Oltre Praga c’è di più -...

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Diario Repubblica Ceca 1 ON THE ROAD Campagne e immense colture di luppolo, distese di grano e di colza, prati spettacolari, boschi e colline. Ma anche cittA' pittoresche e accoglienti, ricche di barocco Oltre Praga c’è di più Più di tremila chilometri in moto per la Repubblica Ceca. Ogni sera in un posto diverso. Da Plzen a Brno, poi un salto in Slovenia della Turistapercaso Vecchietta A nche quest’anno andiamo in vacanza in moto: direzione Re- pubblica Ceca. È lunedì sera quando carichiamo di borse e bauletto la nostra fedele compagna. La sveglia è puntata alle 4 del mattino. L’itinerario prevede, a grandi linee, Rosemberg, Plzen, Praga, il vero gioiello della coro- na, quindi Brno. 1° giorno Attraverso le montagne austriache Ore 4.30, si parte. La prima destina- zione è Mauthausen. Vogliamo vede- re e conoscere il campo di concentra- mento tristemente famoso. Dopo 11 ore e una pausa veloce a Salisburgo, arriviamo a destinazione. Sul piazzale c’è poca gente: parcheggiamo la mo- to ed entriamo. In biglietteria ci danno io... turista per caso un pieghevole con la storia e la guida in italiano. Entriamo dall’unico ingres- so del campo, quello che attraversava- no i prigionieri. Sulla destra c’è il Muro dei lamenti, dove i deportati subivano le prime torture. Poi ci sono le barac- che, ciascuna con i suoi ricordi. Non ri- esco neppure a raccontare, tanto sono dolorose le storie. Usciamo a testa bas- sa, con il cuore gonfio e gli occhi lucidi. Sono le 17 quando impostiamo il navi- gatore direzione Rosemberg. In teoria 55 minuti di strada, in pratica un’ora e mezza, considerato che passare tra le colline austriache è una meraviglia: fat- torie immerse in immensi prati verdi, boschi, campi di grano. Ogni cinque mi- nuti siamo fermi per guardarci intorno. Alle 18.30 arriviamo a Rosemberg, il pri- mo paese in Repubblica Ceca. Troviamo una pensione lungo il fiume, Rybarska Basta: ceniamo a base di fish-soup e pesce fritto con patate e verdure. xtrfoiceh Quando: da giugno a ottobre Durata: 7 giorni Viaggio: moto Costo a persona: (spesa approssimativa) 750 euro 01 SUL FIUME VITAVA In canoa, in alto il castello di Rosemberg. 01

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Diario Repubblica Ceca

1

ON THE ROAD Campagne e immense colture di luppolo, distese di grano e di colza, prati spettacolari, boschi e colline. Ma anche cittA' pittoresche e accoglienti, ricche di barocco

Oltre Praga c’è di piùPiù di tremila chilometri in moto per la Repubblica Ceca. Ogni sera in un posto diverso. Da Plzen a Brno, poi un salto in Slovenia della Turistapercaso Vecchietta

Anche quest’anno andiamo in vacanza in moto: direzione Re-pubblica Ceca. È lunedì sera

quando carichiamo di borse e bauletto la nostra fedele compagna. La sveglia è puntata alle 4 del mattino. L’itinerario prevede, a grandi linee, Rosemberg, Plzen, Praga, il vero gioiello della coro-na, quindi Brno.

1° giorno

Attraverso le montagne austriacheOre 4.30, si parte. La prima destina-zione è Mauthausen. Vogliamo vede-re e conoscere il campo di concentra-mento tristemente famoso. Dopo 11 ore e una pausa veloce a Salisburgo, arriviamo a destinazione. Sul piazzale c’è poca gente: parcheggiamo la mo-to ed entriamo. In biglietteria ci danno

io... turista per caso

un pieghevole con la storia e la guida in italiano. Entriamo dall’unico ingres-so del campo, quello che attraversava-no i prigionieri. Sulla destra c’è il Muro dei lamenti, dove i deportati subivano le prime torture. Poi ci sono le barac-che, ciascuna con i suoi ricordi. Non ri-esco neppure a raccontare, tanto sono dolorose le storie. Usciamo a testa bas-sa, con il cuore gonfio e gli occhi lucidi. Sono le 17 quando impostiamo il navi-gatore direzione Rosemberg. In teoria 55 minuti di strada, in pratica un’ora e mezza, considerato che passare tra le colline austriache è una meraviglia: fat-torie immerse in immensi prati verdi, boschi, campi di grano. Ogni cinque mi-nuti siamo fermi per guardarci intorno. Alle 18.30 arriviamo a Rosemberg, il pri-mo paese in Repubblica Ceca. Troviamo una pensione lungo il fiume, Rybarska Basta: ceniamo a base di fish-soup e pesce fritto con patate e verdure.

