complessa architetturaper raccontare il corpo umanoVirgilio Sieni illustra come le Variazioni Goldberg siano diventate un movimento “pittorico”

una serie di echi non unilaterali, ma indiverse parti dello spazio e generaun’energia intuitiva e veloce».Lei ha fama d’essere molto rigorosocome coreografo: qual è il suo rap-porto con l’imperfezione?«Rigoroso. È una nostra funzione che vacullata, perché ci porta qualcosa di nuovoe sconosciuto. La metrica è una dolcestruttura rigorosa che si dilata e alleggeri-sce; il rigore deve sortire l’effetto contra-

rio e va inteso comel’esercizio e l’ascesi».Se dovesse fare ilpunto sulla suacarriera oggi, cosasente di aver giàraggiunto e cosa,

invece, vorrebbe conquistare?«Il desiderio è un’idea di trasmissionedella dinamica.Vorrei che tutti danzasseroe gioissero, trasfigurando il corpo nellavita quotidiana. Come nei Misteri eleusini:essere fuori da sé, abbandonarsi per incon-trare persone belle, concependo lo spetta-colo come motivo di confronto con glialtri. Amo le Variazioni Goldberg per illoro virtuosismo infantile, e allo stessomodo trovo splendidi i bambini e gli anzia-ni».

deboli, in piedi solo da poche migliaia dianni».Qual è la sua idea di improvvisazio-ne: descrivendo Solo Goldberg haparlato di “riconoscimento” e “rin-novamento”… In che senso?«È il tempo passato che cade immediata-mente nella contemporaneità. Non unsemplice oggetto espressivo, non una sem-plice liberazione che porta a ripetere quel-lo che si sa fare meglio. È un’esplorazionedi immagini, un “farevuoto nel corpo” perportalo a muoversiattraverso canali dienergia. La dinamis, ladanza sono più velocidel pensiero, lo antici-pano. Il lavoro è sulla musica composta,ma è improvvisato: la variazione sta inquesto».…E cosa intende per “il corpo sisbrandella, si spella” come scrivenella presentazione del solo?«Praticando una qualità di movimento, ilcorpo, che è articolare, crea una formache segue la dinamica della articolazione.Per me “sbrandellare” è la capacità del dan-zatore di creare associazioni. Il suo corposi dipana in diverse direzioni, dà voce ad

menti del corpo e forma una figura dina-mica col movimento. Cos’è il corpo, infondo, se non un’architettura di ossa,organi e nervature?».Un coreografo, danzatore, artistadel corpo di oggi. Musiche delSettecento. Arte italiana dalTrecento al Seicento. Quale filorosso lega questi elementi?«È Bach, che si configura come un occhioesterno e al contempo interno. È il verotempo contemporaneo, non lineare, manemmeno schizofrenico. Non vuolecogliere il tutto, è leggero. Collega il fon-damentale apprezzamento del passatoall’esperienza del corpo che conduceverso il futuro. In fondo siamo animali

«L’improvvisazioneè il tempo passato

che cadenella contemporaneità»

di Linda Landi

Atteso ritorno a Ravenna della CompagniaVirgilio Sieni, una tra le più significativeesperienze di ricerca per la danza interna-zionale. Impegnato dal giugno 2011 nelsuo progetto L’arte del gesto nel

Mediterraneo, percorso quadriennale com-missionato da Marseille Capitale Europeadella Cultura 2013 che lo porta in questigiorni a Marsiglia,Arles e in Camargue, lamente di Cango Cantieri Goldonetta por-terà invece al Teatro Alighieri (4 marzo2012) Solo Goldberg Improvisation, “produ-zione-manifesto” quanto mai emblematicadella sua poetica. Che, dal 2007 con ladirezione dello spazio artistico da lui idea-to, all’interno di in un edificio storicodell’Oltrarno, e le esperienze dellaCompagnia, entra nel vivo delle ultimericerche, sfociando nell’Accademia sul-l’arte del gesto. Un contesto innovativofinalizzato alla trasmissione delle praticheartistiche e alla definizione di un nuovorapporto tra formazione e produzione,rivolto sia a professionisti che a gruppi dineofiti della danza, dall’infanzia, alla terzaetà, ai non vedenti. Con il Solo creato sulleVariazioni Goldberg – musicate da JohannSebastian Bach negli anni ’40 delSettecento – Sieni mette in scena un lavo-ro orchestrato con un fine sentimentoarchitettonico della simmetria (non a caso,l’architettura appartiene veramente allaformazione del coreografo fiorentino),traducendo in gestualità l’impeccabilecoerenza compositiva dell’opera musicale,che verrà eseguita dal vivo dal pianistaRiccardo Cecchetti.Sieni, come mai ha scelto di lavora-re sulleVariazioni Goldberg di Bach ein che senso considera questo lavo-ro una sorta di summa del suo per-corso artistico?«Quest’opera musicale rappresenta unagrande architettura sublime, complessa earticolata. Ho definito un tracciato precisoper ognuno dei trentadue pezzi, una tra-sposizione pittorica e architettonica delcorpo. Pittorica perché si rifà al tema della“pietas” rinascimentale italiana.Architettonica perché contrappunta i seg-

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Via Paolo Costa, 1 Ravenna per prenotazione tavoli e info: tel 0544 201445

27 novembreAndrea Morelli Band “guest Joe De Luigi”(black, pop, rock music)

4 dicembreDidi Maglioni “Saylor Family” (country rock)

8 dicembreGigi Puzzo Band (rock, blues reggae)

11 dicembreMartina Band (soul funky)

18 dicembreDirani Brother “Modà” (funky music)

24 dicembreRICKY PORTERA e GIGI PUZZO“Magia della chitarra” (dagli Stadio a Dalla)

25 dicembreMecco (rock&blues)

31 dicembre???????? (baracca!)

7 gennaioBlue Jackets “Gigi Puzzo e Filippo Tirincanti return” (rock&blues)

Concerti ore 20 - 23

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Qui e sotto, due momenti del RinaldoSopra, Pier Luigi Pizzi

di Matteo Cavezzali

«Lascia ch'io pianga la dura sorte, e chesospiri la libertà!» recita la più nota ariadel Rinaldo, l’opera di Handel che ilgrande regista e scenografo Pier LuigiPizzi porterà al teatro Alighieri ad aprile.Il capolavoro barocco ispirato allaGerusalemme liberata di Tasso fu la primaopera cantata in italiano scritta apposita-mente per la scena inglese e debuttò aLondra nel 1711. Al centro dell’opera ilpersonaggio della maga Armida regina diDamasco, che rapisce Almirena, la sposadi Rinaldo, e tenta di sedurre il paladino.Ovviamente il suo piano andrà in fumograzie al valore di Rinaldo e della suaspada. L'allestimento presentatoall’Alighieri fu ideato da Pizzi ventisetteanni fa per il Valli di Reggio Emilia e hagirato per i più importanti teatrid’Europa, dalla Scala di Milano al TeatroLirico Nacional di Madrid. A guidarel'orchestra dell’Accademia Bizantina saràOttavio Dantone direttore in ascesa efilologo della musica barocca, al qualenel '99 Riccardo Muti affidò alcune reci-te della Nina, o sia la pazza per amore diPaisiello, al Piccolo di Milano. Abbiamoparlato dello spettacolo con Pier LuigiPizzi, che dal 1951a oggi ha firmatoalcune delle operepiù rappresentativedel panorama con-temporaneo.Quando debut-tò il suo Rinaldonel 1985 imma-ginava chesarebbe diven-tato uno spetta-colo così longe-vo?«In effetti no. Mipiaceva il progetto e mi ci ero dedicatocon passione confrontando le due ver-sioni che Haendel ne aveva fatto nel1711 e nel 1731. Ne risultò una sintesiconvincente in equilibrio con una nuovadrammaturgia. Il direttore del taetroRomolo Valli di Reggio Emilia, Guido

Zannoni, mi aveva dato piena libertà discelta e così fu decisa la rappresentazio-ne di Rinaldo. Lo spettacolo fu accoltocon molto favore e iniziò subito unlungo e fortunato percorso nei teatri ditutta Europa, da Parigi a Madrid, daLisbona a Ginevra passando per la Fenicedi Venezia e la Scala di Milano, fu ancheproposto a Seul con grandi consensi,perchè si è rivelato uno spettacolo acces-sibile a qualsiasi pubblico essendo basatosostanzialmente sulle immagini in unaperfetta dinamica guidata dalla musica».Decise liberamente che operamettere in scena, una cosa nonmolto comune per un regista nelpanorama italiano, cosa la portò ascegliere proprio il Rinaldo?«Il libretto dell’opera è solo un pretesto,come spesso accadeva nel teatro baroc-co. Fortunatamente la musica è un for-midabile motore e la successione dellearie non genera monotonia ma anzi spin-ge l'azione in modo vivo ed energico.Nella concezione registica, l’asso nellamanica fu di inserire macchine scenicheumanizzate. L’utilizzo di queste macchi-ne era comune nella scenografia baroc-ca, così pensai di affidare all'uomo ilcompito di dare mobilità al dispositivo

scenico, decisi che fossero dei figuranti amovimentare l'impianto e su appositicarri far circuitare i personaggi. Questimimi interamente vestiti di nero emascherati come nel teatro giapponesekabuki, sono diventati i veri protagonistidello spettacolo perchè proprio a loro

era affidato il compito di animare l'inte-ra regia».Lei ha iniziato la carriera comescenografo e anche in veste diregista ha sempre messo moltaattenzione all’impatto visivo dellesue opere, pensa che l’aspettomusicale abbiatroppo il soprav-vento negli allesti-menti?«Credo in un’esteticanon fine a se stessa,ma funzionale allarappresentazione.L’aspetto musicale èaltrettanto importan-te e con ogni direttore d'orchestra hosempre cercato di fare lo stesso percor-so estetico, scegliendo cantanti stilistica-mente perfetti ma che avessero ancheuna credibilità fisica».La scenografia del Rinaldo è vera-mente spettacolare e per traspor-tarla serviranno addirittura nove

camion. Sarebbe pensabile oggimettere in scena un’opera inmodo così grandioso e costoso?«Oggi si preferisce puntare su scenogra-fie più agili e meno onerose. Nel nostrocaso si deve considerare che questo alle-stimento ha fatto in trent'anni il giro del

mondo e ha avutotutto il tempo diammortizzare il suocosto».Alla luce dei taglialla cultura e dellacrisi dei teatricome vede il futu-ro della lirica?«Il problema purtrop-

po non riguarda soltanto la seria crisieconomica che sta condizionando la pro-grammazione dei teatri. Faccio questomestiere da sessanta anni e posso garan-tire di aver sempre sentito parlare dicrisi eppure si è sempre trovato unmodo per raggiungere il risultato prefis-so anche con un minimo di risorse».

+ il personaggio

Pier Luigi Pizzi, quando la scenadiventa il regno dei sogni realizzatiLo scenografo milanese, con i suoi sessant’anni di carriera, rappresentauna pagina fondamentale della storia della lirica italiana

«Lo spettacolo fu accolto con moltofavore e iniziò subito

un fortunato percorso nei teatridi tutta Europa fino

ad arrivareaanche in Asia»

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Teatro Alighierivia Mariani, 2tel. 0544 249244

Inizio spettacoli ore 20.30 La domenica ore 15.30

L’occasione fa il ladro

burletta per musica in un attolibretto di Luigi Prividali da “Le Prétendupar hazard, ou L’Occasion fait le nom”diEugène Scribemusica di Gioachino Rossinipersonaggi e interpreti Don Eusebio:Fabrizio MercurioBerenice: Pretty Yende,MarikaGulordava;Don Alberto:LeonardoCortellazzi, Filippo Adami;DonParmenione: Christian Senn, FilippoPolinelli;Ernestina:Valeria Tornatore,Evis Mula;Martino Davide Pelissero,Valeri Turmanovregia, scene e costumi di Jean-PierrePonnelleregia ripresa da Sonja Frisellluci Marco FilibeckOrchestra dell’Accademia del Teatro allaScaladirettore:Daniele Rustioni Coproduzione:I Teatri di Reggio Emilia,TeatroComunale di Treviso,Teatro Alighieri diRavennain collaborazione con Teatro alla Scala eAccademia del Teatro alla Scala; allesti-mento del Rossini Opera Festival (1987).

Celebre allestimento del grande regista e sceno-grafo francese Jean-Pierre Ponnelle, protagoni-sta assoluto della scena lirica internazionaleassai noto anche per le numerose versioni fil-mate di opere liriche, prematuramente scom-parso alle fine degli anni ottanta. Sono passativentitré anni dalla prima pesarese e lo spetta-colo non mostra una sola ruga, è fresco come epiù di una nuova produzione. Ispirandosi alsottotitolo dell’opera,“il cambio della valigia”,Ponnelle fa sgorgare tutto magicamente da unavaligia: scene, attrezzeria, perfino i cantantisotto la direzione del servo Martino. L’incantodelle scene dipinte, delle cantinelle a vista, deicieli, dei tiri e della graticcia, dei movimenti inquinta, la magia delle luci, la delicatezza delletinte pastello, lo splendore dei costumi, evocanouna sorta di carillon fiabesco colmo d’ironia,eleganza, gusto per il gioco teatrale, un classicoche non ci si stanca mai di rivedere e che rivive

musica di Giacomo PucciniPersonaggi e interpreti: Mimi: JessicaNuccio, Aurora Tirotta, Musetta:Mariangela Sicilia, Ewa MajcherczykRodolfo: Dimitrios FlemotomosMarcello:Sergio Vitale,Gonzalo EzequielMoya Schaunard: Gabriele Nani,AlessioArduini Colline: Luca Dall’Amicoregia di Marco Gandiniscene di Italo Grassicostumi di Anna Biagiottiluci di Marco MinghettiOrchestra e Coro della Toscanamaestro del coro:Marco Bargagnadirettore:Elio BoncompagniNuovo allestimento del Teatro del Giglio di

Lucca in coproduzione con Teatro Goldonidi Livorno, Teatro Verdi di Pisa, TeatroAlighieri di Ravenna

L’allestimento è ambientato alla finedell’Ottocento, periodo corrispondente a quellodella composizione del melodramma.Per asse-condare la circolarità spaziale dell’opera, chesi apre e si chiude nella soffitta dei giovanibohèmien, senza indugiare in pause dopo ogniatto che rischiano di spezzarne l’unità dram-maturgica complessiva, sono state pensate sceneche permettono di effettuare un unico lungointervallo tra secondo e terzo atto. Il cast diBohème, opera per antonomasia legata allagiovinezza, è composto da giovani e talentuosi

cartellone opera & danzaRavenna

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grazie all’iniziativa dell’Accademia dellaScala che lo ha riallestito coi suoi giovaniinterpreti, tutti fra i venticinque e i trent’anni.In scena il 10 e 11 dicembre

SukhishviliDanze folcloristiche georgiane sumusiche di autori del X e XII sec.coreografie di Iliko Sukhishvili Sr.,Nina Ramishvili, Iliko Sukhishvili Jr.Orchestra del Balletto Nazionaledella Georgia Sukhishvili

Il Balletto Nazionale della Georgia, fondato aTbilisi nel 1945 da Nina Ramishvili e IlikoSukhishvili, persegue l’intento di far conoscerele antiche danze popolari georgiane rinnovan-do e vivificando un repertorio antichissimo alquale ha guardato anche Marius Petipa. Lospettacolo propone tre diversi stili coreograficiche rispecchiano la storia di questo popolo: ledanze di palazzo, il folklore cittadino diTbilisi, le danze degli artigiani e dei venditoriambulanti.In scena il 17 e 18 dicembre

La bayadère

coreografia di Rafael Avnikjan eKarin Alaverdjan da Marius Petipacon il Balletto del Teatro NazionaleSlovacco di Bratislavamusica di Ludwig Aloisius Minkuscostumi di Jozef Jelinek

Il balletto narra la tormentata e tragica vicen-da amorosa tra la baiadera Nikia, danzatriceindiana del tempio, e il giovane generale Solor,capo delle guardie del Rajah. Fortemente per-meato di quell’esotismo così di moda nellaseconda metà del XIX secolo, periodo dellegrandi esplorazioni geografiche, è uno dei bal-letti più celebri e rappresentati di tutto ilrepertorio classico, fra i più cari al grande pub-blico. La versione di Rafael Avnikjan e KarinAlaverdjan ha debuttato nella scorsa stagioneal Teatro Nazionale Slovacco di Bratislava, unadelle istituzioni culturali più importanti delpaese.In scena il 14 e 15 gennaio

La bohèmescene liriche in quattro quadrilibretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosadal romanzo “Scènes de la vie de Bohème”diHenri Murger

C’è anche Ravenna tra le quattro città italiane che saranno toccate dallaprima tournée italiana con la Chicago Symphony Orchestra da quando ilmaestro ne ha assunto la direzione musicale nel settembre 2010. Venerdì 27aprile il concerto in programma al Pala De André sarà l’anteprima ecceziona-le della XXIII edizione di Ravenna Festival. Non ancora definito il programma musicale di una tournée – la 38ª nella sto-ria della prestigiosa compagine americana – che nel prossimo aprile tocche-rà prima la Russia per giungere poi in Italia dove, nell’ordine, farà tappa a:Roma, Napoli, Brescia e Ravenna. La CSO è una delle big five statunitensi, lecinque sorelle, insieme con le orchestre di New York, Los Angeles, Clevelande Philadelphia dove Muti ha lavorato tra il 1980 e il 1992, ereditando l’incari-co di direttore musicale da Eugène Ormandy. Definita ora una supercorazza-ta sinfonica ora l’orchestra degli ottoni leggendari, la Chicago, come ha sot-tolineato Muti in più occasioni: «…è un’orchestra massiccia, poderosa, dallastraordinaria versalitità, paragonabile alle filarmoniche di Berlino e Vienna. Uncomplesso che risente ancora dell’impostazione del grande Fritz Reiner eGeorg Solti». Muti è il decimo direttore musicale nella storia della prestigio-sa orchestra fondata nel 1891 da Theodore Thomas come epressione artisti-ca di quella spinta vitale che trasformò la Chicago ottocentesca da paese dicinquemila persone a metropoli di un milione e mezzo. La “Muti era” come hanno titolato i giornali della città affacciata sul lagoMichigan è iniziata il 19 settembre 2010 con l’appassionato abbraccio chetutta la città ha riservato al maestro in occasione del concerto che ha inaugu-rato il quinquennio alla guida della CSO. Un concerto all’aperto nel MilleniumPark (lo stesso luogo da dove partì l’avventura di Obama verso la CasaBianca) a cui hanno assistito oltre 25.000 persone ((nneellllaa ffoottoo ssoopprraa)), tra stan-ding ovation, bandierine, fuochi d’artificio e le finestre dei grattacieli illumina-te in modo tale da riprodurre sulle facciate i nomi MUTI e CSO. Il feeling tra l’orchestra e il maestro è stato immediato tanto che, in un annoin cui per Muti non si contano i riconoscimenti prestigiosi – “Musician of theyear” per la rivista Musical America, i premi “Birgit Nilsson” in Svezia e“Principe delle Asturie per le Arti 2011” in Spagna – la registrazione live dellaMessa da Requiem di Verdi con la CSO ha conquistato due premi alla 53ªedizione dei Grammy Awards: best classical album e best choral album. In attesa della definizione del programma completo del Festival che, comedi consueto, si svolgerà da giugno a luglio, la straordinaria anteprima checonsentirà di ascoltare live l’orchestra di Chicago diretta da Riccardo Muti ècertamente un ‘occasione da non perdere.

Il concerto

Anteprima straordinaria per Ravenna Festival 2012:Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra

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ORARI:mart. e merc. 9-12:30 e 15-19giovedì 9-17venerdì e sabato 9-18chiuso lunedì

V ia Mazz in i 37 - Ravenna - te l . 0544 212863

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artisti selezionati in lunghe sedute di audizio-ne tra oltre centottanta candidati.In scena il 28 e 29 gennaio

L’opera da tre soldi

dramma in un prologo e tre attilibretto di Bertold Brechtmusica di Kurt WeillPersonaggi e interpreti:Macheath(Mackie Messer): Massimo RanieriPolly Peachum: Gaia Aprea GeremiaPeachum: Ugo Maria Morosi CeliaPeachum: Margherita Di RausoJackie “Tiger”Brown: Paolo Serra.Con la partecipazione straordinaria di Lina Sastriregia di Luca De Fuscoscene di Fabrizio Plessicostumi di G.Crisolini Maltestaluci di Maurizio Fabretticoreografie di Alessandra PanzavoltaOrchestra Giovanile “Luigi Cherubini”direttore: Francesco LanzillottaCoproduzione Teatro Stabile di Napoli,Napoli Teatro Festival Italiain collaborazione con Teatro di San Carlo

Arriva per la prima volta all’Alighieri la pièceche ha garantito a Brecht il maggior successointernazionale, anche grazie alla collaborazio-ne di Kurt Weill, che assume un rilievo deter-minante per lo strettissimo legame tra testo emusica dei songs. Il dramma – in un prologo etre atti – si rifà a “L’Opera del mendicante”(“The Beggar’s Opera”,1728) di John Gay,parodia del melodramma e tagliente rappresen-tazione della malavita londinese delSettecento.Di grande valore l’allestimento chefra gli attori vede la presenza di MassimoRanieri e Lina Sastri e presenta le scenografiedell’artista Fabrizio Plessi.In scena dal 21 al 23 febbraio

Remember me - SwingShift - Caught - In the end

coreografie di David Parsonscon The Parsons DanceCompanymusiche di Rossini,Mozart, PhilWoods,Miles Davis,Robert Fripp,King Crimson,Dave Matthews BandDavid Parsons, vera e propria icona della postmodern dance statunitense, incarna una danzapiena di energia e positività, acrobatica ecomunicativa al tempo stesso.The ParsonsDance, da lui fondata nel 1987, è tra le poche

compagnie che, oltre ad essersi affermata sullascena internazionale con sempre rinnovato suc-cesso, è riuscita a lasciare un segno nell’imma-ginario teatrale collettivo e a creare coreografiedivenute veri e propri “cult” della danza mon-diale.Composta da dieci ballerini fissi, la com-pagnia vanta un repertorio di un centinaio dicoreografie originali, prima fra tutte la celeber-rima “Caught”, creazione di straordinaria tea-tralità (Parsons 1982), dove il lavoro fisico sitrasforma in virtuosismo e leggerezza.In scena il 25 e 26 febbraio

Solo Goldberg improvisationdanazatore: Virgilio Sieni al pianoforte Riccardo Cecchettimusiche di BachLo spettacolo rappresenta il manifesto del-l’arte coreografica di Virgilio Sieni, emblemadelle sue ricerche sul corpo e sui linguaggidella danza e dell’arte, sempre protese aoltrepassare gli approdi formali e le codifi-cazioni. In questo lavoro la musica di Bach,reinterpretata con le celebri pagine musicalidi Goldberg, definisce una metrica e un’ar-chitettura immateriale in cui il danzatore siiscrive attuando un continuo ripensamentodel corpo e accennando a un articolato per-corso di figure prostrate, tratte dall’arte ita-liana dal ‘300 al ‘600.In scena il 4 marzofuori abbonamento

Il piccolo spazzacaminoopera in un atto su libretto di Eric Crozier; versione italiana

di Franca Alfei e Piero Santimusica di Benjamin BrittenPersonaggi e interpreti:Black Bob:Dario Giorgelé Clem:Giulio PelligraMiss Baggott:Valentina di Cola MissRowan: Simona di Capuaregia di Piero Fenatiscene e costumi di Ezio AntonelliEnsemble Fauves Plusdirettore: Erasmo GaudiomonteCoro“Libere Note” dei bambini della scuola“Mordani” di Ravenna;maestre del coroElisabetta Agostini e Catia GoriProduzione Teatro Alighieri di Ravenna

Questo lavoro del compositore ingleseBenjamin Britten (di cui ricorre il cen-tenario della nascita) fa parte di ungeniale progetto di opera per bambiniche Britten intitolò “Facciamo un’ope-ra!” con il quale inaugura una formi-dabile formula di condivisione creativa.Oltre ai sette bambini protagonisti delracconto sulla scena, ai quattro perso-naggi interpretati da adulti - cantantiprofessionisti - e a un coro di voci bian-che, è infatti tutta la platea ad essereparte attiva della rappresentazione. Ilsuccesso fu straordinario fin dalla primarappresentazione del 1949 e diede vitaad una nuova sensibilità nel porgere lamusica ai bimbi, una via sulla quale sisono sviluppati innumerevoli programmie innovativi percorsi didattici.In scena l’11 marzo fuori abbonamento

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SCUOLA DI DANZACLASSICA & MODERNACittà di RavennaDIRETTA DA MARIAROSA BRUNATIabilitata dal Ministero della Pubblica Istruzione

-DANZA CLASSICA(dalla propedeutica ai corsi avanzati)-DANZA CONTEMPORANEA-PILATES-MASTER CLASSDI APPROFONDIMENTO

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LA SCUOLA DI DANZA CLASSICA E MODERNA “CITTÀ DI RAVENNA”DIRETTA DA MARIAROSA BRUNATI, è una scuola che cresce assieme allesue allieve e vuol rappresentare l’idea di educazione, di armonia e diarte, differenziandosi per un suo stile che vuole sopravvivere altempo e alle mode.

