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ROTAR Y Organo ufficiale in lingua italiana del Rotary International House organ of Rotary International in italian language ottobre 2009 Poste Italiane Spa - spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB Milano - rivista mensile - anno LXXXIII - Euro 2,50 NUMERO 10 A MONTREAL LA CONVENTION 2010 Il futuro nelle mani dei giovani | Fellowship e Servizio | A Montreal la Convention 2010

Transcript of Organo ufficiale in lingua italiana del Rotary ... · R OTAROrgano ufficiale in lingua italiana del...

ROTARYOrgano ufficiale in lingua italiana del Rotary InternationalHouse organ of Rotary International in italian language

ottobre2009

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NUMERO

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A MONTREALLA CONVENTION 2010

Il futuro nelle mani dei giovani | Fellowship e Servizio | A Montreal la Convention 2010

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ROTARYOrgano ufficiale in lingua italianadel Rotary InternationalHouse organ of Rotary Internationalin italian language

ROTARY WORLD

MAGAZINE PRESS

Edizioni del Rotary International

Network delle 31 testate regionalicertificate dal Rotary International

Distribuzione: oltre 1.200.000 copiein più di 130 paesi - lingue: 25

Rotary InternationalHouse Organ:The Rotarian

Editor-in-ChiefRI CommunicationsDivision Manager:Vince Aversano

TESTATE ED EDITOR ROTARIANI:

Rotary Africa Sharon Rober-tson (Sudafrica) - Vida Rotaria(Argentina) Diego F. Esmoriz -Rotary Down Under (SamoaAmericana, Australia, Isole Cook,Repubblica Democratica di TimorEst, Repubblica Democratica diTonga, Figi, Polinesia Francese,Nuova Caledonia, Nuova Zelanda,Isola Norfolk, Papua Nuova Gui-nea, Samoa, Isole Salomone e Va-nuatu) Robert J. Aitken - RotaryContact (Belgio e Lussemburgo)Guido Vangansewinkel - BrasilRotário (Brasile) Carlos Henri-que Froes - Rotary in Bulgaria(Bulgaria, Macedonia e Serbia)Nasko Nachev - El Rotario deChile (Cile) Francisco SociasThe Rotarian Monthly (HongKong District 3450, Macau, Mon-golia, Taiwan) Robert T. Yin - Co-lombia Rotaria (Colombia) Enri-que Jordan-Sarria - Rotary Go-

ottobre2009

NUMERO

10

Rotary è distribuita gratuitamenteai Soci RotarianiReg. Trib. Milano nr. 89dell’8 marzo 1986Abbonamento annuale Euro 20

EdizioneCoordinamento Editoriale A.D.I.R.I.Associazione dei Distret ti Italiani delRotary International, su comodatoconcesso dalla proprietà della testataICR - Istituto Culturale Rotariano

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Direttore ResponsabileGiuseppe Squarcia

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Rotary è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana

D. 2080 Alberto Aime [email protected]. 2090 Alessandro [email protected]. 2100 Giuseppe Blasi [email protected]. 2110 Giorgio de [email protected]. 2120 Alfonso [email protected]

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Photo EditorIvan Rodeschini

Progetto graficoe impaginazioneEmanuela Seregni

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SERVIZIO ARRETRATIE FORNITURE STRAORDINARIEContattare il servizio abbonamentiTel e fax +39.035.0603010 r.a.

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERODiana Schoberg, Angelo Spezia,Giuseppe Calogero, Eliana Centrone,Marino Casella, Doretta BardiniBeduschi, Alessandro Gaoso,Luigi Falanga, Patrizio Angelini,Gianni Jandolo, Emanuela Masini,Luigi Galantucci, Barbara Guidi,Fernando Caione,Giambattista De Tommasi

IN COPERTINAOvunque, l’acqua - India 2008

CREDITI FOTOGRAFICIPer il servizioSenza acqua non c’è vitaRotary International - Alyce Henson

A PROPOSITO DI ROTARYSono in corso gli adempimenti dilegge presso il Tribunale di Milanoper la variazione di titolarità diedizione della testata

od News (Repubblica Ceca e Slo-vacchia) Svatopluk K. Jedlicka -Rotary Magazine (Armenia, Ba-hrain, Cipro, Egitto, Georgia, Gior-dania, Libano, Sudan e EmiratiArabi Uniti) Hussein Hashad -Le Rotarien (Algeria, Andorra,Benin, Burkina Faso, Burundi, Ca-merun, Repubblica Centrale Afri-cana, Ciad, Comore, RepubblicaDemocratica del Congo, Gibuti,Guinea Equatoriale, Francia,Guiana Francese, Gabon, Guadalu-pe, Guinea, Costa d’Avorio, Liba-no, Madagascar, Mali, Martinica,Mauritania, Mauritius, Mayotte,Monaco, Marocco, Nuova Caledo-nia, Niger, Réunion, Romania,Ruanda, Saint Pierre e Miquelon,Senegal, Tahiti, Togo, Tunisia e Va-nuatu) Christophe Courjon - Ro-tary Magazine (Austria e Germa-nia) Matthias Schütt - Rotary(Gran Bretagna e Irlanda) JohnPike - Rotary News/Rotary Sa-machar (Bangladesh, India, Nepale Sri Lanka) T. K. Balakrishnan- Rotary Israel (Israele) DavidNeumann - Rotary (Albania, Ita-lia, Malta e San Marino) AndreaPernice - The Rotary-No-Tomo(Giappone) Noriko Futagami -The Rotary Korea (Corea) Jae-Yoon Lee - Rotarismo en Méxi-co (Messico) C. P. Jorge Villa-nueva - De Rotarian (Olanda)Marcel Harlaar - El RotarioPéruano (Perù) Juan Scander -Philippine Rotary (Filippine)Mar Un Ocampo III - Glos Ro-tary/Rotarianin (Bielorussia, Po-lonia, Ucraina) Dr. Maciej K.Mazur - Portugal Rotãrio (An-gola, Capo Verde, Repubblica De-mocratica di Timor Est, Macau,Mozambico, Portogallo, Repubbli-ca di Guinea-Bissau e Sào Tome ePrìncipe) Artur Lopes Cardoso -Rotary Norden (Danimarca, Iso-le Faroe, Finlandia, Groenlandia,Islanda, Norvegia e Svezia) Öy-stein Oystaa, Per O. Dantof,Håkan Nordqvist, Hinrik Bjar-nson, Börje Alström - EspañaRotaria (Spagna) Elisa Loncán -Rotary Suisse Liechtenstein(Liechtenstein e Svizzera) OliverP. Schaffner - Rotary Thailand(Tailandia) Manit Wongsureerat -Rotary Dergisi (Turchia) AhmetS. Tukel - Revista Rotaria (Boli-via, Costa Rica, Repubblica’Domi-nicana, Ecuador, El Salvador, Gua-temala, Honduras, Nicaragua, Pa-nama, Paraguay, Uruguay e Vene-zuela) Maria Souki

NETWORK DELLE TESTATE EUROPEE

Advisore coordinamento pubblicità:Andrea Pernice,“Global Outlook” Panel Member

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andrea pernice
Evidenziato
andrea pernice
Evidenziato

3 Editoriale5 Lettera del Presidente Internazionale6 One Rotary Center news8 Ritratti dalla Fondazione

IL FUTURO,ADESSO

SENZA ACQUANON C’E’ VITA

38 Acqua nella savanaDistretto 2030

40 Acqua per l’igiene e la saluteDistretto 2040

44 Non solo acquaDistretto 2120

48 Una foto, un progetto...sull’acqua

FELLOWSHIP

50 Buon ventoper la fellowship del mare

53 Auto d’epocae da collezione

54 Rotariani verso Montreal

NOTIZIE ITALIA

55 A Roma riuniti i CIP57 Fondazione, un vero team58 Premio Leonardo da Vinci59 Enfasi 2009,

un grande progetto64 Due volumi

per raccontare il Rotary

SOMMARIO | ROTARY

Editoriale

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Andrea Pernice

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andrea pernice
Evidenziato

IL PRESIDENTE INTERNAZIONALE | ROTARY

Oggi ci sono molte organizzazioni di beneficenza in tutto il mondo,ma nessuna di esse ha l’esperienza, i successi e gli anni del Rotary.Una delle ragioni per i successi è l’enfasi sull’azione professionale.Quest’anno vorrei concentrare l’attenzione sull’Azione professiona-le, che a volte è una delle Vie d’azione del Rotary dimenticate. Gli elevati standard etici nella vita professionale e personale sonoimportanti oggi come lo erano nel 1905. Anzi, oserei dire che moltidei problemi che il mondo si trova ad affrontare oggi derivano dalmancato rispetto di tali standard nel mondo degli affari.L’azione professionale nel Rotary rappresenta l’impegno che abbia-mo preso di mantenere elevati standard etici nella professione, evogliamo usare le nostre conoscenze professionali per aiutare ilprossimo. L’idea singolare, anche se semplice, è del Rotary. Molte organizzazioni di servizio sono aperte a chiunque ne vogliafar parte. Ma ciò non è mai stato il caso per il Rotary. I Rotarianicercano solo soci qualificati, persone che hanno il carattere, l’abilitàe la determinazione di dare un vero contributo ai loro club.Sono convinto da tempo che le basi del Rotary siano rappresentatedal suo impegno in comportamenti etici. Significa mettere il giusto

davanti a quello che è conveniente, il Servire al di sopra di ogni in-teresse personale, che rendono il Rotary diverso dal resto. Dobbia-mo ricordare che tutto quello che facciamo in pubblico rappresentail Rotary. Siamo noi a mantenere gli standard della nostra organiz-zazione. Tutto quello che fa il singolo socio si riflette su tutti i socidel Rotary. Molti dei risultati che otteniamo come organizzazione di-pendono dalla fiducia che il mondo ha nel Rotary e nei Rotariani. Ilrapporto di fiducia ha giocato un ruolo importantissimo nel successoper l’eradicazione della polio. Siamo conosciuti in ogni comunità etutti sanno che siamo persone di buona volontà e di animo buono. Se vogliamo crescere come organizzazione, dobbiamo mantenerel’Azione professionale in prima fila nel nostro impegno e nelle no-stre azioni. Dobbiamo cercare persone determinate e preparate.Dobbiamo fare quello che è giusto, anche se non è sempre facile. Edobbiamo sempre Servire al di sopra di ogni interesse personale.

Lettera di ottobre

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RotarySoci: 1.233.017 - Club:33.581

RotaractSoci: 178.043 - Club: 7.741

InteractSoci: 278.231 - Club: 12.097

Rotary Community CorpsSoci: 154.675 - Groc: 6.725

PROSPETTIVASUL MONDOROTARIANO

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ROTARY | ONE ROTARY CENTER

L’impegno del Pakistan per l’era-dicazione della polio continua,

nonostante lo sfollamento di circaun milione di persone a causa delconflitto militare in corso nelNord-Est del Paese, nella provin-cia di confine.L’Organizzazione Mondiale dellaSanità elenca i seguenti risultati:> Al 19 maggio, nove squadre di vo-

lontari avevano vaccinato circa17.900 bambini sotto i cinque an-ni lungo le tre vie principali diuscita dalla zona del conflitto.

> Oltre 87.000 sfollati vivono in 26campi profughi nella provincia. Iteam mobili hanno visitato unatenda alla volta per immunizzare6.890 bambini e si sono piazzatinei punti di registrazione dei nuo-vi arrivati per vaccinare tutti inuovi bambini nei campi.

> Circa 870.000 persone, quasi il90 per cento di tutti gli sfollati,hanno dichiarato sulla registrazio-ne di vivere con amici o parenti. Iteam di immunizzazione vengonopreparati per coprire comunitàche ospitano famiglie di sfollatiper assicurare la vaccinazione deibambini contro la polio ed accer-tare che ricevano i supplementi divitamina A durante le Giornated’Immunizzazione Nazionale(NID)dal 28 al 30 maggio. Le Subnatio-nal Immunization Days sono inprogramma dal 22 al 24 giugno.

Gli ufficiali dell’OMS dichiaranoche è cruciale raggiungere i bambi-ni delle famiglie sfollate, a causadelle difficili condizioni di sicurez-za nella provincia.Per promuovere le NID in pro-gramma e raggiungere 33 milionidi bambini a livello nazionale, i

Eradicare la poliononostante i conflittiIl Pakistan esempio di perseveranza tra volontà governativa e spazio all’azione del Rotary

Rotariani e gli operatori sociali sisono riuniti in una marcia contro lapolio a Karachi il 21 maggio, gui-data dal vice sindaco della città,Nasreen Jalil.“Dopo la marcia, il vice sindaco havaccinato alcuni bambini ed ha fat-to appello a tutti i cittadini invitan-doli a partecipare”, dichiara AzizMemon, socio del Rotary Club diKarachi, Sind, e past governatoredel Distretto 3270 (Afghanistan; Pa-kistan). “Grazie alla presenza delvice sindaco, l’evento è stato ripor-tato da tutti i media di stampa e diinternet e aiuterà a sensibilizzareulteriormente il pubblico”.

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Il trasporto del vaccino avviene anchein condizioni particolarmente critiche

NUOVI CERTIFICATI

END POLIO NOW

PER LE PHFA partire dal 1° luglio, i Certificati Ami-ci di Paul Harris avranno il logo EndPolio Now per tutti i nuovi Amici di PaulHarris. I certificati speciali saranno rila-sciati per tutta la durata della Sfida da200 milioni del Rotary. Il riconoscimen-to potrà diventare un souvenir una voltaraggiunto l’obiettivo finale di eradicarela polio in tutto il mondo.

LA GIORNATA MONDIALE

DELLA POLIO,PER LA SFIDA DEL ROTARY

Il 24 ottobre, Giornata Mondiale dellaPolio, è il momento ideale per promuo-vere la coscienza pubblica sui danniprocurati dalla polio e chiedere il soste-gno per la sua eradicazione. Bisognafar sapere al pubblico che eradicandoquesta terribile malattia si liberano ibambini dall’invalidità o addiritturadalla morte e si potrà risparmiare 1 mi-liardo di dollari all’anno. E molto pro-babilmente queste informazioni rende-ranno le comunità molto più disposte acontribuire alla Sfida del Rotary da 200milioni. I Rotary club e i distretti posso-no utlizzare la Giornata per lanciare oper concludere una settimana piena diattività. Ad esempio, i club possono or-ganizzare proiezioni del documentarioThe Final Inch presso i teatri locali.Questo breve documentario di 38 mi-nuti che ricevuto una candidatura per ilPremio Oscar (di-sponibile su www.the-finalinch.org) segue gli operatori sani-tari, compresi i volontari del Rotary, nelloro lavoro di immunizzazione deibambini in India. I club possono inco-raggiare le testate giornalistiche locali aproporre degli annunci di pubblico ser-vizio sulla polio.

andrea pernice
Evidenziato

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A Parigi perl’Institute di ZonaIl Rotary, protagonista dello sviluppo duraturo

Tra Europa, Medio Orientee paesi Nord Africani,l’Institute di IstanbulOrscelik Balkan, Convener, Past RI Director

Si terrà a Istanbul l’Insi-tute 2009 per la Zona20B, dall’11 al 13 di-cembre presso il Mar-mara Hotel, nel cuorepulsante della città. Esarà preceduto dalGETS, nelle date del 9 e del 10 dicembre e dal Seminariosulla Fondazione Rotary del 10 pomeriggio. Questa occa-sione sarà anche il primo Institute della Zona 20A, dopo ilprocesso di ridefinizione delle Zone che ha interessato l’areamediorientale. Si riuniranno amici Rotariani provenienti daiBalani, come dalle aree del Mediterraneo orientale, dell’Afri-ca del Nord, del Caucaso e dell’Asia centrale. E sarà l’occa-sione di condividere aspettative e soluzioni per le sfide uma-nitarie, in modo particolare nell’ambito territoriale delle no-stre regioni. Il Presidente John Kenny rappresenterà il RotaryInternational e Josè Antonio Salazar, nella sua funzione diamministratore, rappresenterà la Rotary Foundation. Inoltresaranno presenti diversi ospiti e relatori, i Trustees della Fon-dazione, i Past Presidenti Internazionali e i Past Director delRI che ispireranno i lavori con la loro visione e la loro espe-rienza. A margine del fitto calendario di eventi rotariani,l’ospitalità e l’accoglienza degli amici Rotariani locali vi re-galeranno momenti di condivisione e di amicizia che non di-menticherete mai, tra occasioni di svago e di approfondi-mento culturale, tutte organizzate nei dettagli dal Comitatopromotore dell’evento. Vi invito a visita-re il sito www.istanbulinsitute2009.org ea rivoglervi al Chairman della Confe-renza PDG Hasan Tugrul per ogni ulte-riori informazione fosse necessaria, al-l’indirizzo [email protected] che “il futuro del Rotary ènelle vostre mani” vi invito a parteciparea questo incontro internazionale a Istan-bul, nella città dove si fondono due con-tinenti, e dove tre religioni e dodici po-polazioni convivono nel migliore spiritorotariano di tolleranza, ispirato ai valoridella pace.

Cari amici Rotariani,Ho il piacere d’invitarvi a

partecipare all’Istituto 2009 diParigi, organizzato con l’aiuto deiDistretti francesi e del RotaryClub di Parigi. Questo importanteevento si svolgerà al Marriott rivegauche dal 4 al 6 dicembre 2009alla presenza: del Presidente delRI, di un amministratore dellaFondazione Rotary, di parecchi director in carica del RI,dei responsabili rotariani di venticinque Paesi. Come puredi molte personalità del mondo politico e medico.I temi principali scelti finora sono : PolioPlus - Salute eFame - Acqua e Consiglio di Legislazione - ma anche uncerto numero di soggetti d’attualità che riguardano la no-stra organizzazione, come il Rotary e lo sviluppo duraturoo il Rotary e la Pace. Il tema centrale sarà «Il Rotary, pro-tagonista dello sviluppo duraturo». Insieme rifletteremosul nostro coinvolgimento per dare una risposta ai bisognidelle generazioni attuali e future. Insieme agiremo per unmondo di pace, di amicizia tra i popoli, ri-spettoso del nostro pianeta e dei suoi abitan-ti. Conto su di voi

Catherine Noyer Riveau

L’Istituto interessa le Zone 11, 12, 13, 14, 18B e 19ovvero 66 Distretti rotariani in rappresentanza di 25 Pae-si, per lo più europei. Come consuetudine sarà preceduto:> il 2 e 3 dicembre dal Seminario d’Istruzione per i Gover-

natori Eletti (SIGE) che si terrà al Mé-ridien - Etoile, Porte Maillot, 81,Boule-vard Gouvion Saint Cyr - 75017 Paris> il 4 dicembre, mattina, dal Semina-

rio sulla Fondazione, aperto a tuttele zone e dal Seminario Regionalesull’Effettivo, riservato, per ora, allazona 11, che si terranno al Marriott.

Saranno presenti, per il Rotary Inter-national: il Presidente 2009-2010,John Kenny, il Past Presidente 1999-2000, Carlo Ravizza e alcuni Directorin carica, tra cui il RID Ekkehart Pan-del, co-Convener dell’Institute.Per la Fondazione Rotary, l’Ammini-

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ROTARY | ONE ROTARY CENTER

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OTTOBRE

Il 24 ottobre si celebra la Giornata mondiale della Polio. La giornata ci offre l’occasione per ri-flettere sui traguardi raggiunti e su tutto quello che dobbiamo ancora fare per l’eradicazionedalla polio e per la Sfida da 200 milioni del Rotary.I risultati ottenuti sono tanti; abbiamo ridotto i casi di polio del 99 per cento, da oltre 350.000casi all’anno negli anni ottanta a circa 1.650 nel 2008. I Paesi endemici sono scesi da 125 a 4 e abbiamo vaccinato ol-tre due miliardi di bambini. Siamo orgogliosi di questi risultati e ci stiamo avvicinando all’obiettivo di eradicazione completa della polio in tutto ilmondo. Ma dobbiamo anche riconoscere che la nostra nemica peggiore è la compiacenza, perché non possiamo ri-schiare di abbassare la guardia, con il rischio che il poliovirus si sparga di nuovo. Il numero di casi nei Paesi endemici èsceso rispetto all’anno scorso, ma il numero di casi nei Paesi finora liberi dalla polio è aumento in modo significativo, ri-cordandoci che la polio non ha confini e che dobbiamo stare sempre in guardia.La polio continua ad essere endemica in Afghanistan, India, Nigeria e Pakistan. Il territorio impervio, l’instabilità civile ,gli insediamenti in territori remoti, le carenze di strutture igienico-sanitarie e la povertà sono alcuni degli ostacoli all’im-munizzazione. Ma, con i nostri partner dell’Iniziativa per l’eradicazione globale della polio, restiamo decisi nel volercontinuare il nostro lavoro con persistenza e creatività. I risultati ottenuti quest’anno mi danno grande fiducia. Siamo riusciti a vaccinare contro la polio 222.270.331 bambiniin 22 Paesi in un periodo di soli 10 giorni! Gli sforzi e l’impegno dimostrati sono eccezionali. Si tratta di un’ulteriore pro-va della risolutezza che ci ha portati ai risultati ottenuti e che ci permetterà ben presto di raggiungere il nostro obiettivoprincipale, l’eradicazione completa della polio in tutto il mondo.

