Ovale Rossoblù n.2

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Bologna capitale del Minirugby l’Ovale Rosso blu Periodico di rugby • anno 1 numero 2 • 4 dicembre 2011 • distribuzione gratuita

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Periodico del Rugby Bologna 1928

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Bologna capitale del Minirugby

l’Ovale RossobluPeriodico di rugby • anno 1 numero 2 • 4 dicembre 2011 • distribuzione gratuita

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In questo numero non si può non par-lare di giovani. Due i motivi, entram-bi collegati all’attualità. Il primo è che domenica scorsa Bologna è stata per un giorno la capitale del minirugby. La grassa e turrita città petroniana è stata infatti letteralmente invasa da oltre 200 bambini tra i 4 e i 12 anni, che hanno giocato e si sono divertiti, divertendo, il torneo Altran: un con-centramento federale che ha riunito ben 14 squadre di quattro Società diverse.

Vedere così tanti bambini correre, rincorrersi con l’ovale in mano e il sorriso sulle labbra, è stato il miglior premio per gli organizzatori.Il secondo è che lunedì sera, nel cor-so del Galà dello Sport, il Rugby Bo-logna 1928 è stato premiato dal Coni come “Società alla Ribalta 2011”. Il riconoscimento, assegnato per “i risultati conseguiti e il grande impe-gno profuso per diffondere la prati-ca sportiva”, è il segno tangibile del grande lavoro svolto in poco più di

un anno, periodo nel quale la Società è riuscita a trasferire i valori del rugby ad oltre 4mila studenti – con il Pro-getto Scuola - e a mettere in campo squadre giovanili che ora coprono le età dai 5 ai 16 anni, alcune delle qua-li, proprio domenica, hanno disputa-to il loro primo torneo. Due motivi dunque per parlare di giovani, ma anche due nuovi tasselli per ricostruire la tradizione rugbistica bolognese. (A.M.)

Editoriale

Federico SoaviI numeri UNOFederico Soavi, laureando in scien-ze motorie, utility back, è cresciuto rugbisticamente nelle giovanili del Cus Bologna. Da questa stagione è il giovane vice-capitano del Rugby Bologna.Dicono che sei cresciuto a pane e rugby?Sì, sono “figlio d’arte”, mio padre Claudio ha giocato a lungo nel Bo-logna e ancor oggi, oltre a seguire noi della prima squadra, gioca re-golarmente nella Old rossoblù. Il cugino di mio padre è il nostro al-lenatore, Roberto Sgarzi, storico ca-pitano del Bologna Rugby. Sì, non mi sono certo mancati gli stimoli per innamorarmi di questo meravi-glioso sport.Quali caratteristiche deve avere un buon sportivo e soprattutto chi gio-ca a rugby?Per essere giocatori di rugby e buo-ni sportivi bisogna avere molta vo-glia di sacrificarsi, cuore, e stringe-re rapporti con i propri compagni e allenatori sul campo e fuori. Far parte di un gruppo affiatato è l’uni-co modo per arrivare preparati agli eventi importanti ed avere proba-bilità di fare buone prestazioni. La cosa più bella per chi gioca è avere accanto un compagno orgoglioso di stare al tuo fianco, pronto ad aiu-tarti e a crescere insieme a te.Pensi sia più importante giocare o vincere?Vincere è il fine della competizio-ne sportiva e quindi è sicuramente importante, ma giocare è l’essenza,

il momento nel quale è possibile esprimere al massimo le proprie capacità. Dare tutto in campo per-mette all’atleta di essere acclamato dal pubblico, sempre, che si vinca e o che si perda. E nel rugby questo è fondamentale. Nella mia pur bre-ve esperienza ho visto applaudire squadre ed atleti sconfitti allo stes-so modo di quelli vincenti, e questo perché avevano dimostrato di esser-si impegnati al massimo.Quando entri in campo alla dome-nica a cosa pensi?Quando entro in campo – e non solo alla domenica – penso so-prattutto a divertirmi. Questo non vuol dire “cazzeggiare”, ma dare il

