OPERA OGGI - Teatro Sociale di Como | TSC · Tastiera (midi con preset per l’elettronica) Coro(20...

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promosso da in coproduzione con in collaborazione con opera pubblicata da con il patrocinio di OPERA OGGI Ettore Majorana: Cronaca di infinite scomparse

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OPERA OGGI Ettore Majorana: Cronaca di infinite scomparse

INTRODUZIONE

La matematica è l’alfabeto in cui Dio à scritto l’Universo.Galileo Galilei, Il Saggiatore

Cosa vuol dire fare opera lirica oggi? Se è vero che il ‘900 ci ha portati verso il concetto di ‘frammentazione’, dove ci sta portando il XXI se-colo? La nostra risposta a queste questioni è andata verso la nozione di ‘realtà aumentata’. In unmondo in cui il progresso tecnologico ci ha immerso in una realtà che va oltre a quella fisica classicache conoscevamo, non potevamo certo scegliere di fare un’opera che parlasse al pubblico odiernosenza tenere conto di questo fondamentale aspetto della nostra contemporaneità. È da questa con-siderazione che derivano le nostre scelte, in primis quella del soggetto del nostro racconto: EttoreMajorana. Nonostante Majorana sia vissuto ormai un secolo fa, fu un fisico profetico per la sua epoca. Alcunidei suoi lavori sulle particelle elementari, sulle forze nucleari e sull’antimateria sono tutt’oggi oggettodi studio. Secondo le parole di Enrico Fermi, Majorana era un genio che aveva «doni che era il soloal mondo a possedere». Ma doni del genere, si sa, hanno i loro contrappesi: infatti Majorana non sa-peva vivere fra gli uomini e all’età di 31 anni decise di sparire, per consegnarsi a una ‘dimensionealtra’. Una notte di marzo del 1938, egli s’imbarcò su un postale che collegava Napoli con Palermo esi volatilizzò per sempre. Il suo corpo non fu mai ritrovato, alimentando così il famoso ‘caso Majorana’,tutt’oggi vivo e apertissimo. Dunque, scegliere di parlare di questo geniale fisico vuol anche diremettere l’accento sul nostro contemporaneo. Oggi che, come detto, ci siamo aperti a infinite altrerealtà e dimensioni, non possiamo esimerci dal pensare in questo senso anche il nostro ‘fare artistico’.Così, ispirandoci anche formalmente alla matematica di Majorana, abbiamo optato per un soggettodalle ‘infinite componenti’, che non tentasse di raccontare una storia in maniera lineare o ‘orizzontale’,ma che cercasse invece di dare voce a tutte le probabili o improbabili versioni che sono state ipotiz-zate riguardo alla ‘fine’ dello stesso fisico siciliano. Metteremo in scena, dunque, una ‘torre verticale’ di più variabili di uno stesso avvenimento o episo-dio, per l’appunto la morte/sparizione di Majorana, in uno spettacolo dove spazio e tempo si muo-veranno costantemente: si andrà avanti, si tornerà indietro, si salterà in realtà parallele o distorte, infuturi distopici, in passati anacronistici. E così facendo, resteremo anche aperti a tutte le infinite di-mensioni del nostro universo dato che, per il principio relativistico, non esiste in natura un solo puntodi vista privilegiato, per spaziale o temporale che sia... E perché allora dovrebbe esistere per l’arte?

SCIENZA E OPERA INSIEME

Il binomio di Newton è bello come la venere di Milo, peccato che pochi se ne accorganoFernando Pessoa

La fisica quantistica è un pilastro fondamentale della scienza moderna. Riguarda praticamente tuttociò che noi conosciamo del mondo e ha infiniti utilizzi pratici nella nostra quotidianità. Nonostantequesto, la maggior parte delle persone la trovano troppo difficile e preferiscono starvi lontano, cre-dendo erroneamente che essa non abbia nella a che vedere con la bellezza della vita di tutti i giorni. Pensiamo che l’arte possa giocare un importante ruolo nel dare maggiore diffusione e rilevanza allabellezza ‘nascosta’ della scienza. Di tutte le arti umane, certamente a causa della sua natura, la musicaè certamente quella maggiormente legata al mondo della fisica. Per via della sua multidisciplinaritàe capacità di raccontare storie ‘universali’, il genere dell’opera sia, attualmente, lo strumento artisticopiù completo e più adatto per raccontare la complessità dell’universo stesso!

PERCHÉ ETTORE MAJORANA

Ci sono diverse categorie di scienziati al mondo; quellidi 2a […] o 1a fascia […]. E poi ci sono i geni, come Ga-lilei e Newton. Majorana era uno di quelli.

Enrico Fermi

Il progetto per un’opera contemporanea è basato sullavoro, la vita e la (presunta) morte del fisico italiano Et-tore Majorana, scomparso nel 1938 all’età di 31 anni, suun traghetto fra Palermo e Napoli. La memoria delgenio Majorana non si è mai attenuata nel tempo. Alcontrario, l’interesse per la sua figura e per la sua mi-steriosa scomparsa ha superato l’ambito ristretto dellacomunità scientifica e degli uffici di polizia per dilagaresui media, nella letteratura, nel cinema. Nel 1975, Leo-nardo Sciascia gli dedicò un libro nel quale ricostruivala vicenda della sua sparizione e avanzava l’ipotesi cheEttore avesse deciso di abbandonare gli studi e di na-scondersi in un convento, avendo intuito i rischi con-nessi allo sviluppo della fisica nucleare (vedi lacostruzione della bomba atomica). È una delle tanteteorie e ricostruzioni romanzate dell’affaire Majorana,che suscitò, tanto quanto le altre, la reazione piuttostorisentita della famiglia, che chiedeva riserbo sulla scom-parsa di quel suo geniale rampollo e il rigoroso rispettodei fatti.

