OSSERVATORIO BILANCI DELLE SOCIETA’ DI CAPITALI · dati ufficiali sia quelli comprensivi del...

Istituto di Studi e Ricerche

Azienda Speciale CCIAA Massa-Carrara

OSSERVATORIO BILANCI DELLE SOCIETA’

DI CAPITALI

PROVINCIA DI MASSA-CARRARA

ANNO 2006

EDIZIONE 2008

© 2008 Camera di Commercio di Massa-Carrara

© 2008 Istituto di Studi e di Ricerche

Redazione:

Daniele Mocchi

Collaborazione tecnica:

Giulio Andreani

Coordinamento generale:

Alberto Ravecca

Si ringraziano per la preziosa collaborazione l’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana e il

Dipartimento di Scienze Aziendali della Facoltà di Economia dell’Università di Firenze per

l’impostazione metodologia dello studio e per i dati forniti.

Il cd-rom allegato contiene tutte le tabelle statistiche relative ai prospetti contabili e agli

indicatori di bilancio di ciascun settore economico della provincia di Massa-Carrara e dei macro

settori della Regione Toscana.

L’intera documentazione è scaricabile dal sito della Camera di Commercio di Massa-Carrara

(www.ms.camcom.it), oppure da www.starnet.unioncamere.it (Area territoriale Massa-Carrara,

Sezione Analisi e dati, Bilanci).

INDICE

UUNNOO SSGGUUAARRDDOO DD’’IINNSSIIEEMMEE .............................................................................................................................................................................. 11

AANNAALLIISSII DDEEII BBIILLAANNCCII AAGGGGRREEGGAATTII AANNNNOO 22000066 .............................................................................................................. 55

11..11 FFiinnaalliittàà ddeellll’’iinnddaaggiinnee ee sseeggmmeennttoo ddii aazziieennddee aannaalliizzzzaattoo .......................................................................... 77

11..22 IIll CCoonnttoo EEccoonnoommiiccoo ee lloo SSttaattoo PPaattrriimmoonniiaallee aaggggrreeggaattoo.......................................................................... 1111

11..33 AAnnddaammeennttoo ddeeii pprriinncciippaallii iinnddiiccaattoorrii ddii bbiillaannccoo.................................................................................................... 1155

1.3.1 Il fatturato, il valore aggiunto, gli investimenti strutturali................................... 15

1.3.2 L’analisi della redditività: ROE, ROI, ROS, area finanziaria e tributaria ................. 19

1.3.3 L’analisi della produttività dei fattori................................................................ 29

1.3.4 L’analisi della solvibilità.................................................................................. 31

AANNAALLIISSII DDEEII MMAACCRROO SSEETTTTOORRII EECCOONNOOMMIICCII AANNNNOO 22000066.................................................................................. 3377

22..11 DDiissttrriibbuuzziioonnee sseettttoorriiaallee........................................................................................................................................................................ 3399

22..22 LL’’iinndduussttrriiaa................................................................................................................................................................................................................ 4422

2.2.1 Andamento dei principali indicatori di bilanco del settore.................................... 46

2.2.2 Il posizionamento competitivo dei settori industriali........................................... 53

2.2.3 Le principali caratteristiche dei settori industriali ............................................... 55

22..33 IIll tteerrzziiaarriioo................................................................................................................................................................................................................ 6677

2.3.1 Andamento dei principali indicatori di bilanco del settore.................................... 71

2.3.2 Il posizionamento competitivo dei settori del terziario........................................ 79

2.3.3 Le principali caratteristiche dei settori del terziario ............................................ 81

GGRRAADDUUAATTOORRIIEE DDEELLLLEE SSOOCCIIEETTAA’’ AANNNNOO 22000066.................................................................................................................... 9955

PRESENTAZIONE

La presente iniziativa ha preso le mosse tre anni fa e consente, così, quel minimo di

continuità che la lettura dei dati economici impone per avere una visione più sicura

delle tendenze dei determinati fenomeni.

Non è da sola la Camera di Commercio di Massa-Carrara in questo sforzo di

comprensione, in quanto da tempo altre Camere della Toscana e, soprattutto,

l’Unioncamere Regionale, ci hanno permesso una proficua selezione delle

informazioni di base e delle conseguenti elaborazioni.

Allorché il materiale è così ricco di dati, si pone naturalmente la questione di

scegliere quelli più significativi affinché l’utilizzatore sia messo nella condizione di

poter esprimere un giudizio meditato.

Protagoniste della ricognizione e del commento che si articola nelle pagine sono le

imprese, le nostre imprese, quelle di una provincia che ne conta pochissime di

grandi ma che è pur ricca di preziose vitalità, di energie e di voglia di intraprendere.

Non sarebbe corretto partire dall’esame dei bilanci per tentare valutazioni definitive

sulla struttura e sulle dinamiche dell’economia locale e, purtuttavia, lo scenario che

queste statistiche raffigurano, merita un interesse particolare, almeno per chi voglia

constatare da vicino i risultati e le strategie dei nostri operatori.

A ben vedere sarebbe opportuno leggere i Bilanci delle Società insieme con i

Rapporti Annuali sull’economia locale che la Camera di Commercio produce ogni

anno: purtroppo, per ragioni tecniche, siamo costretti a commentare oggi i bilanci

2006, magari influenzati dal Rapporto Economia 2007 che abbiamo recentemente

presentato e che ha consentito di toccare con mano una evoluzione congiunturale

sufficientemente positiva rispetto all’anno precedente.

Un ringraziamento davvero sentito al Dott. Giulio Andreani che già da due anni ci

gratifica della Sua collaborazione con la Sua riconosciuta intelligenza e

professionalità.

L’Osservatorio sui bilanci proseguirà e la sua presentazione sta diventando un vero

e proprio appuntamento annuale al quale darà il rilievo maggiore soprattutto la

partecipazione degli imprenditori locali.

Al Dott. Alberto Ravecca, Direttore dell’Istituto di Studi e di Ricerche, e al Dott.

Daniele Mocchi, dipendente dello stesso Istituto, che ha profuso capacità e

particolare dedizione in questo lavoro, l’apprezzamento della Camera e mio

personale.

IL PRESIDENTE

Rag. Norberto Ricci

1

UNO SGUARDO D’INSIEME

La presente analisi sui bilanci delle società di capitali fa riferimento all’anno 2006.

Prima però di iniziarne ad osservare i rispettivi indicatori di bilancio ci è parso utile

contestualizzare i rispettivi andamenti all’interno delle dinamiche registrate dal

sistema economico complessivo locale nell’anno in esame.

Nel Rapporto Economia dello scorso anno sottolineavamo come nel 2006 si

cominciasse a delineare un quadro migliore rispetto all’anno precedente, se non

altro perché nel grigiore complessivo si faceva notare qualche luce significativa; non

poche restavano le contraddizioni settoriali, ma si notava pure una latente

propensione dell’economia locale a chiudere un ciclo negativo e a riprendere la

risalita verso livelli di crescita più accettabili.

Iniziavamo a parlare di positività senza dubbi e reticenze a differenza del 2005, pur

senza trionfalismi e soprattutto senza sottovalutare le nostre problematiche, alle

quali semmai sarebbe più corretto assegnare un valore strutturale e quindi più

difficilmente superabile nel breve periodo.

Sul piano strettamente congiunturale, in sostanza, l’andamento dell’economia locale

nel 2006 è stato più che soddisfacente.

Le eccezioni non sono mancate, ma sono limitate e quasi circoscritte e comunque

non sono state tali da inficiare quella positività che le statistiche hanno dimostrato

senza equivoci.

Tra le tantissime indicazioni che in questo senso il 2006 ci ha consegnato, ci

limitiamo ad elencarne soltanto alcune tra quelle che riteniamo le più significative:

- la produzione industriale ad un +4%, un tasso fra i più alti della Toscana; in

particolare, la metallurgia e la meccanica segnalavano aumenti intorno al

10%, con una ripresa degli investimenti davvero significativa;

- finalmente anche il lapideo metteva tutti segni più davanti alle sue

statistiche, sia nella produzione che nel fatturato, sia nelle esportazioni che

negli investimenti ed anche nelle vendite all’estero di prodotti lavorati

(+11%);

- l’innovazione si espandeva, più sul versante dei processi produttivi;

- i traffici portuali mostravano una percentuale di maggiore attività che per

poco non arrivava al 7%;

- la voglia di fare impresa non veniva meno e questa non era una novità, ma

un’attesa conferma;

2

- anche l’agricoltura, pur nell’ambito di un processo di ridimensionamento

quantitativo delle imprese, offriva risultati più apprezzabili se si guardava

alla qualità delle produzioni locali;

- l’export 2006 aumentava addirittura del 48%, una netta inversione di

tendenza rispetto al 2005, grazie alla performance degli apparecchi

meccanici ma non meno delle vendite all’estero del marmo;

- anche il bilancio del turismo 2006 risultava positivo, sia che si osservassero i

dati ufficiali sia quelli comprensivi del sommerso e delle seconde case;

aumentavano i turisti italiani e si notava anche qualcosa di nuovo, un

leggero posizionamento verso una clientela di tipo medio alto;

- il Pil provinciale, pur restando ancora lontano dai livelli toscano e nazionale,

aumentava in misura maggiore, accorciando così le distanze;

- si registravano consistenze da primato negli impieghi e nei depositi bancari il

cui rapporto saliva positivamente anche se doveva ancora migliorare la

considerazione del mercato locale da parte delle banche;

- per l’artigianato non vi era stata una vera e propria svolta perché

permanevano alcune criticità del 2005 (fatturato), anche se altri indicatori

risultavano positivi (occupazione e numero d’imprese);

- le note positive s’interrompevano, senza possibilità di diversa

interpretazione, per il settore commerciale: preoccupava meno la lieve

flessione dei punti di vendita, molto di più la perdurante caduta del valore

delle vendite; un settore quasi al bivio fra tendenza al declino e faticoso

recupero di produttività;

- bilancio più che soddisfacente, invece, per il lavoro: aumentava

l’occupazione in misura consistente, il tasso di disoccupazione scendeva dal

9% al 7,6% soprattutto per le migliori dinamiche della componente

femminile e non c’era settore dell’economia locale che non assorbiva nel

2006 nuova manodopera.

Concludevamo dicendo che nel 2006 l’aggancio alla ripresa internazionale e

nazionale c’era stato.

Il 2007, invece, non è stato un anno qualunque. Pur nella sua positività non per

tutti i settori le cose sono andate al meglio: artigianato e, soprattutto, commercio,

sono rimasti in una fase critica e, per di più, anche il turismo ha iniziato a registrare

una preoccupante flessione, così come non si sono confermate le performance

precedenti delle attività portuali. Tutti gli altri comparti hanno sostanzialmente retto

rispetto all’anno precedente.

3

Tuttavia si è constatato come quasi tutti gli indicatori hanno iniziato a decelerare

nell’ultima parte dell’anno: le flessioni non sono state tali da inficiare il buon

risultato complessivo, ma hanno rappresentato comunque un segnale di

affievolimento della ripresa, fino a lasciare prefigurare, nel peggiore dei casi, l’avvio

di un nuovo periodo di depressione. Però, al momento non ci sono ancora

indicazioni “locali” così catastrofiche.

Non saremo travolti da eventi esterni se affronteremo con decisione i nodi che

rallentano oggettivamente la crescita. Fra i nodi, sicuramente di natura strutturale,

vi è la dotazione delle infrastrutture che risulta, anche statisticamente, inferiore sia

all’indice nazionale che a quello regionale.

Ma non solo: il nostro deficit di innovazione preoccupa non poco, anche se, come

abbiamo ripetuto più volte, casi di eccellenza nella nostra provincia ci sono eccome.

Sarebbe sufficiente per poter parlare di una ripresa che continua che le componenti

settoriali che hanno determinato la crescita si assestassero sulla media dei valori

2006–2007 (intorno al 2%). Meglio ancora, come naturalmente auspichiamo che

anche altri comparti, commercio e artigianato, sulla scia degli andamenti nazionali,

recuperassero le posizioni perdute.

5

CAPITOLO I

ANALISI DEI BILANCI AGGREGATI

ANNO 2006

7

1.1 Finalità dell’indagine e segmento di aziende analizzato

In questo capitolo viene eseguita un’analisi delle più significative grandezze e dei

più significativi indici relativi all’insieme dei bilanci di esercizio, inerenti all’anno

2006, delle società di capitali soggette all’obbligo di deposito presso il Registro delle

Imprese della Camera di Commercio di Massa Carrara. Il campione prende in

considerazione l’universo delle società che nell’anno in esame hanno presentato un

fatturato superiore a 500 mila euro.

Prima di procedere occorre tuttavia circoscrivere l’incidenza di queste forme

giuridiche nell’ambito del sistema produttivo locale.

Nel 2006 le società di capitali rivestivano giuridicamente il 21,7% di tutte le

imprese provinciali, nel 2000 tale incidenza non superava il 17%. Ciò dimostra

come vi sia stato in questi ultimi 7 anni un accentuato fenomeno di ispessimento

del tessuto economico di Massa-Carrara, come d’altro canto gli ultimi Rapporti

economia hanno sempre sottolineato. Il grafico sottostante illustra chiaramente il

più marcato trend di sviluppo di queste società rispetto alla media generale, che

nell’ultimo anno considerato è stato addirittura superiore di tre volte (4,3% versus

1,3%).

In termini di apporto al PIL provinciale, purtroppo non si dispone al momento di

dati puntuali, ma ci sentiamo di poter dire che alla luce della maggiore capacità di

creare valore aggiunto rispetto alle altre forme giuridiche, il contributo delle società

di capitali supera certamente l’asticella del 21,7% osservata per la densità

imprenditoriale.

Comparazione tra il tasso annuale di sviluppo delle società di capitale e quello relativo al totale

economia della provincia (colonna di sinistra) e relativa incidenza percentuale delle società di capitale

sul totale (colonna di destra). Anni 2000-2006

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

7,0

8,0

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0incid % su tot tasso svil SOC CAP tasso svil TOTALE

8

Questo fenomeno di ispessimento del tessuto imprenditoriale rende ancora più

centrale la presente analisi sui bilanci delle società di capitali, che ci consente di

comprendere alcuni processi in atto, non solo da un punto di vista di economia

complessiva (riferita chiaramente a questo spaccato), ma anche di economia micro,

riferita alla singola azienda.

Passiamo dunque all’analisi in oggetto.

Ricordiamo che l’attribuzione della tipologia di impresa (micro, piccola, media,

grande) alle varie classi di fatturato (rispettivamente fino a 2 milioni, da 2 a 5

milioni, da 5 a 10 milioni, oltre i 10 milioni) non corrisponde a quella indicata da

Eurostat, nella quale le soglie dimensionali sono notevolmente superiori (le loro

piccole partono dalle nostre grandi), ma è soltanto un uso convenzionale più

attinente alle caratteristiche del tessuto economico locale.

Composizione dell’universo 2006, osservato per classi dimensionali*

Classe fatturato Valori assoluti MS Composiz % MS Composiz % TOS

Micro imprese (fino a 2 milioni) 624 63,1 60,3

Piccole imprese (da 2 a 5 milioni) 237 24,0 23,0

Medie imprese (da 5 a 10 milioni) 71 7,2 8,7

Grandi imprese (oltre 10 milioni) 57 5,8 8,0

Totale 989 100,0 100,0 * Imprese con fatturato superiore a 500 mila euro

Secondo l’articolazione sopra riportata, le società di capitali con fatturato superiore

a 500 mila euro ammontano nel 2006, nella nostra provincia a circa 1.000 unità

(esattamente 989), ed il 63% di esse vengono catalogate come micro imprese. In

ambito toscano, pur essendo il peso di questa tipologia altrettanto marcato

(60,3%), si denota tuttavia una dimensione economica media superiore al nostro

sistema produttivo: le unità medio-grandi sono, infatti, 1 su 6 (16,7%), contro il

13% locale, ed anche i dati sul valore prodotto e il valore aggiunto medio per

impresa - che vedremo fra poco - seguono questa direzione.

Allo scopo di fornire una rappresentazione delle principali grandezze economico-

reddituali anche in relazione alle diverse attività esercitate dalle suddette società di

capitali, queste ultime sono state classificate – relativamente all’anno 2006 – in

9

ventiquattro settori economici, utilizzando a tal fine una suddivisione che tenesse

conto delle peculiarità locali1.

I settori economici individuati e i rispettivi codici di attività ATECO

Settori

Cod. Descrizione settore Codice ATECO

1 Agricoltura A001 - A002 - B 005

2 Estrazione di minerali CA10 - CA11 - CB13 - CB14

3 Alimentare DA15

4 Carta editoria DE21 - DE22

5 Lavorazione lapidei DI26.7 e DI26.8

6 Chimica, gomma e plastica e altri minerali non metalliferi

DG24 - DH25 - DI26 al netto di DI26.7 e DI26.8

7 Legno e mobili DD20 - DN361

8 Meccanica DK29 - DL30 - DL31 - DL32 - DL 33 - DM34 - DM35 al netto di DM35.1

9 Cantieristica DM35.1

10 Trattamento metalli DJ27 - DJ28

11 Sistema moda DB17 - DB18 - DC19

12 Altri settori manifatturieri DA16 - DF23 - DN36 (escluso DN361) - DN37

13 Produz., distr. energia gas e acqua E040 - E041

14 Costruzioni F045

15 Comm., manut. e rip. autov. e motocicli G050

16 Comm. ingr. e interm. del comm. escl. autov. G051

17 Comm. dett. escl. autov.; rip. beni pers. G052

18 Alberghi e ristoranti H055

19 Trasporti, agenzie viaggio, magazzinaggio I060 - I061 - I062 - I063

20 Poste e telecomunicazioni I064

21 Attiv. Immobiliari, noleggio K070 - K071

22 Attiv. informatiche, ricerca, servizi imprese K072 - K073 - k074

23 Altri servizi pubblici, sociali e personali M080 - N085 - O090 - O091 - O092 - O093 - P095 - Q099

24 Non classificate

Il numero di società facenti parte di ciascun micro e macro settore è esposto nella

tavola seguente:

1 I dati estratti hanno subìto immediatamente un’operazione di screening per correggere anomalie, quali l’errata classificazione ATECO, imprese di cui si conosceva già lo stato di cessazione, etc. Inoltre sono state scartate le imprese con bilanci palesemente anormali (fatturato, attivo, passivo non significativo), o in cui l’attivo con quadrava con il passivo.

10

Distribuzione settoriale delle società di capitali prese in esame. Anno 2006

Settori N° imprese Settori N° imprese

Agricoltura 4 Comm. ingrosso e interm. comm. 231

Estrazione minerali 27 Comm. dettaglio 68

Alimentare 8 Alberghi e ristoranti 20

Carta editoria 4 Trasporti, agenzie viaggio,magaz 48

Lavorazione lapidei 106 Poste e telecomunicazioni 2

Chimica, gomma, altri min non metalliferi 17 Attività immobiari e noleggio 33

Legno e mobili 13 Informatica, ricerca e servizi imprese 60

Meccanica 62 Altri servizi pubbl, sociali e personali 22

Cantieristica e nautica 16 Non classificate 11

Metallurgia 54

Sistema moda 11 AGRICOLTURA 4

Altri settori manifatturieri 7 INDUSTRIA 454

Public utilities 4 di cui Manifatturiero 298

Costruzioni 125 TERZIARIO 520

Comm., manut. e rip. autov. e motocicli 36 NON CLASSIFICATE 11

11

1.2 Il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale aggregato

Al fine di mostrare preliminarmente la situazione economica, patrimoniale e

finanziaria delle società di capitale della provincia di Massa-Carrara per l’anno 2006,

si espone qui di seguito la composizione, espressa in termini percentuali, del Conto

Economico e dello Stato Patrimoniale delle circa mille società oggetto di analisi, sia

sottoforma di unico insieme, sia per singola tipologia dimensionale.

La prima considerazione interessante che si può scrutare dal Conto economico

aggregato sotto presentato è che il sistema produttivo della nostra provincia ha

generato nel 2006 un utile di esercizio pari a 11 euro ogni mille euro di valore della

produzione realizzato. A livello regionale, il risultato è stato pari a 14 euro ogni

mille prodotto.

Questa performance, migliore di quella dell’anno precedente (4 euro ogni 1.000

prodotto), è la sintesi di risultati divergenti tra le diverse tipologie di impresa.

Mentre nel 2005 rilevavamo difficoltà a produrre reddito per tutti i formati

dimensionali inferiori a 10 milioni di euro, nell’anno in esame soltanto le micro

aziende continuano a presentare un bilancio in rosso (-0,3%), mentre la piccola e la

media struttura hanno raggiunto, se non addirittura superato, la grande azienda,

con utili di esercizio che oscillano tra l’1,3 e l’1,5 per cento del valore prodotto, in

linea con l’andamento regionale.

Tuttavia, come lo scorso anno, guardando più attentamente alla formazione di

questo risultato si comprende come la determinante tra l’esito negativo della micro,

da un lato, e quello positivo della piccola, media e grande impresa, dall’altro, non è

la gestione caratteristica, bensì l’area extracaratteristica, ed in particolar modo

quella finanziaria e tributaria.

Sia il margine operativo lordo (MOL) che quello netto (MON) delle imprese con

fatturato inferiore a 2 milioni di euro sono infatti addirittura più corposi, oltreché

naturalmente positivi, di quelli registrati dai tre formati superiori. La differenza è

imputabile esclusivamente alla maggiore pesantezza della gestione finanziaria e

tributaria che ha eroso eccessivamente l’ottima gestione ordinaria nelle imprese più

piccole. Ciò è significativo, in quanto è il sintomo che anche questo formato

dimensionale, come quelli più grandi, al di là di quello che dice il risultato netto,

affonda le proprie radici su un reddito stabile e duraturo e non su risultati

straordinari che, per loro natura, nel tempo potrebbero non essere ripetibili. In altre

parole, una perdita di esercizio non vuol dire in questo caso mancanza di efficienza

ed efficacia gestionale, laddove deriva da situazioni di difficoltà accidentali e quindi

non riconducibili ad una visione prospettica reddituale di medio-lungo periodo.

12

E’ interessante altresì rilevare come normalmente vi sia una diversa distribuzione

dei costi tra micro e grande impresa. Posto 100 il valore prodotto da ciascuna di

esse, l’incidenza dei costi esterni (per acquisti di materie prime, servizi e godimento

di terzi) nell’impresa più piccola è inferiore di una quindicina di punti al peso che

essi hanno in quella più grossa; di converso il costo del personale incide nella micro

quasi dodici punti in più che nella grande.

Il Conto Economico aggregato 2006, per totale e formato dimensionale. Numeri indici – Valore

produzione =100

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO TOTALE Micro impresa

Piccola impresa

Media impresa

Grande impresa

(+) Valore della produzione operativa 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Ricavi delle vendite 98,3 98,9 99,9 98,8 97,2

Variazione Rimanenze (Prodotti finiti e lavori in corso) 1,3 0,2 -0,3 1,0 2,7

Incrementi immobilizzazioni 0,4 1,0 0,4 0,2 0,1

(-) Costi esterni 82,3 72,6 79,7 81,8 87,4

Consumi (Acquisti + Variazione delle rimanenze) 53,5 43,0 50,7 53,9 58,9

Servizi 25,9 24,8 25,0 24,4 27,3

Godimento beni di terzi 2,8 4,8 4,0 3,5 1,3

(=) Valore aggiunto 17,7 27,4 20,3 18,2 12,6

(-) Personale 11,8 19,1 14,6 12,2 7,4

(=) Margine operativo lordo (MOL) 6,0 8,2 5,7 6,0 5,2

(-) Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 2,8 3,8 2,8 2,1 2,5

Ammortamenti immateriali 0,5 0,9 0,7 0,4 0,3

Ammortamenti materiali 1,9 2,5 1,8 1,4 1,9

Svalutazioni 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Ammortamenti e svalutazioni 0,1 0,3 0,1 0,1 0,0

Accantonamenti per rischi e altri 0,3 0,2 0,2 0,2 0,3

(=) Margine operativo netto (MON) 3,2 4,4 2,9 3,9 2,7

(+) Proventi e oneri non caratteristici 0,4 -1,3 0,2 0,3 1,1

(=) Risultato Ante Gestione Finanziaria (RAGF) 3,6 3,1 3,2 4,3 3,7

(+) Proventi e perdite finanziari 0,5 1,0 0,3 0,2 0,5

(=) Risultato ante oneri finanziari (RAOF) 4,1 4,2 3,5 4,5 4,2

(-) Oneri finanziari 1,9 2,7 2,3 1,8 1,5

(=) Risultato ordinario 2,1 1,5 1,2 2,7 2,7

(+) Rettifiche attività finanziarie 0,0 -0,1 0,0 0,0 0,0

(+) Proventi e oneri straordinari 0,9 0,8 2,1 0,7 0,4

(=) Risultato Ante imposte 3,0 2,3 3,2 3,4 3,0

(-) Imposte 1,9 2,6 1,9 1,9 1,6

(=) Utile (perdita) esercizio 1,1 -0,3 1,3 1,5 1,4

Attraverso la rielaborazione dello stato patrimoniale per capitale investito/raccolto

si vuol dare maggiore evidenza all’aspetto finanziario della gestione e nella

fattispecie alla determinante del fabbisogno finanziario necessario. La

determinazione del CCNc, ossia del capitale circolante netto commerciale, ci

consente appunto di visualizzare la consistenza del fabbisogno finanziario netto

13

derivante dal ciclo operativo, che è formato da tutte quelle operazioni concorrenti

direttamente alla produzione e vendita del bene/servizio improntanti specificamente

l’attività d’impresa.

In altre parole, il CCNc è l’ammontare di capitali che l’impresa deve «autoprodurre»

(autofinanziamento) o raccogliere direttamente sul «mercato», da «banche» e

«azionisti» se vuole regolarmente svolgere il proprio processo di acquisto-

trasformazione-vendita. Nel nostro caso, posto 100 il capitale totalmente investito,

circa 60 è quello che serve all’impresa per lo svolgimento, appunto, di questa fase

operativa, con differenze tuttavia abbastanza marcate tra i diversi formati

dimensionali.

