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Anno XIII - n.28 - 19 luglio 2017 GLI ALTRI CONTENUTI Terza pagina: anche Conchita Martinez distrusse un mito Pag.9 - Il tennis in tv Pag.14 Veterani: tutti gli Scudetti Over e Ladies Pag.15 Notizie dalle regioni Pag.17 - Circuito Fit-Tpra: Kia Tennis Trophy Pag.21 - L’esperto risponde: come si calcola l’inerzia di una racchetta? Pag.26 Next Gen Spagna cresce sull’erba Kuhn e Davidovich Fokina: iberici d’importazione biondi come... Becker Pag.10 Il colpo rivelatore Pag.3 La Leggenda continua... Pag.4 Il Re dei Re...cord Pag.12 Agente 008: Wimbledon, missione compiuta Le racchette di Roger dalla prima all’ultima Dalla Pro Staff di Pete Sampras alla “total black” col suo autografo Pag.23 Muguruza regina? Adesso ci riprova Pag.7

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Anno XIII - n.28 - 19 luglio 2017

GLI ALTRI CONTENUTITerza pagina: anche Conchita Martinez distrusseun mito Pag.9 - Il tennis in tv Pag.14Veterani: tutti gli Scudetti Over e Ladies Pag.15Notizie dalle regioni Pag.17 - Circuito Fit-Tpra:Kia Tennis Trophy Pag.21 - L’esperto risponde:come si calcola l’inerzia di una racchetta? Pag.26

Next Gen Spagnacresce sull’erbaKuhn e Davidovich Fokina: ibericid’importazione biondi come... Becker

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Il colpo rivelatorePag.3

La Leggenda continua... Pag.4

Il Re dei Re...cordPag.12

Agente 008: Wimbledon, missione compiuta

Le racchette di Rogerdalla prima all’ultimaDalla Pro Staff di Pete Samprasalla “total black” col suo autografo

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Muguruza regina?Adesso ci riprova

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prima pagina

Il colpo rivelatore

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica)

FOTOGetty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio

A CURA DISportcast srlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONEGAME Comunicazione & Media S.r.l.

REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaInfo: [email protected]. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004

Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www.federtennis.it e www.supertennis.tve spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected]

dI ENzO ANdERLONI - fOTO GETTy ImAGES

Tra tutte le epiche gesta che hanno portato Roger Fede-rer a conquistare, primo uomo nella storia, l’ottavo

titolo a Wimbledon (e il 19° Slam) c’è un “quindici” che da solo raccon-ta una lunga storia. Siamo sul 4-4, 15-30, servizio Berdych nel secon-do set della semifinale. Il ceco ag-gredisce sparando una prima volta fortissimo il suo diritto; Federer si difende con il rovescio e Berdych ri-picchia ancora più forte, avanzando centralmente verso la rete, profon-do, ancora sul rovescio. Federer è lontano dalla palla e non ha il tem-po di muoversi. Come fosse cosa normale allora si piega e si allunga verso l’angolo del campo, mette là solo la racchetta. E senza apparente spinta, né di braccio né di polso, ne trae un imprendibile passante lun-golinea. Pazzesco.Questo “non colpo” meraviglioso e vincente racconta due aspetti fon-damentali della grandezza di que-sto campione: da una parte l’innato

e inarrivabile sentimento del tempo sulla palla, che rende memorabili cer-te sue giocate anche solo dal punto di vista estetico (anche se poi portano a casa punti determinati), dall’altra di-mostra indirettamente quante altre vittorie si è negato l’eroico testone di Basilea aspettando 10 anni dal primo successo a Wimbledon prima di capi-re che la racchetta che stava usando era obsoleta e gli impediva di compe-tere alla pari con gli altri. Qui qualcuno potrebbe scoppiare a ridere. Come competere alla pari? Ma se con la vecchia racchetta, quel-la che ha utilizzato fino alla fine del 2013, aveva battuto tutti i record, conquistando 17 Slam, più di chiun-que altro nella storia? Risposta: an-date a rivedervi quel “quindici” con-tro Berdych. Con quel reperto di ar-cheologia delle racchette in grafite, con il piatto più piccolo del circuito, che aveva avuto in eredità da Pete Sampras e che era stato lanciato nel lontano 1983, quel colpo sarebbe stato impossibile. E con questo non vogliamo dire che Federer sia stato aiutato dalla rac-

chetta, perché anche la sua attuale ha l’ovale leggermente più piccolo ed è più impegnativa da usare di quelle degli altri Fab Four: piatto da 97 pol-lici quadrati, contro i 100 di Nadal e Djokovic e i 98 di Andy Murray. È giu-sto però che anche chi non è un tec-nico sappia che per motivi tutti suoi, forse perché era affascinato dall’idea cavalleresca di raccogliere l’eredità di Sampras (il re del tennis che aveva detronizzato) usando la sua spada, Roger si è autoimposto di giocare ad handicap con la racchetta. Ci si domanda sempre quanti altri ti-toli Slam avrebbe vinto Rod Laver se non fosse passato al professionismo nel 1963, dopo il primo Grande Slam, rientrando nel circuito con l’era Open nel 1968 e realizzando il secondo poker nel 1969. Sicuramente ben più degli 11 che può vantare.Ma è lecito chiedersi anche quanti altri titoli avrebbe Federer se non si fosse incaponito a correre il Tour de France 2010 con la bicicletta di Cop-pi, o il MotoGp del 2011 con la MV Agusta di Giacomo Agostini. Perché di questo, più o meno, si tratta.

Roger Federer,35 anni (Svizzera)

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E la Leggenda continuaRoger Federer conquista il 19° titolo dello Slam e l’ottavo a Wimbledon (un record) sotto gli occhi dei quattro figli. Guardandoli, dal campo, si commuove e commuove il mondo: sono passati 14 anni dal primo, 5 dall’ultimo

dA LONdRA, ANGELO mANCUSO

fOTO GETTy ImAGES

Lasciando stare il solito ritornel-lo sul GOAT, il virtuale titolo di più grande di tutti tempi, Roger Federer più di chiunque altro

nell’era moderna fa sembrare facile il tennis. Fa diventare semplici le cose impossibili. Stiamo vivendo un’epoca d’oro del nostro sport grazie ai Fab Four. Nadal, Djokovic, Murray e poi lui, il Divino, l’unico, l’impareggiabile, il tennista perfetto che non conosce età. Va per i 36 anni, ha quasi due de-cenni di carriera sulle spalle, eppure l’aurea che lo avvolge non si può pro-durre né riprodurre: è la leggenda che ha costruito e che si porta dietro. Un campionissimo che ha fermato il tem-po. Non capita spesso di avere la net-ta sensazione di assistere a qualcosa di storico, uno di quei momenti che sono destinati a restare eterni. Il 29 gennaio 2017 Federer a Melbourne da mito è diventato leggenda. Il 16 luglio 2017 a Londra questa leggenda l’ha perpetuata. Ed esserci, la prima come la seconda volta, è stato un privilegio, un grande privilegio.

L’extraterrestreIn una della finali più brevi della sto-ria di Wimbledon ha schiantato il gi-gante Marin Cilic: 6-3 6-1 6-4 in poco più di un’ora e mezza. Il colosso nato a Medjugorje, che pure aveva battuto il Divino in semifinale agli US Open nel 2014 (poi vinse lo Slam newyor-

“Non è mai in affanno né sbilanciato. La palla che gli va incontrorimane a mezz’aria, per lui, una frazione di secondo più del dovuto. Come Alì, Jordan, maradona e Gretzky, pare allo stesso tempopiù e meno concreto dei suoi avversari. Specie nel completo tutto bianco che Wimbledon ancora si diverte impunemente a imporre, sembra quello che (secondo me) potrebbe benissimo essere: unacreatura con il corpo fatto sia di carne, sia, in un certo senso, di luce”

David Foster Wallace, da “Federer come esperienza religiosa”

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kese) e aveva fallito tre match point un anno fa sempre sull’erba londine-se per poi arrendersi al quinto set, sognava di rinverdire i fasti del con-nazionale Goran Ivanisevic, campione a Wimbledon 16 anni or sono. Per re-galare al suo Paese un altro “9 luglio 2001”, Cilic, doveva scalare una mon-tagna armato di servizio, diritto e tan-to coraggio: in cima c’era il trofeo del torneo dei tornei, il sogno proibito di ogni tennista. Si è trovato davanti un extraterrestre con la racchetta. Un fe-nomeno. Anzi no: il Fenomeno.

I record e la magiaElencare i primati del fuoriclasse di Basilea è diventato quasi stucchevole. La sua è una pratica ormai quotidiana: ogni match che gioca devi aprire il li-bro del tennis e aggiornare numeri e statistiche. Conquistando l’ottavo tito-

lo a Wimbledon 14 anni dopo il primo, 5 dopo l’ultimo, ha superato William Renshaw e Pete Sampras che si sono fermati a quota sette. Ma per il primo si parla di fine Ottocento nell’epoca del Challenge Round, quando il cam-pione in carica accedeva direttamente alla finale. La preistoria. È il trionfo numero 19 negli Slam, nella 29esima finale (11 a Wimbledon). Mai nessuno come lo svizzero, irraggiungibile nel-la classifica dei Major. Novantunesima vittoria sui prati londinesi, 102 partite come Connors. L’ultimo a conquistare il titolo ai Championships senza la-sciare per strada un set era stato Borg nel 1976. A 35 anni e 342 giorni è il più anziano tennista dell’era open a trionfare a Wimbledon, il secondo più anziano in uno Slam dietro Ken Rose-wall, che nel 1972 vinse gli Australian Open a 37 anni e 62 giorni. Possiamo

continuare: 93° titolo in carriera, il quinto di un fantastico 2017 in cui ha infilato la magica tripletta Australian Open, Indian Wells e Miami e vinto ad Halle alla vigilia dei Championships. Era numero 17 a inizio anno: ora è sa-lito al numero 3. Il tutto dopo essersi fermato per l’intera seconda metà del 2016 a causa dell’infortunio al ginoc-chio sinistro. “Dopo la sconfitta dello scorso anno e i problemi al ginocchio - ha sottolineato - era difficile pensare di essere oggi qui, in questo stadio che amo più di qualunque altro. Ma io, la mia famiglia, il mio staff, ci abbiamo creduto. Sollevare questo trofeo per l’ottava volta è magico”.

