OSPEDALE DI ASSISI: molto incerte le sorti per il futuro ... · Dopo venti anni la Regione...

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ANNO XXVIII • N° 10 • 1 ottobre 2015 - Euro 2.00 • di Bruno Barbini e Giovanni Zavarella ASSISI VERSO LA FINE DEL MANDATO AMMINISTRATIVO APRE ALLE CANDIDATURE PER ELEGGERE IL NUOVO SINDACO Assisi vive una stagione politica di particolare valore e comples- sità. L'incidenza dei partiti della seconda repubblica sulla vita politica è fortemente ridimensionata. Si avverte, sempre più forte, l'importanza dei movimenti politici e civici e un certo relativismo ideologico. Prevalgono nella politica locale, a somiglianza di quanto avviene nel Paese, la frammenta- zione dei partiti, le scissioni, il salto dall'una all'altra formazione. Sopratutto nel Parlamento Italiano. Per quanto riguarda Assisi da non trascurare l'influenza di una presenza religiosa che rende As- sisi unica in Italia. Ebbene nell'ambito di questa situazione è stato eletto al Consiglio Regionale il capolista di un raggruppamento di rimando al centro destra, ing. Claudio Ricci, sindaco in carica in Assisi, interrom- pendo anzitempo, ovviamente, il mandato amministrativo che l'elettorato gli aveva attribuito nell'ultima campagna elettorale. Indubbiamente l'accettazione da parte di Ricci del mandato regio- nale ha aperto una sorta di vacatio che è stata risolta con una scelta intelligente: presa d'atto della decadenza del ruolo di sindaco per incompatibilità con la carica elettiva di Consigliere Regionale. Si è così aperta la strada all'insediamento del vicesindaco arch. Antonio Lunghi, con la funzione di facente funzioni di Sindaco e presumibilmente di portare al termine il mandato elettorale che scade nella primavera inoltrata del 2016. Di sicuro l'arch. Antonio Lunghi che ha avuto l'onere e l'onore di collaborare con Ricci nella prima parte della legislatura, in qualità di Vicesindaco, conosce non solo la macchina amministrativa, ma anche i problemi che affliggono la nostra Comunità. Siamo sicuri che si adopererà nel migliore dei modi per la crescita e lo sviluppo di Assisi in questo brandello di tempo amministrati- vo che risulta mancante al termine della legislatura. C'è da augurarsi che l'attuale sindaco, (f.f.) non venga coinvolto, più di tanto, dai rumores di tutti coloro che si stanno posizionan- do per la prossima campagna elettorale che si preannuncia, pur- troppo, ricca di colpi di scena. Sembra che la scuderia dei cavalli (candidati sindaci) sia veramente affollata e... pochi sono quelli che intendono fare un passo in- dietro. Per intanto è stata ufficializzata la prima candidatura a Sindaco della Città di Assisi del prof. Francesco Mignani. Al di là di ogni valutazione di merito della situazione, ci è doveroso augurare al sin- daco Lunghi, un buon lavoro nell'esclusivo intento di servire Assisi e la sua gente. 4 OTTOBRE 2015 FESTA NAZIONALE DI SAN FRANCESCO DI ASSISI PATRONO D'ITALIA OSPEDALE DI ASSISI: molto incerte le sorti per il futuro. L'opinione del dott. Massimo Paggi a pag. 2

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• ANNO XXVIII • N° 10 • 1 ottobre 2015 - Euro 2.00 •

di Bruno Barbini e Giovanni Zavarella

ASSISI VERSO LA FINE DEL MANDATO AMMINISTRATIVO

APRE ALLE CANDIDATURE PER ELEGGERE IL NUOVO SINDACO

Assisi vive una stagione politica di particolare valore e comples-sità.L'incidenza dei partiti della seconda repubblica sulla vita politica è fortemente ridimensionata. Si avverte, sempre più forte, l'importanza dei movimenti politici e civici e un certo relativismo ideologico. Prevalgono nella politica locale, a somiglianza di quanto avviene nel Paese, la frammenta-zione dei partiti, le scissioni, il salto dall'una all'altra formazione. Sopratutto nel Parlamento Italiano. Per quanto riguarda Assisi da non trascurare l'influenza di una presenza religiosa che rende As-sisi unica in Italia.Ebbene nell'ambito di questa situazione è stato eletto al Consiglio Regionale il capolista di un raggruppamento di rimando al centro destra, ing. Claudio Ricci, sindaco in carica in Assisi, interrom-pendo anzitempo, ovviamente, il mandato amministrativo che l'elettorato gli aveva attribuito nell'ultima campagna elettorale. Indubbiamente l'accettazione da parte di Ricci del mandato regio-nale ha aperto una sorta di vacatio che è stata risolta con una scelta intelligente: presa d'atto della decadenza del ruolo di sindaco per incompatibilità con la carica elettiva di Consigliere Regionale. Si è così aperta la strada all'insediamento del vicesindaco arch. Antonio Lunghi, con la funzione di facente funzioni di Sindaco e presumibilmente di portare al termine il mandato elettorale che scade nella primavera inoltrata del 2016.Di sicuro l'arch. Antonio Lunghi che ha avuto l'onere e l'onore di collaborare con Ricci nella prima parte della legislatura, in qualità di Vicesindaco, conosce non solo la macchina amministrativa, ma anche i problemi che affliggono la nostra Comunità.Siamo sicuri che si adopererà nel migliore dei modi per la crescita e lo sviluppo di Assisi in questo brandello di tempo amministrati-vo che risulta mancante al termine della legislatura.C'è da augurarsi che l'attuale sindaco, (f.f.) non venga coinvolto, più di tanto, dai rumores di tutti coloro che si stanno posizionan-do per la prossima campagna elettorale che si preannuncia, pur-troppo, ricca di colpi di scena. Sembra che la scuderia dei cavalli (candidati sindaci) sia veramente affollata e... pochi sono quelli che intendono fare un passo in-dietro.Per intanto è stata ufficializzata la prima candidatura a Sindaco della Città di Assisi del prof. Francesco Mignani.Al di là di ogni valutazione di merito della situazione, ci è doveroso augurare al sin-daco Lunghi, un buon lavoro nell'esclusivo intento di servire Assisi e la sua gente.

4 OTTOBRE 2015 FESTA NAZIONALE DI SAN FRANCESCO

DI ASSISI PATRONO D'ITALIA

OSPEDALE DI ASSISI:molto incerte le sorti per il futuro.

L'opinione del dott. Massimo Paggia pag. 2

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Riceviamo dal dott. Massimo Paggi, già primario e stimato chirurgo, un apprezzato contributo all'annoso problema dell'ospedale di Assisi che sembra, alla luce delle argomentazioni offerte, in dirittura di spoliazione e cancellazione di questa storica esistenza assisana.

Caro direttore,spero tu voglia ospitare nel tuo giornale una personale riflessione riguardo l'Ospedale di Assisi, vista anche la mia lunga militanza all'interno della stessa struttura.Non mi spinge alcuna vena polemica ma soltanto la coscienza civica di dire ciò che penso su questo argomento di grande rilevanza sociale.Riorganizzare non è sinonimo di potenziare e l'Ospedale di Assisi dalla sua riorganizzazione ne esce completamente depotenziato.Polo Sanitario che eroga per lo più servizi ambulatoriali e di competenza territoriale.Senza un Punto Nascita, senza la Pediatria, con un reparto Ostetrico-Ginecologico trasformato in un Consultorio allargato, con una Chirurgia limitata e senza possibilità di fare urgenze e privata del suo primario (a mezzo servizio con un altro ospedale) di quale ospedale stiamo parlando???!!!Sicuramente chi ha voluto questo avrà avuto le sue buone ragioni, certamente sono state decisioni prese a livello delle massime autorità di politica sanitaria.Tutto capisco (anche se non giustifico) ma una cosa vorrei che fosse a tutti chiara: che il nostro ospedale di riferimento è quello di Pantalla anche se ad Assisi è stato fatto un bel nuovo parcheggio!

Dopo venti anni la Regione Lombardia offre l’olio per la Lampada Votiva dei Comuni d’Italia che arde sulla tomba di San Francesco. Ad accenderla, in nome di tutti i comuni, il sindaco del capoluogo lombardo Giuliano Pisapia, alla presenza del presidente della Regione Roberto Maroni, del presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo e dei rappresentanti delle istituzioni lombarde e umbre.Un programma sancito da uno storico cerimoniale, creato dal grande concittadino, sindaco e podestà Arnaldo Fortini, per onorare il santo di Assisi, proclamato Patrono d’Italia nel 1939.“Onorati di ospitare i sindaci ed i maggiori rappresentanti delle genti lombarde - dichiara il sindaco ff della città di Assisi, Antonio Lunghi - ci accingiamo con gioia a celebrare queste solenni manifestazioni che si svolgono nelle Basiliche Francescane e che coinvolgono l’intera Città con la partecipazione entusiastica di tutta la comunità locale, che formano un programma autenticamente ispirato al cuore dell’azione di san Francesco”.Il programma delle celebrazioni religiose inizia il giorno 3 ottobre, alle ore 10,30, in piazza Garibaldi, a Santa Maria degli Angeli, con l’offerta del panno cenerino, dei ceri, dei mostaccioli e dell’incenso da parte di frate Iacopa 2015, scelta quest’anno nella persona di sorella Teresa Martino, della Comunità Fratel Ettore di Milano. La Proloco di Santa Maria degli Angeli offre i fiori per il luogo ove

san Francesco morì.Alle ore 17,30 solenne commemorazione del Transito di san Francesco nella Basilica di S. M. Angeli in Porziuncola.Domenica 4 ottobre, dopo il corteo civile in Piazza del Comune in Assisi, alle ore 10,00, Solenne Celebrazione in Basilica Papale di San Francesco, presieduta da S. Em. Cardinale Angelo Scola, con i Vescovi della Lombardia, il Vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane, con l’accensione della Lampada da parte del sindaco Pisapia e l’offerta dei doni.Alle ore 11,30, dalla Loggia del Sacro Convento, il tradizionale “Messaggio all’Italia” da parte del rappresentante il Consiglio dei Ministri, on. Graziano Delrio, cui seguiranno i saluti del Ministro Generale dell’Ordine Frati Minori Conventuali, Padre Marco Tasca, del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, del Sindaco ff di Assisi Antonio Lunghi, del Vescovo di Assisi

LA REGIONE LOMBARDIA OMAGGIA IL SANTO

PATRONO DEGLI ITALIANI

Paola Gualfetti

Mons, Domenico Sorrentino.La Città di Assisi omaggia le genti lombarde con una festa in piazza del comune, la sera del 3 ottobre, con il folclore medievale, a cura della Compagnia Balestrieri Assisi, con musica della tradizione popolare umbra, Brigata della Montagna, in collaborazione con il Dipartimento di Musica popolare Resonars, ed una mostra nella sala delle Logge sui manufatti del Punto Assisi, curata dall’omonima Accademia. Senza far mancare le degustazioni di prodotti enogastronomici locali e regionali.Particolarmente significativo quest'anno, per la prima volta, l’omaggio istituzionale della città serafica ai sindaci e rappresentanti lombardi rappresentato da un “Quaderno” dal titolo “Oi dolze patre altissimo. L’invocazione all’Onnipotente da San Francesco d’Assisi a fratel Bonvesin da la Riva”. Un volume, curato da Maurizio Terzetti, in cui si confronta l’invocazione all’Altissimo, che è stata di san Francesco nel Cantico, riformulata, su base francescana, dal rimatore Bonvesin da la Riva, milanese, intellettuale ed uomo di fede, figura importantissima per la storia duecentesca di Milano e per le origini della letteratura in volgare.

Massimo Paggi

MILLE ANNI DI STORIA NON SONO SUFFICIENTI

A LASCIARE IN VITA L'OSPEDALE DI ASSISI

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L'artista, figlio del mai troppo compianto Elpidio Petrignani di cui le chiese umbre contengono straordinarie presenze pittoriche, non demorde. I suoi esiti pittorici, di rara fattualità e dal taglio moderno e sor-prendentemente accattivanti, affascina pubblico e critica.

Nel recente mese di Maggio è stato invitato ad esporre le sue ultime opere a Milano, presso la Galleria “i Navi-gli”, riscuotendo plauso ed applauso dai competenti vi-sitatori che hanno apprezzato non solo il solido impianto costruttivo di ma-trice futurista, ma anche le atmosfere incantate che, in genere, insorgono dai suoi paesaggi umbri, punteggiati di flora esplosiva come i papaveri e i girasoli.Peraltro, Carlo Fa-bio Petrignani, ha ottenuto il privile-gio, insieme ad al-

tri pochissimi pittori italiani, di esporre nel padiglione dello Stato del Gabon ad invito e con un quadro a tema obbligato, quale la raccolta del Cacao.Il nostro pittore che gode di stima ed apprezzamento in Umbria, e oltre, laddove ha riportato decine e decine di primi premi e no-tazioni critiche d'indubbio valore dai maggiori critici d'arte, ha esitato una soluzione pittorica di particolare intensità coloristica e soggettuale.In uno spazio straordinariamente incendiato e dai rimandi meta-fisici ha visualizzato non solo uccelli in volo planante in diverse direzioni, ma anche orizzonti lontani, segnati da montagne incan-tate. Indubbiamente il tema del Cacao, visualizzato tra guizzi di luce che scendono dal cielo, prende corpo con alberi carichi del dolce frutto e disposti a mucchio tra l'armonie di basse case, dove si muove una umanità operosa.L'opera suscita nell'osservatore, e non poteva essere altrimenti, una forte emozione che mentre ci rimanda alla gente del Gabon, dall'altro ci parla di una umanità in cammino dentro i percorsi della civiltà. Di sicuro si tratta di un'opera che mentre esalta il tema assegna-to dai responsabili del padiglione del Gabon, dall'altro offre uno spaccato di bellezza e di verità esistenziale. Coinvolgendo i visita-tori in una magia di luci e di figure in dinamica e in movimento.

Giovanni Zavarella

RITA EGGER FANTASIA E REALTA'

Le Arti figurative, la poesia, la musica non sono risultanze dell'eva-sione e dell'effimero.Le Arti Visive si avvalgono di molteplici linguaggi (pittura, scul-tura, grafica, ecc.) per trasfigurare le emozioni del cuore e le idee della mente. In quest'ambito espressivo è da interpretare l'esposizione antologi-ca - vernissage il 17 settembre 2015 alla presenza di un numeorso e colto pubblico -, nel Ristorante Deco' di Ponte San Giovanni, dell'artista Rita Eggér che da diversi decenni propone in Italia e all'estero l'esito imma-ginario ed immaginifi-co della sua incendiata creatività che trova ra-gione nella sua squisita sensibilità femminile, laddove insorge prepo-tente l'estetica e il valo-re spirituale, tra le luci e le ombre di un cam-mino perfettibile.Con una armoniosa distribuzione di in-chiostro e di pastello, l'artista perugina che ha lattato la sua seria e rigorosa formazio-ne nell'Istituto d'Arte “Bernardino di Betto” di Perugia (sez. Arti Grafiche), realizza opere d'indubbio fascino e dall'incanto fiabesco, punteggiato di soffuse malinconie e di ri-sonanze addolorate.Rita Eggér è artista del cuore e della mente. Le sue opere riescono a declinare, in una sorta di felice e solido impianto in bianco e nero e a colori, realtà e immaginazione, ve-rità e simboli, ritratti e fantasie da cui insorgono la eleganza di misteriosi gatti, di lupi di rimando francescano, castelli affatati e edifici monumentali, nondimeno la perfezione di intigranti ghe-pardi e farfalle in amore. E soprattutto le soluzioni di Rita Eggér sono pervase dalla grazia e la leggiadria di volti femminili con lo sguardo trasognante rivolto ad orizzonti lontani.Con sempre tutti direzionati al valore della bellezza, che, forse, da solo salverà il mondo, o almeno concorrerà a sgombrare il nostro quotidiano dall'angoscia esistenziale.Una bellezza che mentre si impreziosisce di un fraseggio compo-sitivo dalla poetica cura straordinaria, dall'altro “nasconde” alcuni particolari oggetti fascinosi, utili alla decriptazione del messaggio valoriale, sempre presente e significante.E non è un caso la constatazione di una Rita Eggér che è stata attenzionata da valenti critici d'arte come Carlo Vittorio Bianchi, Domenico Coletti, Duccio Travaglia, Ada Sibilio Murolo. Ha scritto della nostra artista Jozef Dombi: “...Con tratti fini e pen-nellate colorate crea forme composte per i suoi quadri fantastici. Le sue opere, che presentano una larga varietà di temi, non ri-specchiano solo i suoi sentimenti ma sono spesso la testimonianza della sofferenza umana”.La mostra resterà aperta nei mesi di settembre e di ottobre 2015, presso il Ristorante DECO di Ponte San Giovanni.

Giovanni Zavarella

IL PITTORE CARLO FABIO PETRIGNANI CONTINUA

A MIETERE SUCCESSI

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Giovanni Zavarella

Le Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino hanno pub-blicato per la curatela di Suor Alma Letizia Razionale gli “ATTI DELL'ASSEMBLEA GENERALE 2015” dal tema: “Dammi la Speranza certa: la gioia della sequela Christi, conversio della men-te e del cuore”, relativa ai lavori svoltosi nei giorni 15-25 aprile 2015 a Santa Maria degli Angeli.Il prezioso volume (pp.183), che è impreziosito da materiale foto-grafico a colori visualizza i momenti più salienti dell'Assise.Per la precisione l'Assemblea che ha visto la partecipazione di consistenti rappresentanze di Suore, provenienti da tutte le parti del mondo, ha avuto il dono di fare il punto dell'Istituto rispetto al proprio carisma, alla Chiesa e alla società civile, in direzione di

una rapida e veloce indi-viduazione “di percorsi di conversioni/trasformazio-ne della mente e del cuore, i processi di cambiamento da cui lasciarci attraver-sare oggi: vita fraterna e missione della ricerca nella ricerca di percorsi di significatività; situazioni vocazionali per individua-re percorsi e riprendere o attivare; dimensione eco-nomica in vista di un ul-teriore approfondimento con la elaborazione di un direttorio per l'Istituto”.Sono stati dieci giornate di impegno, di studi, di preghiera e di riti religio-si che sono stati segnati dalla lettera d'indizione, di convocazione, saluti e

sintesi conclusive di Madre Teresa Ferrante, Superiora Generale, dal saluto di S. E. Mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino. Gli atti riportano: il saluto e l'in-troduzione all'Assemblea della Madre Generale, il saluto di S. E. Mons. Josè Rodriguez Carballo, ofm (Arc. Segretario CIVSVA) che si è soffermato sul tema: “Vita consacrata: alzati e cammina. Per un presente di passione e un futuro di speranza”. Ci sono state, oltre alle introduzioni quotidiane della Madre Ge-nerale, le relazioni di Suor Simona Barbara Paolini con "Che io faccia con gioia il tuo santo e verace comandamento". Il dono della forma di vita”, di Suor Lilia Agnese Contini con “Abitare la forma di vita e vigilare su una vita senza forma”, di Suor Rosa Maria Magaz con “Rito della Professione religiosa”, P. Mauro Gambetti ofmconv. Con “Gioia della sequela Christi. Ri-lettura dei consigli evangelici in chiave sponsale”, di Suor Chiara Gemma Ibba “Sostieni la speranza che è in te. Vita fraterna e missione”, di Suor Silvana Piro con “Amministra-zione dei beni e dimensione economica: per un cammino di co-munione e premesse per l'elaborazione del Direttorio”, di Suor Lorella Veri con “Ti benedirò con ogni benedizione. Dimensione vocazionale. Un nuovo atto di speranza”, di Suor Ombretta Maria Pettigiani (lectio) con “Demensione vocazionale: un nuovo atto di speranza”, di Suor Mariana Bartolomucci con “Attualità di quanto si sta realizzando nell'ambito della Pastorale Giovanile”, di Suor Stefania Letizia Gianfelici con “Attualità del-la Pastorale Giovanile”. Gli Atti si concludono con le linee conclusive di cammino emerse nell'Assemblea 2015 e i suggerimenti alla programmazione 2015-2018. Non difetta del saluto conclusivo di Madre Teresa Ferrante e il messaggio di speranza all'Assemblea.

