Oscillatori accoppiati e modi normali di vibrazione, 1 · 2019. 4. 4. · Corso Meccanica -A.A....

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Corso Meccanica - A.A. 2018-2019 - Prof. Antonio Capone - Oscillatori armonici accoppiati. 1 Oscillatori accoppiati e modi normali di vibrazione, 1 O 1 O 2 Deformazione della molla 1: forza applicata ad m 1 : x 1 k 1 x 1 Deformazione della molla 3: forza applicata ad m 2 x 2 k 3 x 2 Deformazione della molla 2 : forza applicata ad m 1 : forza applicata ad m 2 : x 1 x 2 k 2 ( x 1 x 2 ) (k 2 ( x 1 x 2 )) = k 2 ( x 1 x 2 ) Abbiamo due carrelli, di massa m 1 ed m 2 , capaci di muoversi senza attrito lungo la direzione x, connessi fra di loro da una molla con costante elastica k 2 ed a due vincoli rispettivamente dalle molle con costanti elastiche k 1 e k 3 . I Punti O 1 ed O 2 rappresentano le posizioni degli estremi delle molle k1 e k2 se non deformate, quindi x 1 e x 2 sono gli spostamenti dalla posizione di equilibrio rispettivamente del carrello 1 e 2. Proiettando quindi il moto sull’asse x abbiamo: -sul carrello 1 agisce quindi la forza -sul carrello 2 agisce la forza Possiamo quindi scrivere le equazioni che regolano il moto di m 1 ed m 2 che possono essere espresse in forma matriciale introducendo k 1 x 1 k 2 ( x 1 x 2 ) = ( k 1 + k 2 ) x 1 + k 2 x 2 k 2 ( x 1 x 2 ) k 3 x 2 = ( k 2 + k 3 ) x 2 + k 2 x 1 m 1 ˙ ˙ x 1 ( t ) = ( k 1 + k 2 ) x 1 + k 2 x 2 ; m 2 !! x 2 (t ) = k 2 x 1 (k 2 + k 3 ) x 2 La matrice M è diagonale, la matrice K contiene termini al di fuori della diagonale principale: i due moti sono accoppiati. Se la costante k 2 fosse nulla torneremmo a due equazioni che, separatamente, rappresenterebbero i moti delle due masse. X ( t ) = x 1 ( t ) x 2 ( t ) " # $ % & ' ; ˙ ˙ X ( t ) = ˙ ˙ x 1 ( t ) ˙ ˙ x 2 ( t ) " # $ % & ' ; M = m 1 0 0 m 2 " # $ % & ' ; K = k 1 + k 2 - k 2 - k 2 k 2 + k 3 " # $ % & ' nella forma M ˙ ˙ X ( t ) = KX ( t ) x

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Corso Meccanica - A.A. 2018-2019 - Prof. Antonio Capone - Oscillatori armonici accoppiati. 1

Oscillatori accoppiati e modi normali di vibrazione, 1

O1 O2

x 2

Deformazione della molla 1: forza applicata ad m1:

x 1

−k1 x 1

Deformazione della molla 3: forza applicata ad m2

x 2

−k3 x 2

Deformazione della molla 2 : forza applicata ad m1 :forza applicata ad m2 :

x 1 − x 2

−k2( x 1 − x 2)

−(−k2( x 1 − x 2)) = k2(

x 1 − x 2)

Abbiamo due carrelli, di massa m1 ed m2, capaci di muoversi senza attrito lungo la direzione x, connessi fra di loro da una molla con costante elastica k2 ed a due vincoli rispettivamente dalle molle con costanti elastiche k1 e k3. I Punti O1 ed O2 rappresentano le posizioni degli estremi delle molle k1e k2 se non deformate, quindi x1 e x2 sono gli spostamenti dalla posizione di equilibrio rispettivamente del carrello 1 e 2.

