Omicidio a Lampedusa - Circon Verlag · Da quando il fenomeno dell’immigrazione è diventato...
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Omicidio a Lampedusa
Roberta Rossi
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Aus dem Lernkrimi-Band Segreti mortali, ISBN 978-3-8174-1866-4
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Lampedusa è una bellissima isola che si trova nel Mar Mediter-
raneo. Ha spiagge di sabbia bianca e un mare azzurrissimo.
L’isola è un paradiso della natura, c’è sempre bel tempo.
Mario Righetti è un commissario di polizia milanese. Vive a Lam-
pedusa da qualche settimana, dove è stato trasferito per lavoro.
È un bell’uomo di trent’anni, con i capelli neri e gli occhi azzurri.
Ha un viso uguale a quello di un bambino, ma è alto un metro e
ottantotto.
Mario è uno dei migliori commissari di polizia italiani. Ha lavo-
rato a diversi casi, ma è soprattutto specializzato nelle grandi
emergenze. Ha un carattere molto razionale, anche nelle situa-
zioni più difficili ha sempre tutto sotto controllo.
È stato mandato a Lampedusa per il problema dell’immigra-
zione.
Da sempre gli immigrati ven-
gono nell’isola, perché è molto
vicina al Nord Africa.
Adesso però ne arrivano mi-
gliaia ogni settimana.
All’inizio stanno in campi di ac-coglienza per essere poi rimandati a casa o restare in Italia.
Molti di loro muoiono durante il lungo viaggio verso l’Italia.
Il numero di immigrati che arrivano sull’isola è sempre più
grande. La gente del posto non è contenta di vedere Lampedusa
piena di immigrati molto poveri.
Un milanese a Lampedusa
1
sabbia f Sand
trasferir(si) versetzen; um-ziehen
emergenza f Notfall
campo m di Flüchtlings- accoglienza lager
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Lampedusa si trova nella pro-
vincia di Agrigento.
È l’isola più grande delle Pelagie
e insieme a Linosa ha circa sei-
mila abitanti. Per anni è stata una famosa
meta turistica per chi cercava pace dalla città.
Da quando il fenomeno dell’immigrazione è diventato così
grande, però, la situazione è cambiata.
Il turismo è molto diminuito. Sulle spiagge ci sono gruppi di
immigrati che non hanno niente da fare per tutta la giornata.
I turisti che vogliono prendere il sole non hanno più tanto posto.
O, comunque, non trovano più la tranquillità di prima. Lampe-
dusa poi è molto piccola. Non c’è lavoro per gli abitanti del posto
e ancora meno per gli immigrati.
Così gli abitanti sono diventati sempre più intolleranti. Sentono
minacciata la loro vita e la loro pace. Inoltre c’è anche una diffe-
renza di cultura: quasi tutti gli immigrati sono di religione islamica.
Esercizio 1: Superlativo. Steigern Sie die folgenden Adjektive!
1.bello bellissimo
2.bianco _____________________________
3.azzurro _____________________________
4.contento _____________________________
5.famosa _____________________________
6.intollerante _____________________________
abitante m/f Einwohner(in)
meta f Ziel
diminuire abnehmen
tranquillità f Ruhe
minacciare bedrohen
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Il commissario Mario Righetti si è informato bene sullo stato
dell’isola prima di arrivare. Vuole capire come pensano tutte e
due le parti.
Gli immigrati scappano dal loro paese in cerca di un lavoro e di
una vita migliore. Devono essere accolti come profughi politici
e anche come lavoratori, per-
ché l’Italia è un paese demo-
cratico.
Dall’altro lato Righetti cerca
anche di capire la posizione
del governo italiano, che ha
deciso di mandare a casa molti
immigrati perché non c’è la-
voro per tutti.
Per il commissario la vita a
Lampedusa è molto diversa da quella in una grande città.
A Milano viveva in un appartamento proprio nel centro storico,
vicino a Piazza del Duomo. Usciva ogni sera con gli amici, fre-
quentava molti locali e aveva una bellissima fidanzata di nome
Giada.
Quando si è trasferito a causa del lavoro, lei si è arrabbiata
molto.
Mario le ha lasciato il suo appartamento, dove vivevano insieme.
Per quasi un mese si sono telefonati ogni sera. Poi Giada è par-
tita per un viaggio di lavoro a New York e non ha più telefonato.
Mario è molto triste per questo.
Cerca di pensare solo al lavoro.
A Lampedusa la vita è più dura e difficile che a Milano. Mario
non conosce nessuno, ma, per fortuna, non è completamente
solo.
Giada gli ha regalato un cane, un carlino, perché lei era spesso
in viaggio per lavoro.
scappare flüchten
accogliere aufnehmen
profugo m Flüchtling
posizione f hier: Haltung, Meinung
governo m Regierung
regalare schenken
carlino m Mops (Hunde-rasse)
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Il cane si chiama Mosca ed è il migliore “amico” di Mario. Quando
dorme, russa leggermente. Il rumore che fa è uguale al ronzio di
una mosca.
Per questo Giada e Mario hanno deciso di chiamarlo proprio così.
A Mosca piace molto giocare con una pallina da tennis o fare
passeggiate. Ama anche farsi coccolare.
E non solo: Mosca è diventato anche lui un poliziotto, o meglio:
un cane poliziotto, perché ha risolto diversi casi insieme a Mario.
Ha cominciato a lavorare con il suo padrone quasi per gioco.
Non gli piaceva stare a casa da solo e allora Mario ha iniziato a
portarlo con lui al commissariato. Mosca lo seguiva dappertutto
e in questo modo ha imparato il lavoro di cane poliziotto.
Adesso i due stanno sempre insieme.
“Allora, Mosca, che ne dici di questa nuova casa? Sei felice?” gli
ha chiesto Mario, dopo che sono arrivati a Lampedusa.
I due vivono in una casetta
con giardino in riva al mare.
Mario parla con il suo cane,
anche se Mosca non può ri-
spondere a parole.
Mario, però, crede di capire
e interpretare il suo “lin-guaggio”.
Il cane ha solo due anni, ma
ha già un grande fiuto nel
trovare persone, prove e,
soprattutto, criminali.
Ha una personalità forte ed
è molto intelligente.
Secondo i giornali italiani è
addirittura come il commissario Rex, il pastore tedesco della
famosa serie televisiva.
mosca f Fliege
russare schnarchen
ronzio m Summen, Surren
coccolare liebkosen
risolvere lösen
padrone m Herrchen, Besitzer
seguire (ver)folgen
in riva a am Ufer von
linguaggio m Sprache
fiuto m Gespür
prova f hier: Beweis
pastore m Schäferhund tedesco
serie f televisiva Fernsehserie
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Esercizio 2: Il gioco delle coppie. Welche Begriffe gehören zusammen? Ordnen Sie zu!
1. mandare a) laposizione
2. capire b) perunviaggio
3. uscire c) unapersona
4. partire d) congliamici
5. trovare e) acasa
Mosca è molto simpatico, ma non con tutti.
Si lascia coccolare, ma non gli piacciono tutte le persone.
Quando qualcuno non gli piace, si avvicina e fa pipì su una delle
sue scarpe.
