oncoematologia

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Ana Valencia Martinez Università degli Studi di Firenze CITOGENETICA CONVENZIONALE IN ONCOEMATOLOGIA

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Page 1: oncoematologia

Ana Valencia Martinez

Università degli Studi di Firenze

CITOGENETICA CONVENZIONALE IN ONCOEMATOLOGIA

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La parte della genetica responsabile dello studio microscopico dei cromosomi. Consente l’identificazione degli individui con un numero anomalo di cromosomi o di cambiamenti strutturali. I citogenetisti fanno uso di tre caratteristiche per l’identificazione e classificazione dei cromosomi:

• Elementi morfologici: grandezza, forma

• Bandeggio: G, Q, R

Citogenetica

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Posizione del centromero

braccio corto

braccio lungo

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Bandeggio cromosomico

AB

C

D E

F G

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Bandeggio cromosomico

La colorazione dei cromosomi con opportune sostanze permette di ottenere lungo ciascun cromosoma una serie di bande specifiche di intensità variabile secondo un modello costante e riproducibile. Bandeggi generali: G, Q, R

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Bandeggio cromosomico

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Bandeggio cromosomico

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Bandeggio cromosomico

Page 9: oncoematologia

Bandeggio cromosomicoInterfase

Profase

Metafase

Anafase

Telofase

Citocinesi

FISH

CARIOTIPO

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Anomalie cromosomicheAnomalie di numero

Anomalie di struttura

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Anomalie strutturali

DELEZIONE: perdita di un segmento cromosomico, terminale o interstiziale

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Anomalie strutturaliDUPLICAZIONE di un segmento cromosomico, diretta o inversa a seconda che conservi l’originale disposizione

rispetto al centromero o ruoti di 180°

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Anomalie strutturali

INSERZIONE: inserimento di un segmento di cromosoma, terminale o interstiziale.

Page 14: oncoematologia

Anomalie strutturali

TRASLOCAZIONE: trasferimento reciproco di una parte di un cromosoma sull’altro cromosoma

a b a b

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Cariotipo

International System for Human Cytogenetic Nomenclature (ISCN, 2009)

La formula del cariotipo si scrive utilizzando una nomenclatura standard internazionale.

46,XY[20]45,XX,-7[20]47,XY,+21[20]46,XX,t(9;22)(q34;q11)[20]46,XX,t(9;22)(q34;q11)[5]/47,idem,+8[15]

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Anomalie cromosomiche

XX,del(5)(q12q34),-13,der(17),t(17;18)(p12;q11),-18,der(19),t(1;19)(q12;p13),-21,+2mar45,

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Colorazione (bandeggio)

Selezione e cattura immagini

Elaborazione e cariotipizzazione

Conclusione diagnostica

(CC)Cariotipo Convenzionale

Aspirato midollare

Conteggio nucleate

Semina in terreno

Coltura per 24 - 48h

Colchicina

Fissazione e lavaggi

Allestimento dei vetrini

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Proprietà del DNA di catena singola di ibridare con sequenze complementari.

Le sonde di DNA vengono marcate con fluorocromi e si visualizzano al microscopio.

Permette l’analisi di un maggiore numero di cellule.

Si può applicare in cellule in interfase (SP o MO).

FISH

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Colorazione (bandeggio)

Selezione e cattura immagini

Elaborazione e cariotipizzazione

Conclusione diagnostica

(CC)Cariotipo Convenzionale

Aspirato midollare(sangue periferico)

Conteggio nucleate

Semina in terreno

Coltura per 24 - 48h

Colchicina

Fissazione e lavaggi

Allestimento dei vetrini

Scelta delle sonde

Denaturazione e Ibridazione over night

Lavaggi econtrocolorazione

Valutazione immagini

Cattura / elaborazione

Conclusione diagnostica

(FISH)Ibridazione in Situ

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Citogenetica oncoematologica

L’analisi citogenetica in ematologia:

- definizione diagnostica - stratificazione prognostica

- comprensione dei meccanismi patogenetici

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SINDROMI MIELODISPLASTICHE

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Definizione Le sindromi mielodisplastiche sono un gruppo di malattie del midollo osseo

caratterizzate dalla incapacità delle cellule progenitrici di maturare normalmente:

- midollo oseo: ematopoiesi clonale e inefficace - sangue periferico: citopenie periferiche

- progressiva insufficienza midollare- rischio di progressione in LAM

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Patofisiologia

Celulla progenitrice

SMD

Stroma/Factori

angiogenici

Mutazioni/Danno del DNA

Epigenetica

Differenziazione

Apoptosi

Sistema inmune

Tossicitàdiretta

ambientale

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Valutazione morfologica (qualitativa, quantitativa)

Istologia su biopsia osteomidollare

Immunofenotipo

Citogenetica

Biologia Molecolare

Inquadramento diagnostico

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CITOGENETICA CONVENZIONALE

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Alterazioni cromosomiche sono dimostrabili nel:

In generale, le alterazioni ricorrenti nelle SMD sono le delezioni cromosomiche, ma anche le perdite o le acquisizioni di interi cromosomi.

Alterazioni citogenetiche

30-50% SMD de novo70-80% SMD secondarie

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Alterazioni citogenetiche

Favorevole del(5q) del(20q)

-Y del(12p) del(9q)

+21 del(15q)

-X

Intermedio +8

t(11q23) Rea 3q

-7/del(7q) del(11q) del(15q) del(17q)

-5

Sfavorevole t(5q)

complesso

Morel P. Leukemia. 1993 Sep;7(9):1315-23. (n= 408) ToyamaK. Leukemia. 1993 Apr;7(4):499-508. (n= 401)

Sole F. Haematologica. 2005 Sep;90(9):1168-78. (n= 908) Hasse D. Blood. 2007 Dec 15;110(13):4385-95.(n= 2124)

Pozdnyakova O. Cancer. 2008 Dec 15;113(12):3331-40. (n= 1024)

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del(5q)

del(5q), isolata o in combinazione, osservata nel 15% dei casi totali e 30% dei casi alterati.

Entitá clinica definita nella classificazione WHO: “sindrome 5q-”.

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del(5q)

Più frequente nei soggetti di sesso femminile. Anemia macrocitica con un numero normale o aumentato di

piastrine. Displasia megacariocitica (megacariociti ipolobulati). Blasti inferiore al 5%. del(5q) come unica alterazione del cariotipo. Generalmente con prognosi favorevole.

Sindrome 5q-

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Monosomia-delezione crom. 7 Anomalie riscontrabili nel 10% di forma

isolata o in combinazione.

Associata a prognosi sfavorevole.

30% dei pazienti con SMD secondaria: +8, del(5q), del(20q), del(17p).

del(7q22) in topi non ha fenotipo specifico.

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Trisomia 8

Presente in forma isolata nell’8% dei casi a rischio intermedio.

Tra le alterazioni più frequenti di tutti i sottotipi WHO.

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Perdita Y e del(20q) Gruppo di rischio favorevole.

10% dei pazienti presenta perdita Y: associato all’età e ad altre patologie non ematologiche.

del(20q) osservata nel 5-7%. CDR (q11-q13) include 19 geni nessuno coinvolto con la patogenesi delle SMD.

EMATOPOIESICLONALE

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IPSS Favorevole

Normale del(5q) del(20q)

Sfavorevole Anomalie crom 7

Complesso (≥ 3 anomalie)

, -YIntermedio

+8 Altre anomalie

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Nuova classificazione citogenetica

MoltoFavorevole Favorevole Intermedio Sfavorevole Molto

Sfavorevole

Isolata:del(11q)

-Y

NormaleIsolata:der(1;7)del(5q)

del(12p)del(20q)

Doppie con 5q-

Isolata:7q-+8

i(17p)+21+19

Altre singole

Altre doppieDoppie con

–7/7q-

Complesso3 anomalie

Isolata:der(3)(q21q26)

-7

Complesso>3 anomalie

Schanz  J. JCO 2012

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LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA

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Definizione

È un tumore maligno caratterizzato da proliferazione di cellule immature (blasti) che hanno origine dal midollo osseo e da alterata produzione di cellule normali del sangue.