La rinascitaAd applaudirlo nel Royal Box c’erano Kate Middleton e il principe William. Poco più in là anche Antonio Conte,

“Non si vive di tennis, è ovvio, ma molte cose smettonodi morire per un attimo, ogni volta che federer staccaun rovescio lungolinea. Ne sono sicuro”

Alessandro Baricco, da “Essere Roger Federer”

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ex allenatore della nazionale italiana di calcio, ora al Chelsea. Lui, Roger, si è emozionato (ed è venuta giù qual-che lacrimuccia) quando volgendo lo sguardo verso il suo box ha salutato la moglie Mirka e i quattro figli. Le ge-melle Charlene Riva e Myla Rose, nate nel 2009, lo avevano già visto lo scor-so gennaio trionfare agli Australian Open. Oggi per la prima volta c’erano i due maschi, Lenny e Leo, nati nel 2014. La favola di questo incredibile 2017 lo aiuta a ignorare aspettative e discussioni sul momento del ritiro. Può scegliere i tornei: ha saltato l’in-tera stagione sulla terra rossa e per la prima volta da quando era un ragazzi-no ribelle ha trascorso lunghi periodi a casa, vicino Zurigo, e a Dubai, dove si allena al caldo. Vita in famiglia da padre modello. Hanno fatto un viag-gio in Grecia, sono stati a Hamptons, la residenza di vacanza dei ricconi newyorkesi. “Ho sperimentato come sarà la fine della mia carriera”, ha rac-contato. Gli è mancata l’adrenalina del campo, ma ha compreso che quando arriverà il momento che tutti temiamo sarà in grado di gestire il cambiamen-to. E questa consapevolezza ha reso più semplice la sua rinascita.

favorito agli Us OpenÈ il Mago Merlino del tennis. Sta fer-mo sei mesi, torna e centra la tripletta Australian Open, Indian Wells e Miami. Salta la stagione sulla terra rossa, rien-tra ed ecco l’ottava meraviglia a Wim-bledon, nel suo “giardino”. Un esempio di programmazione e professionalità eccezionali, senza eguali. Conosci te stesso è diventato il suo mantra. I riva-li, leggi Djokovic e Murray che hanno sei anni in meno, perdono pezzi alle prese uno con il gomito e le lune stor-te, l’altro con un’anca infida. Federer è più vispo e pimpante che mai. Al punto che già si ragiona in chiave Us Open, al via a fine agosto. Chi è il favorito? King Roger ovviamente, Nadal permettendo (un punto interrogativo le sue ginoc-chia sul cemento). Perché non solo ha ricominciato a vincere, ma vuole con-tinuare. Nessuno può sapere quanto tutto ciò potrà durare, se qualche mese o qualche anno. Ma non importa. Carpe diem, dicevano saggiamente i latini

“Vorrei tanto che vincesse federer perché sono curiosadi vedere se è così bello ed elegante anche quando balla”

Garbine Muguruza, prima della finale maschile

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Señorita Slam Garbine Muguruza vince per la prima volta i Championships, torna Top 5 e si scrolla il peso di quell’unico major vinto nel 2016 a Parigi. È la seconda spagnola a trionfare sul Centre Court. Niente “sesta” per Venus Williams

dA LONdRA, ANGELO mANCUSO

fOTO GETTy ImAGES

Wimbledon femminile è andato in archivio con il trionfo di Garbine Mugu-ruza, seconda spagnola

della storia del tennis ad alzare al cielo il Venus Rosewater Dish. La prima capace di domare il sacro prato del Centre Court era stata nel 1994 Conchita Martinez. Entrambe hanno trionfato battendo due cam-pionesse infinite di 37 anni: Garbine ha sconfitto Venus Williams, Conchi-

ta 23 anni fa superò in finale Marti-na Navratilova. Guarda caso proprio la Martinez ha allenato nelle due settimane londinesi la giovane con-nazionale. Il coach “titolare” Sam Sumyk (ex Azarenka) non è potuto volare a Londra per motivi persona-li e allora Garbine ha deciso di ri-volgersi a Conchita, che è capitano di Fed Cup.

Al Roland Garrosera in lacrimePoco più di un mese fa la Muguruza aveva lasciato in lacrime il Roland

Garros dopo aver perso negli otta-vi contro la francese Mladenovic. Il suo era stato un crac prima emotivo che tecnico. Uscendo dal Suzanne Lenglen se l’era presa un po’ con tutti, a cominciare dal pubblico pa-rigino a suo dire scorretto e troppo di parte. Aveva i nervi a fior di pelle, ma per spiegare quella reazione di pancia bisogna tornare all’anno pri-ma, quando era diventata regina del Roland Garros. In quel momento per la 24enne nata a Caracas, ma che ha scelto la Spagna del papà basco e non il Venezuela della mamma per

Provaci ancora VenusCon i suoi 37 anni e 28 giorni, Venus Williams era la giocatrice più “anziana” in finale ai Cham-pionships dai tempi di Martina Navratilova, che nel 1994 aveva 37 anni e 258 giorni. La maggiore delle Sisters, sui prati di Church Road, ha disputato 102 match (con 87 vittorie, record tra le giocatrici in attività): più di lei solo Martina Navratilova, inarrivabile con le sue 134 partite, e Chris Evert con 111. Era la sua 20a partecipazione al major britannico (record tra le giocatrici in attività) dove ha trionfato nel 2000, 2001, 2005, 2007 e 2008 mentre si era fermata in finale nel 2002, 2003 e 2009 (sempre contro Serena). Una fuoriclasse assoluta che, nonostante le 37 primavere festeggiate il 17 giugno scorso, e la battaglia continua contro la sindrome di Sjogren (malattia infiammatoria cronica di natura autoimmune), ha l’entusiasmo e la voglia di vincere di una teenager: a provarlo ci sono le due finali Slam raggiunte in questa stagione, a Melbourne lo scorso gennaio, fermata solo da Serena, e a Wimbledon (era dal 2003 che non raggiungeva due finali Slam nello stesso anno). (t.t.)

Garbine Muguruza,oggi n.5 Wta, ha vintoil 4° titolo in carrierasu sette finali disputate, il secondo Slam (su tre finali). È la quinta volta dal 1975 (introduzione del ranking Wta) chea vincere il titolo è una giocatrice alla vigilia non compresa trale Top 10 (n.15)

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giocare a tennis, è cambiato tutto. È pure una bella ragazza con un sor-riso magnetico, che non guasta. En-trare a far parte dello star system tennistico deve essere stato un peso troppo grande per lei, che racconta-no timida e introversa. Un’esperien-za simile l’aveva vissuta nel 2011 Petra Kvitova, giocatrice talentuosa come poche. Aveva vinto Wimble-don e il Masters Wta di fine stagione e si pensava che l’anno dopo avreb-be spaccato il mondo. Invece si è bloccata tra fragilità sì fisiche, ma soprattutto mentali. Un po’ quello che è accaduto alla Muguruza dopo Parigi 2016.

La roulette WtaOra Garbine può e deve fare quel passo in più. Tutti ricordano quel-la vittoria al Roland Garros: non fu banale perché in finale mise al tap-peto Serena Williams dimostrando di essere l’unica capace di metterla sotto nel braccio di ferro da fondo campo, in quanto a potenza. Gioca un tennis aggressivo, ha un ottimo servizio e grande equilibrio nei due fondamentali, diritto e rovescio. E sta migliorando a rete cimentandosi spesso in doppio. La Muguruza è la più autorevole candidata al ruolo di numero uno in un circuito femminile ancora orfano di Serena (almeno sino a fine stagio-ne), che sembra una roulette impaz-zita. Basta attendere che esca il nu-mero giusto e ovviamente prender-selo. Da lunedì è il turno di Karolina Pliskova, che i campi di Wimbledon li ha salutati al secondo turno. Si-mona Halep è invece arrivata a due punti dalla prima posizione mon-diale arrendendosi alla britannica Johanna Konta. E la Kerber da mesi non ne azzecca una. Un interregno bello e buono: tocca a Garbine al-zare la mano e dire presente. Tra le donne per la Spagna non accade dai tempi di Arantxa Sanchez, mentre tra gli uomini può imitare Nadal.

In finale Garbine Muguruza, 23 anni nata a Caracas, ha superato per 7-5 6-0 in un’ora e 17 minuti la statunitense Venus Williams (già 5 volte campionessa a Londra)

“Due anni fa Serena Williams, dopo avermi battuta, mi disseche un giorno questo torneo lo avrei vinto. Ed è successo”

“Sono cresciuta guardandoti giocare...”La mezza gaffe di Garbine con VenusVenus Williams è riuscita ad accettare la sconfitta con un sorriso: “Congratulazioni Garbine, so quan-to hai lavorato per riuscire ad ottenere tutto questo - ha detto -. In queste settimane ho vissuto bei momenti con il mio team e la mia famiglia: è stato fantastico giocare di nuovo una finale qui”. L’ultimo saluto per Serena, in dolce attesa: “Mi sei mancata. Scusa, non ce l’ho fatta a imitarti...”. Molto controllata anche Garbine Muguruza, che aspettava questo momento esattamente da due anni. “Sono cresciuta guardandoti giocare Venus... ehm, sorry”, ha esordito la spagnola con spontaneità, rendendosi però subito conto di aver commesso una piccola gaffe... anagrafica.

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Anche Conchitadistrusse un mitoNel 1994 la Martinez chiuse la carriera record di Martina Navratilova che aveva 37 anni come Venus Williams oggi. E fu la prima spagnola a vincere sull’erba, che dalle sue parti era considerata “buona per pascolare le mucche”

dI ALESSANdRO mASTROLUCA

“Wimbledon è il torneo più difficile che esiste”. Conchita Martinez, che ha vissuto gli unici

due trionfi spagnoli, lo sa meglio di tut-ti. Ha trionfato in singolare, nel 1994, e ha guidato da coach Garbine Muguruza a seguire le sue orme. “In Spagna ab-biamo un detto: l’erba è buona per far pascolare le mucche” raccontava allora. Come Muguruza quest’anno, nel 1994 Martinez si presenta in finale per sfida-re il suo idolo, una leggenda nella catte-drale del tennis: Martina Navratilova. È la sua prima finale Slam e non ci arriva certo con i favori del pronostico. Dagli ottavi ha lasciato un set all’australia-na Kunce, uno a Lindsay Davenport e si è trovata a due punti dalla sconfitta in semifinale contro Lori McNeil. Figlia di un quarterback dei San Diego Char-gers, grande amica dell’ex moglie di Mike Tyson con cui condivide la casa a Wimbledon, Lori aveva passato la mat-tina del solstizio d’estate a fare i piatti. Poi in un giorno che d’estate ha solo il nome e concide con il primo turno di quei Championships, sotto un vento gelido e una pioggia tagliente, aveva battuto Steffi Graf.

da piccola tiravail rovescio a due maniLa storia di Conchita è a sua volta par-ticolare. Cresciuta a Monzon con un padre, Cecilio, che ammirava McEn-roe e Navratilova, sviluppa un tennis che basta al suo fisico, alla sua grinta, e si allontana dai paradigmi delle pre-cedenti generazioni. È Eric Van Har-pen che le cambia la vita e la carriera. “Da piccola giocavo il rovescio a due mani, ma sognavo di cambiarlo. Guar-dando una partita di Gabriela Sabatini dissi: ecco, mi piacerebbe tirarlo co-

sì”. Il tempo prende velocità.Martinez diventa una delle grandi re-gine della terra battuta, firma il record ancora ineguagliato di 4 vittorie con-secutive al Foro Italico, ma completa il suo più grande successo sull’erba, do-ve non si vedeva una spagnola in finale dagli anni Trenta, dai tempi gloriosi e provocatori della Belle Epoque e di Li-li de Alvarez, la prima a dare scandalo con la gonna-pantaloncino.C’è anche la Principessa Diana ad assi-stere all’ultima recita di Martina Navra-tilova in singolare a Wimbledon. Una recita che ha visto 5 doppi falli, 13 bre-ak complessivi, ma anche una serie di 34 discese a rete con 22 punti e una se-rie alla lunga determinante di passanti di rovescio di Conchita. Poi è arrivato il match point, il rovescio largo che fa ca-lare il sipario sui 22 anni di Navratilova a Wimbledon.

L’addio di martinaIl boom di Conchita“How about next year Martina?” chiede uno spettatore, cosa ci dici dell’anno prossimo. Dice quello che nessun tifo-so vorrebbe sentire, che non ci sarà un anno prossimo. Navratilova è talmente confusa, commossa, che dimentica l’in-

chino di rito alla Duchessa di Kent. C’è un’aria triste, solitaria e finale che fa piangere anche William Crove, l’amba-sciatore Usa in Gran Bretagna, mentre le stringe la mano. Anche Navratilova cede alle lacrime. “Non piango perché ho perso, ma perché è tutto finito”. Ogni fine però è un inizio. È l’inizio della grande storia di Conchita Mar-tinez, che chiuderà la carriera con un best ranking di numero 2, con 33 tornei vinti e altre due finali Slam per-se, con cinque titoli in Fed Cup e tre medaglie olimpiche. Una storia che finisce per tornare dove tutto è comin-ciato, su quello stesso Centrale, con una giocatrice spagnola che supera un’avversaria di 37 anni, gli stessi di Martina Navratilova in quell’ultimo gi-ro di giostra fra il Trionfo e il Disastro. Il perfetto passaggio di consegne. L’i-nizio di una nuova era.