ROTARY FOUNDATION - LETTERA DEL CHAIRMAN

Con la polio,non possiamo abbassare la guardia

Glenn Estess, Chairmandella Rotary Foundation

per l’Anno Rotariano2009/2010

stratore (Trustee) Samuel A. Okud-zeto, il tesoriere, Past Presidente2005-2006, Carl-Wilhelm Stenham-mar e la signorina Andrezza Zeitu-ne, ex borsista dei Centridi Studioper la Pace,ora in carica all’UNE-SCO.Interverranno anche altre personali-tà esterne come la Direttrice Gene-rale dell’Istituto Pasteur, SignoraAlice Dautry, il Direttore dell’Ini-ziativa per l’Eradicazione della Po-lio dell’O.M.S., Dr. Bruce Aylward eil Prof. Arnold Munich, specialistain genetica, Consigliere della Presi-denza della Repubblica.Per favorire gli scambi, durantequesto Istituto, invece degli abitualiWorkshop per gruppi linguistici, itemi affrontati dai partecipanti nella

sessione plenaria saranno seguiti,nella maggior parte dei casi, da undibattito in sala, sotto forma di do-mande e risposte. Anche per questaparte si potrà beneficiare della tra-duzione simultanea nelle quattrolingue previste per le plenarie (te-desco, inglese, francese e italiano).I temi principali previsti per il mo-mento sono: PolioPlus- Salute e fa-me - Acqua - Consiglio di Legisla-zione. Saranno trattati anche alcunitemi d'attualità che concernono lanostra organizzazione, come Rotarye Sviluppo duraturo o Rotary e Pa-ce. Per questi temi noi speriamo dipoter contare sulla presenza di unministro del Governo francese incarica per lo Sviluppo duraturoe/odella Sanità e di un ex borsista del-

la Fondazione, attivo oggi pressol’OCSE. È inoltre prevista una se-duta plenaria, con domande e rispo-ste, con il Presidente del RI, JohnKenny e i Director in carica, pre-senti all’Istituto. Tutte le informa-zioni sull’Istituto, i moduli d’iscri-zione e di prenotazione alberghierasono accessibili sul sito: www.rota-ry-zone11.org.L’iscrizione all’Istituto è di 300 €per i partecipanti e di 210 € per icongiunti. Tradizionalmente desti-nato ai soli dirigenti del Rotary, sa-bato l’Istituto sarà aperto anche atutti i rotariani. La tassa d’iscrizioneè di 100 €, pranzo compreso.Anche la cena-crociera sulla Sennadella serata di gala, che si terrà sa-bato è aperta a tutti i Rotariani.

Con un lascitotestamentario

puoi decidere tuil futuro di

migliaia di persone.

“Un lascito è ben più di un contributo. Vale una vita. Una vita

spesa a cercare la causa della SM. Una vita spesa a trovare

medicinali in grado di combatterne i sintomi. Una vita spesa a

trovare la cura definitiva. Una vita spesa a lottare contro la SM.

Una vita spesa a credere che un mondo libero dalla SM non è

un’utopia. Una vita spesa per le persone con SM. Con un lascito

puoi fare molto. Io l’ho fatto”.

NOME COGNOME

INDIRIZZO N°

CAP CITTÀ PROV.

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Le informazioni da lei rilasciate saranno inserite in una banca dati e potranno essere utilizzate da FISM, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Via Operai, 40 - 16149 Genova -esclusivamente al fine di informarla sulle attività, iniziative e necessità della Fondazione stessa, nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 7 del Decreto Legilastivo 196/03 in materiadi “tutela dei dati personali”. In qualsiasi momento potrà consultare, modificare, opporsi al trattamento dei suoi dati rivolgendosi a: FISM - Via Operai, 40 - 16149 Genova.

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Roberta AmadeoPresidente AISM

Associazione Italiana Sclerosi Multipla

La sclerosimultipla nonè ereditaria.La ricerca el’assistenzapossonoesserlo.

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ROTARY | MONTREAL 2010

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CONVENTION 101CONVENTION 101

Montrealin movimentoInvito alla primadi un nuovo secolo di Convention.Ecco, in immagini,una presentazione della cittàche ospiterà l’evento internazionale

andrea pernice
Evidenziato

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Sarebbe una sfidaimpossibile...

ROTARY | MONTREAL 2010

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...anche nell’immaginario,creare Montreal, se nonesistesse già. Quanti dinoi sarebbero così arditida sognare di realizzareun luogo dove si possanosentire ben 80 lingue? Oda immaginare il francesecome lingua madre di unluogo del Nord America?E la stessa città sarebbeal contempo scena perquattro secoli di archiet-tura e al contempo puntonevralgico dove trovareoltre duecento ristoranti,millesettecento negozi,trentasette cinema e teatrie ben due stazioni ferro-viarie in un dedalo distrade sotterranee supe-riore alle venti miglia? Esarebbe posizionata cosìbene geograficamente daconsentire di raggiungerein breve tempo, comoda-mente in treno, le zonecircostanti? E per non far-le mancare proprio nulla,riuscirebbero il buon sen-so e la fantasia di qualcu-no a farne la capitale deltango nel Nord America?Per fortuna nessuno hadovuto inventare Montre-al, perché la città si è evo-luta diventando il centroche è oggi, per suo conto.Si può passeggiare per unpaio di isolati e sentireconversazioni in francese,inglese, italiano, spagno-lo, arabo, cinese, tedesco,creolo e vietnamese. Ilfrancese è la lingua uffi-ciale, ma l’inglese è tantodiffuso che è possibile in-ziare un dialogo o ancheun semplice scambio dibattute in una lingua, perfinire o salutarsi nell’al-tra, semplicemente secon-

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do le preferenze degli in-teressati. Tanto che Mon-treal è considerata la cittàdell’emisfero nord dove siparla fluidamente e cor-rentemente in due lingueassolutamente interscam-biabili. E’ la città delledue stagioni, quella inver-nale e quella delle costru-zioni, dove si presta gran-de attenzione alla conser-vazione e alla ristruttura-zione degli edifici, cosìcome non si temono i pro-getti più ambiziosi. Oltrea essere stata costruitaanche in una dimensionesotterranea, la città man-tiene una linea stilisticaben definita, garantitadalla fedeltà stilistica chenella ricostruzione si ri-conduce a quanto è statoabbattuto e all’inserimen-to dei nuovi edifici nelcontesto urbano. Montrealha molte delle migliori ca-ratteristiche di Parigi: èun paradiso per gli amantidel passeggio, offre unaselezione di ristoranti dialta qualità, in un conte-sto di fascino a tratti sor-prendente. In ogni caso, icittadini di Montreal ten-gono molto alla loro di-stinzione dai parigini, neiconfronti dei quali vivonouna competizione cosmo-polita alla rincorsa delprimato. Tutto questo perdire, naturalmente, cheMontreal è una sceltastraordinaria per l’appun-tamento in occasione del-la Convention del 2010,che si terrà dal 20 al 23giugno. Si prevede che lacittà ospiterà circa 17.000Soci dai Club di tutto ilmondo, e i Rotariani – in-

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dipendentemente dal luo-go di origine – sarannosenz’altro sorpresi dallafamiliarità del binomiocultura e cucina. Il Sinda-co Gèrald Tremblay, SocioOnorario del Rotary Clubdi Montreal, ha più volteespresso grande soddisfa-zione e piacere per lascelta del Rotary Interna-tional di fare di Montrealil punto di riferimento peri Rotariani che dopo unanno di intenso lavoro eservizio, nelle loro comu-nità e ovunque nel mondo,si ritroveranno nelle sedidella Convention con l’en-tusiasmo e l’impegno cheli contraddistingue.Per entrare nello specifi-co, in merito alla Conven-tion, Montreal si offre co-me location concentrata,dal momento che tutto,dagli hotel convenzionati,al centro congressi, allearee commerciali e cultu-rali, si trova in un ridottis-simo raggio. I due palazzidove si terranno le riunio-ni, il Centre Bell e il Pa-lais des congrès, sono vi-cini e facilmente raggiun-gibili a piedi, oltre checollegati da una linea di-retta di metro, a solo duefermate l’uno dall’altro, oda un percorso sotterraneoagevolmente percorribilea piedi. Il Centre Bell, do-ve giocano i Montreal Ca-nediens e dove si tengonole maggiori rappresenta-zioni teatrali e i concerti,sarà la sede delle sessioniplenarie della Convention.Può ospitare comodamen-te tutti gli iscritti e nelcontempo offre una pro-spettiva diretta sul palcoda ogni posto a sedere. Il

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Palais des Congrès è in-vece una costruzione mo-derna a vetri colorati chesembrano cambiare tona-lità con il passare delleore e il variare dell’illumi-nazione del sole: il pianoterra offre una serie diservizi articolata, mentreil primo piano ospiterà laHouse of Friendship e lesale delle sessioni separa-te e delle conferenzestampa, con una elasticitàdi adattamento che con-sentirà di modificarne lacapienza anche in relazio-ne all’interesse dei Rota-riani per i diversi momen-ti di lavoro e di incontro.Dopo 100 anni di Conven-tion, i Rotariani sanno be-ne cosa il Rotary offre peruna riunione internaziona-le di tale importanza. No-mi di rilevanza globale,approfondimenti e mo-menti di confronto, analisidei grandi progetti e delleenfasi presidenziali sullequali tutti i Rotariani sonocontinuamente sollecitatia intervenire e ad agire.Scopriremo nei mesi a ve-nire quali saranno i prota-gonisti che calcheranno ilpalco della Convention,oltre ai sempre presentiPast Presidenti Interna-zionali, ai Directors delBoard, ai membri di tuttele Commissioni e a unafolta rappresentanza instaff di tutti i dipartimentidel Rotary InternationalHeadquarters: tutti prontia ricevere i Rotariani, perlanciare con rinnovato en-tusiasmo l’attenzione sulfare, e per offrire una verapanoramica mondiale sul-la forza del servizio rota-riano.

ROTARY | MONTREAL 2010

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QUALCHE SPUNTO STORICO

SULLA CITTÀ DI MONTREALL’esploratore francese Giacomo Car-tier visitò Hochelaga sull’isola diMontreal il 2 ottobre 1535, stiman-do che vi abitassero più di milleamerindiani. Da quanto riferito set-tanta anni dopo da Samuele deChamplain, anche egli esploratoreal servizio della Francia, non vi fos-

se più alcun insediamento, moltoprobabilmente a causa delle guerretribali, l’emigrazione e le epidemie.Nel 1611, Champlain vi stabilì unaccampamento destinato allo scam-bio di pellicce.Girolamo de la Dauversière divennesignore dell’isola nel 1639 a testa diuna compagnia missionaria cattoli-ca che ebbe per scopo la conversio-ne degli indigeni. Paolo Chomedy

de Maisonneuve fu il primo gover-natore della colonia, chiamata dap-prima Ville-Marie.Essa fu un centro importante per loscambio di pellicce, nonché il pun-to di partenza per le numerose spe-dizioni francesi che esploraronol’entroterra del continente nordame-ricano. Conclusa la Guerra dei SetteAnni nel 1763, la colonia passò de-finitivamente in mano ai britannici,

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anche se essi se ne erano già impa-droniti tre anni prima, dopo la ca-duta della Nuova Francia.Montreal fu incorporata come cittànel 1832. Furono aperti il canal diLachine nel 1825 e il ponte Victoriasul fiume San Lorenzo nel 1859, fa-cendo della città un porto marittimoe ferroviario di alto rilievo. Presto siaffirmò come la capitale economicae culturale del Canada.

Fu anche la sede del governo dellaProvincia del Canada dal 1844 al1849, ma perse questa distinzionedopo che diedero fuoco al parla-mento dei manifestanti che prote-stavano una legge controversa.[...]Negli anni ’70 del XX secolo, l’areametropolitana di Montréal è statasuperata da Toronto in termini dipopolazione. Già negli anni ’30 co-

minciava l’inesorabile ascesa di To-ronto, anche per gli importanti inve-stimenti statunitensi che vi eranorivolti, mentre Montréal è semprestato un porto commerciale rivoltoagli scambi con l’Europa. Nono-stante ciò la metropoli rimane unimportante polo commerciale, indu-striale e sociale non solo a livellonordamericano ma anche interna-zionale.

ROTARY | LEADERSHIP E PROFESSIONALITÀ

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I principi rotarianidi etica e professionalitàStoria del Test delle quattro domande e profilo del suo ideatore, Herbert J. Taylor

Paul Engleman

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E’una storia tanto nota alla maggior parte deiRotariani che si è sviluppata nel tempo, alpunto da essere oggi assimilabile a un codi-

ce genetico dell’Associazione. Nel 1932, Herbert J.Taylor, appena nominato presidente di una aziendadi componentistica per cucine vicina alla bancarot-ta, convinto che i suoi impiegati necessitassero diun codice etico, scrisse su un semplice pezzo di car-ta quattro domande: Ciò che io penso, dico, faccio,corrisponde a verità? Crea consenso tra tutti gli inte-ressati? Agevolerà l’impegno e le relazioni tra lepersone? E porterà dei benefici a tutti quanti sonocoinvolti?Quando Taylor delineò quello che poi sarebbe di-ventato Il Test delle Quattro Domande, la sua nazio-ne era nel turbine della Grande Depressione ed eradiffusa la più genrale mancanza di fiducia nelle isti-tuzioni finanziarie dopo i crack che le avevano col-pite appena tre anni prima. Dal momento che la sua azienda aveva accusato unasostanziale caduta delle vendite attuate porta a portada venditori istruiti a vendere secondo la tecnicadella pressione psicologica sul cliente, Taylor studiòsoluzioni integrative di vendita, come l’istituzione diuna rete di distribuzione attraverso negozi riservatial consumo dei privati e piani di pagamento dilazio-nati e arrivò a convincersi che applicando il suo testalle strategie di comunicazione pubblicitaria e allemetodolgie di vendita, si sarebbe creata la situazio-ne per ricondurre l’azienda a profitti soddisfacenti.Prima di introdurre il test come politica aziendale,però, Taylor consultò quattro maanger - un cattolico,un cristiano scientista, un ortodosso e un presbite-riano - per aacertarsi che nulla potesse urtare la lororeligione e i loro convincimenti morali. Giunse alladeterminazione chec il test fosse realmente univer-sale, tanto da scrivere più tardi, nella propria auto-biografia “Chiunque faccia la prova delle quattrodomande per testare la correttezza dei suoi pensieri,delle sue parole e dei fatti internzionali, prima anco-ra di renderli effettivi, può dirsi praticamente certodi commetterealcun errore e di fare pertanto la cosagiusta”.Nei 54 anni che ci separano dall’anno in cui Taylor,durante il cinquantenario dell’Associazione, conqui-

Riscoprireil piacere dell’onestàe il senso dell’etica

Il piano strategico 2007-10 ha indi-viduato quali obiettivi prioritari: a)l’eradicazione della polio; b) la pro-mozione dell’immagine del Rotaryall’interno e all’esterno dell’organiz-zazione; c) l’ampliamento delle op-portunità di servizio; d) l’espansionedell’effettivo nel segno della qualità;e) la valorizzazione dell’impegno delRotary nell’Azione Professionale e ilriconoscimento delle competenzeprofessionali interne al Rotary.

Dall’elencazione di questi obiettivi appare di immediata evi-denza l’importanza che il Rotary attribuisce all’Azione Profes-sionale. Il Rotary riconosce il valore di tutte le professioni econsidera una grande ricchezza la diversità e il pluralismo. IRotariani, in particolare, devono promuovere l’etica professio-nale, nel proprio Club e ovviamente all’esterno, fornendo con ilproprio esempio una importante testimonianza di eccellenzanell’esercizio delle loro attività e professioni.L’Azione Professio-nale non deve però essere considerata come apprezzamentoesclusivo di professionalità affermate, bensì come fondamentaleausilio per lo sviluppo della professionalità dei giovani e in par-ticolare di quei giovani che appartengono alle fasce più debolidella popolazione.Diffondiamo la conoscenza delle professioni all’interno deiClub, ma realizziamo anche eventi rivolti all’esterno per favori-re il confronto delle opinioni, lo scambio delle informazioni el’avvicinamento al mondo delle professioni e del lavoro.Creiamo le condizioni e le opportunità affinché le diverse com-petenze professionali sviluppino la loro capacità di leadershipall’interno e all’esterno dei Club.Attraverso l’Azione Professionale, il Rotary International inten-de incentivare i Rotariani ad offrire le loro conoscenze, compe-tenze ed esperienze professionali al servizio dei giovani e alcontempo a diffondere il valore imprescindibile dell’etica pro-fessionale. Potremmo più incisivamente affermare che in questanostra era, così “distratta” nei confronti dell’etica, questo impe-gno del Rotary costituisce un importante richiamo al “piaceredell’onestà”. Nel mese di ottobre, il Rotary International chia-ma dunque i Rotariani a riflettere su questo tema e a concen-trarsi sull’Azione Professionale.

andrea pernice
Evidenziato

ROTARY | END POLIO NOW

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stò la copertina del Newsweek daPresidente del Rotary Internatio-nal, il Test delle Quattri Domandeha rappresentato uno stendardodell’etica rotariana, punto di riferi-

mento di tutti i circoli e di tutti imembri che ne hanno fatto una ra-gione di sfida rotaraiana, in quantopersonale e professionale. Ma inun periodo di sconforto dei merca-

ti, di nuovi scandali e fallimenticorporativi, questo sembra essereil momento giusto per ricordareuna delle figure chiave nella storiadel Rotary.Probabilmente la cosa più impor-tante da considerare di HebertTaylor è che pur avendo reso que-sto test uno punti fondamentalidell’etica del comportamenti, pro-mossa certamente attraverso i ca-nali rotariani, ma pure tramite ognimezzo e soluzione di comunicazio-ne - tra tecnologia e aggregazionesociale - non ha mai avanzato al-cun diritto d’autore per averlo ela-borato e diffuso. Taylor era un uo-mo di grande fede ed era convintoche le domande del test gli fosserostate suggerite attraverso la pre-ghiera. Credeva “Dio ha un dise-gno per ciascuno di noi” e questoconvincimento lo spinse a tutte lescelte più rilevanti della sua vita,

L’argomento è di estrema importanzaper noi Rotariani, costituendo esso ilfondamento per ogni professione, diqualsiasi entità essa sia.E inizio rinnovando alla mente diciascuno i postulati delle famose‘Quattro domande”: “Ciò che penso,dico e faccio risponde a verità?, ègiusto per tutti gli interessati?, daràvita a buona volontà e a migliori rap-porti di amicizia?, sarà vantaggioso

per tutti gli interessati?”. Linee direttrici di un comportamento‘morale’, di un ‘modo di vivere’ corretto e comunque coerentecon il codice spirituale stabilito dalla nostra Associazione, tan-to tempo fa. Il medico ha il dovere di curare il malato con perizia e diligen-za, senza distinzione di razza. L’ingegnere, l’avvocato ed ognialtro professionista privato o pubblico hanno l’obbligo di ese-guire il mandato loro affidato con impegno, serietà e soprattuttocon responsabilità. In altre parole, ogni prestatore d’opera - in-tellettuale o manuale che sia- deve operare secondo la più purae più alta etica; secondo quella ‘deontologia’ o ‘scienza dellamoralità’, che trovò nel filosofo inglese Jeremy Bentham il suodemiurgo. Questi individuò nell’ utilitarismo correttamente in-teso non solo la più grande felicità personale ma anche quelladei suoi partners. Il termine ‘deontologia’, da lui coniato, eti-mologicamente vuol dire appunto ‘ciò che si deve fare’.Quanta sintonia, dunque, tra questa concezione della vita edella professione e il codice comportamentale sancito dalle‘quattro domande’ rotariane!

Vivere le 4 domandeL’esempio necessario dei Rotariani

Alfoso Forte

“24 parole che possono aiutarvi a cambiarela vostra vita”: ampio risalto dedicato al Testdelle quattro domande dalla stampadegli anni cinquanta, focalizzatasulla diffusione dei principi promossidal presidente del Rotary International

REPORT | ROTARY

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compresa la partecipazione al Ro-tary che disegnava e descrivevacome “un generatore di amicizia,in grado di rafforzare gli uomini ele comunità, e di generare la com-prensione e le relazioni tra i popolidi tutto il mondo”.La partecipazione di Taylor al Ro-tary ebbe inizio nei primi anni ’20,quando si dedicò alla costituzionedel Clubdi Okla, nella Pauls Val-ley, dove si era trasferito da Chia-cago con la sua giovane moglie,dopo aver prestato servizio, duran-te la Prima Guerra Modiale comeufficiale navale e ancora prima co-me volontario in Francia. Era nba-to nel 1893 e cresciuto nel Michi-gan a Pickford, un paese di 300abitanti appena nella parte Norddella Penisola e da sempre avevapartecipato alla vita dei centri mi-nori, dove suo padre svolgeva lavo-ri che lo portavano a stretto contat-

to con la gente, tra l’impiego nelleaziende elettriche e telefoniche e ilsuccessivo impegno come operato-re bancario. Studente modello del-la Northwester University, si dedi-cava anche al lavoro durante glistudi, tanto che nel tempo riuscì adassumere posizioni di grande pre-stigio, proprio per la sua dedizionee la sua determinazione. In ognicircostanza si fece riconoscere perl’applicazione di elevanti standarddi comportamento etico, poi con-quistati dal Rotary, per suo espres-so volere, e dall’Associaizone ac-quisiti come patrimonio di proprie-tà intellettuale, nella formulazionedel Test delle Quattro Domande in24 parole, quando già questo eradiffuso e applicato dai più credibiliprotagonisti del mondo degli affarie delle professioni. Si tratta di unmodello di autodisciplina, che nonconosce l’erosione e la distorsione

interpretativa del tempo e che sipone quale punto di riferimentoper chi vive il Rotary come filoso-fia di vita e sa rendere la propriavita pregna sempre di ideali rota-riani.

Ma, di contro, con quanta leggerezza viene spesso interpretatala deontologia, nel quotidiano!Quando un dirigente diserta senza validi motivi il proprio postoo evade le proprie responsabilità, lasciando che i dipendenti sicomportino di conseguenza; quando un politico utilizza in for-me poco ortodosse mezzi o beni della cosa pubblica; quandopiccoli o grossi imprenditori tentano di evadere i dovuti contri-buti all’erario; quando un pubblico amministratore dichiarapubblicamente che in tema di sosta in doppia fila si possonopure chiudere uno o addirittura due occhi; quando uno studen-te tenta di danneggiare altri giovani più corretti e forse anchepiù preparati, complottando l’arrivo dall’esterno della soluzionedei quesiti per l’ingresso in una facoltà universitaria; quandoincoscienti danno fuoco ad ettari ed ettari di boschi nell’intentodi operarvi poi operazioni illegali; quando un costruttore va aderigere ville abusive su aree proibite; quando tutto questo - ealtro di peggio - avviene nel nostro Paese e anche altrove, inquale oceano va ad affogare il nobile sentimento che ispirò Je-remy Bentham? Altro che deontologia!