Nel rispetto di una pluridecennale tradizione, l'Associazione La-salliana ex Alunni di Rodi e dei Profughi e Reduci del Dodecan-neso, presieduta con spirito di servizio ed entusiasmo dall'Avv. Massimo Andreuzzi, ha tenuto, con il patrocinio del Comune di Assisi e la collaborazione delle Associazioni locali, nei giorni 18-20 settembre 2015, presso la Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli, i lavori del XXXXV Congresso.Gli iscritti all'Associazione, con tutto il carico della loro storica memoria per/sull'isola delle rose e delle farfalle di cui vanno fieri e riconoscenti, sono stati accolti nel pomeriggio del 18 settembre, all'Hotel Antonelli di S. Maria degli Angeli. Il giorno dopo, presso la Domus Pacis, dopo la conferenza del prof. Gio-vanni Zavarella dal tema “San Francesco e le don-ne”, si è svolto il congres-so e il rinnovo delle cari-che sociali. L'occasione è stata pro-pizia per la consegna agli iscritti e agli ospiti della rivista “Rodi Italica”.La domenica mattina con la partecipazione del Consigliere Comunale Daniele Martellini, ac-compagnato dal Gonfa-lone e dalle Chiarine, dai rappresentanti delle Asso-ciazioni Combattentisti-che e d'Arma, della Croce Rossa Italiana, dei Priori del Piatto di Sant'Antonio, guidati dal presidente Antonio Russo, del CTF di Luigino Capezzali, delle Confraternite dell'“Immacolata Concezione”, “Cristo Redentore”, dell'AIDO di Vittorio Pulcinelli, degli amici di Barbara Micarel-li di Giovanna Centomini, delle “Donne dell'Amicizia”, del Ten. Col. Stefano Barlozzari e del Col. Pietro Lasaponara, si sono por-tati in chiesa per onorare la Madonna del Fileremo che è intronata in un altare laterale della Basilica Papale di S. Maria degli Angeli. La processione è stata impreziosita dal suono della Banda Musi-cale di Cannara, diretta dal Maestro Francesco Verzieri. Il rito della Santa Messa e le parole di circostanze sono state rivol-te dal Custode P. Rosario Gugliotta.Poi, con la partecipazione degli associati, del Sindaco, ff, Arch. Antonio Lunghi, delle autorità civili ed associative, ci si è portati per la ufficiale conviviale presso la Domus Pacis, sapientemen-te ammannita dal qualificato personale del ristorante locale. Non sono mancate espressioni di plauso da parte del Primo Cittadino di Assisi. Mentre il presidente del CTF Luigino Capezzali, vero motore locale per l'organizzazione della manifestazione annuale, ha comunicato che il Comune di Assisi, ha deliberato la intitola-zione di una strada alla Madonna del Fileremo. La targa sarà appo-sta, presumibilmente l'anno prossimo, in occasione del XXXXVI Congresso.Ha ringraziato tutti, con squisita sensibilità il Presidente Avv. Mas-simo Andreuzzi, riconfermato dall'Assemblea del 2015 che ha vo-luto, insieme alle signore dell'Associazione dei Rodioti, onorare i 90 anni della gentile signora Camilla Faralli, figlia dell'ultimo Governatore italiano di Rodi, Igino Faralli.La manifestazione si è conclusa con lo scambio dei doni e un arri-vederci al maggio 2016.

Red.

PUBBLICATI GLI ATTI DELL'ASSEMBLEA GENERALE

2015 DELLE SUORE FRANCESCANE MISSIONARIE DI GESU' BAMBINO

PRESSO LA DOMUS PACIS I LAVORI DEL 45° CONGRESSO

DELL'ASSOCIAZIONE LASALLIANA EX ALUNNI DI RODI E DEI PROFUGHI

E REDUCI DEL DODECANNESO

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Tel. 075.8043173 - Piazza GaribaldiINVITO ALLA LETTURA

La voce all’altoparlante annuncia che il volo è cancellato, e Gaby sa che questo significa passare la notte in un hotel. Ma non sa che dovrà dividere la stanza con un’altra passeggera, Lauren. Una sconosciuta per lei. Una sconosciuta che la fissa con terrore. Agitata e impaurita, riesce a farfugliare solo poche parole. Parlano di un omicidio e di un uomo innocente. Gaby non ha idea del perché quella donna sem-bra così sconvolta dalla sua presenza. De-cide allora di fare delle ricerche su Goo-gle e capisce che il loro incontro forse non è solo una coincidenza. Il nome di Lauren è legato a una tragica storia in cui è coin-volto l’unico uomo che Gaby abbia mai amato e che non vede da molti anni, Tim. Scopre che adesso è in prigione perché ha confessato di aver ucciso la moglie. Il mondo crolla addosso a Gaby, che sente riaffiorare il suo passato con cui non ha mai chiuso del tutto i conti. Deve saperne di più. Deve capire cosa volevano dirle gli occhi spaventati di Lauren. Di un’unica cosa è certa: Tim non può essere colpevole. Eppure tra le mani non ha nessun indizio per dimostrare la sua innocenza. La stessa polizia ha le mani legate. Simon Waterhouse e Charlie Zailer, i due detective che seguono le indagini, hanno davanti solo un muro di omertà. E quando un altro cadavere viene ritrovato, Gaby sente di essere finita in un gioco più grande di lei. Perché la realtà a volte riesce a superare anche il peggiore incubo.

NON FIDARTISophie Hannah

UN FRANCESCANO AL SERVIZIO DELLA CHIESA

E DELL'ARTEGli uomini hanno il dovere di onorare tutti coloro che hanno speso la loro esistenza, in scienza e coscienza, al servizio della Comu-nità civile.Gli uomini di buona volontà non possono obliare coloro che han-no perseguito la bellezza, la Via, la Luce e la Verità.I figli non debbono dimenticare le opere di coloro che li precedet-tero nell'aiuola di memoria dantesca.Debbono continuare a sognare la bellezza, perché se si sogna da soli resta un sogno, ma quando a sognare siamo insieme, il sogno diventa realtà.E in quest'ambito umano, ideale, spirituale e religioso è da inserire la pubblicazione – omaggio di Giuliana Sestigiani a P. Felice Ros-setti e al “Cristo delle Genti” di Paolo Marazzi.

La scrittrice, figlia spirituale e amica fedele di P. Felice Ros-setti, (Ordine frate Minore Conventuale), ha scritto, con squisita sensibilità femminile, con entusiasmo, con passione, con trasporto, sincerità e one-stà intellettuale, una sintetica biografia del santo sacerdote, intrecciata con la sua vita, quella della propria famiglia e con le sue opere. Nondimeno la Sestigiani ha legato alcuni segni, simboli, coincidenze, premonizioni, interpetrazioni, alla volontà materna e d'amore della Ma-donna, nell'accezione di Ma-dre del Figlio e privilegiata per offrirle la sua luminosa protezione. La storia di P. Felice Rossetti,

di Giuliana Sestigiani, degli amici in comune, si compone di tanti fili, laddove il colore prevalente è l'amicizia, la solidarietà e l'im-pegno non solo nella vigna del Signore, ma anche in quella società civile che grida la richiesta d'amore quotidiano. Ovviamente la scrittrice nel suo appassionato racconto non si sot-trae dal porre in evidenza alcune angherie che il santo sacerdote ha sopportato e perdonato cristianamente, ma non per questo di-minuisce la collera della narratrice che si adopera per ridurne gli effetti negativi, per rendere gli ultimi anni dell'anziano P. Felice Rossetti meno sofferenti e meno dolorosi. E si impegna con tutte le sue forze, non solo offrendo la propria casa per evitare disagi e i ricorsi a soluzioni istituzionali in case di riposo, ma anche cre-andogli intorno un cerchio magico di amici che non lo ha abban-donato mai. La Sestigiani nei limiti delle sue possibilità e della situazione fa-miliare, punteggiata di luci e di ombre, di malattie e di morte, ma con tanta fede nel cuore, risponde ai desideri incompiuti di P. Feli-ce Rossetti in ordine alla collocazione in Santa Maria degli Angeli della statua del “Cristo delle Genti”, ispirata dal santo sacerdote, realizzata dallo scultore Paolo Marazzi e commissionata dalla ge-nerosità tutta rinascimentale di Maria Rita Clementi Todini.

Per la verità insorge chiaramente dalle pagine scritte la convin-zione che la collocazione del sacro bronzo, nei pressi della Ba-silica Papale, all'ombra della bella cupola dell'Alessi e sotto la protezione della Madonna degli Angeli, non è l'esito casuale ma espressione di una volontà superiore. Su tutta la narrazione che vede la centralità di P. Felice Rossetti e il suo impegno per l'arte in Italia, si staglia il fondale di San Francesco di Assisi e il suo messaggio d'amore e di pace, che in passato si era manifestato concretamente nella collocazione della statua dei “Genitori di San Francesco”, nella splendida piazzetta di Chiesa Nuova di Assisi. Si ha l'impressione che tutta la tessitura del racconto si nutra esclusivamente di valori francescani a cui P. Rossetti appartiene per vocazione e la Sestigiani per scelta devozionale. E' un libro omaggio – verità. E' un libro che getta in piena luce sulla vita e l'opera di un figlio di Francesco.E' un libro che, in qualche modo, vuole far giustizia d'amore su un sacerdote che tanto si è impegnato per onorare Francesco, per servire la Chiesa, per aiutare i poveri, per far prevalere il bello artistico nel cammino dell'uomo. E noi di Assisi abbiamo il dovere di riconoscenza a P. Felice Ros-setti per tutto quello che ha fatto per Assisi.In sintesi il nostro grazie trova motivazione evidente nel suo impe-gno sacerdotale e francescano dei Frati Minori Conventuali, nella donazione della statua dei genitori di San Francesco ad Assisi, nel-la donazione delle opere pittoriche e scultoree al Museo “Felice Rossetti” della Domus Pacis e per il “Cristo delle Genti”, ambe-due a Santa Maria degli Angeli.E in questo grazie, grande grande, non possiamo non includere la gentile e generosa signora Giuliana Sestigiani.

Giovanni Zavarella

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La seconda metà del secolo scorso è stato caratterizzato da una particolare attenzione alla storia locale. Sono stati pubblicati in-numerevoli studi che mentre si sono soffermati sulle peculiarità locale, dall'altro si sono impegnati a saldarle con la storia nazio-nale. In linea con la convinzione che non esiste storia maggiore o minore. Esiste solo la storia dei popoli. E perché questa sia vera ed autentica non deve prescindere dalla gente. E in tal senso ogni libro, apparentemente lontano, si rivela vicino a chi ama conosce-re le vicende italiane, senza dover necessariamente scomodare re e regine. E in quest'ambito di valori sono inseriti i due volumi di Nino

Chiocchio dal titolo “Storia, Cronistoria e leggenda a Cocullo” e “Dall'Arca dell'Ararat al Sagrato del Santuario”.I volumi che si impre-ziosiscono di copertine a colori, originali ma-teriali fotografici e di note esplicative con ri-mandi alla mitologia e alla leggenda, possono interessare molti lettori umbri, non solo perché la materia ha un sapere generale nell'accezio-ne di storia italiana, ma anche perché vengono prese in considerazione persone e personalità condivise dall'Umbria e dall'Abruzzo.Le due pubblicazioni che si distinguono per

una serie e rigorosa ricer-ca archivistica e documentale, pongono in risalto alcune figure della cristianità che hanno illuminato da un lato Foligno e Assisi e dall'altro Cocullo, Avezzano e Pescina.Per la precisione c'è un'attenzione al culto del serpente dall'an-tichità ai nostri giorni con specifici riferimenti a San Domenico di Cocullo, tanto caro alla devozione dei Folignati, e non solo. Inoltre in questa “quadreria storica” si succedono San Feliciano, patrono di Foligno, San Rufino, vescovo di Assisi e della Marsica, San Francesco d'Assisi, figlio di Assisi e patrono d'Italia, il Beato Tommaso da Celano, San Giovanni da Capestrano, San Bernar-dino dell'Aquila, nondimeno le figlie di Santa Chiara e il Beato da Celano.Peraltro è interessante la saldatura tra mondo pagano e mondo cristiano, laddove le figure mitologiche come Ercole, An-gizia, ecc..., divinità dal rimando al serpente, tendono a calarsi nella realtà modificata dal Cristianesimo.Non difettano pagine sul banditismo sociale che gettano viva luce su un fenomeno ancora tutto da scoprire. Si tratta di due libri di grande fascino e suggestione. Si leggono con tanto interesse e coinvolgimento.

Giovanni Zavarella

DUE LIBRI DI GRANDE FASCINO E SUGGESTIONE

CHE INTERESSANO LA STORIA DELL'UMBRIA E DELL'ABRUZZO

ORLANDO TISATO E LA SUA ARTE

Di sicuro Spello, splendididissima colonia julia, è una città forte-mente congeniale agli artisti.Nella seconda metà del secolo scorso tra le mura di uno dei più importanti Municipi romani hanno vissuto alcuni pittori di respi-ro internazionale. A volo di memoria ci piace ricordare Norberto, Marchionni, Sozi, Grimaldi e, soprattutto l'immenso Orlando Ti-sato.Al di là di ogni valutazione compararativa tra i succitati hanno

avuto ed hanno in comune la magica atmosfera di un ordito urbano dal sapere antico che si sposa con la bellezza del mitico monte “Subasio”.E in questo incantato borgo, lad-dove insorge a mezza costa Vil-la Fidelia, qualche mese or sono è stato presentato il volume dal titolo “Orlando Tisato, l'uomo, il pittore” di Sofia Tisato, per i caratteri del Tracciati Editore di Padova.Il volume (pagg. 279) si impre-ziosisce di un intervento intro-duttivo dell'autrice e di origina-le materiale fotografico.La pubblicazione si divide in due parti: Invitato alla tavola di Dio e la Porta stretta.Per la precisione la prima parte argomenta su: L'Isola, Noventa Padovana, Il giovane autodidat-

ta, Teatro di di guerra, La Vocazione, La nuova vita, La Bienna-le di arte sacra, Chi è William Grosvenor Congdon, Il lavacro di Assisi, Il sogno del martirio, I Tre compagni, Pellegrino dell'As-soluto, Come loro, Cuore che arde, America, L'eroe di Bowery, The Silence, El pitore xè mato, Australia, L'eremo dei giullari. La seconda parte si articola in: A Spello, Fili, Via Crucis e Opere di misericordia, Amici e performance, Icone, Dimorare, Videre – Videri, Before Bisanzio, Gesù è la testa, noi siamo i barattoli, Epilogo. Peraltro non difetta al libro una postfazione a firma di Giampietro Sòno Fazion, i ringraziamenti dell'autrice e una sobria bibliografia che rammenta ai lettori: gli Scritti di Orlando Tisato, su William Congdon, sulla pro Civitate Christiana di Assisi, su Charles de Foucald e i Piccoli Fratelli, su Carlo Carretto e l'espe-rienza di Spello.L'autrice, pronipote dell'artista, ci avverte che: “Orlando Tisato, nato a Padova nel 1926, pittore autodidatta cresciuto a Noventa di Padova, diventa un artista aggiornato ai più importanti linguaggi della sua epoca in Umbria e poi viaggiando tra New York e l'Au-stralia”. In verità aggiunge che “ha sempre vissuto controcorrente senza tener minimamente conto dell'opinione altrui. Non tollerava in alcun modo di essere oggetto anziché soggetto: di essere usato, manipolato, figuriamoci raccontato”. L'autrice sintetizza l'opera in quarta di copertina con: “La vita di un uomo geniale e irrequieto, alla perenne ricerca di un ideale di purezza evangelica, che si incarna nella forza straordinaria della sua pittura”.

Giovanni Zavarella

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Il Comune di Valfabbrica e la Diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino hanno vissuto un pomeriggio in omaggio e onore del Cardinale Fortunato Baldelli. Con un ricco programma si è voluto onorare la memoria del cittadino illustre. Il pomeriggio del 19 settembre, alle 16, presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Valfabbrica, (città dove è nato il Card. Baldelli) ha avuto inizio con la s. messa, in suffragio dell'anima del Cardinale, concelebrata da Mons. Domenico Sorrrentino, vescovo di Assisi e mons. Marcello Bartolucci, segretario della Congregazione delle Cause dei Santi, il parroco e numerosi sacerdoti.Al termine è stato presentato il volume di Alessandro Cianetti, dal

titolo “Il Cardinale Fortunato Baldelli, missionario del Vangelo”.Ha salutato le autorità civili, militari, religiose e il numeroso pubblico in chiesa (era presente anche il fratello del Cardinale Piero, attorniato da uno stuolo di parenti, il sindaco di Assisi ff. arch. Antonio Lunghi, i sindaci emeriti dott. Claudio Passeri e dott. Giorgio Bartolini, la prima maestra elementare del Cardinale la signora Poggioni) il moderatore prof. Giovanni Zavarella non ha mancato di comunicare i nomi di chi, impossibilitato a presenziare ha inviato messaggi di condivisione: Georg Ganswein, prefetto della Casa Pontificia, Sua Eminenza Card. Angelo Sodano, Card. Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, Card. Pietro Parolin Segretario di Stato, Padre Marko Rupnick, Direttore del Centro Aletti, Card. Gualtiero Bassetti, Don Mario Carlino a nome del Sostituto segretario di Stato Giovanni Angelo Becciu, Don Orlando Gori, dott.ssa Maria Grimaldi, segretaria della Penitenzieria Apostolica, Mons. Ivo Scapolo, Nunzio apostolico in Cile, Mons. Jan R. Pawlowski, Nunzio apostolico in Congo e Gabon. Non si è sottratto il moderatore dal leggere il messaggio del Santo Padre: “Sua Santità che ha molto gradito il delicato pensiero ed i sentimenti che lo hanno suggerito, ringrazia cordialmente, esortando ad onorare la memoria dell'illustre concittadino e generoso testimone di fedele adesione a Cristo e di dedizione alla chiesa e alla Sede Apostolica, conservandone il prezioso insegnamento di vita e, mentre chiede di pregare a sostegno del suo universale ministero, invoca la celeste protezione della Vergine Maria e Le imparte di cuore una speciale Benedizione Apostolica, volentieri estendendola ai concittadini e alle persone care”, firmato da Mons. Peter B.Wells.Poi vi sono stati saluti di Mons. Domenico Sorrentino e del sindaco di Valfabbrica Roberta De Simone. L'introduzione è stata affidata al dott. Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire”, mentre gli interventi sono stati di Mons. Marcello Bartolucci, di Mons.

Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio e al prof. Roberto Leoni. Quest'ultimo è stato latore anche di un messaggio di plauso da parte del Card. Re.Infine Alessandro Cianetti ha motivato le ragioni ideali che lo hanno indotto a scrivere la biografia dell'uomo di chiesa Fortunato Baldelli che ha speso la sua operosa esistenza tra i poveri del mondo e nella funzione di Nunzio apostolico in tanti paesi, non ultimo a Cuba e a Parigi. Lo storico petrignanese che ha al suo attivo altre opere di valore, ha argomentato sulla sua amicizia giovanile, sulla umiltà sacerdotale, sull'impegno di principe della Chiesa nella diplomazia Vaticana, sull'attenzione quotidiana ai doveri sacerdotali, dimostrando come il Prelato pervenuto al massimo dell'importanza nella Chiesa di Roma, abbia mantenuto inalterato il suo essere autentico servitore della vigna del Signore, al servizio della Chiesa e dei poveri.Per la precisione Alessandro Cianetti ha tenuto a dichiarare la sua ampia riconoscenza al prelato Mons. Marcello Bartolucci non solo per la fiducia e l'aiuto offertogli per più e meglio definire i confini della biografia (i suoi documenti secondo prassi vaticana sono segretati), ma sopratutto per avergli indicato le personalità testimoniali e tutti coloro che ebbero ad intercettare il cammino di fede e di amore del Card. Fortunato Baldelli. Ha concluso la prima parte del pomeriggio sul Card. Fortunato Baldelli, la toccante testimonianza del nipote del Cardinale Antonio Baldelli.Ha coronato la manifestazione di omaggio al Cardinale l'esibizione dello splendido Coro dei Cantori di Assisi, diretti dal Direttore M° Gabriella Rossi con all'organo M° Alessia Cecchetti.E sull'onda di pensiero che il Cardinale “fu povero di spirito, ebbe cioè un cuore da povero, e fu provato poi da molte afflizioni ma ha sempre sperato nelle consolazioni del Signore”, hanno deliziato il pubblico con “Il Cantico delle Creature” di D. Stella, “Sia Laudato San Francesco” di un anonimo del XIII sec., “Iubilate Deo”, di D. Bartolucci, “Benedetto sia lo giorno” di G. Animuccia e “Dixit Maria” di H. L. Hassler.Al termine un ricco buffet, offerto dalla Parrocchia e dal suo Parroco Don Antonio Borgo.

Red.

LA CITTÀ DI VALFABBRICA HA RESO GLI ONORI

AL BENEMERITO CONCITTADINO CARDINALE FORTUNATO BALDELLI

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Il giorno 5 settembre, presso la Chiesa "Nostra Signora delle Rose" in Santa Maria degli Angeli, si sono uniti in matrimonio il giovane Enrico Rossi di Tordibetto di Assisi con la signorina Marta Bartoccini di Perugia.Alla cerimonia hanno partecipato numerosi parenti, tanti amici e colleghi di lavoro; anche il Presidente dell'Associazione Carabinieri di Assisi e signora, hanno voluto ringraziare per l'invito visto che

Enrico, il fratello di Francesco e la mamma signora Franca fanno parte dell'A.N.C. di Assisi.Dopo la cerimonia religiosa, gli ospiti sono stati ricevuti presso un noto ristorante di Petrignano.Ai novelli sposi, in partenza per un lungo viaggio di nozze, auguriamo tanta felicità e tanta fortuna per una vita serena e se l'intesa attecchisce sicuramente darà i suoi frutti.

Filiberto Malizia e Leonella Mangini domenica 6 settembre 2015, presso l'incantevole chiesina di San Bernardino da Siena a Tordibetto d'Assisi, hanno ricevuto la benedizione per il loro 50° anniversario di matrimonio impartita dal

parroco Padre Mario Filippone.In questa occasione è stata donata loro dai familiari una significativa pergamena con la Benedizione Apostolica di Papa Francesco; questa per ringraziare il Signore del bellissimo dono... una famiglia stupenda.

