Ostinato Amore -...

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concerto spettacolo Baschenis Ensemble ensemble di musica barocca Vandana Alzapiedi voce recitante, danza Ostinato Amore melodie, canzonette ed arie del Seicento italiano cantano l'Amore Baschenis Ensemble ensemble di musica antica | associazione culturale La Spezia

Transcript of Ostinato Amore -...

concerto spettacolo

Baschenis Ensemble ensemble di musica barocca

Vandana Alzapiedi voce recitante, danza

Ostinato Amoremelodie, canzonette ed arie del Seicento italiano

cantano l'Amore

Baschenis Ensembleensemble di musica antica | associazione culturale

La Spezia

Presentazione

La canzone d'amore ha origini antichissime. L'amore ha ispirato artisti e letterati di ogni epoca,dall'antichità ai giorni nostri, che ne hanno esplorato ogni forma, sfaccettatura e sfumatura. Nella musica delRinascimento e del Barocco la canzone d'amore si è espressa nella sua forma più nobile all'interno delle cortie dei palazzi, talvolta riprendendo melodie dalla tradizione popolare.Sebbene tale nobiltà sia spesso puramente formale, nonché squisitamente musicale, il contenuto letterario dimolti di questi componimenti si spinge, abbracciando ogni differente forma del sentimento, all'interno dellasfera sessuale. Se in alcuni di questi brani risultano evidenti le allusioni erotiche, in molti altri l'amore vienedescritto nella sua forma più alta, e non mancano, in un caso o nell'altro, le sofferenze e i lamenti di amantidisperati e non corrisposti, le serenate, il corteggiamento, la distanza e infiniti altri temi. Anche la caricatura,l'ironia, il doppio senso e molti altri artifici letterari si alternano nelle composizioni secentesche destinate arappresentare la vastità di un concetto indefinibile e caleidoscopico, creando un'infinita tavolozza di colori,variazioni, affetti, emozioni.Nel programma proposto è rappresentata, in una galleria di brani vocali e strumentali, la tipica successioned'affetti e di emozioni che per secoli ha punteggiato i differenti momenti dell'evoluzione del sentimentoamoroso.Diversi i momenti musicali preceduti da monologhi recitati, in cui vengono tratteggiati alcuni aspetti delsentimento amoroso attraverso le composizioni di alcuni dei più importanti musicisti italiani del Seicento,che talvolta riprendono melodie popolari estremamente note all'epoca, spesso costruite su bassi ostinati (cioècostituiti da una successione costante di note su cui si improvvisavano o venivano scritte delle variazioni).Si tratta generalmente di canzonette, cioè brevi componimenti strofici, o arie, composizioni un poco piùcomplesse, in cui il dettato del testo si sviluppa in maniera semplice ed immediata, sia nella forma che nelcontenuto. I generi musicali propri delle composizioni vocali presenti nel programma si propongono ineffetti di porre in musica semplici componimenti poetici con l'intenzione di produrre brani di piacevole efacile ascolto, intenzione in qualche modo comune all'attuale genere canzonistico. Tale vocazione haconsentito a molte di queste composizioni, generalmente raccolte in gruppi all'interno di volumi a stampa, digodere all'epoca di un discreto successo e di girare tra gli ambienti cortesi e signorili. Molti compositori diquesto genere di brani furono abili e rinomati esecutori alla tiorba, al liuto e alla chitarra, strumenti a pizzicoche ben si adattavano ad un'esecuzione in ambienti intimi e destinati ad un pubblico ristretto.Un solo esecutore, sebbene abile e raffinato nella tecnica strumentale e nel canto, avrebbe certamente potutocantare queste musiche accompagnandosi da solo. Era tuttavia prassi, quando i mezzi e le risorse umane loconsentivano, utilizzare brani ad una voce con il basso per essere suonati con più strumenti, alcuni perraddoppiare ed arricchire il basso stesso, altri per intercalare le strofe vocali con passaggi strumentali, o perdialogare con la voce, improvvisando una seconda parte.A questi abbiamo affiancato melodie e danze strumentali che contengono gli stessi elementi melodici (alcunedi queste melodie vennero infatti messe in musica sia sotto forma di arie o canzonette vocali sia sotto formadi brani strumentali variati) o che hanno una certa attinenza in relazione al loro contenuto: molti branistrumentali dell'epoca, infatti, recano titoli rappresentativi ed evocativi.Queste musiche, soprattutto quelle vocali, in parte manoscritte o tratte da raccolte a stampa dell'epoca, sipresentano generalmente in forma semplice e sintetica, con una linea di canto ed una di basso. Lastrumentazione, le variazioni e l'arrangiamento in generale, secondo il costume dell'epoca, è fruttodell'invenzione e della fantasia degli esecutori, rendendo quindi l'esecuzione di queste musiche un fatto deltutto originale.Lo spettacolo si articola in letture ed esecuzioni che avvengono senza soluzione di continuità, in cui i variaspetti del sentimento amoroso vengono introdotti da una breve narrazione, che viene successivamenteespressa attraverso la musica, talvolta accompagnata dalla danza e dal movimento.

