OP MN MEDICA N.1 2004 - omceomantova.it · Cancellazioni: Dr. Malagoli Egidio per dimissioni...

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Mantova Medica anno XLI - gennaio-febbraio 2004 - n. 1 Poste Italiane - spedizione in a.P. - art. 2 comma 20/c L. 662/96 Mantova

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Mantova Medica

anno XLI - gennaio-febbraio 2004 - n. 1Poste Italiane - spedizione in a.P. - art. 2 comma 20/c

L. 662/96 Mantova

SOMMARIO

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EDITORIALE- Riflessioni di un medico di famiglia 2 pag. 3

NOTIZIARIO DELL’ORDINE- Verbale della seduta del Consiglio dell’Ordine dell’11/12/2003 » 5- Variazioni all’Albo. Seduta del Consiglio dell’11/12/2003 » 7- L’Ordine nella rete » 8

NOTIZIARIO DELL’ENPAM- I&PE Awards 2003 – ENPAM tra i migliori fondi pensione d’Europa » 10- Riduzione del saggio degli interessi legali » 11- Fondazione ENPAM – Lettera al Presidente dell’Ordine » 12

VITA DELLE ASSOCIAZIONI- Giovani Medici e Odontoiatri. Incontro del 28 Novembre » 13- A.O.M. – Corso di Aggiornamento in Oculistica » 14- 1903-2003 Cento anni di elettrocardiografia

SAL.CO e Tele-elettro Cardiografia » 15- AMMI – Le mogli dei medici a Congresso » 19

LAVORI ORIGINALI- Trent’anni di Nefrologia e Dialisi a Mantova – Parte seconda » 21

NOTIZIE E COMUNICATI- Terzo Convegno sulla Prevenzione in Nefrologia e Dialisi » 31- Corso di Aggiornamento in Endocrinologia clinica » 34- La clonazione spiegata dal professor Giorgio Zamboni » 36- Medici disponibili alle sostituzioni » 37- Onorario ai sostituti medici di base » 38- Riabilitazione cognitiva del paziente anziano » 39- Fondo generici: prestazioni di invalidità temporanea » 41

SPAZIO LIBERO- Un sergente di ferro ovvero un medico gentiluomo » 42

INFORMAZIONI

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Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri della Provincia di Mantova

Bimestrale d’informazione medica, inviato gratuitamenteagli iscritti all’Ordine ed agli Ordini Nazionali.

Autorizz. Trib. Mantova 13.12.1965, n. 111© Ordine dei Medici della Provincia di MantovaStampa: Tipografia Commerciale Coop. (MN)

In copertina: foto di G. Bergomi

Direttore ResponsabileDr. Enea Caldana

Consiglio DirettivoPresidente: Dr. Luciano MonesiVice Presidente: Dr. Alfredo BettoniSegretario: Dr. Pier Luigi BottiTesoriere: Dr. Gianpaolo SabbioniConsiglieri: Dr.i Carlo Bonfanti, Giancarlo Pascal, AdelmoMambrini, Fausto Bettini, Marco Collini, Massimo Nardini,Antonio Parma.

Revisori dei conti Dr.i Maria Teresa Fusaro, Barbara Presciuttini, Stefania Santori.

Revisore supplenteDr. Paolo Cardaci

DELEGHE

Rapporti con l’Az. Ospedale: Dr. Giancarlo PascalRapporti con l’Università e autorità istituzionali:Dr. Marco ColliniRapporti con i Responsabili della Medicina del Territorio:Dr.i Fausto Bettini e Alfredo BettoniPer l’E.N.P.A.M.: Dr. Adelmo Mambrini Per l’ottimizzazione dei rapporti tra ospedalieri e medicidi Medicina generale: Dr.i Fausto Bettini, Alfredo Bettoni, e Pierluigi Botti.Per l’organizzazione del personale e della sede: Dr. Massimo NardiniPer l’organizzazione dell’E.C.M.: Dr. Massimo NardiniRapporti Gruppo-giovani e Ordine: Dott.ssa Barbara PresciuttiniPubblicità sanitaria, Leggi e Regolamento sulla privacy: Dr. Adelmo MambriniPubblicità sanitaria per gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri: Dr. Alberto AntoniazziRapporti con la stampa: Dr. Luciano MonesiRappoti con la B.A.M.C.O.: Dr. Antonio ParmaRapporti con la commissione pari-opportunità:Dott.ssa Barbara Presciuttini Per l’Osservatorio anziani: Dott.ssa Maria Teresa FusaroPer la Commissione mista con l’I.N.P.S.: Dr. Adelmo Mambrini

ORARIO UFFICIO:

Lunedì, Mercoledì e Venerdì: mattino ore 8/12.30 Lunedì pomeriggio ore 15/17.30Martedì e Giovedì ore 8/16Sabato chiuso.

Via Pomponazzo n° 50, 46100 Mantova - tel.: 0376/326632, fax: 0376/326632

[email protected] www.omceomantova.it

E D I T O R I A L E

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Un nuovo anno ci attende! Nuovi progetti,nuove fatiche, nuovi sentimenti, nuovi osta-coli, nuove gratificazioni, nuove delusioni cifaranno compagnia per tutto il 2004.Sempre tutto di nuovo. Sempre tutto in “fie-ri”. Solo la Medicina di Famiglia è ancoraferma ai blocchi di partenza, solo la Medici-na di Famiglia sta percorrendo ancora lastessa strada tracciata oltre 2000 anni fa daun “certo” Ippocrate.Tutto il resto che ci circonda è invece in con-tinua evoluzione.La tecnologia è un bene prezioso, una granderisorsa! La supertecnologia addirittura ci staoffrendo la possibilità di modificare i nostri ge-ni depositari del nostro destino biologico, staverificando che invecchiare è diventato ana-cronistico. La biochimica, la biologia moleco-lare potrebbero a termine medio-breve estin-guere le malattie da virus, vincere la depressio-ne, dominare l’aterosclerosi, i tumori e protrar-re i rintocchi dell’orologio della vita fino a 120anni. In contrapposizione la medicina di fa-miglia è rimasta fedele ai princìpi ippocrati-ci dove osservazione, intuizione, palpazione,auscultazione, empatia sono le uniche risorsedisponibili supportate da un corredo tecnolo-gico quanto mai precario quale lo sfigmoma-nometro e il fonendoscopio.Sono due modi di affrontare il concetto diSalute molto dissimili e per niente equi difronte ai quali il cittadino, colpito da malat-tia, sceglie ovviamente il percorso sanitario

che gli offre maggiori garanzie. Ma mentre lamedicina tecnologica spesso discrimina piùche unire dal momento che le scoperte scienti-fiche non sono sempre utilizzabili da tutti, lamedicina di famiglia non pone divieti, mettea disposizione la propria “tèchne iatrike” ip-pocratica in modo equitario e considera l’uo-mo malato da un punto di vista olistico enon organicistico.È una medicina che l’uomo moderno tende asottovalutare ma della quale non può e nonpotrà mai fare a meno.Basta soltanto non farla diventare vecchia eanacronistica, basta non emarginarla mabensì renderla consorella, dal punto di vistascientifico e tecnologico, alle altre scienze me-diche. Serve allora urgentemente una simbio-si tra la medicina che cura la malattia equella che si occupa della persona per poteroffrire ai cittadini una garanzia globale intermini di salute.Diversamente chi è colpito da malattia con-tinuerà a rivolgersi alla supertecnologia purdi sconfiggere un nemico sempre più temuto,lasciando in disparte la figura del medico difamiglia provvisto soltanto di sfigmomano-metro e di fonendoscopio.Da queste discrepanze nascono tutte quelle in-congruenze e difficoltà che ogni giorno si veri-ficano nella gestione della salute pubblica.Si continua a vedere il Pronto Soccorso sem-pre più affollato, i ricoveri impropri semprepiù frequenti, le richieste di accertamenti e

RIFLESSIONI DI UN MEDICO DI FAMIGLIA 2

E D I T O R I A L E

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di visite specialistiche sempre più incalzantie spesso dissennate.In questo contesto il medico di medicina ge-nerale rimane solo una figura di secondopiano nel percorso di salute del proprio assi-stito, non ne è più il diretto responsabile, masoltanto colui che ne allevia empaticamente idisagi fisici e psicologici.Altra diagnosi differenziale tra la medicinasupertecnologica e la medicina di famigliasta nel senso del limite.Un limite che il progresso tecnico-scientificosempre più rapido, irresistibile e quindiinarrestabile tende a non riconoscere creandoaspettative impossibili.La medicina di famiglia invece, proprio perla sua funzione di concepire la malattia dalpunto di vista olistico e non meccanicisticoha sempre riconosciuto questo elemento comeparte integrante della natura umana.Un limite inteso non come divieto, ma comeregola etica, come ragione filosofica.Anche il cittadino deve sapere che nessuno èimmortale e neppure pretendere che chi gesti-sce la salute abbia poteri soprannaturali!In questa concezione bioetica il medico di fa-miglia ha sempre cercato di dare il massimodi sé stesso affidandosi poco alla tecnologiama molto alla propria scienza e coscienza.È arrivato quindi il momento di essere soli-dali con una categoria di professionisti che èrimasta virtualmente legata alla “tèchne ia-trike” ippocratica ed ha sempre operato co-raggiosamente senza supporti tecnologici.È arrivato il momento di interrompere at-teggiamenti persecutori contro professionistiche non hanno nulla da invidiare ad altri

colleghi. Anche i medici di famiglia messinella condizione di operare utilizzando lepiù elementari tecniche di laboratorio, di po-ter utilizzare strumenti fondamentali qualil’elettrocardiografo, l’ecografo e lo spirometropossono seguire percorsi di diagnosi e curasoddisfacenti!In tale caso si potrà anche pensare alla rea-lizzazione di Utap (unità territoriali di assi-stenza primaria), di èquipe territoriale, dicountry hospital. Diversamente questi obiet-tivi restano pur sempre utopie!Oggi i cittadini sono a conoscenza di tuttociò che il progresso scientifico mette loro a di-sposizione per cui è impensabile immaginareche il medico di famiglia continui a rappre-sentare l’interlocutore privilegiato!È necessario allora avvicinare la “tèchne ia-trike” ippocratica del IV e V secolo a.C. aquella in vigore nel 2004 al fine di riportarela medicina di famiglia nel suo giusto ruolo.Il tutto, però, preceduto e continuamenteperseguito da un corretto processo di forma-zione medica degli operatori all’interno dellestrutture ospedaliere od universitarie dove latecnologia, da anni, è diventata parte inte-grante di qualsiasi percorso sanitario.Portare la tecnologia sul territorio senza si-mili presupposti significa avere operatori pre-parati in modo difforme, significa mantene-re ataviche barriere, significa offrire una me-dicina a due volti, significa dare ai cittadiniun tipo di Salute non gratificante.Questi sono gli auguri più belli per la Medi-cina di famiglia targata 2004.

Gianpaolo Mantovani

NOTIZIARIO DELL’ORDINE

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Alle 21.15 il Presidente Dr. Monesi di-chiara aperta la seduta.Sono presenti oltre al presidente Dr.Monesi i colleghi Dr.i: Bettini, Botti,Bettoni, Collini, Mambrini, Nardini,Parma, Sabbioni (membri effettivi), Pre-sciuttini, Fusaro e Santori (Revisori). Assenti giustificati Dr.i: Bonfanti, Pascal.

Verbale della seduta precedente. Il verbale della seduta precedente delconsiglio tenutasi in data 27/10/03 vie-ne letto ed approvato.

1) Variazioni all’AlboSi da lettura delle variazioni intervenuteall’Albo.

Albo Medici Chirurghi:Nuove iscrizioni: Dr. Belleli Ettore.Provenienze: Dr. Leoci Claudio, prove-niente dall’Ordine dei Medici di Bari.Cancellazioni: Dr. Malagoli Egidio perdimissioni volontarie.

Albo Odontoiatri:Cancellazioni: Dr. Montresor SilvinoAlessandro per trasferimento all’Albo de-gli Odontoiatri di Verona.

Il Consiglio approva.

2) Consiglio Nazionale Empamdel 29/11/2003

Il Dott. Mambrini riferisce le principalinovità emerse dal consiglio nazionale:

� Il dott. Molinari Dirigente della Boc-coni ha illustrato lo stato di salute eco-nomica dell’Empam che risulta buonoed ha sottolineato come gli investi-menti effettuati abbiano fruttato unguadagno del 5%, in contrasto conl’andamento generale dell’economia.

� Pensione di invalidità: un modesto au-mento di quota permetterà di percepi-re in caso di bisogno la pensione di in-validità anche senza aver raggiunto unminimo contributivo di 10 anni.

3) Consigli Nazionale e straordinariFNOMCeO.

Il Presidente illustra come siano in attoalcune modifiche regolamentari alla basedell’attività ordinistica che il Ministerodella Sanità ha proposto al Consiglio distato e che dovranno essere approvateentro il 10/02/2004Ne elenca i punti qualificanti:

� Riconoscimento Federazioni Regionali;

� Il personale medico con incarichi am-ministrativi deve essere comunqueiscritto all’Ordine;

� I Consigli dell’ordine sono atti pubblici;

�Un consorzio attraverso una gestioneinformatica valuterà e certificherà i cre-diti di formazione di tutti gli iscritti;

� Si conferma la doppia iscrizione per gliOdontoiatri.

VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIODELL’ORDINE DELL’11 DICEMBRE 2003

NOTIZIARIO DELL’ORDINE

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4)Riunione della FederazioneRegionale del 13 Dicembre p.v.

Sarà in discussione il problema dellaConvenzione Ordini e Università e ilcontratto dei Medici di Medicina Gene-rale.

5)Invito dell’ASLper una riunione congiunta

Il consiglio approva il progetto di riunio-ne ma chiede chiarimenti in merito alprogramma e all’ordine del giorno.

6)Trattative con la Tea per losmaltimento dei rifiuti ambulatoriali

Viene discusso il problema dei rifiuti pergli ambulatori medici. In alcuni comuniviene richiesto il pagamento sia per quel-li speciali che per quelli urbani. Il Dott.Nardini riferisce che la TEA in base allesuperficie ed alla destinazione d’uso diogni singola stanza dell’ambulatorio è ingrado di suddividere in modo equo l’im-porto dovuto.

7)Trattative per i Medici di MedicinaGenerale-tutors

Sull’argomento il consiglio esprime alcu-ne perplessità sulla posizione che il me-dico “tirocinante” viene ad assumere po-nendosi come terzo nel rapporto tra me-dico di medicina generale e paziente.

VarieIl Tesoriere Dott. Sabbioni aggiorna sul-la raccolta quote di iscrizioni: mancanoattualmente 2-3 quote di colleghi irrin-tracciabili-trasferiti, propone poi per il2004 di anticipare il termine di paga-mento a fine febbraio, e per quanto ri-guarda il pagamento del mutuo si decideper una rata doppia entro dicembre2003 di circa 30.000 euro per arrivarealla estinzione totale del mutuo entro il2004.Il consiglio approva.

