P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint...

24
Nº 1 – 2011 erattivo eractive eractivo eraktief eractif eraktiv Provincia di Cebu delle Filippine FIESTA SEÑOR STO. NIÑO Cuore della devozione CattoliCa FiliPPina Ordine di Sant’Agostino Order of Saint Augustine Orden de San Agustín

Transcript of P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint...

Page 1: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Nº 1 – 2011

erattiv

oeractiv

eeractiv

oeraktie

feractif

eraktiv

Provincia di Cebu delle Filippine

FIESTA SEÑOR STO. NIÑOCuore della devozione CattoliCa FiliPPina

Ord

ine

di S

ant’Ago

stin

o O

rder

of Sa

int Augu

stin

eO

rden

de

San A

gust

ín

Page 2: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

OSA INTerattivo1-2011

Consiglio di redazione:

Michael Di Gregorio, OSArobert Guessetto, OSAMelchor Mirador, OSA

Coordinatore delle traduzioni:

robert Guessetto, OSA

Collaboratori:

Antonio Gaytán, OSAGiuseppe Cacciotti, OSAKolawole Chabi, OSAMiguel de la Lastra, OSAPaolo Del bianco, OSAMarco Di benedetto, OSAPasquale Di Lernia, OSAJean GrayChristian Iorio, OSAMatchado Jean, OSAFranz Klein, OSAClaudia KockEdelmiro Mateos, OSAbrian O’Sullivan, OSAFrançoise PernotJosé Fernando rubioMauricio Saavedra, OSArafael Santana, OSAJosé Suoto, OSAVeronica Vandoni

Grafica, impaginazione

e stampa:

Tipolitografia 2000 sasDe Magistris r. & C.Via Trento 46, Grottaferrata (rm)

CURIA GENERALIZIAAGOSTINIANA

Via Paolo VI, 25 – roma (Italia)Tel. +39.06.680061

Fax +39.06.68006299Email: [email protected]

Nº 1 – 2011

erattiv

oeractiv

eeractiv

oeraktie

feractif

eraktiv

Provincia di Cebu delle Filippine

FIESTA SEÑOR STO. NIÑOCUORE DELLA DEVOZIONE CATTOLICA FILIPPINA

Ord

ine

di S

ant’A

gost

ino

Ord

er o

f Sai

nt A

ugus

tine

Ord

en d

e Sa

n Ag

ustín

Sommario

primo piano:

3. Editoriale: Qualche parola su di noi

3. Filippine: Una Festa Annuale a Cebu conosciuta in tutto il mondo

famiglia agostiniana:

6. Monsignor Miguel Olaortua Laspra, OSA: Nuovo Vescovo di Iquitos, Perù

7. Incontro dei superiori delle circoscrizione d’Europa

9. AFA 2011: Conferenza della Federazione degli Agostiniani d’Africa

11. Incontri di Segretari dell’Ordine

11. Una Suora Agostiniana ai piedi della croce

12. x Assemblea Federale Ordinaria delle monache agostiniane di vita

contemplativa. Federazione di nostra signora del Pilar e San Tommaso

di Villanova. Saragozza, 18-22 ottobre 2010

13. NOTIzIE brEVI: Italia – Mons. Giovanni Scanavino, OSA

Perù – Mons. Julian García Centeno, OSA

14. Vivere nell’amore

14. PUbbLICAzIONI: Lineamenti di spiritualità neotestamentaria

P. Prospero Grech, OSA

16. Una comunità creativa per i frati infermi

17. Il ministero all’interno dell’esperienza formativa a Papua, Indonesia.

19. PUbbLICAzIONI: Incontri di fede. Orizzonti di una nuova evangelizzazione

Vicente Domingo Canet Vayá

PUbbLICAzIONI: Nuova edizione dell’opera di San Tommaso di Villanova

20. Norang Narang, una casa famiglia per ragazzi.

21. PUbbLICAzIONI: Le soppressioni del secolo xIx e l’ordine agostiniano

A cura di Luis Marín de San Martín, OSA

22. NOTIzIE FLASh: Nuovi provinciali e Professione Solenne

23. Centro di spiritualità del Santo Niño

OSA Interattivo e www.osanet.org - rete informativa dell’Ordine di Sant’Agostino

Page 3: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Editoriale

QUALCHE PAROLASU DI NOI

L’attuale edizione di OSA INTapporta qualche cambiamento, nontanto nella presentazione o nell’im-postazione generale degli argo-menti trattati, ma rispetto ai fratiche si occupano della preparazionee produzione della rivista. Dallasua terza edizione, partita nel 2007,P. Emanuel Borg Bonello, O.S.A.,eletto lo scorso anno Priore Provin-ciale di Malta, è stato il “Direttorepro tempore” della pubblicazione,adoperandosi per fornire un pro-dotto ricco e ben confezionato. Ilsuo lavoro, condotto per quattroanni, con profonda demozione, oraè giunto al termine e noi ne appro-fittiamo per rivolgergli i nostri piùsinceri ringraziamenti e porgergli lepiù calorose congratulazioni per unlavoro davvero ben svolto!

L’ufficio di Padre Emanuel nellavoro di composizione e direzionedi OSA INT è stato assunto da unnuovo team, composto dai padriMichael Di Gregorio, Robert Gues-setto e Melchor Mirador. In realtà,P. Melchor è l’acquisto più recente,mentre gli altri due hanno lavoratofinora nel Comitato editoriale. Tut-tavia P. Melchor, non è totalmenteestraneo ai lettori di lunga data diOSA INT. Quale membro della Pro-vincia di Santo Niño di Cebu, avevaprecedentemente collaborato allarealizzazione della rivista dal 1990 al1992. Da allora ha lavorato nella suaprovincia in diversi settori di re-sponsabilità, rivestendo, tra l’altro,anche la carica di Priore Provin-ciale. Diamo dunque il benvenuto aRoma e alla rivista OSA INT a PadreMelchor, augurandoci che insiemesaremo in grado di mantenere ilgrado qualitativo, nella scrittura enella presentazione grafica, al qualesiamo ormai abituati.

Approfittiamo di questa occa-sione per esprimere la nostra grati-tudine ai molti frati, amici e collabo-ratori, il cui indispensabile supportoper il lavoro di traduzione, editing,fotografia, redazione dei testi e in-vio postale fa di OSA INT una im-portante realtà. Si tratta del lavoro edella collaborazione di molti, comepotete vedere dall’elenco di nomisulla seconda di copertina di questonumero.

P. MICHAEL DI GREGORIO, O.S.A.Coordinatore delle comunicazioni.

3

1

– 2

01

1

prim

opiano

Una festa annuale a Cebuconosciuta in tutto il mondo

Una delle feste religiose cristiane più frequentate del mondo, la“Fiesta Señor Sto. Niño” (“Festa del Santo Bambino”), viene orga -nizzata ogni anno dagli agostiniani a Cebu, nelle Filippine, la terzadomenica di gennaio.

Il 16 gennaio 2011, infatti, hanno assistito alla processionesolenne dell’immagine del Santo Niño, circa 2.200.000 persone, unnumero di partecipanti che aumenta di anno in anno. Il Padre Provin-ciale, P. Eusebio Berdon O.S.A., spiega così il fenomeno: “In generale,i filippini di religione cattolica nutrono un forte amore ed una pro-fonda fede per il Bambino Gesù. Molti di loro hanno una spiccatadevozione religiosa nei confronti del Santo Bambino e la maggiorparte dei lavoratori migranti torna a casa dall’estero per Natale e cer -ca di rimanervi fino alla Festa del Santo Niño, come parte del lorovoto e della loro devozione al Bambino Gesù”.

L’origine della devozione al Santo Niño risale all’arrivo dei primiEuropei nella parte centrale delle Filippine, nel marzo del 1521. Pocotempo dopo, una piccola statua del Santo Bambino venne donataalla Regina di Cebu dall’esploratore portoghese, capo della spedi-zione navale, Ferdinando Magellano. Il battesimo della regina edegli altri membri della famiglia reale alla fede cattolica era statoappena celebrato.

La statuetta del Santo Bambino venne ritrovata a Cebu nel 1565da alcuni membri della spedizione guidata dal conquistador MiguelLópez de Legaspi, che era arrivata dalla Nuova Spagna (il Messico chesi trovava sotto il controllo spagnolo) per fondare nuovi insediamentinelle Filippine. Quando i nativi si rifiutarono di permettere ai visitatoristranieri di approdare sulle loro rive, la spedizione di de Legaspi iniziòa bersagliare il villaggio di Cebu con il fuoco dei cannoni. Messi in fugai nativi verso le montagne, gli Spagnoli riuscirono infine ad approdaresull’isola.

Il Centro Pellegrinaggi del Santo Niño e il sagrato della basilica (pieno dei danzatori di “Sinulog” e di devoti)

Page 4: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Fu un soldato spagnolo a rinvenire la statua del Santo Niño. Il ritrovamento venne considerato mira-coloso, dal momento che la capanna che la accoglieva era l’unica struttura a non aver subito alcun dannoin seguito ai bombardamenti. In quel punto esatto, il Commodoro de Legaspi ordinò la costruzione diuna cappella nella quale collocare la statua del Bambino. I cinque cappellani al seguito della spedizionedi de Legaspi erano tutti agostiniani, sotto la guida del frate Andres Urdaneta O.S.A. Furono proprioquesti frati, dunque, a diventare i primi missionari nelle Filippine e i custodi del Santo Niño.

La rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è stata nel frattempo rimpiazzata dall’attuale deCebu, mentre la statua originale del Santo Niño, risalente al sedicesimo secolo, oggi troneggia all’internodi una cappella schermata da vetri antiproiettile, presso un altare laterale della Basilica di Cebu, doveuna fila interminabile di devoti si reca ogni giorno a renderle omaggio.

Sebbene le celebrazioni annuali siano caratterizzate da una grandiosa processione, i festeggiamentihanno inizio undici giorni prima, con una novena di Messe, seguita da altri tre giorni di celebrazioniancora più solenni. In quasi ognuno di questi giorni vengono celebrate nella Basilica ben dieci Messe,tra le 4 del mattino e le 8 di sera, celebrazioni alle quali partecipa un numero crescente di persone manmano che si avvicina il giorno dei festeggiamenti. E il giorno della Festa vero e proprio, ad ogni Messapartecipa un numero di fedeli cheva dalle 10.000 alle 30.000 per-sone, con la folla che si riversaanche al di fuori del complessodella Basilica andando a riempirele strade vicine. Alcune delle fun-zioni vengono concelebrate danon meno di settanta sacerdoti.

Oltre a queste Messe festive,le celebrazioni prevedono duegrandi processioni nella giornatadel sabato che precede la Festa.

pr

im

op

ia

no

4

La basilica Minoredel Santo Niño di Cebu

Sua Eminenza Cardinale ricardo Vidal (Cardinale emerito di Cebu) con l’immagine

del Santo bambino e con l’attuale rettoredella basilica: P. rodolfo A. bugna O.S.A.

Page 5: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

La prima di queste proces-sioni viene definita la proces-sione “fluviale” e si svolgenella mattinata. Si tratta diuna manifestazione aggiuntaalle celebrazioni durante glianni ’80. Venendo dal portopiù vicino alla Basilica, vieneriprodotta la scena dellosbarco della statua (con unariproduzione della statua ori-ginale del Santo Niño). Dopodi ché la processione si spostaa piedi fino alla Basilica per laricostruzione delle prime ceri-monie battesimali nelle Filip-pine, quella dell’allora capotribù e della regina, assiemeal loro popolo.

Nel pomeriggio dellostes so sabato ha luogo lagrande processione solenne, processione per la quale viene estratta dall’urna, e vestita con preziosiparamenti donati dai devoti, l’immagine del Santo Niño (un tempo la statua originale, poi, a causadelle sue delicate condizioni, una riproduzione fedele, benedetta dal Papa). La statua del Santo Niño ènaturalmente l’attrazione maggiore della processione, alla quale partecipa, con canti e preghiere, unnumero incredibile di devoti.

L’immagine originale del Bambino, originaria probabilmente delle Fiandre, in Belgio, e risalenteagli inizi del XVI secolo, è fatta di legno ed è alta solo 30 centimetri.

In generale, la festa del Santo Niño rappresenta una delle principali attrazioni a Cebu. Alcuni turi-sti stranieri vengono attratti sull’isola, nel mese di gennaio, più per l’aspetto culturale delle celebrazioni,il “Sinulog”, cioè vere e proprie competizioni di danze e preghiere rituali che si svolgono per le stradedella città in omaggio al Santo Bambino. I danzatori si rivolgono con diverse forme di danza/preghieraal Santo Niño, per chiedere una grazia (la guarigione da malattie, il successo di un’impresa), o per rivol-gergli una lode o un ringraziamento. Il “Sinulog” è essenzialmente una danza religiosa, presentata daidevoti quale offerta al Santo Niño. La danza, eseguita davanti ad un’immagine del Bambino o almenodi fronte alla Basilica, può essere eseguita dal devoto in persona o, indirettamente, attraverso le “danza-trici rituali sinulog” che frequentano i dintorni della Basilica.

Da dove viene questa grande popolarità del Santo Niño? È credenza diffusa che il Santo Bambinoabbia avuto un ruolo fondamentale nell’introduzione della fede cattolica nelle Filippine. Nella pratica,la devozione al Bambino si è tramandata, all’interno delle famiglie, di generazione in generazione e,

come si può notare dalle testimo-nianze lasciate dai devoti, il SantoNiño ha concesso numerosissimegrazie e ascoltato le preghiere dimoltissime persone comuni, diogni ceto sociale.

Attualmente vi sono otto membridella comunità agostiniana che vivonopresso la Basilica. Il loro apostolatoprincipale consiste nel provvedere allenecessità spirituali di tutti i devoti chevisitano la Basilica (celebrando le Mes-se, dispensando il Sacramento della ri-conciliazione e dirigendo le diverse orga-nizzazioni che operano all’interno dellaBasilica) e nel diffondere la devozionedel Santo Niño. L’attuale rettore dellaBasilica è P. Rodolfo A. Bugna, O.S.A.

1

– 2

01

1

5

Il Centro Pellegrinaggi del Santo Niño

I devoti durante la festa del Santo Niño di Cebu

Page 6: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Padre Miguel Olaortua Laspra, OSAnominato nuovo vescovo del Vicariato Apostolico di Iquitos (Perù)

Ricardo Blázquez Pérez, già ministro di questa dio-cesi per ben 15 anni, accompagnato dal NunzioApostolico, vescovo Renzo Fratini. Il nuovo vescovoeserciterà il proprio ministero pastorale nel Vica-riato apostolico di Iquitos, Perù, missione affidatapiù di un secolo fa ai frati agostiniani della Provin-cia delle Filippine (Spagna), ed inizierà ufficial-mente la propria attività il 22 maggio prossimo.

Padre Miguel Olaortua Laspra è nato 48 annifa a Bilbao, in Spagna. La sua carriera scolastica ini-zia presso il Collegio Francese di Bilbao, dove fre-quenta i primi anni della scuola elementare. Il cicloprimario, tutta la scuola secondaria, fino al conse-guimento del diploma di maturità, si completanofrequentando, presso i Padri Agostiniani, la scuolasecondaria Andrés de Urdaneta di Loiu (Bizkaia);entrando infine, nel 1981, nel Noviziato tenuto

Il Rev.mo Padre Miguel Olaortua Laspra èstato ordinato vescovo il 16 aprile di quest’annonella Chiesa di San José a Bilbao, in Spagna. Il ve-scovo ordinante era Sua eccellenza reverendissima

fa

mi

Gl

ia

a

Go

st

in

ia

na

6

Il Vicariato apostolico di Iquitos, situato nel nord-est dell’Amazzonia peruviana, nel 1901 venne affidatodalla Santa Sede alla Provincia Agostiniana del Santissimo Nome di Gesù delle Filippine. Il Vescovato hasede nella città di Iquitos che comprende un gran numero di parrocchie, allequali dovrebbero aggiungersene altre due, situate lungo il fiume Marañón, eduna al di là del fiume Tigre. Insieme ai Padri Agostiniani, che con i loro 19 mem-bri presenti nel Vicariato rappresentano il gruppo più numeroso, operano alcunisacerdoti diocesani che lavorano all’interno del Vicariato e che provengono siadal Vicariato stesso che da altre parti del Perù e del mondo. Inoltre sono presentireligiosi e religiose di diverse congregazioni, ai quali si dovrebbe aggiungere unconvento di monache di vita contemplativa, nonché centinaia di agenti pastoralilaici, che collaborano nel portare avanti, lungo le rive dei due fiumi e nella cittàdi Iquitos, il complesso delle attività pastorali di cui si è fatto carico Mons. JuliánGarcía Centeno, il vescovo che lascerà il proprio posto al nuovo successore.

Ordinazione del Mons. Olaortua

Mons. Miguel Olaortua Laspra, OSA

dalla Provincia Agostiniana del Santísimo Nombrede Jésus de Filipinas, nella città di Valladolid.

L’anno seguente emette i voti temporanei nel-l’Ordine di Sant’Agostino ed inizia la sua carrieraecclesiastica nell’Istituto Teologico Agostiniano diValladolid, per concluderla presso la Facoltà diTeologia dell’Università di Deusto, a Bilbao.

Nel 1986 emette i voti solenni e nel 1987 vieneordinato sacerdote dall’allora vescovo di Palencia,Mons. Nicolás Castellanos, anche lui agostiniano.Mandato a Roma, studia presso l’Università Pontifi-cia Salesiana, dove si laurea in Scienze dell’educa-zione, con specializzazione in Pastorale giovanile ecatechesi.

Nel 1990 riceve un incarico di docenza pressola Scuola secondaria San Agustín di Saragozza,dove lavora tutt’oggi presso il Dipartimento dellaPastorale, rivestendo anche diversi ruoli ammini-strativi. Contemporaneamente collabora per la pa-storale diocesana e parrocchiale, come Vicario par-rocchiale della Parrocchia di Santa Rita da Cascia,consigliere del gruppo agostiniano Casiciaco. È do-cente presso la Scuola per catechisti della Diocesidi Saragozza e membro dell’équipe diocesana dellacatechesi della stessa città.

A partire dal 1998 riveste la carica di membrodel Consiglio Provinciale, con il compito di diri-gere, per un periodo di dodici anni, l’area delle at-tività pastorali della Provincia agostiniana del Santí-simo Nombre de Jésus de Filipinas e, a partire dallametà del 2010, anche quella del settore educativo.

Al momento della sua nomina, Padre MiguelOlaortua Laspra, oltre ad essere membro del Consi-glio Provinciale, è anche Priore della Comunità diSaragozza, Preside della scuola secondaria e vicarioparrocchiale.