Programma del concerto

Ostinato AmoreMelodie, canzonette ed arie del Seicento italiano cantano l'Amore

PROLOGO Entrata di piva, ghironda et altri stromenti

Amore è una passione naturale, la quale si muove per veduta o per grandissimo pensiero di persona che alcuno desidera d’averla sovra ogne altra cosa.

Amore è detto da ’amo’ verbo,il quale significa pigliare o essere preso.

Come il pescadore che con sua esca e con suo amo s’ingegna di prendere i pesci, e così è quelli ch’è preso d’amore:con sue arti si pena di trarre a ssé altrui.

Hieronimus KapsbergerFelici gl'animi

AMOR CORTESE A cantar s'appresta il musico, et il poeta, dell'amor e de le pene sue,

chè al principiar fa di sonetto e di canzonetta si gran piacere. Con la penna, il canto, il liuto et il flauto, ognun s'ingegna a novellar d’amore la bellezza,

di dame la vaghezza, d’amante le amorose pene. E con siffatta artiglieria d'arti in quelle corti ognun il cor s'empie di struggenti note, et altissime parole.

Ma ben sanno che l'amor cortese altro non è che finzion d'ingegno di musici e poeti. E tra le segrete mura de' castelli, cavalieri e dame, cortigiane e nobili signori,

fingon d'esser servi d’Amore, la donna dell'uom che destinato abbia, o l’uom de la donna;ma poscia che 'l canto è giunto al fine, a gran sollazzo di carni e di vizi si danno.

Chi mette il piè su l'amorosa pania,cerchi ritrarlo, e non v'inveschi l'ale;

che non è in somma amor, se non insania,a giudizio de' savi universale:

Chi è riuscito pazzo in versi, chi in musica, chi in danzare,chi in far moresche, chi in cavalcare, chi in giocar di spadaonde poi, come sapete, si sono avuti maravigliosi piaceri.

Hieronimus KapsbergerLa rosa bianca

Maurizio CazzatiBallo di Dame & ballo di Cavaglieri

Vincenzo CalestaniDamigella tutta bella

FOLLIA D'AMOREAmore è un fumo levato col fiato dei sospiri;

purgato, è fuoco scintillante negli occhi degli amanti;vessato, un mare alimentato dalle loro lacrime.

Non v’e amante che non habbia imparato di Amor la follia. Parsi far picciol come un pargoletto, perder senno dietro ad un ritratto,

passar di ora in ora senza por cervello in mestieri,poiché ogni peniser va all’amato viso.

Ogni respiro è sospiro, ogni sguardo ogni cosa d’intorno cangia forma e color, muta il profumo,parsi udir del diletto amore la voce, in ogni loco,

et in ogni loco parsi vegger il viso.E’ pura pazzia il viver

Il perduto senno non ritrovasi che dopo molto tempo,poscia che i vizi e l’usata vita abbian mutato gli affetti.