Proiettando quindi il moto sull’asse x abbiamo:-sul carrello 1 agisce quindi la forza-sul carrello 2 agisce la forza

Possiamo quindi scrivere le equazioni che regolano il moto di m1 ed m2

che possono essere espresse in forma matriciale introducendo

−k1x1 − k2(x1 − x2) = −(k1 + k2)x1 + k2x2

k2(x1 − x2) − k3x2 = −(k2 + k3)x2 + k2x1

m1˙ ̇ x 1(t) = −(k1 + k2)x1 + k2x2 ; m2!!x2 (t) = k2x1 − (k2 + k3)x2

La matrice M è diagonale, la matrice K contiene termini al di fuori della diagonale principale: i due moti sono accoppiati. Se la costante k2 fosse nulla torneremmo a due equazioni che, separatamente, rappresenterebbero i moti delle due masse.€

X(t) =x1(t)x2(t)"

# $

%

& ' ; ˙ ̇ X (t) =

˙ ̇ x 1(t)˙ ̇ x 2(t)"

# $

%

& ' ; M =

m1 00 m2

"

# $

%

& ' ; K =

k1 + k2 - k2

-k2 k2 + k3

"

# $

%

& ' nella forma M ˙ ̇ X (t) = −KX(t)

x

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Oscillatori accoppiati e modi normali di vibrazione, 2

2

Come già dimostrato per il semplice moto dell’oscillatore armonico possiamo ipotizzare che la legge oraria del moto delle due masse sia descritta da:

ed anche da quindi anche una combinazione lineare delle due soluzioni è ancora soluzione, in particolare assumiamo:

Tali soluzioni possono essere scritte nella forma esponenziale

Ricordiamo che stiamo cercando la soluzione “reale” della coppia di equazioni differenziali del II ordine che, in forma matriciale abbiamo messo nella forma:

Possiamo provare ad inserire la soluzione ipotizzata, il “vettore” S(t), nella equazione e, verificare le condizioni per cui S(t) soddisfa l’equazione differenziale. La legge oraria del moto, “reale” si otterrà prendendo la parte reale di S(t).

Calcoliamo quindi la derivata prima e seconda di S(t) ed inseriamola nell’equazione differenziale del II ordine

Otteniamo:

Ciò è vero se (soluzione non significativa) o se

per m1 : a1(t) =α1 cos(ωt −δ1) ; per m2 : a2 (t) =α2 cos(ωt −δ2 ) per m1 : b1(t) =α1 sin(ωt −δ1) ; per m2 : b2 (t) =α2 sin(ωt −δ2 )

s1(t) = a1(t) + ib1(t) =α1 cos(ωt −δ1) + iα1 sin(ωt −δ1) ; s2(t) = a2(t) + ib2(t) =α2 cos(ωt −δ2) + iα2 sin(ωt −δ2)

s1(t) =α1ei(ωt−δ 1 ) =α1e

− iδ 1eiωt ; s2(t) =α2ei(ωt−δ 2 ) =α2e

− iδ 2eiωt . In forma matriciale : S(t) =s1(t)s2(t)&

' (

)

* + =

α1e−iδ1

α2e−iδ 2

&

' (

)

* + eiωt = Αeiωt

M ˙ ̇ X (t) = −KX(t) avendo definito M =m1 00 m2

#

$ %

&

' ( e K =

k1 + k2 - k2

-k2 k2 + k3

#

$ %

&

' (

X(t) =x1(t)x2(t)"

# $

%

& ' = Re(S(t)) = Re

s1(t)s2(t)"

# $

%

& '

(

) *

+

, -

˙ S (t) =˙ s 1(t)˙ s 2(t)"

# $

%

& ' = iω

α1e− iδ 1

α2e− iδ 2

"

# $

%

& ' eiωt = iωΑeiωt = iωS(t) ; ˙ ̇ S (t) =

˙ ̇ s 1(t)˙ ̇ s 2(t)"

# $

%

& ' = −ω

2 α1e− iδ 1

α2e− iδ 2

"

# $

%

& ' eiωt = −ω 2Αeiωt = -ω 2S(t)

−Mω 2S(t) + KS(t) = 0 = K - Mω 2( )Aeiωt = 0 che è soddisfatta per ogni t se K - Mω 2( )A = 0

det K - Mω 2( ) = 0

A =α1e

− iδ 1

α2e− iδ 2

%

& '

(

) * = 0

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Oscillatori accoppiati: modi normali di vibrazione nel caso di masse e molle uguali

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det K - Mω 2( ) = 0 = detk1 + k2 -ω 2m1 - k2

-k2 k2 + k3 −ω2m2

$

% &

'

( ) = 0 = (k1 + k2 -ω 2m1)(k2 + k3 −ω

2m2) − k22

L’equazione del II ordine in ammette due soluzioni, . Possiamo calcolare i valori di tali “pulsazioni” partendo da "casi semplici".Supponiamo che . In tali condizioni

che, con pochi passaggi algebrici può essere messo nella forma: .

