Opinione: Parola d’ordine: di meno e di più

1
ilFRIULI BUSINESS 5 2 MARZO 2012 L e tecnologie si com- portano come nuovi sistemi di lettura o di organizzazione del mondo. In altre parole, se abbiamo a disposizione martelli il mon- do ci sembrerà fatto di chiodi, e se abbiamo a disposizione computer il mondo ci sem- brerà fatto di dati. Allo stesso modo, se abbiamo la banda larga, il mondo ci sembrerà fatto di flussi di dati da racco- gliere, aggregare, analizzare. Il progresso tecnologico è fondamentale per la soprav- vivenza della specie umana, perché permette di elimina- re l’effetto di saturazione. Un ecosistema biologico, il quale non possiede strumenti tec- nologici per modificare l’am- biente, è destinato a morire una volta utilizzate tutte le risorse. PRINCIPIO DI SOSTENIBILITÀ Questo, però, non accade per le tecnologie, che non raggiungono la saturazione, in quanto ogni nuova tecno- logia è in grado di trasforma- re gli scarti della precedente in nuove risorse, in un ciclo continuo e sempre migliore. In altre parole, le tecnologie sono per definizione sosteni- bili. Usando la terminologia che oggi va di moda, pos- siamo dire che le tecnologie sono ‘green’, ed è grazie a esse che possiamo continuare a sperare nel progressivo mi- Parola d’ordine: di meno e di più di ROBERTO SIAGRI ropa all’America attraverso un cavo telefonico transoce- anico di 175mila tonnellate; ora, un satellite che pesa un quarto di tonnellata non solo fa le stesse cose, ma le fa mol- to meglio, più velocemente e a un costo molto inferiore. Un ragionamento analogo può essere fatto confrontando le fibre ottiche e il rame per quanto riguarda il trasporto dei dati. CONSEGUENZE ECONOMICHE I cicli tecnologici si stanno susseguendo sempre più ra- pidamente, e daranno origi- ne a sviluppi sempre più im- portanti e a rapidi cambi di paradigma nell’interazione tra persone e tecnologie, con conseguenze sull’economia. Il progresso tecnologico non obbedisce all’andamento li- neare che gli umani istintiva- mente gli attribuiscono, ma segue un andamento espo- nenziale. Partendo da questa semplice, seppur contro-in- tuitiva, osservazione, possia- mo stimare che i progressi che saranno fatti dall’umani- tà nel solo XXI secolo avreb- bero richiesto 20mila anni a un ritmo di crescita lineare. IN ARRIVO LE NANOMACCHINE Pensiamo a quanto ci sia ancora da scoprire nel molto piccolo, nel mondo del nano- metro. Nelle nanotecnologie siamo ancora alla prima fase, quella dei nuovi materiali (nanomateriali), e stiamo ap- pena entrando nella seconda fase, quella delle nuove mac- chine (nanomacchine). Ana- lizzando le scoperte fatte nel campo dei nanomateriali ci rendiamo conto delle poten- zialità: basti pensare agli ae- rogel, chiamati anche ‘fumo solido’ tanto sono eterei, che vuoti al 99,8% e mille volte più leggeri del vetro riescono lo stesso a fungere da ottimi isolanti e a offrire un’ade- guata resistenza meccanica. Però, no è con la fase due del- le nano macchine, che messe in parallelo svilupperanno capacità produttive decine di migliaia di volte superiori alle macchine attuali, con- sumando una frazione di energia e producendo una quantità minima di scar- ti, che assisteremo ai grossi cambiamenti. L’ESEMPIO DELLA LUNA Macchine che avranno grandi ricadute positive an- che in medicina, permet- tendo la realizzazione di strumenti di cura molto più efficaci e di protesi anche migliori delle parti originali. Se le nanomacchine ci sem- brano lontane, pensiamo a quanto tempo è intercorso tra la pubblicazione del libro di Giulio Verne ‘Dalla terra alla luna’ del 1865 e la missio- ne Apollo 11 che portò l’uo- mo sulla Luna del 1969: dal sogno alla realtà in circa 100 anni. glioramento della vita e nella preservazione dell’ambiente. Il progresso mostra una chiara tendenza a procede- re dal materiale all’astratto, come diceva Richard Buck- minster Fuller. La storia del progresso tecnologico dimo- stra che a ogni nuovo stadio evolutivo si può fare sempre di più con sempre di meno. Non ci sono limiti fisicamen- te oggi noti che per i prossi- mi due o tre secoli possano arrestare questo progresso. Le parole che descrivono le innovazioni importanti sono, e continueranno a essere per un bel po’, le seguenti: di meno è di più. Un esempio che rende bene l’idea è quello dell’infrastrut- tura del telefono fisso. Una volta si telefonava dall’Eu- È un percorso i cui confini non sono al momento prevedibili e che potrà caratterizzare anche diversi secoli PROGRESSO TECNOLOGICO PER UN BEL POLE INNOVAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE SARANNO NEL CAMPO DELLE NANOTECNOLOGIE, CON CICLI DI SVILUPPO SEMPRE PIÙ RAPIDI CHE APRONO NUOVI SCENARI L’OPINIONE

Transcript of Opinione: Parola d’ordine: di meno e di più

Page 1: Opinione: Parola d’ordine: di meno e di più

ilFRIULI BUSINESS 52 m a r z o 2 0 1 2

Le tecnologie si com-portano come nuovi sistemi di lettura o di

organizzazione del mondo. In altre parole, se abbiamo a disposizione martelli il mon-do ci sembrerà fatto di chiodi, e se abbiamo a disposizione computer il mondo ci sem-brerà fatto di dati. Allo stesso modo, se abbiamo la banda larga, il mondo ci sembrerà fatto di flussi di dati da racco-gliere, aggregare, analizzare.

