P. O. F. - suoredomenicanepaola.it · la scuola 2. il territorio 3. orientamento informativo e...

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LICEO DELLE SCIENZE UMANE PARITARIO (D.M.n.7300 dell'11.8.89; D.M.n.4192 del 20.4.94; Decreto Dir.Gen. USR della Calabria prot. n.11474/5 dell'11/9/2001 Viale dei Giardini,1 - 87027 PAOLA (CS) Tu studi per renderti attento alle infinite variazioni dell’esistenza umana, alle variopinte sfumature di ogni parola, di ogni azione, di ogni scelta, alle implicazioni non immediate dell’esercizio della nostra fragilmente sconfinata libertà… P. O. F. ANNO SCOLASTICO 2015/2016

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LLIICCEEOO DDEELLLLEE SSCCIIEENNZZEE UUMMAANNEE

PPAARRIITTAARRIIOO ((DD..MM..nn..77330000 ddeellll''1111..88..8899;; DD..MM..nn..44119922 ddeell 2200..44..9944;;

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VViiaallee ddeeii GGiiaarrddiinnii,,11 -- 8877002277 PPAAOOLLAA ((CCSS))

…Tu studi per renderti attento alle infinite variazioni dell’esistenza umana, alle variopinte sfumature di ogni parola, di ogni azione, di ogni scelta, alle implicazioni non immediate

dell’esercizio della nostra fragilmente sconfinata libertà…

P. O. F.

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

Piano dell'Offerta Formativa

P.O.F.

Anno Scolastico 2015 -2016

STRUTTURA

PARTE PRIMA

IL CONTESTO TERRITORIALE E GLI UTENTI

1. LA SCUOLA 2. IL TERRITORIO 3. ORIENTAMENTO INFORMATIVO E CONTINUITÀ CON SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO 4. GLI STUDENTI

PARTE SECONDA

I BISOGNI EDUCATIVI, SOCIALI E FORMATIVI

1. CARATTERISTICHE DEGLI STUDENTI E BISOGNI EDUCATIVI 2. IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ

PARTE TERZA

1.INDIRIZZO SCIENZE UMANE

PARTE QUARTA

L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO

E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI STUDENTI

1. L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI

PARTE QUINTA

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

1. LA FREQUENZA DELLE LEZIONI E LA VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO AI FINI DELLA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUDENTI

2. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI 3. LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

PARTE SESTA

RISORSE

1. LE STRUTTURE 2. LE RISORSE UMANE

APPENDICE

PARTE PRIMA

IL CONTESTO TERRITORIALE E GLI UTENTI

1 - LA SCUOLA

L Istituto S. Caterina da Siena si distingue per due connotazioni strutturali:

essere una scuola paritaria scelta o da scegliere da parte delle famiglie

essere una scuola cattolica e, pertanto, ispirata ai valori cristiani, quindi a quei valori forti che non solo la Chiesa, ma anche una società improntata da senso umano e civile porta avanti.

Questo Istituto opera nel territorio da oltre novantadue anni. Nasce come Istituto Magistrale, voluto dalla Riforma Gentile, che dava la libertà alle iniziative private di concorrere con la scuola pubblica. Con il D.M. del luglio A. XVII E. F., l Istituto “. Cate i a da “ie a a esso a fa pa te dell E te Nazio ale pe l I seg a e to Medio i ualità di asso iato, o de o e za dall a o s olasti o -1939- XVII e per gli effetti della legge 05-01-1939-XVII. Nei p i i a i l Istituto f e ue tato da u a popolazio e s olasti a prettamente femminile e per agevolare le famiglie del territorio, viene annesso alla scuola un convitto. Negli a i, l Istituto si a i his e di tutti i g adi di s uola e si adegua alla o ativa s olasti a i iste iale. Il Collegio dei docenti nella seduta 19-10- deli e a l attuazio e della spe i e tazio e ex a t. del DP‘ n° 419 del 1974 del Liceo pedagogico che, con autorizzazione ministeriale n° 4864 del 05-05-1992, parte dall a o s olasti o - . Tale “pe i e tazio e i t odu e u P ogetto d Istituto quinquennale con indirizzo socio-psico-pedagogi o. Dall a o s olasti o -2000 parte la sperimentazione dei piani di studi ela o ati dalla Co issio e B o a elativi all i di izzo “o io-psico-pedagogico, ora esaurito, per l adegua e to alla ‘ifo a Gel i i e o ve tito i Li eo delle “ ie ze U a e. L Istituto “. Cate i a da “ie a ell a o s olasti o -2001 da L. R. è diventato Paritario.

L Istituto, hia o ese pio di a hitettu a u e ti a, u i ato el e t o del paese e, pe la sua posizione, è frequentato non solo dai residenti del posto, ma anche da ragazzi provenienti dai paesi dell hi te la d.

La s uola, situata al te zo pia o dell edifi io he si sviluppa i to o ad u piazzale, fo ita a he di u a bella palestra a cui si accede attraverso un sottopassaggio interno.

L edifi io olto a oglie te, le aule so o spaziose e lu i ose. L Istituto è dotato di parecchie strutture:

una biblioteca

u la o ato io d i fo ati a

un laboratorio scientifico

u aula didatti a o st u e tazio e audio-visiva e Lavagna LIM

una palestra abbastanza attrezzata.

Sono, inoltre, in dotazione della scuola software di programmi informatici, videocassette, CD multimediali, 1 Lavagna LIM,1 videoproiettore e 1 videoregistratore, 1 televisore, 1 lavagna luminosa, 1 registratore, 1 microscopio e strumentazioni per esercitazioni di laboratorio di Fisica e di Scienze.

La popolazio e s olasti a, i elazio e all a ie te so io - culturale di provenienza, è molto eterogenea: alcuni alunni sono sostenuti da famiglie culturalmente elevate, molti da famiglie di media cultura, altri ancora provengono da ambienti deprivati culturalmente e socialmente. Per tutti gli alunni, ma soprattutto pe uelli dell ulti a fas ia, la s uola ha posto i esse e, o ai da a i, delle st ategie edu ative e didattiche atte a sviluppare e/o far scoprire inclinazioni, attitudini e punti di forza, ad ampliare conoscenze e ad aprire orizzonti culturali oltre le discipline curricolari, a sorreggere il processo di conoscenza. Ormai da qualche anno, su richiesta dei genitori, tutte le attività, compresi i recuperi, si svolgono in orario antimeridiano, rispettando le vigenti prescrizioni ministeriali. Il corso secondario di II grado osserva, delle Scienze Umane, un orario complessivo settimanale di 30 ore di 60 minuti, ripartite in sei giorni.

IL TERRITORIO L Istituto ope a el te ito io da olt e novantatrè anni; esso è ubicato nella città di Paola (provincia di Cosenza) che conta circa 20.000 abitanti. La cittadina si estende su una superficie totale di Kq 4.251 e raggiunge gli 890 metri di altitudine massima. La città, di origine antichissima, porta i segni evidenti di una dominazione Normanna nel nucleo più antico del centro storico, dominato dal Castello (anticamente a sette torri) risalente al 1000- d.C. i a. Il paese, a o ato sulla olli a ai piedi dell u i a to e i asta, si sviluppa intorno a numerose chiese (alcune medievali, come il Duomo e la chiesa Madre, altre decisamente successive, come il Rosario o Montevergine), tutte di grande interesse artistico e storico. In particolare è da ricordare il complesso del S. Agostino, proprio nel cuore della città antica, costruito nel 1200, che ormai da troppo tempo ospita gli uffici comunali, a causa dell'inagibilità del Palazzo di Città. Alle spalle della città, su una collina, in un ambiente naturale molto suggestivo, sorge il Santuario di S. Francesco, il Santo taumaturgo nato a Paola il 27 marzo 1416. Il Santuario è da sempre meta di continui pellegrinaggi da parte di milioni di fedeli; accanto alla prima Basilica, da qualche anno riportata alla sua originale struttura, splendido esempio di severa architettura gotica, sorge dal 2000, anno giubilare, una

uova Basili a i ola e di e o i di e sio i, atta ad ospita e e 5 pe so e. Quest a o ella zo a dell i g esso al “a tua io stato i augu ato u Ce t o di A oglie za del visitatore e vicino si è provveduto ad una nuova sistemazione delle attività commerciali ambulanti rendendo il luogo più ospitale sia per i venditori che per i pellegrini. Questo ricco patrimonio naturalistico, artistico e storico, consente di tracciare degli itinerari per escursioni e visite guidate di notevole interesse culturale.

Il Comune dispone di strutture fruibili per attività extrascolastiche, quali: la Biblioteca presso il complesso S. Agostino, il Palazzetto dello Sport e il nuovo stadio Tarsitano . Presso la Palestra Comunale è stata realizzata una nuova Struttura Pressostatica contenente campi di pallavolo e calcetto. Fra le altre strutture presenti sul territorio sono da segnalare: il Tribunale, il Commissariato di Polizia, la Compagnia dei Carabinieri, la Compagnia della Guardia di Finanza, il Comando di zona del Corpo forestale. La città, inoltre,

sede della Co u ità Mo ta a, dell Ospedale Civile S. Francesco di Paola , e dell Uffi io delle E t ate; da un paio di anni è stato reso fruibile, come Ostello della Gioventù, il bellissimo palazzo Scorza situato in pieno centro storico. Sono stati ristrutturati luoghi storici, riportati alla loro originaria bellezza: la Piazzetta delle Sette Fontane, la Piazzetta su via Mulino con la realizzazione di una rampa di collegamento tra via Duomo e via Mulino; inoltre la città è stata resa più funzionale con la costruzione di nuovi collegamenti stradali e nuovi parcheggi. La città è ben collegata con i paesi limitrofi tramite la ferrovia, (Paola è un nodo ferroviario tra i più importanti della regione); la Stazione Ferroviaria è stata ristrutturata con una forma architettonica moderna e patriottica; inoltre i servizi di autobus permettono ad ogni ora di raggiungere i paesi del i o da io, l U ive sità della Calabria (distante circa 20 minuti), e il capoluogo di provincia. Nel Co u e il setto e lavo ativo aggio e te sviluppato il te zia io. L ag i oltu a o ha ai aggiu to alti livelli produttivi, ancora poche sono le industrie presenti sul luogo, si va i e e ta do l a tigia ato; purtroppo l'indice di disoccupazione, soprattutto giovanile, è piuttosto elevato e non sono assenti fenomeni di microcriminalità e di bullismo.

PARTE SECONDA

I BISOGNI EDUCATIVI, SOCIALI E FORMATIVI

1 - CARATTERISTICHE DEGLI STUDENTI E BISOGNI EDUCATIVI La complessità dell'odierna società necessita di una preparazione ampia e variegata che non può prescindere dalla conoscenza delle strutture e delle stratificazioni sociali, del complesso delle dinamiche formative, della pluralità delle culture, delle articolazioni normative ed economiche, della dimensione psicologica dei comportamenti individuali e collettivi. Il nostro indirizzo liceale assicura un'approfondita e armonica cultura generale nella quale trovano particolare rilievo le discipline d'indirizzo: sociologia, pedagogia, psicologia e antropologia. Pur mantenendo la loro specificità, esse costituiscono ambiti disciplinari di conoscenza che concorrono a dare agli alunni una cultura di base rispondente alle esigenze del mondo moderno e ormai indispensabili per il conseguimento di qualunque tipo di professionalità, per la quale sono necessarie quelle competenze anche di tipo elazio ale, o u i ativo, di lavo o i tea . L i di izzo, i olt e, o se te agli studenti di acquisire un

metodo di studio personale, importante prerequisito per ogni ulteriore scelta di vita, di studio e di lavoro.