Meno male, intanto, che all’amministratore indulgente si con-trappongono schiere di dirigenti rispettosi delle leggi, che afronte di pochi studenti scorretti esiste una sana barriera digiovani studiosi e consapevoli del proprio futuro, che nel mon-do imprenditoriale operano moltitudini di uomini e donne sanie responsabili.Meno male, insomma, che episodi prima citati costituisconoeventi numericamente abbastanza marginali, nella moltitudineplanetaria di persone di buona volontà. Dovrà essere appunto questa umanità onesta ed esemplare adarginare i fenomeni deleteri, cui ho fatto cenno.In questa gara di rivincita morale, i Rotariani debbono costitui-re esempio e motore del rientro verso la moralità dei costumi edei comportamenti, non solo e non tanto con le parole quantocon il personale esempio, con la pratica quotidiana all’insegnadi una nuova, sana maniera di vivere operando con coerenza ecorrettezza e perseveranza.Tenendo vive, in buona sostanza, nella mente e nel cuore, sem-pre, le ‘quattro domande’.

andrea pernice
Evidenziato

Lasciatevi portare... 16 VILLE IN UNO SCENARIO UNICO

Incastonata nelle acque turchesi dell’Oceano Indiano, al confine fra cielo e silenzio, Frégate Island Private è una delle isole private più belle e uniche al mondo, un paradiso naturale a 20 minuti di volo da Mahé, l’isola principale delle Seychelles.Gli ingredienti del “sogno” sono unici: 16 splendide ville, immerse tra palme e fiori tropicali, sette spiagge strepitose dove si può godere mare, spiaggia e sole nella massima privacy e una natura intatta e protetta. Le ville, di 300 a 500 metri quadri secondo la tipologia, hanno grandi padiglioni con vetrate che si affacciano sullo straordinario scenario oceanico e una grande piscina privata con Jacuzzi e gazebo. Il tutto all’insegna della massima eco-sostenibilità e di una grande attenzione all’ambiente.

L’IMPEGNO AMBIENTALE

Abbastanza distanti dai fondamentali sviluppi dell’evoluzione, le isole granitiche delle Seychelles rimasero al riparo per millenni, preservando una natura incontaminata. Da allora, a causa dell’intervento dell’uomo, molte creature e piante sono andate perdute per sempre, altre sono o erano a rischio di estinzione. Anche qui, su Frégate Island. Grazie alla lungimiranza del proprietario dell’isola è stato creato il Programma Ecologico di Frégate Island, un piano di conservazione ambientale ricco e dettagliato che si è rivelato assai efficace nel riportare a numeri capaci di ulteriore sviluppo le varie specie in passato avversate dalle attività dell’uomo. Tutte le specie oggetto di intervento hanno registrato un recupero considerevole in tempi relativamente brevi. Tra queste, uccelli rarissimi come il Magpie Robin, il Whiteye, le Tartarughe Giganti di Aldabra, le Tartarughe d’Acqua Dolce delle Seychelles.

...nell ’isola dei sogniUN FUTURO ECOLOGICO

Nonostante la presenza di una struttura alberghiera, Frégate Island è divenuta un esempio emblematico di come si possa dar vita a una coesistenza equilibrata tra uomo e natura. Dopo i programmi di conservazione, oggi sull’isola ferve un grande impegno per giungere al più presto alla eliminazione delle emissioni di CO2 e di inquinanti da combustibili fossili. Tutte le abitazioni del personale a Frégate già utilizzano sistemi per la produzione di acqua calda a energia solare. Tra le numerose iniziative, la prossima installazione di pannelli fotovoltaici e l’eliminazione delle vetture oggi a benzina o diesel. Dove il diesel non può essere sostituito è allo studio il rifornimento con olio di cocco. Un lavoro che continua con l’obiettivo di un’”impronta carbonica negativa”.

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ROTARY | LEADERSHIP E PROFESSIONALITÀ

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E’più facile parlare di leader-ship, che, piuttosto, indivi-duarne alcuni esempi. Il

nostro tempo lascia ampi marginiad una strisciante cultura dellapersonalità che, spesso trova spon-da alta e connivente con una co-municazione di massa sovente finea se stessa e peraltro poco idonea araccogliere risultati effettivamenteesemplari per i destinatari della

comunicazione stessa. Nel mondogiovanile accade non di rado che ifenomeni della leadership si ispiri-no a personaggi e ad atteggiamentifacilmente riconducibili alla “cul-tura del quotidiano”, che brucianell’immediato l’efficacia di qua-lunque messaggio di spessore.Un solo ambito sembra contraddirequesta teoria: quello dell’agonismonel mondo dello sport e, talora, nel

Nel 1968, dopo la laurea in Lettere, Giovanni Puglisi diventa Assistente ordinario di Storia dellaFilosofia. Nel 1976 diventa Professore ordinario di Storia della Filosofia presso la Facoltà di Scien-ze della Formazione dell’Università di Palermo, della quale dal 1979 al 1998 è stato Preside. E’stato, dal 1983 al 1998, Presidente della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze della For-mazione italiane, di cui oggi è Presidente emerito. Dal 1993 è titolare della Cattedra di Letterature

Comparate, prima nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo e dal 1998 nella Facoltàdi Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Mi-lano. Dal 28 marzo 2001 è Rettore della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano e dal 2008è Vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. E’ componente del Comitato dei Garantidell’Italian Academy for advanced studies in America presso la Columbia University di New York. E’ Presidente del-la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e Vice Presidente della Commissione Nazionale per la Promozio-ne della Cultura Italiana all’Estero presso il Ministero degli Affari Esteri. E’ Presidente della Fondazione Banco diSicilia. E’ componente del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana “G. Treccani”. E’iscritto dal 1972 all’Ordine dei Giornalisti. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche in ambito filosofico-estetico e critico-letterario delle quali si ricorda, fra le ultime, quella con Paolo Proietti “Il grado zero dell’immagi-ne. Rispecchiamenti dell’Io nell’Altro” e il volume “Palermo. Specchio di civiltà” edito dalla Enciclopedia Treccani,del quale è stato anche direttore scientifico. Dirige altresì numerose collane editoriali tra cui “Le parole e le cose”presso l’Editore Sellerio. Dal 2008 Dirige la Rivista “TerzOcchio”, Roma e la Rivista “Poli-femo” Nuova serie diLingua e Letteratura, Milano. E’ Socio On. del RC Milano Ovest.

Sapersi misurareper essere veri leaderTra cultura del quotidiano e coerenza intellettuale i riferimenti per una leadership attuale

Giovanni Puglisi

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mondo dello spettacolo. Gli atleti,in qualche caso gli artisti, che mi-surano la loro capacità espressivaanche sul registro dell’eserciziopreparatorio duro e costante, comead esempio, ballerini, musicisti,cantanti, si rappresentano, con for-te attrattività verso i giovani, solonella fase finale delle loro perfor-mances: esiste invece - e ne è ineffetti presupposto ineliminabile -una fase preliminare, preparatoriache, impegnando intelligenza, pas-sione ed esercizio fisico, contribui-sce, vorrei dire costruisce, la verapiattaforma fondativa di un veroleader. Non è possibile essere mo-dello e guida, senza sapere come

misurare la propria capacità con laforza della propria volontà e l’ener-gia del proprio impegno. Come nonè possibile assumere posizioni dicomando, senza avere l ’umiltàdell’ubbidienza, altrettanto non èpossibile essere o diventare un lea-der senza essersi mai misurati daun lato con un vero leader e dal-l’altro senza aver mai messo allaprova - con tutte le difficoltà e i ri-schi che comporta - la propria di-sponibilità a fare della propria vitaun modello da imitare. L’antitesi diun leader è l’antico adagio “fatequel che dico e non fate quel chefaccio”. Un leader, soprattutto segiovane, deve innanzitutto assume-

re i valori della coerenza intellet-tuale, della trasparenza dei com-portamenti e della fedeltà dei sen-timenti come stella polare dellapropria vita. Non è garantito chechiunque sia disponibile a seguirequesti precetti e, talora si misurieffettivamente con essi, possa di-ventare nei fatti un leader: tra ilvolere e il potere c’è uno scarto, loscarto della casualità, che coincide- soprattutto in casi come questi-con la forza del destino. Non si puòessere eroi o santi, né solo volen-dolo, né solo impegnandosi, occor-re nel primo caso l’episodicitàdell’evento, nel secondo la chiama-ta di Dio.

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Evidenziato

ROTARY | LEADERSHIP E PROFESSIONALITÀ

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L’importanza dei valoriDall’impegno nello studio alla consapevolezza di doveri e diritti

Carlo Pepi - Intervista di Giancarlo Magni

Si parla molto, e in tutti i conte-sti, di professionalità. Ma nonsempre si riflette sul significato

vero di questo termine. Per molti èsemplicemente il lavoro svolto conuna certa competenza da una perso-na. Non è così per un rotariano. Chedefinizione daresti, nell’ottica del Ro-tary, del termine professionalità?La professionalità è passata sempredi più in second’ordine, è diventatosempre di più importante saper co-municare, saper dare ad intendere,

saper vendere fumo. E’ pur vero cheesistono eccezioni che magari senzaclamori, in silenzio portano avanti unlavoro importante svolto al massimolivello, ma purtroppo ciò difficilmen-te paga. La disattenzione, il pressap-pochismo ha di gran lunga il soprav-vento. Questo vale anche nell’arte,settore del quale, specialmente orache sono in pensione, mi occupo atempo pieno. Anche in questo impor-tante settore imperano persone chepur avendo nozioni, sono prive del-l’occhio e non distinguono un’operad’arte da una crosta, un capolavoroda una copia e tutto viene accettato,perdonato o passato sotto silenzio.La professionalità imporrebbe unasolida preparazione a monte, cosache la scuola non garantisce più, el’esecuzione del compito con compe-tenza e coscienza.Competenza, preparazione, serietà,correttezza. Il mondo di oggi è semprepiù approssimativo. E’ ancora possibi-

le difendere ed affermare questi valorinel lavoro che ognuno di noi svolge?E’ difficile difendere ed affermarequesti valori nel lavoro svolto dalmomento che molti dirigenti sono talispesso per meriti politici e non permeritocrazia, pensano solo a dare adintendere, ad essere strapagati ed icontenuti sono da relegarsi ai poveridiavoli che ancora ci credono.Svolgere il proprio lavoro, in modoprofessionale. Condividi l’affermazio-ne che anche questo sia un modo, perdare un contributo alla crescita ditutta la collettività?Certamente dovrebbe essere così, masi innescata una gara a chi lavorameno e male. La classe politica hafatto in questa gara al negativo unaottima scuola.In pratica si tratta di mettere le pro-prie capacità e il proprio ingegno adisposizione di tutti, con particolareattenzione ai problemi dei più deboli edei più bisognosi

Dovrebbe essere co-sì ma l’uomo è sem-pre più egoista e piùha, più vuole e sen-za sforzo.L’etica nella profes-sione. Più facile adirsi che a farsi, spe-

Carlo Pepi, nato in Sardegna nel 1937, vive da molti anni a Crespinain provincia di Pisa. Iscritto al Rotary, club di Cascina, dal 2001, è og-gi uno dei maggiori collezionisti e critici d’arte italiani. Ha dedicato lasua vita a studi e ricerche sull’arte nel periodo che inizia dal 1800 finoad oggi, collezionando dipinti dei Macchiaioli, dei loro epigoni e delle

avanguardie del Novecento. La sua collezione d’arte, che comprende anche opere grafi-che degli artisti toscani dell’Ottocento, supera i 10.000 pezzi.

andrea pernice
Evidenziato

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ROTARY | LEADERSHIP E PROFESSIONALITÀ

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Una peculiarità abbastanza singolaredel nostro sodalizio è rappresentatadalle caratteristiche della compaginedei soci. E’ singolare, infatti (credoche sia un esempio rarissimo, se nonunico, fra le associazioni) e tassativa-mente prescritto che tale compaginesia costituita da “appartenenti adun’attività professionale”, come reci-ta lo Statuto dei R.C. Ed è lo stessoStatuto a stabilire norme e limitazio-ni per le ammissioni nelle singolecategorie professionali.La singolarità sta nel fatto, appunto,

che in pratica in un R.C. vengono ad essere obbligatoriamenterappresentate più categorie professionali; tanto che si suol dire- magari con un po’ di enfasi - che un R.C. è (o almeno tendead essere) uno spaccato della società attiva del territorio in cuiopera. Da tale polimorfa composizione il Club trae la sua realeforza, perché è grazie all’armonico operare di più competenzeche il Club può validamente “servire la collettività”.Nella pratica, quando in un Club viene ammessa “una personaadulta rispettabile con buona reputazione professionale” (èquesto l’unico [!] “requisito” che lo Statuto richiede per essereSocio), in quel momento quella persona è portatrice di un pa-trimonio non indifferente, che in sintesi è la summa della suavita fino a quel momento; il neo-Socio reca dunque al Club unadote che certo arricchisce il Club, che però gli chiede di tra-smettere a chi ne ha bisogno parte di quella dote, tramite ap-punto l’Azione Professionale, e chiama questa trasmissione“servizio”.Da tale particolare struttura pluridisciplinare discendono varieprescrizioni. Così, per cominciare, ricorderò che lo stesso Sta-tuto, nello stabilire lo Scopo dell’Associazione (art. 4) cita neivari suoi punti: “Informare ai principi della più alta rettitudine

Professionalità e servizioBreve rilettura dello Statuto

Andrea Bissanti

cie oggi a fronte di una crisi economi-ca che ha fatto saltare molti punti diriferimento o forse è proprio in mo-menti come questi che devono emerge-re i valori, quando ci sono?Si capisce che certi valori dovrebbe-ro emergere con maggior vigore pro-prio in questi momenti di crisi, maspecialmente i sindacati hanno inse-gnato che esistono solo diritti e non èconveniente parlare di doveri.Anche la società di oggi, sempre piùmassificata e sempre meno attenta aivalori dell’individuo, non aiuta nel-l’affermazione dei valori rotarianidell’impegno e della responsabilitàdei singoli. Famiglia e scuola potreb-bero svolgere un ruolo importante?Non è facile tornare indietro, ritorna-re ad una serietà di comportamento,ad un impegno nel lavoro, ad unamaggiore educazione in tutti i campie tutti sensi. Certamente la famiglia ela scuola dovrebbero mettere tutto il

loro impegno, ma la cosa è faticosaed è preferibile demandarla a …nessuno.Sarebbe opportuno anche un ritornoad una maggiore severità anche nellepunizioni che dovrebbero anche es-sere applicate concretamente.Sei un grande esperto d’arte. Hai mo-do di constatare questa perdita di va-lori anche nel Tuo settore? Ho predicato tanto anche una mag-giore moralizzazione nel mondodell’arte, una severità contro i falsari,i malavitosi, ma per il momento tuttosi è rivolto contro di me che ho an-che cercato di metterla in pratica.I malavitosi godono di tutte le tutele,e quando queste non sono più suffi-cienti e vanno a finire in galera, cipensano le leggi ed i giudici a rimet-terli subito in libertà. In questa si-tuazione poche sono le speranze diun cambiamento. E non credo di es-sere un pessimista ma quando acca-

de che un ergastolano che ha uccisosette persone è stato ripesato a fareuna rapina potremo andare pocolontani e le speranze divengono uto-pie… Non basta certo il Rotary ad afferma-re nella società quei valori che sonoalla base di una professionalità voltaal bene del singolo e della società.Ma qualcosa si può fare?Il Rotary ovviamente deve fare la suaparte per vedere di uscire da questaincresciosa situazione con appelli,conferenze, occupandosene concre-tamente. Le soluzioni ci sarebbero edandrebbero perseguite.Un suggerimento ai giovani dall’altodella Tua esperienza.I giovani devono accantonare l’ideadella vita facile, devono capire di im-pegnarsi nello studio e nelle cose se-rie, accantonando quanto viene loropropinato dagli stupidi programmitelevisivi.

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l’attività professionale…” “L’attività professionale… vengaesercitata nella maniera più nobile per servire la collettività”“Orientare l’attività… professionale… di ogni socio del clubsecondo l’ideale del servizio”. Un Consiglio di Legislazione hasollecitato i Club a “mobilitarsi per reclutare persone che sap-piano incarnare e rappresentare gli ideali rotariani”.É proprio nell’estrinsecazione di questi precetti che viene asvilupparsi quella che è sempre stata l’Azione Professionale,quello “strumento attraverso il quale il Rotary promuove e in-coraggia l’applicazione dell’ideale del servizio nell’esercizioquotidiano di ogni professione”. Infatti lo svolgimento di unaattività professionale orientata ai principi rotariani è uno deimodi più tipici per “servire al di sopra di ogni interesse perso-nale”: quello di offrire agli altri - con efficacia ed efficienza -il meglio della nostra professionalità, quello che ci ha fattoraggiungere posizioni di prestigio e di responsabilità.Non è un surplus che offriamo, ma la sostanza vera del nostroagire ed operare nella comunità.Va ricordato che l’Azione Professionale è una responsabilitàtanto dei Club che dei Soci, entrambi invitati a realizzare pro-getti che consentano di mettere le capacità professionali al ser-

vizio degli altri. Non sono pochi gli esempi di iniziative datempo poste lodevolmente in atto da tanti Club, sia nell’aiutoai giovani nella scelta della professione, sia nella guida all’at-tività imprenditoriale di giovani, sia ancor più in quella mira-bile serie di numerose attività che va sotto il nome di Volontaridel Rotary, attuate, spesso con metodica continuità, con losvolgimento di programmi di assistenza professionale, tanto inItalia quanto all’estero.Molto efficace la “Dichiarazione degli operatori economici edei professionisti rotariani” che in 8 proposizioni elenca alcunifondamentali precetti (qualcuno, se si vuole, un po’ datato, mapur sempre valido) ai quali ogni Socio deve attenersi nell’eser-cizio della sua professione.Purtroppo non tutti i Club ne sono a conoscenza, anche se vi-ceversa in molti Club l’ammissione di un nuovo Socio vengasolennizzata proprio con la sua lettura della Dichiarazione.All’Azione Professionale è dedicato il mese di ottobre, per sot-tolineare in particolare l’importanza di “riconoscere il valoreintrinseco di ogni occupazione utile alla collettività”. P.S. Le frasi in corsivo sono originali dallo Statuto dei Club.Una rilettura ogni tanto non fa poi male…

Alcune brevi riflessioni sui va-lori della professionalità tracrisi di sistema della scuola

e recupero dell’identità distintiva delpaese espresse dalla Prof.ssa Pia-cente che tra i personaggi di profon -da cultura umanistica e rotariana

rappresenta una delle eccellenze pu-gliesi, per impegno civile, professio-nale e sociale.Come inquadrare la crisi valoria-le nell’attuale contesto socio-pro-fessionale?La realtà odierna per i processi di

rapido mutamento che la pervadono,la turbano, la trasformano subiscemodifiche sostanziali che diversifica-no ogni suo aspetto: ne consegue perogni comunità che aspiri a definirsicivile - la necessità di seguire ilcambiamento e la sfida ad esso sot-

Identità, mediazione,e comunicazioneIl recupero dei valori fondamentali per il futuro di professionalità e di deontologia

Maria Concetta Piacente - Intervista di Alfonso Forte

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Leadership rotarianatra propulsione e coordinamento A Racconigi il Seminario su Leadership ed espansione del Distretto 2030

Silvano Balestreri

Napoleone, che dell’arte del comando se ne intendeva, ripeteva ai suoi generali: “Non ci sono eserciti buoni ed eserciti cattivi, ci sonopiuttosto comandanti capaci e comandanti cattivi”. Più pacificamente Arturo Toscanini, straordinario orecchio musicale e perfezionistainstancabile, diceva: “Non ci sono orchestre buone e orchestre cattive, ma direttori bravi e direttori cattivi”. Con pragmatismo anglosas-sone John Kenny, presidente internazionale del Rotary, afferma: “Mostratemi un buon presidente e vi farò vedere un bel Rotary Club”.Che cosa si chiede a un leader rotariano? Di svolgere al meglio due compiti: quello della propulsione e quello coordinamento. La capa-cità della propulsione serve per formulare proposte, indicare progetti, tracciare la strada per realizzarli e riuscire a dare la carica ai so-ci. Le capacità di coordinamento sono necessarie perché le scelte siano discusse e condivise, nessuno socio sia lasciato da parte e tutti,proprio tutti, si sentano coinvolti nel service e partecipino ala realizzazione del progetto. Il confronto sulla leadership rotariana è stata alcentro di una full-immersion, che ha galvanizzato i rotariani del Distretto 2030. Il governatore Alessandro Pastorini, ha scelto una reg-gia sabauda come straordinaria location del seminario “Leadership ed espansione”, che, sabato 12 settembre, ha segnato la fine dellapausa estiva e avviato la ripresa a pieno regime delle attività rotariane. Cent’anni fa con l’arrivo dello zar Nicola II, Racconigi era la se-de di un summit internazionale che oggi si chiamerebbe G8. In questi spazi, tra queste mura che traspirano di storia nazionale i rotaria-ni parlano di leadership, con un unico obiettivo essere più incisivi per trasformare i sogni in realtà, come diceva il past presidente inter-nazionale Dong Kurn Lee e realizzare un futuro migliore per il mondo, come ammonisce John Kenny con il motto “il futuro del Rotary ènelle vostre mani”. L’Auditorium delle Margherie, nel Castello di Racconigi, ha registrato il tutto esaurito, un vero record, considerando

tesa. Nell’attuale fase storica prepo-tentemente dominata da profonde ri-voluzioni, il singolo si abbandona acomplesse crisi di identità etico-so-cio-politiche e si fa spesso portatoredi idee e progetti contraddittori: sepoi di tale conflittualità ad intra eab extra diventa destinataria lascuola si consuma un imperdonabilestorico.E tanto perché culturalmente a) siconfonde troppo spesso la civileconvivenza democratica con una

passiva quando non abulica indiffe-renza; b) si accettano inerzie intel-lettuali e demotivazioni interioriladdove andrebbe stimolato l’impe-gno e la qualificazione individuale;c) si privilegiano pseudo-socializza-zioni in luogo di autentiche relazio-ni interpersonali; d) si vituperano ivecchi modelli assiologici ma non si“inventano” nuove prospettive; e) sidecodificano gli schemi di un pro-cesso educativo ritenuto obsoleto edimproduttivo ma ci si limita ad ipo-

tizzare occasioni dirinnovamento conformule episodicheed improvvisate,non di rado prive diqualificante conte-nuto.