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Page 41: Palcoscenico 2011 2012

Le sacre - Come un respiro

coreografie di Mauro Bigonzetticon la compagnia Aterballettomusiche di Händel e Stravinskij

Bigonzetti, ex direttore artistico diAterballetto, ora coreografo principale,giunge alla sua personale Sagra (Le Sacre)dopo una lunga meditazione e ritrova lastessa forza dell’idea ispiratrice:“Questa èla Sagra, nasciamo conoscendola, per annisi deposita, usa il nostro corpo come unvaso ed arriva poi il giorno in cui...”. Incui Bigonzetti ce ne dà una visione assolu-tamente personale. La scena è spoglia, solocorpi e musica; niente colori né altro, senon le luci disegnate da Carlo Cerri.L’idea iniziale è stata fin da subito quelladi un lavoro nudo, artigianale, corpo,musica e luci.In scena il 24 e 25 marzo

Rinaldodramma in musica in tre atti su libretto diAaron Hill e Giacomo Rossimusica di Georg Friedrich HändelPersonaggi e interpreti:Goffredo: dadefinire Almirena:Maria GraziaSchiavo Rinaldo: Marina De LisoArgante: Riccardo NovaroArmida: Roberta InvernizziIl mago cristiano: Abramo Rosalenregia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzicoreografo Roberto Maria Pizzutolight designer Vincenzo RaponiOrchestra Accademia Bizantinadirettore:Ottavio DantoneCoproduzione Teatro Alighieri di Ravenna,I Teatri di Reggio Emilia,Teatro Comunaledi FerraraAllestimento del Teatro MunicipaleRomolo Valli di Reggio Emilia

La storica edizione del “Rinaldo” di Händel chePier Luigi Pizzi realizzò a Reggio Emilianell’85, ripresa fra gli altri dal Teatro AllaScala nel 2005, ritorna sulle scene per inizia-tiva del Teatro Alighieri che l’ha riallestita conl’Accademia Bizantina diretta da OttavioDantone. Si tratta di uno fra i gli spettacolipiù belli - ancora freschissimo nonostante i suoiquasi trent’anni - realizzati da Pizzi. In unmarmoreo salone di palazzo secentesco i perso-naggi, in azzurro-oro i cristiani, in rosso-por-pora i saraceni, si muovono trasportati su«macchine» - siano cavalli, troni, barche o chealtro - mosse da un formidabile squadrone dimimi.In scena il 20 e 22 aprile

Rassegna operetta

La vedova allegradi Victor Leon e Leo Stein da un sog-getto di Henri Meilhac con la compagnia Corrado Abbiatiregia di Corrado Abbiatiproduzione InScena

Il classico dei classici del genere messo inscena dalla compagnia di CorradoAbbiati. In un paese immaginario c’ègrande fermento, la signora Anna Glavari,giovane vedova del ricchissimo banchieredi corte non deve sposare un francese madeve trovare un nuovo marito in patria perconservare i milioni di dote nella bancanazionale.In scena il 22 dicembre

Can Canmusiche di Cole Portercon la compagnia Corrado Abbiatiregia di Corrado Abbiatiproduzione InScena

Divertimento ed emozioni, echi cinematograficie di Broadway.Ecco il musical che accende lavoglia di ridere e ballare sulle celebri musichedi Cole Porter.Una sferzata di buonumore dovela storia del can-can è raccontata da un cast dioltre venti artisti tra sontuose ambientazioni,magnifici costumi, scene di danza mozzafiatoed una musica... geniale.In scena il 23 dicembre

Follie d’operettadi Augusti Novellimusiche di Giuseppe Petri con la compagnia Teatro MusicaNovecentoregia di Silvia Felisetti

La trama, tratta da una commedia diAugusto Novelli, è ambientata a Firenzedove il vetturino Ulisse vive con la moglieRosa e due figlie, Ida e Anita. La prima(l’acqua cheta) sembra la più seria e vir-tuosa,mentre la seconda non nasconde ilsuo amore per il falegname Cecco.Maspesso la verità non è quella che appare...In scena l’8 gennaio

L’acqua chetacon la compagnia Teatro MusicaNovecento

Una spumeggiante antologia delle ariepiù famose e delle scene più divertentitratte dai capolavori della "piccola liri-ca":"La Vedova Allegra","Il Paese deiCampanelli", "Scugnizza","Cin-ci-là ","La Principessa della Czarda","AlCavallino Bianco" ed altri ancora.In scena il 9 gennaio

Ravenna, Via della Tesoreria Vecchia 16(angolo Piazzetta elle Poste)

tel. e fax 0544.219536

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Tradizione, storia e gusto... L'Osteria dei Battibecchi è una chicca del centro sto-rico di Ravenna: piccola, accogliente e di recenteapertura, vanta già la segnalazione di Slow Foodnella guida "Osterie d'Italia".Nicoletta Molducci, la titolare, ha di fatto portatonella sua cucina l'esperienza e le tradizioni dell'azdo-ra romagnola, dimostrando la capacità di proporre ipiatti poveri della nostra cultura come capolavori delgusto. L'attenzione minuziosa per i particolari, anchenell'arredo del locale, che cita mestieri senza dimen-ticare un prezioso richiamo al mosaico, crea quell'at-mosfera di calore casalingo che solo le cucine delledonne possono eguagliare. Piatti, neanche a dirlo,preparati con prodotti di giornata: dalle minestre epiadine tirate a mano, ai dolci fatti "in casa".Grande attenzione è data anche alla selezione di vinie grappe, visibili anche su ogni mensola della sala.

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Teatro Masinipiazza Nenni, 3tel. 0546 21306

Inzio spettacoli ore 21

Il lago dei cigniballetto in quattro attiSlovak National Theatremusiche di Tchaikovskjicoreografia Petipa - Ivanovproduzione Mauro Giannelli

Lo Slovak National Theatre, una delleistituzioni culturali più importantidel paese, è stato fondato nel 1920.Oggi comprende le sezioni di opera,teatro e balletto, ognuna con la suacompagnia stabile professionista.Negli anni ’90 l’ensemble presentacoreografie di Ondrej Soth, ora allaguida della compagnia, che è ora rap-presentata da una nuova generazionedi ballerini.In scena il 15 dicembre

Un americano a Parigi(George Gershwin:diario di viaggio)

con Raffaele Paganini

coreografia di Luigi Martellettascene di Giuseppina Maurizicostumi di Giuseppina Maurizilibretto ed elaborazione drammatur-gica di Riccardo Reimproduzione Compagnia NazionaleRaffaele Paganini e CompagniaAlmatanz

L’opera musicale di George Gershwin(1928) e la sua felicissima versionecinematografica curata da VincenteMinnelli nel 1950-51 sono oggi prati-camente inscindibili nell’immaginariodel pubblico, al punto che risulta quasiimpossibile, in un’ulteriore trasposizio-ne, non tenerne conto. L’attuale elabo-razione drammaturgica segue quindi ildoppio binario dell’opera originale edella sua versione per il grande scher-mo, al quale però si aggiunge il datobiografico riguardante Gershwin, luistesso, neppure trentenne, giovane “ame-ricano a Parigi”, dove effettivamentesoggiornò. Un americano a Parigidiviene così anche un’indagine su ciòche costituisce il processo creativo in unmusicista fortemente anomalo comeGershwin, capace di una sintesi unica eirripetibile tra le musiche di estrazionepopolare e quelle di tradizione piùnobile.In scena il 21 gennaio

Italia, la mia AfricaLa Danza del NuovoMillennioCompagnia Mvula Sungani

Produzione CRDL e MauroGiannelli

Lo spettacolo ripercorre la cultura ita-liana, contaminandola con i suoni e lesuggestioni di origine africana. È unavisione del bel paese riletta con codicidi matrice popolare di due continenti.I linguaggi scelti dall’autore sono ladanza, la musica e la parola, tre ele-menti che da diversi anni rappresenta-no l’essenza della ricerca di Sunganiverso una forma di “spettacolo totale”,che supera le barriere delle singolediscipline per comunicare allo spetta-tore in un unico linguaggio, quellodell’arte. Questa nuova creazione è unracconto fatto di storia e suggestionivisive di tipo cinematografico, in cui ilfilo conduttore sarà Elisa, una ragaz-za italiana di origine africana, inter-pretata da Emanuela Bianchini,importante stella, considerata dalpubblico e dalla critica una dei talen-ti più brillanti della sua generazione.In scena il 25 febbraio

Rassegna operetta

Il paese dei campanelli

di Carlo Lombardo e VirgilioRanzato Compagnia Corrado Abbatiregia di Corrado Abbatiproduzione InScena

Un’operetta “senza tempo”, sia per la suaambientazione, in un’Olanda da favola,sia per il consenso che continua a gua-dagnare. Il nuovo allestimento firmatoda Corrado Abbati nasce dalla volontàdi presentare uno spettacolo con unacornice lussuosa e di buon gusto. In unaimmaginaria isoletta olandese esiste IlPaese dei Campanelli dove sopra ad ognicasa c’è un piccolo campanile che custo-disce un campanello. Secondo la leggen-da, questi campanelli suonano ognivolta che una donna tradisce il marito:ma ciò non è mai accaduto, perché nelpaese regna da tempo la tranquillità.Aseminare il disordine arriva una nave di

militari, costretta all’attracco daun’avaria. I marinai scendono a terra e ,com’è facile prevedere, accade l’inevita-bile...In scena il 27 novembre,ore 16

Can Candi Cole PorterPrima edizione originale in italianoCompagnia Corrado Abbati regia di Corrado Abbatiproduzione InScena

A Parigi, in piena Belle Epoque, trionfauna nuova travolgente danza: il CanCan.Purtroppo però “l’indecente cancan” viene ben presto proibito perchédanza concepita per incendiare menti,animo e intime fibre di chi vi assiste.Ciònon impedisce alla proprietaria di uncaffè di metterlo comunque in scena, congrande gioia dei suoi clienti. La donnapuò permettersi di ignorare la legge gra-zie alla sua amicizia con un disinibitogiudice.Drastici cambiamenti sono peròall’orizzonte...In scena il 18 dicembre,ore16 e il 10 novembre ad Argenta

La principessa dellaCzardasCompagnia Italiana di Operettacon Umberto Scida,Elena D’Angelo eArmando Cariniregia di Umberto Scidamusiche di Emmerich Kalmandirettore d’orchestra Orlando Pulinlibrettista Stein e Jenbach

Una delle più famose produzioni delrepertorio operettistico. Si svolge aBudapest e precisamenteall’Orpheum, centro della bella vita,dove Edvino, principe di Lyppert-Weilersheim, trascorre le sue serate.Proprio l’Orpheum vede nascerel’amore tra quest’ultimo e Sylvia, labellissima canzonettista del locale, chesi appresta a partire per una tournéenegli Stati Uniti. Edvino si impegnadavanti ad un notaio (assiduo fre-quentatore del locale) a sposare Sylviaentro otto settimane,ma la madre diEdvino non tollera questo legame eimpone al figlio di sposare sua cugi-na, la contessina Stasi.Due mesi dopoEdvino, ormai rassegnato, si accinge asposare Stasi e nel suo palazzo vieneorganizzata la festa di fidanzamento,quando alla festa arriva Sylvia, rien-trata dagli Stati Uniti...In scena l’11 marzo,ore 16

cartellone opera & danzaFaenza

Doppio appuntamento con la danza al Comunale di Russi: Il lagodei cigni, con la coreografia e la regia di Laura Corradi per laCompagnia Ersilia Danza (2 febbraio 2012, ore 20.45), porta in scenaun Lago dei cigni che comincia dove il “Lago” tradizionale finisce,quando l’incantesimo svanisce e l’eroe-principe, una volta superataogni prova, si unisce a Odette e insieme vivono felici e contenti. Quereste t il de nos amours? (23 marzo 2012, ore 20.45), con laCompagnia Naturalis Labor, su musiche francesi di autori vari, coreo-grafie e regia di Luciano Padovani, è invece uno spettacolo in unaParigi d’altri tempi, che racconta di gente, di tango e d’amore.

Danza a Russi

Un Lago dei cigni inedito e la Parigid’altri tempi di Naturalis Labor

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Teatro dei Fluttuantivia Pace, 2tel. 0532 805344

Inizio spettacoli ore 21

Viaggi e intemperie:tributo a Ivan Grazianicon Filippo e Tommy Graziani

Una lunga cavalcata che ripercorre tutti isuccessi di Ivan Graziani, da Pigro aLugano addio, da Monna Lisa aCanzone triste.Un tributo dei figli e deimusicisti amici e compagni di avventura algrande cantautore abruzzese.In scena il 4 novembre

Beatles in Jazzcon Danilo Rea,Ares Tavolazzi e Ellade Bandini

Danilo Rea, uno dei maggiori pia-nisti-jazz italiani, è noto per lacuriosità e la varietà della suaricerca musicale. Il nuovo Trio diRea con due eccellenze musicaliferraresi: Ellade Bandini e AresTavolazzi, propone il suo repertorionuovissimo, interamente dedicatoalle musiche intramontabili deiBeatles.In scena il 25 novembre

Gospel Cora “Sister”Armstrong and EarlBynum - As We Are

“Sister”Armstrong è una tra le più inte-ressanti voci femminili gospel dellaEast Coast.Cantante solista e pianista,è attiva sulla scena artistica da oltretrent’anni e ha codiretto l’importantegruppo “Virginia State GospelEnsemble”. Earl Bynum, produttore,

cartellone musica & danzaArgenta

autore, insegnante, direttore del famo-so “Virginia Mass Choir”, torna inItalia con la sua storica formazione: ilsuo è un gospel contemporaneo,ma sal-damente ancorato alla più autenticatradizione afroamericana.In scena il 23 dicembre

Varietas Delectat

RBR Dance Company regia di Antonio Giarolacoreografia di Cristiano Fagioli e Cristina Ledridanzatori C. Ledri, G. Di Lorenzo,A. Odoardi,Y. Mendolicchio,A.Egarese, D. Mallia, M. Miccolis,V.Gambuzza,A. Mininimusiche di Antonio Salieri

Varietas delectat è una citazionelatina scritta da Antonio Salieri acommento del suo dramma per musicaArmida del 1771, definito dal com-positore legnaghese “di stile magico-eroico-amoroso toccante il tragico”(non a caso lo spettacolo inizia conl'ouverture di quest’opera); e pochisanno che realmente egli ha scrittopiù volte di essere ricorso alla commi-stione di stili musicali nel comporre lesue opere. Un “metissage” che rendeSalieri antesignano allora ed estrema-mente attuale oggi, che è in corso lasua riscoperta. Uno spettacolo didanza innovativo e interamente ispi-rato alle musiche di Salieri, sia quellepiù note che quelle poco conosciute.In scena il 17 febbraio

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Page 45: Palcoscenico 2011 2012

Rassegna operetta

Can Can

Compagnia Corrado Abbati regia di Corrado Abbatiproduzione InScena

Divertimento ed emozioni, echi cinema-tografici e di Broadway, il musical cheaccende la voglia di ridere, ballare ecantare sulle famosissime musiche diCole Porter.Un “classico” reso famosissi-mo dal successo dell'omonimo film conun cast d’eccezione: Frank Sinatra,Maurice Chevalier e Shirley MacLaine.Una sferzata di buonumore dove la sto-ria del can-can è raccontata da un castdi oltre venti artisti tra sontuoseambientazioni,magnifici costumi, scenedi danza mozzafiato.In scena il 10 novembree il18 dicembre a Faenza

La vedova allegra

Compagnia Stabile di Operette AlfaFolies musiche di Franz Leharlibretto di Victor Leon e Leo Steinregia di Augusto Grilli

La Vedova Allegra è l’operetta perantonomasia.C’è un mondo, in cui tuttisono baroni o almeno visconti; in cuiscorre lo champagne e i locali notturnisono pieni di donnine allegre, i maritivedono solo le corna altrui, non le pro-prie.Un mondo in cui ci si veste in fracke si balla il valzer, la politica si fa allefeste da ballo, i bilanci statali si salvanosposando le belle ereditiere.Questa ope-retta, la più rappresentata fra tutte, è ilsimbolo del genere stesso, la punta didiamante della “silver age”, imbattutocavallo di battaglia.In scena il 20 gennaio

Supersantos

con Alessandro Mannarino

Da stornellatore moderno e cantautore

metropolitano, Mannarino compone musi-

che di confine, eclettiche e contaminate,

ispirate ai suoni e ai volti di una via

Casilina globalizzata, dove Gabriella

Ferri passeggia con Manu Chao e

Domenico Modugno va a braccetto con

Cesaria Evora. Nei suoi testi, macchiati

dai forti toni del surrealismo, si vivono

storie oniriche e tragicomiche di pagliac-

ci, ubriachi e zingari innamorati.

Partendo dalle sonorità e dai ritmi della

musica popolare italiana, Mannarino

condisce il proprio mondo con elementi di

musica balcanica e gitana, citazioni felli-

niane e evoluzioni circensi.

In scena il 17 marzoAnteprima nazionale

Galà per la GiornataMondiale della DanzaFederazione Nazionale Scuole di

Danza

Nel 1982 l’Unesco ha proclamato il 29

aprile Giornata Mondiale della Danza,

per questo la Federazione Nazionale

della Danza ha deciso di organizzare un

Galà Nazionale (questa la sarà la VI edi-

zione) invitando le migliori Scuole di

Danza italiane. Con questo premio la

FNSD vuole creare un ideale collega-

mento fra il passato e il futuro della

danza, dai grandi personaggi alle nuove

étoile che emergeranno dalle scuole. Ogni

scuola invitata presenterà una coreogra-

fia originale.

In scena il 29 aprile

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Nel 2007 l'Edinburgh InternationalFestival commissiona al drammatur-go inglese Mark Ravenhill la scrittu-ra di diciassette pièce teatrali, una algiorno per tutta la durata del festi-val. Lo scrittore viene colto daattacco epilettico e quando siriprende non ricorda quali fossero itermini dell'impegno sottoscritto.In ascolto delle domande della piùstretta attualità, il drammaturgocrea Spara/Trova il tesoro/Ripeti, nelquale riecheggiano gli echi delleguerre del presente, dall'Iraq al ter-rorismo. È del 2009, invece, l'impo-nente messa in scena dell'Accademiadegli Artefatti di Fabrizio Arcuri:dodici spettacoli in cui le biografiedei personaggi sono la chiave d'ac-cesso per illuminare i conflitti dellenostre società.A Ravenna vedremo il primo episo-dio del ciclo, Nascita di una nazione,in cui un gruppo di persone visita lemacerie di una città, distrutta dainativi per preservarne la cultura. Neparliamo con Fabrizio Arcuri, regi-sta e fondatore del gruppo romanonato all'inizio degli anni '90.

Ci racconta il percorso che haportato alla nascita di Spara/Trova il tesoro/Ripeti?«Abbiamo incontrato il testo diMark Ravenhil mentre stavamolavorando a One Day, uno spettacoloche sarebbe dovuto durare 24 ore.Eravamo partiti dal presupposto cheogni ora potesse essere fruitacome un'opera a sé stante, cosìche lo spettatore non fossecostretto a vedere tutte le 24ore. Un po' alla maniera deiserial americani, come Lost,o delle grandi narrazioniepiche a cui i serial s'ispira-no, come l'Odissea o l'Iliade.Ci siamo imbattuti quindinel testo di Ravenhill, in cuiogni pièce è autonoma, hala durata media di un'ora eha un titolo ispirato a film eromanzi del Novecento».

+ ricerca

Artefatti, tanti pezzi di realtà“Nascita di una nazione”, primo episodio dell'epopea contemporanea di Mark Ravenhill

ciclo: è stato un andare avanti e indie-tro continuo, man mano che il quadrocomplessivo emergeva».Nascita di una nazione presentauna idea di cultura come con-sumo, speculazione. Qualcosache assomiglia molto alle tantefeste paratelevisive che ci cir-condano...