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I due nuovi spagnoli,biondi e d’importazioneSono Alejandro Davidovich Fokina e Nicola Kuhn. Uno, papà svedese e mamma russa, ha vinto Wimbledon Juniores; l’altro, nato in Austria, negli stessi giorni ha conquistato il Challenger Atp di Braunschweig

dI ALESSANdRO NIzEGOROdCEW

fOTO GETTy ImAGES

Nicola Kuhn e Alejandro Davidovich Fokina, il ten-nis spagnolo e la legione straniera. Wimbledon e

Braunschweig hanno rappresentato i primi vagiti di un connubio pronto a dominare il circuito tennistico in-ternazionale. Nel challenger tedesco Kuhn, nato a Innsbruck diciassette anni fa, ha conquistato il suo primo titolo di categoria, mentre Davido-vich, di un anno più grande, alzava al cielo il trofeo di Wimbledon Junior. Dritto potente e carico, rovescio bi-mane, buon servizio, Kuhn e Davi-dovich Fokina sono classici giocatori moderni, più adatti al cemento che alla terra. Il loro punto di riferimen-to non è Rafael Nadal, bensì Novak Djokovic. Due “nuovi” spagnoli, car-nagione chiarissima e capelli biondi, sono pronti a divenire portabandiera del futuro tennis iberico anche se le loro bandiere hanno, oltre al giallo e al rosso, molti altri colori.

Anche Wimbledon Jrparla spagnoloAlejandro Davidovich Fokina è il nuo-vo campione di Wimbledon Junior. Nato a La Cala del Moral (Malaga) il 5 giugno 1999 da padre svedese, ex pu-gile, e madre russa, si allena a Marbella

agli ordini di Jorge Aguirre. La fami-glia Davidovich è umile, tanto che da bambino Alejandro gioca i tornei con una racchetta da pochi euro compra-ta in un grande magazzino. Disputa il primo (under 18) in un evento di Gra-do 2 in Spagna nel marzo 2015: parte dalle qualificazioni e, dopo 7 vittorie consecutive, si ferma solamente all’ul-timo atto. Nell’aprile 2016 raggiunge la finale del prestigioso Trofeo Juan Car-los Ferrero, nella quale viene stoppato da Nicola Kuhn (ma era avanti 6-3 1-0

Kuhn insegue Nadal con... 6 mesi di ritardoNicola Kuhn, grazie al successo sulla terra te-desca di Braunschweig, è divenuto il secondo tennista spagnolo più giovane a vincere un tor-neo Challenger, all’età di 17,3 anni. A coman-dare questa speciale classifica è Rafael Nadal, trionfatore a Barletta nel 2003 a 16,8 anni. Nel ranking generale tra i vincitori Challenger più giovani, guidato da Michael Chang (Las Vegas 1987 a 15,7 anni), Kuhn si posiziona al 15° po-sto. (statistiche di Luca Brancher)

Qui, Alejandro Davidovich Fokina,vincitore di Wimbledon Junior(sotto, il bacio alla coppa a Londra);a destra, Nicola Kuhn, al 1° titoloin carriera nel circuito Challenger.Gli spagnoli di “nuova generazione”

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Coric prepara Umagoandando in barca

Borna Coric prepara il torneo di Umago... in barca. In Croazia il giovane padrone di casa è stato intervistato, insieme alla sorella Bruna, a pochi giorni dal torneo Atp, dilettandosi anche in un particolare match di tennis, in mare, su una tavola da surf.

Prima gioia challengerper Akira SantillanTennis potentissimo e carattere alla Nick Kyrgios, Akira Santillan sta iniziando a far parlare di sé anche per gli ottimi risultati tennistici. Il giapponese d’Australia, nato a Tokyo il 22 maggio 1997 e residente a Brisbane, ha conquistato il suo primo titolo Challenger sul cemento statunitense di Winnetka, in Illinois. A suon di accelerazioni e servizi vincenti, si è imposto su Kudla, King, Nevolo, Bachinger e, in finale, sull’indiano Ramanathan per 7-6 6-2. Grazie a questo successo San-tillan si porta al best ranking di n.171 Atp e alla n.17 della ‘Race to Milan’. Per quanto riguarda gli altri Next Gen nel circuito Challenger, a Winnetka, ottima semifinale dello statunitense Tommy Paul, mentre a Winnipeg si ferma al penultimo atto l’israeliano Edan Leshem. Quarti di finale per Stefanos Tsitsipas e Benjamin Bonzi a Perugia e per Elias Ymer a Bastad. (al.ni.)

prima di ritirarsi per un infortunio). Un anno dopo torna in finale nel medesi-mo evento, alzando stavolta le braccia al cielo contro l’irlandese Simon Carr. Dopo due finali Futures sul cemento e la conquista di un posto tra i Top 600 Atp, Davidovich si presenta all’All En-gland Club e, senza perdere un set, do-mina il torneo dal primo all’ultimo tur-no battendo in finale l’argentino Axel Geller per 7-6 6-3.

Braunschweig scopre KuhnNicola Kuhn è nato a Innsbruck, in Au-stria, il 20 marzo del 2000 da padre te-desco e madre russa. Tre mesi dopo la famiglia si trasferì a Torrevieja, in pro-vincia di Alicante, dove il piccolo Nico-la cominciò a giocare a tennis a soli 3 anni. Inizialmente difende i colori della Germania, ma ben presto il suo sangue, come il passaporto, diviene sempre più caliente e ispanico. “Che cosa ho di rus-so e di tedesco - ha dichiarato in una recente intervista sul quotidiano ABC -? I capelli e poco più. In realtà qualcosa di tedesco e di russo ce l’avrò sempre, ma il mio ‘Vamos!’ è tutto spagnolo. Penso in molte lingue, ma privilegio lo spagnolo. Parlo anche l’inglese e sto imparando il francese, perché il mio fi-sioterapista viene dalla Francia”.Kuhn, poliglotta se ce n’è uno dunque, si è allenato dai 5 ai 12 anni ad Alicante con coach Pedro Caprotta dal quale, do-po un importante periodo presso l’Ac-cademia Equelite di Juan Carlos Ferre-ro, ritorna all’inizio del 2017. Da junior si porta al massimo al n.5 del mondo con il fiore all’occhiello della recente fi-nale al Roland Garros Junior, persa con-tro Alexei Popyrin, russo d’Australia. “Non ho mai dato molta importanza ai tornei giovanili - racconta Kuhn -. A Parigi ho parlato a lungo con Ramos, che mi ha spiegato che questo risultato non mi avrebbe cambiato la vita, anzi. Albert raggiunse gli ottavi al Roland Garros junior e oggi è 20 del mondo. Non giocherò gli Us Open Junior, sono ormai rivolto al tennis professionisti-co”. Nello stesso periodo arriva il pri-mo titolo futures sulla terra ungherese di Zamardi, mentre a Braunschweig, a sorpresa, Kuhn conquista il suo primo Challenger in carriera battendo, tra gli altri, giocatori di ottimo valore quali Carlos Berlocq e Jozef Kovalik. La clas-sifica recita oggi un lusinghiero n.242 (21 nella ‘Race to Milan’), ranking che permetterà a Kuhn di entrare, con ogni probabilità, in molti main draw Chal-lenger da qui alla fine dell’anno.

Wimbledon Junior,Claire Liu vince tra le girlsClasse 2000, leader del ranking under 18, Claire Liu si è presenta-ta all’All England Club come una delle grandi favorite. La statuni-tense ha iniziato il proprio percorso vittorioso a Wimbledon contro la toscana Tatiana Pieri (6-2 6-1), per poi superare nell’ordine Jain, Liang, Branstine, Lansere e, in finale, la connazionale Ann Li per 6-2 5-7 6-2. Si tratta della seconda finale tutta “yankee” del 2017, dopo la vittoria a Parigi di Whitney Osuigwe proprio contro Claire Liu. È la prima volta dal 1981 (quando vinsero Bonnie Ga-dusek e Zina Garrison) che due statunitensi riescono a conquistare nello stesso anno Roland Garros e Wimbledon. “Mi sto allenando ogni giorno cercando di dare il meglio di me stessa - ha spiegato la Liu, che vanta già tre titoli Itf da pro e un ranking di n.281 Wta - e i risultati stanno arrivando. Come ho festeggiato la vittoria? Ristorante indiano, il mio preferito…”. (al.ni.)

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i numeri della settimana

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Andy Murray (GBR) 77502 Rafael Nadal (ESP) 74653 Roger Federer (SUI) 65454 Novak Djokovic (SRB) 63255 Stan Wawrinka (SUI) 61406 Marin Cilic (CRO) 50757 Dominic Thiem (AUT) 40308 Kei Nishikori (JPN) 37409 Milos Raonic (CAN) 3310

10 Grigor Dimitrov (BUL) 316011 Alexander Zverev (GER) 316012 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 280513 Gael Monfils (FRA) 277514 David Goffin (BEL) 260515 Tomas Berdych (CZE) 257016 Pablo Carreno Busta (ESP) 235017 Jack Sock (USA) 229018 Lucas Pouille (FRA) 225519 Roberto Bautista Agut (ESP) 224520 Nick Kyrgios (AUS) 1940

z

I PRIMI 16 DELLA ATP RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Alexander Zverev (GER) 27102 Karen Khachanov (RUS) 7853 Borna Coric (CRO) 6864 Daniil Medvedev (RUS) 6075 Hyeon Chung (KOR) 5056 Andrey Rublev (RUS) 4587 Frances Tiafoe (USA) 4528 Jared Donaldson (USA) 447

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Ernesto Escobedo (USA) 392

10 Casper Ruud (NOR) 34411 Quentin Halys (FRA) 31412 Taylor Fritz (USA) 26213 Alexander Bublik (KAZ) 25414 Denis Shapovalov (CAN) 24815 Sebastian Ofner (AUT) 23516 Felix Auger-Aliassime (CAN) 206

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 27 Fabio Fognini 14752 34 Paolo Lorenzi 12233 81 Andreas Seppi 6264 86 Thomas Fabbiano 6025 104 Alessandro Giannessi 5206 105 Marco Cecchinato 5197 116 Luca Vanni 4748 146 Stefano Travaglia 3849 176 Salvatore Caruso 309

10 181 Stefano Napolitano 28611 182 Lorenzo Giustino 28612 205 Federico Gaio 25513 229 Matteo Berrettini 22514 230 Simone Bolelli 22415 239 Riccardo Bellotti 212

16 258 Gianluigi Quinzi 19617 296 Matteo Donati 16418 297 Andrea Arnaboldi 16419 320 Matteo Viola 14620 328 Alessandro Bega 141

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Karolina Pliskova (CZE) 68552 Simona Halep (ROU) 66703 Angelique Kerber (GER) 59754 Johanna Konta (GBR) 51105 Garbine Muguruza (ESP) 49906 Elina Svitolina (UKR) 49357 Caroline Wozniacki (DEN) 47808 Svetlana Kuznetsova (RUS) 45009 Venus Williams (USA) 3985

10 Agnieszka Radwanska (POL) 377011 Dominika Cibulkova (SVK) 371012 Jelena Ostapenko (LAT) 353013 Kristina Mladenovic (FRA) 315514 Petra Kvitova (CZE) 313515 Serena Williams (USA) 281016 Madison Keys (USA) 2353 17 Anastasija Sevastova (LAT) 223518 Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 216019 Elena Vesnina (RUS) 212120 Caroline Garcia (FRA) 1955

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 37 Roberta Vinci 13752 72 Camila Giorgi 8313 74 Francesca Schiavone 8144 87 Sara Errani 6915 132 Jasmine Paolini 4306 153 Martina Trevisan 3467 203 Georgia Brescia 2708 264 Camilla Rosatello 1889 278 Jessica Pieri 174

10 280 Giulia Gatto-Monticone 17311 315 Martina Di Giuseppe 14112 350 Cristiana Ferrando 11213 354 Karin Knapp 11014 382 Alice Matteucci 9815 398 Martina Caregaro 88

16 430 Deborah Chiesa 7517 433 Camilla Scala 7518 469 Claudia Giovine 6519 484 Stefania Rubini 6120 485 Anastasia Grymalska 61

Il Re dei Re...cord

dI GIORGIO SPALLUTO - fOTO GETTy ImAGES

4 i turni di battuta ceduti in tuttoil torneo da Roger Federer che ha eguagliatoil suo record di minor numero di break subiti in un’edizione di Wimbledon, risalente al 2006. L’elvetico non ha mai perso il servizio nell’ultimo atto contro Marin Cilic, come era riuscito a fare in finale a Wimbledon solamente nella sua prima affermazione datata 2003, contro Mark Philippoussis.

