omaggio al fabbro

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mostra omaggio al Fabbro a Fabriano

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Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

La collezione Gonzato “OMAGGIO AL FABBRO”

per la prima volta in mostra a Fabriano, nei locali della Pinacoteca Civica

dal 16 al 30 Giugno.

La collezione Gonzato “OMAGGIO AL FABBRO”

per la prima volta in mostra a Fabriano, nei locali della Pinacoteca Civica

dal 16 al 30 Giugno.

interverranno:

Agenzia viaggi ALESTE TOURpresentazione

Comune di Fabriano - Ing. Roberto SorciSindaco

Comune di Fabriano - Dott.ssa Sidonia RuggeriAss.re alla Cultura

INDIA SPADott. Dennis Zerbato

interverranno:

Agenzia viaggi ALESTE TOURpresentazione

Comune di Fabriano - Ing. Roberto SorciSindaco

Comune di Fabriano - Dott.ssa Sidonia RuggeriAss.re alla Cultura

INDIA SPADott. Dennis Zerbato

Al termine aperitivo presso i Giardini del Poiogentilmente offerto da Ristorante Pizzeria

CAVALLO PAZZO - Fabriano

Al termine aperitivo presso i Giardini del Poiogentilmente offerto da Ristorante Pizzeria

CAVALLO PAZZO - Fabriano

Collaterale alla Mostra, personale espositivadi Renzo Barbarossa

“Omaggio a Mastro Marino”

Collaterale alla Mostra, personale espositivadi Renzo Barbarossa

“Omaggio a Mastro Marino”

Comune di FABRIANOAss.to Cultura

Ass.to Attività Produttive

Comune di FABRIANOAss.to Cultura

Ass.to Attività Produttive

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

BRUNO GONZATO

Architetto vicentino, è il titolare della IND.I.A. Spa la più grande azienda al mondo produttrice di manufatti in ferro battuto e semilavorati con oltre 33.000 articoli a catalogo. L'intuizione, l'intraprendenza, e la tenacia del suo fondatore, hanno permesso che un'idea imprenditoriale nata solo per finanziare un altro progetto, divenisse poi l'azienda leader che esporta tonnellate di ferro in oltre 100 stati nel mondo.Imprenditore di prima generazione, ha il suo quartier generale nell'operoso nord Est, e come nelle migliori tradizioni ha l'appoggio ed il sostegno di tutta la sua famiglia impegnata nei vari reparti aziendali.In 39 anni di attività l' IND.I.A. spa non è solo il punto di di riferimento di architetti, ingegneri, e fabbri di tutto il mondo, è considerata una specie di università del ferro battuto, la più vasta biblioteca dedicata all'argomento.

La collezione “OMAGGIO AL FABBRO”, ha avuto inizio con con un gesto d'amore, come il dono della moglie e dei suoi figli per la festa del papà, ed ha trovato terreno fertile nella passione bruciante di Gonzato per il mondo fabbrile: la molla del collezionismo ha fatto il resto.La collezione conta oltre duecento pezzi tra stampe e sculture ed è l'unica al mondo dedicata a questo tema.

BRUNO GONZATO

Architetto vicentino, è il titolare della IND.I.A. Spa la più grande azienda al mondo produttrice di manufatti in ferro battuto e semilavorati con oltre 33.000 articoli a catalogo. L'intuizione, l'intraprendenza, e la tenacia del suo fondatore, hanno permesso che un'idea imprenditoriale nata solo per finanziare un altro progetto, divenisse poi l'azienda leader che esporta tonnellate di ferro in oltre 100 stati nel mondo.Imprenditore di prima generazione, ha il suo quartier generale nell'operoso nord Est, e come nelle migliori tradizioni ha l'appoggio ed il sostegno di tutta la sua famiglia impegnata nei vari reparti aziendali.In 39 anni di attività l' IND.I.A. spa non è solo il punto di di riferimento di architetti, ingegneri, e fabbri di tutto il mondo, è considerata una specie di università del ferro battuto, la più vasta biblioteca dedicata all'argomento.

La collezione “OMAGGIO AL FABBRO”, ha avuto inizio con con un gesto d'amore, come il dono della moglie e dei suoi figli per la festa del papà, ed ha trovato terreno fertile nella passione bruciante di Gonzato per il mondo fabbrile: la molla del collezionismo ha fatto il resto.La collezione conta oltre duecento pezzi tra stampe e sculture ed è l'unica al mondo dedicata a questo tema.

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

PRESENTAZIONE

Per l’edizione speciale in Fabriano, la collezione Gonzato mostra circa 49 sculture, in gran parte bronzetti dell’otto-novecento, ed alcuni importanti dipinti e stampe del sei-settecento.

La collezione esposta non si concentra su un periodo o su un autore, ma sul tema della rappresentazione del fabbro nella sua evoluzione dalla Fucina di Vulcano ai giorni nostri, individuando aspetti molto diversi per stile, simbologie e significati.

L’alto livello di molte opere esposte ed il forte contenuto tematico rendono l’esposizione unica al mondo nel suo genere, La ricostruzione filologica effettuata dal museo di Bassano del Grappa, che l’ha vista esposta per la prima volta, l’ha arricchita di valore scientifico e valenza culturale e didattica, ed è stata mantenuta intatta nell’esposizione fabrianese.

PRESENTAZIONE

Per l’edizione speciale in Fabriano, la collezione Gonzato mostra circa 49 sculture, in gran parte bronzetti dell’otto-novecento, ed alcuni importanti dipinti e stampe del sei-settecento.