Bisogni didattico/culturali

1. Conseguimento di una preparazione completa ed approfondita, al passo con i tempi, che permetta il superamento dei test di ingresso all U ive sità e consenta una buona prosecuzione degli studi universitari.

2. Conoscenza approfondita delle materie caratterizzanti l i di izzo delle Scienze Umane. 3. Possibilità di recuperare, durante l a o scolastico, eventuali carenze, sia con interventi didattici

in itinere, sia con corsi pomeridiani, ai quali sarebbe opportuno dedicare un ampio spazio di tempo, e possibilità di usufruire di sportelli didattici di approfondimento.

4. Possibilità di potenziare lo studio di alcune discipline: l i glese, le materie scientifiche-matematiche (più esercitazioni in classe e attività di laboratorio).

5. Possibilità di partecipare a conferenze e incontri con esperti su temi specifici inerenti, in particolare, le discipline di indirizzo o problemi dell età contemporanea.

6. Possibilità di coltivare e di approfondire temi di interesse personale e di sviluppare attitudini artistiche e culturali di vario genere.

Bisogni relativi all’a ea metodologica: 1. Ricorso ad attività laboratoriali, sia in riferimento alle discipline matematico – scientifiche

(laboratori di fisica, chimica, scienze; aule multimediali) che a quelle linguistiche e umanistiche, a completamento della parte teorica delle varie materie.

2. Partecipazione a spettacoli teatrali, anche in lingua straniera, a concorsi, a visite guidate (città d a te, musei, mostre)

3. Esplicitazione, da parte di tutti i docenti, dei criteri e degli obiettivi dell azio e didattica oltre che dei criteri di valutazione.

4. Sperimentazione di nuove metodologie di insegnamento, finalizzate anche ad un maggiore coinvolgimento degli studenti durante le lezioni e ell o ga izzazione e realizzazione delle varie attività scolastiche ed extrascolastiche

5. Migliore organizzazione dei progetti didattici extracurriculari 6. Possibilità di partecipare a stages di diverso tipo (esperienze lavorative, di tirocinio; di volontariato, di

approfondimento culturale) Bisogni formativo/relazionali: 1. Possibilità di colloqui personali con i docenti o con personale esperto (es. psicologi, medici, ricercatori,

ex studenti ecc. ecc.) 2. Esigenza di essere ascoltati senza sentirsi oggetto di pregiudizio. 3. Esigenza di chiarezza e di coerenza da parte di docenti. 4. Necessità di una maggiore collaborazione tra i docenti, per garantire un clima più

sereno in classe, che possa favorire un apprendimento più completo ed approfondito evitando discriminazioni tra le varie discipline

5. Esigenza di una maggiore integrazione tra gli studenti di tutto l Istituto.

IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ:

Integrazione degli studenti stranieri

1. Quando in classe è presente un ragazzo o una ragazza straniera (spesso sono presenti suore straniere) si fa vedere e si mostra la diversità come grande risorsa.

2. Si promuovono scambi di informazione e di aspetti culturali sottolineandone i punti di forza e i punti di debolezza.

PARTE TERZA

INDIRIZZO DI STUDIO NUOVO ORDINAMENTO RELATIVO A CLASSI 1^ - 2^ - 3^ - 4^-5^

D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decreto- legge 25 giugno

2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128)

Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell ide tità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane. Risponde all esige za diffusa, ell attuale contesto socio–culturale, di formare docenti e professionisti ell a ito delle attività sociali .

Articolazione e contenuti Il Liceo si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. Il primo biennio è caratterizzato da un iniziale approfondimento delle Scienze Umane ( Psicologia, Pedagogia, Diritto ed economia), oltre che finalizzato all assolvi e to dell o ligo di istruzione. Il secondo biennio è finalizzato ad un ulteriore approfondimento delle Scienze Umane, garantendo comunque adeguato rilievo agli ambiti artistico-letterario-espressivo e storico-filosofico. Il quinto anno è finalizzato al consolidamento di una solida cultura generale ed al perfezionamento della conoscenza dei fenomeni collegati alla costruzione dell ide tità personale e delle relazioni umane e sociali. Durata del corso di studi quinquennale

Titolo rilasciato Diploma di Liceo delle Scienze umane

IL QUADRO ORARIO DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE

INSEGNAMENTI

I BIENNIO II BIENNIO QUINTO

ANNO CL. I CL. II CL. III CL. IV

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4

LINGUA E CULTURA LATINA

3 3 2 2 2

LINGUA E CULTURA INGLESE

3 3 3 3 3

STORIA E

GEOGRAFIA

2 2 2

2 2

1+1

1+1

FILOSOFIA

3 3 3

SCIENZE UMANE

4 4 5 5 5

DIRITTO ED ECONOMIA (1)

2 2

MATEMATICA (3)

3 3 2 2 2

FISICA

2 2 2

SCIENZE NATURALI (2)

2 2 2 2 2

ARTE

2 2

“TORIA DELL’ARTE

2 2 2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

2 2 2 2 2

RELIGIONE CATTOLICA

1

1 1 1 1

TOTALE 30 30 30 30 30

N.B. I g assetto o e opzio ali da pa te dell’Istituto.

(1) con insegnamento di Cittadinanza e Costituzione

(2) Biologia, Chimica, Scienza della Terra

(3) con Informatica

4 N. B. E’ p evisto l’i seg a e to, i li gua straniera, di una disciplina non linguistica compresa ell’a ea delle attività e degli i seg a e ti o ligato i pe tutti gli stude ti.

Sbocchi professionali Questo percorso liceale tende alla formazione di esperti nei settori della comunicazione, sia individuale che di massa, delle relazioni e della progettazione in campo educativo e socio-psicologico, ma garantisce anche il possesso di strumenti adeguati alla prosecuzione degli studi universitari consentendo l a esso ad ogni tipo di facoltà.

PARTE QUARTA

L AMPLIAMENTO DELL OFFE‘TA FORMATIVA E GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI STUDENTI

(Approvazione del Collegio dei docenti con delibera n.1 del 01/09/2015)

L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI

Essi coinvolgono in attività di ricerca docenti, alunni ed esperti esterni alla scuola, attivano dinamiche di studio pluridisciplinari, di riflessione, di socializzazione, di valorizzazione degli interessi personali e promuovono la formazione culturale. Alcune consolidate iniziative mirano allo specifico obiettivo di educazione : ben inserite nell'attività curricolare esse rafforzano il carattere formativo dell'azione didattica o costituiscono momenti di vita scolastica di particolare significato culturale e valore sociale. Altre vengono finalizzate alla formazione personale dello studente con attenzione alle dinamiche relazionali e della comunicazione. Esse mirano:

a promuovere motivazione allo studio, consapevolezza del processo cognitivo e soddisfazione dell'apprendere;

ad aiutare gli studenti a superare atteggiamenti di autoisolamento, di chiusura, di scarsa autostima.

Nella progettazione di queste attività, sono presi in considerazione i bisogni degli studenti, i mezzi ed i percorsi più efficaci perché ognuno possa essere protagonista della sua formazione culturale e realizzare la propria personalità. Al fine di arricchire e potenziare la formazione culturale e di promuovere il successo formativo sono progettate attività finalizzate all'apprendimento disciplinare e pluridisciplinare. Iniziative di accoglienza ed orientamento sono attivate con attenzione ad aspetti cognitivi ed emotivi per consentire una più facile continuità tra i diversi livelli dell'iter scolastico degli studenti. Modalità e tempi di attuazione dei progetti variano: alcuni prevedono lo svolgimento in orario scolastico per l'intera classe, altri in tempi extrascolastici ad adesione individuale libera. All'inizio dell'anno scolastico i docenti referenti predispongono i progetti di formazione e ne definiscono attività e modalità di attuazione. In sede di Consiglio di Classe, preso atto della disponibilità dei singoli docenti interessati allo sviluppo del tema scelto, si definiscono possibilità e forme opportune di adesione della classe ai progetti per i quali è richiesta specifica delibera.

TITOLO PROGETTO Moduli/Percorsi didattici DESCRIZIONE

Giovani volontari in

emergenze”

Materie coinvolte:

Fisica, Scienze

naturali Scienze

motorie

Il progetto prevede lezioni frontali tenute dai docenti delle discipline coinvolte e attività pomeridiane svolte dai volontari del C.R.I. E st uttu ato i uatt o oduli : I modulo: primo soccorso II modulo: BLS e BLSD III modulo: sicurezza stradale legata a corretti stili di vita e role play IV modulo: le dipendenze Durata del progetto: 6 mesi Mese di avvio: dicembre Mese di conclusione: maggio

Il progetto didattico si propone di: far assumere agli alunni la

consapevolezza essere individui e cittadini indipendenti, oltre che responsabili, della propria sicurezza e di quella altrui;

fornire ai partecipanti le basi pratiche del primo soccorso nel sistema urgenza/emergenza;

promuovere il volontario come cittadino attivo in diversi settori sociali;

acquisire il giusto approccio da tenere in situazioni di pericolo;

acquisire la consapevolezza che le competenze richieste nel percorso didattico-

disciplinare trovano reale applicazione nella vita quotidiana di ognuno.

Classi coinvolte: III – IV - V

Sport, alimentazione

e benessere”

Materie coinvolte:

Scienze motorie

Matematica e informatica

Scienze naturali

Il progetto prevede lezioni frontali e attività pratiche tenute dai docenti delle discipline coinvolte ed un incontro con un esperto nutrizionista esterno E st uttu ato i fasi:

1. attività preparatoria dove fa e e ge e l i te esse pe la tematica

2. lezioni frontali in classe 3. Prove fisiche in palestra

con contemporanea raccolta ed elaborazione dati

4. I o t o o l espe to esterno ( tre ore)

Durata del progetto: 6 mesi Mese di avvio: dicembre Mese di conclusione: maggio

Il progetto didattico si propone di:

far acquisire agli allievi la consapevolezza della propria corporeità e dei benefici che la pratica delle attività motorie e sportive unita ad una alimentazione corretta ed equilibrata determinano per la qualità della vita in funzione del life

long learning; p o uove e l atte zio e ai

valori nutrizionali degli alimenti ,al fine di acquisire e consolidare corrette abitudini per la tutela della salute;

Affrontare tematiche relative ai disturbi del comportamento alimentare, con interventi di esperti esterni a fronte di richieste motivate su specifiche situazioni, attraverso relazioni frontali

Incentivare il consumo dei prodotti della pesca ed in particolare il pesce azzurro di provenienza locale

Classi coinvolte: I-II-III – IV - V

Tirocinio: Dal dire al fare

Modulo A – Scuola primaria – Pomeridiano Modulo B – “ uola dell I fa zia - Pomeridiano

Il Progetto si propone di promuovere percorsi formativi improntati alla circolarità di teoria e prassi, mediante un raccordo tra insegnamenti teorici, attività di tirocinio passivo-osservativo, tirocinio attivo, scuola e spazi reali della formazione quotidiana.

Finalità: Far effettuare esperienze metodologiche-didattiche presso la scuola dell I fa zia e la s uola P i a ia al fine di integrare competenze teoriche con competenze operative.

Alternanza scuola - lavoro

IN COLLABORAZIONE CON LA DIREZIONE DEL SANTUARIO DI S. FRANCESCO DI PAOLA

Il progetto prevede l a o pag a e to di pellegrini e di visitatori anche stranieri al Santuario facendo da guida; attività di animazione e laboratoriale per bambini e le

loro famiglie. La realizzazione di un sito WEB per le informazioni turistiche.