Tuttavia, quel genio, ormai, appartiene non solo alla storia, ma anche al mito, non meno di Archimedeo di Galileo. Majorana è un simbolo, oltre che un personaggio storico. Ed il nostro intento è di emo-zionare e aiutare a riflettere, senza pretendere di proporre alcuna verità storica o teoria. Vogliamo raccontare la sua storia diluita all’interno di tutte o quasi le infinite e possibili variabili sullasua ‘fine’. E lo faremo, lasciandoci ispirare dalle teorie di Ettore sulla fisica teorica e meccanica quan-tistica, svolgendo la sua storia in un racconto avvincente, quasi noir o poliziesco. E lo faremo in uno ‘spazio musicale’, perché la musica segue leggi matematiche e fisiche. Nel tenta-tivo di scrivere una nuova opera lirica e rompere gli schemi, smentire gli stereotipi che oggi separanoil largo pubblico da questo genere artistico, così come dalla fisica teorica che, a causa della sua com-plessità, risulta ai più tutt’altro che popolare.

L’operaL’opera è strutturata in maniera inusuale, la narrazione e il tempo girano intorno. Partendo dal mo-mento dell’imbarco sul Tirrenia, tutto ricomincia sempre dallo stesso istante e l’azione sembra ripe-tersi, ma ogni volta il racconto prende strade differenti. La musica costruisce questaripetizione:  un’orchestrina e una cantante sul pontile della nave ad intrattenere i passeggeri diven-tano il punto di ritorno ed il perno da cui la musica inizia ogni volta la sua deriva verso sonorità semprediverse e apparentemente lontane tra di loro. Il coro, l’orchestra e i suoni elettronici, costruisconovolta per volta il mondo sonoro di ogni episodio e ne raccontano le atmosfere, ora drammatiche eirreali o sospese e mistiche, sino a ripercorre, in un caleidoscopio di schegge sonore, il caos razionaledegli studi matematici e delle equazioni di Majorana. La musica si sviluppa costruendo un mosaicovia via sempre più complesso, che si frantumerà per svelarci una solitaria nenia siciliana riportandociin una assolata Sicilia dei primi del ‘900.

L’allestimentoLa scena è costituita da due principali elementi: un grande schermo da proiezione, e il ponte di unanave. Ma non una nave qualsiasi, bensì il ponte del traghetto postale Tirrenia. Il ponte sarà aggettanteverso la platea, scavalcando l’orchestra e portando l’azione al centro del pubblico.Altri elementi trasformeranno lo spazio, riportandoci in altri luoghi cruciali della storia, come l’aulamagna dell’Università d Napoli, il molo del porto, un caffè, ecc.Nel finale si vedrà Majorana moltiplicarsi in infinite copie di se stesso.Mentre un sistema di proiezioni illuminerà la scena e la sala in cui sono gli spettatori, immergendoliin un mare in tempesta e poi in un vortice di equazioni matematiche, particelle quantistiche e galassie,con un effetto di perdita di prospettiva e delle coordinate spazio-temporali.

PersonaggiEttore Majorana baritonoIl barbone tenoreLa cantante lirica, indi una madre mezzosopranoDio bassoLa Fisica sopranoL’anti-Majorana baritono

Orchestra (40 elementi)Archi: 64542Fiati: ott, fl, fl. basso, ob, cl sib, cl b., sax bar, fg, cor, tr sib, tbn, tubaFisarmonica, Arpa, Pianoforte TimpaniPercussioni (2 musicisti)Tastiera (midi con preset per l’elettronica)

Coro (20 elementi)4 soprani, 4 mezzosoprani, 4 contralti, 4 tenori, 4 bassi

Calendario Recite (in via di definizione)settembre-novembre 2017 Como, Teatro Sociale – Debutto e tournée OperaLombardia19 e 21 gennaio 2018 Trento, Centro culturale S. Chiara (da confermare)autunno 2018 Magdeburg, Theaterprimavera 2019 Valencia, PARS

OPERA OGGI: L’IDEANel triennio 2015-17, OperaLombardia ha avviato l’ambizioso progetto di promuovere l’opera con-temporanea anche nella stagione lirica autunnale, con un progetto di nuova commissione. Nel 2015,è stato bandito il Concorso per la commissione di un progetto di opera totale, che comprendessela stesura del libretto poetico, la creazione musicale e la regia. L’intero team artistico, composto dalibrettista, compositore, regista, scenografo e costumista, doveva essere costituito da artisti under35 anni. L’opera vincitrice sarà prodotta nelle stagione liriche 2017/18 dei teatri di OperaLombardia2017/18, Magdeburg (Germania) e Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia (Spagna), e pubblicatadalla casa editrice Ricordi. Il cast sarà selezionato nel gennaio 2017 attraverso la 68° edizione delConcorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa dell’AsLiCo. Nel novembre 2015, la prestigiosa giuria,presieduta dal Maestro Giorgio Battistelli e composta da compositori, registi, drammaturghi e diret-tori artistici dei teatri coproduttori, hanno analizzato gli oltre 50 progetti pervenuti da tutta Europa,stabilendo tre progetti finalisti. La fase finale del Concorso ha avuto luogo il 19 febbraio 2016 pressoil Teatro Dal Verme, durante la quale la giuria ha proclamato il team vincitore:

ETTORE MAJORANA. Cronaca di infinite scomparse Roberto Vetrano, compositoreStefano Simone Pintor, regista e librettistaGregorio Zurla, scenografo e costumista

IL TEAM VINCITORE