102 le partite giocate a Wimbledonda Federer che ha pareggiato il record assoluto di match disputati ai Championships, detenuto da Jimmy Connors. Lo svizzero vantaun bilancio di 91 vittorie e 11 sconfittein 19 partecipazioni. Proprio con 91 vittorie, Federer scavalca Connors (84) nella classifica dei pluri-vittoriosi a Londra.

11 le finali colte a Wimbledon da Federer, il primo tennista nella storia a raggiungerepiù di 10 finali in uno stesso major. Staccati Rafael Nadal, 10 volte finalista al Roland Garros, e Bill Tilden protagonistadi ben 10 finali a New York.

6 le stagioni in cui Federer ha vinto almeno 2 titoli dello Slam: 2004, 2005, 2006, 2007, 2009 e 2017. Conquistando anche gli Us Open, centrerebbe per la 4a volta in carriera treSlam in una stessa annata, dopo le triplettedel 2004, 2006 e 2007. E chiuderebbela stagione da imbattuto nei major.

8 game ceduti in finale a Marin Cilic.Si tratta della 2a vittoria più netta in una finale Slam per Federer, in termini di giochi lasciatial suo avversario, dopo l’affermazioneper 6-0 7-6 6-0 su Lleyton Hewittnella finale degli Us Open 2004.

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il tennis in tv

Una domenica da 5 finali: si comincia alle 11.30Giovedì 20

00:00 - ATP Bastad (differita) 02:00 - ATP Bastad (replica) 04:00 - ATP Bastad (replica)06:15 - Tennis Magazine06:45 - La Voce delle Regioni07:00 - World Padel Tour Miami Finale Maschile 08:45 - ATP Umag (replica)10:45 - La Voce delle Regioni 11:00 - LIVE ATP Bastad 12:45 - Supertennis Today 13:00 - LIVE ATP Bastad14:30 - LIVE ATP Bastad16:15 - Supertennis Today 16:30 - LIVE ATP Bastad 17:30 - LIVE ATP Umag 19:30 - Magazine ATP 19:55 - Supertennis Today 20:00 - LIVE ATP Umag 22:00 - La Voce delle Regioni 22:15 - WTA Bucarest (differita)

Venerdì 2100:00 - WTA Bucarest (differita) 02:00 - WTA Bucarest (differita)04:00 - WTA Bucarest (differita) 05:30 - ATP Umag (replica) 07:00 - ATP Bastad (replica)08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - ATP Umag (replica)11:00 - LIVE ATP Bastad 12:45 - Supertennis Today 13:00 - LIVE ATP Bastad14:30 - LIVE ATP Bastad16:15 - Supertennis Today 16:30 - LIVE ATP Bastad 17:30 - LIVE ATP Umag 19:30 - Tie Break 19:55 - Supertennis Today 20:00 - LIVE ATP Umag 21:00 - LIVE ATP Newport 23:00 - La Voce delle Regioni

Sabato 2202:00 - WTA Bucarest (differita) 04:00 - WTA Bucarest (differita)06:00 - ATP Newport (differita) 07:30 - WTA Gstaad (differita) 09:30 - La Voce delle Regioni 10:00 - Official film Wimbledon 201611:00 - LIVE WTA Gstaad12:45 - Supertennis Today 13:00 - LIVE ATP Bastad15:00 - LIVE ATP Bastad 16:00 - LIVE WTA Bucarest 17:15 - Supertennis Today 17:30 - LIVE ATP Umag 19:45 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 19:55 - Supertennis Today 20:00 - LIVE ATP Umag 22:00 - ATP Newport (differita)

Domenica 2300:00 - WTA Gstaad (differita) 02:00 - ATP Newport (differita)04:00 - WTA Bucarest (differita) 05:30 - ATP Umag (replica) 07:15 - Tennis Magazine07:45 - ATP Bastad (replica)09:30 - ATP Umag (replica) 11:15 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 11:30 - LIVE WTA Gstaad Finale13:45 - Supertennis Today 14:00 - LIVE ATP Bastad 16:00 - LIVE WTA Bucarest 17:45 - Supertennis Today 18:00 - WTA Gstaad (replica) 19:55 - Supertennis Today 20:00 - LIVE ATP Umag 21:00 - LIVE ATP Newport

Lunedì 2401:00 - WTA Bucarest Finale (replica) 03:00 - ATP Umag Finale (replica)05:00 - ATP Newport Finale (replica)07:00 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 07:15 - WTA Gstaad Finale (replica)08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - WTA Bucarest Finale (replica) 11:00 - LIVE ATP 500 Amburgo13:00 - LIVE ATP 500 14:45 - La Voce delle regioni15:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 17:00 - News 17:05 - Tennis Magazine 17:30 - LIVE ATP 500 19:30 - ATP Umag Finale (replica) 21:00 - News 21:05 - ATP 500 Amburgo (replica) 23:00 - ATP 500 Amburgo (replica)

Martedì 2500:30 - World Padel Tour Santader SF1 Maschile 02:00 - ATP Newport Finale (replica)03:45 - WTA Gstaad Finale (replica)05:30 - WTA Bucarest Finale (replica) 07:00 - Tennis Magazine07:30 - ATP 500 Amburgo (replica) 09:15 - ATP 500 Amburgo (replica) 11:00 - LIVE ATP 500 Amburgo13:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 14:45 - La Voce delle regioni 15:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 17:00 - News 17:05 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 17:30 - LIVE ATP 500 Amburgo 19:30 - WTA Nanchang (differita) 21:00 - News 21:05 - La Voce delle Regioni 21:15 - Magazine WTA 21:45 - ATP 500 Amburgo (replica)

Mercoledì 2600:00 - World Padel Tour Santader SF2 Maschile 02:00 - ATP 500 Amburgo (replica)04:00 - ATP Umag Finale (replica)05:30 - ATP Newport Finale (replica) 07:00 - ATP 500 Amburgo (replica)08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Amburgo (replica) 11:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 13:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 14:45 - La Voce delle regioni 15:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 17:00 - News 17:05 - Magazine WTA 17:30 - LIVE ATP 500 Amburgo 19:30 - WTA Nanchang (differita) 21:00 - News 21:05 - Tennis Magazine 21:30 - Magazine ATP 22:00 - ATP 500 Amburgo (replica)

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

Maxi offertaC

inque tornei in una sola settimana di palinsesto. Da oggi a domenica 23 lu-glio. Che sarà una domeni-

ca bestiale. Basta dare una rapida scorsa al palinsesto qui sotto, no-terete che in programma ci sono la bellezza di 5 finali trasmesse nell’arco di poche ore. A partire dalle 11.30, con il torneo Wta di Gstaad (Svizzera), poi l’epi-logo dell’Atp di Bastad (Svezia). Per

proseguire poi, sempre con le ragaz-ze, in diretta da Bucarest (Romania), prima di chiudere la serata ancora con il circuito maschile tra Umago (Croazia) e Newport (USA). Insom-ma, con una domenica così ricca Su-perTennis promette una settimana incandescente tra dirette, sempre in chiaro sul n.64 del digitale terrestre, e differite serali e soprattutto mat-tutine per non perdersi un “15” da ogni parte del mondo.

In arrivo l’Atp 500 di Amburgo, tutto in direttaQuesti giorni di luglio inoltrato cosparsi da 5 tornei in contemporanea, fanno da apripista a un nuovo evento da 500 del circuito Atp (13 in tutto durante l’anno) che torna sul rosso e torna protagonista dopo la fetta di stagione su erba e dopo Wimbledon. Le dirette partono tutti i giorni alle 11, per proseguire nel pomeriggio e fino a sera. Il German Open, che una volta era un Super 9 (i Masters 1000 di oggi), si gioca nella splendida cornice architettonica del campo centrale del Rothenbaum Tennis Center, con tanto di tetto retrattile e con oltre 13 mila posti a sedere (il più grande stadio tennistico di Germania). Quasi un milione e mezzo di euro il montepremi totale. Tra i protagonisti gli specialisti spagnoli Pablo Carreno Busta, Fernando Verdasco e David Ferrer.

Il Centrale di Bastad, Svezia (foto Atp)

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in italia

Gli scudetti overLe final-four hanno decretato le sedici squadre campioni d’Italia, dieci in campo maschile (35-75) e sei Ladies (40-60).

dI fABIO BAGATELLA

I sedici tricolori veterani a squadre 2017 (Over 35-75 e Ladies 40-60) si sono accasati al termine delle final-four (un girone all’italiana

formato dai quattro team che aveva-no superato il tabellone a eliminazio-ne diretta e che si sono sfidati con la formula di tre match: due singolari e un doppio). Tra i freschi campioni d’Italia anche l’ex Top 50 Atp Adrian Voinea e l’ex top 100 Wta Flora Per-fetti: il primo ha guidato lo Junior Tennis Perugia tra gli Over 40, l’altra l’At Borgotrebbia Piacenza (Ladies 45). Tricolori con poca sofferenza anche per Tc Parioli Roma (Over 50), Njlaya Bari (Over 60), Canottieri Ro-ma (Over 65), Ct Galatina (Ladies 40) e Reggio Emilia (Ladies 50).Non è bastato, invece, Vincenzo Santopadre (ex n.100 Atp) alla Ca-nottieri Aniene Roma negli Over 45, con lo scudetto finito al Ct Cervia dopo il doppio dell’ultima giorna-ta. Finale thrilling che è stato il filo conduttore di molte final-four. In campo maschile si sono decisi al fotofinish gli scudetti Over 35 (Tc Ca’ del Moro su Sc 2001 Vittorio Ve-neto), Over 45 limitato 4.3 (Tc Pa-dova ancora su Aniene), Over 55 (Tc Pavia su Sporting Eur Roma), Over 70 (At Garden Novate Milanese su Canottieri Roma) e Over 75 (Ct Pa-lermo sul Tc Nastro Verde Lentate sul Seveso). In campo femminile

esito al fotofinish anche per Ladies 40 limitato 4.4 (St Varese su Tc S. Domenico Napoli), Ladies 55 (Tc Prato su Ct Tortoreto) e Ladies 60 (Nomentano Roma su Tc Rapallo). Una curiosità, tutte le final-four si sono disputate sulla terra battuta, tranne quella delle Ladies 55, gioca-te sul cemento di Solarino, in Sicilia.