IN COLLABORAZIONE CON ALTRE ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO IDONEE A PREDISPORRE PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA -LAVORO

Progetto Pollicino e Alice

Partenariato con la Fondazione Roberta Lanzino

Il progetto si propone di attuare un corso di formazione triennale sulle tematiche adolescenziali .

Continuità e Orientamento

Partecipazione alla fiera Orienta Calabria

Visita guidata alla fiera Orienta Calabria .

VOGLIO VENIRE NELLA TUA SCUOLA progetto di continuità tra scuola primaria e secondaria di I e II grado Docente referente : CIANNAMEO ERIKA

Intero anno scolastico con ore curriculari Il Progetto ha la finalità di creare un raccordo tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado e secondo grado attraverso dei percorsi e delle attività di varie discipline. Verranno realizzati laboratori di scrittura e lettura attraverso un approccio ludico; attività di giochi matematici, linguistici artistici musicali e non solo per consentire agli alunni destinatari del progetto, un rapporto più sereno con la disciplina; uscite didattiche a sfondo letterario scientifico artistico e religioso linguistico.

TABLEAU VIVANT/QUADRO VIVENTE (Entrando nei

quadri) discipline coinvolte(arte-italiano) Docenti referenti: Ciannameo E. Iacovo M. A.

1fase: Scelta delle opera da interpretare 2fase. Scatti fotografici e posture 3fase. Post-produzione con Photoshop Realizzazione di un cd –foto

DESCRIZIONE Classi coinvolte: I-II Liceo. discipline coinvolte(arte-italiano) Il PROGETTO consiste, in una versione semplificata da poter fare anche in una normale ora di lezione, in aula, senza abiti, luci o altri oggetti di scena, proponendo alcune opere. Nessuna pretesa artistica, ovviamente, ma il desiderio di dive ti i u po , alle ta e il it o serrato di lezioni e verifiche e portare in classe dinamiche del tutto nuove, ma nello stesso tempo come obiettivo: rendere i ragazzi ad attuare una lettura d ope a.

INTERCULTURA - INTEGRAZIONE ALFABETIZZAZIONE Docente referente : Iacovo Maria Antonietta

I Modulo: ascoltare e comprendere II Modulo: comunicare oralmente III Modulo: leggere e comprendere diversi tipi di testo IV Modulo : produrre testi scritti di vario genere V Modulo: rielaborare testi VI Modulo: riconoscere nel linguaggio orale e scritto strutture morfosintattiche e lessicali

La conoscenza della lingua italiana è una conquista necessaria e imprescindibile pe l i teg azio e s olasti a degli alunni stranieri, tale acquisizione rappresenta pe ta to l o iettivo p i a io delle scuole in cui siano presenti alunni non italofoni: un alunno che non conosce

la lingua è, inevitabilmente, un alunno emarginato, impossibilitato alla comunicazione, al confronto, all app e di e to. Il presente progetto di alfabetizzazione linguistica nasce come risposta alla suddetta esigenza educativa- ALUNNE COINVOLTE : alunne (suore) straniere

Progetto: Una scuola in

cerca d’auto e Laboratorio teatrale Materie coinvolte : Italiano /arte e immagine

Docenti referenti: Ciannameo Erika Iacovo Maria Antonietta

I MODULO: “ elta dell ope a II MODULO : Lettu a dell ope a III MODULO: PREPARAZIONE DEL COPIONE (organizzazione del libro di regia dal quale è stato ricavato il copione degli attori con i segnali, le chiamate, i movimenti, i tagli);

IV MODULO :LA REGIA (illustrazione delle fasi della regia e delle tecniche più adatte alla realizzazione di un spettacolo di teatro-scuola –scenografia );

V MODULO: RAPPRESENTAZIONE (momento finale di confronto con il pu li o o l allesti e to di u a prova-aperta conclusiva).

Attraverso la strutturazione di un Laboratorio teatrale organicamente i se ito ell Offe ta Fo ativa del Liceo, si intende proporre un percorso didattico/formativo di apprendimento e utilizzo del linguaggio teatrale finalizzato alla conoscenza de l alt o da s e delle modalità comunicative relazionali.

Classi coinvolte : I e II LICEO

ClassicaMente

Metodo naturale e laboratDocente referente : Logullo Concettina

MODULO 1 (6 ore curriculari) Le origini leggendarie di Roma: Enea e la caduta di Troia attraverso Virgilio MODULO 2 (6 ore) La fondazione di Roma attraverso le pagine di Livio MODULO 3 (6 ore) Dalla o a hia all età repubblicana: Livio e gli exempla

MODULO 4 (6 ore) I doveri del civis nelle pagine di Cicerone

Partendo dal metodo Oerberg (nello specifico, facendo riferimento al volume Roma Aeterna), si promuove un graduale approccio alla traduzione d auto e, att ave so il potenziamento dell app e di e to delle strutture profonde della lingua latina attraverso il metodo naturale (secondo quanto promosso della Indicazioni Nazionali per il liceo delle scienze umane); allo stesso tempo, si promuove la conoscenza della civiltà latina, attraverso i testi di autori latini opportunamente adattati alle competenze del gruppo classe II Liceo.

PROGETTO DISCIPLINARE Riflessioni sulla

filosofia e sulla ricerca della verità

Lettura di testi filosofici di Socrate

Visione del film La ricerca della felicità di Muccino

Spiegazione della stesura di una breve dissertazione filosofica

Realizzazione, da parte di ciascun alunno, di un saggio breve

L o iettivo di uesto pi olo progetto è quello di capire he os’è la filosofia per i giovani di oggi e, in particolare, quello di guidare i nostri giovani studenti verso la verità , non una verità oggettiva, scolastica , ma soggettiva,

interiore, intima. Proprio per questo, il progetto si baserà sulla centralità della domanda non esauribile da alcuna risposta, sulla considerazione della filosofia non come semplice materia scolastica, ma come capacità di problematizzare e mettere in discussione criticamente le certezze e come rinuncia alla pretesa di oggettività e di esaustività onnicomprensiva; filosofia che si apre a revisioni critiche sempre nuove, che non si esaurisce nella sola dimensione della razionalità/razionalizzazione, ma che indaga anche sul significato stesso dell'interrogarsi; filosofia come discorso che oltrepassa il piano legato al vissuto quotidiano e alla particolarità dell'esperienza mostrando nel contempo che la verità non è un dato, ma un farsi sempre aperto. Classe coinvolta: III liceo

PROGETTO PLURIDISCIPLINARE Esercitiamo il

pensiero Materie coinvolte : Filosofia, Italiano, Arte, Religione, Storia

Lettura di testi filosofici sulla libertà di Pico delle Mirandola, Giordano Bruno, Galileo Galilei, Bacone, Cartesio, Pascal, Spinoza, Leibniz, Rousseau, Hobbes, Locke, Kant, Hegel.

Lettura di : Discorso pronunciato da Martin Luther King a Washington il 28 agosto 1963;

Lettu a dell ope a di Delacroix La libertà ;

Ascolto del brano musicale Libero di Fabrizio Moro;

Visione film Le ali della libertà ;

Progettazione di un prodotto multimediale;

Realizzazione di un prodotto multimediale.

L o iettivo di uesto p ogetto quello di imparare a pensare filosoficamente e ad argomentare attraverso il tema della libertà, una parola chiave che ricorre in quasi tutti i filosofi che tratteremo du a te l a o s olasti o. “i t atta, inoltre, di un concetto, quello della libertà, che gli studenti tratteranno anche nelle altre materie coinvolte nel progetto. Sarà fondamentale la soggettività dell alu o he i daghe à sul significato stesso dell'interrogarsi e svilupperà il tema della libertà in modo personale. Per questo gli alunni saranno liberi di utilizzare diversi linguaggi ( dalla musica alla poesia al testo filosofi o all a te al testo letterario o religioso), per valorizzare la molteplicità dei modelli discorsivi e delle forme di ricerca e di pensiero che più rispecchiano la loro personalità.

Classe coinvolta: IV liceo

PROGETTO PLURIDISCIPLINARE L’a te di pe sa e

Materie coinvolte : Filosofia e Arte

Agli studenti verranno date delle parole chiave trattate in filosofia

el o so dell a o s olasti o: volontà di vivere, il dolore, l a gos ia, la dispe azio e, la s elta, l i po ta za del lavo o, il suicidio, la voglia di vivere, l esiste za, la shoa, la li e tà e altri. Gli studenti potranno scegliere la tematica che p efe is o o e i dividua e l ope a d a te he, se o do lo o, esp i e meglio quella tematica. Sarà necessario contestualizzare l ope a, i uad a la da u punto di vista storico e poi potranno personalizzare il loro elaborato con aforismi, musiche, e tutto ciò che permetterà loro di esprimere la tematica scelta.

Spiegazione della realizzazione di un prodotto multimediale

Realizzazione di un prodotto multimediale

L o iettivo di uesto p ogetto quello di far acquisire agli studenti del V liceo, una capacità di approfondimento degli argomenti di studio e anche una capacità di comunicare i risultati delle proprie esperienze di studio; capacità di lavorare con gli altri, di acquisire, consolidare e potenziare la visione pluridisciplinare e interdisciplinare delle materie e dei contenuti; stimolare la creatività e la sensibilità att ave so l i te p etazio e di ope e d a te he gli stessi alu i sceglieranno e interpreteranno attraverso i concetti filosofici più importanti trattati nel corso dell a o, uali: la volo tà di vive e, l a gos ia, la dispe azio e, la voglia di vivere, il suicidio, la morte e altri. Gli alunni dovranno, inoltre, i uad a e sto i a e te l opera d a te e il filosofo s elto. Classe coinvolta: V liceo

GOCCE E

FRAMMENTI. Dal testo all e e euti a della Realtà Lingua e letteratura italiana; lingua e cultura Latina Docente referente : Logullo Concettina

MODULO A (1 incontro): Letteratura e racconto-denuncia MODULO B (2 incontri): Fictio letteraria e società MODULO C (3 incontri): Letteratura e passioni

MODULO D (3 incontri): Realtà e poetica delle cose MODULO E (4 incontri): Imperialismo e civilizzazione MODULO F (4 incontri): Letteratura e impegno

Partendo dalla centralità della lettu a e dell a alisi del testo, si propone una serie di percorsi tematici finalizzati a favorire - l app o io i te dis ipli a e ed

intertestuale (anche facendo riferimento a codici linguistici differenti)

- la storicizzazione del testo (saper o testualizza e u ope a), o

particolare attenzione alla letteratura italiana novecentesca e alla produzione latina di età imperiale

l attualizzazio e e la problematizzazione del testo (saper cogliere i messaggi universali di u ope a). V Liceo

CESURE E TORNANTI. Laboratorio di storia contemporanea Docente referente : Logullo Concettina

MODULO 1 (3 ore extracurriculari) I a atte i dell età o te po a ea) MODULO 2 (6 ore extracurriculari): L evoluzio e dei o flitti: dalla guerra di trincea al terrorismo MODULO 3 (6 ore extracurriculari): La decolonizzazione MODULO 4 (9 ore extracurriculari): L Italia e la fi e della p i a repubblica

Attraverso una serie di moduli tematici, incentrati su alcuni momenti cruciali della “to ia del – con particolare attenzione alla seconda metà del secolo –, si vuole potenziare la conoscenza critica della storia contemporanea, al fine di incentivare la lettura critica del presenza – nonché il senso civico – negli alunni a conclusione del percorso

MODULO 5 (9 ore extracurriculari): La Questione palestinese

liceale. Il concetto di cesura e tornante, rifacendosi al pensiero di Paolo Pombeni, fa riferimento al carattere problematico e multidimensionale della Storia.