100%, cercare di partire dalle cose semplici e poi via via, se si riesce, fare cose sempre più difficili. Il divertimento come lo intendo io non è un divertimento solo del sin-golo, ma di tutta la squadra. Diver-tendosi si migliora e viene sempre più voglia di giocare. E sui campi da rugby, divertirsi, è abbastanza facile. Sul terreno da gioco si è tutti uguali, tutti con gli stessi obiettivi: non esiste nient’altro, in quegli 80 minuti, che non siano il pallone da rugby e i propri compagni, non credo che ci sia cosa più bella al mondo.L’anno scorso sei stato premiato – oltre che come miglior realizzato-re di mete - come il giocatore più infortunato della squadra. Cosa ci puoi raccontare?Probabilmente hanno ragione quel-li che mi dicono che sono un po fragilino, come la maggior parte dei ragazzi della mia età, ma que-sto non mi ferma, anzi, mi sprona sempre di più per trovare il migliore modo per giocare al massimo evi-tando gli infortuni.Certo che non è colpa mia se mi hanno fatto con la testa “da pilone” e il fisico da trequarti: non posso fare miracoli. A me viene istintivo andare a “sbattere”. Comunque, quest’anno non ho ancora fatto molti “autoscontri”, e devo dire che sto meglio: che sia questa la solu-zione ai miei infortuni? Chi può dir-lo, tireremo le somme a fine cam-pionato…

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Nell’ultima partita casalinga prima della pausa natalizia, in programma domenica 4 dicembre, Emil Banca Rugby Bologna ospita la temibi-le squadra marchigiana del Rugby Jesi. Un avversario ostico che arriva a Bologna in un momento delicato. Per il Bologna, dopo tre sconfitte consecutive, è necessario fare pun-ti, mentre lo Jesi deve assolutamen-te vincere per restare aggrappata alla speranza di una promozione. I marchigiani arrivano dalla sconfit-ta di misura con la capolista Siena di domenica scorsa (8 a 14), mentre il Bologna ha dato segnali di ripresa nel confronto con il Terni. Molto probabilmente sarà una sfida nella quale saranno determinanti concentrazione e continuità: Jesi infatti, pur con una mischia forte e ben organizzata, è soggetta a cali di prestazioni nel finale, e spesso

ricorre al piede quando le energie non sono sufficienti per sbrogliare la situazione. Per il Bologna, che vanta una trequarti molto veloce, sarà indispensabile giocare rapida-mente e azzerare i tempi morti, per sorprendere gli avversari.

Mischia in campo tra Rugby Bologna 1928 e Rugby Parma: in prima linea Macchione, Panella e Cerfogli.»

Oggi in campo

Formazione Emil Banca Rugby 192815. Federico Testoni

14. Enrico Scorzoni

13. Giuseppe Crescenzo

12. Giacomo Bianconi

11. Matteo Gianesini

10. Federico Soavi

9. Fabio Poluzzi

8. Daniele Montanino

7. Riccardo Bertato

6. Roberto Lauri

5. Ivano Trapani

4. Alessandro Pirona

3. Daniele Cerfogli

2. Giorgio Montanile

1. Emilio Macchione

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Aldrovandi e Sgarzi dovranno fare a meno dello squalificato Sandri – assenza che complica la scelta in prima linea - ma per il resto la squadra dovrebbe essere al com-pleto e ricalcare la formazione che ben si è comportata con il Terni. L’unica novità è il ritorno del tal-lonatore Montanile, che così pren-derà il posto di Macchione, che rientrerà nel suo ruolo naturale di pilone. La mediana sarà la consueta, con Soavi all’apertura e Poluzzi a gui-dare la mischia. Ancora incerto il secondo flanker, dato che sia Lauri sia Nieland soffrono di leggero ri-sentimento da domenica scorsa. Infine, è probabile l’impiego di Finzi fin dal primo minuto, se l’ala Gianesini e il centro Crescenzo non saranno al 100%.