Il COIN è il capitale operativo investito netto. Esso esprime il fabbisogno finanziario

netto totale riconducibile alla gestione operativa. Quindi, fabbisogno legato al ciclo

operativo più fabbisogno legato alla struttura operativa. Nella nostra situazione

incide per l’83% circa sul capitale investito netto globale (CIN). CIN che a sua volta

esprime il complesso dei capitali globalmente investiti nell'impresa al netto delle

fonti di finanziamento indirette.

Una struttura finanziaria è aggressiva quando presenta uno sbilanciamento verso

passività di breve termine. L'aggressività deriva dalla supposta attitudine di tale

struttura a cogliere le diverse opportunità di finanziamento di volta in volta offerte

dal mercato al tasso migliore2. Sembra proprio essere il nostro caso, dal momento

che il capitale investito viene finanziato per il 58,4% da debiti correnti; incidenza

che raggiunge il suo apice nelle struttura di media dimensione dove addirittura

l’indebitamento a breve finanzia quasi i 2/3 del CIN. Globalmente il patrimonio

netto copre il 30% del capitale investito, mentre i debiti di medio-lungo termine ne

finanziano il restante 11%.

2 Unioncamere Toscana, Francesco Giunta, L’analisi dei bilanci – L’equilibrio aziendale letto dai dati di bilancio, Ge&Co 2007

14

Lo Stato Patrimoniale aggregato 2006 per pertinenza gestionale, suddiviso per totale e formato

dimensionale. Numeri indici – Totale attivo =100

S.P. PER PERTINENZA GESTIONALE TOTALE Micro impresa

Piccola impresa

Media impresa

Grande impresa

(a) ATTIVO IMMOBILIZZATO 34,9 44,8 26,8 25,4 35,7

Immobilizzazioni materiali 22,4 31,3 18,6 17,8 19,7

Immobilizzazioni immateriali 3,9 4,6 3,5 3,3 3,8

Immobilizzazioni finanziarie 8,6 9,0 4,7 4,3 12,3

(b) ATTIVITA` CORRENTI 65,1 55,2 73,2 74,6 64,3

Rimanenze 18,3 15,2 20,1 23,4 17,6

Crediti 39,4 33,6 44,3 45,1 38,7

Attività finanziarie 7,4 6,4 8,7 6,0 7,9

(c) TOTALE ATTIVO (a+b) 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

(d) PATRIMONIO NETTO e ARROTONDAMENTI 28,2 31,6 22,0 24,6 30,5

Patrimonio netto 28,2 31,6 22,0 24,6 30,5

Arrotondamenti 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

(e) PASSIVITA` DIFFERITE 10,6 11,3 11,0 7,9 10,8

(f) PASSIVITA` CORRENTI 54,4 48,0 59,6 62,0 53,5

(g) ALTRE PASSIVITA` 6,8 9,2 7,4 5,5 5,2

Altri debiti commerciali 2,2 4,6 1,8 1,0 0,9

Fondo TFR 3,2 3,3 4,1 3,3 2,5

Fondi rischi e oneri 1,5 1,2 1,5 1,2 1,7

(h) TOTALE PASSIVO + NETTO (d+e+f+g) 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Lo Stato Patrimoniale aggregato 2006 per capitale investito/raccolto, suddiviso per totale e formato

dimensionale. Numeri indici – Totale capitale investito =100

S.P PER CAPITALE INVESTITO/CAPITALE RACCOLTO TOTALE Micro impresa

Piccola impresa

Media impresa

Grande impresa

(a) INVESTIMENTI LEGATI AL CICLO OPERATIVO 61,8 53,7 69,6 72,5 59,4

Crediti 42,3 37,0 47,9 47,7 40,9

Rimanenze 19,6 16,7 21,8 24,8 18,6

(b) FINANZIAMENTI LEGATI AL CICLO OPERATIVO 2,3 5,1 2,0 1,1 1,0

Altri debiti 2,3 5,1 2,0 1,1 1,0

(c) CCNc (a-b) 59,5 48,6 67,6 71,4 58,5

(d) INVESTIMENTI LEGATI ALLA STRUTTURA 28,2 39,4 23,9 22,4 24,7

Immobilizzazioni materiali 24,1 34,4 20,0 18,9 20,8

Immobilizzazioni immateriali 4,2 5,0 3,8 3,5 4,0

(e) FINANZIAMENTI LEGATI ALLA STRUTTURA 5,0 5,0 6,0 4,8 4,5

TFR 3,4 3,6 4,4 3,5 2,6

Fondi rischi e oneri 1,6 1,3 1,6 1,3 1,8

(f) INVESTIMENTI STRUTTURALI NETTI (d-e) 23,2 34,5 17,8 17,6 20,3

(g) COIN (c+f) 82,7 83,0 85,5 89,0 78,7

(h) INVESTIMENTI FINANZIARI 17,3 17,0 14,5 11,0 21,3

Immobilizzazioni finanziare 9,3 9,9 5,1 4,6 12,9

Attività finanziarie 8,0 7,1 9,4 6,4 8,3

(i) CAPITALE INVESTITO (CIN) (g+h) 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

(j) DEBITI 69,8 65,2 76,2 74,0 67,8

debiti differiti 11,4 12,4 11,9 8,3 11,4

debiti correnti 58,4 52,8 64,3 65,7 56,4

(k) PATRIMONIO NETTO e ARROTONDAMENTI 30,2 34,8 23,8 26,0 32,2

Patrimonio netto 30,2 34,8 23,8 26,0 32,2

Arrotondamenti 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

(l) CAPITALE RACCOLTO (j+k) 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

15

1.3 Andamento dei principali indicatori di bilanco

1.3.1 Il fatturato, il valore aggiunto, gli investimenti strutturali

Complessivamente le società di capitali della provincia di Massa-Carrara hanno

registrato nel corso del 2006 un incremento del fatturato nella misura del 17%

rispetto ad un 2005, verso le quali invece avevano mostrato difficoltà. Ricavi, che,

nell’anno in esame, ammontano a 3,434 miliardi di euro. Questo primo dato mette

innanzitutto in evidenza come la crescita delle società di capitale si è associata

nell’anno in esame con una positiva congiuntura dell’economia complessiva locale.

Osservando l’andamento medio dell’impresa tipo, possiamo notare come la

dinamica testè rilevata, pur restando positiva, tenda a scendere sotto il muro del

10% (+9,7%), per un giro d’affari medio di quasi 3,5 milioni di euro. Anche in

questo caso tuttavia fa meglio dell’anno precedente (+3,6%). A livello regionale, la

dimensione media del valore prodotto dall’impresa tradizionale è di un milione e

mezzo di euro superiore al nostro, ma nell’ultimo anno questo divario si è ridotto,

data una crescita del fatturato di circa due punti percentuali inferiore a quello

provinciale (8%).

Il fatturato aggregato totale e medio dell’impresa tipo: valori assoluti e tassi annuali di sviluppo

Fatturato MS 2006

Tasso di sviluppo MS 2006/2005

Tasso di sviluppo TOS 2006/2005

TOTALE 3.434.015.552 17,0% 12,4%

MEDIO 3.472.210 9,7% 8,0%

Come rilevavamo già lo scorso anno, ciò che però risulta ancora più interessante, è

l’andamento di questo aggregato rispetto alla classe dimensionale di impresa. Da

tale analisi si evince infatti che il formato che ha registrato le migliori performance

di vendita è stato quello grande, con un tasso di crescita medio dei ricavi del

14,2%, ben dieci punti più dell’anno precedente. Sono andate meno bene, anche se

su livelli ancora ottimi, sia le micro che le medie imprese, attestandosi su uno

standard del +9%, nel primo caso addirittura quasi quadruplicando il dato dell’anno

precedente, a conferma che in generale il 2006 è stato un anno di congiuntura

positiva per tutti.

Pur in un quadro di differenze ancora abbastanza marcato, ci sentiamo di poter dire

che almeno per quanto concerne il 2006, alla luce di questi risultati, la relazione tra

16

indicatori economici da un lato e crescita dimensionale dall’altro osservata nei

dodici mesi precedenti risulta meno stretta.

Il fatturato medio dell’impresa tipo locale: tassi annuali di sviluppo 2005 e 2006, per fasce dimensionali

2,4%

4,5% 4,6%4,0%

3,6%

9,0%

10,5%

9,1%

14,2%

9,7%

0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

14%

16%

micro piccola media grande totale

20052006

Per quanto concerne il valore aggiunto, che ricordiamo essere il valore della

produzione al netto dei costi esterni immediatamente sostenuti per produrre

(escluso quello relativo alla manodopera), nel 2006 esso ammonta

complessivamente a circa 620 milioni di euro, crescendo in generale del +11,7%.

Comparando questo tasso di variazione, con quello appena analizzato del fatturato

(+17%), di cui appunto ne è una derivazione, emerge immediatamente come, una

parte della crescita dei ricavi sia stata assorbita da un rimbalzo notevole dei costi di

produzione, che già nel 2006 hanno iniziato a surriscaldarsi sia sul fronte delle

bollette energetiche sia su quello delle materie prime (in primis petrolio e metalli),

causa soprattutto l’incremento della domanda internazionale per il boom del

versante asiatico.

Ciononostante, il sistema produttivo locale è comunque riuscito nel suo complesso

nel corso del 2006 ad esprimere una discreta capacità di creare nuova e maggiore

ricchezza rispetto ai fattori produttivi acquistati da terzi e consumati.

Per quanto concerne l’impresa tipo, dal 9,7% di incremento dei ricavi siamo giunti

ad un +8,8% per il valore aggiunto.

Questo “dimagrimento” dei ricavi lo si evince anche in ambito regionale, dove la

crescita del valore aggiunto a livello macro si posiziona 4 punti sotto quella del

fatturato (+8,4%) e nell’impresa tradizionale, dove il tasso di variazione si riduce di

17

un punto. Come per i ricavi, le toscane continuano in entrambi i casi ad essere

dinamiche inferiori a quelle locali. Conseguentemente, il gap sul valore aggiunto

medio che separa la nostra impresa tipo da quella regionale si è accorciato nel 2006

a 350mila euro.

Il valore aggiunto aggregato totale e medio dell’impresa tipo: valori assoluti e tassi annuali di sviluppo

Valore Aggiunto MS 2006



TOTALE 619.692.797 11,7% 8,4% MEDIO 626.585 8,8% 7,0%

A livello di tipologie di impresa, non si rilevano particolari differenziazioni rispetto al

quadro visto per il fatturato. Vi è da far osservare soltanto come quella che ha

subito il maggior dimagrimento dei ricavi per effetto dei rincari dei costi esterni di

produzione è stata la piccola impresa, il cui tasso di sviluppo del valore aggiunto è

scaduto al +7,3% da un +10,5% del fatturato. Sia nella media che nella grande

azienda queste pressioni si sono fatte sentire meno, entrambi i formati sono stati

capaci di allargare il proprio “maggior valore”, dimostrando ancora una volta (come

già lo scorso anno) una efficace capacità a razionalizzare i costi esterni ed un’offerta

sempre più qualitativamente alta.

Comparazione del tasso di sviluppo del fatturato e del valore aggiunto medio del 2006 dell’impresa tipo

locale, per fasce dimensionali

7,3%

14,6%

9,1%

14,2%

8,8%

10,8%

8,8%

9,7%

9,0%

10,5%

7%

8%

9%

10%

11%

12%

13%

14%

15%

16%

micro picco la media grande to tale

Val aggFatt

18

Per quanto concerne gli investimenti sulla struttura, complessivamente nel

2006, il sistema economico locale ha prodotto nuovamente risultati positivi,

incrementando le proprie immobilizzazioni, sia materiali che immateriali, del 10,6%

rispetto all’anno precedente già su ottimi livelli (+8%), fin quasi ad arrivare a 900

milioni di euro. Su base micro, però, la situazione è del tutto diversa: continua ad

evidenziarsi anche nel 2006 una variazione negativa, nella fattispecie del –3,9%.

Gli investimenti strutturali aggregati e medi dell’impresa tipo: valori assoluti e tassi annuali di sviluppo

Investimenti strutturali MS 2006



TOTALE 878.146.418 10,6% 6,5%

MEDIO 887.913 -3,9% -4,2%

Questa differenziazione di andamento tra il sistema nel suo complesso e l’impresa

tipo, è spiegabile con il fatto che il dato aggregato ha risentito pesantemente del

contributo estremamente positivo di alcune importanti società, ma in realtà la

situazione non è così brillante come lascerebbe intendere la lettura del dato totale.

Innanzitutto, poiché a differenza dell’anno precedente, nel 2006 anche la classica

grande impresa ha iniziato a ridurre i propri investimenti del –2,7% su base annua,

dopo un +6,8% nel 2005. Ed in secondo luogo, dal momento che non sembrano

uscire dall’impasse degli anni passati né la impresa micro né quella piccola.

Soltanto la tipica impresa di medie dimensioni è riuscita leggermente a rialzare la

testa, aumentando le proprie immobilizzazioni strutturali di un modesto +1,1%.

Gli investimenti strutturali medi dell’impresa tipo locale: tassi annuali di sviluppo 2005 e 2006, per

fasce dimensionali

-9,2%

-0,8% -1,2%

6,8%

-5,8%-6,3%

-1,4%

1,1%

-2,7%

-3,9%

-12%

-10%

-8%

-6%

-4%

-2%

0%

2%

4%

6%

8%

micro picco la media grande to ta le

20052006

19

In sintesi, l’immagine che proviene da questi dati sugli investimenti raffigura un

capitale fisico al palo. C’è da dire tuttavia che essi non comprendono quelle formule

di leasing sempre più usate dalle aziende, per cui in questa più ampia prospettiva

la situazione potrebbe presentarsi meno negativa.

Su scala regionale, la dinamica di questo importante capitolo di spesa non si

discosta di molto da quella nostrana, anzi è addirittura peggiore (-4,2%), anche se

c’è da considerare che l’impresa tipica toscana investe nella struttura mediamente

1,5 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al livello locale.

* * *

1.3.2 L’analisi della redditività: ROE, ROI, ROS, area finanziaria e tributaria

Al fine di analizzare la redditività delle suddette società di capitali con sede legale in

provincia di Massa-Carrara, come lo scorso anno, sono stati utilizzati gli indici

reddituali più frequentemente impegati nelle analisi di bilancio, ovverosia il ROE, il

ROI, il ROS, il capital turnover e l’incidenza dell’area tributaria sull’utile di esercizio.

A questi si è aggiunto quest’anno anche l’analisi sul peso degli oneri finanziari

rispetto al fatturato prodotto.

Il R.O.E. (Return on equity) rappresenta il quoziente di redditività globale ed è

definito dalla seguente formula:

ROE= Utile/ Patrimonio netto

Esso può essere interpretato come tasso di redditività del capitale proprio. E’ quindi

una misura sintetica della redditività aziendale e può essere utilizzato in analisi

consuntive degli scostamenti fra la redditività attesa e quella realizzata, o in analisi

preventive per definire un obiettivo di sintesi, soprattutto nel medio e nel lungo

periodo; misura la convenienza da parte degli operatori economici ad investire

mezzi monetari, a titolo di capitale di rischio, nella società considerata.

Esso, come risulta dalla formula sopra riportata, è rappresentato dal rapporto tra il

risultato di esercizio al netto delle imposte (utile o perdita) e il capitale di rischio

investito nell’esercizio stesso, assunto nella misura del patrimonio netto contabile.

Nell’anno 2006, il ROE complessivo di tutto il sistema produttivo locale è risultato

pari al 3,9%, contro l’1,8% dell’anno precedente; quello medio dell’impresa tipo si

discosta di qualche decimo di punto, ammontando al 4,8% (a fronte del 2,5% del

2005).

20

Da ciò si desume immediatamente come in linea generale il sistema e l’impresa tipo

della nostra provincia abbiano annotato nel 2006 un margine di redditività netto

doppio rispetto a quello, ad onor del vero abbastanza misero, dell’anno precedente.

Su scala regionale il livello di redditività nell’anno in esame è sostanzialmente

analogo a quello locale.

Il ROE aggregato e medio: valori anno 2005 e 2006

ROE MS ROE TOS

2005 2006 2005 2006 Totale 1,8% 3,9% 4,6% 3,9% Medio 2,5% 4,8% 3,8% 4,6%

Per quanto concerne l’analisi di questo indicatore per classi dimensionali, possiamo

notare come il livello più elevato nel 2006 è stato raggiunto dalle imprese medie

(6,2%), che hanno quasi raddoppiato quello dell’anno precedente. Tra le micro, le

piccole e le grandi non vi sono significative differenziazioni, se non per il fatto che

mentre nelle imprese di più ridotta dimensione l’indicatore tende a migliorare

rispetto al 2005 (nelle micro addirittura più che raddoppia), in quelle più grandi è in

discesa di mezzo punto percentuale. Calo quest’ultimo, come vedremo

successivamente, prodotto da una flessione del ritorno sugli investimenti.

Il ROE medio dell’impresa tipo locale, per fasce dimensionali: anni 2005, 2006

2,2%

3,4% 3,3%

5,0%

2,5%

4,9%

4,5%

6,2%

4,5%4,8%

0%

1%

2%

3%

4%

5%

6%

7%


20052006

21

E’ noto, tuttavia, che il ROE, pur essendo un indicatore importante a livello di

gestione aziendale (poiché se il capitale netto non venisse adeguatamente

remunerato, l’impresa avrebbe difficoltà a trovare soci e risorse di investimento), in

un sistema produttivo come il nostro, costituito prevalentemente da micro e piccole

imprese e fortemente sottocapitalizzato, nella quale la remunerazione

dell’imprenditore passa generalmente attraverso i conti aziendali sottoforma di

costo del lavoro o di compenso dell’amministratore, esso manifesta tutti i suoi

limiti: il caso tipico è la presenza di un utile modesto, in presenza di scarso

patrimonio; questa situazione determina un ROE molto elevato.3

Per ovviare a ciò, la novità di quest’anno è un indicatore sintetico ancora più fine, il

rapporto tra l’utile di esercizio e i ricavi delle vendite. Secondo tale indicatore di

bilancio, nel 2006 le nostre imprese hanno prodotto complessivamente un utile pari

a 11 euro ogni 1.000 euro di fatturato realizzato, più che raddoppiando la

redditività netta precedente.

In termini di impresa tipo, tale margine si riduce a 5 euro ogni 1.000 di ricavo di

vendita, ma anche in questa circostanza il dato evidente è che la gestione ha

prodotto un risultato più soddisfacente rispetto al 2005. Identico livello (0,5%) in

Toscana.

Incidenza dell’utile di esercizio su fatturato, dato aggregato e medio: valori anno 2005 e 2006

UTILE DI ESERCIZIO/ RICAVI VENDITE MS

UTILE DI ESERCIZIO/ RICAVI VENDITE TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 0,5% 1,1% 1,6% 1,4%

Medio 0,3% 0,5% 0,4% 0,5%

In conclusione, quindi, sia il Roe che quest’ultimo rapporto, segnalano un netto

miglioramento della redditività della gestione delle imprese locali nel corso del

2006, miglioramento che le ha portate ad allinearsi all’andamento regionale.

3 Unioncamere Toscana, Dipartimento di Scienze aziendali Università degli Studi di Firenze, Osservatorio sui bilanci delle società di capitale toscane – Rapporto 2001-2005, Firenze, Maggio 2007.

22

Un altro indicatore altrettanto importante per misurare la redditività di un’impresa è

il ROI.

Il R.O.I. (Return On Investment) esprime la “redditività operativa”, ossia

l’attitudine dell’impresa a rendere congruamente proficui gli investimenti di capitale

al servizio della gestione caratteristica. La sua formula è la seguente:

ROI= Reddito ordinario ante oneri finanziari/Capitale investito netto

Esso consente soprattutto di giudicare l’efficienza degli organi di governo

dell’impresa, tenuti a rendere conto dell’amministrazione di un capitale impiegato

nella gestione caratteristica, a prescindere dalle fonti di finanziamento della

medesima. Questo indicatore, assieme all’effetto leva e alla gestione extra-

caratteristica, determina la formazione del ROE.

Nel 2006, il ROI aggregato è salito al 4,6% dal 3,8% del 2005, e quello medio

dell’impresa tipo al 5,7% dal 5,3% dell’anno precedente. Si tratta di un recupero

che spiega il concomitante incremento della remunerazione del capitale proprio

visto precedentemente. Non si registrano sensibili differenze su scala regionale

(medio 5,8%).

Il ROI aggregato e medio: valori anno 2005 e 2006

ROI MS ROI TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 3,8% 4,6% 4,5% 5,0%

Medio 5,3% 5,7% 5,2% 5,8%

Circa la tipologia dimensionale, l’incremento più vistoso lo si registra tra le fila delle

imprese di taglio micro che sono anche quelle che presentano il ROI più elevato,

mentre, anche in questa circostanza le grandi pur presentando ancora

un’appetibilità pressoché in linea con le piccole e le medie imprese, denunciano una

riduzione del loro indicatore di mezzo punto percentuale. Calo, quest’ultimo,

supportato da un decadimento dei rispettivi tassi di accumulazione (dal 21% al

12,2%), di reinvestimento del capitale (dal 9,7% al 4,8%) e da una contrazione

degli investimenti operativi (da 6,8% a –2,7%), in un contesto in cui il grado di

ammortamento rimane costante. In altre parole, da una debacle della produttività

del capitale.

23

Il ROI medio dell’impresa tipo locale, per fasce dimensionali: anni 2005, 2006

5,4%5,2%

4,8%

5,8%

5,3%

6,3%

5,2%5,5%

5,3%

5,7%

0%

1%

2%

3%

4%

5%

6%

7%


20052006

Rispetto alle determinanti che compongono questo importante indicatore - che si

ricorda sono principalmente la redditività delle vendite e il ritorno del capitale

investito - è utile far osservare come ci sia una netta separazione tra micro-piccola

impresa da un lato e medio-grande impresa dall’altro. Come già evidenziavamo lo

scorso anno, questo spiega una diversa strategia competitiva tra le due tipologie.

Più precisamente, il ROI è maggiormente influenzato nelle unità di più piccole

dimensioni da un elevato ROS (strategia di differenziazione), mentre le imprese di

medio-grande dimensione riescono a comprimere maggiormente la forbice

ricavi/costi puntando su un più elevato turn over del capitale, ossia sul numero di

volte che nel corso dell'anno il capitale investito nella gestione operativa torna in

forma liquida grazie alla moneta recuperata con le vendite (strategia di leadership

di costo). Per capire, il ritorno del capitale è avvenuto nel 2006 nelle imprese micro

circa ogni 400 giorni, quindi in pratica una volta ogni 13 mesi, in quelle grandi nel

giro di 210 giorni, quindi ogni 7 mesi.

Cò significa che strategicamente, da un punto di vista competitivo, la micro impresa

punta di più su una politica di differenziazione e su un livello più elevato nel

rapporto qualità/prezzo, mentre la medio-grande tendenzialmente guarda con

maggiore attenzione al contenimento dei costi e ad una massimizzazione delle

quantità vendute.

24

A proposito del R.O.S. (Return on sales), che è appunto una determinante della

redditività degli investimenti, tale indicatore esprime l’economicità delle vendite, ed

è determinato dal rapporto tra il reddito operativo ed i corrispondenti ricavi netti di

vendita propri della medesima gestione caratteristica:

ROS= Margine operativo netto (EBIT)/Ricavi delle vendite

Il ROS è quindi l’indice che esprime il tasso di redditività delle vendite, ossia quanto

residua del prezzo di vendita dopo la copertura dei costi operativi.

Nel 2006 la redditività delle vendite del sistema è aumentata di un punto

percentuale, passando al 3,3%, così come quella media dell’impresa tipo è salita al

5,2% dal 4,4% del 2005. Tendenze simili si rilevano su scala regionale, dove tale

indicatore, sia a livello macro che micro, presenta valori di 2-3 decimi di punto più

bassi di quelli nostrani. Vedremo successivamente come questo recupero sia

conseguenza di un efficientamento della produttività aziendale.

Il ROS aggregato e medio: valori anno 2005 e 2006

ROS MS ROS TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 2,3% 3,3% 2,8% 3,1%

Medio 4,4% 5,2% 4,3% 4,9%

Come abbiamo appena visto il ROS tende ad essere più elevato laddove la struttura

di impresa è piccola (6,1% nella micro, contro il 2,4% della grande). Nel 2006

questa differenziazione è apparsa ancora più evidente, dato l’incremento di 13

decimi di punto di questo indicatore nelle micro imprese, a fronte di una sostanziale

invarianza nelle piccole e di un incremento di 4 decimi di punto nelle medie e nelle

grandi strutture.

Ciò è la spia di una tendenza nelle imprese piccolissime ad allargare i propri margini

di vendita, a seguito anche della sempre più elevata incidenza dei costi di

produzione, e in quelle medio grandi a cercare di puntare anch’esse di più sulla

efficienza/qualità produttiva e sui mercati specializzati di nicchia, alla luce anche di

un ritorno del capitale che, pur essendo ancora veloce, tende però gradatamente ad

allungarsi (da 190 giorni nel 2005 a 211 nel 2006). E’ stata proprio questa perdita

di produttività del capitale la principale determinante della riduzione del ROI nelle

grandi imprese, riduzione - che come abbiamo visto - si è concretizzata in mezzo

punto percentuale.

25

Il ROS medio dell’impresa tipo locale, per fasce dimensionali: anni 2005, 2006

4,8%

4,3%

3,4%

2,0%

4,4%

6,1%

4,4%

3,8%

2,4%

5,2%

0%

1%

2%

3%

4%

5%

6%

7%


20052006

L’incidenza degli oneri finanziari è estremente utile al fine di capire quanta

parte della redditività viene impiegata per la copertura degli interessi passivi sui

mutui e prestiti. Nonostante nel 2006 si sia registrato un graduale rialzo dei tassi di

interesse sia a livello macro che micro la situazione non appare sostanzialmente

differente rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto ad un minor effetto

leverage, dovuto ad una riduzione del ricorso al capitale di terzi in rapporto al

capitale proprio.

