P RIMA LEZIONE STORIA DELLA ROSA E TECNICHE DI COLTIVAZIONE 05/04/2015 1 Manola Carollo, Agronomo.
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PRIMA LEZIONE
STORIA DELLA ROSA E TECNICHE DI COLTIVAZIONE
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Manola C
arollo, Agronom
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STORIA E SPECIE PRINCIPALI
Le sue origini sono antichissime, le rose erano conosciute da Assiri, Egizi, Babilonesi …. e coltivate per il fiore, per estrarne il profumo e per le qualità commestibili (frutto ricco vitamina C)
Anche i greci e i romani apprezzarono molto la rosa; utilizzavano i petali allo stato naturale come una specie di confetti e ne ottenevano profumi sotto forma di essenza e di acqua di rosa.
Le rose si svilupparono in prevalenza nel clima del lontano oriente e nelle fertili aree dell’Asia Minore.
Un primo gradino evolutivo ha dotato questa specie di spine, favorendone la sopravvivenza contro i predatori e lo sviluppo del profumo e del colore costituì un’attrazione per gli insetti, importanti per l’impollinazione
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STORIA E SPECIE PRINCIPALILe rose antiche (fioritura unica estiva)
Gallica, Damascena, Alba, Centifolia e Moscata. Le rose gallica e damascena sono state trasportate in Europa
dai crociati e coltivate nei giardini dei ricchi mercanti che utilizzavano i petali per fare profumi; rose rustiche e resistenti
La gallica ha un portamento fitto, molto ramificato, produce fiori profumati sui getti del legno del secondo anno, adatta come siepe
La damascena è una rosa arbustiva aperta, fusti spinosi, fiori profumati prodotti sui getti del legno del secondo anno, a volte in autunno sui getti dell’anno, ideale per una bordura
Le rose Alba: Esistevano già nell’Europa medievale Discendenti della R. Canina o Gallica Rose di forte costituzione e buon profumo Tutte di tonalità pastello, dal bianco al rosa chiaro Grandi rose arbustive, molto ramificate con fusti poco spinosi,
fiori profumati prodotti sui getti del legno del secondo anno Molto rustiche, adatta per bordura, siepe o esemplare isolato
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La Centifolia è nata tra il XV ed il XVI sec in Europa È un ibrido, fiori grandi a forma di coppa o di rosetta e
quasi sempre possiedonouna ricca fragranza La Muscosa è una variazione gemmaria della
Centifolia, nata nel XVIII sec Rose lasse e spinose, fioriscono sui getti del legno del
secondo anno Le Rose Portland apparvero in Francia a fine XVIII
sec Origini oscure Fioritura continua Incrocio R. damascena (rifiorenza) e R. gallica o.
(portamento compatto e ordinato) Rose arbustive compatte ed erette, fioritura ripetuta
principalmente sui getti del legno del secondo anno Ideale per bordura o aiuola
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Gallica Officinalis Gallica Versicolor
Celsiana Quatre Saison Blanc Mousseux
ESEMPI DI ROSE GALLICA E DAMASCO
ESEMPI DI ROSA ALBA
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Regina di Danimarca
Alba Maxima
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Rose de Rescht
Conte de Chambord
ESEMPI DI ROSE GALLICA E DAMASCO
ESEMPI DI ROSE CENTIFOLIE
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Muscosa
Fantin Latour
Chapeau de Napoleon
LE ROSE BOURBON
Originarie dell’isola di Bourbon Incrocio tra Old Blush (cinese) e Quatre
Saison (damasco) Poche spine, rami fini e sottili (der.
