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ZCZC4845/SX4 XRR52829 R ECO S04 QBKN LIBERALIZZAZIONI: FEDERFARMA, APERTURE SU MODIFICA TESTO SCIOPERO RESTA SOSPESO, RIMANE STATO DI AGITAZIONE CATEGORIA (ANSA) - ROMA, 2 FEB - ''La categoria e' molto preoccupata ma anche fiduciosa, perche' dal governo, ma anche dalla commissione Industria del Senato, abbiamo avuto aperture e una disponibilita' a modificare il testo''. Lo ha affermato il presidente di Federfarma, Anna Rosa Racca, intervenendo in una conferenza stampa organizzata dall'associazione e specificando che al momento ''lo sciopero resta sospeso ma che in ogni caso la categoria rimane in stato di agitazione''. Con questo testo, ha poi aggiunto Racca, ''si aprirebbero tra le 8 e le 9 mila farmacie con un conseguente impoverimento di tutto il sistema senza precedenti. Per questo noi ribadiamo di essere pronti al dialogo e di essere favorevoli all'apertura di nuove farmacie, senza pero' che si superino le 21 mila farmacie totali su tutto il territorio''.(ANSA). Y23-MON/BRO 02-FEB-12 15:49 NNN

ZCZC AGI0619 3 CRO 0 R01 / FARMACIE: FEDERFARMA, APERTURA DA GOVERNO; RESTA STATO AGITAZIONE = (AGI) - Roma, 2 feb. - "Abbiamo trovato un'apertura da parte del governo e abbiamo posticipato lo sciopero, ma la categoria resta in agitazione". Lo ha detto la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, nel corso di una conferenza stampa a Roma, dopo aver incontrato ieri sera il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e dopo un'audizione in commissione Industria al Senato questa mattina. Racca ha sottolineato in particolare il fatto che, in realta', il decreto non si limita all'apertura di 5 mila farmacie, come previsto dal comma 1 dell'articolo 11, ma arriverebbe all'apertura di 8/9 mila farmacie su tutto il territorio nazionale in base ai commi successivi contenuti nello stesso decreto. La presidente di Federfarma ha anche spiegato che un quorum ragionevole sarebbe una farmacia ogni 2.800 abitanti, mentre il decreto, secondo la stessa Federfarma, porterebbe ad una farmacia ogni 2.200 abitanti. "Stiamo vivendo un momento importante - ha detto Racca - ed e' dilaniante per noi fare uno sciopero, ma siamo disperati. Cosi' infatti si andrebbe verso la distruzione delle farmacie". Alfonso Misasi, segretario nazionale di Federfarma, ha dal canto suo aggiunto: "C'e' una presa d'atto da parte del governo che occorre una verifica sui numeri. Lo sciopero e' stato sospeso in attesa di vedere cosa accadra' e con la disponibilita' manifestata dal governo e dal Parlamento non vogliamo stressare nessuno". (AGI) Rma/Roc (Segue) 021600 FEB 12 NNNN

ZCZC AGI0620 3 CRO 0 R01 / FARMACIE: FEDERFARMA, APERTURA DA GOVERNO; RESTA STATO AGITAZIONE (2)= (AGI) - Roma, 2 feb. - Racca ha comunque precisato che "non abbiamo alcuna idea del risultato che sara' raggiunto. Cio' che chiediamo con forza, ad ogni modo, e' un numero adeguato di farmacie". Per Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli, la posizione di Federfarma "non e' di contrapposizione, ma di collaborazione" e l'articolo 11 del decreto "risulta inapplicabile e puo' solo generare problemi di natura giuridico-amministrativa". (AGI) Rma/Roc 021600 FEB 12 NNNN

ZCZC ASC0362 1 CRO 0 R05 / +TLK XX ! 1 X Farmacie: Federfarma, aperture da Governo e Parlamento = (ASCA) - Roma, 2 feb - Aperture dal Governo e dal Parlamento sul dl liberalizzazioni. Lo ha annunciato la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, dopo l'incontro avuto ieri sera con il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e l'audizione di oggi in commissione Industria, al Senato, sul dl liberalizzazioni che fissa in 3.000 abitanti il ''quorum'' di popolazione previsto per l'apertura di una nuova farmacia, al posto dei 5.000 e 4.000 di oggi. ''Se - ha spiegato - le farmacie passeranno dalle 18.000 di oggi a 27.000 come previsto dal decreto il sistema non reggera'. Ieri mi ha fatto piacere incontrare il ministro, c'e' stata disponibilita' ad ascoltarci, su qualche comma piu'' su altri meno, quello che noi chiediamo e' l'apertura di un numero adeguato di esercizi e su questo ci aspettiamo un ritocco''. Il numero massimo, ha detto ancora Racca, ''prevede un aumento massimo del 10-15% in modo da arrivare a 21 mila esercizi, uno ogni 2800 abitanti''. In merito allo sciopero che era stato proclamato per il primo febbraio e poi revocato, Racca ha concluso: ''La categoria e' ancora in agitazione, ma lo sciopero per noi e' dilaniante, e' la disperazione. Fatto solo per fare capire che la reazione a questo provvedimento non e' un capriccio''. map/gc 021602 FEB 12 NNNN

