OMAGGIO A FRANCO BERALDO -...

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OMAGGIO A FRANCO BERALDO

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OMAGGIO A FRANCO BERALDO

In copertina:Franco Beraldo Paesaggio, 2008, part.

© 2018 Franco Beraldo / Fondazione Musei Civici di Venezia

FotografieGiancarlo GennaroLuca Cervesato

Impostazione e StampaGrafiche Battivelli - Conegliano TV

ISBN 978-88-940263-5-1

Dalla collaborazione tra la Fondazione Musei Civici e la Città di Venezia, arriva al Centro Culturale Candiani di Mestre un’altra significativa esposizione che, questa volta, intende omaggiare un maestro del territorio veneziano metropolitano: Franco Beraldo.Così, dopo il successo dell’edizione 2018 del Premio Mestre di Pittura, è per me motivo di orgoglio sostenere un progetto che racconta la produzione matura e versatile di un maestro del ‘900, esponente di quel fermento intellettuale che da sempre ha caratterizzato la città di Mestre e il territorio metropolitano. Quegli stessi luoghi che hanno visto Beraldo crescere e affermarsi artisticamente.Ancora una volta la Fondazione Musei Civici si è fatta promotrice di un progetto di grande interesse che, non solo permetterà a tanti cittadini di approfondire la conoscenza di un proprio conterraneo, ma anche di ripercorrere alcune tappe fondamentali della pittura novecentesca passando dall’affresco alla commistione di più supporti materici, fino al vetro di Murano, eccellenza del nostro territorio.Il Candiani si conferma così fulcro di una nuova rete di percorsi artistico-culturali di carattere nazionale e internazionale che sta trovando in Mestre terreno fertile. L’omaggio a Franco Beraldo certifica, ancora una volta, la centralità del tessuto metropolitano di Venezia nel riaffermare ’importanza della valorizzazione degli artisti del territorio, una linea guida che la Fondazione e l’amministrazione comunale condividono con lungimiranza.

LUIGI BRUGNAROSindaco di Venezia

L’attesa, 1985 - Olio su tavola, cm 90 x 85, part.

L’importante numero di opere che presentiamo oggi al Centro Culturale Candiani, tra cui dipinti, piastre e vasi in vetro di Murano, Haiku e opere su carta, sono un meritato omaggio alla produzione matura di Franco Beraldo, nella città che ha visto i suoi natali artistici. Il maestro, la cui carriera è strettamente legata al territorio metropolitano di Venezia, senza mai tralasciare il panorama nazionale e internazionale, è un esponente della ricerca creativa che ha permeato l’arte di tutto il ‘900.

Parlare del percorso di Beraldo significa anche affrontare la dialettica tra i generi pittorici del paesaggio e della natura morta, interpretati secondo alterazioni espressive che tendono via via ad un astrattismo puramente cromatico. Se all’inizio della sua carriera prevale una scelta verso atmosfere sospese e forme quasi prive di volume, rese con colori che riecheggiano le correnti di Novecento italiano e del Chiarismo, nella seconda parte della sua produzione emerge gradualmente una visione del paesaggio di natura analogica, in cui i piani si intersecano, dando spazio anche ad un’interpretazione metafisica, come ne L’Attesa del 1985.

La tecnica del maestro ha un ruolo fondamentale nella sua biografia artistica. Dall’acquerello, di cui apprezza la sincerità cromatica, alla sperimentazione con l’affresco, quello intrapreso da Beraldo è un continuo confronto con le infinite e varia potenzialità del colore. Ed è proprio quest’ultimo, nella terza fase della sua produzione, a frantumare la linea e il contorno, per diventare protagonista, libero e assoluto, di un racconto compositivo che fa propri i più disparati supporti materici, dalla tela, ai lacerti di carta, fino al vetro. Beraldo si muove ormai con sicurezza tra giochi di luce e trasparenze, arrivando ad un risultato mai improvvisato, che ha radici ben consolidate nello studio e nell’osservazione dei maestri del nostro passato recente.

Il mio ringraziamento va ad Elisabetta Barisoni, che ha curato con me l’esposizione, cercando di fare emergere in mostra, e nel suo saggio in catalogo, i legami tra l’arte di Franco Beraldo e la tradizione pittorica del ‘900; a Chiara Squarcina, che ha dialogato con l’autore a proposito della sua recente produzione vetraria; a Stefano Annibaletto, per il suo intelligente e puntale contributo; allo staff della Fondazione Musei Civici, che ha con passione e professionalità seguito la preparazione e la realizzazione di questo importante progetto espositivo.

GABRIELLA BELLI Direttore Fondazione Musei Civici di Venezia

La valorizzazione degli artisti del territorio metropolitano di Venezia è uno degli obiettivi e delle linee guida della proposta culturale della Fondazione Musei Civici.Su questa linea, la Fondazione porta al Centro Culturale Candiani di Mestre una significativa mostra dedicata a un maestro dell’arte del ‘900, Franco Beraldo. L’esposizione raccoglie la produzione più recente dell’artista mestrino, partendo dalle tele fino ad arrivare agli Haiku e alle opere realizzate in vetro di Murano.La Fondazione è lieta di dedicare un omaggio a un maestro che vanta una lunga carriera artistica e numerosi inviti ad eventi espositivi, in Italia e all’estero.Il mio ringraziamento più sentito va, in primis, all’artista Franco Beraldo che, con passione e piena disponibilità, ha collaborato con Elisabetta Barisoni, Responsabile di Ca’ Pesaro, per la scelta delle opere da esporre. Un profondo ringraziamento va anche allo staff della Fondazione per aver sostenuto questo progetto con entusiasmo e professionalità, rinnovando, dopo la recente ripresa del Premio Mestre di Pittura 2018, il fondamentale legame che unisce Venezia e la terraferma.

MARIACRISTINA GRIBAUDIPresidente Fondazione Musei Civici di Venezia

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11 “Franco Beraldo, viaggio nell’ar te del 900” ELISABETTA BARISONI

23 “Franco Beraldo: la rinascita di un artista” CHIARA SQUARCINA

25 “Il cielo e la terra” STEFANO ANNIBALETTO 27 CATALOGO DELLE OPERE 101 Biografia 103 Esposizioni 109 Bibliografia

SOMMARIO

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La produzione di Franco Beraldo è un percorso nell’ar te del ‘900 e nelle infinite e magiche contraddizioni del secolo breve, forse così lungo da non risultare ancora concluso.Tra i numerosi e autorevoli critici che si sono interessati alle sue opere, soprattutto Paolo Rizzi ha segnato, con alcuni suoi celebri interventi, la linea interpretativa sull’autore veneziano, fin dagli anni ottanta: «Fermo estatico impassibile. Il paesaggio che Franco Beraldo dipinge ci giunge quasi depurato da ogni emozione, o almeno da ogni stimolo fenomenico. Appare fuori dal tempo, come specchio di un’idealità iperuranica» (P. Rizzi, Itineriario, catalogo della mostra, Mestre-Venezia, Galleria Arte Moderna Acquario, 1984). Lungo la linea individuata da Rizzi, Beraldo si colloca, nella sua produzione matura, in una posizione mediana che cerca di conciliare i due estremi tra cui si gioca la sfida, talvolta il dramma, dell’ar tista nel XX secolo: sensibilità e cultura, citazione classica, intesa come intima adesione al clima mediterraneo, e riflessione, potente ed espressiva, sulla natura delle cose.Vi è un gruppo di piccoli quadretti, che Beraldo conserva nel suo studio di Mestre, che mi sembrano significare appieno il passaggio, o meglio i passaggi, che l’autore compie tra questi due poli dialettici durante la sua lunga carriera ar tistica. Si tratta di trasformazioni, talvolta intime e impercettibili, in altri casi molto evidenti, che non hanno nulla a che fare con un’idea di

evoluzione, verso “le magnifiche sorti e progressive”. Con Beraldo siamo pienamente e assolutamente dentro il ‘900, quindi nessuna fede nel progresso o nell’incedere, facile e sicuro, sempre verso nuovi orizzonti, che superino e migliorino quelli precedenti. Piuttosto un percorso svolto dentro l’ambito dell’ar te, secondo le leggi e le suggestioni che ogni tecnica e materia esprime, e condotto all’interno della Storia.Il viaggio parte dalla pittura novecentesca, e soprattutto dall’ala ricompositiva e classica che emerge a cavallo del primo dopoguerra. La necessità di creare è, infatti, per Franco Beraldo spirituale prima che estetica; non ha a che fare con le mode, con le correnti, con quello che è attuale; le Unizeitgemässige Betrachtungen (Considerazioni inattuali o intempestive) di cui parla Friedrich Wilhelm Nietzsche negli anni settanta del XIX secolo sono parte della genialità degli ar tisti, in tutte le epoche della Storia.Come già sottolineato dalla critica d’ar te, Franco Beraldo rielabora le suggestioni delle istanze metafisiche e dell’opera di Giorgio Morandi, il grande interprete del silenzio e dell’isolamento dell’oggetto novecentesco. Alcune opere degli anni settanta e ottanta presentano anche una vicinanza più stringente alla pittura di Piero della Francesca, autore al centro di grande fortuna durante la temperie del retour à l’ordre europeo a cavallo tra le due guerre (Piero della Francesca e il novecento, catalogo della mostra a cura di M. M. Lamberti e M. Fagiolo dell’Arco, Sansepolcro,

