Ora so chi sei - HUB Campus...«situazione conflittuale» dovuta al «dissociarsi delle componenti...

2
© Mondadori Education 1 Catullo Ora so chi sei (carme 72) Lesbia è venuta meno alle sue promesse d’amore: questo conduce Catullo ad analizzare le componenti del suo sentimento per lei e la trasformazione che esso ha subito a causa dell’infe- deltà. Amare (come uri) indica l’aspetto sensuale dell’amore; bene velle (come diligere) ne indica invece l’aspetto sentimentale e affettivo: questa opposizione semantica, che rispecchia una «situazione conflittuale» dovuta al «dissociarsi delle componenti sensuale e affettiva» (Alfonso Traina), è una novità della poesia catulliana. metro: distici elegiaci Dicebas quondam solum te nosse Catullum, Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem. Dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam, sed pater ut gnatos diligit et generos. 5 Nunc te cognovi: quare etsi impensius uror, multo mi tamen es vilior et levior. Qui potis est? Inquis. Quod amantem iniuria talis cogit amare magis, sed bene velle minus. vv. 1-2 Dicebas … Iovem: «Una volta dicevi di amare solo Catullo e che non avresti amato nemmeno Giove piuttosto che me»; nosse (for- ma sincopata per novisse) è un eu- femismo per indicare conoscenza sessuale; in senso sessuale è usato anche tenere, «possedere». vv. 3-4 Dilexi … generos: amicam: ha il senso specificamente erotico che il termine possiede nella com- media. • ut … generos: questo secon- do ut è in anastrofe (= ut pater…); gnatos è forma arcaica per natos: l’accostamento a generos vuole in- dicare il complesso dei legami fa- miliari più stretti. vv. 5-6 Nunc … levior: «Ora ho capi- to chi sei: perciò, anche se ti deside- ro di più, ai miei occhi sei molto più spregevole e insignificante»; impen- sius è comparativo di impense, lett. «senza risparmio»; multo è ablativo di misura, dipendente dai compara- tivi vilior e levior; mi = mihi. vv. 7-8 Qui … minus: Qui (= quomo- do): ablativo arcaico, propriamente uno strumentale (la stessa forma è presente in quicum; vedi c. 2, v. 2). • potis est?: «può essere?»: in origine l’aggettivo potis («che può, che è in grado di») era usato per il maschile e il femminile e pote per il neutro, ma Catullo utilizza indifferente- mente le due forme, preferendo po- tis davanti a vocale e pote davanti a consonante. • amantem: «chi ama». iniuria: da in + ius, indica «ciò che va contro il diritto»; consiste nella violazione della promessa citata nel primo distico, e quindi si riferi- sce a un tradimento di Lesbia.

Transcript of Ora so chi sei - HUB Campus...«situazione conflittuale» dovuta al «dissociarsi delle componenti...

Page 1: Ora so chi sei - HUB Campus...«situazione conflittuale» dovuta al «dissociarsi delle componenti sensuale e affettiva» (Alfonso Traina), è una novità della poesia catulliana.

© M

onda

dori

Edu

catio

n

1

Catullo

Ora so chi sei(carme 72)

Lesbia è venuta meno alle sue promesse d’amore: questo conduce Catullo ad analizzare le componenti del suo sentimento per lei e la trasformazione che esso ha subito a causa dell’infe-deltà. Amare (come uri) indica l’aspetto sensuale dell’amore; bene velle (come diligere) ne indica invece l’aspetto sentimentale e affettivo: questa opposizione semantica, che rispecchia una «situazione conflittuale» dovuta al «dissociarsi delle componenti sensuale e affettiva» (Alfonso Traina), è una novità della poesia catulliana.

metro: distici elegiaci

DicebasquondamsolumtenosseCatullum, Lesbia,necpraemevelletenereIovem. Dilexitumtenontantumutvulgusamicam, sedpaterutgnatosdiligitetgeneros. 5 Nunctecognovi:quareetsiimpensiusuror, multomitamenesvilioretlevior. Quipotisest?Inquis.Quodamanteminiuriatalis cogitamaremagis,sedbenevelleminus.

