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[PAG.41] L'ultima astronave Murray Leinster N.307 - 5 Maggio 1963 (The Last Space Ship, [1949]) Che le invenzioni più meravigliose, le più grandi conquiste tecniche siano destinate a portarci soprattutto dei guai, è opinione molto diffusa tra gli scrittori di fantascienza. Qui un ingegnoso circuito disciplinare, vero miracolo della scienza, viene subito utilizzato per ridurre la nostra galassia in stato di schiavitù; e un altro ritrovato altrettanto rivoluzionario, la transmateria, fa retrocedere la galassia accanto a un caotico e tenebroso medioevo. La luce, la liberazione, verranno da dove meno le si aspetta: I'ultima astronave, un vecchio pezzo da museo, e il suo intraprendente pilota. Il risveglio dell'Abisso John Wyndham N.307 bis - 12 Maggio 1963 (The Kraken Wakes, [1953]) Le richieste sempre più numerose di vecchi e nuovi lettori di Urania ci hanno convinti della necessità di ripubblicare i migliori romanzi, ormai introvabili, usciti nella collana durante i suoi dieci anni di vita. In questa serie parallela che si inizia con « Il risveglio dell'abisso », uno dei più famosi romanzi di John Wyndham, non pubblicheremo tuttavia soltanto ristampe, ma anche opere che per la loro particolare mole avrebbero potuto trovare posto solo in altrettanti numeri «speciali » di Urania. La lunga ombra della fine Jack Danvers N.308 - 19 Maggio 1963 (The End of It All, 1962) Le lontane ipotesi romanzesche, paradossali, mostruose, utopistiche che la fantascienza continuamente propone, hanno fra l'altro anche il merito di abituarci a guardare ciò che ci sta vicino con l'occhio di chi si chiede « che cosa succederebbe se... ». Ora un giovane scrittore australiano (come N. Shute, autore de L'ultima spiaggia), applica questo « se » non al nostro domani, ma addirittura al nostro « oggi ». Il risultato è uno di quei libri così spietatamente persuasivi che al lettore resta solo da augurarsi di non doverli mai vivere. Vita con gli automi James White N.309 - 2 Giugno 1963 (Second Ending, [1961]) L'automa è un personaggio molto discusso, e non solo da oggi, nella letteratura fantastica Ci è stato presentato ora come un prezioso servitore dell'uomo, ora come un rivale insidioso, ora come uno strumento di progresso, ora come un implacabile, incontrollabile distruttore James White aggiunge ora a questa vasta gamma di prospettive una sua originale, estremistica visione, fondendo al tema dei robot quello dell'immortalità e quello, inconsueto, di Robinson Crusoe. Colui che sussurrava nel buio H. P. Lovecraft N.310 - 16 Giugno 1963 (The Whisperer in Darkness) I tre racconti, inediti in Italia, che presentiamo, sono non solo tra i più celebri ma anche tra i più caratteristici di Lovecraft; i foschi paesaggi della Nuova Inghilterra, le antiche case della Boston puritana, il ricordo incombente dei processi alle streghe, le presenze extraumane o subumane che gettano a poco a poco il terrore fra gli uomini, tutti i temi cari a questo straordinario pittore dell'ignoto, sono qui rappresentati in una personalissima, allucinata galleria. L'americano H. P. Lovecraft, morto quasi sconosciuto nel 1937, gode oggi in tutto il mondo di una fama crescente. Negli Stati Uniti, una casa editrice sorta si può dire al solo scopo di pubblicare le sue opere, va raccogliendo perfino i suoi appunti, le sue note, le sue pagine sparse. In Francia, sono stati tradotti, in quattro volumi, i suoi racconti completi, e in molti Paesi europei varie antologie hanno proweduto a far conoscere il suo nome. Anche il cinema ha cominciato a interessarsene, e per l'anno in corso si annunciano tre film tratti da tre sue novelle. In Italia, patria del cavillo, un gravissimo, paralizzante quesito lo ha finora tenuto lontano dal grande pubblico: è Lovecraft da considerarsi l'ultimo discendente di Poe, da mettersi quindi nello scaffale dell'orrido, del soprannaturale; o si deve invece vedere in lui un precursore della fantascienza? Urania, ritenendo che nel caso di un narratore del livello di Lovecraft simili perplessit à siano per lo meno fuori luogo, gli ha dedicato questo numero della rivista; e lascia libero campo ai lettori di pronunciarsi in merito all'opportunità della nostra iniziativa. Deserto d'acqua J. G. Ballard N.311 - 30 Giugno 1963 (The Drowned World, [1962]) Un cataclisma naturale è il tema anche di questo nuovo romanzo di J. G. Baliard. Ma mentre ne « Il vento dal nulla » (Urania n. 288) la catastrofe veniva descritta nella sua paurosa progressione, giorno per giorno, qui, la narrazione comincia a cose fatte: la terra è sommersa, i superstiti si aggirano in una sterminata laguna, dove i monumenti della civiltà, le più orgogliose costruzioni dell'uomo, che ancora affiorano, sono diventati elementi di un mondo spettrale, ignoto e pericoloso come una giungla. L'uomo disintegrato Alfred Bester N.312 - 14 Luglio 1963 ([The] Demolished Man, [1953]) Il problema - o la speranza - della telepatia ha suggerito agli scopritori di f.s. migliaia di pagine, quasi tutte di una scoraggiante ingenuità; abbiamo quindi pensato di ripubblicare qui il famoso romanzo di Bester, vero e proprio « classico » sull'argomento, già apparso anni fa, a puntate, su altro periodico Mondadori, e che pensiamo sia sfuggito,alla maggior parte dei lettori di Urania. E un'opera di eccezionale ingegnosità, dove la trasmissione del pensiero diventa l'arma di un duello mortale tra un assassino e un detective insoliti. Crociera nell'infinito Alfred E. van Vogt N.312 bis - 21 Luglio 1963 (The Voyage of the Space Beagle, [1951]) Un altro famoso maestro della fantascienza, I' americano Van Vogt, ritorna in questo seondo numero dei «Capolavori di Urania» con un classico dell'esplorazione e delI'avventura spaziale. Una spedizione terrestre, in una lunga « crociera » scientifica effettuata su mondi lontani, conduce una stupefacente partita di caccia grossa fra mostruosi e intelligenti esemplari di una terrificante fauna galattica. I testimoni di Joenes Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di immaginarie testimonianze future sulla vita e su viaggi di un quasi mitico personaggio, è in realtà una brillantissima e pungente satira dell'America d'oggi e di tutta la società moderna, viste attraverso gli occhi ingenui, ma proprio per questo spregiudicati, implacabili, del giovane Joenes, il quale, partito con lo scopo di conoscere il mondo, finisce poi per diventarne, al termine delle sue strabilianti avventure il più grande e ascoltato profeta. Avventure sui pianeti AA.VV. N.314 - 11 Agosto 1963 Come una sorta di numero speciale per il mese delle vacanze, Urania presenta questa variopinta antologia intorno a un tema che le promettenti imprese degli astronauti russi e americani hanno reso più che mai attuale; le avventure spaziali, gli incontri con paesaggi e creature extraterrestri sono all'origine stessa della letteratura fantascientifica, e il brivido della scoperta, del mistero, dell'ignoto non ha certo perduto il potere di affascinare autori e lettori. Un grande maestro di questo filone, è oggi considerato l'americano Stanley G Weinbaum morto nel 1933, a 33 anni; nei quindici mesi della sua folgorante carriera di scrittore, egli pubblic ò una serie di racconti, i due più famosi dei quali appaiono in questo fascicolo: Odissea su Marte, e L'isola di Proteo. Accanto a lui figura Clifford D Simak, altro grande « inventore» di faune e flore strabilianti; e restando sul nostro pianeta, troviamo i poveri vampiri di Brown, e le apparizioni marine di Miller. Mentre un insolitamente poetico Sheckley ci porta in quel limbo spaziale che è la fascia degli asteroidi.

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[PAG.41] L'ultima astronave Murray Leinster N.307 - 5 Maggio 1963 (The Last Space Ship, [1949]) Che le invenzioni più meravigliose, le più grandi conquiste tecniche

siano destinate a portarci soprattutto dei guai, è opinione molto diffusa

tra gli scrittori di fantascienza. Qui un ingegnoso circuito disciplinare,

vero miracolo della scienza, viene subito utilizzato per ridurre la nostra

galassia in stato di schiavit ù; e un altro ritrovato altrettanto rivoluzionario,

la transmateria, fa retrocedere la galassia accanto a un caotico e

tenebroso medioevo. La luce, la liberazione, verranno da dove meno le

si aspetta: I'ultima astronave, un vecchio pezzo da museo, e il suo intraprendente pilota.

Il risveglio dell'Abisso John Wyndham N.307 bis - 12 Maggio 1963 (The Kraken Wakes, [1953]) Le richieste sempre più numerose di vecchi e nuovi lettori di Urania ci

hanno convinti della necessit à di ripubblicare i migliori romanzi, ormai

introvabili, usciti nella collana durante i suoi dieci anni di vita. In questa

serie parallela che si inizia con « Il risveglio dell'abisso », uno dei più

famosi romanzi di John Wyndham, non pubblicheremo tuttavia soltanto

ristampe, ma anche opere che per la loro particolare mole avrebbero

potuto trovare posto solo in altrettanti numeri «speciali » di Urania.

La lunga ombra della fine Jack Danvers N.308 - 19 Maggio 1963 (The End of It All, 1962) Le lontane ipotesi romanzesche, paradossali, mostruose, utopistiche

che la fantascienza continuamente propone, hanno fra l'altro anche il

merito di abituarci a guardare ciò che ci sta vicino con l'occhio di chi si

chiede « che cosa succederebbe se... » . Ora un giovane scrittore

australiano (come N. Shute, autore de L'ultima spiaggia), applica questo

« se » non al nostro domani, ma addirittura al nostro « oggi ». Il risultato

è uno di quei l ibri così spietatamente persuasivi che al lettore resta solo

da augurarsi di non doverli mai vivere.

Vita con gli automi James White N.309 - 2 Giugno 1963 (Second Ending, [1961]) L'automa è un personaggio molto discusso, e non solo da oggi, nella

letteratura fantastica Ci è stato presentato ora come un prezioso

servitore dell'uomo, ora come un rivale insidioso, ora come uno

strumento di progresso, ora come un implacabile, incontrollabile

distruttore James White aggiunge ora a questa vasta gamma di

prospettive una sua originale, estremistica visione, fondendo al tema dei

robot quello dell'immortalit à e quello, inconsueto, di Robinson Crusoe.

Colui che sussurrava nel buio H. P. Lovecraft N.310 - 16 Giugno 1963 (The Whisperer in Darkness) I tre racconti, inediti in Italia, che presentiamo, sono non solo tra i più

celebri ma anche tra i più caratteristici di Lovecraft; i foschi paesaggi

della Nuova Inghilterra, le antiche case della Boston puritana, il ricordo

incombente dei processi alle streghe, le presenze extraumane o

subumane che gettano a poco a poco il terrore fra gli uomini, tutti i temi

cari a questo straordinario pittore dell'ignoto, sono qui rappresentati in

una personalissima, allucinata galleria.

