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Newsletter mensile anno XXX numero 8 agosto 2016 Consiglio Direttivo Presidente: Claudio Pandullo Vice Presidente: Dino Trento Segretario: Ronald Tramarin Tesoriere: Andrea Vuga Consiglieri: Roberto Adovasio, Mario Balestra, Fabrizio Briganti Piccoli, Gaetano Castronovo (Odont.), Gabriella Clarich, Francesco Franzin, Bruno Gambardella, Mauro Melato, Diego Paschina (Odont.), Giuliano Pesel, Cosimo Quaranta, Maurizio Spedicati, Laura Ukovich Revisori dei Conti: Tiziana Cimolino (presidente), Paolo Gustini, Fabio Ranieri, Andrea Prodi (supplente) Commissione Odontoiatri: Diego Paschina (Presidente), Guido Bologna, Claudia Busecchian, Roberto Canzio, Gaetano Castronovo Direttore responsabile: Laura Ukovich In questo numero: 1.Lettera del Presidente 2.Lettera del Presidente CAO 3.Riforma sanitaria e alleanza medico-cittadino 4.Storia di un Ospedale Pediatrico Triestino il “BURLO” 5.OMCeO Trieste: gli eventi di Settembre Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Trieste

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Newsletter mensile!anno XXX!numero 8!agosto 2016 !!!Consiglio Direttivo!!Presidente: Claudio Pandullo!Vice Presidente: Dino Trento!Segretario: Ronald Tramarin!Tesoriere: Andrea Vuga!!Consiglieri: Roberto Adovasio, Mario Balestra, Fabrizio Briganti Piccoli, Gaetano Cast ronovo (Odont . ) , Gabriella Clarich, Francesco Franzin, Bruno Gambardella, Mauro Melato, Diego Paschina (Odont.), Giuliano Pesel, Cosimo Quaranta, Maurizio Spedicati, Laura Ukovich!!!Revisori dei Conti: Tiziana Cimolino (presidente), Paolo Gustini, Fabio Ranieri, Andrea Prodi (supplente)! !!Commissione Odontoiatri: Diego Paschina (Presidente), Guido Bologna, Claudia Busecchian, Roberto Canzio, Gaetano Castronovo!!!Direttore responsabile: !Laura Ukovich

!!!!!!In questo numero:!!!1.Lettera del Presidente! !!!2.Lettera del Presidente CAO!!!3.Riforma sanitaria e alleanza

medico-cittadino!!!4.Storia di un Ospedale Pediatrico

Triestino il “BURLO”!!!5.OMCeO Trieste: gli eventi di

Settembre!!!!!

Ordine dei Medici Chirurghi!ed Odontoiatri!della Provincia di Trieste!

!!!!!Una sanità senza medici, ovvero la sanità è una cosa troppo seria per

lasciarla in mano ai medici. Considerazioni di fine agosto!!Il secolo scorso Georges Clemenceau (1841-1929) affermava che: “la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai militari” forse questo vale anche per la Sanità o al-meno così lo ritengono alcuni.!

E visto che sono in vena di aforismi vorrei citare uno dei miei preferiti attribuito a Martin Luther King e riportato con molte versioni:!"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".!Ma procediamo con ordine come si suole dire.!Poco prima di Ferragosto il filosofo Pier Aldo Rovatti editorialista del quotidiano locale ha pubblicato le sue osservazioni in merito alla ri-forma sanitaria regionale.!Ritengo che molti di voi abbiano avuto modo di