Cinesi) Rami spinescenti e rigidi (der. Damasco) I fiori sono portati su corti getti del
legno del secondo anno e sul legno nuovo
Allevate anche come rampicanti
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Souvenir de la Malmaison
Variegata di Bologna
Louise Odier
LE ROSE NOISETTE
Originarie dell’America Incrocio tra rosa cinese e rosa Moschata Rose di forte natura Crescita libera e infiorescenze portate su
corimbi Fioriscono tardi nella stagione e molte
ripetono la fioritura Fiori portati sui getti del legno del secondo
anno, talvolta anche sul legno nuovo Coltivare in un posto riparato
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Crepuscule
Allister Stella Gray
IBRIDI PERPETUI Unione tra R. Bourbon e altre Fortissima ibridazione Rose arbustive molto ramificate Fioritura ripetuta e fiori portati sui getti del
legno del secondo anno e sul legno nuovo Ideali per aiuola o bordura
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Baroness Rotschild
Baronne Prevost
Paul Neyron Baron Girod De L’Ain
LE ROSE CINESI Giunte in Europa
dal Bengala Continua rifiorenza
e grande ricchezza di colori che aumentano d’intensità quando il fiore invecchia
Cespugli di aspetto leggero con rami sottili
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Hermosa
Chinesis Mutabilis
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LE ROSE DAL PROFUMO DI TÈ Origine in Oriente, prodotto di lunghe ibridazioni Arrivarono in Europa agli inizi dell’Ottocento Introdussero il colore giallo Rose arbustive e rampicanti, fioritura continua
LE ROSE IBRIDE DI TEA
Derivano da un incrocio tra una Tea ed un Ibrido Perpetuo
Portamento eretto o cespuglioso Adatte per siepi, aiuole oppure per fiori recisi
LE FLORIBUNDA Derivano da incroci tra R. Multiflora, Ibridi
cinesi e ibridi di Tea Si originarono negli anni venti Abbondanti infiorescenze a grappolo prodotte
sui getti corti del legno del secondo anno e sul legno nuovo
Adatte per un’aiuola, bordura, siepi o vasi
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LE IBRIDE MOSCHATA
Incrocio del XX secolo tra R. Moschata e R. Multiflora con selezioni di Tea, ibridi di Tea e Ibridi Perpetui
Rose ad arbusto dalla lunga fioritura
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R. Moschata
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Ballerina Felicia
PaxBuff Beauty
ROSE INGLESI DI DAVID AUSTIN
Incrocio di varietà antiche e moderne
Forme e profumi delle rose antiche
Rifiorenza Ampia gamma di
colori
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LE ROSE NEL PAESAGGIO No rose antiche con eriche o conifere Coabitano bene con piante erbacee perenni, meglio
se le rose si fondono con il bordo (colore, forma) Utilizzare arbusti dalla crescita eretta nelle zone più
alte e quelle pendule nelle zone più basse Colori rosa chiaro, porpora e bianco, ok con piante
dal fogliame grigio Colori giallo opaco, crema e magenta, ok con piante
dal fogliame verde scuro Colori rosso e giallo brillante, ok piante con foglie
verde brillante e variegato Gruppi minimo di tre/cinque per varietà, la densità
dipende dalle dimensioni finali di ogni specie
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Le piante di rosa, in base alla forma vegetativa, si distinguono in due classi
In base alla loro attitudine vegetativa possono essere rifiorenti e non rifiorenti
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LE ROSE NEL PAESAGGIO No rose antiche con eriche o conifere Coabitano bene con piante erbacee perenni, meglio
se le rose si fondono con il bordo (colore, forma) Utilizzare arbusti dalla crescita eretta nelle zone più
alte e quelle pendule nelle zone più basse Colori rosa chiaro, porpora e bianco, ok con piante
dal fogliame grigio Colori giallo opaco, crema e magenta, ok con piante
dal fogliame verde scuro Colori rosso e giallo brillante, ok piante con foglie
verde brillante e variegato Gruppi minimo di tre/cinque per varietà, la densità
d’impianto dipende dalle dimensioni finali di ogni specie
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LE ROSE ANCHE PER CREARE SIEPI Eccellenti allo scopo, per siepi regolari,
sono le floribunde Utilizzare varietà dalla crescita eretta Se filare singolo, intrafila di 60/80 cm Se filare doppio, piante alterne,
intrafila di 80 cm e interfila di 40 cm Per rose antiche, distanza da 80 a 100
cm Potare molto il primo anno per
stimolare crescita basale
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UTILIZZO DELLE ROSE RAMPICANTI Necessitano di sostegni (strutture singole, reti,
muri, pergolati) Per i muri è consigliato tirare dei fili di ferro
paralleli al terreno a circa 30 cm tra loro, tenuto a circa 2,5 - 3 cm dal muro e le viti distanziate tra loro di circa 90 cm
Utilizzare un cordino morbido per fissare i rami al muro
