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Procedura aziendale per la gestione dei defibrillatori semiautomatici PA.DS.14 Rev. 2: 19/07/2012 Pag.: 1 di 13 Direzione Sanitaria PA.DS.14 Procedura Aziendale per la gestione dei defibrillatori semiautomatici Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata REFERENTE DEL DOCUMENTO: Dott. Piero Paolini (Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza) Dott. Leandro Barontini (Coordinatore Emergenza Intraoperatoria) CPSE Claudia Filippelli (Coordinatore Infermieristico U.O. Centrale Operativa 118) REVISIONE N. 2 REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE Data 19/03/2012 Data 19/07/2012 Data 19/07/2012 Dir. Zona/Distretto PT F.to Referente documento Dott.Piero Paolini Dott.Leandro Barontini CPSE Claudia Filipelli F.to Dir. Zona/Distretto VDN F.to Dir. PO Pistoia F.to Funzione Sez. Accred. e S del P F.to Funzione Dir. PO Pescia F.to Funzione Direttore Sanitario F.to Firma Firma Firma Firma Firma Firma Firma

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dei defibrillatori semiautomatici

� Copia in distribuzione controllata

� Copia in distribuzione non controllata REFERENTE DEL DOCUMENTO: Dott. Piero Paolini (Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza) Dott. Leandro Barontini (Coordinatore Emergenza Intraoperatoria) CPSE Claudia Filippelli (Coordinatore Infermieristico U.O. Centrale Operativa 118)

REVISIONE N. 2 REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE

Data 19/03/2012 Data 19/07/2012 Data 19/07/2012 Dir. Zona/Distretto PT

F.to Referente documento

Dott.Piero Paolini Dott.Leandro Barontini CPSE Claudia Filipelli

F.to Dir. Zona/Distretto VDN

F.to

Dir. PO Pistoia F.to

Funzione Sez. Accred. e S del P

F.to

Funzione

Dir. PO Pescia F.to

Funzione

Direttore Sanitario F.to

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INDICE

1. Scopo ..................................................................................................................................................... 3 2. Caratteristiche e funzionamento del DAE ........................................................................................ 3 3. Campo di applicazione ...................................................................................................................... 3 4. Modalità di controllo e manutenzione: linee generali ed operative ............................................... 4

4.1 Regole generali .............................................................................................................................. 4 4.1.1 Controlli giornalieri: controllo stato led ed accessori ........................................................... 4 4.1.2 Controlli settimanali: controllo dello stato e delle indicazioni di avvertenza ....................... 5 4.1.3 Controlli mensili: controllo stato e scarico memoria ............................................................ 6 4.1.4 Manutenzione apparecchiatura dopo l'uso ............................................................................ 6 4.1.5 Segnalazioni .......................................................................................................................... 7 4.1.6 Formazione............................................................................................................................ 7

4.2 Procedura operativa per la gestione del Defibrillatore Semiautomatico Esterno (DAE) ................ 7 4.2.1 Collaudo ................................................................................................................................. 7 4.2.2 Nuove assegnazioni - aggiornamento inventario .................................................................. 8

4.2.3 Fuori uso................................................................................................................................ 8 4.2.4 Manutenzione Programmata: ISTRUZIONI OPERATIVE ................................................. 8

A. Verifiche/controlli giornalieri e mensili dell’ apparecchiatura ........................................ 8 B. Verifiche mensili dell’ apparecchiatura............................................................................ 9

4.2.5 Manutenzione Correttiva su guasto .................................................................................... 10 4.2.6 Apparecchiature Sostitutive ................................................................................................ 10 Tabella riassuntiva del piano di manutenzione............................................................................ 11

Allegati Allegato A: Manutenzione programmata (Trad. da Cardiac Science AED G3 - Operation and

Service Manual)

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1. Scopo. Lo scopo di questa istruzione operativa è la descrizione dei diversi percorsi e responsabilità per le attività di manutenzione preventiva, correttiva, verifiche funzionali, con particolare riferimento alle registrazioni prodotte e le relative modalità di archiviazione e diffusione. La presente procedura fornisce i criteri corretti e uniformi per la gestione dei defibrillatori semiautomatici “DAE” da applicare in tutte le strutture organizzative funzionali dell’Azienda USL 3 di Pistoia che ne sono dotate, in modo da garantire che il defibrillatore semiautomatico DAE funzioni correttamente e sia affidabile e sempre pronto all’uso. A tal fine si intendono assicurare i seguenti obiettivi specifici:

- garantire il corretto funzionamento e l’affidabilità del defibrillatore mediante una regolare e accurata manutenzione preventiva e verifiche giornaliere;

- garantire che l’apparecchio sia sempre pronto all’uso.