Poi va a sedersi vicino a Mario e lo guarda felice.
Mario ha provato diverse volte a convincere Mosca a non fare
così, ma senza risultato.
Quando Mario gli ha chiesto se gli piaceva la loro nuova casa, Mosca
lo ha guardato. Subito dopo è andato sulla spiaggia di fronte.
Ha guardato verso il mare e poi verso Mario e si è messo a cor-
rere veloce, per giocare.
Allora Mario ha interpretato così
la sua risposta: “Mi piace Lam-
pedusa!”
A Mosca fa bene l’aria di mare, perché, da quando è sull’isola, è
pieno di energia.
Il cane e Mario controllano i profughi che arrivano e li identificano.
Anche Mosca ha fatto il suo lavoro. Ha trovato della droga nelle
tasche di alcuni immigrati, che sono stati subito rimandati al
avvicinarsi sich nähern
convincere überzeugen
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loro paese. Quando c’è stata una lite, alcuni giorni dopo, Mosca
ha trovato il colpevole.
Era un immigrato che aveva pic-chiato un altro e gli aveva ru-
bato una giacca nuova e dei
soldi che si era portato da casa.
Gli altri immigrati avevano
preso le parti dell’uno o dell’al-
tro ed era scoppiata la lite.
Mosca è corso verso il colpevole
e ha fatto pipì sul suo piede.
Così Mario lo ha subito identifi-
cato e interrogato. Lo ha fatto
confessare e l’ha arrestato.
La sera, nella sua casetta, il commissario si addormenta sempre
insieme a Mosca.
Il cane dorme accanto a lui.
“Per fortuna che ho te, Mosca!” gli dice Mario dopo una lunga
giornata di lavoro. Giada gli manca veramente tanto.
Mosca gli dà una leccatina sul viso.
Esercizio 3: Parole della stessa famiglia. Welche Subs tantive haben denselben Stamm wie die Verben?
1. provare _________________________
2.interpretare _________________________
3.rispondere _________________________
4.leccare _________________________
lite f Streit
colpevole m/f Schuldige(r)
picchiare schlagen
prendere Partei er- la parte di greifen für
scoppiare hier: aus- brechen
interrogare befragen
confessare gestehen
arrestare verhaften
mancare fehlen
dare una abschlecken leccata
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Un giorno il telefono suona. È mattina presto.
Mario e Mosca vengono svegliati.
Mosca salta in piedi e abbaia.
Mario, ancora un po’ addormentato, allunga la mano sul
comodino, dove si trova il telefono.
“Pronto?”
Ascolta per un momento, poi risponde: “Va bene, arriviamo
subito.”
Mosca lo guarda con occhi interrogativi.
“Hanno trovato il cadavere
di un uomo sulla Spiaggia
dei Conigli, caro Mosca,”
dice Mario guardando il
cane.
Mosca salta giù dal letto e si
mette ad abbaiare, pronto
per entrare in azione.
Invece Mario, che ha sempre
difficoltà ad alzarsi la mat-
tina, si muove più lenta-
mente.
Finalmente il commissario
lascia il letto ed entra in bagno per fare una doccia, chiudendo
la porta dietro di sé.
Mistero sulla spiaggia
2
Verben,dievoneinemanderen
Wortabgeleitetwerden,
verdoppelninderRegelden
Anfangskonsonanten:
lungoallungare
dormireaddormentarsi
Ebenso:
lontanoallontanarsi
braccioabbracciare
cortoaccorciare
frettaaffrettarsi
vicinoavvicinarsi
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Mosca si siede per terra, pronto ad aspettare il suo padrone, ma
anche un po’ triste. Lui voleva partire subito.
“Che pazienza! Lui è sempre
così lento!” sembra dire con gli
occhi, mentre continua a fissare
la porta del bagno.
Dopo un po’ Mario esce. Adesso
più sveglio.
Si asciuga velocemente il viso e il corpo con un asciuga- mano.
Si veste e indossa un paio di jeans con una giacca più elegante
e un paio di scarpe da ginnastica.
Mosca, invece, è più stanco di prima. È a lui che sta venendo
sonno, a forza di aspettare!
Sembra dire: “Se Mario è così
lento, io torno a dormire!”
Mario gli sorride.
Mosca si gira e gli fa vedere la
pancia, quasi per prenderlo in giro.
“Okay, sono pronto! Andiamo!”
gli dice Mario.
Allora Mosca salta dritto in piedi
e lo segue.
Non ama il guinzaglio. L’ha
sempre odiato fin da cucciolo,
perché gli piace avere libertà di
movimento.
Del resto, ha imparato subito a stare buono al fianco di
Mario.
Il suo stato di cane poliziotto gli ha permesso di muoversi senza
guinzaglio anche a Milano.
abbaiare bellen
allungare ausstrecken
comodino m Nachtkästchen
cadavere m Leiche
fissare fixieren, genau beobachten
asciugamano m Handtuch
indossare anziehen
sonno m Müdigkeit; Schlaf
a forza di durch, vom vielen …
pancia f Bauch
7 prendere auf den Arm in giro nehmen
guinzaglio m Hundeleine
cucciolo m hier: Welpe
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Esercizio 4: Lettere in disordine. Lesen Sie weiter und ordnen Sie die Buchstaben zu sinnvollen Wörtern!
Iduesalgonoinmacchina,unaGolf 1.caniab _________.
Mosca siede sul sedile 2.taccona _____________ al
guidatore,doveMariolosistemaconunacintura di sicu
rezza,comeuna 3.respano ___________________.
A Milano purtroppo il commissario ha avuto diversi
4.bolimper _________________aguidarecosì,perché
icaniperleggedevonostaresulsediledietro.
Mosca però è un cane poliziotto e si può permettere questo e
altro.
Da quando sono a Lampedusa, comunque, pare che nessuno ci
faccia caso.
Ci sono problemi più grandi da risolvere qui.
Mosca fissa concentrato la strada mentre Mario guida.
Devono lasciare la macchina
sulla strada e prendere un sen-tiero per arrivare alla spiaggia.
Mentre camminano, vedono i
colori blu e verde del mare bel-
lissimo.
A Mosca non piace camminare
troppo. Ogni tanto deve fare una pausa.
“Tutto okay, Mosca?” gli chiede Mario. “O devo prenderti in
braccio?”
sedile m (Auto-)Sitz
sistemare unterbringen
cintura f di Sicherheits- sicurezza gurt
legge f Gesetz
sentiero m Pfad
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Mosca lo guarda con la lingua fuori per prendere aria e poi va
avanti.
Vuole fare da solo. Non è più un cucciolo, è un cane grande
ormai!
Arrivano alla spiaggia, da dove si vede l’Isola dei Conigli, che è
molto vicina.
Mario aveva noleggiato una barca e aveva visitato l’isola, con
Mosca seduto accanto, i primi giorni in cui erano arrivati a Lam-
pedusa.
Mosca aveva abbaiato a qualche pesce che aveva visto nell’ac-
qua.
Poi, tutti e due, si erano rilassati sulla spiaggia e avevano man-
giato un buonissimo panino.
Mario l’aveva comprato dalla barca “Bar del Mare”, che a volte
durante l’estate getta l’ancora
sulla spiaggia.