Maria Concetta Piacente, laureata in filosofia, Ordinaria di Storia eFilosofia, è stata Docente nei licei per 46 anni. Rotariana dal 1997,

ha presieduto il RC Bari Ovest, è stata Responsabile dell’Enfasi Internazionale perl’alfabetizzazione del R.I., Responsabile dell’Archivio Distrettuale, Assistente del Go-vernatore. E’ stata inoltre Presidente nazionale FIDAPA.

del metodo in tale follia?”Quale progettualità è ipotizza-bile?È auspicabile una intelligente rifles-sione organizzativa sul pianetascuola che deve mirare 1) ad unapiù razionale integrazione dei saperiacquisiti, 2) a potenziare le motiva-zioni personali, 3) a valorizzare le ri-sorse individuali e ancor più ad aiu-tare i giovani a riscoprire il sensodell’identità, della mediazione, dellacomunicazione.Solo così professionalità e deonto-logia potranno avere un futuro. IlRotary può e a mio parere deve di-battere tali problematiche che sonole premesse ineludibili del tantoauspicato “futuro di pace e diprogresso”.

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che, almeno per il calendario, siamo ancora in piena estate. Oltre 350 rotariani di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta hanno partecipatoall’incontro, intervenendo al dibattito, con domande, proposte, suggerimenti . E’ toccato al past governatore Sergio Vinciguerra, nellevesti di District trainer, disegnare l’identikit del leader rotariano. Con l’entusiasmo del “mister” calcistico e la saggezza del docente didiritto, Vinciguerra accompagna alla riscoperta del ruolo del leader, che non va inteso come ruolo competitivo, ma piuttosto come capa-cità di saper fare squadra. La parola, ricorda, deriva dal verbo inglese to lead, ovvero guidare. Il leader rotariano ha appunto il compitodi guidare gli altri soci a tagliare il traguardo del service. “Senza consenso non si guida nessuno”, avverte Pastorini, ricordando che i ro-tariani, oltre a essere leader nei loro specifici campi professionali, sono tutti volontari e quindi il coinvolgimento indispensabili. In pra-tica, secondo Pastorini, il leader rotariano non impartisce né ordini né comandi, ma, piuttosto, convince i soci. Il leader ideale dovrebbeavere quel qualcosa in più che gli inglesi chiamano “vision”, ovvero la dote di guardare più lontano e riuscire a intravedere un traguar-do per un progetto di solidarietà la lotta alla fame, l’impegno, per la salute, per l’alfabetizzazione, il diritto di tutti gli uomini e le donnedella terra di avere acqua pulita. Da soli si può andare più veloci,ma in compagnia si va più lontano, insiste Pastorini e quindi illeader deve riuscire a condividere la sua vision con gli altri rota-riani. Oltre allo spirito di iniziativa, aggiunge Vinciguerra, il lea-der deve avere la capacità di chiedere consiglio. Chiedere, spiega,non è un atto di debolezza; è piuttosto debolezza avere il timore dichiedere consigli e suggerimenti. Il leader, ammonisce ancora iltrainer distrettuale, deve saper ascoltare e non offendersi per lecritiche. E’ opportuno saper mediare con saggezza, ricomponendoi contrasti e non alimentandoli, i problemi e i contrati (ci sono an-che nei Rotary Club) vanno affrontati subito, perché altrimenti ri-schiano di scoppiare e diventano ingovernabili. A proposito dibuon governo rotariano, Vinciguerra ricorda che, sempre e comun-que, si governa bene con l’esempio e con la condivisione. E con-clude citando il Principe di Machiavelli: “I profeti soli e disarmatisono destinati alla sconfitta, per vincere ci vogliono gli alleati”.

Da sinistra Sergio Vinciguerra,Franco Grasso, Pietro Pasini,Alessandro Pastorini e Mario Giannola

Quali le cause di tale crisi sistemi-ca? a chi ascriverle?Tutto ciò accade quando il sapere osi degrada a livello di sterile accul-turazione o quando la trasferibilitàdei messaggi non si finalizza ad unprocesso di progressiva conquistadell’autonomia di giudizio, di sceltae di conseguente assunzione di im-pegno civile. La/Le responsabilitàdei mancati successi sono da ascri-vere…- alla famiglia che troppo spesso de-lega ad altri i compiti che inequivo-cabilmente le sono propri;- alla scuola, luogo privilegiato dellaformazione delle future generazioni,troppo spesso incapace di inverareprogetti educativi all’altezza dei tem-pi e dei problemi;

> alla società frivola e consumistica,capace di generare solo identitàdeboli dal respiro nichilista;

> alla politica, espressione poliedricadi accattivante narcisismo, carentesenso storico e per giunta arroganteprotervia;

> alle classi dirigenti incapaci diidentificare il vero dinamismo del-la crisi o di un effimero benesseresenza sviluppo.

Sulla base di tali considerazioni, de-gne di un erasmiano “Elogio dellaFollia” c’è una triste carenza intel-lettuale di chi demagogicamente in-terpreta e diffonde il concetto dicultura come mera possibilità esi-stenziale e non piuttosto come me-todo di vita. E, per dirla con Sha-kespeare s’insinua inquietante: “c’è

andrea pernice
Evidenziato
andrea pernice
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DUE FIRME DI PRESTIGIO PER I CARAIBI PIÙ BELLIIn coppia o in famiglia, per rilassarsi o per divertirsi, per le vacanze estive o per quelle invernali, con il Gruppo Sandals & Beaches troverete sempre il resort giusto ad accogliervi. 17 resort ubicati sulle isole caraibiche più desiderate e sognate e che si sono ben presto distinti per un servizio impeccabile e per un trattamento All Inclusive pressoché unico al mondo. I villaggi Sandals e i Beaches sorgono su isole paradisiache, accomunate da spiagge bianchissime e acque turchesi.Diversa la filosofia di vacanza dei due marchi. I Sandals sono decisamente più adatti a coppie, perfetti per novelli sposi o per chi desidera siglare il proprio amore su una di queste magnifiche spiagge, o per chi desidera godere il massimo della privacy e del relax. I Beaches, invece, sono in grado di offrire servizi adatti alle esigenze delle famiglie, compreso l’intrattenimento dei bambini.Sandals Resorts è conosciuto in tutto il mondo per la sua offerta di vacanze dedicate alla coppia nelle località più romantiche dei Carabi, ha conquistato una posizione privilegiata per le vacanze “All Inclusive” e ha vinto per 13 anni consecutivi il titolo “World’s Best” ai World Travel Awards.

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PER LA SALVAGUARDIA DEI CARAIBI30 anni dopo la nascita del primo resort Sandals in Jamaica, nasce Sandals Foundation, la nuova Fondazione per la salvaguardia dell’ambiente e delle comunità locali.Sandals Foundation nasce per volontà del giovane Adam Stewart, figlio del fondatore e CEO di Sandals International, che si è posto l’obiettivo di sfruttare la passione e l’energia che questo grande gruppo alberghiero ha sempre rivolto ai Caraibi per promuovere lo sviluppo delle destinazioni attraverso tre parametri fondamentali: il rispetto della comunità, l’istruzione e la cura dell’ambiente. Sandals Foundation si occupa anche dello sviluppo di parchi naturali, finanziando progetti per la protezione della barriera corallina e organizzando giornate dedicate alla pulizia delle spiagge. Il supporto alle popolazioni locali si declina poi in varie attività all’interno di programmi proposti appositamente da Sandals resorts.Gli ospiti del Gruppo Sandals potranno contribuire tramite donazioni in loco, acquisti speciali nelle boutique dei resort (dove una parte del ricavato sarà donato al progetto) e versamenti on line.www.sandalsfoundation.org.

“GREEN GLOBE AWARD” PER IL RISPETTO DELL’AMBIENTERiciclo dei materiali, rispetto delle comunità locali, responsabilità verso l’ambiente: una vera missione per Sandals Resorts. La Società si è impegnata a individuare, monitorare e gestire tutti gli aspetti ambientali significativi connessi con le operazioni alberghiere, inclusi i consumi di acqua dolce ed energia, le emissioni di gas serra, la conservazione delle tradizioni e la gestione degli ecosistemi. Forte anche l’impiego della ricerca e formazione di personale locale adeguatamente qualificato nella politica di conservazione delle risorse umane. Il brand è attivo nel monitorare e attuare tutti i programmi per ridurre al minimo l’inquinamento acustico e le emissioni in atmosfera di sostanze potenzialmente pericolose. I resort Sandals & Beaches mirano principalmente a: sensibilizzare il personale attraverso incontri e seminari delle commissioni ambientali; monitorare il consumo d’acqua nelle piscine, camere degli ospiti, cucine, aree comuni, impianti di irrigazione; utilizzare in modo razionale le attrezzature elettriche, controllare le sostanze tossiche o pericolose; promozione delle principali attrazioni locali, con particolare attenzione alle escursioni ecologiche.

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Il Rotarye la leadership del futuroNel promuovere il RYLA Internazionale, il Distretto 2110 interpreta gli obiettivi di formazione rota-riana per le nuove generazioni

Francesco Paolo Di Benedetto

Ogni istituzione esprime l’esigenza di codificare norme di comportamento ri-spondenti alla civiltà di un popolo. Mantenendo ferma la forma kantianadella universalità della legge morale, non si può ignorare, tuttavia, che su

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ogni istituzione incide fortemente ilgrado di civiltà del popolo, ove essasorge ed opera; grado di civiltà che,essendo per sua natura in continuodivenire, si attualizza nei suoi ambi-ti sociali, politici, economici, gene-razionali e sempre temporali, ossianei suoi ambiti culturali. Ogni civil-tà tende a realizzarsi secondo normeche la stessa ritiene perfette, e chela storia, talvolta, condanna, ma èovvio che l’attuazione delle norme ècondizionata, in ogni caso, dai suoiesecutori temporali: ottime leggi,travisate nella loro applicazione,possono non rispondere alle esigen-ze di giustizia per le quali sono na-te. Non resta, pertanto, all’uomo dibuona volontà che trovare la rispon-denza della norma nei fondamentiuniversali dell’umanità. Qualsiasiregola, che contrasta con i fonda-menti universali dell’umanità, nonpuò essere trasmessa ai giovani.Questo, a mio parere, è il principioguida secondo il quale l’adulto rota-riano si debba proporre ai giovani.Resta, comunque, imprescindibilela funzione educativa degli adultinei riguardi dei giovani, dei Rota-riani nei riguardi dei Rotaractiani edegli Interactiani. Non esistono par-ticolari principi educativi, esiste so-lo la dignità dell’uomo con la sua li-bertà di essere vivente, con il suo“umanesimo”. La formazione deigiovani del Rotaract e dell’Interactè affidata ai Club padrini e al Di-

stretto. Ricordo che nel 1917, il se-sto presidente del Rotary Interna-zionale, Arch C. Klumpf, propose diistituire un “fondo di dotazio-ne… destinato ad opere utili sulpiano assistenziale, educativo edin altre vie di servizio a favoredella collettività”. Nel 1928 ilfondo di dotazione supera i 5000 $USA e viene ribattezzato “Fonda-zione Rotary”, con una sua auto-nomia all’interno del Rotary. In unarticolo apparso, nel 1928, sulla ri-vista Rotarian, Klumpf accenna -fra gli obiettivi della R.F. – alloscambio di studenti, allo scambio digruppi di studio, ecc. Dice Klumpf:“La Fondazione Rotary non èstata creata per erigere monu-menti in mattoni o in pietra. Selavoriamo il marmo, esso si sgre-tola; se lavoriamo l’ottone, iltempo lo corroderà; se innalzia-mo templi, un giorno crolleran-no. Se però noi esercitiamo uninflusso sulle idee immortali e leimbeviamo dello spirito rotaria-no, se trasmettiamo queste ideeai giovani, …noi incideremoqualcosa che brillerà per l’eterni-tà”. La società moderna riconoscealla formazione un ruolo fondamen-tale per assicurare lo sviluppo so-stenibile. Una moderna interpreta-zione la considera strumento privi-legiato per eliminare le discrimina-zioni, la marginalità sociale, le in-giustizie. Formazione significa an-

che investimento sulle nuove gene-razioni, sulle loro competenze spe-cialistiche, così come sullo sviluppodella loro personalità, attraverso uncontinuo “aggiustamento” reciprocotra mercato del lavoro, economiepossibili, desiderata, sistemi valo-riali dell’uomo. Ma ci sono moltepli-ci modi di intendere la formazione:Alcuni, più tradizionali, puntano al-la trasmissione fedele di know-howe di culture già consolidate, nel ten-tativo di eternarsi, immutabili nellasostanza e nella forma. Altri, più in-novativi, puntano ad una messa indiscussione dei costrutti valorialidei giovani, alla ricerca di un atteg-giamento critico, e non fideistico,che sta alla base di quella flessibili-tà di cui tanto si parla negli ultimitempi. Le metodiche, correlate alledue diverse tipologie del fare forma-zione, sono: da una parte, l’utilizzodi lezioni ex-cattedra ed attività

Il RYLA Internazionale “Mediterraneo, essenza delle civiltà” si terrà a Ragusa dal 18al 24 giugno 2010 con la partecipazione dell’Università di Palermo ed il patrociniodella Presidenza della Regione Siciliana. Quest’anno, il Distretto 2110, in accordocon i Distretti interessati dal progetto, organizza il seminario RYLA aperto a parteci-panti provenienti dai suddetti Paesi che si affacciano nel Mediterraneo. Tutte le mani-festazione del Ryla si svolgeranno in lingua inglese.

Francesco Paolo di Benedetto

andrea pernice
Evidenziato
andrea pernice
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d’aula classiche; dall’altra, la speri-men-tazione di format didattici piùesperenziali, fondati sul networ-king delle risorse in campo. La vision del Rotary Internazional,attraverso la realizzazione del pro-gramma Ryla, consiste nell’idea diapprofondire la dimensione multi-culturale della formazione profes-sionale, iniziale e continua; di pro-muovere l’acquisizione di esperien-za (con attività che prevedano for-mazione teorica ed esperienza prati-ca ); di ampliare le competenze re-lazionali e migliorare la preparazio-ne dei protagonisti del prossimo fu-turo. Questa vision si scontra, spes-so, con le resistenze di una classedirigente che ha paura di esserescalzata dalla nuove leve, di non te-nere il passo con la loro capacità diinnovare e rinnovarsi continuamen-te. Da qui, un trend di formazione“tradizionale”, di cui si diceva al-l’inizio: percorsi, cioè, che aiutino acrescere, ma senza mettere in giocola superiorità del già noto, del giàconsolidato, del già adulto. Il Ryladeve accogliere la sfida che le nuo-ve generazioni ci lanciano, orien-tando alle scelte senza condiziona-re, accettando di interrogarsi sulletematiche più scottanti dell’attuali-tà: comunità o individualità?Ambizioni o solidarietà? Global ono global? Continuità o trasgres-sione? Autenticità o identicità? Elo deve fare esplicitando il propriopunto di vista, rendendo così possi-bile il confronto tra le diversità, pro-vando a sfuggire dalla trappola difacili ideologismi, di rassicurantipaternalismi. Ciò che mi auguro peril futuro è che il Rotary proseguanella politica di attenziona-mento a

ciò che ci circonda, partendo daun’analisi introspettiva del proprioesserci nel mondo, del proprio ruolonella comunità, delle proprie re-sponsabilità, dei propri vissuti autoed etero riferiti. Ritengo che il for-marsi sia un dovere ed una opportu-nità ad ogni età, un processo in co-stante divenire, un percorso dialogi-co e diacronico, che a partire dallascuola secondaria debba accompa-gnare tutte le tappe della vita di unadonna e di un uomo. Il ruolo di for-matori è stato inteso, in questi anni,nel senso della creazione di unacornice metodologica che sollecitila ricerca di un quadro della rap-presentazione di sé, del rapportocon la realtà esterna, degli stili dicomportamento, al fine di delineareun progetto personale di vita, nelquale sia presente una idea lavora-tiva (attuale o da perseguire nell’im-mediato futuro), coerente con leproprie caratteristiche personali ecorrispondente alle necessità realidel mercato del lavoro. Più che of-frire risposte e soluzioni alle molte-plici domande di ognuno, si devecercare di monitorare i passaggicruciali, lungo questo percorso dicostruzione del proprio progetto divita, promuovendo, al contempo,una cultura della legalità, delle pariopportunità, dell’importanza di unaqualifica scolastica e professionaleadeguata. Ritengo che la formazioneRotariana dedicata ai giovani debbaperseguire tre obiettivi principali:promuovere le abilità e le compe-tenze dei giovani, ricorrendo tral’altro alla formazione di un saper-essere, più che di un saper-fare,al fine di facilitare la possibilità diorientarsi in un mondo in continuo,

rapido cambiamento; migliorare ladotazione accademica di competen-ze professionali, proponendo unapolitica di formazione continua dasviluppare durante tutto l’arco dellavita, al fine di accrescere la capaci-tà di adattamento a fronte, in parti-colare, delle innovazioni tecnologi-che ed organizzative; promuovere erafforzare il contributo della forma-zione professionale al processo d’in-novazione, al fine di migliorare lacompetitività e l’imprenditorialità,anche nella prospettiva di nuovepossibilità di occupazione. Bisognaavviare un processo di crescita diuna coscienza civile tra i nostri gio-vani, capaci di riconoscere nellaconvivenza civile di forze politiche,opinioni, religioni, etnie e costumidifferenti, un valore in grado di fareemergere una nuova identità nonper “rifiuto delle differenze”,ma per “arricchimento ed inte-grazione delle differenze”. Oggi,si assiste ad un duplice atteggia-mento nei confronti delle differenzeculturali: o un netto rifiuto, cheporta a considerare il “diverso” intermini di inferiorità e subordina-zione, oppure un tentativo esaspera-to di assimilazione, che porta adun appiattimento indiscriminatodelle differenze negando il fonda-mentale diritto di esprimere libera-mente la propria appartenenza cul-turale. Penso che l’educazione civi-le contro il razzismo sia una dellepiù importanti frontiere del mondomoderno. Tale educazione dà la mi-sura della nostra capacità di co-struire una convivenza pacifica edemocratica. Dobbiamo porci l’in-terrogativo di come contribuire al-l’apertura del processo di elabora-

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crazia rappresentativa, che costitui-sce un modello culturale nel qualetutti i cittadini, di qualunque colo-re, razza, credo, sesso, età, sianopienamente ed equamente rappre-sentati nel processo decisionale enella vita economica, sociale, cultu-rale e civile. Alla luce di ciò, l’ideache sottende al prossimo Ryla Inter-nazionale è quella di tendere versoun “pluralismo culturale”, che ab-bia come base un substrato di valoricomuni, attraverso i quali sianopossibili lo scambio e l’accettazionereciproca. Il fenomeno della immi-grazione dovrà essere percepito, inogni paese, come un apporto, unaricchezza, non solo in quanto fattoredi riavvicinamento di popoli diver-si, ma anche e soprattutto, qualeelemento di arricchimento cultura-le, umano ed anche economico.Dobbiamo impegnarci affinché laresponsabilità diventi sempre piùpersonale e sempre meno diluita

zione delle politiche internazionaliai cittadini, specie a quelli più gio-vani, al fine di garantire una parte-cipazione più ampia e politicamentesignificativa per la definizione e lapresentazione di scelte strategiche,che incoraggino una maggiore re-sponsabiliz-zazione di tutte le partiin causa. In quest’ottica si pongonole basi e l’obiettivo strategico delRyla Internazionale dell’anno rota-riano 2009-2010, di incoraggiare lacostruzione di reti di cooperazioneterritoriale, che diano visibilità epari opportunità a soggetti tradizio-nalmente più forti insieme ad altriche lo sono di meno. Si tratta diproporre una lettura nuova del“buon governo” del Mediterraneo,ossia di costruire ed integrare, nellaforma e nel merito, i principi diuguaglianza e di opportunità fra uo-mini e donne. Ed è proprio attraver-so questo percorso che si può attua-re quel rafforzamento della demo-

nella collettività; abbia sempre piùspazio la libertà di auto-organizzar-si; la rinuncia di ciascuno alla invi-sibilità apra un promettente spazioper una nuova autonomia. Dobbia-mo impegnarci affinché tramonti lalibertà come irresponsabilità e -guadagni spazio la libertà intesa co-me rispetto delle regole. Il Rotaryha il dovere di educare le giovanigenerazioni alla tutela di quei dirit-ti, la cui misura ed il cui valore nonpuò essere fissato astrattamente, co-me il diritto alla vita o la libertà diculto. Si tratta di diritti che riguar-dano un bene sentito come valorecollettivo. Un bene da proteggereattraverso standard il più possibilecomuni, come la qualità della salu-te, l’istruzione, ecc., attraverso ognisforzo verso l’uguaglianza delle con-dizioni e delle opportunità, attraver-so una continua scelta ed un nuovodialogo tra le genti, tra gli stati Me-di - terraneo, appunto.