Il progresso tecnologico è fondamentale per la soprav-vivenza della specie umana, perché permette di elimina-re l’effetto di saturazione. Un ecosistema biologico, il quale non possiede strumenti tec-nologici per modificare l’am-biente, è destinato a morire una volta utilizzate tutte le risorse.

principio di sostenibilità

Questo, però, non accade per le tecnologie, che non raggiungono la saturazione, in quanto ogni nuova tecno-logia è in grado di trasforma-re gli scarti della precedente in nuove risorse, in un ciclo continuo e sempre migliore. In altre parole, le tecnologie sono per definizione sosteni-bili. Usando la terminologia che oggi va di moda, pos-siamo dire che le tecnologie sono ‘green’, ed è grazie a esse che possiamo continuare a sperare nel progressivo mi-

Parola d’ordine: di meno e di piùdi roberto siagri ropa all’America attraverso

un cavo telefonico transoce-anico di 175mila tonnellate; ora, un satellite che pesa un quarto di tonnellata non solo fa le stesse cose, ma le fa mol-to meglio, più velocemente e a un costo molto inferiore. Un ragionamento analogo può essere fatto confrontando le fibre ottiche e il rame per quanto riguarda il trasporto dei dati.

conseguenze economiche

I cicli tecnologici si stanno susseguendo sempre più ra-pidamente, e daranno origi-ne a sviluppi sempre più im-portanti e a rapidi cambi di paradigma nell’interazione tra persone e tecnologie, con conseguenze sull’economia. Il progresso tecnologico non obbedisce all’andamento li-neare che gli umani istintiva-mente gli attribuiscono, ma segue un andamento espo-nenziale. Partendo da questa semplice, seppur contro-in-tuitiva, osservazione, possia-mo stimare che i progressi che saranno fatti dall’umani-tà nel solo XXI secolo avreb-bero richiesto 20mila anni a un ritmo di crescita lineare.

in arrivo le nanomacchine

Pensiamo a quanto ci sia ancora da scoprire nel molto piccolo, nel mondo del nano-metro. Nelle nanotecnologie siamo ancora alla prima fase, quella dei nuovi materiali

(nanomateriali), e stiamo ap-pena entrando nella seconda fase, quella delle nuove mac-chine (nanomacchine). Ana-lizzando le scoperte fatte nel campo dei nanomateriali ci rendiamo conto delle poten-zialità: basti pensare agli ae-rogel, chiamati anche ‘fumo solido’ tanto sono eterei, che vuoti al 99,8% e mille volte più leggeri del vetro riescono lo stesso a fungere da ottimi isolanti e a offrire un’ade-guata resistenza meccanica. Però, no è con la fase due del-le nano macchine, che messe in parallelo svilupperanno capacità produttive decine di migliaia di volte superiori alle macchine attuali, con-sumando una frazione di energia e producendo una quantità minima di scar-ti, che assisteremo ai grossi cambiamenti.

l’esempio della luna

Macchine che avranno grandi ricadute positive an-che in medicina, permet-tendo la realizzazione di strumenti di cura molto più efficaci e di protesi anche migliori delle parti originali. Se le nanomacchine ci sem-brano lontane, pensiamo a quanto tempo è intercorso tra la pubblicazione del libro di Giulio Verne ‘Dalla terra alla luna’ del 1865 e la missio-ne Apollo 11 che portò l’uo-mo sulla Luna del 1969: dal sogno alla realtà in circa 100 anni.

glioramento della vita e nella preservazione dell’ambiente.

Il progresso mostra una chiara tendenza a procede-re dal materiale all’astratto, come diceva Richard Buck-minster Fuller. La storia del progresso tecnologico dimo-stra che a ogni nuovo stadio evolutivo si può fare sempre di più con sempre di meno. Non ci sono limiti fisicamen-te oggi noti che per i prossi-mi due o tre secoli possano arrestare questo progresso. Le parole che descrivono le innovazioni importanti sono, e continueranno a essere per un bel po’, le seguenti: di meno è di più.

Un esempio che rende bene l’idea è quello dell’infrastrut-tura del telefono fisso. Una volta si telefonava dall’Eu-

è un percorso i cui confini non sono al momento prevedibili e che potrà caratterizzare anche diversi secoli

Progresso tecnologico Per un bel Po’ le innovazioni Più significative saranno nel camPo delle nanotecnologie, con cicli di sviluPPo semPre Più raPidi che aProno nuovi scenari

L ’ O P I N I O N E