La Dott.ssa Presciuttini riferisce che il si-to dell’Ordine è pronto ma non è ancorain rete perché la tipografia non ha anco-ra consegnato il file di Mantova Medica.Il consiglio ha poi approvato un nuovocollegamento alla rete via ADSL.

Alle ore 23,30 esauriti i punti all’ordinedel giorno il Presidente Dott. Monesi di-chiara chiusa la seduta.

Letto approvato e sottoscritto.

Il Presidente Il SegretarioDR. LUCIANO MONESI DR. PIERLUIGI BOTTI

DR. PAOLO GIRELLISpecialista in Otorinolaringoiatria

RICEVE PER APPUNTAMENTO

SPORTVILLAGE - Via Altobelli, 1046100 Mantova - Tel. 0376 229453

Casa di cura «S. Clemente»Viale Pompilio, 65 - 46100 Mantova

Tel. 0376 207207

NOTIZIARIO DELL’ORDINE

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ALBO MEDICI CHIRURGHI

Nuove Iscrizioni: Dott. BELLELLI ETTORE

Provenienze: Dott. LEOCI CLAUDIO, proveniente dall’Ordine dei Medici di Bari.

Cancellazioni: Dott. MALAGOLI EGIDIO, dimissioni volontarie.

ALBO ODONTOIATRI

Cancellazioni: Dott. MONTRESOR SILVINO ALESSANDROtrasferito all’Albo degli Odontoiatri di Verona.

VARIAZIONI ALL’ALBOSEDUTA DEL CONSIGLIO DELL’11 DICEMBRE 2003

DOMUS SALUTISCITTA’ DI LEGNAGO srl

AZIENDA SANITARIA PRIVATA CERTIFICATA A NORMA ISO 9002:94AUTORIZZAZIONE SANITARIA N. 32870 DEL 16/08/2001

Direttore Sanitario DR. P. ADILARDI

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Viale dei Tigli, 60 - 37045 Legnago, Verona - e-mail: [email protected]

NOTIZIARIO DELL’ORDINE

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www.omceomantova.it: un indirizzoelettronico che tutti i nostri iscritti do-vranno tenere a mente (o memorizzarenei preferiti del navigatore).È, infatti, in rete il nostro sito Internetche abbiamo presentato agli iscritti il 20febbraio presso la sede dell’Ordine.Il sito è stato creato non per seguire letendenze oggi di moda, ma per istituireun servizio di pratica utilità per tutti imedici (chirurghi e odontoiatri) iscritti alnostro Ordine. Tramite questo strumen-to sarà facilitato il contatto con l’Ordineper gli iscritti, soprattutto quelli che risie-dono nelle zone periferiche della provin-cia; inoltre la diffusione delle notizie sullavita dell’Ordine e sui fatti di interesse perla professione sarà resa più rapida ed im-mediata, e con costi per l’Ordine (e quin-di per gli iscritti) in diminuzione. Sarà

poi possibile uno scambio rapido ed effi-cace di informazioni ed esperienze fra gliiscritti e, perché no, anche con la cittadi-nanza, senza richiedere spostamenti dallapropria sede di lavoro.Il sito è stato volutamente impostato consoluzioni grafiche non sofisticate per pri-vilegiare la rapidità di caricamento e dilettura: la disposizione è quella classica,con il menù di scelta sulla sinistra e leinformazioni che compaiono al centro.Quattro sono, al momento, le principaliaree funzionali del sito:

� le informazioni di base sul funziona-mento dell’Ordine (consiglio, segrete-ria, albo degli iscritti, pratiche e mo-dulistica), codice deontologico e giura-mento d’Ippocrate;

� gli avvisi dinamici (cioè tempestivi) ri-guardanti concorsi, corsi, scadenze edaltri fatti di interesse per gli iscritti;

� le informazioni sulla vita dell’ordine(bollettino): quest’area si ingrandirànel tempo, raccogliendo ed archivian-do ogni documento di interesse e con-sentendo, con l’archiviazione dei nu-meri di Mantova Medica, anche laconsultazione dei vecchi numeri (apartire dal numero precedente a quelloche state leggendo);

L’ORDINE NELLA RETE

DR.PIER LUIGI GIBELLI

Specialista in Chirurgia plasticaricostruttiva ed estetica

CONSULENZE PREVIO APPUNTAMENTO

Tel. 0376/220931 - 221018R.M. 335/8356272

NOTIZIARIO DELL’ORDINE

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di notizie riservate o di aprire discus-sioni sul forum fra i soli iscritti;

� e perché non immaginare un futuronel quale le elezioni degli organi diret-tivi si svolgeranno, in tutta trasparenzae sicurezza, tramite la rete, risparmian-do un viaggio a chi è lontano dal ca-poluogo, e soprattutto favorendo lapiù larga partecipazione degli iscritti?

Come si vede la strada da percorrere èancora lunga: la collaborazione di tuttisarà la benvenuta.Invitiamo intanto gli organizzatori dicorsi, seminari, convegni e congressi chesi terranno nel mantovano e nelle provin-ce limitrofi ad inviarne comunicazionealla segreteria dell’Ordine.Rinnoviamo, infine, l’invito a tutti gliiscritti a trasmettere il proprio indirizzodi posta elettronica alla segreteria.

B. Presciuttini

DR. MARIO ZANCASpecialista in Allergologiae Immunologia ClinicaRICEVE PER APPUNTAMENTO

Via Verdi, 3 - Mantova - Tel. 0376/324340Casa di cura «S. Clemente»

Viale Pompilio, 65 - MantovaTel. 0376/2071-207207

� il forum di discussione, strumento dicomunicazione fra gli iscritti, con lacittadinanza e con le istituzioni (a que-sto proposito, tutti gli iscritti sono in-vitati ad inviare sul forum i propricommenti e le proprie critiche sul fun-zionamento del sito per aiutarci a mi-gliorarlo).

Ma questa è solo la partenza, certo nonun punto di arrivo.I miglioramenti futuri che si possonoprevedere (ma aspettiamo anche suggeri-menti e proposte) sono fra l’altro:

� la formazione di liste di distribuzionevia posta elettronica per avvisare tem-pestivamente gli iscritti interessati difatti come l’uscita del bollettino o lapubblicazione di particolari bandi onormative;

� l’impiego sempre più diffuso della po-sta elettronica per comunicare con gliiscritti con lo scopo, certo non secon-dario, di risparmiare sui costi postali edella carta e con il vantaggio della ra-pidità e immediatezza di trasmissione;

� l’apertura di spazi dove gli iscritti chelo desiderano possano pubblicare pro-pri contributi;

� la creazione di uno spazio riservato aisoli iscritti (con accesso tramite pas-sword) per consentire la pubblicazione

NOTIZIARIO DELL’ENPAM

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I&PE AWARDS 2003ENPAM TRA I MIGLIORI FONDI PENSIONE D’EUROPA

All’interno del Sistema della PrevidenzaItaliana l’Enpam è fra le Casse per i liberiprofessionisti, quella che gestisce il mag-gior numero di posizioni contributive (ol-tre 307.000) e di pensioni (più di 75.000).Per un totale pari a quasi il 37% dell’interocomparto.A fronte di entrate annue per contributi dicirca 1.150.000.000 euro, le uscite perprestazioni ammontano a 819.226.634 eu-ro, e a fine 2003 l’avanzo presunto ascen-derà ad oltre 400 milioni di euro, a confer-ma della costante crescita dei risultati posi-tivi realizzati nell’ultimo quinquennio, percui il patrimonio netto complessivodell’Ente supera ormai i 5 miliardi di euro.Sabato 29 novembre il Consiglio Naziona-le dell’E.N.PA.M. ha esaminato il bilancioassestato dell’esercizio 2003 e il bilancio diprevisione dell’esercizio 2004 predispostidal Consiglio di Amministrazione. Anchele previsioni per il 2004, pur se formulatesecondo il criterio della massima prudenza,prefigurano un ulteriore incremento patri-moniale di almeno 330 milioni di euro.Ciò anche per effetto di una accorta politi-ca gestionale che determinerà un incre-mento dei redditi patrimoniali del 5,37%ed una contemporanea riduzione delle spe-se non previdenziali dell’8,67%.Secondo le previsioni contenute nella rela-zione che il Direttore Generale dott. Leo-nardo Zongoli ha preparato per l’assem-blea generale, il numero degli iscritti

ascenderà a 320 mila, mentre il numerodei pensionati sarà di circa 80 mila. Anchela gestione previdenziale avrà un andamen-to positivo, perché a fronte di un aumentodelle prestazioni del 6,23%, si prevede direalizzare un ben più alto incrementodell’8,40% del flusso contributivo. Da an-ni l’Enpam ha adottato strategie di investi-mento diversificate, ma ispirate a un co-stante principio di prudenza, e oggi ilConsiglio di Amministrazione ha chiesto eottenuto la conferma della politica di de-stinare la gran parte delle risorse disponibi-li in investimenti mobiliari, per dare mag-giore equilibrio alle varie componenti pa-trimoniali. In altri termini, la consistenzadel patrimonio in immobili rimarrà so-stanzialmente invariata (poco più di 3 mi-liardi di euro) ma la sua incidenza sul pa-trimonio complessivo scenderà al 60%,con un rendimento lordo che si prevedesuperiore al 4,50%.Questa componente mobiliare del patri-monio, per lo più obbligazionario e azio-nario europeo, ascenderà ad oltre 2 miliar-di di euro, con un rendimento certamentenon quantificabile in quanto strettamenteconnesso all’andamento dei mercati finan-ziari, ma che si ritiene che possa oscillaretra il 4% e il 5%.Riferendo all’Assemblea Nazionale, il Pre-sidente dell’Enpam, On. Prof. Eolo Parodiha affermato che “il Consiglio di Ammini-strazione si propone di continuare ad uti-

NOTIZIARIO DELL’ENPAM

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lizzare, e di affinare sempre di più, tutti glistrumenti di definizione, monitoraggio econtrollo del livello di rischio dei propriinvestimenti che, a garanzia degli impegniprevidenziali assunti nei confronti degliiscritti, deve risultare alquanto contenuto.Ciò può essere utilmente ottenuto attra-verso una ampia diversificazione tra i varistrumenti finanziari (obbligazioni, azioni,fondi alternativi, ecc.) e all’interno di cia-scuna classe. È una politica gestionale giàda tempo in uso presso l’Ente e che ha giàfornito positivi risultati, se si pensa che ne-gli ultimi anni, nonostante le depressionidei mercati finanziari, l’Enpam non solonon ha subito perdite dei capitali investiti,ma ha anche realizzato dei rendimenti po-sitivi, sia pur limitati, in controtendenzacon l’andamento negativo dei mercati”.E per questi risultati l’Enpam, nell’ambitodella competizione promossa dalla presti-giosa rivista inglese Investments and Pen-sions (IPE) e tenutasi ad Amsterdam lo

scorso 20 novembre, tra oltre 200 fondipensione europei partecipanti, si è vista as-segnare due prestigiosi riconoscimenti, lamedaglia d’argento in Europa per il moni-toraggio del rischio, ed ancora il secondoposto in Europa per gli investimenti inHedge Funds.“A detta della giuria internazionale – hacontinuato il Presidente Parodi comuni-cando la notizia ai propri associati – i ri-sultati sono stati raggiunti perché i nostristandard di monitoraggio del rischio sonoqualitativamente molto elevati, e perl’oculata diversificazione fra le varie classid’investimento. Questo importante rico-noscimento premia il nostro impegno agarantire il valore dei contributi dei nostrimedici e ad assicurare una saggia alloca-zione delle nostre risorse. Essere stati in-dicati ad esempio positivo fra oltre due-cento fondi pensioni europei ci riempiedi soddisfazione. La sfida oggi è crescere emigliorare ancora”.

Con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 1° dicembre 2003, pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale del 10 dicembre 2003, n. 286, la misura del saggio degliinteressi legali è stata ridotta dal 3% al 2,5%, in ragione d’anno, con decorrenza 1°gennaio 2004.La variazione del saggio di interesse rende ancora più convenienti i piani di ammorta-mento dei riscatti (laurea, specializzazione, allineamento, servizio militare o civile,ecc.). L’Ente provvederà al ricalcolo di tutti i piani di ammortamento in essere per ri-scatti e condono previdenziale per inadempienze contributive.

RIDUZIONE DEL SAGGIO DEGLI INTERESSI LEGALI

NOTIZIARIO DELL’ENPAM

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Carissimo Presidente,La mano assassina del terrorismo fonda-mentalista islamico ha ucciso diciannovegiovani vite a Nassiriya, italiani inviati inIraq per portare, in quel martoriato Pae-se, pace e sicurezza, per alleviare soffe-renze e restituire un sorriso a popolazio-ni così provate e bisognose di tutto.La devastante logica terroristica ha colpi-to uomini semplici e generosi, capaci digrandi gesti di solidarietà e profondaumanità, nel silenzio del loro dovere.Ed è questo essere uomini di pace e inpace che rende più acuto il nostro dolo-re, ci rende inquieti e ci fa tornare allamemoria l’altra tragedia di anni fa, anco-ra viva nel ricordo, dei tredici militaritrucidati a Kindu, anch’essi in missioneumanitaria.“In tempo di pace i figli seppelliscono ipadri, in tempo di guerra (e questa è or-mai una guerra contro l’Occidente el’Islam moderato) i padri seppelliscono ifigli”.È Erodoto che ci ricorda qual’è oggi ilnostro dovere di padri, perché tali ci sen-tiamo di essere per questi sfortunati gio-vani.Ma non possiamo limitarci alla compas-sione, è già tempo di asciugare le lacri-me; non possiamo fermarci a gridare ilnostro orrore e il nostro sdegno; dobbia-mo dimostrare che vogliamo essere vici-ni, concretamente, ai familiari dei caduti

e non lasciarli soli di fronte alla immanetragedia che li ha colpiti e che non cipiegheremo di fronte alla follia omicidadel terrorismo.Crediamo che proprio noi, che abbiamoscelto di spendere le nostre vite vicino achi soffire, dobbiamo, più d’altri, testi-moniare, in questi frangenti, la nostratotale e convinta solidarietà che è ancheil nostro “NO” alto e forte contro il ter-rorismo.A tal fine, come E.N.P.A.M., abbiamotenuto doveroso aprire una sottoscrizio-ne pubblica, che dovrà vedere i medici egli odontoiatri italiani generosi protago-nisti, per costituire un fondo da destina-re a borse di studio e ad altre forme disostegno per le famiglie dei caduti.Ti preghiamo, pertanto, di diffonderetra i tuoi iscritti, e a tutti coloro che ri-terrai opportuno nelle tue Provincie, lanostra iniziativa.Grazie di cuore.