Andrea Malossini

Altri incontri della settimana:

Cus Siena Rugby - Rugby Forlì 1979Rugby Gubbio - Rugby Parma 1931Firenze Rugby Club - Foligno RugbyAmatori Rugby Ascoli - Terni Rugby

Emil Banca Bologna: pericolo Jesi

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E’ mancata solo la vittoria ad Emil Banca Bologna, che contro un Terni solido e opportunista – pur sconfitta 19 a 13 - ha finalmente dimostrato carattere e determinazione.Inizio fulminante del Terni, che dopo solo un minuto intercetta una palla con l’estremo Cardinali e dopo una corsa solitaria di 60 metri segna in mezzo ai pali. Frittella tra-sforma e il Bologna reagisce imme-diatamente portandosi in attacco. La meta arriva al 9° minuto dopo un’azione corale dei rossoblù: da Scorzoni al travolgente Testoni fino a Bertato, che schiaccia in meta tra gli applausi del pubblico.Il Bologna sembra trasformato ri-spetto alle scorse partite, e continua il pressing sul Terni che appare sor-preso. Poco prima della mezz’ora è Montanino che afferra rapido una touche corta ai 5 metri e fora una difesa poco attenta. C’è ancora tempo per il Bologna che con Soavi e poi Scorzoni viene fermato a po-chi metri dalla segnatura. Il tempo finisce con il Bologna in vantaggio per 10 a 7.

La ripresa inizia più equilibrata e dopo un’occasione sprecata dal Bologna è il Terni, con l’ala Gior-gini, a segnare sul filo della linea di fondo. Il Bologna non ci sta e rea-gisce con continue percussioni, fer-mate da un Terni diventato improv-visamente falloso. Cartellino rosso per Giovenali e calcio di punizione trasformato da Crescenzo da posi-zione difficile.Di nuovo in vantaggio, i felsinei galvanizzati iniziano a crederci. Saovi, dopo una serpentina ubria-cante, viene fermato a pochi metri dalla meta.La partita diventa aspra e fallosa e l’arbitro fatica a contenere l’ago-nismo. Poco prima della mezz’ora scontro proibito con cartellino rosso per capitan Sandri. Il gioco resta fer-mo per qualche minuto nei quali il Terni si riprende, e al fischio dell’ar-bitro parte all’attacco segnando con la mischia la meta del sorpasso. Nei minuti finali il Bologna, che sem-brava aver perso la concentrazione, incitato da un pubblico rumorosis-simo, si galvanizza e arriva fino ai 5

metri dalla meta. Belle incursioni di Montanino, Nieland e ancora Soa-vi, tutte fermate a pochi passi dalla riga bianca. Il fischio finale dell’ar-bitro manda tutti negli spogliatoi, lasciando i bolognesi con l’amaro in bocca per una partita che poteva benissimo essere vinta. (AM)

Squadra Partite Vinte Paregg. Perse Punti fatti

Cus Siena 6 6 0 0 27

Rugby Parma Fc 1931 6 5 0 1 24

Terni Rugby 6 4 1 1 20

Firenze Rugby Club 6 4 0 2 19

Rugby Jesi 70 6 4 2 2 19

Rugby Forlì 1979 6 3 0 3 15

Emil Banca Bologna 1928 6 2 0 4 10

Amatori Rugby Ascoli 6 1 0 5 5

Rugby Gubbio 6 0 0 6 2

Foligno Rugby* 6 0 0 6 -4

Classifica Campionato Serie C Elite - 6a giornataOVALE ROSSOBLUPeriodico del Rugby Bologna 1928. Anno 1, n.2Rugby Bologna 1928 SrlVia G.L.Bernini 140138 Bolognawww.bolognarugby1928.it

Direttore responsabile: Andrea Malossini. Hanno collaborato in questo numero: Carlo Castagnola, Andrea Malossini, Federico Soavi, Gianni Zanasi.Grafica e impaginazione: Michelangelo Abatantuono.Stampa: Tipolito Cattabriga - Via del Lavoro 13 - Pianoro.Tiratura: 300 copie, diffusione gra-tuita. Questo notiziario è distribuito tra i soci e i tesserati di Rugby Bolo-gna 1928 e ASD Bologna Rugby. Chiusura in tipografia: 01/12/2011.