PROGETTO

PLURIDISCIPLINARE

Viaggiando lungo la

linea del tempo: le

civiltà antiche e noi.

Materie coinvolte :

Diritto, Geostoria,

Religione, Scienze

Umane, Ed Fisica,

Latino.

Lo studio delle civiltà antiche sarà strutturato in cinque percorsi

II percorso : sumera/ babilonese II percorso : Egizia III percorso : Ebrea IV percorso : Greca V percorso : Romana

Il progetto didattico si propone di rispondere alle richieste emerse nell'ambito dello studio delle civiltà del passato in diverse discipline , adottando una didattica laboratoriale che parta dallo sviluppo delle competenze di cittadinanza, in particolare imparare ad imparare Classe coinvolta: I liceo

PROGETTO

PLURIDISCIPLINARE

L’a ua, l’o o lu del futuro

Materie coinvolte :

Diritto, Scienze,

Geostoria .

I Modulo: " L'acqua e il diritto";

II modulo : Le Risorse naturali del

nostro pianeta

III odulo: Pe h l a ua considerata oro blu .

IV modulo : Water wars le guerre

dell a ua del XXI se olo

V modulo : Idrosfera e ciclo

idrologico

L a go e to del p ogetto , L’a ua, l’o o lu del futu o

perché avrà come finalità quella di imparare e conoscere le p o le ati he legate all a ie te , i pa ti ola e all a ua se p e più

i a iata dall i ui a e to e dal cambiamento climatico che comporteranno nuovi assestamenti politici ed economici a livello globale. Classe coinvolta :I liceo

Sentire le emozioni

Materie coinvolte :

Scienze umane,

Arte e immagine,

Italiano

Fase 1 : attività preparatoria dove

fa e e ge e l i te esse

Fase 2: scelta del percorso emotivo

Fase 3: riflessione e produzione di

una relazione che descriva

l espe ie za vissuta

Fase conclusiva: produzione di un lavoro artistico o letterario

Il progetto si propone attraverso la fotografia ,il disegno e il racconto di avere la possibilità di conoscersi in profondità e di ascoltare se stessi e gli altri, dando voce alle emozioni non esprimibili attraverso le semplici parole Classe coinvolta :I liceo

PARTE QUINTA

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

1. LA FREQUENZA DELLE LEZIONI E LA VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO AI FINI DELLA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUDENTI

A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo

grado (nota: dal 1/9/2010), ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo. (Da DPR 22/6/2009 nr. 122 art. 14 comma 7). La norma prevede, come detto, che Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. In relazione a quanto sopra il Collegio dei docenti, nella seduta del 1/09/2015, ha adottato la delibera secondo cui è possibile derogare dal limite della frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato ai fini

della validità dell a o scolastico per assenze documentate e continuative dovute a:

gravi motivi di salute; terapie e/o cure programmate; donazioni di sangue; partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal

C.O.N.I.; adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il

sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’i tesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’U io e delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’i tesa stipulata il 27 febbraio 1987).

gravi motivi di famiglia; assenze dovute a sanzioni disciplinari. Uscite anticipate cicliche dovute alla frequenza di lezioni e/o esami da sostenere, per gli alunni

che frequentano il Conservatorio o altre scuole di alta formazione.

A seguito delle disposizioni sopra richiamate si individuano per ciascuna classe il limite minimo di frequenza ed il limite massimo di assenza per l a. s. corrente considerando convenzionalmente 33 settimane di lezione per non meno di 200 gg.:

CLASSE ORE

SETTIMANALI ORE TOTALI LIMITE MINIMO DI

FREQUENZA LIMITE MASSIMO

DI 1 30 990 742 248 2 30 990 742 248 3 30 990 742 248 4 30 990 742 248 5 30 990 742 248

Note: (1) Limite minimo di frequenza corrispondente a tre quarti dell o a io annuale personalizzato (2) Limite massimo di assenza corrispondente ad un quarto dell o a io annuale personalizzato

Attenzione: si precisa che anche le ore di lezione non frequentate per ingresso in ritardo oppure per uscita anticipata contribuis cono alla determinazione del limite massimo di assenza consentito.

2. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI

Strumenti della valutazione: a) Registro dei verbali del Collegio dei docenti b) registro dei verbali dei consigli di classe c) registro-giornale di classe d) nota inter-periodale (secondo periodo) e) pagella dello studente

Criteri – guida:

a) La globalità della valutazione: questa non riguarda soltanto i processi compiuti dallo studente nell’area cognitiva, ma deve documentare anche il processo di maturazione; b) La valutazione come processo: essa deve partire da un’accertata situazione iniziale e indicare l’avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati per ciascun studente, da raggiungersi anche attraverso percorsi didattici, che tengono conto dei ritmi e delle condizioni soggettive di apprendimento; c) La valutazione come valorizzazione: essa ha maggiore valenza per lo studente se non diventa un censimento di lacune ed errori, ma piuttosto evidenzia le mete già raggiunte, valorizza le sue risorse, gli indica le modalità per sviluppare le sue potenzialità e lo aiuta a motivarsi a conoscere e a costruire un concetto positivo e realistico di sé; d) La valutazione in funzione dell’orientamento, nel senso che si dovrebbero rilevare e promuovere attitudini ed interessi utili ai fini dell’impostazione di un progetto di sé, che costituisca la base anche per le future scelte scolastico – professionali; e) La valutazione come operazione partecipata, che riguarda non solo lo studente, ma anche i docenti e la famiglia.

La valutazione degli studenti tiene conto dei:

Risultati conseguiti nelle singole discipline, espressi mediante pagellini bimestrali e pagelle quadrimestrali, con l i di azio e del voto numerico, secondo i criteri di valutazione e la tabella di riferimento stabiliti dal Collegio dei Docenti.

Progressi registrati rispetto alla situazione di inizio anno scolastico. Superamento di difficoltà e/o condizionamento.

LIVELLI E PROVE DI VERIFICA

1. Livelli e criteri di valutazione sono suddivisi per il primo biennio, il secondo biennio e il quinto anno da commisurare all a o di corso e alle singole discipline. La valutazione del singolo alunno potrà essere anche la risultante di voci appartenenti a livelli diversi.

2. Tipologia delle prove di verifica:

scritte orali pratiche scritto-grafiche prove di ascolto e di riproduzione linguistica test a risposta chiusa test a risposta aperta quesiti a risposta sintetica questionari relazioni illustrazione di tecniche e procedure di "problem solving"

Sono previste prove scritte, strutturate e/o semi-strutturate, anche per materie solo orali; tali prove sono da ritenersi integrative e non sostitutive delle prove di verifica orali.

I docenti sono tenuti a comunicare agli allievi la valutazione di ogni prova con sollecitudine e chiarezza (per le prove orali lo stesso giorno della prova, per le prove scritte entro 5 gg dallo svolgimento della prova.) docenti sono tenuti a comunicare agli allievi la valutazione di ogni prova con sollecitudine e chiarezza

(per le prove orali lo stesso giorno della prova, per le prove scritte entro 15 gg dallo svolgimento

della prova.)

Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di Istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. (art. 2 comma 4 DPR 24 giugno 1998, n. 249 Statuto delle studentesse e degli studenti )

La tabella di valutazione sotto riportata, che indica la corrispondenza tra giudizi e voti numerici, si pone come punto di riferimento per la valutazione in itinere delle prove orali.

TABELLA DI VALUTAZIONE

criteri di corrispondenza fra voti decimali e livelli tassonomici INSUFFICIENZA GRAVISSIMA

Voto 3-4

IMPEGNO ED INTERESSE

L’alunno/a non rispetta mai gli impegni, si distrae e non partecipa al lavoro in classe

CONOSCENZE

Non possiede conoscenze oppure sono solo mnemoniche frammentarie e lacunose.

ABILITA’ CAPACITA’

Ha gravi difficoltà nel comprendere i contenuti semplici proposti e commette gravissimi e diffusi errori nell’esecuzione di semplici esercizi

COMPETENZE

Non sa elaborare le conoscenze e manca di autonomia

INSUFFICIENZA GRAVE

Voto 5

IMPEGNO ED INTERESSE

L’alunno/a non rispetta quasi mai gli impegni, si distrae e partecipa saltuariamente al lavoro in classe

CONOSCENZE

Ha conoscenze carenti e parziali

ABILITA’ CAPACITA’

Ha difficoltà nel lessico della disciplina, che usa impropriamente e/o parzialmente.

COMPETENZE

Elabora con difficoltà le conoscenze e manca di autonomia

SUFFICIENTE

Voto 6

IMPEGNO ED INTERESSE

L’allievo/a normalmente rispetta gli impegni e partecipa in classe, solo se stimolato

CONOSCENZE

Conosce i contenuti minimi proposti

ABILITA’ CAPACITA’

Comprende i dati appresi e generalmente li applica nell’esecuzione di compiti semplici

COMPETENZE

Riesce ad elaborare in modo semplice le conoscenze dimostrando una certa autonomia di

giudizio in alcuni contesti

DISCRETO

Voto 7

IMPEGNO ED INTERESSE

L’alunno/a normalmente rispetta gli impegni e partecipa in classe.

CONOSCENZE

Conosce i contenuti proposti.

ABILITA’ CAPACITA’

Comprende i dati appresi e generalmente li applica nell’esecuzione di compiti semplici

COMPETENZE

Riesce ad elaborare in modo semplice le conoscenze dimostrando una certa autonomia di giudizio in alcuncontesti.

BUONO

Voto 8

IMPEGNO ED INTERESSE

L’alunno/a rispetta gli impegni e partecipa attivamente alle lezioni

CONOSCENZE

Conosce in modo adeguato i contenuti

ABILITA’ CAPACITA’

Comprende con chiarezza i contenuti proposti e li applica con precisione

COMPETENZE

Sa elaborare le conoscenze con discreta autonomia critica

OTTIMO Voto 9

IMPEGNO ED INTERESSE

L’allievo/a rispetta sempre gli impegni intervenendo con iniziative personali

CONOSCENZE

Conosce sicuramente in modo ampio e strutturato i contenuti

ABILITA’ CAPACITA’

Comprende rapidamente e con sicurezza i contenuti proposti e li applica anche in situazioni nuove.

COMPETENZE

Sa elaborare in modo personale le conoscenze e dimostra piena autonomia critica e adeguata capacità di autovalutazione

ECCELLENTE

Voto 10

IMPEGNO ED INTERESSE

L’alunno/a rispetta sempre gli impegni intervenendo con efficaci e stimolanti iniziative personali

CONOSCENZE

Conosce sicuramente in modo ampio, approfondito estrutturato i contenuti

ABILITA’ CAPACITA’

Comprende rapidamente e con sicurezza i contenuti proposti e li applica con rigore analitico e sintetico anche in contesti nuovi

COMPETENZE

Sa elaborare in modo personale e con originalità le conoscenze e dimostra eccellente autonomia critica e di valutazione.

Attuazione del R.D. 653 del 4/5/1925 art. 79 secondo cui il consiglio di classe assegna i voti , su proposta dei singoli professori, in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o il quadrimestre o durante l'ultimo periodo delle lezioni.