E.N.P.A.M.: vicini a chi soffre, sempre...

Raccolta fondi da destinare a borse distudio e altre forme di sostegno per i fa-miliari dei caduti in Iraq. L’offerta puòessere inviata alla Banca Nazionale delLavoro, Roma Centro tesoreria ABI01005 - CAB 03382 - CIN H- c/c:000000211211 intestato a E.N.PA.M.- Pro parenti vittime di Nassiriya.

FONDAZIONE ENPAMLETTERA AL PRESIDENTE DELL’ORDINE

VITA DELLE ASSOCIAZIONI

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http://www.cochrane.org/cochrane/revabstr/mainindex.htmTutti gli Abstract della famosa collaborazione scientifica internazionale Cochrane, le “Evidenze Scientifiche”

www.cochrane.itIl gruppo Cochrane in Italia (con alcuni abstract tradotti in italiano)

http://www.update-software.com/cochrane/abstract.htmMotore di ricerca per gli abstract del gruppo Cochrane

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/PubMed/Il famoso “Medline” tutti gli abstract della letteratura scientifica mondiale

http://www.guideline.gov/resources/summaryarchive.aspxLa National Guideline Clearinghouse è una pubblica risorsa per linee guida basate su evidenze scientifiche.Voluta dall’Agency for Healthcare Research and Quality (AHRQ), U.S. Department of Health and Hu-man Services, collabora con l’American Medical Association e l’American Association of Health Plans.

http://www.ahcpr.gov/clinic/cpgarchv.htm19 linee guida cliniche sviluppate dal 1992 al 1996 dall’Agency for Health Care Policy and Research (oraAgency for Healthcare Research and Quality)

http://www.ahcpr.gov/clinic/epcix.htmEvidenze scientifiche dall’Agency for Health Care Policy and Research

http://www.who.int/health_topics/en/Organizzazione Mondiale della Sanità elenco suddiviso per patologia di progetti, iniziative, attività,dell’OMS (WHO) e relativo eventuale Data Base

http://www3.who.int/whosis/country/indicators.cfm?country=itaIndicatori stato di salute in Italia (OMS)

http://www.pnlg.it/Interessante sito in corso di sviluppo sul Piano Nazionale Linee Guida

ASSOCIAZIONE GIOVANI MEDICI

Nella riunione dei Giovani Medici eOdontoiatri del 28 Novembre si è discussodell’evidenza scientifica. Tale parola assumeun senso specifico quando le ricerche chesottendono a dimostrare l’effetto terapeuti-co di una prestazione sono eseguite seguen-do parametri specifici (preconizzati tra l’al-tro anche a Oxford dalla Cochrane Colla-boration presa a riferimento dal Ministerodella Salute per la pubblicazione “ClinicalEvidence conciso”) ed in seguito valutatein relazione alla “potenza statistica”. L’in-tento delle Clinical Evidence è quello difornire prove d’efficacia e non specifiche

norme comportamentali. Le successivenorme comportamentali (Linee Guidaspesso di società scientifiche) sono redattetenendo conto delle evidenze scientificherapportate alla specifica situazione clinica.Non sempre è possibile raccogliere dallaletteratura scientifica prove valide, questonon equivale a dire che il trattamento siainefficace; né tantomeno sono state valuta-te tutte le azioni mediche sotto l’otticadell’evidenza, anche se i progressi in talsenso sono molti. Qui si riportano i link diriferimento sui temi trattati:

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L’importanza della manifestazione è statasottolineata nel discorso introduttivo dalDr. Luciano Monesi, mentre il PresidenteProf. Vito De Molfetta ha tenuto a precisa-re che, in un corso di aggiornamento, sipresenta quello che si adotta nella praticaclinica e che quindi deve diventare patri-monio comune degli operatori del settore,nella loro attività quotidiana. Il convegnoera articolato in varie sessioni, che avevanolo scopo di esaminare le varie superspecia-lità in cui si va frazionando l’oculistica, edha avuto fin dall’inizio un ritmo serrato,data la vastità degli argomenti trattati. Cia-scuna sessione era preceduta da una intro-duzione, affinché vi potessero essere diversechiavi di lettura dell’argomento trattato,correlate al grado di preparazionedell’ascoltatore; ogni sessione è stata con-clusa da una relazione tenuta da personaleinfermieristico e questi interventi hannomesso nella giusta luce un approccio im-portante nella gestione dei pazienti, che ilmedico talvolta misconosce. Di notevole interesse la relazione del Prof.E. Gandolfo, che ha posto in evidenza co-me l’approccio diagnostico del glaucomasia cambiato negli ultimi anni; in tema diretina, il Prof. U. Menchini ha preso in esa-me le prospettive che si offrono con l’uso dinuovi farmaci (Anti VEGF Aptamero,RHV-FAB). Numerosi filmati operatori,commentati direttamente in sala dai chi-

rurghi, hanno permesso di mostrare inter-venti di routine eseguiti però secondo lemodalità più recenti, e tecniche innovative,come la “Faco Fredda” (Prof. G. Tassinari),o sofisticate, come il trapianto di cornea la-mellare (Dr. Imparato per il Prof. F. Tri-marchi) e la viscocanalostomia (Dr. M. Ri-va). La sessione dedicata agli strabismi haposto l’accento sulla necessità di una dia-gnosi corretta per ottenere risultati soddi-sfacenti ed ha quindi evidenziato il ruoloessenziale che ricopre una precisa valutazio-ne ortottica in problemi che si possonopresentare di non facile soluzione.Il corso si è infine concluso con una disa-mina di questioni di tipo medico-legale chepossono verificarsi nell’ambito dell’attivitàoftalmologica.In tema di congressi possiamo certamenteaffermare che l’aggiornamento rappresentauna parte fondamentale nell’attività di ogniprofessionista, specialmente quando vienead influenzarne le scelte professionali; nelcaso di questo incontro ciascuno ha potutosenz’altro attingere nuove conoscenze inpiù settori e l’augurio è che iniziative diquesto genere non siano per Mantova unfatto sporadico ma possano divenire unaconsuetudine.Rimane solamente da chiedersi se il sistemadegli ECM obbligatori debba essere neces-sario.

Adriano Poldi

A.O.M.CORSO DI AGGIORNAMENTO IN OCULISTICAORGANIZZATO DALLA AZIENDA OSPEDALIERA “C. POMA” DI MANTOVA

IL GIORNO 24/01/2004 PRESSO IL TEATRO ACCADEMICO BIBIENA SI E TENUTO IL:Corso di Aggiornamento in Oculistica “Mantovano” per: Oculisti Ambulatoriali

Infermieri Professionali - Ortottiste

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La nostra coop è nata circa due anni fa edè costituita da medici ed infermieri ope-ranti sul territorio. Sal.Co è nata dalla no-stra voglia di essere partecipi ai cambia-menti che stanno avvenendo nella sanitàitaliana. Oggi la scommessa più ardua ègarantire l’universalità e l’equità del siste-ma sanitario senza sforare dal bilanciodello Stato. Diverse sono state le proposteper il raggiungimento di questo scopo.Basta pensare ai numerosi tentativi diriforme della Sanità fatti negli ultimi an-ni, la difficoltà a coniugare l’autonomialocale con l’universalità ed equità delSSN, la messa in discussione dello stessoSSN. Il cambiamento che il nostro Paesevive in questo momento nell’ambito sani-tario e assistenziale è palese a tutti. Siamoarrivati ad un punto in cui gli sforzi ditutti, amministratori ed operatori sanitari,devono tendere al comune obbiettivo diuna Sanità giusta ad un giusto prezzo.I richiami ad una gestione più oculatadella spesa sanitaria non mancano.In questo mare in tempesta della sanitàitaliana, si avverte prepotente la necessitàdi una gestione territoriale più organizzataed in grado di dare risposta alla domandadi salute degli italiani in modo preciso epuntuale ma con un occhio di riguardo aicosti dell’assistenza.Da dove nasce il progetto di telecardiolo-gia? Ci è parso evidente come si insistasempre più nello specializzare gli ospedali,

nel ridurre i posti letto, in una parola direndere sempre più il modello ospedaleuna struttura atta a governare l’urgenza,l’acuzie e sempre meno il post acuto ed ilcronico. Questo porta a far si che sia ilterritorio e quindi noi medici di famigliaassieme agli infermieri, che si debbonooccupare di questa larga fetta di patologia.Una patologia che spesso non ha bisognodi grandi e costose tecnologie, ma certo diun modello organizzativo territoriale di-verso dall’attuale. Partendo da queste os-servazioni ci siamo chiesti come poteva-mo inserirci in questi cambiamenti ed ab-biamo voluto partire dalla patologia car-diovascolare proprio per la sua rilevanza eper gli alti costi che da questa patologiaderivano.Parlando con i colleghi cardiologi abbia-mo cercato di analizzare come e con checosa era possibile ridurre il carico di la-voro dell’ospedale e nello stesso tempogarantire un sevizio adeguato e comodoper l’assistito.Ci siamo convinti che la gestione dellacronicità doveva essere il punto di forzadella nostra strategia e per questo abbia-mo ritenuto che la diffusione di strumentielettrocardiografici sul territorio che cipermettessero un dialogo, una secondopinion, con il collega ospedaliero fosse lascelta più opportuna. Il dialogo con il car-diologo, che mettiamo in grado a distanzadi leggere un ECG, fornendo quelle

1903-2003CENTO ANNI DI ELETTROCARDIOGRAFIA

SAL.CO E TELE-ELETTRO CARDIOGRAFIA

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informazioni che derivano dalla cono-scenza del paziente, della sua storia clini-ca, della sua realtà famigliare, permette dimonitorare lo stato di salute del cardiopa-tico evitando inutili e disagevoli peregri-nazioni presso la struttura ospedaliera, li-berando risorse tecniche ed umane ed an-dando incontro alle richieste dei pazientiannullando le lunghe liste d’attesa.Ricorrere in misura maggiore alle cure do-miciliari per soddisfare il bisogno di assi-stenza continuativa espresso da cardiopa-tici, per lo più in età avanzata, è il migliormodo per garantire al paziente la conser-vazione delle proprie abitudini di vita edil mantenimento di stretti rapporti con ifamiliari. La presenza di un sistema strut-turato per garantire una continuità tera-peutica tra l’ospedale e il territorio forniràanche un contributo determinante alla ri-duzione dell’impatto sociale della malattiamigliorando anche l’accessibilità dei citta-dini alle prestazioni sanitarie.Sfruttando il principio cardine su cui èbasata la telemedicina, ovvero lo sposta-mento in prevalenza delle informazioni enon dei pazienti, attraverso il monitorag-gio continuo delle condizioni di salute delmalato, si raggiungerà l’obiettivo dellamassima continuità nell’assistenza sanita-ria e contemporaneamente di un minorericorso a visite mediche specialistiche nonsempre necessarie e a ricoveri ospedalierinon programmati e ripetuti nel tempo.Il pieno raggiungimento di questi risulta-ti, può inoltre comportare una sensibileriduzione dei costi assistenziali a caricodel Servizio Sanitario Nazionale e degli

spostamenti a cui vengono costretti il car-diopatico ed i suoi familiari. Partendo daqueste osservazioni, abbiamo cominciatoa pensare ad un progetto che sia in gradodi rispondere a criteri di economicità, diappropriatezza e di equità fondandosi sul-la solidarietà ed il volontariato.Dalle analisi dei costi della nostra sanitàrisulta chiaro come la patologia cardiova-scolare sia quella che ha i più alti costi,basti pensare ai giorni di assenza dal lavo-ro, ai costi dei farmaci, delle indaginistrumentali, delle degenze ospedaliere,della riabilitazione per il solo monitorag-gio degli esiti di un accidente cardiovasco-lare È questa patologia la prima causa dimorbilità e mortalità nella nostra societàed i costi legati alle procedure diagnosti-che e terapeutiche sono una delle princi-pali voci della spesa sanitaria.Un servizio di telecardiologia può rappre-sentare un utile strumento per i medici difamiglia, non solo per un approfondi-mento diagnostico “in tempo reale”, maanche e soprattutto per la possibilità direalizzare un accurato screening dei pa-zienti con sospetta cardiopatia, al fine diottimizzare le successive strategie diagno-stico-terapeutiche. L’utilizzo della telecardiologia come servi-zio dedicato ai medici di medicina gene-rale potrà contribuire a migliorare l’effi-cienza diagnostica della loro attività quo-tidiana rivolta ai pazienti cardiopatici ocon segni o sintomi di sottostante cardio-patia in modo da diminuire gli accessi allestrutture di Pronto Soccorso e le richiestedi prestazioni specialistiche.

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È chiaro che la riduzione degli accessi alPronto Soccorso e delle richieste di presta-zioni specialistiche, comporterà una ridu-zione dei costi di gestione dei pazienticardiopatici permettendo così di liberaredelle risorse tecniche, economiche edumane da destinare ad un più genericomiglioramento dell’assistenza.In questo contesto socio economico enell’occasione del centesimo anniversariodella nascita dell’elettrocardiografia abbia-mo voluto proporre un progetto di tele-elettrocardiografia che lanci questo straor-dinario strumento diagnostico dalla storiaal futuro della medicina.L’importanza di una diagnosi, quanto piùprecoce e precisa possibile e di un attentomonitoraggio degli eventi cardiovascolarinon sfugge a nessuno. Dalla collaborazione tra SAL.CO (SalusCorporis Continua) e la cardiologia delpresidio ospedaliero di Pieve di Coriano,diretto dalla Dr.ssa Cristiana Brunazzi,nasce il progetto di tele-elettrocardiografiache abbiamo voluto chiamare 1903-2003Cento anni di elettrocardiografia.Scopo del progetto è dotare tutti i medi-ci del Destra Secchia. di un apparecchioelettrocardiografico a 12 derivazioni e lacardiologia di Pieve di Coriano di unapostazione remota configurata come ter-minal server “on site”, di apparati elet-trocardiografici monotraccia loop-recor-der e di elettrocardiografi monotracciaevent-recorder.