Marcatori: 1° mt Cardinali tr Frittella (Tr), 9° mt Bertato (Bo), 27° mt Montanino (Bo). II tempo: 7° Giorgini (Tr), 17° Crescenzo (Bo), 29 mt Novelli tr Frittella (Tr). Cartellino giallo a Galassi (Tr) e rossi a Giovenali (Tr) e Sandri (Bo).

Formazione Emil Banca Bologna 1928: Formazione Emil Banca Bologna 1928: Testoni, Gianesini, Crescenzo, Bianconi, Scorzoni (30 st Finzi), Soavi, Sabbi (34 st Poluzzi), Montanino, Bertato, Lauri (9 st Nieland), Pirona, Trapani, Cerfogli, Macchione, Sandri.

Altri incontri: Rugby Forlì 1979 - Foligno Rugby (27-9); Rugby Parma 1931 - Firenze Rugby (17-3); Rugby Jesi 70 - Cus Siena Rugby (8-14); Amatori Rugby Ascoli - Rugby Gubbio (15-27).

Ieri in campo

*Penalizzato per irregolarità nell’incontro con l’Ascoli e vittoria a tavolino per 20 a 0 per l’Ascoli.

Bianconi bloccato dalla difesa del Forlì.

Emil Banca Bologna sconfitta con onore dal Terni

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Oltre 200 bambini tra i 4 e i 12 anni, quattro società impegnate, 14 squadre e 22 partite giocate. Dome-nica 28 novembre 2011, il campo dell’Arcoveggio di Bologna è stato invaso da un’allegra combriccola di giovani rugbisti che si sono sfi-dati nel Torneo Altran valido come concentramento federale. Ad orga-nizzare la giornata – e padrone di casa – il Rugby Bologna 1928, che

ha ospitato i cugini della Reno Rugby Bologna, il Reggio Emilia e le squa-dre “Farnese” di Colorno (Pr).Quattro i tornei: Under 12, 10, 8 e 6. A scende-re in campo per primi i più grandi, atleti già fatti con tanto di caschetto e paradenti. Bei placcaggi e azioni che hanno fatto vedere quanto sia cre-sciuto il livello del rugby giovanile.Il Torneo Under 12 è sta-to vinto dal Reggio Emi-lia, che con 17 punti ha

battuto Farnese e Reno Rugby. Me-taman della categoria il reggiano Matteo Colli.Belle anche le partite dell’Under 10, con un po’ più di confusione in campo ma tanta voglia di divertirsi e divertire un caloroso pubblico.Anche negli Under 10 sono stati i Reggiani a prevalere con 10 pun-ti davanti ai padroni di casa del Rugby Bologna 1928. Ad un atleta della Reno Rugby, Livio Faina, è in-vece andato il premio come miglior marcatore. Le partite più divertenti

sono state però quelle degli Under 8 e dei 6, che alla fine hanno visto mescolarsi gli atleti di diverse età e delle diverse società, in un spas-soso caos che ha reso la giornata indimenticabile. La vittoria del tor-neo di categoria è andato al Rugby Bologna 1928, che ha giocato con alcuni rinforzi della Reno, battendo i pari età del Reggio Emilia nel dop-pio confronto. Miglior marcatore il bolognese Luca Benini.Tra i più piccini, a parte qualche se-rioso atleta, da segnalare che le cuf-fie di lana prevalevano sui caschetti e i paradenti sono presto finiti nelle tasche per prepararsi al meglio alla pasta asciutta del Terzo tempo.Come ogni torneo che si rispetti, anche questo è proseguito dopo il fischio finale nella Club House del Bologna, con ricchissime libagio-ni. Un Terzo tempo nel quale gli accompagnatori del Reggio Emilia hanno sbaragliato la concorrenza. Nonostante la colossale organizza-zione dei padroni di casa, con oltre 300 pasti caldi serviti per un totale di quasi 500 presenze, i Reggiani non hanno avuto rivali: erbazzone e parmigiano-reggiano l’hanno fat-ta da padroni. (AM)

Under 12, un fulmineo attacco di Lo-renzo Anteghini.»