Page 7: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

(OAE-Organizzazione degli Agostiniani d’Europa)

28 febbraio - 4 marzo 2011

OAE - Incontro dei Superiori delle Circoscrizioni d’Europa

In inglese, il termine “CLARE” (chiaro) - cheè anche il nome della cittadina, in Inghilterra, incui si svolge l’incontro - è praticamente l’inizio diun altra parola “clarity” (chiarezza), che riassumeperfettamente il proposito di vivere nella fede,manifestato nel nostro incontro: una vita di traspa-rente e cristallina fraternità. La seconda parte deltermine, “ITY” (-ezza), contrassegna l’adempi-mento della nostra Regola: “unanimes habitetis indomo”, l’ideale che in questi giorni stiamo cer-cando, con semplicità, di realizzare insieme.

Tutti i nostri incontri iniziano con l’accen-sione della candela che abbiamo ricevuto in dononel corso della visita del Santo Padre in Inghil-terra, simbolo della “luce di Cristo” che sempre ciaccompagna; la condivisione delle esperienze eil dialogo che abbiamo voluto concretizzare inquesti giorni, ci permettono di sentirci veramentefratelli.

Il primo incontro, che è seguito alla cerimo-nia di benvenuto del 28 febbraio, si è tenuto il 1°marzo ed ha affrontato il primo tema: la promo-zione delle vocazioni. Dopo la prima sessione in-troduttiva, abbiamo celebrato l’Eucaristia con lagente del posto, nella cappella della chiesa parroc-chiale del “Buon Consiglio”, situata all’interno delMonastero agostiniano del Convento di Clare(fondato nel 1248), dove si è svolto l’incontro. Èquesto sicuramente il modo migliore per testimo-niare la vita di questa “casa di spiritualità” e l’es-senza stessa del nostro incontro, che vuole affron-tare le preoccupazioni e le speranze dei fratelli edelle sorelle di tutta Europa. Nel prosieguo del-l’incontro, tutti i Provinciali hanno manifestato le

proprie opinioni e illustrato i provvedimenti presinelle 12 province. Il tema trattato nel pomeriggio,invece, era l’organizzazione del Noviziato in Eu-ropa e, quale spunto all’orientamento del futuroNoviziato (interprovinciale) “Beato Stefano Belle-sini”, nel Sud Europa, sono stati presentati gliStatuti e il Piano di formazione, accompagnati dauna proiezione audiovisiva sul Monastero di SantaMaría de la Vid (in Spagna) dove sta iniziando aprendere forma il suddetto Noviziato, con noviziprovenienti dall’Italia, dal Portogallo e dalla Spa-gna. In tale contesto si stanno iniziando a deli-neare le prime difficoltà, ma anche e soprattuttola speranza di riuscire ad integrare nel Noviziatod’Europa, che è interculturale e interlinguistico, iprogetti e i risultati già ottenuti in ciascuno deinostri Paesi.

Il 2 marzo è stata affrontata l’opportunità disvolgere un corso preparatorio per tutti coloroche, in Europa, si stanno accingendo a prendere ivoti solenni, come era stato deciso nel corso delCapitolo Generale Intermedio di Manila (IGC ’10P2). La difficoltà principale sta nel decidere come,dove e quando organizzare tale corso. Stanno arri-vando diverse offerte di luoghi e di approcci daadottare per lo svolgimento del corso, così si èpensato di incaricare dell’organizzazione il Se -gretariato dell’OAE. In aggiunta a ciò, è stataavanzata la proposta di una collaborazione con laformazione permanente (’07 OGC P1).

Nella sessione pomeridiana, ci siamo concen-trati sulla situazione attuale e sulla possibilità dicollaborazione tra i diversi Centri per gli Studi

1

– 2

01

1

7

Priori Provinciali

Il convento di Clare (1248)

Page 8: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

fa

mi

Gl

ia

a

Go

st

in

ia

na

dell’Ordine, con particolare riguardo al-l’istituto Augustinianum di Roma, al Cen-tro Teologico Sant’Agostino (CTSA), nelquale sono impegnate tre diverse Provincespagnole, e il Centro Studi Teologici diValladolid. In tutti e tre i casi, si tratta diistituti di eccellenza a livello internazio-nale e culturale. In questo ambito, meri-tano una particolare menzione anche icentri di Leuven (in Belgio), di Würzburg(in Germania) e quello di Eindhoven (neiPaesi Bassi) nonché l’Istituto di Spiritua-lità Agostiniana di Malta. Un aspetto chesembra particolarmente promettente inquesto contesto è l’esistenza di traduzionidelle opere agostiniane (in inglese, spagnolo, ita-liano, francese e tedesco) in formato digitale, di-sponibili al seguente indirizzo: www.agustinus.it,sito sul quale sono pubblicate la vita, gli scritti, ilpensiero, con le relative implicazioni attuali, diSant’Agostino, ideati e realizzati in collaborazionecon la casa editrice italiana Città Nuova.

In conclusione, a completamento dei temi in-dicati per l’incontro, è stata scelta la città di Pa-lermo per lo svolgimento della prossima assem-blea dell’OAE, che si terrà dall’11 al 17 marzo2012, e verterà sui seguenti argomenti: 1) le voca-zioni in Europa sulla base della radicalità evange-lica e 2) la valutazione del percorso seguito nel-l’OAE.

A scopo informativo, Luciano ha presentatola riunione che si è tenuta a Buenos Aires, in pre-parazione del prossimo Incontro Mondiale degliAgostiniani laici. David ci ha parlato con grandepassione dell’Incontro giovanile agostiniano diLondra (2011), mentre il Padre generale ha pre-sentato la Giornata Mondiale della Gioventù(GMG), che si terrà a Madrid, e le attività agosti-niane previste sia per Madrid che per El Escorial,invitando tutti coloro che intendono parteciparead iscriversi al più presto. La sessione informativasi è conclusa con il commento di Miguel sugli in-

contri dei giovani religiosi dell’Ordine, sofferman-dosi in particolare sull’incontro di quest’anno, daltitolo: “Sulla strada che parte da Emmaus: profon-dità e gioia”.

In effetti, la nostra presenza qui a Clare (nelRegno Unito) riflette esattamente questa speranzadi una vita vissuta in “profondità” e con “gioia”, es-sendo riusciti tutti a “camminare insieme”, nel ri-spetto della Regola del nostro Santo Padre Ago-stino: “unanimes habitetis in domo et sit vobisanima una et cor unum in Deum” (Regola, 1,3). Iparticolari più semplici, come servire ai tavoli, la-vare i piatti, chiacchierare o restare in silenzio,pregare insieme, condividere i pasti o le preoccu-pazioni, sono tutte cose che ci hanno aiutato a “ri-tornare al cuore” e lì condividere e incontrare laVerità. Le escursioni organizzate per l’ultima gior-nata (il 3 marzo) ad Ely e a Cambridge, che cihanno permesso di visitare insieme queste localitàmeravigliose, hanno arricchito, anche dal puntodi vista culturale, la nostra esperienza di fraternità.Naturalmente l’Incontro dei Superiori delle Circo-scrizioni d’Europa si è concluso negli spazi fisicidel Convento di Clare, nel quale dal 1248 al 1538gli Agostinani (o “Austin Friars” come erano chia-mati) testimoniarono la loro fede e la loro spiri-tualità, fino al punto di sacrificare la propria vita, edove, dal 1953 ad oggi, condividono ed offrono unluogo di preghiera ed una esperienza di comunità,sotto la protezione di Nostra Signora del BuonConsiglio, nella parrocchia a Lei dedicata.

Il 4 marzo, dopo aver ringraziato il Signore, cisiamo messi in viaggio, ciascuno per tornare inuno dei 12 Paesi dai quali eravamo partiti solo po-chi giorni prima. Fino al prossimo anno, in Sicilia,abbiamo il compito impegnativo di portare nellenostre Province quello spirito di “Clare-ity”, dichiarezza e di “trasparente fraternità” che ab-biamo vissuto nel Convento di Clare.

Agustín Alcalde, OSA4 Marzo 2011

8

Partecipanti all’incontro di OAE

Chiesa e giardino dell’attuale convento

Page 9: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Dal 9 al 14 gennaio si è tenuta a Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo, l’edizione2011 della conferenza triennale della Federazione degli Agostiniani dell’Africa (AFA). Tema della conferenzaera: Giustizia, Pace e Riconciliazione nell’Africa post-sinodale.

1. Partecipanti

Alla conferenza AFA di Kinshasa hanno partecipato 43 suore e frati agostiniani provenienti da Africa edEuropa. La Curia era rappresentata dal Priore Generale, Rev.mo P. Robert Prevost e dall’Assistente generaleper l’Africa, P. Franz Klein. Ha partecipato attivamente alla Conferenza anche Sua Eccellenza John NamazaNiyiring, OSA, Vescovo della Diocesi di Kano (Nigeria), mentre P. Michele Falcone (della Provincia d’Italia)era presente in rappresentanza della Commissione per le Vocazioni. P. Paul De Wit, Presidente della Federa-zione del Congo ha invece preso parteai diversi in contri nella sua veste diSuperiore Maggiore del Vicariato delCongo.

Hanno preso parte alla Confe-renza AFA di Kinshasa le seguenti con-gregazioni: la Provincia di Nigeria, lacomunità di Annaba, la Delegazionedel Kenya, il Vicariato di Tanzania, lacomunità del Sud Africa, le suore ago-stiniane di Shuwa (Nigeria), le suoreagostiniane del Sud Africa, le suoreagostiniane di Notre Dame (Togo), leSuore di Sant’Agostino (Benin), lesuore agostiniane di Lubumbashi (Rep.Dem. Congo), le suore agostiniane diDungu-Doruma (anch’esse in Congo),nonché il Vicariato del Congo.