La collezione esposta non si concentra su un periodo o su un autore, ma sul tema della rappresentazione del fabbro nella sua evoluzione dalla Fucina di Vulcano ai giorni nostri, individuando aspetti molto diversi per stile, simbologie e significati.

L’alto livello di molte opere esposte ed il forte contenuto tematico rendono l’esposizione unica al mondo nel suo genere, La ricostruzione filologica effettuata dal museo di Bassano del Grappa, che l’ha vista esposta per la prima volta, l’ha arricchita di valore scientifico e valenza culturale e didattica, ed è stata mantenuta intatta nell’esposizione fabrianese.

La collezione ha già avuto una prima esposizione al Museo Civico di Bassano del Grappa nel 2009 e resterà in mostra gratuitamente a Fabriano presso la Pinacoteca Civica, dal 16 al 30 giugno, per l’omaggio alla nostra città e alla figura del nostro simbolo, Mastro Marino, grazie alla generosità della famiglia Gonzato che ha messo a disposizione gratuitamente tutta la collezione.

Doveroso ringraziamento al Comune di Fabriano, nella persona del Sindaco, Ing Sorci, all’assessorato alla Cultura e Servizi Sociali, nella persona dell’assessore Sidonia Ruggeri, per il suo interessamento e per il sostegno economico e morale, e all’assessore Costantini delle Attività Produttive.Si ringraziano inoltre la Confartigianato Ancona, Il Ristorante Cavallo Pazzo, Ristorart, Metalstil e Agenzia assicurativa UGF - Aurora.

La collezione ha già avuto una prima esposizione al Museo Civico di Bassano del Grappa nel 2009 e resterà in mostra gratuitamente a Fabriano presso la Pinacoteca Civica, dal 16 al 30 giugno, per l’omaggio alla nostra città e alla figura del nostro simbolo, Mastro Marino, grazie alla generosità della famiglia Gonzato che ha messo a disposizione gratuitamente tutta la collezione.

Doveroso ringraziamento al Comune di Fabriano, nella persona del Sindaco, Ing Sorci, all’assessorato alla Cultura e Servizi Sociali, nella persona dell’assessore Sidonia Ruggeri, per il suo interessamento e per il sostegno economico e morale, e all’assessore Costantini delle Attività Produttive.Si ringraziano inoltre la Confartigianato Ancona, Il Ristorante Cavallo Pazzo, Ristorart, Metalstil e Agenzia assicurativa UGF - Aurora.

L’ammirazione per la carriera e la figura di Bruno Gonzato, la mai sopita passione per il mondo dei fabbri ed il ferro battutto in particolare, la ricerca di nuove opportunità culturali ed artistiche per la nostra città, hanno spinto Stefano Barbacci e sua moglie Bruna a realizzare l’esposizione fabrianese della più estesa collezione (ed unica al mondo) in tema fabbrile.L’ entusiasmo e l’ammirazione coinvolgente dei soci dell’agenzia Alessia Ranalli e Guido la Rovere, hanno permesso di completare l’organizzazione nei minimi particolari.Voglia essere questo un doveroso omaggio al passato imprenditoriale di Stefano Barbacci, al seppur breve ma intenso periodo vissuto nel magico mondo del ferro battuto, ma soprattutto un omaggio alla nostra città ed al suo amato simbolo, quel Mastro Marino presente nella speciale esposizione fabrianese nelle opere dell’amico Renzo Barbarossa, nella sua personale espositiva collaterale alla mostra.

L’ammirazione per la carriera e la figura di Bruno Gonzato, la mai sopita passione per il mondo dei fabbri ed il ferro battutto in particolare, la ricerca di nuove opportunità culturali ed artistiche per la nostra città, hanno spinto Stefano Barbacci e sua moglie Bruna a realizzare l’esposizione fabrianese della più estesa collezione (ed unica al mondo) in tema fabbrile.L’ entusiasmo e l’ammirazione coinvolgente dei soci dell’agenzia Alessia Ranalli e Guido la Rovere, hanno permesso di completare l’organizzazione nei minimi particolari.Voglia essere questo un doveroso omaggio al passato imprenditoriale di Stefano Barbacci, al seppur breve ma intenso periodo vissuto nel magico mondo del ferro battuto, ma soprattutto un omaggio alla nostra città ed al suo amato simbolo, quel Mastro Marino presente nella speciale esposizione fabrianese nelle opere dell’amico Renzo Barbarossa, nella sua personale espositiva collaterale alla mostra.

Come spesso accade, tutto ebbe inizio con un gesto d’amore

B. Gonzato

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OMAGGIO AL FABBR

PERCHÉ OMAGGIO AL FABBRO PROPRIO A FABRIANO?

LA LEGGENDA DI MASTRO MARINO

In tempi molto lontani, c'erano, al posto dove ora c'è Fabriano, due castelli: Castelnuovo (detto anche Poggio) e Castelvecchio. Erano di due nobili fratelli perennemente in lotta tra loro ed erano posti su due alture non distanti uniti da un ponte che li collegava. Su questo ponte un saggio fabbro lavorava per entrambi i signori e non perdeva mai occasione per tentare di riappacificarli. Ogni volta che uno dei due gli chiedeva cosa dicesse di lui il fratello, rispondeva deciso che diceva solo bene. Un giorno Mastro Marino decise di farli incontrare per mettere fine alle continue lotte che stremavano gli abitanti dei castelli. Questi, appena si videro, sguainarono le spade, ma, convinti dal brav' uomo e ricordando le sue parole, fecero pace e si abbracciarono. Da quel giorno Fabriano, nata dall'unione dei due castelli, potè crescere in serenità. A memoria di questo fatto, e dell'eroe Mastro Marino, il fabbro divenne lo stemma della città.