L'americano H. P. Lovecraft, morto quasi sconosciuto nel 1937, gode oggi in tutto il mondo di una

fama crescente. Negli Stati Uniti, una casa editrice sorta si può dire al solo scopo di pubblicare le

sue opere, va raccogliendo perfino i suoi appunti, le sue note, le sue pagine sparse. In Francia,

sono stati tradotti, in quattro volumi, i suoi racconti completi, e in molti Paesi europei varie

antologie hanno proweduto a far conoscere il suo nome. Anche il cinema ha cominciato a

interessarsene, e per l'anno in corso si annunciano tre film tratti da tre sue novelle. In Italia, patria

del cavillo, un gravissimo, paralizzante quesito lo ha finora tenuto lontano dal grande pubblico: è

Lovecraft da considerarsi l'ultimo discendente di Poe, da mettersi quindi nello scaffale dell'orrido,

del soprannaturale; o si deve invece vedere in lui un precursore della fantascienza? Urania,

ritenendo che nel caso di un narratore del livello di Lovecraft simili perplessit à siano per lo meno

fuori luogo, gli ha dedicato questo numero della rivista; e lascia libero campo ai lettori di

pronunciarsi in merito all'opportunit à della nostra iniziativa.

Deserto d'acqua J. G. Ballard N.311 - 30 Giugno 1963 (The Drowned World, [1962]) Un cataclisma naturale è il tema anche di questo nuovo romanzo di J. G.

Baliard. Ma mentre ne « Il vento dal nulla » (Urania n. 288) la catastrofe

veniva descritta nella sua paurosa progressione, giorno per giorno, qui,

la narrazione comincia a cose fatte: la terra è sommersa, i superstiti si

aggirano in una sterminata laguna, dove i monumenti della civilt à, le p iù

orgogliose costruzioni dell'uomo, che ancora affiorano, sono diventati

elementi di un mondo spettrale, ignoto e pericoloso come una giungla.

L'uomo disintegrato Alfred Bester N.312 - 14 Luglio 1963 ([The] Demolished Man, [1953]) Il problema - o la speranza - della telepatia ha suggerito agli scopritori di

f.s. migliaia di pagine, quasi tutte di una scoraggiante ingenuit à;

abbiamo quindi pensato di ripubblicare qui il famoso romanzo di Bester,

vero e proprio « classico » sull 'argomento, già apparso anni fa, a

puntate, su altro periodico Mondadori, e che pensiamo sia sfuggito,alla

maggior parte dei lettori di Urania. E un'opera di eccezionale

ingegnosit à, dove la trasmissione del pensiero diventa l'arma di un

duello mortale tra un assassino e un detective insoliti.

Crociera nell'infinito Alfred E. van Vogt N.312 bis - 21 Luglio 1963 (The Voyage of the Space Beagle, [1951]) Un altro famoso maestro della fantascienza, I' americano Van Vogt,

ritorna in questo seondo numero dei «Capolavori di Urania » con un

classico dell'esplorazione e delI'avventura spaziale. Una spedizione

terrestre, in una lunga « crociera » scientifica effettuata su mondi lontani,

conduce una stupefacente partita di caccia grossa fra mostruosi e

intelligenti esemplari di una terrificante fauna galattica.

I testimoni di Joenes Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa

raccolta di immaginarie testimonianze future sulla vita e su viaggi di un

quasi mitico personaggio, è in realt à una brillantissima e pungente satira

dell'America d'oggi e di tutta la società moderna, viste attraverso gli

occhi ingenui, ma proprio per questo spregiudicati, implacabili, del

giovane Joenes, il quale, partito con lo scopo di conoscere il mondo,

finisce poi per diventarne, al termine delle sue strabilianti avventure il più

grande e ascoltato profeta.

Avventure sui pianeti AA.VV. N.314 - 11 Agosto 1963 Come una sorta di numero speciale per il mese delle vacanze, Urania

presenta questa variopinta antologia intorno a un tema che le

promettenti imprese degli astronauti russi e americani hanno reso più

che mai attuale; le avventure spaziali, gli incontri con paesaggi e

creature extraterrestri sono all'origine stessa della letteratura

fantascientifica, e il brivido della scoperta, del mistero, dell'ignoto non ha

certo perduto il potere di affascinare autori e lettori. Un grande maestro

di questo filone, è oggi considerato l'americano Stanley G Weinbaum

morto nel 1933, a 33 anni; nei quindici mesi della sua folgorante carriera di scrittore, egli pubblic ò

una serie di racconti, i due più famosi dei quali appaiono in questo fascicolo: Odissea su Marte, e

L'isola di Proteo. Accanto a lui figura Clifford D Simak, altro grande « inventore» di faune e flore

strabilianti; e restando sul nostro pianeta, troviamo i poveri vampiri di Brown, e le apparizioni

marine di Miller. Mentre un insolitamente poetico Sheckley ci porta in quel limbo spaziale che è la

fascia degli asteroidi.

Page 2: [PAG.41] - URANIA · 2010. 1. 21. · Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di

[PAG.42] Camminavano come noi Clifford D. Simak N.315 - 25 Agosto 1963 (They Walked Like Men, [1963]) La crisi degli alloggi, che deve essere molto sentita anche negli Stati

Uniti, ha probabilmente ispirato a Clifford Simak questo suo recentissimo

libro, dove si dimostra come la sempre più difficile situazione in cui si

trovano gli abitanti delle moderne metropoli possa avere, in realt à,

un'origine extraterrestre, possa dipendere dalle oscure manovre di una

razza d'invasori spaziali. E che l'umanità debba infine la sua salvezza

non alla propria intelligenza o alle proprie armi, ma a un'altra « razza »,

tra le meno nobili del nostro pianeta, non è che una delle molte trovate di questo ironico e

movimentato romanzo.

L'abitatore Kenneth F. Gantz N.316 - 8 Settembre 1963 (Not in Solitude, 1959) L'astronave ferma sui suoi supporti, il pianeta che sembra deserto, la

pattuglia che non ritorna: è un inizio secondo la grande tradizione

fantascientifica; e questo forte e ben congegnato romanzo dimostra che

tale tradizione d'avventura, di scoperta, di mistero, è ancora ben viva. Il

problema qui è duplice: tensione e incomprensione all'interno

dell'astronave, insidiosa e schiacciante minaccia all'esterno; e solo dopo

molte peripezie i due temi giungeranno a una drammatica, infuocata

confluenza.

Delitto alla base spaziale Charles Eric Maine N.317 - 22 Settembre 1963 (Spaceway[s. A Story of the Very Near Future], [1953]) Trasmesso originariamente come radiodramma della BBC, e poi tradotto

per lo schermo questo romanzo è senza dubbio l'opera pi ù singolare di

C.E. Maine. autore notissimo anche da noi, e di cui a Urania » ha

pubblicato di recente « Il grande contagio ». Ci ò che qui Maine ha

tentato è né più né meno che un esperimento: I'incrocio fra la F.S. e il

poliziesco. Il risultato - i nostri colleghi dei « Gialli » ci consigliano di non

parlare in anticipo dell'intreccio - è una lettura agile, brillante, e beninteso non manca di

suspense.

Cronache della Galassia Isaac Asimov N.317 bis - 29 Settembre 1963 (F[o]undation, [1951]) Avevamo annunciato che ne « I capolavori di Urania » sarebbero apparsi

non soltanto romanzi già editi, ma anche opere di particolare importanza

e prestigio non ancora note al pubblico italiano; « Cronache della

Galassia » di Isaac Asimov ci sembra il titolo che meglio di ogni altro si

presta a inaugurare la scia dei grandi inediti. Si tratta del primo romanzo

di una trilogia di amplissimo respiro, che narra le vicende di uno

sterminato Impero Galattico, lungo un arco di quasi un millennio. La

decadenza e lo sbriciolamento dell ' immensa organizzazione, il colpo di stato del geniale Hari

Seldon che tenta di arginare la « crisi », e la costituzione delle due misteriose Fondazioni,

destinate in un lontano futuro a ridare ordine e sicurezza all' impero. A « Cronache della Galassia

», costruita in modo da potersi leggere come un'opera a se stante, seguiranno « Il crollo della

galassia centrale » e « L'altra faccia della spirale ». Operazione antimostro Darrel T. Langart N.318 - 6 Ottobre 1963 (Anything You Can Do, [1962]) L'immenso bestione che con furia abbatte mugghiando i grattacieli è

ormai confinato nel recinto della fantascienza filmata; in quella scritta, il

« mostro » è diventato personaggio spesso rispettabile, che ha i suoi

problemi anche lui. In questo romanzo, da una situazione alquanto

elementare - la caccia al solito killer venuto dallo spazio - si sviluppa,

con una serie di capovolgimenti e colpi di scena, una vicenda assai più

complessa e imprevedibile di quanto si possa sospettare da principio,

una « operazione » tra le più originali che si siano viste nella gi à lunga storia delle relazioni fra gli

uomini e gli extraterrestri.

Il diluvio John Creasey N.319 - 20 Ottobre 1963 (The Flood, [1956]) Nonostante il titolo, e nonostante ci ò che pensano gli abitanti di molti

villaggi e città inglesi, questo non è un romanzo -cataclisma. L'acqua che

minaccia la vita di migliaia di persone non viene dal cielo: il dottor

Palfrey, che i lettori di Urania hanno gi à conosciuto, si trova anche qui di

fronte a un mistero che ha insieme i caratteri della fantascienza e del

thriller, impegnato a combattere una prodigiosa tartaruga artificiale e gli

inesplicabili, oscuri scopi del suo creatore.

Vulcano 3 Philip K. Dick N.320 - 3 Novembre 1963 (Vulcan's Hammer, [1960]) Affidare a un gigantesco, perfezionatissimo cervello elettronico il

controllo del mondo pu ò essere l'unico modo per mantenere l'equilibrio

internazionale. E ribellarsi a questo infallibile, meccanico governo, voler

restituire agli uomini la « libertà di sbagliare » pu ò essere un'impresa

nobile e coraggiosa. Ma le due fazioni che si affrontano in questo

romanzo non sanno di essere, in realtà , semplici pedine in una guerra

segreta e ben più micidiale, non sospettano che le forze in campo hanno

ambizioni e poteri di ben più vasta e definitiva portata.

Otto racconti Arthur C. Clarke & J. G. Ballard N.321 - 17 Novembre 1963 Crediamo di far cosa gradita ai lettori presentando qui, una accanto

all'altra, due diverse facce della fantascienza: i quattro racconti di Arthur

Clarke, tutti recentissimi, confermano ancora una volta la sua vena di

lucido e drammatico cronista di avventure spaziali, mentre Ballard,

I'astro nascente della F.S. inglese, ci propone quattro gelidi e

indimenticabili tipi di follie, da quella privata di un uomo che diventa

pazzo, a quella collettiva, dove a impazzire è tutta la societ à.

Cristalli sognanti Theodore Sturgeon N.321 bis - 24 Novembre 1963 (The Dreaming Jewels, [1950]) Due alberi comunissimi pongono, messi uno accanto all'altro, un enigma

stupefacente, e offrono a un comunissimo uomo le chiavi per il dominio

del mondo. Ma al tema centrale del fanatico ossessionato dalla sete di

grandezza e dotato di poteri inauditi, Theodore Sturgeon intreccia

magistralmente i fili di poesia e d'angoscia che gli sono cari, e che fanno

di lui uno degli scrittori pi ù umani e « completi » che conti la fantascienza

arnericana.