x t r f o i c e h

Quando: da giugno

a ottobre

Durata: 7 giorni

Viaggio: moto

Costo a persona:

(spesa approssimativa)

750 euro

01 Sul fiume vitava In canoa, in alto il castello di Rosemberg.

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ticelli pedonali del centro storico, quindi ripartiamo per Holasovice, minuscolo villaggio, famoso per i suoi granai deco-rati in stile barocco, dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Qui c’è una mi-nuscola piazza, con un laghetto, due bar e le facciate decorate dei granai, ora tra-sformati in abitazioni. Non impieghiamo più di 10 minuti a fare il giro del villaggio. La strada per arrivarci è bellissima, attra-verso la campagna verdeggiante. La tappa successiva è Ceske Budejovice, distante più o meno 20 minuti di strada. La cittadina è molto bella. Nella piazza principale, che dicono sia una tra le più grandi d’Europa, spicca, bellissimo il mu-nicipio. Saliamo sulla Torre nera e, do-po 225 scalini, godiamo di uno splendi-do panorama. Da bravi centauri, quindi, visitiamo il Museo della Motocicletta, dove un appassionato ha messo insie-me moto, in prevalenza di marche locali, dall’inizio del 900. Attraversando le col-

line ceche arriviamo a Hluboka nad Vl-tavou dove, con un po’ di fatica, troviamo la strada per il castello, unica vera attrat-tiva. È un luogo da fiaba, di una bellez-za strabiliante. Tutto bianco con torri, torrioni, cancelli lavorati in bronzo e giar-dini meravigliosi. Riprendiamo la moto e, in 30 minuti, siamo a Jindrichuv Hra-dec, praticamente una bella piazza e un castello. Forse l’unica cosa davvero in-teressante è il presepe meccanico più grande del mondo, ma sono le 18 e tut-ti a quest’ora chiudono. Decidiamo, co-sì, di fare ancora una trentina di minuti di strada fino a Telc. La città è caratte-rizzata da strette viuzze, ponticelli in le-gno e una piazza lunghissima con, ai la-ti, splendidi palazzi rinascimentali. Qui si affaccia anche l’antico municipio. Ci so-no, poi, una colonna dedicata alla Vergi-ne Maria e una fontana barocca, entram-be del XVIII secolo. Vista l’ora, decidiamo di passare qui la notte.

01 telc Il centro della città con le sue case rinascimentali.

02 ceSky krumlov Negozio di souvenir.

2° giorno

Un giro a Rosemberg, poi Cesky Krumlov e TelcIl mattino dopo sveglia presto, colazione nella piazzetta principale, giro per il pae-se, quindi si parte per Cesky Krumlov, in Boemia meridionale. La città, che si affaccia sulla Moldava, ospita un castello spettacolare, per di-mensioni, più piccolo solo di quello di Praga, e una piazza barocca molto bella. Il maniero ha quattro cortili. Nel primo, c’è la variopinta Torre rotonda, nella qua-le si può entrare, seguendo tour guidati. Oltre il quarto cortile, poi, c’è un sentiero che conduce ai giardini, con una bellissi-ma fontana, siepi tagliate a regola d’arte e fiori di tutti i colori. Scendendo verso la piazza, ci affacciamo a vedere i canoi-sti che vogano lungo la Moldava. Faccia-mo una passeggiata per le strade e i pon-

Dove mangiare a PragaIl Tpc Kappa58 suggerisce di fare un giro alla trattoria U Knihovny (Veleslavínova 93/10, www.uknihovny.cz). È un locale tipico nei pressi del Ponte Carlo, molto frequentato dai praghesi. In tre si mangia bene spendendo, indicativamente, poco più di 600 corone, pari a 25 euro circa.

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viennamauthausen

salisburgo

rosemberg

cesky krumlov

telc

holasovice ceske budejovice

hluboka nad vltavou

jindrichuv hradec

Plzen

marianskelazne

brno

mikulov

liPica

lubiana

trieste

slovenia

austr ia

rep. ceca

e50 e67litomysl

Pragakutna hora

mikulovCittà della Moravia meridionale che si trova a ridosso del confine austriaco da cui dista solo 4 chilometri.

liPicaQui vengono allevati i famosissi-mi cavalli Lipizzani. Una scuola di tradi-zione ma anche un presidio culturale della Slovenia.

PragaÈ il principale centro politico, commerciale e culturale della Repubblica Ceca.

rosembergUna splendida

cittadina medievale proprio nel cuore della Repubblica

Ceca.

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davanti all’ingresso, visita del negozio di souvenir e giro nel piccolo museo. Lasciata Plzen, ci dirigiamo verso la cit-tà termale di Marianske Lazne. Lo sta-bilimento si presenta con uno splendido colonnato in ghisa. Un’orchestra sta suo-nando musica classica. Nel padiglione con la sorgente principale c’è tanta gen-te, seduta sul grande piazzale, che beve con particolari pipe in ceramica: sono le tipiche làzensky pohàrek. Dai rubinetti sgorga acqua calda e fredda. Passeggia-re sotto il colonnato, nel padiglione e nel piazzale, è piacevole. Arriviamo, quin-di, davanti a una bellissima fontana, che cambia i suoi getti ogni minuto: è la Fon-tana musicale. Lasciato lo stabilimento termale, pren-

diamo la strada per Praga. Poco fuori dalla città, nella prima cintura, troviamo una pensione carina ed economica, dove ci sistemiamo per la notte. Oggi i chilo-metri percorsi sono stati circa 450.La mattina successiva, alle 10.30 visi-ta di Praga. Parcheggiamo in piazza Ma-rianske Namesti davanti al Karolinum (la comodità di avere una moto), ex convit-to dei gesuiti, imponente complesso con sale in stile barocco. Quattro passi e sia-mo sul mitico Ponte Carlo: orchestrine che suonano musica jazz, pittori, carica-turisti, ogni tre passi un gruppo diverso. La statua più popolare è quella di San Giovanni Nepomuceno: la tocchiamo perché ci faccia tornare a Praga. Da qui, si gode una vista bellissima del castello, del centro e degli scorci della Moldava. Andiamo oltre il ponte, mischiandoci al-la folla di turisti sorridenti e ci dirigiamo verso il castello. È quasi mezzogiorno: arriviamo giusto in tempo per assistere al cambio della guardia. I militari, con le divise blu, escono da una porta del cor-tile, mentre la banda si affaccia dalle fi-nestre e suona. La cerimonia dura circa 15 minuti. Prima di entrare nel castello, decidiamo di andare a visitare la chiesa della Ma-donna di Loreto. Il biglietto d’ingresso costa 100 corone e comprende la visita al famoso tesoro: ostensori, calici e co-rone, tutti d’oro e tempestati di diaman-ti e pietre preziose. Il pezzo forte è un ostensorio alto un metro e trenta, detto

3°-4° giorno

Verso Praga. Finalmente…La mattina successiva partiamo verso le 8.30. Dai 30 gradi del giorno prima sia-mo passati ai 15 di oggi. La prima tappa di giornata è Plzen, in Boemia occiden-tale. Quando arriviamo, troviamo subito parcheggio davanti all’imponente sina-goga dipinta di rosso. È la terza al mon-do per grandezza, costruita in stile mo-resco. Il giro della città prosegue con la piazza principale, molto bella, con le sue case decorate, la chiesa di San Bartolo-meo e il municipio. Dopo aver gironzo-lato un po’, ci dirigiamo verso la fabbri-ca della birra Pilsner Urquell. Foto di rito

Dove dormire a PragaUna buona soluzione è l’Hotel Panorama (Milevska 7), consigliato dalla Tpc sandybel. Si tratta di un hotel appena fuori dal centro, con la fermata della metropolitana a 50 metri. Le camere executive permettono l’uso gratuito della piscina e del centro benessere. Il sito www.booking.com, a giugno, propone offerte a partire da 50 euro a notte per una camera doppia superior, da 90 euro per una executive.

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Io cI sono stato...

01 Bontà cecHe Una colorata (e golosa) pasticceria nel centro di Praga.02 il vicolo d’oro La stradina in cui visse Franz Kafka, nei pressi del Castello.03 puntualità L'orologio astronomico.

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01 in muSica Quartetto davanti

al Castello. 02 ponte carlo

Collega la città vecchia a Malà Strana.

03 gotica La Cattedrale di San Vito. L'ingresso costa 12 euro.

04 mitteleuropa Una veduta

della città con il fiume Moldava che la lambisce.

(foto 1-4 del tpc fradan).

i mille volti della capitale ceca

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San Giorgio e il vecchio Palazzo reale. Usciti dal castello, andiamo a vedere il famoso Vicolo d’Oro. È caratterizza-to da una fila di piccolissime abitazio-ni costruite, in origine, per alloggiare i fucilieri. In seguito ospitarono numero-si personaggi famosi, tra cui lo scrittore Franz Kafka. Adesso ci sono soprattut-to negozi di souvenir per turisti. Uscen-do dal vicolo, vediamo i sotterranei del-le prigioni, con tutti gli strumenti per le torture. Torniamo, quindi, verso il Pon-te Carlo, sempre più pieno di gente. Ci perdiamo nelle viuzze del centro e ci dedichiamo allo shopping. Mangiamo un trdelnik, splendido dolce tipico di forma cilindrica a base di cannella, pre-parato e venduto a ogni angolo di stra-da. La tappa successiva è l’orologio astronomico, sul lato sud del municipio in Piazza della Città Vecchia. Allo scoc-care di ogni ora, un meccanismo mette in movimento dodici figure che rappre-sentano gli apostoli e San Paolo.