Il 18 settembre Iole Ricciarelli, vedova Bigini, ha raggiunto l'ambito traguardo di novanta primavere. La ricorrenza è stata festeggiata intorno ad una tavola imbandita, in un clima familiare e sereno, insieme alle figlie Anna e Diana, ai generi Mario e Sergio, ai nipoti tutti. Sono stati espressi sentimenti di gratitudine ed affetto e formulati auguri per ulteriori traguardi in buona salute e serenità.

Sabato 29 agosto, nella chiesa parrocchiale di Castelnuovo di Assisi, Alessia Torti e Valerio Seveso si sono uniti in matrimonio.Tutti in festa, i genitori Raffaela e Gianni, Luciana e Silvano, i paren-ti e gli amici che hanno tributato ai novelli sposi af-fettuosi auguri ed un felice e lungo percorso insieme.Dopo la cerimo-nia religiosa e l'immancabile banchetto nuziale e la partenza per una lieta e disten-siva luna di miele.

NOZZE NOZZE D'ORO

90 ANNI: AUGURI

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L’angolo della poesia

Il piccolo Gioele Marri, nato il 24 maggio 2015, ha ricevuto il sacramento del Battesimo nella chiesa di Petrignano di Assisi il 19 settembre scorso.A festeggiarlo con tante premure ed immenso affetto il papà Ivan e la mamma Valeria Casadei, i nonni Emilio ed Ornella, Duilio e Loretta, la bisnonna Lucia, gli zii ed i parenti tutti. L'appuntamen-to è stato vissuto in un clima di gioia ed allegria, alla presenza di una nutrita schiera di amici e parenti, che si sono congratulati ed hanno espresso al piccolo Gioe-le auspici di un futuro sereno e pieno di ogni bene.Ivan e Valeria hanno voluto ma-nifestare le proprie emozioni nei biglietti di ringraziamento, distribuiti a tutti gli intervenu-ti, facendo ricorso alle parole di Madre Teresa di Calcutta nell'"Inno alla vita":La vita è un’opportunità, cogli-la. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assapo-rala. La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, con-servala. La vita è una ricchez-za, conservala. La vita è amore, godine. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, su-perala. La vita è un inno, cantalo. La vita è una lotta, vivila. La vita è una gioia, gustala. La vita è una croce, abbracciala. La vita è un’avventura, rischiala. La vita è pace, costruiscila. La vita è felicità, meritala. La vita è vita, difendila.

MEMORIAIl sole ancora pallido sulla baia

la sabbia ancora umidasotto i piedi nudi

il mormorio dell'ondalenta sotto il pontile...

Il volo dei cigni migratoriverso l'isola solitaria...

I gabbianipescatori instancabili...

La sagoma biancadel traghetto affollato

parole sconosciuteche si rincorrono nel ventoil profumo della salsedine

che avvolge le naricicome le tue piccole maniavvinghiate al mio collo...

Annusa avidamente mia dolce Rileyporta sempre con te

nella mente e nel cuoreil tenero ricordo

di queste nostre albe rosate

Maria Clara Bagnobianchi Poggioni

I FIORI DELLA VITARaccolgo fiori per tenel prato della vita

per profumare le mie solitudini.

Intreccio ghirlande festoselucenti di schegge di stelle

legate con nastri d'arcobaleno.Raccolgo fiori per te

per frugare le mie malinconiespiegare gli infiniti perché.Allora sorrido, finalmente

serenacorro su distese assolate

come un aquilone impazzito.Raccolgo fiori per te

ma il sole spietato non brucerà le mie corolleresteranno fresche e

profumateprotette da spruzzi di rugiada.

Liliana Lazzari Raspa

SPRUZZI DI STELLE

Il vuoto dell'anima miaVoglio riempire

Di spruzzi di stelleDi fuochi d'argento

Blu e carminioPulsanti anelitiD'antico ardore

Spruzzi d'oroE ancora spruzzi di stelle

Dal mio corpoPiroettanti intrecciDi voglie nascosteNel pugno aperto

A riempire l'universoDi mia interioritàspruzzi di stelleLanciate al cieloPioggia di stelleRicadente in me.Liliana Fabbri Faloci

IL BATTESIMO DI GIOELE

RICONCILIAZIONEE’ straordinarioil silenzio feriale

del tempiomi rapisce

e mi avvolge.Il cuore libero

riposa.Avverto

il suo abbraccioteneroforte

sicuro…

Il silenzio ferialeprivo di scintillii

e sontuose liturgiesa… d’infinito…

La fioca lucedel Tabernacoloinvita a restare.

Il caos è lontano

e ti riconcilicon il cielo.

Marinella Amico Mencarelli

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IL RUBINO E LA SCUOLAIstituto Comprensivo Assisi 2 Istituto Alberghiero Assisi

La dottoressa Debora Siena, dirigente dell’Istituto Comprensivo Assisi due, dal primo Settembre ha lasciato il suo incarico, a con-clusione della sua brillante carriera lavorativa.Il personale tutto della scuola la ringrazia per il suo incisivo con-

tributo e per i risultati raggiunti in soli tre anni di collaborazione.Caratteristiche peculiari del-la personalità di Debora Siena sono stati il rigore, la passione, la capacità di gestione e orga-nizzazione del complesso siste-ma scuola.Ha saputo creare occasioni di crescita culturale e formazione, rispettando e promuovendo le esigenze degli alunni, delle loro famiglie e dei docenti.Ha messo a disposizione le sue competenze professionali e umane agevolando iniziative, occasioni formative, progetti che hanno qualificato il nostro Istituto sia a livello locale che nazionale.Ha favorito anche dei significa-

tivi momenti di collaborazione con l’amministrazione comunale, con le varie associazioni del territorio e di condivisione con scuo-le Europee.Nel salutare la dottoressa Siena, le rinnoviamo la nostra stima e le auguriamo di proseguire il percorso della sua vita con esperien-ze ricche di soddisfazioni gratificanti al di fuori dell’ambiente di lavoro.Nel contempo, diamo il benvenuto al dottor Carlo Menechini, persona autorevole e preparata, che è venuto a ricoprire l’incarico di reggente del nostro Istituto.

Cristiana Mecatti

Un'altra figura importante, Giuliana Scanu, punto di riferimento e insegnante di grande professionalità, ha concluso il suo percorso di lavoro all’interno dell’Istituto Comprensivo Assisi 2.Un pilastro del Plesso “Patrono d’Italia” nel quale ha lavorato per più di 30 anni.Apprezzata dai colleghi, dagli scolari, dai genitori per la sua gran-

de competenza e preparazione, la serietà, il senso del dovere.Autorevole e dolce a tempo stesso, ha saputo impostare rapporti inter-personali caratterizzati dall’equili-brio e dalla saggezza delle scelte e delle soluzioni proposte anche in momenti di cambiamenti signifi-cativi nel mondo della scuola.E’ stata promotrice di attività di-dattiche innovative per la forma-zione dei suoi allievi.Ha ricoperto incarichi di responsa-

bilità nella gestione organizzativa del nostro Istituto: capo ples-so, funzione strumentale, collaboratore del d. s., coordinatrice di gruppi di lavoro. Con la sua passione per l’insegnamento e la sua instancabile opera educativa ha costituito un esempio per gli alunni e i colleghi che hanno avuto la possibilità di incontrarla.

Cristiana Mecatti

CERIMONIA MINISTERIALE dell’INAUGURAZIONE

dell’ANNO SCOLASTICOL’Istituto alberghiero di Assisi è una delle cinque scuole umbre selezionate per partecipare alla tradizionale cerimonia di inaugu-razione dell'anno scolastico che quest’anno si terrà il 28 settembre (Il Rubino è il corso di stampa) presso l’ Istituto Superiore “San-nino-Petriccione” di Napoli e da questa città, individuata per una chiara volontà di rafforzare il legame con il territorio nazionale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro Stefa-nia Giannini rivolgeranno a studenti e docenti il loro messaggio di augurio per lo svolgimento del nuovo anno scolastico.

La nostra scuola è stata scelta dall’Amministrazione a rappresen-tare la scuola superiore per la Regione Umbria. Cinque comples-sivamente, come dicevamo, le istituzioni scolastiche della Regio-ne che prenderanno parte all'evento. All'incontro parteciperanno, oltre alle massime autorità dello Stato, esponenti del mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo e delegazioni di scuole pro-venienti da tutta Italia. La nostra scuola sarà rappresentata dal vi-cepreside prof. Aldo Giuseppe Geraci e da 4 studenti delle classi quinte, uno per ciascun profilo professionale, Enogastronomia, sala e vendita, accoglienza turistica e commerciale), Giovagnot-ti Sara – Marchetti Alessandro – Ravinder Sing – Tiberi Isabella scelti per merito.Grande la soddisfazione del personale dell’Istituto e del dirigente scolastico, Bianca Maria Tagliaferri, per questo significativo rico-noscimento.

Un'immagine della visita del Ministro Giannini all'Istituto Alberghiero lo scorso anno scolastico

UN DOVEROSO GRAZIE AI DOCENTI CHE SONO ANDATI IN PENSIONE

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Istituto d'Istruzione Superiore "Marco Polo - Ruggero Bonghi"

La visita al “Bosco di San Francesco” è iniziata partendo a piedi dall’ istituto R. Bonghi e seguendo il percorso della “Mattonata” fino ad Assisi. Arrivati ad Assisi la prima meta è stata la chiesa in stile Romanico di “San Pietro” della quale abbiamo ammirato la facciata esterna. Proseguendo siamo arrivati alla Basilica di “San Francesco”. La Basilica è una struttura composta dalla sovrapposi-zione di due Chie-se: quella inferiore e quella superiore. Quella inferiore esempio del Roma-nico Umbro, quella superiore espres-sione del primo linguaggio Gotico Italiano. L’inter-no è caratterizzato da un ricchissimo impianto pittorico con affreschi di autori come: Giot-

to, Cimabue, Pietro Cavallini, Simone Martini, Pietro Lorenzetti. Superate le mura medievali della città siamo entrati nel “Bosco” caratterizzato da splendidi sentieri e numerosi tra ponti ed edifici risalenti al XII-XIII secolo. Tra questi il Ponte dei “Galli” rea-lizzato con materiale di epoca romana e i resti di un sistema ar-chitettonico di natura religioso rurale comprendente un Ospedale, un Monastero, una chiesa Benedettina e un Mulino, tutti edifici mirabilmente recuperati ad opera del FAI. Deliziosa la chiesa di Santa Croce opera del XIII secolo contenente affreschi del pittore assisano Gerolamo Marinelli dove si raffigura un’ opera chiamata

GLI STUDENTI DESCRIVONO LA VISITA AL BOSCO DI SAN FRANCESCO A cura di Del moro Dario, Dragoni Sendy, Angelucci

Alessandro classe 1B AMF ITCG “R. Bonghi”.

La camminata nel Bosco di San Francesco è stata qualcosa di molto più profondo che una semplice passeggiata. Si è trattato di un’esperienza di importante aggregazione scolastica, ma so-prattutto il contatto con la natura e la vista delle numerose opere artistiche ci ha fatto comprendere come tutto ciò resistendo al pas-sare del tempo rimanga come esempio di bellezza e dell’operosità dell’uomo e imponga un impegno per la loro conservazione come testimonianza del messaggio di pace serenità e di amore che ci ha lasciato San Francesco.

A cura di Del moro Dario

“Riflessioni”

Sant’Elena e la Vergine in adorazione della nuda Croce. Usciti dalla Chiesa e procedendo lungo il torrente Tescio, abbiamo rag-giunto l’ultima tappa del Percorso, il “Terzo Paradiso”, opera di Land-Art realizzata dal maestro biellese Michelangelo Pistoletto. Quest’opera è costituita da un sentiero delimitato da due filari di 122 ulivi che danno luogo a tre cerchi, nuova interpretazione del segno di infinito da parte dell’artista. Il visitatore che vi passeggia ritrova l’armonia attraverso la tranquillità e serenità del luogo.

All'escursione hanno partecipato anche gli alunni della IIIA che durante una sosta, hanno animato la mattinata coinvolgendo i ragazzi delle prime in giochi e attività con l'intento di favorire la socializzazione.

Patrizia

IMPORTANTE SINERGIA TRA ALBERGHIERO ASSISI E ACCADEMIA DEI GEORGOFILI

Il nuovo anno scolastico si è aperto con un intervento formativo di alto profilo destinato ai 20 migliori allievi degli ultimi due corsi di cucina e sala bar e gestito in collaborazione con la prestigiosa Accademia dei Georgofili (Firenze 1753) istituzionalmente votata da oltre due secoli alla valorizzazione dei prodotti di eccellenza della produzione agroalimentare italiana. L’innovativa attività didattica, fortemente voluta dalla Preside Bianca Maria Tagliaferri, è stata aperta dall’intervento del Presidente Claudio Peri studioso di fama internazionale specializzato nel campo dell’olio extravergine d’oliva per il quale ha allacciato rapporti costanti con il mercato statunitense che considera eccellente e molto richiesto il prodotto italiano. I partecipanti al corso intensivo destinati a divenire futuri Chef e Maitres hanno appreso i segreti della degustazione dell’olio attraverso piatti suggeriti dagli Accademici dei Georgofili che, anche in questa occasione, hanno tenuto fede al motto del loro sodalizio “Prosperitati Publicae Agendae”.

Pio de Giuli

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SPIGOLATURE REDAZIONALIdi Pio de Giuli

“SUL SENTIERO DI SAN FRANCESCO” VII EDIZIONE

Si è svolta in tre giorni dal1° al 3 settembre la marcia a tappe necessaria per compiere la distanza di circa 40 chilometri tra Assisi e Gubbio sulle strade percorse da Frate Francesco in uno dei suoi più celebri pellegrinaggi. Con la benedizione degli ecc.mi Vescovi Sorrentino e Ceccobelli hanno iniziato il suggestivo percorso alcune centinaia di persone (circa 500) coinvolte da uno dei temi scelti per caratterizzare la manifestazione “Nutrire il Pianeta – Marcia della Pace Alimentare”. Non minore attrattiva ha suscitato anche il tema finale “Riconciliarsi con Dio” assegnato alla terza giornata che si è conclusa nei pressi della Chiesa di Santa Maria della Vittoria che dette il nome alla “Vittorina” prima che fosse intitolata Parco della Riconciliazione in memoria del celebre episodio della vita di Frate Francesco (cap. 21 dei Fioretti) che riconciliò gli eugubini con il leggendario “frate lupo”.

TAPPA IN ASSISI DI UN PELLEGRINO MOLTO SIMPATICO

Si tratta del ventiquattrenne austriaco ARMIN ARBEITER, studente della Scuola di giornalismo di Vienna, che ha ideato e sta realizzando una particolare vacanza della durata di 55 giorni necessari a coprire la distanza tra Innsbruck e Roma (1200 k.m). Seguendo l’ antica via europea dei Romei il maratoneta ha toccato anche Assisi proveniente dal Santuario Antoniano di Montepaolo presso Dovadola (Forlì) in compagnia di un mite asinello di 9 anni (HORSTL) che occupa un posto di rilievo nel blog contenente il diario giornaliero del viaggio intitolato in maniera simpatica ed esilarante “viaggio tra due asini”.

VISITATORI ILLUSTRII Reali del Belgio hanno compiuto una visita lampo alla città serafica sostando presso la Basilica di San Francesco, il Santuario di San Damiano, la Casa di Properzio con annesso Lararium e in Piazza del Comune per ammirare il Tempio della Minerva ed entrare nello storico negozio Zubboli. Re Filippo era accompagnato dalla Regina Matilde d’Udekem d’Acoz e dai Principi Elisabetta, Gabriele, Emanuela ed Eleonora. Per il pranzo sono stati ospitati dalla Locanda del Cardinale mentre la cena è stata consumata sulla terrazza panoramica dell’Hotel Nun.

IMPORTANTI SERVIZI ATTIVATI DALLA FARMACIA COMUNALE DI S. MARIA

Con il Patrocinio del Ministero della Salute e il sostegno di Federfarma presso la Farmacia Comunale di Santa Maria degli Angeli sono stati recentemente attivati due importanti servizi destinati a facilitare l’utenza a cui necessita il particolare presidio logistico di concreta assistenza. Si tratta dell’orario continuato (dalle ore 9,00 alle 20,00 dal lunedì al sabato) e della consegna gratuita a domicilio dei farmaci per tutti coloro che non possono raggiungere la farmacia per gravi motivi di salute, soggetti anziani, disabili e sprovvisti di mezzi di trasporto. Molte espressioni di apprezzamento sono state formulate dai fruitori del territorio.

SOLENNE CONCLUSIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FELICITA’

Con la nomina di 17 “Ambasciatori della Felicità Città di Assisi” è giunta al termine la lunga kermesse che ha occupato tutto il periodo estivo con ampio successo e rilevanza mediatica capace di incremen-tare la proposta turistica del territorio per mezzo di eventi culturali di alto profilo, caratterizzati specialmente nella fase finale da dibattiti e confronti di opinione su temi di attualità legati all’obiettivo, non fa-cile, della Felicità. Per la scelta degli Ambasciatori, finalizzata a rac-colta fondi di solidarietà sociale, è stato incaricato ROBERTO GIA-COBBO (Roma, 1961) Vice Direttore di RAI 2 che ha individuato nel mondo del cinema, dello spettacolo e della cultura i seguenti perso-naggi ognuno dei quali ha ricevuto un attestato di qualifica realizzato in carta pregiata dai ragazzi disabili del Centro “La Semente” di Spel-lo: Fabio TROIANO, Federico MOCCIA, Giorgio ALBERTAZZI, Giancarlo MAGALLI, Michele GUARDI, Osvaldo BEVILACQUA, Alessandro d’ALATRI, Enrico VAIME, Angelo ANGELASTRO, Eleonora GIOVANARDI, Veronica MAYA, Cristiano MILITELLO, Massimo MASSETTI, Hong Mei NIE, Francesca FALLARINO, Claudia MILANI, Gabriel HADDAD. Nella serata del 10 settembre in Piazza del Comune i Cantori di Assisi hanno partecipato al Festival della Felicità arricchendone il palinsesto con la loro elevata professionalità che li qualifica legittimi eredi del sentimento sacro dei cantori delle antiche basiliche assisane e delle allegre brigate del Calendimaggio. Il titolo scelto per la riuscitissima esibizione “Semper in laetitia cantemus” è tratto dal motto che venne scelto dall’indimenticabile fondatore del coro (il musicista francesca-no padre Evangelista Nicolini)

FOOD TRUCK FESTIVAL: TRE GIORNI DI GHIOTTONERIE

Nello spazio adiacente al Palaeventi di Santa Maria degli Angeli, nel secondo fine settimana di settembre, sono confluiti in competizione 20 operatori del cibo di strada (Street Food, diffuso soprattutto negli USA dal 1960) su automezzi attrezzati per la preparazione e distribuzione di specialità gastronomiche prelibate e talora inedite( dalla trasteverina”Pizza e Mortazza” alla polenta taragna del Basulon lodigiano fino alle empanadas e al chorizo proposti dall’argentino Manolo). Il giudizio finale sulle capacità dei partecipanti è stato affidato al noto chef “Giorgione” (al secolo Giorgio Barchiesi da Montefalco) molto apprezzato e diplomato dagli esperti del “Gambero Rosso”. L’evento è stato promosso con successo notevole di pubblico, in collaborazione con l’Assessorato Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Assisi, dall’Associazione Culturale “Sofà and carpet”, costituita a Riccione nel 2010 e ispirata alla filantropia della scrittrice inglese Jane Aspen (1775-1817).

CAVALCATA DI SATRIANO PER 90 CHILOMETRI ALLE FALDE DEL SUBASIO

Nei giorni 5 e 6 settembre, sotto la guida di GIOVANNI RASPA instancabile promotore della manifestazione, si è svolta la Caval-cata di Satriano per ricordare il ritorno di Frate Francesco morente da Nocera Umbra ad Assisi con la scorta di alcuni cavalieri che con la loro devozione (narrata nelle Fonti Francescane) assi-curarono alla città serafica la custodia delle spoglie mortali del Santo. Il gruppo di circa 100 cavalieri ha preso le mosse da Rivotorto, per Capo-dacqua, Spello, Val-topina e Nocera Scalo per sostare nell’antico borgo della Romita che sovrasta la città delle acque. Il giorno successivo i partecipanti, tutti forniti di pon-cho impermeabile a causa dell’annunciato maltempo, hanno com-pletato il circuito di circa 90 chilometri attorno al Monte Subasio passando per Satriano, Armenzano, Costa di Trex ed entrando da Porta San Giacomo tra una folta ala di folla plaudente. Durante il tragitto all’interno della città sosta in Piazza Santa Chiara con omaggio floreale alle Clarisse del Protomonastero e conclusione sulla Piazza Inferiore della Basilica di San Francesco.

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Curare l’acne nei giovani e negli adulti

Oggi l’acne è uno dei problemi che in particolare colpisce ragazzi e ragazze in fase adolescenziale, con ripercussioni nella fase adulta in tutti quei casi in cui non si è agito in maniera preventiva o nella fase acuta lasciando, in certi casi, esiti cicatriziali spesso permanenti.Recenti studi e statistiche sia in Italia, sia all’estero, dimostrano la reticenza e la difficoltà di dire si a trattamenti specifici anti acne per paura di mancato risultato o di dolore eccessivo.

