#Attivismodigitale Cittadini Reattivi a Montecitorio: trasparenza, ascolto e dialogo.
PALAZZO MONTECITORIO · COLOSSEO Il Colosseo, originariamente conosciuto come Amphitheatrum Flavium...
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PALAZZO MONTECITORIO Palazzo Montecitorio è un edificio che si trova a Roma, ed è la sede della Camera dei
deputati.
L’ origine del nome del palazzo è ancora oggi incerta, infatti c’è chi ritiene che in
epoca romana vi si svolgessero le elezioni, quindi “mons citatorius”.
STORIA del PALAZZO MONTECITORIO Comunque, la storia del palazzo inizia nel Seicento quando Innocenzo X
commissionò al Bernini la realizzazione di una residenza per la famiglia Ludovisi.
Il Bernini realizzò allora Palazzo Montecitorio, che si adatta perfettamente al
territorio circostante.
I lavori del palazzo furono interrotti, e ripresero solo 30 anni dopo. Inoltre si cambiò
anche architetto alla morte del Bernini.
Il nuovo architetto,Carlo Fontana, modificò molto il progetto, anche se lasciò
invariate le caratteristiche principali, come la facciata convessa.
Finito, il palazzo fu sede del Governatorato di Roma, divenendo un palazzo
importante dal punto di vista giuridico.
Con l’Unità d’Italia, Palazzo Montecitorio assunse la funzione di ospitare la Camera
dei deputati.
PARLAMENTO ITALIANO
Il Parlamento italiano è uno degli enti più importanti del nostro Paese,il vero e
proprio cuore pulsante della nostra democrazia. E’ qui che si prendono le decisioni
più importanti in assoluto sulle leggi.
La Costituzione descrive lo status di Parlamento all’interno degli artt. 66,67,68 e 69.
In maniera specifica,il membro del Parlamento ha il potere di rappresentare la
Nazione che lo ha votato:egli riceve un mondato generale a svolgere le sue funzioni
da parte degli elettori e tale compito non è revocabile né da parte del collegio
territoriale che ha precedentemente eletto,né da parte del partito.
Oltre a questo,il mandato di un parlamentare non può essere un sindacato da un
punto di vista giuridico,ma solo politico,esclusivamente nelle forme e nei modi che
sono stati previsti precedentemente dalla Costituzione.
STORIA del PARLAMENTO ITALIANO
La storia del nostro Parlamento nasce a Palermo nel corso del 1812,anno in cui
l’allora Parlamento del Regno di Sicilia diede vita alla Costituzione Siciliana,che si
ispirò liberamente a quella spagnola di Cadice.
Il Parlamento così formato era composto da due camere,
Camera dei Comuni,i cui membri venivano eletti dal popolo,
Camera dei Pari,al cui interno c’erano invece gli ecclesiastici,aristocratici e
militari ,che rimanevano in carica a vita.
Le due camere potevano legiferare,ma il Re aveva sempre il diritto di veto.
Con il Regno di Sardegna si arriva allo Statuto Albertino,che trasformò la monarchia
da assoluta a costituzionale,dando vita ad un Parlamento formato anch’esso da due
camere:
il Senato Subalpino,i cui rappresentanti erano scelti dal Re,
la Camera dei Deputati,i cui rappresentanti erano votati.
Si arriva così al 1861,anno in cui nasce l’ Italia e in cui vede la vita il Parlamento del
Regno d’Italia.
Era Bicamerale e formato da due assemblee:
la Camera dei Deputati del Regno d’Italia, i cui membri erano eletti dal
popolo,
il Senato del Regno d’Italia,i cui rappresentanti erano nominati dal Re e
rimanevano in carica a vita.
Il Parlamento del Regno fu soppresso in maniera ufficiale il 2 giungo 1946,giorno in
cui nacque la Repubblica Italiana,con elezione al tempo stesso del’Assemblea
Costituente.
Entra in vigore,del 1o gennaio 1948,la Costituzione della Repubblica
Italiana,approvata dall’Assemblea Costituente,la quale creò una Repubblica
parlamentare con Parlamento Bicamerale:
la Camera dei Deputati,nota anche come “Camera Bassa”,
il Senato della Repubblica, noto invece come “Camera Alta”.
Nacquero,nel corso degli anni,anche delle assemblee regionali,in maniera
particolare dopo le elezioni regionali del 30 aprile 1947.
Da lì si formarono le basi che portarono poi alla nascita di tre regioni a “statuto
speciale”,cioè la Sardegna,la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige,mentre per il
Friuli Venezia Giulia occorrerà aspettare il 1963.
Oggi il Parlamento ha funzioni legislative,di indirizzo,di revisione costituzionale,di
informazione e di controllo,inoltre può svolgere sia la funzione giurisdizionale che
quella amministrativa.