FONTE: Fabrianostorica.it

IL SOGNO DI UN RAGAZZO

C'era una volta... così inizia ogni storia che si rispetti; ed anche questa lo è. Questa è la storia di un ragazzo che sognava, un giorno, di entrare nella bottega di mastro Marino per diventarne l'aiutante.Ora devi sapere che Mastro Marino era un fabbro che divenne il simbolo di Fabriano non per il sangue che scorreva nelle sue vene ma per il sudore che sgorgava dalla sua fronte, tanta era la forza che metteva nel forgiare il ferro della sua fucina e tante le opere che, da questa fucina, uscivano per prendere le vie del mondo.

Egli conosceva l'arte della lavorazione dei metalli e possedeva il segreto del fuoco che manteneva acceso notte e giorno per donarne a chi ne fosse rimasto sprovvisto. Attorno a questo mitico fabbro, nel corso del tempo scandito solo dal battere del suo pesante maglio sull'incudine, crescevano tante altre fuliginose fucine mentre, in altre capanne nate lungo le rive del Giano, alcuni viaggiatori, giunti a Fabriano dal lontano Oriente, adoperavano le acque del fiume per produrre e migliorare un'invenzione portata da quelle terre lontane: la carta.

Ma torniamo al ragazzo ed al suo sogno. Un sogno che poi non era soltanto suo ma di tutti i giovani della valle e pertanto, per realizzarlo, altro mezzo non c'era che sfidare tutti per diventare proprio lui, un ragazzo ricco solo di sogni, il garzone del fabbro più noto del paese.Questa è la "sfida del maglio"; una gara per dare ad ogni giovane, che tenga agilità nelle gambe ed un sogno nel cuore, la possibilità di diventare per un anno, con l'aiuto e per i colori della Porta che rappresenta, l'erede di Mastro Marino.

Fonte: Ente Palio San Giovanni Battista - www.fabrianopalio.it

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OMAGGIO AL FABBR

UN FONDAMENTO DI VERITA’ SULLA LEGGENDA DI MASTRO MARINO

La città di Fabriano nelle sue tradizioni e leggende è ancora avvolta e affascinata dalla storia di Mastro Marino, ovvero il fabbro che portò la pace fra le genti dei due castelli medioevali, e dal quale, secondo lo Scevolini la città prese il nome (fabreria)

Secondo la tradizione, il fabbro Marino, aveva la sua fucina sul ponte dell’Aera, oggi non più visibile perché avvolto dalle case; la leggenda potrebbe comunque avere preso corpo dai fatti realmente avvenuti durante il periodo della formazione del Comune.

Nell’anno 1165, Fabriano aveva già una prima Comunanza di Uomini, formatasi dagli accordi presi dalle genti dei due castelli di Castelvecchio e Castelnuovo.La nuova aggregazione politico-amministrativa era costituita da due classi sociali i majores o boni homines (i nobili) ed i minores (contadini o plebei inurbatisi)

Dai documenti dell’epoca si possono ricavare vicende di discordia nate fra queste due classi, fino ad una pacificazione stipulata in un accordo scritto in due documenti: la carta Sforzolo firmata nel 1198 nella piazza del Castello, e la carta Fabriano firmata nella chiesa Vescovile di S. Venanzio Martire.L’atto definitivo di concordia, denominato “CARTA MAJOR” fu firmato sempre nel 1198, e vi furono elencati gli obblighi ed i doveri di ambo le parti.Tra i nomi dei testimoni che compaiono nella Carta Major, c’è un certo PETRUS faber, Pietro il fabbro.Questo personaggio, rappresentante dei minores, potrebbe essere il nostro Mastro Marino della leggenda:Pietro il fabbro era presente alla firma della Carta Major come rappresentante della dell’importante corporazione dei fabbri, e soprattutto come uno degli autori dell’accordo raggiunto.

Altra ipotesi da collegare alla leggenda, sempre con le dovute cautele, è il nome di PETRUS FABRIANI che appare in successivi documenti del 1199.Se questo personaggio fosse lo stesso Pietro il fabbro, si potrebbe ipotizzare che la leggenda in origine raccontava che i castelli riuniti, presero il nome di Fabriano, grazie all’operato politico di Pietro Fabriani (fabbro)Successivamente la versione probabilmente si modificò affermando che il nome di Fabriano fu dato dal Fabbro Mastro Marino che aveva la sua fucina sul Giano, (faber in Janus)Tale cambiamento fu probabilmente inventato dagli artigiani fabbri (minores) che stavano acquisendo un certo potere all’interno del Comune, già nel 1278 i fabbri avevano una corporazione molto potente nell’ambito comunale.

In conclusione possiamo dire che ogni leggenda non nasce per caso, ma ha sempre un fondamento basato su fatti realmente avvenuti, poi modificati nel tempo con la fantasia e la cultura del raccontare.