Adesso però, al mattino presto,
la spiaggia, pur sempre bellis-
sima, è un po’ triste.
Il vento è forte ed è un po’ nu-
voloso.
Il tempo è come lo specchio
del dramma e della tragedia.
A Mosca non piace il vento.
Muove la testa e fa capire che non gli piace tutta quell’aria.
In fondo alla spiaggia ci sono un paio di poliziotti, colleghi di
Mario, e un dottore, che è stato chiamato.
Il dottor Alberto Carlotti prima era l’unico medico dell’isola. Con
l’emergenza immigrazione sono arrivati a Lampedusa anche altri
medici, ma in casi come questo viene chiamato sempre Carlotti.
“È morto da almeno otto ore e ci sono contusioni su tutto il
corpo,” spiega subito a Mario.
lingua f Zunge, Sprache
noleggiare mieten
rilassarsi sich entspannen
gettare den Anker l’ancora werfen
pur sempre hier: wenngleich, immer noch
specchio m Spiegel
contusione f Prellung
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All’inizio Mario aveva pensato
all’annegamento di un immi-
grato. Di solito, però, gli immi-
grati arrivano in gruppi su
imbarcazioni. Molti di loro non
sanno nuotare. Se c’è un inci-dente, quindi, si trovano più
cadaveri.
In questo caso deve trattarsi di un incidente di altro tipo o di un
omicidio.
Esercizio 5: Plurale. Bilden Sie die richtige Pluralform!
1.ilsedile __________________________
2.lacinturadisicurezza __________________________
3.lalegge __________________________
4.lalingua __________________________
5. ilcucciolo __________________________
6.laspiaggia __________________________
7.lospecchio __________________________
8.ilpoliziotto __________________________
Mosca sta annusando nervoso attorno al corpo del morto.
L’uomo non è stato ancora identificato.
Ha gli occhi aperti che guardano il vuoto.
annegamento m Ertrinken
imbarcazione f Boot
incidente m Unfall
omicidio m Mord
annusare riechen, schnuppern
vuoto m Leere
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I vestiti che indossa sono sporchi di sangue.
“Secondo me lo hanno prima picchiato e poi ucciso annegan-
dolo, ma devo fare più esami per dirlo,” continua il dottor Car-
lotti.
Mario nota segni di contusione intorno al collo.
“Sì, gli devono avere spinto la testa più volte sott’acqua. Vole-
vano far credere che è anne-
gato da solo, che è stato un
incidente.”
Mosca, intanto, sta scavando.
Ha fatto una buca abbastanza
grande adesso.
Poi, improvvisamente, smette
di scavare e va verso un punto
nella sabbia poco lontano
dalla buca.
Con un paio di movimenti
della zampa trova un oggetto, lo prende con la bocca e lo porta,
soddisfatto, al suo padrone.
Mario si piega verso di lui e lo coccola.
“Bravo, Mosca, bravo!” gli dice.
Mosca ha la bocca aperta con la lingua fuori.
Sembra quasi sorridergli.
“Di cosa si tratta?” gli chiedono curiosi gli altri.
“È un portasigarette con una scritta. Le parole sono: ‘Per sem-
pre tua, amore mio’. È chiaramente un oggetto italiano, credo il
regalo di una donna, ” spiega Mario.
Uno degli altri poliziotti, un robusto ragazzo siciliano, osserva
meglio il cadavere.
“Si chiama Mohamed,” dice poi. “Non ne ero sicuro, ma adesso,
guardandolo meglio, mi ricordo di averlo visto al centro di acco-
glienza. Era un tipo che litigava con tutti. Non era uno molto
sangue m Blut
collo m Hals
scavare (aus)graben
buca f Loch
improvvisamente plötzlich
zampa f Pfote
portasigarette m Zigaretten- etui
osservare beobachten, begutachten
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socievole. Magari è stato ucciso in una lite. Diverse volte lo ab-
biamo visto litigare con qualche altro marocchino,” conclude
sicuro.
“Forse si è comportato male con un altro immigrato,” dice ancora
Mario. “Ma perché indossa una camicia così elegante?”
“Forse un altro regalo? Ci ho pensato anch’io,” dice il dottor Car-
lotti. “Di solito gli immigrati non indossano vestiti così eleganti.”
Mario e Mosca decidono quindi di ritornare alla macchina per
cominciare le indagini. Mario vede una villa sulla
spiaggia, che contrasta con la
bellezza selvaggia del pae-
saggio.
“In quella casa ha vissuto ed
è morto un famoso cantante,”
racconta il dottor Carlotti.
“E chi ci abita adesso?” chiede Mario.
“La famiglia Migliorotti. È la famiglia più ricca e rispettata di
tutta Lampedusa. Sono brave persone. Ho già fatto loro una te-
lefonata. Mi hanno detto che l’altra sera erano tutti a casa a guar-
dare la televisione e che non hanno sentito o visto nulla. Non c’è
bisogno che li richiami, quindi. Ho già parlato io con loro.”
“Beh, vedremo…” dice Mario.
Mosca, intanto, proprio prima di salire di nuovo in macchina, si
è avvicinato a Carlotti.
Aspetta che si sistemi sul motorino e, poi, quando il dottore sta
per mettere in moto, fa pipì sulla sua gamba.
“Brutto cane!” urla Carlotti.
Mosca scappa via e sale in macchina, nel posto vicino a quello
di guida.
Guarda dritto davanti a sé, pronto a ripartire.
“Che cosa hai fatto, Mosca?” gli dice scherzando Mario.
socievole gesellig
indagine f Ermittlung
selvaggio wild, ursprünglich
mettere den Motor starten; in moto in Gang setzen
ripulire säubern
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Mosca lo guarda mostrandogli la lingua. Pare molto felice.
Il Dottor Carlotti è sceso dal motorino e si sta ripulendo con
l’acqua di una piccola bottiglia di plastica che aveva in tasca.
“Prima o poi quel brutto cane…” minaccia.
Mario smette improvvisamente di ridere.
“Non permetterti nemmeno di pensare di fare del male al mio
cane,” risponde arrabbiato. “Telefona pure ai tuoi amici della villa
e di’ loro che passeremo per interrogarli!” Poi mette in moto e va
via in macchina insieme a Mosca.
Esercizio 6: Imperativo. Übersetzen Sie Marios Befehle an Mosca!
1. Seibrav!
________________________________________________
2.PinkeldenLeutennichtaufdieBeine!
________________________________________________
________________________________________________
3. Bellnicht!
________________________________________________
4.SpringruntervomBett!
________________________________________________
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Mario comincia a fare le indagini nel campo di accoglienza. Le
condizioni di povertà e di igiene in cui vivono gli immigrati sono
veramente brutte.
Mosca corre tra la gente del campo e si ferma davanti a un grup-
petto di uomini. Mario fa loro un po’ di domande e capisce che
conoscevano bene Mohamed.
Sono marocchini, come lui.
Qualcuno è seduto per terra, tra la confusione. Altri stanno in un
angolo attorno alle loro poche cose: alcuni stracci che si sono
portati da casa, vestiti nuovi dati dal governo italiano e qualche
fotografia e ricordo che sono riusciti a salvare.