Largo ai giovani

Lunedì 28 novembre, in occasione del Gran Galà dello Sport, il Rugby Bologna 1928 è stato premiato dal Coni come “Società alla Ribalta 2011”. In una sala gremita, quel-la del Cnr di Bologna, con Alberto Tomba testimonial d’eccezione, il vicepresidente della Società, Mar-cello Zanetti, ha ritirato il premio tra gli applausi del pubblico dalle mani del presidente del Coni di Bologna Renato Rizzoli. Sul palco, anche molti atleti della prima squadra e una rappresentanza della dirigenza.Il Galà dello Sport è il tradizionale appuntamento annuale organizza-to dal Coni di Bologna, in occasio-ne del quale vengono premiati gli atleti, i tecnici e i dirigenti sportivi

che si sono particolarmente distinti nell’anno. Alla premiazione hanno partecipato tra gli altri – oltre al pa-

drone di casa Rizzoli – l’assessore allo sport del Comune, Luca Rizzo Nervo. (AM)

Rugby Bologna 1928

Bologna capitale del Minirugby

Società alla ribalta 2011

Il Rugby Bologna 1928 alla premiazione del Coni.»

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Quando il rugby bolognese stava per appuntarsi lo scu-detto e la sorte, più del gioco, lo privò della vittoria.Il 2 giugno 1947, quando non si festeggiava ancora la festa della Repubblica, avvenne che i rosso-blù giocarono, in casa, la finale del campionato italiano con la Ginna-stica Torino; le due squadre aveva-no eliminato tutti gli avversari. Fare un pronostico su chi avrebbe vinto, era difficile, si trattava di due squa-dre con tecniche opposte: il Torino era chiamata la squadra dei “ragio-nieri”, molto allenamento, tecniche ben acquisite e determinazione. Il Bologna, forti placcatori, veloci tre quarti e molta fantasia. Il 2 giugno 1947 allo stadio”Littoriale”, l’attua-le Dall’Ara di Bologna, scesero in campo, agli ordini dell’arbitro Bo-

nifazi di Roma, i seguenti quindici.Bologna: Faraone, Cremonini, Gra-zia, Cavazza II, Parra II, Calzoni, Bagnini, Medica, Matteucci, Sgor-bati, Dovesi, Tassinari, Aldrovandi, Beccari, Cavazza I. Torino: Piovano, Dotti V, Bianco, Comarino, Arrigoni, Vigliano, Ale-ati II, Silinquini, Aleati I, Bonino, Bertolotto, Campi, Guglielminotti, Casaleno, Pescarmona. In tribuna tremila tifosi, una marea per quei tempi. Una partita dai di-versi volti: primo tempo dominato dai bolognesi con un piazzato di Faraone e una meta non trasforma-ta di Cavazza II, mentre il secondo più equilibrato nelle azioni; incisi-ve quelle torinesi, meno tecniche e travolgenti quelle bolognesi, ma che nel finale calarono nel rendi-mento mentre, al contrario, aumen-tò la combattività dei torinesi. La

squadra ospite, che aveva accorcia-to le distanze in apertura di ripresa con un piazzato di Dotti, si trovava a due minuti dalla conclusione del-la partita, col punteggio di 8 a 3, ma proprio al 38°, quando i rosso-blù accarezzavano il sogno del loro primo scudetto, accadde l’impreve-dibile: Aleati II passava la palla ad Aleati I e questi, immediatamente, all’ala Dotti, il quale s’involò tra i pali depositando la palla in meta. Meta che significava il pareggio e che per il punto di vantaggio in classifica che aveva, il Torino si aggiudicò lo scudetto. La mancata concessione del recupero di due minuti, come si prevedeva, mandò su tutte le furie alcuni dirigenti del Bologna, ma i giochi ormai erano fatti.