2. Le Conferenze

Quattro sono stati gli incontri sul tema della conferenza 2011 “Giustizia, Pace e Riconciliazione nell’Africapost-sinodale”:

1. Il secondo Sinodo Speciale per l’Africa: L’urgente compito dell’evangelizzazione - il nostro servizio afavore della riconciliazione, della giustizia e della pace. A cura del Vescovo John Niyiring.

2. Pace e riconciliazione nel Nuovo Testamento. A cura di P. Guillaume Migbisiegbe, OSA (Congo)3. Giustizia, Pace e Riconciliazione in Africa secondo Sant’Agostino. A cura di P. Stephano Msomba,

OSA (Tanzania)4. La spiritualità agostiniana e la chiamata del secondo sinodo per

l’Africa. A cura di Sr. Justine Ameadam (Benin).

3. Il Congresso vocazionale

A margine della conferenza, si è tenuto, su richiesta di P. JosephOdour, OSA (Kenya), responsabile delle vocazioni in Africa, il Congressovocazionale. Per questo motivo, sono stati invitati a prendere parte alla Con -ferenza anche i direttori delle vocazioni e i formatori. P. Michele è invecevenuto specificamente per questo Congresso, fornendo un eccellente con-tributo sulla situazione attuale delle vocazioni. Dopo la Conferenza, P. BobKaranja, OSA (Kenya) e diversi direttori vocazionali hanno condiviso con ipartecipanti le loro esperienze.

Il Priore Generale P. robert Prevost, OSAcon un giovane professo

Partecipanti alla Conferenza 2011 a Kinshasa

AFA 2011Conferenza della Federazione degli Agostiniani dell’Africa

Kinshasa, Repubblica democratica del Congo

Page 10: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

4. Le principali questioni emerse dalle diverse discussioni

1. La coesistenza pacifica di Cristianità e Islam.a. Una coesistenza pacifica di queste due religioni è certamente possibile. Vi sono segni positivi da

parte musulmana in Algeria. Cfr. P. Raphael Abdilla Annaba.b. Una coesistenza pacifica e un dialogo aperto tra le due religioni sono tuttavia ancora un’illusione,

almeno per il momento. Cfr. OSA / Nigeria.

2. Il ruolo che l’Ordine di Sant’Agostino, con il suo carisma anima una cor unum, può svolgere inun’Africa dilaniata dai conflitti e ancora estremamente bisognosa di sviluppo, di giustizia e di pace.

3. Le difficoltà finanziarie delle circoscrizioni e il costo dei trasferimenti all’interno dell’Africa non fa -cilitano certamente la realizzazione di attività comuni fra le diverse circoscrizioni.

4. L’unione degli Agostiniani attraverso tutto il Continente, rispetto alla formazione, allo scambio dipersonale e ad altri programmi e progetti ... rafforzerà l’Ordine agostiniano e lo renderà più efficace.

5. Altre attività nell’ambito della Conferenza

1. Serata culturale al Convento Santa RitaMercoledì 13 gennaio si è tenuta una cena ed una serata culturale presso il Convento Santa Rita di Kin-

shasa. La serata, animata dal gruppo musicale “The Scholastics and the Bees Music Group of St. Rita”, è stataun vero successo. Ringraziamo dun-que la comunità Santa Rita di Kin-shasa per i piacevoli momenti offertiai partecipanti dell’AFA.

2. Gita all’Orto botanicoI partecipanti a questa gita han-

no visitato l’orto botanico di Kinsan-tu, a 130 km da Kinshasa. A parte losgradevole inconveniente del ritardodel pullman e delle gomme a terra, èstato possibile avere un assaggio diquella che è la realtà del Congo al difuori della capitale, con la sua mera-vigliosa vegetazione e le particolarivarietà presenti nel giardino botani-co di Kinsantu. Sulla via del ritorno,è stata fatta una sosta per una visitaalla grande Cattedrale di Kinsantu,attualmente in fase di restauro.

6. I principali successi della Conferenza Kinshasa 2011

Su impulso del Priore Generale, è stato elaborato un atto istitutivo per la creazione dell’Unione degliAgostiniani dell’Africa, con l’obiettivo di realizzare una maggiore cooperazione nella formazione, l’utilizzocondiviso delle risorse umane a disposizione nonché l’avvio e l’implementazione di progetti e programmicomuni.

7. Il nuovo Consiglio dell’AFA e la prossima Conferenza

Il nuovo Consiglio dell’AFA è composto da:

1. Presidente: P. Hyacinth KANGYEP, Provinciale di Nigeria2. Vice presidente e tesoriere: Sr. Francisca ABORENG, Madre superiora delle Suore Agostiniane di

Shuwa (Nigeria).3. Segretario: P. MIGBISIEGBE Guillaume, Priore della comunità di Santa Rita (Congo).

La prossima Conferenza AFA (2014) si terrà (salvo imprevisti) a Lome, TOGO.Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito in qualunque modo all’organizzazione di questa Con-

ferenza.P. Michel Mivunguba, OSA.

Presidente Emerito.

10

fa

mi

Gl

ia

a

Go

st

in

ia

na

I partecipanti della conferenza celebrano i vespri con la comunità della casa di formazione a Kinshasa

Page 11: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Dal 10 al 14 gennaio 2011 si è tenuto a Roma un incontro dei Segre-tari delle Circoscrizioni dell’Ordine agostiniano. Hanno partecipato 25 se-gretari. Durante l’incontro è stata presentata e distribuita la terza edizionedel “Manuale per segretari”. Il Segretario Generale dell’Ordine, P. MiguelA. Martín Juárez OSA e il Procuratore Generale dell’Ordine hanno trattatodei principali aspetti del lavoro amministrativo dei segretari: struttura dell’ Or-dine e delle circoscrizioni, ammissioni, dispense, aspetti pratici e canonici disituazioni delicate (espulsioni dall’Ordine, abusi sessuali, situazioni irregolaridi alcuni religiosi....), come anche dell’archivio corrente e il trattamento e laconservazione di documenti. L’Archivista Generale dell’Ordine, P. Luis MarínOSA ha offerto una visita guidata dell’Archivio Generale dell’Ordine.

Questa primavera, le monacheagostiniane italiane di vita con-

templativa hanno ottenuto visibilità nei notiziarigrazie a Suor Rita Piccione, incaricata dal PapaBenedetto XVI di scrivere le meditazioni per laVia Crucis che si è svolto Venerdì Santo nel Co-losseo. Suor Rita è Presidente della Federazioneitaliana dei monasteri di vita contemplativa ed èattualmente residente nel Monastero dei SantiQuattro Coronati a Roma. Dopo aver accettatol’invito del Santo Padre, comunicatole dal Cardi-nale Segretario di Stato, Suor Rita ha chiesto aduna consorella, Suor Elena Manganelli, del Mo-nastero di Lecceto, di preparare i disegni che illu-streranno il libretto delle meditazioni.

In un’intervista, pubblicata sull’edizione inlingua italiana de L’Osservatore Romano del 6aprile, Suor Rita ha affermato di aver tratto ispi-razione nella preparazione deltesto da un’insolita fonte: ungufo di legno, regalatole dallemonache di uno dei monasteriappartenenti alla Federazione,nelle Filippine. “Potrà sembrarestrano ma proprio i suoi occhiabituati a guardare nel buio chelo circonda, hanno guidato lamia ispirazione. È stato proprioguardando a quel gufo, pen-sando alla sua capacità di ve-dere nel buio che ho trovato lachiave, spero giusta, per le medi-tazioni da proporre. Se essa rap-presenta la notte, allora è neces-sario ricercare il volto di Dio che

illumina anche le tenebre più fitte… Questo uc-cello notturno, dagli occhi grandi e luminosi perscrutare la notte, mi richiamava continuamentea ricercare il volto stesso di Dio, perché solo congli occhi di Dio la notte può diventare luce. E laVia della Croce non è forse un tratto di notte?”

Suor Rita non è la prima donna, né la primamonaca, alla quale sia stato chiesto di prepa-rare le meditazioni per la Via Crucis, ma è, que-sto sì, la prima Agostiniana, per cui parte dell’in-tervista è stata dedicata proprio al temadell’influenza di Sant’Agostino sui suoi testi. “…la presenza di Agostino - questo «buon compa-gno di viaggio» come il Papa lo ha definito nel-l’udienza del 25 agosto scorso - si respira nellosguardo rivolto all’umanità del nostro Salvatore,alla sua umiltà; si respira nel richiamo, più o

meno costante, della verità e inalcune brevi espressioni del ve-scovo di Ippona che trapuntanoqua e là il testo. Anche il temadella verità è un punto di incon-tro, di sintonia, tra il Papa eAgostino: la ricerca sincera dellaverità ha portato Agostino a Dio,il servizio della verità è semprestato l’anima del ministero di Jo-seph Ratzinger”.

Sarà forse una coincidenza,oppure no, quest’anno la Pa-squa cade proprio il 24 aprile, an-niversario del battesimo ricevutoda Sant’Agostino nel 387 adopera del Vescovo Ambrogio.