Mosca si siede sulle gambe di uno di questi uomini. È il più vec-
chio del gruppo e a quanto pare non conosce una parola
d’italiano.
La comunicazione è molto dif-
ficile, ma il figlio dell’uomo,
che ha fatto il viaggio insieme
a lui, parla un po’ d’inglese.
Ha circa quarant’anni, suo
padre deve avere sessant’anni.
Il figlio si fa chiamare Toby.
Forse non è davvero il suo vero nome, perché non sembra un
nome musulmano.
A caccia del colpevole
3
condizione f Bedingung
angolo m Ecke
stracci m pl hier: Habselig- keiten; Lumpen
salvare retten
a quanto pare anscheinend
documento m Ausweis
risparmiare sparen
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Esercizio 7: La griglia. Finden Sie sechs Adjektive!
B R U T T O V F P M
I N G U M S U A O A
L N U O V O R O G F
S O A G I U L V V A
I E L E G A N T E L
L T E R O P G T R S
G E O B E O I A O O
1._____________________ 4._____________________
2._____________________ 5._____________________
3._____________________ 6._____________________
Molti immigrati arrivano a Lampedusa senza i documenti. Si sa
da dove vengono, ma non molto su di loro.
Spesso decidono di cominciare una nuova vita con un altro
nome.
Toby racconta che lui e i suoi compagni di viaggio non conosce-
vano bene Mohamed.
Si sono incontrati sulla barca che li ha portati sull’isola.
Mohamed aveva detto di avere una moglie e una figlia in Ma-
rocco. Voleva trovare un lavoro e mandare a casa dei soldi. Vo-
leva tornare nel suo paese, non appena avesse risparmiato
abbastanza per vivere bene.
“Ma qualcosa è capitato qui a Lampedusa…” dice poi Toby, con
gli occhi pieni di paura.
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Toby non vuole parlare, perché
ha paura dei suoi compagni.
“Mohamed ha litigato con qual-
cuno di voi?” domanda ancora
Mario.
Toby abbassa gli occhi e resta
in silenzio.
Nel frattempo Mosca sta annu-
sando uno zainetto viola che è lì vicino.
“Sono le cose di Mohamed…” dice Toby spaventato a Mario.
A Mario non piace quella paura negli occhi di Toby.
Capisce che c’è un segreto che tutti hanno paura di confidare.
Si avvicina a Mosca, che gli fa segno con la zampa di aprire lo
zaino.
Mario tira lo zip, lo apre.
Vi scopre alcuni pantaloni nuovi, dati dal servizio di assistenza
immigrati, ma anche un fazzoletto rosso.
È un fazzoletto di seta. Sembra di una donna, perché è molto
femminile.
“È della moglie di Mohamed?” chiede Mario, anche se il fazzo-
letto gli sembra troppo elegante per venire da una zona povera
del Marocco.
Nessuno risponde. Tra il gruppo di uomini c’è uno strano silen-
zio.
Mosca abbaia invece soddi-
sfatto e guarda Mario che tiene
nella mano il fazzoletto.
Toby abbassa ancora lo
sguardo.
Dimostra di non voler parlare.
“Mi racconti, che cosa è suc-
cesso?” insiste ancora Mario.
abbassare senken
zaino m Rucksack
spaventato erschrocken
segreto m Geheimnis
confidare anvertrauen
zip m Reißverschluss
scoprire entdecken, herausfinden
fazzoletto m Taschentuch
seta f Seide
sguardo m Blick
usare verwenden
registrarsi sich (polizeilich) anmelden, sich eintragen
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Toby allontana Mosca, che gli è saltato in braccio.
Non in inglese, ma in italiano, usando le prime frasi che ha im-
parato, fa capire che non può proprio dire nulla.
“Devo andare in bagno,” dice.
“Mi dispiace, non ho altro da raccontare,” aggiunge poi.
Mosca osserva Mario. Si avvicina di nuovo allo zainetto aperto e
torna con qualcosa tra i denti.
È una fotografia vecchia e un po’ rovinata dal sale e dall’acqua
del mare. C’è Mohamed, insieme a sua moglie e a una bambina
piccola.
Esercizio 8: Parole mancanti. Lesen Sie weiter und füllen Sie die Lücken mit den passenden Begriffen!
immigrati fine famiglia età documenti
Mariopensachequella1._________________nonsaprà
maiche2.________________hafattoilpadre:anche
Mohamednonaveva3. _________________,infatti.
Si è registrato solosottoquelnomeeuncognomeche
probabilmente,comepermolti4.___________________
comelui,sonofalsi.
ImprovvisamenteMarionotaunaltrouomoche losta
guardando.
Èunaltroimmigrato,dellastessa5. _________________
diMohamed.
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È in un angolo della stanza del centro di accoglienza e lo sta
guardando con occhi cattivi.
Sta fumando una sigaretta.
Non appena vede che Mario lo guarda, la spegne, e si allontana
velocemente.
Mario abbassa gli occhi su Mosca, che gli risponde con un ab-
baio.
“Chi è quell’uomo?” domanda Mario a un immigrato lì vicino.
“Non Le posso rispondere. È
come il nostro capo. Nessuno
vuole parlare di lui,” dice l’uomo
e anche lui, come Toby, si allontana. È chiaro che non vuole dire
altro.
capo m hier: Chef
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Mario e Mosca escono dal centro di accoglienza.
Mosca segue la traccia dell’uomo che è appena scappato fuori e
che deve essere il capo.
Il cane corre veloce, finché lo trova dietro una tenda dove sono
alcuni immigrati.
L’uomo cerca di dare un calcio a
Mosca. Il cane gli morde i pan-
taloni.
Mario lo raggiunge.
“Scusi, posso farLe qualche do-
manda? Parla italiano?” gli
chiede.
“Certo! Italiano e inglese!” dice
adesso l’uomo sicuro.
“Non stava scappando?” gli domanda Mario.
“No. Volevo solo uscire a prendere aria!” risponde lui.
“Conosceva bene Mohamed?” chiede ancora Mario.
“Mohamed? Non so di chi parla.”
Mario guarda Mosca che alza la zampa e fa pipì.
È un chiaro segnale.
“Maledetto, brutto cane!” urla l’uomo e dà un calcio a Mosca.
Mosca reagisce e gli morde i pantaloni.
Mario gli dice di smettere e Mosca si siede, bravo, accanto a lui.
Continua però a ringhiare.
traccia f Spur
tenda f Zelt
calcio m Tritt
mordere beißen
raggiungere hier: einholen, nachkommen
ringhiare knurren
L’uomo del mistero
4
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“Mohamed è un immigrato che è stato ucciso. Sono sicuro che
Lei lo conosce… Dov’era la sera in cui è stato ucciso?” domanda
ancora Mario.
“Non so di cosa parla,” ripete
l’uomo.
“Okay, se Lei continua a dire che
non lo conosceva e io sono si-
curo del contrario, devo portarLa al commissariato e controllare
i Suoi documenti. Sono sicuro che troverò qualcosa. Posso chie-
dere di farLe una fotografia e domandare in Marocco se Lei ha
commesso un crimine…” dice Mario.