Fonte: Federico Uncini - Fabriano storica

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OMAGGIO AL FABBR

UN FONDAMENTO DI VERITA’ SULLA LEGGENDA DI MASTRO MARINO

Non è una figura araldica o una figura derivata dalla mitologia o dall’agiologia, è’ una figura antropica quella che contraddistingue lo stemma di Fabriano; e’ un fabbro simbolo del lavoro nella pace. E’ accertato che già nel XIII secolo il sigillo comunale rappresenta un artiere con il martello nella mano destra e le tenaglie nella mano sinistra intento a battere il ferro sull’incudine.La leggenda vuole che quel fabbro si chiami Mastro Marino, il laborioso artigiano che con la sua saggezza riesce a pacificare gli abitanti dei due castelli dai quali ha origine Fabriano.Il toponimo però non deriva dall’immagine impressa nello stemma comunale, bensì dall’aggettivazione del gentilizio romano Faberius, ovvero il proprietario del fondo sul quale i profughi del municipio romano di Attidium e Tuficum si insediarono dopo aver subito la devastazione barbarica delle truppe di gotiche di Alarico.

Non c’è dubbio comunque che l’attività più antica del comune di Fabriano, è legata al mestiere di fabbro ferraio.Nella seconda metà del Duecento, L’Arte dei fabbri dispone di ben 38 fucine tutte situate nel lato nord della piazza Mercatale, (oggi piazza Garibaldi) sulla sponda destra del fiume Castellano, (che poi prese il nome di Giano) famose per la produzione delle molle da fuoco o tenaglie a massello dette comunemente “chiappe” Le chiappe (da chiappare ovvero prendere) si potrebbero appunto definire il secondo stemma cittadino; perché rappresentarono Fabriano agli occhi del forestiero, ai tempi degli albori del Comune.

Fonte: Dalmazio Pilati - “Storia di Fabriano dalle origini ai giorni nostriGiancarlo Castagnari - Carta e artigianato a Fabriano

Stemma comune di Fabriano

“Chiappe” fabrianesi , o tenaglie per fuoco

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OMAGGIO AL FABBR

ARTISTA FRANCESE DEL XIX SEC.

FRANCIABRONZO PATINATOALTEZZA 31 CM

Il piccolo Cupido, porge una freccia chiedendone riparazione al dio-fabbro che con atteggiamento stupito indica se stesso quasi a dire: proprio io?La posa del dio, seduto sull’incudine, al quale è appoggiato il pesante martello, con il suo berretto frigio sul capo, riprende la tradizione secondo la quale Vulcano era fornitore di tutte le armi degli dei, tra cui anche l’arco di Cupido.

PERCHE’ PROPRIO VULCANO A SIMBOLO DELL’ESPOSIZIONE FABRIANESE

Ai miei occhi, Vulcano solitamente raffigurato come dio rude e rozzo, racchiuso nella sua oscura fucina ai piedi dell’Etna, al cospetto del figlio invece si ingentilisce e pare addirittura giocoso.Non è colui che forgia le armi invincibili dei guerrieri, ma dinanzi a suo figlio Cupido è solo un padre, colui che tutto può “aggiustare”, anche le frecce tutt’altro che belliche del suo piccolo arco.

Un immagine dolce della paternità, che mostra gli aspetti più semplici della vita. La ricerca eterna dei figli che vedono nel padre colui che tutto può sistemare, e la figura del padre, che lascia via tutto per soccorrere suo figlio anche nella più bizzarra delle richieste.Non c’è effusione visiva nella scena, ma aleggia una sorta di complicità esclusiva padre-figlio quasi a voler significare: “vieni ti faccio vedere come si fa, così quando io non ci sarò più sarai in grado di farlo da solo”

Bruna Moretti

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OMAGGIO AL FABBR

Nei locali espositivi della Pinacoteca Civica ha avuto luogo l’esposizione fabrianese della Mostra OMAGGIO AL FABBRO

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Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBR

Nella stupenda cornice dello Spedale della Madonna del Buon Gesu’ ha avuto luogo l’inaugurazione alla presenza dell’Amministrazione Comunale, del Vescovo e delDott. Dennis Zerbato , rappresentante di INDIA

All’ingresso della Mostra, la personale di Renzo Barbarossa con incisioni ed acquerelli raffiguranti il nostro Mastro Marino.

L’omaggio del nostro caro artista alla sua città.

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OMAGGIO AL FABBR

Tanti gli amici intervenuti alla inaugurazione ex colleghi fabbri, amici del Palio, tantissimi semplici curiosi.

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OMAGGIO AL FABBR

In questa pagina i migliori fabbri di Fabriano.Nella foto a sinistra, Stefano Barbacci ed il suo maestro Marcello, a destra in alto in primo piano Sebastiano Ferretti, altro suo maestro consigliere, Massimo Tiberi, nella foto accanto a Dennis, mitico Mastro Marino in carica, rappresentante della nostra porta del Borgo, 7 volte campione nelle ultime 15 edizioni del Palio di San Giovanni Battista

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

VULCANO, AMORINI E ALLEGORIEVULCANO, AMORINI E ALLEGORIE

L'immagine mitologica del fabbro è la figura di Efesto, (per i latini Vulcano), dio del fuoco e fabbro degli dei, raffigurato come uomo rude e muscoloso, che nel buio della sua fucina, nelle viscere dell'Etna, svolge il suo lavoro difficile e faticoso.In queste opere, l'iconografia di Efesto, muta d'aspetto, si ingentilisce accanto alla sua donna la Dea Afrodite, e del figlio Cupido, piccolo dio dell'amore.Le delicate immagini di Afrodite e di Cupido, contrastano con la figura rude di Vulcano, ed in questo gioco di opposti, si inseriscono queste sculture, capaci di far sorride, e ricche di significati metaforici, come il dialogo degli opposti: l'amore che addolcisce anche gli animi più burberi e la cui solidità unisce il cuore degli amanti.Possiamo quindi incontrare Vulcano in atmosfere bucoliche che ammira la sua sposa, oppure che si lascia sorprendere da suo figlio Cupido e dalla sua richiesta insolita di riparare la sua freccia dall'uso tutt'altro che bellico.