Messaggio per Plutone David Grinnell N.322 - 1 Dicembre 1963 (The Martian Missile, [1959]) Autostoppista interplanetario si potrebbe definire il protagonista di questo

vivacissimo romanzo che vede un uomo dei nostri tempi coinvolto per

caso, e per forza, in una faccenda molto pi ù grossa di lui e della Terra,

che lo scaraventa, a bordo di inauditi veicoli, da un punto all'altro del

sistema solare. Impariamo tuttavia che se anche la missione che ci

affidano è molto rischiosa e alquanto insolita, conviene svolgerla con

serietà: perch é degli extraterrestri si potrà dire qualunque cosa, ma non

che non paghino. Una famiglia marziana Robert A. Heinlein N.323 - 15 Dicembre 1963 (Podkayne of Mars, [1962] 1963) Congiure interplanetarie, ordigni di morte, mostri spaziali, awenture,

pericoli, colpi di scena gremiscono le pagine di questo romanzo «

natalizio » appena uscito con grande successo in America. La novit à, la

trovata - e nelle opere di Heinlein c'è sempre una trovata - è questa volta

il diario di una « ragazza di buona famiglia marziana », una cronaca

spigliata, impertinente, divertentissima di un drammatico viaggio fatto nel

sistema solare che segna l'apparizione del primo vero personaggio

femminile nella letteratura fantascientifica.

B.C. J. Hart N.323 bis - 22 Dicembre 1963 Tutte le striscie di Johnny HartJohnny Hart pubblicate su Urania fino al

giugno 1963 più altro materiale inedito.

Page 3: [PAG.41] - URANIA · 2010. 1. 21. · Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di

[PAG.43] Il tempo e le stelle John Brunner & Chad Oliver N.324 - 29 Dicembre 1963 (Listen! The stars - Transfusion) Per questo numero natalizio abbiamo affiancato due misteri che una

volta tanto non è esagerato definire affascinanti: quello delle origini

dell'uomo, nel quale la macchina del tempo permette infine di scoprire -

o non scoprire la sensazionale verit à. E quello della vita sulle stelle, che

qui si presenta sotto forma di una singolarissima mania collettiva; una

sorta di febbre dell'ascolto cui nessun essere umano riesce a sottrarsi; ci

si mette anche la polizia segreta, ed è infatti un suo agente dei più

preparati e coraggiosi che sapr à giungere alla drammatica soluzione.

Sbarco nel cratere Murray Leinster N.325 - 12 Gennaio 1964 (Operation Terror, 1962) Un oggetto non identificato precipita, sollevando un'immensa colonna

d'acqua, in un lago vulcanico in una zona montagnosa degli Stati Uniti. E

subito cominciano i sintomi classici dell'invasione: campi magnetici

paralizzanti, raggi misteriosi, sparizioni di persone. Ma Murray Leinster,

uno dei più smaliziati scrittori che abbia la f. s., non si contenta di cos ì

poco, e arricchisce questo tema sempre gradito ai lettori di nuovi,

imprevedibili sviluppi, di un folgorante colpo di scena.

Schiavi degli invisibili Eric Frank Russel N.325 bis - 19 Gennaio 1964 (Sinister Barrier, [1939, 1943]) Nella ormai ricchissima galleria di creature maligne che la FS ha

inventato, questi Vitoni di Russell occupano un posto altrettanto

sensazionale dei Trifidi di Wyndham. Con una importante differenza:

mentre i Trifidi sono visibili a occhio nudo e sembrano innocui, i Vitoni

sono invisibili, e solo una fortuita scoperta permette all'umanit à di capire

infine che cosa stia succedendo, e anzi, di rendersi conto che il nostro

passato e la stessa nostra storia millenaria, seguono forse da sempre il

corso voluto da questi feroci e insaziabili parassiti.

La missione del tenente Truant Gordon R. Dickson N.326 - 26 Gennaio 1964 (Naked to the Stars, [1961]) Il soldato che perde la memoria dopo un combattimento è un caso

abbastanza frequente, in guerra; ma il tenente Truant, che ha espugnato

alla testa del suo reparto una citt à su un pianeta ostile, non è uno

smemorato. Ricorda tutto, di sé e degli altri: nella sua mente c'è solo un

piccolo vuoto di poche ore. Che cosa è successo in quel breve

intervallo? Cosa ha fatto? Cosa gli hanno fatto? E' per trovare la risposta

a queste domande che Truant tornerà nell'esercito spaziale e darà un

nuovo indirizzo alla sua carriera e alla sua vita. Psychon Daniel F. Galouye N.327 - 9 Febbraio 1964 (Lords of the Psychon, 1963) Le citt à della forza: enormi prismi, obelischi, cubi, cilindri, romboidi,

cupole, piramidi, dai colori abbacinanti e corruschi... Qui s'annidano i

Padroni del Psychon! « E il giorno dell'orrore » s'avvicina di nuovo. Una

data ormai ricorrente sulla Terra, in cui una sinistra rete luminescente

s'accampa contro il cielo, e l'umanit à superstite si contorce in preda a

tormenti senza nome. Ogni anno la Rete dell'Orrore si stringe di più . E

un piccolo gruppo di uomini dalle uniformi stracciate, miseri resti

dell'Esercito e della Marina degli Stati Uniti, è tutto ciò che rimane per salvare la Terra dalla

caduta finale nel mostruoso universo dei Padroni del Psychon.

Il pianeta degli schiavi Laurence M. Janifer N.328 - 23 Febbraio 1964 (Slave Planet, [1963]) Non c'è niente di male a far lavorare, senza pagarli, dei coccodrilli bipedi,

di indole mansueta e disciplinata; ma le cose cambiano se si scopre che

l'intelligenza di questa razza di schiavi è di gran lunga superiore

all'intelligenza degli animali, anzi si avvicina al livello dei padroni, cio è

degli uomini. La situazione diventa allora esplosiva, tanto pi ù se gli

sfruttatori sono in pochi, su un pianeta lontanissimo, e gli sfruttati,

bench é inermi e primitivi, sono in molti e, inoltre, possono contare su

aiuti insperati.

Evasione nel caos Jane Roberts N.329 - 8 Marzo 1964 (The Rebellers, [1963]) All'infuori di poche isole dove ancora esiste un minimo di

organizzazione, l'umanità vive nel più completo abbandono. I governi

hanno perduto ogni autorit à , la polizia e l 'esercito sono impotenti a

controllare i milioni di affamati che s'aggirano come larve per le città e le

campagne. Nessuno lavora più , la gente vive di rapine, muore di ogni

malattia. E' la fine della civiltà ? Non c'è davvero nessun modo per

impedire che gli uomini regrediscano allo stato animale? E quali sono i

veri obiettivi di quei pochi che ancora lottano contro il caos?

Il crollo della galassia centrale Isaac Asimov N.329 bis - 15 Marzo 1964 (Foundation and Empire, [1952]) L'immenso impero galattico è scosso dai sussulti dell'agonia, dilaniato da

sanguinose lotte intestine, e le autorit à centrali non sono più in grado di

tenere a freno le rivolte che scoppiano da ogni parte. Da questa caotica

situazione emerge una nuova temibilissima forza: una sorta di milizia

privata che con astuzia si impadronisce via via di tutte le leve di

comando. Il suo capo è un avventuriero misterioso dotato, a quanto si

dice, di poteri sovrumani: il Mutante. Chi è ? Da dove viene? Dove si

nasconde? Troppo tardi coloro che vogliono annientarlo accorgeranno che il Mutante è pi ù forte e

più vicino di quanto sospettino. Atterraggio proibito John Brunner N.330 - 22 Marzo 1964 (Astronauts Must Not Land, [1963]) Un giornalista americano, anche se specializzato in materie scientifiche,

è per mestiere molto sospettoso e molto intraprendente. Tanto più se gli

capita di vedere sul marciapiede opposto una persona che dovrebbe

trovarsi a migliaia di anni luce dalla Terra. Tanto pi ù se si accorge che i

pezzi grossi dicono soltanto una parte della verit à. Tanto più se l'altra

parte della verit à gliela dice irrefutabilmente la pellicola della sua

macchina fotografica quando nell'America centrale si verifica la più

sensazionale allucinazione collettiva di tutti i tempi.

Gli incappucciati d'ombra Edmond Hamilton N.331 - 5 Aprile 1964 (The Haunted Stars, [1960]) La scoperta dei resti di una civilt à sconosciuta è gi à un fatto

sensazionale sulla Terra Quando poi i ritrovamenti avvengono sulla

Luna, I'entusiasmo e l'eccitazione degli eruditi chiamati a decifrare

l'enigma non conoscono limiti. Ma in questo romanzo dai continui colpi di

scena, I'archeologia rappresenta soltanto il punto di partenza di

un'indagine che conduce ben al di là dei segreti militari, delle piccole

rivalit à delle nazioni terrestri, e svela una minaccia di portata galattica.

Il nemico di nebbia Karl Zeigfreid N.332 - 19 Aprile 1964 (Atomic Nemesis, [1962]) Anche accumulata a scopi di pace, l'energia atomica presenta gravi

pericoli. Questi pericoli diventano poi gravissimi quando: a) la centrale di

produzione sia tale da alimentare un intero pianeta, ma anche da farlo

saltare in caso d'incidente; b) per la suddetta centrale vada aggirandori

un alien della razza più maligna che possa incontrarsi in tutta la

Galassia. S'aggiungano quattro terrestri vendicativi, un agente di

controspionaggio alla 007, dotato di uno stupefacente arsenale privato,

un dialogo mordente e spregiudicato, e s'avrà questo romanzo di fantascienza inglese: senza

pretese morali n é metafisiche, ma di solida, piacevole, divertentissima lettura.

L'uomo che correva J. Hunter Holly N.333 - 3 Maggio 1964 (The Running Man, [1963]) Un uomo che arriva senza fiato in casa vostra e vi racconta una storia

che non sta né in cielo né in terra pu ò essere o pazzo o ubriaco. E

l'incidente in cui perde la vita pu ò essere assolutamente casuale, la

macchina che fugge dopo l'investimento pu ò essere guidata da uno

sciacallo della strada. Tutto pu ò essere frutto di coincidenze. Ma se

cominciate a dubitare e collegare fatti che in apparenza sembrano

sconnessi, diventate un uomo che sa troppo, un uomo segnato.

Page 4: [PAG.41] - URANIA · 2010. 1. 21. · Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di

[PAG.44] Anni senza fine Clifford D. Simak N.333 bis - 10 Maggio 1964 (City,[1952]) L'uomo è scomparso dalla faccia della Terra, non è più che una figura

leggendaria, mitica, nel ricordo di coloro che hanno preso il suo posto: i

cani e gli automi. E attraverso i racconti favolosi di questi « eredi » del

mondo, rivivono drammatici episodi: I'abbandono delle grandi metropoli;

la forza collettiva verso il paradiso di Giove, il sorgere della mostruosa

civilt à delle formiche, la sinistra e misteriosa potenza dei Mutanti, la città

degli eterni dormienti. Ricchissima di invenzioni e ipotesi, eppure lineare

nel disegno, questa epopea che abbraccia ventimila anni di futuro è uno dei romanzi « obbligatori

» per il lettore di fantascienza.