Il vettore S(t) è quindi soluzione delle equazioni differenziali per .

Soluzioni con tali valori delle pulsazioni ( ) sono le uniche possibili per un moto puramente oscillatorio: rappresentano .

Abbiamo quindi trovato due soluzioni per le quali le due masse si muovono con moti oscillatori caratterizzati dalla stessa pulsazione: il Modo Normale (il primo modo normale) per cui entrambe le masse oscillano con pulsazione e quello, (il secondo modo normale) per cui entrambe le masse oscillano con pulsazione .

Dobbiamo ora determinare le costanti del moto, c1 e c2, per ognuno dei due modi normali.

gli "autovalori" ω1 ed ω 2

m1 = m2 = m ed ancora k1 = k2 = k3 = k

det K-Mω 2( ) = 0 ⇒ (k1+k2 -ω 2m1)(k2 +k3 −ω2m2 )− k2

2 = (2k −ω 2m)(2k −ω 2m)− k2 = 3k2 − 4kω 2m+ω 4m2 = 0

(k −mω2)(3k −mω2) = 0

ω =ω1 = km e per ω =ω2 = 3k

m

ω12 ed ω2

2

i Modi Normali di vibrazione

S1,2 (t) =s1(t)s2 (t)"

# $

%

& ' 1,2

=α1e

− iδ1

α2e− iδ 2

"

# $

%

& ' 1,2

eiω1,2t =c1c2

"

# $ %

& ' 1,2

eiω1,2t €

ω1

ω 2

ω 2

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Il primo modo normale di vibrazione

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Prendiamo in esame il Primo Modo Normale di Vibrazione, caratterizzato da . Ricordiamo che abbiamo supposto: .

Quindi la soluzione generale, complessa, per il primo modo normale di vibrazione è data da

Ricordiamo che stiamo cercando una soluzione reale che descriva il moto, comune, dei due carrelli. Tale soluzione è data

da

I due carrelli oscillano in fase con la stessa pulsazione quindi è come se la molla 2 non ci fosse !!!, non viene né compressa né allungata.

m1 = m2 = m ed ancora k1 = k2 = k3 = k

ω =ω1 = km

S1(t) =ce− iδ

ce− iδ$

% &

'

( ) e

i kmt=cc$

% & '

( ) e

i kmt−δ

*

+ ,

-

. /

ω =ω1 = km

kc1 − kc2 = 0−kc1 + kc2 = 0# $ %

⇒ c1 − c2 = 0−c1 + c2 = 0# $ %

⇒ c1 = c2 = ce− iδ

X(t) =x1(t)x2(t)"

# $

%

& ' = Re(S1(t)) =

cc"

# $ %

& ' cos

kmt −δ

*

+ ,

-

. / ⇒

x1(t) = c ⋅cos kmt −δ

% & ' (

) *

x2(t) = c ⋅cos kmt −δ

% & ' (

) *

+

, - -

. - -

K - Mω12( ) c1

c2

#

$ % &

' ( =

k1 + k2 -ω12m - k2

-k2 k2 + k3 −ω12m2

#

$ % %

&

' ( ( c1

c2

#

$ % &

' ( =

2k - km( )m - k

-k 2k - km( )m

#

$

% %

&

'

( ( c1

c2

#

$ % &

' ( =

k - k-k k#

$ %

&

' ( c1

c2

#

$ % &

' ( = 0

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Il secondo modo normale di vibrazione

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Prendiamo in esame il Secondo Modo Normale di Vibrazione, caratterizzato da . Ricordiamo che abbiamo supposto: .