Franco Beraldo, viaggio nell’ar te del ‘900ELISABETTA BARISONI

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Museo Civico, 1991). Numerose sono le citazioni e i riferimenti ai classici, come sottolineava già Paolo Levi: «Per accedere meglio a queste immagini francescane del visibile- portatrici di una luce spirituale più che solare- si deve essere a conoscenza che il loro autore, nato nella campagna veneta, è un maestro colto, un signore dallo spirito malinconicamente sereno, antico, amante del Museo, dove primeggiano, soprattutto, Mantegna, Masaccio e Piero della Francesca» (P. Levi, L’infinito visibile, in Franco Beraldo, Elede, Torino 2002).Il Morandi metafisico e quello, più materico, dei paesaggi, è punto di partenza per Beraldo nella sua ricerca sulla natura delle cose. Secondo un processo, che è simile a quello che molti decenni prima aveva accompagnato il percorso dei maestri novecentisti, l’ar tista veneziano riprende la ricerca di Paul Cézanne, dal punto in cui il maestro francese l’aveva interrotta. Una delle questioni aperte, che il secolo scorso non ha risolto, è la costruzione o la ricostruzione mentale della natura, la conciliazione tra visione e cultura. Non a caso Stefano Annibaletto parlando di Beraldo cita Pablo Picasso e la pittura cubista, una delle più coraggiose risposte alla domanda cezanniana, collegata all’iperuranio di cui parla Rizzi. Il maestro di Aix-en-Provence e la filosofia platonica, sono questi i primi scogli che l’ar tista del ‘900 trova dopo il dramma della prima guerra mondiale e la caduta delle avanguardie storiche, e sono le medesime sfide che Beraldo pone a sé stesso nel momento in cui l’ar te, e soprattutto la

pittura, risentono di attacchi interni ed esterni che le fanno vacillare, come negli anni settanta.Rizzi ritorna sul mondo delle idee platonico nel commentare i successivi paesaggi realizzati da Beraldo verso la metà degli anni ottanta, ribandendo ancora una volta il difficile equilibrio tra natura e cultura, sentire e sapere. Nei piccoli brani che il maestro veneziano ha con tutta probabilità realizzato per sé stesso, e che ancora conserva nello studio, sono evidenti tutti i passaggi della sua ar te. Il bianco e la rarefazione delle prime case, che ricordano Grizzana ma anche le coste del Mediterraneo, suggerite da cubi descritti con “aurea misura fidiaca”, lasciano spazio a prove in cui la costruzione plastica avviene con il solo colore. Abbandonate le tinte ocra e i bruni del novecento metafisico, le campiture, dapprima confinate nelle forme geometriche, si fanno via via più astratte, esplodendo infine in soluzioni cromatiche molto accese.Il percorso nella storia dell’ar te condotto attraverso il paesaggio, e attraverso la natura morta che lo abita nelle prove degli anni 2000, è un viaggio senza esseri umani. L’uomo, già tagliuzzato nei papier collé di Henri Matisse, ridotto al minimo della propria fisicità dalla deformazione di Alberto Giacometti, trasfigurato e ricomposto da Pablo Picasso, non entra più nelle opere di Franco Beraldo. Il racconto si lega all’eternità della rappresentazione, alla visione di un mondo in cui il segno dell’uomo permane, nelle case, negli oggetti,

ELISABETTA BARISONI Franco Beraldo, viaggio nell’ar te del ‘900

Montello1981Olio su tela, cm 30 x 40

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Castiglioncello1983Olio su tela, cm 50 x 60

nella natura addomesticata. Ma è una realtà fatta di pietra e di azzurro, immersa nel perenne mezzogiorno di cui parla Marco Goldin nel 1996: «E tutta la pittura di Beraldo è, in effetti, la registrazione di un lungo cammino su un grande pianoro azzurro, in un’aria di abbacinante e perenne mezzogiorno, dove tutto si rapprende in una sorta di eternità senza tempo. E quando forzatamente si deve interrompere il cammino, perché la terra brucia e il sole incalza, ecco il pittore sceglie di ripararsi un momento, e di scrivere, con il privilegio della distanza, una storia di solitudini e di silenzi, di paesaggi abbandonati, nei quali l’uomo a fatica potrebbe entrare. Par quasi che il privilegio del pittore sia quello di raccontare quanto, in realtà, andrebbe dimenticato, e dimenticato perché mai conosciuto» (M. Goldin, Un moderno pellegrino, in Beraldo. Luoghi della memoria. Dipinti 1991-1996, catalogo della mostra, Stra, Museo Nazionale Villa Pisani, 1997).Dai frammenti di visione e di passato che affiorano, nella persistenza di un mondo che c’era prima di noi e che, dopo di noi, resterà ugualmente muto e disabitato, si assiste ad un passaggio, chiaramente individuato nella produzione di Beraldo, verso la costruzione con il colore. Il cambiamento coincide con l’apertura ad un medium ancora una volta intimamente legato alle vicende del ‘900 storico, l’affresco. Dalle realizzazioni monumentali di Achille Funi e Mario Sironi, o ancora Gino Severini e Massimo Campigli, questa tecnica non

è solo un modo diverso per realizzare un soggetto, ma per Beraldo diventa una sfida compositiva e materica di grande respiro. Così scrive Virginia Baradel: «Sulle prove d’affresco si è temprata, e allo stesso tempo capovolta, la chiave metafisica e contemplativa della pittura di Beraldo. […] La chiarezza di una formula, la natura morta con solidi geometrici, bottiglie, uova e conchiglie, appartiene ai maestri del Novecento come, poniamo, lo spazio architettonico a quelli del Rinascimento. A essi appartiene anche il recupero dell’affresco come magistero pedagogico e celebrativo. Un pittore che rimedita sulle tecniche e le vocazioni della pittura del Novecento dei grandi maestri, non può che vivere questa avventura come una sfida, una partita aperta con la sovrana inattualità dell’affresco e della natura morta» (V. Baradel, Alla ricerca della verità del colore, in Franco Beraldo. La verità del colore. Opere 1979-2014, catalogo della mostra, Padova, Centro Culturale Altinate San Gaetano, 18 gennaio- 1 marzo 2015, Allemandi, Torino 2015).I cubi e i coni dei paesaggi anni ottanta diventano ampie campiture di colore contrapposte, eco del drammatico patchwork di Nicolas De Staël, o sovrapposte, secondo quanto espresso dall’astrattismo di inizio secolo. Uno degli autori, di cui si trovano intime eco nelle opere più recenti di Franco Beraldo, è Paul Klee. I cubi morandiani diventano, dagli affreschi dei primi anni duemila in poi, le cupole orientaleggianti che il maestro svizzero rende in molti suoi celebri

ELISABETTA BARISONI Franco Beraldo, viaggio nell’ar te del ‘900

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Paesaggio2006Olio su carta, cm 21 x 30

Paesaggio1994Olio su carta intelata, cm 35 x 50

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lavori. Ancora una volta la luce zenitale mediterranea descrive ampi spazi di colore che passano, senza soluzione di continuità, dalle tinte ocra, schiarite rispetto ai decenni precedenti, fino alle tonalità accese, di rosa e blu quasi elettrici. Negli acquerelli e nelle opere su carta si completa il percorso di esplosione del colore, secondo i moduli astratti e secondo le suggestioni dell’espressionismo di Mark Rothko. Alcune opere presentano un colore fluttuante e bolle di soffici pennellate che sembrano davvero significare una luce senza peso che rende leggeri i nostri cuori.Il colore, e ancora di più la luce, superano le forme e il mondo delle idee platonico. Nelle opere presentate al Centro Candiani di Mestre, la pittura di Beraldo dimostra quanto sia infinita la via della Storia per i veri maestri. In età matura, l’ar tista riesce ancora una volta a stravolgersi e a sorprenderci, annegando la natura in uno spazio che diventa davvero overall. Da Wassily Kandinsky nasce l’indifferenza del ‘900 per il sopra e sotto, per la gerarchia dello sguardo delimitato e limitato nella scatola prospettica. Le sinfonie cromatiche che Beraldo realizza nei primi anni duemila riprendono l’astrattismo storico, unendolo alle poesie della grande pittura americana del secondo dopoguerra. Lo sguardo si allarga ben oltre il Mediterraneo e abbraccia Franz Kline e Mark Rothko, Sam Francis e Jackson Pollock. Per Beraldo non è necessario trovare sempre dei riferimenti esterni, perché, in ultima analisi, nella sua produzione vi è