Dimensioni vietate Cyril M. Kornbluth & L. Sprague De Camp N.334 - 17 Maggio 1964 L'uomo che si mette a scherzare col fuoco e finisce scottato, se non

addirittura carbonizzato, è un personaggio frequente in tutta la letteratura

fantastica, e, oggi, in quella fantascientifica. Un tempo il « fuoco » poteva

essere il Diavolo, la stregoneria, il soprannaturale; ma i pericoli escogitati

dai nostri contemporanei De Camp e Kornbluth sono, senza offesa per i

demoni del passato, più vari e imprevedibili. Dall'albero extraterrestre i

cui frutti suscitano, in chi li mangia, scandalose reazioni, all'ospite

galattico che avanza imbarazzanti pretese, dal campione di rugby che

una volta lanciato travolge tutto e tutti, al bisturi miracoloso di sospetta provenienza, questa

antologia è un brillantissimo e prezioso catalogo di ci ò che pu ò succedere agli incauti, ai curiosi,

agli ingenui, nel mondo tanto multiforme della fantascienza. Tutti i colori del buio Lloyd Biggle N.335 - 31 Maggio 1964 (All the Colors of Darkness, [1963]) I meandri dell'iperspazio, gli oscuri corridoi dimensionali, hanno ormai

pochi segreti per il lettore di fantascienza. E l'autore di questo

avventuroso, cinematografico romanzo, ne è ben consapevole: il viaggio

istantaneo non pretende dunque qui di essere una mirabolante trovata,

ma semplicemente il punto d'avvio d'un intreccio solido di per sé stesso:

fortunose vicende d'un gruppo di ricercatori, inspiegabili sparizioni di

viaggiatori, sabotaggi, interventi di agenti privati e polizie di tutto il

mondo. Ma quella che pu ò sembrare soltanto una cronaca, per quanto movimentata, dello

sfruttamento industriale dell'iperspazio, s'arricchisce al momento giusto di un elemento nuovo

che scienziati, poliziotti, e industriali non potevano prevedere. Dietro la facciata della quarta

dimensione si nasconde...

I traditori e altri racconti Alfred E. van Vogt & C. N.336 - 14 Giugno 1964 Come i nostri lettori già sanno, Urania, a partire da questo numero,

diventa settimanale: I'unico settimanale di fantascienza che esista al

mondo. Questa brillante, concreta affermazione della F S in Italia, è stata

resa possibile innanzitutto dai lettori stessi, che fedelmente ci hanno

seguito, incoraggiato, appoggiato. D'altra parte, il nostro costante

impegno volto ad assicurarci il meglio della produzione anglosassone, è

stato ora coronato da un risultato dei più tangibili: un accordo per la

traduzione in esclusiva su URANIA dei romanzi e dei racconti pubblicati

dalle quattro maggiori riviste americane specializzate in fantascienza pura: GALAXY, IF,

MAGABOOK, WORDS OF TOMORROW. Altri accordi con altre riviste potranno seguire. Ecco

intanto come scatta, da oggi, I'Operazione 4 Urania al Mese: ogni mese, un numero di racconti

come quello che presentiamo oggi; ogni mese la ristampa di un Capolavoro; ogni mese due

romanzi inediti o un romanzo e una di quelle antologie (di un unico autore o su un unico

argomento) che tanto favore hanno riscosso da quando, con Sheckley, Lovecraft, Awenture sui

Pianeti, Ballard e Clarke, ecc., abbiamo inaugurato la formula. Siamo lieti che questo primo

numero della serie si apra con l'attesissimo ritorno di un maestro della fantascienza, A. E. Van

Vogt, i cui Traditori sono il primo racconto dopo 14 anni di silenzio. Non meno appropriata alla

felice circostanza, per le ragioni che il lettore vedr à , è la Pulce d'Acqua di Philip Dick. Dei tre

racconti di Leinster, Silverberg, Leiber, che completano il fascicolo, basterà dire che sono

all'altezza dei rispettivi autori. In Doni dal cielo di Aron L. Kolom, d'altra parte, un autore nuovo

attende il vostro giudizio. Il segno dei due mondi Keith Laumer N.337 - 21 Giugno 1964 (A Trace of Memory, [1963]) La fantascienza archeologica o di « scavo », combinata o meno con la

presenza di aliens, si svolge il più sovente nella Valle del Nilo o tra le

rovine dei templi Maya: con laborioso contorno di leggende che non

sempre giovano all'interesse della narrazione. In questo magistrale

romanzo di Laumer invece uno dei più antichi e misteriosi monumenti

terrestri s'impone subito e semplicemente col suo valore di segno, senza

bisogno di dotte disquisizioni. La vicenda che ne risulta ha la stessa

rapidit à allucinante della gigantesca astronave che da millenni si muove a cerchi intorno a due

cerchi, in attesa del segnale.

L'altra faccia della spirale Isaac Asimov N.338 - 28 Giugno 1964 (Second Foundation, [1953]) Il lettore che si fosse lasciato sfuggire il primo e il secondo romanzo della

famosa trilogia di Asimov (apparsi rispettivamente nei numeri 317/bis e

329/bis di Urania) trover à in questo volume conclusivo, che si legge

anche come un'opera a sé stante, tutti i dati necessari per seguire fino

allo scioglimento finale le drammatiche vicende dell'Impero Galattico: le

due misteriose organizzazioni destinate a salvare l'Impero, la metropoli

grande come un intero pianeta, la guerra contro l'hitleriana figura del

Mutante, e gli altri mille fili del più straordinario affresco di storia futura che la fantascienza ci

abbia dato dopo Wells. La terra degli Uffts Murray Leinster N.339 - 5 Luglio 1964 (Lord of the Uffts, [1964] 1963) Con pochi autori di fantascienza, si viaggia più sicuri che con Murray

Leinster. Anche quando, come in questo caso, la partenza si effettua su

una vecchia e malandata astronave da carico, con un capitano

strampalato e un astronavigatore di non eccessiva esperienza, si può

essere sicuri che l'avventura proceder à senza fermate né ritorni, senza

incomprensibili deviazioni, senza esasperante accumulazione di

personaggi. Non per questo mancheranno i colpi di scena o il suspense,

e nemmeno un'arguta, bonaria, spregiudicata filosofia: tutte le migliori doti di Leinster si ritrovano

in questa sua a Terra degli Ufits È , nella sua particolarissima felicit à d'invenzione. Per volere

concludere: un piccolo classico.

Arena e altri racconti Brian W. Aldiss & C. N.340 - 12 Luglio 1964 Ringraziamo qui, collettivamente, i molti lettori che ci hanno voluto

scrivere per approvare la nuova mutazione di Urania. Come speravamo,

la formula che abbiamo adottato dimostra di avere incontrato il favore

generale: i fedeli del romanzo, mentre gli affezionati del racconto

possono ora contare su un regolare fascicolo mensile, i neo-convertiti

alla fantascienza hanno via via a disposizione le ristampe più importanti

della collana. Urania -settimanale, abbraccia dunque veramente tutta la

fantascienza che vale la pena di conoscere. In questo numero oltre ad

Arena, un lineare racconto delI'inglese Aldiss, dove la razza umana, così spesso bistrattata dagli

scrittori di f. s., fa una volta tanto buona figura, presentiamo un singolare « gattopardo » (nessuna

parentela con quello siciliano) immaginato da Hal Clement, e gli ancor pi ù straordinari Mutanti del

fango di Fremont Dodge. Dal canto suo Daniel Keyes propone una soluzione ai problemi della

scuola che passiamo senz'altro alle competenti autorit à e... Lory in un miniracconto di taglio

perfetto, presenta un tipo di mendicante del tutto inedito. Senza traccia Charles Eric Maine N.341 - 19 Luglio 1964 (Subterfuge, 1959) Charles Eric Maine, inglese, è uno dei più dotati esponenti di quel

genere di fantascienza che si potrebbe definire « alla Hitchcock », dove

il « suspense », è la molla fondamentale della narrazione. Così, da un

tranquillo villino nei dintorni di Londra, un capannone pieno di ragnatele,

una cabina telefonica, un taccuino dimenticato, un incidente di auto, e

altri elementi d'apparenza altrettanto normale, quotidiana, si arriva

attraverso un magistrale montaggio, al nodo di un segreto scientifico

d'importanza rivoluzionaria, e alle sue agghiaccianti conseguenze militari e umane.

Il Figlio della Notte Jack Williamson N.342 - 26 Luglio 1964 (Darker Than You Think, [1949]) Una spedizione archeologica torna dall'Asia con un sarcofago che viene

guardato a vista giorno e notte. Nessuno si può avvicinare salvo gli

scienziati che l'hanno scoperto. I suoi misteriosi geroglifici sono la

testimonianza di una guerra combattuta in tempi remotissimi fra gli

uomini e la razza estinta dei lupi mannari. Ma è veramente estinta

questa razza? E fra i curiosi, i giornalisti, gli studiosi che tentano di

vedere il sarcofago non si nascondono forse i discendenti dei nostri

implacabili nemici?

Page 5: [PAG.41] - URANIA · 2010. 1. 21. · Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di

[PAG.45] Contatto con l'inumano AA.VV. N.343 - 2 Agosto 1964 I nostri lettori saranno dispersi in questi giorni fra le spiagge e i

campeggi d'Italia e d'Europa a stretto contatto (anche troppo stretto, in

certi casi) con l'umano. A tutti coloro che soffrono per l'invadenza del

vicino di ombrellone o di tenda offriamo quindi, come sollievo e come

difesa, questa antologia carica di... È difficile dire: di mostri veri e propri,

sanguinari e raccapriccianti, ce n'è uno solo, quello di Kettridge, e non

viene nemmeno dallo spazio. Di extraterrestri ce n'è parecchi, ma quello

di Sturgeon, a parte il suo argenteo colorito, non fa paura a nessuno,

anzi; e quello di Wilson, fa una gran paura a un povero automobilista, che per ò non lo vede. E tra

gli a invasori quelli di Slesar hanno (momentaneamente) la peggio, quelli di High sono invece

potentissimi, quelli di Smith fanno le parole incrociate, quelli di Burke, la polizia dice che non

esistono. E' insomma una compagnia alquanto mista, un campione d'inumanit à più divertente e

inaspettato di quello che si pu ò trovare nel proprio albergo. Anche se, forse, meno pericoloso.

L'ultima trappola e altri racconti AA.VV. N.344 - 9 Agosto 1964 La copertina di questo numero illustra alquanto simbolicamente un

racconto che, sarà bene dirlo subito, non ha nulla a che vedere con i

topi; un racconto di classica fantascienza spaziale, con tanto di

astronavi, di anni -luce, di raggi mortali, di cosmiche minacce. E anche gli

altri racconti del fascicolo - tratti, come il primo, dalle riviste del gruppo

Galaxy - seguono la pi ù affascinante rotta della fantascienza, quella dei

pianeti inesplorati, degli aliens incomprensibili, dei cadetti senza paura,

dei viaggi verso l'ignoto. Ma, come il lettore non ignora, pi ù movimentata,

più affascinante, pi ù suggestiva è la storia, pi ù difficile diventa darne una immagine che non

deluda, che non appaia scialba o statica o banale. Meglio, crediamo, prendersi ogni tanto un po'

di libert à, e cercare di rendere, per vie indirette, quel senso di strano, di pauroso, di mai visto, che

la fantascienza scritta sa suscitare (quando è scritta bene).

Il ritorno dell'Explorer Poul Anderson N.345 - 16 Agosto 1964 (No World of Their Own, [1955]) L'innocente partita a scacchi che il giapponese Matsumoto sta giocando

con l'extraterrestre Hronna, nella cabina del vecchio Explorer, prefigura

una partita ben più pericolosa; quella che il capitano Langley dovrà

giocare tra poco con Solari, Centauriani, e Mercanti dello Spazio. La

lotta si svolge senza esclusione di colpi, in un suspense di cui Poul

Anderson è maestro, finch é Langley e gli altri s'accorgono - troppo tardi?

- che al gioco mancava una gigantesca pedina. Educata, impassibile,

commovente, alla tremenda contesa assiste Marin, la dolce schiava del futuro...