Gianni Zanasi

Bologna Rugby - Ginnastica Torino al LittorialeAmarcord

Le regole. È capitato anche a voi, le prime volte a una partita di rugby, di non aver capito granche’, salvo l’uso assurdo di un pallone deformato, re-golarmente nascosto da una massa di corpi e quasi sempre miracolosamen-te ricomparso per dare luogo a folate di uomini lanciati verso una riga bian-ca a fondo campo? Si’, e’ capitato. Ma consolatevi, siete in buona compa-

gnia. Perché le regole del rugby sono molte e alcune anche complesse. Di-ciamo subito che la loro e’ una vita molto dinamica, vale a dire che con-tinuamente vengono evolute e perfe-zionate. Ma la loro caratteristica rimar-chevole e’ che sono principalmente a salvaguardia del leale confronto che in campo mette fisicamente a deciso contatto i baldi giovanotti contenden-

ti. Per questo, per i giocatori sono leg-gi, ma per l’arbitro sono interpretabili a favore della salvaguardia dello spiri-to che, dalla sua nascita, fa del rugby uno sport molto, molto particolare. Nei prossimi numeri vedremo insieme le principali regole per capire un po’ di più di quanto avviene in campo.

Carlo Castagnola

Pillole ovali

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Il rugby. Il rugby è un gioco primario: portare una palla nel cuore del territo-rio nemico. Ma è fondato su un prin-cipio assurdo, e meravigliosamente perverso: la palla la puoi passare solo all’indietro. Ne viene fuori un movi-mento paradossale, un continuo fare e disfare, con quella palla che vola continuamente all’indietro ma come una mosca chiusa in un treno in cor-sa: a furia di volare all’indietro arriva comunque alla stazione finale: un as-surdo spettacolare. Rugby, gioco da psiche cubista - de-liberatamente si scelsero un pallone ovale, cioè imprevedibile (rimbal-za sull’erba come una frase di Joyce sulla sintassi) per immettere il caos nell’altrimenti geometrico scontro di due bande affamate di terreno - gio-co elementare perché è primordiale lotta per portare avanti i confini, lo

steccato, l’orlo della tua am-bizione - guerra, dunque, in qualche modo, come qualsiasi sport, ma lì quasi letterale, con lo scontro fisico cercato, desi-derato, programmato - guerra paradossale perché legata a una regola astuta che vuole le squadre avanzare sotto la clausola di far volare il pallone solo all’indietro, movimento e contromovimento, avanti e in-dietro, solo certi pesci, e nella fantasia, si muovono così. Una partita a scacchi giocata in velocità, dicono. Nata più di un secolo fa dalla follia estemporanea di un gio-catore di calcio: prese la palla in mano, esasperato da quel titic titoc di piedi, e si fece tutto il campo correndo come un ossesso. Quando arrivò dall’altra parte del campo, posò la palla a ter-

ra: e intorno fu un’apoteosi, pubblico e colleghi, tutti a gridare, come colti da improvvisa illuminazione. Avevano inventato il rugby. Qualsiasi partita di rugby è una partita di calcio che va fuori di testa. Con ordinata, e feroce, follia.

Alessandro Baricco

In punta di penna

Compagni di strada: Altran Italia

Altran Italia è lo sponsor del minirugby e sostiene le squadre Under 6, 8 e 10. L’attuale impegno è il naturale prose-guimento di quello iniziato tre anni fa prima con le giovanili del CUS Bolo-gna Rugby e poi con la squadra senio-res del Rugby Bologna 1928.Per Altran Italia il rugby rappresen-ta uno stile di vita, una filosofia, e ha mantenuto inalterati nel tempo i suoi valori fondanti: autodisciplina, corag-gio, amicizia, generosità, sacrificio, rispetto dei compagni, dell’avversario

e delle regole. Per definizione è “il gio-co di squadra” in cui il gruppo prevale rispetto al singolo. Valori condivisi dal Gruppo Altran.Per Manuele Sanza - direttore marke-ting e comunicazione di Altran Italia - “La promozione dello sport come si-nonimo di sana competizione rientra nel programma di Corporate Responsi-bility di Altran Italia: crediamo ferma-mente nel valore formativo ed educa-tivo dello sport come metafora di una vita all’aria aperta e caratterizzata da

impegno e disciplina. Elementi fonda-mentali soprattutto per i giovani. Altran Italia - partner di innovazione e acceleratore di performance - nasce nel 1996, e annovera clienti di prima-ria importanza nei settori dell’Energia, dei Trasporti, dell’Industria e dell’He-althcare, delle Telecomunicazioni, dei Media, delle Banche, Assicurazioni e Government, dell’Aerospazio e della Difesa

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