Over 35 (Tc Ca’ del Moro Vene-zia): 1° Tc Ca’ del moro Vene-zia, 2° Sc 2001 Vittorio Veneto, 3° Forum Sc Roma, 4° Amp Pavia. Tc Ca’ del Moro Venezia: Mario Radic (2.2), Andrea Agazzi (2.5), Andrea Morucchio (3.3), Stefano Boscolo (3.4), Luca Panada (3.5).

Over 40 (All Round Roma): 1° Ju-nior T. Perugia, 2° Ct Firenze, 3° Ct Lequile, 4° Junior T. Dario Mattei Gentili Milano. Junior T. Perugia: Andrea Grasselli (2.8), Andrea Lepri (2.8), Adrian Voinea (2.8), Giulio Ca-porali (3.1), Roberto Tarpani (3.1).

Over 45 (Tc Ca’ del Moro Venezia): 1° Ct Cervia, 2° Canottieri Aniene, 3° Villa Aurelia Roma, 4° Ct Palermo. Ct Cervia: Paolo Pambianco (2.4), Gio-vanni Farolfi (2.6), Massimo Tonti (3.2), Stefano Torrisi (3.2), Andrea Mazzavillani (3.5). Over 45 Lim. 4.3 (Ten Pinarella Cervia): 1° Tc Padova, 2° Canottie-ri Aniene Roma, 3° Tc Seregno, 4° At Garden Novate Milanese. Tc Padova: Roberto Carminati (4.3), Roberto Fis-si (4.3), Federico Lago (4.3), Andrea Riello (4.3), Nicola Mutto (4.4), Mas-simo Sammicheli (4.5).

Over 50 (Ct Eur Roma): 1° Tc Pa-rioli Roma, 2° Ct Eur Roma, 3° Oasi di Pace Roma, 4° Sc Villa d’Adda. Tc Parioli Roma: Massimiliano Gatti (2.8), Fabrizio Gherardi (2.8), Ugo Biagianti (3.1), Massimo Ribechi (3.3), Edoardo Mazza (3.4).

Over 55 (Sporting Eur Roma): 1° Tc Pavia, 2° Sporting Eur Roma, 3° Canot-tieri Milano, 4° Tc Laurentino San Lo-renzo in Campo. Tc Pavia: Giovanni

Over 35 Tc Cà del moro Venezia

Over 40 Junior Perugia

Over 45 Tc Padova

Over 45 Ct Cervia

Over 50 Tc Parioli Roma

Over 55 Tc Pavia

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in italia

Lelli Mami (2.6), Fernando Cavalleri (3.1), Adriano Basso (3.2), Fabio Pozzi (3.2), Salvatore La Porta (3.3).

Over 60 (Tennis Njlaya Bari): 1° T. Njlaya Bari, 2° Canottieri Roma, 3° Monviso Sc Grugliasco, 4° T. Cit-tà di Udine. Tennis Njlaya Bari: Franco Brino (3.1), Paolo Moscelli (3.1), Gaetano Longo (3.3), Ferrante Rocchi Lanoir (3.5), Vincenzo Elia (4.1), Giovanni Del Core (4.4).

Over 65 (Gli Ulivi Sc Roma): 1° Canottieri Roma, 2° Gli Ulivi Sc, 3° Tc Nastro Verde Lentate sul Seveso, 4° Ct Bari. Canottieri Roma: Bru-no Orecchio (3.1), Vittorio Costella (3.2), Piero Toci (3.2)

Over 70 (Tc Foggia): 1° At Gar-den Novate Milanese, 2° Canottieri Roma, 3° Ct Pesaro, 4° Biancorosso Carcare. At Garden Novate mila-nese: Antonio Ramacciotti (3.5), Giuseppe Marcora (4.1), Luca Gaz-zari (4.3), Wilder Montanarini (4.4).

Over 60 Tennis Njlaya Bari

Over 65 Canottieri Roma

Over 75 (Canottieri Roma): 1° Ct Palermo, 2° Tc Nastro Verde Lentate sul Seveso, 3° Canottieri Roma, 4° Gli Ulivi Sc Roma. Ct Palermo: Giancar-lo Milesi (3.1), Enio Giorgio Rohrich (3.2), Roberto Franco Fumagalli (3.4), Vittorio Farnedi (4.5), Antonio Ardiz-zone (4.6), Paolo Bodo (4.Nc), Enrico Piacenti (4.Nc).

Ladies 40 (Ct Galatina): 1° Ct Gala-tina, 2° Royal Club Torino, 3°Asd Pra-ti 37 Pescara, 4° Villa Aurelia Roma. Ct Galatina: Carlotta Stasi (3.3), Va-lentina Terio (3.4), Laura Giuri (3.4), Sara Emilia Musardo (4.Nc).

Ladies 40 Lim. 4.4 (Ten Pinarella Cervia): 1° St Varese, 2° Tc S. Dome-nico Napoli, 3° Garden Roma, 4° Ct Grosseto. St Varese: Monica Giam-berini (4.4), Irene Colacurto (4.6), Stefania Giuliana Mugnai (4.Nc).

Ladies 45 (At Borgotrebbia Pia-cenza): 1° At Borgotrebbia Piacenza, 2° Asbid Imola, 3° Forum Sc Roma,

Over 70 At Garden Novate

Over 75 Ct Palermo

Ladies 40 Ct Galatina

Ladies 40 lim St Varese

4° D’Innocenzo Tt Roma. At Bor-gotrebbia Piacenza: Flora Perfetti (2.4), Lidia Bortolotti (3.1), Simona Isidori (3.1), Silvana Pagani (4.1).

Ladies 50 (Ct Tricolore Reggio Emilia): 1° Ct Tricolore Reggio Emi-lia, 2° Stampa Sporting Torino, 3° Ministero Affari Esteri Roma, 4° Rc Modus Tarcento. Ct Tricolore Reg-gio Emilia: Elena Scola (2.6), Sabri-na Cantoni (3.2), Sandra Sazzi (4.1).

Ladies 55 (Leonardo T. Academy Solarino): 1° Tc Prato, 2° Ct Tortore-to, 3° Easy T. Barbiano, 4° Centro T. Perugia. Tc Prato: Giovanna Tor-torella (2.7), Francesca Ciardi (3.2), Giulia Collodel (4.1).

Ladies 60 (Green Park Rivoli Torinese): 1° Nomentano Roma, 2° Tc Rapallo, 3° Ct Palermo, 4° Match Ball Firenze. Nomentano Roma: Antonella Mortaro (4.3), Maria Ele-na Raso (4.6), Maria Elisabetta Sca-gnolari (4.Nc).

Ladies 45 At Borgotrebbia

Ladies 50 Ct Tricolore (RE)

Ladies 55 Tc Prato

Ladies 60 Nomentano Roma

notizie delle regioni

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Itf femminile: Tarvisioparla ancora slovenoIl 3° Itf femminile Città di Tarvisio Tennis Cup - Bluenergy ($15.000, terra), ha incoronato la 20enne slo-vena Nina Potocnik (nella foto 1 finaliste, autorità, dirigenti del Tc Tarvisio, ufficiali di gara e ball-boys), che succede alle conna-zionali Pia Cuk (2015) e Manca Pi-slak (2016). In finale la numero set-te del seeding ha battuto (6-2 6-3) la 18enne siciliana Federica Bilardo (già finalista nel 2016): l’azzurra ha provato a lottare, ma si è scontrata contro un’avversaria molto atten-ta che ha costruito il successo con smorzate incisive.Per Potocnik è il 2° titolo Itf (en-trambi nel 2017), per Bilardo la ca-sella resta vuota; per entrambe c’è il best ranking: la slovena avvicina la Top 500 Wta, l’azzurra le prime 700 del ranking.In semifinale l’italo-elvetica Lisa Sabino e la seconda favorita greca Eleni Kordolaimi. Stop nei quarti per le due ex regine slovene: Cuk, che aveva eliminato al 2° turno la leader del seeding cilena Fernanda Brito, ko nel derby contro Potoc-nik, Pislak contro Kordolaimi.Nel doppio, titolo a Federica Di Sarra e Lisa Sabino (foto 2, con il direttore del torneo Piero To-noni). L’organizzazione del Tc Tar-visio è stata impeccabile: il torneo

si è concluso nei tempi previsti nonostante una settimana piovosa che ha costretto lo spostamento dei quarti nei vicini campi coperti di Villacco (Austria). Premiazioni con Giuseppe Montanaro (presi-dente Tc Tarvisio), Renzo Zanette (sindaco), Diego Moretti (consiglie-re regionale), Antonio De Benedit-tis (presidente Cr Fvg in rappresen-tanza del Coni) e Andrea Camovitto (main sponsor Bluenergy). (Rober-to Dubs)

Laurenti & Stigliani:sorpresa Emil Vidmar Emil Vidmar ha vinto a sopresa il Trofeo Laurenti & Stigliani (3ª/Lim. 3.3) al Tc Aurisina - Sci Club 70 (fo-to 3, da sinistra, Goljievscek, Vidmar, Olivotto e il Presiden-te Andreassich). Vidmar (3.5/Tc Gradisca d’Isonzo) ha prima elimi-nato per 6-4 6-4 il numero uno Ni-cola Seibessi (3.3/T. Ronchi) e poi superato per 6-2 6-4 in finale il se-condo favorito Dario Olivotto (3.3/Tc Grado). In semifinale Sebastijan Goljevscek (3.4/T. Natisone) e Davi-de Poiana (3.4/Corno T.). Nel tabel-lone di 4ª e 4.Nc, sigilli di Esteban Eduardo Savino (4.1/C. Ferriera di Servola) su Mauro Frandolic (4.2/T. Ronchi) e di Gianluca Sorrentino (C.

Friuli Venezia GiuliaVia dei Macelli, 5 c/o Stadio Rocco34148 Trieste

webwww.federtennis.it/friuliveneziagiulia

telefono342/6743944

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Ferriera di Servola). Grande soddi-sfazione del presidente Roberto An-dreassich per la riuscita di un even-to con circa 100 protagonisti. (r.d.)

Gospodjinacki dominaa San Pier d’IsonzoNel 3° Memorial Bruno Bignolin (4ª/oltre 100 iscritti) al Tc San Pier d’I-sonzo, dominio di Ruben Piknjac Gospodjinacki (foto 4, con il pre-sidente Cr Fvg Antonio De Bene-dittis e Claudio Bignolin). L’U18 croato con passaporto italiano (4.Nc/At Campagnuzza Gorizia), che non è straniero e quindi non può essere equiparato, ha trion-fato partendo dal tabellone 4.Nc.: 13 successi (2 per rinuncia) con 8 giochi persi e 20 set vinti 6-0. So-lo la prima testa di serie Fabrizio Facchinetti (4.1/Tc Nova Palma) ha impensierito per un set (5-7 0-6) il vincitore nei quarti. In finale il numero tre Massimo Zat (4.1/Tc Carlino) ko (0-6 0-6). In semifinale il numero due Christian Spanò e il numero cinque Michele Bianchet, entrambi (4.1/S. Elia Fogliano Redi-puglia). Premiazioni con Francesco De Benedittis (presidente Tc San Pier), Riccardo Zandomeni (sinda-co), Diego Moretti e Antonio De Be-nedittis. (r.d.)

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Challenger Recanati:exploit di Viktor Galovic Meritato exploit di Viktor Galovic nel Guzzini Challenger di Recana-ti (€43.000+H/cemento). Il 26enne italo-croato (491 Atp) è partito dal-le qualificazioni, sino a sconfiggere (7-6 6-3) in finale il bosniaco, quin-to favorito del seeding, Mirza Basic, n.163 (foto 1, la premiazione by Carlorosi). Per Galovic, già semi-finalista a Bergamo nel 2013, c’è il primo titolo Challenger. Due azzurri in semifinale: il siciliano Salvatore Caruso ko (3-6 3-6) contro Galovic e il primo favorito toscano Luca Van-ni ko (7-6 6-7 6-7) contro Basic do-po aver fallito due match-balls. Nel doppio, finale per gli azzurri Julian Ocleppo e Andrea Vavassori. (foto 2 by Carlorosi).