Tele-Homo Sapiens Wilson Tucker N.346 - 23 Agosto 1964 (Wild Talent, [1954]) Le imprese cinematografiche dell'agente 007, e quelle segretissime

dell'agente OS 117 (ma quanti 7 fra queste spie!) appariranno al lettore

alquanto più grossolane, e tutto sommato anche pi ù inverosimili, delle

attivit à del nostro Paul Breen, cui il controspionaggio americano assegna

un compito chiave nella difesa del paese. Ma questo serrato romanzo

d'azione, costruito con la libertà di movimenti di un film, e scritto con

l'incalzante rigore di un'inchiesta, non si limita a darci un quadro spietato

e plausibile della vita di un agente segreto. Dietro gli attentati, le sparatorie, gli intrighi, si delinea

una lotta ben più feroce di quelle che affliggano le nazioni, un conflitto mortale non già fra diverse

concezioni politiche, ma fra gli uomini e quelli che saranno i loro successori. Spaceman Murray Leinster N.347 - 30 Agosto 1964 (Spaceman, [1964]) La Rim Star è una strana astronave. Braden, che si presenta per esservi

imbarcato, se ne accorge a sue spese prima ancora di salire a bordo.

Strano l'equipaggio, strano il capitano, strani i passeggeri, come nelle

classiche storie di pirati. E tutto il romanzo ha infatti la scioltezza, i colpi

di scena, il movimento dei libri d'avventure, come se Leinster, vecchio

lupo dello spazio, avesse voluto rendere una specie di omaggio

fantascientifico a Robert Louis Stevenson e Jack London.

Com'era lassù e altri racconti AA.VV. N.348 - 6 Settembre 1964 Una ventina di anni fa, Edmond Hamilton, specialista in avventure

galattiche libere da ogni preoccupazione di verosimiglianza, si provò a

scrivere una storia completamente diversa. La scrisse, e se la vide

respingere da tutte le riviste a cui l'offr ì. « Troppo crudele » gli dissero. «

Al pubblico non piacerebbe » . Pubblicato oggi, dopo un lungo soggiorno

in un cassetto, « Com'era lass ù » è stato accolto come un piccolo gioiello

della letteratura fantascientifica; Urania è lieta di offrirlo ai suoi lettori in

una cornice d'eccezione, che comprende, fra l'altro, una paradossale «

variante » sul viaggio di Colombo verso le Indie, una memorabile figura di capitano spaziale, e

una ipotesi sul mondo degli impiegati, che non mancher à di far venire i brividi a quanti lavorano in

un ufficio. Il caso della ragazza mascherata Frank Belknap Long N.349 - 13 Settembre 1964 (Space Station [No] 1, 1957) Maestosa e scintillante, la stazione spaziale galleggia lass ù, nel grande

buio. Il tenente Corriston, venuto a vederne le meraviglie, si trova presto

intrappolato nei suoi insospettati terrori. Sulla grande base americana

tutto sembra normale; ma la scomparsa di una ragazza segna l'inizio di

una serie di misteri che dal pi ù classico suspense poliziesco passano,

con lo svolgersi dei fatti, alla meglio documentata fantascienza

astronavale.

Il segreto degli Slan Alfred E. van Vogt N.350 - 20 Settembre 1964 (Slan, [1940, 1946]) Gli Slan - conviene che il lettore lo sappia subito - non sono mostri

extraterrestri venuti a invadere la Terra. Il loro nome deriva da quello del

biologo S. (per Samuel) Lann, che, secondo la leggenda, li ha « inventati

», e il loro aspetto è simile al nostro: ma hanno due cuori, e tra i capelli,

due sottilissime antenne. Nessuno sa quanti siano, n é dove si

nascondano; molti sostengono che sono fabbricati a macchina, tutti li

temono e li cacciano come belve. Ma è poi vero che gli Slan siano i pi ù

implacabili nemici che l'uomo abbia incontrato nella sua lunga evoluzione? La casa dalle finestre nere Clifford D. Simak N.351 - 27 Settembre 1964 (Way Station, 1963) Un veterano della guerra civile americana che non invecchia mai, una

casa con finestre indistruttibili, una tomba che porta inciso sulla pietra il

segno delI'infinito: ce n'è abbastanza perché la CIA cominci ad avere dei

sospetti e perch é Clifford Simak cominci a tessere una delle sue trame

più belle e suggestive. Dai boschi del Wisconsin alle frontiere della

galassia, dai pi ù umili e quotidiani personaggi ai pi ù stupefacenti

visitatori spaziali, tutto si carica di quel « senso del meraviglioso » di cui

l'autor è di Mondi senza fine è uno dei pochi a conoscere il segreto.

I polimorfi e altri racconti AA.VV. N.352 - 4 Ottobre 1964 Descrivere un uomo comune, come noi, in una situazione non comune

(un contadino alle prese con un disco volante, uno scienziato minacciato

da un robot ecc.) è già un'impresa piuttosto difficile. Ancora più difficile è

fare il contrario: descrivere, cio è, una creatura molto diversa da noi in

una situazione (per lei) comune. Finché si tratta di vederlo dal di fuori,

coi suoi tentacoli e le sue mandibole, un alien è infatti relativamente

concepibile; ma quando si vuole addirittura seguirlo dal di dentro,

immaginare le sue reazioni, inventare i suoi meccanismi biologici, sono

pochi gli scrittori di fantascienza che non si tirano indietro. Uno di questi è Van Vogt, che con

un'audacia e una bravura degni del suo nome, ha creato una razza di mutanti senza precedenti

negli annali della f.s. I suoi polimorfi sono davvero, il lettore se ne accorgerà, diversi da noi, sia

nella vertiginosa libertà di movimenti di cui godono, sia nella ciclica schiavit ù delle loro

metamorfosi. Degli altri racconti che fanno parte di questo numero, diremo che ci sarebbe

impossibile indicare le nostre preferenze; a nostro giudizio tutti ci sembrano, ciascuno a suo

modo, ottimamente riusciti. Le scogliere dello spazio Frederik Pohl & Jack Williamson N.353 - 11 Ottobre 1964 (The Reefs of Space, 1963, [1964]) Nella migliore tradizione della fantascienza avventurosa, ma senza

trascurare i colori più agghiaccianti di quella utopistica, i due autori

hanno immaginato una spietata dittatura di tipo, diciamo così,

elettronico, messa in allarme da un misterioso ribelle fuggito nelle ancor

più misteriose « scogliere dello spazio » . Da un lato abbiamo quindi gli

orrori della Banca dei Corpi, del collare a orologeria, della delazione

sistematica, della macchina che pensa per tutti; dall'altro, un

meraviglioso animale che sfida la legge di gravità , un evaso, una ragazza, il cielo. Una insolita

ricchezza di motivi che si combinano felicemente in un insolito romanzo.

Il pianeta dimenticato Murray Leinster N.354 - 18 Ottobre 1964 (The Forgotten Planet, [1954]) C'è chi dice che i ragni larghi come ruote di bicicletta e le vespe lunghe

come sacche di aspirapolvere hanno fatto il loro tempo; in realt à,

qualsiasi tema fantascientifico diventa nuovo nelle mani di uno scrittore

che sappia il fatto suo. Così in questo affascinante romanzo vediamo

come un essere umano, nudo e disarmato più di Robinson, impari a

poco a poco a cavarsela nella più feroce e spettacolosa giungla che sia

mai stata descritta, e come le sue peripezie finiscano per costituire un

perfetto manuale per sopravvivere su un mondo abitato da insetti mostruosi.

Page 6: [PAG.41] - URANIA · 2010. 1. 21. · Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di

[PAG.46] Partenza da zero James White N.355 - 25 Ottobre 1964 (Open Prison, [1964]) Il problema dei campi di prigionia sarà facilmente risolto nelle guerre

intergalattiche. Baster à lasciare i nemici catturati in piena libertà su un

mondo lontano da tutte le rotte: ma gli ufficiali hanno sempre il dovere di

tentare la fuga, anche da un pianeta dove non c'è filo spinato, dove non

ci sono guardie, dove la vita è come una lunga vacanza.

Il guardiano e altri racconti AA.VV. N.356 - 1 Novembre 1964 Chi la conosce soltanto per sentito dire, crede che la fantascienza sia

una letteratura di sfrenate e mirabolanti trovate, una sorta di inesauribile

Luna Park pieno di imprevisto e di colore. In realt à, è frequente il caso di

scrittori di s.f. più ricchi di concetti che di immaginazione, più inclini a

predicare che a raccontare, e le intelligenti sorprese, le ben congegnate

invenzioni, non sono affatto alla portata di chiunque. Ci vuole un

Anderson per fare uscire da un buco una bambina azzurra che si porta al

guinzaglio un cammelmifero; ci vuole un Bixby per pensare a un'arma

marziana veramente definitiva; ci vuole un Laumer per erigere una città di vimini; ci vuole un

Larson per concepire un'ameba samaritana, ci vuole, insomma, questo numero dei racconti di

URANIA per restare aggiornati sui « casi » umani e inumani della nostra Galassia. L'uomo che cadde sulla Terra Walter Tevis N.357 - 8 Novembre 1964 (The Man Who Fell to Earth, 1963) Presa com'è fra le avventure da una parte e le idee dall'altra, accade di

rado che la fantascienza produca dei «personaggi » indimenticabili. Ma

siamo sicuri che il fragile, malinconico e misterioso Newton, protagonista

di questo romanzo d'eccezione, rester à a lungo nella memoria del

lettore. La storia della sua discesa fra gli uomini, del suo folgorante

successo di businessman, e infine della sua « caduta » va vista anche

come un crudele e poetico apologo, che ha una forza di suggestione

assai rara, ci sia lecito dire, nella letteratura cosiddetta « seria »

Gorilla Sapiens L. Sprague De Camp & S.P. Miller N.358 - 15 Novembre 1964 (Genus Homo, [1950]) Il senso di disagio, di vaga inquietudine e di irritazione che quasi tutti

abbiamo provato osservando le scimmie nelle gabbie degli zoo;

specialmente quelle che « somigliano » d i p iù all'uomo: gorilla,

orangutan, ha forse ispirato questa paradossale awentura nel tempo,

che vede un gruppo di esseri umani sperduti in una societ à

completamente « scimmiesca ». Ma se lo spiri to del romanzo e le

peripezie che ne seguono sembrano appartenere a un genere

stranamente umoristico, il loro significato è in realt à di bruciante satira, a spese non dei gorilla ma

dell'Homo Sapiens. Contatto col nemico AA.VV. N.359 - 22 Novembre 1964 Tutte le guerre sono fantascientifiche: i carri degli egizi, gli elefanti di

Annibale, i segnali di fumo usati da Giulio Cesare in Illiria, i cavalli usati

da Cortez in Messico, ebbero, al loro primo impiego, un valore d'arma

segreta, di astuta e terrorizzante novit à, al pari del radar o di un robot

d'assalto. Per questo, e non perché siano particolarmente bellicosi, gli

scrittori di fantascienza, da Verne e Wells in poi, si sono sempre ispirati

volentieri al tema della guerra, che offre indubbiamente un terreno ideale

per le narrazioni avveniristiche. Ne abbiamo raccolte alcune in questa

antologia, e senza pretendere di influenzare gli stati maggiori, riteniamo che valga la pena di

meditare sul sensazionale rovesciamento d'alleanze esposto da Philip Dick, sul Terzo Reich

immaginato da Harry Harrison, sul povero generale schiacciabottone presentato da Edmund

Cooper. E per non essere accusati, come spesso accade agli strateghi, di avere la vista corta,

abbiamo tenuto conto di altre ipotesi, da quelle tutte terrestri, di pura azione e movimento, di Lee

Vernon, a quelle lunari di Leinster, a quelle addirittura teologiche del diabolico Rav Russell.

