Omeostasi e GAS

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  • 8/20/2019 Omeostasi e GAS

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    Introduzione

    Quest'articolo contiene argomenti di natura scientifica che possono essere apparentemente

    noiosi. Dedicatevi alla lettura di quest'articolo solo se siete appassionati o siete seriamente

    intenzionati ad apprendere qualcosa di buono, se così non fosse vi annoierestesicuramente.

    La periodizzazione poggia le sue radici su argomenti di natura tecnica e fisiologica, per

    comprendere il modo in cui funziona e soprattutto perché funziona è necessario dedicarsi

    alla lettura di quelle che sono le origini, perciò è necessario comprendere alcuni concetti

    come l'omeostasi, la General Adaptation Syndrome, la supercompensazione,

    il sequenziamento, il rapporto tra volume, intensità e frequenza ed altro.

    Escludendo l'utente medio che va in palestra tanto per, che so... cazzeggiare ? Oggi i

    programmi periodizzati vengono utilizzati sempre da più persone appassionate di

     bodybuilding e fitness. Siccome se ne parla poco e in modo poco chiaro è facile che la

    maggior parte delle persone possono avere una concezione sbagliata verso quest'approccio.

    Infatti mi è capitato di assistere a vari episodi, in cui la persona in questione non aveva la

    minima idea di quello che stesse facendo con il proprio programma di allenamento.

    Non si tratta semplicemente di "variare stimolo" come tutti fanno e come tutti credono,

    contrariamente a queste credenze (sono sempre le credenze a rovinare tutto oh!) bisognaconoscere quello che si fa, bisogna conoscere i concetti, i parametri, gli schemi e la

    programmazione. Per riuscire a programmare una periodizzazione è perciò necessario

    comprendere a pieno i concetti di base; si inizia dal principio non dagli schemi, non da

     volume, intensità o dai modelli di tudor bompa, ma, da qualcosa che ha origine molto

    prima. Che cosa programmate se non conoscete quello che state programmando ? Niente!

    Perciò, se volete apprendere qualcosa di buono smettetela di cazzeggiare e tirare su

    programmi no sense. Piuttosto dedicatevi alla lettura e alla comprensione di cose giuste,

    che poi potete sfruttare nel programmare una periodizzazione.

    La General Adaptation Syndrome (GAS) 

    Iniziamo dalla General Adaptation Syndrome (acronimo GAS) in italiano - Sindrome

    generale di adattamento.

    La GAS è una delle teorie fondamentali da cui è stato sviluppato il concetto di

    periodizzazione. Capirete voi stessi il perché. 

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    Hans Hugo Bruno Selye (Vienna, 26 gennaio 1907 – 

    Montréal, 16 ottobre 1982) è stato un medico austriaco. Figlio di

    madre austriaca e padre ungherese, cresciuto a Komárno. Oggi

     viene ricordato per le ricerche effettuate sullo stress e per la

    Sindrome Generale di Adattamento da lui identificata e

    descritta.

    Nel 1935, Selye e McKeown pubblicarono un articolo della

    loro ricerca sulla placenta, dove tra l'altro, studiarono l'impatto

    dello stress sulla funzione e variazione del ciclo mestruale. Selye utilizzò il termine stress

    per la prima volta in questa pubblicazione scientifica, ma furono due documenti pubblicati

    l'anno successivo che si rilevarono paradigmatici. Nel 1936 Selye conduceva esperimenti

    sui ratti per mostrare come l'organismo reagiva in seguito ai danni causati da un agenteacuto aspecifico, come per esempio; da una ferita chirurgica, da intossicazioni di dosi sub-

    letali di diversi farmaci, esposizione al freddo, shock spinale o da un eccessivo esercizio

    muscolare. Gli esperimenti mostravano che se l'organismo veniva seriamente

    danneggiato appariva la tipica sindrome, composta da un insieme di segni e sintomi.

    Nel 1936 Selye pubblicò un libro intitolato Nature, all'interno della quale scrisse un

    paragrafo con il titolo " A Syndrome Produced by Diverse Nocuous Agents": Una

    sindrome prodotta da diversi agenti nocivi, in cui descrisse la GAS nel seguente modo.

    1. Fase di allarme: Durante la prima fase, 6-48 ore dalla ferita iniziale, si osserva una

    rapido decremento delle dimensioni del timo, della milza, delle ghiandole linfatiche e del

    fegato; la perdita del tessuto adiposo, formazione di edema, specialmente nel timo e

    perdita del tessuto retroperitoneale; accumulo di trasudato pleurico e peritoneale; perdita

    del tono muscolare; caduta della temperatura corporea; formazione di erosioni acute nel

    tratto digestivo e in particolar modo nello stomaco, intestino tenue e appendice; perdita

    di lipoidi corticali e sostanze delle cellule cromaffini dalle ghiandole surrenali; e qualche

     volta iperemia, della pelle, esoftalmo, aumento della salivazione e della lacrimazione; Incasi particolarmente gravi sono stati osservati necrosi focale del fegato e densa opacità del

    cristallino (cataratta). Nel grafico di selye, la curva che va giù rappresenta il decremento

    delle risorse e delle energie dell'organismo.

    2. Fase di resistenza: Nella seconda fase, che inizia 48 ore dopo il danno iniziale, le

    ghiandole surrenali risultano notevolmente ingrandite, recuperando anche i loro lipoidi,

    mentre le cellule cromaffini mostrano la  vacuolizzazione;  l'edema comincia a scomparire;

    numerosi  basofili appaiono nella ghiandola pituitaria; la tiroide mostra una tendenza

    all'iperplasia; la crescita generale del corpo cessa e le gonadi diventare atrofiche; negli

    animali che allattano, la produzione di latte si arresta; Inoltre sembrerebbe che l'ipofisi