leggerlo, in quanto compariva anche come sintesi in prima pagina. Per quelli che non han-no avuto modo di farlo mi permetto di sintetizzare il concetto principale, riportando le pa-role stesse del filosofo: la riforma sanitaria non sarà completa fino a che i medici saranno onnipotenti.!Presa di posizione molto forte, decisa e per certi versi giacobina.!Nel prosieguo dell’intervento l’Autore dipinge noi medici come veri e propri nemici dei pazienti, poco sensibili, lontani, freddi che si nascondono dietro ad un camice che gli per-mette di sottrarsi agli occhi altrui, come il mantello elfico di Frodo…insomma dei veri e propri nemici del popolo… scusatemi la terminologia da guerra fredda.!Francamente la necessità di trovare una sorta di “nemico” per supportare una riforma sani-taria mi lascia perplesso, e subito dopo mi chiedo che esperienze abbia avuto il filosofo Rovatti con noi medici per esprimere tali considerazioni.!Devo infatti confessarvi che dopo più di 30 anni di carriera non riesco a cogliere la mia “onnipotenza” come non mi sembra la colgano altri nostri colleghi e temo che resterò ancora ad aspettare per poter godere di questa caratteristica.!Al contrario la moderna medicina è gravata da una pesantissima burocrazia che definire borbonica è un eufemismo e sembra voler sorvegliare il medico in tutti i suoi atti: la ricetta elettronica che fa capo al MEF, i codici di esenzione, i report di attività, la spesa farma-ceutica, i vincoli della privacy e chi più ne ha più ne metta: questa burocrazia sì ci allon-tana dal paziente, paziente che ha modificato il suo status e con l’ aziendalizzazione è di-

Lettera del Presidente

ventato un utente; quindi le nostre prestazioni sono diventate un tempario...!Non solo ma l’operare del medico deve sot-tostare all’osservanza delle buone pratiche cliniche, quindi protocolli, linee guida…. la fine della libertà clinica di un tempo nemmeno troppo lontano.!Particolare attenzione deve essere inoltre dedicata per cercare di evitare contenziosi medico legali, che è pur vero spesso si esauriscono con un nulla di fatto ma nel frat-tempo non fanno dormire sonni tranquilli, e se vogliamo, fanno lievitare le polizze assicura-tive ed incrementano l’attività della giurisprudenza.!Quindi dove è questa onnipotenza?!Da parte dei decisori politici esiste una volontà, nemmeno troppo celata, di attuare una medicina amministrata: il decreto appropriatezza andava in questo senso, fortunatamente è stato ridimensionato dai nuovi LEA in fase di approvazione: aspetto di leggerli nella for-ma definitiva per tirare il classico sospiro di sollievo.!Va bene questi sono dettagli: siamo nell’immaginario del filosofo onnipotenti, quello che sicuramente è una nostra colpa è in qualche modo di ostacolare la riforma sanitaria re-gionale: come viene da dire perché esistiamo…!!E qui vorrei ritornare al famoso, e mai abrogato, comma 566 della finanziaria che delega interventi sanitari “semplici” (ma di grazia quali lo sono effettivamente?) ad altre figure sanitarie: in fondo che ci vuole, basta la buona volontà, una certa competenza e tutto si può fare.!Inviterei i decisori e gli estensori dei vari documenti programmatici di raccontare agli stu-denti di medicina ed agli specializzandi che forse tanti anni di sacrifici non sono necessari: 6 anni per la laurea da 3 a 5 per la specializzazione….!Una colpa sicuramente l’abbiamo: stiamo in silenzio e troppo spesso subiamo le decisioni altrui senza fiatare, probabilmente troppo presi dalla routine quotidiana.!Da qui il riferimento iniziale al compianto Martin Luther King ossia il silenzio delle persone oneste…!Ultime notizie: per trovare un bravo medico basta andare su www.dottori.it e scaricare l’apposita app, come booking.com, tripasdvisor, trivago, ecc…!Li si possono trovare i migliori medici con i migliori prezzi con tanto di giudizio degli uten-ti… questa non l’avevo ancora vista… cliccare per credere… fortunatamente nessun col-lega nella provincia di Trieste ha al momento aderito, anche se alcuni sono perennemente presenti sulle pagine di Groupon….!Buon lavoro a tutti! !