I fantasmi della radura e altri racconti AA.VV. N.360 - 29 Novembre 1964 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Gli dei odiano il Kansas Joseph Millard N.361 - 6 Dicembre 1964 (The Gods Hate Kansas, [1941] , 1964) Sui campi del Kansas, uno stato tranquillo, rurale, cadono in una notte

d'estate nove meteoriti di piccole dimensioni. I contadini corrono a

cercare i frammenti con l'idea di venderli agli scienziati dell'universit à, ai

professori che s'interessano di queste cose. Di qui comincia una

eccezionale catena di avvenimenti che portano tutta la Terra sull'orlo

della catastrofe, del completo annichilimento, per opera di una razza che

ci ha superati di millenni nel campo tecnologico, mentre in tutti gli altri

campi è rimasta allo stadio della più cieca e feroce barbarie.

Anno 2650 Alfred E. van Vogt N.362 - 13 Dicembre 1964 (The World of Null -A, [1945]) Chi è Gosseyn? Un uomo qualsiasi cui è morta la moglie? Un agente

segreto? Un grande capo? Una semplice pedina in una gigantesca

partita a scacchi? Egli stesso non lo sa, ed è il filo della sua lunga e

drammatica ricerca che lega gli episodi di questo romanzo, uno dei

grandi classici della fantascienza. Come in una scatola cinese, I'enigma

che pesa sul protagonista si apre su altri enigmi sempre più stupefacenti,

in un complesso e perfetto congegno narrativo dove si fondono

magistralmente suspense e filosofia. Fantastrenna AA.VV. N.363 - 20 Dicembre 1964 Una rivista francese s'è presa il gusto di pubblicare un elenco dei

neologismi creati dalla fantascienza, cio è di quelle parole che, come «

iperdrive » , « crediti », « disintegratore » , « robotlogia », « subspazio »,

ecc. non hanno corso in natura, mentre appaiono invece perfettamente

naturali, ovvie addirittura, agli appassionati del « genere ». A questa

nuova lingua, Urania è lieta di dare il suo piccolo contributo con la parola

Fantastrenna, la sola che ci sia sembrata pluridimensionale abbastanza

per questo ricco e festoso numero natalizio. Precisiamo qui che il

neovocabolo è scomponibile in: un romanzo di tipo un po' insolito di Poul Anderson e Gordon

Dickson; un romanzo di tipo tradizionale (per modo di dire) di J. G. Ballard; un racconto « a diario

» di Fredric Brown, il re dei capovolgimenti; un racconto al magnetofono di Wilma Shore; un

racconto tutto domande di Robert Sheckley; due racconti di guerra futura, un amore di B. C. e

altre vicende preistoriche; una assegnazione di Marziani d'argento; e infine negli auguri e nei

ringraziamenti che Urania porge a tutti i suoi lettori.

Incidente a Leonta City e altri racconti AA.VV. N.364 - 27 Dicembre 1964 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Dieci anni all'ora X Chester Anderson & Michael Kurland N.365 - 3 Gennaio 1965 (Ten Years to Doomsday, 1964) Questo romanzo avrebbe probabilmente irritato Niccolò Machiavelli. Se

al posto della parola « principe » mettiamo infatti la parola « pianeta »

abbiamo qui un classico caso di cecit à e di imprevidenza a livello

galattico, oltre che una movimentata storia di avventure spaziali scritta

da due nuovi e molto promettenti autori. Chiunque debba scegliersi un

alleato (ed è una situazione in cui ci troviamo tutti dai banchi della scuola

in avanti), far à dunque bene ad andare più in là dell'immediato

divertimento e a leggere tra queste righe una paradossale ma pungente lezione

I figli di Mu John W. Campbell jr. N.366 - 10 Gennaio 1965 (The Mightiest Machine, [1934-1935]) Corazzate e incrociatori spaziali, spedizioni su lontani e pericolosi mondi,

razze extraterrestri in guerra fra loro: si fa presto a scrollare le spalle

davanti a queste cose, ma è molto più difficile descrivere una battaglia

fra due flotte cosmiche che propinare al pubblico delle banalità da

manualetto scolastico travestite da profondi pensieri. La trilogia di

Campbell che ora ripubblichiamo nei Capolavori è quanto di meglio

abbia prodotto la fantascienza classica, quella tutta azione e avventura,

passione scientifica e brivido dell'ignoto.

Page 7: [PAG.41] - URANIA · 2010. 1. 21. · Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di

[PAG.47] All'insegna del Cervo Bianco Arthur C. Clarke N.367 - 17 Gennaio 1965 (Tales from the White Hart, 1957) Un iceberg che galleggia nel tiepido mare della Florida, un giocattolo

che minaccia di far saltare una stazione televisiva, un'orchidea che

rifiuta di commettere il delitto perfetto, un vecchio che insegna alle

termiti ad accendere il fuoco, un cervello elettronico che risponde

parolacce ai generali: siamo, non c'è bisogno di dirlo, in piena

fantascienza. Ma la cornice, questa volta, è insolita: un'osteria della

vecchia Londra, un tipico pub di Fleet Street, la famosa strada dei

giornali. È dunque sul contrasto tra questo ambiente vecchiotto, quotidiano, tradizionale, e le

storie mirabolanti che i suoi frequentatori si raccontano, che Arthur Clarke con umorismo tutto

britannico, ha voluto mettere l'accento. Forse per suggerirci che nella fantascienza non c'è solo

terrore dell'ignoto e dell'inumano, che anche le ricerche più stupefacenti si possono guardare con

tranquillo divertimento e con un boccale di birra in mano.

K.94 chiama Terra e altri racconti AA.VV. N.368 - 24 Gennaio 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Gli uomini di Vroob Russ Winterbotham N.369 - 31 Gennaio 1965 (The Man from Arcturus, 1963) Incontrare in aperta campagna, in una notte di luna, uno scimmione alto

due metri non è una esperienza piacevole. Quando poi lo scimmione

dimostra di non essere affatto uno scimmione, e di avere, anzi, un

cervello di prim'ordine e un'arma praticamente invincibile, la paura

privata si trasforma in terrore collettivo. Ma in questo agile e

movimentato romanza non tutti gli « aliens » sono spietati conquistatori;

e non tutti gli « indigeni » sono disposti a lasciarsi addormentale o

disintegrare.

Avventura nell'iperspazio John W. Campbell jr. N.370 - 7 Febbraio 1965 (The Incredible Planet, [1949]) Continuano, in questo romanzo, le avventure di Aarn Munro, I'eroe della

trilogia il cui primo volume abbiamo pubblicato il mese scorso (I figli di

Mu, Urania n. 366). John Campbell, che è laureato in fisica nucleare, è

sempre rimasto fedele al significato letterale, tradizionale, della parola «

fantascienza »: le sue invenzioni più strabilianti, le sue ipotesi più

vertiginose, i suoi mondi pi ù mostruosi, le sue più audaci esplorazioni

hanno tutti una solida base scientif ica che dà a queste peripezie

cosmiche un sapore, se non di probabile, di possibile. Essi ci guardano dalle torri J. G. Ballard N.371 - 14 Febbraio 1965 (Passport to Eternity, 1963) Quando KingHey Amis lo defin ì « una delle più brillanti promesse della

SF contemporanea », J. G. Ballard non aveva ancora scritto che due

romanzi Il vento dal nulla (Urania 288) e Deserto d'acqua (Urania 311).

Vennero poi i quattro magistrali racconti che non esitammo a riunire in

una stessa Antologia (Urania 321) con altrettanti racconti di Clarke. Oggi

con « L'astronauta scomparso » e le altre short -stories di Essi ci

guardano dalle torri, Ballard ha cessato di essere una « promessa » per

affermarsi definitivamente come il terzo grande della SF inglese, con Arthur Clarke e John

Wyndham. Ma pi ù ancora di questi ultimi e dello stesso Bradbury - che con lui ha alcuni punti di

contatto - Ballard si va rivelando come un autore completo: uno di quegli scrittori che se dalla

fantascienza traggono la loro ispirazione più profonda e eostante, finiscono tuttavia per imporsi

su un livello di alta letteratura. Nelle due storie pi ù lunghe di questa raccolta, si notino la forza di

scrittura e la stupefacente suggestione dei simboli; nelle tre più brevi, s'ascolti per esempio quel

suono di clalcsons che sale dai piedi del grattacielo... Sono storie « di semplice fantascienza » :

ma con un vento di tragedia vera sempre pronto a levarsi come un vento dal nulla, per

trasformare la storia in poesia.

L'ultima Ferrari e altri racconti AA.VV. N.372 - 21 Febbraio 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Le porte dell'oceano Arthur C. Clarke N.373 - 28 Febbraio 1965 (People of The Sea, 1963) Da qualche anno A.C. Clarke si è stabilito a Ceylon, per dedicarsi

interamente allo studio del mondo sottomarino. Come Asimov, Arthur

Chrke è un brillantissimo e quotato divulgatore scientifico, sempre

attento a mantenere, anche nelle sue opere narrative, un solido fondo di

scrupolosa verosimiglianza. In questo racconto, ancora una volta la sua

passione di scienziato si combina felicemente con la sua bravura di

romanziere per guidare i nostri lettori attravemo le meraviglie, le insidie, i

terrori, di quello che è in fin dei conti il nostro più vicino pianeta sconosciuto: il mare.

L'atomo infinito John W. Campbell jr. N.374 - 7 Marzo 1965 (The Infinite Atom, [1949]) Si chiude, con questo romanzo, la trilogia di Campbell i cui due primi

volumi sono usciti rispettivamente nei numeri 366 e 370 di Urania. L'eroe

è ancora Aarn Munro, il Gioviano dalla mente sovrumana; ma agli

orizzonti cosmici, avveniristici, delle sue peripezie, contrasta qui un mito

antichissimo: quello dei Centauri. Sono realmente esistite queste

favolose creature met à uomo e metà cavallo? E' possibile che si

trattasse in realt à di invasori venuti dalIo Ipazio? E in tal caso è possibile

che ritornino un giorno sulla Terra? Lot Ward Moore N.375 - 14 Marzo 1965 (Lot - Lot's daughter) Lot è senza dubbio una delle pi ù conturbanti storie di FS che siano mai

state scritte. E quando, nel 1953, la sua prima parte usc ì in America

come racconto a sè, il pubblico e la critica più esigenti ebbero un solo

rammarico da esprimere: che la fuga di questo Lot dell'era atomica,

diversamente da quella del racconto biblico, mancava d'una

conclusione. Ward Moore aveva preferito lasciare i propri personaggi a

metà strada. Ma l'autore ha ripreso la penna, e Lot e la figlia il loro

cammino. Il risultato è lo sconvolgente romanzo qui presentato.

Richiamo all'ordine e altri racconti AA.VV. N.376 - 21 Marzo 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Le mille e una morte J. T. McIntosh N.377 - 28 Marzo 1965 (The [Noman] Way, [1964]) Un pianeta del supplizio? No, a prima vista sembra trattarsi soltanto di

un metodo di controllo demografico, per il bene di tutti. Ma chi sono i

Maestri? Quale altra morte è in agguato, oltre ai 1000 giochi che

mietono ogni anno, secondo le cifre ufficiali, sessanta milioni di vittime?

J. T McIntosh, che si rivela qui un maestro dell'horror fantascientifico,

sapr à svelarvi anche quest'ultimo orrore, dopo avervi accompagnato per

i l più atroce degli itinerari.