    http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttps://it.wikipedia.org/wiki/Timo_(anatomia)https://it.wikipedia.org/wiki/Timo_(anatomia)https://it.wikipedia.org/wiki/Timo_(anatomia)https://it.wikipedia.org/wiki/Edemahttps://it.wikipedia.org/wiki/Edemahttps://it.wikipedia.org/wiki/Edemahttp://www.treccani.it/enciclopedia/retroperitoneale/http://www.treccani.it/enciclopedia/retroperitoneale/http://www.treccani.it/enciclopedia/retroperitoneale/https://it.wikipedia.org/wiki/Lipidihttps://it.wikipedia.org/wiki/Lipidihttps://it.wikipedia.org/wiki/Lipidihttps://it.wikipedia.org/wiki/Cellule_cromaffinihttps://it.wikipedia.org/wiki/Cellule_cromaffinihttps://it.wikipedia.org/wiki/Cellule_cromaffinihttps://it.wikipedia.org/wiki/Iperemiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Iperemiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Iperemiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Esoftalmohttps://it.wikipedia.org/wiki/Esoftalmohttps://it.wikipedia.org/wiki/Esoftalmohttps://it.wikipedia.org/wiki/Vacuolizzazionehttps://it.wikipedia.org/wiki/Vacuolizzazionehttps://it.wikipedia.org/wiki/Vacuolizzazionehttps://it.wikipedia.org/wiki/Granulocita_basofilohttps://it.wikipedia.org/wiki/Granulocita_basofilohttps://it.wikipedia.org/wiki/Granulocita_basofilohttp://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/Hans-Selye.jpghttps://it.wikipedia.org/wiki/Granulocita_basofilohttps://it.wikipedia.org/wiki/Vacuolizzazionehttps://it.wikipedia.org/wiki/Esoftalmohttps://it.wikipedia.org/wiki/Iperemiahttps://it.wikipedia.org/wiki/Cellule_cromaffinihttps://it.wikipedia.org/wiki/Lipidihttp://www.treccani.it/enciclopedia/retroperitoneale/https://it.wikipedia.org/wiki/Edemahttps://it.wikipedia.org/wiki/Timo_(anatomia)http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdf

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    anteriore cessi la produzione di ormoni della crescita, gonadotropi e prolattina in favore di

    una maggiore elaborazione dei tireotropi e principi adrenocorticotropi, che possono essere

    considerati come più urgenti a tali emergenze. Successivamente se il trattamento continua

    con ferite lievi o piccole dosi di farmaci, l'organismo sviluppa una resistenza che

    nell'ultima parte della seconda fase della GAS le funzioni degli organi ritorna praticamente

    nella norma. Nel grafico di Selye, la curva che va su, rappresenta la ripresa

    dell'organismo. 

    3. Fase di esaurimento Se però il trattamento continua, dopo un periodo da uno a tre

    mesi (a seconda dalla gravità del danno), gli animali perdono la loro resistenza e cedono

    con sintomi simili a quelli osservati nella prima fase. La fase di esaurimento viene

    considerato la terza fase della sindrome.

    Consideriamo la prima fase come l'espressione di un allarme generale dell'organismo

    quando si confronta improvvisamente con una situazione critica, perciò definita come

    "reazione di allarme generale". Siccome la sindrome nel suo complesso sembra

    rappresentare uno sforzo generalizzato dell'organismo all'adattarsi di nuove condizioni,

    tutto ciò potrebbe essere definito "Sindrome generale di adattamento." Ci sembra che le

    forme più o meno pronunciate di questa reazione a tre fasi rappresentano la solita risposta

    dell'organismo a stimoli quali; variazioni di temperatura, farmaci, esercizio muscolare, ecc,

    al quale possono verificarsi abitudini o assuefazioni.

    Semplificazione della General Adaptation Syndrome 

    La GAS di Selye è un concetto abbastanza chiaro. La fase di allarme si manifesta

    quando l'organismo viene sottoposto ad uno stressor, perciò gli stressor causano una

    condizione di stress; questa fase avviene dopo 6-48 circa dall'inizio del danno ed è

    accompagnata da un decremento delle energie/risorse dell'organismo con conseguente

    https://it.wikipedia.org/wiki/Ormone_tireostimolantehttps://it.wikipedia.org/wiki/Ormone_tireostimolantehttps://it.wikipedia.org/wiki/Ormone_tireostimolantehttps://it.wikipedia.org/wiki/Ormone_adrenocorticotropohttps://it.wikipedia.org/wiki/Ormone_adrenocorticotropohttps://it.wikipedia.org/wiki/Ormone_adrenocorticotropohttp://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/Gas-di-selye.jpghttps://it.wikipedia.org/wiki/Ormone_adrenocorticotropohttps://it.wikipedia.org/wiki/Ormone_tireostimolante

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    comparsa di vari segni e sintomi. Questo momento è rappresentato nel grafico dalla linea

    che va giù. 

    La fase di resistenza si presenta circa 48 ore dopo l'inizio del danno; Successivamente al

    danno iniziale, se l'organismo viene sottoposto a stimoli non letali o ferite lievi, guadagnauna resistenza tale che nell'ultima parte della seconda fase i sintomi iniziano a scomparire,

    le funzioni degli organi ritornano nella norma e le energie/risorse dell'organismo vengono

    ripristinate. In questa seconda fase Selye nota che l'adattamento dell'organismo allo stress

    è mediato da un comune meccanismo, il quale è correlato all'attività dell'asse ipotalamo-

    ipofisi-surrene (HPA); interazioni tra ghiandole, ormoni e parti del mesencefalo. Per

    questo motivo, Selye crede che la risposta allo stress dipenda sempre dagli ormoni.

    La terza fase è quella di esaurimento; Se nella seconda fase l'organismo viene sottoposto in

    modo continuo a stimoli più o meno intensi, in un periodo da uno a tre mesi (dipende

    dall'intensità del danno), l'organismo arriva alla fase di esaurimento e muore, presentando

    sintomi simili a quelli che si osservano nella prima fase.

    Nel suo insieme la sindrome rappresenta la risposta generale dell'organismo a seguito

    di un danno causato da un agente nocivo aspecifico (sottolineo nocivo perché Selye usava

    stimoli molto intensi). Tuttavia, se l'organismo viene sottoposto in modo continuo a

    stimoli nocivi, esso non resiste e muore. Così, per citare l'effetto degli "agenti nocivi

    aspecifici" Selye conia il termine "STRESS" definendolo come il comune denominatore di

    tutte le reazioni adattative del corpo.

    Inoltre, all'inizio del paragrafo, Selye

    dice che la sindrome GAS è

    indipendente dalla natura del danno.