FIDUCIA E SFIDUCIA.
Il Parlamento esercita una funzione di indirizzo nei confronti del Governo in primo
luogo attraverso lo strumento della fiducia politica:prima di iniziare la sua
attività,infatti,ogni Governo deve ottenere la fiducia del Parlamento che decide se
accordargliela o meno attraverso la votazione di una mozione di fiducia.
La fiducia deve essere accordata da entrambe le Camere.
E’ questo un momento particolarmente importante per la vita politica del Paese:di
qui la particolare solennità del voto con cui i parlamentari dicono,uno a uno,sì o no
al Governo,sfilando davanti al banco della Presidenza.
Se non ottiene la fiducia,il Governo si dimette.
Quando le Camere non riescono ad esprimere una maggioranza in grado di
sostenere un Governo,il Presidente della Repubblica le può sciogliere
anticipatamente e indire nuove elezioni.
I deputati e i senatori possono in ogni momento presentare una mozione di sfiducia
nei confronti del Governo. La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un
decimo dei componenti di una delle due Camere.
IL CONTROLLO DEL GOVERNO
Per attuare la sua funzione di controllo nei confronti del Governo, il Parlamento
dispone di vari strumenti:
le interrogazioni:domande scritte che i parlamentari presentano al Governo
per avere informazioni in merito a fatti specifici e su cosa si ha intenzione di
fare a riguardo,
le interpellanze:domande scritte che sollecitano chiarimenti sui motivi
dell’azione politica del Governo.
Fra le prerogative delle Camere c’è anche quella di poter indagare su materia di
interesse pubblico,attraverso la Costituzione di Commissione d’inchiesta,anche
bicamerali,che hanno gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria.
PATRIMONIO ARTISTICO del PALAZZO
MONTECITORIO A Palazzo Montecitorio si trovano più di mille dipinti e sculture datati tra il XVI e XX
secolo, alcune migliaia di incisioni e stampe di varie epoche, un nucleo consistente di
reperti archeologici e una discreta quantità di beni artistici, come: orologi, mobili
d'epoca, arazzi e busti.
Una buona parte di queste opere è di proprietà delle varie Soprintendenze e si trova
in deposito temporaneo presso la Camera dei deputati.
La rimanente parte del patrimonio artistico, rappresentata soprattutto da opere
d'arte moderna e contemporanea, è stata direttamente acquisita in proprietà dalla
Camera a partire dagli anni trenta.
Una piccola parte del patrimonio artistico è inoltre rappresentata da donazioni fatte
sia dagli artisti sia dagli eredi.
Nel corso della XIII legislatura, si è deciso di procedere alla restituzione, alle varie
Soprintendenze proprietarie, di un buon numero di opere collocate
temporaneamente alla Camera dei deputati per favorire la ricostituzione del
patrimonio museale di tali istituzioni.
Tra le opere più famose restituite si possono ricordare:
“La via del Calvario” realizzata da Mattia Preti,
“Ulisse e Nausicaa” elaborata da Michele Desubleo,
“Le quattro stagioni” fatta da Guido Reni,
“Fiori e cacciagione” compiuta da Giuseppe Recco,
“Venere dormiente” sviluppata da Luca Giordano,
Il palazzo ospita comunque diverse opere d'arte di grande valore che servono per
abbellire l'edificio dopo i lavori di ampliamento del 1918, tra le tante è presente
nella nuova Aula dei Gruppi Parlamentari anche l'opera "Orme di Leggi", di Maria
Lai. L’opera più nota è forse il grande “Fregio” di Giulio Aristide Sartorio, una tela
lunga 105 metri e alta 4 che racconta allegoricamente la storia della civiltà italiana.
Fregio di Giulio
Aristide Sartorio
Le Sale principali sono:
La Sala della Regina: era un tempo riservata alla Regina di casa Savoia, che
attendeva qui la fine del discorso della Corona, con cui il Re inaugurava la
sessione parlamentare.
Il Corridoio dei busti: articolato su tre bracci intorno al Cortile d’onore,
accoglie i busti dei maggiori personaggi della storia del Risorgimento, come
Cavour, Garibaldi, Cattaneo, Mazzini.
Il Cortile d’onore: dapprima semicircolare, secondo il progetto di Carlo
Fontana, ospitò la prima Aula della Camera nel 1871. Nel corso dei rifacimenti
realizzati dall’architetto Basile venne ridisegnato in forma quadrata.
Velario e copertura dell’Aula.
La Sala della Lupa:in questa sala, contraddistinta da una copia in bronzo della
Lupa capitolina, il 10 giugno 1946 fu proclamato l’esito del referendum che
decretò la nascita della Repubblica.
L’Archivio legislativo:raccoglie tutti gli atti parlamentari.