(Roberto Senigalliesi)

Notizie dal mondo... Open Raffica di tornei in regione, a partire dagli eventi Open (Foto 3,: sopra Fossombrone, sotto Amandola). Al Ct Fossombrone, successo di Da-vide Della Tomassina (2.2/Sc Sas-suolo) per il forfait di Stefano Gal-vani (2.1/Ct Rimini). Al Ct Il Prin-cipe di Amandola, titoli a Giorgio Portaluri (2.2/Ct Maglie) e all’U18 Arianna Capogrosso (2.5/Ferratella Roma): il primo (6-2 6-4) su France-sco Bessire (2.4/Tc Parioli Roma), la seconda (6-3 6-2) su Gaia Proiet-ti (2.5/Tt Foligno). Al Ct Camerata Picena (Lim. 2.7), vittorie dell’U16 Luciano Taddeo Darderi (3.1/Villa York Sc Roma) e dell’U18 Elisa Mez-zanotte (2.8/Tt Senigallia): il primo (6-4 4-6 6-2) sull’idolo locale Ales-

sio Giuliani (2.7), la seconda (1-6 7-6 6-2) su Giulia Belegni (2.8/Tc S. Severino Marche).

I titoli nei torneidi “terza” e “quarta”Accanto agli Open, diversi appun-tamenti regionali di 3ª/4ª catego-ria (foto 4 le premiazioni: sopra Chiaravalle e Macerata, in mezzo Montemarciano e Camerano, sot-to Marzocca). Al Ct Chiaravalle (Me-morial Pasquini 3ª/4ª ), Yuri Orciani (3.3/Ct Camerata Picena) e Michela Cambiucci (3.3/Tc S. Severino Mar-che): il primo (6-3 6-0) su Roberto Angelini (3.2/Tc Laurentino), la se-conda (6-4 6-4) su Emilia Zampolini

MarcheCorso Mazzini, 156 - 60121 Ancona

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telefono071/202229

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(3.5/Ct Montecchio). All’At Macerata (Memorial Nigi/4ª), finale-derby lo-cale vinta (6-0 6-0) da Federico Leo-nardi (4.2) su Matteo Chiariotti (4.2/U18). Al T. Montemarciano (3ª/4ª), sigillo (4-6 6-2 6-1) dell’U18 Pietro Gioia (3.3/At Riviera del Conero Ancona) su Orciani. Al Tc Camera-no (3ª/4ª), Gioia ko (5-7 1-6) contro Matteo Baldini (3.4/Ct Corinaldo). Al Ct Olimpia Marzocca (Memorial Giampaoli 3ª/4ª Lim. 3.3), timbri di Giacomo Zannini (3.4/Ct Corinaldo) e dell’U16 Giorgia Sanchioni (3.3/Ct Fano): il primo (6-0 6-0) su Giuseppe Davide Galli (3.5/Tc Laurentino), la seconda (6-2 4-6 6-2) su Camilla Cec-chini (3.5/T. Montemarciano). All’At Corridonia (3ª/4ª Min. 4.5), titolo (6-3 6-1) all’U18 Edoardo Picini (4.1/Ct Porto S. Giorgio) su Nicola Talamonti (3.4/Ct Cupra Marittima) (r.s.)

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I Campionatiregionali giovaniliCampionati regionali giovanili a Sirolo e Ju-nior Osimo (sopra U10, sotto U13). Le finali U9 (M): Matteo Sabbatini (Junior Osimo) b. Alex Romano (Tt Senigallia) 4-6 6-2 10/2. U10 (M): Danny Stella (Ct Porto S. Giorgio) b. Michele Mecarelli (4.6/Moie Sc) 6-4 6-2. U10 (F): Arianna Silvi (4.6/Cc Jesi) b. Maria Stella Musarra (Ct Pesaro) 6-3 6-3. U13 (M): Marco Cinotti (3.3/Ct Fano) b. Filippo Boroc-ci (3.4/Moie Sc) 4-6 6-4 6-1. U13 (F): Silvia Soresina (3.5/Ct Porto S. Giorgio) b. Nicole Ciciliani (3.4/Moie Sc) 6-2 6-4. (r.s.)

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Al Tt Folignoi Regionali giovaniliOltre 150 racchette alla Tennis Training (Tt) Villa Candida di Foligno per i Cam-pionati regionali giovanili individuali (nella foto 1, sopra, le U13-U14 F col direttore Tt Fabrizio Alessi, il fiduciario regionale ufficiali di gara Giancarlo Rosichetti e il vice-presi-dente Cr Umbria Maurizio Menca-roni; sotto, le altre premiazioni).Quattordici titoli assegnati: 5 al circolo di casa, 3 al Centro T. Perugia, 2 a Ju-nior Perugia e Narni Sc; un sigillo per Tc Perugia e Ct Umbertide. Il presiden-te Cr Umbria Roberto Carraresi: “Non è stata la rassegna del tennis giovanile umbro più partecipata, ma quella tec-nicamente più elevata. Negli ultimi an-ni è evidente che sono cambiate tante cose, specie nell’insegnamento e nella preparazione psicologica e atletica”.Le finali - Under 9: Giunio Guarda-bassi (Tc Pg) b. Mihailo Trivunac (Tc Pg) 6-4 4-6 7/5, Sofia Bartolucci (Narni) b. Francesca Galli (Tc Terni) 6-1. Under 10: Yannik Lliso Ngantcha (Centro T.) b. Edoardo Betti (Junior) 6-0, 6-1, Ele-na Sofia Minelli (Centro T.) b. Ludovika Vinciarelli (Tt) 6-1 6-1. Under 11: Cri-stian Capuccini (Tt) b. Diego Fornaci (Junior) 6-3 6-4, Arianna Volpe (Junior) b. Valentina Cecchi (Tt) 6-4 6-3. Under 12: Leonardo Moretti (Tt) b. Corrado Chieffo (Junior) 6-2 6-4, Elettra Gradas-si (Tt) b. Benedetta Raggiotti (Centro T.)

nd. Under 13: Pietro Agusto Lavorato-ri (Centro T. ) b. Elia Berrettoni (Tt) 6-0 6-1, Veronica Sirci (Tt) b. Marta Epifani (Tt) 6-0 6-1. Under 14: Filippo Scal-seggi (Ct Umbertide) b. Simone Poeta (Open Orvieto) 6-4 6-0, Sofia Pizzoni (Tt) b. Benedetta Rosi (Tt) 6-2 6-1. Un-der 16: Gilberto Casucci (Junior) b. Sa-verio Trippetti (Open Orvieto) 6-1 6-3, Giorgia Rosi (Narni) b. M. Giulia Proper-zi (Tt ) 7-5 7-5. (Sergio Pioppi)

UmbriaVia Martiri dei Lager, 65 - 06128 Perugia

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Abruzzo e MoliseStrada Comunale Piana, 365129 - Pescara

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A2 maschile: confermaper il Ct L’Aquila Il Ct L’Aquila (foto 2, sopra), ko nel 1° turno dei play-off (3-4 in Veneto) con-tro il T. Comunali Vicenza, ha confer-mato l’A2 maschile; relegato in B il Ct Lanciano (foto 2, più in basso), ko ai play-out contro il Ct Galatina (3-3 e 2-4 in Puglia). Il l team aquilano: Gianluca Di Nicola (2.2), Enrico Iannuzzi (2.4), Francesco Zucchi (2.4), Andrea Picchio-ne (2.5), Alberto Iarossi (3.2), Andrea De Silvestri (3.3), Yon Filippo Signori

(4.1) e Nicola Ippolito (4.3). Il team lan-cianese: Enrico Burzi (2.2), Mateo Nico-las Martinez, Lorenzo Di Giovanni (2.4), Alessio Amadei (2.8), Giulio Colacioppo (2.8). (f.b.)

Atri: l’amore per il tennispiù forte di tutto Evento tennistico dal grande valore simbolico all’Atri Cup 2017, 31ª edi-zione della piccola Olimpiade d’A-bruzzo (foto 3, premiazione e fina-listi). Qualche mese fa il Tc Acquaviva Atri non esisteva quasi più per la nevi-cata invernale, ma il neo-direttivo gui-dato dal presidente Francesco Di Scia-scio ha lavorato tanto: si è risollevato e ha organizzato un torneo nazionale (U16 M/F). Titoli a Francesco Candelo-ro (4.2/U14/T. Sambuceto) su Pierluigi Donatelli (4.3/U12/Easy T. Ortona) e ad Alessia Contrisciani (3.5) su Maria Elena Curti (4.2/U14), entrambe (Ct Te-ramo). (f.b.)

Montenero e Campobassopromossi in D1 in MoliseGrande festa per due team molisani, lo Sporting Montenero maschile e l’At Campobasso femminile (foto 4), promossi in Serie D1. Campobas-sani in evidenza anche ai Campionati regionali Under 13 (Abruzzo/Molise). Ad Avezzano (Tt), Giorgio Rizzi (3.5) ha trionfato su Antonino Rattenni (3.5/Easy Tennis Ortona), mentre Martina De Lucrezia (4.1) è andata k.o. contro la rivale Erika Di Muzio (foto 5, le premiazioni). (f.b.)

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Assoluti veterani:gli scudetti regionali I Campionati assoluti regionali ve-terani, all’Epomeo Napoli (117 rac-chette totali), hanno decretato gli otto scudettati campani (nelle foto 1 e 2 una carrellata sui premiati). I risultati - O35/40: Cristian Cata-pane b. Mauro Sarnella 6-3 6-3; se-mifinalisti: Cavaliere e Vecchiarelli. O45: Giuseppe Viviano b. Antonio Scherillo 6-3 6-2. O50 (39 iscritti): Aniello Ruocco b. Eugenio Maffei 6-2 6-2. O55: Luigi Chiaiese b. Jan Van der Meer 6-2 6-4. O60: Gerardo Caggiano b. Ugo De Stefanis 6-4 6-1. O65: Antonio Carosone b. Agnello Cioffi 6-4 6-3. O70: Sandro Savarese b. Aldo Falanga 6-3 6-1. Ladies (40-75): Valeria Ventura b. Stefania Tala-rico 7-6 6-2. (Maria Grazia Ciotola)

Benevento va in A2, Torre del Greco sfiora l’A1Le ragazze del Tc 2002 Benevento (foto 3) hanno guadagnato la pro-mozione in A2, mentre i ragazzi del New Tennis Torre del Greco sono ar-rivati a un passo dalla A1. Anno ma-gico il 2017 per la Benevento dello sport: dopo lo storico approdo del Benevento Calcio in Serie A, ecco l’altrettanto eccezionale promozio-ne del Tc 2002. Nei play-off il club sannita caro al vice-presidente del Cr Campania Antonio Leone (tecni-

co nazionale) ha sconfitto (doppio 3-1) il Ct Bologna e chiuso imbat-tuto una stagione trionfale (vittoria in tutte le sei sfide del girone elimi-natorio con 20 punti ottenuti su 24 disponibili). Il team: Rosanna Maffei (2.3), Marianna Natali (2.3), Verdia-na Verardi (2.3), Antonella La Cava (2.6), Elena De Santis (2.7), Elisa Leone (2.8) e Veronica Pica (4.2); in rosa anche Elitsa Kostova (1.7). Ha invece sfiorato il grande salto in A1 maschile la New T. Torre del Greco: dopo il ko casalingo (2-4) contro i lombardi dello Sc Selva Alta Vige-vano, i corallini hanno pareggiato i conti in trasferta, cedendo solo al doppio spareggio. Il team: Giovanni Cozzolino (2.3), Antonio Mastrelia (2.3), Eduardo Moreira Dischinger (2.3), Raul Brancaccio (2.4), Gennaro Orazzo (2.4), Giancarlo Petrazzuo-lo (2.7) e Filippo Palumbo (3.1), in rosa anche Guilherme Augusto Sarti Clezar (1.9).Doppia promozione campana anche in serie B dalla C: i ragazzi del Team

CampaniaViale Giochi del Mediterraneo, 3080125 Napoli

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Avino di San Giuseppe Vesuviano, 4-1 in trasferta sui veneti del Ct Cittadel-lese, e le ragazze del Tc Napoli, 3-2 casalingo sulle lombarde del Quanta Club Milano rimontando da 0-2 (foto 4, i due team). Promosse in C ma-schile (dalla D1) il Team Barbiero Bo-scoreale, il Tc Fiore Giffoni Valle Piana e il Tc Pastorano. (m.g.c.)