2. Caratteristiche e funzionamento del DAE. Il DAE è un dispositivo semiautomatico che guida l'operatore nella eventuale erogazione dello shock elettrico. L'innovazione principale del DAE rispetto al defibrillatore manuale è costituita dal fatto che il dispositivo solleva completamente il soccorritore dall'onere del riconoscimento del ritmo cardiaco. Una volta collegato al torace del paziente mediante una coppia di elettrodi adesivi, il DAE analizza il ritmo e solo nel caso riconosca la FV/TV indica "shock consigliato", carica il condensatore al valore di energia già preimpostato e ordina all'operatore di premere il pulsante di shock. Nell'utilizzo del DAE è fondamentale il rispetto delle norme di sicurezza che devono essere sempre osservate: durante le fasi di analisi ed erogazione dello shock nessuno, operatore compreso, deve essere a contatto con il corpo della vittima. Infatti, mentre in corso di analisi eventuali movimenti potrebbero interferire e ritardare l'analisi stessa, durante la fase di shock il contatto con il paziente comporterebbe il passaggio di corrente all'operatore e/o agli osservatori, con elevato rischio per la loro incolumità. 3 Campo di applicazione. Esclusioni.

Questo protocollo si applica a tutte le apparecchiature “defibrillatori semiautomatici DAE” elencate nell’Inventario Generale Aziendale, in uso presso le Unità Operative della Azienda USL3 di Pistoia. La presente istruzione si applica in particolare nella gestione dell’acquisizione, collaudo, assegnazione, uso e manutenzione e coinvolge il personale del 118, il personale della Sezione

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Tecnologie Sanitarie (ESTAV) e tutto il personale delle strutture nelle quali i “defibrillatori semiautomatici DAE” sono allocati, come meglio specificato di seguito. Sono esclusi da questa procedure le apparecchiature DAE fornite in comodato d’uso gratuito alle associazioni sportive, in attuazione della Delibera Regionale n° 311/2010. Per queste apparecchiature sono a completo carico delle associazioni sportive (comodatario) le attività di controllo funzionale e visivo e le attività di manutenzione (correttiva, preventiva e ordinaria), nonché la verifica e l’acquisto dei materiali monouso (piastre, cavetti) e consumabili (batterie). 4 Modalità di controllo e manutenzione: linee generali ed operative. 4.1 Regole generali

Al fine di ridurre al minimo i tempi di intervento sul paziente, il defibrillatore deve essere posizionato o conservato in un sito ben visibile ed immediatamente accessibile in caso di bisogno. La corretta locazione dell’apparecchio garantisce anche la facilità delle operazioni di ispezione durante le fasi di manutenzione ordinaria o straordinaria, evitando la possibilità di controlli superficiali o mancanti dovuti alla poca visibilità dell’apparecchio. Ogni defibrillatore deve avere due persone responsabili della sua custodia e del suo corretto funzionamento, tali responsabili sono stati identificati nella persona del Direttore e della Caposala dell’U.O. assegnataria e nel Presidente o Responsabile della Strumentazione Sanitaria per quanto riguarda le associazioni. Tali responsabili dovranno istruire il personale di reparto (personale dell’associazione) sull’esatta collocazione del bene all’interno della struttura, ogni eventuale variazione dovrà essere tempestivamente comunicata a tutti gli operatoti sanitari coinvolti. I controlli settimanali e mensili, di seguito descritti, dovranno essere registrati dalla Caposala o suo delegato nelle schede di controllo del carrello emergenze, contenenti tutti i parametri valutati. Queste schede dovranno essere archiviate e conservate dal Caposala. Nel caso in cui un defibrillatore non superi i test di manutenzione, sia danneggiato o mal funzionante, è necessario segnalare tempestivamente il problema alla Caposala del 118 e spostare l’apparecchio affinché non venga utilizzato erroneamente, pur non essendo in condizioni di perfetta efficienza. Tutte le attività di controllo e gestione attribuite al caposala, come specificato nei paragrafi della presente procedura, spettano ai Presidenti o Responsabile della Strumentazione Sanitaria per quanto riguarda le associazioni. 4.1.1 Controlli giornalieri: controllo stato led e accessori.