Da O.M. 9 del 5/11/2007 - Articolo 6 - Scrutinio finale comma 2. Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l ulti o trimestre o quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell i peg o, interesse e partecipazione dimostrati ell i te o percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati. Si intende esplicito e puntuale riferimento ai criteri di corrispondenza fra voti decimali e livelli tassonomici, di cui ai parametri di valutazione, riportati nel POF. LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI NORMATIVA DI RIFERIMENTO Da D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 - Art. 11 Valutazione e titoli finali 1. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata secondo quanto previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni, dall'articolo 2 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, e dal decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122. Da Dec. Leg.vo 17/10/2005 nr. 226 che all’a t. 13 Valutazione e scrutini 1. La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze, abilità e capacità da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche previsti dai piani di studio personalizzati. Sulla base degli esiti della valutazione periodica, gli istituti predispongono gli interventi educativi e didattici ritenuti necessari al recupero e allo sviluppo degli apprendimenti. 2. omissis 3. Salva la valutazione periodica e annuale di cui al comma 1, al termine di ciascuno dei due bienni di cui all'articolo 2 comma 2, i docenti effettuano una valutazione ai fini di verificare l'ammissibilità dello studente al terzo ed al quinto anno, subordinata all'avvenuto raggiungimento di tutti gli obiettivi di istruzione e di formazione, ivi compreso il comportamento degli studenti. In caso di esito negativo della valutazione periodica effettuata alla fine del biennio, lo studente non è ammesso alla classe successiva. La non ammissione al secondo anno dei predetti bienni può essere disposta per gravi lacune, formative o comportamentali, con provvedimenti motivati.

Dal DPR 22 giugno 2009 , n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169.

Art. 4. - Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado (omissis)

5. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi dell'articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno scolastico.

6. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico.

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL PRIMO PERIODO DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO

CRITERI DA SEGUIRE PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL PRIMO PERIODO DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE

Metodo di studio Impegno e senso di responsabilità nella partecipazione all attività didattica Impegno nel colmare le lacune negli apprendimenti. Progresso nel profitto compiuto nella prima fase dell a o scolastico. Conoscenze e competenze acquisite in relazione agli obiettivi generali e specifici previsti dall azio e

didattica. Situazione personale (particolare attenzione verso gli studenti delle classi prime in considerazione

delle difficoltà di inserimento sotto il profilo relazionale e disciplinare). Per carenze non gravi e facilmente colmabili (carenze di contenuto o semplici segmenti di competenze) si utilizza la quota del 20% del monte ore di ciascuna disciplina, con piccole modifiche sul lavoro progettato. I osse uio all O.M. . 92/2007, in presenza di insufficienze gravi, presenti durante il corso del I quadrimestre o nelle valutazioni sommative del primo quadrimestre, sulla base di schede preparate dai professori e contenenti cause, tipologie di carenze, pianificazioni di attività di recupero e tempo previsto, la cui copia è inviata ai genitori, si attivano ore supplementari di recupero alla fine delle lezioni; tali corsi iniziano a febbraio e terminano, di norma, entro la fine di marzo. Per insufficienze dovute a scarsa conos e za dei o te uti, dovuta a disi peg o dell alu o, i do e ti p epa a o le stesse s hede, a richiedono il recupero autonomo da parte dello studente, fissando, comunque, dei contenuti da recuperare, data di verifica e mettendosi a disposizione degli alunni per eventuali difficoltà, con sportelli didatti i te po a ei. Le ve ifi he devo o esse e do u e ta ili e l esito o u i ato alla fa iglia o schede informative.

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO

CRITERI DA SEGUIRE PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE.

Variabili di riferimento:

Metodo di studio Impegno e senso di responsabilità nella partecipazione all attività didattica Impegno nel colmare le lacune negli apprendimenti. Progresso nel profitto compiuto nelle varie fasi dell a o scolastico. Conoscenze e competenze acquisite ell a o del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e

specifici previsti. Situazione personale (particolare attenzione verso gli studenti delle classi prime in considerazione

delle difficoltà di inserimento sotto il profilo relazionale e disciplinare)

DEBITO FORMATIVO Il debito formativo si determina in presenza di carenze anche non gravi e ritardi che impediscono il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per ciascuna disciplina. Quando nella disciplina, in cui mancano conoscenze e competenze minime, persistono carenze anche non gravi e ritardi negli apprendimenti che impediscono di raggiungere gli obiettivi minimi previsti e risulta una preparazione insufficiente, si determina un debito formativo. Il recupero del debito formativo impegna l'alunno ad un'applicazione consapevole e coinvolge la famiglia al fine di favorire, specie durante il periodo estivo, il processo di superamento delle difficoltà. La scuola comunica allo studente quali conoscenze e quali competenze deve recuperare.

CRITERI DA SEGUIRE PER LE OPERAZIONI DEL MESE DI GIUGNO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE

a) Determinazione della situazione in cui si rileva la presenza della SOSPENSIONE DI GIUDIZIO :

Condizioni che possono determinare la sospensione di giudizio : non più di 4 insufficienze non gravi (voto pari a 5)tra le 4

discipline non più di due aventi lo scritto non più di due insufficienze gravi (voto pari a 4) uno non grave

(voto 5) non più di una insufficienza grave (voto pari a 4) e due non gravi

(voto pari a 5) b) Determinazione dei ite i pe l’a issio e alla lasse su essiva :

non aver superato il numero di assenze consentito e conteggiate in ore; non aver voto di condotta inferiore a 6 decimi; avere voto 6 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline con unico voto.

CRITERI PER L’EFFETTUA)IONE DELLO SCRUTINIO FINALE CLASSI 5^ PER AMMI““IONE ALL’E“AME CONCLUSIVO DEL SECONDO CICLO DELL’I“TRU)IONE Dall a.s. 2009/2010 le disposizioni, che disciplinano le operazioni di scrutinio finale per l a issio e all Esa e di Stato, sono le seguenti: - la Legge 10/12/1997, n. 425 Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore modificata con Legge 11/1/2007 nr. 1 e con L. 25/10/2007 nr. 176 Art. 2

1. All'esame di Stato sono ammessi: a) gli alunni delle scuole statali e paritarie che abbiano frequentato l'ultimo anno di corso, siano stati

valutati positivamente in sede di scrutinio finale e abbiano comunque saldato i debiti formativi contratti nei precedenti anni scolastici, secondo modalità definite con decreto del Ministro della pubblica istruzione;

- il DPR 22 giugno 2009 , n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. Art. 6.- Ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione

Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all'esame di Stato. (omissis)

A partire dall a o scolastico 2008/2009, la valutazione sul comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente; pertanto il voto sul comportamento incide sulla determinazione del credito scolastico riferito all ulti o anno di corso e, in caso di ammissione per abbreviazione, su quello riferito al penultimo anno. Esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all esa e di Stato (art. 2, comma 3, decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169.

CRITERI DA SEGUIRE PER L’INTEGRA)IONE DELLO SCRUTINIO FINALE DEL MESE DI SETTEMBRE AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE

Dal DPR. 22/06/2009 nr. 122 art. 4 comma 5 Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi dell'articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. a) Condizioni che determinano la non ammissione alla classe successiva dalle classi 2^ alle classi 3^ e

dalle classi 4^ alle classi 5^ Il non aver conseguito la sufficienza in tutte le discipline, nessuna esclusa, oggetto di debito.

b) - Criteri per l’effettuazio e delle operazioni di verifica per le iniziative attivate dopo gli scrutini finali:

Le operazioni di verifica – di norma - sono condotte dai docenti delle discipline interessate membri del Consiglio di classe, che ha effettuato lo scrutinio finale, riuniti collegialmente ed in numero non inferiore a tre.

c) - Variabili di riferimento per la valutazione complessiva da parte del Consiglio di classe:

Metodo di studio Impegno e senso di responsabilità nella partecipazione ai corsi di recupero deliberati dal Consiglio

di classe Impegno nel colmare le lacune negli apprendimenti Progresso nel profitto compiuto al termine dell attività di recupero. Conoscenze e competenze acquisite in relazione agli obiettivi generali e specifici prefissati.

CREDITO FORMATIVO

(DPR 8/3/1999 nr. 275 art. 4 comma 6 - D.M. 24/2/2000 nr. 49 art. 2 comma 2) (Collegio docenti - Delibera nr. 13 del 29/9/2008)

Le situazioni che configurano i crediti formativi, sempre e comunque all'interno della fascia in cui l'alunno si colloca in base al credito scolastico stesso, si riferiscono a tipologie espressamente individuate e definite.

Deve trattarsi infatti:

a) di esperienze acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale, quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all a ie te, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport; b) La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative all i te o della scuola di appartenenza non dà luogo all a uisizio e di crediti formativi, ma concorre alla definizione dei crediti scolastici; ciò in quanto rientra nella programmazione dell attività scolastica ed è parte integrante dell offe ta formativa. La documentazione relativa alle esperienze valutabili quali i crediti formativi deve consistere in ogni caso in u attestazio e proveniente da enti, associazioni, istituzioni verso i quali lo studente ha realizzato le esperienze, contenente una sintetica descrizione delle esperienze stesse e il numero di ore effettuate dallo studente. Le certificazioni comprovanti attività lavorative debbono recare indicazioni relative a specifici adempimenti da parte del datore di lavoro.

La documentazione relativa ai crediti formativi deve pervenire all’istituto sede d’esa e entro il 15 maggio per consentire l’esa e e la valutazione da parte degli organi competenti.

Della frequenza di iniziative di formazione, per le quali sia stato rilasciato regolare attestato, da parte degli studenti terrà conto il Consiglio di classe, su proposta del docente della singola disciplina, in occasione dell att i uzio e del voto in sede di scrutinio finale.

CREDITO SCOLASTICO

CREDITO SCOLASTICO AGLI STUDENTI DELLE CLASSI DEL TRIENNIO Di seguito la tabella di cui al D. M. n. 99 del 16/12/2009, che ha sostituito la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D. M. n. 42/2007.

TABELLA A (all. a D.M. DM 99 del 16.12.09) Candidati interni

I anno II anno III anno M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell a issio e alla classe successiva e dell a issio e all esa e conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell a issio e alla classe successiva e dell a issio e all esa e conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di

comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l att i uzio e di un unico voto secondo l o di a e to vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

Note: a) Determinazione del concetto di esito positivo relativo all’a e ta e to del recupero delle carenze formative ed alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno L esito si definisce positivo quando lo studente, a seguito dell att i uzio e del voto di profitto da parte del Consiglio di classe, consegue una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente .

Il Consiglio di classe attribuisce il voto di profitto sentita la proposta formulata dai singoli docenti e con riferimento alla Tabelle di valutazione, di cui sopra.

Di conseguenza, avendo lo studente riportato una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente , come previsto dal DPR 122/2009, il Consiglio di classe potrà formulare un giudizio di finale che comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico

b) Determinazione del concetto di gravi lacune formative La determinazione è di stretta competenza del Consiglio di classe il quale alla luce del quadro definitivo dei voti da lui stesso attribuiti su proposta dei rispettivi docenti, accerta, a suo giudizio insindacabile, che, indipendentemente dal numero delle materie o gruppi di materie con votazione insufficiente e della votazione ad esse attribuita, certamente inferiore a sei decimi, gli obiettivi didattici/formativi previsti dai singoli piani di studio risultano non raggiunti nelle materie in questione, che le lacune nella preparazione non sono state colmate e che, di conseguenza, lo Studente non possiede gli strumenti per seguire proficuamente il programma di studi dell a o scolastico successivo.

Attenzione: Chi valuta: il Consiglio di classe in seduta ordinaria Chi predispone gli atti preparatori: il coordinatore del consiglio di classe Cosa si valuta: il raggiungimento degli obiettivi educativi/didattici in termini di conoscenze,

competenze e capacità. Secondo quali criteri: quelli stabiliti dal Collegio dei docenti ed inseriti nel POF Secondo quali parametri: secondo le TABELLE DI VALUTAZIONE approvate dal Collegio dei docenti

e inserite nel POF. Il voto di comportamento: contribuisce alla determinazione della media dei voti e quindi, per le

ultime tra classi, concorre all att i uzio e del credito scolastico. Esso si attribuisce secondo i parametri, deliberati dal Collegio dei docenti ed ai quali ciascun

Consiglio di classe si atterrà.

Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni:

Conoscenze : indicano il risultato dell’assi ilazio e di informazioni attraverso l’appre di e to. Le

conoscenze sono l’i sie e di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di

lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità , indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine

compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’a ilità manuale e l’uso di

metodi, materiali, strumenti). Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo

professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e

autonomia. (vedi Documento tecnico allegato a D.M. 22/8/2007 nr. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell o ligo di istruzione).

LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI Il Consiglio di classe, con la sola presenza dei docenti, assegna il voto di comportamento collegialmente, nel rispetto delle disposizioni vigenti, su proposta del docente con un maggior numero di ore di insegnamento nella classe stessa. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. La valutazione del comportamento viene effettuata tenuto conto dei Doveri degli studenti così come riportati all a t. 16 del Regolamento Interno di Istituto approvato dal Consiglio di Istituto con Delibera nr. 45 del 11/2/2009 ed in vigore dal 12/2/2009; articolo 16 che di seguito viene integralmente trascritto:

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli

impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale

tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere

un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art. 1 Vita della comunità

scolastica . Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal

Regolamento Interno di Istituto. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e

a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura

come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Di seguito si trascrive dal DPR 22/6/2009 nr 122 l’a t. 7: Valutazione del comportamento

1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo

grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile

basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri,

nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che

governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai

principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive

modificazioni. 2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o

finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata

una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24

giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità nei

contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti: a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno

1998, n. 249, e successive modificazioni; b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica

24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. 3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con

riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e

finale. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse finanziarie

disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell'offerta formativa,

iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi, alla

prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto

di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di corresponsabilità di cui all'articolo 5-

bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e dalle

specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. In nessun modo le sanzioni sulla

condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione come previsto

dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana.

I parametri per l att i uzio e del voto di comportamento, deliberati dal Collegio dei docenti ed ai quali ciascun Consiglio di classe si atterrà, sono i seguenti :

Voto Indicatori Descrittori

10/10*

Frequenza delle attività scolastiche

Continua Impegno nello studio Costante in tutte le discipline Interesse e partecipazione Vivi e costruttivi Rispetto Delle regole

dell’Istituto

Puntuale

******* ***************************

*****************************

9/10*

Frequenza delle attività scolastiche

Continua Impegno nello studio Buono Interesse e partecipazione Costanti in quasi tutte le discipline Rispetto delle regole

dell’Istituto

Buono

******* ***************************

*****************************

8/10*

Frequenza delle attività scolastiche

Regolare Impegno nello studio Sufficiente Interesse e partecipazione Discontinui Rispetto delle regole cdisciplinano la vita dell’Istituto

Accettabile ******* *********************

****** *****************************

7/10*

Frequenza delle attività scolastiche

Non sempre regolare Impegno nello studio Discontinuo

Interesse e partecipazione Scarsi Rispetto delle regole Non sempre puntuale con comportamenti sanzionati dal docente nel

registro di classe (Il “rapporto” sul registro di classe) o dal Dirigente Scolastico con ammonizione scritta.

******* ***************************

*****************************

6/10*

Frequenza delle attività scolastiche

Sporadica Impegno nello studio Insufficiente Interesse e partecipazione Saltuari Rispetto delle regole Inesistente o quasi con comportamenti gravi sanzionati con

provvedimenti del Consiglio di classe. Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con allontanamento dello studente dalla Comunità Scolastica per un periodo compreso da 1 a 15 giorni.

****** *************************** ***************************** 5/10* (insuffi ciente)

Frequenza delle attività scolastiche Molto saltuarie Impegno nello studio Inesistente o quasi Interesse e partecipazione

Insufficienti Rispetto delle regole Inesistente o quasi con comportamenti di

particolare gravità sanzionati con provvedimenti del Consiglio di Istituto. Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con allontanamento dello studente dalla Comunità Scolastica per un periodo superiore a 15 giorni.

Nota *- Riferimento ad art 20 del Regolamento Interno di Istituto: Comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento anche ai doveri, di cui all a t. 3 del D.P.R. 24/6/1998 nr. 249 modificato/integrato con D.P.R. 21/11/2007 nr. 235 e Sanzioni disciplinari Il voto della tabella di norma viene attribuito con almeno 3 voci su 4 soddisfatte.

Ai fini dell att i uzio e del voto relativo, ogni comportamento, che configura mancanza disciplinare da parte degli studenti ai sensi del Regolamento Interno di Istituto in vigore dal 12/2/2009, sarà puntualmente annotato dal docente sul Registro di classe oppure, se necessario, sarà portato a

conoscenza del Dirigente Scolastico stesso tramite una comunicazione scritta di carattere riservato (detta comunicazione sarà di carattere riservato quando trattasi di comportamenti di particolare gravità o complessità oppure che coinvolgono altre persone). Le annotazioni in parola sono indispensabili per poter attribuire in comportamento i voti 6 e 5. In modo particolare il voto 5 potrà essere attribuito esclusivamente a fronte di comportamenti rilevati, contestati, accertati e sanzionati come prescritto dal Regolamento Interno di Istituto. Non potrà pertanto essere attribuito dal Consiglio di classe un voto di comportamento non positivo se il Registro di classe o altra documentazione fornita dai docenti non supporterà in maniera adeguata la proposta formulata dal docente che ha il maggior numero di ore settimanali di insegnamento.

A livello collegiale la valutazione intermedia si attua attraverso il consiglio di classe, che periodicamente è chiamato ad esp i e si sull a da e to didattico e disciplinare delle classi ed analizzare il profilo dei singoli studenti .

La valutazione FORMATIVA COMPRENDE 5 FASI :

somministrazione del test diagnostico

verifica correttiva e/o autocorrettiva dei test diagnostici

valutazione dei risultati

intervento correttivo di recupero e sostegno

controllo della fase di correzione

comunicazione dei risultati della valutazione

Attenzione: le determinazioni sopra riportate potranno essere modificate dal Collegio dei docenti a fronte di nuove disposizioni del MIUR o per altri motivi.

B INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE CIRCA IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO ED IL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI O SUGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

a. Informazione alle famiglie circa il processo di apprendimenti ed il comportamento degli studenti infra primo periodo effettuata dai Consigli di classe nella seduta di novembre.

b. Incontro con i docenti in orario antimeridiano durante il normale orario di ricevimento. c. Informazione alle famiglie sugli esiti della valutazione degli apprendimenti e del

comportamento degli studenti riferita al primo periodo (trimestre o quadrimestre) ed d. Invio alle famiglie della scheda dei voti. Incontro con i docenti in orario antimeridiano durante il

normale orario di ricevimento. e. Informazione alle famiglie circa il processo di apprendimenti ed il comportamento degli

studenti infra secondo periodo effettuata dai Consigli di classe nella seduta di aprile. f. Tramite comunicazione scritta con accertamento di avvenuta consegna. g. Informazione alle famiglie sugli esiti della valutazione finale degli apprendimenti e del

comportamento degli studenti riferita al secondo periodo (trimestre o h. pubblicazione dei risultati dello scrutinio attraverso i tabelloni; l i di azio e sul

tabellone per gli studenti non ammessi alla classe successiva può restare NON AMMESSO ALLA CLASSE SUCCESSIVA senza l i di azio e dei voti nelle singole discipline.

i. l i fo azio e alle famiglie viene fornita in occasione dell i o t o con i rappresentanti dei singoli consigli di classe subito dopo la pubblicazione dei risultati dello scrutinio

finale all al o dell Istituto.

Il presente comunicato viene depositato in copia in tutte le classi per conoscenza e norma degli studenti; viene altresì pubblicato sul sito web dell’Istituto a disposizione delle Famiglie degli studenti (www. suoredomenicanepaola.it)

PARTE SESTA

LE STRUTTURE E LE RISORSE

LE STRUTTURE INTERNE

La s uola, situata al te zo pia o dell edifi io he si sviluppa i to o ad u piazzale, fo ita a he di u a bella palestra a cui si accede attraverso un sottopassaggio interno.

L edificio è molto accogliente, le aule sono spaziose e luminose. L Istituto dotato di pa e hie strutture:

una biblioteca u la o ato io d i fo ati a un laboratorio scientifico u aula didatti a o st u e tazio e audio-visiva e Lavagna LIM una palestra abbastanza attrezzata.

Sono, inoltre, in dotazione della scuola software di programmi informatici, videocassette, CD multimediali, 1 Lavagna LIM,1 videoproiettore e 1 videoregistratore, 1 televisore, 1 lavagna luminosa, 1 registratore, 1 microscopio e strumentazioni per esercitazioni di laboratorio di Fisica e di Scienze.

LLEE RRIISSOORRSSEE UUMMAANNEE

OOrrggaanniizzzzaazziioonnee ddeellllaa vviittaa ssccoollaassttiiccaa

Risorse umane, professionali e strutturali

RISORSE UMANE N°

COORDINATORE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE

1

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

1

DOCENTI 16

PERSONALE A.T.A. 1

ALUNNI 67

STAFF DIRIGENZIALE

COORDINATORE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE

PROF. SSA ESTER PERROTTA

GESTORE – LEGALE RAPPRESENTANTE MADRE ANTONIETTA SANTO

RESPONSABILE AMMINISTRATIVO RAG. NICOLA FIORDALISI

TUTOR – VICE COORDINATORE DELLE AA. D.D.

Sr. ELVIRA CAFIERO

COMPO“I)IONE CON“IGLIO D’I“TITUTO(2015-2018) (D. P. R. 416/74 e O. M. n. 215/91)

COMPONENTE GENITORI: FRANGELLA CESIRA

PALMA ROSSELLA

ROMAGNO SILVIA

COMPONENTE DOCENTI: MINCIONE FRANCO

‘A“CHELLA MA‘IA ELI“A

IACOVO M. ANTONIETTA

FIORINO ROSANNA

GRANATA IDA FRANCESCA

VELTRI MARIETTA PAOLA

COMPONENTE ALUNNI: ESPOSITO LUISA

SABATO LUIGI

SPEZZACATENA ANTONIO

IL GESTORE: SR. ANTONIETTA SANTO

COORDINATORE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE:

PROF. SSA ESTER PERROTTA

VICARIA PROF. SSA ELVIRA CAFIERO

RESPONSABILE DELLA SICUREZZA PROF. FRANCO MINCIONE

COMPONENTE PERSONALE ATA: SR. M. GRAZIA

RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI NELLA CONSULTA PROVINCIALE (D.P.R. 156/99 ART. 5)

DE SETA ROSY PIA STILLO ALFREDO SALVATORE

COMMISSIONI Le Commissioni sono articolazioni del Collegio Docenti create per la necessità di procedure più snelle nell'attuazione del POF. Alle Commissioni sono affidate compiti istruttori e di analisi preliminare degli aspetti e delle incidenze dei problemi più complessi che sono di pertinenza del Collegio Docenti.