Esercizio 9: Presente indicativo. Setzen Sie die folgenden Verben in die 1. Person Singular Präsens!
1.pensare ________________________
2.vedere ________________________
3.reagire ________________________
4.allontanarsi ________________________
5.ringhiare ________________________
6.commettere ________________________
Mario non è sicuro di questo, ma le sue parole funzionano.
L’uomo si spaventa e parla.
“Conoscevo Mohamed. Litigavamo spesso,” ammette ora. “Ma
non l’ho ucciso io.”
“Perché litigavate?” insiste Mario.
“Cose nostre…”
commettere eine Straftat un crimine begehen
ammettere zugeben, gestehen
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“Mohamed è morto, non sono più cose vostre. Litigavate per una
donna?”
L’uomo rimane in silenzio e poi dice: “Mohamed era sposato.
Non c’erano altre donne.”
“La smetta di mentire!” grida Mario.
A questo punto l’uomo si mette a correre. Mosca e Mario lo se-
guono insieme.
Quando Mario lo raggiunge, lui fa resistenza. Allora Mario lo
spinge a terra con una mossa di karatè e lo ammanetta.
Altri poliziotti che sono al centro di accoglienza vengono in suo
aiuto.
“Non sono stato io! Non sono
stato io!” continua a urlare
l’uomo, che ha perso il con-
trollo.
“Sembravi così sicuro di te e in-
vece guarda adesso come ti
comporti! Hai quasi confessato
l’omicidio! L’hai ucciso per una
donna, vero?” insiste Mario.
“Non sono stato io!” continua l’uomo, ma si vede che ha paura
di dire altro.
“Perché non vuoi parlare e raccontarmi quello che è successo?
Hanno tutti paura di te qui! Perché tu adesso hai paura di me?”
gli domanda Mario.
“Sono un immigrato, per questo mi dici che sono colpevole! So
che come immigrato non ho gli stessi diritti di un italiano! Se mi
chiedi di combattere corpo a corpo al centro di accoglienza,
sono il più forte! Ma così sei tu il più forte! Perché io non sono
italiano!” grida lui con occhi cattivi.
“La giustizia è uguale per tutti!” ripete Mario.
“Davvero?” insiste l’uomo.
sposato verheiratet
mentire lügen
fare resistenza Widerstand leisten
ammanettare Handschellen anlegen
diritto m Recht
combattere kämpfen
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Esercizio 10: Correggere gli errori. Lesen Sie weiter, finden Sie die vier Fehler im folgenden Absatz und korrigieren Sie sie!
Mariocercadiparlareconglialtriimmigrati,manessuno
dicenulla.
AllafinedecidediinterogareTobyincommissariato.
Tobynonparlaitaliano,haimperatosoloqualcheparola
daquandoèarivatoaLampedusa.
Parlaperòunpo’d’inglesoeMariolointerrogainquella
lingua.
1. _____________________ 3. ______________________
2._____________________ 4.______________________
Per molte ore, Toby parla per lo più del rapporto tra gli immi-
grati durante il loro viaggio per mare.
Poi dice che l’uomo che Mario ha arrestato si chiama Rudy. Nel
suo paese è il capo di un gruppo di criminali.
È anche l’uomo più forte del gruppo degli immigrati. Litigava
sempre con Mohamed, minacciava gli altri con il coltello per mo-
strare il suo potere.
Mario cerca di convincere Toby a dire qualcosa di più su di Rudy
e alla fine lui confessa: “L’ultima volta che ho visto Mohamed,
aveva litigato con Rudy. Rudy aveva visto la fotografia di sua mo-
glie e gli aveva detto che aveva la faccia di una donna poco seria.
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L’aveva insultata, perché si era fatta fotografare senza il velo.
Una brava donna musulmana, aveva detto, lo porta sempre.
Rudy e Mohamed hanno litigato per questo. Rudy era più forte
di Mohamed, così l’aveva quasi ucciso picchiandolo.”
“E poi?” insiste Mario.
“Poi Rudy se n’era andato e aveva lasciato Mohamed sporco di
sangue per terra. Mohamed è uscito, quando stava meglio: di-
ceva che lo voleva cercare.”
“Rudy ha ucciso Mohamed, secondo te?”
“Sì. È capace di tutto!” grida
adesso Toby e si mette a pian-
gere spaventato.
Mario gli mette una mano su
una spalla.
“Il caso è risolto,” conclude un
poliziotto che ha ascoltato l’in-
terrogatorio insieme al commissario.
È lo stesso poliziotto che ha riconosciuto Mohamed sulla spiag-
gia. Si chiama Santo.
rapporto m Beziehung
insultare beleidigen
velo m Schleier
essere capace fähig sein
spalla f Schulter
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Mario passa una notte insonne. Anche Mosca non riesce a dor-
mire.
Mario pensa al portasigarette e al fazzoletto di seta.
Non sembrano regali di una donna
marocchina come la moglie di Mo-
hamed.
Forse Mohamed aveva una rela-zione con una donna italiana? Il
commissario lo aveva visto da
morto, quando era pieno di contusioni, ma doveva essere un
bell’uomo.
Secondo Mario Mohamed è stato ucciso da Rudy, ma vuole co-
noscere tutta la verità.
Si alza e beve un bicchiere di
vino rosso.
È molto nervoso, beve un bic-
chiere dietro l’altro fino a finire
la bottiglia.
Quando si addormenta, Mosca
sta già russando rumoroso al
suo fianco.
Eh sì, anche i cani russano!
Mosca, a volte, ha anche degli incubi. Abbaia nel sonno, alcune volte si sveglia addirittura.
insonne schlaflos
avere una ein Verhältnis relazione haben
incubo m Albtraum
suoneria f Klingelton
di rado selten
dubbio m Zweifel
Un amore proibito5
Relazionebedeutetim
Italienischensowohl
Beziehungalsauch
Bericht.
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Esercizio 11: Plurale. Bilden Sie die richtige Pluralform!
1. lalinguastraniera ________________________
2. l’uomoforte ________________________
3.l’immigratomarocchino ________________________
4. labravadonna ________________________
5.ilbicchierevuoto ________________________
Mario si è addormentato tardi la notte e si sveglia anche tardi il
giorno dopo.
Di solito si alza alle sette, ma sono già le nove di mattina, quando
Mosca lo sveglia, coprendogli il viso di leccate.
Stavolta è l’altro telefono a suonare, quello della polizia.
Come suoneria Mario ha la canzone “Esco di rado” di Adriano
Celentano, uno dei suoi cantanti preferiti.
“Sono arrivati altri duecento immigrati stamattina,” gli comunica
Roberto, un poliziotto che lavora insieme a lui.
“Ce la fai da solo oggi? Ho una cosa da fare…”
“Certo, nessun problema… Ma il caso Mohamed è risolto, ho
sentito dal nostro collega Santo. O hai ancora dubbi?” domanda
il poliziotto.
“Credo di sì,” risponde Mario.
“Non sei sicuro allora… Santo è molto sicuro, è cresciuto a Lam-
pedusa, ha molta esperienza,” aggiunge Roberto.
“Voglio solo sapere tutta la verità. Scusa, ma adesso devo vera-
mente andare,” conclude Mario.