un intimo e coerente percorso individuale. Tuttavia, dalla laguna veneta e dalla tradizione pittorica, che passa attraverso la malinconia di Pio Semeghini e il Premio Burano, vinto da Beraldo nel 1981, alla costa californiana degli anni sessanta e settanta, le convergenze sono intuitive.La luce, ancora più del colore, travolge e attraversa, come una scarica elettrica, il pennello dell’ar tista. Riaffiorano, in molte opere del 2007 e 2008, le cupole mediterranee dei decenni precedenti, delineate tuttavia quasi solo con passaggi e stacchi cromatici. Tessere di mosaico si affiancano in composizioni dominate da una tonalità prevalente, in altri casi si svolgono in larghe pennellate di colore in evidenza. Affiorano graffiti di un’epoca che non esiste più, secondo una tecnica che ricorda Gastone Novelli e Cy Twombly, l’astrazione segnica di Mario Deluigi e di Tancredi, le pitture rupestri dei primi esseri umani. Il tachisme delle vibrazioni di colore giocate sui blu, sui rosa e sui rossi accesi ci accompagna verso gli anni dieci, momento in cui, ancora una volta, la pittura di Beraldo cambia aspetto. Più violente appaiono le contrapposizioni di ampie fasce cromatiche, mentre la gestualità del pennello sulla tela è evidenziata da segni marcati e dallo sgocciolamento della pittura, evidente soprattutto a partire dal 2011. Un anno questo davvero di grande attività per Franco Beraldo. Il colore talvolta è circoscritto all’interno della composizione, altre volte si risolve in accostamenti geometrici, più

ELISABETTA BARISONI Franco Beraldo, viaggio nell’ar te del ‘900

Paesaggio2008Olio su tela, cm 25 x 35

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Paesaggio2008Olio su tela, cm 24 x 30

spesso invade e travolge la tela, lasciando trasparire un mondo che scorre dietro gli strati di pittura o sotto le sgocciolature, che rendono imprecisi i contorni e indefiniti gli orizzonti. Non si può parlare di aggressione del supporto, tuttavia la forza del segno e la carica espressiva delle opere realizzate nel 2011 costituiscono un punto fermo nella produzione di Beraldo: linee nere che sembrano rendere forze oscure, cavi di acciaio che assomigliano a tracce di un presente industriale, forme che richiamano un brulicante passato cosmico, o ancora scuri presagi che sovrastano la composizione come una nube minacciosa. Singolarmente, alle tele si affianca la produzione di piccoli lavori su carta giapponese, chiamati Haiku dall’omonimo genere poetico sviluppato in Giappone nel XVII secolo. Come negli acquerelli degli anni ottanta, negli Haiku permane una dimensione quasi zen di procedimento a togliere. Sono tecniche in cui non si può sovrapporre nessuno strato di materia pastosa, non si può sbagliare, non sono concessi i pentimenti, mentre è lecito, anzi richiesto, disgregare il colore nella luce.Il lavoro continuo di sperimentazione con le tecniche, i materiali e le possibilità espressive dell’ar te del ‘900, portano Beraldo a misurarsi anche con un oggetto di grande tradizione come il libro d’ar tista, che lui interpreta e svolge come un racconto tridimensionale, capace di uscire dalla tela e dalle carte per diventare papier collé nello spazio.Tra le più recenti sperimentazioni, sempre all’insegna

della luce che ritorna prepotentemente protagonista dell’ar te, è la produzione vetraria. Secondo l’autore, il vetro è il materiale magico per eccellenza; vive solo con la luce, al buio diventa opaco e si spegne, un po’ come l’essere umano. Ancora una volta assistiamo ad una sfida che l’ar tista lancia a sé stesso e viviamo l’epifania di una rinnovata ipotesi di Franco Beraldo sulle questioni che il ‘900 ci ha consegnato. Vista la qualità e il numero delle risposte che sono state date dagli ar tisti nel corso dei decenni, forse è una fortuna continuare a interrogarsi e non aver ancora trovato una risposta, definitiva e ultima, alle domande del secolo scorso.

ELISABETTA BARISONI Franco Beraldo, viaggio nell’ar te del ‘900

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didascalia

Nel percorso artistico di Franco Beraldo l’incontro con il vetro ha identificato la sua “rinascita ar tistica”. In un momento particolarmente complesso, l’interesse e l’approccio conoscitivo per questa materia sono stati determinanti per il suo “procedere evolutivo”. “Il vetro mi ha fatto scoprire nuovi possibili confini creativi”. Con queste parole Franco Beraldo ci fa capire quanto sia stato decisivo l’approccio con questo straordinario materiale.Non è sempre facile mettersi in discussione ma, in questo caso, il vetro ha significato l’inizio di una nuova vita, infatti lo stesso artista ci confida che questo incontro gli ha permesso di ricominciare con un’incredibile passione che “assopita è rinata”. Per Franco Beraldo la connessione tra il vetro e la sua ispirazione si identifica nella “luce”, la stessa che lo aveva condotto all’introspezione narrativa su tela per rendere visibile l’interiorità nascosta di quanto ci circonda. Con il vetro il paradigma non cambia, anzi si amplifica, perché la luce permette ad una superficie trasparente di assumere compiutamente un’identità unica.Questo ha portato Beraldo ad approfondire la conoscenza del vetro confrontandosi con gli stessi Maestri vetrai di Murano per capirne le potenzialità perché come lo stesso artista ricorda “se conosci il vetro conquisti un grande alleato”. In realtà il mondo del vetro non era estraneo a Beraldo ma solo ultimamente è entrato come protagonista nella sua vita ar tistica. Così la luce di Beraldo è una luce che permette di esprimere spiritualmente gli aspetti sensibili che traghettano l’opera verso una

comprensione che supera l’esteriorità. Quando guardiamo le opere di Franco Beraldo capiamo che ha compreso la materia ma, soprattutto, ne condivide lo spirito. Infatti se per lui la luce è importante anche i colori lo sono in quanto nel vetro ha individuato l’opportunità di delineare la sua visione. “Il vetro mi permette di inventare qualcosa di nuovo innescando una continua creatività”. In questo modo la pittura e il vetro in Beraldo si integrano perché esiste un obbiettivo che riguarda la volontà di donare un pensiero silente fondato sull’eufonia estetica e la condivisione di un paradigma declinato principalmente alla bellezza. Così, pittura e vetro si fondono, il pensiero si traduce nell’azione del Maestro vetraio e la creatività diventa realtà. In questo modo scopriamo come il vetro identifichi un varco che, per chi ha il coraggio di oltrepassarlo, apre infinite opportunità, non solo per la duttilità e le possibilità tecniche ma soprattutto perché non esiste niente come il vetro capace di catturare la luce e darle un’anima. Ed è questa la sfida raccolta e vinta da Franco Beraldo.

Franco Beraldo: la rinascita di un ar tistaCHIARA SQUARCINA

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Parlerò della sapienza. Della gravosa consapevolezza di Qoelet: la vanità delle cose. Mi interrogo di fronte ai lavori recenti di Franco Beraldo, papiers collés così lontani dalle origini cubiste della tecnica, pur permanendone la straordinaria intuizione concettuale: quella di svolgere il piano del dipinto in una scatola, un teatro della rappresentazione. C’è in essi una frammentazione narrativa, coincide con una perdita di struttura che viene subito dopo ricomposta in una differente tessitura, ed è fatta di un’ostensione del linguaggio: car te stracciate in modo grossolano, che esibiscono il gesto stesso dello strappo. In questo, già avevo colto una fremente ma pacificata tensione tra lacerazione e bellezza.

Scrivo circondato dal Libro oscuro della luce, cinque grandi car te piegate a fisarmonica sulla cui superficie Franco Beraldo ha raccolto con tenerezza i frantumi del mondo. I fogli stanno in piedi reggendosi sugli angoli delle loro pagine, sono il mio orizzonte. Da qui vedo oceani, fiumi di lava, frane di terra e sassi, ghiacciai, galassie già spente e fonti d’acqua irraggiungibili, sotto le falde. Tormente e tramonti. Il tempo che scorre e quello che è già scorso, e quello che verrà. Il giorno e la notte. Il bene e il male. E nelle fessure tra i frammenti di car ta si intuisce l’altrove, nascosto dietro queste cicatrici che non c’è vergogna di mostrare. Riti di passaggio. Soglie. Interstizi della coscienza. Da dove è partito Beraldo, per arrivare qui? Non dico della metafisica e del paesaggio, delle forme

geometriche e di una tavolozza ancora trattenuta, più appenninica che lagunare. Penso al momento in cui, d’un tratto, nella sua pittura la veduta si sfoca, i segni cessano di racchiudere campiture che forse non significano più oggetti. Potrebbe essere l’inizio della perdita di una forma, e certo gli echi di Kandinsky e Klee ci riportano dove ha avuto origine l’astrazione. Oppure, usando le parole di Jacques Lusseyran, siamo di fronte a “quell’attimo in cui gli occhi che vedono si socchiudono, e diventano interiori”. In questo rovesciamento della visione, che si tramuta in ispirazione, si liberano finalmente il colore e la luce, sgorgano nel momento stesso in cui l’immagine si crea. Il reale perde di consistenza, e così la materia stessa della rappresentazione.