Il Fregio di G. A. Sartorio: opera imponente, caratterizzata da un dinamismo e
una plasticità compositiva di straordinaria qualità.
La Sala del Casellario: è un ambiente con le pareti completamente occupate
da 630 caselle della posta, una per ciascun deputato,ricavate in scaffali lignei.
La Sala Aldo Moro:il 13 maggio 2008 la storica Sala Gialla è stata intitolata ad
Aldo Moro per onorare la memoria dello statista assassinato e degli uomini
della sua scorta.
L’Aula: l’Aula di Montecitorio fu progettata da Basile ai primi del Novecento in
stile liberty. Interamente rivestita in legno, è sovrastata da un luminoso
velario in vetro colorato opera di Giovanni Beltrami.
La Sala del Cavaliere: in questo grande salone sono ricevute le delegazioni
straniere. Il Cavaliere in questione è il soggetto di un dipinto di scuola
modenese del Settecento.
Il Transatlantico: proprio accanto all’Aula, è il luogo dove fra una seduta e
l’altra sostano e s’incontrano i deputati (per questo è anche detto il “Corridoio
dei passi perduti”). Gli arredi, opera in stile liberty della ditta Ducrot di
Palermo su disegno di Basile, ricordano quelli delle grandi navi dell’epoca.
La Sala del Mappamondo:sala multimediale che prende il nome da un antico
mappamondo che la sovrasta, era anticamente sede della Biblioteca della
Camera.
La Galleria dei Presidenti: i ritratti dei Presidenti della Camera e di alcuni
Presidenti delle Assemblee parlamentari degli Stati preunitari sono raccolti
sulle pareti di questo ampio corridoio.
La Sala Verde: ambiente in stile liberty dagli arredi verdi e dal lucernario
floreale. Viene usata per la lettura dei giornali dai deputati che attendono
l’inizio dei lavori in Aula.
Sala della
Regina
Corridoio dei
Busti
Transatlantico
COLOSSEO Il Colosseo, originariamente conosciuto come Amphitheatrum Flavium (italiano:
Anfiteatro Flavio) o semplicemente come Amphitheatrum, è il più grande anfiteatro
del mondo, situato nel centro della città di Roma.
In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 75.000, è il più
importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell'antica
Roma che sia giunto fino a noi, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città
di Roma e uno dei simboli d'Italia.
La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 72 d.C. ed inaugurato da Tito nell'80,
con ulteriori modifiche apportate durante l'impero di Domiziano.
L'edificio forma un ovale di 527 metri di perimetro.
La struttura esprime con chiarezza le concezioni architettoniche e costruttive
romane della prima Età imperiale, basate rispettivamente sulla linea curva e
avvolgente offerta dalla pianta ovale e sulla complessità dei sistemi costruttivi.
Il nome "Colosseo" si diffuse solo nel Medioevo e deriva dall'aggettivo latino
"colosseum" dovuto alla vicinanza della colossale statua bronzea di Nerone.
Presto l'edificio divenne simbolo della città imperiale, definendo i modelli per lo
svago e il divertimento del popolo.
Infatti,anticamente era usato per gli spettacoli di gladiatori e altre manifestazioni
pubbliche.
Il Colosseo ospitava i giochi dell'anfiteatro, che comprendevano: lotte tra animali,
l'uccisione di condannati da parte di animali feroci o altri tipi di esecuzioni e i
combattimenti tra gladiatori.
Le attività seguivano un programma codificato: la mattina c'erano i combattimenti
fra gli animali o fra un gladiatore e un animale, all'ora di pranzo si eseguivano le
condanne a morte e solo nel pomeriggio si svolgevano i combattimenti fra
gladiatori.
Per l'inaugurazione dell'edificio, l'imperatore Tito diede dei giochi che durarono tre
mesi, durante i quali morirono circa 2.000 gladiatori e 9.000 animali.
Invece per celebrare il trionfo di Traiano sui Daci vi combatterono 10.000 gladiatori.
Purtroppo si ritrovò anche ad essere sede di martirio di numerosi cristiani.
Non più in uso dopo il VI secolo, l'enorme struttura venne variamente riutilizzata nei
secoli, anche come cava di materiale.
Oggi è un simbolo della città di Roma e una delle sue maggiori attrazioni turistiche
sotto forma di monumento archeologico regolarmente visitabile.
Oggi le sue condizioni di salute destano preoccupazione, visto che studi sulla sua
struttura hanno evidenziato oltre 3.000 lesioni.
Inoltre, nel 2012 è avvenuta la scoperta di un'inclinazione di 40 cm della struttura,
probabilmente a causa di un cedimento della platea di fondazione su cui poggia.
Lavoro realizzato da: -Costanzo Francesco,
-Della Volpe
Mariarita,
-Iacone Federica,
-Inquieto Nicola.
Alunni della classe
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