1

– 2

01

1

11

Una suora Agostiniana

ai piedi della Croce

Incontro di Segretari dell’Ordine di Sant’Agostino10-14 gennaio 2011, Roma

Page 12: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

‘Anno Santo del 1950 fu un anno di grazia perla vita contemplativa. Proprio in quell’anno, infatti,Papa Pio XII promulgò la Costituzione ApostolicaSponsa Christi, con la quale si cercava di adattare l’isti-tuto delle monache di clausura alle nuove situazionicontemporanee.

Le misure pratiche indicate nella Sponsa Christi-vanno in tre direzioni: ricordare alle religiose che laloro è una vocazione interamente apostolica (SCh38), dare maggior rilievo al lavoro, quale mezzo disostentamento del Monastero, e superare l’isola-mento dei monasteri stessi dando vita a Federazioniche, secondo le indicazioni della medesima Costitu-zione Sponsa Christi, nonché dell’Istruzione Inter Prae-clara la seguì per la pratica applicazione della prima,dovrebbero raccogliere monasteri del medesimo Or-dine e osservanza.

Le Federazioni “Nostra Signora del Pilar e SanTommaso di Villanova” (all’interno del cui consiglio fe-derale viene svolto il servizio di segreteria) e quella di“Nostra Signora del Buon Consiglio e San Alonso deOrozco”, in Spagna, assieme alla Federazione italiana,riuniscono la maggioranza dei monasteri di vita con-templativa del nostro Ordine. La nostra Federazioneè composta da 19 monasteri, di cui quindici in Spa-gna, due in Ecuador, uno in Cile e uno in Perù. Le166 suore (comprese quelle che sono ancora nellafase della formazione iniziale) che vivono nei mona-steri situati nelle regioni del Nord e dell’Est dellaSpagna conducono una vita ritirata, dedicata al silen-zio, alla preghiera, all’interiorità, allo studio e allavita comune, alla sequela dei passi tracciati dal nostroSanto Padre Agostino.

Dal 18 al 22 ottobre si è tenuta a Saragozza la XAssemblea federale ordinaria della Federazione di“Nostra Signora del Pilar e San Tommaso di Villa-

nova”, cui hanno partecipato 25 consorelle, prioressee delegate, provenienti dai diversi monasteri di mo-nache agostiniane appartenenti alla Federazione delNord-est di Spagna, alla presenza dell’assistente reli-gioso, P. Alejandro Moral, OSA. Il Capitolo ha avutoinizio con la l’Eucaristia, durante la quale è stato in-vocato l’aiuto dello Spirito Santo affinché riuscissimoa realizzare i compiti affidatici, con atteggiamento ge-neroso e aperto, cercando il bene maggiore al servi-zio del Regno di Dio. La Presidentessa della Federa-zione, Suor Maria Gracia Flor, ha illustrato lo statoattuale della Federazione e gli eventi più significativiche hanno caratterizzato gli anni dal 2004 al 2010.Dopo il resoconto dell’Economa della Federazione ele domande circa le informazioni fornite dalle di-verse comunità, i lavori sono proseguiti con l’ele-zione della nuova Presidentessa della federazione. P.Alejandro ha rivolto una breve esortazione all’Assem-blea, ringraziando M. Maria Gracia Flor per il suo ser-vizio, prestato con semplicità e generosità.

Dalla votazione per l’incarico di Presiden-tessa è risultata, a maggioranza assoluta, SuorNatividad Salvador. Incarico che si è ufficializ-zato formalmente con una cerimonia all’in-terno della cappella. Cerimonia che ha visto in-tonare il canto del Te Deum e condividere unabbraccio fraterno, un segno di vera comunioneda parte di tutte le partecipanti al capitolo.

Una volta concluse le votazioni, si è passatoall’esame dei temi proposti in fase di convoca-zione dell’Assemblea: la Ratio Formationis, laformazione iniziale e permanente, il futurodelle comunità, la pastorale vocazionale, il bol-

fa

mi

Gl

ia

a

Go

st

in

ia

na

2010 ASSEMBLEA FEDERALEDELLE MONACHE AGOSTINIANE

Federazione di Nostra Signora del Pilar e San Tommaso di Villanova

12

Le partecipanti all’assemblea

Page 13: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

1

– 2

01

1

13

lettino “Anima Una”, gli aiuti economici alle comu-nità, la proposta del Capitolo Generale intermediodell’Ordine per le nostre comunità di vita contem-plativa, la figura giuridica della Federazione...

Durante la celebrazione eucaristica del 21 otto-bre, abbiamo voluto ricordare le sorelle defunte nelcorso degli ultimi sei anni e rivolgere un particolarepensiero anche a P. Mariano Martín, che fu nostroAssistente negli anni dal 1999 al 2002. Al terminedella giornata, dopo la firma degli Atti, si è tenutauna piccola festa. Il giorno del 22 si è concluso con lacelebrazione dell’Eucaristia, rendendo grazie a Dioper tutto ciò che avevamo vissuto in quei giorni, lacondivisione fraterna e lo stimolo ricevuto a viverenella speranza e nell’apertura verso gli altri.

Sr. Cecilia Torres, OSASegretaria

Italia – Mons. Giovanni Scanavino, OSA

Il 5 marzo 2011, Papa Benedetto XVI ha nominato MonsignorGiovanni Scanavino, O.S.A. vescovo emerito della diocesi diOrvieto-Todi. Successivamente Mons. Scanavino è stato nomi-nato, dalla Conferenza Episcopale Italiana, Presidente dellaFederazione Italiana Esercizi Spirituali.

“Con questa nomina confermiamo la stima e la considera-zione per il nostro confratello” ha dichiarato Monsignor MarianoCrociata, Segretario Generale della Conferenza. Al momentodella sua nomina a vescovo, nel 2003, Monsignor Scanavino eraPriore della Provincia italiana, carica che rivestiva dal 2000. Prima ancora era statoPriore di diverse comunità in Italia, Assistente Generale dell’Ordine e Maestro dei Professi.

Notizie Brevi

Perù – Mons. Julian García Centeno, OSA

Il 2 febbraio 2011 è stato annunciato che il Santo Padre haaccettato la rinuncia al governo pastorale del VicariatoApostolico di Iquitos (Perù), presentata dal Sua Eccellenza Mons.Julian Garcia Centeno O.S.A., per raggiunti limiti di età. IlVescovo Centeno aveva fatto la sua professione solenne per laProvincia del Santissimo Nome di Gesù delle Filippine nel 1954,era stato ordinato sacerdote nel 1958 e vescovo nel 1989.

Anch’egli ha servito l’Ordine come Assistente Generale e,prima ancora, come Priore Provinciale della sua provincia. Il suo posto al Vicariato diIquitos è stato assunto dal Rev. P. Miguel Olaortua Laspra O.S.A., della cui nomina vienedato conto in questa stessa edizione di OSA INT.

P. Alejandro Moral, OSA con il Consiglio della Federazione

Page 14: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Vivere nell’amoreLa Regola di Sant’Agostino per la vita comuni-

taria ha rappresentato il tema centrale dei nostrimomenti di riflessione durante il soggiorno che, an-che quest’anno, abbiamo organizzato presso il mo-nastero di San Gimignano. Dopo un’introduzionegenerale alla Regola, abbiamo approfondito, in par-ticolare, quelli che potevano essere gli insegnamentiche potevamo trarre da questi scritti nell’ambito del-la vita quotidiana nel nostro territorio, i Paesi Bassi.

San Gimignano ci offre l’opportunità di speri-mentare uno stile di vita semplice: lavorare insieme,consumare i pasti in spirito di comunità, passare ilnostro tempo libero in compagnia gli uni degli altried insieme pregare. L’impostazione della vita quoti-diana nel monastero ci cattura con la sua semplicitàe ci permette di riposare e meditare. In ogni attivitàche svolgiamo si crea l’opportunità di riflettere sullavita nei suoi aspetti più generali e, in particolare,sulla vita personale di ciascuno di noi. Tornati neiPaesi Bassi, ci siamo soffermati sulle intuizioni e sul-le idee che il nostro soggiorno a San Gimignano ciaveva ispirato.

Ogni due anni, un gruppo proveniente dalla par-rocchia di Lindenholt, nei Paesi Bassi, si reca a San Gi-mignano. Nel 2010 ha avuto luogo il loro quinto sog-giorno, in occasione del quale hanno avuto modo diriflettere sulla Regola di Sant’Agostino, una Regola peruna vita di comunità. Poiché anche il loro gruppo rap-presenta una forma di comunità, la riflessione è stata in-centrata su quanto potevano imparare, come gruppo, daquesta Regola. Tornati a casa, hanno messo per iscrittol’esperienza fatta e le loro riflessioni. Ian Wilson, uno deifrati della comunità permanente di San Gimignano hapartecipato a questa riflessione.

14

fa

mi

Gl

ia

a

Go

st

in

ia

na

An Outline of New Testament Spirituality(Lineamenti di spiritualità neotestamentaria)

P. Prospero Grech, OSA - Eerdmans Pub. Co.

In questo piccolo volume P. Grech prende in esame un gran numero di

testi biblici, tra cui la Genesi, i Salmi, i Vangeli sinottici, le lettere di San Paolo,

la lettera agli Ebrei, il Vangelo di Giovanni, le sue lettere e l’Apocalisse, rivelan-

do quella che è stata la risposta spirituale della Chiesa ai doni di Dio in cia-

scuno di questi testi, la risposta ereditata rispetto all’alleanza con Israele del-

l’Antico Testamento, la risposta alla predicazione di Gesù, al mistero Pasquale

della sua morte e resurrezione e a Cristo come Luce del mondo, ed infine la

risposta a quello che è il suo ruolo nella storia così come manifestato negli

Atti e nell’Apocalisse. Intrecciando assieme tutti questi diversi aspetti teologi-

ci, Grech traccia i contorni di una spiritualità cristiana dinamica, seppure con-

templativa, una spiritualità che non solo ha impregnato la chiesa neotesta-

mentaria, ma che continua ancora oggi ad animare la vita dei cristiani.