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Il controllo giornaliero da parte della Caposala o suo delegato per i reparti e da parte del Responsabile della Strumentazione Sanitaria per le associazioni, riguarda essenzialmente la verifica dell’indicatore di stato del defibrillatore. I defibrillatori semiautomatici in dotazione all’azienda eseguono degli autotest periodici (con cadenza quotidiana), e sono provvisti di un indicatore di stato che segnala eventuali anomalie: verde OK; rosso NON OK. Per questi apparecchi, come prescritto dal manuale (vedi allegato: sezione 6- manutenzione giornaliera) è quindi sufficiente controllare quotidianamente che gli indicatori di stato non espongano segnalazioni di errore: led rosso. Nello specifico si rimanda alle istruzioni operative descritte al paragrafo 4.2.4. L’ideale sarebbe effettuare il controllo ad ogni cambio di turno (da parte del personale infermieristico in servizio) come sopra specificato; in questo modo si ha la certezza della disponibilità del dispositivo di defibrillazione anche nel caso in cui gli operatori del turno precedente si fossero dimenticati di controllare la macchina. In tale circostanza il responsabile controlla lo stato del bene (stato del led) e degli accessori (verifica delle piastre: stato e data di scadenza). 4.1.2 Controlli settimanali: controllo dello stato e delle indicazioni di avvertenza. Anche l’ispezione settimanale è pressoché visiva e serve a certificare evidenti difetti o manomissioni dell’apparecchio. Questi controlli sono tesi essenzialmente a verificare l’integrità dell’apparecchio, attraverso un’ispezione rapida che metta in evidenza eventuali rotture o segni di manomissione nel defibrillatore, come già descritto nel precedente paragrafo 4.1.1. È opportuno verificare, inoltre, che le indicazioni di avvertimento e sicurezza e le altre informazioni poste sull’apparecchio (es: etichetta inventario) siano leggibili. Oltre al controllo dell’unità centrale, la verifica settimanale riguarda anche lo stato degli elettrodi e lo stato di carica delle batterie come prescritto dal manuale (vedi allegato: sezione 6- manutenzione mensile). Nello specifico si rimanda alle istruzioni operative descritte al paragrafo 4.2.4. Per quanto riguarda gli elettrodi, si deve fare particolare attenzione all’integrità della confezione, allo stato dei cavi, che non devono presentare spellature o rotture, e alla data di scadenza. Gli elettrodi devono essere sempre connessi al defibrillatore, ed è opportuno controllare anche lo stato del collegamento. Questo test è effettuato in modo automatico dall’apparecchio stesso. Un esito negativo del test è segnalato dall’indicatore luminoso di stato (LED) e dall’indicatore acustico. La verifica sullo stato di carica delle batterie è essenziale per garantire la piena efficienza del defibrillatore e va eseguita con cadenza settimanale riportando i dati (numero di tacche accese) sulla scheda di controllo posta sul carrello di emergenza. Infine è opportuno eseguire un piano di pulizia settimanale del defibrillatore o comunque secondo necessità dopo ogni utilizzo.

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Le procedure di pulizia, a cui fare riferimento, sono solitamente indicate nel manuale d’uso fornito con l’apparecchio. 4.1.3 Controlli mensili: controllo stato e scarico memoria. La manutenzione mensile si presenta essenzialmente come un controllo più approfondito, rispetto a quello settimanale, volto a testare la macchina in ogni sua parte. Oltre ai controlli giornalieri e settimanali sopra indicati (paragrafi 4.1.1 e 4.1.2) è opportuno verificare mensilmente le date di scadenza di tutto il materiale consumabile legato al defibrillatore (essenzialmente elettrodi adesivi e batterie), tali controlli permettono la sostituzione tempestiva degli elementi consumabili che deve avvenire 6 mesi prima della scadenza per le piastre ed al momento della segnalazione con led rosso per la batteria. In tale circostanza dovrà essere verificata anche la data di scadenza della verifica annuale di sicurezza (data bollino attività di manutenzione annuale: vedi parag. 4.1.5); in caso di scadenza avvertire immediatamente la Ditta Responsabile della manutenzione del parco tecnologico aziendale (via WEB o Fax: int. 3132) e le Tecnologie Sanitarie aziendali. Un ulteriore controllo mensile riguarda lo stato della memoria del defibrillatore. È buona norma controllare almeno mensilmente che la memoria non sia piena o non contenga comunque dati relativi ad eventi passati che non sono stati scaricati dopo l’utilizzo del dae. Il controllo mensile serve per verificare la corretta applicazione del protocollo di manutenzione programmata ordinaria e straordinaria ed il rispetto delle regole generali (paragrafi 4.1, 4.1.1 e 4.1.2) , in merito all’idoneo posizionamento del defibrillatore (visibilità ed immediata accessibilità), allo stato di conservazione del bene ed alla corretta e regolare compilazione delle schede di verifica, relative a tutti i livelli di manutenzione. 4.1.4 Manutenzione apparecchiatura dopo l’uso. Ogni volta che l’apparecchio viene usato per una defibrillazione, al termine dell’intervento è necessario seguire questo protocollo minimo di manutenzione: - Sostituzione dell’oggettistica di primo intervento usata (piastre monouso); - Scaricamento dei dati registrati presso le postazioni 118; - Controllo dell’integrità dell’apparecchio; - Controllo dello stato delle batterie;