L'immagine mitologica del fabbro è la figura di Efesto, (per i latini Vulcano), dio del fuoco e fabbro degli dei, raffigurato come uomo rude e muscoloso, che nel buio della sua fucina, nelle viscere dell'Etna, svolge il suo lavoro difficile e faticoso.In queste opere, l'iconografia di Efesto, muta d'aspetto, si ingentilisce accanto alla sua donna la Dea Afrodite, e del figlio Cupido, piccolo dio dell'amore.Le delicate immagini di Afrodite e di Cupido, contrastano con la figura rude di Vulcano, ed in questo gioco di opposti, si inseriscono queste sculture, capaci di far sorride, e ricche di significati metaforici, come il dialogo degli opposti: l'amore che addolcisce anche gli animi più burberi e la cui solidità unisce il cuore degli amanti.Possiamo quindi incontrare Vulcano in atmosfere bucoliche che ammira la sua sposa, oppure che si lascia sorprendere da suo figlio Cupido e dalla sua richiesta insolita di riparare la sua freccia dall'uso tutt'altro che bellico.

ARTISTA FRANCESE DEL XIX SEC

FranciaBronzo patinatoAltezza 31 cm

Vulcano e Cupido.

ARTISTA FRANCESE DEL XIX SEC

FranciaBronzo patinatoAltezza 31 cm

Vulcano e Cupido.

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

RICCARDO AURILI

ItaliaTerracotta verniciataAltezza 53 cm

Cupido al lavoro nella sua fucina, sta forgiando una nello che terrà uniti due amanti.

RICCARDO AURILI

ItaliaTerracotta verniciataAltezza 53 cm

Cupido al lavoro nella sua fucina, sta forgiando una nello che terrà uniti due amanti.

MANIFATTURA MEISSEN

GermaniaPorcellana

Altezza 17 cm

Cupido in veste fabbrile impegnato nella

forgiatura di un cuore, simbolo d’amore.

MANIFATTURA MEISSEN

GermaniaPorcellana

Altezza 17 cm

Cupido in veste fabbrile impegnato nella

forgiatura di un cuore, simbolo d’amore.

Page 15: omaggio al fabbro

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

FABBRO E ALLEGORIE FEMMINILIFABBRO E ALLEGORIE FEMMINILI

Tra il XIX e XX secolo si assiste alla crescente industrializzazione, fenomeno che coinvolge sia il mondo economico, quello politico e sociale e di riflesso il mondo artistico.Tra le opere rappresentate in questa sede, sono presenti tali aspetti che giustificano il mutamento epocale.L’aspetto originale e inedito è la rappresentazione di fabbri assieme a figure femminili o addirittura queste ultime raffigurate come uniche protagoniste.

Questi abbinamenti o il rilievo dato a queste figure muliebri singolarmente si spiega non tanto pensandole come reali, quanto come allegorie della nascente “industria” e del “lavoro” ad essa relativo, quasi fossero moderne Muse. Esse vengono rappresentate con gli attributi di corone d’alloro, attrezzi fabbrili e con la ruota dentata, simbolo dell’industria nascente.

Tra il XIX e XX secolo si assiste alla crescente industrializzazione, fenomeno che coinvolge sia il mondo economico, quello politico e sociale e di riflesso il mondo artistico.Tra le opere rappresentate in questa sede, sono presenti tali aspetti che giustificano il mutamento epocale.L’aspetto originale e inedito è la rappresentazione di fabbri assieme a figure femminili o addirittura queste ultime raffigurate come uniche protagoniste.

Questi abbinamenti o il rilievo dato a queste figure muliebri singolarmente si spiega non tanto pensandole come reali, quanto come allegorie della nascente “industria” e del “lavoro” ad essa relativo, quasi fossero moderne Muse. Esse vengono rappresentate con gli attributi di corone d’alloro, attrezzi fabbrili e con la ruota dentata, simbolo dell’industria nascente.

AUGUSTE MOREAU

Francia sec. XIX-XXLega patinataAltezza 38 cm

“Industrie”Una giovane donna vestita in una foggia classica, in associazione agli strumenti di lavoro del fabbro, il martello, l’incusine e la ruota, simbolo dell’industria nascente.

AUGUSTE MOREAU

Francia sec. XIX-XXLega patinataAltezza 38 cm

“Industrie”Una giovane donna vestita in una foggia classica, in associazione agli strumenti di lavoro del fabbro, il martello, l’incusine e la ruota, simbolo dell’industria nascente.

Page 16: omaggio al fabbro

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

JEAN BAPTISTE GERMAIN

FranciaLega patinataAltezza 57 cm

“Industrie”La raffigurazione dell’industria, attraverso la figura femminile classica, ma con attributi assolutamente moderni come il martello appoggiato sull’incudine e la ruota dentata.