PUBBLICAZIONI

Alcune parrocchiani da Lindenholt, Paesi bassi con P. brian e Loretta (cuoca).

Page 15: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

In primo luogo, abbiamo acquisito una chiaraconsapevolezza dell’importanza dell’uguaglianza fragli uomini. La Regola dice infatti che ognuno di noiha le proprie necessità, ma che non tutti godonodella stessa buona salute, non tutti hanno lo stessovigore fisico. All’interno del nostro gruppo, dun-que, abbiamo operato una distinzione tra alcunemansioni più leggere che bisognava svolgere e i la-vori che invece richiedevano una maggiore forza fi-sica. Questi ultimi, come ad esempio il trasporto dimateriali pesanti o l’aratura del giardino, sono statiassegnati alle persone che, all’interno del gruppo,erano fisicamente più forti. Successivamente, duran-te i pasti, ci si è accorti che queste persone, che svol-gevano i lavori più duri, avevano anche bisogno dimaggiori quantità di cibo. L’aspetto più importantedi tutto questo, tuttavia, è stato che non si è manife-stata alcuna forma di invidia all’interno del gruppo:coloro ai quali erano stati assegnati i lavori più duri,lo facevano con amore, consapevoli di essere in gra-do di farlo e coscienti anche del fatto che il resto delgruppo stava svolgendo qualche altro lavoro ugual-mente utile. La distribuzione delle mansioni, dun-que, non ha prodotto alcun tipo di gerarchia, ma èservita unicamente a trovare per ciascuno la giustacollocazione.

Nella Regola Sant’Agostino ci esorta ad agirein nome dell’amore per gli uomini e dell’odio per ilpeccato, ed è proprio questa la seconda grande in-tuizione che il nostro soggiorno a San Gimignanoha prodotto. Ogni gruppo e ogni comunità è forma-ta da diversi membri che, pur non essendo ugualitra loro, si equivalgono in tutto e per tutto. Ciascu-no, infatti, contribuisce con il proprio talento, lapropria forza e la propria saggezza, mettendoli alservizio del gruppo o della comunità. Ciononostan-te, questo apporto si può realizzare solo quando imembri non sono portati a giudicarsi reciproca-

mente. Questo non significa na-turalmente che non debbano es-serci divergenze di opinione o di-scussioni di alcun genere, masemplicemente che ognuno vie-ne accettato per ciò che è. PerchéDio dimora in ciascuno di noi.

Facendo tesoro di questi in-segnamenti, ognuno di noi acqui-sta un proprio ruolo ed una pro-pria collocazione ben precisa,senza dover lottare per acquisirli,dal momento che tale ruolo ci èstato affidato da Dio stesso. Ed èall’interno di tale ruolo cheognuno può sviluppare le pro-prie capacità, le proprie facoltà, ipropri talenti, e riuscire ad esserepienamente se stesso. Questa rea-

lizzazione di noi stessi sviluppa in noi un senso digratitudine ed apre uno spazio all’amore, un amoreche è creativo e che ci permette di essere un cuoresolo e un’anima sola protesi verso Dio.

La vita semplice che abbiamo condotto a SanGimignano ci ha offerto lo spazio per una vera cre-scita spirituale. Sebbene i principi di cui abbiamoparlato finora possono sembrare piuttosto comples-si in se stessi, a San Gimignano si sono manifestati erealizzati in modo molto naturale, aiutando ognunodi noi a sperimentare una crescente ricchezza spiri-tuale.

Sta ora ad ognuno di noi vivere questa ricchez-za anche al di fuori delle mura del monastero. Ilmondo è pieno di amore, gratitudine e perdono.Vivendo questi sentimenti nelle nostre vite persona-li saremo in grado, anche come gruppo, di crescereulteriormente fino ad arrivare a vivere pienamentenell’amore di Dio.

1

– 2

01

1

1515

I giovani di Lindenholt davanti alla Chiesa di Sant’Agostino insieme ai frati della comunità.

Tre giovane da Lindenholt

Page 16: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

16

UNA COMUNITÀ CREATIVA PER I FRATI INFERMINel 2010 la Provincia agostiniana del Midwest (Chicago)

ha intrapreso quella che potrebbe rivelarsi un’avventura senzaprecedenti: la costituzione di una nuova comunità agostiniana al-l’interno di una struttura sanitaria non agostiniana a Lemont, nel-l’Illinois. La struttura si chiama Franciscan Village (Villaggio Fran-cescano) e la comunità che attualmente vi risiede è statadedicata al Beato Stefano Bellesini, scelto in virtù del suo bennoto e coraggioso ministero in favore degli ammalati della suaparrocchia a Genazzano, in Italia.

La decisione di intraprendere un progetto così particolare èstata presa dopo approfondite ricerche e dibattiti e, naturalmente,dopo aver sentito il parere del National Religious Retirement Offi-ce (Ufficio nazionale di previdenza per il clero). Questa organiz-zazione si occupa, sotto gli auspici della Conferenza dei Vescovicattolici degli Stati Uniti, del coordinamento a livello nazionaledella raccolta annuale a favore del Fondo previdenziale per il cle-ro, nonché di fornire assistenza finanziaria agli istituti religiosi chene hanno diritto, per le esigenze di tipo pensionistico e previden-ziale. L’organizzazione ha dunque fornito un esperto moderatoreed ha provveduto ad istruire il processo di consultazione per l’inte-

ra Provincia, che includeva la richiesta di un parere a riguardo ad ogni singolo membro della Provincia stessa, non-ché lo sviluppo di una “Convenzione per l’assistenza agli anziani”, iniziative queste che hanno preceduto e suppor-tato la decisione di costituire il Convento Bellesini. Lo scopo finale era quello di trovare un luogo dove i fratiammalati e infermi, che avevano bisogno di assistenza medica, potessero ricevere le migliori cure e le attenzionipiù adeguate, senza dover rinunciare alla gioia ed al conforto familiare che la vita di comunità agostiniana assicu-ra. In precedenza, i frati bisognosi di cure particolari venivano trasferiti presso il Tolentine Monastery di OlympiaFields, una struttura molto grande, originariamente destinata ad ospitare una casa per gli studenti di filosofia dellaProvincia. Recentemente, tuttavia, la Provincia si è vista costretta a prendere la decisione di vendere il monastero,divenuto ormai troppo dispendioso da mantenere, con il conseguenteabbassamento della qualità delle cure offerte ai frati infermi, cosa che hareso talvolta necessario il loro ricovero in case di cura e di riposo. Il Vil-laggio Francescano è una struttura che mette a disposizione servizi sani-tari a tutti i livelli, dall’accoglienza degli anziani autosufficienti all’assi-stenza sanitaria ai pazienti non autosufficienti. Questa nuovasistemazione permette ai membri del Convento Bellesini di pregare,mangiare insieme e socializzare ogni giorno. Inoltre, la struttura è dive-nuta ormai un luogo dove molti dei frati che risiedono all’interno del Vil-laggio Francescano svolgono il loro ministero.

Il National Religious Retirement Office degli Stati Uniti ha ricono-sciuto questa iniziativa della Provincia e sta progettando di presentare lacomunità agostiniana nella sua relazione annuale e all’interno dei propriopuscoli. Il Provinciale, Padre Bernie Scianna, ritiene che tutto questo siauna forte asserzione dell’impegno agostiniano per un’assistenza di qua-lità all’interno di un contesto di comunità per i propri confratelli.

In occasione della dedicazione della nuova comunità, il 27 agostodello scorso anno, i frati della Provincia si sono ritrovati, assieme ad uncentinaio di persone tra benefattori ed amici, nella cappella del Villaggioper la preghiera serale e per una visita agli ambienti della comunità, cuiha fatto seguito un piccolo ricevimento. Alla sua apertura, il Conventodel Beato Stefano era costituito da cinque frati, che in precedenza aveva-no ricevuto assistenza in altre strutture, nonché tre frati assegnati alla co-

16

fa

mi

Gl

ia

a

Go

st

in

ia

na

Il Priore Provinciale di Chicago, P. bernard Scianna, OSA, durante il rito della dedicazione della nuova comunità

Mons. John McNabb, OSA con altri confratelli durante il rito

P. Scianna saluta alcuni giovani studenti

Partecipanti alla ceremonia della dedicazione nella cappella di Franciscan Village

Page 17: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

1

– 2

01

1

17

munità per svolgervi un servizio di assistenza e di supporto in loco.

17

IL MINISTEROALL’INTERNODELL’ESPE-RIENZA FOR-MATIVA

A PAPUA, IN-DONE-SIA.

Sintesi tratta da

un articolo di An-

ton Tromp, O.S.A.L’Ordine di San-

t’Agostino è presentein più di quaranta na-zioni e, all’internodella regione di Asia-Pacifico, in Indonesia,India, Giappone, Co-rea, Filippine, Tailan-dia e Australia.