    " Esperimenti sui ratti dimostrano che

    se l'organismo viene severamentedanneggiato da agenti acuti non

    specifici, come per esempio,

    l'esposizione al freddo, ferite

    chirurgiche, produzione di uno shock

    spinale, eccessivo esercizio muscolare o

    intossicazione con dosi sub-letali di

    diverse droghe, appare una tipica

    sindrome, i cui sintomi sono indipendenti dalla natura dell'agente dannoso o dal tipo

     farmacologico di droga impiegata, e rappresenta piuttosto una risposta al danno come

    tale." Quindi, gli agenti acuti nocivi di differente natura, provocano la stessa reazione

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/H.Selye-a-sindrome-produce-by-diverse-nocuous-agent.pnghttp://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/H.Selye-a-sindrome-produce-by-diverse-nocuous-agent.png

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    patologica, perciò l'organismo reagisce ai stimoli dannosi sempre allo stesso modo,

    presentando più o meno sempre i soliti segni e sintomi descritti nella prima fase della GAS.

    Ora lasciamo per un istante la GAS, ricordatela così com'è, riprenderemo il discorso

    qualche riga più sotto, c'è ancora molto da leggere e capire, vi assicuro che per me è stataun impresa scrivere quest'articolo, spiegare queste cose in modo comprensibile per tutti

    non è roba da poco. :mrgreen:

    Prima di riprendere il discorso della General Adaptation Syndrome, vediamo cos'è

    l'omeostasi.

    Omeostasi

    L'omeostasi è un altro concetto fondamentale per la periodizzazione, che tra l'altro è

    correlata al discorso della General Adaptation Syndrome.

    Il concetto di omeostasi è uno dei principi fondamentali di ogni teoria di auto-regolazione.

    Il termine omeostasi è stato introdotto dal fisiologo Walter Bradford Cannon; (Prairie

    du Chien, Wisconsin 1871 – Franklin, New Hampshire 1945). Cannon è stato uno dei più

    grandi fisiologi americani del 20° secolo: docente di fisiologia all'università di Harvard dal

    1906 al 1942, studioso dell'attività motoria gastrointestinale e della psicosomatica. Nella

    sua carriera Cannon fece parecchie cose che ora non sto a spiegarvi, siccome ai giorni

    nostri è stato quasi "dimenticato" magari scriverò di lui su wikipedia, che tra l'altro, lapagina a lui dedicata contiene pochissime informazioni.

    Comunque, nel 1926 Cannon coniò il termine "OMEOSTASI" riferendosi allo stato

    stazionario del corpo e dei processi fisiologici dell'organismo. Secondo Cannon

    lo stress che identificò Selye era il principale fattore che disturbava ciò che egli chiamava

    omeostasi, questo perché gli stressor (agenti nocivi e non) interrompono bruscamente lo

    stato di equilibrio dinamico dell'organismo. Così nel 1932, Cannon definì lo stress come il

    principale fattore che disturbava l'omeostasi. Selye ammise l'influenza di Cannon e nel

    1936 definisce lo “stress” come la risposta aspecifica del corpo ad una qualsiasi reazione di

    adattamento; Pertanto, la GAS identificata da Selye, oltre a descrivere l'adattamento

    generale allo stress , rappresenta anche l'alterazione dell'omeostasi, perciò gli stressor

    alterano l'omeostasi.

    L'omeostasi è lo stato di equilibrio dinamico dell'ambiente interno dell'organismo;

    dinamico perché fronteggia sempre nuove situazioni e mantiene la costanza delle sue

    caratteristiche chimico fisiche.

    L'organismo possiede diversi meccanismi fisiologici che hanno il compito di mantenere lecondizioni ottimali dell'ambiente interno e riportare in equilibrio ciò che è stato disturbato

    da fattori esterni; questi meccanismi fisiologici vengono chiamati processi omeostatici.

    https://en.wikipedia.org/wiki/New_Hampshirehttps://en.wikipedia.org/wiki/New_Hampshirehttps://en.wikipedia.org/wiki/New_Hampshirehttps://en.wikipedia.org/wiki/New_Hampshire

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    Un esempio comune di un processo omeostatico è l'autoregolazione della temperatura

    corporea, di norma, il nostro organismo mantiene la propria temperatura intorno ai 37°,

    quando il nostro corpo viene esposto al freddo o al caldo (fattori esterni), la temperatura

    corporea (che fa parte dell'ambiente interno) cala o aumenta in base al clima in cui ci si

    trova, questo meccanismo fisiologico di autoregolazione viene chiamato Omeostasi

    termica, se non ci fosse questo processo omeostatico a regolarle la temperatura, l'essere

    umano morirebbe o per ipotermia o ipertermia. 

    "La questione dell'autoregolazione della temperatura corporea è molto più complicato,

    ho scritto questo esempio banale per rendere l'idea a coloro che non conoscono il concetto

    di omeostasi."  

     Allostasi; Esistono molti altri parametri vitali che come la temperatura vengono

    perturbati da fattori provenienti dall'ambiente esterno o da disfunzioni interne

    dell'organismo; pressione arteriosa, ph del sangue ecc.. Quando questi parametri perdono

    il loro equilibrio vengono regolati di conseguenza dal proprio processo omeostatico pergarantire la sopravvivenza e le condizioni ottimali dell'ambiente interno. Mentre

    l'omeostasi è il meccanismo che mantiene l'equilibrio di un singolo parametro

     vitale, l'allostasi è invece la capacità dell'organismo di mantenere la stabilità dei sistemi

    fisiologici, cioè l'allostasi è il mantenimento o il recupero dell'equilibrio di più meccanismi

    omeostatici. Mi fermo qui con questo discorso, il termine ALLOSTASI è un qualcosa di più

    recente dei tempi di cannon, magari affronteremo questo discorso in un altro articolo.

    Riprendiamo il discorso della GAS

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/bilancio-omeostatico-1.png

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     Vi ricordo che Selye diceva che la GAS è indipendente dalla natura del danno, che si tratti

    di "esposizione al freddo, ferite chirurgiche, produzione di uno shock spinale, eccessivo

    esercizio muscolare o intossicazione con dosi sub-letali di diverse droghe, appare una

    tipica sindrome, i cui sintomi sono indipendenti dalla natura dell'agente dannoso o dal

    tipo farmacologico di droga impiegata." Il concetto di Omeostasi ci aiuta a capire perché

    la sindrome (GAS) si manifesta con la maggior parte dei vari tipi di trattamento, ci aiuta a

    capire perché i vari tipi di agenti nocivi hanno qualcosa in comune, qualcosa di aspecifico o

    caratteristiche stereotipe.