Siamo in presenza di un fastidioso inestetismo della pelle che spesso per pregiudizi o per la voglia del “fai da te” non ne consentono la prevenzione e la cura in modo definitivo e pensare che in 3 mesi il Dermatologo potrebbe debellare alla radice questo problema avvalendosi di tecniche un tempo inimmaginabili che si possono affiancare alle tradizionali

cure topiche (Laser Frazionato, Luce pulsata, Radiofrequenza, Ionoforesi)Scopriamo come si forma l’acne.L’acne si forma perché le ghiandole sebacee, stimolate dagli ormoni, elaborano sebo in eccesso che funge da “tappo” ostruendo l’apertura del follicolo. E’ in questa prima fase si forma il comedone. Successivamente la cute a causa della reazione infiammatoria produce foruncoli, noduli ed arrossamenti, lasciando talvolta cicatrici o “buchi” nella pelle. La manifestazione dell’acne varia a seconda del tipo di pelle. Dai sintomi e dalla manifestazione (comedoni, papulo - pustolosa, nodulo cistica, nodulare, conglobata, mista) il medico riconosce il tipo di acne ed è in grado di risalire al grado di severità di ciascun tipo (lieve, moderata, severa, fulminans). Le zone che sono maggiormente interessate dall’acne sono: il volto, il collo ed il decolleté, il dorso, il cuoio capelluto. Relativamente al viso brufoli e punti neri appaiono generalmente sul mento, fronte, attorno alla bocca e sul naso.La diagnosi dermatologica può evidenziare uno o più delle numerose varianti cliniche dell’acne. Il disturbo è collegato a

fattori genetici, talvolta aggravati da cattiva alimentazione, stati ansiosi o fenomeni stressanti.

Non dimentichiamo che l’acne può manifestarsi anche nella donna per squilibri ormonali che possono protrarsi fino all’età adulta, un vero e proprio inestetismo cutaneo aggravato da fumo, stress, stanchezza, inquinamento, sbalzi ormonali.

I protocolli Villa Salus, hanno un approccio medico specia-listico, dermatologico di prima valutazione e si avvalgono poi di trattamenti manuali e di apparecchiature mediche indolori, non invasive, con bassi tempi di recupero. Non dimentichia-mo come sia sempre fondamentale un’igiene perfetta, anche quando si parla di acne: alla pulizia quotidiana deve aggiun-gersi, una volta a settimana, un’esfoliazione con applicazione di uno scrub e/o di una maschera specifica, per ammorbidire la pelle ed eliminare le impurità nei pori occlusi dal sebo.Ogni pelle ha le sue caratteristiche e merita una valutazione specifica del dermatologo. I gesti di detersione e giusta idrata-zione devono essere accompagnati dalla scelta di prodotti giu-sti ed adeguati. Solo così sarà possibile prevenire e contrastare l’inestetismo dell’acne. Vogliamo terminare con una rassicurazione: oggi è possibile agire sia in fase di manifestazione iniziale, sia acuta, sia in fase post acne in presenza di cicatrici. Grazie alla ricerca continua, all’innovazione ed a protocolli specifici che in 25 anni di espe-rienza a Villa Salus ci consentono di ottenere ottimi risultati combinando in 2-3 mesi cure topiche a modernissimi tratta-menti Laser, Radiofrequenza o Luce Pulsata, curando la pelle da questo fastidioso inestetismo dall’adolescenza all’età adulta e cercando, soprattutto, di rimuovere le cause che hanno pro-vocato la comparsa e la persistenza di questa patologia.

NUOVO RECORD DELL’AEROPORTO REGIONALE

Nel mese di Agosto si è registrato un traffico record di 43.900 passeggeri che con una media giornaliera di 1.415 hanno utilizzato l’Aeroporto Regionale di S.Egidio. L’incremento che rispetto allo stesso mese del 2014 è pari al 20,5 % costituisce motivo di grande soddisfazione per la SASE che gestisce l’impianto con confortante prospettiva di ulteriore sviluppo.

NUOVA SEDE DEL COMMISSARIATO P.S. DI ASSISI

Martedì 15 settembre si è concluso il trasferimento del locale Commissariato P.S. nello storico Palazzo Giampè che ha ospitato in un recente passato la Sezione del Tribunale e l’Ufficio del Giudice di Pace. I locali, opportunamente adattati alle nuove esigenze, debbono il loro nome alla famiglia della nobiltà marchigiana cui appartenne il Vescovo Francesco Maria Giampè (1752-1827) preposto alla guida della nostra Diocesi per oltre trenta anni. Sono stati inaugurati con l’intervento del Questore di Perugia Carmelo Gugliotta e ovviamente dalla nuova “padrona di casa” il Commissario Capo Francesca Di Luca per i quali e per le Autorità intervenute si è esibita la banda musicale della Polizia di Stato fondata nel 1928 e diretta dal 1992 dal Maestro e compositore romano Maurizio Billi. La presenza del Sottosegretario Giampiero Bocci è stata molto apprezzata dalla comunità come segno di particolare attenzione del Governo nei confronti della “seraphica civitas”. Il Commissariato, nella nuova sede, verrà intitolato alla memoria del Sovraintendente EMANUELE PETRI, medaglia d’oro al valor civile, morto in servizio vittima delle Brigate Rosse a Castiglion Fiorentino il 2 marzo 2003.

LA PISTA CICLABILE ASSISI-SPOLETO-NORCIA PREMIATA A VERONA

Per lusinghiero verdetto degli esperti del Cosmo Bike Show tenutosi recentemente a Verona la pista ciclabile Assisi-Spoleto-Norcia (102 km.) è stata dichiarata come migliore d’Italia. Al secondo posto si è piazzato il percorso Dolomiti- Venezia (191 km) e al terzo quello ligure denominato Cycling Riviera di 24 km. che attraversano da Sanremo il Parco costiero della Riviera dei Fiori. Questo importante riconoscimento impegna le Amministrazioni interessate (Regione Umbria compresa) a migliorare con opportuna segnaletica e punti di ristoro la struttura che, utilizzando per molti tratti il tracciato dismesso della antica ferrovia Spoleto Norcia, offre visioni panoramiche di incomparabile bellezza, tali da richiamare il turismo su pedali in costante crescita.

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Dopo la pausa estiva è ripartita l'attività culturale del CTF di Luigino Capezzali.Ha salutato gli intervenuti e introdotto il pomeriggio culturale del 25 settembre 2015, ore 17.30 presso il Ristorante "Frate Sole" di Raimondo e Andrea Tomassini, Marisa Bartolini. Hanno presenziato: l'Assessore Moreno Fortini, il Consigliere Comunale Franco Brunozzi, il già Assessore Moreno Massucci, il presidente della Pro loco di Bastia Umbra, Daniela Brunelli, il presidente dell'Associazione culturale "Il Corimbo" di Perugia Lilli Carloni Veneziani, il direttore de "Il Rubino" Bruno Barbini, il presidente del "Punto Rosa" Silvana Pacchiarotti, il presidente dell'A.I.D.O. Vittorio Pulcinelli, il presidente dell'associazione "Barbara Micarelli" Giovanna Centomini. Il conduttore della serata Giovanni Zavarella, prima di illustrare l'opera pittorica di Carlo Fabio Petrignani ha invitato il pubblico ad un minuto di raccoglimento per tre angelani recentemente

scomparsi: Adriano Bartolini, Domenico Venarucci e Marcello Vaccai. Con parole eleganti ha parlato della pittura del figlio di Elpidio Petrignani che recentemente ha tenuto una personale presso la galleria "I Navigli" di Milano ed esposto un quadro dal tema del cacao nel padiglione del Gabon. Poi Pino Rea, amico ed estimatore di Franco Balducci, detto Gimmi si è soffermato sulla vita e sull'opera del pittore angelano. Con parole, rotte dall'emozione, ha ricordato la generosità di Gimmi e l'apprezzamento che nutriva l'artista Norberto di Spello per i cieli delle nevicate di Balducci. Poi è stata la volta della presentazione del romanzo dal titolo "Ballata d'amore sulla spiaggia" di Franca Fiorucci. Il conduttore della serata ha offerto una sintesi della trama e ha evidenziato il valore di una splendida copertina creata ad hoc dall'artista perugina Giovanna Bruschi che ha concretizzato, con tagli di luce moderna e cromie essenziali, gli elementi fondamentali del romanzo. Indi Rita Della Nave e Marisa Cassoni hanno letto un brano del romanzo e la lettera di amicizia scritta dall'autrice ad Angelo Veneziani, fondatore e presidente dell'Associazione "Il Corimbo" di Perugia. A seguire il dott. Massimo Pizziconi, avvalendosi della perizia di

IL C.T.F. D'AUTUNNO APRE LA NUOVA STAGIONE

CULTURALE 2015/2016

La Società Internazionale di Studi Francescani di Assisi,in collaborazione con il Centro Interunivesitario di Studi Francescani dell'Università degli Studi di Perugia, Chieti, L'Aquila, Macerata, Milano, Milano (Sacro Cuore), Napoli (Federico II), Padova, Roma Tre e Verona, ha organizzato in Assisi, presso il Palazzo Bernabei (Via San Francesco 19), dal 16 al 18 ottobre 2015, il 43° Convegno Internazionale di Studi dal tema: “Pietro Di Giovanni Olivi Frate Minore”.I lavori avranno inizio venerdì, 16 ottobre alle ore 15 con i saluti inaugurali e alle ore 15.30 con le relazioni di Jacques Chiffoleau (Lyon) e Clement Lenoble (Lyon) che argometeranno su “Frati Minori nella società di Provenza e Linguadoca ai tempi dell'Olivi”. A seguire Tiziana Suarez Nani (Friburgo) si intraterrà su Il profilo intellettuale di Olivi e il progetto di una “filosofia spirituale “ e Fortunato Iozzelli (Roma) su “Aspetto dell'esegesi biblica di Pietro di Giovanni Olivi”.La sessione si avvarrà della discussione. Il giorno sabato 17 ottobre, alle ore 9 la sessione apre con Antonio Montefusco (Dusseldorf) che si soffermerà su “La scrittura volgare di Olivi attraverso i manoscritti”, Damien Ruiz (Marseille) su “Vita dei frati e struttura dell'Ordine secondo Pietro di Giovanni Olivi”, Andrea Tabarroni (Udine) su “Le idee politiche di Olivi nel quadro della tradizione minoritica”, Giovanni Ceccarelli (Parma) su “Il Tractatus de contractibus di Olivi nel discorso economico dei Frati minori”. A seguire la discussione. La sessione pomeridiana riprende i lavori alle ore 15 con Marco Bartoli (Roma) con Pietro di Giovanni Olivi: una ecclesiologia minoritica?, Paolo Vian (Roma) con “L'interpretazione della storia nella lectura super Apocalipsin e i contesti della sua ricezione”, Louisa A. Burnham (Vermont) con “Contesti sociali e diffusione dei gruppi di “beghini” dopo Olivi”, Discussione. Domenica 18 alle ore 9 Alberto Forni (Roma) parlerà su “Pietro di Giovanni Olivi nella penisola italiana: immagine e influssi tra letteratura e storia”, Paolo Evangelisti (Roma) su “L'eredità di Olivi nei territori iberici. Un primo sondaggio nelle fonti”. A seguire la discussione. Le conclusioni saranno tratte da Roberto Lambertini (Macerata).

LA SOCIETÀ INTERNAZIONALE DI STUDI FRANCESCANI ORGANIZZA IN ASSISI

DAL 16 AL 19 OTTOBRE IL 43° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI STUDI DAL TEMA:

"PIETRO DI GIOVANNI OLIVI FRATE MINORE"

Giovanni Zavarella

Pino Rea al computer, ha tratteggiato, per il tramite di immagine visive di cartoline e francobolli d'epoca, le vicende della I guerra mondiale. Poi Antonio Russo, con squisita sensibilità patriottica, ha ricordato agli angelani l'opera indefessa espletata, in cinquant'anni di servizio alla memoria dei caduti, da Adriano Bartolini. L'occasione è stata propizia per parlare del futuro dell'Associazione Combattenti e reduci "Cesare Mecatti" di S. Maria degli Angeli e della collocazione della lapide, presso la parete laterale del Convento Porziuncola di S. Maria degli Angeli che ricordi l'Ospedale Militare di riserva e l'opera svolta a favore dei feriti italiani e austroungarici dai Frati e dalle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino. L'ultimo momento è stato quello che il CTF ha voluto riservare alla memoria di Giovanni Paggi, un uomo al servizio della Comunità angelana. E' stato messo in evidenza l'appartenenza lavorativa di Giovanni Paggi all'Arma dei Carabinieri e alle Poste italiane, e il servizio volontaristico all'Associazione del Piatto di Sant'Antonio, alla Pro Loco e Calcio "Angelana". Ha ritirato commossa il riconoscimento la signora Licia e la figlia Gloria ha ringraziato. Sono intervenuti con espressioni di plauso e di augurio, oltre all'Assessore Moreno Fortini, il Consigliere Comunale Franco Brunozzi, la signora Lilli Veneziani, la prof.ssa Marinella Amico Mencarelli e la signora Annarita Bartolucci. Il pomeriggio si è concluso con le parole e gli omaggi floreali di Luigino Capezzali. Poi tutti a cena, ammannita con sapienza gastronomica dal qualificato personale del Ristorante "Frate Sole".Nota di solidarietà è stata quella che il ricavato delle offerte per il libro di Franca Fiorucci sarà devoluto all'Associazione Amici "Barbara Micarelli" per l'adozione di un bambino a distanza.

Red.

(foto g. c. Sergio Ceccarani)

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PARLIAMO DI TERREMOTOSabato 17 e domenica 18 ottobre 2015, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, appuntamento in piazza a Santa Maria degli Angeli per par-lare di terremoto.Sono state individuati 450 comuni con lo scopo di promuovere una campagna informativa nazionale sui rischi naturali e antropi-ci che interessano l’Italia.La campagna è promossa e realizzata dal Dipartimento di Prote-zione Civile, INGV, ANPAS, RELUIS, e per il territorio di As-

sisi con la Regione Umbria, il Comune di Assisi e i volon-tari della Protezio-ne Civile collegati alla Misericordia di Palazzo.I visitatori dei vari gazebo potranno ri-tirare gratuitamente materiale informa-tivo e chiedere agli esperti notizie e in-

formazioni inerenti al tema terremoto.Molta attenzione sarà dedicata ai giovani, in particolare agli stu-denti con i quali i soggetti promotori avranno incontri secondo un programma in corso di pubblicazione.L’invito è rivolto a tutti i cittadini, in particolare ai rappresentanti dell’associazionismo e volontariato perché possano partecipare ai propri iscritti il messaggio di informazione che si intende portare all’attenzione.Su questo delicato argomento dove non si finisce mai di imparare è sempre bene ricordare che cosa torni utile fare prima, durante e dopo un evento sismico.Un appuntamento utile, semplice e gratuito che si spera possa ot-tenere consenso.Oltre alla consultazione dei diversi siti telematici dei soggetti pro-ponenti, informazioni locali possono essere richieste al delegato di Protezione Civile della Misericordia sig. Vittorio Aisa – tel. 335.5453853.

VISITE ILLUSTRI ALL’ISTITUTO SERAFICO E AI SANTUARI

FRANCESCANISabato 19 settembre, S.A.R. Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ha visitato l’Istituto Serafico di Assisi per consegnare in dono una speciale bicicletta per bambini disabili denominata “Duetto” in funzione tandem per passeggero e accompagnatore. Il nobile esponente del più antico ordine cavalleresco che la tradizione fa risalire all’imperatore Costantino (313 d.Ch.) era accompagnato dal Principe di Scilla Augusto Ruffo di Calabria e dal Cardinale protodiacono di S.R.C. Roberto Raffaele Martino, rispettivamente Gran Prefetto e Priore dello stesso Ordine.

Pio de Giuli

Giovedì 1 Ottobre alle ore 16,00 (Il Rubino è in corso di stampa) verrà inaugurato il Parcheggio di Porta Nuova realizzato dalla SABA ITALIA. In un comunicato diramato dal sindaco ff arch. Antonio Lunghi sono stati espressi ringraziamenti al già Sindaco Claudio Ricci che si è battuto per la realizzazione di questa infrastruttura, all'assessore Moreno Fortini e all'ing. Stefano Nodessi oltre ai vari tecnici coinvolti nella realizzazione dell'opera.Lunghi ha precisato che sono stati rispettati i tempi previsti e l'opera sarà da subito in funzione e che con detta realizzazione si conclude un lungo percorso iniziato con il Giubileo del 2000 che prevedeva la realizzazione di un sistema di parcheggi stellari che contornassero il nucleo storico della città.Ha aggiunto inoltre che le difficoltà riscontrate dai commercianti di Porta Nuova nel periodo di realizzazione della struttura oggi possono dirsi superate; che l'investimento in denaro della Comunità di Assisi per realizzare queste infrastrutture è stato pressochè nullo, anzi attraverso i cespiti del chek point e dei parcheggi l'Amministrazione beneficia di un introito consistente da utilizzare per i costi legati all'Accoglienza; che nel Bilancio 2015 gli introiti da parcheggi ammontano a circa € 1.200.000; che questo va a merito delle amministrazioni che si sono succedute in questi anni che, anche senza il contributo dello Stato, hanno saputo realizzare opere importanti per la città; che i parcheggi hanno un costo consistente, che li rende poco utilizzati dai residenti del nostro territorio; che sono stati messi in campo tentativi per introdurre sistemi di abbonamento ma i risultati raggiunti non sono stati interessanti e che occorre sicuramente porre attenzione su questo tema coinvolgendo i Gestori che hanno sicuramente esperienze maturate in altre città. Conclude ritenendo che un uso flessibile delle infrastrutture che puntino al massimo utilizzo delle stesse debba essere la strada da percorrere utilizzando, come avviene oggi normalmente nel settore turistico, un sistema di diversificazione delle tariffe in cui siano stabilite con esattezza le regole e facilitazioni accessibili a chi utilizza la struttura."Ho incontrato in questi giorni - sottolinea il sindaco in carica - il nuovo responsabile dell'Area Centro Italia di Enel Fabrizio Iaccarino e abbiamo discusso di mobilità elettrica soprattutto in relazione al Centro Storico di Assisi.Un pulmino elettrico che colleghi i parcheggi stellari di Assisi in un tempo di percorrenza di 30 minuti con un costo ragionevole è sicuramente una soluzione al problema annoso dell'accessibilità del nostro Centro oltre che valorizzare alcune zone di Assisi oggi al di fuori del flusso turistico. Altro aspetto interessante legato a queste infrastrutture potrebbe essere quello di monitoraggio degli arrivi attraverso un sistema di rilevazione delle targhe di ingresso. Fermo restando i problemi di privacy, soffriamo di una carenza storica di dati disponibili per monitorare chi arriva in Assisi necessari per elaborare politiche di marketing turistico adeguato. Ma di questo lascio ai Tecnici del settore le dovute proposte".

INAUGURAZIONE NUOVO PARCHEGGIO DI PORTA NUOVA

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SPAZIO GIOVANI

Alberto MarinoClaudia Gaudenzi

Colosseo: chiuso per scioperoNei giorni scorsi si è alzato un gran polverone riguardo uno sciopero che ha interessato i lavoratori del Colosseo e dei Fori Imperiali che protestavano per il mancato pagamento di alcune indennità previste dal loro contratto. L’11 Settembre i sindacati interessati hanno comunicato l’intenzione di scioperare il 18 Settembre per circa due ore e mezzo ad inizio del turno di lavoro, l’apertura sarebbe stata

ritardata quindi di qualche ora. Questo ritardo ha provocato dei disagi di fronte ai Siti archeologici dove si sono formate code di turisti scocciati per l’attesa. L’accaduto ha sollevato un mare di polemiche tanto che molti esponenti politici, in modo abbastanza univoco, hanno gridato allo scandalo additando i lavoratori in sciopero come fannulloni, nemici della patria e con altri appellativi poco amichevoli, per aver fatto fare una brutta figura all’Italia nel Mondo. Sul fatto è intervenuto direttamente il Governo che con un decreto “lampo” ha modificato la disciplina che regola lo sciopero nei Musei e Siti Archeologici Italiani. Questi servizi sono stati inseriti nella disciplina della legge 146/1990 cioè quella che regola il diritto di sciopero per i lavoratori che operano nei servizi essenziali, come la sanità, l’istruzione ecc…Nella pratica cambieranno alcune cose ovvero i sindacati dei lavoratori di Musei e Siti prima di indire uno sciopero dovranno obbligatoriamente comunicare, con preavviso di minimo 10 giorni, l’intenzione di scioperare alle amministrazioni pubbliche o imprese che regolano il servizio, con indicazione delle modalità e delle motivazioni dell’assemblea. Inoltre sorgerà anche l’obbligo di comunicazione verso un’apposita Authority che potrà sospendere, rinviare o anche precettare i lavoratori interessati allo sciopero in caso di pregiudizio vero il godimento dei diritti essenziali che sono garantiti attraverso quel servizio. Sono anche previste sanzioni in caso di mancato rispetto di queste procedure. Questo provvedimento dovrebbe garantire una maggiore tutela nei confronti dei visitatori che non potranno vedere improvvisamente interrotto il servizio, ma saranno adeguatamente informati di eventuali chiusure o ritardi. Sebbene sia regolato più rigidamente non si è trattato di una eliminazione del diritto di sciopero, come si è detto in questi giorni, diritto che, è bene ricordare, è garantito dalla Costituzione.Tuttavia quello che è parso strano, almeno dal mio punto di vista, è stata la straordinaria irruenza dell’informazione e della politica su questa vicenda che di grave aveva ben poco se paragonata ad esempio ad altri episodi che avvengono nella Capitale. Oggi quindi il diritto del visitatore ad entrare al museo è equiparato per legge a quello alla salute, all’istruzione alla sicurezza ed è questa la novità più grande. E’ curioso però notare su quali attese si intervenga con maggiore sollecitudine: non ricordo la stessa fretta di provvedere alle attese bibliche quando si tratta di fare un esame all’ospedale! E’ indiscutibile che il Turismo rappresenti una risorsa economica indispensabile per il nostro Paese e che usufruire della Cultura sia un diritto, ma tre ore di sciopero potranno mai minare questo diritto o rovinare la nostra immagine più di un Patrimonio artistico, ambientale e storico troppo spesso trascurato se non quando serve come pretesto per raggiungere, forse, altri obiettivi?