Quindi la soluzione generale, complessa, per il secondo modo normale di vibrazione è

Ricordiamo che stiamo cercando una soluzione reale che descriva il moto, comune, dei due carrelli. Tale soluzione è data

da

I due carrelli oscillano con fase opposta con la stessa pulsazione , il moto dei due carrelli è simmetrico.

La molla 2 viene periodicamente compressa ed allungata.In ogni istante x1(t) = - x2(t) .

m1 = m2 = m ed ancora k1 = k2 = k3 = k

ω =ω2 = 3km

S1(t) = ce−iδ

−ce−iδ$

% & &

'

( ) ) ei 3k

mt

= c−c$

% &

'

( ) e

i 3kmt−δ

*

+ ,

-

. /

ω =ω2 = 3km

K - Mω22( ) c1

c2

#

$ % &

' ( =

k1 + k2 -ω22m - k2

-k2 k2 + k3 −ω22m2

#

$ % %

&

' ( ( c1

c2

#

$ % &

' ( =

2k - 3km( )m - k

-k 2k - 3km( )m

#

$

% %

&

'

( ( c1

c2

#

$ % &

' ( =

-k - k-k - k#

$ %

&

' ( c1

c2

#

$ % &

' ( = 0

−kc1 − kc2 = 0−kc1 − kc2 = 0# $ %

⇒c1 +c2 = 0c1 +c2 = 0# $ %

⇒ c1 = −c2 = ce−iδ

X(t) =x1(t)x2(t)"

# $

%

& ' = Re(S1(t)) =

c−c"

# $

%

& ' cos 3k

mt −δ

*

+ ,

-

. / ⇒

x1(t) = c ⋅cos 3kmt −δ

% & ' (

) *

x2(t) = −c ⋅cos 3kmt −δ

% & ' (

) *

+

, - -

. - -

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Il caso più generale

Entrambe le soluzioni soddisfano l’equazione del moto. Le quattro

costanti vanno determinate, come al solito, in base alle condizioni del moto specificate ad un istante qualsiasi.

X(t) = C1

11"

# $ %

& ' cos k

mt −δ1

*

+ ,

-

. / e X(t) = C2

1−1"

# $

%

& ' cos 3k

mt −δ2

*

+ ,

-

. /

Anche la combinazione lineare delle due soluzioni descrive il moto, non puramente oscillatorio, del sistema. In generale

tale soluzione non è facile da descrivere ma è data da:

Tanto per fare un esempio, se C1 = 1 , C2 = 0.7 , δ1 = 0 e δ2 = π/2 il moto dei due carrelli è rappresentato dal diagramma

orario: €

X(t) = C1

11"

# $ %

& ' cos k

mt −δ1

*

+ ,

-

. / + C2

1−1"

# $

%

& ' cos 3k

mt −δ2

*

+ ,

-

. /

Moti che non corrispondono a puri modi normali di vibrazione sono meno semplici da trattare.

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Oscillatori debolmente accoppiati, 1

Supponiamo ora che m1 = m2 = m , che k1 = k3 = k e che k2 << k Ricordiamo che abbiamo scritto le equazioni del moto nel caso più generale:

X(t) =x1(t)x2(t)"

# $

%

& ' ; ˙ ̇ X (t) =

˙ ̇ x 1(t)˙ ̇ x 2(t)"

# $

%

& ' ; M =

m1 00 m2

"

# $

%

& ' ; K =

k1 + k2 - k2

-k2 k2 + k3

"

# $

%

& ' nella forma M ˙ ̇ X (t) = −KX(t)

nel caso attuale abbiamo:

le condizioni che annullano il determinante di (K-ω2M) sono date da:e cioè:

Il primo modo normale coincide con quello già studiato (k2 non interveniva, è irrilevante il suo valore !!).

Nel secondo modo normale i carrelli ancora oscillano in opposizione di fase, la “rigidezza” della molla centrale ne caratterizza la pulsazione. Ovviamente se k2 << k le due pulsazioni ω1 ed ω2 differiscono di poco.