«Mark Ravenhillinterpreta la logicacon la quale si stacreando una sortadi post-coloniali-smo. Ai tempi delcolonialismo, fraSettecento e

Ottocento, la battaglia rendeva fero-ce ma in un qualche modo reale lalotta per il dominio: c'era un terri-torio comune da conquistare, in unalogica darwiniana. Dalla SecondaGuerra in avanti i termini delledominazioni sono diventati subdoli,non c'è più nessuna battaglia da vin-cere perché la menzogna è al centrodi ogni dinamica. La cultura puòessere uno di questi canali subdoli,Ravenhill ce lo fa notare».Lei è rispettoso dei testi che

sceglie, solitamentenon li riscrive.«La drammaturgia con-temporanea richiede di

essere messa in scena nella sua inte-grità, perché parla del presente.Non si tratta di Shakespeare, in cui sipresuppone un orizzonte comuneche può essere interpretato e rilet-to. I testi che scegliamo non sonodei classici, contengono un'idea diteatro forte, che va messa a confron-to con lo spettatore per quella cheè: “interpretarla” sarebbe ridondan-te. Mi interessa quello che dice untesto, non l'idea che rappresenta».Cosa chiede ai suoi attori?«É una domanda a cui non è faciledare risposte, perché le cose che diròpossono sembrare scontate.Per noi, da un certo momento inavanti, è diventato importante torna-re a definire le questioni fondamenta-li della scena. Ripartire dall'attore,dall'atto di salire su un palco e direpubblicamente un testo. Chiedo agliattori di essere aperti, di avere atten-zione scenica, di indagare il testo, cer-cando di capire quale sia il processo dilavoro che richiede un preciso nododrammaturgico. La scrittura pretendeun percorso diverso a seconda che simetta in scena Cechov o Tim Crouch.Se l'autore, al posto del nome ecognome del personaggio, depositasulla pagina un semplice trattino, staevidentemente pensando che non cisia un soggetto sulla scena, ma unoggetto all'interno di una dinamicarelazionale.La drammaturgia contemporanea èspesso attraversata da tali tensionioggettive, sgombra il campo dalla psi-

cologia, dalla giustificazioneinteriore».In che teatro credonogli Arfefatti, oggi?«In un teatro che sappiafornire una base di rifles-sione per quello che acca-de. Se fallisce questa mis-sione il teatro diventa deco-rativo o superfluo, e cometale soggetto alle medesimecrisi di un negozio di abbi-gliamento o di un ristoran-te. Il teatro, detto in altritermini, deve restare anco-rato alla società».

Tuttavia un filo sottile le uni-sce...«Considerate insieme le pièce delciclo costituiscono un mosaico chefotografa il momento storico che stia-mo vivendo su più livelli, da un puntodi vista tematico e per quanto concer-ne un'idea di racconto. Si parla dimadri con figli in guerra, di coppie incrisi, di famiglietormentate. Ognipezzo mette incampo le medesimequestioni ma neribalta il punto divista, proponendodiverse sfaccettatu-re della stessa realtà. La realtà è polie-drica, ha tante possibili letture, chesono tutte vere e false allo stessotempo, o meglio, sono “parzialmentevere”: ogni verità perde di efficacianel momento in cui non contemplal'esistenza delle altre»Dal punto di vista registico, halavorato avendo in mente l'in-tero ciclo o cercando un filo diframmento in frammento?«Inizialmente abbiamo lavorato suisingoli pezzi, ma gradualmente siamodovuti tornare indietro, rivedendo illavoro precedente. Ogni fram-mento contiene sfumature edeviazioni che illuminano tutto il

«La drammaturgiacontemporanea

richiede di esseremessa in scena nellasua integrità, perchéparla del presente»

di Lorenzo Donati

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Accademia di Teatro MusicalePAROLA - CANTO - MUSICA - DANZA

Direzione artistica Laura RuoccoRecitazione Paola BaldiniCanto Elisa DreiDanza Classica Tiziana BertèModern Jazz Sara BurattiContact Improvisation Elena Casadei

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colpito da un romanzo di Andrea Bajani,Cordiali saluti, che davvero coglieva inpieno il tipo di approccio che stavamo cer-cando. Allora lo abbiamo contattato e gliabbiamo chiesto se potesse scrivere qual-cosa per noi di specifico su lavoro e digni-tà e perdita. A quel punto ci è sembratauna cosa ottima coinvolgere nel progettoanche Alfonso Santagata, secondo noi unodegli autori più interessanti e liberi inItalia; gli ho fatto leggere il testo di Andreae ha accettato subito».Nel testo nulla è lasciato alla legge-rezza, e la storia, pur essendo con-temporanea è molto universale.«Non volevamo raccontare la storia di un

operaio, bensì quella di un “lavoratoretipo”, perché la ritenevamo più universale,così è nata la vicenda di quest’uomo di 50anni (ossia 18 mila giorni appunto) cheimprovvisamente perde il lavoro. È nelpieno della sua maturità professionale e daun giorno all’altro rimane disoccupato,ma questa perdita diventa la sua tragediapersonale, che lo porta poco per volta aperdere i pezzi della sua intera esistenza, lamoglie, i figli, le cose della sua casa. Inscena lui rivive attraverso il rapporto con imucchi di abiti che sono gli unici oggettiscenici».Proprio l’accumulo di oggetti inscena è comune a tanto teatro

d’avanguardia, penso ad esempioalle sedie di Ionesco. Qui l’accu-mulo cosa rappresenta? «È la messa in scena di un desiderio diordine da parte di quest’uomo, questimucchi di abiti sono una rappresentazio-ne metafisica. Lui vorrebbe rimetteretutto a posto, i vestiti raccontano la suavita; in mezzo vi trova il suo passato, ilvestito con cui è stato licenziato ad esem-pio. Il tipo di disposizione spaziale loporta a ricostruire i vari passaggi del suocalvario»Quella di Testa che tipo di presenzascenica sarà?«La visione di Gianmaria all’inizio dellospettacolo è quasi onirica, è in fondo allascena, dietro a un tulle, è come una pre-senza che osserva. Poi, poco per volta,prende sempre più forma, più fisicità,fino a diventare proprio reale quando“sfonda” la parete che lo separava ed entrain scena per consolare l’uomo che haperso il lavoro. L’idea che il testo vuoleproporre è che un uomo senza lavoro ècome morto, malato, un uomo al cuicospetto la gente tende istintivamente afuggire. Il personaggio di Gianmaria inve-ce si avvicina al protagonista e in quelmomento si incontrano anche i due lin-guaggi posti in essere, musica e teatro,l’interazione si completa».Lei ha sempre alternato teatro,cinema e televisione con grandecoerenza, con ruoli in prevalenzamolto seri a teatro e ricavandosiinvece parti più leggere al cinema,al contrario di molti attori.«Prima di tutto gran parte delle cose cheho fatto corrisponde a miei desideri verie a incontri importanti. Cerco, con ilmedesimo rigore, di non avere precon-cetti che precludano alcunché, ogni lavo-ro racchiude una sua ricchezza. Il panora-ma culturale italiano è piuttosto nebulo-so, io cerco sempre di salvaguardare laqualità di ogni lavoro in cui sono coinvol-to, cerco di fare il meglio che posso. Maquesta non vuol essere una mera difesadella mia carriera, semplicemente in tuttiquesti anni ho sempre avuto la fortuna dipoter scegliere cosa fare».

di Alessandro Fogli

18 mila giorni corrispondono a 50 anni. Ilpitone è un animale che prima se ne stabuono e ti prende le misure e poi, quandoha raggiunto la tua stessa lunghezza o la tuastessa forza, ti fa fuori. Lo spettacolo 18

mila giorni. Il pitone – che unisce i talentidell’attore Giuseppe Battiston, del cantau-tore Gianmaria Testa, del regista AlfonsoSantagata e dello scrittore Andrea Bajani –parte da qui: dal tempo e da una metafora.Protagonista un uomo di 50 anni cheperde il lavoro. Un giorno è arrivato unopiù giovane, prima una scrivania piccolaaccanto alla sua nell'ufficio, poi la sua, discrivania, che viene rimossa. E col lavoro,il protagonista, perde anche tutta la suavita. Perde il senso delle cose. Riflessionipersonali ed epocali si intrecciano a sotto-lineare come in soli 18 mila giorni sianoradicalmente mutate le prospettive e leaspettative sociali in Italia. Dalla dignità dellavoro del gruista della Chiave a stella diPrimo Levi, da un’epoca in cui il lavoroera un diritto ed elemento fondante del-l’uomo moderno, al trionfo dell’odiernoprecariato, divenuto persino forma più omeno palese di ricatto sociale. Ne parlia-mo con il protagonista di 18 mila giorni (il19 marzo 2012 al teatro Alighieri) il pluri-premiato attore di cinema e teatro –recentissimo il Premio UBU come migliorattore italiano – Giuseppe Battiston.Battiston, com’è nato il progetto 18mila giorni? Come si è trovato alavorare tra Testa, Bajani eSantagata?«Ho conosciuto Gianmaria dopo un suoconcerto a Bari insieme a Erri De Luca.Lui aveva già visto qualche mio lavoro siateatrale che cinematografico, ci siamo tro-vati subito in grande sintonia ed è nata unabella amicizia. Dopo poco è stato naturaleiniziare a parlare di fare qualcosa insieme,soprattutto quando ci siamo resi conto cheentrambi stavamo riflettendo sul tema dellavoro. Ci siamo detti che potevamo asso-lutamente creare uno spettacolo incentra-to su questa tematica e abbiamo comincia-to a leggere tante cose per cercare unospunto, finché Gianmaria non è rimasto

Giuseppe Battiston, interprete di “18 mila giorni. Il pitone”

+ ricerca

Lavoro, la dignità di un uomoGiuseppe Battiston è protagonista insieme a Gianmaria Testadi un testo intenso scritto da Andrea Bajani e diretto da Alfonso Santagata

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+ comico

Qui urge un voto di vastitàAlessandro Bergonzoni racconta il ruolo “militante” dell’artista ai tempi d’oggi

stare ad ascoltare quattro calciatoristronzi che parlano per ore. E miscuso per la parola calciatori chenon mi piace».Serve coerenza?«Non basta più. Serve una metamor-fosi. Non puoi fregartene delle osce-nità. Abbiamo imparato che unubriaco in auto a cento all'ora è unpericolo per tutti. Le letture idiotenon sono pacificanti, producono in-fezioni. Ma cosa me ne frega se unatrasmissione fa un happening dedica-to a Fabrizio De Andrè e poi nel restodella programmazione usa linguaggicontrari a quelli di De Andrè?».Una lotta contro certi pro-grammi...«Con un cambio di conoscenza frauna o due generazioni arriveremo aliberarci di certe trasmissioni».Ottimista.«Ho detto una o due? Ha ragione,facciamo quattro o cinque».E come cambia la conoscenza?«Cambiamo linguaggio, cambiamo ilconcetto di idolo, mito, eroe. I geni-tori cambino i codici e usino quelli

della dignità che c'è nella paura, neldolore, nella malattia. Vado nellescuole elementari a raccontare que-sto ai bambini. E come me lo fannoanche altri. Perché il pericolo è il va-cuo, il semplice, il cazzeggio della ra-dio, dei giornali e delle tv. La primarivoluzione deve essere interiore».Non riusciamo a comunicarequeste cose a chi ci sta intor-no?«Siamo malati di comunicazione.Abbiamo i telefonini più evoluti delmondo ma sbagliamo i contenutinelle conversazioni. Lascio la comu-nicazione alla pubblicità. A me inte-ressa la conoscenza. E ora basta conla modestia. Umiltà sì ma non mo-destia. Perché dobbiamo essere mo-desti?».Ma c'è qualcosa che non urge?Cioè qualcosa di cui almenosentirsi soddisfatti?«Abbiamo le coscienze. Abbiamo lapossibilità di cambiare il governopersonale che è dentro ognuno dinoi. Noi abbiamo le coscienze manon basta più il fatto di averle».

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Alla fine dello spettacolo vi alzeretesudati dalla poltroncina del teatro.«Sudati dentro», dice esattamenteAlessandro Bergonzoni. Perché nonè più tempo di farsi due risate. EBergonzoni vuole essere chiaro:«Non voglio più far ridere per rilas-sare, non voglio più essere intratte-nuto quando vado a vedere un arti-sta. Non credo più nella pacca sullespalle. Per lo spettatore deve essereuna prova fisica». Il 53enne bolo-gnese sarà al Masini di Faenza in di-cembre e all'Alighieri di Ravenna ingennaio, appuntamenti di spicco delcartellone “Comico d'autore” di Ac-cademia Perduta. Le intenzioni sonoquanto mai esplicite: «C'è bisognodi una metamorfosi. E l'artista, diqualunque artista si tratti, non puòpiù limitarsi al compitino. L'artistanon può restare confinato nel suocampo e non accorgersi che fuori cisono altri mondi. È in quelli che de-ve entrare per raggiungere la gente.L'artista deve lavorare con il suopubblico. C'è bisogno di nuova co-noscenza, di altro». È un bisognoquello che sente l'attore. Da qui il ti-tolo dello spettacolo: Urge.Bergonzoni, viene spontaneocominciare chiedendo che co-sa urge.«Urge un cambio di canoni e di lin-guaggi. Urge non accontentarsi più.Urge un voto di vastità. Urge unnuovo prodotto interiore lordo nel-

le menti. Urge una nuova aspettativanello spettatore che va a teatro».Ma sarà pronto per tutto que-sto chi va a teatro?«È pronto per reazione perché nonce la fa più ormai arrivato in una tri-ste fase disperazione. Avrei peròpreferito fosse pronto per rivelazio-ne».Allora che compito tocca a chisale sul palco?«Creare le condizioni per la cono-scenza. Un artista inteso con unconcetto politico, civile, antropolo-gico. È un compito grave. Io nonguardo a cosa tira in quel momentoe cosa vuole il pubblico. C'è una me-tà che vuole le oscenità trasmessedalla televisione a pomeriggio e unametà che non ne può più di sangue edelitti ed è pronto ad accogliere al-tri velivoli nel suo aeroporto».Allora diventa una gara tra ilteatro e la tv?«Io non faccio nessuna competizio-ne con le oscenità. Quelle le lascioalla Pellegrini, ai suoi amorazzi, allebanalità. La competizione viene aprescindere. Io preferisco la parolascelta. In questo senso forse è unacompetizione perché è ora di sce-gliere tra due cose che non possonoconvivere. È un aut aut».Tra cosa?«Non regge più chi dice che guardail Grande Fratello ma va anche ateatro. Non regge più chi va allostadio e poi ascolta Paolo Rossi.Ora si fa una scelta. Non si può più

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+ la band

The Vaselines,gli scozzesi amatida Kurt Cobain tornanodopo vent’anni per stupireNuovo album per Eugene Kelly e Frances McKee

Certo, non ci poteva essere spintamigliore per una semisconosciutaband scozzese che avere la più gran-de rockstar del mondo che coveriz-za un tuo pezzo in una performancetelevisiva leggendaria, ma sicura-mente i Vaselines si sarebbero rica-vati il loro posto nella storia delrock anche senza che i Nirvanafacessero la loro Jesus Doesn't Want Me

for a Sunbeam durante l’MTVUnplugged del 1993.«Quando sentii che i Nirvana aveva-no fatto un nostro pezzo non ero inun bel periodo – ricorda Eugene

Kelly –. Lavoravo in un bar aGlasgow, avevo finito di andare alcollege, ci eravamo lasciati conFrances, la band si era sciolta.Scoprire questa cosa di Kurt Cobainfu una sensazione fantastica».I Nirvana inserirono poi altre due can-zoni dei Vaselines, Molly's Lips e Son of a

di Alessandro Fogli

Kurt Cobain li amava, così come liamava l’etichetta culto Rough Tradee tutta una generazione di band, magli scozzesi Vaselines si sciolseroaddirittura prima che il loro albumdi debutto venisse pubblicato.Vent’anni più tardi eccoli a sorpresadi nuovo insieme – guidati comeallora dal duo che componeva ilnucleo originale del quartetto, ossiaEugene Kelly and Frances McKee,per qualche anno coppia fissa anchenella vita privata – per l’uscita delloro secondo album insieme, Sex

with an X (questa volta per Sub Pop),che sarà presentato eccezionalmenteanche al Bronson il 28 gennaio 2012per il festival “Winter Sessions”.«È una bella sensazione promuovereun album nuovo a vent’anni dalnostro scioglimento – raccontanoEugene e Frances –, perché cometutto ciò che hanno fatto i Vaselinesanche questa cosa è stata totalmentenon pianificata. La reunion è avve-nuta per caso, ci siamo ritrovati peralcuni concerti di beneficenza,abbiamo accettato qualche offerta disuonare in America, abbiamo scrittoalcuni pezzi nuovi e improvvisamen-te eccoci con un album intero. Orasono due anni che siamo di nuovoinsieme ed è divertente come lo eraall’inizio».

I Vaselines al giorno d’oggi. Sopra, Kurt Cobain, loro grande ammiratore

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un paio d’anni ci sembrò tutto così tri-ste. E soprattutto ci fu l’enorme delu-sione di vedere che il nostro album nonsarebbe uscito, perché l’etichetta, la53rd & 3rd, era fallita proprio in quelmomento. Credevamo che nessuno loavrebbe dunque mai ascoltato. Poi, sì, laRough Trade lo pubblicò, ma ci erava-

mo già sciolti.Insomma, crede-vamo di non avereun futuro.Nessuno ci cono-sceva, non aveva-mo un’etichetta,nessun tipo dim a n a g e m e n t .Pensammo chefosse meglio farealtro». E dunquecosa successe agliex Vaselines neglianni Novanta?«Gli anni Novanta

per un po’ furono divertenti – ricordaEugene –. Con i Captain America (poirinominati Eugenius) ebbi un buonperiodo, con dischi usciti su FireRecords e Atlantic Records. Ho viag-giato per il mondo e suonato un po’ovunque. Andava tutto alla grande madopo che Kurt si suicidò l’industriamusicale cambiò e le band della scenagrunge furono abbandonate a se stessein fretta. Il mio gruppo stava addirittu-ra per firmare con il management deiNirvana ma poi non se ne fece nulla. Laseconda metà della decade non fu ungranché per gli Eugenius, ci arrabat-tammo per qualche anno per poi scio-glierci. Frances invece era già fuori deltutto della scena, riemerse più avanticon i Suckle e poi nel 2006 con unalbum solista».Per fortuna però, anche se dopo ven-t’anni, i Vaselines hanno finalmentedeciso di fare la cosa giusta: tornareinsieme.

Gun, nella raccolta Incesticide, ma a quelpunto, semplicemente, i Vaselines giànon esistevano più.«Fu incredibile il successo “postumo”che ottenemmo da allora in poi – diceFrances McKee – e ancora di più lo èstato rendersi conto ora che ci siamorimessi insieme di quante band, comead esempio VivianGirls, The Pains ofBeing Pure atHeart o Dum DumGirls, si siano ispi-rate ai Vaselines».Sex With an X ciriconsegna oggiuna band in for-missima, conl’usuale elegantesdegno per con-cetti noiosi qualicrescita e matu-rità.«Diciamo chesicuramente siamo più consapevolidelle qualità che definiscono iVaselines – aggiunge Frances –,soprattutto il fatto che Eugene e iocantiamo insieme e le nostre vocisono complementari. Tuttavia, dopovent’anni, è evidente che non è chesuoniamo poi così bene! Non siamomolto professionali». «Registriamovelocemente – dice Eugene – e nonci ammazziamo di lavoro, cosa checredo sia fondamentale per mantene-re viva l’emozione di suonare».E come allora, ecco lungo tutto il discoil gioioso senso dell’umorismo dellaband, a partire dal titolo, per il qualeFrances ha dovuto chiedere anche ilbenestare del marito. Ma perché iVaselines, nel 1989, a due anni dallanascita, lasciarono perdere così in frettala loro creatura? «Per tanti motivi –spiegano –. I posti in cui suonavamoall’inizio erano sempre freddi, avevamofame, non avevamo mai un soldo. Dopo

«Quando i Nirvana rifecero il nostro

pezzo fu un’emozionedavvero incredibile»

Frances McKee e Eugene Kelly sono stati anche sposati per qualche anno

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Sabato 3 dicembre 2011 dalle ore 21Marco Vinicio Ferrazzi 3VM Gruppo Bluelettrica Jessica Calandri

Sabato 17 dicembre 2011dalle ore 21Christian Casarini Piano BarFavole e Veleno Rock

Sabato 31 dicembre 2011dalle ore 21Mattia e Barbara Piano Bar, musica anni 70/80/90

Sabato 14 gennaio 2012 dalle ore 21Daisy Soul Musica 80/90

Sabato 11 febbraio 2012dalle ore 21Trio Rap (Lisa, Neo, Tony)

Sabato 18 febbraio 2012dalle ore 21Karaband Musica 70/80/90

Sabato 25 febbraio 2012dalle ore 21Massimo Bolognesi Piano BarFavole e Veleno Rock

Sabato 10 marzo 2012dalle ore 21Asia Piano Bar

Sabato 24 marzo 2012dalle ore 21Flavio Piano Bar - Ausilio BandMusica 70/80/90

Sabato 31 marzo 2012dalle ore 21Bojana Kurnic, serata soul

Sabato 14 aprile 2012dalle ore 21Duo Hebano musica etnica (voce, violoncello, percussioni)

Sabato 28 aprile 2012dalle ore 21Martina Piano Bar New Pronosphera

Venerdì 2 dicembre 2011 ore 23Venerdì 16 dicembre 2011 ore 21Venerdì 30 dicembre 2011 ore 21Venerdì 13 gennaio 2011 ore 21Venerdì 27 gennaio 2011 ore 21Venerdì 10 febbraio 2011 ore 21Venerdì 17 febbraio 2011 ore 21Venerdì 24 febbraio 2011 ore 21Venerdì 9 marzo 2011 ore 21Venerdì 23 marzo 2011 ore 21Venerdì 30 marzo 2011 ore 21Venerdì 13 aprile 2011 ore 21Venerdì 27 aprile 2011 ore 21

Concorso Nazionale Canoro Voci Nuove Edite e Inedite

in collaborazione con

E IO... CANTOPRESENTA:

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Teatro Rasivia di Roma, 39 Tel. 0544 36239

Inizio spettacoli ore 21

La Svizzera

Teatro delle Albelettura di Luigi Dadinadall’omonimo testo di Paolo Noridopo la lettura incontro con Paolo NoriIl 10 novembre al Cisim

Incantati. Parabola dei fratelli calciatori Teatro delle Albelettura di Alessandro Argnani,Luigi Dadina, Michela Marangonie Laura Redaelli dal testo diMarco Martinellidopo la lettura incontro conSabine Bertagna (giornalista sportiva)L’11 novembre al Cisim

Teatro delle Albe

Odiséa

lettura selvatica+ a seguireTeatro delle Albe

Aria pubblicaminiatura vocaleIl 12 novembre al teatro Rasi

Fanny & Alexander

West

produzione Fanny & Alexander,Festival delle Colline Torinesiideazione Luigi de Angelis eChiara Laganicon Francesca Mazza

“West” è l’estremo dei punti cardinalidella storia del Mago di Oz.Lo spettatoresarà “imprigionato” assieme a Dorothy dauna strana forma di incantesimo,unatrappola del linguaggio capace disospendere a tratti la facoltà di esprimereun giudizio, la possibilità di compieredelle scelte, dire sì o no alle cose chesaranno proposte.Il lavoro, incentrato sulle tecniche dellamanipolazione sottile del linguaggiopubblicitario, intersecherà motivi mitici amotivi legati alla contemporaneità, allacronaca e ai grandi emblemidell’occidente.Dal 24 al 26 novembreall’Almagià

Pop stardi Valeria Raimondi e Enrico CastellaniBabilonia TeatriCon Enrico Castellani, IlariaDalle Donne,Valeria Raimondi,Luca Scottoncoproduzione Babilonia Teatri,Festival Internazionale Castel deiMondi di Andria, OperaestateFestival Veneto