Il primo a reagire, subito dopo la pubblica-zione del rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno, è stato Roberto Saviano, il qua-le ha indirizzato una lettera al Premier Matteo Renzi: "Il Sud sta morendo".Il concetto chiave del messaggio (e del rap-porto 2015) è il termine che l'autore di Go-morra ripete in tutta la lunghezza del pam-

phlet: game over.Ma non si parla di videogiochi, bensì di un bel pezzo d'Italia che si sta sgretolando lentamente come la storia ci ha mostrato e illuso, ed ora, ciclicamente riproposto. Una seconda e violentissima que-stione meridio-nale: il lavoro come nel 1977, le nascite come il 1860. Un quadro apoca-littico che non solo vede il livello di cre-scita italiano 2000-2013 ben al di sotto del-la media europea (20.6% contro il 37.3% dell'area Euro a 18), ma che addirittura evidenzia come il Mezzogiorno sia cresciuto la metà rispetto alla Grecia, travolta dalla Crisi (13% contro il 24% degli ellenici e il 53.6% della media delle regioni d'Europa a 28). Emerge un'Italia spaccata in due: emblema ne è la disoccupazione, con la media del 12.7% data dal 9.5% del centro-nord e dal 20.5% del Sud. E, ancora, i posti di lavoro lentamente tramutano risalen-do lo stivale, tanto che nel 2014 nel centro-nord si sono guadagna-ti quasi 90.000 posti, mentre nel meridione il negativo è di 45.000. Quest'ultimo, preoccupante, dato non è altro che la conseguenza di un vero e proprio flusso migratorio che ha visto emigrare defini-tivamente circa 750.000 meridionali, di cui 526.000 tra i 15 e i 34 anni, la metà dei quali laureati. Una fuga di cervelli tutta interna al nostro Paese, che evidenzia anche la qualità delle Università del centro-nord rispetto a quelle del sud (o quantomeno la fidu-cia che ripongono siciliani, calabresi e pugliesi in queste). Crollo delle nascite. Economia immobile. Dati raccapriccianti. Nessuna strategia: di sicuro è qui che si gioca la vera partita del Governo Renzi. Quello che è certo è che tornare ai livelli di 40 anni fa, o addirittura a quelli dell'Unità d'Italia è un campanello d'allarme importante e pericoloso. Un terzo del nostro Paese, una terra ric-ca di tradizioni, cultura e valori come il Mezzogiorno... non può essere abbandonata a sè stessa. Sarebbe come infilarsi uno stivale senza pianta, punta nè tacco.Presa debita nota di quanto sopra viene spontaneo chiedersi se tutto il centro Italia goda ottima salute.Non è un mistero che la nostra Umbria, piccola, bella, cuore verde d'Italia manifesti sintomi di sofferenza anche preoccupanti.Non abbiamo il mare (e non è colpa di nessuno), non abbiamo autostrade, non abbiamo ferrovie veloci e non abbiamo progetti lungimiranti che tengano alti il prestigio dell'economia. Dunque un Umbria che non vorremmo appartenesse al sud ma per consi-derarla vicino al nord la strada da percorrere è senz'altro lunga e tortuosa.

IL SUD STA MORENDO ...e la nostra Umbria?

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Agnese Paparelli

La Comunità come collante e aggregante dell’Identità

Nel mondo globalizzato si può essere in contatto con Roma e New York tanto quanto Londra e il Cairo, al medesimo tempo. Si afferma che <<la globalizzazione ha accorciato le distanze>>, il mondo ci appare sempre più piccolo di quanto potesse sembrare agli occhi dei nostri nonni. Si ha quasi la sensazione di essere “cittadini del

mondo”. Ma questo esaltante “nuovo mondo”, nasconde e cova le sue pericolose uova di basilisco.Bello potersi sentire partecipi con quello che accade sull’altra parte della terra, ma tutto questo affascinante “mondismo” sta ingenerando la “spersonalizzazione identitaria” dell’uomo e della società.Il vedersi “cittadini del mondo” può causare ed anzi causa oggigiorno la perdita dell’orgoglio di sentirsi cittadini, prima di tutto, della propria città e dalla propria nazione.Analizzando le cause primarie della disaffezione per la propria identità, si può trovare come punto tra i principali, la perdita della “Comunità”. Il “senso comunitario” è fondamentale per preservare e trasmettere il sentimento di appartenenza al proprio luogo di nascita. Ma che cosa è questa Comunità? Questo senso Federico Pulcinelli

comunitario? E’ il semplice vivere ed essere partecipi del contesto – città, paese – di origine. Essere presenti nei centri storici della propria realtà cittadina. Passeggiare nelle piazze principali, fermarsi all’ombra delle chiese più rappresentative. Frequentare i bar di queste piazze, o comunque i locali o gli spazi deputati alla vita sociale, per ritrovarsi tra compaesani. Questo è il carattere più diretto, e forse, più comprensibile della Comunità o del senso comunitario. Che è, inoltre, senso storico. Appartenenza ad una storia comune.Quindi la Comunità come “semenza” per l’identità.Nella cara realtà di Santa Maria degli Angeli, la Comunità purtroppo ha intrapreso un percorso di progressiva “dissoluzione”. L’Angelano vive sempre più la periferia o le altre città, invece che il cuore del proprio paese. Ricostruire il senso comunitario deve essere l’imperativo. Pena una sempre maggiore perdita dell’ ”Angelaneità”. Già, ma come?Tramite la creazione di eventi, ricorrenze che possano esaltare e coagulare il vivere comune degli Angelani. Facile a dirsi?Santa Maria degli Angeli ha già un’importante ricorrenza che ogni anno delizia e riscalda il tipico mese freddo di gennaio. Ovvero l’immancabile Piatto di Sant’Antonio. Esso è divenuto una certezza, un appuntamento che ogni anno fa accorrere centinaia e centinaia (ormai migliaia) di persone nel centro di Santa Maria per assistere alla sfilata dei Priori. Tanta la gente che porta appresso i propri amici animali e li fa benedire dall’autorità ecclesiastica convocata per impartire la religiosa protezione proprio ad essi, così come vuole la leggenda del Santo, che degli animali viene fatto Protettore. E poi via, tutti a rifocillarsi al consueto pranzo del Piatto. Il tutto in un incantevole quadro di vita vissuta in guisa comunitaria. Ma questa preziosa festa, purtroppo ci si è accorti che non basta da se a tenere vivo il senso comunitario degli Angelani. Che fare allora? Già adesso si stanno compiendo degli importanti passi per corroborare le radici e le tradizioni della popolazione di Santa Maria. Né un esempio le iniziative di singoli cittadini come la mostra fotografica organizzata dall’Associazione “Sei de j’Angeli se…”. Ma un proposito originale, che potrebbe diventare una pietra miliare per il futuro, è costituito dal tentativo di creare una festa dei “Rioni de j’Angeli”. Come hanno tenuto a spiegare i Priori Serventi 2016 del Piatto di Sant’Antonio, la festa dovrebbe prendere le mosse prima in seno al Piatto, per poi nel tempo avviare una strada autonoma, con l’ausilio di giochi di competizione tra i diversi rioni. Perché la competizione è un punto fondamentale, crea la tensione, amichevole certo, ma comunque una sana “gara al migliore” che fa da “incernieramento” per il sentimento di appartenenza e di partecipazione alla vita della propria città. Un avvenimento che nelle intenzioni vorrebbe proporre una ricostruzione verosimile della vita di Santa Maria in epoca risorgimentale: dai costumi ai giochi, dalle ricette agli antichi mestieri. Così facendo si darebbe anche quel tocco di storicità che da, di cui sopra, il senso storico. Il sentirsi non meramente una comunità presente, ma un continuo filo che lega lo “ieri” all’”oggi”, e l’”oggi” al “domani”: una Comunità storica. In questo modo il “facile a dirsi” si tramuta in “possibile che diventi”.Santa Maria degli Angeli vive in mezzo ad Assisi e a Bastia Umbra e in mezzo a due feste cittadine che creano senso comunitario: il Calendimaggio e il Palio de San Michele. Perché Santa Maria non ne dovrebbe possedere anch’essa una? Riscoprire la Comunità. L’identità del Campanile, l’identità dei piccoli borghi, dei paesi, delle città, anche e soprattutto per ritornare a creare l’identità più grande, che anch’essa rischia di perire sotto gli incessanti colpi della globalizzazione, ciò l’identità nazionale. Partire dal piccolo per riscoprire il grande. Partire dalla Città per ritrovare la Nazione, l’Italia!In fine le parole di un ex deputato della Repubblica, Beppe Niccolai (al secolo Giuseppe), che ebbe a dire in un congresso del suo partito nel 1985, potrebbero fare da finale a questa invocazione alla Comunità e all’Identità: <<… Occorre ritrovarsi, tornare a stare insieme. Tornare ad un modo di vivere che dia senso alla vita. Superare la vacanza della Storia che ci ha portato alla perdita di identità. Tornare Comunità. Tornare "memoria">>.

Festival del Medioevo: non solo pestilenze e invasioni

Oltre dieci secoli di storia, dal 476 al 1492, riprenderanno vita a Gubbio, uno dei borghi medievali più belli della nazione. Cinque giorni (dal 30 settembre al 4 ottobre) in cui si verrà catapultati nell’affascinante e misterioso medioevo grazie ad un fitto programma di appuntamenti culturali, mostre, mercati,

esibizioni, concerti e spettacoli. Il Festival vedrà protagonisti autori, scrittori e giornalisti, nonché illustri medievalisti, anche di spessore internazionale, quali Jean Claude Maire Vigueur, Chiara Frugoni, Franco Cardini, Tullio Gregory, Andreas Steiner, Massimo Montanari, Jacques Dalarun e molti altri. Un Medioevo che verrà raccontato secondo tutte le sue sfaccettature. L’età buia delle pestilenze, delle invasioni che ha affascinato il cinema, i best sellers, le rievocazioni storiche, i giochi di piazza fino ai videogiochi e fantasy di ogni tipo, lascerà il posto al racconto di un’età di mezzo, che ha cambiato il nostro modo di vivere con le sue innovazioni. Fin dal primo approccio con la storia, luoghi comuni e pregiudizi hanno contaminato e distorto la nostra visione di quest’epoca, mal compresa e banalizzata, seppur rappresenti, con i suoi mille anni ed oltre di storia, il fondamento della nostra civiltà. Umberto Eco spiega: “Il Medioevo inventa tutte le cose con cui stiamo ancora facendo i conti, le banche e la cambiale, l’organizzazione del latifondo, la struttura dell’amministrazione e della politica comunale, le lotte di classe e il pauperismo, la diatriba tra Stato e Chiesa, l’università, il terrorismo mistico, il processo indiziario, l’ospedale e il vescovado, persino l’organizzazione turistica”. Il Festival perciò si propone, in questi cinque giorni, di mettere da parte false credenze, superstizioni e tabù con lo scopo di riflettere e capire in prima persona, attraverso gli innumerevoli appuntamenti offerti dall’Associazione culturale Festival del Medioevo e dal Comune di Gubbio, per «scoprire noi stessi e la nostra storia. Per guardarci allo specchio e provare a riconoscerci».

Benvenuto FedericoLa famiglia dei giovani in Redazione cresce. Diamo il benvenuto all'angelano Federico Pulcinelli che con discrezione e passione giornalistica ha chiesto di trovare spazio per raccontare ai lettori del giornale le sue esperienze della vita angelana ed oltre.Un cordiale saluto di benvenuto ed un augurio di buon viaggio.

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AFFETTUOSO ADDIO AD UN CARISSIMO AMICO

Osvaldo Ciammarughi aveva 89 anni. Nato e sempre vissuto a Petrignano divenendone cittadino esemplare.Dopo una brillante carriera militare, ha lavorato al Pastificio Petrini di Bastia fino al suo pensionamento.Uomo di spirito, buontempone, colto e affettuosamente legato alla storia e alle tradizioni di Assisi e particolarmente di Petrignano. La simpatia e l' apprezzamento della comunità parrocchiale sono state testimoniate da una gran folla venuta a tributargli l'ultimo saluto nella Chiesa di Petrignano, assistendo alla Messa funebre celebrata dal Parroco Don Franco che gli ha tributato un ricordo fatto di belle parole.

Carissimo Osvaldo;ti devo dire innanzitutto che non riesco ad adattarmi all’idea della tua morte.Avendo potuto apprezzare la tua straordinaria energia interiore, mi ero convinto, stupidamente, (chioseresti tu) che tu avessi una particolare immunità rispetto ai mali di questo mondo. Credevo, insomma, che avresti continuato per molti anni a scrivere madrigali per gli amici e i conoscenti scomparsi.In questo momento sono molte le cose che mi piace ricordare di te: il tuo fluente parlare, e il tuo grande sapere (che tutti certamente riconoscevano), così come la tua arguta vena ironica e soprattutto il tuo spessore culturale che faceva di te un vero riferimento intellettuale. Ma non dimentico neppure quel bellissimo rapporto, fatto di tensione positiva e di stima sincera, che negli anni eri riuscito a stabilire, a costo di limare le non poche asperità del tuo carattere, con qualsiasi persona con cui ti intrattenevi a parlare. Nelle discussioni sulla politica e sulle vicende socio economiche dei giorni nostri, ti divertivi a riferire le battute di Totò, Edoardo de Filippo e soprattutto dei poeti Romani Trilussa e Gioacchino Belli di cui, con l’aperto sorriso sulle labbra, ti piaceva ripetere sonetti e poesie. Ti piaceva soprattutto ripetere a memoria brani di Giovannino Guareschi, mitico ideatore dei personaggi Don Camillo e Peppone, scritti sul giornale umoristico “Candido” di cui ti vantavi di conservare tutte le copie dal 1945 al 1957. Ti ricordi le divertenti discussioni per le nostre divergenze politiche! Una volta, per bonaria provocazione, ti chiesi per chi ritenevi che si dovesse votare e tu mi rispondesti (lo ricordo come se fosse ora) :Quanto al voto, mi spiace deluderti: ho votato già 15 giorni fa ed essendo un coglione ho votato nella sola maniera possibile per un coglione” Permettimi infine di muoverti un appunto, sul filo di quell’ironia che non è mai mancata nelle nostre corrispondenze. A me pare però che il modo con cui hai scelto di uscire di scena (senza informare nessuno del tuo impietoso destino, decidendo di affrontare da solo l’estremo passo) sia stato invece tipicamente romantico, se non addirittura “eroico”. Pure il tuo triste tramonto contribuisce allora a dimostrare come le etichette che ci diamo, o che ci danno, nel corso della nostra vita servano più che altro a essere contraddette, specie in quei momenti difficili che il destino non manca mai di riservarci. Quando, raramente in verità, il discorso dei nostri colloqui finiva sulla morte, tiravi fuori dalla bocca la poesia “A livella” di Totò. Si perché non amavi per niente le ingiustizie e le disparità tra ricchi e poveri, tra potenti e deboli. Non a caso eri dotato di profonda Fede cattolica e alimentato dalla dottrina sociale della Chiesa.Hai taciuto sulla tua malattia ma hai vinto tu, hai fornito prova di grande generosità non facendo preoccupare nessuno. Per tutto ciò puoi ben comprendere come la notizia della tua scomparsa abbia suscitato in me incredulità e sconforto, ma anche rammarico e disappunto per vedere dissolto in un solo istante quel grande patrimonio di cultura e di “affetti” e di viva simpatia che ti eri costruito in tanti anni nella tua Petrignano. Sentimenti di affettuosa vicinanza e di profondo cordoglio giungano a tua moglie, alle tutte amatissime figlie, a tutti i tuoi cari congiunti.Ciao, caro Osvaldo, non ti dimenticherò e sono certo che non ti dimenticheranno coloro che ti hanno conosciuto e stimato come probo cittadino di Petrignano.

Alessandro Cianetti

OLIMATE CAMPUS PRESSO IL CONVITTO NAZIONALE

Provenienti da diverse scuole dell’Umbria sono giunti al Convitto Nazionale “Principe di Napoli” 64 studenti rigorosamente selezionati per allenarsi nelle discipline della matematica olimpionica per partecipare alla manifestazione internazionale ideata dalla Romania nel 1959 e patrocinata da importanti organismi tra cui l’UMI (acronimo della Unione Matematica Italiana sorta a Bologna nel 1922). Da questa fucina di aspiranti piccoli geni potranno emergere degni emuli dell’attuale testimonial il ricercatore australiano di origine cinese Terence Chi-Shen Tao (Adelaide 1975) pluridecorato nelle precedenti olimpiadi.

DEVOZIONE MARIANA MOLTO PARTECIPATA

Accogliendo l’esortazione del Parroco di San Rufino don Cesare Provenzi la comunità dei fedeli della Parrocchia ha partecipato, martedì 8 settembre, alla celebrazione della Natività di Maria Vergine che coincide localmente con la Festa della Madonna di Porta Perlici. Dopo la recita del santo Rosario e la celebrazione eucaristica nella Chiesa di santa Caterina i fedeli hanno percorso in processione i vicoli della zona alta della città intonando i canti della devozione mariana ancora molto sentita e partecipata. Al termine in un clima di autentica fraternità è stata consumata una cena allestita presso le Fonti dell’Anfiteatro Romano, uno dei punti preferiti di aggregazione sociale dell’intera comunità.

PERCORSO VERDE... abbandonato!

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Il giorno 22 maggio 2015 è tornato alla casa del Padre Genesio Lollini.Si è addormentato tra le braccia del Signore e si è avviato per i

sentieri della speran-za cristiana per rac-cogliere i doni della sua laboriosa vita spesa nella vigna del Signore per il lavo-ro, per la famiglia e per tutti coloro che lo amavano.Lo piangono con immutato amore la moglie Maria, i figli Giuliana e Lamberto con il genero Piero, la nuora Patrizia, i nipoti Michele, Si-mona, Ilaria e Agne-se.La Redazione de Il Rubino interpre-tando i sentimenti dell'intera comunità assisana rivolge le più sentite condo-glianze alla famiglia tutta.

Nel trigesimo della tragica e prematura scomparsa (1.2.1964 - 24.8.2015) di Stefano Tortoioli la nostra Redazione formula alla signora Stefania, ai figli Marta, Alessia e Federico le più sentite condoglianze e lascia spazio ad un caro amico di Stefano che vuol ricordarlo così: "Ciao Stefano,te ne sei andato all'improvviso, ci hai lasciati increduli e con il fiato sospeso.Io e te ci siamo conosciuti mol-tissimi anni fa; è stata la Juven-tus, la nostra squadra del cuore, a farci incontrare. Erano i tempi dello Juventus Club 'Due Stelle' di Santa Ma-ria degli Angeli, ora sostituito dal Club di Rivotorto.Essere responsabile del prece-dente Club mi richiedeva dedi-zione e impegno, ma ero ripa-gato dalla presenza di persone brave come te. Era sempre un piacere venirti a trovare; l'ulti-ma volta che ci siamo visti era nel tuo negozio di Petrignano e mi mostrasti con orgoglio la foto di tuo figlio Filippo con la maglia della Juventus.Nelle nostre chiacchierate non mancavi mai di ricordarmi questa frase: 'tu, Renato, per me rimani sempre il mio presidente'.Inoltre ci legava anche il fatto della tua professione; pensandoci bene la mia famiglia era tua cliente con ben quattro generazioni: mia mamma, io e mia moglie, i miei figli e il mio nipotino di quasi tre anni, oltre ad altri parenti.Tutto questo ha una spiegazione logica: eri competente, affidabile e umano, in particolare una persona unica, che ispirava subito la massima fiducia; pertanto chi si rivolgeva a te una prima volta non tornava più indietro.Ora hai lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi, specialmente nei tuoi familiari, ma sono certo che dal cielo non farai mancare loro la tua protezione.La tua permanenza terrena è stata un percorso da portare ad esempio ed ora, riferendoci al calcio, meriti una 'standing ova-tion' piena di applausi, perché tu Stefano sei stato veramente un campione di vita.Grazie Stefano per averti conosciuto e per la tua amicizia.