In sintesi, la realizzazione del servizio ditelecardiologia da parte di SAL.CO verso

i cittadini del destra secchia avviene at-traverso le fasi descritte di seguito:

1. arrivo di una chiamata telefonica (ge-nerata da pazienti, da medici di medi-cina generale, da strutture sanitarie, dacase di riposo etc.) al call center diBrescia;

2. riconoscimento automatico del chia-mante, da parte del call center, tramiteil numero telefonico memorizzato;

3. instradamento della telefonata all’ope-ratore tecnico messo a disposizionedalla cardiologia di Pieve di Coriano;

4. apertura automatica della cartella cli-nica del chiamante su personal com-puter dell’operatore;

5. attivazione della procedura “prima e/onuova chiamata” che prevede l’immis-sione di dati specifici relativi alla chia-mata (per controllo e/o sintomi);

6. attivazione della ricezione del tracciatoelettrocardiografico;

7. terminata la ricezione, il call centermette automaticamente in comunica-zione l’utente con il cardiologo consu-lente e/o l’infermiera professionale di-sponibili presso la cardiologia di Pieve;

8. il cardiologo consulente e/o l’infermie-ra professionale, dalla loro postazioneremota, in tempo reale ed in connes-

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sione col database centrale (tramiteterminal server), esaminano la cartellaclinica ed il tracciato inviato (confron-tandolo con il basale eventualmentememorizzato);

9. seguono il teleconsulto e/o il nursing-triage, la refertazione, la firma, i co-mandi per la stampa del tracciato non-ché l’invio eventuale dello stesso, tra-mite fax o e-mail, all’utente;

10.al termine delle procedure, il tracciato(completo di referto e rilievi del car-diologo) può venire trasferito suWEB-server che lo rende disponibilein rete (tramite Internet, in modalitàcriptata ed anonima) a tutti coloro chehanno password d’accesso specifica.

Il servizio di telemedicina utilizza il callcenter di HTN a Brescia che gestisce ecoordina il processo sopra descritto.Tutte le cartelle cliniche dei pazienti, ge-nerate dal terminale SAL.CO allocatopresso la cardiologia di Pieve di Coriano,sono gestibili “a video” on site per ricercaed elaborazioni statistiche. In pratica l’at-tività sanitaria medico-infermieristica saràgestita direttamente da Cardiologia diPieve e SAL.CO mentre HTN si limiteràa fornire il supporto tecnologico ed orga-nizzativo per l’erogazione delle prestazio-ni. In conclusione, la proposta consente,evitando costosi investimenti, di attivareun servizio di Telecardiologia locale, uti-lizzando il personale SAL.CO e della car-

diologia di Pieve di Coriano, funzional-mente collegato alla piattaforma tecnolo-gica del call center di Brescia.Naturalmente di questi apparecchi po-tranno essere dotate anche le struttureprotette del territorio. Elettrocardiogram-ma e second opinion cardiologica potreb-be entrare nelle case di riposo grazie allatelecardiologia.Chi ogni giorno ha a che fare con anzianio malati non autosufficienti sa benequanto siano faticosi e costosi i trasferi-menti dalle strutture in ospedale, magarisolo per un controllo di routine.In pratica con la telecardiologia si potràeseguire gli esami direttamente al letto delpaziente, trasmettere il tracciato dell’elet-trocardiogramma a un cardiologo e rice-vere immediatamente il responso. Tuttoin cinque minuti, eliminando liste d’atte-sa. Bisogna far viaggiare i dati e non i pa-zienti, è una grande opportunità per aiu-tare i pazienti anziani, spesso con graviproblemi di deambulazione per i qualiogni spostamento diventa un disagio.Vorrei terminare ricordando che la realiz-zazione di questo progetto è avvenuta gra-zie alla collaborazione con i Sindaci delDestra Secchia che, attraverso il Consor-zio che li rappresenta, hanno contribuitoper il 50% del costo del materiale neces-sario. Il restante 50% è stato generosa-mente offerto dalla Fondazione per la Co-munità della Provincia di Mantova rettadal Cav.Lav. Carlalberto Corneliani.

Dr. Vanni FontanesiPresidente Sal.Co

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Il mese di marzo vedràMantova animarsi per lapresenza delle Ammineprovenienti da tutta Italia.Da venerdì 12 a domenica14 è, infatti, programmatauna intensa “tre giorni”nazionale, che intratterràle socie con interessantiproposte ed attività.Il Congresso, che si svol-gerà nei locali del Politec-nico e che vedrà rappre-sentate dalle autorità leprincipali istituzioni cit-tadine e provinciali, è aperto a tutte lemogli dei medici mantovani, anche senon figurano tra le circa 50 iscritte.Sarà nostra ospite anche la PresidenteNazionale A.M.M I., sig.ra Angela Grasso.Dopo il saluto di benvenuto, la Presi-dente di sezione in carica, sig.ra Elsa Sar-zi Puttini, illustrerà le iniziative locali,realizzate, intraprese e preventivate.Il suo intervento non mancherà di ricor-dare la sig.ra Wanda Capobianco, fonda-trice e prima Presidente, nel 1970,dell’Associazione, che a Mantova si è poisfortunatamente estinta, trascorsi i primidue anni di attività, per riemergere pe-raltro molto di recente, nel 2000, dopo

quasi trent’anni di silen-zio.A chiusura della primagiornata, la cena di galain un ristorante del cen-tro storico seguirà la con-ferenza del Preside di Fa-coltà del Politecnico, prof.Cesare Stevan, e la conver-sazione del suo collabora-tore, prof. Mauro Bianco-ni.Concluderanno il Conve-gno interventi delle nu-merose partecipanti, che

relazioneranno sulle iniziative delle lorosezioni, e visite guidate alle bellezze arti-stiche della nostra città.L’A.M.M.I (Associazione Mogli MediciItaliani), movimento tutto al femminile,che conta attualmente in Italia più di 70sezioni, per un totale di circa 8.000iscritte, era nato a Mantova quasi per ca-so, durante un incontro amichevole, acasa dell’attuale Presidente, tra alcunemogli di medici.Lo scopo iniziale, poi felicemente rag-giunto, fu quello di tutelare il futuro egli studi degli orfani dei sanitari italiani,impedendo lo scioglimento dell’ONAO-SI, istituto che, sopravvissuto, è tuttora

LE MOGLI DEI MEDICI A CONGRESSO

Sig.ra Sarzi PuttiniPresidente AMMI di Mantova

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attivo ed operoso. Promuovere attivitàsocio-assistenziali, culturali, di divulga-zione scientifica e prevenzione sanitariasono gli obiettivi primari dell’Associazio-ne, ovunque perseguiti con costanza edestrema tenacia.Nell’ambito della sperimentazione didat-tico-educativa, si colloca la collaborazio-ne dell’AMMI con l’Istituto “Il Faro” diRoma (creato da Susanna Agnelli e fina-lizzato all’acquisizione di un mestiere eall’inserimento nel mondo lavorativo daparte di ragazzi diseredati); nel campo medico-sanitario, la fondazione “PeterPan”, sempre di Roma, spicca invece co-

me supporto assistenziale alle famiglie dibambini oncologici.Nel settore della prevenzione, l’intensacollaborazione con i genetisti di Te-lethon ha permesso in tutta Italia di rag-giungere a livello informativo gli studen-ti delle scuole di ogni ordine e grado.Localmente l’A.M.M.I., attraverso la suaPresidente, attiva esponente anche di“Rinascita Cristiana”, è stata una delleideatrici e promotrici della B.A.M.C.O.ONLUS (Banca Autologa Mantovanadel Cordone Ombelicale), di cui la sig.raSarzi è anche Vicepresidente.

L. Astolfi

COMUNICAZIONE DISPONIBILITÀ SALA CONFERENZE ED AMBULATORI

PRESSO SPORTVILLAGE A MANTOVA

La Società SPORTVILLAGE SRL con sede in via Argentina Altobelli, 10 a Mantova co-munica la disponibilità ad affittare la Sala Conferenze da n. 100 posti completa di maxischermo, videoproiettore collegato a pc oltre a spazi ambulatoriali presso il proprio Poliam-bulatorio (autorizzazione sanitaria n° 81867/02/P rilasciata dall’ASL di Mantova) di cui èDirettore Sanitario il dr. Antonio Zanini.Chiunque fosse interessato può rivolgersi, per ulteriori informazioni, rispettivamente allareception o alla sig.ra Chiara.Tel. 0376 229453 - fax 0376 221526 - e-mail: [email protected] l’ordine dei Medici per la disponibilità a diffondere tale comunicazione, conl’occasione si porgono i più cordiali saluti.Mantova, 10 Novembre 2003

SPORTVILLAGE SRLIl Direttore

geom. Maurizio Nicolini

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RIASSUNTONel trentennio trascorso dalla sua istituzionead oggi, l’attività Diagnostica e terapeuticadell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisidell’Ospedale Carlo Poma di Mantova ha vi-sto crescere progressivamente il numero deipazienti curati (fino a 1000 l’anno), degliuremici in trattamento sostitutivo, sia perito-neale sia extracorporeo (fino a quasi 1000dializzati complessivi) e dei trapiantati rena-li (fino ad 84), sia in termini di prevalenzasia d’incidenza annuale. Nello stesso tempo si sono sviluppati i campid’intervento diagnostico e terapeutico subspe-cialistico, dalla diagnosi bioptica della nefro-patologia, alla prevenzione metabolica dellanefrolitiasi, dalla terapia dell’ipertensionegravidica all’indagine ecocolordoppler del let-to vascolare renale, dal follow-up del trapian-tato renale alla diffusione territoriale provin-ciale dell’emodialisi in assistenza limitata (4Centri), dalla chirurgia degli accessi vascolari(fino a 100 interventi l’anno) alla deospeda-lizzazione della terapia sostitutiva con ladialisi peritoneale domiciliare (più di 50 pa-zienti prevalenti).

Negli ultimi anni cresce quasi esponenzial-mente anche l’incidenza di IRA ad etiologiacardiovascolare/postchirurgica, cui conseguo-no interventi sostitutivi precoci, frequenti econ metodiche mirate (HD, HDF, CVVH,CVVHD, ecc.). La lettura si conclude con leprospettive per le principali attività del pros-simo futuro ed i nomi dei medici che in 30anni hanno fornito il loro contribuito a que-sto grande impegno.

PARTE SECONDA

CHIRURGIA DEGLI ACCESSIVASCOLARI DAL 1987 AD OGGI

Conoscendo l’importanza dell’accesso vasco-lare per il paziente emodializzato, la sua crea-zione e manutenzione meritano qualche con-siderazione più analitica e dettagliata.Il valore clinico e gestionale degli oltre 90 in-terventi di allestimento o ripristino condottiannualmente (GF, ET e ChB) in autonomia

Nefrologia e Dialisi - Azienda Ospedaliera “C. Poma” - Mantova

TRENT’ANNI DI NEFROLOGIA E DIALISI A MANTOVA

Realizzazioni e Prospettive

Cesare Baroni (CB) e Renzo Tarchini (RT), con la collaborazione di Emanuela Bottini (EB),Pierluigi Botti (PLB), Giorgio Ferrari (GF), Marisa Baruffaldi (MB), Chiara Baraldi (ChB),Ernesto Talassi (ET), Domenica Lambertini (DL) e Cosimo Damiano Marseglia (CDM).

Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi, Azienda Ospedaliera “C. Poma”, Mantova

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operatoria è enorme. Negli ultimi 14 annisono stati allestiti chirurgicamente 858 acces-si vascolari permanenti su 516 pazienti (302M + 214 F, età anni 15 - 90, età media 59,1a.). Gli operatori sono stati direttamente iNefrologi nel 79,3% dei casi ed il Chirurgovascolare nel 20,7% (Enrico Ovaleo Pan-dolfo dal 1983 al ‘98, Roberto Pacchioni eColl. dal 1999 ad oggi).Da quest’esperienza clinica nascono alcuneindicazioni metodologiche, che possiamoriassumere nei seguenti termini:

1. La FAV naturale è da considerarsi assolu-tamente prioritaria;

2. Le protesi vanno impiantate solo all’esau-rimento del letto vascolare naturale;

3. Il CVC permanente va scelto come ulti-ma soluzione in pazienti con ridottaaspettativa di vita o come shuttle device(soluzione ponte in attesa di poter allesti-re una FAV naturale o protesica).

Pertanto a fine aprile 2002, nel gruppo di 172pazienti uremici in trattamento sostitutivo ex-tracorporeo, il 95% è portatore di una FAVfunzionante con vasi nativi, solo il 3% ha pro-tesi in PTFE ed il 2% usa un catetere venosocentrale a permanenza per l’accesso vascolare.I risultati nascono dalla gestione multidiscipli-nare del paziente da parte del Nefrologo, delChirurgo vascolare e dell’Angioradiologo, taleda consentire la visione completa del proble-ma e permettere di allestire accessi vascolarivalidi e durevoli, ai quali non deve mancare lacollaborazione consapevole dell’Infermiere diDialisi e del Paziente stesso.

ATTIVITÀ CLINICHEDEI NOSTRI GIORNI

Dal report annuale dell’Azienda OspedalieraC. Poma emerge che nel 2002 l’Unità Ope-rativa di Nefrologia e Dialisi ha effettuato Ri-coveri Ordinari per 565 DRG, con il pesomedio di 1,541 punti. Il 24 % dei DRG re-gistrati risulta di tipo chirurgico. I pazientiuremici in trattamento extracorporeo dimo-strano un tasso di ricovero dell’8.5 % e quelliin dialisi peritoneale del 5.2 %. L’U.O. effettua inoltre 1.063 giornate (acces-si) per DH terapeutici, 14.626 prestazioniambulatoriali connesse con la Dialisi Perito-neale e 87.744 con la Dialisi Extracorporea(in Mantova e nei CAL di Asola, Castiglione,Pieve, Suzzara), oltre a 1800 trattamenti dia-litici in corso di Ricovero Ordinario.Ben più degli aridi consuntivi delle attivitàtariffabili, altri indicatori possono fornire ilquadro complessivo delle attività cliniche dicarattere diagnostico e terapeutico:

� Con aspetti non dissimili da altre Provincee Regioni italiane, anche a Mantova abbia-mo affrontato la continua progressione nellaprevalenza dei pazienti nefropatici, che haportato dai primi 6 pazienti in trattamen-to dialitico nel 1972 ai 237 trattati nel pri-mo semestre di quest’anno 2003, 195 deiquali con dialisi extracorporea e 42 con laperitoneale.

� Il 31.05.02 il sistema informatico censisce984 pazienti complessivamente trattati peruremia acuta o cronica dal 1980 con ognimetodica sostitutiva.

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� Dall’esordio esclusivamente ospedaliero, lemodalità terapeutiche si sono progressiva-mente differenziate ed oggi il 19% dei pa-zienti effettua a domicilio il proprio tratta-mento (dialitico peritoneale) mentre il31% esegue la dialisi extracorporea in Assi-stenza Limitata e solo il rimanente 50%riceve il trattamento extracorporeo ospedalie-ro full-care.

� La prevalenza è aumentata consensual-mente all’età media dei pazienti uremicicronici che sono entrati in trattamentodialitico: negli anni ’70 la loro età mediaera inferiore ai 45 anni, negli ’80 era in-torno ai 50, nel decennio successivo supe-rava i 60 mentre al volgere del secolo (2000-2001) ha raggiunto il livello medio dei 67anni. Con il progredire dell’età sono au-mentate le nefropatie croniche secondariead alcune patologie sistemiche, fra cui pre-dominano il diabete e le vasculopatie ate-rosclerotiche, mentre declina l’incidenzadelle nefropatie secondarie ad infezionicroniche ed a nefrourolitiasi.