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Mosca lo guarda e sta già abbaiando impaziente, pronto per
uscire.
“Ti dico solo un’ultima cosa,” lo interrompe Roberto. “Ci sono
altri problemi… Stamattina qui al commissariato sono venute
una ventina di persone a protestare. Dicono di essere italiani, di
pagare le tasse e di volere indietro la loro terra. Dicono che dob-
biamo mandare tutti gli immigrati a casa loro. Erano anche ag-
gressivi, Mario.”
“Lo so, Roberto, ma non possiamo fare altro. L’importante è non
perdere la calma. Cerca di spiegargli che gli italiani sono stati i
più grandi immigrati del mondo! Devono quindi cercare di dimo-
strare almeno un po’ di tolleranza, adesso che la situazione è
cambiata!” Mario si scusa poi con Roberto, perché deve proprio
andare.
Ha deciso di tornare sulla spiaggia dove ha trovato il cadavere.
Mosca lo guarda, ma non è felice, non ha voglia di fare ancora
tutto il sentiero, però lo segue.
Arrivati sul luogo, i due stanno camminando sulla spiaggia per
trovare delle prove, quando Mosca si mette a correre verso la
villa che è l ontana.
Mario decide di fidarsi del
suo cane e lo segue.
Non appena suona alla
porta della villa, apre un
maggiordomo.
“Dovrebbe lasciare il cane
fuori,” gli dice.
“Mosca viene con me dappertutto. È un poliziotto proprio come
me,” risponde Mario.
Il maggiordomo guarda Mosca, che sembra farsi grande nel suo
piccolo corpo.
“Va bene… Per questa volta va bene! Puoi entrare!”
interrompere unterbrechen
tasse f pl Steuern
calma f Ruhe
maggiordomo m Butler
farsi avanti vortreten
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Esercizio 12: Vero o falso? Welche Aussagen sind korrekt? Kreuzen Sie an!
1.Mariodisolitosialzatardi. r
2.AMariopiacelamusicadiAdriano
Celentano. r
3.MariohadubbisulcasoMohamed. r
4.Moscanonvuoleandareallavilla. r
Mario e il cane seguono il maggiordomo in salotto, dove li sta
aspettando la madre della famiglia. È una bella signora di circa
sessant’anni con lunghi capelli biondi. Siede su un divano e in-
sieme a lei ci sono i suoi quattro figli maschi.
“Benvenuto, commissario Righetti, La stavamo aspettando. Il
dottor Carlotti ci ha telefonato ieri. Ci ha detto che Lei voleva
venire a interrogarci. Le presento intanto i miei figli: Ludovico,
Mirko, Marietto, Rodolfo.”
I ragazzi, tutti robusti, si fanno avanti uno a uno per dare la
mano.
Hanno tutti i capelli neri e gli occhi marroni.
Invece la loro altezza è diversa.
Mosca si avvicina a uno di loro. Mario spera solo che non faccia
la pipì.
Mosca è però più interessato ad andare in cucina.
Mentre tutta l’attenzione è su Mario, si allontana.
“Ci chieda pure quello che vuole,” dice Rosalba, la madre, al
commissario.
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“I miei figli sono tutto quello che mi resta, dopo che mio marito
se n’è andato qualche anno fa…” dice subito dopo.
“Che cosa è successo a Suo marito?” domanda Mario.
È il figlio maggiore che risponde per la madre. Deve avere circa
trentacinque anni ed è anche l’uomo a cui Mosca si era avvici-
nato per primo.
Mario vede che ha un graffio in faccia.
“Mio padre un giorno ha lasciato mamma e se ne è andato. Da
allora non abbiamo avuto più notizie di lui… La prego di non
fare altre domande, commissario, perché è stato già abbastanza
difficile per mamma.”
“Non avete chiamato la polizia dopo la scomparsa di vostro
padre?” chiede invece Mario.
“No. È un problema di famiglia. Come Le hanno già detto, non
abbiamo visto niente. Se non ha altre domande, La prego di an-
darsene” risponde ancora il figlio maggiore.
“Che bel cane!” si sente dire intanto dalla cucina.
Entra in salotto una bellissima ra-
gazza.
“Mi chiamo Mariangela e sono la fi-
glia,” si presenta, mentre dà la mano
a Mario, con Mosca in braccio.
Il cane guarda Mario con occhi da
complice.
“Sì, Mosca sa essere molto socievole
con le persone che gli sono simpati-
che” spiega Mario.
“Ti avevamo detto di restare nell’al-
tra stanza” dicono insieme i fratelli a
Mariangela.
“Su, ragazzi, come si fa a resistere a un cagnolino tanto
dolce!” ripete lei.
DasVerbresistere
(Betonungaufdemi)
istunregelmäßigund
wirdfolgendermaßen
konjugiert:
(io)resisto
(tu)resisti
(lui/lei)resiste
(noi)resistiamo
(voi)resistete
(loro)resistono
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Mario nota che la ragazza indossa una camicetta rossa, simile al
fazzoletto trovato nello zaino
di Mohamed.
“Sono il commissario Righetti.
Sono qui, perché un uomo
è stato trovato morto sulla
spiaggia. Si chiamava Moha-
med, era un immigrato marrocchino. Lo conosceva per caso
Lei?”
La ragazza ha il viso pieno di dolore. Comincia a pian- gere.
“Cosa ha detto? Mohamed è morto!” grida e mette Mosca per
terra.
“Lo conosceva allora?” insiste Mario.
“Sì,” ammette la ragazza.
“Che cosa stai dicendo? Sei pazza, una povera pazza! Sei la ro-vina di tutta la nostra famiglia! Prima tuo padre e adesso tu!”
urla ora la madre. “Silenzio!”
“Commissario, deve andare,” dice intanto uno dei fratelli a
Mario.
I quattro fratelli si avvicinano a Righetti e cercano di spingerlo
verso la porta.
Mosca si mette a ringhiare, con
una grande forza nel piccolo
corpo di carlino, al fianco del
padrone.
Mario fa vedere la pistola.
“Sparo al primo che cerca di av-
vicinarsi. Voglio una spiega-
zione!” insiste.
Solo in quel momento si ricorda che non ha detto a Roberto
dove sarebbe andato.
graffio m Kratzer
scomparsa f Verschwinden
resistere a jmd./etw. widerstehen
per caso zufällig
pieno di dolore voller Schmerz
piangere weinen
pazzo verrückt
rovina f hier: Schande; Ruin
sparare schießen
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Esercizio 13: Traduzione. Lesen Sie weiter und übersetzen Sie die markierten Wörter!
Cisonoalcuniminutidi 1.Schweigen ______________.
Poisuccedequalcosa.
Mirkoguardailcommissariopienodi 2.Wut _________,
Mariosacheèprontoasaltargli addossoappenapuò.
Anche gli altri due 3.Brüder _______________, che
hannoentrambiintornoaitrent’anni,guardanoilcom-
missario.
Hanno tutti 4.Angst ______________, per fortuna,
dellapistola.
Infine, Marietto, il più giovane, che ha solo sedici anni, decide di
parlare.
“È stato un incidente. Lo vole-
vamo solo spaventare!” con-
fessa, con gli occhi pieni di
lacrime.