Il tuo Presidente Renato Brunelli"

Sabato 12 settembre la professoressa Cristina Ascani Falcinelli, che per lunghi anni è stata docente e vice Preside del Liceo Classico di Assisi, amata e stimata da colleghi ed alunni, dopo lunga malattia ha lasciato per sempre i suoi familiari ai quali vanno le più sentite condoglianze della redazione de Il Rubino.Lunedì 14 è stato celebrato il funerale nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, rimpianta da tutta la comunità e dal mondo della scuola.

Vasto e generalizzato cordoglio ha suscitato la notizia della morte di Claudia Pagliochini che ha concluso la sua sofferta esistenza terrena lasciando un vuoto pesante nella comunità cittadina che ne ricorda con mestizia il suo incedere incessante nella quotidiana ricerca di rapporto umano come le veniva ispirato dalla sua sensibilità tutta particolare. Lascia nel dolore l’unica figlia FLAVIA, stimata collega in giornalismo, alla quale anche dalla redazione di questa pagina vengono indirizzate le più sentite condoglianze.

LUTTI

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Nel pomeriggio di domenica 13 settembre, si sono svolti presso la Pro loco di Petrignano due significativi eventi:1) La presentazione del busto bronzeo raffigurante Vittorio Trancanelli (opera del noto Leonello) realizzato per iniziativa della locale e più precisamente grazie alla appassionata azione del suo Presidente Dr Dante Siena. Il Busto di Vittorio Trancanelli sarà collocato avanti la targa che ne ricorda l'intitolazione alla Scuola dell'infanzia a lui dedicata.2) Un bel tuffo nella storia della Scuola Infanzia di Petrignano nella ricorrenza del suo trentacinquesimo anniversario. La Signora Marida Freddi, a nome del corpo docente, ha mostrato un bel documentario fotografico a partire dall'antico Asilo Maria Immacolata e fino ai giorni nostri. Il documentario è la testimonianza dell'elevata qualità dell'insegnamento , di un esemplare modello di osservazione, valutazione e monitoraggio della ultradecennale attività didattica. L'insegnante Marida ha ringraziato Aulo Piccardi e la sua signora per la loro attiva partecipazione alla produzione del documentario.Al Presidente della Pro Loco dr. Dante Siena e alla signora Marida esprimo felicitazioni e complimenti per aver regalato alla comunità di Petrignano un bellissimo pomeriggio.UNA NOTA BIOGRAFICA DI VITTORIO TRANCANELLI PER CHI NON LO AVESSE CONOSCIUTO (TRATTA DALLE MIE CONOSCENZE E DA CATHOPEDIA)Vittorio, figlio di Saverio Trancanelli e Caterina Sedeucic, nasce a Spello, dove la famiglia si era rifugiata a causa della guerra, il 26 aprile 1944.Al termine della guerra, la famiglia si trasferisce a Petrignano d'Assisi (Perugia), dove Vittorio vive fino al matrimonio. Compie i suoi studi sino alla maturità ad Assisi presso il Liceo Classico "Sesto Properzio" e poi si laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Perugia, divenendo un brillante medico chirurgo.A 21 anni si fidanza con Lia Sabatini, si sposano il 18 ottobre 1970 e vanno a vivere a Perugia.Ha lavorato come medico chirurgo all'Ospedale Silvestrini di Perugia, vivendo la sua fede nella quotidianità della vita. Un giorno, mentre si avvicinava l'estate, i colleghi parlavano delle vacanze, affermando: "Quest'anno devo mettere una vela in più sulla barca.", "Io invece voglio cambiare località.", "Io voglio comprare un motoscafo." Vittorio operava ed ascoltava, poi disse: "Ragazzi, domani non vengo in ospedale, non mettetemi malati in lista per operarli". "Vitto'... che devi fare?". Vittorio risponde: "Vado dal giudice". "Dal giudice? A fare che?". "Vado a prendere un altro bambino in affido.". In sala operatoria si fa silenzio. Vittorio alza la testa e dice "Io e mia moglie ci divertiamo così, non vi preoccupate ragazzi!". Nel 1976, un mese prima della nascita di Diego, unico figlio naturale, Vittorio si ammala gravemente. Da una colite ulcerosa trasformatasi in peritonite gravissima uscì vivo per puro miracolo di Dio. Da quell'operazione rimase segnato per la vita, portando una ileostomia fino alla fine, sopportando disagio e dolore che confidava solo alla moglie. Adottò i primi due figli adottivi, cui ne seguiranno altri e altri in affido, alcuni dei quali disabili, accoglie in casa famiglie e persone, in particolare bambini e donne in gravi difficoltà.« Accogliere Dio, quel Dio che scopriamo proprio nella comunione con gli altri fratelli, nella logica del quotidiano, nella dimensione cristiana del vivere quotidiano, possibile a tutti.»Nel lavoroCon questo stile di vita nel quotidiano Vittorio vive anche il suo lavoro. Diventa specialista di endoscopia digestiva e gastroenterologica e consegue l'idoneità a primario di Chirurgia generale. Lavora, spesso, al di là delle sue forze trascurando persino la cura del suo corpo.Un giorno, a fine turno, ha un rapido scambio di vedute con il primario anestesista. Vittorio non vuole rimandare in camera una donna che aspettava il momento di essere operata sin dal mattino. Il primario si rifiuta dicendo: "Il primario sono io e decido io, se non la smetti non addormenterò più i tuoi pazienti e opererai solo le urgenze". Vittorio lo guarda negli occhi e risponde: "Io non temo lei, ma temo il Signore Dio mio e Dio tuo", e se ne va' via. Il giorno dopo l'anestesista lo cerca per scusarsi, affermando che era stato un egoista.

UN BEL POMERIGGIO DOMENICALE A PETRIGNANO

La morte e i funeraliPerugia (Cenerente), Chiesa di Santa Maria Maddalena, Tomba del Servo di DioNel 1998, Vittorio si ammala di nuovo e dopo tre mesi muore, il 24 giugno. Poco prima della morte vuole tutti i figli attorno a sé, e alla moglie dice: "Per questo motivo valeva la pena di vivere, non per diventare qualcuno, fare carriera e soldi."«Un santo laico del nostro tempo”, uno di quelli senza aureola, che sanno però insegnare un modo diverso di vivere e di affrontare il nuovo millennio, e cioè la civiltà dell'amore.»Il 22 giugno 2006, la Santa Sede ha concesso il Nulla Osta per l'apertura della causa di beatificazione, che ha come postulatore il dottor Enrico Solinas del Tribunale ecclesiastico regionale umbro.SepolturaInizialmente sepolto nel cimitero di Cenerente, frazione di Perugia, nel febbraio 2013 le sue spoglie sono state traslate nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena nello stesso paese, alla presenza dei familiari, dell'arcivescovo Gualtiero Bassetti.

TRA STELLE E POESIALa Pro Loco di Viole non demorde. La sua attività non conosce pausa.Il presidente Ivano Bocchini e il suo volitivo direttivo non perde occasione per animare la splendida frazione di Viole di Assisi.Si succedono, a ritmo serrato, manifestazioni a manifestazioni. L'ultimo appuntamento con la sua gente è stato la 2° edizione “Tra stelle e Poesia”.Sul Sagrato della Chiesa di San Vitale il giorno 13 settembre 2105, alle 19 l'insieme vocale “Commedia Harmonica”, (fiore

all'occhiello di Assisi) diretta dallo straordinario mastrocantore Umberto Rinaldi con alla chitarra e al pianforte il Maestro Emiliano Piermatti, ha deliziato il pubblico presente.E' stata una serata molto emozionante seguita con grande partecipazione da parte del numeroso pubblico che si è fatto letteralmente trasportare dall'eccellente coro della Commedia Harmonica (espressione artistica d'indubbio fascino del bel canto) e dalle belle introduzioni del compentente Mastrocantore, accompagnati dal pianista Emiliano Piermatti. Per la verità il programma musicale si è srotolato con le canzoni di Cesare Andrea Bixio: “Parlami d'amore Mariù”, “La canzone dell'amore”, “Portami tante rose”, “Vivere”, “La mia Canzone al vento”, “Mamma”; dei Beatles: “Michelle”, “Yesterday”, “Here, there and every where”, “Hei, Jude”, “Let it be”, “Imagine”. Le originali esecuzioni hanno riscosso scroscianti applausi del pubblico, visibilmente coinvolto dalla performance artistica.Poi la serata è proseguita nel locale della Pro Loco, interamente ristrutturato di recente con una eccellente cena, ammannita con spirito di servizio e trasporto dalle donne della Pro Loco.Peraltro la serata della Pro Loco ha avuto una eccezionale finalità di beneficenza. L'incontro della bella musica e del bel canto, nonchè dell'amicale conviviale, hanno contribuito alla raccolta di fondi per il restauro dell'antico organo parrocchiale di San Vitale.

Giovanni Zavarella

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IL 150° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE

DEL CIRCOLO DEL SUBASIOIl Circolo del Subasio ha festeggiato i 150 di vita con la restituzione alla vista di Ponte Grande.Il 13 settembre 2015, alla presenza dell' arch. Antonio Lun-ghi e di oltre 250 persone, proprio sul Ponte Grande, è stata

tenuta la cerimonia celebrativa.Ponte sconosciuto a tanti e da decine di anni coperto da erbe infestanti e piante che poco a poco avrebbero deteriorato la costruzione dai conci bellissimi arricchita da cornicioni orna-mentali ormai impossibile da rinvenire.Il presidente avv. Gino Co-stanzi (nella foto) ha illustrato il restauro di Ponte Grande di-stribuendo un quaderno con la

storia redatta dal prof. Francesco Santucci e con le foto del Ponte prima e dopo i lavori.Il Sindaco a nome della Città ha avuto parole di elogio per la brillante idea del Circolo del Subasio, di cui ha ricordato i tanti momenti culturali che offre, indicando ai presenti il servizio reso e sperando che altre Associazioni possano a loro volta offrire lavori e momenti simili.Il presidente, visibilmente soddisfatto, ha concluso il suo in-tervento con BENTORNATO Ponte Grande ed EVVIVA al Circolo del Subasio.

SECONDO PELLEGRINAGGIO REGIONALE DEI CARABINIERI

Domenica 20 settembre si è svolto presso i santuari francescani di Assisi e Santa Maria degli Angeli il secondo pellegrinaggio regionale dell’Arma dei Carabinieri rappresentati ad alto livello dal Comandante Generale Tullio Del Sette ( Bevagna, 1953) e dai Comandanti della Regione Umbra e dei coesistenti Reparti Territoriali. Per i circa 600 partecipanti – compresi numerosi familiari - ha assicurato la celebrazione religiosa l’Ordinario Militare d’Italia mons.Santo Marcianò.

Pio de Giuli

GLI AMICI DELLA MONTAGNA ALLA ANTICA REPUBBLICA di COSPAIA

Domenica 27 settembre gli escursionisti del gruppo assisiate hanno raggiunto il territorio dell’antica Repubblica di Cospaia (indipendente dal 1441 al 1826 fedele al suo motto dal tono anarchico “Perpetua et firma libertas”) per percorrere i 14 chilometri del “sentiero del contrabbandiere” tracciato tra le cime di Monte Garrole (658 m.) e Poggio Sportino (861 m.) da cui si scorge il panorama suggestivo dell’Alpe della Luna. L’itinerario ha poi condotto i partecipanti lungo il corso del torrente Vertola costeggiato da una serie di cascate e cascatelle prima di inabissarsi in un orrido impossibile da valicare. Cinque ore di cammino, soste comprese, hanno collaudato la resistenza degli Amici della Montagna, sempre alla ricerca di luoghi ricchi di storia e di tradizione.

Pio de Giuli

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Dalla Pro Loco RivotortoPROFUGHI COLLOCATI IN UNA

STRUTTURA RICETTIVA DI RIVOTORTOAggiornamento sulla situazione attuale

Arrivati a Rivotorto in Aprile, collocati dalla Prefettura in una struttura ricettiva al momento libera, i 28 ragazzi profughi arrivati dallo Zambia e dall'Africa Sud sahariana, non hanno dato alcun problema di convivenza, anche se inizialmente da parte dei nostri cittadini ci fosse stata qualche perplessità. Tramite varie apposite convenzioni stipulate dalla Cooperativa che li gestisce con il Comune di Assisi prima, ed ora con quella di Trevi e Bevagna, i ragazzi sono impegnati per alcuni giorni della settimana in lavori di manutenzione di strade, giardini, parchi... Il loro desiderio era ed è quello di raggiungere i paesi del Nord Europa e quattro di essi hanno ottenuto il permesso. Di recente ne sono arrivati altri 5 che hanno lo stesso desiderio ma i tempi per ottenere il permesso non sono definiti poiché provengono da paesi che non sono attualmente in guerra, la loro situazione non gli consente agevolmente di ottenere asilo politico. Al momento si prestano a svolgere anche lavori manuali presso aziende private, come la vendemmia, sempre a seguito di accordi con la cooperativa che li gestisce. Volontariamente e nei momenti liberi, frequentano l'area e il Circolo della Pro Loco e si prestano per piccoli lavori di manutenzione; un panino, un gelato, una bibita insieme creano un positivo approccio con i giovani e adulti. Più volte ci hanno invitato a cena da loro per festeggiare le loro ricorrenze religiose o altro. Lo stare insieme e il dialogare permette almeno un rapporto di positiva convivenza. Attualmente sono in 29, in futuro si vedrà.

NELLA RASSEGNA... LARGO AI GIOVANI: ANCHE LA FESTA PER I NEOLAUREATILa Pro Loco seppur valorizza gli Antichi Sapori, le usanze e le tradizioni di una volta, tuttavia non è legata al passato con assurda nostalgia, ma guarda al futuro ed è protesa verso un avvenire di speranza soprattutto per le giovani generazioni. Nell'organizzazione della Rassegna infatti grande spazio è riservato ai ragazzi ed ai giovani: tutto il servizio ai tavoli, al settore dolci, al pub è in gran parte quello ai bar è svolto dai giovani. Il loro contributo è prezioso: oltre a svolgere volontariamente un servizio pesante e indispensabile alla riuscita della Rassegna, i giovani portano una ventata di freschezza, di spensieratezza, di gioia di vivere! I nostri ospiti ci fanno i complimenti e restano meravigliati dal

coinvolgimento di tanta gioventù. Noi adulti ci auguriamo che l'esperienza di lavorare fianco a fianco due o tre generazioni, porti buoni frutti per il futuro. A testimoniare l'attenzione verso i giovani è anche la festa che la Pro loco riserva a quelli che hanno conseguito la laurea nell'anno in corso: durante la Rassegna di quest'anno, la sera del 17 Agosto, ben otto sono stati i giovani di Rivotorto festeggiati per la laurea: BUSTI FRANCESCO, GAIA CIAMBRUSCO PROIETTI, BECCHETTI CELESTE, MARTA VOLPI, TANCI MATTIA, MARCO CAPOLUNGHI, MARTA BASTIANINI. Nel saluto a loro rivolto dal Presidente Luca Tanci, le felicitazioni e anche l'augurio per il futuro: “… conseguendo la laurea avete dimostrato serietà, impegno e determinazione, valori che vi auguro di cuore, vi permettano di entrare quanto prima con successo nel mondo del lavoro!” Nel consegnare gli omaggi a ciascuno, la Vice Presidente Maria Belardoni ha auspicato che questa laurea conseguita, oltre ad essere una grande “ricchezza personale” ed una soddisfazione per la famiglia, possa essere anche un arricchimento per tutta la comunità di Rivotorto. La dottoressa Marina Rosati, giornalista del Corriere dell'Umbria brillante conduttrice della serata, ha fatto notare al numeroso pubblico presente come Rivotorto, con ben otto neolaureati, debba essere davvero fiera e orgogliosa! Per tutti una bella serata piena di gioia e di speranza: Rivotorto è veramente fiera ed orgogliosa di queste nuove “eccellenze” in erba!

A proposito di “eccellenze” …“SPICCA IL VOLO” DA RIVOTORTO A MILANO CAROLINA CRUCIANI

Questa nostra amatissima ragazza, figlia di ALBERTO e CARLA DOMINICI, Maestra della Scuola di Danza SCARPETTE ROSA, che da anni opera con successo a Rivotorto, inizierà il 5 Otto-bre p.v. a Milano il Corso di formazione presso la compagnia di danza-teatro I KATAKLO'.E' questo un gruppo di atleti a livello olimpionico che, dal connu-bio di sport e danza, danno origine ad una Compagnia di Danza-teatro che opera a livello nazionale ed internazionale.La nostra Carolina, oggi ventenne, dopo 12 anni di carriera ago-

nistica di ginnastica ritmica presso la GYMNICA di Bastia con l'in-segnante Vittoria Floria Aniello, ha raggiunto un livello di preparazio-ne tale da padroneggiare la tecnica del gesto ed il linguaggio corporeo in tutte le sue forme. Notevoli sono stati già in questi anni i successi raggiunti: bronzo, ai Campionati di serie B, 4° posto al Campionato na-zionale di squadra, 3° al Campiona-to italiano di specialità in coppia.... Carolina, una atleta modello che ci piace presentarla con le parole del-la sua insegnante che in questi anni ha seguito la sua crescita umana e professionale: “ sempre puntuale negli allenamenti, pronta ad im-parare superando con tenacia ogni

difficoltà... modesta come poche, sempre disponibile ad aiutare le compagne, amata e stimata, forte e sicura di sé, bella come il sole!” Come non essere orgogliosi di una simile ragazza, che con sacrificio, determinazione e umiltà ha saputo raggiungere tali ri-sultati? La Pro loco e tutta Rivotorto esulta e si congratula con i genitori e l'insegnante per aver così ben guidato questa ragazza a spendere nel migliore dei modi il suo innato talento! A Carolina che sta volando a Milano con la leggiadria di una farfalla e l'au-dacia di un'aquila, un grande in bocca al lupo per tanti meritati successi!

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Ancora sulla 28° rassegna degli Antichi Sapori CHE STRANO!... ALL'INGRESSO DELLA RASSEGNA …

UN POLLAIO ?!Sì, avete capito proprio bene, entrando nella zona degli stands della Rassegna di Rivotorto era allestito a cura della Pro Loco un vero POLLAIO: stalletto fatto con tavole di legno, vecchia rete metallica intorno, in terra pagliericcio, ceste, canestri e vecchie scodelle per acqua e becchime. A far bella mostra di sé all'interno la chioccia sotto il crino con i pulcini intorno e bellissimi esemplari di galli e galline dai colori smaglianti oggi inconsueti. Una vera attrazione per grandi e piccini. Molti bambini mai avevano visto una chioccia con i pulcini o un gallo e una gallina veri! Ma oltre a questo, quale lo scopo di questa mostra a dir poco... strana? La Pro Loco infatti ha condiviso un progetto della MIGNINI E PETRINI, la nota industria che opera da anni con successo a Petrignano di Assisi e che ci ha fornito

galli e galline per la mostra. La suddetta Ditta infatti, oltre a confezionare alimenti per animali, sta sviluppando un interessante

Progetto di recupero e allevamento delle razze di polli di una volta, quelli che razzolavano liberi nelle aie dei contadini delle nostre zone. Erano quelle razze a lento accrescimento a dare quelle carni toste e saporite oggi quasi scomparse e che sono solo un ricordo... un antico sapore!“ALLEVARE COME UNA VOLTA” E' questo è il nome del Progetto della Mignini che è risultato particolarmente consono alle finalità degli Antichi Sapori che si propongono di mantenere vive o recuperare le belle tradizioni di una volta: la ditta infatti fornisce a chi li richiede i pulcini di queste razze autoctone e allevandoli come una volta si potrà tornare a gustare l' antico sapore dei polli ruspanti. La Pro loco si sta impegnando per allevare questi polli speciali in modo da

proporre, alla prossima edizione degli Antichi Sapori, quelle carni gustose e saporite!

INAUGURATO IL PERCORSO VERDE SUL TESCIODue settimane fa è stato inaugurato il primo tratto del percorso verde sul torrente Tescio. A darne notizia è un comunicato del sin-daco di Assisi ff arch. Antonio Lunghi che sottolinea l'accresciuta richiesta e sensibilità dei cittadini nei confronti della salvaguardia del nostro territorio legato anche a questa cultura del benessere fisico della persona.Realizzare infrastrutture viarie non accessibili alle auto è quindi una esigenza sentita da gran parte della nostra gente. Esiste poi una ri-chesta crescente di "turismo del cam-mino" che non è originato solamente da motivazioni di carattere spirituale ma anche di amore e passione per la natura e per l'attività fisica che impo-ne tale esercizio.A queste istanze dobbiamo dare delle risposte in maniera articolata a parti-re dalle scarse risorse oggi diponibili ma utilizzando altre fonti di finanzia-mento.In cantiere ci sono due progetti che verranno alla luce nei prossimi mesi e precisamente completamento del Percorso sul Tescio fino al Pon-te di Bastia Umbra; realizzazione del tratto di pista ciclabile che va dalla stazione di Santa Maria degli Angeli al Santuario di Rivotorto, realizzato dal Consorzio di Bonifica, e che fa parte della Pista Ciclabile Assisi-Spoleto-Norcia;Parallelamente stiamo costruendo un percorso per definire

dei progetti di ampio respiro che vedano la compartecipazione di altri Comuni, legati alla programmazione del PSR 2015-2020 che vedrà luce nei prossimi mesi.Ci siamo incontrati con il Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ed il Sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, ed il presidente del GAL Media valle del Tevere, Walter Trivellizi, per definire un protocollo tra le tre città al fine di realizzare un progetto di percor-

so pedonale e ciclabile che colleghi Perugia con Assisi utilizzando la viabilità pedonale esistente. Il progetto dovrebbe essere presen-tato alla prossima uscita dei Bandi del PSR sullo sviluppo rurale gesti-to dal GAL che si occupa specifica-tamente di rapporti tra mondo rurale e turismo sostenibile. In quella sede ho riferito anche di un altro progetto che si era ipotizzato, quello di rea-lizzare un percorso che costeggia le rive del Chiascio, partendo da Val-fabbrica fino al confluire sul fiume Tevere e che è anche esso facilmen-te realizzabile e di sicuro interesse naturalistico.Inoltre ci siamo incontrati con il

Sindaco di Valfabbrica, Roberta Di Simone, e lo faremo a bre-ve con quello di Gubbio, Filippo Stirati, per parlare del percorso Francescano su cui occorre sicuramente intervenire con opere di manutenzione e di valorizzazione.