JEAN BAPTISTE GERMAIN

FranciaLega patinataAltezza 57 cm

“Industrie”La raffigurazione dell’industria, attraverso la figura femminile classica, ma con attributi assolutamente moderni come il martello appoggiato sull’incudine e la ruota dentata.

HENRI LEVASSEUR

FranciaBronzo Patinato

Altezza 73 cm

“Glorie au Travail”Il fabbro seduto colto in un momento di riposo,

mentre contempla la sua musa ispiratrice.

HENRI LEVASSEUR

FranciaBronzo Patinato

Altezza 73 cm

“Glorie au Travail”Il fabbro seduto colto in un momento di riposo,

mentre contempla la sua musa ispiratrice.

Page 17: omaggio al fabbro

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

ARTISTA FRANCESE DEL XIX - XX SEC.

Francia sec. XIX-XXLega patinataAltezza 53 cm

“La Mutualite’”Aiuto reciproco, il fabbro che stringe la mano alla personificazione dell’industria. Sulla pergamena il celebre detto: tutti per uno, uno per tutti.

ARTISTA FRANCESE DEL XIX - XX SEC.

Francia sec. XIX-XXLega patinataAltezza 53 cm

“La Mutualite’”Aiuto reciproco, il fabbro che stringe la mano alla personificazione dell’industria. Sulla pergamena il celebre detto: tutti per uno, uno per tutti.

OTTO SCHMIDT-HOFER

GermaniaBronzo Patinato

Altezza 34 cm

Gruppo realizzato in area tedesca, con il

fabbro seduto sull’incudine, che rivolge

OTTO SCHMIDT-HOFER

GermaniaBronzo Patinato

Altezza 34 cm

Gruppo realizzato in area tedesca, con il

fabbro seduto sull’incudine, che rivolge

Page 18: omaggio al fabbro

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

IL FABBRO ED IL POTEREIL FABBRO ED IL POTERE

Diversi personaggi di grande importanza nella storia moderna, si sono fatti ritrarre in veste fabbrile, tra questi, Pietro il Grande, George Washington, Otto von Bismark e Benito Mussolini, quasi a voler impersonificare nel fabbro colui che forgia i destini del mondo.

Queste rappresentazioni esprimono volutamente la forza e la creatività di questi personaggi, avvicinandoli all'aura di forza e potenza rappresentati dalla natura del fabbro, come la rappresentazione mitologica dell'eroe che da solo si forgia le proprie armi.

Diversi personaggi di grande importanza nella storia moderna, si sono fatti ritrarre in veste fabbrile, tra questi, Pietro il Grande, George Washington, Otto von Bismark e Benito Mussolini, quasi a voler impersonificare nel fabbro colui che forgia i destini del mondo.

Queste rappresentazioni esprimono volutamente la forza e la creatività di questi personaggi, avvicinandoli all'aura di forza e potenza rappresentati dalla natura del fabbro, come la rappresentazione mitologica dell'eroe che da solo si forgia le proprie armi.

ARTISTA TEDESCO DEL XIX SEC.

Germania sec. XIXBronzo patinatoAltezza 59,5 cm

Otto von BismarckIn posa eroica e vesti fabbrili, ne esalta il significato allegorico di forgiatore dei destini della Nazione. La posa della mano sinistra chiusa a pungo, rafforza l’idea di potenza.

ARTISTA TEDESCO DEL XIX SEC.

Germania sec. XIXBronzo patinatoAltezza 59,5 cm

Otto von BismarckIn posa eroica e vesti fabbrili, ne esalta il significato allegorico di forgiatore dei destini della Nazione. La posa della mano sinistra chiusa a pungo, rafforza l’idea di potenza.

Page 19: omaggio al fabbro

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

IL MITO DEL FABBROIL MITO DEL FABBRO

La capacità di domare il metallo piu' duro in natura e di cambiarne l'aspetto per mezzo della forgiatura e della tempra, hanno posto il fabbro fin dall'antichità, in quella categoria di uomini il cui lavoro era importante ed utile, e doveva per forza avere il contributo di qualche divinità, o comunque uno speciale rapporto con gli dei.In questo senso veniva interpretato il fatto che la spada doveva essere così forte da non spezzarsi al primo impatto in un corpo a corpo con il nemico.Così è nata la figura del fabbro, forte e selvatico, in grado di vincere la lotta con il ferro, materiale così poco gentile e malleabile.Per secoli permangono nell’immaginario le figure di individui che sembrano aver assorbito caratterialmente e fisicamente le caratteristiche del materiale che lavorano.Le rappresentazioni più antiche quindi non mostrano i fabbri nell'atto di lavorare il metallo, quanto nell'atto di esibire il risultato finale del proprio lavoro, sia un ornamento, che una spada.

La capacità di domare il metallo piu' duro in natura e di cambiarne l'aspetto per mezzo della forgiatura e della tempra, hanno posto il fabbro fin dall'antichità, in quella categoria di uomini il cui lavoro era importante ed utile, e doveva per forza avere il contributo di qualche divinità, o comunque uno speciale rapporto con gli dei.In questo senso veniva interpretato il fatto che la spada doveva essere così forte da non spezzarsi al primo impatto in un corpo a corpo con il nemico.Così è nata la figura del fabbro, forte e selvatico, in grado di vincere la lotta con il ferro, materiale così poco gentile e malleabile.Per secoli permangono nell’immaginario le figure di individui che sembrano aver assorbito caratterialmente e fisicamente le caratteristiche del materiale che lavorano.Le rappresentazioni più antiche quindi non mostrano i fabbri nell'atto di lavorare il metallo, quanto nell'atto di esibire il risultato finale del proprio lavoro, sia un ornamento, che una spada.