� Grazie al mantenimento dei pazienti ure-mici idonei nelle liste attive per i trapiantirenali, prevalentemente nelle aree NITp eAIRT ma anche altrove su specifica richie-sta del paziente (32 pazienti in lista attivasono in contatto con due o più Centri),anche i trapianti renali effettuati su pa-zienti della nostra provincia hanno vistouna progressione numerica, anche se dientità inferiore alle attese. Dagli anni ‘70ad oggi sono stati trapiantati più di 90uremici della provincia di Mantova, 60

dei quali sono rimasti in contatto per pe-riodici controlli e 36 di essi sono in fol-low-up regolare e continuato presso il no-stro ambulatorio dedicato (ET, CDM).L’esperienza clinica con i pazienti trapian-tati si estende oggi anche ai cardiotrapian-tati della nostra provincia che vanno in-contro ad insufficienza renale progressiva,alcuni dei quali fino all’uremia in tratta-mento emodialitico.

� Negli ultimi 10 anni sono state eseguitecirca 200 biopsie renali, generalmente alpolo inferiore del rene sinistro sotto eco-guida real-time con ago sottile (18 Ga) ascatto automatico (Modello Bard), sonostate osservate al MO con le colorazionitradizionali (E/E, Tricromica di Masson,Mallory) e selettive, come il Rosso Congo,l'impregnazione argentica o alcune specifi-che reazioni immunoistochimiche. I se-condi frustoli sono immediatamente con-gelati e quindi preparati per la lettura inImmunofluorescenza diretta presso laStruttura Complessa di Anatomia Patolo-gica (Direttore Dott. A. Bellomi), avvalen-dosi del Dott. Luigi Gaetti come referenteper la nefropatologia.

� Ipertensione e nefropatologia nella gravidan-za e nel puerperio costituiscono un settoredi particolare interesse professionale e difrequente richiesta di consulenza da partedel Ginecologo. È attiva una specifica atti-vità di consulenza ordinaria e d’urgenza eduna ambulatoriale dedicata, che accoglie ecura circa 90 donne gravide e/o puerperel’anno (EB, DL).

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� La nefrourolitiasi viene studiata sul pianometabolico in stretta collaborazione pro-fessionale con i colleghi Urologi, che di-spongono del litotritore. Circa 180 casiprevalenti e 150 incidenti all’anno sono ipazienti valutati e seguiti da MB.

� La recente espansione della domanda diaccertamenti sulla morfologia renale e sul-le condizioni del suo letto vascolare, haportato a oltre 300 all’anno gli esami eco-colordoppler renali ed aorto-renali praticatida PLB, oltre la metà dei quali in regimeambulatoriale.

� Le visite specialistiche nefrologiche ambulato-riali ai pazienti affetti da nefropatie croni-che con o senza insufficienza renale assom-mano a circa 1500 all’anno e sono condot-te principalmente dal Dott. Enzo Bassani,con la collaborazione di ChB e DL.

� Sul piano strumentale l’ambulatorio è do-tato anche di Holter pressorio per il moni-toraggio continuo della PA negli ipertesinefropatici ed essenziali.

PRODUZIONE SCIENTIFICA1973 - 2003

Pur orientati in assoluta prevalenza verso l’as-sistenza ospedaliera, i nefrologi mantovanihanno trovato il modo di produrre alcune os-servazioni sperimentali e cliniche, raccoglien-dole in un centinaio di pubblicazioni a stam-pa su testi, riviste nazionali ed internazionali

e che ricordiamo suddivise in periodi ed ar-gomenti principali:

� 1973-1982: Le prime osservazioni meta-boliche e cliniche: n. 4 lavori originali.

� 1985-1990: Metodiche dialitiche: la ricer-ca dell’efficienza depurativa: n. 6 lavori.

� 1982-1995: Lo sviluppo e l’affermazionedella CAPD: n. 28 lavori in 10 anni di Se-greteria Scientifica del Gruppo Cooperati-vo per lo Studio della CAPD in Italia (poiGCDPI) e del Gruppo di Studio sullaDialisi Peritoneale della Società Italiana diNefrologia, n. 5 capitoli di testo, n. 4 ri-cerche autonome.

� 1990-1998: Ultrastruttura al MicroscopioElettronico a Scansione e biocompatibilitàdelle membrane di dialisi: n. 6 lavori spe-rimentali, n. 2 capitoli di testi, n. 1 edito-riale.

� 1995-2003: Epidemiologia e clinica, eticae management: n. 13 lavori di nefropato-logia clinica e biopsia renale, n.12 studiosservazionali e indagini retrospettive, n.10 capitoli di testi didattici e gestionali, n.2 testi curati come co-editor, n. 2 supple-menti del Giornale Italiano di Nefrologia(anni 2000 e 2003).

� 1992-2003: Partecipazione attiva al Regi-stro Regionale Lombardo di Nefrologia,Dialisi e Trapianto renale (RLDT). Refe-rente di Centro: 1981-1998, dott. Pierlui-gi Botti; dal 1999, dott.ssa DomenicaLambertini.

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PROGRAMMI E PROSPETTIVE

Ogni ipotesi di sviluppo deve tener conto deidati epidemiologici e delle direttive del PianoSocio Sanitario Regionale, nonché del PianoStrategico Aziendale, per quanto di pertinen-za. La Regione Lombardia, per il periodotemporale 2002-2004, ha individuato unaserie di obiettivi di salute perseguibili nel set-tore nefrologico e dialitico. In particolare, ilPSSR rileva che “l’evoluzione delle conoscenzee le più recenti acquisizioni mediche consentonodi delineare, quale obiettivo di salute persegui-bile nel periodo di vigenza del piano, una piùefficace diagnosi precoce delle malattie renaliprimitive e secondarie.

In particolare si prevede:

– una diffusa attività di sensibilizzazione einformazione della popolazione e dei medicidi medicina generale che permetta l’inviotempestivo al consulto nefrologico dei pa-zienti con presunta patologia renale e/o conreperti patologici delle urine;

– interventi di prevenzione sulla nefrotossicitàdei farmaci;

– rafforzare le funzioni del Registro Lombar-do di Dialisi e Trapianto

– incentivare la deospedalizzazione (Centriad assistenza limitata, dialisi peritoneale edemodialisi al domicilio”.

Le prospettive per la nostra attività sembranoquindi delinearsi secondo le seguenti direttrici:

– L’integrazione organizzativa ed assistenzialecon l’Urologia nel Dipartimento Nefro-

Urologico, che solo un anno fa era unobiettivo prioritario per il biennio2002/03, oggi appare una prospettiva de-bole, a causa del nuovo progetto per i di-partimenti, che dovrebbe distinguere netta-mente l’Area Medica da quella Chirurgica.Di conseguenza langue anche lo sviluppodi una Nefrologia interventistica ecoguida-ta mini-invasiva in collaborazione con icolleghi Urologi e Radiologi Vascolari.

– Il coordinamento con i MMG inveceprocede, grazie all’impegno di energie erisorse culturali ed umane dei Medicistessi. Il fine di ridurre l’incidenza del“Late Referral” non è vicino, ma la dispo-nibilità alla collaborazione viene espressada entrambe le parti. Più complesso ap-pare lo sviluppo dell’ADI a favore dei pa-zienti domiciliari, in particolare se in trat-tamento dialitico Peritoneale.

– Il rafforzamento della politica “conserva-tiva” e dell’accuratezza nella creazione,nell’uso e nella cura degli accessi vascolariprocede con il massimo impegno.

DR. CESARE PARLATOMedico Chirurgo

Specialista in Neurologia, PsichiatriaPsicoterapeuta

Riceve per appuntamentoTel. 0376.224889 - 347.9508409

LAVORI ORIGINALI

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– Il completo rinnovo e potenziamento delCAL di Asola entro l’anno 2003 è giuntoalla meta con il conseguimento delle auto-rizzazioni e degli accreditamenti necessari.

– L’organizzazione di corsi di aggiornamen-to e formazione in Nefrologia e Metodi-che Dialitiche, accreditati ECM, iniziatacon il Convegno del 2002, proseguitacon il corso residenziale decentrato sullaprevenzione della microangiopatia e ne-fropatia diabetica per i Medici degli Sta-bilimenti Ospedalieri di Asola, Castiglio-ne, Pieve di Coriano e Suzzara e per iMMG dei Distretti ASL di riferimentoterritoriale, è giunto al termine della suaprima fase. Stiamo elaborando un proget-to di collaborazione operativa ancora piùstretta, per costruire con i MMG percorsidiagnostico-terapeutici efficaci e facil-mente applicabili nella nostra realtà terri-toriale.

– L’estensione ed il potenziamento dellemetodiche terapeutiche depurative conti-nue (CRRT, CVVH, CVVHD,CVVHDF on line, ecc.) ed intermittentiquotidiane nelle UTI dell’Azienda Ospe-daliera prevede di migliorare ulteriormen-te i rapporti operativi ad ogni livello sani-tario, anche con corsi aziendali di aggior-namento, finalizzati ed accreditati ECM.

– Procede a grandi passi l’introduzione del-la cartella informatica Nefrologico-dialiti-ca in rete locale, estesa a tutti i CAL dellaprovincia, per agevolare la gestione inte-grata dei dati sanitari ed organizzativi.

– L’allestimento all’interno dell’ospedale C.

Poma di un nuovo Centro di Emodialisiche sia consono alle esigenze terapeutichedella Città di Mantova è allo stato di unprogetto già finanziato e concretamenteavviato alla sua realizzazione, che atten-diamo entro un paio d’anni (Consegna2005, apertura 2006).

DIRIGENTI MEDICI

Dr. Cesare Baroni Fondatore nel 1971-72 e Primario sinoal termine del 1994.

Dr. Renzo Tarchini1° Assistente 1972-73, Aiuto 1985-1994,Primario f.f. dal 1995 al 2001,Direttore di Struttura Complessa dal 2002.

Dr. Enzo BassaniAssistente dal 1973, ora Dirigente Medico.

Dr. Graziano Ricagno Assistente nel 1973-79, poi NeurofisiologoASL MN.

Dr. Giuseppe ImperatoAssistente nel 1975-76,poi Medico di Medicina Generale

Dr. Giorgio FerrariAssistente dal 1980, ora Dirigente Medico.

Dr. Emanuela BottiniAssistente dal 1982, ora Dirigente Medico.

Dr. Pier Luigi BottiAssistente dal 1983, ora Dirigente Medico.

D.ssa Marisa BaruffaldiAssistente dal 1984, ora Dirigente Medico.

LAVORI ORIGINALI

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D.ssa Chiara BaraldiAssistente dal 1989, ora Dirigente Medico.

D.ssa Valeria BedognaAssistente nel 1989-91,ora Dirigente Medico a Verona.

Dr. Aurelio NegroAssistente nel 1991-92,ora Dirigente Medico a Reggio Emilia.

Dr. Antonio Carlini Assistente nel 1992-93,ora Dirigente Medico a Lucca.

Dr. Ernesto TalassiAssistente dal 1993, ora Dirigente Medico.

D.ssa Emanuela SaccardiAssistente nel 1995,ora Medico di Medicina Generale.

Dr. Paolo Cogliati Assistente nel 1997,ora Direttore Medico Ditta Fresenius.

Dr. Giovanni BarbisoniAssistente nel 1997,ora Dirigente Medico a Lodi.

Dr. Massimo MataloneAssistente nel 1998-99,ora Dirigente Medico a Catania.

D.ssa Domenica Lambertini Assistente dal 1999, ora Dirigente Medico.

Dr. Gabriele DonatiAssistente nel 2001,ora in Dottorato di Ricerca a Bologna.

Dr. Cosimo Damiano Marseglia Assistente dal 2001, ora Dirigente Medico.

Questa sintesi storica non potrebbe conclu-dersi senza ricordare tutti coloro che hannocondiviso l’impegno, le ansie, le soddisfazionidei risultati positivi e l’amarezza degli insuc-cessi e fra questi in primo luogo gli Infermie-ri, preziosissimi ed insuperabili collaboratori,dotati di grande attaccamento professionalealla cura ed alla vita dell’ammalato e di veraattitudine alla tecnologia dialitica ed al suocontinuo aggiornamento. Grazie alla dialisi, molti pazienti cronici sonodiventati sinceri amici, anche per aver vissutocon noi e con i loro familiari per più di 25anni e sono invecchiati “sentendo” su di sétutta l’evoluzione tecnologica e terapeuticadel trattamento emodialitico. A tutte queste persone va il ringraziamentopiù sentito dell’intero team medico presen-te e passato, perché senza di loroquest’esperienza irripetibile non sarebbestata mai vissuta.

EVENTI DI COMUNICAZIONEMEDICA

Novembre 1983: Giornata Nefrologica dellaS.I.N. Lombarda sulla Osteodistrofia renale(organizzata dal Dott. Baroni con il Prof.Pecchini di Cremona).

Maggio 1992: Giornata Nefrologica dellaS.I.N. Lombarda sulla Nefropatia diabeticacon pubblicazione degli Atti su Acta MedicaVirgiliana.

Maggio 2000: Primo convegno sulla Preven-zione delle complicanze infettive in Emodia-

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lisi con pubblicazione degli Atti su supple-mento del Giornale Italiano di Nefrologia2000.

Giugno 2002: Secondo convegno sulla Pre-venzione in Nefrologia e Dialisi, con pubbli-cazione degli Atti sul supplemento dedicatodel GIN 2003; Aperto agli Infermieri - N. 3crediti ECM.

Maggio 2004: Terzo convegno sulla Preven-zione in Nefrologia e Dialisi, Aperto agli In-fermieri, con crediti ECM

BIBLIOGRAFIA

Sintesi bibliografica in ordine cronologicodella produzione scientifica e didattica citatanel testo.

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2. Ricagno G. Dati clinici ed elettromiografici per ilriconoscimento e la classificazione della neuropa-tia uremica. Rivista di Neurobiologia, 1979, 25,1: 91-101.

3. Ricagno G. Proposition d’une metodologie d’etu-de de la neuropathie uremique. Rev. E.E.G. Neu-rophysiol., 1982, 12: 287-290.

4. Tarchini R., Botti P., Ferrari G., Bassani E., Bot-tini E., Baruffaldi M., Baroni C., Di Capi F., PivaM. Evoluzione funzionale e clinica della cardio-miopatia uremica. In: Cuore e rene. M. Timio eS. Venanzi eds, Abetre Editore, Milano 1987, 99-105.