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di BastiaSERVIZI A CURA DI ADRIANO CIOCI

Capodistria (Slovenia)A MARCO BALZANO IL “ROMANZO ITALIANO PER IL MONDO”

Davanti ai libri di Roberto Tiraboschi e Giovanni Ricciardi. A Francesca Del Rosso il Premio “Claudia Malizia”. L’edizione 2016 si terrà a Losanna (Svizzera)

CAPODISTRIA - La sala eventi “San Francesco d’Assisi” di Capodistria (Slovenia), gremita di pubblico, ha fatto da cornice alla cerimonia finale della XVIII edizione del Premio Letterario Fenice-Europa, ideato da Rizia Guarnieri. La vittoria di Marco Balzano, autore del romanzo L’ultimo arrivato (Sellerio), che ha totalizzato 226 preferenze, davanti a Roberto Tiraboschi con La pietra per gli occhi (Edizioni e/o), 192 voti, e Giovanni Ricciardi con Il dono delle lacrime (Fazi), 59 voti, è stato uno dei momenti esaltanti della serata. I tre premi sono stati consegnati da Fulvio

Richter, presidente della Comunità Autogestita della Nazionali-tà Italiana di Capodistria, Peter Bolcic, vice sindaco del Comune di Capodistria, Linda Rotter, vice presidente della Comunità Au-togestita Costiera della Nazionalità Italiana. Il premio al super-

vincitore è stato consegnato da Mario Steffè, presidente della Comunità degli Italiani “San-torio Santorio” di Capodistria, che ha sottolineato come la manifestazione letteraria ab-bia colto diversi obiettivi, tra cui lo sforzo di valorizzare la lingua italiana, il consolida-mento dei rapporti con i no-stri connazionali che vivono all’estero e la sensibilizzazio-ne delle giovani generazioni

alla lettura. Erano presenti Iva Palmeri, Console Generale d’Italia a Capodistria e Marco Gregoric dell’Unione Italiana di Fiume.Le schede dei tre romanzi sono state rese note da Claudio Toscani, componente della giuria tecnica.Durante il corso della serata, è stato effettuato un collegamento

Gli scrittori vincitori

Il supervincitore Marco Balzano

skype con la giuria popolare di stanza nella base italo-francese Concordia in Antartide.Nel corso della manifestazione Carlo Rosignoli ha consegnato il Premio Speciale alla Carriera a Giacomo Scotti, particolarmente distintosi nel campo della letteratura.Al dibattito sono intervenuti Luciano Sonno, in rappre-sentanza dell’Arulef (Asso-ciazione Regionale Umbra Lavoratori Emigrati e Fami-glie) di Losanna, Marie Paule Triay, referente dell’Asso-ciazione Europe Echanges di Bois Guillaume (Rouen), Luca Biancardi e Daniele Ru-iti, delle giurie italiane.

Emozionante è stato il momento dedicato alla sezione “Claudia Malizia”, vinta da Francesca Del Rosso, con il romanzo Wondy (Rizzoli), e presentata da Lia Viola Catalano e Rizia Guarnieri, coordinatrice della sezione stessa. Questa XVIII edizione, svoltasi a Capodistria - prima uscita all’estero per i volontari dell’Associazione Culturale “Bastia Um-bra: città d’Europa” - si è rivelata ricca di spunti positivi, soprat-tutto sul fronte della partecipazione: in sala, infatti, era presente un foltissimo gruppo di lettori popolari provenienti dall’Umbria (almeno un centinaio), oltre a rappresentanti della Francia, della Svizzera, della Croazia e della Slovenia. Con la prossima edizione (3 settembre 2016) si varcheranno nuovamente i confini regionali e nazionali per raggiungere la Svizzera, come ha annunciato Lu-ciano Sonno, referente Arulef di Losanna. (Foto di Laviano Falaschi)

La vincitrice della Sezione Malizia

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UmbriafiereMODELLISMO FERROVIARIO A BASTIA

“La Terra dei Mercanti”, rassegna sul vintage, modernariato, antichità, collezionismo, fumetti, mobili, giocattoli, abbigliamento ed altro, si è svolta a Umbriafiere il 19 e 20 settembre con grande afflusso di pubblico. Particolarmente interessante è stata la sezione riservata al modellismo ferroviario, protagonista per lo

più l’Associazione Ferromodellisti Perugia. Sono stati esposti numerosi plastici, opera dei soci del sodalizio. L'Associazione è nata per iniziativa di cinque amici nel febbraio 2002, allo scopo di divulgare la passione per il mondo dei treni in miniatura. Attualmente il numero dei soci è di 25 e nel corso degli anni sono state realizzate molte iniziative, quali mostre, corsi per le scuole medie inferiori, seminari, ricerche storiche su ferrovie umbre smantellate, costruzione del plastico sociale, borse scambio. L'A.F.P. ha recentemente aperto una nuova sede operativa a

ROTARY CLUB PRO STRUTTURA COMPLESSA DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA

Sabato 12 settembre presso il Cinema Esperia di Bastia Umbra si è svolto, per iniziativa del locale Rotary Club “main sponsor” dell’evento”, uno spettacolo di solidarietà finalizzato alla raccolta fondi in favore della struttura complessa di Radioterapia Oncologica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia egregiamente diretto dalla concittadina Cynthia ARISTEI, presente all’evento anche in veste di Presidente della ARONC ( acronimo di “Amici della radioterapia oncologica”) Onlus sorta per sostenere, con borse di studio e assegni di ricerca, la formazione di specialisti in un ambito di importanza strategica nella lotta al tumore. Alta precisione, bassa tossicità e buona tollerabilità sono infatti le caratteristiche dei confortanti risultati ottenuti dal centro perugino di comprovata eccellenza apprezzati anche in ambito internazionale. Nel corso della serata il Presidente del Club Rotary Giulio Franceschini ha ricordato il padre della dottoressa Aristei – Franco – che fu socio fondatore del Rotary e Past President nonché fondatore della locale Sezione AVIS che oggi è intitolata a suo nome. Ha poi ringraziato tutti coloro che hanno collaborato allo spettacolo intitolato con scelta pertinente “I raggi della vita” (Comune di Bastia, Pro Loco, Coro Aurora, Accademia del Donca, Pio de Giuli

Mugnano, di circa 50 mq., dove si procede alla costruzione di un nuovo plastico sociale. Il suo attuale presidente è Gianfranco Lenzi. Durante la due giorni di Bastia Umbra lo spazio dell’A.F.P.

è stato molto apprezzato dal pubblico presente, incuriosito non soltanto dal movimento dei treni in scala ridotta, ma anche dalla costruzione del paesaggio e dei molti particolari, tutti autocostruiti con pazienza e passione. Tra i lavori esposti, degni di interesse, annotiamo anche un plastico del Club di Foligno e quello realizzato da un gruppo di modellisti che ha riprodotto una sezione del tratto, non più esistente, della vecchia ferrovia che da Ellera conduceva fino a Tavernelle.

Gruppo “I medici per caso”) alternando musica, poesia e divertenti scenette in dialetto perugino.L'Ufficio Stampa del Club tnforma che dal resoconto del Service fatto a favore dell'ARONC per i malati e trattati con Radioterapia, l'Associazione ha potuto incassare la bella cifra di 4.400 euro

(compreso l'assegno di 400 euro consegnato pubblicamente da me alla prof.ssa Aristei).

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di Bevagna

FESTEGGIATI 60 ANNI DI SCOUTISMO A BEVAGNA

Sessanta anni or sono, grazie ad un giovane sacerdote, Don Aldo Giovannelli Parroco della chiesa di San Francesco in Bevagna, prendeva vita nel 1955 il gruppo Scout A.S.C.I. (Ass. Guide e Scout Cattolici Italiani), successivamente anche l’A.G.I. (Ass. Guide Italiane), oggi A.G.E.S.C.I. (Ass. Guide e Scout Italiani). In Bevagna però, già dal 1948 al 1954 e sempre con la direzione di Don Aldo, i giovani hanno fatto molte attività simili a quelle dello scoutismo con gruppi G.I.A.C. (Gioventù Italiana Azione cattolica); C.S.I. (Centro Sportivo Italiano); C.T.G. (Centro Turistico Giovanile). Don Aldo, insegnando religione nella scuola, cercava di aggregare i giovani e di avvicinarli al Signore per mezzo di questo movimento cattolico del cui metodo educativo non si è mai stancato di credere. Infatti lo scoutismo ha radici profonde in tutto il mondo ed è sempre stato attuale per la formazione giovanile ed è anche in forte espansione. Le origini di questo Movimento vanno ricercate in Inghilterra nel 1907 ad opera del Generale Sir Robert BADEN PAWELL, con lo scopo di

occuparsi della formazione della gioventù inglese dell’epoca. In breve tempo il Movimento si sviluppò su scala mondiale. In Italia nascono fin dal 1912 due Associazioni nazionali, il C.N.G.E.I. (Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani) di ispirazione laica fondata dal Dott. CARLO COLOMBO e l’A.S.C.I. (Associazione Scoutistica Cattolica italiana) di ispirazione cattolica e fondata dal Conte MARIO di CARPEGNA. Da quel momento in poi anche in Italia lo Scoutismo ha una grande espansione tanto che in ogni città nascono le sezioni dell’una e dell’altra Associazione. Oggi in tutto il mondo il movimento Scout conta circa 40 milioni di membri appartenenti a più di 200 nazioni. Lo Scoutismo contribuisce allo sviluppo dei giovani affinchè raggiungano le loro potenzialità fisiche, intellettuali, sociali e spirituali come individui, come cittadini responsabili e come membri delle loro comunità locali, nazionali ed internazionali. Il metodo educativo si basa sull’”imparare facendo” attraverso attività all’aria aperta, gioco, avventura e servizio. Per festeggiare i Sessanta anni di Scoutismo a Bevagna è stata organizzata una tre giorni che ha visto l’intera cittadina coinvolta materialmente ed emotivamente. La manifestazione è cominciata venerdì 11 settembre con la cerimonia di apertura quando tanti scout, in rispettoso silenzio, hanno effettuato la cerimonia dell’”alza bandiera”. Ha presenziato una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale con l’attuale Parroco di San Michele Don Claudio ed il neo sacerdote Don Davide. Non poteva mancare l’artefice dell’evento Mons. Aldo GIOVANNELLI che, visibilmente commosso, sicuramente avrà rivissuto nella sua mente il film di questi sessanta anni trascorsi con tanti ragazzi, se ne contano più di mille, oggi diventati ottimi nonni e padri di famiglia fino agli ultimi giovani scout che come quelli di ieri vedono in lui un sicuro riferimento per la loro vita sociale. Al discorso del Vice Sindaco è seguito un breve

intervento di Don Aldo e subito dopo è stata inaugurata la mostra fotografica di “60 anni di scoutismo a Bevagna”. Nella mostra sono state allineate, seguendo un criterio cronologico, migliaia di foto a partire dal 1948 ai giorni nostri (a conti fatti si parla di ben 67 anni di attività). Si potevano vedere ritratti gli scouts di allora alle prese con le attività tipiche. La sera nella cripta della chiesa di San Michele c’è stata una veglia di preghiera presieduta dal nostro Vescovo S.E. Rev.ma Mons. Renato Boccardo. Il giorno successivo c’è stata una conferenza tenuta dalla Professoressa Alessia BARTOLINI sul tema “la strada dell’impegno civile”. La serata si è conclusa con una cena in Piazza Garibaldi dove tutti hanno portato cibo e bevande indossando anche la divisa scout. A seguire “BIVACCO SCOUT”. La terza e più entusiasmante giornata ha visto la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Rev.ma Mons Paolo GIULIETTI , Vescovo Ausiliario della Diocesi Perugia – Città della Pieve nonché Assistente Regionale AGESCI, concelebranti il Parroco Don Claudio, don Davide e Mons. Aldo Giovannelli. La Celebrazione è avvenuta nella chiesa di S. Agostino definita da Mons. Giovannelli “la mia chiesa bianca”. Superfluo dire che la chiesa era gremita da Scouts di tutte le età in divisa, con il tipico “fazzolettone”. Si respirava un’aria di grande emozione. Ha accompagnato la celebrazione un coro composto da soli scouts che ha cantato con grande entusiasmo facendo sentire l’affetto che tutti hanno per Don Aldo. Il Vescovo, durante l’omelia, ha ringraziato pubblicamente Don Aldo per l’opera meritoria che ha fatto per l’intera cittadinanza perché ha condotto sulla retta via moltissimi giovani della comunità di Bevagna. Successivamente ha voluto prendere la parola Mons. Aldo che rivolgendosi a tutti i presenti li ha ringraziati per la loro partecipazione. Fra le sue parole “……..con lo Scoutismo siamo giunti al comportamento educativo fondato sulla fiducia del ragazzo e all’autoeducazione………a non emarginare nessuno, ad aiutare il ragazzo a trarre da sé tutte le capacità, a renderlo coraggioso per non fermarsi mai………di amare, di servire,di rendersi utile al prossimo: in altri termini a stimolare il giovane a realizzare quella libertà dei figli di Dio……..diventare quell’uomo che Dio ha pensato…….quella fraternità che, nella visuale cristiana, nasce dall’amore infinito di Dio e tende a superare ogni limite……più volte ho portato “Rovers” e le “Scolte” Scouts a Lourdes……traguardo meraviglioso, mentre spingono le carrozzelle dei malati sul ponte del fiume Gave. L’arrivo è lì…….al cospetto del Santuario:……. l’Immacolata attende per parlare al cuore di questi giovani…….crescendo nello Scoutismo hanno imparato ad amare Dio e il Prossimo: ed eccoli finalmente in azione,……l’augurio di “Buona Strada” con accanto Lui l’Unico Maestro”. Infine ha ringraziato i genitori di allora e quelli di oggi che “…….hanno mandato volentieri i loro figli nel nostro gruppo Scout”. In ultimo Don Aldo “……..il nostro pensiero riconoscente e affettuoso va a tutti i giovani scouts che ci hanno preceduto nelle praterie del Cielo, lasciandoci uno struggente ricordo”. Al termine delle sue parole un lungo e scrosciante applauso dei presenti ha sottolineato l’intenso impegno di quest’uomo per lo Scoutismo.A don Aldo, un prete NATO CON IL FAZZOLETTONE, i ringraziamenti della cittadinanza per il bene che ha fatto a gran parte dei figli della nostra comunità

Pietro Lasaponara

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A cura della Pro Locodi Bettona

BETTONAFondata sulla vetta di un colle all'estremità oc-cidentale dei Monti Martani, non lontano dalla confluenza dei fiumi Chiascio e Topino, Bet-tona fu centro umbro fortemente influenzato dalla cultura etrusca e poi municipio romano iscritto alla tribù Clustumina. Della città an-tica restano ampi tratti della cinta muraria in arenaria (IV sec. a.C.), lunga circa 1000 m. e con un tracciato lenticolare, attraversata orto-gonalmente dal cardo. Alla caduta dell'Impero

romano, Bettona entrò a far parte del "corridoio bizantino", per la prossimità alla via Amerina che collegava Perugia con Todi. Fu poi libero Comune e nel 1217 fu conquistata dalla rivale As-

sisi, alla quale giurò sottomissione nel 1222. Nel 1352 si arrese a Peru-gia, che ne abbattè le mura e arrecò seri danni all'abitato, risparmiando solo gli edifici religiosi. Nel 1367 fu annessa allo Stato della Chiesa dal cardinale legato Egidio Albor-noz, che ne fece ricostruire le mura e appose alle porte il proprio stem-ma.L'interno dell'abitato non conserva edifici anteriori al XIII secolo. Sulla piazza principale si affaccia l'antica

parrocchiale di S. Maria Maggiore, dipendente nel 1198 dal vescovo di Assisi e consacrata nel 1225 ma in gran parte ricostruita in forme neoclassiche nel XIX sec., affiancata dagli oratori della Compagnia della Buona Morte e di S. Andrea, con interessanti affreschi del 1394.Accanto c'è il Palazzetto del Podestà (1371), che ospita la Pina-coteca Comunale.Nel lato opposto della piazza c'è la chiesa di S. Crispolto, presso la quale si stabilirono i Frati Minori nel 1266.

EX ABBAZIA DI S. APOLLINARE DEL SAMBROMonastero Benedettino, fu fondata nel sec. XI dal giudice Me-vanio di Assisi lungo il torrente Sambro ai confini tra Bettona e Collemancio.

La più antica notizia documentaria risale al 1085, ma lo Jacobilli ne fa risalire la fondazione al 1070. Per restaurare la disciplina monastica, nel 1116 Pasquale II ne decretò l'annessione all'abba-zia di S. Croce di Sassovivo, suscitando vivaci proteste da parte dei religiosi. Quanto resta dell'antica abbazia e della chiesetta ricostruita nel XVII secolo viene identificato nel Casino Piaceri non lontano dall'abitato di Passaggio di Bettona.

EX ABBAZIA DI S. CRISPOLTO DEL PIANOLa notizia più antica della chiesa di S. Crispolto risale al 1018, quando compare tra le pertinenze del vescovo di Assisi.L'abbazia era sorta prima del Mille in un'area cimiteriale romana tra i fiumi Sambro e Topino, per conservare le reliquie del martire

e patrono locale Crispolto. Nel 1238 Gregorio IX cedette S. Cri-spolto all'abbazia di Farneta in Valdichiana, per riformarne la vita monastica decaduta.Il provvedimento non risolse i problemi dei monaci, che nel 1266 si videro costretti a trasferire le reliquie di S. Crispolto all'interno del castello di Bettona. Passata al regime commendatizio nel 1418, l'abbazia entrò in una inarrestabile decadenza e con la cacciata dei monaci nel XIX secolo fu trasformata in fattoria.Della chiesa romanica si conserva la tribuna absidale e una bella cripta sorretta da una sola colonna, costituita da un elemento di spoglio.

EX ABBAZIA DI S. QUIRICOMonastero Benedettino dipendente da S. Giuliano di Spoleto, è documentato nel 1185.Nel 1414 fu saccheggiato dalle truppe di Ladislao di Durazzo, che provocò la partenza dei monaci.Ne resta la semplicissi-ma chiesetta triconca, co-struita con grandi blocchi p roven ien t i da edifici di età classica e con un portale dominato da una edicola affrescata nel XVII sec. Le case coloniche circostanti furono costruite con materiali recupe-rati dall'antica abbazia.Per la sua posizione panoramica, da S. Quirico si può ammirare una splendida veduta della valle e della città di Assisi sulle pendici del monte Subasio. (Tratto da "guida ai monumenti romanici" edita dall'assessorato al turi-smo del Comune di Assisi)

BREVI NOTE DI STORIA BETTONESE

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di CannaraCon la partecipazione straordinaria

di Fra’ Alessandro BrustenghiIL “GRAN CONCERTO”

CONCLUDE LA XXXV EDIZIONE DELLA FESTA DELLA CIPOLLA

Nella suggestiva cornice della chiesa di S. Matteo di Cannara si è tenuto, domenica 13 settembre scorso, un bellissimo concerto vocale e strumentale che ha incantato il numeroso pubblico. Su iniziativa del Coro “Concentus Vocalis” di Cannara, di cui è presi-dente il signor Francesco Morelli, ha avuto luogo un incontro mu-sicale unico per la presenza di ben cinque Cori Polifonici, di una brillante orchestra e di cantanti lirici tra i quali, ospite d’eccezio-ne, è stato fra’ Alessandro Brustenghi che ha alternato esecuzioni a solo ad altre, con i soprani Francesca Maria Saracchini, Chiara Franceschelli e Paolo Macedonio, tenore.