EMILE BRUCHON

Francia sec. XIXLega PatinataAltezza 69,5 cm

“Glorie au travail”Un fabbro in posa classica, eroica, con un ramo di quercia in mano simbolo per i romani di forza e virilità.

EMILE BRUCHON

Francia sec. XIXLega PatinataAltezza 69,5 cm

“Glorie au travail”Un fabbro in posa classica, eroica, con un ramo di quercia in mano simbolo per i romani di forza e virilità.

Page 20: omaggio al fabbro

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OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

FRANCESCO LA MONACA

ItaliaBronzo patinatoAltezza 81 cm

Posa eroica per un personaggio più simile ad un guerriero che ad un fabbro.Sfoggia con fierezza il suo martello quasi a significare la vittoria della sua creazione

FRANCESCO LA MONACA

ItaliaBronzo patinatoAltezza 81 cm

Posa eroica per un personaggio più simile ad un guerriero che ad un fabbro.Sfoggia con fierezza il suo martello quasi a significare la vittoria della sua creazione

HENRI LOUIS PICAULT

Francia XIX - XX secLega PatinataAltezza 87 cm

“Deus Ignis”Dio del fuoco. Un fabbro

rappresentato a torso nudo, esibisce una

pergamena arrotolata, forse un progetto. Il

fabbro come dio della luce perché domina il

fuoco e lo piega ai suoi bisogni.

HENRI LOUIS PICAULT

Francia XIX - XX secLega PatinataAltezza 87 cm

“Deus Ignis”Dio del fuoco. Un fabbro

rappresentato a torso nudo, esibisce una

pergamena arrotolata, forse un progetto. Il

fabbro come dio della luce perché domina il

fuoco e lo piega ai suoi bisogni.

Page 21: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

IL FABBRO ARTIGIANOIL FABBRO ARTIGIANO

Tra il XIX e XX secolo si assiste con l'industrializzazione, all'evoluzione dell'operato del fabbro, ovvero nel cambiamento della destinazione d'uso degli oggetti; si passa dalla produzione ornamentale ed artistica destinata a cancelli, recinzioni e parapetti, alla produzione di ingranaggi e componentistica per la nascente industria.Quindi il fabbro artigiano raffigurato dagli artisti di questo periodo, è sempre immortalato a lavoro, in pose standardizzate e strumenti consueti. Dal punto di vista artistico, vengono introdotte variegate scelte stilistiche nei dettagli dell'espressioni del viso e nell'abbigliamento.

Tra il XIX e XX secolo si assiste con l'industrializzazione, all'evoluzione dell'operato del fabbro, ovvero nel cambiamento della destinazione d'uso degli oggetti; si passa dalla produzione ornamentale ed artistica destinata a cancelli, recinzioni e parapetti, alla produzione di ingranaggi e componentistica per la nascente industria.Quindi il fabbro artigiano raffigurato dagli artisti di questo periodo, è sempre immortalato a lavoro, in pose standardizzate e strumenti consueti. Dal punto di vista artistico, vengono introdotte variegate scelte stilistiche nei dettagli dell'espressioni del viso e nell'abbigliamento.

MAN. GOLDSCHEIDER FRIEDRICH

Austria sec. XIXTerracotta PatinataAltezza 86 cm

Un fabbro a torso nudo che rappresenta non slo la tensione energica profusa nell’atto creativo, ma anche la necessità nei movimenti per non soffrire troppo il caldo.

MAN. GOLDSCHEIDER FRIEDRICH

Austria sec. XIXTerracotta PatinataAltezza 86 cm

Un fabbro a torso nudo che rappresenta non slo la tensione energica profusa nell’atto creativo, ma anche la necessità nei movimenti per non soffrire troppo il caldo.

Page 22: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

HANS JAGER

Repubblica Ceca sec. XIXLega patinataAltezza 61 cm

Un fabbro colto nell’azione di battere una lamina di ferro trattenuta da una pinza; l’espressione del volto è contratta e realistica e rivela una grande tensione morale.

HANS JAGER

Repubblica Ceca sec. XIXLega patinataAltezza 61 cm

Un fabbro colto nell’azione di battere una lamina di ferro trattenuta da una pinza; l’espressione del volto è contratta e realistica e rivela una grande tensione morale.

JOHN W. ELISCHER

Austria sec. XXBronzo Patinato

Altezza 39 cm

“Il Fonditore”Il fonditore plastico ed

energetico, trasmette la tensione del lavoro, in

un atto caratterizzato da attenzione, precisione e

resistenza fisica.

JOHN W. ELISCHER

Austria sec. XXBronzo Patinato

Altezza 39 cm

“Il Fonditore”Il fonditore plastico ed

energetico, trasmette la tensione del lavoro, in

un atto caratterizzato da attenzione, precisione e

resistenza fisica.

Page 23: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

IL FABBRO A RIPOSOIL FABBRO A RIPOSO

Tra il XIX e XX secolo si assiste con l'industrializzazione, all'evoluzione dell'operato del fabbro, ovvero nel cambiamento della destinazione d'uso degli oggetti; si passa dalla produzione ornamentale ed artistica destinata a cancelli, recinzioni e parapetti, alla produzione di ingranaggi e componentistica per la nascente industria.Quindi il fabbro artigiano raffigurato dagli artisti di questo periodo, è sempre immortalato a lavoro, in pose standardizzate e strumenti consueti. Dal punto di vista artistico, vengono introdotte variegate scelte stilistiche nei dettagli dell'espressioni del viso e nell'abbigliamento.