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- Pulizia dell’apparecchio. Gli elementi usa e getta più comunemente legati ad un intervento di defibrillazione sono gli elettrodi adesivi (piastre), i guanti per gli operatori, la mascherina protettiva per la CPR e gli oggetti del kit per la preparazione del paziente. Gli oggetti adoperati vanno gettati e sostituiti tempestivamente con materiale nuovo reperibile presso il 118 al momento della scarica dei dati. E’ opportuno anche compilare una lista del materiale usato al fine di coadiuvare i processi di rifornimento con il supporto di un’indagine statistica operazione a cura della Caposala del 118. Lo scaricamento dei dati consente di liberare la memoria dell’apparecchio per eventi successivi ed evita il rischio di perdita dei dati. Le memorie interne di molti defibrillatori sono infatti di tipo ciclico: una volta esaurito lo spazio di archiviazione iniziano a sovrascrivere sui dati meno recenti, che vengono in questo modo persi irrimediabilmente. Il controllo dello stato del defibrillatore e delle batterie è doveroso per garantire la piena funzionalità dell’apparecchio nel successivo impiego. I protocolli di pulizia a cui fare riferimento sono indicati nei manuali d’uso del defibrillatore. È infine opportuno che in corso di utilizzo il personale segnali qualsiasi tipo di anomalia che potrebbe essere sfuggita al controllo di manutenzione preventiva al personale del 118. 4.1.5 Segnalazioni. Ogni ANOMALIA dovrà essere TEMPESTIVAMENTE SEGNALATA alla Coordinatrice Infermieristica del 118 che informerà le Tecnologie Sanitarie per la risoluzione del problema. 4.1.6 Formazione. La formazione continua e in fase di assegnazione del bene dal personale sanitario utente, sarà effettuata a carico dell’ Azienda ASL tramite specifici corsi formativi come da piattaforma formativa elaborata dal Responsabile dell’emergenza Intra-Ospedaliera e successivamente approvata nell’ambito del direttivo del DEU. 4.2 Procedura operativa per la gestione del Defibrillatore Semiautomatico Esterno

(DAE) 4.2.1 Collaudo Il defibrillatore semiautomatico DAE verrà collaudato presso i locali del 118 di Pistoia, dalla Sezione Aziendale Tecnologie Sanitarie (ESTAV-Centro), secondo le procedure aziendali dell’ASL