STESURA POF, REGOLAMENTO D’I“TITUTO. 1. Fiorino Rosanna 10. Iacovo M. Antonietta

2. Granata Ida Francesca 11. Mincione Franco

5. Ciannameo Erika 12. Launi Mariagiulia

6. Lo Giudice Francesco 13. Vaccaro Miriam

7. Lo Gullo Concettina 14. Veltri Marietta Paola

8. Valente Valentina 15. Cafiero Elvira

9. Vanzillotta Claudia 16. Caridi M. Rosaria Jennifer

PROGETTI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

1. Iacovo M. Antonietta 4. Mincione Franco

2. Ciannameo Erika 5. Vaccaro Miriam

3. Valente Valentina 6. Lo Giudice Francesco

CURRICOLO, PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE, POTENZIAMENTO, PROVE INVALSI OBIETTIVI GENERALI (Assi culturali per il biennio)-(Dipartimenti per aree II Biennio) VALUTAZIONI

1. Iacovo M. Antonietta 9. Ciannameo Erika

2. Valente Valentina 10. Granata Ida Francesca

3. Launi Mariagiulia 11. Veltri Marietta Paola

5. Lo Giudice Francesco 12. Raschellà Maria Elisa

6. Vanzillotta Claudia 13. Caridi M. Rosaria Jennifer

7. Fiorino Rosanna 14. Vaccaro Miriam

8. Cafiero Elvira 15. Mincione Franco

ESAME DI STATO E DOCUMENTO DI CLASSE

1. Lo Gullo Concettina 4. Lo Giudice Francesco

2. Raschellà Maria Elisa 5. Cafiero Elvira

3. Launi Mariagiulia 6. Granata Ida Francesca

4. Fiorino Rosanna 7. Mincione Franco

SCHEDE DI CONOSCENZA E TEST D'INGRESSO

1. Iacovo M. Antonietta 3. Vaccaro Miriam 5. Lo Gullo Concettina

2. Valente Valentina 4. Launi Mariagiulia 6. Granata Ida Francesca

ORIENTAMENTO

1. Fiorino Rosanna 4. Caridi M.Rosaria Jennifer

2. Iacovo M. Antonietta 5. Cafiero Elvira

3. Launi Mariagiulia 6. Lo Giudice Francesco

MONITORAGGIO VALUTA)IONE E AUTOVALUTA)IONE D’I“TITUTO

1. Fiorino Rosanna 6. Caridi M.Rosaria Jennifer

2. Iacovo M. Antonietta 7. Cafiero Elvira

3. Granata Ida Francesca 8. Mincione Franco

4. Valente Valentina 9. Vaccaro Miriam

5. Ciannameo Erika 10. Raschellà Maria Elisa

SERVIZI

L Istituto fo ito di a pi spazi i te i ed este i ed off e a ie ti pe i o t i di studio, a he al di fuo i dell o a io s olasti o.

SPAZI INTERNI RESPONSABILI

BIBLIOTECA PROF.SSA PAOLA VELTRI

LABORATORIO INFORMATICO PROF. MINCIONE E BARLETTA

LABORATORIO SCIENTIFICO PROF.SSA GRANATA IDA FRANCESCA

AULA PROIEZIONI SR. ELVIRA CAFIERO

PALESTRA PROF. LO GIUDICE FRANCESCO

Piano orario

CALENDARIO SCOLASTICO

Inizio lezioni: 14 Settembre 2015 Termine lezioni: 08 Giugno 2016

Natalizie Pasquali

dal 23 Dicembre al 6 Gennaio Dal 24 Marzo al 29 Marzo

ORARIO LEZIONI

I II Biennio e V Anno del Liceo delle Scienze Umane

I ora II ora III ora INTERVALLO. IV ora

V ora

8.10-9.10 9.10 -10.10 10.10 -11.00 10 min. 11.10 -12.10

12.10 – 13.10

Composizione dei Consigli di Classe

Classe I Liceo delle Scienze Umane

Cognome e Nome dei docenti Materia di Insegnamento

Caridi M. Rosaria Jennifer Religione

Iacovo M. Antonietta Italiano

Iacovo M. Antonietta Storia e Geografia

Veltri Marietta Paola Latino

Vanzillotta Claudia Inglese

Ciannameo Erika Arte

Valente Valentina Diritto ed Economia

Vaccaro Miriam Scienze Umane

Raschellà Maria Elisa Matematica

Granata Ida Francesca Scienze della Terra

Lo Giudice Francesco Scienze motorie

Classe II Liceo delle Scienze Umane

Cognome e Nome dei docenti

Materia di Insegnamento

Caridi M. Rosaria Jennifer Religione

Iacovo Marietta Paola Italiano

Lo Gullo Concettina Latino

Veltri Marietta Paola Storia e Geografia

Vanzillotta Claudia Inglese

Ciannameo Erika Arte

Valente Valentina Diritto ed Economia

Vaccaro Miriam Scienze Umane

Raschellà Maria Elisa Matematica

Granata Ida Francesca Biologia

Lo Giudice Francesco Ed. Fisica

Classe III Liceo delle Scienze Umane

Cognome e Nome dei docenti

Materia di Insegnamento

Caridi M. Rosaria Jennifer Religione

Veltri Marietta Paola Italiano

Iacovo M. Antonietta Storia

Iacovo M. Antonietta Latino

Fiorino Rosanna Filosofia

Launi Mariagiulia Inglese

Cafiero Elvira Scienze Umane

Mincione Franco Storia dell'Arte

Raschellà Maria Elisa Matematica

Raschellà Maria Elisa Fisica

Granata Ida Francesca Scienze Naturali

Lo Giudice Francesco Ed. Fisica

Classe IV Liceo delle Scienze Umane

Cognome e Nome dei docenti

Materia di Insegnamento

Caridi M. Rosaria Jennifer Religione

Lo Gullo Concettina Italiano

Fiorino Rosanna Filosofia

Veltri Marietta Paola Latino

Veltri Marietta Paola Storia

Launi Mariagiulia Inglese

Franco Mincione Storia dell'Arte

Raschellà Maria Elisa Matematica

Maria Elisa Raschellà Fisica

Cafiero Elvira Scienze Umane

Granata Ida Francesca Scienze

Lo Giudice Francesco Ed. Fisica

Classe V Liceo delle Scienze Umane

Cognome e Nome dei docenti

Materia di Insegnamento

Caridi M. Rosaria Jennifer

Religione

Lo Gullo Concettina Italiano

Lo Gullo Concettina Storia

Lo Gullo Concettina Latino

Fiorino Rosanna Filosofia

Launi Mariagiulia Inglese

Franco Mincione Storia dell'Arte

Maria Elisa Raschellà Matematica e Fisica

Granata Ida Francesca Biologia

Cafiero Elvira Scienze Umane

Lo Giudice Francesco Ed. Fisica

Scuola Secondaria di II Grado Cale da io dell’O a io di Ri evi e to dei Do e ti

Anno Scolastico 2015/2016

Cognome e Nome Disciplina di insegnamento Giorno Ora

1. Prof.ssa Cafiero Elvira Scienze Umane Mercoledì 10.10 – 11.00

2. Prof.ssa Caridi M. Rosaria J. Religione Mercoledì 10.10 – 11.00

3. Prof.ssa Valente Valentina Diritto ed Economia Martedì 10.10 – 11.00

4. Prof.ssa Ciannameo Erika Arte Lunedì 10.10 – 11.00

5. Prof.ssa Fiorino Rosanna Filosofia Giovedì 10.10 – 11.00

6. Prof.ssa Granata Ida Francesca Scienze Naturali Giovedì 11.10 – 12.10

7. Prof.ssa Iacovo M. Antonietta Italiano – Latino – Geostoria – Storia Mercoledì 9.10 – 10.10

8. Prof.ssa Launi Mariagiulia Inglese Mercoledì 10.10 – 11.00

9. Prof.ssa Lo Gullo Concettina Italiano – Latino – Storia Giovedì 11.10 – 12.10

10. Prof. Lo Giudice Francesco Scienze Motorie e Sportive Mercoledì 11.10 – 12.10

11. Prof. Mincione Franco Storia dell'Arte Lunedì 10.10 – 11.00

12.

Prof.ssa Raschellà Maria Elisa Matematica - Fisica Martedì 11.10 – 12.10

13. Prof.ssa Vaccaro Miriam Scienze Umane Lunedì 9.10 – 10.10

14. Prof.ssa Vanzillotta Claudia Inglese Mercoledì 9.10 – 10.10

15. Prof.ssa Veltri Marietta Paola Italiano – Latino – Geostoria – Storia Giovedì 11.10 – 12.10

Griglia di valutazione prove scritte di Latino del I Biennio: descrittori e bande di oscillazione

INDICATORE LIVELLO PUNTEGGIO LIVELLO DI COMPETENZA

CONOSCENZE

Conoscenza degli argomenti

(riconoscere gli elementi

costitutivi del lessico

verbale/nominale, la

funzione logico-sintattica

delle parole nella frase, le

proposizioni)

Corretta ed approfondita 1.5 AVANZATO

Corretta 1 INTERMEDIO

Corretta ma superficiale 0.5 BASE

Imprecisa

0.25 NON RAGGIUNTO

Scarsa /

ABILITÀ

Correttezza morfologica e sintattica

(riconoscere gli elementi

costitutivi del lessico

verbale/nominale, la

funzione logico-sintattica

delle parole nella frase, le

proposizioni)

Pienamente raggiunta

4 AVANZATO

Raggiunta, anche se con errori 3 INTERMEDIO

Sufficiente 2 BASE

Molto imprecisa, con vari errori

1 NON RAGGIUNTO

Non raggiunta, con gravi errori 0

Pertinenza lessicale e formale

(nella traduzione, uso

appropriato del lessico,

tenendo in considerazione il

significato originale del

brano e le regole morfo-

si tatti he dell’italia o

Appropriata e varia 2.5 AVANZATO

Corretta, anche se imprecisa 2 INTERMEDIO

Abbastanza elementare 1.5 BASE

Imprecisa, con errori 1

NON RAGGIUNTO Molto scarsa 0

COMPETENZE

Interpretazione complessiva del brano ell’atto stesso del

tradurre e/o in relazione

ad eventuali domande

sul contenuto del brano

– anche, eventualmente,

in relazione ai contenuti

di civiltà latina)

Completa e precisa

2

AVANZATO

Incompleta ma precisa 1.5 INTERMEDIO

Completa ma imprecisa 1 BASE

Incompleta e imprecisa 0.5 NON RAGGIUNTO

Gravemente incompleta

0

TOTALE PUNTEGGIO

[10 pt.]

CONOSCENZE min = 0

max = 1.5

ABILITÀ min = 0

max = 6.5

COMPETENZE min = 0 max 2

VOTO: __/10 LIV. DI COMPETENZA GLOBALE

_____________

Griglia di valutazione prove scritte di Letteratura Latina Triennio : descrittori e bande di oscillazione

DESCRITTORI Bande di oscillazione min/max

Interpretazione complessiva del brano da analizzare

Completa e precisa

3

Incompleta (almeno ¾), ma precisa 2.5

Completa, ma imprecisa 2

Incompleta ed imprecisa 1,5

Gravemente incompleta ed imprecisa 0

Riconoscimento/ comprensione degli elementi morfosintattici e lessicali

Corretti

1,5

Accettabili

1

Imprecisi

0,50

Con vari errori

0,25

Con gravi e numerosi

errori

0

Conoscenza degli argomenti

Corretta ed approfondita

2,5

Corretta

2

Corretta ma superficiale

1,50

Imprecisa

1

Scarsa

0

Capacità critica e di rielaborazione personale

Corretta ed

Efficace

2

Non sempre

corretta

1,5

Alcuni errori

1

Gravi errori

0,50

Uso del lessico

Appropriato e

vario

1

Adeguato e

ripetitivo

0,50

Generico

0,25

Elementare

0

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI MATEMATICA

Voto Conoscenze Produzione scritta Competenze

1

Non ha recepito

alcun tipo di

informazione

Consegna elaborati

in bianco Non presenti. Risultati inesistenti.