Babilonia Teatri per la prima volta decidedi raccontare una storia.Decide di farlo amodo suo.Sulla scena ci sono trepersonaggi,ma non recitano.Parlano ,dicono, vomitano le loro storie. Storie cheprocedono parallele.Apparentementelontane l'una dall'altra.Col procederedello spettacolo lo spettatore scopre qualisiano i legami tra i protagonisti. Come inun thriller la matassa si scioglie solo allafine.Il 6 dicembre al teatro Rasi

cartellone ricercaRavenna/Nobodaddy

Festival di Musica, Danza, Teatro

SPAZIOD’ARTE

ANNO DUE

21-22-23-24 GIUGNO 2011

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Nascita di una nazioneSpara/trova il tesoro/ripeti

Di Mark RavenhillAccademia degli artefattiregia Fabrizio Arcuricon Miriam Abutori, MatteoAngius, Gabriele Benedetti,Fabrizio Croci, Pieraldo Girotto

Birth of a Nation è uno dei piùimportanti e controversi film nella storiadel cinema americano.Girato nel 1915da D.W.Griffith e ambientato ai tempidella guerra civile americana, il film èfortemente innovativo nella tecnicanarrativa ma suscitò aspre polemiche perl’accusa che gli venne rivolta dipromuovere la supremazia dei bianchi edi giustificare fenomeni come il Ku-Klux-Klan.Nella trasposizione contemporaneadi Ravenhill, dopo che una potenzastraniera si è ritirata,un gruppo di artistidel paese occupante viene ora a lavorarenel paese devastato per promuoverel’efficacia dell’arte e della praticaartistica come rimedio taumaturgico per idisastri e le tragedie causate dalla guerra.Il 13 gennaio al teatro Rasi

Lucido

di Costanzo/Rustionidal testo di Rafael Spregelburdregia Milena Costanzo e RobertoRustioniCon Milena Costanzo,AntonioGargiulo, Maria VittoriaScarlattei, Roberto Rustioni Produzione Associazione TeatroCostanzo/Rustioni, incollaborazione con Olinda, FattoreK e Teatro i

Lucido è uno dei testi più recenti scrittida Rafael Spregelburd, artista di puntadella nuova scena argentina, vincitore delpremio UBU 2010,per Bizzarra, come“migliore novità straniera”; i suoi testi

sono stati tradotti e rappresentati innumerosi teatri d’Europa e d’America.Lucido è una commedia modernaambientata a Buenos Aires, dove le vicendedi una strana famiglia toccano temiuniversali.Il 27 gennaio all’Almagià

Ouverture AlcinaTeatro delle AlbeRegia di Marco MartinelliCon Ermanna Montanari

Ouverture Alcina (2009) nasce dall’Isoladi Alcina (2000):un’opera autonoma "inlevare".Tolti gli altri personaggi, Alcinaresta sola in scena,a gridare il suo vuotod’amore e a lottare con l’unica realtàviva intorno a lei, la musica.Ma la storiaè la stessa e così la lingua: la magaariostesca si reincarna in una figuradell’infanzia dell’attrice a Campiano.Il 6 febbraio all’Almagià

Baby don’t cryTeatro delle BricioleUn progetto di Babilonia Teatri acura di Valeria Raimondi ed EnricoCastellaniCon Marco Olivieri e Francesco SperiPer bambini dai 7 ai 10 anni

Nel 2010 il Teatro delle Briciole hainaugurato un “cantiere produttivo” daltitolo Nuovi sguardi per un pubblicogiovane.Il primo spettacolo di questo progetto, acura di Babilonia Teatri, vincitori delpremio Scenario 2007 con Made in Italye del Premio Speciale Ubu 2009, è statoBaby don’t cry, che si è sviluppato apartire da un lavoro di ricerca diretto coni bambini di alcune scuole di Parma eaffronta il tema del pianto con unlinguaggio teatrale pop-rock che è la cifrastilistica originale del gruppo veronese.Il 25 febbraio al teatro Rasi

Ubu Roi

di Alfred Jarryregia Roberto Latinicon Sebastian Barbalan, Lorenzo

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Berti, Fabiana Gabanini,Roberto LatiniproduzioneTeatro Metastasio Stabile dellaToscana in collaborazione conLibero Fortebraccio Teatro

Ubu Roi è all’origine del TeatroContemporaneo. Datato 1896, il testo èla definizione di un processo diteatralizzazione unica: un giocoscolastico che diventa spettacolo permarionette e poi occasione scenica perriflessioni sulla natura dell’arte teatrale.Attraverso una costante reinterpretazionedel Macbeth di Shakespeare,Alfred Jarryapre il Novecento alla “patafisica”, lascienza delle soluzioni immaginarie.Il 28 febbraio al teatro Rasi

Solo GoldbergImprovisation

Di Virgilio Sieni

Compagnia Virgilio SieniCon Virgilio Sieni (danza) eRiccardo Cecchetti (pianoforte)Solo Goldberg Improvisation rappresentail manifesto dell'arte coreografica diVirgilio Sieni, emblema delle sue ricerchesul corpo e sui linguaggi della danza edell'arte, sempre protese a oltrepassaregli approdi formali e le codificazioni. Inquesto lavoro la musica di Bach definisceuna metrica e un'architetturaimmateriale in cui il danzatore si iscriveattuando un continuo ripensamento delcorpo e accennando a un articolatopercorso di figure prostrate, trattedall'arte italiana dal '300 al '600.Il 4 marzo al teatro Alighieri

Woyzeck – ricavato dal vuoto

di Georg Büchner nuova traduzione Alessandro Berticon Maurizio Camilli,AndreaCapaldi,Andrea Coppone

produzione Fondazione Teatro Due– Balletto CivileQuesto Woyzeck costituisce la primatappa del progetto di Balletto Civilededicata all’autore tedesco nei cui testi,densi di un malessere contemporaneo, sipercepisce un continuo senso di misteroche si è voluto provare ad incarnare congli stessi corpi. Capolavoro incompiuto eancora oggi testo di culto,Woyzeck è undramma attualissimo, poetico ebizzarramente scientifico, che presentapensieri moderni e rivoluzionari.Il 9 marzo all’Almagià

Il sacro della primavera

Balletto Civile/Fondazione Teatro Dueliberamente tratto da Le Sacre Du Printemps di Igor Stravinskijdanzato e creato con Andrea Capaldi,Ambra Chiarello,Andrea Copponeideazione e coreografia MichelaLucenti incursioni sonoreMaurizio CamilliSpettacolo vincitore Premio Roma

Danza 2011

Un balletto per eccellenza e un fiascoper eccellenza.Tutti sanno che alla suaprima rappresentazione “La Sagra dellaPrimavera” è stata un insuccesso. Perché èun’opera d’avanguardia, giovane, nataper distruggere le tradizioni. Si dice chela musica moderna sia nata con essa.Il 10 marzo all’Almagià

Milano da Bruciare!

di e con Giancarlo BiffiCada Die Teatroregia e collaborazionedrammaturgica di Alessandro Lay

Milano da bruciare! è la composizionenarrativa di fatti politici, esaltanti etragici accaduti negli anni ‘70 aMilano. Nel suo scorrere la narrazionenon si ferma a Milano ma coinvolgeanche fatti e giovani di Roma e Napoli.La rappresentazione prende vita dentrola cornice di un concerto di storiedistinte. Storie indissolubilmente legate

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contemporaneo nella creazione di figuree pose, scelte musicali e sapienzacompositiva.L’1 aprile al teatro Rasi

La solitudine delle ombre

di Gianni VastarellaPunta Corsaracon Valeria Pollice,ToninoStornaiuolo, Gianni Vastarellaregia Gianni Vastarella

La solitudine delle ombre è testooriginale e prima regia di GiovanniVastarella, attore corsaro in scenainsieme a Valeria Pollice e AntonioStornaiuolo, gli altri due componentidella compagnia che hanno partecipatocon questo lavoro alla finaledell'edizione 2011 del PremioScenario. Un scrittura che indaga lapresenza sottile e profonda dei ricordi,dei rimpianti e dei desideri, in quellospazio, immobile e indifeso di fronte altempo, che è la famiglia.Il 27 aprile al Valtorto

Joseph, né dove sia. Non sappiamo se sitratti dell'uomo che vediamo in scenaoppure di uno di quegli occhisconosciuti capitati per caso all'internodel sistema rappresentativo.L’1 aprile al teatro Rasi

Spic & Span

di e con foscarini:nardin:dagostinProgetto vincitore dellasegnalazione speciale al premioScenario 2011

La rincorsa all’adesione a un astrattomodello di bellezza, che azzera ognidifferenza e riduce tutti i corpi amacchinette impazzite, porta a unariflessione sulla persistenza e sullavuotezza dell’immagine. Spic & Spancrea la sua struttura drammaturgica suun vocabolario gestuale dotato diritmo, precisione e forza iconografica,aprendo una dialettica tra costruzionee distruzione dell’immagine. Le scene,organizzate in sequenze paratattiche, sistagliano su un fondo bianco comefossero un fumetto pop e si nutrono diun immaginario non solo

proteine, mangiavano troppo poco. Lospettacolo nasce da profondo interesse econsiderazione per l’opera di FrancescoMasala.Il 23 marzo al Cisim di Lido Adriano

Joseph

invenzione, performance,Alessandro Sciarronidrammaturgia e studio deiprocessi prodigiosi, AntonioRinaldiproduzione,Teatro Stabile delleMarche in coll. conCorpoceleste_C.C.00#

In Joseph in scena c'è uomo, solo, dispalle al pubblico per l'intera duratadella sua performance, mentre cerca lasua immagine in tutto ciò che il suosguardo tocca. L'autore dellaperformance, prende in prestito il nomeda colui che assume su di sé lapaternità dell'uomo che nasconde ildivino, ma non ci è dato sapere chi sia

alle mie esperienze politiche, umane ealle intense vicende che hanno vistocome protagonista un’interagenerazione. Giovani a quei tempi, certidi riuscire a mandare a gambe all’ariauna società di cui non se ne poteva più.Il 22 marzo al Mama’s

Laribiancos

monologo teatraleCada Die Tratrodal romanzo “Quelli dalle labbrabianche” di Francesco Masalaadattamento teatrale di Pierpaolo Piluducon Pierpaolo Piluduregia di Giancarlo Biffi

Li chiamavano “sos laribiancos”,“quellidalle labbra bianche”: era il segnodistintivo, inconfondibile, dei poveri diArasolé, un paesino ai confini con leforeste del Goceano. Sos laribiancos siriconoscevano subito: mangiavano pocacarne, pochi carboidrati, poche

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+teatro ragazzi e di figura

Con Britten il melodramma si raccontacoinvolgendo adulti e bambiniRiallestito dalla Drammatico Vegetale, per la stagione lirica all’Alighieri, “Il piccolo spazzacamino”con una nuova regia di Piero Fenati e le scenografie virtuali di Ezio Antonelli

compresenza in scena di cantati pro-fessionisti e bambini. La vicenda sen-timentale, ispirata da due brevi liri-che di William Blake, tocca il proble-ma sociale dello sfruttamento mino-rile. L’azione trasposta nell’Ot-

tocento si muove fra la crudeltà degliadulti e l’astuta solidarietà dei bam-bini impegnati a salvare il piccoloSam, costretto contro la sua volontà asalire su per il camino di una grandevilla.Ad Ezio Antonelli, con Piero Fenati,fondatore della compagnia ravennateDrammatico Vegetale, il compito diillustrare la produzione. «Nel 2003firmammo per quest’opera unacoproduzione fra il teatro Alighieri eil teatro del Giglio di Lucca. Ma l’at-tuale allestimento non è sempliceuna ripresa, in realtà viene rinnovatala regia, sono stati riadattati i costumie, soprattutto, andremo a rivedere ilsistema di videoproiezioni che sosti-tuisce la scenografia. Si tratta diun’opera dedicata ai ragazzi e quindiabbiamo partecipato volentieri per-ché appartiene al nostro mondo».

Fra i primi ad utilizzare tecnichedigitale nel melodramma – si veda ilpionieristico allestimento perRavenna Festival 2001 di Capuleti eMontecchi per la regia di CristinaMuti – Antonelli rivendica l’utilizzodi tecniche innovative. «Da tempoutilizziamo le videoproiezioni comeun elemento contemporaneo che pernoi ben si adatta anche al repertoriodel melodramma. Sulla scena e suipochi oggetti presenti dominerà ilbianco. La proiezione di mie tavole,disegnate al tratto definirà la costru-zione architettonica della villa, suquesta inseriremo immagini di operepittoriche di artisti inglesi. Ap-pariranno riflesse negli specchi appe-si alle pareti opere di Turner e dallefinestre si potranno ammirare le clas-siche vedute del paesaggio inglese diConstable». In scena quattro inter-preti adulti e sette giovanissimi can-tanti sostenuti dall’Ensemble FauvesPlus, coro “Libere note” dei bambinidella scuola primaria “Mordani” diRavenna, con maestre di coroElisabetta Agostini e Catia Gori.

di Chiara Bissi

Accanto al Rinaldo di GeorgFriederich Händel, alla Parigi de La

bohème di Puccini, all’Opera da tre soldi

di Kurt Weill e alla burletta per musi-ca in un atto L’occasione fa il ladro diRossini, trova posto nella stagioned’opera del teatro Alighieri anche Ilpiccolo spazzacamino di BenjaminBritten. L’opera in un atto, su libret-to di Enrico Crozier, rivive nella pro-duzione del teatro Alighieri graziealla regia di Piero Fenati, alle scene ecostumi di Ezio Antonelli e alla dire-zione di Erasmo Gaudiomonte.Benjamin Britten (1913 - 1976),compositore e direttore d’orchestraconsiderato fra i più autorevoli ecreativi del panorama musicale ingle-se del ‘900, concepì Il piccolo spazza-camino (The Little Sweep) nel 1949,come seconda parte del divertimen-to per ragazzi Facciamo un'opera (Let's

Make an Opera). La storia vuole cheun gruppo di adulti e bambini deci-dano di allestire un'opera: vienecreata la trama e scritto il libretto. Sipassa poi alle prove e alla fine il risul-tato vede coinvolto anche il pubbli-co, rappresentato il più delle volte daun coro di bambini. L’organico stru-mentale, formato da quartetto d’ar-chi, pianoforte e alcune percussioni,è ridotto al minimo. La forteimpronta pedagogica permette la

«Sulla scena dominata dal bianco e composta da pochioggetti, saranno proiettati segni al tratto

dell’architettura della villa dove si svolge il racconto, a cui si sovrappongono opere

di pittori inglesi come Turner e Constable»

Sopra e a sinistra alcune scene tratte dal primo allestimentodell’opera “Il piccolospazzacamino”. In basso, un quadrodello spettacolo di DrammaticoVegetale “Alice attraverso lospecchio”, con le visionariescenografie di Ezio Antonelli

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Longeva e inesauribile la compagnia Drammatico Vegetale nascenel 1974 come gruppo di teatro per ragazzi, annunciando nelnome un palese omaggio all’universo immaginifico di Collodi. Lastorica compagnia di teatro ragazzi – fondata da Pietro Fenati conElvira Mascanzoni ed Ezio Antonelli e l´organizzazione di WilliamRossano e Sara Maioli – produce opere teatrali e installazioni inte-rattive attraverso un singolare intreccio di linguaggi artistici. Glispettacoli di teatro di figura, le mostre multisensoriali interattivefrutto di un incontro fra arte e prima infanzia, in cui centrale è il fat-tore esperienziale dei piccoli spettatori/fruitori, sono riconosciutefra le opere più interessanti del panorama europeo. Negli anni lacostante ricerca creativa nel teatro di figura porterà alla definizionedi personaggi frutto di un'interpretazione plastica non più artigia-nale, ma artistica. Per la compagnia ravennate gli interpreti/figureprendono la consistenza di oggetti d'arte, «il cui valore – si leggein una nota di regia – risiede nella loro materia e forma, nella novi-tà della modalità costruttiva». Per Drammatico Vegetale, una delle

compagnie più fedeli al concettodel teatro di figura diviene fondan-te il rapporto col mondo dell'arte,la ricerca costante nell'ambito delvisivo, col suono e con la musica.Elemento costante delle produzio-ni le scritture musicali originali, leesecuzioni dal vivo, anche in formadi concerto e con orchestra. Nel 1991, con il Teatro delle Albe,la Drammatico Vegetale fonda“Ravenna Teatro, Teatro Stabile diInnovazione”, trovando nel teatroRasi, la propria sede, per aprire inseguito, a San Bartolo, Vulkano, unatelier e laboratorio teatrale, luogo

di rassegne come “Tè a teatro”. Non mancano nella lunga vitadella compagnia produzioni e partecipazioni a spettacoli musicalie a opere liriche. Dal 1974 ad oggi, la Drammatico Vegetale, haprodotto 45 spettacoli, ideato e promosso numerose rassegnerivolte all’infanzia, come per esempio "Artebebè". Un progettoquest’ultimo, nato con l´obiettivo di creare nuove forme di socializ-zazione per i bambini più piccoli e le loro famiglie, attraversol´incontro con i linguaggi del teatro, della musica, delle arti plasti-che e figurative. La compagnia Drammatico Vegetale ha partecipa-to in varie occasioni ai più importanti festival internazionali di teatrodi figura (Charleville Mézières, Parigi, Madrid, Zamora, Tolosa,Gerusalemme, Zagabria, Anversa, Strasburgo, Bielsko Biala). Nel2008 partecipa al 12th Tehran International Puppet Theatre Festival -“Mobarak” con lo spettacolo Alice attraverso lo specchio, ottenen-do il premio come migliore allestimento scenografico del festival.Riceve la “Sirena d'Oro” alla 34ª edizione del Festival Internazionaledi Teatro di Figura "Arrivano dal mare", nel settembre 2009.

Una compagnia storica

Dalla messa in scena ai laboratori un’attività creativa che è un Vulkano

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Inizio spettacoli ore 16.30

Peter Pan, una storia dipochi centimetri e piumeDi Fabrizio Visconti e RossellaRapisarda Regia Fabrizio Visconti Con Davide Visconti, RossellaRapisarda e Simone LombardelliProduzione Eccentrici Dadarò

Una bella versione di Peter Pan,unastoria che racconta dei grandi e deipiccoli, dei genitori e dei figli.Un invitoa darsi la mano per non avere paura dicercare orizzonti lontani.In scena il 23 ottobre

Bu Bu SetteteRegia Gianfrancesco Mattioni,Silvano Fiordelmondo, DiegoPasquinelli e Simone Guerro Con Silvano Fiordelmondo eSimone GuerroProduzione Teatro Pirata

Ecco il professor Aristide MenelaoFanfulla da Lodi, studioso di “paura” e ilsuo aiutante Miro Vladimiro, paurosoquanto basta. Il Teatro Pirata, con lasolita ironia, i pupazzi e le scenografie diMarina Montelli, una colonna sonoraoriginale,mette in scena magichesuggestioni e momenti indimenticabili incui le paure più profonde e inconfessate siscioglieranno grazie ad un divertentegioco teatrale.In scena il 30 ottobre

Kish Kush -ScarabocchioCon Daniel Gol e Alessandro NosottiRegia Laura MarchegianiProduzione Teatro Distinto

Il progetto vuole essere una piccolafinestra sul tema della diversità culturalee linguistica, attraverso il gioco delTeatro.Kish Kush, finalista a PremioScenario Infanzia 2008,nasce comespazio dinamico tra due personaggi diprovenienze diverse, con l’obiettivo dicondurre gli spettatori verso unariflessione e una discussione sul temadella diversità.In scena il 6 novembre

Cane Blu

Con Daria Pascal Attolini e DenizAzhar AzariRegia Fabrizio MontecchiProduzione Teatro Gioco Vita

Quale bambino non ha mai sognatod’avere un cane che dorme con lui, cheveglia su di lui e lo protegge? Cane Blu ciracconta l’universo più intimo econtrastato del bambino e del “fantastico”che si fa presenza quotidiana e ciaccompagna in momenti importanti dellanostra esistenza.In scena il 13 novembre

Mozart in si bemolleCon Michel Poletti, Gil Pidoux,Lucia Bassetti e Carlo Dell’AcquaRegia Gil PidouxProduzione Teatro Antonin Artaud

Il Si bemolle è oggi la comune tonalità incui è costruito quello strumento che tantoaffascinò Mozart, al punto daconsacrargli, quasi in punto di morte, unadelle sue opere più belle... Si tratta delclarinetto e del famoso concerto K622.E se, chinata sulla culla del piccoloprodigio, fra le fate che gli faranno donodel suo genio, si fosse insinuata unastrega? Sarà forse lei... quella che Mozartchiama la Regina della Notte? Eccoripercorrere la vita di Mozart, segnatadallo splendore del suo genio ma ancheda ricorrenti sfortune, che vengonoaffrontate con incredibile leggerezza dispirito.In scena il 20 novembre

PinocchioDalle tavole originali di Alain Letort Pupazzi di Mauro Monticelli Musiche originali di ClaudioCapucci e Morrigan’s WakeCon Mauro e Andrea Monticelli,Roberta Colombo, Fabio PignattaProduzione Teatro del Drago

Quattro attori-animatori si muovono suuna scena in continua trasformazioneche da Bottega di Geppetto diventaTeatrino di Mangiafuoco, Circo e Mare.Un gioco di colori intenso accompagnail succedersi delle scene come in unquadro animato dove pupazzi e attoriconvivono in un continuo gioco dirimandi. Una lingua fantastica, ilgrammelot, si fonde nella colonna sonorain stile bretone, così come i disegni dacui nasce lo spettacolo, dando vita a unaaffascinante e travolgente messa in scenache dalla pittura arriva al teatro.In scena il 27 novembre

Il Tarlantan della MoscoviaDi Mauro MonticelliCon Mauro e Andrea MonticelliProduzione Teatro del Drago

Il pappagallo del Dottore è morto incircostanze misteriose... Il Dottore decidedi indagare. Fagiolino, vero colpevoledella “disgrazia” del pappagallo, è l’unicoservo che riesce a non farsi licenziare.Sandrone e Brighella, invece innocenti,restano senza lavoro e si vendicano.Tramille peripezie, scherzi e bastonate, tuttoandrà a finir bene. Lo spettacolo mette inevidenza la briosità tipica della farsa ocommedia brillante burattinesca.In scena il 6 gennaio

Favole al telefono

Tratto da Favole al telefono di Gianni RodariCon David Riondino accompagnato all’organettodiatonico da Stefano Del Vecchio

Lo spettacolo è stato ideato in occasionedella V edizione di Segni d’infanzia,Festival Internazionale di Teatro che sisvolge a Mantova.L’arte della poesia e la vena ironica diRiondino ben si sposano in questospettacolo molto delicato dove adulti ebambini potranno godere dei ritmi e dellecadenze della rima del grande maestroGianni Rodari.Così le storie di “Alicecascherina” e de “Gli uomini di burro”rivivranno al ritmo di musicacoinvolgendo grandi e piccini.In scena il 15 gennaio

Cappuccetto Rosso

Di Daniele Dainelli e Giovanni Ferma Con Giovanni Ferma e Marina Signorini Regia di Daniele Dainelli e Giovanni FermaProduzione Fratelli di Taglia

Qui si vede che i bimbi, e ancor più lecare bimbe, han torto di ascoltarepersone non fidate, perché c’è sempre illupo che se le può mangiare. Non tutti ilupi son d’una specie, e ben ven’è diastuti che, in silenzio, dolciastri ecompiacenti inseguon le imprudenti finnelle case.Ahimé, son proprio questi ilupi più insidiosi e più funesti!In scena il 29 gennaio

La bella Luna a dondoloProduzione Teatro Vivo / Paolo Capodacqua

Il rapporto tra le parole di GianniRodari e la fantasia dei bambini è unrapporto magico; un rapporto cheimmediatamente mette in movimento ledinamiche immaginative e creative delbambino, coinvolgendolo in una sorta digirotondo fatto di rincorsa del senso,della parola, del “fantastico” e dellapoesia: un gioco intelligente, di altovalore pedagogico, che rivela lagrandezza e la genialità di Rodari. Unincontro che avviene sul terreno delgioco e del coinvolgimento, con ibambini stimolati a partecipare eintervenire con le sole armi dell’intuito,della fantasia e della creatività.In scena il 18 febbraio

Il grande trionfo di Fagiolino pastore e guerrieroDi Mauro MonticelliCon Mauro e Andrea MonticelliProduzione Teatro del Drago

«Il caso più curioso, cari cinni e cariadulteri, l’è quello che vedrete proprioadesso in tal casot di buratéin, e ciovè iomè Fagiolino Fan Fan squattrinato esenza un baiocco, con tanta fame davendere e niente soldi da spendere,

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guarir n’a pranzipessa e diventar tota int’una volta un re!!!». Con queste battutedi presentazione si apre la storia diFagiolino, che con tanta fortuna efurbizia da pastore diventerà prodeguerriero e sposo prediletto della bellaAltea.In scena il 26 febbraio

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I racconti di Mamma OcaRegia di Pietro FenatiCon Pietro Fenati e Elvira MascalzoniScene di Ezio Antonelli e Matteo SempriniProduzione Drammatico Vegetale

Ma Mère l’Oye è una suite di MauriceRavel per pianoforte a quattro mani, inseguito trascritta anche per orchestra, com-posta di cinque pezzi ispirati a illustrazio-ni tratte da un libro di fiabe per l’infan-zia dell’epoca.Nello spettacolo i disegniche hanno ispirato Ravel prendono vita econ loro Pollicino, la bella addormentata etutti gli altri piccoli protagonisti, dialo-gando con le note di Ravel, evocano lapoesia dell’infanzia.In scena il 10 dicembre,alle ore18.30

Cappuccetto RossoDi e con Danilo Conti e Antonella PiroliProduzione Tanti Cosi Progetti

È il Cappuccetto Rosso nella sua versionepiù conosciuta, quella in cui nonna enipote, dopo essere state mangiate dallupo, vengono salvate dal provvidenzialecacciatore.Ma è solo il punto di partenzadi un lavoro in cui, assieme alla ricercasul linguaggio della favola, si approfondi-scono nuove tecniche di animazione.In scena il 4 febbraio,alle ore18.30

L’uomo che racconta lefavoleCon Sergio DiottiProduzione Arrivano dal Mare!