Tant’è che l’incidenza degli oneri finanziari sui ricavi di vendita si è posizionata a

livello generale intorno al 2% e a livello di singola impresa all’1,5%. Rispetto

all’anno precedente, tale peso resta in entrambi i casi sostanzialmente invariato,

ma, rispetto al passato, si interrompe la discesa virtuosa, a seguito di un rialzo

generalizzato dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.

L’incidenza degli oneri finanziari su ricavi, dato aggregato e medio: valori anno 2005 e 2006

ONERI FINANZIARI SU RICAVI MS ONERI FINANZIARI SU RICAVI TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 1,9% 2,0% 1,8% 1,9%

Medio 1,6% 1,5% 1,2% 1,2%

26

L’elemento che ancor più traspare è però la differente incidenza di tali oneri tra le

diverse tipologie dimensionali e il confronto di ciascuna tipologia con la rispettiva

“sorella” toscana.

Mediamente l’impresa tipica della nostra provincia tende a sopportare un peso

maggiore sul proprio bilancio degli oneri finanziari rispetto alla media regionale: la

differenza generale si sostanzia in 3 decimi di punto, ma con variabilità abbastanza

significative tra i singoli tagli dimensionali. Come si può vedere dal grafico

sottostante, sono soprattutto le imprese medie a marcare la maggiore

differenziazione con circa 6 decimi di punto in più della media toscana. Nelle micro

e piccole il gap è di 3-4 decimi, mentre nella grande azienda si riduce ad un solo

decimo di punto.

Inoltre a livello locale, tra la micro e la grande impresa vi è una differenza di peso

tale che l’incidenza relativa degli oneri finanziari sul fatturato è nella micro più

elevata di circa il 50% rispetto alla grande (1,6% contro 1,1%).

L’incidenza media degli oneri finanziari sul fatturato dell’impresa tipo nel 2006, per fasce dimensionali.

Confronto Massa-Carrara, Toscana

1,6%1,5%

1,6%

1,1%

1,5%

1,3%

1,1%

1,0%1,0%

1,2%

0,8%

0,9%

1,0%

1,1%

1,2%

1,3%

1,4%

1,5%

1,6%

1,7%


MSTOS

27

L’incidenza dell’area tributaria è un altrettanto importante indicatore, perché ci

consente di capire quanta parte del risultato operativo se ne va in imposte e tasse.

Essa è data dal rapporto tra l’utile di esercizio e il risultato di esercizio al lordo delle

imposte. Chiaramente più è basso tale rapporto e più il carico fiscale si fa pesante.

Incidenza area tributaria= Utile di esercizio/Risultato ante imposte

Tra il 2005 e il 2006 questa zona del bilancio è aumentata dal 21,7% al 35,7% a

livello di sistema, e dal 15% al 22% in termini di impresa tipo. Ciò significa che nel

2006 l’utile di esercizio è riuscito a coprire meglio l’incidenza del carico fiscale sia a

livello macro che di micro economia. Questo non vuol dire automaticamente che in

questo lasso di tempo sia intervenuta una riduzione dell’imposizione fiscale; se

guardiamo infatti all’incidenza delle imposte dirette sul fatturato possiamo notare

come negli ultimi dodici mesi questo indicatore è aumentato dai 2 ai 3 decimi di

punto (riconducibile probabilmente all’effetto IRAP), sia a livello aggregato che di

singola impresa tipo, posizionandosi nel 2006 all’1,9%, sostanzialmente in linea con

il dato regionale. A livello locale è accaduto quindi presumibilmente in quest’ultimo

anno che l’incremento dell’utile lordo è stato così ampio da poter coprire anche il

contestuale incremento delle imposte, allargando quindi l’area tributaria.

L’incidenza dell’area tributaria e delle imposte sul fatturato, dato aggregato e medio: anno 2005 e 2006

INCIDENZA AREA TRIBUTARIA MS INCIDENZA AREA TRIBUTARIA TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 21,7% 35,7% 47,4% 40,5%

Medio 15,0% 22,0% 20,7% 22,6%

INCIDENZA IMPOSTE SU FATTURATO MS INCIDENZA IMPOSTE SU FATTURATO TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 1,7% 1,9% 1,8% 2,1%

Medio 1,6% 1,9% 1,6% 1,9%

Normalmente al crescere della dimensione di impresa l’incidenza dell’imposizione

fiscale tende a farsi meno gravosa sulla redditività. A titolo di esempio, nell’impresa

tipo con fatturato inferiore a 2 milioni di euro, il peso delle imposte sul fatturato è

del 2,2%, mentre in quelle che fatturano oltre 10 milioni di euro il rapporto scende

all’1,3%. Da notare come tutti i tagli dimensionali, nessuno escluso, siano stati

interessanti dall’inasprimento fiscale.

28

L’incidenza media delle imposte sul fatturato dell’impresa tipo locale, per fasce dimensionali: anni 2005,

2006

1,8%

1,4%1,4%

1,0%

1,6%

2,2%

1,5% 1,5%

1,3%

1,9%

0%

1%

1%

2%

2%

3%


20052006

Se sommiamo questi due ultimi elementi di costo (oneri finanziari e tributi)

possiamo notare come mediamente l’impresa tipo di micro dimensioni ha

sopportato nel 2006 un peso complessivo sul fatturato nella misura del 3,8% a

fronte del 2,4% della grande impresa e del 3,4% dell’impresa tradizionale generale.

Questa è la discriminante principale del diverso segno del risultato netto di esercizio

tra le due tipologie dimensionali (negativo nella micro, positivo nella grande).

A proposito di utile, il progressivo miglioramento delle condizioni di economicità

operativa è culminato nel 2006 in un reddito netto che, come già ricordato, si è

attestato sull’1,1% del valore della produzione, a fronte di uno 0,5% dell’anno

precedente. In termini assoluti, l’utile complessivo generato dal sistema è

ammontato a 36,9 milioni di euro, quello medio per impresa a poco più di 37 mila

euro, contro i circa 15 mila dell’anno precedente. Potrebbe sembrare a prima vista

un utile ancora modesto, visto in termini di remunerazione dell’imprenditore, tanto

da far pensare che “il gioco potrebbe non valere la candela”. In realtà, le nostre

società essendo per lo più a carattere familiare scontano già la remunerazione degli

amministratori a bilancio, come costo aziendale, per cui tale margine diventa nella

sostanza autofinanziamento.

* * *

29

1.3.3 L’analisi della produttività dei fattori

La produttività è un indicatore fondamentale nell’epoca moderna perché è una

proxy della capacità competitiva di un sistema. Essa infatti misura la capacità di

combinare economicamente le risorse della produzione. Risorse che sono appunto

capitale e lavoro.

La produttività pro-capite del fattore lavoro ammonta nel 2006 a livello di sistema a

46.500 euro, per ogni unità di lavoro impiegata. Nello stesso anno, il costo del

lavoro per dipendente è pari a 31.500 euro. Vi è quindi un divario di circa 15.000

euro tra i due misuratori economici. In chiave regionale questo gap è nettamente

superiore, poiché ad un costo di 35.000 euro, si associa una produttività di quasi

53.500 euro, decisamente migliore della nostra.

In termini dinamici, è abbastanza evidente che se il costo del lavoro pro-capite

crescesse a fronte di una riduzione della produttività sarebbe logico aspettarsi una

riduzione della redditività operativa aziendale o, comunque, una minor capacità

della «ricchezza in più» creata dall'impresa (il valore aggiunto appunto) di

remunerare gli altri fattori della produzione.

L’indicatore che quindi per antonomasia ci consente di capire come si sta muovendo

un determinato sistema produttivo sul versante della competitività e della capacità

di remunerare altri fattori, oltre a quello lavorativo (profitti, oneri finanziari, etc) è il

cosiddetto CLUP, ossia il costo del lavoro per unità prodotta.

Nel 2006 il Clup medio dell’impresa tipo ammontava al 58,5%, regredendo rispetto

all’anno precedente di 1,7 punti percentuali. Ciò significa che, dopo alcuni anni

all’insegna della stazionarietà, nel 2006 l’impresa media locale ha iniziato a fare

progressi nel recupero della produttività del fattore lavoro, aiutata da un contesto

esterno di congiuntura favorevole. Avanzamento della produttività che si è

avvertito, con un’intensità anche maggiore, nell’impresa standard toscana, dal

momento che il clup è sceso al 61,1% dal 63,2% dell’anno precedente.

Possiamo quindi dire che la ripresa delle vendite e, conseguentemente degli

investimenti testé analizzati, sono la conseguenza di questa maggiore efficienza

produttiva.

30

Il CLUP medio dell’impresa tipo locale, nell’ultimo quinquennio. Confronto Massa-Carrara, Toscana

60,2%59,8% 59,9%

60,2%

60,9%

63,2%62,9%

63,2%

61,1%

58,5%

57,0%

58,0%

59,0%

60,0%

61,0%

62,0%

63,0%

64,0%

65,0%

2002 2003 2004 2005 2006

MSTOS

Dall’analisi per classe dimensionale si evince, a proposito dell’evoluzione,

innanzitutto come questo miglioramento della produttività non sia ascrivibile a tutte

le tipologie, ma soltanto ad alcune. Nello specifico, in gran parte all’impresa micro,

il cui Clup nel giro di dodici mesi è sceso di circa tre punti percentuali, in minima

parte, alla grande, che presenta tuttavia la più alta produttività tra tutti i formati

dimensionali. Nei tagli intermedi (piccolo e medio) il costo del lavoro per unità

prodotta è tornato invece a rialzarsi, tant’è che ormai la media azienda registra un

Clup superiore di oltre 20 punti percentuali alla grande impresa.

Il CLUP medio dell’impresa tipo locale, per fasce dimensionali: anni 2005, 2006

60,9%58,0%

64,5%

45,8%

60,2%58,1% 58,7%

65,7%

45,2%

58,5%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%


20052006

* * *

31

1.3.4 L’analisi della solvibilità

Per comprendere se un dato sistema economico è finanziariamente solvibile, come

lo scorso anno prenderemo a riferimento una batteria di indicatori, espressione

della liquidità e della solidità patrimoniale aziendale.

Gli indici di liquidità presi in considerazione sono:

• il “Quick ratio” che esprime la capacità finanziaria della azienda a far fronte

ai propri impegni a breve mediante le disponibilità propriamente liquide (e

cioè escludendo le rimanenze dall'attivo corrente).

Esso è rappresentato dal seguente quoziente:

Quick ratio= (Attività correnti - Rimanenze)/Passività correnti

• il “Generatore di cassa”, che ci consente di capire quanta quota di fatturato

si traduce in cash flow e quindi in autofinanziamento.

Esso è dato dal seguente rapporto:

Generatore di cassa= Cash flow/Ricavi

Venendo al primo indicatore, in una situazione finanziaria equilibrata l'indice “quick

ratio” tende a non essere inferiore a 1, affinché vi sia equivalenza tra i debiti a

breve e le risorse immediatamente disponibili per soddisfarli.

L’esame dei valori assunti dall’indice in commento evidenzia che le società di

capitali con sede legale all’interno della provincia di Massa-Carrara, considerate

congiuntamente, hanno avuto nel corso del 2006 disponibilità propriamente liquide

pari a oltre il 78,4% dei propri impegni a breve, lo scorso anno eravamo al 76,2%;

grandezza che è nettamente superiore a quella regionale.

L’indice di liquidità immediata dell’impresa tipo sale addirittura a quasi l’84%, in

recupero di oltre tre punti rispetto all’anno precedente. In questo caso il livello

regionale è appena superiore.

Abbiamo visto in precedenza come sia a livello complessivo che di impresa tipo sia

migliorato sensibilmente su scala provinciale il risultato di esercizio netto. Vediamo

come si è concretamente trasformato in autofinanziamento.

Il generatore di cassa, cash flow/ ricavi, ci consente di capire quanta quota di

fatturato si è tradotta appunto in liquidità contante. A livello macro nel 2006 il

flusso di cassa è risultato pari al 3,8% del fatturato, mezzo punto in più del 2005,

32

mentre su scala micro si è attestato al 2,4%, tre decimi di punto sopra quello

dell’anno precedente; il target toscano è superiore, soprattutto a livello

complessivo.

Quick ratio e Cash flow/Ricavi aggregato e medio: valori anno 2005 e 2006

QUICK RATIO MS QUICK RATIO TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 76,2% 78,4% 70,3% 71,7%

Medio 80,5% 83,8% 83,0% 84,4%

CASH FLOW / RICAVI MS CASH FLOW / RICAVI TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 3,3% 3,8% 5,4% 4,9%

Medio 2,1% 2,4% 2,3% 2,5%

Gli indici di solidità presi in esame sono invece:

• l’autonomia finanziaria che esprime la capacità dell’azienda di far fronte ai

propri impegni mediante i mezzi propri. Esso è rappresentato dal seguente

quoziente:

Autonomia finanziaria = Patrimonio netto/Totale attivo

• la copertura degli oneri finanziari, ossia la capacità del margine operativo di

“servire il debito”. Esso è rappresentato dal seguente rapporto:

Coverage oneri finanziari = Margine operativo lordo/Oneri finanziari

Riguardo al primo aspetto, l’entità dei mezzi propri rispetto al capitale investito, si

denota un elemento di forte criticità dal momento che tale rapporto a livello di

sistema locale continua ad essere inferiore di 5 punti ad 1/3 che è la soglia al di

sotto della quale gli analisti individuano l’area “a rischio finanziario”, cioè ove sono

presenti elevate probabilità di non riuscire ad estinguere i debiti contratti. Più

accettabile appare, invece, la patrimonializzazione delle imprese toscane che tende

a sfiorare il 33%. A livello provinciale, dunque, l’incremento della redditività non è

stato sufficiente a far salire la capitalizzazione a livelli più finanziariamente sicuri.

33

Questa criticità la si osserva anche analizzando il cosiddetto “debt/equity”, ossia

l’indice di indebitamento finanziario che infatti supera il valore soglia di 2, che è

appunto il valore massimo accettabile: più precisamente a livello di sistema i debiti

superano di 2,5 volte il capitale netto, mentre a livello di impresa media il rapporto

sale addirittura oltre le 4 volte, causa soprattutto la piccola impresa.

Certo, uno sforzo da parte delle società locali ad avviare un processo di

ricapitalizzazione c’è stato. Infatti, l’autonomia finanziaria è aumentata negli ultimi

cinque anni di 6 punti percentuali, a livello di macro economia. Tale sforzo non è

tuttavia ancora sufficiente, oltretutto se comparato con quello regionale verso il

quale sconta oggi un gap di quasi 5 punti, da meno di un punto che c’era nel 2002.

Non tutti i formati dimensionali presentano comunque lo stesso grado di autonomia

finanziaria. Come ricordavamo lo scorso anno, mentre nella grande impresa si

raggiungono livelli quasi accettabili (30,5%), sia la piccola che la media mostrano

un evidente sottocapitalizzazione (rispettivamente 22% e 24,5%).

L’eccessivo sbilanciamento verso l’indebitamento, connesso con un grado di

autofinanziamento che soprattutto nelle PMI non appare ancora eccelso, fa si che la

capacità di copertura degli oneri finanziari da parte del sistema produttivo locale

complessivo risulti ancora inferiore alla media regionale, nonostante il recupero

dell’ultimo anno. Ricordiamo come il coverage degli oneri finanziari rappresenti uno

dei principali indicatori utilizzati nell’assegnazione del rating, secono le logiche di

Basilea 2.

Autonomia finanziaria e coverage oneri finanziari aggregato e medio: valori anno 2005 e 2006

AUTONOMIA FINANZIARIA MS AUTONOMIA FINANZIARIA TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 27,4% 28,2% 32,3% 32,9%

Medio 13,2% 14,4% 15,1% 15,9%

COVERAGE ONERI FINANZIARI MS COVERAGE ONERI FINANZIARI TOS

2005 2006 2005 2006

Totale 2,8x 3,1x 3,8x 3,6x

Medio 2,1x 2,3x 2,2x 2,3x

34

Evoluzione quinquennale del grado di autonomia finanziaria complessivo. Confronto Massa-Carrara,

Toscana

22,2%22,8%

24,9%

27,4%

23,1%

24,3%

31,5%32,3%

32,9%

28,2%

20%

22%

24%

26%

28%

30%

32%

34%

36%

2002 2003 2004 2005 2006

MSTOS

* * *

In conclusione, ciò che sinteticamente possiamo osservare è che nel complesso il

sistema produttivo locale tende a presentarsi, su alcuni fronti, ancora fragile in

confronto a quello medio regionale. Da evidenziare in particolare la debolezza nella

patrimonializzazione e nella copertura degli oneri finanziari e tributari. Tuttavia il

2006 è stato un anno assolutamente positivo, sicuramente il migliore degli ultimi

cinque, tant’è che sul versante della redditività il nostro sistema si è allineato ai

livelli regionali.

A questo proposito anche quest’anno abbiamo provato a mettere a sistema il

posizionamento delle singole tipologie dimensionali rispetto al tasso annuo di

sviluppo dei ricavi del 2006 e al Roi operativo dello stesso anno. Se fino allo scorso

anno rilevavamo l’esistenza di un modello di sviluppo duale, nella quale soltanto

l’impresa strutturata riusciva effettivamente a rispondere ai repentini mutamenti di

scenario e di divisione internazionale del lavoro, sia sotto un profilo di crescita

economica, reddituale e di investimenti strutturali, che da un punto di vista

patrimoniale e di equilibrio finanziario, nel 2006 non si notano apparentemente

significative differenziazioni tra i vari tagli dimensionali.

35

Non esiste nei fatti una vera e propria impresa “migliore”. Nessuna delle tipologie si

colloca infatti nel quadrante “vincente”. Esiste forse quella che è andata

complessivamente un po’ peggio delle altre, ed è la media azienda. Ma per il resto,

la micro impresa mette a segno ottime performance per redditività degli

investimenti in un contesto di crescita dei ricavi appena al di sotto della media

generale (prudente); la grande, invece, unisce ad un’ottimo andamento delle

vendite una redditività minore e per giunta in calo di mezzo punto percentuale.

Anche le piccole unità risultano brillanti per crescita del fatturato, forse perché

avvantaggiate dai processi di deverticalizzazione della produzione messi in atto

dalle imprese più dimensionate per flessibilizzare la loro struttura produttiva e

ridurre i livelli di rischio operativo.

Se quindi complessivamente non esistono formati vincenti nel 2006 da un punto di

vista di posizionamento competitivo, esistono tuttavia situazioni di performance

migliori di altre. La tipologia che in un tale quadro è più progredita rispetto alla

posizione assunta nel 2005 è quella micro, che da tipologia in crisi ha messo a

segno nel 2006 risultati tali da farla avvicinare sensibilmente al riquadro delle

vincenti. Una spiegazione: maggiore capacità di intercettare le esternalizzazioni

delle imprese più grandi, unita ad una flessibilità organizzativa che le ha consentito

di rispondere meglio alle mutevoli esigenze di mercato.

La piccola impresa ha recuperato soprattutto sul fronte dei ricavi, ma non sulla

redditività, la media struttura sia sulla redditività degli investimenti che sul

fatturato ma purtroppo non in misura tale da riuscire a posizionarsi su quadranti

migliori. La grande azienda ha addirittura regredito rispetto all’anno precedente sul

fronte della redditività degli investimenti - come abbiamo visto - per una perdita di

produttività del capitale e di riduzione sensibile della spesa degli investimenti stessi.

In linea generale, partendo da una posizione sostanzialmente analoga nel 2005,

possiamo dire che l’impresa tipica locale è mediamente migliorata di più rispetto

alla classica impresa toscana nelle performance economiche, meno invece in quelle

di redditività.

36

Il posizionamento competitivo delle singole tipologie dimensionali nel 2006 a livello provinciale e della media regionale, e traiettorie rispetto all’anno precedente.

MICRO

GRANDE

MEDIA LOCALE

MEDIA TOSCANA

PICCOLA

MEDIA

4,8%

5,0%

5,2%

5,4%

5,6%

5,8%

6,0%

6,2%

6,4%

-2,0% -1,0% 0,0% 1,0% 2,0% 3,0% 4,0% 5,0% 6,0% 7,0% 8,0% 9,0% 10,0% 11,0% 12,0% 13,0% 14,0% 15,0%

Tasso sviluppo ricavi 2006-2005

Prudente

In crisi

In corsa

Vincente

RO

I ope

rat 2

006

37

CAPITOLO II

ANALISI DEI

MACRO SETTORI ECONOMICI

ANNO 2006

39

2.1 Distribuzione settoriale

Come è noto, in generale, l’imprenditoria della provincia di Massa-Carrara svolge

prevalentemente attività industriale e soprattutto di servizi. Tale peculiarità la si

rileva anche nell’ambito del presente Osservatorio dedicato alle sole società di

capitali, anche se con sfumature e pesi diversi rispetto a quella generale

complessiva.

La tabella sottostante risalta perfettamente questa situazione. Il 46% circa delle

società di capitali con fatturato superiore a 500 mila euro operano nel settore

industriale in senso lato (30% nel manifatturiero), producendo un valore della

produzione pari al 44% del totale ed un valore aggiunto - proxy del PIL – di quasi il

55%. A livello di sistema economico complessivo, si ricorda che nel 2005 il

contributo del Pil industriale superava appena la soglia del 25%. Questo significa

che le imprese dal profilo giuridico più complesso tendono a operare maggiormente,

rispetto alla norma generale, nel settore secondario, apportando un grosso

contributo anche in termini di patrimonializzazione (48,6%).

Riguardo al terziario, pur essendo il suo peso di entità rilevante anche all’interno di

questo segmento, esso tende ad essere notevolmente inferiore, sia per presenza

fisica che per contributo alla ricchezza prodotta, rispetto a quanto si evince a livello

generale di sistema. Complessivamente, infatti, l’incidenza dei servizi sul PIL totale

del nostro tessuto economico è pari al 74%, mentre nell’ambito di questo

Osservatorio, la sua presenza si riduce al 52,6% delle imprese, al 55% del valore

prodotto, e addirittura al 43,9% del valore aggiunto. L’incidenza sul patrimonio

netto complessivo è soltanto di 2 punti percentuali superiore all’industria (50,8%).

Possiamo dire quindi che, in linea con il comune sentire, le società di capitali della

nostra provincia continuano ad essere più industriacentriche, rispetto al complesso

dell’economia.

I comparti più rilevanti, sulla base dei 4 criteri addottati (numerosità d’impresa,

valore di produzione, valore aggiunto, patrimonio netto), sono stati individuati in:

• lavorazione lapidei

• commercio all’ingrosso

• costruzioni

• trasporti e spedizioni

• meccanica

• attività di informatica e ricerca

• commercio al dettaglio

• metallurgia

40

• cantieristica e nautica da diporto

• estrazione di minerali

• altri servizi pubblici, sociali e personali

• attività immobiliari

• commercio, manutenzione e riparazione

• sistema moda

• alberghi e ristoranti

• chimica, gomma e plastica e altri minerali non metalliferi.

La distribuzione settoriale delle imprese, del valore della produzione, del valore aggiunto e del

patrimonio netto delle società di capitali della provincia di Massa-Carrara – Anno 2006– Valori % su

totale =100

Settori Imprese Valore produzione

Valore aggiunto

Patrimonio netto

Agricoltura 0,4 0,2 0,5 0,0

Estrazione minerali 2,7 1,3 3,7 2,4

Alimentare 0,8 0,7 0,9 0,5

Carta editoria 0,4 0,8 0,8 0,9

Lavorazione lapidei 10,7 13,1 15,4 18,3

Chimica, gomma e plastica e altri minerali non metalliferi 1,7 1,3 2,1 1,2

Legno e mobili 1,3 0,6 1,2 0,9

Meccanica 6,3 8,5 8,9 5,9

Cantieristica e nautica 1,6 3,5 2,7 3,3

Metallurgia 5,5 4,8 5,6 2,6

Sistema moda 1,1 1,7 2,1 1,7

Altri settori manifatturieri 0,7 0,7 0,9 3,0

Public utilities 0,4 0,5 1,1 1,2

Costruzioni 12,6 6,6 9,4 6,7

Comm., manut. e rip. autov. e motocicli 3,6 5,9 0,6 1,2

Comm. ingr. e interm. del comm. escl. autov. 23,4 26,5 13,1 15,5

Comm. dett. escl. autov.; rip. beni pers. 6,9 4,9 3,9 1,8

Alberghi e ristoranti 2,0 0,6 1,7 1,7

Trasporti, agenzie viaggio, magazzinaggio 4,9 8,7 9,8 15,6

Poste e telecomunicazioni 0,2 0,1 0,1 0,0

Attività immob. e noleggio 3,3 3,0 0,3 5,6

Attività informatiche, di ricerca e servizi alle imprese 6,1 3,0 6,1 8,3

Altri servizi pubblici, sociali e personali 2,2 2,5 8,1 1,2

Non classificate 1,1 0,5 0,8 0,6

AGRICOLTURA 0,4 0,2 0,5 0,0

INDUSTRIA 45,9 44,2 54,8 48,6

Manifatturiero 30,1 35,8 40,7 38,3

TERZIARIO 52,6 55,2 43,9 50,8

Non classificate 1,1 0,5 0,8 0,6

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0

41

L’analisi che segue sui due macro settori principali, secondario e terziario, verterà

solamente sull’osservazione del dato complessivo e non esaminerà anche la fascia

dimensionale di impresa, dal momento che le considerazioni sugli andamenti di

queste differenti tipologie per ciascuno ambito settoriale non differiscono in maniera

così significativa da quelle riconducibili al livello totale, analizzato nel precedente

capitolo.

Per motivi di privacy, non è stato possibile quest’anno condurre un’analisi specifica

anche sul settore primario, essendo costituito da un numero di società (con

fatturato superiore a 500 mila euro) inferiore alle 5 unità.

42

2.2 L’industria

Come è stato rimarcato precedentemente, all’interno di questo Osservatorio sulle

società di capitali il settore industriale svolge un ruolo di primissimo piano

contribuendo per circa il 55% a determinare la ricchezza complessiva.

Il numero delle società di capitali con fatturato superiore a 500 mila euro ammonta

nel 2006 a 454 unità così distribuite: il 62% circa attività micro, il 25% piccole

imprese, il restante 13,4% medie e grandi strutture. Il valore della produzione

realizzato complessivamente dal settore è pari a oltre 1,5 miliardi di euro, per un

valore medio ad impresa di 3,4 milioni, sostanzialmente in linea con quello di tutto

il sistema (3,472 milioni di euro). L’apporto della grande impresa ad esso diventa

determinante, pesando per circa il 43% sul totale del valore generato.