5. Tarchini R., Bassani E., Ferrari G., Baroni C.,Goldoni G., Aimi G., Molani L., Pellecchi G.

L’angiografia digitale nella valutazione morfologi-ca e funzionale degli accessi vascolari emodialitici.Atti Sez. SIN A.La.M.M.U. 1986-87. Acta Medi-ca Ediz e Congr. 1987, 111-114.

6. Tarchini R., Bassani E., Ferrari G., Bottini E.,Baruffaldi M., Botti P., Baroni C. Aspetti pro-gnostici e terapeutici dell’insufficienza renale acu-ta nel paziente anziano. Atti V Congr Sez. SINReg Siciliana, Editoriale Bios, CS 1987, 37-45.

7. Bottini E., Tarchini R., Baruffaldi M., Baroni C.,Paghera A., Amantea P.M., Caione C., MonfardiniG., Angiolillo M. Patologia renale in gravidanza: ilruolo della diagnosi precoce. Atti VI Congr. SINSez. Reg. Siciliana, Editoriale Bios 1988, 17-22.

8. Tarchini R., Ferrari G., Bottini E., Botti P.L.,Bassani E., Baraldi C., Baruffaldi M., Baroni C..La nefropatia policistica in 19 nuclei familiari:espressione ed evoluzione. Atti Sez. SINA.La.M.M.U. 1987. Aula Medica, 1988; 1, 2:119-121.

9. Fellin G., Gentile M.G., Cancarini G., Lupo A.,Salomone M., Tarchini R., Segoloni G.P., Fusa-roli M., Maiorca R., Piccoli G. Peritonitis inCAPD: role of patients and staff. A report fromthe Italian CAPD Study Group. In: Advances inContinuous Ambulatory Peritoneal Dialysis1988, Selected papers, R. Khanna, K. D. Nolphet Al. eds, Peritoneal Dialysis Bulletin Inc. 1988,165-168.

10. Tarchini R., Segoloni G.P., Gentile M.G, LupoA., Cancarini G., Salomone M., D’Amico G,Mioli V., Vercellone A. and Zucchelli P. Long-term results of CAPD in Italy: a report from theItalian CAPD Study Group. Clinical Nephro-logy, 1988, 30, S1: S68-S70.

11. Tarchini R., Ferrari G., Baraldi C., Bottini E.,Botti P.L., Baroni C. Polycistic kidney disease in22 families: Clinical features and diagnosis attitu-des. In: Seminar on cystic renal diseases, A. Sessa,F. Conte, P. Serbelloni, G. Battini eds, WichtigEditore Milano 1989, 115-116, ISBN 88-85053-69-6.

12. Tarchini R., Botti P.L., Baroni C. Interazione tra

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sangue e fibra cava di polisulfone nell’emofiltra-zione ad alti flussi: osservazioni in microscopiaelettronica a scansione. In: L’emofiltrazione ed itrattamenti ad alti flussi. Wichtig ed. Milano1989, 149-153.

13. Tarchini R., Botti P.L., Bassani E., Baroni C. B2-microglobulina plasmatica negli uremici emodia-lizzati: cinetiche di rimozione in HD, HDF edHF e volumi di distribuzione. In: L’emodiafiltra-zione ed i trattamenti ad alti flussi. Wichtig ed.Milano 1989, 727-730.

14. Tarchini R., Bassani E., Botti P., Bottini E., Fer-rari G., Baruffaldi M., Baroni C., Costanzi L., Pe-drazzini F. Elaborazione gestionale dei dati emo-dialitici. Sei anni di esperienza. Min Urol Nefrol1989, 41, 1: 71.

15. Tarchini R., Bassani E., Baraldi C., Botti P., Ba-roni C. Il controllo intradialitico personalizzatodell’ultrafiltrazione e della concentrazione del dia-lizzante: sviluppi operativi e risultati clinici. In:Tecniche nefrologiche e dialitiche 1990, U.Buoncristiani e N. Di Paolo eds, Wichtig EditoreMilano 1990, 189-198.

16. Tarchini R., Botti P.L., Baraldi C., Bedogna V.,Baroni C. Alterazioni citomorfologiche nell’inte-razione ematica con le membrane emodialitiche:osservazioni in SEM. In: Nefrologia, Dialisi, Tra-pianto 1990; Wichtig ed, Milano 1990, 715-719.

17. Tarchini R., Baraldi C., Bedogna V., Botti P.L.,Baroni C. Gli squilibri idroelettrolitici: introdu-zione alla fisiopatologia e alla clinica. Nova ActaMedica Virgiliana, 1990, 2.

18. Bottini E., Bassani E., Baraldi C., Botti P.L., Car-lini A., Baruffaldi M., Ferrari G., Tarchini R., Ba-roni C. Uremia e diabete: incidenza e sopravvi-venza dal 1981 ad oggi. Nova Acta Medica Virgi-liana 1991, 2, 77-80.

19. Tarchini R., Botti P.L., Baroni C. Gestione delpaziente con problemi particolari. In: Manuale didialisi peritoneale. A cura del GCCI, Wichtig edi-tore, Milano 1991, 125-128.

20. Tarchini R., Botti P.L., Baraldi C. Protocollo disorveglianza. In: Manuale di dialisi peritoneale. A

cura del GCCI, Wichtig editore, Milano 1991,141-145.

21. Tarchini R., Botti P.L., Baraldi C., Baroni C.Blood cell involvement in bicarbonate dialysisand ultrafiltration: a scanning electron micro-scopy evaluation. In: Blood purification in per-spective: New insights and future trends, Vol II;N.K. Man, J. Botella, P. Zucchelli eds, ICAOTPress publ, Cleveland Ohio, Usa 1992, 249-252.

22. Lupo A., Segoloni G.P., Catizone L., Cancarini G.,De Vecchi A., Salomone M., Tarchini R., FusaroliM., Maiorca R., Piccoli G. Multicenter ItalianStudy Group on CAPD: 9 year’s experience. In:Ota K. et al eds: Current concepts in peritonealdialysis. Elsevier Science Publ 1992, 882-886.

23. Tarchini R., Botti P.L., Ceccarelli E., Baraldi C.,Saccardi E., Baroni C., Cappelletti F. L’inseri-mento della dialisi peritoneale nei Progetti Obiet-tivo di tutela della Salute della popolazione anzia-na. In: Dialisi Peritoneale, Atti VII Congr Naz,1993, 363-366.

24. Tarchini R., Talassi E., Saccardi E., Botti P.L.,Bottini E., Baruffaldi M., Baroni C., ForghieriM., Stefani R. Circolazione dei virus epatitici neipazienti e nel personale dell’emodialisi: sette annidi rilevazioni. In: Perché, come, quando? in Ne-frologia, Dialisi e Trapianto 1994, A. Ramello eF. Malcangi eds, Wichtig Editore, Milano 1994,269-274.

25. Tarchini R., Botti P.L., Saccardi E., Baroni C.Caratteristiche generali delle membrane per emo-dialisi. In: Tecniche nefrologiche e dialitiche1994; U. Buoncristiani, N. Di Paolo eds., Wich-tig editore, Milano 1994, 295-304.

26. Lupo A., Tarchini R., Cancarini G., Catizone L.,Cocchi R., De Vecchi A., Viglino G., SalomoneM., Segoloni G., Giangrande A. Long-term out-come in continuous ambulatory peritoneal dialy-sis: A 10-years survey by the Italian CooperativePeritoneal Dialysis Study Group. AJKD, 1994,24, 5, 826-837.

27. Tarchini R., Botti P.L., Ferrari G., Saccardi E.,Tenchini P., Bruni O., Pulica C., Francia L., Bru-ni T. Posizionare il catetere di Tenckhoff in vi-

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deolaparoscopia: Studio prospettico ed esempi ap-plicativi. Atti VIII Congr. Naz. Dialisi Peritoneale1995, 275-278.

28. Tarchini R., Botti P.L., Saccardi E., Baroni C.,Merlotti M., Vighi M. Aspetti morfologicidell’interazione fra sangue e membrana. In: Lemembrane per l’emodialisi; C. Ronco e P. Ghezzieds, Wichtig Editore, Milano 1995.

29. Savignano A., Tarchini R. (a cura di): Etica delladecisione clinica in Nefrologia, Dialisi e Trapian-to renale. EDISES ed., Napoli 1996, 1-160.ISBN 88-7959-090-1.

30. Schena F.P., Biasoli S., Cavagnino A., De NegriA., Formica M., Garattini L., Locatelli F., PiccoliA., Tarchini R. Rapporto della commissione diali-si (Società Italiana di Nefrologia) sui costi della te-rapia dialitica. GIN, 1997, 14, 5: 321-338.

31. Biasioli S., Tarchini R. DRG in Nefrologia. CICEdiz. Internaz., Roma 1997, 1-152. ISBN 88-7141-245-1.

32. Botti P.L., Tarchini R., Bottini E., Baraldi C.,Saccardi E. Assistenza domiciliare integrata (ADI)e incidenza di peritoniti nel paziente anziano inCAPD. Atti IX Congr. Naz. Dialisi Peritoneale,1997.

33. Tarchini R., Saccardi E., Botti P. Tecniche ma-nuali di dialisi peritoneale. In: Dialisi Peritoneale,N. Di Paolo ed, Editoriale Bios, CS 1997, Cap.7, 233-241.

34. Tarchini R., Saccardi E., Botti P.L., BaruffaldiM., Talassi E. L’assistenza domiciliare integrata(ADI) contribuisce alla diffusione della dialisi pe-ritoneale domiciliare (DPD). In: Attualità in Ne-frologia, Dialisi e Trapianto. Editoriale Bios, Co-senza, 1997.

35. Talassi E., Bottini E., Ferrari G., Cogliati P., Bar-bisoni F., Tarchini R., Izzo A., Guerra G.P. DIVpostinfartuale con ipernatriemia grave: stabilizza-zione emodinamica con HD extracorporea. In:Cardionephrology 4, M. Timio, V. Wizemann, S.Venanzi eds, Editoriale Bios, CS 1997, 267-268.

36. Tetta C., Wratten M., Cristol J.P., Tarchini R.,Bosc J.Y., Canaud B., Camussi G. The role of

platelet-activating factor in the haemoincompati-bility of haemodialytic treatments. The Int. J. Ar-tificial Organs, 1998, 21, 11: 693-698.

VIDEOTAPES DIDATTICI

1. Le malattie renali. Mantova 1986. Durata 27min.

2. Concentrazione e reinfusione del liquido ascitico.Mantova 1987. Durata 15 min.

3. Posizionamento di catetere di Tenckhoff e succes-sivo controllo in gasless videolaparoscopy. A curadi O. Bruni e R. Tarchini, Mantova 1994. Dura-ta 14 min.

4. Gestione autonoma della CAPD: Cambio dellasacca con Miniset Baxter 1996. Mantova 1996.Durata 22 min.

5. Trent’anni di Storia. Testi, riprese, montaggio eregia di P.L. Botti. Mantova 2002. Durata 16min.

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NOTIZIE E COMUNICATI

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PROGRAMMA PRELIMINAREMantova - 8/9 maggio 2004

VENERDI 7 MAGGIO, ORE 18.00 - MANTOVA, PALAZZO DUCALE

ore 18.00 Sala degli Arcieri: Presentazione del Convegno

ore 18.30 Percorso guidato in Palazzo Ducale

ore 19.30 Sala di Manto: Selezione musicale a cura del Conservatorio “L. Campiani”di Mantova

ore 20.30 Cena Ospiti: Relatori, Moderatori, Autorità, Invitati

Programma soggetto a verifica organizzativa

SABATO 8 MAGGIO - PALAZZO CONGRESSICAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA

ore 9.00/12.30 1ª SESSIONE IN AULA

PREVENZIONE E TERAPIA PRECOCE DELLA MALATTIA RENALE EVOLUTIVAModeratori Presidente SIN Lombardia: Gherardo Buccianti (Mi)

Presidente SIN Emilia Romagna: Vincenzo Cambi (Pr)(15 minuti di presentazione e 10 minuti di discussione per ogni item)

ore 9.00 Cenno di benvenuto - Dr. Renzo Tarchini

ore 9.20 Introduzione - Francesco Locatelli, LC - Presidente Nazionale SIN

ore 9.40 Epidemiologia/Demografia: Dati dal Registro RegionaleFerruccio Conte, Cernusco s/N (Mi) - Aurelio Limido, Gallarate (Va)

ore 10.00 Ipertensione, aterosclerosi e rene: Alessandro Zuccalà (Bo)

ore 10.20 Diabete tipo 2 e rene: storia naturale e prevenzione 2004 - Renzo Tarchini (Mn)

ore 10.40 Altri aspetti dell’Angiopatia Diabetica:ore 10.40 ll piede diabetico - Elena Dina (Mn)ore 11.00 La retinopatia precoce - Francesco Laudando (Mn)ore 11.20 L’impotenza - Candido Bondavalli (Mn)

TERZO CONVEGNO SULLA PREVENZIONE

IN NEFROLOGIA E DIALISI

NOTIZIE E COMUNICATI

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ore 11.40 Trapianto renale: Influenza dei criteri di selezione sui risultati a distanzaMario Scalamogna - Presidente NITp

ore 12.00 Trapianto Renale: Strategie terapeutiche nella prevenzione della nefropatia da trapiantoSilvio Sandrini (Bs) - Maria Piera Scolari (Bo)

ore 12.20 Conclusioni dei moderatori. Quiz the experts e verifica dell’apprendimento(1ª sessione)

ore 13.00/14.00 SESSIONE POSTER

Moderatori Presidente SIN Tosco-Ligure: Paolo Rindi (Pi)Presidente SIN Triveneto: Francesco Antonucci (Bl)

ore 13.00/14.00 Colazione di lavoro a buffet

ore 14.00/18.30 IIª SESSIONE IN AULA

COME PREVENIRE LE COMPLICANZE DELL’UREMIA IN DIALISI

Moderatori Presidente SIN ALaMMU: Alessandro Balducci (Roma)Presidente SIN Piemonte-Valle d’Aosta: Adriano Ramello (To)

(15 minuti di presentazione e 5 minuti di discussione per ogni item)

ore 14.00 Introduzione

ore 14.10 La cura dell’Anemia come abbattimento del rischio di mortalità e miglioramentodella QDVdell’uremico cronico - Francesco Locatelli (Lc), Lucia Del Vecchio (Lc)

ore 14.30 Il controllo del metabolismo calcio-fosforo-PTH riduce la velocità di calcificazionearteriosa e coronarica - Fabio Malberti (Cr)

ore 14.50 Prevenzione delle calcificazioni extrascheletriche nell’uremicoMario Cozzolino, Ospedale S. Paolo (Mi)

ore 15.10 Il controllo pressorio: quale target? - Antonio Santoro & coll. (Bo)

ore 15.30 Un buon accesso vascolare permette un trattamento efficaceGiorgio Ferrari (Mn) - Franco Galli (Pv)

ore 16.00 Coffee break

ore 16.30 La qualità dell’acqua abbatte il rischio infiammatorio cronico: come produrlae garantirla nel tempo - Giuseppe Pontoriero (Lc)

ore 16.50 Malattia coronarica: l’intervento precoce salva la vita - Roberto Zanini (Mn)

ore 17.10 La disfunzione erettile - Guido Bellinghieri (Me)