METODOLOGIA DEL

RYLA INTERNAZIONALE

La settimana si articolerà su un doppioregistro, cognitivo e psicodinamico, attra-verso l’alternanza di lezioni frontali e dimomenti esperenziali: ogni giornata ini-zia e si conclude con un’attività in picco-lo gruppo, a conduzione psicodinamica,che si costituisce quale spazio privilegia-to di elaborazione personale dell’espe-rienza in atto e delle ricadute sulla pro-pria sfera privata; sono previste otto le-zioni tenute da altrettante personalità ac-cademiche dei Paese mediterranei Le le-zioni ed i dibattiti intendono offrire unadisamina delle variabili storico-socialima anche intra-psichiche e culturali, cheintende attivare un pensiero creativo sul-

la complessità degli stili di vita nazionaliche hanno in comune le radici mediterra-nee, ma anche tra soggetti pubblici e pri-vati responsabili, attraverso una gestionepiù o meno cosciente della propria lea-dership, degli attuali modelli di convi-venza: in un mondo fortemente intriso daistanze multiculturali e multietniche chepaiono allontanare e dividere i popoli, cisi interrogherà sulle proprie inclinazionied attitudini personali verso l’altro; du-rante la settimana di lavoro, centrali sonogli incontri della “plenaria” giocata suun registro esclusivamente psicodinami-co: alle sessioni sono ammessi soltanto icorsisti e lo staff di conduzione psicologi-ca che contribuisce a costruire un set-ting fecondo ma protetto. All’interno del-la formazione a spirale, generatrice diforze uguali e opposte tra loro, emergono

stati di forte emotività, che attraversanotutti i partecipanti, sfidando le loro nor-mali convenzioni, destabilizzandone leusuali strutture di controllo e le masche-re sociali. In assenza di contenuti e mo-dalità predefinite, confezionate dall’alto,l’iniziale disagio si trasforma ben prestoin un’occasione privilegiata per esperire ipropri modi di essere, grazie ad una raffi-nata dinamica di risonanze e rispecchia-menti nel gruppo dei pari. Una tavola ro-tonda, cui partecipano i relatori, conclu-derà la settimana seminariale. Nella se-rata di chiusura, i Governatori dei variDistretti Rotary che partecipano al Rylaed il Magnifico Rettore dell’Università diPalermo consegneranno a tutti i giovanil’attestato di partecipazione al corso diformazione Ryla.

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Leadership con fantasia,per motivare seguito e Servizio Alla Pinacoteca Ambrosiana, a Milano, riflessioni attuali sulla leadership e il suo mutare continuo

Può la pipa stretta nel pugno di un condottiero incitare gli animi dei soldati eportarli alla vittoria? Può. Può il Rotary esprimere una posizione di leader-ship nella società, mosso dall’espressione della fantasia? Può. E possono ileader di un tempo non lontano se non nella forma, trovare in se stessi la for-za per adattarsi alle aspettative di leadership della società in rapida evolu-zione? Possono. La chiave di lettura di domande e risposte, lo scorso sabato19 settembre, nel cuore di Milano, dove il Governatore del Distretto 2040Marino Magri e i suoi ospiti hanno animato la tavola rotonda sulla leader-ship, moderati dal PDG Renato Ranghieri. Facendo riferimento al quadro esposto al Museo de l’Armee di Parigi, dove vienerappresentato il condottiero Lasar, con la pipa in pugno, Marino Magri ha avviato la giornata. Uno spunto, il suo, che ha la-sciato spazio alle considerazioni dei relatori, modulate secondo le rispettive specifiche competenze, introdotte da una ampiapanoramica sull’etimologia e sulle declinazioni del to lead che genera leadership, di cui si tratta ampiamente anche, se non so-prattutto, in tempi di crisi. Emerso come nelle diverse definizioni di leadership si rincorrano e si accavallino concetti riconducibilitutti alla forte necessità di elasticità mentale del leader, che nel suo più attuale profilo è richiesto essere guida, esempio, trasci-natore, oltre che interprete di un ruolo che richiede anche umiltà, una articolata serie di definizioni ha dato spunto al primo in-tervento, del Prof. Claudio Mencacci - direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli diMilano - che dalle teorie evoluzionistiche è giunto a spiegare come in tempi di difficoltà il leader sia misurato sulle risposte cheè in grado di dare e come questo generi un processo di trasparenza nei rapporti che induce a trarre il meglio dall’intelligenza edalle emozioni e conseguentemente ad affrontare i tempi di crisi valutando le ricchezze delle differenze di genere - maschile efemminile - promuovendo il rafforzamento di una società affettiva. E le differenze di genere sono state al centro dell’interventodella prof.ssa Silvia Maria Rovere, manager nel settore economico, che nel presentare i risultati di ricerche certificate sulla pre-senza femminile nelle posizioni di leadership manageriale in diversi ambiti culturali - solo l’11% dei Consigli top comprendonodonne - ha specificato come una delle mutazioni più rilevanti della leadership e della sua interpretazione al femminile, sia statoil passaggio dalla cosiddetta leadership transazionale, basata sul principio di attribuzioni delle ricompense, alla leadership tra-sformazionale, incentrata sulla condivisione di obiettivi e poi di benefici: un cambiamento che rende la leadership femminile piùmoderna. Un discorso imperniato sulle differenze di approccio alla leadership tra uomini e donne sul quale si è inserito il dott.Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, che ha sottolineato la necessità di valorizzare le differenze e lerisorse dei singoli, per favorire in ambito aziendale la formazione di una leadership composta, in base alla quale tutti i leaderpossano però giungere alla consapevolezza della necessità di tre caratteristiche fondamentali: capacità di focalizzazione, diprocedere secondo logiche costruttive di partnership, di ricerca e lettura della soddisfazione dell’interlocutore/cliente. Tutto ba-sato su valori assolutamente in linea con quelli nostri di Rotariani, secondo il relatore, come passione, rispetto, visione, umanità,curiosità, integrità e pragmatismo, che uniti alla capacità di agevolare il flusso informativo tra collaboratori, senza ostruzionidocumentative, per la completa comprensione dei processi decisionali, permettono il formarsi di nuovi equilibri, con l’abbatti-mento di barriere generazionali e la creazione di una tensione partecipativa ed emotiva. Un ampio riferimento alla facilità dicomunicazione che la prof.ssa Beatrice Bauer, psicologa, docente all’Università Bocconi, unisce al concetto di autoefficacia chedeve essere proprio di ogni leader, e che gli consente di gestire chiaramente le idee, permettendo agli altri di generare il me-glio, e a sé di accrescere la propria leadership con passione, secondo una necessaria e costruttiva assertività. La capacità diiniziare delle relazioni mutevoli, ma durature; l’investimento nell’apprendimento continuo; l’adattamento e la gestione del cam-biamento; l’equilibrio tra crisi e tolleranza; la forza di sentirsi allenatore e non capo: questi i punti di riferimento, indicati sin dalprincipio della tavola rotonda e ripresi nell’arco della mattinata da tutti gli intervenuti, cui ha fatto seguito l’intervento di chiusu-ra del PDG Paolo Moretti, Consulente di direzione nel settore finanziario, che oltre a modulare termini e definizioni in chiaverotariana, ha fatto perno sulla necessità di mantenimento dell’integrità nell’associazione, e di valorizzazione delle competenzeche sono espresse dai suoi protagonisti, a garanzia di un futuro di credibilità. Con una chiusura che legando naturalmente il fu-turo al passato, seguendo l’ombra lunga delle influenze americana e francese in cui si è mossa l’Italia nel tempo, ha suonato:“Cari Rotariani, teniamo a distanza la burocrazia e liberiamo la fantasia”.

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Decine di flash illuminano sor-risi, strette di mano e scambidi gagliardetti a conclusione

del 3° Multi-Club Workshop, che haottenuto un grande risultato: il finan-ziamento di un progetto e la selezio-ne di altri tre per aiutare i bambiniin difficoltà. Il meeting si è svoltodal 3 al 7 settembre 2009 con unapartecipazione di otlre 50 persone(di cui 16 italiani) provenienti da 10nazioni (Belgio, Estonia, Francia,Germania, Italia, Lettonia, Lituania,Olanda, Russia, Svezia) in rappre-sentanza di 11 distretti e 23 clubs.Grazie all’impegno del Club “RigaInternational” e in particolare di Ge-rard Kuiper, Past President, l’orga-nizzazione è stata eccellente e l’ac-coglienza, molto calorosa. Sabato 5settembre, dopo l’esecuzione dell’in-no nazionale della Lettonia e quellodel Rotary International, il Presiden-te del RC Riga International, BirgitJohannsmeier, ha aperto i lavori delSeminario. Il Past Governor del Di-stretto 2120, Titta De Tommasi, hasottolineato l’importanza di questo ti-po di incontri, che non solo hannostretto i legami di amicizia tra i rota-riani, ma hanno dato anche delleidee per realizzare progetti di servi-zio e concretizzare i sogni. Dopo averricordato i risultati dei 2 precedentiMulti-club Workshop a Stoccolma eda Bari, Leonardo de Angelis, ha datoindicazioni sulle migliori strategieper la realizzazione di progetti di ser-vizio in un momento di generale crisieconomica. La soluzione proposta èstata quella di mettere insieme, at-torno ad un progetto, le forze di Clube Distretti di Paesi diversi per incon-tri dove si provveda allo studio ed al-

lo sviluppo di comuni piani d’azionee di raccolta fondi che rendano pos-sibili il finanziamento e la realizza-zione delle iniziative di particolarerilevanza, seguendo le stesse impo-stazioni date dalla Fondazione in te-ma di Sovvenzioni Paritarie. Questaforma di finanziamento - senza lapartecipazione della Fondazione - èstata applicata con successo per at-tuare il progetto “Centro per Mammee Bambini” a Medellin (Colombia)del RC Francavilla Fontana Alto Sa-lento, approvato l’anno scorso a Bari.In seguito Andris Stembergs, PastPresident del Club “Riga”, ha illu-strato in dettaglio la storia e la situa-zione attuale del Rotary in Lettonia.Philippe Cohen, Past President del“Moscow International”, ha tracciatoa grandi linee la storia del Rotary inRussia e della creazione nel 2006del Distretto 2220, nonché le princi-pali attività del Distretto con partico-lare riferimento ai progetti di servizioe allo “Scambio dei Gruppi di Stu-dio”. Si è passato poi alla presenta-zione dei Club partecipanti. Citiamoin particolare quelli italiani: Bari,Francavilla Fontana Alto Salento,Manfredonia, Ostuni e San GiovanniRotondo del Distretto 2120, Raven-na del Distretto 2070, Costa del So-le-Vesuvio Sud del Distretto 2100. Inseguito sono stati esaminati i 9 pro-getti di servizio proposti, il cui im-porto globale ammonta a circa227.000US$. Si è passato alla vota-zione per la scelta degli altri progettiche ogni rappresentante di Club do-vrà sottoporre all’approvazione delproprio Consiglio Direttivo per lascelta finale e per decidere gli im-porti da mettere a disposizione dei

progetti scelti. I progetti selezionatisono stati i seguenti:> “Marta” del RC Riga International

(15.000 $) per forniture di materia-le al Centro di assistenza alle don-ne e bambini vittime di violenza inLettonia;

> “Piccolo Principe” del RC MoscowInternational (21.000 $) per forni-tura di attrezzature mediche al-l’ospedale per bambini affetti datumore a Mosca (Russia);

> “Mamma, acqua” del RC Franca-villa Fontana Alto Salento (18.000$) per fornitura di un pozzo, depu-ratori e minibus all’orfanotrofio“Mamma Elena” di Kinshasa (Con-go).

Leonardo de Angelis, Presidente delCIP Italia-Russia, ha trasmesso aiconvenuti il caloroso saluto sia delCoordinatore Nazionale dei CIP Ita-liani, Gianni Jandolo, sia del Presi-dente del CIP Russia-Italia, GianPaolo Marello. Dopo aver auspicatola creazione del CIP Italia-Lettonia,informa che l’Assemblea del CIPRussia-Italia è prevista per il 15maggio in Russia, a San Pietroburgo.In seguito, dopo votazione, la sedescelta per il 4° Multiclub Workshopviene attribuita alla città di Raven-na. Infatti il RC Ravenna è stato pro-motore dell’iniziativa ed ha contri-buito alla realizzazione di alcuniprogetti selezionati. Il Presidente delRC Ravenna, Pietro Marini, ha rin-graziato per la scelta effettuata ed haassicurato tutti i partecipanti che ilsuo Club metterà particolare impe-gno ed entusiasmo per organizzarel’evento dal 2 al 6 settembre [email protected]

Successo a Rigaper il 3° Multi-ClubWorkshopLeonardo de Angelis

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Per due settimane di luglio Ron-dine, Cittadella della Pace chesorge sulle sponde dell’Arno in

Toscana, culla del Rinascimento eu-ropeo, è diventata il cuore della ri-conciliazione, della tolleranza e del-la pace grazie al seminario di Dialo-go e pace al quale hanno partecipa-to 16 liceali di Haifa (Arabi edEbrei) e 8 coetanei europei. Il grup-po di Haifa era accompagnato daShaul D’Angeli, Presidente del CIPIsraele-Italia, organizzatore e fauto-re del programma del Rotary clubdel distretto Haifa 2490, insieme arappresentanti di Beit Hagefen eLeo Baeck center, che hanno attiva-mente contribuito alla preparazionedel gruppo prima del viaggio in Ita-lia. Dopo i piccoli passi dei primigiorni, serviti a rompere il ghiaccio(l’esatta pronuncia dei rispettivi no-mi di ciascuno, regole di convivenzae campeggio comuni, calcio, palla-volo, creazione di coppie per le ten-de, discussioni sui propri hobby,l’incontro con le comunità musul-mana ed ebrea di Firenze e quella

cristiana di Rondine, musica, labo-ratori teatrali, preparazione di pizzae altri piatti tipici …), abbiamo vi-sto crescere una vera amicizia traGeorge e Guy, due studenti israelia-ni e palestinesi, residenti a Rondi-ne, accomunati dall’ampiezza e dal-la calura delle loro tende e dai mor-si di zanzara! Il primo giorno, i ra-gazzi israeliani hanno incontrato icoetanei italiani. Era molto tardi ederavamo tutti stanchissimi ed emo-zionati, ma questo non ha impeditoai ragazzi di aprirsi ed esprimere ipropri obiettivi individuali e comuniusando l’inglese come lingua discambio. “Sentirsi vicini gli uni aglialtri e sapere cosa pensa e sentel’altro“ è stato il fil rouge di un pro-cesso che si può ben riassumerenella frase “Abbiamo lo scopo dipartecipare a un processo vero at-traverso il quale imparare di piùsulle nostre fedi e cambiare il mododi capirci”. “Nonostante le distanzetra Ebrei e Arabi, esiste una reci-proca volontà di scovare i problemie risolverli. Alla fine della discus-

sione ci si abbracciava e i senti-menti ne uscivano rafforzati”, sinte-tizza Shaul D’Angeli. “Non avrem-mo mai ottenuto questo risultatosenza la collaborazione del Distretto2070 di Rotary Italia - Israele, gui-dato da Giorgio Partisani, e dellameravigliosa squadra di Rondine,capitanata da Ursula Armstrong edal suo capo, Franco Vaccari“, ag-giunge. La cittadella di Rondine ri-marrà com’è sempre stata, ma per i24 giovani e i loro 6 istruttori diHaifa Akko Yokneam, Arezzo e altrelocalità della Toscana, che si sonoabbracciati e commossi quando,all’aeroporto, si sono salutati impe-gnandosi a lavorare per un futuromigliore, queste due settimanedell’estate 2009 sono state solol’inizio. Si stanno già promuovendodelle attività di proseguimento cheassicurino la continuità del dialogoavviato a Rondine. Rotary e i suoipartner sono sicuri che il progettocontinuerà e che il risultato ottenutopossa davvero aprire le porte a unfuturo migliore.

A Rondine un altro passodel Processo di Pace Gianni Jandolo

Fondazione RotaryPartenza anticipata per i Seminari Distrettuali sulla Fon-dazione Rotary. Ad Altea, in Spagna il primo, una giornata di la-voro molto concreto, dedicata all’intera squadra distrettuale per cono-scere meglio la Fondazione, i risultati al 30 giugno 2009, gli obiettivi,le strategie attraverso il veloce alternarsi dei vari responsabili di Distret-to (2203) e di Zona (13 B) ma soprattutto attraverso la effervescente di-scussione animata dai presenti e guidata dal Governatore Vicente Juan Verdu qui con il Coordinatore Regionale Gianni Jando-lo e con Graciela Waen. Graciela ha sposato la causa della raccolta fondi così a cuore che quando ha visto che venivano di-stribuiti gli autoadesivi per ricordare la campagna End Polio Now, resi disponibili dal nostro Carlo Monticelli, ha chiesto di ave-re tutti i restanti e in un intervallo, in quindici minuti, ha raccolto tra i non Rotariani, 184 euro. Una piccola somma, ma ungrande esempio di come ci si può impegnare con allegria nel cogliere qualunque opportunità per “la spallata finale”.

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Il premio Internazionale “ALUM-NI SERVICE TO HUMANITY” èstato istituito dalla Fondazione

Rotary per onorare un ex-beneficia-rio di una sovvenzione o borsa distudio e per far conoscere k’aspettosociale e umanitario dei suoi pro-grammi.Il premio vuole onorare un ex borsi-sta della Fondazione che si sia di-stinto per eccellenza professionale eimpegno al servizio di una causaumanitaria, esemplificando in talmodo l’ideale rotariano del “servireal di sopra di ogni interesse perso-nale”. Le commissioni di Zona scel-gono i candidati a livello regionale.Tra questi, gli Amministratori dellaFondazione scelgono successiva-mente un vincitore a livello mon-diale. Tutte le zone possono nomi-nare ogni anno dei candidati per ilpremio. Il vincitore del premio rice-verà il riconoscimento in occasionedel Congresso Internazionale diMontreal. Il riconoscimento può es-sere assegnato agli ex partecipantiai programmi della Fondazione:borse degli Ambasciatori, Scambidi Gruppi di Studio, sovvenzioni peri Volontari del Rotary, sovvenzioniper docenti universitari e sovven-zioni per la ricerca (DiscoveryGrants).

CRITERII candidati devono essersi distintiper il servizio reso all’umanità e peraver raggiunto i vertici della loroprofessione.Con la loro attività umanitaria icandidati devono aver apportato uncontributo concreto a livello nazio-nale o internazionale.

REGOLAMENTO PER LA SELEZIONEI distretti hanno la facoltà di pre-sentare un candidato. Il candidatopuò risiedere, aver studiato o eser-citato la propria attività umanitariain qualsiasi Distretto rotariano nellaZona di pertinenza. La selezione delcandidato può essere condotta da examministratori della Fondazione,Governatori in carica, Presidentidelle Sottocommissioni Alumni, Co-ordinatori degli Alumni della Fon-dazione Rotary, e Coordinatori Re-gionali della Fondazione.Tutti i candidati devono essere ap-provati dai Governatori in carica.La candidatura deve essere accom-

pagnata una descrizione dettagliatadei traguardi raggiunti dal candida-to che lo rendono idoneo a ricevereil riconoscimento. È consigliabileallegare ulteriore materiale di sup-porto alla candidatura.La cartella da presentare, in forma-to elettronico, alla Fondazione deveincludere l’apposito modulo (fornitoai responsabili delle CommissioniDistrettuali), il curriculum vitae delcandidato, la descrizione dettagliatadei traguardi raggiunti in campoumanitario e una sua fotografia di-gitale.

SCADENZEEntro il 10 di ottobre, il Coordinato-re Regionale della Fondazione Ro-tary forma e presiede una Commis-sione di nomina di Zona.Le candidature, debbono pervenirealla commissione, in forma elettro-nica, entro venerdì 27 novembre.I nominativi dei finalisti da tutte lezone devono pervenire alla sedecentrale del RI entro il 31 dicem-bre. Ogni Zona può presentare ununico finalista.Il finalista viene considerato vinci-tore a livello regionale e deve esse-re festeggiato durante un evento im-portante organizzato nella Zona.

CRITERI DI AMMISSIBILITÀI candidati devono aver soddisfattotutti i requisiti richiesti dal pro-gramma. I candidati devono averconcluso la loro partecipazione alprogramma almeno 10 anni primadell’assegnazione del premio (nel1998-99 o prima). Il vincitore a li-vello mondiale deve accettare il ri-conoscimento di persona, parteci-pando al congresso internazionaledi Montréal nel giugno 2010. Il ri-conoscimento non può essere postu-mo. Un candidato può ricevere il ri-conoscimento una volta sola.