Distribuzione % delle imprese, del patrimonio netto, del valore della produzione e del valore aggiunto, per l’anno 2006 nel settore industriale, per tipologia dimensionale

Imprese

micro61,5%

piccole25,1%

medie7,5%

grandi5,9%

Patrimonio netto

micro27,3%

piccole21,0%medie

12,1%

grandi39,6%

Valore produzione

micro18,9%

piccole23,1%

medie15,3%

grandi42,8%

Valore aggiunto

micro29,7%

piccole25,5%

medie14,0%

grandi30,9%

43

La capitalizzazione media ad impresa è pari a poco più di 1 milione di euro, a fronte

dei 950 mila medi locali, così come il valore aggiunto (749 mila contro i 634

generali), a conferma di un settore industriale strutturalmente più solido e redditizio

della media dei settori locali. Per queste due variabili, le grandi non sono così

determinanti come abbiamo visto esserlo per il valore della produzione. Sul valore

aggiunto, soprattutto, la differenza, in termini di contribuzione, tra le micro e le

grandi industrie si riduce sostanzialmente a solo un punto percentuale, a

dimostrazione di come anche in questo settore la micro impresa abbia registrato nel

2006 un’ottimo margine nella gestione caratteristica, non secondo a quello delle

imprese più strutturate.

Come è possibile osservare nel grafico sottostante, mettendo però a raffronto

l’industria apuana con quella regionale, si evince come anche nel 2006 il nostro

territorio sconti qualche ritardo in termini di dimensione economica media rispetto

al resto della Toscana. Ne è una dimostrazione, in primo luogo, la maggiore

presenza relativa su scala regionale delle imprese medio-grandi (18,7%) e la

contestuale più bassa incidenza delle micro attività (56,5%); secondariamente, una

redditività ed una patrimonizializzazione superiori mediamente di oltre una volta e

mezzo a quelli dell’industria provinciale.

Il valore di produzione, il valore aggiunto e il patrimonio netto medio per industria nel 2006. Confronto

Massa-Carrara, Toscana. Valori espressi in migliaia di euro

1.006

3.399

749

1.511

5.847

1.218

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

P atrimo nio net to Valo re pro duzio ne Valo re aggiunto

MSTOS

Dalla situazione economica complessiva del settore balza immediatamente in

evidenza come anche l’industria locale abbia registrato nel 2006 un’utile di bilancio,

44

nella misura di 14 euro ogni 1000 euro di valore prodotto, migliore sia

dell’incremento generale di 11 euro, sia del corrispondente utile dell’industria

toscana (12 euro ogni 1.000 di valore prodotto).

Il Conto Economico aggregato 2006, per industria e totale settori. Numeri indici – Valore produzione =100

CONTO ECONOMICO INDUSTRIA TOTALE

(+) Valore della produzione operativa 100,0 100

Ricavi delle vendite 96,2 98,3

Variazione Rimanenze (Prodotti finiti e lavori in corso) 3,3 1,3

Incrementi immobilizzazioni 0,5 0,4

(-) Costi esterni 78,0 82,3

Consumi (Acquisti + Variazione delle rimanenze) 46,2 53,5

Servizi 28,7 25,9

Godimento beni di terzi 3,1 2,8

(=) Valore aggiunto 22,0 17,7

(-) Personale 14,1 11,8

(=) Margine operativo lordo (MOL) 7,9 6

(-) Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 3,2 2,8

Ammortamenti immateriali 0,7 0,5

Ammortamenti materiali 2,2 1,9

Svalutazioni 0,0 0

Ammortamenti e svalutazioni 0,1 0,1

Accantonamenti per rischi e altri 0,3 0,3

(=) Margine operativo netto (MON) 4,7 3,2

(+) Proventi e oneri non caratteristici -0,5 0,4

(=) Risultato Ante Gestione Finanziaria (RAGF) 4,1 3,6

(+) Proventi e perdite finanziari 0,5 0,5

(=) Risultato ante oneri finanziari (RAOF) 4,7 4,1

(-) Oneri finanziari 2,5 1,9

(=) Risultato ordinario 2,2 2,1

(+) Rettifiche attività finanziarie 0,0 0

(+) Proventi e oneri straordinari 1,5 0,9

(=) Risultato Ante imposte 3,6 3

(-) Imposte 2,2 1,9(=) Utile (perdita) esercizio 1,4 1,1

Dal punto di vista della struttura patrimoniale e finanziaria, posto 100 il capitale

totalmente investito, l’industria locale “investe” 68 in attività che servono

all’impresa per lo svolgimento del ciclo operativo (62 a livello generale) e 24 per

soddisfare il fabbisogno legato alla struttura (20 a livello complessivo).

Per quanto concerne la struttura finanziaria, il 61% del capitale investito viene

finanziato dai debiti correnti, il 10% da debiti differiti e il 29% da patrimonio netto.

Rispetto alla situazione media generale, si evidenzia un settore con un

sbilanciamento verso le passività a breve più accentuato.

45

Lo Stato Patrimoniale aggregato 2006 per pertinenza gestionale, per industria e totale settori. Numeri indici – Totale attivo =100

STATO PATRIMONIALE PER PERTINENZA GESTIONALE INDUSTRIA TOTALE

(a) ATTIVO IMMOBILIZZATO 29,3 34,9

Immobilizzazioni materiali 19,6 22,4

Immobilizzazioni immateriali 3,2 3,9

Immobilizzazioni finanziare 6,5 8,6

(b) ATTIVITA` CORRENTI 70,7 65,1

Rimanenze 22,8 18,3

Crediti 40,8 39,4

Attività finanziarie 7,1 7,4

(c) TOTALE ATTIVO (a+b) 100,0 100,0

(d) PATRIMONIO NETTO e ARROTONDAMENTI 26,7 28,2

Patrimonio netto 26,7 28,2

Arrotondamenti 0,0 0,0

(e) PASSIVITA` DIFFERITE 9,6 10,6

(f) PASSIVITA` CORRENTI 57,0 54,4

(g) ALTRE PASSIVITA` 6,7 6,8

Altri debiti commerciali 1,9 2,2

Fondo TFR 3,4 3,2

Fondi rischi e oneri 1,3 1,5

(h) TOTALE PASSIVO + NETTO (d+e+f+g) 100,0 100,0

Lo Stato Patrimoniale aggregato 2006 per capitale investito/raccolto, per industria e totale settori.

Numeri indici – Totale capitale investito =100

STATO PATRIMONIALE PER CAPITALE INVESTITO/CAPITALE RACCOLTO INDUSTRIA TOTALE

(a) INVESTIMENTI LEGATI AL CICLO OPERATIVO 68,2 61,8

Crediti 43,7 42,3

Rimanenze 24,4 19,6

(b) FINANZIAMENTI LEGATI AL CICLO OPERATIVO 2,1 2,3

Altri debiti 2,1 2,3

(c) CCNc (a-b) 66,1 59,5

(d) INVESTIMENTI LEGATI ALLA STRUTTURA 24,5 28,2



(e) FINANZIAMENTI LEGATI ALLA STRUTTURA 5,1 5,0

TFR 3,7 3,4


(f) INVESTIMENTI STRUTTURALI NETTI (d-e) 19,4 23,2

(g) COIN (c+f) 85,5 82,7

(h) INVESTIMENTI FINANZIARI 14,5 17,3



(i) CAPITALE INVESTITO (CIN) (g+h) 100,0 100,0

(j) DEBITI 71,4 69,8

debiti differiti 10,3 11,4

debiti correnti 61,1 58,4

(k) PATRIMONIO NETTO e ARROTONDAMENTI 28,6 30,2



(l) CAPITALE RACCOLTO (j+k) 100,0 100,0

46

2.2.1 Andamento dei principali indicatori di bilanco del settore

A proposito del valore della produzione, complessivamente le società industriali

della provincia di Massa-Carrara hanno annotato nel corso del 2006 un incremento

del fatturato del 16,8%, in linea con quanto fatto da tutte le società apuane.

L’impresa media tipo ha denunciato un aumento del +10%, anche in questo caso

analogo alla dinamica media generale e quasi 5 volte superiore a quella dello scorso

anno. In Toscana, l’impresa media di settore si è adoperata in una crescita del

proprio giro d’affari inferiore (+8,8%), ma il divario in termini di volume medio

d’affari resta ancora ampiamente marcato (circa 2,5 milioni di euro).

E’ interessante a questo proposito osservare come, tendenzialmente la crescita del

tasso di sviluppo del fatturato nel 2006 è risultato direttamente proporzionale alla

crescita della dimensione di impresa.

Il tasso di crescita medio annuo dei ricavi dell’industria locale per classi dimensionali: anni 2005, 2006

0,8%

3,6%

10,2%

2,9%2,2%

9,0%

10,5%11,0%

15,9%

10,0%

0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

14%

16%

18%


20052006

Per quanto concerne il valore aggiunto, a livello di sistema l’industria locale mostra

nel 2006 tutta la sua capacità di contenimento dei costi di produzione,

tradizionalmente superiore rispetto al resto dell’economia provinciale. La crescita

complessiva dei ricavi si è infatti erosa soltanto di un punto percentuale passando

dal 16,8% al 15,7%, a fronte degli oltre 5 della media generale; quella relativa

all’impresa standard addirittura è rimasta sostanzialmente identica (dal +10,0% al

+9,7%). Lo scorso anno il tasso di sviluppo del valore aggiunto non aveva superato

47

la barriera del +2,5%, risultando inferiore anche a quello medio regionale. Nel

2006, invece, il nostro risulta essere superiore di due punti percentuali.

Allo stesso modo di quanto è accaduto su scala globale, sul piano degli

investimenti, anche l’industria locale esprime dolenti note. Non tanto in termini

complessivi (crescita del +7,2%, inferiore comunque al dato totale), quanto

piuttosto in termini micro, dal momento che il capitale fisso, sia materiale che

immateriale, dell’impresa tipo arretra del 2,5% rispetto ad un 2005 in negativo del

–4,4%. L’unica consolazione, se così si può chiamare, è quella che l’industria tipica

apuana non è stata la sola a registrare una tale performance negativa, è un po’

tutta l’industria toscana a segnare il passo (-3,5%).

Rispetto ai principali indicatori di redditività, la remunerazione del capitale proprio

(ROE) è pari al 4,8% su scala macro e al 3,9% su scala micro, più che

raddoppiando di valore rispetto al 2005. Il divario con il resto delle industrie della

regione si accorcia sensibilmente (da –19 decimi di punto del 2005 ai –6 decimi

attuali). Ciò rivela come il settore seppur continui ad evidenziare ancora qualche

riserva a produrre reddito aggiuntivo rispetto al resto della Toscana, ha registrato

nell’anno in esame un grosso exploit.

Exploit spiegabile parzialmente con una ripresa della remunerazione del capitale

investito. Il ROI a livello di impresa tipo è infatti cresciuto in dodici mesi dal 5,3%

al 5,7%, mentre su scala regionale è passato dal 5,3% al 6,0%. Questo recupero

della remuneratività aziendale è fortemente dipendente dall’ottima performance

del ritorno sulle vendite (ROS), cresciuto mediamente in un anno dal 5,0% al

5,8%, posizionandosi sopra lo standard regionale (5,4%).

Ciò significa che strategicamente, da un punto di vista competitivo, l’impresa per

eccellenza che opera nell’industria cerca di mantenersi su un buon rapporto

qualità/prezzo, a discapito talvolta dei volumi venduti.

Tant’è che nell’ultimo anno la produttività e l’efficienza organizzativa sono

nettamente migliorate, sebbene non raggiungano ancora le medie regionali. Nella

fattispecie il costo del lavoro per unità prodotta è sceso dal 68% al 66,2%, anche

se resta decisamente superiore a quello medio espresso da tutta l’economia locale

(58,5%). Questo recupero di produttività dell’industria nel 2006 era già stato messo

in evidenza nel Rapporto Economia dello scorso anno, allorquando segnalavamo

come si iniziassero a percepire interventi strutturali tesi ad un riposizionamento

competitivo. Purtroppo nel 2007 i segnali non sembrano essere altrettanto

48

confortanti, si torna ad osservare una decelerazione soprattutto in fase di chiusura

d’anno.

Sempre sul fronte della redditività, un accenno va all’incidenza dell’area finanziaria

e tributaria. Incidenza che nell’industria media apuana risulta essere corposa:

complessivamente gli oneri finanziari e le imposte pesano sui ricavi nel 2006 nella

misura del 4,2%; lo scorso anno eravamo al 3,9%. Questa lievitazione è

esclusivamente imputabile all’imposizione fiscale salita in dodici mesi di 4 decimi di

punto (in rapporto ai ricavi). A livello di economia complessiva, tale peso si

estrinseca in un 3,5%, così come nell’industria toscana. Questa più ampia gestione

extracaratteristica spiega una più bassa redditività aziendale (utile netto su ricavi

pari allo 0,4% contro lo 0,5% medio locale e dell’industria regionale).

Per quanto concerne infine, l’analisi della solvibilità, l’indice di liquidità “Quick ratio”

si attesta a livello di sistema al 76,7%, a livello micro all’85,6%, recuperando quasi

6 punti sull’anno precedente, tanto da superare sia il target generale (83,8%) che

quello del settore in regione (85%). Ci sembra quindi di poter dire che anche

nell’industria apuana non si intravedono al momento particolari problemi di

liquidità, sebbene vada ricordato che comunque sono valori inferiori a quello che

per antonomasia viene definito “punto di equilibrio” (100%).

Questo nuovo slancio della capacità finanziaria del settore di far fronte ai propri

impegni a breve mediante le disponibilità propriamente liquide viene confermato

anche sul piano del cash flow, dal momento che la quota di fatturato che si traduce

in autofinanziamento è sia in chiave macro che micro superiore a quella generale di

tutti i settori locali, e alla media dell’industria toscana (2,7%), mentre fino allo

scorso si registrava un sostanziale allineamento.

Questo recupero di liquidità ha fatto sì che l’industria apuana migliorasse anche la

sua capacità di coprire adeguatamente gli oneri finanziari, rispetto a qualche

resistenza che ancora esisteva fino allo scorso anno.

Rispetto infine all’altro indice di solidità, ossia l’autonomia finanziaria, si denota un

settore, che come in generale tutti gli altri, a livello locale si sforza di aumentare la

propria forza patrimoniale, che però resta ancora modesta. Per intenderci, l’anno

passato il rapporto tra mezzi propri e capitale investito era, a livello di sistema, al

24,7%, mentre nel 2006 è diventato pari al 26,7%; a livello di impresa tipo era pari

ad un misero 14%, è diventato nel 2006 del 14,5%. In Toscana tale indicatore di

patrimonializzazione è leggermente più elevato, ma in ogni caso resta al di sotto

della soglia minima accettabile (33%).

49

In conclusione, come illustrano sinteticamente anche i grafici sottostanti, le

principali criticità della tipica industria societaria apuana rispetto alla concorrente

regionale rimangono ancora:

• la dimensione economica e patrimoniale, stante una struttura più piccola,

più sottocapitalizzata e che fattura meno;

• una più pesante gestione extracaratteristica, soprattutto finanziaria e

tributaria che va erodere la capacità di generare utile;

• una minore produttività dei fattori (capitale e lavoro).

Tuttavia, rispetto allo scorso anno si evidenziano recuperi sia nel fatturato, sia nel

rendimento degli investimenti operativi e delle vendite, sia nella liquidità.

50

I principali indicatori di bilancio dell’impresa media del settore industriale. Confronti Massa-Carrara, Toscana. Anni 2005-2006

2,2%2,5%

-4,4%

10,0%9,7%

-2,5%

2,8% 2,8%

-3,9%

8,8%

7,6%

-3,5%

2005 2006 2005 2006

MS TOS

Tasso sviluppo ricavi Tasso sviluppo valore aggiunto Tasso sviluppo investimenti strutturali

1,8%

5,3%5,0%

3,9%

5,7%5,8%

3,7%

5,3%

4,9%4,5%

6,0%

5,4%

2005 2006 2005 2006

MS TOS

ROE ROI ROS

51

2,1%

1,8%

0,3%

2,0%

2,2%

0,4%

1,4%

1,8%

0,4%

1,4%

2,1%

0,5%

2005 2006 2005 2006

MS TOS

Oneri f inanziari su ricavi Imposte su ricavi Utile netto su ricavi

68,0%

79,9%

14,0%

66,2%

85,6%

14,5%

66,3%

84,0%

15,7%

64,4%

85,0%

16,1%

2005 2006 2005 2006

MS TOS

Clup Quick ratio Autonomia f inanziaria

52

I principali indicatori di bilancio aggregati e medi del settore industriale provinciale nell’anno 2006

INDUSTRIA 2006

NUMERO IMPRESE totale 454

v.a. totale 1.484.762.635

v.a. medio 3.270.402

var % totale 16,8% FATTURATO

var % medio 10,0%

v.a. totale 339.838.529

v.a. medio 748.543

var % totale 15,7% VALORE AGGIUNTO

var % medio 9,7%

v.a. totale 390.922.036

v.a. medio 861.062

var % totale 7,2% INVESTIMENTI OPERATIVI DI STRUTTURA

var % medio -2,5%

totale 4,8% ROE

medio 3,9%

totale 4,5% ROI

medio 5,7%

totale 4,9% ROS

medio 5,8%

totale 2,6% ONERI FINANZIARI SU RICAVI

medio 2,0%

totale 2,3% IMPOSTE SU RICAVI

medio 2,2%

totale 1,5% UTILE DI ESERCIZI SU RICAVI

medio 0,4%

totale 64,0% CLUP

medio 66,2%

totale 76,7% QUICK RATIO

medio 85,6%

totale 4,8% CASH FLOW/RICAVI

medio 3,0%

totale 3,2x COVERAGE ONERI FINANZIARI

medio 2,5x

totale 26,7% AUTONOMIA FINANZIARIA

medio 14,5%

53

2.2.2 Il posizionamento competitivo dei settori industriali

Entrando nel dettaglio dei singoli micro-comparti del settore industriale, come già lo

scorso anno abbiamo provato a verificare sinteticamente il loro posizionamento

competitivo nell’ambito del settore di appartenenza, partendo da due elementi

fondamentali di misurazione delle performance: il tasso di sviluppo dei ricavi

dell’ultimo anno e il rendimento operativo degli investimenti, sempre riferito

all’anno in esame, anche se quest’ultimo parametro presenta il limite di essere

influenzato dalla leva commerciale.

Ciò che è emerso ci appare alquanto interessante. Secondo tale metodologia, i

settori “migliori” dell’industria locale risulterebbero nel 2006 quello dell’alimentare,

della chimica e dell’estrattivo, confermando quanto già detto di buono in occasione

del Rapporto Economia dello scorso anno. Questi segmenti industriali annotano,

infatti, tassi di sviluppo dei ricavi e ROI operativo 2006 superiori alla media

dell’intero settore industriale locale. Il metalmeccanico sta sulla media di settore.

Vi sono poi settori come le costruzioni e il sistema moda che ad un tasso di crescita

del fatturato non eccelso hanno presentato tuttavia ottimi rendimenti negli

investimenti; oppure comparti “in corsa” come la cantieristica e la diportistica che a

veri e propri exploit dei ricavi (crescite annue superiori al 30%) hanno fatto

corrispondere un Roi di circa 2 punti sotto la media di settore.

Tra i comparti “in crisi” nel 2006 se ne segnalano 2, contro i 4 dello scorso anno, a

testimonianza di una situazione comunque migliore nel complesso rispetto a quella

passata. I comparti più in difficoltà sono il legno e mobilio e la lavorazione lapidea.

Nel caso del lapideo, è interessante osservare comunque come nonostante questo

piazzamento ancora basso, nel 2006 il recupero messo in atto dal settore sia stato

sensibile, sia sul versante del giro d’affari (+8,2%), dopo anni di vacche magre, sia

per rendimento degli investimenti (passato dal 4,1% al 5,0%), grazie al prepotente

recupero della produttività del lavoro. Secondo le ultime indicazioni congiunturali,

nel 2007 le performance della lavorazione lapidea sono continuate in senso

positivo, sebbene sul finire dell’anno si siano avvertiti i primi segnali di

rallentamento, causa l’entrata in crisi del mercato nordamericano, e causa difficoltà

interne legate alla produttività.

Le imprese di questo determinante comparto hanno tuttavia la caratteristica di

presentare un peso degli oneri finanziari in rapporto ai ricavi doppio rispetto alla

media generale (3% contro 1,5%), che va a incidere negativamente sulla loro

redditività netta.

54

A proposito di risultato di esercizio, c’è da segnalare, al contrario, l’exploit della

classica impresa della cantieristica e nautica da diporto, la quale nel 2006 ha

presentato a bilancio un utile netto nell’ordine di 21 euro ogni 1.000 di ricavo,

superiore di ben 4 volte a quello medio generale, e di 5 volte quello con cui il

settore aveva chiuso l’anno precedente. Utile che però non si è tradotto in un

incremento corrispondente della redditività degli investimenti (altrimenti il settore

sarebbe stato tra i “vincenti”), per una perdita della redditività delle vendite dovuta

ad un calo della produttività del capitale (in decelazione tasso di reinvestimento e di

accumulazione, investimenti strutturali –4,2%).

Il posizionamento competitivo dei singoli settori industriali nel 2006 a livello provinciale

Costruzioni

Alimentare

Cantierist e Nautica

Legno e mobili

Chimica e altri min

Meccanica

Metalli

Altra manifatt

Lavorazione lapidei

Estrazione minSistema moda

0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20% 22% 24% 26% 28% 30%


VincentePrudente

In crisiIn corsa

MEDIA INDUSTRIA

RO

I ope

rat 2

006

55

2.2.3 Le principali caratteristiche dei settori industriali

ESTRAZIONE DI MINERALI

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Estrazione di minerali e Totale generale

Invest f inanziari Inves t

f inanziari

D ebit i dif ferit i D ebit i

dif ferit i

Invest net t i s tut tura li

Invest net t i s t rut tura li

D ebit i co rrent i D ebit i

co rrent i

C ap ne t to C irco lante

C ap net to C irco lante

P at rimo nio ne t to

P at rimo nio net to

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

A tt ivo P ass ivo A tt ivo P assivo

EST R A Z ION E T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Estrazione di minerali e Totale generale

Costi esterni produz


Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

EST R A Z ION E

T OT A LE

56

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Estrazione di minerali e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 ESTRAZIONE TOTALE

NUMERO IMPRESE totale 27 989

v.a. totale 40.607.605 3.434.015.552

v.a. medio 1.503.985 3.472.210FATTURATO

var. % media 14,5% 9,7%

v.a. totale 22.840.807 619.692.797

v.a. medio 845.956 626.585VALORE AGGIUNTO

var. % media 9,5% 8,8%

v.a. totale 28.296.480 878.146.418

v.a. medio 1.048.018 887.913INVESTIMENTI OPERATIVI DI STRUTTURA

var. % media 15,9% -3,9%

ESTRAZIONE TOTALE

VALORE % MEDIO PRINCIPALI INDICATORI 2005-2006

2005 2006 2005 2006

ROE 2,2% 3,6% 2,5% 4,8%

ROI 6,2% 6,2% 5,3% 5,7%

ROS 13,2% 13,3% 4,4% 5,2%

ONERI FINANZIARI SU RICAVI 3,9% 4,3% 1,6% 1,5%

IMPOSTE SU RICAVI 3,0% 3,1% 1,6% 1,9%

UTILE DI ESERCIZIO SU RICAVI 0,9% 0,9% 0,3% 0,5%

CLUP 56,0% 54,1% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 61,6% 71,1% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 13,0% 11,8% 2,1% 2,4%

COVERAGE ONERI FINANZIARI 6,0x 5,2x 2,1x 2,3x

AUTONOMIA FINANZIARIA 20,9% 20,0% 13,2% 14,4%

57

LAVORAZIONE LAPIDEI

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Lavorazione lapidei e Totale generale

Invest f inanziari

Invest f inanziari

D ebit i dif fe rit i

D ebit i dif ferit i



D ebit i co rrent i

D ebit i co rrent i



P atrimo nio net to

P atrimo nio net to

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

A tt ivo P ass ivo A t t ivo P ass ivo

LA VOR A Z ION E LA P ID EI T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Lavorazione Lapidei e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

LA VOR A Z ION ELA P ID EI

T OT A LE

58

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Lavorazione lapidei e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 LAVORAZIONE

LAPIDEI TOTALE


v.a. totale 453.243.513 3.434.015.552


var. % media 8,2% 9,7%

v.a. totale 95.127.786 619.692.797


var. % media 7,3% 8,8%

v.a. totale 138.894.518 878.146.418


var. % media -3,0% -3,9%

LAVORAZIONE LAPIDEI TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 0,8% 2,6% 2,5% 4,8%

ROI 4,1% 5,0% 5,3% 5,7%

ROS 4,7% 5,1% 4,4% 5,2%




CLUP 66,3% 61,9% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 78,6% 75,3% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 2,5% 2,9% 2,1% 2,4%



59

MECCANICA

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Meccanica e Totale generale

Inves t f inanziari

Invest f inanziariD ebit i

dif ferit i


Inves t ne t t i s tut tura li

Inves t ne t t i s t rut turali


co rrent i



P atrimo nio net to P atrimo nio

net to

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

A tt ivo P assivo A tt ivo P assivo

M EC C A N IC A T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Meccanica e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

M EC C A N IC A

T OT A LE

60

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Meccanica e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 MECCANICA TOTALE


v.a. totale 297.991.020 3.434.015.552


var. % media 10,0% 9,7%

v.a. totale 54.911.808 619.692.797


var. % media 6,4% 8,8%

v.a. totale 56.147.872 878.146.418

v.a. medio 905.611 887.913INVESTIMENTI OPERATIVI DI STRUTTURA

var. % media -0,5% -3,9%

MECCANICA TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE -5,4% 2,8% 2,5% 4,8%

ROI 2,9% 5,5% 5,3% 5,7%

ROS 1,1% 5,4% 4,4% 5,2%



UTILE DI ESERCIZIO SU RICAVI -1,1% 0,3% 0,3% 0,5%

CLUP 77,0% 68,7% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 73,4% 94,2% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 2,0% 2,9% 2,1% 2,4%



61

CANTIERISTICA E NAUTICA

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Cantieristica e Nautica e Totale generale

Invest f inanziari


dif fe rit i




D ebit i co rrent i

D ebit i co rrent i



P atrimo nio net to P atrimo nio

net to

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%


C A N T IER IST IC A E N A UT IC A T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Cantieristica e Nautica e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

C A N T IER IST IC A EN A UT IC A

T OT A LE

62

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Cantieristica e Nautica e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 CANTIERISTICA E

NAUTICA TOTALE


v.a. totale 71.457.284 3.434.015.552


var. % media 30,1% 9,7%

v.a. totale 17.025.260 619.692.797

v.a. medio 1.064.079 626.585VALORE AGGIUNTO

var. % media 25,9% 8,8%

v.a. totale 18.419.294 878.146.418


var. % media -4,2% -3,9%

CANTIERISTICA E NAUTICA TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 1,3% 7,1% 2,5% 4,8%

ROI 5,9% 4,1% 5,3% 5,7%

ROS 5,3% 4,7% 4,4% 5,2%




CLUP 78,3% 69,6% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 83,3% 85,6% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 1,3% 3,5% 2,1% 2,4%



63

METALLURGIA

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Metallurgia e Totale generale

Invest f inanziari


dif fe rit iD ebit i

dif fe rit i

Invest net t i s tut turali



co rrent i



P at rimo nio net to P at rimo nio

net to

0%

20%

40%

60%

80%

100%

A t t ivo P ass ivo A t t ivo P ass ivo

M ET A LLUR GIA T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Metallurgia e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

M ET A LLUR GIA

T OT A LE

64

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Metallurgia e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 METALLURGIA TOTALE


v.a. totale 165.813.409 3.434.015.552


var. % media 10,4% 9,7%

v.a. totale 34.893.252 619.692.797


var. % media 13,3% 8,8%

v.a. totale 22.748.510 878.146.418


var. % media -2,5% -3,9%

METALLURGIA TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 1,5% 5,4% 2,5% 4,8%

ROI 5,2% 5,6% 5,3% 5,7%

ROS 4,3% 5,4% 4,4% 5,2%




CLUP 76,1% 73,3% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 81,4% 88,9% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 2,0% 2,1% 2,1% 2,4%



65

COSTRUZIONI

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Costruzioni e Totale generale

Invest f inanziari


dif fe rit iD ebit i

dif ferit i



D ebit i co rrent i

D ebit i co rrent i



P atrimo nio net to

P atrimo nio net to

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%


C OST R UZ ION I T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Costruzioni e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

C OST R UZ ION I

T OT A LE

66

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Costruzioni e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 COSTRUZIONI TOTALE


v.a. totale 230.257.807 3.434.015.552


var. % media 7,2% 9,7%

v.a. totale 58.206.664 619.692.797


var. % media 12,0% 8,8%

v.a. totale 55.881.735 878.146.418


var. % media -5,5% -3,9%

COSTRUZIONI TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 6,3% 6,2% 2,5% 4,8%

ROI 6,5% 7,2% 5,3% 5,7%

ROS 5,3% 6,3% 4,4% 5,2%




CLUP 66,5% 66,3% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 82,4% 89,8% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 2,4% 2,8% 2,1% 2,4%



67

2.3 Il terziario

Come si è avuto modo di segnalare già in precedenza, il settore terziario assume

all’interno di questo Osservatorio sulle società di capitali un ruolo più ridotto

rispetto a quello che esprime solitamente su scala complessiva, anche se appare

comunque sempre significativo.