Regionali giovanilia squadre: ultimi verdettiUltimi verdetti per i Campionati re-gionali giovanili a squadre che hanno assegnato i restanti cinque scudetti campani. U10 (Misto): As 2000 Napo-li b. Sc Briano Caserta 2-1. U14 (F): Accademia T. Napoli b. Tc Ercole Ca-serta 2-0. U12 (M) Tc Caserta b. Tc Ercole 3-0. U16 (M): As 2000 Napoli b. Tc Ercole 2-1.Ecco quindi l’elenco completo delle tredici squadre campane qualifica-te alla successiva fase di Macroarea nazionale (Centro-Sud). U12 (M): Tc Caserta, Tc Ercole; U12 (F): Acc. Na-poli, Equipe Lucioli Napoli. U14 (M): T. Napoli, T. Vomero; U14 (F): Acc. Napoli, Tc Ercole. U16 (M): As 2000, Tc Ercole e Sixteen Cup Salerno (3ª classificata); U16 (F): Fireball Napoli e Acc. Napoli. (m.g.c.)

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circuito fit-tpra

DI CLAUDIA PAGANI

Il Kia Tennis Trophy è l’unico tor-neo amatoriale, dedicato ai gioca-tori con classifica fino a 4.4, che permette ai vincitori di volare a

Melbourne per gli Australian Open e assistere con Kia Motors alle semi-finali sull’Arthur Ashe Stadium. Per questo negli anni, grazie alla sinergia con il circuito Tpra, è diventato uno degli appuntamenti più ambiti da mi-gliaia di appassionati che si sfidano nelle 8 tappe programmate in tutta Italia per poter partecipare al master finale e aggiudicarsi il premio.Ci è riuscita lo scorso anno Sabrina Nesti, di Prato, che ha voluto essere presente alla tappa presso il Tc Firen-ze per sostenere i compagni di club in tabellone. Una location suggestiva a due passi dal centro del capoluogo toscano, immersa nel verde del Parco delle Cascine. Salottini di pelle ver-de nella club house e spogliatoi con panche di legno e armadietti vintage, campi brandizzati per l’occasione. Molti i partecipanti accorsi dalla vici-na Prato, uno di loro, Alberto Fabbri del Ct Etruria, è riuscito ad arrivare in finale, e a qualificarsi per il master di dicembre pur perdendo 9-4 dalla rivelazione del torneo, il pistoiese Fi-lippo Sassella. Il quale, dopo essersi aggiudicato un combattuto quarto di finale per 9-5 contro l’altro pratese Fabio Viani, ha approfittato del riti-ro per infortunio del fiorentino Neri Meucci ed è volato dritto in finale. Nella parte alta del tabellone invece Fabbri ha incontrato nei quarti Gian-luca Lascialfari, del Tc Azzurra di Pra-to, che ha avuto il merito di eliminare il primo favorito, il bolognese Pier-giorgio Lugasi e in semifinale l’altro fiorentino Neri Gazulli.

Conferma DebortoliSe il tabellone maschile ha registra-to una forte presenza di toscani, nel femminile c’erano tutte e tre le

L’Australia nel mirinoDopo il debutto di Cagliari, si è svolta a Firenze la seconda tappadel Kia Tennis Trophy, il circuito diviso in 8 appuntamenti aperti agli amatori di tutta Italia. Obiettivo: Melbourne e gli Australian Open 2018

La premiazione alla tappa di Firenze: al centro, in bianco, il vincitore Filippo Sassella;in verde, la vincitrice del femminile Annamaria Debortoli

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lombarde attualmente ai vertici del-la classifica AWT. Fuori in semifinale la testa di serie n.1 Maria Pia Iovino, battuta dalla new entry Virginia Bar-tolini per 9 a 7. La 22enne di Firen-ze, studentessa in Giurisprudenza, ha disputato un ottimo torneo eli-minando anche la recente vincitrice dello slam su erba Donatella Olivari, di Prato, dopo un match lottatissimo vinto al tie break.Virginia, del Tc Rifredi, è al suo primo torneo Tpra avendo ripreso in mano la racchetta da poco, dopo aver smes-so da ragazzina per dedicarsi allo studio. “Per fortuna mi sono lasciata convincere a iscrivermi perché sono stati due giorni bellissimi - ha detto Virginia -. Nonostante la sconfitta in finale mi sono qualificata per il ma-ster, non potevo chiedere di meglio”. La Bartolini è stata infatti sconfitta per 9-2 dalla milanese Annamaria De-bortoli, che dopo essersi aggiudicata in rimonta la semifinale su Claudia

Pagani (9-6) ha fatto suo il titolo: “È il secondo anno che mi qualifico per il Master finale, farò di tutto per stacca-re il biglietto per gli Australian Open”.

Prossima tappa: BariLa rincorsa verso il sogno di vola-re a Melbourne per assistere al pri-mo grande slam della stagione 2018 continua dal 20 al 23 luglio al Ct Ba-ri di via Martinez, con la terza tappa del Kia Tennis Trophy 2017. Intanto, a Firenze, grande entusiasmo degli organizzatori, come si evince dalle parole di Ivano Albergo: “Sono molto soddisfatto della risposta dei giocato-ri. Siamo riusciti a riempire entrambi i tabelloni, maschile e femminile, da 32. Ci siamo preparati a questo even-to anche attraverso alcune tappe pre-cedenti, le pre-quali Kia, che hanno messo in palio delle wild card per i vincitori, dando loro la possibilità di avere i posti assicurati in tabellone”. Forza fighters, l’Australia vi aspetta!

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racchette e dintorni

Cambiare racchettagli ha cambiato la vitaHa giocato i primi 15 anni da pro con un attrezzo per certi versi obsoleto, conquistando 17 Slam. Poi per tornare a essere il più forte si è evoluto anche lui. Ecco la sua storia attraverso le racchette, dalla prima all’ultima

di Enzo AndErloni - Foto rAy Giubilo

La storia delle racchette del gio-catore che ha fatto la storia co-mincia da un incrocio storico. Questo gioco di parole può es-

sere eccezionalmente concesso pro-prio per l’eccezionalità dell’evento: Roger Federer ha strappato il record assoluto di Slam vinti (portandolo ora alla quota di 19) direttamente dalle mani dello statunitense Pete Sampras che lo deteneva (con 14 titoli, 7 dei quali a Wimbledon), prendendogli an-che la racchetta. Considerata l’indole di questi due campioni viene natura-le pensarlo come un vero e proprio passaggio di testimone che ha vissuto un suo momento simbolico sui campi di Wimbledon. Roger ha ufficialmen-te cancellato Pete dal libro dei record domenica scorsa diventando l’unico tennista maschio della storia a conqui-stare 8 volte il torneo più famoso del

mondo, ma il primo colpo al piedistal-lo di Sampras l’aveva inferto l’1 luglio del 2001, battendolo per 7-6(7) 5-7 6-4 6-7(2) 7-5 negli ottavi di finale a Wim-bledon. Quella partita, e anche questo fatto ha un alone di sacralità, è stata l’unica sfida ufficiale tra i due, anche se Sampras avrebbe giocato fino alla fine del 2002 (vincendo gli Us Open) e si sarebbe ritirato nell’agosto del 2003 (guarda caso subito dopo la prima vit-toria di Federer a Wimbledon).

Pro Staff 85 6.0 1998-2001Ma tornando a parlare di racchette, e della storia delle racchette di Federer, quella sfida simbolo vide i contendenti in campo con la stessa racchetta: una Wilson Pro Staff 85. Il look nero opa-co con i filini rosso e giallo sull’ovale piccolissimo (85 pollici quadrati ossia 548,39 centimetri quadrati), il profilo sottilissimo (17 mm), il peso impor-tante (oltre i 350 grammi incordata). È

la racchetta che Federer utilizzava già a livello under 18 quando fece il suo esordio nel mondo pro ed è la stessa con cui conquistò il suo primo torneo Atp, al Palalido di Milano (nel febbraio del 2001) battendo in finale il francese Julien Boutter. Al tempo la sua incorda-tura era realizzata interamente in bu-dello naturale Babolat.

1998-2001: Pro Staff 85

Qui la Wilson Prostaff RF 97Autograph,la racchettacon cui nel2017 RogerFederer havinto il 18°e poi il 19°Slam incarriera(Australian Open primae Wimbledonpoi); a destra,la racchetta celebrativadell’8° sigilloa Londra

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racchette e dintorni

Hyper Pro Staff 2002-2003All’inizio del 2002 Roger impugna una prima versione della Hyper Pro Staff, evoluzione dello storico telaio, ma si tratta presumibilmente di un “paint-job” della sua vecchia racchetta con il piatto piccolo da 85. La prima svolta è agli Open di Francia, quando la ver-sione è definitiva: si chiama Hyper Pro Staff 6.0 e ha il piatto corde da 90 pol-lici quadrati. È l’attrezzo che in tante successive riedizioni, con dimensione sempre mantenute, l’inserimento di qualche nuovo materiale e tante livree diverse, lo accompagnerà per gran par-te della carriera, quella più splendente e ricca di successi.

Pro Staff tour 90 2003-2004E si arriva al primo Slam, la vittoria a Wimbledon sull’australiano Marc Phi-lippoussis, con la racchetta rinnovata. I materiali sono sempre graphite all’80% e kevlar al 20%, il profilo è 17 mm, lo schema corde 16x19, ma la racchetta vista di fronte appare nera con grafica bianca, rossa e gialla. Un giallo che ar-ricchisce il profilo interno dell’ovale. È sempre però, in buona sostanza, la solita “mazza” che piaceva a Sampras: quasi 360 grammi con le corde, bilan-ciamento arretrato (30,5 cm a telaio nu-do). Una racchetta che controlla molto più che spingere. È severa, con uno sweet-spot molto ridotto nonostante i due inserti equilibratori (a ore 3 e ore 9) detti PWS (Power Weight System). L’incordatura è cambiata: è diventata un ibrido, budello naturale e sintetico monofilamento Luxilon Alu Power Rou-gh. Il montaggio però è al contrario di quello che si fa di solito, per aumentare la durata: Roger mette il budello sulle verticali e il sintetico sulle orizzontali (tensione 23/21,5 kg). Il suo sistema viene codificato come “ibrido reverse”

e diventerà una moda. Negli anni suc-cessivi altri big (Djokovic in primis) lo imiteranno.

nSix-one tour 90 2004-2006La prima Wilson bianca e rossa, co-lori che poi rimarranno a lungo una costante nella racchetta di Federer, è la versione della serie nCode, dove la composizione del telaio diventa 10% nCode Hyper carbon, 70% grafi-te ad alto modulo, 20% kevlar. Roger la utilizzerà con questa veste a parti-re dagli Open d’Australia 2004 e fino agli Us Open 2006: un percorso che comprende 8 titoli Slam. È la versione più vincente in assoluto: sia nel 2004 che nel 2006 il fuoriclasse svizzero realizza la tripletta Australian Open, Wimbledon, Us Open.