vv. 1-2 Dicebas … Iovem: «Unavolta dicevi di amare solo CatulloechenonavrestiamatonemmenoGiovepiuttostocheme»;nosse(for-masincopatapernovisse)èuneu-femismo per indicare conoscenzasessuale; insensosessualeèusatoanchetenere,«possedere».vv. 3-4 Dilexi … generos:amicam:ha il senso specificamente eroticoche il terminepossiedenellacom-media.•ut … generos:questosecon-dout è inanastrofe (=ut pater…);gnatos è forma arcaica per natos:

l’accostamentoageneros vuole in-dicare il complesso dei legami fa-miliaripiùstretti.vv. 5-6 Nunc … levior: «Orahocapi-tochisei:perciò,anchesetideside-rodipiù,aimieiocchiseimoltopiùspregevoleeinsignificante»;impen-siusècomparativodiimpense, lett.«senzarisparmio»;multoèablativodimisura,dipendentedaicompara-tiviviliorelevior;mi=mihi.vv. 7-8 Qui … minus:Qui(=quomo-do):ablativoarcaico,propriamenteunostrumentale(lastessaformaè

presenteinquicum;vedic.2,v.2).•potis est?:«puòessere?»:inoriginel’aggettivopotis («chepuò,cheèingradodi»)erausatoperilmaschileeilfemminileepote perilneutro,ma Catullo utilizza indifferente-menteledueforme,preferendopo-tis davantiavocaleepote davantiaconsonante.•amantem:«chiama».•iniuria:dain+ius,indica«ciòchevacontro ildiritto»; consistenellaviolazione della promessa citatanelprimodistico,equindisiriferi-sceauntradimentodiLesbia.

Page 2: Ora so chi sei - HUB Campus...«situazione conflittuale» dovuta al «dissociarsi delle componenti sensuale e affettiva» (Alfonso Traina), è una novità della poesia catulliana.

© M

onda

dori

Edu

catio

n

2

Ora so chi seiCatullo

Guida alla lettura

sTruTTurA Diviso a metà fra passato e presente Il car-me 72 si articola in due parti, scandite (come spesso in Catullo) dagli avverbi di tempo: quondam (ripreso da tum al v. 3) e Nunc. Il passato di (illusoria) felicità (vv. 1-4) è con-trapposto al presente doloroso e tormentato (vv. 5-8). Ne segue che i tempi sono al passa-to nei primi quattro versi (Dicebas, Dilexi), al presente negli ultimi quattro (uror, es).Le parole di Lesbia e il sentimento di Ca-tullo Nella prima parte, il primo distico rie-voca le parole della donna, il secondo sposta l’attenzione sull’amore di Catullo per lei, un sentimento pari ai più alti e sacri affetti fami-liari. si stabilisce così un implicito contrasto fra le parole di Lesbia, il suo amore comun-que convenzionale (come convenzionale è il suo giuramento e il richiamarsi a Giove), e la profondità del coinvolgimento catulliano. Amare e bene velle, un dissidio interiore Nella seconda parte, il primo distico presenta la situazione attuale, suscitando la domanda sorpresa della donna: come è possibile che il poeta senta per lei una passione ancor più bruciante se, al tempo stesso, la disprezza? La conclusione viene introdotta come rispo-sta a questa domanda e pone la distinzione fra la profondità affettiva del bene velle e il più superficiale coinvolgimento passionale dell’amare. Così, l’antitesi presentata nella pri-ma parte fra l’amare di Lesbia (espresso con termini relativi a una passione sensuale quali nosse e tenere) e il diligere di Catullo si mantie-ne nella seconda parte, dove è però presenta-ta come un dissidio interno al poeta, un con-flitto tra la componente sensuale (crescente)

e la (decrescente) componente affettiva, che nel distico finale assume la forma sentenzio-sa della conclusione generalizzante.

LINGuA E sTILE Anatomia dell’amore Mentre il giuramen-to di Lesbia, e quindi la dimensione del suo amore per Catullo, è relativo solo all’aspet-to fisico e passionale (come indicano i verbi nosse, tenere), il sentimento del poeta non è quello usuale per una ragazza (ut vulgus ami-cam, v. 3), ma paragonabile all’affetto pater-no (pater ut gnatos diligit et generos, v. 4), fon-dato cioè sulla pietas che regola i rapporti fa-miliari (l’idea tornerà nei carmi sul discidium; vedi c. 76). Diligere (vv. 3-4) indica infatti un sentimento più forte di amare (v. 8), in quan-to, oltre alla passione sensuale, comprende affetto, stima, benevolenza (quegli aspetti riassunti nella definizione di sanctae foedus amicitiae nel c. 109). L’antitesi fra vulgus («la gente») e pater, e fra amicam e gnatos … et generos mette in rilievo come alla relazione sensuale ed episodica con un’amante si so-stituisca eccezionalmente un legame affetti-vo profondo, di tipo appunto familiare. Al v. 5 diligere si oppone a impensius uri, ancora un verbo che indica la passione (riprendendo la metafora del fuoco d’amore); l’opposizio-ne è riformulata nell’antitesi finale tra amare e bene velle: l’infrazione dello ius (iniuria), la promessa di fedeltà fatta da Lesbia a Catul-lo (v. 1) e che Catullo ha preso seriamente, come foedus fondato su fides e pietas recipro-che, trasforma il sentimento accrescendo la componente sensuale (amare), ma isterilen-do il vincolo affettivo profondo (bene velle).