ZCZC ADN0907 3 ECO 0 ADN ECO NAZ LIBERALIZZAZIONI: FEDERFARMA, APERTURE GOVERNO SU NUMERO CONGRUO NUOVE FARMACIE = SISTEMA SOSTENIBILE SOLO FINO A 3 MILA IN PIU' Roma, 2 feb. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Cauta soddisfazione da parte dei farmacisti di Federfarma, che intravedono un'apertura sia da parte del Governo sia del Parlamento sulla questione del numero delle nuove sedi previste nel decreto sulle liberalizzazioni. Secondo l'associazione dei farmacisti, che ieri ha incontrato il ministro della Salute Renato Balduzzi e oggi e' stata ascoltata in Commissione Industria del Senato, il numero delle nuove farmacie sarebbe insostenibile per il sistema: a conti fatti si potrebbe, considerando i diversi commi del decreto, arrivare anche a 9 mila nuovi esercizi, mentre Federfarma calcola come sostenibili solo 3 mila nuove aperture, una farmacia ogni 2.800 abitanti. Come spiegato dall'associazione nella conferenza stampa oggi a Roma. (segue) (Ram/Col/Adnkronos) 02-FEB-12 16:07 NNNN

ZCZC ADN1032 3 ECO 0 ADN ECO NAZ LIBERALIZZAZIONI: FEDERFARMA, APERTURE GOVERNO SU NUMERO CONGRUO NUOVE FARMACIE (2) = (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Negli incontri con il ministro e i senatori, la federazione ha intravisto un margine di manovra. "E' cominciato il dialogo e questo e' importante", ha spiegato Annarosa Racca, presidente di Federfarma, che insieme ai vertici dell'associazione ha deciso nei giorni scorsi di rinviare lo sciopero votato dagli iscritti proprio in virtu' del rinnovato dialogo. Anche se resta lo stato di agitazione. "E' necessario cambiare l'articolato del decreto", ha sottolineato Racca facendo notare che nei diversi commi la possibilita' di aprire nuove farmacie si allarga ben oltre il quorum stabilito. Infatti, oltre alle 5 mila aperture indicate, si prevede nei commi successivi anche la possibilita' di aprire farmacie nei luoghi di flusso giornaliero come stazioni, aeroporti, eccetera. "Solo le stazioni - ha detto Racca - sarebbero 2.250". E a questo si devono ancora aggiungere altre sedi (comma 3) che potrebbero essere aperte nelle aree di servizio e nei centri commerciali. Difficile fare i calcoli, ha ammesso Racca, ma si potrebbe arrivare fino a 9 mila nuove aperture cosi' facendo. Ma il sistema, secondo Federfarma, non puo' sopportare oltre 3 mila nuove aperture: "rischia di collassare. Abbiamo spiegato tutto questo al governo e al Parlamento e crediamo di aver trovato ascolto", ha aggiunto Racca ribadendo che l'obiettivo di Federfarma e' arrivare a un totale di 21 mila farmacie, una ogni 2.800 abitanti. Infine, l'articolo 11 del decreto sulle liberalizzazioni, che riguarda le nuove aperture delle farmacie, ha profili di incostituzionalita' in alcune sue parti, ha spiegato Racca insieme a Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli. Infatti, per quanto riguarda il comma 12, quello che obbliga le farmacie con elevati fatturati ad assumere, si profila incostituzionalita' - secondo un parere che Federfarma ha chiesto all'avvocato Massimo Luciani - in base a una sentenza della Corte Costituzionale del 1958 che indica come non imponibile il numero di persone da assumere. Cosi' come sarebbe incostituzionale il comma 11, secondo gli articoli 3 e 41 della Costituzione, perche' accollerebbe ai privati un servizio pubblico. Questa norma prevede infatti che i farmacisti dei centri con meno di mille abitanti abbiano un'indennita' pagata con un fondo di solidarieta' nazionale finanziato dalle farmacie urbane. (Ram/Zn/Adnkronos) 02-FEB-12 16:53 NNNN

ZCZC AGI0650 3 CRO 0 R01 / FARMACIE: FEDERFARMA, DECRETO IN PARTE INCOSTITUZIONALE = (AGI) - Roma, 2 feb. - L'articolo 11 del decreto liberalizzazioni contiene delle norme incostituzionali. Lo hanno sottolineato la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, ed il presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, a margine di una conferenza stampa a Roma. Entrambi hanno spiegato che l'articolo 11, riguardante l'apertura di nuove farmacie, contiene il comma 12 che sarebbe incostituzionale in base ad una sentenza della Corte Costituzionale (la n.78 del 1958). Cosi' come sarebbe incostituzionale il comma 11 in base agli articoli 3 e 47 della Costituzione. (AGI) Rma/Chi 021615 FEB 12 NNNN