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3 di Pistoia. Nelle schede di collaudo verrà indicato come Consegnatario il 118 Aziendale e Sub-consegnatario il responsabile della struttura/reparto/associazione ricevente. La consegna alla struttura/reparto verrà effettuata dalla Coordinatrice Infermieristica del 118 Aziendale. A seguito della consegna verrà effettuata la Formazione sull’uso come esplicitato al paragrafo 4.1.6. 4.2.2 Nuove assegnazioni - aggiornamento inventario Le nuove assegnazioni o trasferimento dei beni (tra strutture diverse) sono affidate direttamente al DEU. Tali processi dovranno avvenire nel rispetto delle procedure aziendali con la modulistica prevista (Mod. 2/Inv). Alla Coordinatrice Infermieristica del 118 Aziendale è affidato il compito di mantenere aggiornato l’inventario aziendale della Apparecchiature DAE. Ogni variazione dovrà essere inoltre comunicata alle Tecnologie Sanitarie Aziendali, al fine di aggiornare le attività programmate di manutenzione annuale. 4.2.3 Fuori uso La messa in fuori uso delle apparecchiature DAE (per richiesta diretta delle Tecnologie Sanitarie o per richiesta del personale DEU), verrà avviata dalla Coordinatrice Infermieristica del 118 Aziendale. Tale processo dovrà avvenire nel rispetto delle procedure aziendali con la modulistica prevista (Mod. 1/Inv). Nel caso in cui la richiesta di fuori uso venga formulata dalle Tecnologie Sanitarie (per irreparabilità o non rispetto normativo), la stessa provvederà ad inoltrare la comunicazione alla Coordinatrice Infermieristica Aziendale del 118 e al responsabile del Reparto utilizzatore. La Coordinatrice Infermieristica Aziendale del 118 provvederà alla compilazione della modulistica prevista per il fuori uso e all’inoltro della stessa alle Tecnologie Sanitarie. Una volta ricevuto il parere favorevole al fuori uso, la Coordinatrice Infermieristica del 118 Aziendale, provvederà al ritiro del bene e alla consegna alla struttura/reparto, se del caso, di una nuova apparecchiatura, secondo le modalità descritte ai punti 4.2.1 e 4.2.2. Le Tecnologie Sanitarie provvederanno, su richiesta formale del DEU, ad avviare le procedure di acquisto del bene in sostituzione di quello dismesso. 4.2.4 Manutenzione Programmata: ISTRUZIONI OPERATIVE. A. Verifiche e controlli giornalieri, settimanali e mensili dell’ apparecchiatura. Il PERSONALE DELLA STRUTTURA incaricato, alla quale il DAE è assegnato, eseguirà i controlli giornalieri, settimanali e mensili previsti nella presente procedura, nel manuale di uso

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(consegnato al reparto assieme al bene) e nelle indicazioni sul manuale operatore (vedi allegato A: Manutenzione Programmata: Manutenzione Giornaliera; Manutenzione Mensile), nonché le attività richieste dal DEU impartite durante la formazione del personale utente, attraverso i corsi Aziendali, o dalle comunicazioni interne tra il dipartimento e i reparti. Particolare attenzione dovrà essere volta alla scadenza delle batterie e delle piastre. Gli utenti, a tale scopo, dovranno richiedere al 118 territoriale di competenza (zona Pistoia e zona VDN): ► la sostituzione delle piastre, quando la scadenza è prossima a 6 mesi dalla data riportata sulle

confezioni delle piastre; ► la sostituzione delle batterie, quando l’indicatore luminoso segnala Rosso. Il Caposala

preventivamente richiederà la nuova batteria “quando l’indicatore luminoso, indicante lo stato della batteria installata, presenterà una sola tacca di carica”. Una volta sostituita la batteria la Caposala o suo delegato consegnerà al 118 territoriale di competenza la batteria scaduta per lo smaltimento.

Il RESPONSABILE DELLA STRUTTURA segnalerà la richiesta del materiale necessario, direttamente al 118 territoriale di competenza ai seguenti numeri:

zona Pistoia tel. 2484; zona VDN tel. 7643.

Le consegne del materiale saranno opportunamente registrate dalla Coordinatrice infermieristica aziendale del 118. Le attività di verifica e controllo sulle ATTREZZATURE FORNITE ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, saranno svolte dal personale utente sotto la supervisione del 118 territoriale di competenza. B. Verifiche/controlli annuali dell’ apparecchiatura. Le attività annuali descritte nell’allegato A (Manutenzione Annuale) saranno svolte dalla DITTA RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE del parco macchine aziendale. Le attrezzature assegnate alle associazioni, in accordo con la Coordinatrice Infermieristica del 118e con la Ditta, verranno controllate presso le strutture di competenza territoriali del 118. I responsabili delle associazioni porteranno le attrezzature assegnate presso le strutture di competenza al fine di garantire il controllo e la verifica di sicurezza. La ditta, una volta eseguita l’attività di controllo, rilascerà rapporto di lavoro da conservare in reparto o presso l’associazione di volontariato ove il bene è allocato. La ditta eseguirà quanto riportato nel manuale d’uso e di service (vedi allegato A). In tale circostanza eseguirà inoltre una verifica di sicurezza elettrica ai sensi della normativa CEI 60601-1 (non saranno eseguite le prove di scarica in quanto non richieste dal Fabbricante). Il