2

Insignificante il

possesso delle

conoscenze

L ela o ato ost a solo un accenno di

risoluzione

Non presenti considerando le scarse frammentarie

conoscenze.

3

Non ha ancora

appreso le

conoscenze

fondamentali

Gli elaborati

presentano gravi

errori o cono

incompleti

Applica con molta difficoltà le poche conoscenze

acquisite, risultati che evidenziano mancanza di

competenze elementari che caratterizzano la

disciplina.

4

Le conoscenze

sono scarse e

frammentarie

Gli elaborati

contengono gravi

errori e sono

incompleti.

Applica con difficoltà le conoscenze acquisite. I

risultati evidenziano il raggiungimento di qualche

competenza minima richiesta che comunque non

o se te all alu o di svolge e u se plice lavoro

5

La conoscenza dei

contenuti è

superficiale e

selettiva

Gli elaborati

contengono ancora

errori e sono

imprecisi

Sa applicare alcune conoscenze per risolvere

semplici quesiti; non raggiunge gli obiettivi minimi. I

risultati evidenziano il raggiungimento parziale delle

competenze minime richieste.

6

Le conoscenze

acquisite sono

accettabili ma

limitate ai

contenuti minimi

Sa risolvere semplici

quesiti

Riesce ad applicare le conoscenze apprese ma

commette ancora qualche errore, risultati che

evidenziano il raggiungimento delle competenze

minime richieste.

7 Ha acquisito tutte

le conoscenze

Risolve con

autonomia

Applica le conoscenze acquisite senza commettere

errori. I risultati evidenziano il raggiungimento di

tutte le competenze richieste.

8

Le conoscenze

sono ampie e

approfondite

Risolve con

disinvoltura e con

precisione. Utilizza

anche strategie

risolutive personali.

Applica le conoscenze in modo corretto, risultati che

evidenziano il raggiungimento di tutte le

competenze richieste e il possesso di un a buona

capacità di gestire in modo autonomo i contenuti

disciplinari.

9

Le conoscenze

acquisite sono

ampie, complete e

ricercate

Risolve con

padronanza e in

modo critico

Applica le conoscenze con precisione ed è in grado

di sintetizzare e fare collegamenti. I risultati

evidenziano sicurezza nelle competenze raggiunte.

10

Possiede una

conoscenza dei

contenuti

completa,

approfondita e

personale

Risolve con analisi

critiche e

collegamenti

personali

Ordina, classifica sintetizza i contenuti. Applica

autonomamente a diversi contesti e in maniera

personale le informazioni acquisite mostrando

capacità di rielaborazione critica di una preparazione

sicura completa e arricchita da apporti personali.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PROVA “CRITTA DI LINGUA E CIVILTA’ INGLE“E

INDICATORI E DESCRITTORI

Contenuti

Scarsi e confusi P. < 1

Semplici ed essenziali 1< P < 2

Approfonditi personali 2< P < 3

Approfonditi personali 3< P < 4 max 0-4

Uso delle

strutture morfo-sintattiche

Scorretto: pregiudica fortemente la comprensione P < 1

Semplice, con qualche errore, che non pregiudica la comprensione < P < 1.50

Sicuro ed adatto allo scopo 1.50 < P < 2

max 0-2

Lessico e spelling

Lessico inadeguato, molti errori di spelling P < 1

Lessico semplice, non sempre adeguato qualche errore di spelling. 1 < P < 1.50

Lessico adeguato, con uso di termini specifici, spelling corretto. 1.50 < P < 2

max 0-2

Coerenza e

coesione

Frasi scollegate, prive di sequenza logica. 0

Frasi non sempre perfettamente legate, ma non prive di sequenza logica 0< P < 0.50

Testo scorrevole e compatto; segue una perfetta sequenza logica. 0.50< P < 1

max 0-1

Aderenza alla

traccia

Nessuna 0

Parziale 0< P < 0.50

Completa 0.50 < P < 1

max 0-1

Griglia di valutazione prove scritte di Italiano (Tipologia A): descrittori e bande di oscillazione

DESCRITTORI BANDE DI OSCILLAZIONE min /max

Conoscenza degli argomenti

Corretta ed approfondita

2

Corretta

1,50

Corretta,ma superficiale

1

Imprecisa

0,50

Scarsa

0

Conoscenza delle regole (ortografiche /morfologiche /sintattiche )

Corretta

3

Qualche errore

2,50

Molti errori

1,50

Scorretta

1

Molto scorretta

0

Uso del lessico

Appropriato e vario

1

Adeguato e ripetitivo

0,75

Generico

0,50

Elementare

0,25

Improprio

0

Aderenza alla traccia

Completa

2

Incompleta

1,50

Parziale

1

Scarsa

0,50

Inesistente

0

Organicità espressiva/formale

Articolazione del discorso ordinata e coerente

1

Articolazione del discorso schematica

0,75

Articolazione del discorso a volte incoerente 0,50

Articolazione del discorso spesso incoerente

0,25

Articolazione del discorso disordinata

0

Capacità critica e di rielaborazione personale (apporti pers/approf)

Validi e significativi

1

Poco significativi, ma pertinenti

0,75

Confusi 0,50

Non pertinenti

0,25

Assenti

0

Griglia di valutazione prove scritte di Italiano (Tipologia B e Tipologia C): descrittori e bande di oscillazione

DESCRITTORI BANDE DI OSCILLAZIONE min /max

Conoscenza degli argomenti

Corretta ed approfondita

1

Corretta

0,75

Corretta,ma superficiale

0,50

Imprecisa

0,25

Scarsa

0

Conoscenza delle regole (ortografiche /morfologiche /sintattiche )

Corretta

3

Qualche errore

2,50

Molti errori

1,50

Scorretta

1

Molto scorretta

0

Uso del lessico

Appropriato e vario

1

Adeguato e ripetitivo

0,75

Generico

0,50

Elementare

0,25

Improprio

0

Uso di tecniche e strutture

Rispettate pienamente ed efficacemente

1

Rispettate poco efficacemente

0,75

Rispettate in modo incompleto

0,50

Scarsamente rispettate

0,25

Non rispettate

0

Aderenza alla traccia

Completa

2

Incompleta

1,50

Parziale

1

Scarsa

0,50

Inesistente

0

Organicità espressiva/formale

Articolazione del discorso ordinata e coerente

1

Articolazione del discorso schematica

0,75

Articolazione del discorso a volte incoerente

0,50

Articolazione del discorso spesso incoerente

0,25

Articolazione del discorso disordinata

0

Capacità critica e di rielaborazione personale (apporti pers/approf)

Validi e significativi

1

Poco significativi, ma pertinenti

0,75

Confusi 0,50

Non pertinenti

0,25

Assenti

0

Griglia di valutazione prove scritte di Italiano (Tipologia D): descrittori e bande di oscillazione

DESCRITTORI BANDE DI OSCILLAZIONE min /max

Conoscenza degli argomenti

Corretta ed approfondita

1

Corretta

0,75

Corretta,ma superficiale

0,50

Imprecisa

0,25

Scarsa

0

Conoscenza delle regole (ortografiche /morfologiche /sintattiche )

Corretta

3

Qualche errore

2,50

Molti errori

1,50

Scorretta

1

Molto scorretta

0

Uso del lessico

Appropriato e vario

1

Adeguato e ripetitivo

0,75

Generico

0,50

Elementare

0,25

Improprio

0

Aderenza alla traccia

Completa

2

Incompleta

1,50

Parziale

1

Scarsa

0,50

Inesistente

0

Organicità espressiva/formale

Articolazione del discorso ordinata e coerente

1

Articolazione del discorso schematica

0,75

Articolazione del discorso a volte incoerente

0,50

Articolazione del discorso spesso incoerente

0,25

Articolazione del discorso disordinata

0

Capacità critica e di rielaborazione personale (apporti pers/approf)

Validi e significativi

2

Poco significativi, ma pertinenti

1,50

Confusi

1

Non pertinenti

0,50

Assenti

0

CRITERI di VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA di SCIENZE UMANE

INDICATORI DESCRITTORI E PUNTI

COMPETENZA OPERATIVA:

attinenza alla traccia

NON ATTINENTE

0

PARZIALMENTE

ATTINENTE

2

ATTINENTE

3

COMPETENZE LINGUISTICHE: morfologia, lessico, sintassi

ESSENZIALI 1

ADEGUATE

1,5

RIGOROSE

2

CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI

ESSENZIALE 1

ADEGUATA 1,5

COMPLETA

2

COMPETENZE LOGICHE: O‘GANICITA DEL DI“CO‘“O:

coesione, coerenza, consequenzialità

ESSENZIALE

1

ADEGUATA 1,5

PRECISA 2

RIELABORAZIONE PERSONALE / ASSENTE

0 PRESENTE

1

TOTALE PUNTI ………………… + ……………… + ………………. VOTO ……../

Criteri di assegnazione dei punteggi da attribuire nella banda di oscillazione

(art. 15, comma 3 D..P.R 323/98)

PPuunntteeggggii

IInnddiiccaattoorrii

pppp..00..1100

pppp..00..1155

pppp..00..2200

AAssssiidduuiittàà ddii

ffrreeqquueennzzaa **

CCoonn aasssseennzzee nnoonn

ssuuppeerriioorrii aa 2255 gggg..

((ccoorrrriissppoonnddeennttii aa

hh..114422))

CCoonn aasssseennzzee nnoonn

ssuuppeerriioorrii aa 2200 gggg..

((ccoorrrriissppoonnddeennttii aa

hh..111144))

EElleevvaattaa ccoonn aasssseennzzee nnoonn

ssuuppeerriioorrii aa 1155 gggg..

((ccoorrrriissppoonnddeennttii aa hh..8866))

IInntteerreessssee ee//oo

ppaarrtteecciippaazziioonnee SSeettttoorriiaallee CCoossttaannttee

CCoossttrruuttttiivvoo

IImmppeeggnnoo SSeettttoorriiaallee GGeenneerraallmmeennttee

ccoossttaannttee SSeerriioo ee ccoossttaannttee

AArreeaa ddii pprrooggeettttoo::

PPrrooggeettttoo PPoolllliicciinnoo

eedd AAlliiccee PPaarrtteecciippaazziioonnee

aassssiidduuaa:: 00,,1155 PPaarrtteecciippaazziioonnee aattttiivvaa::

00,,2200 PPaarrtteecciippaazziioonnee aattttiivvaa ee

pprroodduuttttiivvaa:: 00,,2255

CCrreeddiittoo ffoorrmmaattiivvoo AAttttiinneennttee ll iinnddiirriizzzzoo ddii ssttuuddiioo ee//oo pprroommoottoorree ddii ccrreesscciittaa uummaannaa,, cciivviillee ee

ssoocciiaallee:: 00,,1155

** LLee aasssseennzzee cceerrttiiffiiccaattee ddaa EEnnttii OOssppeeddaalliieerrii,, ccll iinniicchhee pprriivvaattee,, IIssttiittuuttii ssppeecciiaalliizzzzaattii ee llee aasssseennzzee

pprroolluunnggaattee aa ccaauussaa ddii mmaallaattttiiee ccoonnttaaggiioossee nnoonn ssoonnoo ccoonntteeggggiiaattee..

NN..BB.. II ll ppuunntteeggggiioo ffiinnaallee ddeell ccrreeddiittoo ppeerr ffrraazziioonnii ppaarrii oo ssuuppeerriioorrii aa 00..55 èè aarrrroottoonnddaattoo aallll ’’uunniittàà

ssuuppeerriioorree..