Sergio Diotti, il Fulesta, prosegue nel suolavoro di recupero del patrimonio di storiepopolari dell’Emilia-Romagna,ma anchedi incontro con culture, narrazioni, reper-tori “altri”. «Racconto storie, immagini e

personaggi della mia regione, proponendo-le al mondo. [...] la narrazione è oggi, dalpunto di vista teatrale,ma non solo, unesercizio indispensabile di ascolto e com-prensione dell’altro che è in noi e fuori dinoi».In scena l’11 febbraio,alle ore18.30

Baby don’t cryTesto e regia Valeria Raimondi,EnricoCastellaniAssistente alla regia Ilaria Dalle DonneCon Marco Olivieri, Francesco SperiProduzione Teatro delle Briciole -Babilonia Teatri

Lo spettacolo affronta il tema del piantocon un linguaggio teatrale pop-rock, che èla cifra stilistica originale di BabiloniaTeatri.Vuole essere una fotografia di quelloche è oggi il rapporto dei bambini colpianto, che può essere disperazione maanche gioco, spesso un ibrido dove è diffi-cile scindere tristezza e gioia, necessità ecapriccio, felicità e disperazione, realtà eimmaginazione. Il risultato è uno spetta-colo che parla di bambini e con i bambini,ma che cerca di non trattarli come tali.In scena il 25 febbraio,alle ore18.30

Il giardino di GaiaFantasia simbolica sulle stagioni e la nascitaspettacolo interattivo per bambini da 1 a5 anni Vincitore del Young Critic’s PrizeOther View al Kingfestival 2011 diVelikij Novgorod,RussiaDi Marcello ChiarenzaRegia di Pietro ChiarenzaCon Elena Chiaravalli e Karin HochapfelMusiche originali di Carlo Cialdo CapelliTeatro Pan (Svizzera)

Si narra la storia di un giardino che sitrasforma con il passare delle stagioni e diun pulcino che non vuole uscire dal guscioperché sta bene al caldo nel suo uovo.Passa un anno intero e...Gaia e Aprile, ledue custodi del giardino, conducono i pic-coli ospiti nel viaggio che attraversa lequattro stagioni. Farfalle, piccoli alberi,fiori passano dalle mani delle attrici aquelle dei bambini per comporre il grandegioco nel quale genitori e bambini insiemesi trovano coinvolti.In scena il 29 aprile,alle ore 11

Piccoli movimenti coloratiAzione poetica per bambini piccolissimiProduzione Teatrimperfetti / Maria ElleroDi e con Maria Ellero/danzatrice-attrice,Gianni Franceschini/pittore-attore

Uno spazio bianco, un grande foglio.Sopra il foglio un corpo.Arriva un pittoreche prepara i colori e pensa a come faràper farlo vivere. Il colore si muove per dareforma. Il corpo si muove per prendere posi-zione.Azione poetica sul segno.Dal nienteal tutto se ci si muove per dare un signifi-cato al segno. Perché il segno vive nelmovimento del colore e del corpo danzan-te. I piccoli segni che si muovono sono isegni che i bambini lasciano ogni voltache scoprono il mondo, ogni volta che sisentono amati e accompagnati nella sco-perta, ogni volta che trovano il coraggiodi fare un movimento nuovo.E così il pic-colo corpo danzante verrà accompagnato eaiutato dai colori del pittore nella scoper-ta dello spazio in cui si trova,metaforadell’esperienza della vita stessa.In scena il 6 maggio,alle ore 11

In cammino

Di e con Flavia BussolottoAiuto regia Claudia FabrisSuoni Paolo TizianelCollaborazione artistica Michele Sambin,Laurent DupontScenografia Michele SambinCostumi Claudia FabrisTAM teatro musica

Ispirato alle sculture di Graziano Pompili,nutrito delle suggestioni di Le vie deiCanti di Bruce Chatwin, In cammino èla storia di un percorso universale. Inscena una figura femminile ci racconta ilpiacere di mettersi in viaggio alla scopertadel mondo e la gioia di cantarlo. Punto dipartenza del suo andare è un luogo abita-to da forme silenziose.Ognuna di loro èl’origine di un canto, l’evocazione di unpaesaggio, il segno che identifica un sen-tiero percorribile. E nel dialogo col mondoesterno, fatto di suoni, canto e lunghisilenzi, il viandante cammina. La sua per-cezione coincide con la creazione, l’andarecon la costruzione dello spazio e dei pae-saggi da abitare, il suo cammino con la

ricerca del luogo in cui costruire la pro-pria casa, quello in cui poter finalmentedire “io qui sono”.Ma poi il viandantecerca ancora la strada… col desiderio diincontrare gli altri e contemplare insiemea loro il cielo stellato.In scena il 12 maggio,alle ore 11

Vulkanovia Cella, 261 - S. Bartolotel. 0544 36239

Inizio spettacoli ore 15.30

Brum

Di Pietro Fenati Con Pietro Fenati ed Elvira Mascanzoni Musica di Koro Izutegui Mixaggio musiche Emilio Albertoni Regia Pietro FenatiProduzione Drammatico Vegetale

Brum è una specie di parola, è un ogget-to, è un colore, è una luce, insomma... è.Brum è quella cosa che c’è prima dellaparola e che di essa ha già tutta lasostanza.E allora, questa specie di parola,per capirla bisogna interpretarla, guar-dando al di là dell’abitudine.Esiste unmondo del non detto, che per il bambino èil mondo del non visto, del non toccato,del non masticato, del non ancora scoper-to.Un mondo che comincia a due passidalle braccia della mamma e si dispiegaal di là del buio della notte. È in questiterritori che si sviluppa il viaggio dellospettacolo, tra i colori delle emozioni e ilcielo che piange e ride.Cose concrete davedere, toccare,masticare, scoprire.Coseche raccontano una storia fatta di tantestorie più piccole, curiose ed emozionanti.P.S:Brum vuol dire “ho sete”.In scena l’8 gennaio

Patatine volanti e altrepiccole storieDi e con Giacomo Verde

Una telecamera riprende piccole cose ani-mate da un attore in tempo reale.Un videoproiettore le ritrasmette in diret-ta. Le piccole cose così ingigantite diven-tano altro da se stesse: diventano perso-naggi e scenografie di piccole storie infini-

cartellone ragazzi e di figuraRavenna

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te. Storie come quelle che i bambini inven-tano mentre giocano, da soli o in compa-gnia, con i loro pupazzetti o con i pezzidi giocattoli rotti e rimontati per farlidiventare improbabili astronavi, animalifantastici o nuovi supereroi. Piccole storiedove quello che conta non è la morale mal’invenzione, il colpo di scena arbitrario efulminante, che risolve all’istante unintreccio che per un adulto sarebbe diffici-le da comprendere e accettare.In scena il 15 gennaio

Il Bau BauleCon Stefania MarianiRegia di Bernard StöckliMusiche di Vincenzo CiotolaProduzione StagePhotography

La signora Felicità ha trovato un...“BauBaule”. Sono diventati grandi amici.Insieme vivono avventure colorate, stram-palate, profumate e soffici come la lana...Da guardare, da ascoltare, da toccare, dagustare, da sognare.Nel Bau Baule i protagonisti del giocoteatrale sono una signora, il suo amicobaule e la lana.Di lana sono fatti glioggetti che abitano il baule.Attraverso unlinguaggio scandito da suoni, gesti,movi-menti,manipolazione di oggetti si stimolal’attenzione, la curiosità, la percezione ela fantasia del bambino. L’intento è didare spazio alla “danza delle piccole cose”e alla poesia delle immagini.In scena il 22 gennaio

Storie d’incantesimoRegia di M.Kobachuk e E. LopesManipolatore Eduardo LopesCreazione pupazzi, elementi di scena,colonna sonora Eduardo LopesProduzione Teatro del Molino

Storie d’incantesimo è uno spettacolodi teatro di marionette, dove il gioco e lapoesia sono gli ingredienti principali.Concepito da Eduardo Lopes, che haanche creato i pupazzi, lo spettacolo èun’insieme di piccole storie che proponeun dialogo muto dove la parola è sostitui-ta dalla musica e dal movimento.Storie come quella di un ragazzino e ilsuo aquilone, di un cavallo che conquistala sua libertà, di una bambina che hacome amica la Luna... È uno spettacolosemplice e delicato, di grande capacitàcomunicativa, risultato di esperienze checonsiderano il silenzio e il movimento lin-guaggi essenziali e universali.In scena il 29 gennaio

Cisimv.le Parini, 48 - Lido Adrianotel. 0544 36239Inizio spettacoli ore 15.30

Giocattoli dal mondoDi e con Roberto Papetti

Lo spettacolo si propone di offrire un’as-saggio delle varie possibilità ludiche crea-tive e si pone come pretesto per scoprireche c’è una grande differenza fra costruireun giocattolo e comprarlo. Lo spettacoloriconduce al senso del gioco quale parteintegrante della vita di un bambino e fasefondamentale per un suo sano sviluppo.Sarà inoltre occasione di confronto eriflessione per i “grandi” sull’idea dilasciar tempo e spazio ai bambini perchésiano bambini, nonché sull’ipotesi dicostruire e recuperare spazi idonei in cui sipossa giocare, esplorare, conoscere, affabu-lare, creare.In scena il 4 marzo

Viaggio in aereoDi Ezio Antonelli, Pietro Fenati, ElviraMascanzoni Con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni,Gianfranco Tondini Musiche originali di Luciano Titi Scene e figure Ezio Antonelli, SaraMaioli, Elvira Mascanzoni Regia di Pietro Fenati Organizzazione William Rossano e SaraMaioli,Drammatico Vegetale

Un aviatore con l’aereo in panne nelmezzo del deserto del Sahara, vive unostrano incontro con un bambino, PiccoloPrincipe dalla sciarpa d’oro, piovuto dalcielo. L’aviatore vede il mondo con gliocchi dell’adulto sicuro delle proprieconoscenze e della propria esperienza e aqueste fa riferimento per riparare l’aereo esalvarsi la vita. Il Piccolo Principe invecerivolge al mondo uno sguardo bambino,sincero, senza mediazioni.Raccontandosi,diventa maestro dell’avia-tore nel suo viaggio alla riscoperta dellapurezza dell’infanzia. In quel desertodunque, assistiamo all’incontro fra unbambino di sei anni che deve crescere e unadulto che vorrebbe recuperare l’infantilecapacità di emozionarsi.Un viaggio neimondi del Piccolo Principe, che ha iniziocon l’ingresso del pubblico in una navicel-la dalla struttura esagonale. La storia èraccontata con proiezioni di immaginisulle pareti dell’esagono in un gioco dialternanza di ombre e luci e interpreta-zione dell’attore.In scena il 1 aprile

cartellone ragazzi e di figuraFaenza

Teatro Masinipiazza Nenni, 3tel. 0546 21306

Inizio spettacoli ore 16

I tre porcelliniCon Danilo Conti e Antonella PiroliRegia di Danilo Conti e Antonella PiroliMusiche di Davide CastigliaProduzione Tanti Cosi Progetti

I tre porcellini è un classico della tradi-zione inglese la cui prima versione risaleal 1843.Da quel momento in poi si ètramandata di generazione in generazionesubendo molte modifiche, al punto da per-dere il suo significato originario.Ed è pro-prio questa prima stesura della fiaba cheTanti Cosi Progetti utilizza per rappresen-tare sulla scena la vicenda di questi trefratellini che si trovano ad avere a che farecon il loro (e nostro) più feroce nemico: illupo. I tre porcellini insegna in un modomolto divertente e drammatico, soprattuttorivolgendosi ai bambini più piccoli, chenon bisogna essere pigri e prenderselacomoda: potrebbe essere molto pericoloso! In scena il 4 dicembre

Gli incredibili viaggi diMr. Gulliver

Di e con Bruno CeresetoProduzione Teatro della Tosse - Il Teatrinodei Burattini di Luzzati e Cereseto

Un nano nel mondo dei giganti può essereun gigante nel mondo dei nani. In fondola diversità è solo un punto di vista.Tra iburattini, il Dottor Lemuel Gulliver,medi-co di bordo, rivivrà le sue due incredibiliavventure fra mare e cielo.Un viaggio chenon finisce mai, grazie alle straordinarieintuizioni del suo autore Jonathan Swiftche, ridicolizzando il sistema del poteredell’epoca, creava un personaggio al di làdel tempo, capace di farci ridere e diverti-

re, sviluppando nei ragazzi la straordina-ria capacità di seguire fantasia e curiosi-tà,motori della conoscenza e del buonsenso per futuri adulti illuminati.In scena l’11 dicembre

Pigiami

Di Nino D’Introna,Graziano Melano,Giacomo RavicchioCon Pasquale Buonarota,Alessandro PisciProduzione Fondazione Teatro Ragazzi eGiovani

Dopo 27 anni e oltre 1.000 repliche ingiro per il mondo,Pigiami continua lasua avventura con la medesima carica dienergia scenica e innovazione teatrale. Lastanza da letto di un adulto che, nellasolitudine della sera, scopre il piacere diridiventare bambino; un posto dove puòtrovarsi solo a giocare con se stesso.Unletto, una sedia, un pigiama, i suoi vestiti,le sue scarpe, un attaccapanni. Poche coseper inventare e fingere situazioni.In scena il 22 gennaio

Il sogno di TartarugaDi Liliana LettereseCon Chiara Bettella, Liliana Letterese eAndrea LugliProduzione Il Baule Volante

Tartaruga fece un sogno. Sognò un alberoche si trovava in un luogo segreto. Suirami dell’albero crescevano tutti i fruttidella terra: banane, datteri, noci di cocco,meloni,miglio, patate dolci,manioca etanti altri.Tartaruga raccontò il suo sognoagli altri animali,ma tutti risero. «È soloun sogno…»,dicevano. «No», replicòTartaruga,«sono sicura che esiste davvero.Andrò da Nonna Koko e lei saprà dirmidove cresce». «Aspetta! Andrò io, tu seitroppo lenta!», disse la scimmia.E si misein viaggio… Ma ai sogni occorre crederefino in fondo affinché si avverino.Esoprattutto non bisogna avere fretta!In scena il 5 febbraio

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Teatro Goldonipiazza Libertà, 18tel. 0545 64330

Inizio spettacoli ore 16

La Bella e la BestiaDi Roberto Anglisani e Liliana LettereseCon Liliana Letterese e Andrea LugliProduzione Il Baule Volante

Uno sfortunato mercante, padre di trefiglie, si smarrisce nel bosco e trova rifugionel palazzo della Bestia.Qui cerca dirubare una rosa e per questo la Bestia lominaccia di morte. L’unica possibilità disalvezza è che sia una delle figlie a morireal suo posto, allora Bella, la figlia piùgiovane e più buona, propone di sacrifi-carsi al posto del padre ma… andràincontro a un altro destino…

In scena il 15 gennaio

Il Pifferaio Magico

Di Claudio Casadio,Giampiero Pizzol eMarina AllegriRegia di Claudio CasadioCon Maurizio Casali e MariolinaCoppolaProduzione Accademia Perduta

“Un topo… due topi… tre topi, son trop-

pi, son tanti… Arrivano a branchi. Si sondati convegno nel regno di Hamelin…”.Solo il suono del flauto fatato può ripor-tare la speranza su Hamelin.Ma il magi-co Pifferaio, per catturare l’enorme Capodei topi, ha bisogno dell’aiuto dei bambi-ni...Non solo una fiaba,ma un gioco dirime, di musica e di teatro che coinvolgegli spettatori come avveniva un tempo sututte le piazze dove la realtà si mescolavaalla fantasia.In scena il 29 gennaio

Un treno di filastroccheIspirato all’opera di Gianni RodariProduzione Fondazione Aida

Un treno magico porta Irene, una ragazzaun po’ infantile, timorosa e curiosa allostesso tempo, in luoghi reali e in alcuni deiluoghi fantastici che Rodari ha inventatonelle sue filastrocche, che sono “incastona-te” nella drammaturgia, pretesto di unanarrazione che diventa contesto e chevuole essere semplice e immediata. Irene èin viaggio per andare al mare,ma si ritro-

va, contro la sua volontà, a dover farealcune tappe “alternative”…In scena il 12 febbraio

La cicala e la formicaScritto e diretto da Claudio Casadiocon Maurizio Casali,Mariolina Coppolae Alessandra TomassiniProduzione Accademia Perduta

I due piccoli animali, simbolo dell’ozio edel lavoro, sono tra i più famosi al mondograzie anche alla popolare favola di LaFontaine.Ma,mentre nel racconto delnarratore francese queste due figure sonorigidamente contrapposte per celebrare lavirtù di una previdente e laboriosa sag-gezza condannando il suo opposto, nelmondo del teatro avviene qualcosa di più.Tra le due amiche-avversarie si snoda ilfilo di una avventurosa storia, comica esaggia, antica e moderna, piena di incon-tri e scontri, di sorprese e paure sul filo deiversi e delle rime con cui è scritto il testoIn scena il 19 febbraio

cartellone ragazzi e di figuraBagnacavallo

Teatro Comunalevia Cavour, 10tel. 0544 587641

Inizio spettacoli ore 16.30

Cappuccetto RossoDi Bruno Cappagli, Fabio Galanti eCarlotta Zini Con Carlotta Zini,Bruno Cappagli eFabio GalantiRegia di Fabio Galanti

Un lupo e una bambina o una lupa e unbambino? Cosa importa, l’importante èvivere la storia che tutti noi conosciamo eche ci sorprende sempre.Una storia pienadi luoghi misteriosi, dove la paura e ilcoraggio corrono insieme.Due attori inscena si raccontano la popolare fiaba, gio-cando a interpretarne i personaggi e liti-gandosi il ruolo più ambito: quello dellupo.In scena il 15 gennaio

I BestioliniCon Gek Tessaro Regia di Gek Tessaro

Dall’omonimo libro di Gek Tessaro pren-

cartellone ragazzi e di figuraRussi

cartellone ragazzi e di figuraLugo

dono vita storie di insetti e di altri piccoliabitanti del prato. La narrazione è allegrae giocosa, tenera talvolta, semplice tantoda essere adatta ad un pubblico anche dipiccolissimi,ma ricca al contempo dispunti di riflessione su temi molto impe-gnativi.In scena il 29 gennaio

Storie fruttuoseLiberamente ispirato a Zuppa di sasso eIl piccolo bruco mai sazio di MarinaAllegri Con Alberto Branca e Francesca GrisentiRegia di Maurizio Bercini

Lo spettacolo ha una struttura semplice evisionaria. Pochi elementi in scena; unalbero, due casine, un baule, una pentola,un tappeto coloratissimo, permettono aidue attori di incontrarsi sulla narrazione.Il libro viene di volta in volta, letto, usatocome un na- scondiglio, consultato controle paure e le incertezze, accarezzato, spor-cato. Il lavoro ha come tema centrale ilcibo, o meglio l’importanza del nutrimen-to del corpo e dell’anima.Lo spettacoloporta l’attenzione soprattutto sul libro esulle storie.In scena il 19 febbraio

Scuola d’InfanziaComunale V. Capuccivia Gherardi, 6tel. 0544 36239

Inizio spettacoli ore 17

Il giardino di GaiaFantasia simbolica sulle stagioni e la nascitaspettacolo vincitore del Young Critic’s PrizeOther View al Kingfestival 2011 diVelikij Novgorod,RussiaDi Marcello ChiarenzaRegia di Pietro ChiarenzaCon Elena Chiaravalli e Karin HochapfelTeatro Pan (Svizzera)

Si narra la storia di un giardino che sitrasforma con il passare delle stagioni e diun pulcino che non vuole uscire dal guscioperché sta bene al caldo nel suo uovo...Gaia e Aprile, le due custodi del giardino,conducono i piccoli ospiti nel viaggio cheattraversa le quattro stagioni. Farfalle,piccoli alberi, fiori passano dalle manidelle attrici a quelle dei bambini per com-porre il grande gioco nel quale genitori ebambini insieme si trovano coinvolti.In scena il 28 aprile