! ! ! Dott. Claudio Pandullo!! ! ! Presidente!! ! ! OMCeO Trieste

!!!!!!Finalmente un giusto riconoscimento! Il fruttivendolo sotto casa, che notoriamente è un esperto in cime di rapa ma anche di cose odontoiatriche, ha trovato che c'è il modo per spendere poco e avere prestazioni di qualità. In un invadente spot pubblicitario una azien-da spagnola ci informa per voce di giornalai, astronomi, ecc che finalmente si inaugura un nuovo modo di fare odontoiatria, che loro non sono franchisor ma pro-muovono cliniche di proprietà (?????), che i loro impianti sono a prezzi stracciati ecc. Premesso che non tutti sen-tivamo la necessità di avere un nuovo modo di fare i dentisti in quanto quello vecchio personalmente andava benissimo, che non colgo nè mi interessa la differenza tra una struttura loro ed una in franchising, che mi è os-curo il fatto che molte iniziative di queste catene dentali siano spagnole e non svedesi, danesi, greche, e quindi forse organizzare cliniche dentali è nel DNA iberico come la paella e la corrida, ci sono cose che mi hanno fatto riflettere e che in qualche modo hanno un risvolto sulla professione. !Non capisco per esempio la fregola di nascondere il proprio nome (di cui dovremmo per lo meno non vergognarci). Probabilmente è colpa del sushi. Oggi mangiare giapponese fa figo, ergo anche la cultura giapponese fa tendenza. In Giappone i veri non si presentano con nome e cognome, ma come emanazione della azienda che rappresentano (almeno così me l'hanno venduta). Ed allora via il nostro nome e diamoci dentro con la fantasia: dental furb, super odont, dentalong.... e se poi ci presentiamo come project manager siamo a cavallo. Ma insomma voi avendo bisogno di una protesi d'anca o di un intervento cardiaco (possibilmente tutto questo validato da professionisti e non da giornalai) e poten-dolo fare, andreste da una delle decantate cliniche Gambalest o Cuorefort, cerchereste chi vi offre protesi anca + depilazione inguinale ovvero cambio valvola cardiache più nettoiage vascolare solo per oggi con con il 71% di sconto (disponibilità limitata !!!), oppure vi in-formereste su chi è un operatore noto e qualificato? I nostri pazienti no, nasato lo sconto, l'affare, l'offerta dedicata, su consiglio del fioraio di S. Anna tutti verso lidi sconosciuti, in Italia e all'estero. Quando capitano casi di contenzioso con certi centri, e capitano, la prima cosa non sempre facile è capire chi ha fatto cosa, e non sempre ci sono precisi riferimenti. Forse vuol dire qualcosa.!Non capisco neppure l'esasperata ricerca del costo più basso, un saggio diceva: fregature puoi riceverle pagando tanto o il giusto, figuriamoci pagando pochissimo. Oramai anche nel vagliare i preventivi per lavori banali di ristrutturazione di casa si tende a non scegliere il più basso. Per i denti invece...!

Lettera del Presidente CAO

A proposito di preventivi arrivano spesso pazienti con richieste ben chiare, certe, ma spes-so sceme. Anche sul sito della catena odontoiatrica dello spot si parla di grande richiesta di impianti. Sarò ottuso ma io gli impianti li propongo, non subisco il fatto di doverli fare. Eppure arrivano via internet queste richieste del tipo: quanto mi costano 8 impianti sopra + 5 sotto post estrattivi, con rigenerazione, carico immediato ecc. E cosa devi rispondere, non hai visto il paziente, non hai una storia clinica, una radiografia, nulla, eppure dovresti dire qualcosa. Le cose migliorano ma non molto, quando il soggetto arriva in studio già ampiamente informato. Ovviamente ha spesso poche idee e ben confuse, ma alcuni pas-saggi e termini li ha fatti suoi e non ci rinuncia. Gli impianti per esempio sembrano essere una soluzione molto più pratica dei denti naturali, infatti non si cariano, alla peggio si ar-rugginiscono se di non buona qualità (non scherzo, una signora mi ha chiesto se facevano ruggine visto che la bocca è umida). C'è poi il fatto che il post estrattivo a carico immediato è un po' uno status simbol, a farlo ed a subirlo. Se poi lo abbinate ad una tecnica computer guidata si arriva all'orgasmo. Non mi è ancora capitato ma mi aspetto che da un momento all'altro un paziente si arrabbi perchè gli nego un post estrattivo a carico imme-diato computer guidato, proponendo un salvataggio del proprio dente. “Dottore il mio gommista ce l'ha ed io no? Ma stiamo scherzando?”!A questo proposito in un forum di Facebook un collega direttore sanitario di una struttura che ovviamente citava (solo per informare e non per farsi pubblicità), dopo aver postato il lavoro di un secondo collega diciamo odontoiatra tradizionale (per intenderci titolare di studio monoprofessionale) ed averlo un po' criticato per l'uso a mio modo corretto di impianti short, portava un suo lavoro, solo a parole, di due impianti 3,5/13 mm in zona 22 e 12 (in questo ordine) in cui per metterli si era servito di CBCT, tecnica computer guidata e ovviamente carico immediato e controllo intraoperatorio con ortopanto. Per carità tutto re-golare ma questo ampio dispendio di mezzi era indispensabile o rientrava nel discorso nel mio centro c'è la CBCT e la OPT e devo usarle? Un piccolo dubbio ce l'ho. !Come mi è capitato di dire anni or sono non sono certo i colleghi della mia generazione a doversi muovere, ma sono i giovani che dovrebbero farsi sentire, isolare certe figure, il domani è loro.!!!!!