K Factor Sixone tour 902007-2009Il Fattore K della nuova Wilson che Fe-derer utilizza a partire dagli Austra-lian Open del 2007 si chiama Karo-phite Black e viene presentato come un esclusivo sistema di realizzazione della struttura che, partendo dagli stessi materiali ma lavorando a livello “nanoscopico”, offre maggior feeling ma anche più robustezza e stabilità. Il cambio di livrea e il resto delle caratte-ristiche sostanzialmente invariate fa sì che si leghi ancora a grandi trionfi, tra

2002: Hyper Pro Staff 2004 - 20062003: Pro Staff tour 90

nSix-one tour

2007: K Six.one tour 90

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racchette e dintorni

cui il successo a Parigi nel 2009 e nel-lo stesso anno la vittoria thriller (16-14 al quinto set) su Andy Roddick a Wim-bledon. Una racchetta di gran successo anche questa: ben 6 Slam.

Six.one tour blX 2010-2011Il cambio di livrea, che va verso lo scu-ro con l’inserimento della sigla BLX (basalto, nuovo elemento inserito nella composizione dei materiali), parte be-ne ma poi non è proprio fortunato. Ri-maste stabili le caratteristiche generali, con questa versione Roger conquista il 16° Slam proprio a Melbourne nel gen-naio 2010 ma poi resta all’asciutto. Nel 2011, per la prima volta dal 2003, non conquisterà alcun major.

blX Pro Staff Six.one 902012-2013 Federer sarà dunque stato molto sod-disfatto nel voltare pagina, almeno sul piano estetico, e approcciare il 2012 con una racchetta nuovamente a base bianca, anche se senza altre “variazioni notevoli”. Sempre piatto da 90, sem-pre basalto nel mix dei materiali, sem-pre un attrezzo difficilissimo mentre gli altri evolvono alla grande. Lui non cambia e torna a vincere a Wimbledon, in una finale spettacolare contro Andy Murray, che però lo batterà poco dopo sempre sull’erba di Wimbledon con in palio l’oro olimpico. Roger si rifarà in doppio con Wawrinka, ma ormai sta co-minciando a capire che quella racchet-ta è un limite.La botta decisiva la prende a Wimble-don 2013 quando l’ucraino Stakhovsky lo butta fuori al secondo turno. Roger è acciaccato fisicamente ma pensa sempre al futuro. Lo si vedrà in azio-

ne ai tornei estivi sulla terra battuta di Kitzbuehel e Amburgo con una strana racchetta tutta nera con il piatto più grande. Non gli andrà bene ma sta pro-vando qualcosa di nuovo. Per chiudere l’anno torna alla BLX bianca da 90. Ep-pure qualcosa di grosso si prepara.

Wilson Pro Staff rF 97Autograph 2014-2016Il fatto grosso è che finalmente agli Australian Open 2014 Federer si pre-senta in campo con una racchetta di-versa: il piatto è più grande, il profilo più spesso. La cosa fa scalpore ma il telaio è tutto nero anche se sulle cor-de c’è sempre disegnato il marchio W di Wilson. Non si saprà nulla di pre-ciso fino ai tornei estivi sul cemento americano quando Roger, che avrebbe dovuto ufficializzare la novità agli Us Open, brucia tutti e va in capo con la nuova Pro Staff RF 97 Autograph. Piat-to, finalmente, da 97 pollici quadrati (le racchette di Nadal e Djokovic da 100” e quella di Murray da 98” sono comunque ancora più generose della sua), profilo più spesso. Non arrivano ancora nuovi titoli dello Slam e la salu-te è spesso scricchiolante ma Roger è l’unico capace di impensierire (e anche battere più di una volta) l’incredibile Djokovic del biennio 2014-2015.

Wilson Pro Staff rF 97Autograph 2017 Dal 2017... La nuova versione dell’attrezzo, da lui stesso ridisegnata “total black”, elegan-tissima, era pronta l’estate scorsa per gli Us Open. E invece è diventata una novità del 2017 dopo la scelta clamo-rosa di Federer di chiudere la stagione 2016 con Wimbledon, di curarsi a dove-

2009: K Six.one tour 90

2010: Six.one tour blX

re e di allenarsi “da dio” per cercare di essere al top ancora per diverse stagio-ni. Avevano detto che avrebbe smesso dopo Rio 2016. E lui manco ci va. Ma scende in campo a Brisbane, gennaio 2017, antipasto degli Australian Open, con la racchetta nuova. Sul piano tecni-co di fatto non è cambiato niente rispet-to all’ultimo attrezzo: sono ben 340 i grammi di peso (esclusa l’incordatura, che Federer continua a montare in ibri-do reverse con dieci morsetti salvacor-de, in due file da cinque, alternati sulla quarta e sulla sesta corda orizzontale partendo dall’alto) con un bilanciamen-to a 30,5 cm, “all’indietro” rispetto alle moderne concorrenti agonistiche. 97 pollici quadrati l’ampiezza del piatto corde. Il profilo è quello consueto, sot-tile da 21,5 mm, costante e squadrato; lo schema corde 16x19. Quello che in questi due anni di utilizzo del nuovo attrezzo è cambiato è lui. Che ha impa-rato a sfruttarne le prestazioni, la mag-giore spinta e permissività. Il nuovo rovescio quasi piatto, così sicuro seb-bene sempre anticipato, e tanto spesso vincente (soprattutto in lungolinea), è il simbolo di un Federer ancora più forte di prima, a 35 anni. Un campione che è migliorato. Anche nella racchetta.

2012-2013: blX Six.one 90

2014 - 2016: rF 97 Autograph

2017: rF 97 Autograph

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l’esperto risponde

La domanda - C’è una formulaper calcolare l’inerzia di una racchetta? E come influisconole corde sul risultato?

La domanda completa di SaraBuongiorno, sono Sara e sono una giocatrice e un’amante del tennis. Siccome mi piace essere informata sui telai delle racchette, c’è una cosa che non riesco a capire.Come si calcola la benedetta inerzia di un telaio? Nell’ultima edizione di SuperTennis Magazine c’è una for-mula, però non capisco come si arri-va al risultato che riporta essa.

0.95 x peso della racchetta(es. 0.300 kg) x bilanciamento2

(es. 32 cm) = 289-290 kgcm2 (come è possibile?) a me dà altri

numeri, cosa sbaglio?L’unica cosa che mi viene da pensare e a cui si avvicina il risultato è fare: 0.94 o 0.95x0.300x32x32= 291 uni-co risultato che si avvicina al vostroInoltre questo calcolo riguarda un telaio senza corde, quando un telaio è incordato di quanti punti varia il bilanciamento? Un set di corde pesa circa 18-20 gr ma il bilanciamento dove si sposta?Grazie per l’attenzione a presto.

Sara Tenerin

La rispostaGentilissima Sara, innanzitutto mi complimento per la domanda e per la

Volete conoscere i segreti del tennis?Fate come Sara, inviate le vostre domande via mailI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana. Questa volta rispondiamo a Sara Tenerin, che ci ha scritto via posta elettronica.

Risponde Gabriele MedriL’ingegner Gabriele Medri è consulente dell’Istituto Superiore di Formazione della Fit. Fondatore di Pro-t-Oneè esperto nella customizzazionedegli attrezzi. Ha pubblicato una seriedi studi unici su racchette e corde.

l’esperto risponde

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tua grande passione. La premessa na-turale è che la risposta sta nei numeri. Consideriamo una racchetta da 300g bilanciata a 32cm, dunque applican-do la formula possiamo ottenere:

0.95 x 0.300kg x 32cm x 32cm = 292kgcmq

Se la medesima racchetta avesse bilanciamento 33cm

otterremmo:0.95 x 0.300kg x 33cm x 33cm

= 310kgcmq

Una racchetta da 330g bilanciata a 31cm permetterebbe

di ricavare:0.95 x 0.330g x 31c, x 31cm

= 301kgcmq

Un set di corde pesa mediamente 15-16 grammi a seconda della ti-pologia costruttiva, del materiale utilizzato e del diametro; una volta montato sulla racchetta, l’armeggio determina uno spostamento del bi-lanciamento di 10mm verso la testa dell’attrezzo. Questo spostamento del “balance” della racchetta deter-mina pure un incremento di inerzia

mediamente di 25kgcmq rispetto a una racchetta nuda.Una piccola nota merita l’overgrip che pesa mediamente 5-7g e deter-mina un arretramento del balance di 4-5mm ma non incide in termini di incremento di inerzia dato che sol-tanto l’incremento di massa distan-te dall’impugnatura ha effetti di-retti sulla modifica del valore dello swingweight.Infine il dumpener, che può varia-re dai 3-4g di quelli più semplici ai 5-6g di quelli complessi, dotati di sistemi di riduzione delle vibrazioni

con palline di piombo. In generale l’antivibrazione può incidere in mi-sura di 2-3-4 punti di inerzia nella valutazione dello swingweight gene-rale di un attrezzo.Ricordiamoci dunque che se vo-gliamo giocare con attrezzi iden-tici, non soltanto dobbiamo curare il “matching” degli attrezzi in peso, bilanciamento e momento di iner-zia, ma è assolutamente necessario porre attenzione a scendere in cam-po con il medesimo set di corde, il medesimo grip, overgrip e antivi-brazioni.

0,95

30,0cm 30,5cm 31,0cm 31,5cm 32,0cm 32,5cm 33,0cm 33,5cm 34,0cm 34,5cm 35,0cm 35,5cm 36,0cm260g 222 230 237 245 253 261 269 277 286 294 303 311 320265g 227 234 242 250 258 266 274 283 291 300 308 317 326270g 231 239 246 255 263 271 279 288 297 305 314 323 332275g 235 243 251 259 268 276 285 293 302 311 320 329 339280g 239 247 256 264 272 281 290 299 307 317 326 335 345285g 244 252 260 269 277 286 295 304 313 322 332 341 351290g 248 256 265 273 282 291 300 309 318 328 337 347 357295g 252 261 269 278 287 296 305 315 324 334 343 353 363300g 257 265 274 283 292 301 310 320 329 339 349 359 369305g 261 270 278 288 297 306 316 325 335 345 355 365 376310g 265 274 283 292 302 311 321 331 340 351 361 371 382315g 269 278 288 297 306 316 326 336 346 356 367 377 388320g 274 283 292 302 311 321 331 341 351 362 372 383 394325g 278 287 297 306 316 326 336 346 357 367 378 389 400330g 282 292 301 311 321 331 341 352 362 373 384 395 406335g 286 296 306 316 326 336 347 357 368 379 390 401 412340g 291 300 310 320 331 341 352 362 373 384 396 407 419345g 295 305 315 325 336 346 357 368 379 390 401 413 425350g 299 309 320 330 340 351 362 373 384 396 407 419 431355g 304 314 324 335 345 356 367 378 390 401 413 425 437360g 308 318 329 339 350 361 372 384 395 407 419 431 443

www.pro-t-one.it

Swingweight: ecco la tabella per trovare l’inerziaEcco una tabella che aiuta a trovare lo swingweight, il valore d’inerzia di una racchetta da tennis. I risultati si ottengono applicando la formula espressa nel testo dell’articolo, moltiplicando cioè il valore 0,95 per il peso (espresso nella prima colonna) per il bilanciamento (espresso invece nella riga d’intestazione della tabella).