Nel 1953 la Provincia olandeseha introdotto l’Ordine in quellache ora è la zona di Papua Occi-dentale, in Indonesia, dove, nelmarzo del 2011, la delegazioneagostiniana contava un totale diventiquattro frati di voti solenni(14 sacerdoti, tre frati laici e setteancora in fase di formazione ini-ziale), ventitré di voti semplici,cinque novizi e sette postulanti.

Fatta eccezione per i tre fratianziani, di origine olandese, glialtri cinquantasei so no tutti indo-nesiani di nascita. Queste statisti-che indicano chiaramente che ilfuturo della Delegazione è nelle

mani della comunità locale e, diconseguenza, la formazione deicandidati è un fattore fondamen-tale per l’efficacia e l’ulteriorecrescita di tale comunità.

In questo contesto, è stato de-ciso che i candidati non debbanostudiare in modo continuativoper un certo numero di anni,cosa che li porterebbe ad essere

in qualche modo isolati dalmondo, ma debbano, al contra-rio, intervallare lo studio con deiperiodi di attività pastorale atempo pieno. È presumibile, pe-raltro, che tale esperienza pasto-rale possa essere fonte di idee espunti che accrescano ancor piùil desiderio allo studio e faccianoin modo che l’oggetto stesso delloro studio sia più vicino alla vitadelle persone per le quali preste-ranno un giorno il loro servizio.

Dei ventisette professi agosti-niani che sono attualmente sullavia del sacerdozio, la dupliceesperienza di studio e ministero

pastorale vissuta da Paulus Wil-lem Ulipi (chiamato familiar-mente Jaap) è proprio un esem-pio riuscito di questa nuovaimpostazione.

Jaap, il più giovane di sette fra-telli, è un uomo di trentatre anni,nato all’interno di una famigliacattolica nelle isole Talaud, inuna zona dell’Indonesia situata al

nord dell’equatore,nel Mare di Celebes,tra la parte nord diCelebes e la punta piùmeridionale delle Fi-lippine. Nel corsodella sua infanzia, lafamiglia si trasferiscenella città di Manado,dove Jaap frequentaun seminario minore,svolgendo prima il no-viziato e poi il teolo-gato, per un anno, al-l’interno di un altroordine religioso.

Nel febbraio del2011, lasciato il teolo-gato, si trasferisce

nella Papua Occidentale, dove la-vora, per un periodo di diecimesi, come cuoco presso una so-cietà petrolifera, come falegnamee contadino in una piantagionedi palme da olio per altri dueanni, per poi andare ad insegnarel’inglese per un anno presso unascuola media cattolica nel villag-gio di Tofoi, nella regione dellaBaia di Bintuni, nella Papua Occi-dentale. Lì conosce un agosti-niano che si trova in visita inquella zona decidendo, pocotempo dopo questo incontro, dientrare nell’Ordine degli Agosti-niani.

Jaap con gli studenti

Page 18: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Avendo in mente questoobiettivo, come periodo di postu-lantato accetta l’invito a trasfe-rirsi presso l’Ostello per Studentidi Sant’Agostino a Sorong, pre-stando assistenza al ministero de-gli Agostiniani che già vi risiede-vano. A questa esperienza faseguito l’anno di noviziato nel2005, svolto assieme ad altri trecandidati a Biara Tagaste, Sorong.

Jaap trascorre quindi il pe-riodo dal 2006 al 2009 dedican-dosi ancora allo studio per il sa-cerdozio e vivendo nellare sidenza ago stiniana di BiaraKasisiakum, a Waena, nelle vici-nanze di Jayapura e studiandopresso il seminario STFT (Seko-lah Tinggi Filsafat Teologi), neipressi di Abepura.

La sua prima esperienza pa-storale a tempo pieno si svolgenell’arco di dodici mesi, dall’ago-sto del 2009 al luglio del 2010,quando viene mandato ad assi-stere il ministro agostinianopresso la remota parrocchia diYuruf, situata nell’interno dellaregione, non lontano dal confinemontuoso che divide Papua Oc-cidentale dalla vicina nazione diPapua Nuova Guinea. La parroc-chia di Yuruf copre un territoriodi circa 2.000 chilometri quadratied è scarsamente popolata, console 500 persone concentratenella cittadina di Yuruf e le re-

stanti sparse in una serie di vil-laggi isolati. La popolazione to-tale della parrocchia è di solo1.500 persone, con una media dimeno di un’unità per chilometroquadrato.

I villaggi sono collegati darozzi tratturi e sentieri che attra-versano la fitta giungla tropicale.Al di fuori della cittadina di Yu-ruf, la maggior parte della genteè dedita ad un’agricoltura di sus-sistenza e l’intera parrocchia è at-traversata da non più di trentachilometri di strada, percorribilecomunque solo da veicoli fuori-strada. Le attività pastorali all’in-terno del territorio parrocchiale,che Jaap svolge autonomamenteo in affiancamento al parrococom prendono alcune opportu-nità di formazione religiosa, lapreparazione della liturgia, ilconforto agli ammalati e il lavorocon i giovani e con un gruppo didonne. Jaap ha detto di questaesperienza: “Amavo fare trekkingnella foresta tropicale, ma tal-volta dovevo nascondere il miodisappunto quando mi rendevoconto che i parrocchiani che in-contravo in quei luoghi non ri-spondevano in modo molto par-tecipativo alle iniziative e agli in-contri di preghiera”.

L’esperienza a Yuruf è statadunque piena di sfide per Jaap,che afferma: “Mi sentivo accet-

tato e stimato dagli indigeni, fra-telli che vivono nella povertà. Sitratta di gente ‘semplice’, chevive in una regione remota e iso-lata, e che ha bisogno di essereaccompagnata, di avere qual-cuno che condivida la loro vita,in modo da poter scambiare conloro fede e sentimenti di fratel-lanza. Da queste persone gentilipossiamo imparare davvero l’es-senza della vita, le cose più pro-fonde e fondamentali”.

Dopo aver completato la ri-cerca sul campo al seminarioSTFT, su questo anno di praticapastorale a Yuruf, e dopo averfatto la professione dei voti so-lenni, verso la fine del mese diagosto del 2010, Jaap si reca di-rettamente alla Scuola media su-periore di Villanova, a Susweni,dove inizia ad insegnare l’indo-nesiano e l’inglese per un totaledi sedici ore settimanali.

In una riflessione più ampia,Jaap ha detto: “Chiunque è ingrado di dire grandi cose su ciòche gli altri si aspettano da lui,ma non sempre si è in grado direalizzare questi progetti. Vi-vendo tra la gente e condivi-dendo con loro la vita di tutti igiorni, posso provare ad essere

fa

mi

Gl

ia

a

Go

st

in

ia

na

18

Fra Paulus Willem Ulipi O.S.A.“Jaap”

Jaap durante una lezione

“Jaap”

Page 19: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

LE SOPPRESSIONI DEL SECOLO XIXE L’ORDINE AGOSTINIANO

A cura di Luis Marín de San Martín, OSA - 792 pagine

Institutum historicum Augustinianum, roma 2010

L’opera è una raccolta di ventinove relazioni svolte nel corso del Congresso dell’Istituto Storico

Agostiniano, tenutosi dal 19 al 23 ottobre del 2009, presso l’Istituto Patristico di Roma. Come indi-

cato chiaramente già nel titolo, il materiale prende in esame la soppressione degli istituti religiosi,

avvenuta nel XIX secolo, con i suoi effetti sulla vita dei frati e le sue conseguenze per l’intero Ordi-

ne. In questo modo, trovano risalto nel libro anche quelle parti dell’Ordine che non vennero di-

rettamente colpite dal fenomeno. Nel testo, ogni relazione è pubblicata nella lingua originale: spa-

gnolo, italiano, inglese, tedesco.

più sincero e posso aiutare a costruire la comunità dalle sue fondamenta”.

Per concludere, Jaap ha commentato: “Per il mese di agosto del 2011 sarò di nuovo al semina-rio STFT di Abepura per un ultimo periodo di studio a tempo pieno, cui seguirà un periodo didiaconato di sei mesi, prima di iniziare a pensare al sacerdozio. Mi trovo davvero molto bene quia Villanova e se l’Ordine me lo chiedesse, ci tornerei volentieri da sa-cerdote. Sarebbe un’opportunità davvero meravigliosa per me”.

1

– 2

01

1

PUBBLICAZIONI

PUBBLICAZIONI

19

Page 20: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

20

fa

mi

Gl

ia

a

Go

st

in

ia

na

ENCUENTROS DE FE. Horizontes de nueva evangelización(INCONTRI DI FEDE. Orizzonti di una nuova evangelizzazione)

Vicente Domingo Canet Vayá, OSA, editore - 439 pagine

Centro Teológico San Agustín, Madrid 2011

NORANGNARANG,

una casa famiglia perragazzi.