Viene da chiedersi come un artista innamorato dell’affresco, che lungamente ha dipinto su arricci e intonaci di sabbia e calce, sapendo che una chimica spontanea e infallibile avrebbe fissato i pigmenti in una scorza inconsumabile, oggi componga i suoi lavori con lacerti di car te povere, vulnerabili, macchiate con tempere sempre più magre, con una gestualità che pensa a Pollock e a Kline ma non ne ripete l’impeto e scorre invece con la serena disciplina del calligrafo orientale. Cos’è questa sottrazione capace di non togliere nulla alla grazia della visione? Non è forse la sapienza di sfuggire alla vanità delle vanità? Assisto al trattenersi del suo linguaggio fino ai fogli minuti, ancora inediti, in cui il nero danza silenzioso con i suoi velluti sullo sfondo del nulla.

Il cielo e la terraSTEFANO ANNIBALETTO

CATALOGO DELLE OPERE

«Fermo estatico impassibile . Il paesaggio

che Franco Beraldo dipinge ci giunge

quasi depurato da ogni emozione, o

almeno da ogni stimolo fenomenico.

Appare fuori dal tempo, come specchio

di un’idealità iperuranica».

P. Rizzi, Itinerario, catalogo della mostra, Mestre-Venezia, Galleria Ar te Moderna Acquario, 1984

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PITTURA

Paesaggio2004Olio su tela, cm 120 x 140

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Paesaggio2004Olio su tela, cm 160 x 200

Il velo del tempio2004Olio su tela, cm 150 x 200

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Entra la luce2004Olio su tela, cm 150 x 200

Paesaggio2007Olio su tela, cm 140 x 120

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Paesaggio2007Olio su tela, cm 100 x 120

Paesaggio2007Olio su tela, cm 100 x 120

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Paesaggio2008Olio su tela, cm 160 x 200

Paesaggio2008Olio su tela, cm 140 x 120

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Paesaggio2010Olio su tela, cm 120 x 140

Paesaggio2010Olio su tela, cm 120 x 140

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Paesaggio2010Olio su tela, cm 100 x 120

Paesaggio2011Tempera su cartone, cm 80 x 100

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Paesaggio2011Tempera su carta intelata, cm 120 x 140

La casa rossa2011Olio e tempera su carta intelata, cm 120 x 140

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Senza titolo2011Tempera su cartone, cm 70 x 100

Paesaggio2011Tempera su cartone, cm 80 x 100

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Paesaggio2011Tempera su carta intelata, cm 150 x 200

Composizione2011Tempera su carta intelata, cm 140 x 120

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Isole Eolie2011Olio su tela, cm 120 x 140

Isole Eolie2011Tempera su carta intelata, cm 120 x 140

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Paesaggio2011Tempera su cartone, cm 70 x 100

Senza titolo2011Tempera su tela, cm 100 x 120’

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Paesaggio2011Tempera su cartone, cm 70 x 100

Paesaggio2011Tempera su cartone, cm 100 x 120

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Senza titolo2011Tempera su tela, cm 70 x 100

Composizione2011Tempera su cartone, cm 100 x 70

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Senza titolo2011Tempera su tela, cm 100 x 120

Composizione2011Tempera su tela, cm 100 x 120

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Paesaggio2011Tempera su carta intelata, cm 160 x 200

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Senza titolo2014Tempera su lacerti di car ta, cm 80 x 100

Paesaggio2011Tempera su cartone, cm 70 x 100

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Cade il cielo2014Tempera su carta intelata, cm 150 x 200

Paesaggio2011Tempera su tela, cm 80 x 100

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Paesaggio2018Tempera su carta intelata, cm 160 x 200

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HAIKU

Danza di folgore2011

Tempera su carta, cm 40 x 60

Danza di folgorefeconda immaga l’albad’un mezzogiorno.

I componimenti poetici che accompagnano le opere sono di Salvatore Lavecchia.

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Schiuma di fuoco2012

Tempera su cartoncino, cm 25 x 35

Risorge l’anima (Saturno)2012

Tempera su carta, cm 39 x 50

Schiuma di fuocobalena nell’ardored’ignoto istante

Risorge l’animaquando si crocifigge nelcentro del cuore

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Sbocciare vuole2012

Tempera su cartone incollato su tavola, cm 35 x 50

S’invola candido2012

Tempera su cartone, cm 35 x 50

Sbocciare vuoleembrione d’ideogramma:alba di danza

S’invola candidoun pensiero devoto:il velo è tolto

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Schiuma di fuoco (Saturno)2014

Tempera su tela, cm 40 x 50

Schiuma di fuocobalena nell’ardored’ignoto istante

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Nero di soglia2014

Tempera su carta, cm 32 x 51

Nero di Sogliache, pregno, fa sbocciarerosa dell’Anima

Soglie s’incontrano2014

Tempera su lacerti di car ta, cm 32 x 35

Soglie s’incontrano:oro fuoco zaffirocantano l’Io

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Canto d’azzurro2015

Tempera su lacerti di car ta, cm 23 x 34

Canto d’azzurros’intona: si dissolvel’indifferenza

Cuore d’aurora2012

Tempera su lacerti di car ta, cm 35 x 50

Cuore d’auroraredime la duratache si ostina

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Alba di nero2016

Tempera su lacerti di car ta, cm 35 x 70

Alba di nero:non si ghiaccia il cuorenella bellezza

Rovescia il volto2012

Tempera su cartoncino, cm 35 x 50

Rovescia il voltodell’illusione e scopri unlampo d’abbraccio!

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LIBRO D’ARTISTA

Libro oscuro della luce2015Tempera su carta, cm 35 x 100

(pp. 72-75)

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VETRI

Il grande drago2010“Sommerso”, piastra policroma in vetro di Murano, cm 35 x 35 x 4

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Vaso2008Soffiato policromo in vetro di Murano, cm 47 x 25 x 9

Riflessi di colore2011“Sommerso”, piastra policroma in vetro di Murano, cm 35 x 35 x 4

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Riflessi di colore2011“Sommerso”, piastra policroma in vetro di Murano, cm 35 x 35 x 4

Riflessi di colore2011“Sommerso”, piastra policroma in vetro di Murano, cm 35 x 35 x 4

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Composizione2015Piastra di lacerti policromi in vetro di Murano, cm 34 x 40 x 1

Riflessi di colore2009Vaso scultura in vetro di Murano, cm 45 x 32 x 9

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Vaso2012Soffiato in vetro policromo di Murano, cm 44 x 28 x 12

Vaso2012Soffiato policromo in vetro di Murano, cm 25 x 30

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Vaso2015Soffiato in vetro policromo di Murano, cm 24 x 24 x 13

Soffiato seme2015Soffiato in vetro policromo di Murano, cm 46 x 30 x 10

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Vaso2015Soffiato in vetro policromo di Murano, cm 40 x 38 x 12