Il premio InternazionaleAlumni Service to HumanityGianni Jandolo

di un paio di generazioni una mari-neria ben strutturata per la praticadella pesca d’altura. Si sviluppa an-che la cantieristica navale. Una tra-dizione quindi che ha lasciato il se-gno, come ha rimarcato l’ammiraglioAngelo Mainardi, presidente del Ro-tary Rimini, e su cui la città ha il do-vere di dedicare maggiore attenzio-ne. Durante la serata è stato distri-buito l’ultimo lavoro di Maria LuciaDe Nicolò, il libro “Rimini Marina-ra”, che offre un’inedita traccia dellastoria marittima di Rimini, delle fun-zioni del porto e della regolamenta-zione del suo accesso, delle vicendepolitiche, dei fattori economici, deiprocessi culturali in cui la città rima-se coinvolta. ■

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La storia della marinearia di Ri-mini nasce nel 1600. Lo ha ri-cordato la Prof.ssa Maria Lucia

De Nicolò nella serata organizzatarecentemente dal Rotary Club Rimi-ni insieme al Rotary Club RiminiRiviera all’interno del Castel Si-smondo. Fino al ’600 le attività ma-rittime del porto-canale, ricavatonell’ultimo tratto del Marecchia ri-manevano concentrate sui traffici as-sicurati da barche veneziane e dal-mate che erano richiamate a Riminidai mercanti riminesi. I bassi fondaliimpedivano l’accesso di imbarcazio-ni di grandi dimensioni. Si trattavadi un commercio verso la città, masoprattutto di esportazione. Il territo-rio riminese infatti si contraddistin-gueva nel commercio internazionaleper due generi merceologici: il vino,

prodotto nel territorio e rinomato giàin epoca medievale, e i materiali diminiera importati dalle regioni delcentro Europa che facevano delloscalo di Rimini un importante portodi transito. “Vino navigabile”, così lefonti citano il prodotto delle nostrecolline, ovvero un vino in grado nonsolo di resistere al trasporto maritti-mo, ma di migliorare addirittura lesue proprietà grazie al trasporto viamare. Caratteristica ben conosciutadai mercanti veneziani, che ricerca-vano il vino di produzione riminesecosì come altri importanti enopolidel Mediterraneo. Sull’inizio del Sei-cento si svilupperà poi la marineriapeschereccia, in virtù di una consi-stente immigrazione a Rimini di fa-miglie provenienti dalla laguna ve-neta. Viene così a formarsi, nell’arco

Rimini MarinaraAppuntamento con la storia promosso dal Rotary

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Presentazione rotariana per Bobbio e KelsenInaugurata in Brasile una biblioteca giuridica ispirata a due grandi nomi europei

Mario G. Losano - RC Casale Monferrato

Norberto Bobbio è noto nell’intera America Latina molto più di quanto si sappia da noi, fuori dagli ambienti degli “addetti ai lavori”, fuo-ri cioè dalla cerchia dei giuristi e dei politologi. In Brasile, un simbolo di questa ammirazione per Bobbio è stata la recente inaugurazio-ne, a Brasilia, della biblioteca giuridica del Banco di Brasil, la prima banca di quello Stato. Biblioteca giuridica: infatti - soltanto a Brasi-lia - fanno parte del personale della banca una cinquantina di avvocati, costantemente impegnati o in cause, o in attività di consulenzainterna all’impresa. Per tutti questi avvocati il direttore dell’Ufficio Legale, Joaquim de Cerqueira César, ha voluto istituire un luogo distudio e riflessione al 22° piano di uno dei grattacieli che ospitano gli uffici centrali del Banco do Brasil. Ed ha anche voluto che quellabiblioteca venisse dedicata a due grandi giuristi europei: al “nostro” Norberto Bobbio e al viennese Hans Kelsen. All’inaugurazione diquesta biblioteca - e, in particolare, di questi ritratti - hanno partecipato personalità del Banco do Brasil e numerosi altri invitati: all’oc-chiello di molte giacche severamente manageriali si affacciava la ruota dentata del nostro sodalizio. Sono stato chiamato a tenere una del-le conferenze inaugurali ed a scoprire i ritratti. Avendo le radici nell’area alessandrina, dove io faccio parte del R.C. di Casale Monferratoe da dove viene anche la famiglia di Bobbio. A questo punto è naturale chiedersi la ragione di questo affollamento di filosofi del diritto -due della generazione attuale che rendono omaggio a due astri della generazione precedente - in un centro nevralgico di concretissimigiuristi d’impresa. È stato il loro direttore, Joquim de Cerqueira César, a sottolineare l’importanza di una salda impalcatura teorica ancheper il giurista pratico. Infatti i casi che giungono fino a quel 22° piano di Brasilia sono i casi più complessi, che spesso non possono esse-re discussi in giudizio con il puro e semplice richiamo alle norme del diritto positivo. Bisogna rifarsi ai principi, alle grandi dicotomie: inuna parola, alla teoria del diritto. Di qui il diritto di cittadinanza anche dei filosofi del diritto ai piani alti della cittadella bancaria.Dal 1°settembre 2009, dunque, le cause della banca vengono preparate da un manipolo di giuristi pratici sotto lo sguardo severo dei due teoricidel diritto Kelsen e Bobbio, onorando così il savio motto: theoria cum praxi.

andrea pernice
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The Final Inch, il cortometraggioche illustra la campagna con-dotta dal Rotary per la eradica-

zione della polio nel mondo e l’azio-ne dei volontari in India, candidatoall’ultima edizione degli Oscar, è sta-to proiettato nel corso di “MarateaFilm Festival”, la manifestazioneche si è svolta in una delle più bellelocalità del Tirreno, nata con l’obiet-tivo di promuovere la cultura a parti-re dal Cinema. Nell’occasione, il Go-vernatore del Distretto 2100 (Cam-pania, Calabria e Territorio di Lau-ria), Francesco Socievole, ha pre-miato con una artistica targa realiz-zata dal maestro orafo GiambattistaSpadafora, due grandi del cinemaitaliano, la regista Lina Wertmuller el’attore-regista Michele Placido (en-trambi di origini lucane), “in segnodi apprezzamento per il contributofornito alla causa del riscatto delMezzogiorno attraverso un’attività ci-nematografica di assoluto rilievo ar-tistico e di grande valenza etica e po-litica”. Entrambi gli artisti hannoringraziato il Rotary per il riconosci-mento. Al momento della consegnadel premio, dopo avere rivolto un vi-vo apprezzamento agli organizzatoridella neonata rassegna cinematogra-fica, ricca di contenuti umani e cul-turali, il Governatore distrettuale haevidenziato l’importanza della proie-zione del cortometraggio del Rotaryche illustra l’azione di migliaia divolontari di tutto il mondo impegnatiin prima linea per sconfiggere defi-nitivamente la poliomelite. Ed è an-cora più significativo che questa im-ponente campagna di vaccinazione

Il Governatore Franesco Socievole, durante la manifestazione cinematografica di Maratea,premia la regista Lina Wertmuller per la valenza artistica,etica e politica della sua attività cinematografica

Un momento del Festival che ha visto la presenza di diversi artisti tra cui,premiati dal Rotary, anche l’attore e regista Michele Placido

Grande visibilità per il Rotaryal Maratea Film FestivalIl successo del cortometraggio The Final Inch sulla campagna per l’eradicazione della Polio

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sia partita nel 1979 per merito delclub di Treviglio, prima nelle Filip-pine e poi in Marocco. Illustrandol’attività che il Rotary Internationalsvolge in tutto il mondo il Governato-re Socievole si è poi soffermato sulleiniziative in favore dei giovani che,sempre più numerosi, chiedono dientrare nel Rotarct. Proprio l’argo-mento giovani è stato ripreso da Mi-chele Placido il quale ha chiestoesplicitamente al folto pubblico ditributare un grosso applauso al Ro-tary per il finanziamento delle milleborse di studio che ogni anno con-sentono ad altrettanti ragazzi di par-tecipare a scambi culturali in gradodi migliorare le loro conoscenze cul-turali e di aiutarli nelle loro sceltefuture. Oltre al Governatore Socievo-le, hanno assistito alla manifestazio-ne numerosi rotariani tra i quali ilpast Governor Vito Mancusi, attualeresponsabile della Rotary Founda-tion distrettuale, il segretario dellemanifestazioni distrettuali, RobertoIndrest, i presidenti dei Club di Na-poli e Lauria, Massimo Franco e Ni-cola Cantisani, il direttore della rivi-sta distrettuale, Giuseppe Blasi, gliassistenti del Governatore GiuseppeMensitiere e Gaetano De Donato. Tragli altri premiati della manifestazio-ne il regista americano Francis FordCoppola, il saggista Beniamino Pla-cido e lo scrittore Gaetano Cappelli.

La difficile integrazione di ragaz-zi diversamente abili, passadell’ignoranza, dalla vergogna,

a volte anche dal cinismo.Più facile voltarsi dall’altra parte efare finta di non vedere, di pensareche il problema non è tuo, ma deglialtri, senza rendersi conto che glialtri siamo noi, i “normo-dotati”.Il Rotary Club di Gela, attento aiproblemi dei più deboli, ha voluto,nel suo piccolo, dare un contributoa questa integrazione, facendo tra-scorrere ad un gruppo di splendidiragazzi, una mezza giornata permare. L’iniziativa chiamata “Insie-me per mare” ed arrivata alla se-conda edizione, è stata fortementecaldeggiata dal presidente CarloNapoli e si è svolta che con il sup-porto dell’associazione “ProgettoH” presieduta da Giuseppe Valentie la preziosa collaborazione del CFRosario Loreto, comandante dellaCapitaneria di Porto di Gela. Scopodella manifestazione è quello di fa-re godere di una mezza giornata di

svago, facendo vedere ai ragazzi laloro città dal mare. Quanta emozione nei volti dei ra-gazzi quando la motovedetta, usci-ta dall’imboccatura del porto, haaccelerato dirigendosi verso le co-ste del quartiere Macchitella. I ra-gazzi diversamente abili, erano as-sistiti dai loro indispensabili tutor,giovani volontari impegnati nelleattività sociali.Dato il numero dei partecipanti,sono stati effettuati 2 giri con lamotovedetta.Nel primo giro, oltre i ragazzi ed itutor, erano presenti per il Rotary,il Segretario Marco Caterini ed ilConsigliere Maurilio Alecci, men-tre nel secondo erano presenti il

Il gruppo di ragazzi dell’associazioneProgetto H accompagnati dai Rotariani,con il comandante della Capitaneriadi Gela Rosario Loreto.Nella pagina a fianco i ragazzisu una vedetta della Guardia Costierae la consegna al comandantedi una targa ricordoda parte del Presidente Carlo Napoli

Insieme per mareSeconda edizione di una giornata dedicata ai giovani disabili

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Presidente del Rotary Club Gela,Carlo Napoli ed il presidente del-l’associazione Progetto H, Giusep-pe Valenti.Successivamente tutto il gruppodegli intervenuti, ancora emoziona-to per l’inconsueta navigazione, siè trasferito presso il Club “La Ve-la” di Gela, dove il Presidente delRotary Club Gela, Carlo Napoli haconsegnato una targa ricordo alComandante della Guardia Costie-ra di Gela, ritirata un suo collabo-ratore, a suggello della collabora-zione data.Di seguito, altro momento di socia-lizzazione. Tutti insieme per ilpranzo, offerto dal Rotary Club Ge-la, sulla terrazza a mare del Club“La Vela”.Grande apprezzamento per l’attivi-tà svolta, è stata manifestata daparte dei genitori dei ragazzi, il cuiaugurio, al momento dei saluti, èche questa manifestazioni diventi,per loro, un sicuro appuntamentoannuale. ■

È la storia del carburante ininfiammabile e del suo inventore, ing. Gaetano Fuardo da Piazza Armerina(EN). Morto in miseria. Anche se i suoi eredi, dopo, poterono ottenere dal governo francese diversi mi-liardi di franchi. Poteri oscuri e grossi interessi internazionali hanno impedito la divulgazione di questastrepitosa scoperta e della sua formula di fabbricazione, finalmente oggi nota. Dunque un carburanteche: gallegia in acqua come sughero e quindi non inquina i mari, evita gli incendi sugli aerei e su ognialtro mezzo che utilizza i carburanti, manda in pensione le petroliere e i distributori stradali, oltre a ri-durre almeno del 50% il coso dei prodotti petroliferi. La romanzesca vicenda si svolge in Italia, in Ger-mania, in Gran Bretagna e soprattutto in Francia. Oggi soltanto l’opinione pubblica può chiedere e otte-nere dall’industria e dalla politica il prezioso carburante solido, a poco prezzo, che si può comprare fa-cilmente al supermercato, e successivamente utilizzare con una facile ed economica riconversione allostato liquido. La conclusione della storia, però, ha fatto scorrere sangue, anziché benzina.

Bonfirraro Editore - Autore il rotariano Salvatore Cosentino, autore di diciannove libri di varia tematica,già docente di scienze delle relazioni pubbliche a indirizzo pragmatista, oltre che collaboratore de IlGiornale, Il Corriere della Sera, La Sicilia e l’Enciclopedia Italiana TreccaniInfo: [email protected]

IL GIALLO DELLA BENZINA SOLIDA

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1Una foto, un progettoViaggio tra i progetti e le iniziative dei Rotary Club in Italia

RC Milano OvestLa quarta edizione del Premio RobertoGavioli, promosso dal Distretto 2040, chesi pone l’obiettivo di diffondere tra i giova-ni il gusto di raccontare il vero, a tema, incortometraggi che parlino di loro, si è con-clusa con la premiazione del corto vincito-re, lo scorso 8 giugno, al Cinema Mexico,a Milano. Una giuria di qualità, presiedutadal noto regista Maurizio Nichetti e com-posta da un folto gruppo di protagonistidel settore, tra registi, produttori e distri-butori, ha selezionato il vincitore tra i 12cortometraggi in gara, sponsorizzati da 11Rotary Club del Distretto 2040. DrawingDreams, questo il titolo del corto vincitore,ha sponsorizzato dal Rotary Club Milanoovest tratta il tema della felicità ritrovatanelle cose più semplici e istintive in cuiun bambino riesce a ritrovare la propriadimensione, nel contesto di una societàviolenta e convulsa. Il Premio si inseriscenell’ambito dei Programmi per le NuoveGenerazioni, coinvolgendo gli studenti de-gli istituti superiori.

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RC BariDal 12 al 20 settembre si è svol-ta a Bari la 73a edizione della‘Fiera del Levante’. Il 7 settem-

bre, in un’affollata riunione Interclub orga-nizzata dal RC Bari, il Presiedente dell’en-te fieristico, il Rotariano Cosimo Laciri-gnola ha presentato l’imminente manife-stazione. Egli ha sottolineato la crescentevalenza di una Fiera che festeggia i suoi80 anni di attività e che quest’anno, all’in-segna del motto “Cuore mediterraneo” in-tende ancor meglio esaltare i vincoli diamicizia e di contatti mercantili con l’inte-ro medio-estremo Oriente.

Alfonso Forte

RC Canosa di PugliaSabato 4 luglio 2009, il RC Canosa di Puglia ha portato il proprio con-tributo all’impegno umanitario del Rotary Internazionale, realizzato at-traverso lo straordinario programma “Polio Plus”, con la realizzazionedel concerto “Ricordando Lucio Battisti”.La finalità benefica della manifestazione ha consentito un notevole ri-torno di immagine a favore degli alti ideali rotariani e costituito, per ilRC Canosa di Puglia, ulteriore leva motivazionale ad operare secondoil paradigma comportamentale del “saper fare e far sapere”.

Peppino dell’Ernia

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RC FrignanoIl RC Frignano ha organizzato l’Interclub tra i RC del GruppoGhilardina. Si sono uniti al nostro: RC Modena, RC Carpi, RCSassuolo, RC Mirandola, RC Vignola-Castelfranco-Bazzano,RC Modena La Muratori. Soci, famigliari e numerosi bimbi deisette Club si sono trovati Domenica 26 Luglio in un Agrituri-smo nei pressi del Rifugio Capanna Tassoni (Ospitale di Fana-no-MO). Nella mattinata i più coraggiosi ed allenati hanno rag-giunto a piedi la Croce Arcana. Altri sono stati trasportati daalcuni fuoristrada. Dalla cima, vista la magnifica giornata, siammiravano i crinali e le vette più alte dell’Appennino ToscoEmiliano. Presenti anche l’Assistente del Governatore Ing.Corrado Faglioni, con famiglia, e Corrado Barani del RC Vi-gnola-Bazzano-Castelfranco Emilia, Presidente Distrettualedella commissione Speciale per le Risorse Idriche, il quale ciha illustrato il progetto Distrettuale: salute - acqua e Rotary.Alla fine della conviviale il Presidente del RC Frignano haconsegnato ai Presidenti (o ai rappresentanti) dei Club Ghir-landina una piastrella Realizzata nello stab. Ceramica IRIS diSassuolo, nel reparto Gran Fuoco, che rappresenta il Gagliar-detto del RC Frignano e del Rotary.

Lamberto Zini, Presidente Rotary Club Frignano

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In concomitanza con il 150° Anniversario della C.R.I e con il 50° dell’inaugurazione delMuseo Internazionale Croce Rossa, il Rotary Club Castiglione delle Stiviere - Alto Mantova-no (Distretto 2050) ha provveduto all’allestimento di una sala dedicata alla gioventù all’in-terno del Museo stesso, con la presenza di una sezione multimediale e di programmi interat-tivi. Il Museo, testimonianza culturale e socio-umanitaria, è messaggio di solidarietà e fra-tellanza universale fondata sul principio dell’imparzialità del soccorso, e accoglie ogni annopiù di 7000 visite, delle quali

oltre il 20% costituito da gruppi di studenti di scuole elementari, mediee superiori provenienti da diverse regioni d’Italia, ma anche da diversenazioni, sia europee che extra-europee. Il percorso museale si sviluppasui tre piani dello storico edificio. L’obiettivo del progetto è quello disensibilizzare i giovani di età compresa tra gli 8 e i 18 anni, con approc-cio diversificato, alle condizioni dei loro coetanei che subiscono la trage-dia della guerra, la formazione all’assistenza umanitaria, con attenzioneai temi della prigionia, del trattamento dei feriti, della protezione dei ci-vili, dell’emergenza sanitaria e la conoscenza nei giovani del Diritto In-ternazionale umanitario, con l’approccio alle situazioni di conflitto e allesfide umanitarie nelle condizioni più estreme. Partner dell’iniziativa so-no stati il Rotary Club Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano, il Ro-tary Club Salò e Desenzano del Garda e la Croce Rossa Internazionale -Comitato di Castiglione delle Stiviere e Comitato Regionale.

RC Firenze Sude Firenze CertosaSolidarietà per le Filippine, organizzata da Fi-renze in collaborazione con il Consolato Onorariodella Repubblica delle Filippine per la Toscana,l’Emilia Romagna, l’Umbria e le Marche. IlConsole Onorario membro del Rotary ClubFirenze Sud, il 29 agosto u.s., ha visitato nelleFilippine la Scuola di Manila MuralasElementary School, in cui i Rotary fiorentini,Sud e Certosa, insieme al Rotary KalookanNorth, hanno realizzato come matching grant unparco giochi per i numerosi alunni presenti nellascuola. I Rotary fiorentini hanno inoltre,contribuito all ’acquisto di vario materialedidattico necessario allo svolgimento dellelezioni scolastiche. Nella foto, i l ConsoleOnorario a Manila presso la Muralas [email protected]

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RC Castiglionedelle Stiviere 6

ROTARY | NOTIZIE ITALIA

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RC CertosaIl Rotary Club Certosa (Distretto 2050), ha realizzato una campa-gna informativa sul quotidiano La Provincia Pavese relativa allacorretta alimentazione in gravidanza. La campagna è consistita in

cinque uscite a stampa sul giornale e nella pubblicazione degli stessi con-tenuti in un banner che è stato presente sul portale della stessa testata. Itesti sono stati predisposti da Mariangela Rondanelli, professore associatodi Scienze e Tecniche Dietetiche dell’Università di Pavia. Nell’inserto, ne-cessariamente limitato, sono riportati contenuti chiave e l’indicazione al si-to del Rotary Club Certosa dove tutte le informazioni sono espresse invecein maniera molto dettagliata. Insieme alle indicazioni sulla corretta alimen-tazione sono pubblicate poche frasi su cosa sia il Rotary al fine di comuni-care e far conoscere a un vasto pubblico le finalità del nostro sodalizio.Anna Spalla - [email protected]: UMANITÀ IN MOVIMENTO

L’alimentazione di una donna durante la gravidanza influenza in modo significativo il benessere psico-fisico della mamma e quello del

bambino che sta crescendo in lei. Un'adeguata alimentazione, infatti, permette il corretto accrescimento del feto,

può essere determinante per favorire un esito ottimale del partoed influenza lo stato di salute del bambino anche dopo la nascita.

..e quindi non “ mangiare per due” , perchési è in due, ma

LA FUTURA MAMMALA FUTURA MAMMA DEVE MANGIARE DEVE MANGIARE DUE VOLTE MEGLIODUE VOLTE MEGLIO

CICOGNA IN SALUTECICOGNA IN SALUTEalimentazione e alimentazione e gravidanzagravidanza

Consulenza diMariangela RONDANELLI Professore associato di Scienze e Tecniche Dietetiche dell’Università di Pavia

Un adeguato apporto nutrizionale è indispensabile per:

• tutelare la salute della madre;• favorire un esito ottimale del parto;• favorire un corretto sviluppo e accrescimento fetale;• prevenire malformazioni fetali;• prevenire gran parte delle probabili patologie del nascituro

Per alimentarsi correttamente basta seguire poche, semplici regole

DECALOGO1. Si consiglia di bere durante l'arco della giornata almeno 2 litri di acqua

ricca in calcio.2. Non usare dolcificanti artificiali.3. Non bere alcolici (compreso il vino e la birra) e caffè. 4. Non fumare.5. Mantenere un adeguato livello di attività fisica.6. Evitare i cibi ricchi di zuccheri semplici (caramelle e dolciumi vari

comprese le bibite gassate) e le preparazioni ricche di grassi e condimenti elaborati(come i fritti e le salse).

7. Assumere ogni giorno almeno 2 porzioni di latte pastorizzato e scremato e/o suoi derivati (come lo yogurt, ma attenzione a non esagerare con i formaggi).

8. Mangiare ogni giorno frutta e verdura lavata con cura con un prodotto disinfettante o cotta.

9. Non saltare mai il secondo piatto: alternare ogni giorno carne bianca e rossa, pesce (essenziale per lo sviluppo neurologico del bambino), uova, formaggi fermentati, salumi (se consentiti) senza dimenticare i legumi (pasta e lenticchie, riso e piselli, ecc.).

10.Tutti gli alimenti devono essere ben cotti (non consumare carpaccio, sushi, ecc.).