Nella fattispecie, il numero delle società di capitali con fatturato superiore a 500

mila euro ammonta nel 2006 a 520 unità così distribuite: il 64% attività micro, il

23% piccole imprese, il restante 13% medie e grandi strutture. Il valore della

produzione realizzato complessivamente dal settore è pari a oltre 1,9 miliardi di

euro, per un valore medio ad impresa di 3,7 milioni di euro, superiore a quello

medio generale di tutto il sistema (3,472 milioni di euro).

Distribuzione % delle imprese, del patrimonio netto, del valore della produzione e del valore aggiunto per l’anno 2006 nel settore terziario, per tipologia dimensionale

Imprese

micro64,0%

piccole23,1%

medie7,1%

grandi5,8%

Patrimonio netto

micro35,0%

piccole13,1%medie

10,9%

grandi41,1%

Valore produzione

micro17,7%

piccole19,3%

medie13,5%

grandi49,5%

Valore aggiunto

micro26,4%

piccole21,8%medie

15,7%

grandi36,0%

68

Rispetto all’industria, nell’ambito di questo macro settore le grandi aziende sono

ancora più decisive nella formazione degli aggregati di reddito e patrimoniali. Tant’è

che seppure nella particolarità di essere costituito da imprese meno strutturate

rispetto al settore industriale,

mediamente l’impresa del

terziario presenta un volume

d’affari superiore del 9% a

quello della tipica industria

locale: ciò grazie alla

differenza significativa nella

grande azienda (30% in più).

Non a caso, tradizionalmente, nelle più alte posizioni della classifica per valore della

produzione primeggiano le imprese di servizi.

Se però guardiamo alla patrimonializzazione (solidità) e al valore aggiunto

(redditività) le cose cambiano. La capitalizzazione media ad impresa è pari a 919

mila euro, più o meno in linea con il dato medio complessivo, ma inferiore dell’8,6%

allo standard dell’industria locale; il valore aggiunto medio è di 523 mila euro, ossia

poco più di 100 mila euro in meno di quello medio generale, ma soprattutto il 30%

in meno rispetto al livello dell’industria locale. Tant’è che rispetto alla redditività il

terziario locale presenta nel 2006 un utile nell’ordine di 8 euro ogni 1.000 prodotto,

contro gli 11 medi generali ed i 14 del settore secondario.

Il valore di produzione, il valore aggiunto e il patrimonio netto medio per ciascuna impresa del terziario

nel 2006. Confronto Massa-Carrara, Toscana. Valori espressi in migliaia di euro

919

3.708

523

2.116

4.744

781

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

P atrimo nio net to Valo re pro duzio ne Valo re aggiunto

MSTOS

Il valore della produzione medio per impresa nel 2006.

Differenze tra industria e terziario, per tipologia dimensionale

Tipologia Industria Terziario diff % ind/terz

micro 1.045.525 1.025.755 -1,9

piccola 3.122.794 3.101.765 -0,7

media 6.928.685 7.018.826 1,3

grande 24.444.989 31.827.076 30,2

totale 3.399.317 3.708.264 9,1

69

Come è ben visibile dal grafico sopra esposto, il confronto del terziario locale con

quello regionale appare ancora più impietoso e testimone di un settore, il nostro, a

più basso valore aggiunto. Il ritardo più evidente si rileva nella capitalizzazione (le

nostre imprese hanno meno della metà del capitale proprio delle sorelle toscane),

ma divari consistenti si registrano anche sul valore della produzione e sul valore

aggiunto (rispettivamente 1/5 ed 1/3 in meno di quello regionale). Riteniamo di

poter dire che questa netta demarcazione non è esclusivamente imputabile ad una

diversa conformazione strutturale del settore, visto che comunque anche a livello

regionale le imprese micro sono pur sempre il 63%, ma dipenda probabilmente

anche da una dimensione media più importante e da una differente articolazione

settoriale.

Il Conto Economico aggregato 2006, per terziario e totale settori. Numeri indici – Valore produzione =100

CONTO ECONOMICO TERZIARIO TOTALE

(+) Valore della produzione operativa 100,0 100,0

Ricavi delle vendite 100,0 98,3

Variazione Rimanenze (Prodotti finiti e lavori in corso) -0,2 1,3

Incrementi immobilizzazioni 0,2 0,4

(-) Costi esterni 85,9 82,3

Consumi (Acquisti + Variazione delle rimanenze) 59,5 53,5

Servizi 23,8 25,9

Godimento beni di terzi 2,6 2,8

(=) Valore aggiunto 14,1 17,7

(-) Personale 9,7 11,8

(=) Margine operativo lordo (MOL) 4,4 6,0

(-) Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 2,4 2,8

Ammortamenti immateriali 0,4 0,5

Ammortamenti materiali 1,7 1,9

Svalutazioni 0,0 0,0

Ammortamenti e svalutazioni 0,1 0,1

Accantonamenti per rischi e altri 0,2 0,3

(=) Margine operativo netto (MON) 2,1 3,2

(+) Proventi e oneri non caratteristici 1,1 0,4

(=) Risultato Ante Gestione Finanziaria (RAGF) 3,2 3,6

(+) Proventi e perdite finanziari 0,5 0,5

(=) Risultato ante oneri finanziari (RAOF) 3,6 4,1

(-) Oneri finanziari 1,5 1,9

(=) Risultato ordinario 2,1 2,1

(+) Rettifiche attività finanziarie 0,0 0,0

(+) Proventi e oneri straordinari 0,3 0,9

(=) Risultato Ante imposte 2,4 3,0

(-) Imposte 1,6 1,9(=) Utile (perdita) esercizio 0,8 1,1

70

Anche sul fronte della redditività netta si sono avvertiti questi scostamenti nel corso

del 2006, poiché a fronte degli 8 euro realizzati dal terziario locale, sono corrisposti

16 euro di utile di esercizio ogni 1.000 di valore prodotto a livello regionale. Uno dei

motivi principali è quello che le nostre imprese di servizi hanno mediamente costi

esterni di gestione (che sono la voce principale di costo) superiori di circa il 3% a

quelli medi regionali.

Dal punto di vista della situazione patrimoniale e finanziaria, posto 100 il capitale

totalmente investito, il terziario locale ha investito nel 2006 55 in attività che

servono all’impresa per lo svolgimento del ciclo operativo (62 a livello generale) e

32 per soddisfare il fabbisogno legato alla struttura (28 a livello complessivo).

Per quanto concerne l’equilibrio finanziario, il 55,4% del capitale investito viene

finanziato dai debiti correnti, il 12,6% da debiti differiti e il 32% da patrimonio

netto.

Lo Stato Patrimoniale aggregato 2006 per pertinenza gestionale, per terziario e totale settori. Numeri indici – Totale attivo =100

STATO PATRIMONIALE PER PERTINENZA GESTIONALE TERZIARIO TOTALE

(a) ATTIVO IMMOBILIZZATO 41,0 34,9




(b) ATTIVITA` CORRENTI 59,0 65,1

Rimanenze 13,5 18,3

Crediti 37,8 39,4


(c) TOTALE ATTIVO (a+b) 100,0 100,0

(d) PATRIMONIO NETTO e ARROTONDAMENTI 29,8 28,2



(e) PASSIVITA` DIFFERITE 11,7 10,6

(f) PASSIVITA` CORRENTI 51,7 54,4

(g) ALTRE PASSIVITA` 6,8 6,8

Altri debiti commerciali 2,3 2,2

Fondo TFR 2,9 3,2


(h) TOTALE PASSIVO + NETTO (d+e+f+g) 100,0 100,0

71

Lo Stato Patrimoniale aggregato 2006 per capitale investito/raccolto, per terziario e totale settori.

Numeri indici – Totale capitale investito =100

STATO PATRIMONIALE PER CAPITALE INVESTITO/CAPITALE RACCOLTO TERZIARIO TOTALE

(a) INVESTIMENTI LEGATI AL CICLO OPERATIVO 55,0 61,8

Crediti 40,5 42,3

Rimanenze 14,5 19,6

(b) FINANZIAMENTI LEGATI AL CICLO OPERATIVO 2,5 2,3

Altri debiti 2,5 2,3

(c) CCNc (a-b) 52,5 59,5

(d) INVESTIMENTI LEGATI ALLA STRUTTURA 32,1 28,2



(e) FINANZIAMENTI LEGATI ALLA STRUTTURA 4,8 5,0

TFR 3,1 3,4


(f) INVESTIMENTI STRUTTURALI NETTI (d-e) 27,3 23,2

(g) COIN (c+f) 79,8 82,7

(h) INVESTIMENTI FINANZIARI 20,2 17,3



(i) CAPITALE INVESTITO (CIN) (g+h) 100,0 100,0

(j) DEBITI 68,0 69,8

debiti differiti 12,6 11,4

debiti correnti 55,4 58,4

(k) PATRIMONIO NETTO e ARROTONDAMENTI 32,0 30,2



(l) CAPITALE RACCOLTO (j+k) 100,0 100,0

2.3.1 Andamento dei principali indicatori di bilanco del settore

Il settore dei servizi ha annotato complessivamente nel corso del 2006 un

incremento del fatturato del +17,3%, mezzo punto superiore alla crescita

dell’industria. Questo exploit è rilevabile anche a livello di impresa tipo, nella quale

la crescita dei ricavi si attesta al +9,5%, più che raddoppiando il tasso dell’anno

precedente. In ambito regionale ci si è fermati al +7,2%.

Circa il valore aggiunto, a livello di sistema il settore non riesce a contenere gli

elevati costi di gestione, per cui la crescita del fatturato si erode di una decina di

punti percentuali (+7,3%). Per i motivi già altre volte citati, relativi al fatto che il

72

dato complessivo è influenzato dalla medio-grande struttura, mentre quello

dell’impresa media si configura con la micro impresa, leggendo i dati sul valore

aggiunto dell’impresa tradizionale si scopre invece che la crescita iniziale dei ricavi

si è erosa “soltanto” di circa 13 decimi di punto.

Questo raffreddamento lo si avverte meno tra le fila delle imprese terziarie della

Toscana, tant’è che la dinamica del valore aggiunto dell’impresa tipo scende al

+6,5% dal +7,2% dei ricavi.

Sul piano degli investimenti, anche il terziario produce nel suo complesso risultati

positivi, incrementando le proprie immobilizzazioni, sia materiali che immateriali,

del +13,6%, tre punti in più di quanto fatto a livello generale (+10,6%) e sei punti

in più dell’industria. Meno consolante è osservare, invece, la dinamica di questo

importante capitolo di spesa all’interno dell’impresa mediana, in quanto la

variazione è stata anche in questa circostanza (come nel caso generale) negativa

del –5,2%, in linea, tuttavia, con quella media regionale (-5,1%).

La redditività media del capitale proprio è stata pari nel 2006 a livello micro al

5,4% in recupero di oltre 2 punti percentuali rispetto a quella dell’anno precedente.

Essa risulta maggiore di un punto e mezzo a quella media dell’industria locale e di

7 decimi di punto a quella del terziario toscano.

ROE che è stato favorito in particolare dalla buona tenuta del rendimento operativo

sugli investimenti che è salito al 5,8%, dal 5,1% del 2005. Sia quello medio

regionale che quello dell’industria locale non sono andati oltre il 5,7%.

Riguardo al ROS, pur crescendo anch’esso di 8 decimi di punto (4,6%) si posiziona

nettamente al di sotto di quello dell’industria locale (5,8%). Il Ros del terziario

toscano si ferma al 4,3%.

Questa netta demarcazione sulla redditività delle vendite tra i due macro settori

locali (industria e terziario), in una situazione, invece, di sostanziale analogia

rispetto alla redditività degli investimenti (vi è solo un decimo di punto di

differenza), induce a pensare che tra l’impresa tradizionale del terziario e quella del

secondario locale vi siano sostanziali differenze di strategia competitiva. In altre

parole, questo diverso quadro invita a pensare che la tipica impresa industriale

locale, vuoi anche per la sua maggiore esposizione alla concorrenza internazionale,

tenda a prediligere la ricerca di una frontiera più elevata nella qualità dei propri

prodotti, facendo meno attenzione invece alla velocizzazione del capitale, il quale

infatti ritorna in forma liquida soltanto dopo oltre 9 mesi.

Diversamente, l’impresa tipica del nostro terziario guardi con più più interesse ad

incrementare la propria produttività del capitale (il capital turnover è infatti di 72

73

giorni in meno dell’industria), piuttosto che ad allargare la forbice ricavi/costi, che

difatti è più ristretta (il Ros è inferiore di 12 decimi di punto a quello dell’industria).

Il ROS medio (a sinistra) e il Capital turnover medio espresso in giorni (a destra). Confronto tra industria e terziario locale. Anno 2006

0%

1%

2%

3%

4%

5%

6%

7%

industria terziario

0

45

90

135

180

225

270

315

ROS Capital turnover (in gg)

Nello specifico, questa differenziazione di politica commerciale è evidente

soprattutto nei due tagli dimensionali estremi. Nella tipologia micro, dove a

sostanziale parità di ROI tra i due settori, abbiamo un’impresa industriale che

presenta un ritorno delle vendite superiore di circa un punto percentuale a quello

dell’unità terziaria, ma al contempo sconta un ritardo nel capital turnover di quasi

50 giorni. E nella tipologia grande, dove la corrispondente azienda di servizi

associa ad un ritorno del capitale più veloce di quasi il doppio rispetto a quello

dell’industria (130 giorni in meno), una redditività delle vendite molto modesta (è il

caso tipico della grande distribuzione organizzata).

Vi è però un filo conduttore che unisce entrambi i settori: in generale le strutture

più piccole presentano un’indice di redditività delle vendite superiore a quelle

medio grandi proprio perché diversamente da esse, devono puntare di più sulla

specializzazione, sulla qualità, sui mercati di nicchia se vogliono mantenere quote

di mercato. Questo significa inevitabilmente un più elevato rapporto prezzo/costo,

ma al contempo un ritorno del capitale più lento.

74

Il ROS medio e il Capital turnover medio espresso in giorni, per classi dimensionali. Confronto tra industria e terziario locale. Anno 2006

Micro Piccola Media Grande Totale

INDUSTRIA ROS 6,5% 5,4% 4,5% 4,9% 5,8%Capital turnover (in gg) 276 306 277 269 282ROI 6,3% 4,7% 5,2% 5,5% 5,7%

TERZIARIO ROS 5,6% 4,1% 3,0% 1,3% 4,6%Capital turnover (in gg) 230 210 177 140 210ROI 6,3% 5,7% 5,7% 5,2% 5,8%

DIFFERENZE

ROS 0,9% 1,3% 1,5% 3,6% 1,2%

Capital turnover (in gg) 46 96 100 129 72

ROI 0,0% -1,0% -0,6% 0,3% -0,2%

Riguardo alla produttività, c’è da constatare come il costo del lavoro per unità

prodotta del terziario locale è diminuito di un punto percentuale rispetto al 2005,

scendendo al 50,3%, a dimostrazione che anche il settore dei servizi locali è stato

attraversato nel 2006 da un recupero della produttività del lavoro. Quello regionale

si assesta al 56,8%.

Sempre sul fronte della redditività, l’ultimo cenno va all’incidenza dell’area

finanziaria e tributaria. Il peso degli oneri finanziari sui ricavi nell’impresa tipo dei

servizi è rimasto fermo all’1,2%, un valore superiore di 2 decimi di punto a quello

medio toscano ma decisamente inferiore a quello che di norma sopporta l’impresa

industriale provinciale (2,0%). Salgono invece, anche in questo caso, i trubuti, la

cui incidenza sui ricavi passa dall’1,4% all’1,6%, rimanendo però al di sotto sia

della media regionale di un decimo di punto, sia soprattutto di quello dell’industria

(di sei decimi di punto). In altre parole, se nell’industria locale l’area costituita dagli

oneri finanziari e dalle imposte dirette pesa, come abbiamo visto, per il 4,2% sul

corrispondente fatturato, nell’impresa media tipo del terziario locale tale incidenza

scende al 2,8%, contro il 3,2% regionale, a dimostrazione di un carico tutto

sommato accettabile su queste imprese, rispetto a quello che grava sulle industrie

locali e sulle aziende di servizio toscane.

Ciononostante, non vi è stata nel 2006 una particolare differenziazione in termini di

utile netto di esercizio. Pur in un contesto di grossa crescita rispetto all’anno

precedente (da 0,2% a 0,5%), il margine di guadagno dell’impresa tradizionale

locale del terziario è identico a quello espresso, nell’ambito dello stesso settore,

dall’impresa regionale, ed è superiore soltanto di un decimo di punto a quello

espresso dall’industria media della provincia.

75

Per quanto riguarda infine, l’analisi della solvibilità, l’indice di liquidità “Quick ratio”

si attesta a livello di sistema all’80,2%; a livello micro la capacità finanziaria

dell’azienda di far fronte ai propri impegni a breve mediante le disponibilità

propriamente liquide supera anch’essa la barriera dell’80%, ma rimane nettamente

al di sotto di quella dell’industria (85,6%). Inoltre, è preoccupante il calo di liquidità

rispetto all’anno precedente (oltre un punto e mezzo percentuale in meno),

considerato che ciò è in controtendenza sia rispetto alle dinamiche generali locali (e

dell’industria), sia rispetto a quelle del terziario toscano, verso il quale aumenta la

distanza (oltre tre punti percentuali) da una situazione di parità del 2005.

Se quindi fino allo scorso anno il terziario non lasciava intravedere particolari

problemi di liquidità, nel 2006 questi emergono in tutta la loro evidenza.

Tant’è che anche sul cash flow, dove per giunta il terziario sconta un netto ritardo

rispetto alla tipica industria locale (di oltre un punto percentuale), si allarga la

forbice rispetto al resto della regione (1,9% contro 2,2%). Questa scarsa capacità

di autofinanziarsi delle imprese tipiche dei nostri servizi fa sì che abbiano anche

difficoltà a coprire in misura soddisfacente l’area finanziaria: il margine operativo

lordo è infatti soltanto 2,1 volte superiore agli oneri finanziari, contro il 2,5 medio

dell’industria locale.

Rispetto infine all’altro indice di solidità, ossia l’autonomia finanziaria, valgono in

questa circostanza tutte le considerazioni fatte in precedenza, ossia pur negli sforzi

di aumentare la patrimonializzazione, il nostro terziario continua a presentare un

rapporto tra mezzi propri e capitale investito ancora insufficiente, sia su scala

macro che micro, rispetto alla media regionale ed in ogni caso al di sotto della

soglia minima accettabile (33%).

Si ricorda come in particolare questi due indicatori di “coverage” siano molto usati

dal sistema bancario in sede di valutazione del rating della società, in occasione

della richiesta di finanziamento.

76

I principali indicatori di bilancio dell’impresa media del settore terziario. Confronti Massa-Carrara, Toscana Anni 2005-2006

4,4%

5,5%

-7,8%

9,5%

8,2%

-5,2%

4,2%

2,9%

-5,7%

7,2%6,5%

-5,1%

2005 2006 2005 2006

MS TOS

Tasso sviluppo ricavi Tasso sviluppo valore aggiunto Tasso sviluppo investimenti strutturali

3,2%

5,1%

3,8%

5,4%

5,8%

4,6%

4,1%

5,1%

3,7%

4,7%

5,7%

4,3%

2005 2006 2005 2006

MS TOS

ROE ROI ROS

77

1,2%

1,4%

0,2%

1,2%

1,6%

0,5%

1,0%

1,5%

0,4%

1,0%

1,7%

0,5%

2005 2006 2005 2006

MS TOS

Oneri f inanziari su ricavi Imposte su ricavi Utile netto su ricavi

51,3%

82,1%

12,7%

50,3%

80,4%

14,5%

58,9%

82,1%

14,5%

56,8%

83,8%

15,6%

2005 2006 2005 2006

MS TOS

Clup Quick ratio Autonomia f inanziaria

78

I principali indicatori di bilancio aggregati e medi del settore terziario provinciale nell’anno 2006

TERZIARIO 2006

NUMERO IMPRESE totale 520

v.a. totale 1.927.961.090

v.a. medio 3.707.617

var % totale 17,3% FATTURATO

var % medio 9,5%

v.a. totale 272.059.330

v.a. medio 523.191

var % totale 7,3% VALORE AGGIUNTO

var % medio 8,2%

v.a. totale 480.386.878

v.a. medio 923.821

var % totale 13,6% INVESTIMENTI OPERATIVI DI STRUTTURA

var % medio -5,2%

totale 3,2% ROE

medio 5,4%

totale 4,7% ROI

medio 5,8%

totale 2,1% ROS

medio 4,6%

totale 1,5% ONERI FINANZIARI SU RICAVI

medio 1,2%

totale 1,6% IMPOSTE SU RICAVI

medio 1,6%

totale 0,8% UTILE DI ESERCIZI SU RICAVI

medio 0,5%

totale 68,6% CLUP

medio 50,3%

totale 80,2% QUICK RATIO

medio 80,4%

totale 3,1% CASH FLOW/RICAVI

medio 1,9%

totale 2,9x COVERAGE ONERI FINANZIARI

medio 2,1x

totale 29,8% AUTONOMIA FINANZIARIA

medio 14,5%

79

2.3.2 Il posizionamento competitivo dei settori del terziario

Anche per i singoli micro-comparti del settore terziaro locale abbiamo provato a

verificare sinteticamente il loro posizionamento competitivo nell’ambito del settore

di appartenenza, mettendo a sistema l’indicatore sul tasso di sviluppo dei ricavi per

l’anno 2006 e il Roi operativo, riferito allo stesso anno.

Va ricordato che le performance generali del settore terziario tendono ad essere

peggiori rispetto a quelle dell’industria sul fronte della variazione del fatturato di

mezzo punto percentuale (9,5% contro 10%), mentre sul Roi sono sostanzialmente

analoghe (5,8% versus 5,7%).

Venendo ai comparti, nel quadro dei servizi locali chi combina la miglior

performance economica con la più alta appetibilità è il settore dei trasporti e delle

spedizioni, anche se sul rendimento operativo degli investimenti con un valore non

molto distante dalla media generale. Rispetto al Roi si posiziona molto bene

l’informatica e la ricerca, come già per altro rilevavamo lo scorso anno, a

dimostrazione di un settore di mercato remunerativamente molto appetibile; sono

altresì lodevoli di accenno per l’elevato Roi gli altri servizi pubblici, sociali e

personali, mentre per tasso di sviluppo dei ricavi la parte del leone la fanno le

attività di commercio all’ingrosso e di commercio e riparazione di auto e moto.