Piccoli movimenti coloratiAzione poetica per bambini piccolissimiProduzione Teatrimperfetti / Maria ElleroDi e con Maria Ellero/danzatrice-attrice,Gianni Franceschini/pittore-attore

Uno spazio bianco, un grande foglio.Sopra il foglio un corpo.Un pittore prepa-ra i colori e pensa a come farà per farlovivere. Il colore si muove per dare forma. Ilcorpo si muove per prendere posizione.Azione poetica sul segno.Dal niente altutto se ci si muove per dare un significatoal segno. Perché il segno vive nel movi-mento del colore e del corpo danzante.In scena il 5 maggio

In camminoDi e con Flavia BussolottoTAM teatro musica

Ispirato alle sculture di Graziano Pompili,nutrito delle suggestioni di Le vie deiCanti di Bruce Chatwin, In cammino èla storia di un percorso universale. Inscena una figura femminile ci racconta ilpiacere di mettersi in viaggio alla scopertadel mondo e la gioia di cantarlo.In scena l’11 maggio

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di Paolo Bolzani

Cervia, la Città del Sale, è stata rifondatasulla marina con chirografo di PapaInnocenzo XII del 9 novembre 1697.Costruita su una pianta a quadrilatero, èben nota per tutta una serie di argomenti,che vanno dalla chiesa della Madonna delPino ai Magazzini del Sale, dalla Torre diSan Michele al Palazzo Comunale, dallaCattedrale alle case dei salinari, dai bastio-ni ai due borghi. Noi oggi in verità cerchia-mo qualcosa d’altro.Passeggiando all’interno del quadrilaterolungo via XX Settembre, in prossimità delbastione sud ci imbattiamo nella facciatadel Teatro Comunale, costruito nel bien-nio 1860-61, ed inaugurato nel Natale del1862. Perciò l’anno prossimo compieràcentocinquant’anni. Osservando il sobrioimpaginato in mattoni lisci a vista, nellanostra mente viene ad evocarsi una cita-zione, più o meno sopita; ma la prima nonsembra essere quella di un fronte neoclas-sico, bensì maggiormente quella di unachiesa settecentesca, affacciata su via XXSettembre con un fronte dalla larghezzacontenuta, concluso da un timpano som-mitale. Agli albori del nuovo Regnod’Italia e dalle ceneri del vecchio StatoPontificio, il nuovo teatro della città diCervia non nasceva quindi con un voltotale da rivelare la presenza roboante di untempio della lirica, bensì appariva comel’esito dell’inserimento, nel continuum

della cortina urbana interna della cittàmurata, di una grande “edicola” architetto-nica. L’ingresso si trova infatti incorniciatoda una coppia di lesene che proseguonooltre la trabeazione per concludersi in unarco a tutto sesto, al cui interno si trovainclusa una finestra a lunetta – forse il verosottile elemento rivelatore della funzionelaico-municipale – destinata ad illuminareil ridotto superiore. Ma, se il termine “edi-cola” è il diminutivo (aedicula) del latinoaedes, che significa «casa» e anche «tem-pio» (in quanto “casa del dio”), allora, sullascorta di questa ulteriore riflessione, dob-biamo convenire con chi volle dare l’im-magine di piccola “casa sacra del teatro”alla nuova struttura di Cervia adibita aconcerti e spettacoli con messe in scena,

A sinistra, il lampadario eil rosone decorato della

sala del teatro comunale di Cervia.Al centro due

disegni storici (una sezionee una pianta) dell’edificio

inserito nel bastione suddel quadrilatero della città

storica. In basso, ilpregevole “velario”dipinto

da Giovanni Canepa.Nellapagina a destra uno scorciodell’interno del teatro visto

dalla galleria

+ genius loci

Sobria facciata e decori ottocenteschi per il teatro incastonato nel bastione cerveseEdificato fra il 1860 e il ‘62 il palcoscenico della Città del Sale è tornato a risplendere nel 1994

terzo, verso il mare, dal palcoscenico rial-zato ed il rimanente dalla platea. Di fronteal boccascena, lungo le tre pareti ed all’al-tezza del primo piano, correva un loggiatoaperto in legno, adibito ai primi posti, alcentro del quale vi erano le panche riser-vate alla Magistratura comunale. Questa

per la Gioventù, lì ricavato dal primoSettecento, che subì ingenti danni allestrutture in legno, agli arredi, al sipario ealle scene. Come racconta l’indimenticatoGino Pilandri in Frammenti Cervesi (1993),si trattava di una «modesta sala… lunga m.15, larga m. 6 e alta m. 7, occupata per un

che, con sovrana indifferenza per l’appari-re, si appresta ad affacciarsi per la cento-cinquantesima volta su via XX Settembre.In realtà l’idea di costruire un nuovo tea-tro non risaliva ovviamente all’anno diapertura del cantiere, bensì ad esattamen-te dieci anni prima.Ed è una storia che vale la pena di essereraccontata, mentre saliamo i tre gradiniche ci conducono al piccolo vestibolo d’in-gresso e raggiungiamo il foyer, ornato daquattro colonne collocate in modo tale dasuddividere la parte centrale, da cui siaccede alla platea, da due parti minori, dacui hanno inizio le scale che conducono aipalchi. La storia è la seguente. Nella nottedel 9 febbraio del 1851, in un ambientesituato al piano terra del bastione est dellacittà si sviluppò un incendio. L’ambiente incui il fuoco si era innescato si trovava fian-cheggiato dal vecchio Teatro Comunitativo

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sala restava racchiusa a Nord da un cortileprivato con relativi servizi (oggi vi è la salamacchine della Tipografia [Saporetti]) ed aSud con la scala che serviva di accesso alloggiato suddetto ed anche ad abitazionisalinare».Il restauro del Comunitativo suscitò undibattito che in realtà era già in essere daqualche anno. Nel 1845 l’ingegnerecomunale Giuseppe Barbieri aveva infattigià proposto la costruzione di un nuovo

teatro, da posizionarsi dietro al PalazzoComunale, prolungandone l’ala nord ederigendolo su strutture di fondazione giàrealizzate, cui non era seguita l’elevazionedelle murature superiori. L’ingente costo(5239 scudi) ne sconsigliò la realizzazione,a favore di un progetto di ampliamento delteatro esistente nel bastione est, firmatodall’ingegnere ravennate BenedettoUberti, a capo dell’Ufficio tecnicoComunale. Questo secondo progetto,rimaneggiato ma infine approvato dalleautorità cervesi nel 1858, prevedeva inverità la vendita da parte della CuriaRavennate al Comune di Cervia di unambiente denominato “il Camerone”. Ilrifiuto della Curia, giunto nel dicembredello stesso anno, fu sufficiente per rimet-tere in discussione la questione del nuovoteatro.A questo punto, per intervento delGenio Civile ravennate, venne redatto unterzo progetto, che prevedeva il riutilizzodel bastione sud, in origine sede delleBeccherie (macello e botteghe per la ven-dita delle carni) e quindi Caserma deiCarabinieri pontifici. Lo firmava un dipen-dente del Genio Civile stesso, l’ingegnereperugino Tommaso Stamigni, e sarà appro-vato dal Consiglio Comunale nell’apriledell’anno successivo, mentre gli appaltisaranno assegnati qualche mese dopo.Nello stesso aprile 1859 ha però inizio laseconda Guerra d’Indipendenza, cheobbliga in pochi mesi il Cardinale LegatoMons.Achille Maria Ricci ad abbandonareRavenna e alla formazione dei governiprovvisori. Segue l’arrivo di Garibaldi aRavenna, il Plebiscito e il decreto diAnnessione delle Province emiliane al

Regno Sabaudo. Tra il settembre 1859 e ilfebbraio 1860 si svolgono tutti gli adempi-menti legislativi, che portano LionardoMonti alla poltrona di Sindaco ed all’asse-gnazione dell’incarico di Direttore deiLavori per la costruzione del nuovo teatroallo stesso ingegnere Stamigni, che nomi-nerà come proprio collaboratoreFerdinando Forlivesi, ingegnere capodell’Ufficio Tecnico Comunale. I lavorimurari si concludono al grezzo nel maggio

del 1861. Da allora risultano operanti loscultore Ulisse Monelli, che si occupadelle decorazioni architettoniche, deglistucchi e dell’atrio ed è l’autore delleornamentazione delle pareti divisorie deipalchi con coppie laterali di lesene ioni-che, concluse da modiglioni corinzi.Giovanni Canepa da Lugano dipinge il sof-fitto, staccato dalle pareti da una corona diarchi a tutto sesto e strutturato da un gran-de cerchio ornato da motivi floreali, unaserie di ninfe-Muse e dodici medaglioni inbronzo, in cui effigia una serie di artisti eletterati.Entrando nella platea a ferro di cavallo,illuminata dal notevole lampadario otto-centesco, si osserva la composizione a dueordini, rispettivamente di quattordici equindici palchi, e la conclusione a balcona-ta continua del loggione. Nel palcoscenicoCanepa realizzerà il famoso Velario, in cuisi celebra l’arrivo sul mare di ApolloMusagete – che guida, istruisce e conducenove muse al Monte Parnaso – nel portodi Cervia seguìto dalla barca dei MagistratiCervesi e da una burchiella – storicaimbarcazione per il trasporto del Sale –sovrastata dall’ immagine di Santa MariaAssunta, mentre sullo sfondo si rivela ilpaesaggio della spiaggia e della città diCervia.Vari sono stati gli interventi di restauro delTeatro: 1875, 1891, 1911, 1923, 1957.Un’ultima volta i lavori sono stati direttidall’architetto Giorgio Salmaso e quindidall’ingegnere Roberto Buonafede, a capodel settore Lavori Pubblici del Comune eil teatro è stato riaperto al pubblico e inau-gurato nel maggio 1994.

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RavennaTeatro Alighierivia Mariani, 2tel. 0544 249244

Quartetto Anthos Agnese Tasso, violinoJessica Orlandi, violaSilvia Dal Paos, violoncelloFrancesco Spazian, pianoforteMusiche di G.Mahler,A. Schnittke/G.Mahler,G.Cascioli,G. FauréDomenica 6 novembre,ore 11

Giorgio GualerziLe “belle” voci italiche per l’Unitàd’Italiaincontri con il musicologoSala d’Attorre di Casa MelandriLunedì 7 e Martedì 8 novembre,ore 17

Tobias Lea e ArabellaCortesi LeaConcerto per viola e pianoforteMusiche di L. van Beethoven, J.BrahmsDomenica 13 novembre,ore 11

Stefano Mhanna e Alberto GallettiConcerto per violino e pianoforteMusiche di J.S.Bach,N.Paganini, P.I.Caikovskij,M.Ravel,H.WieniawskiDomenica 20 novembre,ore 11

Il Gene BaroccoKleine Kammermusik - L’arte flautistica in Germania a fine ’700Gregorio Carraro, flauto dolce e traver-siereMatteo Gemolo, traversiereMarco Scorticati, flauto dolceMichela Gardini, violoncelloValeria Montanari, cembaloMusiche di J.F. Fasch, J.C. Schickhardt,J.S.Bach e G.P.TelemannDomenica 27 novembre,ore 11

Quartetto SinopoliOleksandr Semchuk, violinoPaolo Lambardi, violinoAntonello Farulli, violaLuca Bacelli, violoncello

Musiche di F.Mendelssohn-Bartholdy,G.Verdi,W.A.Mozart

Domenica 4 dicembre,ore 11

Davide Franceschetticoncerto per pianoforteMusiche di L. Janacek,G.Gershwin, S.Rachmaninov, F.ChopinDomenica 11 dicembre,ore 11

Orchestra GiovaniArchi VenetiLuca Visentin, direttoreMusiche di A.Vivaldi, J. Brahms,A.Dvorak,A. von WebernDomenica 18 dicembre,ore 11

Orchestra SinfonicaNazionale della Rai

Direttore Kohn AxelrodLuca Ranieri, violaMusiche di L. van Beethoven, P.Hindemith, F. SchubertDomenica 22 gennaio,ore 20.30

I Solisti VenetiDirettore Claudio ScimoneMusiche di T.Albinoni,A.Vivaldi,G.Rossini,A. Pasculli,G.Bottesini, F.Chopin, P. de SarasateMercoledì 1 febbraio,ore 20.30

Boris BerezovskyConcerto per pianoforteMusiche di J. Brahms, F.ChopinMartedì 14 febbraio,ore 20.30

Accademiadell’Orchestra MozartDirettore e solista Enrico Bronzi

Musiche di L.Boccherini, S.Colasanti,F.J.HaydnGiovedì 16 febbraio,ore 20.30

Luigi Piovano e Antonio Pappano

Concerto per violoncello e pianoforteMusiche di G.B.Cirri, L. vanBeethoven,G.Martucci, J. BrahmsDomenica 26 febbraio,ore 20.30

Orchestra dei GiovaniEuropeiDirettore Christof EhrenfellnerMusiche di W.A.MozartMercoledì 14 marzo,ore 20.30

Quartetto AmaryllisMusiche di F.J.Haydn,A.Berg, L. vanBeethovenMartedì 20 marzo,ore 20.30

Sergej Krylov e Itamar Golan

Concerto per violino e pianoforte

Musiche di S. Prokofiev, L. vanBeethovenLunedì 26 marzo,ore 20.30

Accademia Bizantina“Omaggio a J.S.Bach”: i sei ConcertiBrandeburghesi

Direttore Ottavio DantoneSabato 28 aprile, ore 20.30

Orchestra SinfonicaRegionale Toscana

Direttore e solista Mario BrunelloMusiche di R. SchumannMercoledì 2 maggio,ore 20.30

Stefano BollaniDanish Trio

Stefano Bollani, pianoforteJesper Bodilsen, contrabbassoMorten Lund, batteriaImprovvisazioni jazzGiovedì 3 maggio,ore 20.30

KammerorchesterBaselRenaud Capucon, violinistaMusiche di F.J.Haydn, F.Mendelssohn-Bartholdy,W.A.MozartGiovedì 10 maggio,ore 20.30

cartellone Concerti

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Orchestra SinfonicaNazionale della Rai

Antonio Pappano

Mario Brunello

Sergej Krylov

Stefano Bollani Danish Trio

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The Get Up Kids +RivieraVenerdì 14 ottobre,ore 22

Dirty Beaches + BeForestGiovedì 20 ottobre,ore 22

Quakers & Mormons+ Brothers In Law +The Clever SquareSabato 22 ottobre,ore 22

Brunori SasSabato 29 ottobre,ore 22

Calibro 35 + JunkFoodLunedì 31 ottobre,ore 22

SightingsGiovedì 3 novembre,ore 22

Balmorhea + BalthazarVenerdì 4 novembre,ore 22

Temporary49:Kode9+ Robot Koch +Franz&ShapeSabato 5 novembre,ore 22

Butcher The BarMercoledì 9 novembre,ore 22

Marta Sui TubiVenerdì 11 novembre,ore 22

Aucan + The LowFrequency ClubSabato 12 novembre,ore 22

Pink Mountaintops +The R’sVenerdì 18 novembre,ore 22

Califone + GardensAnd VillaMercoledì 23 novembre,ore 22

The Sonics + The TunasVenerdì 25 novembre,ore 22

DenteSabato 26 novembre,ore 22

Richard Buckner +Sacri CuoriMartedì 29 novembre,ore 22

Suuns + RingoDeathstarrMercoledì 30 novembre,ore 22

Kaki KingVenerdì 2 dicembre,ore 22

Patrick WolfSabato 3 dicembre,ore 22

The FieldDomenica 4 dicembre,ore 22

Kisses From MarsMercoledì 7 dicembre,ore 22

A Hawk And AHacksaw sonorizzano“Shadows ofForgotten Ancestors”

Venerdì 9 dicembre,ore 21.30 –Teatro Rasi

Paolo BenvegnùSabato 10 dicembre,ore 22

Damon & Naomi +Richard YoungsGiovedì 15 dicembre,ore 22

Frank Turner & TheSleeping Souls + TheXcertsVenerdì 16 dicembre,ore 22

I CaniSabato 17 dicembre,ore 22

NadaSabato 7 gennaio,ore 22

The Field

66-71 concerti PAL11.qxd 18-11-2011 0:47 Pagina 67

Page 68: Palcoscenico 2011 2012

6688

Early Day Miners

Venerdì 13 gennaio,ore 22

We were promised jetpackSabato 21 gennaio,ore 22

The VaselinesSabato 21 gennaio,ore 22

PerturbazioneSabato 4 febbraio,ore 22

MegafaunGiovedì 9 febbraio,ore 22

Cass McCombsSabato 18 febbraio,ore 22

9 ChambersVenerdì 24 febbraio,ore 22

Lisa HanniganGiovedì 8 marzo,ore 22

Trasmissions VCurated by Stephen O’MalleyDa mercoledì 14 a sabato 17marzo (in collaborazione conNobodaddy) – Vari luoghi

Damien JuradoSabato 24 marzo,ore 22

RavennaTeatro Socjalevia Piangipane, 153 -Piangipanewww.teatrosocjale.it

Viva l’Italiacon i Coristi per caso, i bambini della

scuola di musica di Bagnacavallo e la

Vittorio Bonetti Band

Venerdì 4 novembre,ore 22

Arisa - Special tourVictor Victoria

Venerdì 11 novembre,ore 22

Nathalie - Vivosospesa in tourVenerdì 18 novembre,ore 22

The NP Big BandVenerdì 25 novembre,ore 22

Io e i GommaGommasVenerdì 2 dicembre,ore 22

Harold MabernQuartetpianoforteSpecial guest Piero Odorici, saxVenerdì 9 dicembre,ore 22

Italian Dire StraitsVenerdì 2 dicembre,ore 22

Cavalleria Rusticana e Le più belle aried’opera e di operettacon Manuel MensàVenerdì 13 gennaio,ore 22

Gianna Cerchier &The Power PlayVenerdì 20 gennaio,ore 22

Sherman Irby JazzQuartetVenerdì 27 gennaio,ore 22

Le PoianeVenerdì 3 febbraio,ore 22

Matthew Lee SeptetVenerdì 10 febbraio,ore 22

Tributo a Solfrinicon il Quartetto Nablaospite Danilo RossiVenerdì 17 febbraio,ore 22

Caro Fabriziocon la BandeandrèVenerdì 24 febbraio,ore 22

Killer QueenVenerdì 2 marzo,ore 22

Eleonora MazzottiTrioVenerdì 9 marzo,ore 22

Charleston + LaTrescaVenerdì 16 marzo,ore 22

Bermuda AcousticTrioVenerdì 23 marzo,ore 22

Grande Festa di chiusuraVenerdì 30 marzo,ore 22

RavennaMama’s Clubvia San Mama, 75tel. 331 9118800

Ciranda Quartet’sSabato 5 novembre,ore 21.30

The ClawSabato 12 novembre,ore 21.30

KabilaSabato 19 novembre,ore 21.30

Del Barrio TrioSabato 26 novembre,ore 21.30

Quartetto NovoSabato 3 dicembre,ore 21.30

TziganotchkaSabato 10 dicembre,ore 21.30

The Lads of LeitrimSabato 17 dicembre,ore 21.30

Nada

Early Day Miners

Nathalie

Arisa

66-71 concerti PAL11.qxd 14-11-2011 10:41 Pagina 68

Page 69: Palcoscenico 2011 2012

TeatrioSabato 14 gennaio,ore 21.30

M.Giuntini - R.SimeoniSabato 21 gennaio,ore 21.30

E Bairav EnsembleSabato 28 gennaio,ore 21.30

RussiTeatro Comunalevia Cavour, 10tel. 0544 587641

Ensemble Malerbi

Matteo Salerno, flautoMonica Micheli,arpaFabio Gaddoni,violoncelloKelly McKLendon, sopranoMusiche di G.Bizet,G.Puccini,P.Mascagni,V.Ranzato,F.Lehar,M.Rodriguez,J.R.Lacalle,C.Velazquez,J.C.Abreu,J.Kern,C.Porter,H.Arlen,C.Chaplin,L.Bernstein,F.LoeweGiovedì 20 ottobre,ore 20.45

Duo Massimo Mercelli -Nicoletta SanzinMassimo Mercelli, flautoNicoletta Sanzin,arpaMusiche di J.S.Bach,G.Rossini,G.B.Pescetti,M.Ravel, J.Williams,R.ShankarVenerdì 28 ottobre,ore 20.45

Tango tresSilvio Zalambani, sax soprano e arrangiamentiVittorio Veroli,violinoDonato D’Antonio,chitarraRubén Andrés Costanzo,voce narranteMusiche di A.Villoldo,A.Baraldi,V.Greco,L.Teisseire,R.Mendizabal,E.Saborido,S.Zalambani,LePera/Gardel,F.Canaro,E.ArolasMartedì 15 novembre,ore 20.45

LugoTeatro Rossinipiazzale Cavour, 17 tel. 0545 38542

Filarmonica ArturoToscanini

G.MahlerSinfonia n.5 in do diesis minoreDirettore John AxelrodMartedì 22 novembre,ore 20.30

Cappella LudoviceaG.RossiniPetite messe solennelle per soli coro,armonium e due pianofortiKeiko Morikowa, sopranoCristina Nocchi, contraltoCorrado Amici, tenoreAndrea D’Amelio,bassoMarcos Madrigal e Alessio QuaresimaEscobar,pianofortiJosep Solé Coll,armonium

Del Barrio Trio

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66-71 concerti PAL11.qxd 22-11-2011 14:01 Pagina 69

Page 70: Palcoscenico 2011 2012

7700

Filarmonica ArturoToscaniniM.BruchConcerto n.1 in sol minore per violino eorchestra op.26(programma in completamento)Viktoria Borissova,violinoMercoledì 1 febbraio,ore 20.30

Filarmonica ArturoToscaniniC.M.von Weber“Quintetto per clarinetto op.34 (versioneper orchestra d’archi)(programma in completamento)Daniele Titti, clarinettoMartedì 1 marzo,ore 20.30

FusignanoAuditorium Corellicorso Emaldi, 109tel. 0545 955672

Battaglie e follied’archiin diretta audio e video dalla chiesa diS.Carlo di Modena,concertodell’European Union BaroqueOrchestra,diretta da Enrico OnofriMusiche di A.Corelli,F.I. Biber,F.GeminianiSabato 15 ottobre,ore 21

Omaggio a Nino RotaAlessandro Guidi,pianoforteLuca Calbucci, clarinettoLe più belle musiche da film,dalGattopardo a Otto e mezzo,dalPadrino alla Dolce Vita,da Rocco ei suoi fratelli a AmarcordVenerdì 25 novembre,ore 21

Concerto a quattromani per pianofortecon Piernarciso Masi e AlessandraGiovannottiMusiche di J.Brahms,W.A.Mozart,G.Rossini e F.SchubertGiovedì 8 dicembre,ore 21

Tradizionale concertodi Natalecon il Quintetto KandinskyLunedì 19 dicembre,ore 21