NOTIZIE E COMUNICATI

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ore 17.30 Arteriopatia periferica: come e quando intervenire - Roberto Pacchioni (Mn)

ore 17.50 Quale dialisi per il futuro? Breve e quotidiana, lunga e notturna, emodiafiltrazioneon Line? - Umberto Buoncristiani (Pg)

ore 18.10 Quiz the experts e verifica dell’apprendimento (IIª sessione)

ore 18.30 Chiusura della Giornata

DOMENICA 9 MAGGIO

ore 9.00/13.30 SESSIONE PER INFERMIERI E MEDICI

LA PREVENZIONE IN SALA DIALISIModeratori Umberto Buoncristiani (Pg)

Presidente SIN Campano-Siciliana: Guido Bellinghieri (Me)(20 minuti di presentazione e 10 minuti di discussione per ogni item)

ore 9.00 Presentazione dei temi e introduzione al metodo - Renzo Tarchini (Mn)

ore 9.15 Rischio infettivo e DPI - Alfredo Scalzini (Mn)

ore 9.45 Responsabilità professionale dell’I.P. - Giuseppe Quintaliani (Pg)

ore 10.15 Protocolli operativi: conoscenza delle procedure corrette su come prepararlie come applicarli - Martina Peatrini (Mn)

ore 10.45 Metodiche speciali e monitoraggi con Biosensori: introduzione

ore 11.00 HFR e Biofeedback - Mauro Atti e coll., Bellco (Mo)

ore 11.30 HDF on line e Termosensore - Paolo Cogliati e coll., Fresenius (Cr)

ore 12.00 AFB e Clearance ionica - Fabio Grandi e Francesco Guarnieri, Hospal (Bo)

ore 12.30 Discussione con gli esperti

ore 13.00 Verifica dell’apprendimento (test a risposte multiple)

ore 13.30 Buffet di commiato

Il Convegno partecipa al programma di formazione professionale continua del Ministerodella Salute per Medici (Sabato 8 e Domenica 9 maggio 2004) e per Infermieri (Domeni-ca 9 maggio 2004).

NOTIZIE E COMUNICATI

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Sabato 6 marzo 2004Il diabete mellitoIn collaborazione con SID Lombardia

ore 8.30Inaugurazione del corso e saluto delle autoritàore 9.00Introduzione e finalità del corsoA. Giustina (Bs)

Presidente V. Grassi (Bs)Moderatori E. Bartoli (No) - S. Filetti (Roma)

ore 9.10-9.45La nefropatia diabetica:epidemiologia e storia naturaleV. Trischitta (Roma)ore 9.45-10.15Possibilità di prevenzione e terapiaA. Giustina (Bs)

ore 10.15-10.30Coffee Break

Tavola rotondaModeratori A. Bertuzzi (Mn) - U. Raggi (Mi)

ore 10.30-10.45La microalbuminuria - B. Solerte (Pv)ore 10.45-11.00Microalbuminuria e rischio cardiovascolareG.C. Pascal (Mn) - E. Dina (Mn)ore 11.00-11.15L’insufficienza renale - R. Tarchini (Mn)ore 11.15-11.45Caso clinico con discussione interattivaM. Doga (Mn)ore 11.45-12.00Conclusioni - V. Grassi (Bs)

Sabato 13 marzo 2004La TiroidePresidente G. Romanelli (Bs)Moderatori L. Bartalena (Va), E. Degli Uberti (Fe)

ore 9.00-9.45L’Ipertiroidismo - E. Martino (Pi)ore 9.45-10.15Coffee Break

Tavola RotondaModeratori S. Fazion (Mn) - E. Roti (Mi)

ore 10.15-10.35Aspetti diagnostici morfologiciR. Caudana (Mn)ore 10.35-10.55La terapia medica: aspetti peculiariL. Chiovato (Pv)ore 10.55-11.15La terapia chirurgica - C. Pulica (Mn)ore 11.15-11.35La terapia radiometabolicaC. Pizzocaro (Bs)ore 11.35-12.15Caso clinico con discussione interattivaM. Gola (Mn)ore 12.15-12.30Conclusioni - G. Romanelli (Bs)

Sabato 20 marzo 2004L'IpofisiPresidente F. Cavagnini (Mi)

Lettura magistraleModeratori G. Bona (No), A. Spada (Mi)

CORSO DI AGGIORNAMENTO IN ENDOCRINOLOGIA CLINICA

6/13/20 MARZO -3 APRILE 2004MANTOVA MULTICENTER - L.GO PRADELLA, 1/A

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ore 9.00-9.45L’ipopituitarismo: diagnosi e clinicaG. Lombardi (Na)ore 9.45-10.15Coffee Break

Tavola rotondaModeratori B. Ambrosi (Mi) - R. Lanzi (Mi)

La terapia ormonale

ore 10.15-10.35Sostitutiva CorticosurrenalicaM. Terzolo (To)

ore 10.35-10.50Sostitutiva con GH nel paziente adultoM. Scacchi (Mi)

ore 10.50-11.05Sostitutiva con GH nel bambinoG. Pastorelli (Mn)

ore 11.05-11.25Sostitutiva con TiroideR. Ambrosio (Fe)

ore 11.25-11.45Analoghi somatostatinaG. Pagani (Bg)

ore 11.45-12.25Caso clinico con discussione interattivaS. Bonadonna (Bs)

Conclusioni - P. Cavagnini (Mi)

Sabato 3 aprile 2004L’OsteoporosiIn collaborazione con SIOMMMS e GISGO

Presidente E. Agabiti Rosel (Bs)

Lettura magistraleModeratori D. Cocchi (Bs), R. Nuti (Si)

ore 9.00-9.30Osteoporosi da glucocorticoldiA. Angeli (To)ore 9.30-10.00La terapia della Osteoporosi:I farmaci antiriassorbitivi - S. Adami (Vr)ore 10.00-10.30La terapia della Osteoporosi:I farmaci anabolizzanti - R. Nuti (Si)ore 10.30-11.00Coffee break

Tavola Rotonda Specialisti a ConfrontoModeratori M. Bevilacqua (Mi) - P. Loll (Mi)

ore 11.00-11.20L’InternistaM. Ghirardini, L. Ventura (Mn)ore 11.20-11.40L’Ortopedico - L. Renzi Brivio (Mn)ore 11.40-12.00Il Riabilitatore - G. Arioli (Mn)ore 12.00-12.20Il Pneumologo - C. Sturani (Mn)ore 12.20-13.00Caso clinico con discussione interattivaB. Burattin (Bs)ore 13.00-13.15Conclusioni - E. Agabiti Rosel

ECM - Per la manifestazione è stata effettuatarichiesta di accreditamento nell’ambito delprogramma di Educazione Continua in Medicina,presso il Ministero della Salute. Per informazioni eadesioni contattare la Segreteria organizzativa.

SEGRETERIA ORGANIZZATIVASymposiumVia Gozzano, 14 - 10073 Ciriè (To)Tel. 011 921 14 67 (n. 5 linee r.a.)Fax 011 922 49 [email protected]

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“La ricerca non ha fine” dice Karl Pop-per. È una affermazione che interpretala volontà di potenza intimamente inse-rita nella scienza e nella tecnologia at-tuali e la proiezione di queste verso sem-pre nuove conquiste.Tra le quali la “Clonazione”. Quella clo-nazione che oggi sembra onesta speri-mentazione a fini terapeutici ma chedomani sarà umana e riproduttiva.La clonazione è il titolo del libro diGiorgio Zamboni medico e filosofomantovano, di Governolo, Ordinario diPediatria presso l’Università di Verona(“Clonazione Riproduttiva e Terapeuti-ca fra Etica e Scienza” Ed. Libreria Cor-tina Verona, pagine 268).L’opera abbraccia nella sua interezzal’argomento: le tecniche, le finalità, ilproblema delle cellule staminali, la clo-nazione negli animali, le implicazionibioetiche laiche e religiose, le prospetti-ve future.Questa pubblicazione rappresenta unevento importante per la comunità me-dica della nostra provincia e non solo.Soddisfa ampiamente le necessità diinformazione e di risposte a domande,oltrechè scientifiche, filosofiche e mora-li. È tanto varia da offrire riferimenticulturali alla letteratura, al cinema, allamusica e curiosità che riportano il letto-re a miti storici tra o quali il “mito del

doppio” e il “mito della gemellarità”.L’Autore inizia la sua esposizione con lacitazione di Gabriele D’Annunzio del“Forse che sì forse che no” per esprimerele incertezze, le speranze, i timori e leinquietudini scaturite dal progressoscientifico tecnologico.Conclude con la sua differenziazionedalla Chiesa Cattolica su un tema scot-tante.Pur dichiarandosi cattolico praticanteegli è a favore dell’utilizzo degli embrio-ni prodotti in soprannumero per la ri-produzione assistita e che giacciono neilaboratori, congelati, inutilizzati per an-ni e destinati alla eliminazione, cioè em-brioni spazzatura.Contro la morte inevitabile di embrionia lungo crioconservati Zamboni ritieneche anche un cattolico possa accettare illoro uso e il loro apporto nella produ-zione di cellule staminali, assai probabi-le rivoluzionaria terapia ricostruttiva delfuturo. Una decisione, penso, a lungomeditata e sofferta poiché il prezzo dellecellule staminali sta nel sacrificio dellablastocisti anche se tale sacrificio avvie-ne a favore di un altro essere umano.Ma quale è il motivo primario ed anche,secondo l’Autore, etico? Alimentare lesperanze dei malati ed operare per il be-ne dei sofferenti.

dott. Zeno Negrelli

LA CLONAZIONE SPIEGATA

DAL PROFESSOR GIORGIO ZAMBONI

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ELENCO DEI MEDICI CHE HANNO DATO LA LORODISPONIBILITÀ PER EFFETTUARE SOSTITUZIONI

DOTT. ALFIERI VITTORIA GUASTALLA 347/7829799DOTT. AMINALI HAMID REZA PADOVA 0368/7075948DOTT.SSA ARTICO MIRIAM CURTATONE 0376-478189 O 349-3427907DOTT. SSA BANDIOLI CLAUDIA PIUBEGA 0376/655367 - 333/2748283DOTT. BELLELLI ETTORE GOITO 0376/607055 O 340/6191043 DOTT. BELLETTI STEFANO RIVAROLO MANTOVANO 347/1310095DOTT. SSA BELLINI CLAUDIA SOLFERINO 347/4860007DOTT. BONETTI RICCARDO REVERE 338/7773148 - 0386/46050DOTT. BONANSINGA UMBERTO BOLOGNA 051/524838DOTT. BONOLIS ANDREA S.BENEDETTO DEL TRONTO 349-5331103 (ODONTOIATRA)

DOTT. BORGHI GIULIO MANTOVA 347/9420413DOTT.SSA BRIGNOLI BARBARA CASTIG.DELLE STIV. 0376/636499DOTT. BRUNELLI ROBERTO RIVAROLO MANTOVANO 339/6567884DOTT. BUSCEMI ANGELO REMEDELLO(BS) 3295413478DOTT. CAMPEDELLI LUISA CASTIGLIONE D/S 0376/630344DOTT. CILLIS GABRIELE MANTOVA 0376/396659DOTT. CIMAROSTI STEFANO MANTOVA 0376/326710 - 3394391068 (ODONTOIATRA)

DOTT.SSA DALL’OGLIO DANIELA MANTOVA 0376/324559DOTT. DE BIASE RAFFAELE MANTOVA 0376/363803 - 347/4491514 (ODONTOIATRA)

DOTT. EUTROPIO GIOVANNI GONZAGA 0376/54406DOTT.SSA FERRI BARBARA MONZAMBANO 0376/800912 - 328/3574731DOTT. GALLI SIRO MANTOVA 338/5221090 (ODONTOIATRA)

DOTT.SSA GANDOLFI NICOLETTA CURTATONE (MN) 329/0229639DOTT. SSA GENNARI ALESSANDRA S.GIOVANNI DEL DOSSO 0386/757143DOTT. GESMUNDO MICHELE VIRGILIO (MN) 338-7556189DOTT.SSA IELO DONATELLA MANTOVA 0376/325593 - 335/6733932DOTT. LAGUARDIA ANGELO MANTOVA 368/3445774 DOTT. GUALDI SIMONA GONZAGA (MN) 339/2735914DOTT.SSA LEONI FRANCESCA PARMA 0375/87133-347/9477528DOTT. SSA MASTROMARINO TIZIANA MANTOVA 0376/381346 (ODONTOIATRA)

DOTT.SSA MORANDI ANNITA MANTOVA 0376-320209DOTT. MOSCONI MASSIMO RONCOFERRARO 0376/662335 (ODONTOIATRA)

DOTT. NICOLAI LAURA GUIDIZZOLO 0376/818042 O 338/3004342 DOTT. PALVARINI LOREDANA RIVALTA SUL MINCIO 339/7376835DOTT.SSA PENNA ANNAMARIA MANTOVA 338/3143622DOTT. SSA PILLA SILVIA PARMA 0521/697364DOTT.SSA ROSSI FEDERICA VERONA 045/977468 O 348/0359648(PEDIATRA)

DOTT. SCHENATO STEFANO PORTO MANTOVANO 349/0824274DOTT. TOMASI LUCA MANTOVA 338/8451023DOTT. VIGANO’ PAOLO MANTOVA 338/4142774DOTT. VILLANI STEFANO GAZOLDO DEGLI IPPOLITI 347/2459408DOTT.SSA ZIGGIOTTO FLORA MONTANARA (MN) 0376/49963 O 347/4309063

Si informano i colleghi interessati a svolgere sostituzioni che dal prossimo numero di Mantova Medicasaranno pubblicati nell’elenco dei medici disponibili per le sostituzioni solo i nominativi di coloro cheavranno dato la disponibilità entro il 30 giugno per i sei mesi successivi. Ciò in quanto in elenco risul-tano colleghi non più disponibili che hanno dimenticato di segnalarlo all’Ordine. Si rammenta inoltreche la disponibilità va rinnovata ogni sei mesi per evitare il ripetersi di situazioni analoghe.