RC Milano International,Milano Scala, Milano Sud-Est

Il Service Cittadini Meritevoli è l’iniziativa che premia a Milano icittadini italiani e stranieri che si sono distinti nel contrastare per-sonalmente la micro criminalità. Con la partecipazione della Que-stura di Milano il Service si è arti-colato in 3 momenti principali:l’incontro di selezione dei vincito-ri presso la Questura di Milano inpresenza del Questore VincenzoIndolfi; la premiazione dei Poli-ziotti e dei Cittadini durante lacelebrazione del 157° Anniversa-rio della Polizia di Stato, da ulti-mo, la serata di consegna dei pre-mi. L’individuazione dei Cittadiniha richiesto una selezione accura-ta, durata tutto l’anno che ha por-tato all’individuazione di tre per-sone ed un’Associazione di citta-

dini. Di senguito le motivazioni ed i nominativi dei cittadini pre-miati con il Diploma d’onore alla virtù civica o il Diploma di bene-merenza nel caso dell’Associazione. Alla sig.ra Giovanna Savio,classe 1907, che segnalava alla centrale operativa due truffatriciche si spacciavano per dipendenti del comune; al sig. Paolo Fra-schini che interveniva durante una rapina in un videonoleggio eimmobilizzava il malvivente armato di pistola, costringendolo adinginocchiarsi e a gettare l’arma, risultata poi essere giocattolo; al

sig. Roberto Balsamo che nel pro-prio negozio di corso Buenos Ai-res, sbarrava la strada ad un uomoche si stava allontanando con larefurtiva e lo tratteneva dopo col-luttazione, sino all’arrivo delle for-ze dell’ordine. Milano, il 3 dicem-bre 2008”. Inoltre al “Comitato diQuartiere Tadino”, costituitospontaneamente da un gruppo dicittadini e negozianti per tutelarela via dal degrado, che collaboraattivamente con la Polizia di Statoper combattere la microcriminali-tà e la prostituzione

7 RC Voghera

LL'Influenza A (H1N1) si trasmette come l'influenza stagionale sia direttamente, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie emesse con i colpi di tosse, gli starnuti o parlando, sia indirettamente, attraverso la dispersione di virus e secrezioni su oggetti e superfici.Si devono pertanto evitare contatti con persone con sintomi influenzali (mantenendosi alla distanza di almeno un metro).

Poche semplici precauzioni possono ridurre le occasioni di contagio.

Lavare le mani con acqua e sapone o utilizzare soluzioni detergenti a base di alcol se si ritiene di avere toccato superfici o oggetti contaminati.

Evitare contatti con persone malate.

Evitare di toccarsi naso e bocca.Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura.

Ridurre, se possibile, i soggiorni in ambienti affollati.Aerare regolarmente le stanze di soggiorno.

In caso di febbre, tosse, mal di gola, malessere consultare il medico di famiglia.

Indossare una mascherina se si pensa di aver contratto l’infezione oppure se si è a contatto con persone con l’influenza.

Rivolgersi al proprio medico di famiglia per avere le corrette indicazioni sull’uso dei farmaci antivirali per la prevenzione e/o la cura dell’influenza.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda restrizioni ai viaggi, invita però le persone ammalate o in gravidanza a rinviare i viaggi internazionali non essenziali.

(Fonte: Ministero della Salute)

Questa campagna informativa è promossa dal Rotary Club Voghera.

Il Rotary International è la prima organizzazione di servizio del mondo. È composta da oltre 1,2 milioni di soci che si occupano di servizi umanitari, incoraggiano a rispettare rigorosi principi etici nell’ambito professionale e contribuiscono a diffondere il messaggio di pace e buona volontà.

Maurizio De Blasi, Presidente del R.C. Voghera nell’anno 2009-2010

ROTARY. UMANITA’ IN MOVIMENTO

ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2050 – ITALIA ROTARY CLUB VOGHERA

Il Rotary Club Voghera (Distretto 2050), ha voluto fornire un suo contributo alla diffusionepresso il pubblico delle regole minime necessarie per evitare o ridurre le occasioni di conta-gio dell’influenza A (H1N1). All’uopo è stato predisposto un volantino che nel fronte indicain maniera schematica le precauzioni da prendere per evitare l’influenza A; nel verso sonoinvece riportati alcuni disegni che illustrano in modo immediato e facile i sintomi dello statoinfluenzale e i relativi consigli per l’opportuna prevenzione. Le precauzioni poste nel frontesono state curate dal Rotariano Piero Marone. Previa la necessaria autorizzazione dell’ASLcompetente, i volantini sono stati distribuiti presso le farmacie, i centri di analisi mediche egli ambulatori medici. Quanto è stato fatto si unisce ad altre iniziative del momento sicura-mente più importanti attuate da Enti specificatamente preposti alla salute pubblica; d’altraparte però ciò che è stato sottolineato da tutti è che per prevenire l’influenza occorra il ri-spetto delle norme igieniche e in questo senso quanto riportato nel volantino del club voghe-rese dà sicuramente un contributo importante.Maurizio De Blasi - [email protected]

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Si è concretizzato un progetto iniziato lo scorso anno dal Rotary Club diCastellammare del Golfo, Calatafimi Segesta e Terra degli Elimi, su ini-ziativa del past president Rocco Borruso e l’impegno di alcuni soci, comeGiovanni Gulli, Maurizio Aiello, Stefania Buccellato, Antonio Fundarò,Fabrizio Fontana, Mariano Catalano, e finalizzato a donare, alla città diCastellammare del Golfo, alcuni giochi per bambini che sono stati siste-mati, già, nella villa Margherita e a Villa Olivia. A tagliare il nastro, con ilpresidente del Rotary Mariano Catalano, anche il sindaco di Castellam-mare del Golfo, Marzio Bresciani. “Abbiamo ritenuto di esserci, tangibil-mente, sul territorio, non solo con le tante iniziative sociali, umanitarie eculturali, ma anche, simbolicamente, con questa donazione di giochi perbambini, per cui aveva speso il suo impegno il compianto Rocco Borruso.Donazione resa possibile dalla raccolta fondi operata, nello scorso annosociale, non solo per i grandi progetti umanitari a cui la Rotary Fondationlavora e noi con essa, ma anche per questo progetto. Il mio grazie va aitanti cittadini, ai tanti rotaryani, a quanti hanno deciso di esserci simboli-camente in questo progetto destinato ai più piccoli. Il Rotary è principal-mente condivisione, solidarietà, umanizzazione dell’impegno quotidiano.Il mio augurio è di continuare a lavorare per queste comunità e per i piùdeboli, gli oppressi, i sofferenti” ha commentato Mariano Catalano.

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RC Castellammaredel Golfo-Calatafimi Segestae Terra degli Elimi

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RC Gruppo Piemonte Sud OvestNelle linee guida mondiali del Rotary International vi sono quattro principifondamentali e fra questi combattere la fame nel mondo. Questo era l’ob-biettivo del Gruppo e la decisione è stata di intervenire nella Regione Pie-monte utilizzando chi da anni in maniera specialistica distribuisce viveri achi ne ha bisogno; quante persone in questo momento storico di recessioneeconomica e di un rilevante movimento di immigrazione, hanno bisogno delnostro aiuto anche nella nostra Regione. L’Associazione Banco Alimentaredel Piemonte, organizzazione non profit, che opera nel settore dell’assisten-za ai più bisognosi e si propone di contribuire alla soluzione dei problemidella fame, dell’emarginazione e della povertà mediante la raccolta delleeccedenze di produzioni agricole e industriali, soprattutto di prodotti agro-alimentari è nata il 15 luglio 1993 con sede legale ed operativa a Monca-lieri; ha inoltre sedi locali ad Asti, a Biella (Pollone), a Cuneo (Fossano), aNovara per essere maggiormente radicato sul territorio regionale. In una Interclub in occasione della visita del Governatore AlessandroPastorini i cinque Club del gruppo Piemonte Sud Ovest e l’assistente Vanni Vivalda hanno illustrato i dettagli per Service e consegnato alPresidente del “Banco” Roberto Cena un contributo di 12 mila euro.

Roberto Operti, Rotary Club Cuneo

Ventitré pittori di grande valore artistico e straordinaria generosità; quaranta opere,tra quadri e litografie, offerte per una nobile causa; i rotariani degli ottantasette Clubdel Distretto 2030 impegnati in una gara di solidarietà. Il risultato? Diciotto milaeuro ottenuti dalla vendita dei biglietti. Sono i numeri della magnifica lotteria orga-nizzata dal governatore Alessandro Pastorini insieme con Giorgio Bertolini, Presi-dente della Fellowship distrettuale, nel Castello di Racconigi a conclusione del se-minario su leadership ed espansione. La lotteria è stata promosso a sostegno delprogetto intitolato “Io ho quel che ho donato” per la ricerca e la cura delle malattieoncologiche dei bambini dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova e dell’OspedaleRegina Margherita. “I rotariani e i Club hanno risposto con grande generosità”, hadetto Pastorini, commentando l’eccezionale risultato ottenuto. “L’intima gioia del do-no - ha aggiunto - l’intimo arricchimento per l’aver fatto del bene al nostro prossimoè ancora più intenso, perché rivolto ad alleviare le sofferenze fisiche e morali deibambini e dei loro genitori”. L’estrazione dei biglietti vincitori è stata seguita conentusiasmo dai partecipanti al seminario e dai loro accompagnati.

Gli 87 RC del Distretto 203012

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ROTARY | REPORT

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Entrato ormai a far parte del lin-guaggio comune, il termine“Qualità”, viene solitamente

associato a significati positivi, inquanto fa parte integrante e prepon-derante del modo in cui viviamo,con cui ci confrontiamo con le isti-tuzione e la burocrazia e - nel casodel vasto ambito della produzione,del commercio e dei servizi - concui organizziamo e gestiamo il no-stro lavoro. La “Qualità”, corretta-mente usata e gestita, tutela e ga-rantisce il cittadino, il lavoratore, ilconsumatore e tutte quelle figureche in modo diretto od indirettohanno a che fare con esso. Senzavoler indietreggiare alla situazioneindustriale americana dei primi del‘900 (le teorie sull’organizzazionedel lavoro di Frederick W. Taylor)ed al contributo proveniente dalGiappone del dopoguerra (si decisedi puntare sulla qualità come stru-mento strategico per il rilancio delsistema industriale) alla base del-l’evoluzione del significato stessodel termine “Qualità”, vi è il radi-cale cambiamento delle regole se-guito all’unificazione del MercatoEuropeo ha comportato un generalesconvolgimento delle regole. Am-

pliandosi, nel corso degli anni, lepossibilità dell’offerta con la con-temporanea diversificazione delleregole e dei criteri di produzione, siera infatti reso necessario stabiliredei criteri di base che garantissero igeneratori dell’offerta, i mercati e iconsumatori. Necessitava racchiu-dere - quale che fosse il settore dicompetenza - il sistema della pro-duzione e della utilizzazione all’in-terno di regole precise e comprensi-bili universalmente e che avesserodei parametri uguali per tutti ed acui tutti dovessero fare riferimento.Diversamente il pericolo, allora in-combente, sarebbe stato di livelloincalcolabile, in quanto si sarebbegenerato, praticamente, un enormemercato senza regole, il tutto a dan-no degli utenti.Vero è che chiunque fornisca beni oservizi ha sempre sentito propria lapreoccupazione di soddisfare l’ac-quirente o l’utente, ma non sempre,ahimè, ciò si è verificato. In parti-colare quando questi ultimi soggettipossono risiedere in ogni parte delmondo e non più nello stesso Paese.Sono sorti, quindi, degli organismisia a livello nazionale che a livellointernazionale che hanno emesso le

norme in questione. Questi organi-smi sono l’ISO (International Stan-dard Organization) il CEN (Comita-to Europeo di Normazione) e l’UNI(Ente di Unificazione Italiano).Del termine “Qualità” esiste ancheuna definizione ufficiale: è quelladata dalla International StandardOrganisation (ISO) che lo definiscecome “grado in cui un insieme dicaratteristiche intrinseche soddisfai requisiti”, ove per requisito si in-tende una “esigenza o aspettativache può essere espressa, general-mente implicita o cogente”. A livel-lo europeo, le norme ISO 9000 sonostate recepite e pubblicate dal CEN(Comité Européen de Normalisa-tion), e in Italia dall’UNI (Ente Na-zionale Italiano di Unificazione).Bisogna dire che pur essendo L’ISOun ente privato, le cui regole, quin-di, perciò hanno valore volontario,pur tuttavia la certificazione lSO9000 ha assunto un tale prestigioche, pur senza alcun obbligo giuri-dico, ne migliora l’immagine neiconfronti del consumatore e quindiprocesso ambito ed obiettivo prima-rio delle aziende. Le norme di rife-rimento prendono, in Italia, la de-nominazione UNI EN ISO seguite

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ROTARY | REPORT

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da un numero che identifica il cam-po di attività cui fanno riferimento(le più comuni e note sono le 9000).Esistono norme che costituisconoriferimento per la certificazione delprodotto e altre per la certificazionedei processi produttivi o dei sistemiaziendali. In questo contesto, oggitantissime sono le Aziende cheavendo recepito i concetti del la-vorare in qualità hanno certificatoloro prodotti apponendovi il mar-chio di conformità ed i loro sistemiaziendali ottenendo la certificazio-ne ISO 9000. Le norme che regola-no la certificazione sono principal-menteNorme di prodottoRelative alle proprietà fisiche, di-mensionali, chimiche o alle modali-tà per verificare che il prodotto ga-

rantisca determinate prestazioni neltempo (devono essere immessi sulmercato solo prodotti sicuri ed è vi-gente una legge sulla responsabilitàper danni causati da prodotto difet-toso). Norme di sistemaSono le norme della serie ISO9000, 14000, 18000 che descrivo-no il modo in cui si svolgono le di-verse attività aziendali per garanti-re che tutti i prodotti che esconodall’Azienda presentino il medesi-mo livello qualitativo. Trattasi dinorme che hanno per oggetto argo-menti completamente diversi e deltutto complementari. La certifica-zione di prodotto, quindi, riguardal’evidenza oggettiva che le caratte-ristiche e le proprietà siano confor-mi a delle normative tecniche esi-

stenti. Se le normative sono cogentila certificazione è obbligatoria. Senon sono cogenti la certificazione èvolontaria. La certificazione di si-stema qualità riguarda invece l’in-tera organizzazione ed i processi,ossia l’insieme delle attività svoltedall’Azienda. Si tratta sempre dicertificazione volontaria. I vantaggiche derivano da tale certificazionepossono essere così riassunti: razio-nalizzazione dei processi,riduzionedi costi e delle inefficienze, attribu-zione chiara di ruoli e competenzee responsabilità all’interno del-l’Azienda. Cio detto, molti dubbisorgono oggi ad un imprenditoresulla reale efficacia della introdu-zione di norme comportamentaliche sicuramente vanno ad impatta-re sulla quotidianità del suo lavoro.

TQM-RRVF

Total Quality Management - Rotarians Fellowship La International Fellowship for Total Quality Management (TQM-RRVF) raggruppa Rotariani in tutto il mondo che si occupano diQualità nei vari aspetti. Nell’ambito della Azione Interna della attività rotariana e per dare una significativa risposta a quanti affac-ciandosi al mondo della qualità hanno dubbi e perplessità, dal 1998 si è costituita anche in Italia la sezione della Fellowship. Nume-rosi sono ormai gli interventi fatti in diversi Club e Distretti che hanno consentito di illustrare le problematiche delle qualità a chi diqualità vuole occuparsi non a livello professionale. I Rotariani che fanno parte di questa Fellowship intendono quindi mettere a dispo-sizione la propria esperienza professionale - in quanto soggetti cioè che hanno già affrontato tali problemi - per i colleghi che voglionoaffrontare la problematica di “mettersi in qualità”, ma che hanno dubbi e/o perplessità in merito, nello spirito rotariano del servire.Gli aderenti alla Fellowship sono Rotariani e agiscono esclusivamente su base volontaria. L’attività della Fellowship si esplica anchecon incontri informativi presso i Rotary Club che ne facciano richiesta direttamente o tramite i soci. Gli incontri sono organizzati conla collaborazione della struttura del Club e generalmente vertono su tematiche specifiche che possono interessare gli aderenti al clubstesso. Durante la presentazione viene di norma coinvolto un socio che porta la testimonianza su come, nella sua attività professiona-le, sono state introdotte procedure e metodologie nel rispetto dei principi della qualità ISO 9000, 14000, 18000. A tal proposito va ri-cordato come anche la recente normativa sulla sicurezza sul lavoro (Testo Unico D.Lgs 81/08) pone al centro dell’attenzione i sistemidi gestione. Questo contatto con l’esperienza diretta, consente di verificare come i concetti della qualità sono stati applicati utilmentee forniscono ai partecipanti spunti per formulare domande per un dibattito che si è sempre dimostrato interessante e proficuo. Sonostati anche organizzati importanti convegni a Milano, Roma, Palermo su temi che hanno riguardato l’applicazione dei concetti dellaqualità in ambito bancario, dell’industria, della istruzione, della pubblica amministrazione, della sanità, della agricoltura cui hannodato il proprio contributo oltre che illustri oratori coinvolti nella didattica dei principi della qualità anche operatori economici chesulla propria pelle hanno vissuto l’esperienza della certificazione della propria azienda

andrea pernice
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“Qualità” è quindi la misura con laquale un prodotto o un servizio as-solve le funzioni attese. Conseguen-temente un prodotto di qualità rac-chiude in se e soddisfa tutte leaspettative di eccellenza, di garan-zia di soddisfazione. È bene sottoli-neare che con il termine prodottointendiamo l’ultimo processo cheparte dall’idea per giungere al con-creto, ma potremmo definirlo ancheservizio in quanto anche esso, an-che se non tangibile deve soddisfa-re delle aspettative. Quanto più unprodotto o servizio riesce ad rac-

Premio Impegno alla QualitàTra le varie iniziative intraprese, vi è stata quella varata nel maggio 2001, di pub-blicare sintetiche linea guida al fine di aiutare i Club a trovare spunti di migliora-mento nella loro attività rotariana, senza volersi sostituire ai già validi strumentiistituzionali forniti dal Rotary International.Con questo lavoro si è voluto semplicemente fornire una possibile e utile guida alraggiungimento di migliori risultati operativi nella gestione della attività dei Clubstessi, senza formulare classifiche o giudizi di merito. Con questo spirito la Fellow-ship ha indetto negli anni il premio che vuole evidenziare il Club che meglio ha ap-plicato i principi suggeriti. Il riconoscimento finale prevede l’assegnazione duranteun evento, inserito in una manifestazione distrettuale, di un attestato al Club cheha saputo dimostrare di aver applicato più degli altri i parametri richiesti. Nel Pre-mio sono normalmente coinvolti i Club dei Distretti 2030, 2040, 2050, 2060, 2070,2080, 2090, 2100, 2110, 2120.Il premio è stato assegnato sinora ai seguenti club quali vincitori assoluti su baseannua: R.C. Mon za D 2040, R. C. Trieste D 2070, R.C. Bari Mediterraneo D 2120,R.C. Merate D 2040, R.C. Milano Nord D 2040, R.C. Bu.Ga.Le.Ticino D 2040 Attualmente il premio è sospeso in attesa di stabilire nuovi criteri di aggiudicazio-ne. Le riunioni della Fellowship si svolgono su base mensile. Chiunque volessemaggiori informazioni sugli argomenti può contattarci ai numeri indicati nell’annua-rio rotariano. Nei prossimi numeri approfondiremo argomenti specifici sulla qualitàin determinati settori. Info: [email protected]

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chiudere in se tutte lecaratteristiche della qua-lità, tanto più sarà gradi-to al mercato e sarà vin-cente sulla concorrenza.Per arrivare a ciò, al giorno d’oggile norme sopra accennate fissanoparametri di riferimento cui tuttidebbono adeguarsi per operare inqualità. Una volta definite e rispet-tate tutte le regole, chi opera inqualità ha un vantaggio rilevante dicompetitività in quanto richiede edottiene la relativa certificazione diconformità da un degli Enti accre-

ditati a ciò, valorizzando tre fattoriprincipali, che sono l’immagineaziendale, la conoscenza del mar-chio, la soddisfazione dei clienti. Ivantaggi di ciò sono particolarmen-te evidenti nei rapporti con mercatio soggetti di altri Paesi. Infatti ca-ratteristica principale della serieISO è la diffusione mondiale e,quindi, linguaggio comune condivi-

so in qualsiasi parte del mondo. Al-tro ulteriore vantaggio che nascedall’adozione di un sistema di ge-stione della qualità è la prevenzio-ne degli errori che deriva da un’ap-plicazione convinta del sistema.Se pensiamo che un errore ha sem-pre un costo, otterremo che una di-minuzione degli errori può compor-tare un ritorno economico. ■

I quaderni pubblicati dalla fellowship:- I princìpi della qualità- La qualità in un club per un Rotary di qualità - La Qualità nella formazione per una formazione di qualità- La Qualità nella sanità per una sanità di qualità- La Qualità nel turismo per un turismo di qualità- “Qualità e sicurezza dei beni di consumo” Il valore dei marchi di conformità”- “la Privacy - Protezione dei dati personali”- “Introduzione al Codice Etico e Responsabilità Sociale”

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Nell’azione internazionale elocale che il Rotary svolgeper la costruzione di rappor-

ti di amicizia e solidarietà nellacondivisione di interessi, professio-nali o ricreativi, il tennis, o megliola sua fellowship ITFR, riveste unaimportanza oramai non secondaria.Il tennis, in particolare, per chi lopratica, lo ha praticato e lo seguecomunque con passione consenteun incontro immediato tanto più sesostenuto dalla comune appartenen-za al sodalizio rotariano.Come non ricordare i campionatimondiali: nel 2005 in Croazia (aRovinj) e nel 2006 in Sri Lanka (aColombo); e poi in Italia nel 2007(a Salerno) e in Spagna (a Barcello-na) nel 2008, questi ultimi con ilpatrocinio ITF (International TennisFederation), Tennis Europe (Fede-razione Europea del Tennis), ATP(Association of Tennis Professio-nals), PTR (Professional Tennis Re-gistry). Ma come non ricordare an-che i tornei in Croazia (Zagabria,Bol, Pozega), in Italia (Galatina,Genova, Salerno, Torino, Rapallo, eda ultimo di Roma dove si è svoltopresso il Circolo del Ministero degli

Un nuovo ace nel servizioGiacomo Oppia

ITFR InternationalTennis Fellowship

of RotariansNel mese di marzo del

2005 il Board delRotary Internatio-nal riconoscevaformalmente qua-le fellowship ro-tariana l ’ITFRI n t e r n a t i o n a l

Tennis Fellowshipof Rotarians.

La fellowship del ten-nis nasceva dalla straor-

dinaria intuizione di Tomi-slav Maravic e Mladen Novakovic(rotariani di Zagabria) e presto coa-gulava oltre 50 soci di diversi Paesi.Oggi l’ITFR è cresciuta in terminiveramente esponenziali, contandopoco meno di 1.000 soci sparsi in62 nazioni di tutti i continenti e mo-strando vitalità e interesse attraver-so le continue comunicazioni, le at-tività ed i tornei che si svolgono unpo’ dovunque nel mondo.L’iscrizione all’ITFR è completa-mente gratuita. Possono aderire i ro-tariani ed i rotaractiani e loro coniu-gi.