I settori più sofferenti rispetto alla media generale di settore, anche se non si

possono definire ancora in crisi permanendo su livelli positivi e non troppo distanti

dal resto dei comparti, risultano essere il commercio al dettaglio (soprattutto quello

di vicinato), gli alberghi e ristoranti e le agenzie immobiliari, verso le quali già lo

scorso anno rilevavamo la presenza di una fase di stanca sintomatica dell’inevitabile

sgonfiamento della bolla speculativa e di un mercato sempre più concorrenziale e

segmentato.

A proposito dell’immobiliare è interessante far osservare come mediamente le

imprese ivi operanti presentino una struttura dei costi molto diversa rispetto a

quella media generale, quasi esclusivamente sbilanciata sugli oneri esterni di

gestione e molto poco, per esempio, su quelli del personale: il costo del lavoro per

unità prodotta è infatti assolutamente poco significativo, tendendo allo zero.

Costi del personale che, diversamente, si presentano molto elevati sia all’interno dei

servizi pubblici, sociali e personali, dove sono addirittura superiori a quelli esterni di

gestione, sia nelle attività legate all’informatica e alla ricerca, nonché nei pubblici

esercizi (alberghi e ristoranti).

80

Il posizionamento competitivo dei singoli settori del terziario nel 2006 a livello provinciale

Comm dettaglio

Comm ingrosso

Informatica & Ricerca

MEDIA TERZIARIOTrasporti, ag viaggio

Immobiliare

Altri servizi pubbl e soc

Alberghi & ristorantiComm, ripar auto-moto

0%

2%

4%

6%

8%

10%

0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18%


VincentePrudente

In crisi In corsa

RO

I ope

rat 2

006

81

2.3.3 Le principali caratteristiche dei settori del terziario

COMMERCIO ALL’INGROSSO

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Commercio all’ingrosso e Totale generale

Inves t f inanziari


dif ferit i


Inves t ne t t i s tut tura li

Inves t ne t t i s t rut turali

D ebit i co rrent i

D ebit i co rrent i



P atrimo nio net to

P atrimo nio net to

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%


C OM M ER C IO IN GR OSSO T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Commercio all’ingrosso e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

C OM M ER C IOIN GR OSSO

T OT A LE

82

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Commercio all’ingrosso e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 COMMERCIO INGROSSO TOTALE


v.a. totale 919.802.239 3.434.015.552


var. % media 12,3% 9,7%

v.a. totale 81.214.408 619.692.797


var. % media 7,3% 8,8%

v.a. totale 112.223.943 878.146.418


var. % media -5,7% -3,9%

COMMERCIO INGROSSO TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 4,4% 5,8% 2,5% 4,8%

ROI 5,2% 5,5% 5,3% 5,7%

ROS 4,3% 4,5% 4,4% 5,2%




CLUP 40,6% 38,0% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 84,4% 83,3% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 1,7% 1,6% 2,1% 2,4%



83

COMMERCIO AL DETTAGLIO

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Commercio al dettaglio e Totale generale

Inves t f inanziari

Invest f inanzia ri

D ebit i dif fe rit i D ebit i

dif ferit i



D ebit i co rrent i

D ebit i co rrent i



P at rimo nio net to P atrimo nio

ne tto

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

A t t ivo P assivo A tt ivo P assivo

C OM M ER C IO D ET T A GLIO T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Commercio al dettaglio e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

C OM M ER C IOD ET T A GLIO

T OT A LE

84

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Commercio al dettaglio e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 COMMERCIO DETTAGLIO TOTALE


v.a. totale 170.782.414 3.434.015.552


var. % media 6,4% 9,7%

v.a. totale 24.327.532 619.692.797


var. % media 11,3% 8,8%

v.a. totale 29.631.741 878.146.418


var. % media -7,3% -3,9%

COMMERCIO DETTAGLIO TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 4,8% 4,8% 2,5% 4,8%

ROI 5,5% 5,7% 5,3% 5,7%

ROS 3,1% 3,6% 4,4% 5,2%




CLUP 63,4% 60,8% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 54,7% 52,7% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 1,8% 2,2% 2,1% 2,4%



85

ALBERGHI E RISTORANTI

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Alberghi e Ristoranti e Totale generale

Invest f inanziari

Invest f inanziari

Debit i dif ferit i

Debit i dif ferit i

Invest net t i stutturali

Invest net t i st rut tura li

Debit i co rrenti

Debit i co rrent i

Cap net to C irco lante

Cap net to C irco lante

P atrimo nio net to

P atrimo nio net to

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%


ALBER GHI E R IST ORA N T I T OT ALE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Alberghi e Ristoranti e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

A LB ER GH I ER IST OR A N T I

T OT A LE

86

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Alberghi e Ristoranti e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 ALBERGHI E RISTORANTI TOTALE


v.a. totale 22.507.674 3.434.015.552


var. % media 9,2% 9,7%

v.a. totale 10.607.312 619.692.797


var. % media 12,4% 8,8%

v.a. totale 35.622.895 878.146.418


var. % media 0,4% -3,9%

ALBERGHI E RISTORANTI TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE -3,5% 0,9% 2,5% 4,8%

ROI 3,0% 5,7% 5,3% 5,7%

ROS 10,6% 11,5% 4,4% 5,2%



UTILE DI ESERCIZIO SU RICAVI -1,1% 0,2% 0,3% 0,5%

CLUP 59,1% 52,9% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 60,2% 56,9% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 5,0% 3,8% 2,1% 2,4%



87

TRASPORTI E SPEDIZIONI

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Trasporti e Spedizioni e Totale generale

Invest f inanzia ri

Invest f inanzia ri





D ebit i co rrent i

D ebit i co rrent i




P atrimo nio ne tto

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%


T R A SP OR T I E SP ED IZ ION I T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Trasporti e Spedizioni e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

T R A SP OR T I ESP ED IZ ION I

T OT A LE

88

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Trasporti e Spedizioni e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 TRASPORTI E SPEDIZIONI TOTALE


v.a. totale 302.817.344 3.434.015.552


var. % media 11,3% 9,7%

v.a. totale 61.025.116 619.692.797


var. % media 14,5% 8,8%

v.a. totale 105.048.571 878.146.418


var. % media -5,4% -3,9%

TRASPORTI E SPEDIZIONI TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 1,3% 3,2% 2,5% 4,8%

ROI 4,0% 6,0% 5,3% 5,7%

ROS 2,4% 2,6% 4,4% 5,2%




CLUP 66,3% 71,2% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 105,0% 107,4% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 1,7% 2,2% 2,1% 2,4%



89

ATTIVITA’ IMMOBILIARI

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Attività Immobiliari e Totale generale

Invest f inanzia ri

Invest f inanzia ri





D ebit i co rrent i

D ebit i co rrent i




P atrimo nio ne tto

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%


A T T IVIT A ' IM M OB ILIA R I T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Attività Immobiliari e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

A T T IVIT A 'IM M OB ILIA R I

T OT A LE

90

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Attività Immobiliari e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 ATTIVITA'

IMMOBILIARI TOTALE


v.a. totale 113.668.559 3.434.015.552


var. % media 2,0% 9,7%

v.a. totale 2.109.580 619.692.797


var. % media 4,5% 8,8%

v.a. totale 81.677.286 878.146.418


var. % media -13,6% -3,9%

ATTIVITA' IMMOBILIARI TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 1,2% 3,7% 2,5% 4,8%

ROI 4,6% 5,8% 5,3% 5,7%

ROS 4,2% 9,0% 4,4% 5,2%




CLUP 0,3% 0,2% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 30,1% 35,4% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 2,4% 2,4% 2,1% 2,4%



91

INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Informatica, Ricerca, Servizi alle imprese e Totale generale

Invest f inanzia ri

Invest f inanzia riD ebit i

dif fe rit i




D ebit i co rrent i

D ebit i co rrent i




P atrimo nio ne tto

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%


IN F OR M A T IC A , R IC ER C A , SER VIZ IIM P R ESE

T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Informatica, Ricerca, Servizi alle imprese e Totale generale



Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

IN F OR M A T IC A ,R IC ER C A , SER VIZ I

IM P R ESE

T OT A LE

92

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Informatica, Ricerca, Servizi alle imprese e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006 INFORMATICA,

RICERCA, SERVIZI IMPRESE

TOTALE


v.a. totale 103.430.955 3.434.015.552


var. % media 7,6% 9,7%

v.a. totale 37.917.675 619.692.797


var. % media 5,8% 8,8%

v.a. totale 74.016.643 878.146.418


var. % media -1,9% -3,9%

INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI IMPRESE TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 4,4% 9,7% 2,5% 4,8%

ROI 7,5% 8,1% 5,3% 5,7%

ROS 6,5% 7,8% 4,4% 5,2%




CLUP 64,9% 69,2% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 108,0% 119,1% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 4,5% 3,7% 2,1% 2,4%



93

ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI

Composizione 2006 dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale. Confronto tra Altri Servizi pubblici, sociali e personali e Totale generale

Invest f inanzia ri

Invest f inanzia ri

D ebit i dif fe rit i D ebit i

dif ferit i



D ebit i co rrent i

D ebit i co rrent i




P atrimo nio ne tto

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%


A LT R I SER VIZ I P UB B LIC I, SOC IA LI EP ER SON A LI

T OT A LE

Incidenza delle principali voci di costo sul valore prodotto nel 2006. Confronto tra Altri Servizi pubblici, sociali e personali e Totale generale


Costi esterniproduz

Personale

Personale

Ammortamenti

Ammortamenti

Oneri finanziari

Oneri finanziari

Imposte

Imposte

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

A LT R I SER VIZ IP UB B LIC I, SOC IA LI E

P ER SON A LI

T OT A LE

94

I principali aggregati e indicatori di bilancio. Confronto tra Altri Servizi pubblici, sociali e personali e Totale generale

PRINCIPALI AGGREGATI 2006

ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E

PERSONALI

TOTALE


v.a. totale 87.329.421 3.434.015.552


var. % media 2,7% 9,7%

v.a. totale 50.282.138 619.692.797


var. % media 3,7% 8,8%

v.a. totale 33.616.931 878.146.418


var. % media -3,8% -3,9%

ALTRI SERVIZI PUBBLICI,

SOCIALI E PERSONALI TOTALE


2005 2006 2005 2006

ROE 5,5% 4,2% 2,5% 4,8%

ROI 8,6% 7,8% 5,3% 5,7%

ROS 6,1% 6,1% 4,4% 5,2%




CLUP 68,1% 74,3% 60,2% 58,5%

QUICK RATIO 103,5% 95,9% 80,5% 83,8%

CASH FLOW/RICAVI 4,4% 5,5% 2,1% 2,4%



95

GRADUATORIE DELLE SOCIETA’

ANNO 2006

(relative alle società con fatturato superiore a 5 milioni di euro

della provincia di Massa-Carrara)

97

Le presenti graduatorie sono state ristrette esclusivamente ai prospetti contabili

aventi fatturato superiore a 5 milioni di euro, con esclusione di quelli consolidati.

Esse prendono a riferimento le società di capitali con sede legale in provincia di

Massa-Carrara che nell’anno 2006 hanno appunto realizzato un giro d’affari

superiore a tale soglia economica.

Tuttavia, in considerazione della loro origine locale, come già lo scorso anno, a tale

lista sono state aggiunte le società R.E.D. GRANITI S.P.A., M + Q ITALIA S.P.A. e

MAGTI ITALIA S.P.A, pur non avendo esse sede legale nella nostra provincia.

Come lo scorso anno, dato un campione di imprese molto più ristretto (134 unità)

rispetto a quello precedentemente analizzato, si è ritenuto opportuno procedere ad

un riaccorpamento dei 24 settori iniziali in 9 macrosettori, secondo la codifica Ateco

corrispondente all’attività principale, al fine di rendere l’analisi più adeguata e

statisticamente significativa, rispettando tuttavia quanto più fedelmente possibile le

specificità economiche del territorio.

I macrosettori individuati sono stati i seguenti:

• “Lapideo”: settore che comprende l’estrazione, la lavorazione e il

commercio all’ingrosso dei materiali lapidei;

• “Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto”: comprende il

settore dei metalli, della meccanica strumentale, dell’elettronica e della

cantieristica e nautica da diporto;

• “Altri settori industriali”: settore industriale residuale che comprende il

comparto industriale dell’alimentare, del sistema moda, del legno e mobilio,

della chimica gomma e plastica e altri minerali non metalliferi, della carta

editoria, e delle public utilities;

• “Costruzioni”;

• “Commercio al dettaglio e turismo”;

• “Commercio all’ingrosso (escluso quello di materiali lapidei)”;

• “Commercio e riparazione auto e moto”;

• “Servizi alle imprese e famiglie”: comprende le attività immobiliari, di

informatica e di R&S, i servizi di poste e telecomunicazioni e i servizi

pubblici, sociali e personali;

• “Trasporti e spedizioni”.

98

Gli aggregati/indicatori di bilancio scelti per tali classificazioni sono stati i seguenti:

� FATTURATO � UTILE NETTO DI ESERCIZIO

� ROI

� ROS

� GRADO DI CAPITALIZZAZIONE

� CASH FLOW/FATTURATO

� COSTO LAVORO/FATTURATO

� ONERI FINANZIARI/FATTURATO

� GRADO DI INDEBITAMENTO

� GIORNI CLIENTI

Queste le specifiche, secondo le quali sono stati calcolati gli indicatori:

ROI= Reddito ordinario ante oneri finanziari/Capitale investito netto

ROS= Margine operativo netto (EBIT)/Ricavi delle vendite

GRADO DI CAPITALIZZAZIONE= Patrimonio netto/Capitale investito

CASH FLOW/FATTURATO= (Utile di esercizio+Ammortamenti materiali e

immateriali+Accantonamento per rischi)/Ricavi delle vendite

COSTO LAVORO/FATTURATO= Costo del personale/Ricavi delle vendite

ONERI FINANZIARI/FATTURATO= Oneri finanziari/Ricavi delle vendite

GRADO DI INDEBITAMENTO= Totale Debiti/Ricavi delle vendite

GIORNI CLIENTI=360/(Ricavi delle vendite/Crediti)

99

Oltre alla classificazione specifica per ogni indicatore, si è costruita quest’anno, per

la prima volta, una classifica generale. L’idea è stata quella di raggruppare tutta

questa messe di indicatori per fornire un indicatore di sintesi finale che desse

lettura delle migliori aziende provinciali dal punto di vista dell’equilibrio economico-

patrimoniale e finanziario.

Dobbiamo innanzitutto precisare che i 10 indicatori utilizzati non sono certamente

sufficienti, da soli, a fornirci informazioni esaustive su una tematica così complessa

e multidimensionale come quella relativa all’aspetto reddituale e finanziario;

tuttavia crediamo possano rappresentare in ogni caso una dimensione importante

su cui è opportuno soffermarsi.

Sotto il profilo metodologico, si è deciso di adottare il metodo “Sole 24 Ore”

utilizzato per misurare la qualità di vita delle città italiane. Per cui, innanzitutto, al

fine di dare omogeneità ad indicatori con unità di misura differenti (alcuni espressi

in valori assoluti, altri in valori relativi, altri in giorni, etc) si è proceduto

assegnando, per ciascuno di essi, 1.000 punti all’azienda con il miglior valore e

riparametrando in seguito i punteggi delle altre in modo proporzionale, in funzione

della distanza del parametro di pertinenza rispetto a quello della migliore della

classe. Il risultato è stato quello di avere, in corrispondenza di ogni impresa, dieci

indicatori espressi in millesimi. Il valore finale è stato l’esito della media aritmetica

semplice di essi.

Queste regole hanno portato Tecnel Srl in cima alla classifica con una media

generale di 322,9 punti. A seguire Porto di Carrara Spa con 305,8 punti e R.E.D

Graniti Spa con 301,9 punti.

