OrseroL'effettovegani tagilataegriffata, cosìbatteremogli ......banana a reggere meglio la sfida...

2
Stili di vita e business del capitalismo leggero/l Parla la presidente di Gf Group che guarda alla Borsa«L'avversario è la merendina». L'arma per vincere: le vaschette Copiamo il successo dell'ananas e rafforziamo i nostri brand DI DARIO DI VICO Il boom del salutismo e 1 incremento assai veloce del numero dei vegani offrirà un nuovo orizzonte al busi- ness della frutta e verdura? L'Italia è un grande Paese agricolo, esporta metà di ciò che produce e può guardare con favore ai nuovi stili di vita che, alimentati dal pessimismo gastronomico su composizione-trasparenza dei cibi, possono rilanciare i consumi di frutta e verdura. A cominciare dal pubblico dei Millen- nials, la punta avanzata di questo mutamento culturale. Ne parliamo con Raffaella Orsero, presidente del Gf Group, un operatore internazionale con sede ad Albenga, che lavoro a 3.300 addetti e punta a quotarsi in Borsa, fondendosi con Glenalta. Gli Orsero producono, importano e distribuiscono frutta ma hanno anche cercato di innovare il business introducendo la frutta griffata. Il «fresh cut»«Il grande avversario è lo snack, la merendina che si presenta facile da mangiare e mette in difficoltà la frutta che invece richiede di essere sbucciata, può sgocciolare e appare tutt'altro che pratica. Un vero rilancio deve certo tener conto dei nuovi stili di vita - sostiene Orsero -, ma alla fine deve fare i conti con la fruibilità e il modo con cui viene venduto il prodotto. Quindi il futuro sta nella frutta già tagliata (in gergo il Corriere Economia (ITA) - it Print Tipo media: Supplemento Tiratura: 616.972 Publication date: 12.12.2016 Diffusione: 318.664 Pagina: 17 Spread: 489.259 Readership: 2.710.000 Corriere Economia (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Print Supplemento Tiratura: 12.12.2016 Diffusione: 17 Spread: Readership: 616.972 318.664 489.259 2.710.000 Stili di vita e business del capitalismo leggero/i Parla la presidente dì Gf Group che guarda alla Borsa Orsero L'effettovegani «Frutta tagilatae griffata, cosìbatteremo gli snack» «Lawersaho è la merendina». L'arma pervincere:levaschette Copiamoilsuccesso DARIO DI VICO l boom del salutismo e l'rncremenlo assai veloce d1 numero dei vegani offrirà un nuovo orizzonte al busi- nessdella frutta everdura? I ltalia è grande Paeseagricolo, esporla melà ciò che produce c può guardarecon fa ai nuovi stili di vita che, alimentati pcssimisnlo gatronom!co su compo sizione trasparenza dci cibi, possonoti lanciare i consumi di frutta e %erdura, cominciare dal pubblico dei Millen- nials, la punta availzala di q1esto muta- rneno culturale. Ne parliamo con Raffella Orqero, presidenie del Gf Group, unoperalore III- ternazionalecon sede adAlbenga, che dt oro a 3.300 addeffi e punta a qilotarsi Borsa, fondendosi con Glenalta. Gli Orsero prodiicono,importano e distribii iscono frutta ma hanno anche cercato di innoare il businessintroducendo lafrut- tagriffata. «fresh cut» «Il grailde a verario è lo snack, la mcrcndina cho si presenta facilo da man e mettein difficolta la frutta chein- richiede di essere sbucciata, può sgocciolare e apparetutt'altro che prati- Un verorilancio deve certo teriercon- dei nuovi stili di vita - sostieneOrse- -, ma alla fine devefare i conti con la fruiljililà e il niudo COH cui ie11eendu10 prodotto, Quindi il futuro sta nclla frut già tagli ata(in gergoiIfreh cui. ndì), replicando il sncsso dell'insalata gà la e enduta in busta». analizziamo in dettaglio i consrnni troviamo qualcheprova dellecoseche di Orsero: è stata la banana a