Universo Robert A. Heinlein N.378 - 4 Aprile 1965 (Orphans of the Sky, 1963) La prima parte di questo libro usci a puntate su « Urania » nel 1954 col

titolo « Alla deriva nelI'infinito » e fu un avvenimento memorabile. Ora lo

ripubblichiamo qui, insieme alla seconda parte, per tutti i lettori - e

saranno la maggioranza - che non conoscono il famoso classico di

Heinlein. Questo numero è quindi in parte una ristampa, in parte una

novit à; aggiungiamo che « Universo » resta, nel suo insieme, una delle

più affascinanti, vertiginose e poetiche saghe spaziali che siano mai

state scritte.

Page 8: [PAG.41] - URANIA · 2010. 1. 21. · Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di

[PAG.48] I fuorilegge della natura AA.VV. N.379 - 11 Aprile 1965 Per i lettori che nella FS cercano il diverso, I'inquietante, l'inspiegabile,

che preferiscono le libere ipotesi della fantasia a quelle pi ù rigorose della

scienza, abbiamo preparato questa antologia di racconti tratti dalla

famosa rivista americana (con la quale Urania ha istituito rapporti di

stretta collaborazione) The Magazine of Fantasy and Science Fiction.

Sono racconti terrestri, che si svolgono qui, nel nostro mondo, nel nostro

tempo: « Terrrore nel kolckoz, per esempio, dello scrittore sovietico

Mikhail Bulgakov, ci dà, tra le righe, uno spiritoso e pungente quadro

della vita a Mosca pochi anni dopo la rivoluzione; « Meglio soli che male duplicati, parte da una

realt à, questa volta americana, altrettanto precisa, come gli appassionati di jazz potranno

constatare; e cos ì il Mike dei miracoli, è, da un certo punto di vista, un povero analfabeta

sperduto in una metropoli moderna; il bambino di « Lontano da casa è un qualsiasi bambino

dell'Arizona, come Olsen è qualsiasi marinaio scandinavo. La scena è dunque perfettamente

naturale, i fondali sono quelli che conosciamo, gli attori sono, o sembrano, come noi: da qui in

avanti tutto pu ò succedere.

Il recupero e altri racconti AA.VV. N.380 - 18 Aprile 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

La spedizione della V Flotta Edmond Hamilton N.381 - 25 Aprile 1965 (Battle for the Stars, 1961) Come Gli incappucciati d'ombra pubblicati la primavera scorsa, anche

questo nuovo romanzo di Hamilton è una storia di guerra. E la

spettacolare battaglia che la Quinta Flotta combatte all'interno del

Sistema solare, in piena Fascia degli Asteroidi, non ha nulla da invidiare

alle migliori prove che in questo genere di FS ha fornito, per esempio, un

Campbell. Ma ciò che più spicca in questa Spedizione è un senso

umano, anzi specificamente umanistico che raramente si riscontra nelle

narrazioni di conflitti astronavali: forse perch é, qui, non si tratta di difendere un qualsiasi Impero

Galattico, ma la vecchia Terra.

Pionieri dell'infinito Jerry Sohl N.382 - 2 Maggio 1965 (Costigan's Needle, [1952]) E' accaduto spesso, nella storia della scienza, che una scoperta sia nata

per caso, o addirittura per errore. Qui, un medico, impegnato a

perfezionare un apparecchio per uso radioterapico, si ritrova fra le mani

una macchina che fa sparire la materia vivente. Di un uomo che si

avventura nell'ago di Costigan, ritornano gli abiti e le capsule metalliche

dei denti otturati. Dov'è finito lui? E dove finiscono i poliziotti e gli

scienziati che vanno a cercarlo? La strada dalla Chicago moderna al

paese dell'Utopia è lunga e piena di imprevisti.

Caverna nel tempo Rex Gordon N.383 - 9 Maggio 1965 (The Time Factor, [1964]) Un breve cortometraggio che mostra le lancette di un orologio, uno

scheletro e una valle chiusa fra i ghiacciai, mette in subbuglio gli alti

comandi, i servizi segreti, le massime autorit à scientifiche d'America: un

gigantesco sincrotrone, che opera in una sperduta localit à del

Tennessee, sta per sfuggire al controllo. E le sue bizzarrie hanno posto

un problerna scientifico poliziesco che il maggiore Judgen, distaccato

dalla NASA, dovrà risolvere con le sue collaudate capacit à di astronauta:

solo che in questo caso, non si tratta di un viaggio nello spazio, ma di un salto in quello che è il

più indefinibile e pauroso degli elementi

Morte per fuoco e altri racconti AA.VV. N.384 - 16 Maggio 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Le case di Iszm Jack Vance N.385 - 23 Maggio 1965 (The Houses of Iszm, [1954], 1964) Che cosa darebbero gli architetti, gli urbanisti, i pianificatori, gli uomini

politici per avere una delle case che si seminano, che nascono e

crescono come una pianta qualsiasi? E chi avesse in esclusione i semi

di una simile pianta, quale gigantesca speculazione edilizia potrebbe

organizzare? Su questo tema cos ì attuale per noi, Jack Vance ha

costruito un piacevole e movimentato romanzo, in cui le straordinarie

case di Iszm sono oggetto di una guerra segreta fra i desperados di

mezza galassia.

Agonia della Terra Edmond Hamilton N.386 - 30 Maggio 1965 (City at World's End, [1951]) « Tutto il paesaggio attorno a Middletown era scomparso. I campi verdi,

il fiume, le vecchie fattorie sparse e l à, tutto era scomparso. Ora, pianure

desolate di una terra color giallo ocra, si stendevano fino a una catena di

monti frastagliati che non erano mai esistiti prima. Il vento soffiava su

quel mondo nudo e senza vita.. » . Questa la situazione che gli abitanti di

una piccola citt à americana si trovano di colpo a dover affrontare. Ma,

risolto l'enigma, dovranno ancora combattere una lunga battaglia per la

sopravvivenza loro e del loro mondo condannato. L'orlo della voragine J. T. McIntosh N.387 - 6 Giugno 1965 (Out of Chaos, 1965) Che cosa faremmo se la civilt à che conosciamo, con le sue macchine, le

sue comunicazioni, le sue comodit à , scomparisse dal giorno alla notte?

A questa domanda, che ha affascinato decine di scrittori di fs. e milioni di

lettori, dà ora la sua risposta McIntosh in un romanzo di eccellente

fattura, svelto, movimentato, ben raccontato, che arricchisce il filone

della fantascienza catastrofica di una suggestiva immagine: le « isole di

terra » circondate da enormi crepacci nelle quali i superstiti tentano di

riorganizzare la vita.

Il sesto palazzo e altri racconti AA.VV. N.388 - 13 Giugno 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Il pianeta del tesoro Murray Leinster N.389 - 20 Giugno 1965 (Invaders of Space, 1964) Per questo movimentatissimo episodio spaziale, Leinster sembra

essersi ispirato a due capolavori della narrativa avventurosa: L'Isola del

Tesoro di Stevenson, e Il Lupo dei Mari di Jack London. Chi avesse letto

di recente questi due romanzi potrà divertirsi a stabilire una quantit à di

astute somiglianze, e di ancor più astute . differenze. Ma naturalmente la

fantascienza di Leinster, come sempre, vale di per sé : per l'immaginosit à

e, al tempo stesso, concretezza delle situazioni; per l'unità e variet à

dell'intreccio; per l'equilibrio tra il dialogo, le pause descrittive e le tensioni drammatiche; inomma

per le solide garanzie che questo scrittore offre sempre.

Resurrezione Jerry Sohl N.390 - 27 Giugno 1965 (The Altered Ego, [1954]) Nel 2045, la scienza è giunta a realizzare uno dei pi ù grandi prodigi a cui

l 'uomo avesse mai avuto la presunzione di giungere: resuscitare un

morto. Nella grande Confederazione mondiale, sono circa 200.000 le

persone che, ritenute troppo utili all'umanit à perch é seguano il comune

destino di tutti gli altri esseri viventi, sono designate a risorgere quando

la loro ultima ora scoccherà. Si pu ò dunque immaginare quali spietate

lotte si accendano fra gli esclusi per entrare a far parte di questo ristretto

« club degli immortali » e di quali colpi di scena sia movimentato questo romanzo tutto sospeso, è

il caso di dirlo, tra la vita e la morte.

Page 9: [PAG.41] - URANIA · 2010. 1. 21. · Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di

[PAG.49] L'infiltrazione - I mostri Poul Anderson N.391 - 4 Luglio 1965 (No Truce with Kings - Epilogue) Presentiamo insieme questo romanzo breve e questo lungo racconto

non soltanto perch é sono firmati dallo stesso autore e perch é sono tra le

cose migliori che Poul Anderson abbia scritto, ma anche perch é si tratta

di due variazioni, di due ipotesi, intorno a un unico tema: che cosa

avverrà sulla Terra dopo la catastrofe atomica. La bellicosa societ à

semi-feudale (sono tornati gli arcieri, ma è rimasto ancora qualche

cannone) descritta nell' Infiltrazione ci lascia, dopo l'ultima sorpresa,

molte speranze; più penoso e definitivo sembra invece il destino del mondo abbandonato ai

Mostri, ma il lettore vedr à che è questione di punti di vista.

Marstation e altri racconti AA.VV. N.392 - 11 Luglio 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

La macchina dei delitti Eric Frank Russel N.393 - 18 Luglio 1965 (With a Strange Device, 1964) Seguendo le avventure dell'agente 007 e ammirando il suo mirabolante

arsenale, milioni di spettatori hanno pensato alla F.S. Ma che cosa

direbbero, allora, delle avventure, dei trucchi, dei colpi di scena, della

caccia all'uomo, anzi, allo scienziato, che tengono col fiato sospeso tutti i

servizi segreti americani, nel caso di questa sensazionale « Macchina

dei delitti »? Non c'è dubbio che si tratti del pi ù bel « thriller »

fantascientifico che sia mai stato scritto, e non c'è dubbio che i produttori

di James Bond ci abbiano gi à messo su l'occhio. Eccolo in anteprima, per i lettori di Urania.

Ritorno al domani L. Ron Hubbard N.394 - 25 Luglio 1965 (Return to Tomorrow, [1954]) Un anno su un'astronave che viaggia alla velocit à della luce equivale,

sulla Terra, a un periodo di parecchi decenni. Quando gli uomini

dell'equipaggio tornano a casa, le fidanzate hanno i capelli bianchi, gli

amici sono morti di vecchiaia, le citt à sono irriconoscibili, i regimi politici

sono cambiati. Chi s'imbarca accetta dunque - con le buone o con le

cattive . una vita senza passato, un'avventura che non ha ritorni Pure, i

disperati, i fuorilegge, i paria che percorrono la galassia sulle navi del «

lungo viaggio », assolvono senza saperlo la più alta missione per la sopravvivenza della specie

umana. Partenza domenica e altri racconti D. F. Galouye N.395 - 1 Agosto 1965 (The Last Leap [and Other Stories of Supermind], 1964) La fantascienza - specialmente quella più recente - pullula di roinanzi e

racconti fondati sulle facolt à extra-sensoriali sia terrestri che

extraterrestri. Troppo spesso, però, non si tratta d'un facile pretesto per

far succedere qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, senza la minima

giustificazione logica. Galouye è uno dei pochissimi che sul tema di

questa facolt à sconosciuta sappia costruire delle vere storie: lo ha

dimostrato col suo prestigioso romanzo Psychon (Urania 327) e lo conferma ora con questi

cinque sensazionali racconti. In Partenza domenica lasciamo al lettore di vedere con quanta

originalit à si combinino il tema classico dell'invasione, quello della telepatia, e quello della

telecinesi. Nel secondo racconto non ci sono extraterrestri, ma c'è, ignorata fino all'ultimo,

qualcosa che non è la Terra...; gli aliens ricompaiono nel terzo, sotto forma di pseudo -scimmie, e

nel quarto sotto forma del figlio di un diplomatico interplanetario; in entrambi i casi, comunque, la

molla dell'azione resta quella dei « poteri della mente » . « Gli occhi del cane » , quinto e ultimo

racconto, conclude con una trovata straordinaria questa antologia del « super-normale ».