Composizione2016Soffiato in vetro policromo di Murano, cm 35 x 34 x 10

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Franco Beraldo nasce nel 1944 a Meolo, un piccolo paese della campagna veneta, in provincia di Venezia. Si trasferisce a Mestre con la famiglia e inizia giovanissimo a dedicarsi alla pittura suggestionato dall’astrattismo e dall’iconografia bizantina. La produzione pittorica inizialmente si apre sotto l’influenza di Giorgio Morandi, il cui ascendente si percepisce nelle sue nature morte, per poi attraversare una fase metafisica nella rappresentazione del paesaggio, fino ad arrivare alla scomposizione delle forme a favore dell’esplosione assoluta del colore.Nel 1979 partecipa al Premio Burano e lo vince nell’edizione del 1981, diretta da Neri Pozza e Guido Perocco. Nell’aprile dello stesso anno espone a Padova, presso la Galleria L’Alfiere; si tratta della prima di una lunga serie di mostre personali, tra cui quella alla Galleria della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia nel 1986, alternate alla partecipazione in esposizioni collettive, tenute in numerose città italiane ed europee. La prima monografia esce nel 1981, all’interno di una Collana diretta da Carlo Emanuele Bugatti. Nel frattempo collabora con le Gallerie di Ermanno e Davide Orler che conosce e frequenta fin dagli anni sessanta. Nel 1985 viene invitato ad esporre presso l’Istituto Italiano di Cultura a Copenaghen, occasione in cui viene pubblicato un catalogo con introduzione di Paolo Rizzi. Comincia a utilizzare la tecnica dell’affresco e nell’arco di pochi anni diventa uno dei più apprezzati e originali suoi interpreti. Inizia una proficua collaborazione con la galleria Spagnoli di Firenze e sul finire degli anni ottanta partecipa – grazie a Giancarlo Calcagni – alle fiere d’ar te di Bologna, Firenze e Bari,

al BIAF di Barcellona e ARCO di Madrid. Nel 1988 espone con soli affreschi a Palazzo Roncale di Rovigo. Da avvio ad una serie di acquerelli e comincia a realizzare alcuni cicli di serigrafie, litografie e incisioni. Fa eseguire inoltre i primi mosaici.Nel 1992 è invitato con una mostra antologica alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate dove presenta per la prima volta i lavori astratti degli anni sessanta. Il catalogo raccoglie, tra gli altri, i testi di Salvatore Maugeri e Marcello Venturoli.Nel 1995 la rivista “Quadri & Sculture”, diretta da Duccio Trombadori, lo segnala come uno degli ar tisti più apprezzati dai lettori e gli dedica un ar ticolo a firma di Marco Goldin.Nel 1997 espone al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (VE). Il catalogo della mostra (Beraldo. Luoghi della memoria. Dipinti 1991-1996), introdotto dal Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, viene edito in italiano e tedesco. Paolo Rizzi gli dedica la copertina della rivista “Veneto” osservando come l’affresco diventi per Beraldo “il veicolo di una proiezione dell’uomo, e dei suoi problemi, nel mondo d’oggi”.Stringe un rapporto di collaborazione con la Galleria Arte Capital di Brescia diretta da Remo Bianco e Mauro Martini la quale, come già facevano le Gallerie dei fratelli Orler, rappresenterà per molti anni il suo lavoro in Italia. Nel 2003 espone le sue opere più recenti al Museo Canoviano di Possagno, presentato da Mario Guderzo.In occasione della mostra a Palazzo delle Contesse a Mel (BL), nel 2007 viene edita una monografia con testi di Antonella Alban e Dino Marangon. Nel

Franco BeraldoBIOGRAFIA

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frattempo inizia una fruttuosa collaborazione con lo spazio espositivo di Giorgio Ferrarin a Legnago, e qui viene presentata per la prima volta la sua produzione in vetro di Murano, risultato di una collaborazione con i più importanti maestri vetrai dell’isola. Tramite l’utilizzo di un proprio forno piano, elabora lacerti di mosaico in vetro componendo piastre policromatiche che colloca su basamenti in plexiglass o strutture retroilluminate. Si intensificano le presenze delle sue opere in mostre collettive nazionali e avvia una serie di progetti espositivi oramai totalmente incentrati verso la componente astratta e informale del suo lavoro. Nel 2008 presenta questi ultimi lavori nel salone nobile di Palazzo Prinetti a Merate di Lecco e in Svizzera, a Locarno. Nel frattempo è invitato da Riccardo Licata ad esporre con un’opera nella mostra Riccardo Licata e gli amici di Venezia e Parigi, curata da Giovanni Granzotto a Torino presso il Palazzo della Società Promotrice delle Belle Arti.

Nel 2010 espone nel palladiano Palazzo Valmarana Braga di Vicenza presentato da Maria Lucia Ferraguti e l’anno successivo a Villa Brandolini - Centro Culturale Fabbri - di Pieve di Soligo (TV), con olii, opere su carta e vetri. Nel 2012 vince il Premio Murano nella sezione “Fornace” e nel 2013 espone in Cina all’Hangzhou International Design Festival, con una mostra incentrata sulla sua produzione di vetri. L’anno seguente si aggiudica nuovamente, assieme ad Andrea Zilio, il primo premio nella sezione “Fornace” del Premio Murano. Nel 2015 Padova accoglie nel Centro

Culturale San Gaetano La verità del colore. Opere 1979-2014, un’ampia mostra antologica introdotta da Virginia Baradel e Stefano Anibaletto, corredata da un catalogo edito da Allemandi. Invitato a esporre a Palazzo Ducale di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, prosegue nel frattempo la realizzazione di vetri policromi in piastra e soffiati, pubblicati nella monografia del 2016 di Andrea Tosi.Nel 2016 un suo lavoro in vetro è inserito nella mostra organizzata presso il Museo del Vetro di Murano “Murano Oggi - Emozioni di vetro”, a cura di Gabriella Belli e Chiara Squarcina.Nello stesso anno, su iniziativa di Ennio Pouchard e Elsa Dezuanni è invitato, con Ennio Finzi, Andrea Vizzini e Giulia Napoleone, ad abbellire le sale e i corridoi del reparto di cardiologia dell’ospedale civile di Treviso; nel 2017, con la curatela di Stefano Annibaletto, espone al Museo di ar te contemporanea Dino Formaggio di Teolo, in provincia di Padova, nella mostra Altrove - Luoghi, visioni, evocazioni; pubblica inoltre una raccolta di opere su carta accompagnate da haiku, scritti per l’occasione dal filosofo Salvatore Lavecchia. Nella primavera del 2018 ha preso parte alla mostra collettiva L’immagine dell’immaginarsi a Villa Scabello di Mirano, in provincia di Venezia, curata da Giorgio Costantino e presentata in catalogo da Massimo Donà e Ivo Prandin

MOSTRE PERSONALI

2017Jesolo (Ve), Falkensteiner Hotel & Spa, Franco Beraldo - Lettera da Murano,dicembre 2017 - aprile 2018

2016Treviso, Ospedale Cà Foncello, L’arte fa bene al cuore VIII edizione 2016-2017(con Finzi, Napoleone, Vizzini), 11 febbraio 2016 - 1 febbraio 2017

Conselve (Pd), Studio Meltias, Franco Beraldo - Le intenzioni più vere,26 agosto - 1 ottobre 2016

2015Guastalla (RE), Palazzo Ducale, Antologica, 21 marzo - 6 aprile 2015

Padova, Centro Culturale Altinate San Gaetano, La verità del colore - Opere 1975-2014,18 gennaio - 1 marzo 2015

2014Madonna di Campiglio, Galleria Orler, Papier collage e opere in vetro di Murano,23 dicembre 2014 - 12 gennaio 2015

2013Hangzhou (Cina), International Design Festival, Franco Beraldo. Murano Glass and Oil on Canvans, 17-20 ottobre

Venezia / Murano, Ma.ReGalss Gallery, Vetri soffiati e piastre, estate

Punta Ala (GR), Showroom Collezione Orler, estate

2012Asiago (VI), Galleria d’Arte Busellato, Lavori in vetro di Murano, luglio

Montegrotto Terme (PD), Museo Internazionale del Vetro, Sommerso, 1/27 giugno

2011Pieve di Soligo (TV), Villa Brandolini - Centro Culturale Fabbri, Olii, opere su carta, vetri,12 novembre - 11 dicembre

2010Lonigo (VI), Galleria del Teatro Comunale Verdi, (presentazione di Manlio Onorato) Olii, affreschi e vetri, 4 dicembre 2010 - 9 gennaio 2011

Vicenza, Palazzo Valmarana Braga (presentazione di Maria Lucia Ferraguti),Olii, Affreschi e Vetri, 11-30 settembre

Codroipo (Udine), Galleria De Martin, febbraio

Venezia-Mestre, Spazio Bianco, maggio

Villafranca (Verona), Auditorium Comunale, Franco Beraldo. L’insostenibile leggerezza della pittura,a cura di Gianpiero Belligoli, giugno

2009Bassano, Galleria Scremin, maggio

Ferrara, Galleria Lovetti,Olii e affreschi, 4-17 aprile

Lendinara (RO), Galleria Signorini, aprile/maggio

Modena, Galleria Comunale “Il Paradisino”, febbraio

Locarno (Svizzera), Galleria Caradonna, gennaio/febbraio

2008Ascona (Svizzera), Casa Andrea Cristoforo, Opere su carta e Vetri di Murano, 6 dicembre 2008 - 29 marzo 2009

Merate (LC), Palazzo Prinetti, Salone Nobile, Olii e Sculture in vetro di Murano, 27 settembre - 12 ottobre

Verbania (CO), Spazio d’Arte Mergozzo, Olii e affreschi,19 aprile -15 maggio

ESPOSIZIONI

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Favaro Veneto (VE), Galleria Fratelli Orler, Olii, affreschi e vetri di Murano, (presentazione di Carlo Vanoni), Giovedi 17 aprile

2007Legnago (VR), FerrarinArte (presentazione di Dino Marangon), 15 dicembre 2007 - 18 gennaio 2008