reggereme- la sfida degli snack proprio perché da consumare mentre l'altro fiEno- iiienu harivardato l'ananas,affermatosi grazie al canale di endi1a dei ristoranti lo propongono al cliente quasi come unica scelta di frutta e lo servono gia pu tagliato. Entrambe questetendenze mettono fuongoco le specialità italiaie tradizionali come mele, pere e albi coccheche al tet della fruilillita mmc- perdono punti. Un fèncmeno interessanteda focaliz è anche quello della frutta esotica crescea tassi elevati, Lo zerizeroe la curcuma che prima erano prodotti da er- dell'ananase rafforzamo nostribrand boristeria stanno conoscendoun boom, principalmente Ira i giovaiìi, ma non so- lo. Cosìcome sul fronte delle verdure l'aumento dei vegariistafavorendoil con- sumu di legunìi. «Si tratta però di trend che ioii sono consolidati avverte Or sero - e quindi bisognatenere un dop- pio passo,fare atteniione e prepararsi a innoare. Magari con le vaschettemono confezione che possonoospitare una va rTetà. di erdure da consumare come pa sto di mezzogiorno»>. Il business della frutta in Italia Co- munquepresenta almenoaliTe duestorie di successodiffereiiti tra loro. Quelladel- le mele trentine che proprio coni marchi come Melinda si sono conquistateuna ri- conoscibilita e iiella versione Marlene hanno saputo sfondare ncll'cxport. E quella del kiwi dove siamo(liventati il primo produttore al mondo battindo la terra dorigine, la Nuova Zelanda. Anche in questo casol'innovazione l'ha fatta da padrona perché sta andando bene anche la nuova arietà del Uwi giallo, più dolce del erde che piace molto sui mercati asiatici. Nell'esportazione, invece,il no- SUO glande avversarioèla Spagnachein virtù anche di una stagione estiva più lunga ci mette a dura prova. Per tenereil passoFItalia avrebbebisogno di «fate si stema» wchio tema ma purtrop po ci riesce a singhiozzo. L'oscillazione dei prezzi Orsero nega chela catenadistributiva della frutta sia hrnga e inefficiente (gra- vando sul consumatore), attribuisce le oscillazioni dei prezzi - quelle che man- dano in visibilio gli inviati dei all show - alle variabifi atmosferiche che rendo- no non programmabile lòfferta, Que sfanno, per esempio, il iso delle sta- gne, aumentate sui banchi per la scarsa quantità del raccolto, Far busincss conla frutta comunque un mestiere di volumi (con margini bassi) e perciò capire quan to siano solidi e affidabii le nuove mode è decisivo. «Noi abbiamo puntato molto sull'im- portazione di frutta esotica - dice Orse- ro - e sulla raclizionaIe operiamo iI contro-stagione, portiamo in tavola frut- ta clic in quel periodo in Italia non c'è, Le potenzialità sono ampie, penso all'avoca- do, un prodotto che può interessarei e- gani come le minoranie latine, E guar- diamo con interesse agli ibridi. La me- lambrosia che e stata piantata perla pri- ma volta dieci anni fa. Il pompelmu invececheerain gran vogaè stato battu to dall'ananas». L'altra carta che Orsero gioca quella del brand, .JI consumatore può essere aiutato asceglieresetrova un marchio di qualità dice La storia di Chiquita, Del Monte e Dole lo dlimostra, Noi però non ci fermiamo a un solo frutto, abbia- mo pensatoa mi marchio-ombrello che porta il nostro nome. La frutta è una commodity e noi portiiaino sul mercato una speciaUy per aumentareil Inarg1I, ma anche per dare stabilita ai volumi venduti e rcndcrsi indispensabili alla grande distribuzione». «La frutta va sbucciata, può sgocciolare. Bisogna replicare il successo dell'insalata in busta» Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 17 SUPERFICIE : 77 % PERIODICITÀ : Settimanale AUTORE : Dario Di Vico 12 dicembre 2016