Ideali sono i muri rivolti a est e ovest con minimo 4/6 ore di sole al giorno
Per muri a nord, rose bianche ed appositamente indicate (Felicitè et Perpetuè)
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UTILIZZO DELLE ROSE RAMPICANTI
Affinchè i rami possano fiorire per tutta la loro lunghezza, la linfa deve essere distribuita con uniformità e non correre velocemente verso l’apice della pianta. Far assumere una posizione orizzontale od arcuata, a zig zag o avvolgerli a spirale attorno ad una supporto destinato alla decorazione
Su reti o recinzioni i rami vanno legati a ventaglio, tagliare alla base i rami che hanno fiorito più di due anni
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MESSA A DIMORA DI PIANTE DI ROSAPER QUALSIASI IMPIANTO È IMPORTANTE PREPARARE BENE IL TERRENO
Scelta luogo: soleggiato, aperto e leggermente ventilato
Rivoltare bene il terreno (vangatura) Concimare con sostanza organica (letame matura o
stallatico) Eventuale pulizia da malerbe o radici di vecchie rose
(attenzione gramigna, equisetum) Terreno ben drenato, fresco, no fenomeni di ristagno,
leggermente acido (6 - 6,5) Mai piantare rose su rose, tenere a riposo il terreno
per un anno o cambiare il terreno per 50 – 80 cm Le rose non amano entrare nelle scarpe degli altri
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L’IMPIANTO ROSE A RADICE NUDA I rosai a radice nuda possono essere piantati da
novembre a febbraio Immergere le rose per 24 ore in acqua
Preparare una buca profonda almeno 40 cm Porre sul fondo del concime minerale organico e ricoprire
con un fine strato di terra Ridurre leggermente le estremità delle radici Posizionare la pianta nella buca in modo che la base dei
rami (colletto) sia a livello del suolo
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Riempire la buca con terra e ammendante compostato misto
A metà riempimento scrollare leggermente la pianta così che la terra s’infili bene tra le radici
Pigiare alla base della pianta ed innaffiare abbondantemente
Ricoprire la base dei rami per almeno 15 cm con della terra umida, in primavera scoprire i rami e innaffiare abbondantemente (accorgimento per luoghi con inverni rigidi)
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L’IMPIANTO ROSE A RADICE NUDA
I rosai in vaso possono essere piantati tutto l’anno, tranne quando il terreno è gelato
Preparare una buca di almeno 40 cm di profondità e interrare sul fondo lo stallatico
Bagnare la pianta prima dell’impianto, togliere il vaso tenendo la pianta capovolta
Posizionare la zolla in modo che il punto d’innesto sia sopra il livello del terreno
Riempite la buca con terra fine, pressatela e bagnate abbondantementeOccorre innaffiare con regolarità nei periodi siccitosi, evitando ristagni di acqua e di bagnare le foglie
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oL’IMPIANTO ROSE IN VASO
LA CONCIMAZIONE DELLE ROSEMACRO NPK E MICROELEMENTI
AZOTO N: elemento più importante – proteine acidi nucleici e altro
assorbito dalle piante prevalentemente sotto forma di ione nitrato facilmente dilavabile
Ciclo azoto : gassoso (aria 78%) – ammonio – nitrito – nitrato – piante – animali – decomposizione o denitrificazione quindi ritorno al terreno o nell’aria
La carenza si manifesta con un lento accrescimento dei germogli, sviluppo stentato della pianta e colorazione verde pallido delle foglie
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oLA CONCIMAZIONE DELLE ROSEMACRO NPK E MICROELEMENTI
LA CONCIMAZIONE DELLE ROSEMACRO NPK E MICROELEMENTI
FOSFORO P: elemento basilare legato alla formazione dei fiori, sviluppo delle radici e struttura dei germogli, assorbito sotto forma di ione fosforico
Nel suolo è presente come minerale (ione fosfato) o nella componente organica
Facilmente è intrappolato da altri elementi e si formano dei sali insolubili (es. retrogradazione: fosfato e calcio →fosfato tricalcico )
Attenzione suoli argillosi e alcalini Carenza: scarso sviluppo vegetativo, rami poco
lignificati, foglie piccole con colorazione bronzea, fioriture scarse e tardive
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LA CONCIMAZIONE DELLE ROSEMACRO NPK E MICROELEMENTI
POTASSIO K: contribuisce ad aumentare la consistenza dei tessuti, la sostanza dei fiori e a fissarne le tinte, nel terreno poco mobile
MAGNESIO: esso costituisce l'atomo centrale della clorofilla ed assume pertanto un ruolo importante nella fotosintesi. I sintomi che si manifestano, in caso di carenza dell'elemento, sulle nostre piante sono un iniziale ingiallimento internervale delle foglie più vecchie, successivamente tali tessuti diventano necrotici e la foglia cade anticipatamente, i fiori si presentano piccoli e poco colorati. I sintomi possono comunque variare secondo la specie.