Tra il XIX e XX secolo si assiste con l'industrializzazione, all'evoluzione dell'operato del fabbro, ovvero nel cambiamento della destinazione d'uso degli oggetti; si passa dalla produzione ornamentale ed artistica destinata a cancelli, recinzioni e parapetti, alla produzione di ingranaggi e componentistica per la nascente industria.Quindi il fabbro artigiano raffigurato dagli artisti di questo periodo, è sempre immortalato a lavoro, in pose standardizzate e strumenti consueti. Dal punto di vista artistico, vengono introdotte variegate scelte stilistiche nei dettagli dell'espressioni del viso e nell'abbigliamento.

ALBERT HERMANN KUPPERS

Germania sec. XIXBronzo patinatoAltezza 34 cm

Fabbro colto in un momento di riposo, con la mano sinistra stringe il martello, quella destra invece è infilata nella pettorina del grembiule.

ALBERT HERMANN KUPPERS

Germania sec. XIXBronzo patinatoAltezza 34 cm

Fabbro colto in un momento di riposo, con la mano sinistra stringe il martello, quella destra invece è infilata nella pettorina del grembiule.

Page 24: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

ARTISTA FRANCESE DEL XIX-XX SEC

FranciaBronzo patinatoAltezza 20 cm

Fabbro con copricapo e grembiule, appoggiato con gli attrezzi sull’incudine

ARTISTA FRANCESE DEL XIX-XX SEC

FranciaBronzo patinatoAltezza 20 cm

Fabbro con copricapo e grembiule, appoggiato con gli attrezzi sull’incudine

LADISLAV JAN SALOUN

Repubblica Ceca XIX - XX sec

Bronzo patinatoAltezza 24 cm

Fabbro dalla fierissima posizione, ben saldo

sulle gambe divaricate, con in mezzo la rande

incudine.Si appoggia con le

braccia incrociate sul martello

LADISLAV JAN SALOUN

Repubblica Ceca XIX - XX sec

Bronzo patinatoAltezza 24 cm

Fabbro dalla fierissima posizione, ben saldo

sulle gambe divaricate, con in mezzo la rande

incudine.Si appoggia con le

braccia incrociate sul martello

Page 25: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

IL FABBRO E L’INDUSTRIAIL FABBRO E L’INDUSTRIA

Questa sezione della collezione, rappresenta il legame tra il mondo delle botteghe fabbrili di fine Ottocento e la nascita della grande industriaElemento identificabile questo connubio è la ruota dentata, come simbolo dell'industrializzazione, ma anche come simbolo forte che rappresentando un ingranaggio è anche trasmissione di forza, concetto affine al fabbro da sempre, come forza dell'uomo.Altro elemento importante raffigurato nelle opere di questa sezione, è la presenza del progetto, come studio della realizzazione del manufatto, che lega il fabbro alla nuova e moderna industria.

Questa sezione della collezione, rappresenta il legame tra il mondo delle botteghe fabbrili di fine Ottocento e la nascita della grande industriaElemento identificabile questo connubio è la ruota dentata, come simbolo dell'industrializzazione, ma anche come simbolo forte che rappresentando un ingranaggio è anche trasmissione di forza, concetto affine al fabbro da sempre, come forza dell'uomo.Altro elemento importante raffigurato nelle opere di questa sezione, è la presenza del progetto, come studio della realizzazione del manufatto, che lega il fabbro alla nuova e moderna industria.

HANS GURADZE

Germania sec. XIX-XXBronzo patinatoAltezza 15,5 cm

Fabbro seduto sull’incudine, nell’atto di studiare il progetto.A terra ci sono i suoi strumenti.

HANS GURADZE

Germania sec. XIX-XXBronzo patinatoAltezza 15,5 cm

Fabbro seduto sull’incudine, nell’atto di studiare il progetto.A terra ci sono i suoi strumenti.

Page 26: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

La chiusura ufficiale della Mostra, con la famiglia Gonzato in visita a

Fabriano, per l’incontro con l’assessore alla cultura, dott.ssa

Ruggeri.

La chiusura ufficiale della Mostra, con la famiglia Gonzato in visita a

Fabriano, per l’incontro con l’assessore alla cultura, dott.ssa

Ruggeri.

Page 27: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

Il dottor Gonzato ci racconta e si racconta.Il dottor Gonzato ci racconta e si racconta.

Page 28: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

I saluti ufficiliI saluti ufficili

Page 29: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBROMAGGIO AL FABBR

La famiglia Gonzato in visita al Museo dei Mestieri in bicicletta.La famiglia Gonzato in visita al Museo dei Mestieri in bicicletta.

Page 30: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBR

RASSEGNA STAMPA

L’Azione 12/06/2010

Page 31: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBR

L’Azione 03/07/2010Recenzione di

FrancescaIurlaro

Page 32: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBR

Il Corriere Adriatico04/07/2010

Il Corriere Adriatico04/07/2010

Il Corriere Adriatico16/06/2010

Page 33: omaggio al fabbro

Nella Terra del Mastro Gentile

OMAGGIO AL FABBR

L’ Azione 26/06/2010