Transcript of OrseroL'effettovegani tagilataegriffata, cosìbatteremogli ......banana a reggere meglio la sfida...

Page 1: OrseroL'effettovegani tagilataegriffata, cosìbatteremogli ......banana a reggere meglio la sfida degli snack proprio perché facile da consumare mentre l'altro ... test della fruibilità

Stili di vita e business del capitalismo leggero/l Parla la presidente di Gf Group che guarda alla Borsa«L'avversario è la merendina». L'arma per vincere: le vaschette Copiamo il successo dell'ananas e rafforziamo i nostri brand DI DARIO DI VICO Il boom del salutismo e 1 incremento assai veloce del numero dei vegani offrirà un nuovo orizzonte al busi- ness della frutta e verdura? L'Italia è un grande Paese agricolo, esporta metà di ciò che produce e può guardare con favore ai nuovi stili di vita che, alimentati dal pessimismo gastronomico su composizione-trasparenza dei cibi, possono rilanciare i consumi di frutta e verdura. A cominciare dal pubblico dei Millen- nials, la punta avanzata di questo mutamento culturale. Ne parliamo con Raffaella Orsero, presidente del Gf Group, un operatore internazionale con sede ad Albenga, che dà lavoro a 3.300 addetti e punta a quotarsi in Borsa, fondendosi con Glenalta. Gli Orsero producono, importano e distribuiscono frutta ma hanno anche cercato di innovare il business introducendo la frutta griffata. Il «fresh cut»«Il grande avversario è lo snack, la merendina che si presenta facile da mangiare e mette in difficoltà la frutta che invece richiede di essere sbucciata, può sgocciolare e appare tutt'altro che pratica. Un vero rilancio deve certo tener conto dei nuovi stili di vita - sostiene Orsero -, ma alla fine deve fare i conti con la fruibilità e il modo con cui viene venduto il prodotto. Quindi il futuro sta nella frutta già tagliata (in gergo il fresh cut, ndr.), replicando il successo dell'insalata già lavata e venduta in busta». Se analizziamo in dettaglio i consumi troviamo qualche prova delle cose che dice Orsero: è stata la banana a reggere meglio la sfida degli snack proprio perché facile da consumare mentre l'altro fenomeno ha riguardato l'ananas, affermatosi grazie al canale di vendita dei ristoranti che lo propongono al cliente quasi come unica scelta di frutta e lo servono già pulito e tagliato. Entrambe queste tendenze mettono fuorigioco le specialità italiane più tradizionali come mele, pere e albicocche che al test della fruibilità immediata perdono punti. Un fenomeno interessante da focalizzare è anche quello della frutta esotica che cresce a tassi elevati. Lo zenzero e la curcuma che prima erano prodotti da erboristeria stanno conoscendo un boom, principalmente tra i giovani, ma non solo. Così come sul fronte delle verdure l'aumento dei vegani sta favorendo il consumo di legumi. «Si tratta però di trend che non sono consolidati - avverte Orsero - e quindi bisogna tenere un doppio passo, fare attenzione e prepararsi a innovare. Magari con le vaschette monoconfezione che possono ospitare una varietà di verdure da consumare come pasto di mezzogiorno». Il business della frutta in Italia comunque presenta almeno altre due storie di successo differenti tra loro. Quella delle mele trentine che proprio con i marchi come Melinda si sono conquistate una riconoscibilità e nella versione Marlene hanno saputo sfondare nell'export. E quella del kiwi dove siamo diventati il primo produttore al mondo battendo la terra d'origine, la Nuova Zelanda. Anche in questo caso l'innovazione l'ha fatta da padrona perché sta andando bene anche la nuova varietà del kiwi giallo, più dolce del verde che piace molto sui mercati asiatici. Nell'esportazione, invece, il nostro grande avversario è la Spagna che in virtù anche di una stagione estiva più lunga ci mette a dura prova. Per tenere il passo l'Italia avrebbe bisogno di «fare sistema» - vecchio tema - ma purtroppo ci riesce a singhiozzo. L'oscillazione dei prezzi Orsero nega che la catena distributiva della frutta sia lunga e inefficiente (gravando sul consumatore), attribuisce le oscillazioni dei prezzi - quelle che mandano in visibilio gli inviati dei talk show - alle variabili atmosferiche che rendono non programmabile l'offerta. Quest'anno, per esempio, è il caso delle castagne, aumentate sui banchi per la scarsa quantità del raccolto. Far business con la frutta è comunque un mestiere di volumi (con margini bassi) e perciò capire quanto siano solidi e affidabili le nuove mode è decisivo.«Noi abbiamo puntato molto sull'importazione di frutta esotica - dice Orsero - e sulla tradizionale operiamo in contro-stagione, portiamo in tavola frutta che in quel periodo in Italia non c'è. Le potenzialità sono ampie, penso allàvoca- do, un prodotto che può interessare i vegani come le minoranze latine. E guardiamo con interesse agli ibridi. La me- lambrosia che è stata piantata per la prima volta dieci anni fa. Il pompeimo invece che era in gran voga è stato battuto dall'ananas». L'altra carta che Orsero gioca è quella del brand. «Il consumatore può essere aiutato a sceghere se trova un marchio di qualità - dice -. La storia di Chiquita, Del Monte e Dole lo dimostra. Noi però non ci fermiamo a un solo frutto, abbiamo pensato a un marchio-ombrello che porta il nostro nome. La frutta è una commodity e noi portiamo sul mercato una specialty per aumentare il margine, ma anche per dare stabilità ai volumi venduti e rendersi indispensabili alla grande distribuzione».«La frutta va sbucciata, può sgocciolare. Bisogna replicare il successo dell'insalata in busta» Innovazione Raffaella Orsero, presidente di Gf Group

