OMO RIVER di Cristina Garzone Comunicato stampa · genesi creativa appartiene il semidiario di cui...

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Benemerito della Fotografia Italiana Via Dante, 47/49 20090 Cesano Boscone (Mi) SITO: www.cizanum.org - E-MAIL: [email protected] Tel. 3391392457 Mostra fotografica di Cristina Garzone OMO RIVER IL CUORE ANTICO DELL’AFRICA NERA Inaugurazione: Domenica, 12 ottobre 2014 - ore 11.15 Spazio espositivo di Villa Marazzi Via Dante, 47 - Cesano Boscone (MI) (seguirà rinfresco) Apertura della Mostra dal 12 al 26 ottobre 2014 Venerdì: dalle 17.00 alle 19.00 Sabato e Domenica: dalle 10.30 alle 12.30 - dalle 17.00 alle 19.00 Ingresso libero

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Benemerito della Fotografia Italiana Via Dante, 47/49 20090 Cesano Boscone (Mi)

SITO: www.cizanum.org - E-MAIL: [email protected] Tel. 3391392457

Mostra fotografica di

Cristina Garzone

OMO RIVER IL CUORE ANTICO DELL’AFRICA NERA

Inaugurazione: Domenica, 12 ottobre 2014 - ore 11.15

Spazio espositivo di Villa Marazzi Via Dante, 47 - Cesano Boscone (MI) (seguirà rinfresco)

Apertura della Mostra dal 12 al 26 ottobre 2014 Venerdì: dalle 17.00 alle 19.00 Sabato e Domenica: dalle 10.30 alle 12.30 - dalle 17.00 alle 19.00

Ingresso libero

OMO RIVER IL CUORE ANTICO DELL’AFRICA NERA

Il titolo della mostra subito ci proietta nella realtà di un popolo, della gente che vive la valle dell’Omo, di cui si hanno cenni soltanto dal 1896, ove le tecnologie non esistono, dove frequenti carestie lasciano segni profondi in quelle popolazioni, dove il fiume Omo è molto più di una sola ragione di vita. La mostra è composta di foto dense di significati e simboli, partecipazioni di persone che sono la continuazione di una storia arrivata ai nostri giorni tramite ed attraverso l’alternarsi di vicende temporali avvenute sotto il cielo etiopico. Il lavoro che è svolto intrecciando motivi diversi forma un “unicum” prezioso, facendo dell’Autrice un fotografo-narratore che ha saputo cogliere momenti di suggestione sottile, così il valore che scaturisce dalla fusione coerente di ogni componente è elevato e in piena corrispondenza con le sue soluzioni espressive. A questa genesi creativa appartiene il semidiario di cui al titolo e lo si evince osservando la successione delle opere in mostra sottolineata da suggestivi e cospicui fregi, sia formali che contenutistici, che sono poi in concreto la cifra stilistica dell’autore. Visionando le opere si nota prepotentemente a cosa ha mirato la Garzone nella sua indagine fotografica. Sicuramente il paesaggio l’avrà affascinata come i particolari non certo secondari in un’analisi raffinata, entrambi i temi sono però raccolti in pannelli a sé stanti, quasi enucleati dal suo dire fotografico fatto d’indagini e di situazioni rappresentati con molto effetto presenza la “Gente” la cui espressione diviene metafora di vita, quella pregressa e quella futura. I poveri mestieri, i gesti abitudinari formano il quadro della vita di villaggio popolato da giovani donne dai bei volti, dall’enigmatico guardare e dai corpi agili e scattanti, dai seni scoperti pronti ad allattare per molto tempo figli di ogni statura infantile, gli ornamenti sono poveri gioielli tramandati nelle discendenze. Vi è raffigurata anche l’opera svolta nei così detti “pozzi cantanti” dove persone con i secchi in mano compongono una catena umana estrattiva, atta a portare in superficie l’acqua cantando e parlando in modo da formare indicazione di sollievo per i pastori di passaggio in quella zona. La mostra è finemente raffigurata non che permeata da significazioni tipiche di un obiettivo al femminile e l’Autrice, disinvolta nella sottesa delineazione espressiva, riesce a mostrarci con freschezza ariosi scenari in cui domina incontrastata la natura, ma allo stesso tempo anche ed efficacemente, la partecipazione reale del transito del genere umano. La grande immediatezza esecutiva dell’insieme formato da realtà e bello fotografico è espressa, evidentemente, sì col diretto contatto avuto con quella natura unica, ma pure con quegli abitanti e, maggiormente, con i voluti effetti narranti secondo una scelta precisa, indubbiamente questi sono tutti ingredienti caratterizzanti e qualificanti la ricercata visione poetico/reportagistica di Cristina Garzone.