Faden Piano Triocon Pier Marco Turchetti,AdrianoRugiadi e Stefano CalvanoMusica jazzGiovedì 16 febbraio,ore 21

ArgentaTeatro dei Fluttuantivia Pace, 2tel. 0532 805344

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Direttore Ildebrando MuraSabato 3 dicembre,ore 20.30

Filarmonica ArturoToscaniniSinfonie di G.Rossini, J.Haydn,W.A.Mozart,F.Schubert,S.ProkofievDirettore Rinaldo AlessandriniSabato 17 dicembre,ore 20.30

Maria PerrottapianoforteJ.S.BachVariazioni Goldberg BWV 988Aria con 30 variazioni (Clavier-Ubung,part IV)Giovedì 12 gennaio,ore 20.30

66-71 concerti PAL11.qxd 21-11-2011 10:40 Pagina 70

Page 71: Palcoscenico 2011 2012

con Filippo e Tommy GrazianiVenerdì 4 novembre,ore 21

Beatles in JazzDanilo Rea,pianoforteAres Tavolazzi, contrabbassoEllade Bandini,batteriaVenerì 25 novembre,ore 21

Cora “Sister”Armstrong and EarlBynumAs we areConcerto gospelVenerdì 23 dicembre,ore 21

Supersantoscon Alessandro MannarinoSabato 17 marzo,ore 21

Solo Tourcon Niccolò Fabi

Aprile,data da definire,ore 21

LongianoTeatro Petrellapiazza San Girolamo, 2tel. 0547 665113

QuintorigoVenerdì 21 ottobre,ore 21

Coro liricoAlessandro BonciSabato 22 ottobre

Formazione Minimapresenta il nuovo cd Spettacolo PrimoSabato 5 novembre,ore 21

Da Bach a DebussyVincenzo Morreale,pianoforteDomenica 6 novembre,ore 16

Concerto in omaggioa Paolo Contecon Gli Scontati (Lorenzo Kruger &Giacomo Toni)

Mercoledì 16 novembre,ore 21

Gli Expresentano il nuovo cd Primavera,Autunno, InvernoDomenica 20 novembre,ore 21

Piero Nobilisolo chitarra

Domenica 27 novembre,ore 16

Omaggio a LuigiTencocon Andrea Amati,Federico Mecozzi e

Greta Muzzoni

Venerdì 2 dicembre,ore 21

Enri ZavalloniOrchestrapresenta il nuovo cd Nine melodies

from my forest

Sabato 10 dicembre,ore 21

The Vocal Concertcon Andrea Ruscelli,Raffaella De Ponte

e Renato Bartolini

Domenica 11 dicembre,ore 16

Peppe VoltarelliMercoledì 14 dicembre,ore 21

Cora “Sister”ArmstrongConcerto gospel

Sabato 24 dicembre,ore 21

EnsembleStrumentaleScaligeroVenerdì 6 gennaio,ore 21

Mimmo e MatteoLocasciulli

Giovedì 12 gennaio,ore 21

Claudio FabiGiovedì 26 gennaio,ore 21

Remo Anzovino eFranz Di Ciocciocresidenza

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Page 72: Palcoscenico 2011 2012

RavennaTeatro Rasivia di Roma, 39tel. 0544 30227 Inizio spettacoli ore 15

E curtil dla RosaGruppo Teatrale Cvì de Magazén di S.Antonio (Ravenna)Domenica 23 ottobre

I quattren i fa bale’i buratenCumpagneja de Bonumor di Granarolo FaentinoDomenica 30 ottobre

E brach - Il mediatore di matrimoniCompagnia Cinecircolo del Gallo di ForlìDomenica 6 novembre

Odisèa - Lettura selvaticadi Tonino Guerratraduzione di Giuseppe Bellosivoce narrante Roberto Magnanicuratore Marco MartinelliTeatro delle AlbeDomenica 13 novembre

Amicizie pericolosetre atti unici di Peppino De Filippo,Carlo Mauro,Aldo e Carlo GiuffrèCompagnia Il Passaggio di RavennaDomenica 20 novembre

Una dona da sunzenCompagnia GAD Città di LugoDomenica 27 novembre

Al BadantiCompagnia La Zercia di ForlìDomenica 4 dicembre

E suzed sol a CassanighAmici del Teatro di CassanigoDomenica 11 dicembre

La Rumagna inte tu corspettacolo fuori abbonamentoSocietà Canterini Romagnoli,Gruppo Corale “Pratella-Martuzzi”Lunedì 26 dicembre

La s’infila, ma...l’an zira

Gruppo Teatrale San Severo di RavennaDomenica 8 gennaio

Regine di Cuori &... Re di PiccheCompagnia Laboratorio Italiano del Piccolo Teatro Città di RavennaDomenica 15 gennaio

E sgnor Giulio un fa fami’Caveja e Ravgnana di RavennaDomenica 22 gennaio

E munumentGruppo Teatrale La Compagine di LugoDomenica 29 gennaio

Pasquel Bugnega al tass un li pegaCompagnia CDT - La Rumagnola di BagnacavalloDomenica 5 febbraio

Un posto di lavoroper Romeotratto da Giulietta e Romeodi William ShakespeareCompagnia Cianove di RavennaDomenica 19 febbraio

E VampiroPiccolo Teatro Città di RavennaDomenica 26 febbraio

Al feriCompagnia La Broza di CesenaDomenica 11 marzo

Il Tartuffolibero adattamento da MolièreCompagnia Magazzino FS di CotignolaDomenica 18 marzo

AlfonsineTeatro Montic.so Repubblica, 24tel. 0544 591715Inizio spettacoli ore 21

In ca’ meja e cmanda... l’ItaliaCompagnia Quasi Stabile di BubanoSabato 19 novembre

I quattren i fa bale’i buratenCumpagneja de Bonumor

di Granarolo FaentinoSabato 26 novembre

La s’infila, ma...l’an ziraGruppo Teatrale San Severo di RavennaSabato 3 dicembre

Quan l’è trop l’è tropCompagnia di San Tomè di ForlìSabato 10 dicembre

E suzed sol a CassanighAmici del Teatro di CassanigoSabato 7 gennaio

Al BadantiCompagnia La Zercia di ForlìSabato 14 gennaio

E sgnor Giulio un fa fami’Compagnia Caveja e Ravgnana di RavennaSabato 21 gennaio

Chi l’ha d’or, chi l’had’arzentCompagnia Casa del Fanciullo di ImolaSabato 28 gennaio

E VampiroPiccolo Teatro Città di RavennaSabato 4 febbraio

Pasquel Bugnega al tass un li pegaCompagnia CDT - La Rumagnola di BagnacavalloSabato 11 febbraio

CerviaTeatro Comunalevia XX Settembre, 125tel. 0544 975166Inizio spettacoli ore 21

E bèl e ven adès -Andema a lèt cle ouraGruppo Dialettale De BoschVenerdì 11 novembre

Al badantiCompagnia La Zercia di ForlìVenerdì 18 novembre

E suzed sol a CassanighAmici del Teatro di CassanigoVenerdì 2 dicembre

Una fiola da maridéCompagnia CDT - La Rumagnola

cartellone Dialettale

di BagnacavalloVenerdì 9 dicembre

E zircul dal vedviCompagnia Doppio Gioco di FaenzaVenerdì 20 gennaio

Una rizeta par la felicitéCompagnia di San Tomè di ForlìVenerdì 27 gennaio

Una dona da sunzenCompagnia GAD Città di LugoVenerdì 3 febbraio

BagnacavalloTeatro Goldonipiazza Libertà, 18tel. 0545 64330Inizio spettacoli ore 21

S’u s’god la cicogna...Compagnia E’Carador di Forlìsabato 14 gennaio

Al badantiCompagnia La Zercia di ForlìSabato 21 gennaio

E VampiroPiccolo Teatro Città di RavennaSabato 28 gennaio

E suzed sol a CassanighAmici del Teatro di CassanigoSabato 4 febbraio

In ca’ meja e cmanda... l’ItaliaCompagnia Quasi Stabile di BubanoSabato 11 febbraio

Pasquel Bugnega al tass un li pegaCompagnia CDT - La Rumagnola di BagnacavalloSabato 18 febbraio

ArgentaTeatro dei Fluttuantivia Pace, 2tel. 0532 805344Inizio spettacoli ore 21

La not che Garibaldie vulè ins la lonaLa Compagine di Lugovenerdì 2 dicembre

A la BersaglieraFilodrammatica Mirabellesevenerdì 30 dicembre

7722

72PAL11.qxd 14-11-2011 10:42 Pagina 72

Page 73: Palcoscenico 2011 2012

Lunedì 10Esistenza, soffio che ha fame con Don Andrea Gallo e CarloPeiroleroOre 21, Teatro Petrella,Longiano

Martedì 18Il piacere dell'onestà di Luigi Pirandello

7733

agendaOttobre 2011

con Leo GullottaOre 21, Teatro Masini, Faenza.Repliche il 19 e il 20

Mercoledì 19Lezioni di ecostile. Consumare,crescere, vivere Andrea Segrè presenta il suo libro,in collaborazione con il Gruppodello Zuccherificio

Ore 21, Auditorium Corelli,Fusignano

Domenica 23Peter Pan, una storia

di pochi centimetri e piume con gli Eccentrici DadaròOre 16.30, Almagià, Ravenna

Venerdì 28Eria 'd Rumagna Trio musicale di Radu,Teddi e Vlad Iftode brani di Zaclen, Secondo Casadei,Romolo Zanzi e Ferrer Rossistorie popolari romagnole narrateda Gabriele Zelli

poesie dialettali interpretate daGiuseppe GuerraOre 21, Auditorium Corelli,Fusignano

Domenica 30Bu Bu Settete

con Teatro PirataOre 16.30, Almagià, Ravenna

Lunedì 31Genteinattesa Il precario e il professore con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti TrioOre 21, Teatro Comunale,Conselice

Venerdì 4Les Felures de l'Ame Le fessure dell'anima di e con Paolo Dirani, pianoforte e voce narranteOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Domenica 6Kish Kush

con Teatro DistintoOre 11, Almagià, Ravenna.Replica il 6 (ore 16.30)

Mercoledì 9Antigone ovvero La strategiadel rito con Elena Bucci,Marco Sgrosso,Maurizio Cardillo,Nicoletta Fabbriregia di Elena Bucci e Marco SgrossoOre 20.45, Teatro Comunale,Russi

Giovedì 10Il mare due tempi di Paolo Poli da Anna Maria Ortesediretto e interpretato da Paolo PoliOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo.Repliche l’11, il 12 e il 13 (ore16)

Can Can Compagnia Corrado AbbatiOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

La Svizzerauna lettura di Luigi Dadina dall’omonimo testo inedito di Paolo NoriOre 21, Cisim, Lido Adriano

Venerdì 11Incantati “parabola dei fratellicalciatori”di Marco Martinellilettura con Luigi Dadina,Alessandro Argnani, MichelaMarangoni e Laura RedaelliOre 21, Cisim, Lido Adriano

La recita comincia con il violinista Marco Cavina,un incontro tra due fini dicitori dellapoesia dialettale romagnola:GiuseppeBellosi e Ilario Sirri, che interpretanoRaffaello Baldini,Walter Galli,ToninoGuerra,Olindo GuerriniOre 21, Auditorium Corelli,Fusignano

Puthana Mokshamdanza katha kalidal poema Bhagavathancon Maryse Noiseux (Canada-India)Ore 21, Teatro Petrella,Longiano

Sabato 12Odiséa + Aria pubblicaTeatro delle Albelettura selvatica e miniatura vocaleOre 21, Teatro Rasi, Ravenna.Replica il 13 (ore 15)

Domenica 13Cane Blu

con Teatro Gioco VitaOre 16.30, Almagià, Ravenna

Martedì 15Gli occhi gli alberi le foglie con Ivano Marescotti e Mirella

agendaNovembre 2011

Mastronardi, musiche originali diDaniele Furlati, eseguite dal vivo dall’autore e Rosita Ippolitoallestimento e regia di GiorgioDirittiOre 21, T.Comunale, Conselice

Molière a sua insaputa con Paolo HendelOre 21, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

Mercoledì 16Molière a sua insaputa con Paolo HendelOre 21, Teatro Comunale,Cervia. Replica il 17

Venerdì 18Se Garibaldi scende da cavallo con VitoOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Domenica 20Mozart in si bemolle

con Teatro Antonin ArtaudOre 16.30, Almagià, Ravenna

Lunedì 21Unplugged con Teo Teocoli e Mario LavezziOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna

Martedì 22Cose che mi sono capitate amia insaputacon Gene GnocchiOre 21, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

Mercoledì 23Open Day con Angela Finocchiaro e MicheleDi MauroOre 21, Teatro Masini, Faenza.Repliche il 24 e il 25

Giovedì 24Elektra di Hugo von Hofmannsthalregia di Carmelo Rificicon Elisabetta PozziOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Repliche il 25, il 26 e il27 (ore 15.30)

WestFanny & AlexanderOre 21, Almagià, Ravenna.Repliche il 25 e il 26

Venerdì 25Fantasmi (L’uomo dal fiore in bocca / Sgombero) di Luigi Pirandello e frammenti di Totò e Vicécon Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Margherita SmedileOre 20.45, T. Comunale, Russi

Sabato 26La vita di dentro Accademia della Folliadi Claudio Misculin / GiulianoScabiaOre 21, T. Petrella, Longiano

Alla Nazionein prima assoluta il radiodramma diFanny & Alexander, trasmesso in diret-ta sulle frequenze di Rai Radio 3Ore 23, Almagià, Ravenna

Domenica 27Il paese dei campanelliCompagnia Corrado AbbatiOre 16, Teatro Masini, Faenza

Pinocchio con Teatro del DragoOre 16.30, Almagià, Ravenna

Don Juancon la Compagnia Flamenquevive

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Page 74: Palcoscenico 2011 2012

7744

Giovedì 1La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brechtcon Umberto OrsiniOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo.Replica il 2

La Divina TragiCommedia da Dante Alighiericon Ivano Marescottie conMassimo Piani, saxLuca Matteuzzi, pianoforteOre 21, Teatro Petrella,Longiano

Venerdì 2Padrona padrone della mia passione da William Shakespeare con Anna GalienaOre 21, Teatro Comunale,Conselice

Pop Star con la Compagnia Babilonia TeatriOre 21, Teatro Rasi, Ravenna

Sabato 3Urge di e con Alessandro Bergonzoni,anche regista insieme a Riccardo RodolfiOre 21, Teatro Masini, Faenza

Domenica 4I tre porcellini

Tanti Cosi Progetticon Danilo Conti e Antonella PiroliOre 16, Teatro Masini, Faenza

La nostra coppia è un trio! con I Mancio & Stigma (“Gli Emo”)Ore 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna

Lunedì 5Fichenstein di e con Bruno Arena e Massimiliano Cavallari (I Fichi d’India)Ore 21, Teatro Comunale,Cervia

Martedì 6CoppeliaJunior Balletto di Toscanamusiche di Leo Délibesdrammaturgia, regia e coreografiadi Fabrizio MonteverdeOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Pop StarBabilonia TeatriOre 21, Teatro Rasi, Ravenna

Mercoledì 7Cuore dall’omonimo romanzo di Edmondo De Amicisregia di Alberto GrilliTeatro Due MondiOre 21, Teatro Masini, Faenza

Venerdì 9Il registro dei peccati con Moni OvadiaOre 21, Teatro dei Fluttuanti,

Argenta

Sabato 10I racconti di Mamma Oca

Drammatico VegetaleOre 18.30, Teatro Rasi, Ravenna

L’occasione fa il ladroburletta per musica in un attolibretto di Luigi Prividali da Le Prétendu par hazard,ou L’Occasion fait le nomdi Eugène Scribe musica di Gioachino Rossini direttore Daniele Rustioniregia, scene e costumi Jean-Pierre PonnelleOrchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala Coproduzione I Teatri di ReggioEmilia,Teatro Comunale di Treviso,Teatro Alighieri di Ravennain collaborazione con Teatro alla Scala e Accademia del Teatro alla ScalaOre 20.30, Teatro Alighieri,

Ravenna. Replica l’11

(ore 15.30)

Domenica 11Gli incredibili viaggi

di Mr. Gulliver Teatrino dei Burattini di Luzzati e Cereseto di Genovaregia di Bruno CeresetoOre 16, Teatro Masini, Faenza

Giorni scontati con Antonella Fattori,Giusy Frallonardo,Daniela Scarlatti, Lia ZinnoOre 21, Teatro Comunale,Conselice

Lunedì 12Al dutaur di mat di Nanni Garella da Il medico dei pazzidi Eduardo Scarpettacon Vito, Marina Pitta e gli attoridell’Associazione Arte e Saluteregia di Nanni GarellaOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Martedì 13Rumore di acque di Marco Martinellicon Alessandro Rendamusiche originali eseguite dal vivoFratelli MancusoOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Repliche il 14, il 15 e il 16

Giovedì 15Il lago dei cigni di Piotr Ilic TchaikovskjiSlovak National TheatreOre 21, Teatro Masini, Faenza

Non tutti i bastardi sono di Vienna Andrea Molesini presenta il suo libro, vincitore del Premio CampielloOre 21, Teatro Petrella,Longiano

Venerdì 16Rumore di acque negli Stati Uniti incontro con MaddalenaGiovannelli (redattrice della rivistaStratagemmi), Marco Martinelli,Franco Nasi (docente di Teorie della traduzione all’Università di Modena),Tom Simpson (docente di Letteratura italiana allaNorthwestern University of Chicago) e Martina Treu (ricercatrice di Lingua e LetteraturaGreca all’Università Iulm di Milano)Ore 16, Sala Corelli del TeatroAlighieri, Ravenna

Ragazze. Nelle lande scoperchiate del fuori con Lella Costaregia di Giorgio Gallione musiche di Stefano BollaniOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Sabato 17Sukhishvilicoreografie Iliko Sukhishvili Sr.,Nina Ramishvili, Iliko Sukhishvili Jr.danze folcloristiche georgiane su musiche di autori anonimi del X e XII secoloOrchestra del Balletto Nazionaledella Georgia SukhishviliOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Replica il 18 (ore15.30)

Domenica 18Can CanCompagnia Corrado AbbatiOre 16, Teatro Masini, Faenza

Lunedì 19Trappola per topi di Agatha ChristieRegia di Stefano MessinaCompagnia Attori & TecniciOre 21, Teatro Masini, Faenza.Repliche il 20 e il 21

Mercoledì 21Workshop di Danzain collaborazione con LaboratorioDanza & TeatroOre 10, Teatro Petrella,Longiano. Replica il 22

Due di noi con Emilio Solfrizzi e Lunetta SavinoOre 21, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

Giovedì 22La vedova allegradi Victor Leon e Leo SteinCompagnia In Scena di Corrado Abbatimusica di Franz LeharOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna

Due di noi con Emilio Solfrizzi e Lunetta SavinoOre 21, Teatro Comunale,Cervia. Replica il 23

Venerdì 23Can CanCompagnia Corrado AbbatiOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna

agendaDicembre 2011

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agendaGennaio 2012

Venerdì 6Il Tarlantan della Moscovia

Teatro del DragoOre 16.30, Almagià, Ravenna

Domenica 8Brum

con Pietro Fenati ed Elvira Mascanzoni Drammatico VegetaleOre 15.30, Vulkano, San Bartolo

La fonte miracolosa I Burattini dei FerrariOre 15.30, Teatro deiFluttuanti, Argenta

L’acqua chetadi Augusto Novellimusica di Giuseppe PetriCompagnia Teatro MusicaNovecentoOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna

Lunedì 9Progetto Reactresidenza di Tanti Cosi ProgettiOre 10, Teatro Petrella,Longiano. Il progetto prosegueil 10 e l’11 (mercoledì spettacolo alle ore 21)

Follie d’operettale arie più famose e i duetti piùdivertenti tratti dai capolavori della“piccola lirica” Compagnia TeatroMusica NovecentoOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna

Giovedì 12L’armor de’ mond / Il rumore del mondo con Giovanni Nadiani e GiuseppeBellosi, testi di Raffello Baldini eGiovanni NadianiOre 20.45, Teatro Comunale, Russi

Venerdì 13L’apparenza inganna di Francis Veber,regia di Tullio Solenghicon Tullio Solenghi e Maurizio MicheliOre 21, Teatro Masini, Faenza.Repliche il 14 e il 15

Molière a sua insaputa con Paolo HendelOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Spara/Trova il tesoro/Ripeti -Nascita di una nazioneAccademia degli ArtefattiOre 21, Teatro Rasi, Ravenna

Sabato 14SMS - Sulfur Magnetic Soundtalk radio e concertoOre 20, Almagià, Ravenna

La Bayadèrecoreografia Rafael Avnikjan e Karin Alaverdjan da Marius Petipamusica Ludwig Aloisius Minkuscostumi Jozef JelinekOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Replica il 15 (ore 15.30)

Angelica con Andrea CosentinoOre 21, Teatro Petrella,Longiano

Un nemico del popolo di Henrik Ibsencon Gianmarco TognazziOre 21, Teatro Comunale,Cervia. Replica il 15

Domenica 15Patatine volanti

e altre piccole storie di e con Giacomo VerdeOre 15.30, Vulkano, San Bartolo

La Bella e la Bestia Il Baule Volantecon Liliana Letterese e Andrea Lugliregia di Roberto AnglisaniOre 16, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

Cappuccetto Rosso con Carlotta Zini,Bruno Cappagli,Fabio Galantiregia di Fabio GalantiOre 16.30, Teatro Comunale,Russi

Favole al telefono teatro d’attore e musica dal vivocon Davide Riondinoliberamente tratto da Gianni RodariOre 16.30, Almagià, Ravenna

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agendaGennaio 2012

agendaFebbraio 2012

7766

Lunedì 16Amleto da William Shakespearecon Alex Sassatelli, Elsa Bossiscene e costumi di Graziano Gregoriadattamento e regia di MariaGrazia CiprianiIl Teatro del CarrettoOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Urge di e con Alessandro Bergonzoni,anche regista insieme a Riccardo RodolfiOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna

Al dutaur di mat di Nanni Garella da Il medico dei pazzidi Eduardo Scarpettacon Vito, Marina Pitta e gli attoridell’Associazione Arte e Saluteregia di Nanni GarellaOre 21, Teatro Masini, Faenza

Mercoledì 18L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandellocon Enzo Vetrano e Stefano Randisiregia di Enzo Vetrano e StefanoRandisiOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Repliche il 19, il 20 e il 21

Venerdì 20La vedova allegraCompagnia Stabile di OperetteAlfa FoliesOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Recital dedicato a Alda Merini Manuela Tadini, voce recitanteEnrico Intra, pianoforteOre 21, Teatro Petrella,Longiano

Sabato 21La vedova allegraCompagnia Stabile di Operette Alfa FoliesOre 21, Teatro Petrella,Longiano

Un americano a Parigi di George Gershwincon Raffaele PaganiniOre 21, Teatro Masini, Faenza

Vernice fresca di Maurizio Pagliaricon Duilio PizzocchiOre 21, Teatro Comunale,Cervia

Domenica 22Il Bau Baule

con Stefania MarianiStagePhotographyOre 15.30, Vulkano, San Bartolo

Pigiami di Nino D’Introna, GrazianoMelano, Giacomo RavicchioTeatro dell'Angolo - FondazioneTeatro Ragazzi e Giovani OnlusOre 16, Teatro Masini, Faenza

Martedì 24C’è una certa Annalisa per te diretto e interpretato da EnnioColtorti e Francesca DraghettiOre 21, Teatro Comunale,Cervia. Replica il 25

Mercoledì 25Suicidi? Strane morti all’epocadi Tangentopoli con Bebo Storti e Fabrizio ConiglioOre 21, T. dei Fluttuanti, Argenta

Giovedì 26Occidente solitario di Martin McDonaghregia di Juan Diego Puerta Lopezcon Claudio Santamaria, FilippoNigro, Nicole Murgia e Massimo De SantisOre 21, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

Venerdì 27Gin Game di Donald Lee Coburncon Valeria Valeri e Paolo Ferrariregia di Francesco MacedonioOre 20.45, T. Comunale, Russi

LucidoMilena Costanzo/Roberto RustioniOre 21, Almagià, Ravenna

Una recita straordinaria dai testi di Giovannino Guareschicon sergio DiottiCompagnia Arrivano dal Mare!Ore 21, T. dei Fluttuanti, Argenta

La colonna infameTeatro InvitoOre 21, T. Petrella, Longiano

Sabato 28La Bohèmescene liriche in quattro quadrilibretto di Luigi Illica e GiuseppeGiacosa dal romanzo Scènes de lavie de Bohème di Henri Murger musica di Giacomo Puccini direttore Elio Boncompagniregia Marco GandiniOrchestra e Coro della Toscanamaestro del coro Marco BargagnaNuovo allestimento del Teatro

del Giglio di Luccain coproduzione con Teatro Goldonidi Livorno,Teatro Verdi di Pisa,Teatro Alighieri di RavennaOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Replica il 29 (ore 15.30)

Romeo & Giulietta - Nati sottocontraria stella da William Shakespearecon Ruggero Dondi, SalvatoreLandolina, Ernesto Mathieuxregia di Leo MuscatoLeArt’ in coproduzione con ElsinorTeatro Stabile d’InnovazioneOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo.Repliche il 29 (domenica ancheore 16) e il 30

Domenica 29Storie d’incantesimo

regia di M. Kobachuk e E. LopesTeatro del MolinoOre 15.30, Vulkano, San Bartolo

Il pifferaio magico Accademia Perdutaregia di Claudio Casadiocon Maurizio Casali e MariolinaCoppolaOre 16, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

Cappuccetto Rosso Fratelli di Tagliacon Giovanni Ferma e MarinaSignoriniregia di Daniele Dainelli e Giovanni FermaOre 16.30, Almagià, Ravenna

I Bestiolini con Gek Tessaro Ore 16.30, Teatro Comunale,Russi

Quisquilia - Viaggio per un angelo e un clown con Olivia Ferraris e Milo ScottonOre 21, Teatro Comunale,Conselice

Giovedì 2La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brechtregia di Claudio Longhi

con Umberto OrsiniOre 20.30,

Teatro Alighieri,

Ravenna.