101

GRADUATORIA GENERALE: classifica generale

102

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE MEDIA GENERALE

1 TECNEL S.R.L. Costruzioni 322,9

2 PORTO DI CARRARA S.P.A. Trasporti e spedizioni 305,8

3 R.E.D. GRANITI S.P.A. Lapideo 301,9

4 SA.GE.VAN. MARMI S.R.L. Lapideo 273,6

5 SOVARDINO S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 270,0

6 FOSTER - S.P.A. Altri settori industriali 226,1

7 VERSILIA MARMI S.R.L. Lapideo 225,5

8 D&K DISTRIBUTION SOCIETA PER AZIONI Altri settori industriali 222,0

9 GENERAL BEVERAGE S.R.L. Altri settori industriali 220,8

10 SOCIETA APUANA MARMI S.R.L. Lapideo 217,6

11 APUAFARMA FARMACIE COMUNALI CARRARA S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 214,5

12 VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A. Trasporti e spedizioni 207,5

13 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 205,8

14 CONSORZIO APUANIA ENERGIA Commercio all'ingrosso 198,8

15 B NAVI - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 192,6

16 IMERYS MINERALI S.P.A. Lapideo 189,9

17 TRANS WORLD SERVICES TWS - S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 180,4

18 JEPPESEN ITALIA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 176,7

19 BRUNO LUCCHETTI HOLDING - MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 172,2

20 FRANCHI UMBERTO MARMI - S.R.L. Lapideo 168,2

21 ECOACCIAI S.P.A. Commercio all'ingrosso 167,3

22 ARSICCI - S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 165,0

23 GIANOLA S.P.A. Commercio all'ingrosso 162,3

24 AQUATHERM S.R.L. Commercio all'ingrosso 160,8

25 FURRER S.P.A. Lapideo 148,4

26 L.P. CANTIERE NAUTICO S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 147,4

27 COOPERATIVA CAVATORI CANALGRANDE SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 146,3

28 COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 138,2

29 M.G.A. S.R.L. - MANUTENZIONI GENERALI AUTOSTRADE Costruzioni 136,6

30 NAUTICA PALAGI S.R.L. Commercio all'ingrosso 130,2

31 DOGANELLA S.R.L. Lapideo 129,1

32 AVMAP S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 122,1

33 CO.P.A.C. SOCIETA COOPERATIVA Commercio all'ingrosso 120,7

34 NAMCO CO. S.R.L. Lapideo 117,3

35 EUROPAPER - S.P.A. Altri settori industriali 115,7

36 BRUNO LUCCHETTI MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 114,0

37 S.T.EN. STONE TRADING ENTERPRISES S.P.A. Lapideo 110,6

38 NUOVA OMA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 110,3

39 BENETTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 109,9

40 MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 106,3

41 CAMPOLONGHI ITALIA SPA Lapideo 105,4

42 DUEGI TRASPORTI - S.R.L. Trasporti e spedizioni 103,6

43 AVA ITALIA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 103,4

44 LUNIGAS I.F.- SOCIETA PER AZIONI Commercio all'ingrosso 101,6

45 I.G.L.O.M. ITALIA S.P.A. Altri settori industriali 101,3

46 CARRARAFIERE S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 98,0

47 TECNOLOGIE CIVILI E INDUSTRIALI S.R.L. Costruzioni 97,0

48 FERMET - S.R.L. Commercio all'ingrosso 91,3

103

49 TIRRENA - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 87,9

50 ULIVIERI RICAMBI S.R.L. Commercio all'ingrosso 86,8

51 AMIA S.P.A. Altri settori industriali 86,2

52 A B YACHTS S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 86,0

53 AUTOTECNICA APUANA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 84,3

54 GASPARI MENOTTI - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 83,3

55 INTERNATIONAL ITALMARMI DI NICASTRO ROBERTO & C. S.R.L. Lapideo 81,6

56 MAX MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 80,6

57 I.T.F. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 80,2

58 EDILMARKET S.R.L. Altri settori industriali 77,6

59 F.LLI ANDREAZZOLI - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 76,1

60 POGGI - S.R.L. Lapideo 76,1

61 G. DI VITTORIO - SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 74,3

62 S.G.M. SEGAGIONE GRANITI MONTIGNOSO S.R.L. Lapideo 73,5

63 GLICINE S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 72,8

64 CO.GE.MAR. S.R.L. Lapideo 72,1

65 BM SHIPPING GROUP S.P.A. Trasporti e spedizioni 71,8

66 ADOLFO FORTI MARMI - S.P.A. Lapideo 71,6

67 FORNITURE ELETTRICHE - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Commercio all'ingrosso 70,0

68 I.O.S. S.P.A. Costruzioni 69,7

69 SANTUCCI ARMANDO S.R.L. Lapideo 68,7

70 OFFICINE MARCHETTI S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 67,5

71 BROTINI S.P.A. Commercio e riparazione auto e moto 66,7

72 G.M.C. - GRANITI E MARMI COLORATI DI LUCIANO GRASSI & C. S.P.A. Lapideo 65,8

73 MARMI LAME S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 62,4

74 CAPRI S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 60,2

75 DI RONZA COSTRUZIONI S.R.L. Costruzioni 59,2

76 LUNIGIANA CARNI S.P.A. Commercio all'ingrosso 58,9

77 LUNIGIANA S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 58,6

78 SOCIETA PER AZIONI "IL FIORINO" Lapideo 58,2

79 BARSANTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 58,0

80 DANESI SPEDIZIONI S.R.L. Trasporti e spedizioni 57,6

81 AUTOSALONE LUIGI DELL AMICO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 57,0

82 ROSSI LEAUTO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 56,7

83 CO.M.P.A.S.S.SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 54,9

84 SANTUCCI GRANITI S.R.L. Lapideo 53,5

85 C.N.S. SOCIETA COOPERATIVA NAZIONALE SOMMOZZATORI Costruzioni 53,5

86 GLOBALJIG INTERNATIONAL SRL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 52,9

87 INDIAM INDUSTRIA DIAMANTATI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 52,6

88 LAVORAZIONE MARMI LA FACCIATA S.R.L. Lapideo 51,8

89 EDILTECNICA SRL Costruzioni 50,5

90 M + Q ITALIA S.P.A. Lapideo 50,0

91 FOUR SEASONS ITALY S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 49,8

92 SP.INTER.MAR. SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Trasporti e spedizioni 48,6

93 MAGTI ITALIA S.P.A. Lapideo 48,6

94 CHLABE S.R.L. Altri settori industriali 47,9

95 EFFE MECCANICA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 47,1

96 TIRRENA MOTORI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 45,5

97 ESSEGRA - S.R.L. Lapideo 45,2

104

98 G.R. MARMI S.R.L. Lapideo 45,0

99 CERMEC S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 44,3

100 F.LLI NANI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 42,2

101 CORSI & NICOLAI S.R.L. Lapideo 40,1

102 ILKA PROMAR S.R.L. Lapideo 39,3

103 NICOLAI DIAMANT S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 35,2

104 LARINI MOTORS S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 34,6

105 M.C.S. S.R.L. Trasporti e spedizioni 33,9

106 LUCE SRL Commercio al dettaglio e turismo 32,7

107 BINI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 31,8

108 FERMET SERVIZI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 30,9

109 ICA INTERNATIONAL S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 30,4

110 AUTOLUNIGIANA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 29,4

111 METRO - S.P.A. - MARMI E GRANITI Lapideo 28,1

112 MUSETTI TRASPORTI S.R.L. Trasporti e spedizioni 27,8

113 SAMAR S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 27,0

114 EDILFUSCO S.R.L. Costruzioni 25,4

115 A.L.N. SRL Commercio e riparazione auto e moto 23,4

116 FRATELLI BONGIORNI SRL Commercio all'ingrosso 20,4

117 B NAVI SHIP MANAGEMENT S.R.L. Trasporti e spedizioni 17,9

118 G.F.1 S.R.L. Commercio all'ingrosso 17,6

119 AUTO 2 G S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 16,6

120 MARMI E GRANITI D ITALIA SICILMARMI S.P.A. Lapideo 15,1

121 FIBRA SRL Commercio all'ingrosso 12,0

122 CAR BENCH INTERNATIONAL - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 11,5

123 GENEX MARMI GRANITI - S.R.L. Lapideo 9,3

124 INTERSHIP - S.P.A. Trasporti e spedizioni 7,4

125 AUTOMOBILI TONGIANI E MECCANICA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 5,9

126 GE.M.E.G. S.R.L. Lapideo 4,9

127 GRAN BIANCO CARRARA - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Lapideo 1,3

128 SOCATRAM SRL Trasporti e spedizioni 0,3

129 ARNAVI & C. S.R.L. Altri settori industriali -0,7

130 DEL.CA. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo -16,2

131 T.D.A. S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -30,1

132 GRANULATI CARRARA S.R.L. Lapideo -57,4

133 TEAM AMBIENTE SPA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -63,6

134 NUOVI CANTIERI APUANIA - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -89,7

105

GRADUATORIA GENERALE: classifica settoriale

106

ALTRI SETTORI INDUSTRIALI

RAGIONE SOCIALE SETTORE MEDIA

1 FOSTER - S.P.A. Altri settori industriali 226,1

2 D&K DISTRIBUTION SOCIETA PER AZIONI Altri settori industriali 222,0

3 GENERAL BEVERAGE S.R.L. Altri settori industriali 220,8

4 EUROPAPER - S.P.A. Altri settori industriali 115,7

5 I.G.L.O.M. ITALIA S.P.A. Altri settori industriali 101,3

6 AMIA S.P.A. Altri settori industriali 86,2

7 EDILMARKET S.R.L. Altri settori industriali 77,6

8 CHLABE S.R.L. Altri settori industriali 47,9

9 ARNAVI & C. S.R.L. Altri settori industriali -0,7

COMMERCIO AL DETTAGLIO E TURISMO


1 I.T.F. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 80,2

2 GLICINE S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 72,8

3 CAPRI S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 60,2

4 LUNIGIANA S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 58,6

5 LUCE SRL Commercio al dettaglio e turismo 32,7

6 SAMAR S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 27,0

7 DEL.CA. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo -16,2

COMMERCIO ALL'INGROSSO


1 CONSORZIO APUANIA ENERGIA Commercio all'ingrosso 198,8

2 ECOACCIAI S.P.A. Commercio all'ingrosso 167,3

3 GIANOLA S.P.A. Commercio all'ingrosso 162,3

4 AQUATHERM S.R.L. Commercio all'ingrosso 160,8

5 NAUTICA PALAGI S.R.L. Commercio all'ingrosso 130,2

6 CO.P.A.C. SOCIETA COOPERATIVA Commercio all'ingrosso 120,7

7 LUNIGAS I.F.- SOCIETA PER AZIONI Commercio all'ingrosso 101,6

8 FERMET - S.R.L. Commercio all'ingrosso 91,3

9 ULIVIERI RICAMBI S.R.L. Commercio all'ingrosso 86,8

10 FORNITURE ELETTRICHE - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Commercio all'ingrosso 70,0

11 LUNIGIANA CARNI S.P.A. Commercio all'ingrosso 58,9

12 FRATELLI BONGIORNI SRL Commercio all'ingrosso 20,4

13 G.F.1 S.R.L. Commercio all'ingrosso 17,6

14 FIBRA SRL Commercio all'ingrosso 12,0

COMMERCIO E RIPARAZIONE AUTO E MOTO


1 AVA ITALIA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 103,4

2 AUTOTECNICA APUANA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 84,3

3 F.LLI ANDREAZZOLI - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 76,1

4 BROTINI S.P.A. Commercio e riparazione auto e moto 66,7

5 AUTOSALONE LUIGI DELL AMICO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 57,0

6 ROSSI LEAUTO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 56,7

7 TIRRENA MOTORI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 45,5

8 F.LLI NANI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 42,2

9 LARINI MOTORS S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 34,6

10 BINI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 31,8

11 AUTOLUNIGIANA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 29,4

12 A.L.N. SRL Commercio e riparazione auto e moto 23,4

13 AUTO 2 G S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 16,6

14 AUTOMOBILI TONGIANI E MECCANICA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 5,9

107

COSTRUZIONI


1 TECNEL S.R.L. Costruzioni 322,9

2 M.G.A. S.R.L. - MANUTENZIONI GENERALI AUTOSTRADE Costruzioni 136,6

3 TECNOLOGIE CIVILI E INDUSTRIALI S.R.L. Costruzioni 97,0

4 I.O.S. S.P.A. Costruzioni 69,7

5 DI RONZA COSTRUZIONI S.R.L. Costruzioni 59,2

6 C.N.S. SOCIETA COOPERATIVA NAZIONALE SOMMOZZATORI Costruzioni 53,5

7 EDILTECNICA SRL Costruzioni 50,5

8 EDILFUSCO S.R.L. Costruzioni 25,4

LAPIDEO


1 R.E.D. GRANITI S.P.A. Lapideo 301,9

2 SA.GE.VAN. MARMI S.R.L. Lapideo 273,6

3 VERSILIA MARMI S.R.L. Lapideo 225,5

4 SOCIETA APUANA MARMI S.R.L. Lapideo 217,6

5 IMERYS MINERALI S.P.A. Lapideo 189,9

6 BRUNO LUCCHETTI HOLDING - MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 172,2

7 FRANCHI UMBERTO MARMI - S.R.L. Lapideo 168,2

8 FURRER S.P.A. Lapideo 148,4

9 COOPERATIVA CAVATORI CANALGRANDE SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 146,3

10 COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 138,2

11 DOGANELLA S.R.L. Lapideo 129,1

12 NAMCO CO. S.R.L. Lapideo 117,3

13 BRUNO LUCCHETTI MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 114,0

14 S.T.EN. STONE TRADING ENTERPRISES S.P.A. Lapideo 110,6

15 MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 106,3

16 CAMPOLONGHI ITALIA SPA Lapideo 105,4

17 INTERNATIONAL ITALMARMI DI NICASTRO ROBERTO & C. S.R.L. Lapideo 81,6

18 MAX MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 80,6

19 POGGI - S.R.L. Lapideo 76,1

20 S.G.M. SEGAGIONE GRANITI MONTIGNOSO S.R.L. Lapideo 73,5

21 CO.GE.MAR. S.R.L. Lapideo 72,1

22 ADOLFO FORTI MARMI - S.P.A. Lapideo 71,6

23 SANTUCCI ARMANDO S.R.L. Lapideo 68,7

24 G.M.C. - GRANITI E MARMI COLORATI DI LUCIANO GRASSI & C. S.P.A. Lapideo 65,8

25 SOCIETA PER AZIONI "IL FIORINO" Lapideo 58,2

26 SANTUCCI GRANITI S.R.L. Lapideo 53,5

27 LAVORAZIONE MARMI LA FACCIATA S.R.L. Lapideo 51,8

28 M + Q ITALIA S.P.A. Lapideo 50,0

29 MAGTI ITALIA S.P.A. Lapideo 48,6

30 ESSEGRA - S.R.L. Lapideo 45,2

31 G.R. MARMI S.R.L. Lapideo 45,0

32 CORSI & NICOLAI S.R.L. Lapideo 40,1

33 ILKA PROMAR S.R.L. Lapideo 39,3

34 METRO - S.P.A. - MARMI E GRANITI Lapideo 28,1

35 MARMI E GRANITI D ITALIA SICILMARMI S.P.A. Lapideo 15,1

36 GENEX MARMI GRANITI - S.R.L. Lapideo 9,3

37 GE.M.E.G. S.R.L. Lapideo 4,9

38 GRAN BIANCO CARRARA - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Lapideo 1,3

39 GRANULATI CARRARA S.R.L. Lapideo -57,4

108

METALMECCANICA, ELETTRONICA E MEZZI DI TRASPORTO


1 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 205,8

2 JEPPESEN ITALIA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 176,7

3 L.P. CANTIERE NAUTICO S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 147,4

4 AVMAP S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 122,1

5 NUOVA OMA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 110,3

6 BENETTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 109,9

7 A B YACHTS S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 86,0

8 GASPARI MENOTTI - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 83,3

9 OFFICINE MARCHETTI S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 67,5

10 MARMI LAME S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 62,4

11 BARSANTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 58,0

12 GLOBALJIG INTERNATIONAL SRL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 52,9

13 INDIAM INDUSTRIA DIAMANTATI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 52,6

14 FOUR SEASONS ITALY S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 49,8

15 EFFE MECCANICA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 47,1

16 NICOLAI DIAMANT S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 35,2

17 FERMET SERVIZI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 30,9

18 ICA INTERNATIONAL S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 30,4

19 CAR BENCH INTERNATIONAL - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 11,5

20 T.D.A. S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -30,1

21 TEAM AMBIENTE SPA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -63,6

22 NUOVI CANTIERI APUANIA - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -89,7

SERVIZI ALLE IMPRESE E FAMIGLIE


1 SOVARDINO S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 270,0

2 APUAFARMA FARMACIE COMUNALI CARRARA S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 214,5

3 TRANS WORLD SERVICES TWS - S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 180,4

4 ARSICCI - S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 165,0

5 CARRARAFIERE S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 98,0

6 G. DI VITTORIO - SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 74,3

7 CO.M.P.A.S.S.SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 54,9

8 CERMEC S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 44,3

TRASPORTI E SPEDIZIONI


1 PORTO DI CARRARA S.P.A. Trasporti e spedizioni 305,8

2 VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A. Trasporti e spedizioni 207,5

3 B NAVI - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 192,6

4 DUEGI TRASPORTI - S.R.L. Trasporti e spedizioni 103,6

5 TIRRENA - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 87,9

6 BM SHIPPING GROUP S.P.A. Trasporti e spedizioni 71,8

7 DANESI SPEDIZIONI S.R.L. Trasporti e spedizioni 57,6

8 SP.INTER.MAR. SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Trasporti e spedizioni 48,6

9 M.C.S. S.R.L. Trasporti e spedizioni 33,9

10 MUSETTI TRASPORTI S.R.L. Trasporti e spedizioni 27,8

11 B NAVI SHIP MANAGEMENT S.R.L. Trasporti e spedizioni 17,9

12 INTERSHIP - S.P.A. Trasporti e spedizioni 7,4

13 SOCATRAM SRL Trasporti e spedizioni 0,3

109

FATTURATO

110

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE FATTURATO INDICE

1 ECOACCIAI S.P.A. Commercio all'ingrosso 204.681.441 1000

2 FERMET - S.R.L. Commercio all'ingrosso 141.716.074 692

3 R.E.D. GRANITI S.P.A. Lapideo 125.559.943 613

4 ARSICCI - S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 72.055.207 352

5 IMERYS MINERALI S.P.A. Lapideo 63.402.642 310

6 BM SHIPPING GROUP S.P.A. Trasporti e spedizioni 58.220.758 284

7 CAMPOLONGHI ITALIA SPA Lapideo 47.568.427 232

8 SOVARDINO S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 45.663.893 223

9 ROSSI LEAUTO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 40.321.741 197

10 BROTINI S.P.A. Commercio e riparazione auto e moto 40.021.028 196

11 BARSANTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 39.410.228 193

12 M + Q ITALIA S.P.A. Lapideo 39.209.410 192

13 VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A. Trasporti e spedizioni 38.256.725 187

14 MAGTI ITALIA S.P.A. Lapideo 36.861.846 180

15 FERMET SERVIZI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 34.302.396 168

16 EFFE MECCANICA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 33.818.998 165

17 G. DI VITTORIO - SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 33.787.494 165

18 PORTO DI CARRARA S.P.A. Trasporti e spedizioni 31.993.385 156

19 FOSTER - S.P.A. Altri settori industriali 30.149.332 147

20 ICA INTERNATIONAL S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 29.571.268 144

21 DANESI SPEDIZIONI S.R.L. Trasporti e spedizioni 25.888.256 126

22 CO.GE.MAR. S.R.L. Lapideo 25.773.561 126

23 CONSORZIO APUANIA ENERGIA Commercio all'ingrosso 25.547.596 125

24 NUOVI CANTIERI APUANIA - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 25.159.080 123

25 JEPPESEN ITALIA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 24.125.455 118

26 EUROPAPER - S.P.A. Altri settori industriali 24.101.505 118

27 GASPARI MENOTTI - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 23.133.877 113

28 T.D.A. S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 21.855.591 107

29 TRANS WORLD SERVICES TWS - S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 20.093.468 98

30 AQUATHERM S.R.L. Commercio all'ingrosso 19.722.733 96

31 B NAVI - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 18.798.789 92

32 TIRRENA - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 17.766.047 87

33 D&K DISTRIBUTION SOCIETA PER AZIONI Altri settori industriali 17.120.733 84

34 AUTOTECNICA APUANA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 16.989.164 83

35 TEAM AMBIENTE SPA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 16.929.993 83

36 CO.P.A.C. SOCIETA COOPERATIVA Commercio all'ingrosso 16.703.159 82

37 TECNEL S.R.L. Costruzioni 16.208.621 79

38 AVMAP S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 16.188.893 79

39 DI RONZA COSTRUZIONI S.R.L. Costruzioni 15.872.819 78

40 AUTO 2 G S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 14.389.427 70

41 CERMEC S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 14.223.484 69

42 LUNIGIANA S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 14.096.270 69

43 CAPRI S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 13.767.633 67

44 ADOLFO FORTI MARMI - S.P.A. Lapideo 13.633.669 67

45 FRANCHI UMBERTO MARMI - S.R.L. Lapideo 13.450.324 66

46 SAMAR S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 13.256.534 65

47 MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 13.248.378 65

48 I.G.L.O.M. ITALIA S.P.A. Altri settori industriali 13.121.744 64

111

49 FURRER S.P.A. Lapideo 12.935.346 63

50 LUCE SRL Commercio al dettaglio e turismo 12.693.268 62

51 BINI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 12.317.050 60

52 C.N.S. SOCIETA COOPERATIVA NAZIONALE SOMMOZZATORI Costruzioni 12.061.842 59

53 SANTUCCI GRANITI S.R.L. Lapideo 11.836.668 58

54 BRUNO LUCCHETTI MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 11.642.017 57

55 A.L.N. SRL Commercio e riparazione auto e moto 11.363.772 56

56 G.M.C. - GRANITI E MARMI COLORATI DI LUCIANO GRASSI & C. S.P.A. Lapideo 11.322.202 55

57 METRO - S.P.A. - MARMI E GRANITI Lapideo 10.883.209 53

58 AMIA S.P.A. Altri settori industriali 10.717.203 52

59 LUNIGIANA CARNI S.P.A. Commercio all'ingrosso 10.574.452 52

60 SP.INTER.MAR. SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Trasporti e spedizioni 10.514.735 51

61 NUOVA OMA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 10.449.991 51

62 DUEGI TRASPORTI - S.R.L. Trasporti e spedizioni 10.199.884 50

63 F.LLI ANDREAZZOLI - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 10.145.060 50

64 AVA ITALIA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 9.766.449 48

65 CO.M.P.A.S.S.SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 9.506.807 46

66 BRUNO LUCCHETTI HOLDING - MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 9.386.706 46

67 FORNITURE ELETTRICHE - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Commercio all'ingrosso 9.193.293 45

68 S.T.EN. STONE TRADING ENTERPRISES S.P.A. Lapideo 9.107.366 44

69 FRATELLI BONGIORNI SRL Commercio all'ingrosso 8.971.148 44

70 MARMI E GRANITI D ITALIA SICILMARMI S.P.A. Lapideo 8.879.169 43

71 A B YACHTS S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 8.718.457 43

72 I.O.S. S.P.A. Costruzioni 8.649.308 42

73 EDILFUSCO S.R.L. Costruzioni 8.640.032 42

74 SOCIETA PER AZIONI "IL FIORINO" Lapideo 8.635.545 42

75 COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 8.505.630 42

76 F.LLI NANI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 8.415.587 41

77 AUTOLUNIGIANA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 8.360.439 41

78 SOCIETA APUANA MARMI S.R.L. Lapideo 8.264.160 40

79 G.F.1 S.R.L. Commercio all'ingrosso 7.968.264 39

80 GENEX MARMI GRANITI - S.R.L. Lapideo 7.858.354 38

81 APUAFARMA FARMACIE COMUNALI CARRARA S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 7.809.024 38

82 S.G.M. SEGAGIONE GRANITI MONTIGNOSO S.R.L. Lapideo 7.727.412 38

83 LARINI MOTORS S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 7.715.713 38

84 L.P. CANTIERE NAUTICO S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 7.596.819 37

85 BENETTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 7.543.665 37

86 NAMCO CO. S.R.L. Lapideo 7.362.182 36

87 ILKA PROMAR S.R.L. Lapideo 7.125.887 35

88 M.G.A. S.R.L. - MANUTENZIONI GENERALI AUTOSTRADE Costruzioni 6.975.512 34

89 FOUR SEASONS ITALY S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 6.957.534 34

90 LUNIGAS I.F.- SOCIETA PER AZIONI Commercio all'ingrosso 6.937.360 34

91 MARMI LAME S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 6.920.540 34

92 AUTOMOBILI TONGIANI E MECCANICA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 6.711.389 33

93 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 6.638.038 32

94 GLICINE S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 6.596.944 32

95 GRANULATI CARRARA S.R.L. Lapideo 6.591.123 32

96 GE.M.E.G. S.R.L. Lapideo 6.580.466 32

97 EDILTECNICA SRL Costruzioni 6.551.206 32

112

98 ULIVIERI RICAMBI S.R.L. Commercio all'ingrosso 6.482.400 32

99 CORSI & NICOLAI S.R.L. Lapideo 6.477.071 32

100 I.T.F. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 6.362.181 31

101 DEL.CA. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 6.345.224 31

102 TECNOLOGIE CIVILI E INDUSTRIALI S.R.L. Costruzioni 6.288.914 31

103 POGGI - S.R.L. Lapideo 6.253.086 31

104 TIRRENA MOTORI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 6.246.619 31

105 AUTOSALONE LUIGI DELL AMICO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 6.243.523 31

106 OFFICINE MARCHETTI S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 6.235.736 30

107 SA.GE.VAN. MARMI S.R.L. Lapideo 6.212.911 30

108 EDILMARKET S.R.L. Altri settori industriali 6.115.390 30

109 G.R. MARMI S.R.L. Lapideo 6.021.703 29

110 VERSILIA MARMI S.R.L. Lapideo 6.001.901 29

111 INTERSHIP - S.P.A. Trasporti e spedizioni 5.894.595 29

112 LAVORAZIONE MARMI LA FACCIATA S.R.L. Lapideo 5.868.789 29

113 SANTUCCI ARMANDO S.R.L. Lapideo 5.863.863 29

114 CAR BENCH INTERNATIONAL - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 5.863.220 29

115 COOPERATIVA CAVATORI CANALGRANDE SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 5.830.646 28

116 CHLABE S.R.L. Altri settori industriali 5.821.792 28

117 GENERAL BEVERAGE S.R.L. Altri settori industriali 5.770.763 28

118 SOCATRAM SRL Trasporti e spedizioni 5.757.722 28

119 INDIAM INDUSTRIA DIAMANTATI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 5.725.660 28

120 M.C.S. S.R.L. Trasporti e spedizioni 5.707.237 28

121 MAX MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 5.682.644 28

122 MUSETTI TRASPORTI S.R.L. Trasporti e spedizioni 5.673.781 28

123 GRAN BIANCO CARRARA - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Lapideo 5.639.638 28

124 DOGANELLA S.R.L. Lapideo 5.615.441 27

125 FIBRA SRL Commercio all'ingrosso 5.564.879 27

126 NAUTICA PALAGI S.R.L. Commercio all'ingrosso 5.515.064 27

127 ARNAVI & C. S.R.L. Altri settori industriali 5.402.253 26

128 GLOBALJIG INTERNATIONAL SRL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 5.317.121 26

129 B NAVI SHIP MANAGEMENT S.R.L. Trasporti e spedizioni 5.310.203 26

130 GIANOLA S.P.A. Commercio all'ingrosso 5.260.163 26

131 CARRARAFIERE S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 5.256.877 26

132 INTERNATIONAL ITALMARMI DI NICASTRO ROBERTO & C. S.R.L. Lapideo 5.067.104 25

133 NICOLAI DIAMANT S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 5.032.994 25

134 ESSEGRA - S.R.L. Lapideo 5.027.242 25

113

UTILE NETTO DI ESERCIZIO

114

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE UTILE NETTO INDICE

1 R.E.D. GRANITI S.P.A. Lapideo 17.358.322 1000

2 PORTO DI CARRARA S.P.A. Trasporti e spedizioni 5.893.693 340

3 TECNEL S.R.L. Costruzioni 2.581.602 149

4 FOSTER - S.P.A. Altri settori industriali 2.303.155 133

5 ECOACCIAI S.P.A. Commercio all'ingrosso 2.205.519 127

6 VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A. Trasporti e spedizioni 1.692.435 97

7 SA.GE.VAN. MARMI S.R.L. Lapideo 1.652.304 95

8 D&K DISTRIBUTION SOCIETA PER AZIONI Altri settori industriali 1.384.524 80

9 TRANS WORLD SERVICES TWS - S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 1.353.019 78

10 FRANCHI UMBERTO MARMI - S.R.L. Lapideo 1.225.036 71

11 AQUATHERM S.R.L. Commercio all'ingrosso 1.188.165 68

12 AVMAP S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 1.165.287 67

13 SOCIETA APUANA MARMI S.R.L. Lapideo 1.029.177 59

14 IMERYS MINERALI S.P.A. Lapideo 992.333 57

15 B NAVI - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 919.825 53

16 JEPPESEN ITALIA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 852.577 49

17 GASPARI MENOTTI - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 724.761 42

18 EUROPAPER - S.P.A. Altri settori industriali 709.304 41

19 CAMPOLONGHI ITALIA SPA Lapideo 678.435 39

20 GENERAL BEVERAGE S.R.L. Altri settori industriali 564.233 33

21 FORNITURE ELETTRICHE - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Commercio all'ingrosso 526.438 30

22 M.G.A. S.R.L. - MANUTENZIONI GENERALI AUTOSTRADE Costruzioni 503.838 29

23 MARMI E GRANITI D ITALIA SICILMARMI S.P.A. Lapideo 420.930 24

24 L.P. CANTIERE NAUTICO S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 412.006 24

25 TIRRENA - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 403.015 23

26 ARSICCI - S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 382.982 22

27 FURRER S.P.A. Lapideo 379.053 22

28 COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 351.643 20

29 NAUTICA PALAGI S.R.L. Commercio all'ingrosso 337.500 19

30 TECNOLOGIE CIVILI E INDUSTRIALI S.R.L. Costruzioni 316.542 18

31 CAPRI S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 270.120 16

32 BROTINI S.P.A. Commercio e riparazione auto e moto 247.215 14

33 GIANOLA S.P.A. Commercio all'ingrosso 240.153 14

34 BENETTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 234.956 14

35 MAGTI ITALIA S.P.A. Lapideo 218.063 13

36 VERSILIA MARMI S.R.L. Lapideo 207.645 12

37 S.G.M. SEGAGIONE GRANITI MONTIGNOSO S.R.L. Lapideo 205.346 12

38 COOPERATIVA CAVATORI CANALGRANDE SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 193.764 11

39 MAX MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 180.635 10

40 C.N.S. SOCIETA COOPERATIVA NAZIONALE SOMMOZZATORI Costruzioni 176.961 10

41 POGGI - S.R.L. Lapideo 168.595 10

42 FERMET - S.R.L. Commercio all'ingrosso 168.103 10

43 A B YACHTS S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 146.423 8

44 F.LLI ANDREAZZOLI - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 145.213 8