Carlo Ciappi

Cristina Garzone Cristina Garzone nasce a Matera e risiede a Firenze, si dedica da anni alla fotografia amatoriale con predilezione per il reportage. Dal 2000 ha fatto parte del Fotoclub “Centro Sperimentale Di Fotografia” di Prato, lì ha potuto sviluppare la sua passione per la fotografia affinando l’aspetto tecnico di questa disciplina, nonchè il linguaggio di questa particolare arte. Da tempo è socia del Fotoclub “Il Cupolone” di Firenze. Invitata a partecipare singolarmente a competizioni fotografiche italiane ed estere ha riscosso negli anni innumerevoli e prestigiosi riconoscimenti fra cui il 1°Premio nel prestigioso Concorso "3° Emirates Photographic Competition" in Abu Dhabi nel 2010. Le sue mostre personali hanno fatto parte di manifestazioni ufficiali in tutta Italia; ha partecipato in veste di giurata a concorsi con patrocinio nazionale ed internazionale; le sue foto sono state scelte per copertine di riviste e pubblicazioni varie, sono altresì inserite in monografie di varie argomentazioni. Una delle foto che l’equipe nazionale della FIAF presentò nell’anno 2005 ad Andorra per partecipare al campionato del mondo di fotografia, era appunto di Cristina Garzone, in quell’edizione la squadra vinse il campionato mondiale. Ad Aprile 2010 una sua foto ha fatto parte

della squadra nazionale a cui è stata assegnata la medaglia d’oro per il portfolio “Gli Sguardi dei Bambini del Mondo” a Dundalk in Irlanda. Nel Gennaio 2011 due sue foto hanno fatto parte della squadra nazionale vincitrice del Gran Premio per il 60° Anniversario della FIAP a Singapore dal titolo “Les Enfants du Monde”Ancora nell’Agosto 2011 altre due sue foto hanno fatto parte della squadra Italiana vincitrice della 26a Coppa del Mondo per Immagini Proiettate tenutasi ad Antwerpen in Belgio. Ad Aprile 2013 ha fatto parte della squadra Italiana che ha conquistato la medaglia d’oro nella 27° Coppa del Mondo per immagini proiettate “ Modern Architecture” tenutasi in Lussemburgo e nel Febbraio 2014 una sua immagine ha contribuito alla squadra italiana a conquistare la coppa del mondo per immagini proiettate “Amicizia e Solidarietà”tenutasi a Firenze. Recentemente ha conquistato il Grand Prize nell’8a edizione dell’ “Emirates Award of Photography” in Abu Dhabi dove è risultata prima assoluta fra 8500 partecipanti di 58 paesi con 36000 foto in concorso con il portfolio “Pellegrinaggio a Lalibela”. Nel Gennaio 2010 le è stata conferita l’onoreficenza AFIAP (Artiste de la Federation Internationale de l’Art Photographique),e nel Febbraio 2011 ha conseguito l’onoreficenza di EFIAP ( Excellence FIAP ). Nel Maggio 2011 la FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) le ha conferito l'onorificenza di AFI (Artista della Fotografia Italiana). A Febbraio 2013 le è stata conferita l’onoreficenza di EFIAP/b. Nel Maggio 2013 è stata eletta Vice Presidente del G.F. IL CUPOLONE di Firenze. Quelle fornite sono alcune immagini dei suoi recenti viaggi in Laos, India, Nepal, Cina, Vietnam del Nord, Birmania, Kirghizistan, Tajikistan e Etiopia abitati da tribù di varie etnie. Quanti hanno esperienza di viaggi in questi luoghi, sanno benissimo che occorre molto spirito d’adattamento, sia per l’alloggio che per il cibo; c’è molta povertà e le poche risorse sono rappresentate dall’agricoltura, pastorizia e dal nascente turismo. L’unica abbondanza è l’umanità e la serenità che insegna a noi occidentali come dovrebbe essere l’approccio con l’esistenza. L’occhio attento del fotografo spazia in quelle realtà tanto diverse dalle nostre, ne carpisce i segni in virtù del proprio sentire l’umanità, ne piega colori ed espressioni al volere del suo essere reportagista per conferire al proprio lavoro non solo valenza estetica, ma preminentemente contenutistica e descrittiva all’intimo del racconto. L’accostamento del colore in ogni sua eccezione e nei vari contesti etnici sono gli elementi che motivano Cristina Garzone a continuare la ricerca di nuovi particolari di vita quotidiana. Nei propri reportage predilige usare fotocamera Canon EOS 5D Mark ii, obiettivi Canon 24/105 - 75/300 85 e 50 mm fisso. Per informazioni [email protected] Tel. 3391392457