I nemici di Gree e altri racconti AA.VV. N.396 - 8 Agosto 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Servizio di pattuglia Rick Raphael N.397 - 15 Agosto 1965 (Once a Cop-Code Three, 1963 e 1964) Già oggi, la polizia stradale ha qualcosa di vagamente fantascientifico,

per quel suo modo di presentarsi all'improvviso, come un'apparizione,

dietro una curva, per quel casco e quegli occhialoni che dànno agli

agenti l'aria di insetti, per quei segnali fosforescenti che di notte fermano

l'emozionato automobilista. Non possiamo dire se, domani, le cose

saranno come le immagina Rick Raphael; ma le sue ipotesi ci dànno

comunque una originale, interessantissima anticipazione sul futuro non

solo delle pattuglie della strada, ma del traffico, dei veicoli, degli incidenti, e di noi, poveri utenti.

Gli invasati Jack Finney N.398 - 22 Agosto 1965 (The Body Snatchers, [1954]) I buoni film di fantascienza, si sa, sono rari. Uno dei pochi è stato,

qualche anno fa, "L'invasione degli ultracorpi" che si limitava a trasporre

fedelmente in sequenze i capitoli di questo ottimo romanzo, gi à di per se

organizzato e montato secondo le regole del suspense cinematografico.

Una cittadina americana, oggi, un uomo che vede i suoi conoscenti, i

suoi amici, prendere uno dopo l'altro, uno sguardo fisso, una voce

strana, un enigma che si fa sempre più oscuro, un terrore che si fa

sempre più intenso.. Passaporto per l'eternit à J. G. Ballard N.399 - 29 Agosto 1965 (Passport to Eternity, 1963) Questa è la terza raccolta di racconti di J. G. Ballard che Urania

presenta ai suoi lettori, dopo gli "Otto racconti" di Ballard e Clarke

(Urania 321) e "Essi ci guardano dalle torri" (Urania 371).

Nell'avvertenza a quest'ultima, scrivevamo: <<Ballard ha ormai cessato

di essere una "promessa" per affermarsi definitivamente come il terzo

grande della SF inglese, con Arthur Clarke e John Wyndham. Ma più

ancora di questi ultimi e dello stesso Bradbury, che con lui ha diversi

punti di contatto, egli si va rivelando come uno degli scrittori di fantascienza capaci di imporsi su

un alto livello letterario>>. Le quattro storie di questo "Passaporto per l'eternit à " confermano in

pieno il nostro giudizio. Le prime tre, pur cos ì ben articolate su altrettanti temi classici della SF,

spingono tuttavia le loro tragiche suggestioni a una tale estremità , da rasentare quasi una rottura

d'equilibrio. E nella quarta, dove quest'equilibrio si ricompone su un piano tanto più elevato, il

risultato è tale da far pensare (come ha osservato Kingsley Amis) addirittura a un Conrad.

Questo per quanto riguarda la letteratura. Per quanto riguarda noi più specificamente, ci sembra

di poter dire che "La rete di sabbia", senza dubbio il pi ù bel racconto di Ballard, è anche,

probabilmente, la pi ù stupenda storia di fantascienza che sia mai stata scritta.

Ricerche Alfa e altri racconti AA.VV. N.400 - 5 Settembre 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Page 10: [PAG.41] - URANIA · 2010. 1. 21. · Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa raccolta di

[PAG.50] Il giorno che invasero New York Irwin Lewis N.401 - 12 Settembre 1965 (The Day They Invaded New York, 1964) C'è chi per combinare un'invasione ha bisogno di macchine e congegni

inauditi, di mostri extraterrestri, di forze soprannaturali, di arsenali

terrificanti. Irwin Lewis, un autore nuovo, originale e spiritoso, sostiene in

questo brillante romanzo (gi à acquistato dalla televisione americana)

che si possono ottenere gli stessi effetti catastrofici e spettacolari con

mezzi molto pi ù modesti, addirittura banali. Una grande metropoli

moderna ha già in sé , come ognuno di noi sa bene, i veleni capaci di

paralizzarla: basta una piccola spinta, ..

Le sabbie di Marte Arthur C. Clarke N.402 - 19 Settembre 1965 (The Sands of Mars, [1951]) I l Mariner IV, com'è noto, non ha scoperto su Marte nessuna traccia di

vita intelligente. E il protagonista di quetso celebre romanzo di Clarke,

che inaugurò 13 anni fa, la collezione di Urania, non si stupirebbe affatto

di questo risultato. Quando infatti, il giornalista Martin Gibson sbarca sul

Pianeta Rosso, questo è già parzialmente colonizzato dagli uomini: ma i

coloni, da anni che sono lì, non hanno mai visto l'ombra di un marziano.

Se dunque i marziani, malgrado tutto, ci sono, vuol dire che sono ben

nascosti. E c'è poco da meravigliarsi che le fotografie del Mariner, scattate da una distanza di

12.000 chilometri, non ne abbiano rilevato l'esistenza. Il fantasma dello spazio Frederik Pohl & Jack Williamson N.403 - 26 Settembre 1965 (Starchild, 1965) I lettori di Urania ricorderanno "Le scogliere dello spazio", l'avventuroso

e suggestivo romanzo pubblicato circa un anno fa (Urania 353). Gli

stessi temi: la Macchina che pensa per tutti, gli animali antigravitazionali,

il misterioso arcipelago celeste dove trovano rifugio i fuorilegge, tutta

questa spettacolare scenografia si anima qui di una nuova, inquietante

presenza: il fantomatico"Figlio delle Stelle".

Paradiso sospetto e altri racconti AA.VV. N.404 - 3 Ottobre 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Il collezionista Eric Frank Russel N.405 - 10 Ottobre 1965 (Hobbyt) "Se vi piace la tronfia verbosit à dei best -seller con pretese di alta

letteratura", scrive Russell presentando questi racconti, "o se ritenete

indispensabile che ogni storia racchiuda un profondissimo quanto

rimasticato messaggio morale, questo libro non è per voi. Andate via.

Sciò !". Il campo di lettura offerto dalla presente raccolta, in effetti, ci

guadagner à parecchio ad essere preliminarmente e perentoriamente

sgombrato dai pedanti e dagli snob. Cos ì, se vorremo puramente e

semplicemente divertirci, potremo farlo senza tiraci addosso occhaitacce di rimprovero. Ma

resteremo ugualmente liberi di sospettare che Eric Frank Russell, oltre a saper costruire le sue

storie come pochi, abbia anche lui, malgrado tutto, alcuni messaggi da comunicarci: quello

metafisico del "Collezionista", per esempio, d'una sbigottita malinconia; o quello, sottilmente

scettico, di "Una questione d'istinto"; o infine quello di "Io e la mia ombra", dove malinconia e

scetticismo si convertono in un arguto, bonario incoraggiamento a sbrigarsela da sé . Per

l'interpretazione di questi eventuali messaggi, comunque, non avremo bisogno di istituire

paragoni con Kafka, o con Proust, o con Dio sa chi altro: avremo soltanto da mettere questa

antologia, dopo averla letta, tra i libri che hanno qualche cosa dentro, e che una volta o l'altra ci

verrà voglia di rileggere.

Il pianeta proibito W. J. Stuart N.406 - 17 Ottobre 1965 (Forbidden Planet, [1956]) Robby, il simpatico robot capace di fabbricare con un ronzio di pochi

secondi una bottiglia di ottimo whisky scozzese, e di servirlo con perfetto

garbo agli atoniti ufficiali della marina spaziale americana, è stato forse il

primo personaggio della f.s. a diventare veramente popolare. Ma nel film

famoso, tratto dall'omonimo "capolavoro" che qui pubblichiamo, c'era

molto di più , e qualcuno, addirittura, ha visto nell'ingegnosa trama del

romanzo, l'eco di una vicenda celebrata da secoli come una delle più

affascinanti di tutta la letteratura: quella della "Tempesta" di Shakespeare.

Rapina da virus Kenneth Bulmer N.407 - 24 Ottobre 1965 (The Wizard of Starship Poseidon, 1963) Si sa che, in molti paesi, la ricerca scientifica non è incoraggiata e

sovvenzionata quanto i ricercatori stessi pretenderebbero. E si sa che

uno scienziato pu ò anche arrivare a commettere delle irregolarit à per

portare a termine, a dispetto di ogni intralcio burocratico e

amministrativo, il progetto cui abbia dedicato gli anni migliori della sua

vita. Ma il caso del professor Randolph - e la soluzione che egli trova ai

suoi problemi - è eccezionalissimo non solo negli annali della vita

universitaria ma anche negli annali della criminalit à .

Lo stagno di Matlin e altri racconti AA.VV. N.408 - 31 Ottobre 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti

Cronache del dopobomba Philip K. Dick N.409 - 7 Novembre 1965 (Dr. Bloodmoney or How We Got Along After the Bomb, 1965) Molti, e spesso impressionanti, sono stati finora i romanzi che Urania ha

pubblicato sulla catastrofe atomica e il dopobomba. Ma leggendo questo

di Dick, si ha l'impressione che l'argomento sia stato trattato finora quasi

bonariamente, all'acqua di rose addirittura. Qui il groviglio delle

mutazioni . indotte non soltanto dalle radiazioni ma connesse con altri

orrori, come quello del Talidomide - raggiunge un livello inaudito di

mostruosit à e crudelt à. Per sentimentalismi, pudori, ottimismi dell'ultima ora, qui non c'è posto; il

senso delI'atroce storia, magistralmente raccontata, è solo questo: ecco le conseguenze, tutte le

conseguenze, fino alle più stravolte e sataniche.

I giganti di pietra Donald Wandrei N.410 - 14 Novembre 1965 (The Web of Easter Island,[1948]) Wandrei, specialista d'un genere di fantascienza « vera » , alla Lovecraft,

riprende qui uno dei temi pi ù 'cari al suo maestro: quello degli Old Ones,

i giganteschi extraterrestri che popolarono un giorno la Terra e che

hanno lasciato tra noi, in attesa di ritornare, delle mostruose sentinelle.

Allo stesso incubo sono legate affascinanti e misteriose rovine, che

costituiscono per gli archeologi altrettanti problemi non risolti: ma in

realt à, da Stonehenge all'Isola di Pasqua, I'enigma da risolvere è uno

solo.

Supernormale J. Hunter Holly N.411 - 21 Novembre 1965 (The Dark Enemy, 1965) Presso l'istituto di Psicologia di un'universit à americana, un giovane

ricercatore conduce da lungo tempo un'indagine sull'esistenza o meno di

individui dotati di facoltà paranormali, Finora, su decine di migliaia di

soggetti esaminati, non s'è trovata neppure l'ombra di un telepatico, e

tantomeno di un telecinetico. L'inchiesta, anche per gli intrighi di una

donna, sembra destinata a falllire, quando, d'un colpo, una presenza si

manifesta. Non sappiamo ancora, il paranormale, chi sia, ma già

capiamo che il problema sarà non solo di trovarlo, ma soprattutto di fermarlo.

I dannati di Gree e altri racconti AA.VV. N.412 - 28 Novembre 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti