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«OPERATORE CULTURALE E TECNICO DI STRUMENTAZIONE
ASTRONOMICA E PLANETARI»
Anno Scolastico 2015-2016
Classe 3 Sez. C
Liceo Scientifico «Leonardo da Vinci» Reggio Cal.
Finalità del progetto
L’esperienza effettuata presso il Planetario Provinciale Pythagoras si è
configurata come ricerca multidisciplinare, applicazione di tecnologie
avanzate, di recupero e facilitazione di costruzione di Piani di Studio
Personalizzati, che hanno tenuto conto dei reali interessi e delle aspirazioni
degli allievi. Nello specifico si è partiti dai dati osservativi e, passando
attraverso la costruzione di modelli, si è pervenuti alle leggi fisiche
fondamentali che giocano il ruolo di grandi regolatrici dei fenomeni. Le
competenze tecniche acquisite dagli allievi sono alla base delle capacità
operative per la gestione di un Osservatorio e Planetario, siano essi pubblici o
privati
Percorso Didattico• Presentazione del progetto-Test d'ingresso analisi dei prerequisiti .
• Utilizzo didattico e divulgativo del Planetario-Dalla didattica formale alla non
formale.
• Astronomia scienza accessibile e misurabile-I sistemi di riferimento-Attività pratica
• Applicazione pratica dell'utilizzo delle coordinate astronomiche-Le regioni del cielo e
i loro confini Individuazione delle costellazioni e il loro riconoscimento-Metodo degli
allineamenti
• Astronomia spiegata ai bambini-Il ruolo del mito in astronomia e nella didattica in
particolare
• Il cielo la finestra esplicativa dei moti della terra-Lezione sotto la cupola del
Planetario Gli studenti, a turno, tengono una lezione alle classi presenti al
Planetario.
• Il Telescopio suo funzionamento è messo in stazione-Osservazione del sole
Utilizzo del telescopio: Osservazione del cielo di notte-Messa in stazione con la
stella polare.
• Dall'astronomia all'astrofisica-Il ruolo della matematica e della fisica nella
conoscenza dell'universo.
• L'astronomia professionale: incontro con i professionisti
• Verifica delle competenze: Test d'uscita
NOI ED IL CIELO
Ogni notte serena mette in scena lo spettacolo dell’universo:
Costellazioni che ci parlano di miti antichissimi, migliaia di
stelle che sfilano davanti a noi con il passar delle ore e delle
stagioni,
la fioca nube della Via Lattea, i pianeti con i loro percorsi
mutevoli, la Luna ora falce sottile ora piena, le fuggevoli e
improvvise tracce di luce delle meteore….
La sfera celeste è un modello matematico
Zenit
N S
E
WOrizzonte
Polo sud
celeste
Polo nord
celeste
Equatore celeste
Asse di rotazione
terrestre
Equatore
terrestre
Per muoverci
agevolmente
lungo la sfera
celeste è
necessario
individuare
delle guide e dei
punti di
riferimento che
sono,
praticamente, i
prolungamenti
proiettati
all'infinito di
quelli del nostro
pianeta.
Il Cielo la finestra dei movimenti della Terra
La rotazione terrestre
definisce un polo di
rotazione ed un equatore
Polo di rotazione
Equatore celeste
Moto annuale del Sole sulla Fascia Zodiacale:
Il nostro moto di rivoluzione
Le regioni del cielo e i loro confini
La classificazione attuale comprende 88 costellazioni
Struttura del Sistema Solare
Il Sistema Solare
Johannes Kepler
(1571-1630)
Tycho Brahe
(1546-1601)
Prima legge di Keplero
L’orbita di un pianeta è
un’ellisse, di cui il sole
occupa uno dei due fuochi
Prima legge di Keplero
Seconda legge di Keplero
Il raggio vettore del pianeta
descrive aree uguali in tempi
uguali
Seconda Legge di Keplero
Galileo Galilei
(1564-1642)
Isaac Newton
(1642-1727)
Dinamica del moto dei pianeti
Dalla meccanica aristotelica alla
meccanica galileiana-newtoniana
Meccanica aristotelica:
• luogo naturale
• velocità proporzionale alla forza
• spiegazione qualitativa
Meccanica galileiana-newtoniana:
•principio di inerzia
• accelerazione proporzionale alla
forza
• spiegazione quantitativa
https://youtu.be/QTOCG4mKLQI
Dall’ Astronomia all’ Astrofisica
Le stelle nascono
dalla contrazione
di gas, di solito una
nube forma stelle di
tutte le masse
La nebulosa di
Orione è proprio un
sito in cui possiamo
osservare stelle in
formazione,
riconosciamo le
stelle blu giovani a
occhio nudo, ma ce ne sono anche di rosse di pari età
La vita della stellaBrucia Idrogeno (H) e lo trasforma in Elio (He)
tramite
una reazione nucleare
Finchè dura l’idrogeno non succede gran che
Ma quanto dura l’idrogeno?
Una stella più grande contiene più idrogeno…
… vivrà più a lungo?
NO!
Più una stella è massiccia (e quindi grande), più
velocemente brucia idrogeno e prima lo finisce!
Non solo: anche i cicli di vita di una stella
dipendono dalla sua massa
La Macchina Planetario
Il Planetario è uno strumento
ottico-meccanico che consente di
riprodurre la volta celeste,
proiettando l'immagine delle stelle e
dei corpi celesti su uno schermo
emisferico soprastante gli
spettatori. Un Planetario ha la
possibilità di rappresentare in
maniera estremamente realistica
l'aspetto della volta stellata,
creando nello spettatore l'illusione
perfetta di trovarsi all'aperto sotto la
volta celaste a guardare le
costellazioni durante una nottata
senza nuvole.
Un proiettore centrale focalizza sullo
schermo emisferico le immagini stellari,
tramite un complesso sistema di lenti.
L'apparecchiatura è in grado di riprodurre i
principali movimenti dei corpi celesti, o gli
spostamenti apparenti dei pianeti e della
Luna sulla sfera celeste. Può simulare
anche il movimento diurno ed il cielo alle
varie latitudine: lo spettatore può vedere il
sorgere ed il tramontare degli astri in
qualsiasi parte della Terra, dal polo nord
all'equatore, e in qualsiasi stagione. Può
simulare anche i moti secolari e millenari,
quali la migrazione del polo celeste,
permettendo la ricostruzione del cielo nelle
più disparate epoche nel passato e nel
futuro.
I TELESCOPI
Il telescopio è uno strumento che raccoglie la luce o altre
radiazioni ettromagnetiche provenienti da un oggetto lontano, la
concentra in un punto (detto fuoco) e ne produce un'immagine
ingrandita.
Sebbene col termine "telescopio" si indichi solitamente il
telescopio ottico, operante nelle frequenze della luce visibile,
esistono telescopi sensibili anche alle altre frequenze dello
spettro elettromagnetico.
I telescopi ottici si dividono principalmente in due classi in
base al tipo di elementi ottici utilizzati: i rifrattori e i riflettori.
• Il telescopio rifrattore, grazie ad un insieme di lenti,
sfrutta il fenomeno della rifrazione per focalizzare
l'immagine.
• Il telescopio riflettore, grazie ad un insieme di specchi,
sfrutta il fenomeno della riflessione per focalizzare
l'immagine.
• Esistono tuttavia molti schemi ottici misti che, pur
utilizzando come elemento principale uno specchio
(specchio primario) e per questo rientrano nei telescopi
riflettori, sono dotati di elementi correttivi a lenti.
I TELESCOPI OTTICI
Come osservare il Sole
Il Sole è una dei 200 milioni di stelle che
popolano la nostra Galassia.
E' l'unica stella che l'uomo può osservare da
vicino e quindi cercare di carpire i suoi
segreti per comprendere come e' nato
l'Universo, le altre stelle e i sistemi solari.
La vicinanza al Sole permette di osservare
la superficie anche con strumenti piccoli
Il telescopio Coronado consente
osservazioni nella riga H-alfa con
banda passante inferiore ad 1
Angstrom. Il PST fornisce
eccellenti immagini delle
protuberanze e dei dettagli sul
disco
MESSA IN STAZIONE DEL TELESCOPIO
E' l'operazione necessaria per orientare l'asse del telescopio verso il polo celeste.
consiste nel permettere un controbilanciamento della rotazione terrestre con un solo
movimento costante. Il più semplice e immediato consiste nell'orientare l'asse orario verso la stella Polare .