    Lo schema rappresenta l'influenza dell'omeostasi da parte dei vari tipi di agenti nocivi.

    Secondo Cannon esiste un'ampia varietà di minacce che disturbano l'equilibriodell'omeostasi, suscitando l'attivazione del midollo surrenale e del sistema nervoso

    simpatico. Negli esperimenti di Selye l'esposizione al freddo, le ferite chirurgiche,

    l'eccessivo esercizio muscolare ecc.. erano stressor di alto livello che provocavano la

    sindrome da stress perché interrompevano bruscamente lo stato di equilibrio dinamico

    dell'organismo; Perciò, gli agenti nocivi vengono comunemente percepiti dall'organismo

    come l'alterazione dell'omeostasi, questo è il motivo per cui la GAS è indipendente dalla

    natura del danno.

    Lo schema sotto, rende ancora di più l'idea, la linea retta rappresenta l'equilibrio

    indisturbato dell'organismo.

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/Grafico-omeostasi-1.jpg

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    Dal momento in cui viene introdotto uno stressor (fase di allarme) l'omeostasi viene

    disturbata, se lo stressor diminuisce di intensità o viene rimosso, l'omeostasi viene

    ripristinata e avviene così la seconda fase della gas, se nella seconda fase l'organismo viene

    sottoposto in modo continuo a stimoli più o meno intensi, in un periodo che va da uno a

    tre mesi (dipende dall'intensità del danno), l'organismo muore.

     

    Questo è quanto si pensava a quei tempi, poi nel 1974 le cose cambiarono e presero

    tutt'altro significato, perciò non date troppa importanza a questi schemi. Più avanti,

    l'articolo parlerà anche di ciò.

    Energia di adattamento

    Ok, ci siete, ma c'è di più...

    molto ma mooolto di più: Nel 23 maggio del 1938, Selye pubblicò un articolo

    intitolato "EXPERIMENTAL EVIDENCE SUPPORTING THE CONCEPTION OF ADAPTATION ENERGY " (in italiano - evidenze sperimentali a sostegno della

    concezione di energia di adattamento), in cui raccolse una serie di evidenze sperimentali

    che furono effettuate dal 1936 fino al 1938 e che supportavano il concetto di energia di

    adattamento. Ora viene spontanea la domanda "che cos'è l'energia di adattamento ?"

    Questo concetto ci aiuta a capire perché il cedimento muscolare dovrebbe essere utilizzato

    solo in periodi specifici e non ad ogni allenamento, ci aiuta a capire come e perché giunge il

    sovrallenamento e ci aiuta a comprendere che per ottenere degli adattamenti bisogna

     variare le intensità degli allenamenti. Insomma, è un discorso utile e serve, che però non va

    preso alla lettera, altrimenti buonanotte.

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/Adaptation-energy.pnghttp://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/Gas-di-selye2.jpg

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    Secondo Selye l'adattamento di un organismo causato da diversi stressor appare come la

    spesa di una risorsa energetica, cioè, l'organismo spende energia nell'adattarsi ad uno

    stress, ma non è quella semplice energia che ricaviamo dalle calorie provenienti dal cibo.

    L'energia adattativa (o di adattamento) è un concetto astratto e non deriva da qualcosa che

    è stato misurato, ma dal puro ragionamento. Mettiamola così, l'energia adattativa è un po

    come la materia oscura dell'universo, c'è ma non si vede, non si può misurare ne toccare:

    fisicamente non esiste, però sappiamo che svolge un ruolo chiave nei processi adattativi di

    un organismo. Tutto ciò viene sostenuto da alcune prove sperimentali che Selye effettuò

    dal 1936 al 1938.

    Evidenze sperimentali a sostegno della concezione di energia di adattamento 

    Gli esperimenti che Selye conduceva sui topi con trattamenti prolungati e con dosi elevate

    di stressor, portava l'organismo degli animali all'ultima fase della gas, cioè

    all'esaurimento. Ok, forse sono ripetitivo, ma cerco di semplificare il più possibile; La

    seconda fase della GAS rappresenta i guadagni adattativi dell'organismo a seguito di uno

    stimolo nocivo, mentre la terza fase rappresenta la perdita di questi guadagni adattativi.

    Selye diceva che era difficile spiegare il perché della perdita dei guadagni adattativi durante

    la fase di esaurimento. Così ipotizzò che ogni organismo possedeva una quantità limitata di

    energia adattativa e che una volta esaurita, i processi adattativi non sono più possibili.

     Abbiamo visto nella descrizione iniziale della GAS che a seguito di un danno nocivo (per

    nocivo s'intende sempre un danno di intensità massima) avviene una rapida diminuzionedelle dimensioni del timo, nel 1937 Selye et al, pensarono che la diminuzione del peso di

    quest'organo poteva dare delle indicazioni utili sulla resistenza dell'organismo a stimoli

    nocivi. Tuttavia, le ridotte dimensioni del timo causate da un agente nocivo persistevano

    per molto tempo, anche dopo che l'animale era entrato nella fase di resistenza, così

    escogitarono un metodo con il quale si potesse arrivare alla fase di resistenza, senza prima

    dover necessariamente causare una marcata fase di allarme, si resero conto che questo era

    possibile aumentando gradualmente l'intensità dello stimolo che provocava la fase di

    allarme, senza partire direttamente con uno stimolo di massima intensità.

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/Selye-GAS.jpg

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    In pratica fecero quello che vedete nel grafico in basso a sinistra, quello che accade a destra

    è l'effetto degli agenti nocivi che venivano utilizzati solitamente negli esperimenti di Selye.

    Il grafico di sinistra rappresenta la fase di allarme prodotta da un agente con intensità

    inferiori a quelli di massima intensità, in questo modo riuscirono finalmente a gestire il

    livello di intensità che provocava la fase di allarme.La dose usata per provocare la reazione di allarme che vedete nel grafico a sinistra era 1/4

    della dose massima e venne definita come la dose appena sufficiente a produrre una

    reazione di allarme senza produrre l'atrofia del timo.

    Gli animali che venivano pretrattati

    con 1/4 della dose massima, dandogli

    poi gradualmente una dose sempre

    maggiore fino ad arrivare alla dose

    massima nell'arco di 5 - 12 giorni,

    diventavano più resistenti

    all'influenza dell'agente nocivo. Gli

    animali così trattati venivano condotti

    nella fase di resistenza con la

    ghiandola del timo ancora ben

    sviluppata, ciò indicava appunto che

    l'organismo diventava più resistente all'influenza delle grandi dosi di agenti dannosi se

    prima veniva pretrattato con dosi inferiori e poi aumentando gradualmente l'intensità del

    danno. Quindi, i ratti pretrattati con un certo tipo di agente resisteranno alla sua dose

    massima, la quale risulterebbe invece fatale per i ratti non pretrattati. (concetto correlato

    al sovraccarico progressivo che verrà analizzato nel prossimo articolo)

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/Gradually-increase.pnghttp://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/low-and-high-stimulus.png

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    (Karady et al., 1937. Salye.

    1938 a, 193.813) dimostrarono

    che durante la fase di allarme,

    la resistenza dell'organismo

    aumentava non solo per lo

    stimolo con cui l'animale era

    stato pretrattato, ma anche

    agli agenti di natura differente.

    Tuttavia, durante la seconda fase della sindrome, la resistenza aspecifica (stimulus 2)

    svaniva rapidamente quando quella specifica (stimulus 1) con cui l'animale era stato

    pretrattato era ancora molto elevata. Stimoli di natura differente da quello con cui gli

    animali erano stati pretrattati causavano un involuzione del timo ancora più marcata di

    quella ottenuta dalla stessa dose dello stesso agente negli animale non pretrattati. Usandoil timo come indicatore dell'indice di resistenza, si può dire, quindi, che durante

    l'adattamento ad un determinato stimolo la resistenza ad altri stimoli diminuisce.

    Questo significa che l'organismo è capace di adattarsi ad un solo tipo di stressor intenso; Se

    l'organismo venisse esposto contemporaneamente a due tipi di stressor molto intensi, al

    primo si adatta e al secondo perde l'adattamento. Altro punto chiave che ci indica cosa fare

    e cosa non fare in allenamento, un punto chiave correlato alla periodizzazione, cioè

    all'alternare delle tipiche fasi "forza, ipertrofia o resistenza" e che dopo analizzeremo.

    Selye concluse dicendo che questi risultati indicano che la resistenza dell'organismo a vari

    stimoli dannosi dipende dalla sua capacità di adattamento. Questa capacità di adattamento

    dipende dall'energia adattativa, di cui l'organismo possiede solo una quantità limitata, in

    modo che se viene utilizzata per l'adattamento ad un certo stimolo essa deve

    necessariamente diminuire, quindi l'adattamento a qualsiasi stimolo avviene sempre ad

    un costo, ossia al costo dell'energia adattativa.

    Critiche e sviluppi dell'energia di adattamento 

    Il concetto dell'energia di adattamento concepito da Selye rimase invariato fino al 1952,

    anno in cui il Dr.Bernard Goldstone diede un contributo nello sviluppo della teoria di Selye

    e del concetto di energia di adattamento, pubblicando un articolo intitolato THE

    GENERAL PRACTITIONER AND THE GENERAL ADAPTATION SYNDROME. Per ovvie

    ragioni non vi riporto l'intero documento, ma solo alcune parti di esso, "le più

    interessanti".

    Se volete approfondire sulla questione trovate la fonte cliccando sull'immagine sottostante.

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/2stimulus.jpg

  • 8/20/2019 Omeostasi e GAS

    12/18

     

    La terza fase della GAS di Selye è quella di esaurimento; Selye

    dimostrò che nella seconda fase, se l'organismo veniva

    sottoposto in modo continuo a stimoli più o meno intensi, in

    un periodo da uno a tre mesi (dipende dall'intensità del

    danno), l'organismo arrivava alla fase di esaurimento e

    moriva presentando sintomi simili a quelli che si osservano

    nella prima fase. Ciò portò Selye a credere che ogni individuo

    nascesse con un importo fisso di energia adattativa, energia da spendere e che quando

    questa fornitura viene esaurita l'individuo perde completamente la sua capacità di

    adattarsi e muore.

    Nel suo articolo, Goldstone respinge l'idea della quantità fissa di energia adattativa perché

    è incompatibile con alcune ricerche, così spiega che ci sono due modi per esaurire l'energia

    adattativa, il primo è quello di esaurire la risorsa primaria che possiede il nostro

    organismo, il secondo è quello di esaurir il proprio "capitale", tuttavia questo "capitale"

    può essere memorizzato fino ad un certo limite.

    Il discorso potrebbe sembrare complicato, ma con qualche esempio non è difficile da

    capire.

    Selye semplificò molto la teoria di energia di adattamento dicendo che essa si comporta

    come i soldi; può essere spesa in grandi progetti o per svariate spese futili. Goldstone

    spiegò che l'organismo poteva esaurire la sua energia proprio come un uomo esaurisce il

    suo reddito e il suo capitale, così questi sono i due modi per andare in "banca rotta" per

    così dire. Ora userò un esempio abbastanza coerente alle parole di Selye e Goldstone.

     Voi siete degli operai e avete un reddito mensile di 1200 euro con un conto in banca in cui

    potete conservare una quantità limitata di soldi. Ora supponiamo che il limite massimo del

    conto in banca sia di 10,000 euro, soldi che potrebbero essere spesi in svariati modi; in

    caso di emergenza, progetti da realizzare, per qualche "sfizio" o altro.

    Ora, un bel giorno decidete di spendere metà del vostro stipendio comprando un divano da

    600 euro e il giorno successivo decidete di spendere l'altra metà del vostro stipendio

    comprando un tavolo. Ecco che in 2 giorni avrete speso i vostri 1200 euro, avendo spesotutto il vostro stipendio è ovvio che durante il mese non riuscirete a far fronte ad altre

    http://adaptometry.narod.ru/GOldstoneAdaptation.pdfhttp://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/contenitore-fisso.jpghttp://adaptometry.narod.ru/GOldstoneAdaptation.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/GOldstoneAdaptation.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/GOldstoneAdaptation.pdf

  • 8/20/2019 Omeostasi e GAS

    13/18

    spese, che so... tipo... spese dell'auto, della casa, cibo, vestiti ec.. ed ecco l'esaurimento

    primario della vostra risorsa.

    Ora, ritrovandovi al verde, fate affidamento al vostro conto in banca e prelevate 1200 euro

    per affrontare il mese... ecco che attingete al vostro capitale, cioè alla vostra risorsasecondaria; Ora, supponiamo che ogni mese fate la stessa stronzata del mese precedente,

    cioè, spendete interamente il vostro stipendio, ovviamente farete affidamento ogni volta al

     vostro conto in banca... Quando esaurirete anche il vostro capitale, allora vi ritroverete

    sotto i ponti con una grossa barba. Tuttavia, voi siete capaci di recuperare nuovamente

    quel capitale, a meno che non perdiate il lavoro. poiché possedete un reddito mensile di

    1200 euro avete la capacità di rigenerare la vostra risorsa secondaria, ma ovviamente per

    mettere qualcosa sul conto in banca ci vorrà del tempo. Ecco... è così che si comporta

    l'energia adattativa, anche se tecnicamente la questione è diversa e complessa.

    Goldstone propose così la concezione della produzione di un reddito costante, così

    l'energia potrebbe essere "conservata" fino ad un certo limite per poi essere utilizzata come

    una riserva. Se la spesa supera il reddito e continua a farlo fino a quando si esaurisce anche

    il capitale, allora l'organismo muore.

    La produzione del "reddito costante" è conosciuta in

    fisiologica come la legge dell'equilibrio di massa. La

    legge dell'equilibrio di massa ci dice che: Se la quantità

    di una certa sostanza nell’organismo deve rimanere

    costante, allora ad ogni sua perdita deve corrispondere

    un'acquisizione di uguale entità. Nel nostro caso la

    quantità di questa sostanza che deve rimanere costante

    nel nostro organismo è l'energia adattativa. A sinistre

    un breve esempio della legge dell'equilibrio di massa.

     A questo punto vi propongo uno schema semplice che spiega come l'energia adattativa diun organismo riesce a mantenere la sua costanza, ovviamente quest'esempio è solo uno

    schema per rendere l'idea e semplificare la cosa, in realtà la questione è assai complessa.

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/Equilibrio-di-massa-Esempio-delle-entrate-e-uscite.jpghttp://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/omeostasi-gas.jpg

  • 8/20/2019 Omeostasi e GAS

    14/18

     Anziché dei soldi e dell'operaio che spende, c'è un esempio simile, anche se poco azzeccato

    quello dell'omino che vomita acqua è semplice e aiuta a capire. Il quadrato in rosso

    rappresenta lo stressor (la spesa), l'asta rappresenta l'equilibri interno e l'omino

    rappresenta il nostro organismo come contenitore dell'energia adattativa (risorsa

    primaria). Il capitale è la capacità dell'organismo di rigenerare l'energia adattativa.

    Quello che vedete nello schema sopra è un processo omeostatico che tenta di riportare

    l'equilibrio perduto.

    In pratica è la stessa cosa che accade con l'esempio dell'operaio che spende, lo stressor che

     vedete è di massima intensità, quindi rappresenta per l'organismo una grossa spesa.

    Ecco cosa succede nella fase di allarme quando l'organismo viene sottoposto ad uno

    stresso: Insieme al sistema nervoso, il sistema endocrino ha lo scopo di controllare e

    regolare gli altri sistemi dell'organismo, tra cui i tanti processi omeostatici. Tuttavia la

    risposta del sistema endocrino è lenta e ci possono voler minuti, ore o giorni per una

    reazione. Quando la fase di allarme viene suscitata da uno stressor, il nostro organismo

    impiega del tempo per "spendere" la sua energia adattativa, questo perché i meccanismi

    omeostatici dipendono dal sistema endocrino, perciò la risposta non è immediata, in

    questo modo, la reazione da parte dell'organismo avviene dopo ore o giorni

    dall'introduzione dello stressor. Infatti la fase di allarme si presenta dopo 6-48 circa

    dall'inizio del danno. (ritardo fra stressor e reazione del corpo).

    La Fase di resistenza: Dopo ore o giorni dall'introduzione dello stressor, l'organismo inizia

    a spendere la sua energia adattativa per far si che il processo omeostatico riporti in

    equilibrio ciò che è stato disturbato dallo stressor, se lo stressor risulta essere di intensità

    elevata come nell'immagine sopra, allora l'organismo spenderà una quantità elevata di

    energia adattativa. Tuttavia Il nostro contenitore (cioè il nostro organismo) ha la capacità

    di rigenerare l'energia adattativa dopo averla spesa per uno stressor, quindi attinge al suo

    capitale. 

    Fase di esaurimento: Se nella seconda fase della GAS l'organismo viene sottoposto

    continuamente a stressor di elevata intensità, l'organismo continuerà a spendere la sua

    energia fino ad esaurirla del tutto. Questo porta inevitabilmente in un periodo da uno a tre

    mesi (dipende dall'intensità del danno) alla fase di esaurimento.

    Ciò accade perché il nostro organismo affronta spese energetiche troppo grosse, le quali

    non permettono all'organismo di poter rigenerare altra energia (capitale) e mantenere un

    livello costante di energia adattativa. Così, quando l'energia adattativa è finita, i processi

    adattativi non sono più possibili.

  • 8/20/2019 Omeostasi e GAS

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    Goldstone racconta nel suo documento molteplici storie di individui sopravvissuti a

    condizioni estreme e pietose durante e dopo la guerra, storie che lui stesso ha vissuto. In 25

    anni di esperienza pratica in ambito clinico e di storie vissute che non vi riporto, Goldstone

    ritiene che sia chiaro che gli individui possano rigenerare nuovamente la loro energia

    adattativa se viene dato il tempo necessario all'organismo di rigenerare l'energia attraverso

    meccanismi fisiologici.

    Ovviamente il caso riportato sopra fa riferimento a stressor nocivi che provocano la morte,

    ma nella vita quotidiana è difficile raggiungere lo stato di esaurimento, a meno che non si è

    affetti da una grave malattia o non ci si trova in condizioni come quelle della seconda

    guerra mondiale. Ora facciamo un esempio che va bene per l'ambito sportivo e non clinico.

    Quando la fase di allarme viene suscitata da stressor lievi o moderati come quelli di un

    allenamento, allora l'energia da spendere per mantenere l'equilibrio nella fase di

    resistenza sarà altrettanto lieve o moderata. Visto che la spesa non è eccessiva,

    l'organismo ha la possibilità e il tempo di rigenerare altra energia adattativa e garantirecontinui processi adattativi.

    Ora fate bene attenzione, perché non voglio che questa cosa sia mal interpretata:

    Innanzitutto il concetto sopra esposto è reale ma non va preso troppo alla lettera, bisogna

    ricordare che tutto ciò è stato studiato in laboratorio e non in palestra, perciò non è

    necessario farsi delle pippe mentali. Il concetto dell'energia adattativa vuole far

    comprendere a tutti che il corpo ha dei limiti e che se viene stressato per lunghi periodi di

    tempo da grossi stimol egli soccombe. Come ovvio che sia è impossibile esaurire del tutto

    l'energia adattativa per eccessivo esercizio muscolare e conseguente morte dell'organismo,

    a meno che non siate dei topi da laboratorio e vi costringono ad allenarvi fino a farvi

    scoppiare il cuore.

    "Analogamente" possiamo raggiungere il tanto temuto sovrallenamento, la GAS di Selye ci

    dice che la fase di esaurimento giunge dopo un periodo di tempo relativamente lungo, che

     va da uno a tre mesi a seconda dalla gravità del danno, perciò l'organismo perde la sua

    resistenza e muore con sintomi simili a quelli della prima fase. Ok, noi non moriremo, però

    in un periodo relativamente lungo (che può essere 1, 2 o 3 mesi) se gli allenamenti sonotroppo intensi con una frequenza eccessiva, scarso riposo, scarsa alimentazione, cattiva

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/equilibrio-di-massa-e-omeostasi.jpg

  • 8/20/2019 Omeostasi e GAS

    16/18

    gestione delle intensità e allenamenti portati sempre al cedimento è ovvio che prima o

    poi giungerete al sovrallenamento.

    PRESTATE ANCORA PIU' ATTENZIONE; non sto dicendo che bisogna allenarsi poco

    intensamente o con una frequenza ridotta a 3 allenamenti settimanali perché giungeresteinevitabilmente al sovrallenamento, semplicemente, se vi allenate sempre alla morte, per...

    che so... 12 settimane di fila.. i vostri allenamenti risulteranno come delle spese troppo

    grosse e il vostro organismo avrà delle difficoltà con i processi adattativi e i miglioramenti.

    Ecco... se arrivate a questo punto inizierete a regredire anziché progredire. Nella GAS di

    Selye l'organismo cede a danni seri dopo aver combattuto assiduamente per mesi e non è

    così debole come spesso si pensa, i danni causati da un allenamento non sono

    minimamente paragonabili a quelli degli interventi sui topo di Selye, il sovrallenamento

    potrebbe verificarsi nel caso di eccessivo esercizio muscolare abbinato ad una cattivagestione di un insieme di fattori; e per ECCESSIVO s'intende ECCESSIVO. Perciò, stop alle

    pippe mentali del tipo "mi alleno sempre 40 minuti al giorno sennò vado in catabolismo."

    Iniziate invece a concepire che ci sono periodi in cui bisogna allenarsi per 2 ore e periodi

    dove bisogna allenarsi 30 minuti.

    L'intensità (e non solo) degli allenamenti deve variare per poter garantire l'adattamento

    muscolare ed evitare il sovrallenamento, ed è proprio questo lo scopo principale della

    periodizzazione.

    Ora ecco la spiegazione del primo punto

    chiave che ho lasciato in sospeso; "l'organismo è capace di adattarsi ad un solo tipo di

    stressor intenso; Se l'organismo venisse esposto contemporaneamente a due tipi distressor molto intensi, al primo si adatta e al secondo perde l'adattamento."   E’ possibile

    allenarsi “alla morte” Si.. ma per un breve periodo di tempo, poi è necessario diminuire

    l’intensità dello stimolo per poter avere degli adattamenti. Quindi, andare ogni volta in

    palestra con l’intenzione di “spaccare tutto” è da stupidi! 

    Solitamente, la maggior parte dei ragazzi, oggi include nella periodizzazione, l’alternare

    delle fasi “forza, ipertrofia e resistenza” ed è giusto che sia così; la cosa sbagliata è che

    queste 3 fasi non devono essere svolte tutte al cedimento o praticate con la massima

    capacità lavorativa. E’ questo il punto chiave, è questo l’inizio del periodizzare. Se spaccate

    oggi, domani, e fra tre mesi… gli adattamenti non ci saranno più, ad un certo punto

    crollerete, inizierete a non “spaccare” più come il primo giorno. Anziché “spaccare” bisogna

    http://www.bodybuilding-generation.it/wp-content/uploads/2015/12/2stimulus.jpg

  • 8/20/2019 Omeostasi e GAS

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    costruite, ecco che il cedimento diventa un opzione e non una necessità. Questo è un

    motivo in più per mantenere una tecnica del movimento abbastanza pulita, il cedimento va

    usato in periodi specifici, pianificato e piazzato ad un certo punto del vostro programma

    periodizzato.

    Tutto ciò può essere interpretato in un certo modo; " La periodizzazione non è un semplice

     piano annuale, ma un obiettivo prefissato di leggi che governano il processo di

    allenamento. Queste leggi impongono la necessità di variare per realizzare l'adattamento

    muscolare e recuperare adeguatamente per evitare il sovrallenamento." Matveyev 1977.

    Questo è solo l'inizio della periodizzazione, il concetto di energia adattativa sembra quasi

    un'assurdità, eppure è così. Dobbiamo renderci conto che il nostro organismo ha dei limiti,

    ed è un dato di fatto che se ci alleniamo senza tenere conto dell'intensità, della frequenza e

    di altri parametri, sottoponendoci nel tempo a stressor troppo intensi il nostro organismo

    prima o poi smetterà di adattarsi.

    Purtroppo Selye non è mai stato capace di misurare quest'energia e tutt'oggi ancora non

    possediamo un concetto ben preciso di quel che è realmente quest'energia.

    Di recente (12/12/2015) è stato effettuato uno studio che ha cercato di dare una

    definizione e interpretare questo concetto, argomento molto complesso che non può e non

    dev'essere discusso in quest'articolo, se siete interessati eccovi il link. Evolution of

    adaptation mechanisms: adaptation energy, stress, and oscillating death Alexander N.

    Gorban, Tatiana A. Tyukina University of Leicester, Leicester, LE1 7RH, UK Elena V.

    Smirnova, Lyudmila I. Pokidysheva Siberian Federal University, Krasnoyarsk, 660041,

    Russia

    Finalmente sono giunto alla conclusione di questo secondo articolo sulla periodizzazione, è

    stato qualcosa di stupendo approfondire su documenti che risalgono all'epoca in cui tutto

    ebbe inizio, è stato un modo per comprendere a pieno i discorsi e i concetti di chi lo sportl'ha inventato.. Si, in quest'articolo si parla quasi sempre di esperimenti da laboratorio, ma

    io ho letto molto di più, perciò dico che è stato bello leggere i concetti di chi lo sport l'ha

    inventato. Nel prossimo articolo tratterò la supercompensazione, il sovraccarico

    progressivo e quasi sicuramente il sequenziamento.

    BIBLIOGRAFIA:

    The Age of Stress: Science and the Search for Stability  

    http://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttps://books.google.it/books?id=xwfDB5Q1TU4C&pg=PA81&lpg=PA81&dq=selye+stress+1935&source=bl&ots=pZxbBlqr9-&sig=De8WfWKNCtx_mdcBwra0eSjffQI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjrxpHlvq_KAhUDRhQKHXsJCdQQ6AEIUjAG#v=onepage&q=selye%20stress%201935&f=falsehttps://books.google.it/books?id=xwfDB5Q1TU4C&pg=PA81&lpg=PA81&dq=selye+stress+1935&source=bl&ots=pZxbBlqr9-&sig=De8WfWKNCtx_mdcBwra0eSjffQI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjrxpHlvq_KAhUDRhQKHXsJCdQQ6AEIUjAG#v=onepage&q=selye%20stress%201935&f=falsehttps://books.google.it/books?id=xwfDB5Q1TU4C&pg=PA81&lpg=PA81&dq=selye+stress+1935&source=bl&ots=pZxbBlqr9-&sig=De8WfWKNCtx_mdcBwra0eSjffQI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjrxpHlvq_KAhUDRhQKHXsJCdQQ6AEIUjAG#v=onepage&q=selye%20stress%201935&f=falsehttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdfhttp://arxiv.org/pdf/1512.03949v1.pdf

  • 8/20/2019 Omeostasi e GAS

    18/18

    “A Syndrome Produced by Diverse Nocuous Agents,” by Hans Selye (Department of

    Biochemistry, McGill University, Montreal, Canada) is reprinted by permission from

    Nature (vol. 138, July 4, 1936, p. 32); copyright q 1936 Macmillan Magazines Ltd 

    Positive impact of integrated amrita meditation technique on heart rate, respiratory rateand IgA on young healthy adults Balakrishnan Vandana1,* , Lakshmiammal Saraswathy1 ,

    Gowrikutty K Suseeladevi1 , Karimassery Ramaiyer Sundaram2 , Harish Kumar3 

    Evolution of concepts of stress. David S. Goldstein & Irwin J. Kopin 

    EXPERIMENTAL EVIDENCE SUPPORTING THE CONCEPTION OF “ADAPTATION

    ENERGY” HANS SELYE Fro,m the Department of Anatomy, Histology and Embryology,

    McGill University, Montreal, Canada

    THE GENERAL PRACTITIONER AND THE GENERAL ADAPTATION SYNDROME*

    EERNARD GOLDSTONE, B.Sc., M.B., B.S. (LoND.), ER.C.S. (EDIN.) East London 

    Natalia Verkhoshansky - General Adaptation Syndrome and its applications in sport

    training 

     Walter Bradford Cannon - Pioneer Physiologist of Human Emotions 

    http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://ocean.kisti.re.kr/downfile/volume/agtkm/TJHOBI/2013/v3n2/TJHOBI_2013_v3n2_13.1.pdfhttp://ocean.kisti.re.kr/downfile/volume/agtkm/TJHOBI/2013/v3n2/TJHOBI_2013_v3n2_13.1.pdfhttp://ocean.kisti.re.kr/downfile/volume/agtkm/TJHOBI/2013/v3n2/TJHOBI_2013_v3n2_13.1.pdfhttp://ocean.kisti.re.kr/downfile/volume/agtkm/TJHOBI/2013/v3n2/TJHOBI_2013_v3n2_13.1.pdfhttps://drive.google.com/file/d/0B67HE_kFF3vDOG1LTzZHZHdSSTg/viewhttps://drive.google.com/file/d/0B67HE_kFF3vDOG1LTzZHZHdSSTg/viewhttp://adaptometry.narod.ru/SelyeAdaptationEnergy.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/SelyeAdaptationEnergy.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/SelyeAdaptationEnergy.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/SelyeAdaptationEnergy.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/GOldstoneAdaptation.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/GOldstoneAdaptation.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/GOldstoneAdaptation.pdfhttp://www.verkhoshansky.com/Portals/0/Presentations/GAS2.pdfhttp://www.verkhoshansky.com/Portals/0/Presentations/GAS2.pdfhttp://www.verkhoshansky.com/Portals/0/Presentations/GAS2.pdfhttp://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1447286/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1447286/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1447286/http://www.verkhoshansky.com/Portals/0/Presentations/GAS2.pdfhttp://www.verkhoshansky.com/Portals/0/Presentations/GAS2.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/GOldstoneAdaptation.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/GOldstoneAdaptation.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/SelyeAdaptationEnergy.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/SelyeAdaptationEnergy.pdfhttp://adaptometry.narod.ru/SelyeAdaptationEnergy.pdfhttps://drive.google.com/file/d/0B67HE_kFF3vDOG1LTzZHZHdSSTg/viewhttp://ocean.kisti.re.kr/downfile/volume/agtkm/TJHOBI/2013/v3n2/TJHOBI_2013_v3n2_13.1.pdfhttp://ocean.kisti.re.kr/downfile/volume/agtkm/TJHOBI/2013/v3n2/TJHOBI_2013_v3n2_13.1.pdfhttp://ocean.kisti.re.kr/downfile/volume/agtkm/TJHOBI/2013/v3n2/TJHOBI_2013_v3n2_13.1.pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdfhttp://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.192.6419&rep=rep1&type=pdf