Il volume raccoglie i diversi documenti presentati

nel corso della XIV edizione delle Giornate

Agostiniane, celebrate nel Colegio San Agustín, a

Madrid, il 12 e 13 marzo del 2011. “Le relazioni sono

incentrate su tre argomenti principali: Le giornate della

fede, gli ambiti della fede e i luoghi della fede. I diversi

oratori analizzano e illustrano, partendo dalle loro

riflessioni e dalle proprie esperienze, i differenti ambiti

evidenziati, facilitando in questo modo l’accesso allo

studio di una e la comprensione del suo significato

concreto per la società attuale... Con la pubblicazione

di questa opera, il Centro Teológico San Agustín

desidera aggiungere un granello di sabbia all’impegno

collettivo di annunciare la Buona Novella del Vangelo”.

http://www.agustinosctsa.com

Alcuni membri della Delegazione della Corea con P. brianbuckley O.S.A. (Provincia di Australia, il quarto dalla destra)

Page 21: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Il primo coreano professo di voti solenni a lavo-rare all’interno della Delegazione di Corea dell’Or-dine di Sant’Agostino è Barnabas Kim, un frate con-verso. Quando, alla sua vocazione, si è aggiunta larichiesta di altre tre persone, interessate ad entrarenell’Ordine come conversi, si è venuta naturalmentea creare la necessità di pensare ai possibili apostolatifuturi per questi frati. Studiando tutti nell’ambitodell’assistenza sociale, nel 2000, spinti dall’interesseparticolare di Fra Barnabas, hanno fondato una pic-cola casa famiglia per ragazzi, in un edificio situatoalle spalle dell’attuale convento di Incheon.

Grazie alla sua specializzazione in scienze del-l’assistenza sociale, Fra Barnabas aveva tutti i requi-siti per portare avanti un’iniziativa del genere. Findall’inizio, l’idea era quella di mantenere il pro-getto su scala ridotta, creando una vera famiglia enon un istituto, una vera e propria “casa” dunque.Di qui anche il nome dato al progetto, NorangNarang, che significa “Insieme, io e te”.

Sebbene Norang Narang sia stato inizialmenteconcepito come apostolato nel quale Fra Barnabaspotesse lanciarsi, non è stato mai pensato come ini-ziativa riservata esclusivamente ai frati. Al pari deiprogetti assistenziali di altri Ordini religiosi, neiquali collaborano religiosi e laici insieme, ancheNorang Narang è un progetto destinato a tutti imembri della Delegazione, al punto che anche i dia-coni che sono entrati di recente vi hanno lavoratoper un periodo e P. Kim Jonah è attualmente asse-gnato proprio lì.

Norang Narang raccoglie bambini e ragazzi difamiglie che si sono divise. Nei casi di divorzio,

1

– 2

01

1

21

Narang. Quella che abbiamo attualmente, invece, è sposata e trascorre tutti i pomeriggi e le serecon i ragazzi, ma dorme nella casa famiglia solo due notti a settimana e ha tutti i week-end liberi.Naturalmente, la prima situazione sarebbe preferibile. I ragazzi stessi hanno il compito di parteci-pare alle attività domestiche. Anche la mamma riceve uno stipendio dal Ministero.

Fra Bok-Chon Johan ha assunto la gestione della casa di Norang Narang dopo che Fra Barna-bas è diventato Superiore della Delegazione circa sei anni fa. Fra Bok-Chon Johan è un frate professo di voti solenni che sta attualmentelavorando ad una tesi di dottorato sull’assistenza all’infanzia, cosa cherichiede la sua presenza all’università una volta alla settimana, dovelavora anche un paio di volte alla settimana come lettore sempre inmateria di assistenza sociale, ricevendo uno stipendio che va anch’essoal convento di Incheon. In aggiunta a queste attività, fa parte di unteam che è a disposizione di seminaristi, genitori e studenti di scuolasuperiore per regolari colloqui sulla sessualità in età adolescenziale. P.Jonah, oltre a svolgere la sua attività con i ragazzi, sta studiando scienzesociali per corrispondenza.

Dal 2000 sono passati dalla casa otto diversi ragazzi e sei sonoquelli che vi risiedono attualmente. Generalmente si tende a fare in

PUBBLICAZIONI

infatti, in Corea accade abitualmente che nessunodei due genitori voglia tenere i figli con sé. Il padredi solito vuole ricostruirsi una nuova famiglia, men-tre la madre spesso non ha la possibilità economicadi prendersi cura dei bambini. Ci sono altri casi,poi, in cui la madre fugge da un rapporto violento,abbandonando i figli in una situazione assai preca-ria. Un ragazzo che è arrivato da noi, ad esempio,viveva con il fratello maggiore e la nonna, ma ci èstato affidato a causa delle violenze subite dal padre.Inizialmente i bambini venivano affidati a Fra Bar-nabas da altre associazioni assistenziali cattolichema, in seguito a recenti cambiamenti legislativi,attualmente arrivano alla casa famiglia solo su

Foto di gruppo della Delegazione della Corea, insieme a P. Tony banks O.S.A. (Provinciale di Australia e Corea)

Page 22: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

Nuovi Provinciali Eletti

California – P. Gary Sanders (2° mandato)Germania – P. Alfons Tony

Messico – P. Mario Mendoza Rios

Professione Solenne di due membri della Provincia di Cebu,

studenti del Collegio Internazionale Santa Monica, Roma.

Fra Nestor Bravo Bandalan, Jr. OSAe

Fra Patrick Paul Moraleda de Castro, OSA

Sabato, 7 Maggio 2011

segnalazione del Ministero per la tutela dell’infan-zia.

In un primo momento il nostro progetto eraun’iniziativa privata, interamente autofinanziata; inseguito, tuttavia, quando il Governo ha iniziato acoordinare tutti i progetti di iniziativa privata,attualmente operativi in Corea a favore deglianziani e dei bambini, anche il nostro progetto èrientrato sotto il controllo governativo. Di conse-guenza, al momento siamo sovvenzionati per un49% dalle amministrazioni locali e comunali, men-tre il restante 51% dei fondi proviene dal gruppo disostegno del progetto Norang Narang, costituito dacirca 250 membri. Si tratta di una nuova situazioneche ha i suoi svantaggi, uno dei quali è rappresen-

tato dalla necessità di assumere un segretario part-time per tenere sotto controllo tutti gli aspetti buro-cratici del progetto.

Nel 2006, con la costruzione della St Rita’s Hallsul sito dove sorgeva originariamente la casa diNorang-Narang, è stato eretta una nuova casa a duepiani, adiacente alla prima struttura. Attualmente visono due frati che vivono a Norang Narang assiemeai ragazzi, Fra Kim Bok-Chon Johan e P. Kim Jonah.Fra Bok-Chon Johan riceve uno stipendio che vieneversato sul conto del convento di Incheon.

Fin dall’inizio, abbiamo assunto una “mamma”della casa che potesse aggiungere il necessario toccofemminile e materno alla casa famiglia, che intera-gisse pienamente con i ragazzi, preparasse i pasti esupervisionasse il bucato e le faccende domestiche.Le prime tre madri che abbiamo avuto nella casanon erano sposate e vivevano all’interno di Norang

22

fa

mi

Gl

ia

a

Go

st

in

ia

na

22

L’edificio di Norang Narang (visto frontalmente): un garage seminterrato,due piani ad uso abitativo, una piccola struttura per la mamma

della famiglia e un appartamento ad uso ludico-ricreativo.

A tavola per il pranzo nella casa di Norang Narang con P. Kim Jonah O.S.A. (a capotavola)

Fra Patrick e Fra Nestor con il Priore Generale

Notizia Flash

Page 23: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è

modo che i ragazzi lascino la casa famiglia dopo la maturità, ma quest’anno tre di essi, non avendo una fami-glia o un supporto economico su cui poter contare, sono rimasti per iniziare gli studi universitari. Altri duenostri ragazzi sono stati ammessi all’università, ma hanno trovato alloggio altrove, uno presso un suoparente, mentre per l’altro abbiamo trovato una sistemazione in un alloggio per studenti. Considerato chetutti i ragazzi hanno ricevuto, almeno nei primi anni, un’istruzione assai povera, riteniamo che sia un suc-cesso notevole che tanti di loro frequentino l’università.

Degli otto ragazzi che hanno lasciato la casa famiglia, uno è stato due volte in carcere per reati minori eattualmente sta facendo il servizio militare. Altri due sono scappati nel periodo in cui frequentavano le scuolesuperiori e da allora non abbiamo avuto più alcun contatto con loro. Per quanto riguarda gli altri, sono rima-sti in contatto con qualche membro della loro famiglia ed hanno tutti un impiego regolare. Di norma, i ra-gazzi che ci vengono affidati frequentano tutti le elementari. Senon sono già battezzati, facciamo in modo che ricevano il sacra-mento durante il loro soggiorno a Norang Narang. Tutti i ragazzifrequentano corsi di catechismo presso la chiesa locale. Attual-mente, poiché ab biamo ben tre studenti universitari a NorangNarang, in quest’anno l’atmosfera è cambiata in quanto tutti e trepassano gran parte della giornata fuori casa ed hanno bisogno diuna maggiore libertà di movimento rispetto agli altri ragazzi.

Considerata la necessità sempre crescente di assistere i gio-vani coreani in situazioni di difficoltà ed avendo cinque membridella Delegazione agostiniana che si stanno specializzando o sisono già specializzati in scienze sociali e assistenziali, il futuro delprogetto Norang Narang sembra doppiamente assicurato. Finoad ora è stato certamente un servizio importante per la società co-reana contemporanea che ha permesso ai membri della Delega-zione di acquisire un’inestimabile esperienza nel ministero e

n e l l agiust i -zia so-c i a l eed hafornito al mondo laico vicino al mondo agosti-niano una testimonianza del fatto che non tutti iministeri agostiniani sono necessariamente di ini-ziativa sacerdotale.

Kim Bok-Chon Johan O.S.A.& John Sullivan O.S.A.

2323

1

– 2

01

1

Page 24: P i cia di Ceb delle Fili i e A . - Augustinians - Order of Saint ...augustinians.net/uploads/downloads/osaint/oi2011_1_it.pdfLa rudimentale cappella fatta erigere da de Legaspi è