Limena (PD), Galleria Tubai, Olii e opere su carta,30 settembre - 28 ottobre

Venezia-Mestre, Associazione ai Pirati (presentazione di Bruno Rosada), ottobre

Favaro Veneto (VE), Galleria Fratelli Orler, Olii, affreschi e opere su carta, (presentazione di Dario Olivi), Domenica 29 aprile

Mel (BL), Palazzo delle Contesse, Verso l’immediato, (presentazione di Dino Marangon e Antonella Alban), 21 aprile - 13 maggio

Asiago, Galleria d’Arte Busellato, Verso l’immediato, 28 luglio - 16 agosto

2006Dolo (VE), Galleria Isola Bassa (presentazione di Toni Toniato), I luoghi del colore,27 maggio - 25 giugno

Marcon (VE), Artetivù, speciale Franco Beraldo(presentazione di Willy Montini)

Rovigo, Studio d’Arte Surian, gennaio/febbraio

2005Mestre-Venezia, Galleria Minima, dicembre /gennaio

Gallio (VI), Hotel Gaarten, Antologica,luglio/agosto

Asiago (VI), Galleria Busellato, agosto

Cavarzere (VE), Palazzo Piacenti, maggio

2004Adria (RO), Galleria Etruria, maggio

Feltre (BL), De Faveri Arte, marzo

Roncadelle (BS), Telemarket, speciale Franco Beraldo(presentazione di Willy Montini)

2003Suzzara (MN), Arte Contemporanea Pont – Aven, aprile

Possagno (TV), Fondazione Canova – Ala Nuova del Museo Canoviano (presentazione di Mario Guderzo), maggio

Limena (PD), Oratorio della Barchessa Limena (presentazione di Catone Biasiol)

Conegliano (TV), Centro d’Arte La Roggia, settembre

Marcon (VE), Centro Culturale De Andre’

Agna (PD), Concorso Nazionale di Pittura, Acquerello e grafica “G.B. Cromer”, Esposizione personale su invito, settembre

2002Forlì, Galleria d’ar te Nuovo Segno, Franco Beraldo. Dove si nascondono gli Dei, aprile

Brescia, Galleria Artecapital, marzo

Roncadelle (BS), Telemarket, speciale Franco Beraldo (presentazione di Dario Olivi)

2001Lucera (FG), Galleria d’Arte Valeno, 6-20 ottobre

Padova, Galleria d’Arte Riviera, aprileBassano Del Grappa (VI), Galleria Niselli Arte, febbraio

Schio (VI), Galleria del Duomo, febbraio

Roncadelle (BS), Telemarket, speciale Franco Beraldo (presentazione di Dario Olivi)

2000Brescia, Galleria Artecapital, ottobre

Cavallino Treporti (VE), Conference Hall Union Lido, Franco Beraldo. Affreschi. Paesaggi italiani, 9 - 27 agosto

1999Padova, Arte Fiera, ottobre

Mirano (VE), Galleria Studio d’Arte, Beraldo dipinti e affreschi,17 aprile - 20 maggio Marabella (Spagna), Fornara Art Gallery, aprile

1998Mogliano Veneto (TV), Galleria Novecento, settembre

Ferrara, Galleria Vediar te, settembre

Asiago (VI), Galleria Busellato, febbraio

1997Arzignano (VI), Galleria Arte Ciman, dicembre

Trento, Galleria Arco, ottobre

Asiago (VI), Galleria d’Arte Busellato, Franco Beraldo. I luoghi della memoria. Dipinti 1991-1997

Corvara (PE), Sala del Municipio, agosto

Stra (VE), Museo Nazionale Villa Pisani, Beraldo. Luoghi della memoria. Dipinti 1991-1996, maggio

Stra (VE), Galleria Argo

1996Dolo (VE), Galleria QuestArte, Dipinti 1991-1996, 6 - 30 novembre

Ferrara, Galleria Acam, settembre

1995Vittorio Veneto (TV), Galleria Novecento, ottobre

Messina, Galleria Il Sagittario, maggio

1994Udine, Galleria Arte Test, novembre

Selva di Val Gardena (BZ), Casa di cultura “Oswald von Wolkenstein”, luglio

Asiago (VI), Galleria d’Arte Busellato, luglio

Cavarzere (VE), Palazzo Piasenti,19 - 29 marzo

Bergamo, Bid Art, gennaio

Vicenza, Vicenza Arte

1993Vicenza, Vicenza Arte ’93, Beraldo Affreschi, Galleria Fidesarte, gennaio

Venezia-Mestre, Galleria Fidesarte, Franco Beraldo. Affreschi. I luoghi della memoria

1992Gallarate (VA), Civica Galleria d’Arte Moderna, Franco Beraldo. Mostra antologica (presentazione di Silvio Zanella e Marcello Venturoli), 12 gennaio - 8 febbraioCortina D’Ampezzo (BL), Galleria d’ar te Tiziano, 4 - 26 aprile

San Fior (TV), Rosada Arte, Oli, Affreschi, Grafica,17 ottobre - 16 novembre

Asiago (VI), Galleria d’Arte Nino Sindoni (presentazione di Ivo Prandin), agosto

1991Lido delle Nazioni (FE), Galleria d’Arte L’Incontro, giugno

Monselice (PD), Villa Pisani, marzo

1990Lido Delle Nazioni - Comacchio (FE), Galleria d’ar te L’incontro, 23 agosto – 2 settembre

Mogliano Veneto (TV), Galleria Novecento, maggio

Padova, Galleria Arte Viva, febbraio

Rovigo, Galleria L’Incontro, gennaio

1989Padova, Galleria Arte Viva

Firenze, Galleria Spagnoli, ottobre

Arzignano (VI), Galleria Arzigano Arte (presentazione di Salvatore Maugeri)

Rovigo, Galleria d’Arte L’Incontro (presentazione di Marcello Venturoli), 4 - 20 ottobre

1988Verona, Galleria d’ar te contemporanea Prisma, 26 marzo - 8 aprile

Rovigo, Palazzo Roncale, Affreschi di Franco Beraldo (presentazione di Paolo Rizzi), 23 aprile - 4 maggioMadonna di Campiglio (TN), Centro Rainalter

Bari, Fiera Internazionale di Arte contemporanea, Franco Beraldo Paesaggi Italiani, car tella serigrafica, 13 - 18 aprile

Bologna, Arte Fiera, Galleria Plusart (con Nativi, Lecic, Potenza), 19-22 febbraio

Abano Terme (PD), Galleria Manzoni, gennaio

1987Padova, Galleria Arte Viva, novembre

Firenze, SIAC, Salone Italiano Arte Contemporanea, Galleria d’ar te moderna Plusart, Franco Beraldo Affreschi,2 - 5 ottobre

Dolo (VE), Galleria Questarte, ottobre

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Firenze, Galleria Spagnoli, luglio

S. Donà di Piave (VE), Galleria d’Arte Il Segno, 11 - 28 aprile

Cavarzere (VE), Civica Galleria d’Arte Moderna, marzo

1986Rovigo, Galleria d’ar te Alexandra, 23 maggio - 13 giugno

Mestre-Venezia, Galleria Arte Moderna Acquario, Acquarelli (presentazione di Paolo Rizzi), 24 aprile - 8 maggio

Venezia, Galleria Bevilacqua La Masa, 23 agosto - 7 settembre

Arzignano (VI), Galleria Ciman Arte, gennaio(presentazione di Salvatore Maugeri)

1985Copenaghen, Istituto Italiano di Cultura per la Danimarca, 14 - 28 novembre

Cavarzere (VE), Civica Galleria d’Arte Moderna, novembre

Abano Terme (PD), Sala Monteortone, 4 - 16 maggio (presentazione di Paolo Rizzi)

Genova, Galleria Barrel, febbraio

1984Mestre-Venezia, Galleria Arte Moderna Acquario, aprile

1983Padova, Galleria Lauro Jaccarino, settembre

Verona, Galleria Campidoglio, maggio

1982Rovigo, Galleria Alexandra, novembre

Vicenza, Studio Pozzan, ottobre

Madonna di Campiglio (TN), Centro Rainalter Galleria Orler, settembre

Abano Terme (PD), Galleria Manzoni, maggio

1981Adria (RO), Galleria Etruria, ottobre

Padova, Galleria L’Alfiere, aprile

MOSTRE COLLETTIVE

2018Punta Ala (GR), Showroom Collezione Orler, Collettiva, luglio - agosto 2018

Mirano, Villa Scabello, L’immagine dell’immaginarsi,25 maggio - 20 giugno 2018

2017Teolo (Pd), Museo di ar te contemporanea Dino Formaggio, Altrove - Luoghi, visioni, evocazioni, 14 maggio - 27 agosto 2017

2016Murano (Ve), Museo del vetro, Murano Oggi - Emozioni di vetro, 7 ottobre 2016 - 25 aprile 2017