Il significato di questo evento, che conclude la Festa della Cipolla 2015, è stato sottolineato dal sindaco, avv. Fabrizio Gareggia, che ha dato il benvenuto agli ospiti ringraziandoli del loro impegno costante e gratuito, grazie al quale è possibile godere momenti eccezionali d’arte tanto elevata. La prima parte del Programma ha proposto brani antichi e moderni, da alcune laudi del 1300 a brani di Mozart, Mascagni, Riz Ortolani, Franck. Non poteva manca-

re l’interpretazione del “Cantico delle Creature” di p. Domenico Stella, il cui testo -è stato detto nella presentazione - assume nella Terra di Cannara un motivo in più di riflessione e di godimento perché è qui, stando ai Fioretti, che S. Francesco ha compiuto il miracolo delle rondini, l’ideazione del Terz’Ordine e nella cam-pagna di Piandarca la famosa Predica agli uccelli, che è diventato l’idillio universale dell’armonia con tutte le creature. La seconda parte del Concerto è stata la più straordinaria in quanto solisti cori e orchestra hanno mirabilmente eseguito la “Misa criol-la” (Messa creola) di Ariel Ramirez, compositore argentino scom-parso nel 2010, che ha musicato i vari momenti della celebrazione liturgica imprimendo loro ritmi diversi che si ispirano al mondo popolare argentino, da quello della vidala baguala al carnavali-to alla chacerera trunca al carnaval cochabambino alla pampa. Grandiosa la performance dei cinque Cori (“Angelini Bontempi” di Brufa e “Controcanto” di Bettona del m. Alessandro Zucchetti; “Fontignano” e “S. Maria Maddalena” di Tuoro sul Trasimeno del m. Chiara Franceschelli; “Concentus Vocalis” di Cannara del m. Francesca Maria Saracchini). Al pianoforte: Daniela Scaletti; alla chitarra e al characo Paolo Macedonio; al contrabbasso Vincenzo R. Liposi; alle percussioni: Angela Fucci, Luca Gregori, Marian-gela Pellicelli, Chiara Tomassini. Ha diretto egregiamente il gio-vane m. Alessandro Zucchetti. Il Concerto ha avuto quali sponsor il Comune, l’Ente Festa della Cipolla, l’Avis comunale (che nel suo stand ha offerto la cena a tutti i protagonisti), la Pro Loco, l’ARCUM, la Locanda del Cu-rato. Ottaviano Turrioni

Fra' Alessandro, Francesca M. Saracchini, Chiara Franceschelli,Vincenzo Liposi (contrabbasso),

il m. Alessandro Zucchetti.tif

NON DI SOLO PANE … E PIATTI ALLA CIPOLLA …

Le manifestazioni culturali in Piazza IV Novembre per diffondere la conoscenza della

storia francescana di CannaraLe migliaia e migliaia di buongustai e visitatori che si sono ri-versati negli stand gastronomici e nelle vie di Cannara durante la Festa della cipolla (2-6, 8-13 settembre 2015), così numerosi da rendere assai difficile passeggiare per le vie del centro storico, hanno potuto godere anche di uno spazio dedicato all’arte e alla musica: Piazza IV Novembre, infatti, dove insistono il Tugurio di S. Francesco e la chiesa della Buona Morte o delle Stimmate di S. Francesco, è stata trasformata in un angolo dedicato ad una mostra di pittori umbri contemporanei (Aristei, Coletti, Crocchioni, Dot-tori, Petrignani, Tarpani), esposta durante tutto il periodo della Fe-sta, che ha fatto da cornice ad una serie di manifestazioni culturali in prevalenza dal contenuto francescano, ciascuna delle quali è stata preceduta da una spiegazione del ruolo che Cannara ha avuto in alcuni significativi momenti della predicazione del Santo.Abbiamo potuto apprezzare un concerto del Coro Polifonico “Con-centus Vocalis” di Cannara, diretto dalla soprano Francesca Maria Saracchini, a due concerti di pianoforte eseguiti rispettivamente da Manuel Magrini e Sara Epifani, entrambi molto giovani ma do-tati di notevoli qualità tecniche ed artistiche, a un concerto di chi-tarra classica di Chiara Mancuso, insegnante presso la Scuola di Musica “Michele Taddei”, e delle sue allieve Rachele Ferri e Mar-tina Rosina, eccezionali nella esecuzione del repertorio “Gipsy” da loro proposto, ad una lettura teatrale di brani tratti dai “Fioretti”

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di S. Francesco (in particolare quello che racconta la predicazione del Santo ai Cannaresi, l’ideazione del Terz’Ordine e la Predica

agli uccelli).Ma una nota a sé merita la partecipazione di un gruppo di giovani fra-ti cappuccini che nella chie-sa della Buona Morte hanno testimoniato la loro scelta di vita alternando gli interventi a canti con ac-compagnamen-to di chitarra, e, infine, si sono cimentati in un ballo fatto di movimenti vi-vacissimi e sin-croni su base musicale che ha coinvolto gradevolmente quanti erano intervenuti.L’iniziativa di questi eventi è stata curata dall’OFS loca-le con la col-laborazione di Mario Scaloni, Renzo Epifani e Renzo Treva-ni, sempre di-sposti a impe-gnarsi in simili occasioni, ed è stata sostenuta dal Comune in quanto la Festa della cipolla è un’occasione straordinaria per ampliare la conoscen-za di un paese che ha buoni motivi, stori-ci e cultura-li, per uscire

O. Turr.

Per la Festa del Patrono San MatteoORIGINALE CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE DI CANNARA

E’ ormai tradizione che la sera del 21 settembre, festa del patrono San Matteo, il Concerto Musicale “Francesco Morlacchi”, al gran completo, allieti i cittadini con un concerto in piazza sempre mol-to gradito, nel corso del quale viene anche fatto il bilancio delle attività, comprese quelle della Scuola di Musica”Michele Taddei”, e si può partecipare ad una Tombola il cui ricavato serve a sostene-re l’associazione stessa. Quest’anno, una bella novità: dietro alla compagine bandistica un grande schermo proponeva immagini tratte da famosi film, le cui colonne sonore venivano egregiamen-te eseguite dalla Banda, e non avevano nulla da invidiare a quelle originali. Sono così scorse immagini, accompagnate dalla musica, dei film: “The police academy march”, di R. Folk (arrangiamento di Frank Bernaerts), “The magnificent seven”, di Elmer Bernstein, “Avatar”, di James Horner (arr. Jay Bocook), “Yakety sax”, di Q. “Spider” Rich (arr. Henk Ummels), “Pirates of the Caribbean”, di Hans Zimmer (arr. Jay Bocook).Come sorpresa finale, abbiamo potuto gustare l’esecuzione di un brano per orchestra e soli composto da Angela Ciampani, direttrice della Banda Musicale di Città della Pieve, dal titolo “Can-tico”. Soli-sti: Marghe-rita Bonucci e Giuseppe Cecchetti, la cui interpre-tazione ha affascinato il numero-so pubblico p r e s e n t e , mentre sul-lo schermo si alterna-vano im-magini della tradizione francescana a Cannara. Il brano è vera-mente bello, emozionante e significativo e tra i ripetuti applausi ha concluso nel migliore dei modi l’atteso appuntamento musicale, presentato da Monica Tarara, del Concerto stesso di Cannara.

O. Turr.

Concerto 21 settembre 2015

dall’anonimato. Insomma, oltre alle gustosissime pietanze servite negli stand, oltre alle bancarelle di prodotti tipici e di vario genere, ai balletti di dan-za classica e di ginnastica ritmica, ai cooking show, alle esibizioni di varie band…, si è pensato di offrire ai visitatori la co-noscenza di alcuni momenti della vita del Santo che han-no avuto Cannara come scenario.

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Marella T.

In Cucina per Passione

Parliamo di enigmistica

Angelo Ignazio Ascioti

Tra gli enigmi più simpatici ce ne sono alcuni che questa volta proponiamo ai lettori de “Il Rubino”: l’antipodo palindromo, cioé una parola il cui significato non cambia anche se la prima lettera viene posta alla fine e la si legge da destra a sinistra; il falso diminutivo, cioé l’alterazione di una parola che ne cambia il significato; il cambio di lettera, che modifica in una seconda parola il significato della prima; ed altri ancora. Buon divertimento!

1) ANTIPODO PALINDROMO Consiglio culinario

Se la pietanza ti sembrache sia abbastanza salata

no, non aggiunger dell’acqua,ma qualche gella xxxxxx.

2) FALSO DIMINUTIVOUn pacifista invasato

Distrusse una statua di Xxxxx,il mitico dio della guerra,

usando un pesante xxxxxxxxe sparse i frammenti per terra.

3) CAMBIO DI LETTERAConfidenze riservate

Ora, per xxxxx un piacere,ti dico come sono andati i xxyxx,però il segreto devi mantenere.

4) SCARTO SILLABICODubbio sul futuro

Riuscirò xxxxxx ad ottenerei xxxx che la vita mi ha concesso?O devo accontentermi del successofin qui ottenuto e nulla più volere?

5) LUCCHETTO Estasi

Quando la piccola Xxxlegge ogni sera il Xxxxxxx,

l’anima sente cullaretra le braccia di un Xxxxxx.

Soluzioni: 1) – Patata; 2) – Marte, martello; 3) – Farti, fatti; 4) – Do-mani, doni; 5) – Ava, Vangelo, Angelo.

SCHIACCIATA DI ALICI ALLA LIGUREIngredienti -1 kg alici fresche; 500 gr di pasta lievitata per pizza; olio di oliva, prezzemolo tritato, 500 gr di pomodori ciliegini tagliati a dadini; 200 gr di cipolla tagliata a fettine; Sale

Procedimento -Lavare, asciugare, sfilettare le alici, condirle con sale, pepe, olio e aglio. Con la pasta lievitata fare tante pizze, metterle nelle teglie, ricoprirle con le alici, la dadolata di pomodorini già condita con sale, olio e aglio, aggiungere la cipolla (tenuta sotto sale per almeno 40 minuti).Cuocere in forno a 180° per circa 15/20 minuti. Servire le tortine calde spolverando con prezzemolo tritato.

RICORDI SCOLASTICIInteressi ( ? ) giovanili

Era stato organizzato, dalla collega di Italiano, un incontro con Piero Angela presso la Biblioteca Nazionale a Roma, perché con gli alunni di una classe stava trattando un argomento sul quale il famoso giornalista e divulgatore avrebbe potuto fornire le più interessanti informazioni.A me era stato richiesto di fare da accompagnatore e volentieri mi unii alla “compagnia”: non mi potevo perdere un’occasione di quel genere.Giungemmo a Roma abbastanza in anticipo, per cui la collega chiese all’autista se poteva (e voleva) fare un giro turistico per mostrare ai ragazzi le bellezze dell’Urbe; a me, che conosco abbastanza il centro della città, chiese di illustrare via via i monumenti ed i luoghi che avremmo incontrato.Preso il microfono iniziai a fare da guida turistica, cercando di richiamare l’attenzione degli alunni su quel che di più interessante è al mondo: “Ecco Piazza dei Cinquecento, la Stazione Termini,Via Nazionale, Piazza Venezia, l’Altare della Patria”… e poi: “Ecco i Fori Imperiali, ed ora il Colosseo, l’Arco di Costantino, il Circo Massimo”… Ogni tanto mi giravo verso di loro, ma avevo la vaga sensazione che poco fossero interessati a quanto stavo illustrando. Alcuni addirittura neanche guardavano fuori, non so a che cosa intenti; altri chiacchieravano tra loro chissà di cosa.Io continuavo a parlare, per quel poco che conoscevo della città; poi dovetti tacere perché l’autista ci fece fare un bel giro, portandoci al di là del Tevere. All’altezza della Farnesina però ripresi: “Vedete? Di fronte ci troviamo Monte Mario, con l’Osservatorio Astronomico; e qui a lato c’è lo Stadio Olimpico”. A quelle parole seguì uno sbandamento del pullman, tanto che l’autista si trovò costretto a frenare e a fermarsi di colpo (e per fortuna non aveva nessuno dietro, in quel momento). Cos’era accaduto? Tutti i ragazzi, nell’udire la parola magica “Stadio Olimpico”, si erano precipitati verso il lato destro e, con la loro foga, avevano provocato un evento che per fortuna non ebbe conseguenze.Ma l’autista, resosi conto di quel che veramente era accaduto, prima di ripartire urlò ai ragazzi: “Se fate un’altra volta una cosa del genere vi faccio scendere e a Bastia ci ritornate a piedi!”.La collega ed io restammo senza parole, fortemente amareggiati per la dimostrazione che i nostri alunni avevano dato: ad essi, più che la storia, l’arte, le bellezze della nostra capitale, interessava sapere e vedere dove gli “assi”, gli “eroi” del calcio si esibivano. Ci siamo posti poi la domanda: “E il nostro compito di educatori che fine ha fatto?”.

Angelo Ignazio Ascioti

PRIMO SOCCORSO E PROTEZIONE CIVILE

La Confraternita della Misericordia di Palazzo ha dato il via ai corsi per la formazione dei volontari nell'ambito della Protezione civile e di Primo soccorso.Chi fosse ancora interessato può rivolgersi presso la segreteria della sede in piazza Figli di Cambio 8/a a Palazzo di Assisi oppure telefonare al 335.5867499.

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Di tutto un po'Rubrica di curiosità, tradizioni e bon ton

Mensile dei comuni di:Assisi, Bastia, Bettona e Cannara

Autorizzazione del Tribunale di Perugia n. 853 del 17-12-1988 Periodico mensile - “Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale 70% DCB Centro 1 Perugia” - Taxe Percue Tassa riscossa Santa Maria degli Angeli Assisi

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PENNA BLU O PENNA NERA? Quante volte ci siamo visti bocciare dal notaio l’utilizzo di una nostra penna, a cui siamo molto affezionati, perché caricata con inchiostro blu, anziché nero? Come mai? E’ il caso di sfatare l’opinione che sia obbligatorio per gli atti notarili l’utilizzo tassativo dell’inchiostro di colore nero. La normativa, anche assai antica non ha mai fatto riferimento al colore dell’inchiostro, bensì alla sua caratteristica di indelebilità, di chiarezza, di leggibilità e di conservazione nel tempo.Tale norma è volta solo a garantire l’indelebilità e la conservazione nel tempo degli scritti anche in considerazione che gli atti pubblici notarili, unici documenti del nostro ordinamento, non possono mai essere oggetto della procedura di scarto prevista dalla legge per tutti gli atti della Pubblica Amministrazione e, dopo cento anni di conservazione dall’Archivio Notarile territorialmente competente, i documenti vengono obbligatoriamente integralmente riversati nell’Archivio di Stato per sempre .Una volta l’inchiostro veniva preparato manualmente sicché nei Ministeri, nei pubblici uffici ed anche nelle scuole, vi erano addetti che ogni mattina mescolavano i giusti ingredienti in contenitori capienti, distribuendo ogni giorno il liquido così ottenuto nei calamai di chi ne avesse bisogno, dai maestri di scrittura agli ultimi studenti. Quindi i componenti necessari per dare all’inchiostro il carattere di indelebilità e di conservazione nel tempo, rendeva necessariamente l’inchiostro di colore nero.E’ ovvio che anche l’inchiostro nero poteva essere preparato male e quindi non essere indelebile, ma era certo che l’inchiostro di un altro colore non poteva avere quelle componenti che ne garantivano tale caratteristica fondamentale.Per ottenere un inchiostro indelebile si usava il gallato di ferro, ottenuto dalla reazione di un tannino con un sale ferroso. Il ferro complessato dal tannino si comportava come un pigmento diventando un colorante indelebile. Si mescolava cioè un infuso di galle (escrescenze di alcuni alberi) con il vetriolo verde e con la gomma arabica, creando appunto l’inchiostro ferrogallico, utilizzato fin dall’ epoca romana e che ha resistito a migliaia di anni di intemperie. L’inchiostro col tannino, appunto ferrogallico, era chiamato anche “inchiostro di sicurezza” e lo si poteva eliminare, (neppure totalmente) solo tramite abrasione della carta.Oggi non è più così e ci sono penne a sfera e pennarelli variamente colorati che resistono pervicacemente a qualsiasi lavatrice e a qualsiasi aggressivo chimico, come d’altronde ogni casalinga sa, ma un colore diverso dal nero non può anche oggi non preoccupare. È evidente quindi che oggi l’utilizzo dell’inchiostro nero dà una

garanzia solo esteriore delle caratteristiche di indelebilità, ma un inchiostro blu, rosso o di altro colore non può non far venire dei sospetti sull’esistenza delle caratteristiche previste dalla legge. Per quanto ci riguarda ci piace scrivere, disegnare, scarabocchiare a mano su di un foglio. Adoriamo le penne che hanno la punta grossa e un inchiostro della consistenza giusta. Ci piace scrivere in blu, ma adoperiamo indifferentemente il colore rosso e verde specialmente se dobbiamo studiare poiché ci aiuta a memorizzare meglio. Generalmente noi preferiamo il blu, troviamo che rilassi lo sguardo ed in più ci ricorda tanto la scuola. Molte persone invece riescono a scrivere solo con il nero. Per fortuna, al giorno d’oggi, possiamo contare su svariate tonalità e gradazioni, ma la tradizione rimane sempre.

Saluti indelebili… Tiziana e Alessandra

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MANINI PREFABBRICATI VINCE IL PREMIO GREEN FUTURE AWARD 2015

La terza edizione del Festival Echogreen, che si è tenuto a Ca-stiglione del Lago dal 18 al 20 settembre 2015 ha visto come protagonisti, sin dalla giornata di apertura, il mondo della ricerca e dell’impresa che hanno affrontato insieme, da diverse prospetti-ve, i temi dello sviluppo e dell’ambiente.Per l’ing. Manuel Boc-colini, Direttore Ricer-che e Sviluppo della Manini Prefabbricati SpA, che ha sostenuto, così come aveva fat-to negli anni scorsi fin dall’edizione di esordio, il Festival Echogreen 2015 “il proseguimento di questa partnership con Echogreen ben si inseri-sce nella nostra attività che, in questo momento si sta concentrando sulla ricerca applicata al mi-glioramento delle presta-zioni termoenergetiche degli edifici industriali e commerciali, la cui co-struzione è il nostro core business, ma che inten-diamo realizzare sempre di più in un’ottica green puntando al minor impat-to ambientale possibile e abbattendo così i valori del Carbon Footprint”La Manini Prefabbricati SpA ha dunque deciso di aderire di nuo-vo ad un progetto di questo genere perché vuole dimostrare che costruire in armonia con la natura si può, che essere green non

significa solo fare dei bei proclami sulla ecosostenibilità ma agire in concreto attraverso azioni reali: attraverso lo sviluppo di idee innovative, l’utilizzo di mate-riali bio, l’ottimizzazione delle attività di gestione delle materie prime e dei trasporti, il miglio-ramento delle prestazioni termi-che delle strutture.L’ing. Manuel Boccolini fa par-te anche del Comitato scienti-fico che coadiuva il lavoro del Festival ed ha espresso un forte apprezzamento per il coinvol-gimento degli studenti delle università per la presentazione di progetti legati alla green eco-nomy che possono essere stimo-lo per tutte le aziende coinvolte e opportunità di crescita ed oc-cupazione.In questa edizione la Manini Prefabbricati è stata premiata con il prestigioso GREEN FU-TURE AWARD, per lo sforzo adoperato per il rispetto am-bientale, eleggendolo a propria responsabilità sociale d’impresa e per aver fornito, in questo in senso, elementi di valore nel favo-rire nuove strategie di sviluppo.Il premio è stato consegnato il 18 settembre scorso dall’arch. Fa-brizio Fabbroni, Presidente della Fondazione Fabbroni, presso l’Ecopalameeting di Castiglione del Lago, all’ing. Manuel Bocco-lini, in rappresentanza della Manini Prefabbricati (nella foto).Hanno aderito e sostenuto l’intera manifestazione di Echogreen 2015, tra gli altri, l’UNESCO, il Ministero dell’Ambiente, la Pro-vincia di Perugia, gli 8 comuni del Lago Trasimeno e l’Università per Stranieri di Perugia.

ASSISI COMPLETA IL ROSTER E CHIUDE IL MERCATO ESTIVOA mercato ormai concluso le Automobili del Bianco di Assisi, dopo aver disputato una eccellente stagione che le ha viste partecipare ai play off, scoprono le proprie carte per il nuovo campionato di serie D femminile.

Lunghe e faticose trattative hanno visto la compagine del presidente Piampiano arricchirsi di “pezzi pregiati”: faranno parte infatti della squadra Benedetta Segoloni (opposto) Valentina Elisei (centrale), Ida Bergamasco (regista) e Elisabetta Sorci (libero) tutte provenienti da Petrignano cui si è aggiunta Giulia Spadini (schiacciatore) arrivata da Bastia.Si tratta di atlete di comprovata esperienza e valore, corteggiate anche da altre società, ma che alla fine hanno sposato il progetto proposto da Assisi. Non sono ancora del tutto esclusi altri colpi

di mercato per arricchire ulteriormente un roster di per sé già competitivo e che sarà messo alla prova sul campo da gioco in occasione delle prime amichevoli in programma.I nuovi innesti, che hanno consentito di rinforzare praticamente tutti i settori, sono già al lavoro in palestra con le compagne sotto l’esperta guida di Roberto Capitini cui è stato affidato il delicato compito di proseguire l’eccellente lavoro svolto la passata stagione dal suo predecessore, Michele Stramaccioni.Un grossissimo abbraccio e un enorme in bocca al lupo da parte della società e di tutte le compagne va al libero storico di Assisi, Giulia Masciotti, che dopo tantissimi anni di militanza tra le rossoblù ha intrapreso una nuova avventura sportiva con il Bastia.Alle nuove arrivate e a tutta la squadra va il plauso di tutta la dirigenza, con l’augurio di divertirsi innanzitutto, ma anche di disputare un ottimo campionato (obiettivo certamente alla loro portata) e di dare grandi soddisfazioni ai propri tifosi.