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Caposala o suo delegato (o il Responsabile della Strumentazione Sanitaria per le associazioni), assisterà alle operazioni di manutenzione e firmerà il relativo rapporto di intervento. Il Caposala o suo delegato registrerà nelle apposite schede l’esecuzione dell’attività ed archivierà il rapporto tecnico di lavoro. Ogni anomalia dovrà essere segnalata al Caposala del 118. La ditta dovrà apporre sull’apparecchiatura, il bollino che attesta l’esecuzione dell’attività di controllo con indicato il mese e l’anno della verifica e la data della prossima attività di manutenzione. 4.2.5 Manutenzione Correttiva su guasto In caso di guasto la Struttura/Associazione segnalerà l’anomalia al 118 territoriale di competenza che si occuperà della segnalazione secondo le procedure aziendali e la modulistica prevista (modulo di richiesta di intervento). Il 118 territoriale di competenza provvederà alla fornitura di una nuova apparecchiatura secondo le modalità sopra descritte. La ditta provvederà al ritiro del bene dalla struttura/reparto e lo consegnerà alle Tecnologie Sanitarie. Nel caso in cui l’anomalia risultasse “tecnicamente non risolvibile”, le Tecnologie Sanitarie comunicheranno l’esito della verifica alla Coordinatrice Infermieristica del 118, la quale provvederà a segregare l’apparecchio, in modo da inibirne l’uso, e avvierà la procedura di fuori uso come specificato al punto 4.2.3. 4.2.6 Apparecchiature Sostitutive: muletti. Al fine di GARANTIRE LA CONTINUITÀ DEL SERVIZIO, sono assegnate al 118 Aziendale (zona di Pistoia e zona di VDN), 10 apparecchiature DAE di riserva (“muletti”), da utilizzare in caso di guasto delle apparecchiature assegnate alle strutture/reparti/associazioni. La gestione di tali beni (come meglio descritta ai punti precedenti), viene affidata ai 118 Territoriali di Competenza.

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Tabella riassuntiva attività di controllo e manutenzione programmata ordinaria, a carico del personale sanitario.

Colonna A Colonna B Colonna C Colonna D CONTROLLI

GIORNALIERI CONTROLLI

SETTIMANALI CONTROLLI

MENSILI Manutenzione

Straordinaria dopo uso del DAE

RIF. Paragrafi: 4.1 – 4.1.1 –

4.2.4

RIF. Paragrafi: 4.1.2 – 4.2.4

RIF. Paragrafi: 4.1.3 – 4.2.4

RIF. Paragrafi: 4.1.4 – 4.2.4

Competenza: personale di reparto

ELENCO ATTIVITA’ 1) Corretto posizionamento del

DAE 2) Stato dell’Indicatore a led: VERDE = OK ROSSO = NON OK 3) Stato delle piastre 4) Stato del defibrillatore 5) Segnalazione anomalie

6) Registrazione controllo

ELENCO ATTIVITA’

1) CONTROLLO

GIORNALIERO COLONNA A

2) Stato di carica delle batterie 3) Controllo stato delle piastre:

stato confezione; stato conduttori; stato connessione.

4) Controllo stato etichette di

indicazione avvertenza e sicurezza ed altre informazioni. Controllo stato etichetta inventario.

5) Pulizia del bene (se

necessario) 6) Segnalazione anomalie

7) Registrazione controllo

ELENCO ATTIVITA’

1) CONTROLLO

GIORNALIERO COLONNA A

2) CONTROLLO

SETTIMANALE COLONNA B

3) Stato memoria interna ed

eventuale scarico dati presso 118.

4) Verifica della correttezza

delle attività di manutenzione-controllo attività giornaliera e settimanale. Controllo data scadenza attività di verifica e manutenzione annuale.

5) controllo registrazioni

giornaliere e settimanali 6) Corretta compilazione

schede di verifica. 7) Segnalazione anomalie 8) Registrazione controllo

ELENCO ATTIVITA’

1) Sostituzione oggetti monouso

utilizzati 2) Scaricamento memoria dopo

utilizzo DAE 3) Ispezione unità cavi elettrodi 4) Controllo stato delle batterie 5) Pulizia e sterilizzazione 6) Segnalazione anomalie 7) Registrazione controllo

Le attività di manutenzione annuale sono a carico della Ditta responsabile delle attività di manutenzione e a cui è stato affidato il Global Service, secondo quanto indicato nel par. 4.2.4 punto B.