Se adunque ascolterete parole dissennate non diciate subitamente “questi è pazzo!” ma mirate gl’occhi suoi, poiché pazzo di natura è colui che la febre infesta gli occhi suoi,

il pazzo d’amore gl’occhi ha pieni di desiderio,lo sguardo vuoto, il labbro incerto.

Tarquinio MerulaQuando gli uccelli porteranno gli zoccoli

Marco UccelliniBergamasca

Giovanni StefaniBella mia questo mio core

PIACERE D'AMORESenza gioia d’amore, cos’è mai la vita?

Un re, un dio privo d’amoreio non l’invidio.

Al dolce canto che fa l’usignuoloDi notte, quando sono addormentato

Mi sveglio, da diletto frastornatoCol pensier pieno d’amoroso incanto

Dell’arte mia la miglior forza è questa:Sempre l’amor in me diletto desta

E da gioia d’amor nasce il mio canto.Havvi nel mondo assai diffusa una forma che d'Amor sincero e profondo i panni sovente veste.

Di molto vizio e poca virtute essa si compone,e s'impregna dei più sozzi e bassi mestieri, che all'uom conviene tacere,

ma che in animo suo schivar non può. Del giusto mezzo non si conosce la via,

ognun rapito dalla diabolica tentazion che la carne ha in sua natura. E dunque molti furono, et ancor oggi sono,

che per tacer di labbro a cantar di questi vizi e queste virtù con suoni di istrumenti si pongono,ma con musiche che ognun sa di quali inviti esse portan voce.

Et alcuni altri vi furono, e vi sono,

che osar voglion affidar alla voce et alle parole i loro viziosi et lussuriosi inni. Et allora vi lascio, per il sol fatto di darvene ragione,

al suono et al canto di questi.

Barbara StrozziAmor dormiglione

Hieronimus KapsbergerIl canario

Giovanni Giacomo GastoldiA lieta vita

INTERMEDIOGiovanni Antonio Pandolfi Mealli

Sonata La castella per flautoAnonimo siciliano

Sonata dei venditori di tamburello

PENA D'AMOREDi quante pene Amor si nutra già molto si disse.

Assai dolce, invero, può esser il tormento,se della donna poscia i favori si averanno.

Molto si debono guardare le femine di legarsi ad amanti,perché di cotale amore non ànno né riposo né allegrezza niuna, anzi n’ànno molte pene e molti dolori.

Le lor pene niuno le può sapere, se non le pruova. Dunque, nonn è da volere amare, po’ ché l’entrata di quel luogo è da spaventare,

perché sempre sta aperta la port’a chi vi vuole intrare, ma poscia non escie. L’amore a me non par buono, anzi lo vo’ fuggire.

Così sovente, s’ode d’Amor dire.

Salomone RossiSinfonia IX in echoBarbara Strozzi

Che si può fare

GELOSIA D'AMOREL'amor che in ogni loco impera e regna, di affanni le pene dell'amante voracissimamamente si nutre.

Et ad esso è proprio il cagionar gran dispiaceri, e sofferenze. Quelli ch’ama si lega d’una forte servitude, perciò che teme ch’ogni cosa quasi non noccia al suo amore, e ’l

suo animo si turba per picciola sospeccione, perciò che l’amante per gelosia d’amore teme quando la vedeparlare, andare, usare con persona strana che no ne sia usata. Ed ogne cosa teme l’amante di dire e di fare,

onde, per qualunque ragione e cagione, li potesse muovere ad ira l’animo dell’amante.Chi dunque è sì matto e di poco senno, di sottoporre sé ad altrui segnoria con sì forte servitude, questi vivesolo a ssé ed al suo amante, perciò che tutto lo servigio e l’amistà che dé mettere e tenere con altrui, tutto lo

mette nell’amore d’una femmina.