FERRO: La carenza di ferro induce nella pianta una tipica sintomatologia denominata clorosi ferrica. La clorosi si manifesta con ingiallimento internervale delle foglie, con svolgimento basipeto, avente cioè progressione dall'apice (foglie più giovani) alla base (foglie più vecchie). Nei casi più gravi si ha anche sbiancamento fogliare, necrosi apicale e marginale delle foglie fino al totale indebolimento della pianta con scarsa o nulla produzione.
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LA CONCIMAZIONE DELLE ROSEATTENERSI SEMPRE ALLE DOSI INDICATE
Inizia al momento dell’impianto con concimi organici
Dopo la potura, concimazione organica In aprile concimare con concimi di sintesi
specifici Ripetere all’inizio dell’estate (rosa rifiorente) Se la rosa non è rifiorente no Le rose coltivate in vaso vanno concimate
anche in settembre Utilizzare concimi specifici formulati per rose Alghe sciolte in acqua e cenere di legno (K)
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L’IRRIGAZIONE
Le rose moderne sono più esigenti rispetto le antiche
Se non piove nel periodo primaverile, iniziare ad irrigare in aprile ogni 7-8 giorni e ogni 2-3 giorni nelle settimane più calde
Non bagnare mai le foglie Quando le foglie tendono ad ingiallire
dal margine è il primo sintomo di un’eccessiva irrigazione
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IL CONTROLLO DELLE MALERBE Le malerbe sono dannose perché entrano in
competizione con la pianta sia per le sostanze nutritive che per la disponibilità idrica
Liberare bene il terreno prima dell’impianto con diserbo chimico o manuale, cercando di asportare tutte le radici
Durante il periodo colturale, tenere sempre il terreno libero (zappatura)
Si possono utilizzare erbicidi specifici solo per le malerbe
Utilizzo telo pacciamante o altri materiali es. corteccia etc.
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PROPAGAZIONE DELLA ROSA
Innesto a gemma La pianta che fornisce l’apparato radicale è
definita portinnesto, mentre la pianta che si vuole riprodurre è definita nesto
Effettuato da giugno ad agosto La gemma prelevata viene inserita tra la
corteccia del portinnesto, facendo in modo che il cambio dei due soggetti combaci
Legare la ferita ed attendere che le due porzioni si uniscano
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Talea Prelevare un pezzo di ramo dalla pianta
che si vuole riprodurre, piantarlo nel terreno ed attendere che emetta radici
Le talee vanno prese in inverno, quando il legno è duro e maturo
La talea dovrebbe essere lunga circa 15 cm con le estremità tagliate vicino ad una gemma
Le foglie devono essere rimosse Piantare la talea a metà della sua
altezza
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Si possono prendere talee da fine giugno in poi Mantenere una lunghezza di 10 cm Rimuovere tutte le foglie tranne due foglioline
all’estremità superiore Mettere le talee in vaso, bagnare
abbondantemente e coprirle con un sacchetto di plastica
In seguito bagnare poco dato che si forma umidità all’interno del sacchetto
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