Corriere Economia (ITA) - it Print

Tipo media: Supplemento Tiratura: 616.972Publication date: 12.12.2016 Diffusione: 318.664

Pagina: 17 Spread: 489.259

Readership: 2.710.000

Corriere Economia (ITA) - it

Tipo media:

Publication date:

Pagina:

Print

Supplemento Tiratura:

12.12.2016 Diffusione:

17 Spread:

Readership:

616.972

318.664

489.259

2.710.000

Stili di vita e business del capitalismo leggero/i Parla la presidente dì Gf Group che guarda alla Borsa

Orsero L'effettovegani«Frutta tagilatae griffata,cosìbatteremo gli snack»«Lawersaho è la merendina».L'arma pervincere:levaschetteCopiamoilsuccesso

DARIO DI VICOl boom del salutismo el'rncremenloassai veloced1 numero dei veganioffrirà un nuovo orizzonte al busi-nessdella frutta everdura? I ltalia è

grande Paeseagricolo, esporla melàciò che producec può guardarecon fa

ai nuovi stili di vita che,alimentatipcssimisnlo gatronom!co su compo

sizione trasparenza dci cibi, possonotilanciare i consumi di frutta e%erdura,

cominciare dal pubblico dei Millen-nials, la punta availzala di q1esto muta-rneno culturale.

Ne parliamo con Raffella Orqero,presidenie del GfGroup, unoperaloreIII-ternazionalecon sedeadAlbenga, chedt

oro a3.300 addeffi e punta aqilotarsiBorsa, fondendosi con Glenalta. Gli

Orseroprodiicono,importano edistribiiisconofrutta ma hanno anchecercato diinnoare il businessintroducendo lafrut-tagriffata.

«fresh cut»«Il grailde a verario è lo snack, la

mcrcndina cho sipresentafacilo da mane mettein difficolta la frutta chein-richiede di essere sbucciata, può

sgocciolaree apparetutt'altro che prati-Un verorilancio deve certo teriercon-

dei nuovi stili di vita- sostieneOrse--, maalla fine devefare i conti con la

fruiljililà e il niudo COHcui ie11eendu10prodotto, Quindi il futuro sta nclla frutgià tagli ata(in gergoiIfreh cui. ndì),

replicando il sncsso dell'insalata gà lae enduta in busta».analizziamo in dettaglio i consrnni

troviamo qualcheprova dellecoseche diOrsero:èstata la bananaareggereme-

la sfida degli snack proprio perchéda consumare mentre l'altro fiEno-

iiienu harivardato l'ananas,affermatosigrazie al canale di endi1a dei ristoranti

lo propongono al cliente quasicomeunicascelta di frutta e lo servono gia pu

tagliato. Entrambe questetendenzemettono fuongoco le specialità italiaie

tradizionali come mele, pere e albicoccheche al tet della fruilillita mmc-

perdono punti.Un fèncmeno interessanteda focaliz

è anche quello della frutta esoticacresceatassi elevati, Lo zerizeroe la

curcuma che prima erano prodotti da er-

dell'ananase rafforzamo nostribrandboristeria stanno conoscendoun boom,principalmente Ira i giovaiìi,ma non so-lo. Cosìcome sul fronte delle verdurel'aumento dei vegariistafavorendoil con-sumu di legunìi. «Si tratta però di trendche ioii sono consolidati avverte Orsero - equindi bisognatenere un dop-pio passo,fare atteniione e prepararsi ainnoare. Magari con le vaschettemonoconfezione che possonoospitareuna varTetà.di erdure da consumare come pasto di mezzogiorno»>.