Repliche il 3, il 4 e il 5

(ore 15.30)

Il lago dei cigniErsilia Danzasu musiche originali per 5 danzatoritesti, coreografia e regia di Laura CorradiOre 20.45, Teatro Comunale,Russi

La nostra coppia è un trio! con I Mancio & Stigma (“Gli Emo”)Ore 21, Teatro Comunale, Cervia

Miles Gloriosus di Tito Maccio Plautocon Nathalie Caldonazzo e Corrado Tedeschie con Luca Cairati Sandra CavalliniMassimo Boncompagni Mauro Eustiregia di Cristiano RoccamoOre 21, Auditorium Corelli,

Fusignano

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agendaFebbraio 2012

Sabato 4Cappuccetto rosso

Tanti Cosi Progetti di/con DaniloConti e Antonella PiroliOre 18.30, Teatro Rasi, Ravenna

Domenica 5Il sogno di Tartaruga

Il Baule Volante, regia di Andrea LugliOre 16, Teatro Masini, Faenza

Non c’è tempo, amore con Amanda Sandrelli,Blas Roca Rey,Edy Angelillo e Lorenzo GioielliOre 21, T.Comunale, Conselice

Lunedì 6Ripartire dal postdrammaticoincontro con Hans-Thies Lehmann(professore emerito di studi teatralidella Goethe-Universitat diFrancoforte); conduce Gerardo Guccini(docente di Drammaturgia al Dams di Bologna);partecipa MarcoMartinelliOre 17, Teatro Rasi, Ravenna

Ouverture AlcinaTeatro delle Albeperformance vocale sulla figuradella maga disegnata da Ariostonell’Orlando Furioso, reinventatain un aspro dialetto romagnolo da Nevio SpadoniOre 21, Almagià, Ravenna

Vernice fresca di Maurizio Pagliari,con Duilio PizzocchiOre 21, Teatro Masini, Faenza

Martedì 7Corpo a Corpo - Traviatacreazione per 12 danzatorimusiche di Giuseppe Verdiideazione, coreografia e regia di Monica Casadei - CompagniaArtemis Danza/Monica Casadei Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Antigone ovvero La strategiadel rito con Elena Bucci, Marco Sgrosso,Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbriregia di Elena Bucci e Marco SgrossoOre 21, Teatro Comunale,Cervia. Replica l'8

Mercoledì 8Eretici e corsari dall’opera di Giorgio Gaber, Sandro

Luporini e Pier Paolo Pasoliniregia e drammaturgia di GiorgioGallione con Neri Marcorè, ClaudioGioè e lo Gnu QuartetOre 21, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

Venerdì 10Li Romani in Russia tratto dall’omonimo poema in versidi Elia Marcelli, con Simone CristicchiOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Sabato 11L’uomo che racconta

le favole con Sergio Diotti - Arrivano dal Mare!Ore 18.30, Teatro Rasi, Ravenna

Domenica 12Un treno di filastrocche

Fondazione AidaOre 16, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

La manomissione delle parole performance d’autore di GianricoCarofiglio, regia di Teresa LudovicoTeatro Kismet OperAOre 20.30, T.Alighieri, Ravenna

Lunedì 13Piccoli crimini coniugali di Eric-Emmanuel Schmittcon Elena Giusti, Paolo Valerioregia di Alessandro MaggiOre 20.45, T. Comunale, Russi

Martedì 14Happening pop di delirio organizzato con Paolo Rossi e la Compagnia del Teatro PopolareOre 21, Teatro Masini, Faenza

Venerdì 17Il catalogo di Jean Claude Carrière, adatta-mento e regia Valerio Binasco/StarDust International, con EnnioFantastichini e Isabella FerrariOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Repliche il 18 e il 19(domenica anche ore 15.30)

Varietas DelectatRBR Dance CompanyOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Sabato 18La bella Luna a dondolo

concerto dedicato a Gianni Rodaricon Paolo CapodacquaOre 16.30, Almagià, Ravenna

Trappola per topi di Agatha ChristieRegia di Stefano MessinaCompagnia Attori & TecniciOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo.Repliche il 19 (domenica ancheore 16) e il 20

Domenica 19La cicala e la formica

Accademia Perdutascritto e diretto da Claudio Casadiocon Maurizio Casali, MariolinaCoppola e Alessandra TomassiniOre 16, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

Storie fruttuose con Alberto Branca e FrancescaGrisentiOre 16.30, T. Comunale, Russi

Galà Internazionale della Danzadi Luna RonchiDSC - Dance Studio CompanyOre 21, Teatro Masini, Faenza

Martedì 21L’opera da tre soldi dramma in un prologo e tre attilibretto di Bertold Brechttraduzione di Paola Capriolo musica di Kurt Weill con Massimo Ranieri e la parteci-pazione straordinaria di Lina Sastri direttore Francesco Lanzillottaregia Luca De FuscoOrchestra Giovanile “L.Cherubini”Coproduzione Teatro Stabile diNapoli, Napoli Teatro Festival Italiain collaborazione con Teatro di San CarloOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Repliche il 22 e il 23

Venerdì 24Davide Rondoni e GiovanniNadiani un viaggio dentro la cultura romagnolaOre 21, Auditorium Corelli,Fusignano

Sabato 25Baby don’t cry

testo e regia Valeria Raimondi,Enrico Castellani, con MarcoOlivieri, Francesco Speri - Teatrodelle Briciole - Babilonia TeatriOre 18.30, Teatro Rasi, Ravenna

The Parsons Dance Companycoreografie David Parsons Remember me (2010),Swing Shift (2003),Caught (1982),In the end (2005)Ore 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Replica il 26

Ciò che resta...serata di disonore... con AlessandraFrabetti e Les Triplettes de BellevilleOre 21, Teatro Comunale,Conselice

Italia, la mia Africa - La Danzadel nuovo Millenniocon Emanuela Bianchini e la Compagnia Mvula SunganiOre 21, Teatro Masini, Faenza

Domenica 26Il grande trionfo

di Fagiolino Pastore e Guerriero di e con Mauro e Andrea MonticelliTeatro del DragoOre 16.30, Almagià, Ravenna

Lunedì 27Faenza Cabaret Premio AlbertoSordi dell’Associazione Cultura e Sport “IFiori” di Faenza, concorso nazionaleriservato a giovani cabarettistiemergentiOre 21, Teatro Masini, Faenza

Martedì 28L’avaro di MoliéreTeatro delle Alberegia di Marco MartinelliOre 20.45, Teatro Comunale,Russi

Ubu Roi Libero Fortebraccio Teatro / TeatroMetastasio Stabile della Toscanacon Roberto LatiniOre 21, Teatro Rasi, Ravenna

Mercoledì 29ITIS Galileodi Francesco Niccolini e MarcoPaolini / Michela Signori, Jolefilmcon Marco PaoliniOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Repliche l’1, il 2 e il 3marzo

Mind Juggler una serata alla scoperta delle magiedell'inconscio e della comunicazionecon Francesco TeseiOre 21, Teatro Masini, Faenza

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agendaMarzo 2012

Venerdì 2Il racconto d'inverno di William Shakespearecon Ferdinando Bruni,Cristina Copparegia, traduzione,scene e costumi di Ferdinando Bruni e Elio De CapitaniTeatridithaliaOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo.Repliche il 3 e il 4 (domenicaanche ore 16)

Sabato 3Tutto quello che non avrestevoluto sapere sulla donna... maio ci tengo a dirvelo con Debora VillaOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Domenica 4Giocattoli dal mondo

di e con Roberto PapettiOre 15.30, Cisim, Lido Adriano

Solo Goldberg ImprovisationVirgilio Sieni danza - RiccardoCecchetti pianoforteOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna

Martedì 6Infinite o sfinite? Miracoli delledonne d'oggi di e con Emanuela Grimalda e Paola MinaccioniOre 21, Teatro Comunale,Cervia. Replica il 7

Quello che prende gli schiaffi di Leonid Nikolaevic Andreevcon Glauco Mauri e Roberto Sturnoregia di Glauco MauriOre 21, Teatro Masini, Faenza.Repliche il 7 e l'8

Venerdì 9O Patria... Leopardi e l'Italia di e con Corrado AugiasOre 21, Teatro Masini, Faenza

Urge di e con Alessandro Bergonzoni,anche regista insieme a RiccardoRodolfiOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Woyzeck - Ricavato dal vuotoBalletto Civile / Fondazione TeatroDue in collaborazione con CantieriDanza Ravenna e FondazioneRavenna ManifestazioniOre 21, Almagià, Ravenna

Sabato 10Da Dioniso a Cristo. Conoscenzae sacrificio nel mondo greco enella civiltà occidentalepresentazione del libro di GiuseppeFornari, con l’autore e MarcoMartinelliOre 17, Teatro Rasi, Ravenna

Il sacro della primaveraBalletto Civile / Fondazione TeatroDue. In collaborazione con AterDanza, Cantieri Danza Ravenna eFondazione Ravenna ManifestazioniOre 21, Almagià, Ravenna

Domenica 11Il piccolo spazzacamino

opera in un atto libretto di Eric Crozier versione italiana di Franca Alfei ePiero Santi musica di Benjamin Britten direttore Erasmo Gaudiomonteregia Piero FenatiEnsemble Fauves Plus Coro “Libere Note” dei bambini dellaScuola Primaria “F. Mordani” diRavenna Produzione Teatro Alighieri diRavennaOre 15.30, Teatro Alighieri,Ravenna

La principessa della Czardas Compagnia Italiana di OperetteOre 16, Teatro Masini, Faenza

Martedì 13Buonanotte mamma di Marsha Normancon Ariella Reggio, Marcela Serliscene di Maria Spazziregia di Serena SinigagliaLa Contrada - Teatro Stabile diTriesteOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo

Terrybilmente divagante di e con Teresa Manninoregia di Marco RampoldiOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna

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Mercoledì 14Buonanotte mamma di Marsha Normancon Ariella Reggio, Marcela Serliscene di Maria Spazziregia di Serena SinigagliaLa Contrada - Teatro Stabile diTriesteOre 20.45, Teatro Comunale,Russi

Honour con Paola Pitagora e Roberto Alpie con Viola Graziosi e Evita CiriOre 21, Teatro Comunale,Conselice

Trasmissions Vavventure nella musica contempora-neaconcerti a cura di BronsonProduzioniOre 21, Vari luoghi, Ravenna.Repliche il 15, il 16 e il 17

Giovedì 15La nostra coppia è un trio! con I Mancio & Stigma (“Gli Emo”)Ore 21, Teatro Masini, Faenza

Venerdì 16The History Boys Teatro dell’Elfodi Alan Bennetttraduzione Salvatore Cabras eMaggie Rosecon Elio De Capitani

regia di Alfonso SantagataFuorivia, Fondazione TeLuca Cairati- Sandra Cavallini MassimoBoncompagni - Mauro EustiatroStabile di TorinoOre 21, Teatro Alighieri,Ravenna

Giovedì 22Milano da bruciare!Cada Die TeatroOre 21, Mama's Club, Ravenna

Venerdì 23Que reste t il de nos amours?Compagnia Naturalis Labormusiche francesi di autori varicoreografia e regia di LucianoPadovaniOre 20.45, Teatro Comunale,Russi

LaribiancosCada Die TeatroOre 21, Cisim, Lido Adriano

Sabato 24Le sacre - Come un respirocoreografie Mauro Bigonzetti Le sacre: musica Igor Stravinskij,scena e luci Carlo Cerri, costumiKristopher Millar, Lois SwandaleCome un respiro: musica GeorgFriedrich Händel, costumi LuciaSocci, luci Carlo CerriOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Replica il 25 (domeni-ca ore 15.30)

Nessun attore può venire da Bagnacavallo con Ivano MarescottiOre 21, Teatro Masini, Faenza

Domenica 25SMS - Sulfur Magnetic SoundRadio Zolfo, esercizi di ammirazio-ne a cura di Altre Velocità e Fanny &Alexandertalk radio condotto da LorenzoDonati con Goffredo Fofi e RodolfoSacchettiniinterventi musicali dal vivo di PitOre 20, Almagià, Ravenna

Niente progetti per il futuro scritto e diretto da Francesco Brandicon Giobbe Covatta e Enzo IacchettiOre 21, Teatro Goldoni,

Bagnacavallo

Lunedì 26Otello con Massimo Dapporto,Maurizio Donadoni e Lucia Laviatraduzione, adattamento e regiaNanni Garella.Produzione Arena del Sole/Nuova Scena Teatro Stabile di BolognaOre 21, Teatro Masini, Faenza.

Repliche il 27 e il 28

regia di Ferdinando Bruni e Elio DeCapitaniTeatridithaliaOre 20.30, Teatro Alighieri,Ravenna. Repliche il 17 e il 18(domenica anche ore 15.30)

Così è se vi pare di Luigi Pirandelloregia di Michele Placidocon Pino Micol, Giuliana Lojodice e Luciano VirgilioOre 21, Teatro Goldoni,Bagnacavallo

E pensare che c’era il pensiero con Maddalena CrippaOre 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Sabato 17Così è se vi pare di Luigi Pirandelloregia di Michele Placidocon Pino Micol, Giuliana Lojodice eLuciano VirgilioOre 20.30, Teatro Rossini, Lugo.Repliche il 18 (domenica ancheore 16) e il 19

Lunedì 1918 mila giorni - Il Pitone testo originale di Andrea Bajanicon Giuseppe Battiston e GianmariaTestamusiche originali di Gianmaria Testa

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Page 81: Palcoscenico 2011 2012

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agendaMaggio e Giugno 2012

Sabato 5 maggioPiccoli movimenti colorati

Teatrimperfetti / Maria Ellerodi e con Maria Ellero, danzatrice-attriceGianni Franceschini, pittore-attore

Ore 17, Scuola d’InfanziaCapucci, Lugo

Domenica 6 maggioPiccoli movimenti colorati

Teatrimperfetti / Maria Ellerodi e con Maria Ellero, danzatrice-attriceGianni Franceschini, pittore-attore

Ore 11, Teatro Rasi, Ravenna

Mercoledì 9 maggioProgetto Speciale

a cura di ErosAntEros, Fanny &Alexander, gruppo nanou,Menoventi, Orthographe

Ore 11.45, Vari luoghi,Ravenna. Repliche il 10 (giovedìore 21), l'11 (venerdì ore 21), il12 (sabato ore 21) e il 13(domenica ore 21)

Sabato 12 maggioIn cammino

di e con Flavia BussolottoTAM teatro musica

Ore 17, Scuola d’InfanziaCapucci, Lugo

Domenica 13 maggioIn cammino

di e con Flavia BussolottoTAM teatro musica

Ore 11, Teatro Rasi, Ravenna

Venerdì 1 giugnoAhmed il filosofo farsa in ventidue scenetteTeatro delle Albe

Ore 21, Cisim, Lido Adriano

Sabato 2 giugnoFesta della Repubblica la tradizionale chiusura delNobodaddy: una giornata di incon-tri con studiosi e artisti e lo spetta-colo della compagnia italo-belga Ledue moine

Ore 10, Cisim, Lido Adriano

agendaAprile 2012

Domenica 1Viaggio in aereo

di Ezio Antonelli, Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni con Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni,Gianfranco TondiniDrammatico VegetaleOre 15.30, Cisim, Lido Adriano

Joseph Alessandro SciarroniOre 21, Teatro Rasi, Ravennaspic & spanfoscarini:nardin:dagostinIn collaborazione con Ater Danza,Cantieri Danza Ravenna,Fondazione Ravenna ManifestazioniOre 22, Teatro Rasi, Ravenna

Mercoledì 4Tutto su mia madre con Elisabetta Pozzi,Alvia Reale eEva Robin’sregia di Leo MuscatoOre 21, Teatro Masini, Faenza.Repliche il 5 e il 6

Mercoledì 11La cena dei cretini di Francis Vebercon Zuzzurro e Gaspareregia di Andrea BrambillaOre 20.45, Teatro Comunale,Russi

Venerdì 20Rinaldodramma in musica in tre attilibretto di Aaron Hill e Giacomo Rossi musica diGeorg Friedrich Händeldirettore Ottavio Dantoneregia, scene e costumi Pier Luigi PizziAccademia BizantinaCoproduzione Teatro Alighieri diRavenna, I Teatri di Reggio Emilia,Teatro Comunale di FerraraAllestimento del Teatro MunicipaleRomolo Valli di Reggio Emilia

(1985)Ore 20.30, Teatro Alighieri,

Ravenna. Replica il 22 (domeni-

ca ore 15.30)

Mercoledì 25Bella Ciao - Un oratorio laico con Sergio Diotti

Compagnia Arrivano dal Mare!

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti,

Argenta

Giovedì 26Eda. Una donna del Novecento con Daniela Poggi,testo di MaurizioGaruti,regia di Silvio PeroniOre 21, Auditorium Corelli,Fusignano

Venerdì 27La solitudine delle ombrePunta CorsaraOre 18, Centro Valtorto, Ravenna

Il convegnoazione teatrale Punta CorsaraOre 21, Teatro Rasi, Ravenna

Sabato 28Il giardino di Gaia

Fantasia simbolica sulle stagioni ela nascita di Marcello Chiarenzacon Elena Chiaravalli e KarinHochapfel - Teatro Pan (Svizzera)Ore 17, Scuola d’Infanzia

Capucci, Lugo

Domenica 29Il giardino di Gaia

Ore 11, Teatro Rasi, Ravenna

Galà per la Giornata Mondialedella Danza Federazione Nazionale Scuole di Danza

Ore 21, Teatro dei Fluttuanti,Argenta

Mercoledì 28L'ingegner Gadda va alla guerra con Fabrizio Gifuniun’idea di Fabrizio Gifuni da CarloEmilio Gadda e William Shakespeare

regia di Giuseppe Bertolucci

in collaborazione con Teatro delle

Briciole Solares Fondaz. delle Arti

Ore 20.30, Teatro Alighieri,

Ravenna.

Repliche il 29, il 30 e il 31

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Page 82: Palcoscenico 2011 2012

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www.accademiaperduta.it

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Supplemento a Ravenna&Dintorni, autorizzazione Tribunale di Ravennan. 1127 del 17 dicembre 2001

Direttore responsabile: Fausto Piazza

Hanno collaborato alla redazione: Federica Angelini, Alessandro Fogli, Serena Garzanti; Maria Cristina Giovanninie Erika Marchi (grafica).

Collaboratori: Chiara Bissi, Paolo Bolzani, Lorenzo Donati,Linda Landi.

Nella foto di copertina: una scena dall’opera “L’occasione fa il ladro” di Gioachino Rossini nell’allestimento del Rossini Opera Festival (1987)

Crediti fotografici: M. Alessi, G. Baldoni, A. Botticelli,M. Brescia, N. Cadeddu, B. Caroli, R. Cavalieri, G. Di Stefano, R. Masotti,A. Mela, T. Savoia, M. Secchi, N. Strocchi.

Editore: Reclam Edizioni e Comunicazione srl www.reclam.ra.itViale della Lirica 43, 48100 Ravenna tel. 0544 408312.

Direttore generale: Claudia Cuppi

Stampa: Galeati Industrie Grafiche spa www.galeati.it

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?EDIZIONI E COMUNICAZIONE

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Via Faentina 218s Fornace Zarrattini Ravennatel. 0544 463621 - [email protected]

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2011 / 2012

Supplemento gratuitoa “Ravenna & Dintorni”

nr. 464 del 17 novembre 2011

Redazione: [email protected]à: [email protected]

E D I Z I O N I E C O M U N I C A Z I O N E

Ricerca

Prosatestimonianze

Gianrico Carofiglio e le parole manipolate

+

affabulazioni

La lezione di Galilei secondo Marco Paolini

+

Danza e Operacoreografie

I passi di Sieni sulle arie di Bach

+

scenografie

I sogni realizzati di Pier Luigi Pizzi

+

l’attrice

Quel “West”con Francesca Mazza

+

genius loci

Il teatro nel bastionedella Città del Sale

+

la compagnia

Artefatti e l’epopea dell’oggi

+

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