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Regolazione dei rapporti economici tramedico di Medicina Generale e sostitutoin caso di sostituzione volontaria secondoquanto stabilito dall’allegato C art. 23della Convenzione in vigore per l’assi-stenza primaria. L’onorario professionale deve essere corri-sposto per intero al sostituto. Se la sostituzione avviene nei mesi di di-cembre, gennaio, febbraio, marzo, ileompenso andrà aumentato del 20%;verrà inveee ridotto del 20% se la sostitu-zione avviene nei mesi di giugno, luglioagosto, settembre; rimarrà invariato neimesi rimanenti. L’indennità di piena disponibilità andràeorrisposta se dovuta cioè non se il sosti-tuto già la pereepisee in quanto titolaredi rapporto di eontinuità assistenziale,emergenza territoriale, medicina dei ser-vizi, medico generico di ambulatorio dicui alla norma finale annessa all’accordoper gli Specialisti Ambulatoriali.

Scompaiono nel calcolo del compenso ilconcorso nelle spese per l’erogazione delleprestazioni del SSN e il compenso ag-giuntivo. Al medico sostituto spettanoinoltre i compensi per le prestazioni ag-giuntive effettivamente svolte (Art 45,C1 comma 2, C2 commi 1 e 2, C3). L’onorario professionale (con l’eventualemaggiorazione o decurtazione del 20%) el’indennità di piena disponibilità andran-no divisi per 30 al fine del calcolo delcompenso giornaliero. Le 2 ore del saba-to andranno considerate pari a 1/6 di ungiorno lavorativo. Da ricordare che il me-dico titolare è tenuto al versamento del20% del compenso erogato al sostitutoeome ritenuta di acconto. Dovrà quindi esigere la fattura (esente daIVA) riportante la detrazione del 20% efornire al sostituto attestazione dell’avve-nuto versamento della ritenuta.

Dott. A. Mambrini

ONORARIO AI SOSTITUTI MEDICI DI BASE

AFFITTASI STUDIO MEDICOPER COLLEGA ODONTOIATRA IN CENTRO STORICO

A CAVRIANA

TEL. 0376 806250

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Obiettivo dello studio: valutare l’utilitàdella Terapia di Riattivazione Globa-le (TRG) nella riabilitazione cogniti-va nell’anziano con deterioramentocognitivo lieve-moderato e sindromedepressiva, in pazienti ospiti di Resi-denza Sanitaria Assistenziale (RSA).

Materiali e Metodi: la TRG è una tecni-ca di riabilitazione cognitiva checomprende la ROT, la terapia delleReminescenze e la terapia di Rimoti-vazione. Tale tecnica è stata applica-ta presso due RSA selezionando i pa-zienti tra quelli presenti da almenoun anno con diagnosi di deteriora-mento cognitivo lieve-moderato consintomi depressivi senza altri signifi-cativi disturbi comportarnentali negravi deficit neurosensoriali comeafasia o cecità. Per l’ammissione allostudio abbiamo utilizzato scale divalutazione standardizzate quali Mi-ni Mental State Examination (MM-SE), Geriatric Depression Scale(GDS) a 30 items, Clinical Demen-tia Rating (CDR), Neuropsichiatric

Inventory (UCLA NPI), HackinskiIschemic Score, Barthel Index; al t0e al t1 sono state somministrateMMSE, memoria di prosa per ele-menti e GDS. Le sedute si sono svolte cinque giornia settimana per quattro settimane allastessa ora in un ambiente noto e fa-miliare della RSA arredato con ade-guati ausili mnesici, la durata dellaseduta variava dai 50 ai 70 minuti. Tra il gennaio 2001 e il dicembre2002 dei 290 ospiti presi in esamene sono stati selezionati quaranta,venti dei quali sottoposti alla TRG(gruppi di tre-cinque persone), men-tre altri venti hanno fatto parte delgruppo di controllo (selezione ran-domizzata).

Risultati: Le quaranta persone, avevanoetà media di 81,7 anni (ds 7.2), sco-larità media 3,4 anni (ds 2,4) e dia-gnosi di deterioramento cognitivocon sintomi depressivi da 4 anni (ds1). Al termine della sperimentazionesi è evidenziato il miglioramento sta-

RIABILITAZIONE COGNITIVA DEL PAZIENTE ANZIANOUTILITÀ DELLA TERAPIA DI RIATTIVAZIONE GLOBALE NELLA RIABILITAZIONE

COGNITIVA DEL PAZIENTE ANZIANO CON DETERIORAMENTO COGNITIVO LIEVE-MODERATO E SINDROME DEPRESSIVA OSPITE

DI RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE

Muti E., Manganotti P.*, Bottura R.,Bonatti G., Fiaschi A*Istituti Geriatrici Mons. A. Mazzali - Mantova

* Dipartimento di Neurologia ad indirizzo Riabilitativo, Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione Università degli Studi di Verona

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tisticamente significativo di 1,4 pun-ti al MMSE (prevalentemente nelleprove di orientamento nel tempo enello spazio) del gruppo di studio afronte di un peggioramento di 0,3punti nel gruppo di controllo. La valutazione dei sintomi depressivieffettuata con la GDS ha evidenzia-to un miglioramento di 1,8 puntinel gruppo sperimentale e un peg-gioramento di 0,2 nel gruppo dicontrollo; non significativo è risulta-to il modesto miglioramento ottenu-to nelle prove di memoria di prosa.

Conclusioni: la TRG si conferma comeun semplice ed efficace strumento diriabilitazione cognitiva con bassi co-sti di gestione e alta gratificazione sia

per gli ospiti che per il personalecompetente. Negli ospiti, pur in presenza di unsignificativo deterioramento cogniti-vo e appartenenti ad una fascia ge-riatrica molto fragile vi sono poten-zialità inespresse che se, adeguata-mente trattate, contribuiscono almiglioramento delle funzioni cogni-tive e del tono dell’umore.Ciò rende l’anziano anche very-oldmeglio inserito nell’ambiente delleRSA spesso demotivante, miglioran-done a nostro avviso la qualità di vi-ta. È comunque importante rivalu-tare nel tempo i due gruppi per mi-surare la tenuta di quanto appreso,ed eseguire studi su campioni piùvasti per verificare il nostro riscontro.

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FONDO GENERICIPRESTAZIONI DI INVALIDITÀ TEMPORANEA

Per i primi 30 gg. di malattia e conseguente assenza dal servizio

denunciare entro 10 gg. dall’evento a:

Assicurazioni GeneraliViale di Villa Massimo, 3900161 Roma MEDICI DI MEDICINA

Tel. 06/44248341 GENERALE

Fax 06/44233895

denunciare entro 5 gg. dall’evento a:

Servizio Malattia MediciSezione continuità assistenza ed emergenza Territoriale MEDICI DI

Via G. B. De Rossi, 12 GUARDIA MEDICA

00161 Roma E 118Tel. 06/44248341Fax 06/44232726

denunciare entro 20 gg. dall’evento a:

Assicurazione AIG Europe(Sig. Astolfi 02-36901)La denuncia va fatta alla: PEDIATRI DI

G.P.A. Servizio medici pediatri BASE

Via M. Gioia, 12420125 MilanoTel. 02-676281 (Sig. Cavallari)

Se vi è ricovero viene pagato l’intero periodo, in caso contrario ci sono 5 gg. di franchigia.

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SPAZIO LIBERO

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“Quando la concubina di Titone anticogià s’imbiancava al balco d’Oriente”(Dante) E l’orizzonte comincia a diventare“rancio”,pressapoco l’ora in cui le rondinelle ini-ziano i tristi lai, ha reso l’anima a Dio ilProf. Dott. Bonifazio Alberini, ex Prima-rio della Divisione Medica di Viadana.Nel sonno un gemito straziante. Sono dell’idea che al pari di Goethe abbiasussurrato: “Mehr Sicth”(=Più luce). Mi sovviene che anche Leopardi sul lettodi morte disse all’amico Ranieri: “Apri lafinestra! Fammi vederela luce”.Era nato a Gonzaga nel ‘31 in una fami-glia di contadini benestanti, ligi alle tradi-zioni ed alla ortodossia rurale (economiafino all’osso di minghettiana memoria).Distintivo di classe il calesse ed il sigaroin bocca come si narra di suo padre. In quel tempo l’Italia si stava riprendendodal trauma della “Quota novanta” me-diante il salasso dei salari del lavoro di-pendente.Il Bonifazio frequentò con lodevole pro-fitto l’iter scolastico fino alla licenza licea-le, disertando giochi e trastulli, sempreimmerso nella religione dello studio mat-to, quasi alla pari del “gobbo” di Recana-ti. Poi la scelta di iscriversi alla Facoltà diMedicina e Chirurgia in quel di Modena.La Laurea la conseguì a pieni voti me-

diante un impegno diuturno e tanti sacri-fici.Del mondo esterno poco conosceva, per-chè teso nello sforzo sovrumano di con-quistarsi un posto al sole. Senza negargliuna Silviao una Nerina di leopardiana memoria, siprivò di “ogni diletto e gioco” indugian-doli in tempi migliori. Improponibile la febbredel sabato sera, le gaudenti promisquità,baldorie e bordelli.Piuttosto preferiva camminare a zonzoper la città o immergersi nei campi lungole carrareccie a rimirare i filari delle viti, icampi arati, le messi mature.Qualcuno, vedendolo assorto con un li-bro sottobraccio, sarebbe stato indotto apensare che fosse posseduto dalla balordapigrizia lombarda, cara immagine del Ma-laparte. Invece il nostro giovanotto con-cupiva la sua terra, parte del dolce e pin-gue suolo lombardo. Sulla immensa piana, a perdita d’occhioverde smeraldo, un cielo immenso colorcobaldo, striato da lente nuvole biancheche, nate altissime sulle Alpi si affaccianotimide a sorvolare i campi e le pievi dellaPadania.Infine il nostro Bonifazio conseguì giova-nissimo la Docenza in Patologia Medica,sotto l’egida del Prof. Coppo, insignemaestro, guru dell’arte medica a partiredalla metà del ventesimo secolo.

UN SERGENTE DI FERROOVVERO UN MEDICO GENTILUOMO

SPAZIO LIBERO

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Mai titolo accademico fu più meritato: ri-cerca clinica,sperimentazione, lavori ori-ginali lo impegnarono diuturnamente,giorni feriali e feste comandate, e i Colle-ghi della clinica si stupivano della suapertinacia e del suo spartano rigore di vi-ta, più consono ad un chiostro monacale.Nel ‘64 il grande salto! Vince il concorsoper Primario a Viadana. Nello stesso annoio mi trasferivo a Gonzaga. Da quel mo-mento sorse, dopo le presentazioni, unareciproca stima professionale. Luogo d’incontro settimanale l’Ospedaledi Gonzagaallora a prevalente indirizzo chirurgico.Preciso come un orologio svizzero, alle 14era in corsia ed io, da volontario, gli tene-vo bordone, per apprendere la sua meto-dologia onde travasarla nella mia praticamedica di generico.Austero quanto basta, sobrio di linguag-gio, assai curato nella persona e nel vestia-rio, sbriciolava il suo sapere con parsimo-nia, senza far pesare agli astanti le sue co-noscenze. I suoi primi anni di primariato furonosofferti e scoraggianti per i dispetti a ripe-tizione di determinate sacche di potere,ottuse ad aprirsi al nuovo.Sui quarantanni il Prof. “mutatis mutan-dis” ebbe una improvvisa conversione, uncolpo di fulmine verso lo sport.La bici da corsa divenne il suo totem. Co-me la vaporiera carducciana che “supera imonti e divora il piano” prese a correre a briglia sciolta come un cavallo la pianamantovana e a salire i tornanti dell’Ap-pennino, dando la paga ad amatori e di-

lettanti che stupivano del suo vigore siacome “grimpeur”, sia come passista allaMagni. Non abbastanza gratificato, ancheper far partecipe la moglie dei suoi sprazzidi tempo libero, si esercitò e divenne unprovetto ballerino di liscio e di danzeafro-cubane. Da ultimo la pratica del Karatè, mietendoovunque successi.In questo bailamme non trascurò la passio-ne di sempre, quella della caccia. A furia di sparare il suo udito ne aveva ri-sentito.Nelle sue scorribande si accompagnava asegugi di razza che alle mostre canine fa-cevano incetta di premi. Una cucciolataandata storta gli fece venire il magone enon sapeva darsene pace.In reparto era presente mane e sera, sfian-cando assistenti ed infermieri per volerpassare in rassegna letto per letto: i povericristi avevano un solo desiderio, cioè chele ore passassero in fretta. Di notte, per riprendersi, spesso dormiva-no con le gambe rialzate.Non amava nè cinema nè televisione.Qualche volta scherzosamente amavarammentare il fondo schiena dell’inter-prete del film: “Tam Tam Mayumbe”,uno dei pochi lungometraggi a cui fu co-stretto ad assistere per contentare la plateadi alcuni Colleghi di corso.Pur avendo una mente poliedrica, non ca-piva le leggi di Mendel. Possedeva una nutrita colombaia e alcunevoliere per canarini. Si divertiva a combi-nare strani incroci. Otteneva piccioni che,di primo acchito sembravano barbagian-

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ni. Opinione attendibile e più volte ester-nata dal Collega Ballesini, sua eminenzagrigia perchè conterraneo, amico, allievo,ma stroncatore più del Papini, pur celiando che il Prof. era statochierichetto al suo battemo. Verso i 55anni il dramma: il suo cuore prese a fi-brillare più spesso forse per avere pretesotroppo dallo sport. Sui sessanta subentrarono altri acciacchiche avrebbero stroncato un bisonte. Maligio ai suoi doveri era sempre sulla brec-cia; pur soffrendo era sempre presente,puntuale preciso, senza mai sgarrare.Da poco gli era stato impiantato un Pace-Maker che l’aveva sottratto alla fibrillazio-ne atriale. Qualche giorno prima del decesso, com-piaciuto, mi fece tastare il suo polso di-ventato euritmico e non più “irregulariset perpetuus, inequalis et deficiens” se-condo la dizione dei Maetri del passato.Da confidenze trasversali son venuto a sa-pere che era sciaguratamente di fede inte-

rista (una iattura difficile da digerire); alladomenica si recava sempre a messa senzaessere bigotto. Nei pomeriggi sportivi ascoltava con inte-resse le radiocronache attraverso una ra-diolina tascabile ormai obsoleta. Era abbonato al “Guerin Sportivo” chestrideva in mezzo alle caterve di riviste sa-nitarie italiane e straniere.La politica e lo spirito di parte non eranonella sua faretra. Non trescava nell’ombra, improponibiligli inciuci gli intrallazzi. Quindi mal gliene incolse quando vollelibrarsi “in più spirabil aere” verso clini-che più prestigiose; gli tarparono le alicon vergognosi cavilli.Parafrasando Pascoli, di lui si può ben di-re che da solo, solo e famelico per l’ertamosse, rompendo ai triboli i piedi e lamano “piangendo, sì, forse, ma piano”,solo con l’anima ed un libro in mano.

Tiziano Bottura