Il business della frutta in Italia Co-munquepresentaalmenoaliTe duestoriedi successodiffereiiti tra loro. Quelladel-le mele trentine che proprio coni marchicome Melinda si sono conquistateuna ri-conoscibilita e iiella versione Marlenehanno saputo sfondarencll'cxport.

E quella del kiwi dove siamo(liventatiil primo produttore al mondo battindo laterra dorigine, la NuovaZelanda.Anchein questo casol'innovazione l'ha fatta dapadrona perchésta andando beneanchela nuova arietà del Uwi giallo, più dolcedel erde che piace molto sui mercatiasiatici. Nell'esportazione, invece,il no-SUO glande avversarioè la Spagnacheinvirtù anche di una stagione estiva piùlunga ci mette adura prova. Per tenereilpassoFItalia avrebbebisogno di «fate sistema» wchio tema ma purtroppo ci riesce asinghiozzo.

L'oscillazione dei prezziOrseronegachela catenadistributiva

della frutta sia hrngae inefficiente (gra-vando sul consumatore), attribuisce leoscillazioni dei prezzi- quelle che man-danoin visibilio gli inviati dei all show

- alle variabifi atmosfericheche rendo-no non programmabile lòfferta, Quesfanno, per esempio, il iso delle sta-gne, aumentatesui banchi per la scarsaquantità del raccolto, Far busincssconlafrutta comunque un mestiere di volumi(con margini bassi) eperciò capirequanto siano solidi e affidabii le nuovemodeè decisivo.

«Noi abbiamo puntato molto sull'im-portazione di frutta esotica- dice Orse-ro - e sulla raclizionaIe operiamo iIcontro-stagione,portiamo in tavola frut-ta clic in quel periodo in Italia non c'è,Lepotenzialitàsono ampie, pensoall'avoca-

do,un prodotto che può interessarei e-gani come le minoranie latine, E guar-diamo con interesse agli ibridi. La me-lambrosia che e stata piantata perla pri-ma volta dieci anni fa. Il pompelmuinvececheerain gran vogaèstato battuto dall'ananas».

L'altra carta che Orsero gioca quelladel brand, .JI consumatore può essereaiutato asceglieresetrova un marchio diqualità dice La storia di Chiquita,Del Monte e Dole lo dlimostra, Noi perònon ci fermiamo a un solo frutto, abbia-mo pensatoa mi marchio-ombrello cheporta il nostro nome. La frutta è unacommodity e noi portiiaino sul mercatouna speciaUy per aumentareil Inarg1I,ma anche per dare stabilita ai volumivenduti e rcndcrsi indispensabili allagrande distribuzione».

«Lafrutta va sbucciata,può sgocciolare. Bisognareplicare il successodell'insalata in busta»

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 17SUPERFICIE : 77 %PERIODICITÀ : Settimanale

AUTORE : Dario Di Vico

12 dicembre 2016

Page 2: OrseroL'effettovegani tagilataegriffata, cosìbatteremogli ......banana a reggere meglio la sfida degli snack proprio perché facile da consumare mentre l'altro ... test della fruibilità

NOI & GLI ALTRIMELE E ARANCE LE PREFERITEConsumo medio di frutta e verdura per Paese. Consumi di frutta in Italia neI 2015Grammi al giorno

_ Mele Pescheenettarine

Banane

m ____:g ene

Limoni

I 1/1//I//i E LFragole

clementine Altraemandarin, frutta

t ,

':____-

Innovazione Raffaella Orsero,presid ente di Gf Group

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 17SUPERFICIE : 77 %PERIODICITÀ : Settimanale

AUTORE : Dario Di Vico

12 dicembre 2016