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ALLEGATO A

Sezione 6 - Manutenzione e risoluzione dei problemi

MANUTENZIONE PROGRAMMATA MANUTENZIONE GIORNALIERA

Controllare sull'indicatore di stato e assicurarsi che sia VERDE. Quando l’indicatore è VERDE, l'AED è pronto per il soccorso. Se l'indicatore è ROSSO, fare riferimento alla tabella delle disfunzioni in questo capitolo.

MANUTENZIONE MENSILE

1. Aprire il coperchio dell’AED. 2. Attendere la comparsa dell’indicazione di stato dell'AED:

Verificare che Osservare l’indicatore di stato diventi ROSSO. Dopo circa 5 secondi, verificare che l'INDICATORE DI STATO ritorni VERDE.

3. Controllare la data di scadenza sugli elettrodi. 4. Ascoltare le istruzioni vocali. 5. Chiudere il coperchio e verificare che INDICATORE DI STATO rimanga verde.

MANUTENZIONE ANNUALE Eseguire i seguenti test annualmente per confermare che la diagnostica Rescue-Ready dell’AED funzioni correttamente e per verificare il integrità del contenitore.

Controllare l'integrità degli elettrodi e dei Circuiti 1. Aprire il coperchio dell’ AED. 2. Rimuovere gli elettrodi. 3. Chiudere il coperchio. 4. Verificare che l'indicatore di stato diventi rosso. 5. Aprire il coperchio e verificare che l'indicatore “Elettrodi” sia acceso. 6. Ricollegare gli elettrodi e chiudere il coperchio. 7. Assicurarsi che la data di scadenza sia visibile attraverso la finestra trasparente del

coperchio. a. Verificare che l'indicatore di stato è verde. Se gli elettrodi non sono installati

correttamente, l'indicatore “Elettrodi” si illumina; chiamare il Servizio Clienti per l’assistenza.

8. Aprire il coperchio e confermare che nessun indicatore diagnostico sia acceso.Chiudere 9. Controllare la data di scadenza de gli elettrodi, se scaduti, sostituirli. 10. Controllare l’integrità della confezione de gli elettrodi. 11. Chiudere il coperchio.

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Allegato A: Manutenzione programmata (Trad. da Cardiac Science AED G3 - Operation and Service Manual)

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Controllo dell’integrità dell’indicatore dI Servizio (LED) e dei Circuiti

1. Subito dopo aver aperto il coperchio dell’AED, premere e tenere premuto il pulsante SHOCK e verificare che il LED “SERVICE” sia acceso.

2. Rilasciare il pulsante SHOCK. 3. Chiudere il coperchio. 4. Verificare che l’indicatore di stato rimanga ROSSO.. 5. Aprire il coperchio e controllare che nessun indicatore diagnostico sia acceso. 6. Chiudere il coperchio 7. Verificare che INDICATORE DI STATO diventi verde.

Controllo dell’integrità del contenitore esterno Esaminare la scatola stampata dell’AED e controllarne l’integrità. in caso di necessità, contattare il supporto tecnico Cardiac Science (vedi pag. 4) o il vostro distributore locale Cardiac Science.

ATTENZIONE: Soluzioni per la pulizia esterna Quando si disinfetta il contenitore, utilizzare un disinfettante non ossidante, come Sali di ammonio o soluzioni a base di glutaraldeide, per evitare danni ai connettori metallici.

Servizio Assistenza Autorizzato L’AED non contiene parti interne sostituibili dall’utilizzatore. Provare a risolvere qualsiasi problema di manutenzione tramite la tabella di risoluzione dei problemi presente in questo capitolo. In caso di impossibilità a risolvere il problema, contattare il supporto tecnico Cardiac Science (vedi pag. 4) o il vostro distributore locale Cardiac Science.

ATTENZIONE: pericolo di scossa elettrica Non aprire l’AED! La non osservanza di questo avvertimento può causare danni personali o morte. Fare riferimento alle regole dettate dal personale di assistenza tecnica, autorizzato da Cardiac Science

Nota: La garanzia sarà nulla in caso di smontaggio o assistenza non autorizzati dell’AED. ���������� �� � ����������� �� ������� ������ �� ������� ������� ��� �� � �������� ��� �������

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