ZCZC ASC0416 1 CRO 0 R05 / +TLK XX ! 1 X Farmacie: Federfarma, incostituzionali 2 commi Dl liberalizzazioni = (ASCA) - Roma, 2 feb - ''Due commi del dl liberalizzazioni presentano profili di incostituzionalita': l'11 e il 12 dell'art.11 dedicato alle farmacie''. La denuncia arriva dalla presidente di Federfarma, Annarosa Racca, durante un incontro organizzato a Roma sul provvedimento. Infatti, secondo un parere che Federfarma ha chiesto all'avvocato Massimo Luciani, il comma 11 sarebbe incostituzionali secondo gli articoli 3 e 41 della Costituzione, perche' accollerebbe ai privati un servizio pubblico. Il comma 12, quello che obbliga le farmacie con elevati fatturati ad assumere uno o piu' farmacisti collaboratori, si legge ancora nel parere diffuso dalla Federazione, si profila incostituzionale in base alla sentenza 78 del 1958 della Corte Costituzionale che indica come non imponibile il numero di persone da assumere. map/mau/bra 021706 FEB 12 NNNN

ZCZC6395/SX4 XSP53792 R ECO S04 QBKN LIBERALIZZAZIONI: FEDERFARMA, PROFILI DI INCOSTITUZIONALITA' RACCA, CANCELLARE COMMA 11 E 12 DELL'ARTICOLO 11 DEL DL (ANSA) - ROMA, 2 FEB - "Il decreto sulle liberalizzazioni per quanto ci riguarda presenta almeno due profili di incostituzionalita'". Lo ha spiegato il presidente di Federfarma, Anna Rosa Racca, intervenendo in una conferenza stampa organizzata dall'associazione per fare il punto sul decreto liberalizzazioni. Il primo profilo di incostituzionalita' riguarderebbe, ha aggiunto Racca, il comma 11 dell'art. 11 in base al quale le farmacie urbane, tramite un apposito fondo costituito presso l'Enpaf, dovranno secondo il testo licenziato da Palazzo Chigi partecipare al finanziamento delle farmacie nei Comuni con meno di 1.000 abitanti. Secondo l'ufficio giuridico di Federfarma questa norma, che "accolla al privato il costo di un servizio pubblico", viola gli articoli 3 e 41 della Costituzione. Il secondo profilo d'incostituzionalita' riguarderebbe, invece, il comma 12 dell'art. 12 in base al quale le farmacie avranno l'obbligo, superato un determinato livello di fatturato (ancora da definire), di avvalersi di uno o piu' farmacisti collaboratori, pena la perdita di convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Secondo Federfarma essendo il 'convenzionamento' essenziale per la farmacie, in questo modo si finisce per stabilire "un vero e proprio imponibile di mano d'opera", che e' stato dichiarato illegittimo dalla sentenza n.78 del 1958 dalla Corte Costituzionale. ''Anche la commissione Industria del Senato - ha concluso il presidente di Federfarma - e' a conoscenza di questi problemi, per questo noi chiediamo l'eliminazione di entrambi i commi e speriamo che il governo e il parlamento ci ascoltino".(ANSA). Y23-CAV 02-FEB-12 17:18 NNN

ZCZC7903/SXA XPP56038 R POL S0A QBXB LIBERALIZZAZIONI: VICARI(PDL),GIUSTE OSSERVAZIONI FEDERFARMA (ANSA) - ROMA, 2 FEB - ''Le farmacie in Italia costituiscono una forma di presidio sanitario e per questo e' condivisibile l'idea di agire per potenziare il servizio. Allo stesso tempo le osservazioni presentate da Federfarma questa mattina sul decreto liberalizzazioni sono assolutamente condivisibili. Infatti il potenziamento della rete delle farmacie deve avvenire senza mettere in difficolta' la funzionalita' sul territorio del servizio farmaceutico''. Lo ha detto Simona Vicari (Pdl), relatrice al decreto sulle liberalizzazioni. ''Va bene migliorare il servizio - sostiene la parlamentare - ma purche' questo migliori realmente. Cosi' come la decisione di istituire il Fondo di solidita' nazionale per l'assistenza farmaceutica nei comuni con meno di 1000 abitanti risulta poco sostenibile, perche' farebbe gravare sui farmacisti privati il costo del mantenimento delle stesse farmacie. Meglio sarebbe riportare la competenza alle singole regioni, sgravando cosi' il settore di un peso notevole. Per questo terremo in considerazione le valutazioni fatte da Federfarma, intervenendo sul decreto al fine di renderlo aderente a quelli che sono gli interessi dei cittadini e dei consumatori. Il decreto deve colpire i potentati, le sacche di privilegio e le inefficienze - conclude Vicari - che si traducono in un aumento dei costi e delle spese per gli utenti''. (ANSA). IA-COM 02-FEB-12 18:45 NNN