“Silenzio, non parlare!” gli grida
Mirko.
Gli altri due fratelli li guardano terrorizzati, Rosalba, invece, fissa
con odio la figlia.
saltare addosso sich auf jmd. a qu. stürzen
lacrima f Träne
odio m Hass
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“Se parli, se mi dici cosa è successo, posso cercare di aiutare i
tuoi fratelli e tua madre per una riduzione della pena. Altrimenti
finirete tutti in carcere per complicità nell’omicidio!” dice
Mario.
Mosca intanto si è avvicinato alla porta che dà sul giardino.
L’ha spinta con la zampa fino ad aprirla e ora sta scavando nella
sabbia.
Mario capisce che è alla ricerca di una traccia, ma preferisce cer-
care di far parlare il ragazzo.
“Mohamed era un mio amico. A volte faccio volontariato per
aiutare gli immigrati al centro di accoglienza…” racconta
Marietto.
“Taci! O ti uccido ora con
queste mie mani!” gli dice
con cattiveria Mirko.
“Adesso davvero basta! Se
interrompi ancora tuo fra-
tello, ti arresto subito e ti
porto al commissariato!”
minaccia Mario.
Guarda poi Marietto e gli fa capire di andare avanti con la sua
storia.
“Un giorno ho presentato a Mohamed Mariangela, nostra sorella. Si sono subito innamorati. Ma lei è così giovane! Ha solo di-
ciotto anni! Ha festeggiato il compleanno la settimana passata.
E lui ne aveva più di quaranta. Gli ho chiesto di lasciare in pace
mia sorella, ma lui ha detto che non poteva, che si era innamo-
rato e non poteva vivere senza di lei. A Mariangela manca tanto
papà e forse si è innamorata di quest’uomo perché era più vec-
chio di lei. Mohamed era molto bello… Era un medico nel suo
paese, anche se qui voleva fare qualsiasi tipo di lavoro pur di ri-
manere in Italia.”
pena f Strafe
carcere m Gefängnis
fare volontariato ehrenamtlich arbeiten
tacere schweigen
innamorarsi sich verlieben
lasciare in pace in Ruhe lassen
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“Un bastardo! E nemmeno cattolico! Un musulmano!” grida
Rosalba facendosi il segno della croce.
“Signora, anche Lei non
interrompa, per favore!
Continua a raccontare,
Marietto…”
Marietto vuole parlare,
perché non riesce più a
nascondere tanti segreti.
“Li ho aiutati a vedersi. Facevo finta di uscire in barca con Ma-
riangela. Mohamed si nascondeva con noi nella barca, stava giù
finché non ci allontanavamo dalla riva e poi li lasciavo soli su
una spiaggia!”
Esercizio 14: L’intruso. Welches Wort ist das „schwarze Schaf“? Unterstreichen Sie!
1.terrorizzato spaventato pienodipaura robusto
2.azzurro bello meraviglioso stupendo
3. parlare conversare discutere nuotare
4.ora adesso davvero subito
“Un disgraziato, un disgraziato! Anche questo doveva succedere
in famiglia!” urla ancora Rosalba.
“Stia in silenzio! Questa è l’ultima volta che Glielo dico!” la mi-
naccia Mario.
“Mirko li ha scoperti un giorno! Li ha visti da lontano, mentre si
baciavano sulla strada. Quel giorno avevo dato loro anche il mio
farsi il segno sich bekreuzigen della croce
nascondere verstecken
fare finta so tun, als ob
disgraziato m Unglückseliger
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motorino, così erano più liberi di nascondersi e di tenere il loro
amore segreto. Sapevo che mia madre e pure i miei fratelli non
avrebbero mai accettato la differenza d’età. Mohamed poi era
straniero e musulmano!”
“Per favore, vai avanti!” continua Mario.
“Mirko ha notato che Mohamed indossava anche una sua cami-
cia. Mariangela gliel’aveva regalata, insieme ad altre cose. È
andato al campo di accoglienza e ha chiesto informazioni su di
lui ai suoi amici. Ha scoperto da un altro immigrato chiamato
Rudy che Mohamed era sposato… È stato allora che è successo
tutto. È tornato a casa, ha portato Mariangela fuori dalla sua
stanza. Voleva sapere se aveva fatto l’amore con quell’uomo.
Era una cosa che l’ossessionava.”
Mariangela piange sempre più forte.
Marietto, però, va avanti a raccontare, adesso non si ferma
più.
“Nostra sorella era stata disonorata. Mirko mi ha costretto a
telefonare a Mohamed presso il centro di accoglienza, a convin-
cerlo a raggiungerci qui, a dirgli
che Mariangela stava male e
che voleva vederlo subito. Lui è
arrivato alla spiaggia dei Coni-
gli, dove si incontrava sempre
con mia sorella. Stavolta c’era-
vamo noi ad aspettarlo. I miei fratelli hanno cominciato a pic-
chiarlo, a chiamarlo “brutto marocchino”. Lui sanguinava, ma
continuava a dire che amava mia sorella e che voleva sposarla.
Allora Mirko l’ha preso e l’ha portato nell’acqua. Gli ha messo
la testa più volte sotto per annegarlo… Ma non è riuscito a
ucciderlo. Io piangevo e osservavo la scena. Gli altri miei fratelli
guardavano Mirko, non sapevano cosa fare. Alla fine Mirko ha
riportato Mohamed sulla spiaggia.”
ossessionare quälen, nicht loslassen
disonorare entehren
costringere zwingen
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Esercizio 15: Preposizioni. Ergänzen Sie die fehlenden Präpositionen mitsamt den passenden Artikeln!
in tra da di su
1.Iragazzisibaciavano_______strada.
2.MariettohaincontratoMohamed_______centrodi
accoglienza.
3.Ilmisterosinasconde_______fratellidellafamiglia
Migliorotti.
4.Laveritàvieneconfessata_______fratellopiùgio-
vane,Marietto.
5.Mohamedsièinnamorato_______sorelladiMarietto.
Vuoi dirmi che non lo avete ucciso? Mi stai prendendo in giro?”
dice Mario. “Vai avanti, confessa e dimmi chi è il colpevole… È
Mirko, vero?” domanda poi quasi sicuro della risposta.
“Sì, sono stato io, lo ammetto,” dice Mirko. “Non potevo soppor-tare che quel bastardo avesse disonorato mia sorella. Mi arresti,
commissario, mi porti in caserma, ma poi lasci in pace la mia
famiglia!”
Rosalba si alza e si avvicina a Mario.
“Commissario, non ha capito nulla…” comincia.
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“Mamma, cosa stai dicendo? Smettila! Sono stato io, lo possono
confermare tutti qui!” grida Mirko.
“No, Mirko, non posso sopportare che tu paghi per me. Sono
stata io, commissario. Sapevo che i miei figli sarebbero andati
sulla spiaggia per incontrare
quell’uomo, me l’avevano detto.
Allora io li ho seguiti con la
mazza da baseball che mio fi-
glio Mirko aveva portato a casa
da un viaggio in America.