TFR BOARD

President, Marco Marinaro - VicePresident, Mladen Novakovic - WorldTour Director, Tomislav Maravic - Se-cretary, Paride Cipullo - Treasurer,Nunziante Di FilippoResponsabile per l’Italia: GiacomoOppia, TD Italy - Corso VittorioEmanuele, 427 - Cagliari - Tel. 070659315 - Fax 070 6497551 - Email:[email protected] - Web site:www.itfr.org; altri siti web: www.ro-tarytennis.org; www.itfr-wtc.org

Affari Esteri un simpatico torneo“White & Wood”, cioè un torneovintage “in bianco con le racchettein legno”, e ancora, in Bulgaria,Belgio, Inghilterra, Spagna, Roma-nia, Turchia, Brasile, Sri Lanka, In-dia, USA. Soprattutto i campionatimondiali, che si svolgono ora-mai da cinque anni rappre-sentano l’appuntamentoannuale irrinunciabileper i rotariani tennisti,con un numero di par-tecipanti che cresceanch’esso di anno inanno. Quest’anno si so-no svolti nella splendidacornice austriaca di Vienna(dal 24 al 30 settembre 2009),ad opera del bravo Josef Gudenusdel RC Vienna Ovest. E gli abbrac-ci di commiato, di una incredibileintensità affettiva, profusi al termi-ne della settimana viennese sonostati il segno che il Championshipannuale ha svolto ancora la suafunzione precipua di avvicinare inuna grande e sempre solida amici-zia tutto il popolo Rotariano delTennis, che preso dal sacro fuocodella racchetta, si sottopone a per-

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formances tennistiche degne deitop ten.Quest’anno Josef ed il suo staffhanno organizzato davvero una spe-ciale settimana, di tennis e di nontennis, proseguendo l’ottimo cam-mino dei suoi predecessori e conso-lidando lo spirito fondante della no-stra fellowship: l’amicizia, prima,ed il tennis, come viene. Settimanadi tempo splendido, che ha permes-so interessanti visite della città, se-rate all’aria aperta tra piatti tipiciaustriaci e birra, ed una splendida - gita in battello sul Danubio, conpranzo adeguatamente servito in uncastello privato.Quanto al torneo, il Colony Club èstato veramente all’altezza della suafama: campi perfetti, come i servizi,i transfer, lo staff in generale.L’evento ha visto la partecipazionedi oltre 120 soci, non tutti tennisti,-provenienti da ben 15 paesi (Au-stralia, Austria, Rep. Ceca, Croazia,Estonia, Gran Bretagna, India, Ita-lia, Lituania, Germania, Grecia,Romania, Slovacchia Spagna,USA). Bella serata conclusiva conconsegna dei premi e brindisi di ri-to, informando tutti i presenti che ilChampionship ha raccolto notevolifondi per la Polio Plus e per lo Sre-brenica Project (22.000 US $).Nella settimana si sono tenute leriunioni annuali del Board, dei TDe dei soci, nel corso delle quali è

stata rinnovata a gran voce l’elezio-ne a Presidente per il secondomandato consecutivo 2010/2012 diMarco Marinaro (R.C. Salerno), edil Board ha stabilito, proseguendo ilpiano strategico già approvato aBarcellona per il 2008/2010, di so-stenere fino al 30 giugno 2012(quindi anche per il biennio2010/2012) in via prioritaria ilchallenge della Fondazione Gatesper la Polio Plus. Fino a quella da-ta l’ITFR, sui suoi organi di infor-mazione (sito web, rivista, comuni-cazione in generale con due mani-festi già realizzati ad hoc), affian-cherà il logo End Polio Now al logoITFR.Tra le iniziative ITFR si segnala lapubblicazione di due libri di parti-colare pregio tanto da essere statirichiesti ed inseriti nella prestigio-sa biblioteca-museo di Wimbledon.Il ricavato della vendita dei libri èstato destinato a progetti umanitarirotariani. ■

PROSSIMI TORNEI:12/9-3/10/2009 Brasile (Santos)

24/9-27/9/2009 Italia (Malcesine)

8/10-11/10/2009 Turchia (Istanbul)

8/10-11/10/2009 Egitto (Alessandria)

4/1-8/1/2010 India (Chennai)

E’ ascolanoil campione del mondodi tennis RotarianoA Vienna si tenuto il 5° Campionatodel mondo della ITFR. Nella categoriaUomini Over 60 si è classificato al 1°posto Andrea Gentili del RC AscoliPiceno, che è stato l’unico italiano adaver vinto un titolo. La manifestazione- ben organizzata - ha raccolto a Vien-na oltre 100 tennisti provenienti da 15paesi diversi, tra cui anche Stati Uniti,India, Australia. Sempre nello spiritodel Rotary e negli obiettivi della fel-lowship, l’evento è servito a raccoglie-re un considerevole fondo per il pro-getto POLIO PLUS.

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La presenza alle Conventionannuali con un proprio standè da anni una tradizione del-

la Fellowship dei Rotariani Bridgi-sti IFBPR e costituisce una frut-tuosa e coinvolgente partecipazio-ne al mondo globale del Rotary In-ternazionale.Le tante idee da gestire e renderereali, il rapporto spesso coinvol-gente con Rotariani di altri paesi,accomunati nel desiderio di dareun contributo ai progetti di serviziopresentati in questa assise annualeed i risultati conseguiti, giustifica-no ampiamente lo sforzo organizza-tivo e l’impegno affrontato dallenumerose Fellowship presenti.Lo stand assegnatoci era di dimen-sioni doppie dello standard e collo-cato in una posizione strategica-mente ottimale, che ha favorito lavisibilità e l’accoglimento dei nu-merosi visitatori. Durante la Con-

vention si sono infatti iscritti allaFellowship 25 nuovi Soci e si sonoavviati numerosi ed interessanticontatti.L’organizzazione dello stand, l’alle-stimento grafico e la presenza du-rante tutta la durata della manife-stazione è stata assicurata dal nuo-vo Presidente della Fellowship Fe-licia Schweizer, con il supporto diMrs. N. Toyin, volonterosa collabo-ratrice nigeriana.Particolare interesse e successo haottenuto il Progetto Irene, dedicatoall’Alfabetizzazione Informaticadei Ciechi, in stretta collaborazio-ne con l’Istituto dei Ciechi di Mila-no e con il supporto del RotaryClub Milano Naviglio Grande SanCarlo, unico club italiano il cuistendardo era ufficialmente espo-sto alla Convention.In tale ambito è stato quindi an-nunciato l’inizio a Milano di un

nuovo corso formativo per i ciechientro il 2009, cosa che ha suscitatol’interesse di alcuni Rotariani ame-ricani che pensano di duplicare ilProgetto Irene negli Stati Uniti.Analoga evidenza è stata data nelnostro stand al Distretto 2040 e adalcune specifiche iniziative umani-tarie, riportate nei grandi pannellidescrittivi del servizio di recenteeffettuato in India da un folto grup-po distrettuale di rotariani lombar-di.Nell’ambito dell’impegno dellaFellowship dei Bridgisti RotarianiIFBPR in favore della costituzionedi nuove Fellowship Internazionali,sono stati disegnati ed esposti pan-nelli divulgativi della proposta dicostituzione di due nuove Fellow-ship (Gourmet e Appassionati diOrologi di Pregio) per la raccoltadi adesioni tra i partecipanti allaConvention provenienti da varipaesi.La cerimonia di chiusura ha con-cluso questa immersione annualenella esaltante realtà internaziona-le del Rotary ed ha probabilmentefatto ritornare molti dei partecipan-ti ad una più consapevole attivitàrotariana di Club e di Distretto. ■

Giro di carte per servire alla 100° Convention del Rotary InternationalBirmingham, UK 20-23 Giugno 2009

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Il 31 maggio 2009, presso il Cir-colo degli Ufficiali di Palermo, siè svolta la prima riunione del

gruppo dei pediatri rotariani italia-ni, organizzato dal Rotaryclub Palermo Agorà ( già Ro-tary Club Palermo Cefalù).Sono intervenuti in qualità direlatori il Professore Seba-stiano Cocuzza del RotaryClub di Bra, promotore del-l’iniziativa insieme a Antoni-no Panzeca, Presidente pro-tempore del Club organizza-tore, il Prof. Giovanni Corsel-lo del Rotar Club Palermo, ilProfessore. Claudio Fabris

del Rotary Club Torino Centro.Hanno presenziato anche VivianaSantoro, del Rotary Club di Paola,Maria Rosaria Filograna del Rotary

Club di Nardò, Giovanni Alfieridel Rotary Club di Corleone, PieraDones del Rotary Club di Corleo-ne, Patrizia Vigneri del Rotary

Club Palermo Centro, MarioParrimuto del Rotary Clubdi Niscemi, Antonino DiBella del Rotary Club Baiadei Fenici, Grazia Milici delRotary Club Palermo Agorà,Angelo Colomba del RotaryClub Palermo Ovest, Anto-nino Cumella del RotaryClub Palermo Agorà, Ange-la Mazzola del Rotary ClubPalermo Agorà, CalogeroComparato del Rotary Club

I Pediatri verso la Fellowship?????

andrea pernice
Evidenziato

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Palermo Agorà, Vincenzo Ferrazza-no del Rotary Club di Catanzaro,oltre a Rossana Panzeca e AlbertoLo Presti, anch’essi pediatri, con-giunti di rotariani.Nel corso dell’incontro si è parlatodelle problematiche afferenti ilmondo della pediatria che potreb-bero essere oggetto di interesse edi attività rotariane.Si è altresì convenuto di iniziare ilpercorso per la costituzione di unafellowship che possa riunire tutti iprofessionisti rotariani (compresiconiugi e figli, se pediatri) cheoperano nel campo della pediatria(pediatri, neonatologi, chirurghipediatri, cardiologi pediatri, neu-ropsichiatri infantili ecc.) allo sco-po di: promuovere i rapporti diamicizia e professionali tra i pedia-tri rotariani; elaborare studi ed in-centivare ricerche atte a cooperareper il miglioramento delle attivitàpediatriche; proporre obiettivi co-ordinati di interesse pubblico; col-laborare nella accurata ricerca dileaders moralmente ineccepibili edisponibili al servizio; proporre at-tività ed iniziative sulla base del-l’etica in campo pediatrico.Gli intervenuti hanno sottoscrittouna dichiarazione di intenti conl’impegno di reclutare nuovi soci,anche in altri Paesi, e a promuove-re tutte le iniziative necessarie perla formazione dello Statuto del Cir-colo, del regolamento e degli orga-ni amministrativi, al fine di ottene-re il riconoscimento ufficiale delRotary International.Il circolo avrà carattere internazio-nale, sarà neutrale rispetto alla po-litica e alla religione; sarà finan-ziariamente ed amministrativamen-te autosufficiente, opererà nel ri-spetto delle leggi dei Paesi in cuisi attiverà, si doterà di un proprionome e di un logo.È stato nominato quale consulentelegale l’Avvocato Giuseppe Cusu-mano, del Rotary Palermo Agorà. ■

C’E’ ANCHE UNA SEZIONE

ITALIANA DELLA FELLOWSHIP:ECCO LA STORIA E LE ATTIVITÀ

La Antique, Classic and HistoricAutomobile World Fellowship of Ro-tarians (ACHAFR) è un’associazioneinternazionale di Rotariani che sidedicano a promuovere la conserva-zione e l’utilizzo delle auto antiche,classiche e d’epoca come opportuni-tà di Fellowship e servizio. LaACHAFR unisce l’adesione ai prin-cipi del Rotary con la passione perle auto e la storia dell’evoluzionedell’automobile e utilizza questo in-teresse condiviso come opportunitàper perseguire l’obiettivo del Rotary.Le finalità della Fellowship si con-cretizzano in ambiziosi programmiche prevedono raduni, défilé di ele-ganza, giri turistici con mete sugge-stive e culturali in collaborazionecon le altre Fellowship, con i club diMarca, con testate giornalistiche disettore e con vari eventi enti cultu-rali e turistici, workshop culturalisull’automobilismo storico. Il tuttocon iniziative e finalità di Servizio inpieno spirito Rotariano. L’iscrizionedà diritto a partecipare alle iniziativenazionali e alle eventuali iniziativeinternazionali in collaborazione congli altri coordinatori nazionali e conl’attuale presidente internazionaleProf. M. Elzas. Una targa in ottone inrilievo smaltata riproducente il logo

della Fellowship italiana da apporresull’auto storica è disponibile per isoci rotariani iscritti.La pluriennalee significativa esperienza della se-zione italiana della Antique, Classicand Historic Automobile World Fel-lowship of Rotarians (ACHAFR) eb-be inizio nel lontano 14 giugno2003. In tale data venne organizzatocon notevole successo un primo ra-duno embrionale, in occasione del 1Festival delle Fellowship del distret-to 2040 a Minoprio (CO).Il 18 e 19 settembre 2004 ebbe luo-go il celebre “concours de voituressans chevaux” Paris-Rouen, con par-tenza da Versailles, passando perRouen, Giverny (con annessa visitaall’incantevole villaggio di Monet),Parigi e arrivo al Golf Club Feuche-rolles nella capitale francese.Un’esperienza indimenticabile per ifortunati partecipanti, fra cui spiccòla massiccia presenza di italiani conben otto equipaggi.Come se non bastasse, la presenza diauto del calibro della Porche 911,Fiat 124 Abarth, Alfa Romeo Giuliaquadrifoglio ecc. impreziosì ancorpiù la manifestazione.Un anno dopo, il Presidente interna-zionale Maurice Elzas conferi’ un ri-conoscimento ufficiale all’associazio-ne, suscitando motivo di meritato or-goglio per i fondatori-organizzatori.Nel gennaio 2005 con atto notarileviene sancita la nascita ufficiale del-la sezione italiana, chiamando a pre-

Auto d’epocae da collezione

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sidente nazionale il socio fondatoreFrancesco Loperfido del R.C.MilanoCordusio, soci fondatori e membridel Consiglio Direttivo sono soci didiversi Club e Distretti:Loperfido Francesco - Presidente(Milano Cordusio D. 2040), CalvinoEmanuela - Vice Presidenza e Segre-teria (Milano Cordusio D. 2040),Caldi Stefano - Tesoriere (Milano EstD. 2040), Tenchini Vincenzo - PR eUfficio Stampa (Brescia FranciacortaD. 2050), Rovida Edoardo - Respon-sabile Tecnico-storico del mondo au-to (Milano San Babila D. 2040); Ghi-dini Alberto (Brescia FranciacortaD. 2050), Lazzaroni Luigi (SaronnoD. 2040), Leoni Vittorio (Milano Por-ta Vittoria D. 2040), Moi Manuele(Meda e delle Brughiere D. 2040).Da allora in avanti la fellowship del-le auto d’epoca e da collezione haconosciuto una notevole crescita, siain termini di iniziative organizzateche di partecipazioni ed adesioni: diseguito alcuni (e non tutti) deglieventi più riusciti e rilevanti, rigoro-samente in ordine conologico:Come non menzionare gli svariati“Ruote&Golf”. Quello del 9 e 10 Ot-tobre 2004, il primo in occasione delcentenario del Rotary, attraversòpaesi e vigneti della Franciacortaprendendo il via da Villa Mazzotti aChiari, diede l’opportunità di ap-prezzare i vini delle prestigiose can-tine (Cà del Bosco-Berlucchi-BersiSerlini-Riccafana), oltre che le innu-

merevoli e prestigiose automobili dinotevole interesse storico: Ferrari750 Monza del 1953, Jaguar Xk 120,svariate Porche 356, Jaguar D, Ma-serati Preti. L’evento ebbe cosi’ tantoriscontro positivo che fu ripetuto intutti gli anni successivi, fino ad arri-vare alla sesta edizione del 3 e 4 ot-tobre prossimi venturi.Le ruote e golf in pieno spirito rota-riano hanno permesso di portare atermine l’obbiettivo della ristruttura-zione del “Rustico Belfiore” di Chia-ri, sede di un centro di assistenzaper disabili al quale un partecipante

alla manifestazione, dopo la visitaannuale in occasione della gara havoluto donare di sua spontanea ini-ziativa un pulmino attrezzato per iltrasporto di portatori di handicap. Loscorso anno il ricavato della manife-stazione è stato devoluto alla BreastUnit dell’Ospedale Maggiore di Cre-mona per una borsa di studio di ri-cerca su terapie alternative del tu-more della mammella.La festa del secolo del 5 marzo 2005fu realizzata in collaborazione conR.C. Milano Cardusio, R.C. Como,R.C. Como Baradello. Durante que-st’occasione, i più coraggiosi ebberomodo di sorvolare il lago in un sug-gestivo volo in aereo, prima di rag-giungere il centro storico per una vi-sita guidata, un aperitivo e la sfilata

ContattiFrancesco Loperfido -ACHAFR sez Italiana (Rotary Milano Cordusio D 2040)Vincenzo Tenchini - Per ufficio stampa (Rotary Brescia Franciacorta)Michele Compagnoni - giornalista eventi automobilistici fellowship

La consegna dei fondi raccolti dallaFellowship attraverso le manifestazioniruote e golf, al Rustico Belfiore, perl’assistenza ai disabili

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verso Villa Erba per coronare la festacon tutti gli amici rotariani.E ancora, il Raduno Rotariano Trive-neto Auto d’Epoca tenutosi il 12maggio 2007 organizzato dal R.C.Verona Nord e riproposto negli anniseguenti: un percorso di 150 km at-traverso le colline prospicienti il La-go di Garda, la Valdadige e l’entro-terra Montebaldino.Per tutti lo scopo è di raccoglierefondi da destinare secondo i principirotariani del servire. Passando adeventi più recenti, quello del R.C.Parchi Alto Milanese del giugno2007 parti’ da Parabiago per unagiornata tra i rombi dei motori nonsolo di auto ma anche di moto stori-che. Tutto ciò tenendo immancabil-mente ben presente il fine ultimodella beneficienza. In questo sensova ricordata, fra le altre, la giornatatra i castelli cremonesi del 15 giugno2008 che uni’ divertimento e serviceper la ricerca oncologica. Il tutto nel-l’emblema e nel segno della passioneper le macchine d’epoca e da colle-zione. Nel maggio 2008 per la primavolta nasce una delegazione dellafellowship nel distretto 2090. ■

I Rotary Club CHIETI OVEST ePESCARA OVEST D’ANNUN-ZIO in collaborazione con OLDMOTORS CLUB D’ABRUZZO ePESCARA CORSE VETERANCAR organizzano nei giorni 17 e 18ottobre 2009 la 2° COPPA ROTA-RY ABRUZZO, raduno per autod’epoca riservato ai soci rotariani delDistretto 2090 proprietari di autod’epoca ed ai soci dei Clubs FederatiASI: Old Motors Club Abruzzo e Pe-scara Corse Veteran Car

Per ulteriori informazioni rivol-gersi a:> Luigi Cafasi Fellowship ACHAFR

Delegazione 2090: 335/6404673> Giovito Di Nicola Club Pescara

Ovest: 338/3629552> Ettore Del GrossoClub Chieti Ovest:

328/4140548> Luca Marano Club Pescara Corse:

328/9220065

Le borse di studio del Rotarydanno le basi per l’edificazione della pace

Nomine per la prossima classe di Borsisti della pace ad ottobre

EVANSTON, Illinois-USA, 21 settembre 2009. Oggi, mentrele Nazioni Unite aprono l’Assemblea Generale della Giornatainternazionale della pace, i Rotary club di tutto il mondoaspettano i risultati del concorso internazionale per seleziona-re la prossima classe di Borsisti della pace del Rotary che co-minceranno gli studi nel 2010. Secondo Glenn Estess, Presi-dente degli Amministratori della Fondazione Rotary del Rota-ry International: “Ci possiamo rendere conto tutti i giorni,aprendo il giornale, di quando sia vitale il bisogno di avere deileader mondiali preparati nella risoluzione dei conflitti e nellenegoziazioni di pace”. Ogni anno, grazie a un concorso mon-diale, questo programma offre borse di studio per l’intero costodegli studi a circa 100 Borsisti della Pace Rotary. I membridella classe 2010-11 saranno annunciate ad ottobre. I borsististudiano presso uno dei sei Centri rotariani presso universitàdi rilievo in cinque Paesi. I candidati qualificati devono avereuna laurea, un minimo di tre anni di esperienza professionalepresso agenzie internazionali, tra le quali le Nazioni Unite, or-ganizzazioni governative e non governative, aziende o istitutiaccademici. Inoltre, devono dimostrare un impegno per la pa-ce e la comprensione internazionale attraverso le esperienzepersonali, professionali, accademiche e di volontariato. I Cen-tri rotariani per gli studi internazionali del Rotary si trovanonei campus delle seguenti università: International ChristianUniversity, Giappone; Universidad del Salvador, Argentina;University of Bradford, Regno Unito (GB); University ofQueensland, Australia e, in condivisione tra due sedi, DukeUniversity e University of North Carolina at Chapel Hill, N.C.,USA. Oltre al programma biennale, il Centro rotariano dellaChulalongkorn University, Bangkok, Tailandia, offre un corsointensive, di tre mesi, per dirigenti e professionisti che lavora-no presso governi, organizzazioni non governative e settore in-ternazionale. Gli interessati al programma possono fare do-manda attraverso i locali Rotary club. Le domande per il 2011saranno disponibili per il download dal sito del Rotary a co-minciare da gennaio 2010. Le domande devono essere presen-tate alla Fondazione Rotary entro e non oltre il 1° luglio diogni anno. Il programma di Centri rotariani per gli studi inter-nazionali, lanciato nel 2002, ha già avuto grandi risultati. Almomento, circa 400 alumni degli Studi sulla pace del Rotaryfanno la differenza nelle loro professioni, presso le agenziedelle Nazioni Unite, la Banca Mondiale e altre organizzazioninon governative.

Comunicato Stampa del Rotary International