45 LUNIGIANA CARNI S.P.A. Commercio all'ingrosso 144.754 8

46 LUNIGAS I.F.- SOCIETA PER AZIONI Commercio all'ingrosso 132.766 8

47 DOGANELLA S.R.L. Lapideo 128.104 7

48 I.T.F. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 126.907 7

115

49 MARMI LAME S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 110.116 6

50 BM SHIPPING GROUP S.P.A. Trasporti e spedizioni 109.188 6

51 G. DI VITTORIO - SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 105.056 6

52 ROSSI LEAUTO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 104.978 6

53 INTERNATIONAL ITALMARMI DI NICASTRO ROBERTO & C. S.R.L. Lapideo 103.656 6

54 S.T.EN. STONE TRADING ENTERPRISES S.P.A. Lapideo 96.603 6

55 EDILMARKET S.R.L. Altri settori industriali 92.251 5

56 AUTOTECNICA APUANA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 90.361 5

57 DUEGI TRASPORTI - S.R.L. Trasporti e spedizioni 77.177 4

58 F.LLI NANI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 77.014 4

59 B NAVI SHIP MANAGEMENT S.R.L. Trasporti e spedizioni 74.536 4

60 LAVORAZIONE MARMI LA FACCIATA S.R.L. Lapideo 71.447 4

61 LUCE SRL Commercio al dettaglio e turismo 61.762 4

62 SANTUCCI GRANITI S.R.L. Lapideo 58.230 3

63 GLOBALJIG INTERNATIONAL SRL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 56.263 3

64 LUNIGIANA S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 55.357 3

65 MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 52.799 3

66 G.R. MARMI S.R.L. Lapideo 51.437 3

67 AUTOMOBILI TONGIANI E MECCANICA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 48.030 3

68 CO.M.P.A.S.S.SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 39.719 2

69 METRO - S.P.A. - MARMI E GRANITI Lapideo 37.738 2

70 GE.M.E.G. S.R.L. Lapideo 37.228 2

71 G.M.C. - GRANITI E MARMI COLORATI DI LUCIANO GRASSI & C. S.P.A. Lapideo 35.977 2

72 NICOLAI DIAMANT S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 33.480 2

73 EDILFUSCO S.R.L. Costruzioni 30.843 2

74 FIBRA SRL Commercio all'ingrosso 29.125 2

75 CERMEC S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 28.329 2

76 ADOLFO FORTI MARMI - S.P.A. Lapideo 26.100 2

77 NUOVA OMA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 25.715 1

78 EDILTECNICA SRL Costruzioni 25.557 1

79 FERMET SERVIZI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 24.969 1

80 CORSI & NICOLAI S.R.L. Lapideo 23.580 1

81 AUTO 2 G S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 23.176 1

82 BARSANTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 23.023 1

83 DI RONZA COSTRUZIONI S.R.L. Costruzioni 22.707 1

84 SOCIETA PER AZIONI "IL FIORINO" Lapideo 22.503 1

85 SOVARDINO S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 21.113 1

86 AUTOLUNIGIANA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 20.329 1

87 CO.GE.MAR. S.R.L. Lapideo 18.403 1

88 AUTOSALONE LUIGI DELL AMICO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 16.181 1

89 SP.INTER.MAR. SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Trasporti e spedizioni 12.495 1

90 DANESI SPEDIZIONI S.R.L. Trasporti e spedizioni 12.037 1

91 BINI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 11.429 1

92 NAMCO CO. S.R.L. Lapideo 8.638 0

93 ARNAVI & C. S.R.L. Altri settori industriali 8.097 0

94 T.D.A. S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 7.880 0

95 GENEX MARMI GRANITI - S.R.L. Lapideo 7.481 0

96 INDIAM INDUSTRIA DIAMANTATI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 7.401 0

97 LARINI MOTORS S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 7.321 0

116

98 M.C.S. S.R.L. Trasporti e spedizioni 7.319 0

99 CO.P.A.C. SOCIETA COOPERATIVA Commercio all'ingrosso 6.925 0

100 BRUNO LUCCHETTI MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 6.897 0

101 I.O.S. S.P.A. Costruzioni 6.785 0

102 SANTUCCI ARMANDO S.R.L. Lapideo 6.512 0

103 A.L.N. SRL Commercio e riparazione auto e moto 3.540 0

104 ESSEGRA - S.R.L. Lapideo 2.248 0

105 G.F.1 S.R.L. Commercio all'ingrosso 2.023 0

106 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 1.845 0

107 APUAFARMA FARMACIE COMUNALI CARRARA S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 1.105 0

108 FRATELLI BONGIORNI SRL Commercio all'ingrosso 185 0

109 CONSORZIO APUANIA ENERGIA Commercio all'ingrosso 0 0

110 FOUR SEASONS ITALY S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -6.426 0

111 SAMAR S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo -8.788 -1

112 AVA ITALIA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto -13.468 -1

113 CHLABE S.R.L. Altri settori industriali -13.977 -1

114 MUSETTI TRASPORTI S.R.L. Trasporti e spedizioni -15.256 -1

115 I.G.L.O.M. ITALIA S.P.A. Altri settori industriali -33.034 -2

116 CARRARAFIERE S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie -36.539 -2

117 BRUNO LUCCHETTI HOLDING - MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo -50.573 -3

118 TIRRENA MOTORI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto -53.610 -3

119 ICA INTERNATIONAL S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -56.062 -3

120 ILKA PROMAR S.R.L. Lapideo -100.439 -6

121 ULIVIERI RICAMBI S.R.L. Commercio all'ingrosso -108.562 -6

122 SOCATRAM SRL Trasporti e spedizioni -123.899 -7

123 DEL.CA. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo -125.070 -7

124 M + Q ITALIA S.P.A. Lapideo -139.889 -8

125 GLICINE S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo -142.858 -8

126 OFFICINE MARCHETTI S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -145.133 -8

127 EFFE MECCANICA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -214.884 -12

128 GRAN BIANCO CARRARA - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Lapideo -220.129 -13

129 AMIA S.P.A. Altri settori industriali -243.660 -14

130 INTERSHIP - S.P.A. Trasporti e spedizioni -279.356 -16

131 GRANULATI CARRARA S.R.L. Lapideo -309.260 -18

132 CAR BENCH INTERNATIONAL - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -339.658 -20

133 TEAM AMBIENTE SPA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -1.773.351 -102

134 NUOVI CANTIERI APUANIA - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -4.426.942 -255

117

ROI

118

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE ROI INDICE

1 VERSILIA MARMI S.R.L. Lapideo 97,76 1000

2 TECNEL S.R.L. Costruzioni 68,37 699

3 D&K DISTRIBUTION SOCIETA PER AZIONI Altri settori industriali 46,03 471

4 SOVARDINO S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 42,25 432

5 GENERAL BEVERAGE S.R.L. Altri settori industriali 38,97 399

6 FOSTER - S.P.A. Altri settori industriali 36,75 376

7 NAUTICA PALAGI S.R.L. Commercio all'ingrosso 32,76 335

8 JEPPESEN ITALIA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 30,51 312

9 SA.GE.VAN. MARMI S.R.L. Lapideo 28,48 291

10 AUTOTECNICA APUANA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 28,45 291

11 FRANCHI UMBERTO MARMI - S.R.L. Lapideo 26,99 276

12 AQUATHERM S.R.L. Commercio all'ingrosso 22,42 229

13 M.G.A. S.R.L. - MANUTENZIONI GENERALI AUTOSTRADE Costruzioni 21,37 219

14 TRANS WORLD SERVICES TWS - S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 20,43 209

15 ILKA PROMAR S.R.L. Lapideo 20,36 208

16 AUTOSALONE LUIGI DELL AMICO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 20,06 205

17 GIANOLA S.P.A. Commercio all'ingrosso 19,62 201

18 BROTINI S.P.A. Commercio e riparazione auto e moto 19,33 198

19 I.T.F. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 19,10 195

20 AVMAP S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 18,96 194

21 FURRER S.P.A. Lapideo 18,79 192

22 I.O.S. S.P.A. Costruzioni 17,70 181

23 PORTO DI CARRARA S.P.A. Trasporti e spedizioni 16,54 169

24 S.G.M. SEGAGIONE GRANITI MONTIGNOSO S.R.L. Lapideo 15,48 158

25 F.LLI ANDREAZZOLI - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 15,10 154

26 SOCIETA APUANA MARMI S.R.L. Lapideo 15,04 154

27 LUNIGIANA S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 14,48 148

28 AUTOLUNIGIANA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 14,38 147

29 L.P. CANTIERE NAUTICO S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 13,93 143

30 LUNIGIANA CARNI S.P.A. Commercio all'ingrosso 13,57 139

31 TECNOLOGIE CIVILI E INDUSTRIALI S.R.L. Costruzioni 13,28 136

32 DI RONZA COSTRUZIONI S.R.L. Costruzioni 13,27 136

33 G. DI VITTORIO - SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 13,20 135

34 MAX MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 13,06 134

35 EDILMARKET S.R.L. Altri settori industriali 12,18 125

36 DANESI SPEDIZIONI S.R.L. Trasporti e spedizioni 11,95 122

37 R.E.D. GRANITI S.P.A. Lapideo 11,50 118

38 CAPRI S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 11,20 115

39 ECOACCIAI S.P.A. Commercio all'ingrosso 10,78 110

40 FORNITURE ELETTRICHE - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Commercio all'ingrosso 10,73 110

41 EUROPAPER - S.P.A. Altri settori industriali 10,63 109

42 CO.M.P.A.S.S.SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 10,52 108

43 BENETTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 10,08 103

44 CHLABE S.R.L. Altri settori industriali 9,97 102

45 SANTUCCI GRANITI S.R.L. Lapideo 9,89 101

46 IMERYS MINERALI S.P.A. Lapideo 9,84 101

47 ROSSI LEAUTO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 9,38 96

48 POGGI - S.R.L. Lapideo 8,97 92

119

49 CO.GE.MAR. S.R.L. Lapideo 8,92 91

50 LAVORAZIONE MARMI LA FACCIATA S.R.L. Lapideo 8,78 90

51 GE.M.E.G. S.R.L. Lapideo 8,21 84

52 ADOLFO FORTI MARMI - S.P.A. Lapideo 7,69 79

53 SAMAR S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 7,65 78

54 NUOVA OMA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 7,42 76

55 INTERNATIONAL ITALMARMI DI NICASTRO ROBERTO & C. S.R.L. Lapideo 7,40 76

56 EDILTECNICA SRL Costruzioni 7,36 75

57 METRO - S.P.A. - MARMI E GRANITI Lapideo 7,04 72

58 LUCE SRL Commercio al dettaglio e turismo 6,82 70

59 GLOBALJIG INTERNATIONAL SRL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 6,73 69

60 SOCIETA PER AZIONI "IL FIORINO" Lapideo 6,59 67

61 A.L.N. SRL Commercio e riparazione auto e moto 6,46 66

62 SANTUCCI ARMANDO S.R.L. Lapideo 6,42 66

63 BINI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 6,31 65

64 LUNIGAS I.F.- SOCIETA PER AZIONI Commercio all'ingrosso 6,26 64

65 BM SHIPPING GROUP S.P.A. Trasporti e spedizioni 6,25 64

66 AVA ITALIA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 6,20 63

67 G.R. MARMI S.R.L. Lapideo 6,18 63

68 M.C.S. S.R.L. Trasporti e spedizioni 6,14 63

69 OFFICINE MARCHETTI S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 5,84 60

70 GLICINE S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 5,80 59

71 AUTOMOBILI TONGIANI E MECCANICA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 5,76 59

72 INDIAM INDUSTRIA DIAMANTATI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 5,66 58

73 F.LLI NANI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 5,65 58

74 FIBRA SRL Commercio all'ingrosso 5,64 58

75 G.M.C. - GRANITI E MARMI COLORATI DI LUCIANO GRASSI & C. S.P.A. Lapideo 5,55 57

76 FRATELLI BONGIORNI SRL Commercio all'ingrosso 5,54 57

77 ARSICCI - S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 5,44 56

78 LARINI MOTORS S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 5,32 54

79 FERMET - S.R.L. Commercio all'ingrosso 5,14 53

80 ARNAVI & C. S.R.L. Altri settori industriali 5,12 52

81 MARMI LAME S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 4,95 51

82 BRUNO LUCCHETTI HOLDING - MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 4,94 51

83 M + Q ITALIA S.P.A. Lapideo 4,83 49

84 BRUNO LUCCHETTI MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 4,72 48

85 T.D.A. S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 4,67 48

86 A B YACHTS S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 4,56 47

87 TIRRENA MOTORI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 4,46 46

88 NICOLAI DIAMANT S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 4,14 42

89 FOUR SEASONS ITALY S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 4,02 41

90 VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A. Trasporti e spedizioni 3,92 40

91 FERMET SERVIZI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 3,71 38

92 G.F.1 S.R.L. Commercio all'ingrosso 3,59 37

93 MUSETTI TRASPORTI S.R.L. Trasporti e spedizioni 3,56 36

94 ESSEGRA - S.R.L. Lapideo 3,48 36

95 DUEGI TRASPORTI - S.R.L. Trasporti e spedizioni 3,47 36

96 C.N.S. SOCIETA COOPERATIVA NAZIONALE SOMMOZZATORI Costruzioni 3,22 33

97 ICA INTERNATIONAL S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 3,21 33

120

98 AUTO 2 G S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 3,06 31

99 COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 2,90 30

100 EDILFUSCO S.R.L. Costruzioni 2,57 26

101 CORSI & NICOLAI S.R.L. Lapideo 2,40 25

102 CARRARAFIERE S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 2,19 22

103 B NAVI - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 1,98 20

104 APUAFARMA FARMACIE COMUNALI CARRARA S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 1,94 20

105 AMIA S.P.A. Altri settori industriali 1,93 20

106 GENEX MARMI GRANITI - S.R.L. Lapideo 1,92 20

107 S.T.EN. STONE TRADING ENTERPRISES S.P.A. Lapideo 1,88 19

108 MAGTI ITALIA S.P.A. Lapideo 1,79 18

109 BARSANTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 1,59 16

110 DOGANELLA S.R.L. Lapideo 1,19 12

111 COOPERATIVA CAVATORI CANALGRANDE SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 1,17 12

112 INTERSHIP - S.P.A. Trasporti e spedizioni 0,98 10

113 MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 0,95 10

114 SP.INTER.MAR. SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Trasporti e spedizioni 0,83 8

115 CO.P.A.C. SOCIETA COOPERATIVA Commercio all'ingrosso 0,78 8

116 ULIVIERI RICAMBI S.R.L. Commercio all'ingrosso 0,71 7

117 CERMEC S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 0,49 5

118 GASPARI MENOTTI - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 0,23 2

119 TIRRENA - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 0,22 2

120 CAMPOLONGHI ITALIA SPA Lapideo 0,11 1

121 B NAVI SHIP MANAGEMENT S.R.L. Trasporti e spedizioni -0,37 -4

122 I.G.L.O.M. ITALIA S.P.A. Altri settori industriali -0,70 -7

123 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -1,02 -10

124 NAMCO CO. S.R.L. Lapideo -1,50 -15

125 GRAN BIANCO CARRARA - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Lapideo -2,56 -26

126 CAR BENCH INTERNATIONAL - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -3,33 -34

127 GRANULATI CARRARA S.R.L. Lapideo -3,79 -39

128 EFFE MECCANICA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -4,19 -43

129 MARMI E GRANITI D ITALIA SICILMARMI S.P.A. Lapideo -7,22 -74

130 NUOVI CANTIERI APUANIA - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -10,04 -103

131 DEL.CA. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo -13,64 -140

132 SOCATRAM SRL Trasporti e spedizioni -17,40 -178

133 CONSORZIO APUANIA ENERGIA Commercio all'ingrosso -18,87 -193

134 TEAM AMBIENTE SPA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -23,15 -237

121

ROS

122

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE ROS INDICE

















































123




























76 NAMCO CO. S.R.L. Lapideo 3,73 130


78 EFFE MECCANICA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 3,64 127














92 B NAVI SHIP MANAGEMENT S.R.L. Trasporti e spedizioni 2,39 83






124







104 CONSORZIO APUANIA ENERGIA Commercio all'ingrosso 1,38 48



107 SOCATRAM SRL Trasporti e spedizioni 1,24 43





112 I.G.L.O.M. ITALIA S.P.A. Altri settori industriali 0,48 17


114 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -0,06 -2

115 AUTO 2 G S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto -0,10 -4

116 G.F.1 S.R.L. Commercio all'ingrosso -0,27 -9

117 METRO - S.P.A. - MARMI E GRANITI Lapideo -0,32 -11

118 CAR BENCH INTERNATIONAL - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -0,67 -23

119 ROSSI LEAUTO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto -1,12 -39

120 GRAN BIANCO CARRARA - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Lapideo -1,45 -51

121 FIBRA SRL Commercio all'ingrosso -1,81 -63


123 AUTOLUNIGIANA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto -2,37 -83

124 ARNAVI & C. S.R.L. Altri settori industriali -4,00 -139

125 ICA INTERNATIONAL S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -4,61 -161

126 A.L.N. SRL Commercio e riparazione auto e moto -4,80 -167

127 AUTOMOBILI TONGIANI E MECCANICA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto -5,08 -177

128 GE.M.E.G. S.R.L. Lapideo -5,18 -180

129 AUTOTECNICA APUANA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto -5,24 -182


131 MARMI E GRANITI D ITALIA SICILMARMI S.P.A. Lapideo -9,76 -340


133 T.D.A. S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto -17,42 -606


125

GRADO DI CAPITALIZZAZIONE

126

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE GRADO DI CAPITALIZ-

ZAZIONE INDICE
















































127



















66 MARMI E GRANITI D ITALIA SICILMARMI S.P.A. Lapideo 24,87 249




70 NUOVI CANTIERI APUANIA - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 23,37 234



























128







103 TEAM AMBIENTE SPA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 9,25 93








111 CAR BENCH INTERNATIONAL - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 6,91 69





116 GRANULATI CARRARA S.R.L. Lapideo 4,71 47







123 GRAN BIANCO CARRARA - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Lapideo 3,35 34




127 DEL.CA. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 2,24 22



130 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 1,26 13




134 ILKA PROMAR S.R.L. Lapideo -8,75 -87

129

COSTO DEL LAVORO/RICAVI

130

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE COSTO

LAVORO/ RICAVI

INDICE

1 CONSORZIO APUANIA ENERGIA Commercio all'ingrosso 0,00 1.000,00

2 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 0,00 1.000,00

3 SOVARDINO S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 0,13 0,01

4 ARSICCI - S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 0,16 0,01

5 ECOACCIAI S.P.A. Commercio all'ingrosso 0,25 0,00

6 VERSILIA MARMI S.R.L. Lapideo 0,45 0,00

7 D&K DISTRIBUTION SOCIETA PER AZIONI Altri settori industriali 0,46 0,00

8 FERMET - S.R.L. Commercio all'ingrosso 0,57 0,00

9 AUTOSALONE LUIGI DELL AMICO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 0,66 0,00

10 MAX MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 0,84 0,00

11 GENEX MARMI GRANITI - S.R.L. Lapideo 0,92 0,00

12 AVMAP S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 1,18 0,00

13 ILKA PROMAR S.R.L. Lapideo 1,20 0,00

14 FERMET SERVIZI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 1,29 0,00

15 BM SHIPPING GROUP S.P.A. Trasporti e spedizioni 1,36 0,00

16 FIBRA SRL Commercio all'ingrosso 1,46 0,00

17 MAGTI ITALIA S.P.A. Lapideo 1,50 0,00

18 EDILFUSCO S.R.L. Costruzioni 1,51 0,00

19 METRO - S.P.A. - MARMI E GRANITI Lapideo 1,52 0,00

20 R.E.D. GRANITI S.P.A. Lapideo 1,55 0,00

21 NAUTICA PALAGI S.R.L. Commercio all'ingrosso 1,61 0,00

22 FOSTER - S.P.A. Altri settori industriali 1,65 0,00

23 DANESI SPEDIZIONI S.R.L. Trasporti e spedizioni 1,93 0,00

24 ROSSI LEAUTO S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 2,08 0,00

25 BRUNO LUCCHETTI HOLDING - MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 2,11 0,00

26 T.D.A. S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 2,28 0,00

27 BRUNO LUCCHETTI MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 2,35 0,00

28 M + Q ITALIA S.P.A. Lapideo 2,46 0,00

29 ICA INTERNATIONAL S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 3,30 0,00

30 AUTO 2 G S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 3,45 0,00

31 CO.P.A.C. SOCIETA COOPERATIVA Commercio all'ingrosso 3,61 0,00

32 GE.M.E.G. S.R.L. Lapideo 3,71 0,00

33 AUTOMOBILI TONGIANI E MECCANICA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 3,75 0,00

34 LARINI MOTORS S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 3,92 0,00

35 F.LLI ANDREAZZOLI - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 3,92 0,00

36 NAMCO CO. S.R.L. Lapideo 3,96 0,00

37 LUNIGIANA CARNI S.P.A. Commercio all'ingrosso 3,97 0,00

38 AUTOTECNICA APUANA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 4,04 0,00

39 BINI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 4,05 0,00

40 BROTINI S.P.A. Commercio e riparazione auto e moto 4,15 0,00

41 G.R. MARMI S.R.L. Lapideo 4,21 0,00

42 ADOLFO FORTI MARMI - S.P.A. Lapideo 4,27 0,00

43 INTERNATIONAL ITALMARMI DI NICASTRO ROBERTO & C. S.R.L. Lapideo 4,28 0,00

44 L.P. CANTIERE NAUTICO S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 4,45 0,00

45 S.T.EN. STONE TRADING ENTERPRISES S.P.A. Lapideo 4,56 0,00

46 JEPPESEN ITALIA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 4,58 0,00

47 FRATELLI BONGIORNI SRL Commercio all'ingrosso 4,67 0,00

131

48 DI RONZA COSTRUZIONI S.R.L. Costruzioni 4,81 0,00

49 CORSI & NICOLAI S.R.L. Lapideo 5,15 0,00

50 SANTUCCI GRANITI S.R.L. Lapideo 5,20 0,00

51 CO.GE.MAR. S.R.L. Lapideo 5,47 0,00

52 TRANS WORLD SERVICES TWS - S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 5,64 0,00

53 A.L.N. SRL Commercio e riparazione auto e moto 5,89 0,00

54 MARMI LAME S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 5,93 0,00

55 INTERSHIP - S.P.A. Trasporti e spedizioni 6,01 0,00

56 AQUATHERM S.R.L. Commercio all'ingrosso 6,01 0,00

57 TIRRENA - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 6,15 0,00

58 EUROPAPER - S.P.A. Altri settori industriali 6,29 0,00

59 G.F.1 S.R.L. Commercio all'ingrosso 6,41 0,00

60 GENERAL BEVERAGE S.R.L. Altri settori industriali 6,64 0,00

61 GRANULATI CARRARA S.R.L. Lapideo 6,66 0,00

62 TIRRENA MOTORI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 6,67 0,00

63 FRANCHI UMBERTO MARMI - S.R.L. Lapideo 6,70 0,00

64 LUNIGAS I.F.- SOCIETA PER AZIONI Commercio all'ingrosso 7,00 0,00

65 SOCIETA PER AZIONI "IL FIORINO" Lapideo 7,11 0,00

66 G.M.C. - GRANITI E MARMI COLORATI DI LUCIANO GRASSI & C. S.P.A. Lapideo 7,13 0,00

67 AUTOLUNIGIANA - S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 7,18 0,00

68 I.T.F. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 7,20 0,00

69 F.LLI NANI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 7,25 0,00

70 DUEGI TRASPORTI - S.R.L. Trasporti e spedizioni 7,37 0,00

71 C.N.S. SOCIETA COOPERATIVA NAZIONALE SOMMOZZATORI Costruzioni 7,45 0,00

72 ARNAVI & C. S.R.L. Altri settori industriali 7,55 0,00

73 I.G.L.O.M. ITALIA S.P.A. Altri settori industriali 7,64 0,00

74 EFFE MECCANICA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 8,06 0,00

75 BENETTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 8,08 0,00

76 LUNIGIANA S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 8,09 0,00

77 FORNITURE ELETTRICHE - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Commercio all'ingrosso 8,52 0,00

78 TECNEL S.R.L. Costruzioni 8,71 0,00

79 CAMPOLONGHI ITALIA SPA Lapideo 8,84 0,00

80 POGGI - S.R.L. Lapideo 8,88 0,00

81 SP.INTER.MAR. SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Trasporti e spedizioni 9,17 0,00

82 SA.GE.VAN. MARMI S.R.L. Lapideo 9,26 0,00

83 CAPRI S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 9,44 0,00

84 LUCE SRL Commercio al dettaglio e turismo 9,58 0,00

85 FOUR SEASONS ITALY S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 9,67 0,00

86 IMERYS MINERALI S.P.A. Lapideo 9,73 0,00

87 MUSETTI TRASPORTI S.R.L. Trasporti e spedizioni 9,98 0,00

88 NICOLAI DIAMANT S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 10,17 0,00

89 GLICINE S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 10,29 0,00

90 BARSANTI MACCHINE S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 10,30 0,00

91 CHLABE S.R.L. Altri settori industriali 10,33 0,00

92 A B YACHTS S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 10,34 0,00

93 MARMI CARRARA S.R.L. Lapideo 10,35 0,00

94 TECNOLOGIE CIVILI E INDUSTRIALI S.R.L. Costruzioni 10,58 0,00

95 SAMAR S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 10,59 0,00

96 AVA ITALIA S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto 11,15 0,00

132

97 EDILMARKET S.R.L. Altri settori industriali 11,18 0,00

98 ULIVIERI RICAMBI S.R.L. Commercio all'ingrosso 11,22 0,00

99 SOCIETA APUANA MARMI S.R.L. Lapideo 11,74 0,00

100 DEL.CA. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 11,79 0,00

101 FURRER S.P.A. Lapideo 12,13 0,00

102 VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A. Trasporti e spedizioni 12,16 0,00

103 SANTUCCI ARMANDO S.R.L. Lapideo 12,41 0,00

104 ESSEGRA - S.R.L. Lapideo 12,93 0,00

105 LAVORAZIONE MARMI LA FACCIATA S.R.L. Lapideo 13,51 0,00

106 GRAN BIANCO CARRARA - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Lapideo 13,90 0,00

107 M.G.A. S.R.L. - MANUTENZIONI GENERALI AUTOSTRADE Costruzioni 14,46 0,00

108 INDIAM INDUSTRIA DIAMANTATI S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 14,81 0,00

109 GASPARI MENOTTI - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 15,66 0,00

110 GIANOLA S.P.A. Commercio all'ingrosso 15,69 0,00

111 APUAFARMA FARMACIE COMUNALI CARRARA S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 17,08 0,00

112 CERMEC S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 17,99 0,00

113 TEAM AMBIENTE SPA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 18,87 0,00

114 I.O.S. S.P.A. Costruzioni 19,87 0,00

115 S.G.M. SEGAGIONE GRANITI MONTIGNOSO S.R.L. Lapideo 20,12 0,00

116 MARMI E GRANITI D ITALIA SICILMARMI S.P.A. Lapideo 20,76 0,00

117 PORTO DI CARRARA S.P.A. Trasporti e spedizioni 21,14 0,00

118 GLOBALJIG INTERNATIONAL SRL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 21,32 0,00

119 CARRARAFIERE S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 21,81 0,00

120 M.C.S. S.R.L. Trasporti e spedizioni 24,72 0,00

121 CAR BENCH INTERNATIONAL - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 25,85 0,00

122 B NAVI - SOCIETA PER AZIONI Trasporti e spedizioni 26,48 0,00

123 EDILTECNICA SRL Costruzioni 27,21 0,00

124 OFFICINE MARCHETTI S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 29,13 0,00

125 DOGANELLA S.R.L. Lapideo 30,34 0,00

126 SOCATRAM SRL Trasporti e spedizioni 35,21 0,00

127 NUOVI CANTIERI APUANIA - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 37,43 0,00

128 NUOVA OMA S.R.L. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 39,85 0,00

129 B NAVI SHIP MANAGEMENT S.R.L. Trasporti e spedizioni 42,42 0,00

130 COOPERATIVA CAVATORI CANALGRANDE SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 48,02 0,00

131 AMIA S.P.A. Altri settori industriali 49,87 0,00

132 COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA SOCIETA COOPERATIVA Lapideo 58,00 0,00

133 G. DI VITTORIO - SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 67,66 0,00

134 CO.M.P.A.S.S.SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Servizi alle imprese e famiglie 77,00 0,00

133

CASH FLOW/RICAVI

134

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE CASH FLOW/ RICAVI

INDICE
















































135


















































136






























126 GLICINE S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo -0,15 -4

127 TIRRENA MOTORI S.R.L. Commercio e riparazione auto e moto -0,34 -9

128 BRUNO LUCCHETTI HOLDING - MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo -0,41 -10

129 ILKA PROMAR S.R.L. Lapideo -0,91 -23


131 INTERSHIP - S.P.A. Trasporti e spedizioni -4,15 -102




137

ONERI FINANZIARI SU RICAVI

138

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE ONERI

FINANZIARI/ RICAVI

INDICE

1 CO.P.A.C. SOCIETA COOPERATIVA Commercio all'ingrosso 0,00 1.000,00

2 APUAFARMA FARMACIE COMUNALI CARRARA S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 0,00 1.000,00

3 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 0,00 1.000,00







10 CONSORZIO APUANIA ENERGIA Commercio all'ingrosso 0,02 0,00






































139


















































140










106 B NAVI SHIP MANAGEMENT S.R.L. Trasporti e spedizioni 2,84 0,00





















127 BRUNO LUCCHETTI HOLDING - MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 4,86 0,00








141

GRADO DI INDEBITAMENTO

142

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE GRADO DI INDEBITA-

MENTO INDICE

1 SOVARDINO S.R.L. Servizi alle imprese e famiglie 0,39 1.000


3 DEL.CA. S.R.L. Commercio al dettaglio e turismo 15,85 25













































143


















































144













109 TEAM AMBIENTE SPA Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 81,22 5

















126 GRANULATI CARRARA S.R.L. Lapideo 140,67 3








134 NUOVI CANTIERI APUANIA - S.P.A. Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 356,91 1

145

GIORNI CLIENTI

146

DENOMINAZIONE SOCIALE MACROSETTORE GIORNI

CLIENTI INDICE

1 BRUNO LUCCHETTI HOLDING - MARMI E GRANITI S.R.L. Lapideo 0,02 1.000,00












13 APUAFARMA FARMACIE COMUNALI CARRARA S.P.A. Servizi alle imprese e famiglie 15,34 1,61











24 CO.P.A.C. SOCIETA COOPERATIVA Commercio all'ingrosso 52,19 0,47




28 LAZ - TECNEL Metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto 58,75 0,42




















147


















































148


98 CONSORZIO APUANIA ENERGIA Commercio all'ingrosso 160,16 0,15




































134 B NAVI SHIP MANAGEMENT S.R.L. Trasporti e spedizioni 1.167,08 0,02

OSSERVATORIO BILANCI DELLE SOCIETA’ DI CAPITALI · dati ufficiali sia quelli comprensivi del...

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