Quell’uomo si stava per alzare,
dopo che era stato picchiato dai
miei figli. Loro lo stavano la-
sciando andare. Invece io mi
sono avvicinata e l’ho colpito con la mazza alla testa. Ho tirato
un colpo forte e deciso. L’uomo è caduto, con la testa nell’acqua
del mare. Allora ho detto ai miei figli di aiutarmi a tenerlo sott’ac-
qua finché non respirava più.”
Mario fissa la donna sconvolto, non può credere alle sue pa-
role.
Guarda però anche negli occhi di Mariangela, che ha smesso di
piangere e sta seguendo le parole della madre.
Mosca intanto sta tirando con i denti la mazza da baseball fuori
da una buca nella sabbia nel giardino.
Lentamente, perché è pesante, la porta fin dentro casa.
“Caspita!” ammette Marietto. “Che gran cane!”
“Mi confermate che le cose sono andate come dice vostra
madre?”
I ragazzi non parlano, ma fanno segno di “sì” con la testa.
Adesso però è Mariangela a parlare.
Non sembra più spaventata, in questo momento è molto forte e
sicura di sé.
sopportare ertragen
confermare bestätigen
mazza f da Baseball- baseball schläger
colpire schlagen, treffen
respirare atmen
sconvolto erschüttert
7 Caspita! Donnerwetter!
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“Volevo comunicare a tutti che sono incinta! Ho fatto il test di gravidanza che ho comprato in farmacia oggi. Per questo ero
così felice prima, non sapevo an-
cora che Mohamed fosse morto.
Ci saremmo sposati, perché come
musulmano lui poteva avere
anche due mogli.”
“Cosa?”
“Stai scherzando?”
“Sei pazza?” chiedono i fratelli, ognuno con un tono diverso, ma
tutti sicuri che la sorella sia impazzita.
Esercizio 16: Contrari. Welche Gegenteile gehören zusammen? Ordnen Sie zu!
1. aprire a) salvare
2. uccidere b) tacere
3. alzarsi c) rispondere
4. parlare d) sedersi
5. domandare e) chiudere
La madre si nasconde invece la testa tra le mani, colpita da un
dolore forte.
“Non importa cosa ne pensate voi,” dice Mariangela decisa. “Voi
siete il passato e noi siamo il futuro. Io terrò questo bambino, a
tutti i costi!”
“Sei la vergogna della famiglia!” grida la madre.
Comunicareheißtim
Italienischennichtnur
kommunizieren,wieim
Deutschen,sondernauch
einfachmitteilen.
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Marietto corre ad abbracciare la sorella.
Mario ha intanto chiamato il commissariato e ha chiesto a Ro-
berto di venire al più presto.
“Porta anche una pala, dob-
biamo scavare in tutto il giar-
dino. Con l’aiuto di Mosca credo
che troveremo anche il cadavere
di un altro uomo: il padre della
famiglia.”
“Crede che nostra madre abbia ucciso anche nostro padre?” do-
manda Mirko terrorizzato.
“Chiedilo a lei,” risponde Mario.
Rosalba fissa disperata il figlio, ma non dice niente.
“È stata sempre gelosa di me e papà,” grida allora Mariangela.
“Diceva che io avevo il diavolo addosso e che lo inducevo in tentazione. Nostro padre era una persona speciale, mi voleva
molto bene, ma solo come una figlia. In nessun altro modo! È
mamma che è impazzita a forza di pensare male! Papà, fratelli
miei, non ci avrebbe mai lasciato!”
Dopo aver controllato il giardino e aver scavato, grazie pure al
fiuto di Mosca, i poliziotti tro-
vano lo scheletro di un uomo.
Mario scopre poi, dalle analisi
della scientifica, che è stato
ucciso con un coltello.
Rosalba viene condannata a
diversi anni di carcere per i
due omicidi, mentre i suoi
figli, tranne Marietto che ha
confessato, vengono condan-
nati come complici.
pala f Schaufel
disperato verzweifelt
geloso eifersüchtig
7 avere il diavolo den Teufel im addosso Leib haben
indurre in in Versuchung tentazione führen, ver- führen
scheletro m Skelett
condannare verurteilen
tranne außer
incinta schwanger
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vergogna f hier: Schand-fleck
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Una sera, mentre Mario sta guardando la televisione insieme a
Mosca, suona il telefono.
“Sono Giada!” dice la fidanzata dall’altra parte del telefono.
“Mi manchi tantissimo. E anche
Mosca. Ho deciso che questo fine
settimana vengo a trovarvi!” conti-
nua felice.
“Sai che sei sempre la benvenuta! Eh, sì, anche tu ci sei mancata
tantissimo!”
Poi Mario stringe a sé Mosca e quella notte, dopo tanto tempo,
dorme finalmente sereno.
stringere drücken
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Omicidio a Lampedusa
Esercizio 1: 1.bellissimo 2.bianchissimo 3.azzurrissimo4.contentissimo 5.famosissima6. intollerantissimo/a
Esercizio 2: 1. e 2.a 3.d 4.b 5.c
Esercizio 3: 1.prova 2.interpretazione 3.risposta 4.leccata
Esercizio 4: 1. bianca 2.accanto 3.persona 4. problemi
Esercizio 5: 1.isedili 2.lecinturedisicurezza 3.leleggi4.lelingue 5.icuccioli 6. lespiagge 7.glispecchi 8.ipoliziotti
Esercizio 6: 1.Siibravo! 2.Nonfarelapipìsullegambedellagente! 3.Nonabbaiare! 4.Saltagiùdalletto!
Esercizio 7:
B R U T T O V F P M
I N G U M S U A O A
L N U O V O R O G F
S O A G I U L V V A
I E L E G A N T E L
L T E R O P G T R S
G E O B E O I A O O
Esercizio 8: 1.famiglia 2.fine 3.documenti 4.immigrati5.età
Esercizio 9: 1.penso 2.vedo 3.reagisco 4.miallontano5.ringhio 6.commetto
Esercizio 10: 1.interogare(interrogare) 2.imperato(impa-rato)3.arivato(arrivato) 4.ingleso(inglese)
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Esercizio 11: 1.lelinguestraniere 2. gliuominiforti3.gliimmigratimarocchini 4.lebravedonne 5.ibicchierivuoti
Esercizio 12: 1.falsch(Mariodisolitosialzapresto.)2.richtig 3.richtig 4.falsch(Moscacorreversolavilla.)
Esercizio 13: 1.silenzio 2.rabbia 3.fratelli 4.paura
Esercizio 14: 1.robusto 2.azzurro 3. nuotare 4. davvero
Esercizio 15: 1.sulla 2.nel 3.trai 4.dal 5.della
Esercizio 16: 1.e 2.a 3.d 4.b 5.c
Abschlusstest
Segreti mortali
Esercizio 1: 1.e 2.d 3.b 4. a 5.c
Esercizio 2: 1.in 2.di 3.di 4.a
Esercizio 3: 1.LohannoscrittoNoemieMarta.2.Perchél’ammiratoresegretolafacevasentireimportante.3.Lapoliziahafattodellericercheinformatiche.4.Perchésisenteincolpa.
Esercizio 4: 1. sangue 2. cenno 3.bugia 4.ordini 5.debole6.testa 7.zaino
Lösung:segreto
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