2014Murano, Scuola del vetro Abate Zanetti, Premio Murano 2014,23 dicembre 2014 - 31 gennaio 2015 (premiato sezione fornace)

Padova, Artefiera, Galleria Spazio Bianco, novembre

Mestre-Venezia, Biblioteca Civica, Salone degli affreschi, Ascoltare Arte,5-17 maggio

Macao, The art of glass in the heart of Venice, aprile

Venezia, Pauly Glass Factory, Ottobre-Dicembre

Murano (VE), Showroom Cecilia Cenedese, giugno-settembre

2013Asiago, Galleria d’Arte Busellato, Collettiva,dicembre/gennaio

Padova, Arte Fiera, Galleria Spazio Bianco

Pederobba (TV), Show room AZ Color Paint, Rosso di Sera. La fabbrica che produce cultura, ottobre

Jesolo Lido (VE), Torre Alioth di Piazza Drago, Omaggio ai maestri veneti, 31 agosto - 30 settembre

Madonna di Campiglio (TN), Galleria Fratelli Orler, Collettiva,agosto

Roma, Biblioteca Nazionale Centrale, Stemperando, Biennale internazionale di opere su carta,24 gennaio - 1 marzo

2012Cosenza, Biblioteca Nazionale, Stemperando, Biennale internazionale di opere su carta,19 ottobre - 15 dicembre

Venezia, Scuola Grande della Misericordia, Premio Murano 2012,25 agosto - 15 settembre (premiato sezione Fornace)

Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria, Stemperando, Biennale internazionale di opere su carta,5 settembre - 7 ottobre

Castelfranco Veneto (TV), Teatro Accademico, Non ti scordar di me. Ritratti d’artista dal Triveneto, fotografia di Giancarlo Gennaro, 24 marzo - 15 aprile

Asiago (VI), Museo Le Carceri, I Capolavori dell’Arte. Rembrandt, Dalì, Picassso, Chagall, Ligabue e i veneti Ciardi, Dall’Oca Bianca, Borsato, Vedova, 9 giugno - 25 novembre

Madonna di Campiglio (TN), Galleria Fratelli Orler, Collettiva, estate

2011Padova, Arte Fiera, Galleria d’Arte Busellato

Mestre-Venezia, Anti:Galleria d’Arte Contemporanea, Le stagioni storiche della Galleria D’Arte Meeting, presentazione di Toni Toniato, dicembre

Madonna di Campiglio (TN), Galleria Fratelli Orler, Collettiva,estate

Mestre-Venezia, Centro Culturale Candiani, Pinocchiando con:,5 marzo - 3 aprile

Montegrotto Terme (PD), Museo Internazionale del Vetro

Brescia, Arte Fiera, Galleria Arte Capital

2010Roma, Massi Studio d’Arte, Un’opera per te!,12 dicembre 2010 - 15 gennaio 2011

Padova, Arte Fiera, Galleria d’Arte Busellato

Madonna di Campiglio (TN), Galleria Fratelli Orler, Collettiva,estate

Brescia, Arte Fiera, Galleria Arte Capital

2009Roma, Massi Studio d’Arte, Astrazioni contemporanee,17 dicembre 2009 - 10 gennaio 2010

Torino, Palazzo della Società Promotrice delle Belle Arti, Riccardo Licata e gli amici di Venezia e Parigi,9 settembre - 29 ottobre

Brescia, Arte Fiera, Galleria Arte Capital

Kiev (Ucraina), Galleria polivalente dell’Ordine degli architetti, Collettiva di artisti veneti,marzo

2008Roma, Massi Studio d’Arte, Rassegna d’arte contemporanea,25 novembre 2008 - 10 novembre 2009

Mel (BL), Show room Gasperin,Sogni d’africa. Interpretazioni creative di arte Africana, 24 maggio - 11 ottobre 2008

Roma, Massi Studio d’Arte, Opere per una collezione,23 febbraio - 10 marzo

Padova, Arte Fiera, Galleria d’Arte Busellato

Brescia, Arte Fiera, Galleria Arte Capital

Milazzo (Me), Caruso Gallery, luglio

2007Roma, Massi Studio d’Arte, Natale a regola d’arte,24 novembre 2007 - 8 gennaio 2008

Roma, Massi Studio d’ Arte, Carte e Cartacce,14 giugno - 14 agosto

Roma, Massi Studio d’Arte, Astratti Si!!,20 aprile - 26 maggio

Roma, Massi Studio d’Arte, Assaggio d’artista 2007,3-31 marzo

Padova, Arte Fiera, Galleria d’Arte Buesellato

2006Padova, Arte Fiera, Galleria d’Arte Orler, ottobre

Marcon (Ve), Spazio Eventi Orler, collettiva d’inaugurazione, settembre

Pistoia, Chiostro di San Francesco, III Biennale Nazionale di Arte Sacra Contemporanea,25 giugno - 9 luglio

2000Padova, Arte Fiera, Galleria d’Arte Orler, ottobre

Venezia, Centro d’ar te San Vidal, La radice veneta nell’arte d’oggi,4 giugno - 3 luglio

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M. Donà, I. Prandin, L’immagine dell’immaginarsi, (a cura di G. T. Costantino), Fondazione Giovani Leoni Onlus, Mirano 2018

R. Lamantea, Arte e fotografia giocano a rivelarsi (e nascondersi), in La Nuova, mercoledì 23 maggio 2018

Cat. Salvatore Lavecchia/Franco Beraldo, Haiku. Segni di luce, Venezia 2017

Cat. Murano oggi. Emozioni di vetro, a cura di G. Belli e C. Squarcina,Magonza editore, Venezia 2017

La mostra di Beraldo alla farmacia Meltias, in “Il Gazzettino”, Venerdì 26 agosto 2016

Le intenzioni più vere di Beraldo, in “Il Mattino di Padova”, Venerdì 26 agosto 2016

Il pittore Beraldo espone le sue opere in farmacia, in “Il Gazzettino”, Giovedì 18 agosto 2016

Cat. Beraldo. Glass Works, testo di Andrea Tosi, Venezia 2016

L’arte aiuta il cuore. I dipinti in ospedale, in “Il Gazzettino”, 7 febbraio 2016

Isabella Panfido,“L’arte fa bene al cuore”, la mostra a Cà Foncello, in Corriere del Veneto, giovedì 11 febbraio 2016

Cat. L’arte fa bene al cuore, Franco Beraldo, Ennio Finzi, Giulia Napoleone, Andrea Vizzini, a cura di Elsa Dezuanni, Ennio Pouchard, Treviso 2016.

Claudia Sugliano, Luce e colore, Beraldo si mette a nudo, in Artein, International Art Magazine, aprile-maggio 2015

Enrico Pirondini, La mostra di Beraldo fa bella la Galleria Ducale, in “Prima Pagina Reggio”, 23 marzo 2015

Enrico Pirondini, Galleria Ducale, apertura col botto, in “Prima Pagina Reggio”, 22 marzo 2015

Enrico Pirondini, Oggi riapre la Galleria Ducale con un omaggio all’ecclettismo, in “Prima Pagina Reggio”, 20 marzo 2015

Franco Beraldo: la verità del colore,in “Il Gazzettino di Padova”, sabato 17 gennaio 2015

Beraldo, Ferrari Gallo e Miotti aprono le personali, in “Il Mattino di Padova”, Padova giovedì 15 gennaio 2015

Barbara Codogno,Franco Beraldo la verità del colore, in “Corriere del Veneto”, Mercoledì 14 gennaio 2015

Cat. Franco Beraldo. La verità del colore. opere 1979-2014, testi di Virginia Baradel, Stefano Annibaletto, Umberto Allemandi, Torino 2015

Il vetro di Murano. L’arte di Franco Beraldo, in Punta Ala Magazine, Estate 2013

Cat. Beraldo. Glass Works, Venezia 2013

Giancarlo Gennaro,Non ti scordar di me. Ritratti d’artista dal Triveneto, Castelfranco Veneto (TV) 2012

Stemperando 2012, V Biennale internazionale di opere su carta, a cura di Giovanna Barbero, Verso l’Arte edizioni, Torino 2012

I Capolavori dell’Arte. Rembrandt, Dalì, Picassso, Chagall, Ligabue e i veneti Ciardi, Dall’Oca Bianca, Borsato, Vedova. Opere provenienti da collezioni private, a cura di Giorgio Barberis, Luca Barsi, Edizioni Città di Asiago, 2012

BIBLIOGRAFIAMadonna di Campiglio (TN), Galleria Fratelli Orler, Collettiva,estate