Hieronimus KapsbergerCiaccona

Tarquinio MerulaFolle è ben chi si crede

EPILOGONarratovi di me, vi ho, dunqueCon le parole vostre, s’intende.A confondervi le idee, forse,

ad ingannare i sensi.Qual forma io abbia, non v’è dato sapere,

quella che oggi sono, diman a noia mi verrà.Amore io sono, e son capriccio,

e mutevole d’aspetto e di pensiero.Poichè Amore io sono,

e son voi, e voi me ma se pensaste ch’io abbia l’aspetto vostro,

guardate qui (leva la maschera),quale incarnato è difforme ai più

che in questo giorno dinnanzi a me veggo!Poveri illusi, voi huomini,

et donneIo muovo i vostri affetti,

son cagion de vostri affannie voi credeate pur di conoscere me,

che vi innalzo sino al Parnaso dei sensie vi abbatto poi all’inferno delle pene!

Vi lascio, dunque,A rivedercia risentirci.

Al cor gentil rempaira sempre amorecome l’ausello in selva a la verdura;

né fe’ amor anti che gentil core,né gentil core anti ch’amor, natura

Giovanni StefaniPartenza

Andrea FalconieriPassacalle

testi:Michele Bertucci & Donato Sansone interpolati con brani di:

A. Cappellano, L. Ariosto, B. Castiglione, W. Shakespeare, G.B. Marino

BASCHENIS ENSEMBLEesnsemble di musica antica ed associazione culturale, La Spezia

Ricordando con il proprio nome il grande pittore secentesco Evaristo Baschenis, celebre per le splendidenature morte a soggetto musicale che rappresentano il gusto per la varietà timbrica dell’epoca protobarocca,il gruppo si propone lo studio, l’approfondimento e l’esecuzione del repertorio del primo Seicento,segnatamente italiano, sia esso di genere profano che sacro. Fondamentale, per Baschenis Ensemble, lariscoperta di antiche e splendide musiche spesso oggi dimenticate, proposte accanto a più noti capolavori delpassato: da ricordare la prima esecuzione moderna di musiche di Andrea Bianchi da Sarzana.I musicisti componenti l’ensemble operano tutti da tempo nel campo della musica antica, nel rispetto deglistili e delle prassi esecutive ed avvalendosi di copie di strumenti d’epoca. L'ensemble ha all'attivo numerosiconcerti, anche all'interno di importanti festivals, la registrazione di alcuni CD di musiche rinascimentali ebarocche e la collaborazione con numerosi gruppi di musica antica e artisti di differenti generi. Il gruppo siavvale, per la realizzazione dei suoi programmi, di fonti musicali manoscritte o a stampa dell'epoca,curandone la trascrizione in notazione moderna, in parte oggetto di pubblicazione. Le formazionistrumentali adottate da Baschenis Ensemble gli consentono di creare particolari sonorità caratteristiche,mentre sul piano strettamente esecutivo il gruppo cura in maniera particolare l'arrangiamento dei brani che,come era in uso durante il Rinascimento e il primo Barocco, potevano essere suonati e cantati con estremalibertà di gusto, combinazioni strumentali e improvvisazione.Fondamentale per Baschenis Ensemble è inoltre la creazione di eventi musicali che possano coinvolgere altriartisti (danzatori, attori, mimi...) in una fusione d'arti che possa coinvolgere lo spettatore. In tal senso sisegnala la recente produzione "Passacaglia della Vita", quattro storie del Seicento raccontate attraversomusica, immagini e recitazione. L’Associazione Baschenis Ensemble promuove inoltre iniziative culturaliquali conferenze e seminari.

Gli esecutoriBASCHENIS ENSEMBLE

Patrizia Durandosoprano

Michele Bertucciflauti dolci, ghironda, organo, voce

Donato Sansoneflauti dolci, gaita, percussioni, colascione

Sergio Chiericiorgano portativo, organo positivo, clavicembalo

Massimo Lombarditiorba, chitarra barocca, chitarriglia

Silvio Rositiorba, chitarra barocca, chitarriglia, colascione, voce

Marco Montanelliclavicembalo, chitarra barocca

Vandana Alzapiedi voce recitante, danza

www.baschenisensemble.com

immagine:collezione Museo Civico “Amedeo Lia”, La Spezia