Nei blasti è presente una alterazione dei meccanismi che regolano la proliferazione e la differenziazione della cellula staminale, impedendo la maturazione della sua progenie.

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Definizione

Progenitori mieloidiCMH

Eritrociti

Piastrine

Granulociti

Macrofaghi

Mutazione Mutazione Espansione clonale

EmatopoIesi normale

Leucemia Mieloide Acuta

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Classificazione WHO 2008

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Traslocazioni ricorrenti

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Classificazione citogenetica

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Classificazione citogenetica

Favorable t(8;21); inv(16), t(15;17)

Intermedio Normal, +8, +21, +22, abn(11q23), del(9q), otras

Desfavorable -5/del(5q), -7/del(7q), abn(3q), 20q, 21q, 17p, t(6;9), t(9;22), cariotipos complejos con 3(5) anomalías

RC (%) RR (%) SG (%)

84 - 91 21 - 35 55 - 65

76 - 86 51 - 67 24 - 41

63 - 22 63 - 22

Grimwade et al. Blood 1998

40 - 50%

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Strategie terapeutiche

Better risk

Poor risk

Intermediate risk

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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA

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Leucemia Mieloide Cronica

Disordine mieloproliferativo della cellula staminale emopoietica.

Incidenza: 1-2/100000 per anno.

15-20% delle Leucemie dell’adulto. L'età media alla diagnosi è di 45-55 anni.

Rapporto M/F:1,7/1.

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Leucemia Mieloide Cronica

Diagnosi facile:

- quadro ematologico caratteristico

- marcatore citogenetico specifico

+

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Cromosoma Philadelphia

Cromosoma Philadelphia

t(9;22)(q34;q11)

8 9

21 22

Ph´

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Citogenetica convenzionale

Metodo standard nella diagnosi della LMC. Permette la conferma della presenza della

t(9;22) e di alcune varianti. Monitoraggio della risposta al trattamento fino

alla RCC. Dopo sensibilità limitata.

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Risposta citogenetica

Risp. Citogen. Completa (RCC): 0% cell. Ph(+). Risp. Citogen. Parziale (RCP): 1-35% cell. Ph(+). Risp. Citogen. Maggiore (RCM): 0-35% cell. Ph(+). Risp. Citogen. Minore (RCm): 36-65% cell. Ph(+). Risp. Citogen. Minima: 66-95% cell. Ph(+). Risp. Citogen. Nulla: >95% cell. Ph(+).

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Variabilità citogenetica

Traslocazioni Ph (+) criptiche Traslocazioni varianti Delezione(9q) (5’ ABL) Evoluzione clonale: Clonal cytogenetic

abnormalities (CCA)

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5-10% dei casi di LMC sono Ph (-)

50%: si può dimostrare t(9;22) per FISH (Ph

“mascherato”) oppure il trascritto Bcr-Abl per biologia molecolare

I casi Ph(-)Bcr-Abl(-) costituiscono un gruppo

eterogeneo, con peggiore evoluzione clinica [LMC

Ph (-), LMCa, LMMC e altri MPNC].

Variabilità citogeneticaTraslocazioni criptiche

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3-5% dei pazienti con LMC Ph (+) presentano traslocazioni varianti dove sono coinvolti altri cromosomi.

Prognosi simili ai pazienti con traslocazione classica..

Valencia et al. Advances of Hematology 2008

Variabilità citogeneticaTraslocazioni varianti

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Evoluzione clonaleClonal chromosome abnormalities (CCA/Ph+)

L’acquisizione di CCA aggiuntive associate a progressione della malattia.

60-80% nelle fasi avanzate si trovano CCA Le più frequenti sono +8, der(22), +19 e i(17q). Altre: -Y, -7, +21.

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Evoluzione clonaleClonal chromosome abnormalities (CCA/Ph+)

1 2 3 4 5

6 7 8 9 10 11 12

13 14 15 16 17 18

19 20 21 22 X Y