1999Padova, Arte Fiera, Il Paesaggio nella pittura Veneta del 900, ottobre

Carmel, California(U.S.A.), Alexander Of Florence Gallery

Portobuffolè (TV), Casa Gaia da Camino, La nuova Metafisica,aprile

1996Roma, Palazzo Barberini, L’altra Arte?,26 ottobre - 7 novembre

Piazzola sul Brenta (PD), Villa Contarini, La magia dell’Acquerello, ottobre

Madonna di Campiglio (TN), Galleria Fratelli Orler, Collettiva,estate

1993Vicenza Arte, Vicenza

Vicenza Arte Galleria Fidesarte, Vicenza

1989Albignasego (PD), Palazzetto Polivalente, II Biennale Nazionale dell’acquarello,8 - 22 ottobre (premiato)

Burano-Venezia, Premio Burano di Pittura, 23 luglio – 27 agosto

Madrid (Spagna), ARCO

Norimberga (Germania), Art-Nurimberg

1988Barcellona (Spagna), BIAF, ottobre

Cavarzere (VE), Galleria Comunale d’Arte, Primo premio d’ar te Città di Cavarzere “La mia dominante, 25 agosto - 10 settembre

Bari, Expoarte, aprile

Bologna, Artefiera, gennaio

1987Albignasego (PD), Palazzetto Polivalente, I Biennale Nazionale dell’acquarello, 4 - 18 ottobre

1986Arzignano (VI), Prima Biennale Triveneta Città di Arzignano (premiato)

1985Mestre-Venezia, Galleria d’Arte S. Giorgio, Trentuno artisti in omaggio a Mario Lucchesi,28 settembre - 18 ottobre

1981Mestre-Venezia, I Rassegna Arti Visive Città di Mestre, ottobre

Burano-Venezia, Premio Burano di Pittura,12 - 27 settembre (primo premio ex aequo)

1979Burano-Venezia, Premio Burano di Pittura,settembre

110 111

Cat. Mostra Galleria Fidesarte, Beraldo. Affreschi. I luoghi della memoria,Venezia-Mestre 1993

Arte Moderna. L’arte contemporanea dal secondo dopoguerra ad oggi, N. 29, Editoriale Mondadori, Milano 1993

Cat. Franco Beraldo. Mostra antologica,presentazione di Silvio Zanella, Ivo Prandin. Scritti e saggi da Marco Goldin, Salvatore Maugeri, Paolo Rizzi, Marcello Venturoli, Venezia 1992

Cat. Mostra Galleria d’Arte Nino Sindoni, (testo di Ivo Prandin), Asiago 1992

Salvatore Maugeri, L’arcano delle visioni sognate di Franco Beraldo, in cat. Mostra Galleria Arzigano Arte, Vicenza 1989

Cat. II Biennale Nazionale dell’acquarello, Padova 1989

Cat. Premio Burano di Pittura, Venezia 1989

Cat. Affreschi di Franco Beraldo, Rovigo 1988

Franco Beraldo, Paesaggi Italiani, car tella serigrafica, 99 esemplari in numeri Arabi; 30 esemplari in numeri Romani, Venezia 1988

Paolo Rizzi, Beraldo. Affreschi, Venezia 1988

Cat. I Biennale Nazionale dell’acquarello, Padova 1987

Franco Beraldo. Acquerelli. Testo di Paolo Rizzi, car tella di 4 acquarelli riprodotti a stampa, Padova 1986

Cat. Galleria Bevilacqua La Masa, Franco Beraldo, Domenico Boscolo Natta, Giorgio di Venere, Carlo Masi, Luigi Voltolina,presentazione di Paolo Rizzi, Venezia 1986

Cat. Prima Biennale Triveneta Città di Arzignano,Arzignano (VI) 1986Un salotto musicale ai primi dell’800, copertina illustrata, Teatro Toniolo, Mestre-Venezia 1986

Trentuno artisti in omaggio a Mario Lucchesi, Mestre-Venezia, 1985

Paolo Rizzi, Veneti all’estero. Dalla Danimarca con soddisfazione, in Il Gazzettino, Martedì 26 novembre 1985

Cat. Franco Beraldo, testo di Paolo Rizzi, Venezia 1985

Cat. Franco Beraldo. Itinerario, testi di Paolo Rizzi, Venezia 1984

Cat. Franco Beraldo, Dossier Arte, Collana diretta da Carlo Emanuele Bugatti, Ancona 1981

Cat. Premio Burano di Pittura, 16° edizione, Venezia 1981

Catalogo Sartori d’Arte moderna e contemporanea, primo repertorio di artisti attivi nel nord Italia dal ‘900 ai nostri giorni,Archivio Sartori Editore, Mantova 2012

Cat. Le stagioni storiche della Galleria D’Arte Meeting,a cura di Massimo De Luca, Venezia 2011

Pinocchiando con:, a cura di Giorgio Costantino, Venezia / Collodi 2010

Cat. Franco Beraldo. Vetri, Venezia 2010

P. Zanotto, Due modi complementari di osservare la nostra vita, in Il Gazzettino, 17 ottobre 2010

Cat. Franco Beraldo. L’insostenibile leggerezza della pittura,testo di Antonella Alban, Ferrarin Incontri d’Arte 2010

Cat. Concorso Nazionale di Pittura, Acquerello e grafica “G.B. Cromer”, 50° edizione, Comune di Agna 2010

Riccardo Licata e gli amici di Venezia e Parigi, a cura di G. Granzotto e G. Barbero, Verso l’ar te edizioni, Torino 2009

Fabio Tedeschi, Franco Beraldo. I vetri artistici di Murano, in Forum, ContemporaryIntenational Art Magazine, N. 25, maggio 2009

Cat. Sogni d’africa. Interpretazioni creative di arte a africana, Mel (BL) 2008

Maria Lucia Ferraguti, Artista in copertina. Franco Beraldo, in Taste VIN, N. 2, aprile-maggio 2008

Cat. Franco Beraldo. Verso l’immediato, a cura di Dino Marangon, Legnago (VR) 2007

Dino Marangon, La lirica trasfigurazione della memoria di Franco Beraldo, in Cotemporart, n. 53, dicembre 2007

Cat. Carte e Cartacce, a cura di Alessandro Massi, Roma 2007

Cat. Assaggio d’artista, a cura di Alessandro Massi, testo critico di Laura Turco Liveri, Roma 2007

Cat. Franco Beraldo, testi di Antonella Alban, Dino Marangon, Terraferma, Vicenza 2006Dino Marangon, Franco Beraldo, Verso l’immediato,Vediar te, Ferrara 2006

Cat. Arte Sacra Pistoia, a cura di Giampaolo Trotta, edizioni Masso delle Fate, Signa (FI) 2006Calendario 2006, Artetivù edizioni

Eros Trevisan, Tiepidi raggi, Poesie, (illustrazioni di Franco Beraldo), Venezia 2005

Cat. Franco Beraldo. Il colore ritrovato, Ferrara 2005

Cat. Franco Beraldo. Il colore ritrovato, a cura di Maria Lucia Ferraguti, Galleria d’ar te Busellato, Vicenza 2005

Cat. Concorso Nazionale di Pittura, Acquerello e grafica “G.B. Cromer”, 43° edizione, Comune di Agna 2003

Cat. Beraldo. L’infinito visibile. Dipinti 2001-2003, Cittadella 2003

Cat. Franco Beraldo, a cura di Paolo Levi, Elede editrice, Torino 2002

Cat. Franco Beraldo. Dove si nascondono gli Dei, a cura di Cristiano Ragni, Forlì 2002

Angela Parracino, Fra cielo e mare, in Lucera Magazine, 5 ottobre 2001

Cat. Franco Beraldo. Affreschi, a cura di Rina Dal Canton, Cavallino Treporti (VE) 2000

Marica Rossi, Luoghi della memoria, Franco Beraldo alla Galleria d’Arte Ciman di Arzignano, in Il Giornale di Vicenza, sabato 20 dicembre 1997

Cat. Franco Beraldo. I luoghi della memoria. Dipinti 1991-1997, Asiago (VI) 1997

Paolo Rizzi, “L’amore per l’affresco è qualcosa che mi è entrato nel sangue…”, in Veneto ieri oggi domani, Anno VIII, N. 87-88, Luglio – Agosto 1997

Cat. Luoghi della memoria. Dipinti 1991-1996, Scritti e saggi di Silvio Zanella, Marco Goldin, Paolo Rizzi, Ivo Prandin, Venezia 1997

Cat. Mostra Palazzo Barberini,L’altra Arte?, Roma 1996

Galleria Italia, supplemento a Quadri & Sculture, N. 23, (copertina), Roma 1996

Marco Goldin, Un moderno pellegrino,in Quadri & Sculture, N. 17, Roma, Dicembre 1995 / gennaio 1996

Grafica, Annuario del mercato della grafica in Italia, n. 22, a cura di Giuseppe Bonini, Editoriale Mondadori, Milano 1994

Finito di stamparenel mese di ottobre 2018