Definendo: e quindi possiamo esprimere i due modi normali di vibrazione, in modo analogo a quanto fatto in precedenza, conLa combinazione lineare delle due soluzioni è ancora soluzione:

Il termine fra parentesi graffe, visto che ε≈0, varia molto poco lentamente con il tempo. Se il termine fra parentesi graffe ≈costante i due carrelli oscillano in modo quasi sinusoidale con pulsazione ω0 . Ovviamente se C1 o C2 sono nulli il moto coincide con uno dei due modi normali di vibrazione.

M =m 00 m"

# $

%

& ' ; K =

k + k2 - k2

-k2 k2 + k"

# $

%

& ' e quindi K -Mω2( ) =

k + k2 -ω2m - k2

-k2 k2 + k −ω2m

"

# $ $

%

& ' '

(k + k2 -ω2m)(k2 + k −ω

2m) − k22 = (k −mω2)(k +2k2 −mω

2) = 0

ω =ω1 = km e ω =ω2 = k + 2k2( )

m

ω0 =ω1 +ω2

2 possiamo scrivere ω1 =ω0 −ε ed ancora ω2 =ω0 + ε

S1(t) = C111"

# $ %

& ' e

i ω 0−ε( )t e S2 (t) = C2 1−1"

# $

%

& ' e

i ω 0 +ε( )t .

S(t) = C111"

# $ %

& ' e

i ω 0−ε( )t + C2 1−1"

# $

%

& ' e

i ω 0 +ε( )t = C111"

# $ %

& ' e−iεt + C2

1−1"

# $

%

& ' eiεt

+ , -

. / 0 eiω 0t

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Oscillatori debolmente accoppiati, 2

nel caso attuale avremo:

Supponiamo ora C1 = C2 = 0.5 C.

Allora dalla:

Possiamo ricavare la legge del moto (funzione reale) prendendo la parte reale della soluzione X(t)= Re S(t)e quindi possiamo scrivere

S(t) = C111"

# $ %

& ' e

i ω 0−ε( )t + C2 1−1"

# $

%

& ' e

i ω 0 +ε( )t =C2

e−iεt + eiεt

e−iεt − eiεt"

# $

%

& '

+ , -

. -

/ 0 -

1 - eiω 0t = C

cosεt−isinεt"

# $

%

& ' eiω 0t

x1(t) =C ⋅cosεt ⋅cosω0tx2 (t) =C ⋅sinεt ⋅sinω0t"#$

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ossia il moto di ogni carrello può essere descritto dalla convoluzione di un moto oscillatorio con pulsazioneed una funzione armonica caratterizzata da una pulsazione e quindi da un periodo

ω0 ≈km

ε <<ω0

Tε =2πε>> Tω0 =

2πω0

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Energia meccanica del sistema dei due oscillatori accoppiati

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L'energia meccanica di ciascun oscillatore è data dalla somma dell'energia cinetica e dell'energia potenziale. L'energia potenziale è determinata, rispettivamente per m1 e m2, dalla deformazione delle molle con costanti elastiche k1 e k3 e dalla energia potenziale dovuta alla molla che comporta l'accoppiamento fra I due oscillatori :

Pertanto l'energia meccanica totale sarà, nell'ipotesi che m1 = m2 =m e k1 = k3 =k

12m1v1

2(t)+ 12k1x1

2(t)+ 12k2 x1(t)−x2(t)( )

2+12m2v2

2(t)+ 12k3x2

2(t)

ETot =12mv1

2(t)+ 12kx1

2(t)+ 12k2 x1(t)−x2(t)( )

2+12mv2

2(t)+ 12kx2

2(t)=

dove

E1 =12mv1

2(t)+ 12k+k2( )x12(t)

E2 =12mv2

2(t)+ 12k+k2( )x22(t)

E1,2 =−k2x1(t)x2(t)terminedi"accoppiamento"

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f1 =−∂

∂x1

12k1x1

2(t)+ 12k2 x1(t)−x2(t)( )

2+12k3x2

2(t))⎛

⎝⎜

⎠⎟=− k1x1 +k2(x1 −x2)( )=−(k1 +k2)x1 +k2x2

Se, per controllo, deriviamo parzialmente rispetto ad x1 l'energia potenziale totale otteniamo la forza agente su m1,

ed analogamente derivando parzialmente rispetto ad x2 otterremmo l’espressione della forza agente sulla massa m2