! ! ! Dott. Diego Paschina!! ! ! Presidente CAO!! ! ! OMCeO Trieste

!!!!!In questi giorni si é parlato di riforma sanitaria, vista non su risultati qualitativi, ma su aspetti che riguardano la posizione del medico, figura rappresentativa ma non esclusiva del Sistema sanitario.!Un primo scritto pare indicare un “potere medico” che contrasta con la figura attuale del medico, persona qualificata, responsabile, che agisce in sintonia con il parere di altri sanitari, con il supporto di risultati, analisi e indagini diagnostico-terapeutiche. Attualmente certamente la psichiatria ha raggiunto alti livelli, con il contributo di alcune funzioni apicali, che hanno potuto sviluppare, con collegamenti territoriali, la riforma nata a Trieste. Si può confermare che è lodevole fare al più presto un collegamento informatico tra ospedali e territorio.!Se guardiamo però all’incidenza della mortalità in regione, troviamo riscontri collegabili all’invecchiamento della popolazione e cause cardiovascolari, neoplastiche…. Queste prime tendono a ridursi per l’impegno quotidiano del medico e per i notevoli sforzi dei sanitari a trasmettere, a vari livelli, i fattori di rischio che tendono ad incrementare, in questi ultimi tempi, accelerando i percorsi della malattia. Per i tumori alcuni collegamenti causa-effetto cominciano ad essere chiari, per semplificare: il nesso amianto-mesotelioma, le criticità della diossina, l’importanza di una sana alimentazione. Così il pericolo di emissioni aeree, industriali, del traffico marittimo e terrestre, delle acque, del suolo, così frequenti negli ambienti cittadini. Questi fatti sollecitano i responsabili eletti della nostra società ad un’azione di prevenzione, allo scopo di ridurre le quote di malattie riscontrate. Resta un ampio spazio necessario alla diagnosi precoce, agli accertamenti clinici, ai trattamenti medico-chirurgici ed eventualmente radio e chemioterapici.!La riforma, come dice Aureo Muzzi, è necessaria per la partecipazione e condivisione, direi metodologica e terapeutica, non certo per un’inutile contrapposizione priva di senso. Ben vengano gli screening, le vaccinazioni, gli accertamenti in tempi brevi, le apparecchiature diagnostico-terapeutiche aggiornate, i ricoveri nei reparti pertinenti, una piena attivazione territoriale, i trattamenti indispensabili per un apporto essenziale alla salute della popolazione.!Claudio Pandullo, Presidente dell’OMCEO della Provincia di Trieste, ha ben indicato il 12.8.16, che il medico despota padrone non esiste, che il codice deontologico sottolinea un’”alleanza terapeutica”, alla quale noi tutti uniti, dobbiamo concorrere. Ciò per prevenire malattie attraverso sani stili di vita, per curarle con acribia, quando esse appaiono acutamente o cronicamente.!Il camice è indice di igiene e pulizia, va indossato per evitare contatti con germi esterni all’ambiente. Non è tollerabile il giro in reparto tra degenti con jeans e t-shirt. Oggi il camice è spesso sostituito da tute bianche o di altri colori, adatte alle funzioni da svolgere. Non presuppone altri significati. Il paziente, dice Pandullo, generalmente condivide personalmente il percorso terapeutico consigliato e le alternative suggerite. I risultati conseguiti nella guarigione, il miglioramento della salute, l’aspettativa di vita prolungata, ne sono un chiaro indice. In conclusione cerchiamo di migliorare la sanità, con il nostro

Riforma sanitaria e alleanza medico-cittadino

impegno quotidiano e con una riforma sanitaria che dia il giusto peso a prevenzione, dialogo e alleanza con il cittadino, attraverso tecnologie avanzate, cure efficaci e follow-up adeguati.!!!!

! ! ! Prof.Mariano Cherubini!! ! ! Presidente ISDE FVG!! ! ! Docente Università di Trieste!

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!L’amico Mauro Melato mi ha fatto dono di un importante volume intitolato “Storia di un Ospedale Pediatrico Triestino il “Burlo” (Extra Serie n. 15 dell'Archeografo Triestino edito dalla Società di Minerva, Trieste 2016). !Il titolo parla di un ospedale in senso generico in verità il Burlo è ed è stato per decenni l’ospeda-le pediatrico di riferimento non solo per la nostra Città per la regione e per tutto il Paese, quindi non un semplice ospedale pediatrico.!Il volume è imponente sicuramente frutto di giorni e giorni di paziente lavoro, raccogliendo documenti e testimonianze molte risalenti alla metà dell’800 in pieno periodo austroungarico.!L’opera è senz’altro meritoria per preservare queste memorie, questi documenti che con-tribuiscono a fortificare l’importante storia della Medicina a Trieste.!L’opera è appunto corposa, poco meno di 300 pagine comprensive di importantissima

bibliografia, ma di agevole lettura e consultazione.!Segue idealmente un percorso che inizia nell’800 e percorre quindi quasi due secoli.!L’eccellente livello dell’opera non ci meraviglia sicuramente conoscendo il curriculum, le capacità e gli interessi di Mauro Melato: Ordinario di Anatomia Patologica presso l’Unive-rsità degli Studi di Trieste, Presidente del Conservatorio di Storia Medica Giuliana, Segre-tario e quindi Presidente per due mandati dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Trieste, Direttore dell’ IRCCS Burlo Garofalo e da sempre fine ed appas-sionato studioso della Medicina Giuliana.!Tornando all’opera vediamo come sia profondamente cambiata la nostra Città in questi anni ossia dalla metà dell’800.!In quegli anni la pur prospera ed attiva Trieste vantava il triste primato di una elevatissima mortalità infantile ed un alto numero di abbandono di neonati, di aborti spontanei e purtroppo criminosi: la mortalità infantile superava non solo quella dei paesi più progrediti come Gran Bretagna e Stati Uniti ma anche quella di altre città dell’Impero Austro-Ungari-co, la mortalità era allineata a quella della costa meridionale del Mediterraneo.!Mauro Melato inizia dall’analisi delle condizioni di vita e sanitarie di questo periodo, non si limita quindi alla sola storia del Burlo, ma esamina l’evoluzione della Medicina e della So-cietà Giuliana.!

Storia di un Ospedale Pediatrico Triestino !il “BURLO”

Passa quindi in rassegna alla evoluzione della coscienza civile, caratterizzata da un sem-pre maggiore interesse e rispetto per le fasce di popolazione più deboli fino ai tempi nostri quando la struttura del Burlo assurge ad istituto di riferimento regionale e nazionale.!Non possiamo che esprimere la nostra gratitudine non solo come medici ma anche come cittadini al Prof. Mauro Melato per la preziosa opera redatta che consegna alla futura memoria quasi due secoli di storia giuliana.!

!!!! ! ! Dott. Claudio Pandullo!! ! ! Presidente!! ! ! OMCeO Trieste

!!!!!!!!• Venerdì 16/09 - ore 14.30: Microbioma e salute - c/o sala teatro Piccola Fenice, via S.

Francesco d’ Assisi 5, Trieste!!!• Sabato 17/09 - ore 8.30: VI congresso regionale ANCE FVG, CUORE &

APPROPRIATEZZA - c/o teatro “G. Modena”, Palmanova (Ud)!!!• Giovedì 29/09 - ore 14.30: Le cure palliative pediatriche: aspetti culturali ed etici -

c/o Auditorium ospedale di Monfalcone (Go)!!!!!!Per ulteriori informazioni www.omceotrieste.it

Gli eventi di Settembre