5° giorno

Lo spettacolo dell’orologioastronomicoIl mattino dopo, alle 8.45, siamo già nel parcheggio davanti al complesso monu-mentale del Klementinum, che abbiamo scoperto essere perfettamente nel cen-tro del centro. Siamo in tempo per ve-dere lo spettacolo delle 9 dell’orologio astronomico. C’è ancora poca gente, non facciamo fatica a trovare una posizione comoda. Dopo aver assistito allo spettacolo, ci spostiamo, non senza un po’ di fatica, verso Piazza Venceslao. È lunga quasi un chilometro ed è impreziosita da nego-zi, ristoranti, giardini e, in fondo, dall’im-ponente Palazzo Melantrich e dalla sta-tua equestre di San Venceslao. Questa piazza, alla fine degli anni 60, fu teatro della rivolta studentesca e della morte di Jan Palach, patriota cecoslovacco che

il Sole di Praga, tempestato di ben 6mi-la diamanti. Il tutto chiuso in una came-ra blindata, tipo caveau. C’è, poi, la Ca-sa Santa, un piccolo santuario barocco, replica di quella che si trova in Italia. Se-condo la credenza locale, fu proprio que-sta cappella che gli angeli trasportarono a Loreto. Nello stesso cortile c’è anche la chiesa della Natività.Terminata la visita, torniamo verso il ca-stello. È diviso in tre cortili: il primo è quello già citato del cambio della guar-dia, mentre nel secondo c’è la cappella di Santa Croce. Attraversando un passag-gio a sinistra del cortile, ci troviamo da-vanti l’immensa facciata della cattedra-le di San Vito, la più grande chiesa del paese: dentro, bellissime vetrate dipinte e la tomba di San Giovanni Nepomuce-no, costruita con due tonnellate d’argen-to. Nel terzo cortile ammiriamo la parte meridionale della cattedrale con la por-ta d’oro, un monolito dedicato ai caduti della Prima guerra mondiale, la statua di

Mi sa dire l’ora?L’orologio astronomico di Praga è uno dei monumenti più visitati della città. È caratterizzato da un meccanismo che mette in movimento una serie di figure e simboli religiosi. Allo scoccare dell’ora, la morte – raffigurata da uno scheletro – suona una campanella e capovolge la clessidra che tiene nella mano sinistra. Da una finestrella escono le figure degli undici apostoli più San Paolo, che si inchinano al pubblico. Al termine della cerimonia, il gallo canta. Dalla cima della torre un trombettista suona il passaggio dell’ora e saluta la folla.

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bare la cripta, formando ghirlande di te-schi e femori, lampadari, uno stemma di famiglia ed enormi cumuli ai quattro an-goli. In città visitiamo la splendida catte-drale di Santa Barbara e passeggiamo per le vie del centro, prima di riprende-re la moto. Un’ora di strada per arrivare a Litomysl. Appena fuori paese troviamo un sistemazione per la notte. Oggi abbia-mo fatto circa 300 chilometri.

6° giorno

Verso l’abissoÈ domenica mattina quando visitiamo Li-tomysl. Andiamo al castello cinquecen-tesco, patrimonio dell’umanità Unesco, con i suoi giardini e le statue particolari. Poi visitiamo la piazza principale, circon-data da splendide abitazioni barocche. Passeggiamo per le strade e per i giardi-ni, quindi riprendiamo la moto e partia-mo per le grotte di Punkevni. Ci aspet-

ta l’abisso di Macocha. Arriviamo nel parcheggio, dove anche le moto paga-no (prezzo 20 corone). Nella piazzola c’è una terrazza a pagamento. Decidiamo, quindi, di scendere per circa 400 metri e troviamo un secondo balcone dal quale si vede esattamente la stessa cosa, ma gratis: l’abisso di Machoca. Risaliamo, per poi riscendere verso l’in-gresso delle grotte con la funivia. Sono proprio belle, da brividi quando si arriva sul fondo del famoso abisso e il balcone di prima lo vedi piccolo piccolo. Arrivia-mo in un punto dove, per proseguire, bi-sogna prendere un barcone. Iniziamo a navigare sul fiume sotterraneo per circa 15 minuti, quindi usciamo all’aperto, nei pressi dell’entrata. La tappa successiva è Brno, distante circa 45 minuti di strada. È una grande città, con un belvedere, un’ampia piaz-za, chiese e belle vie. Tuttavia, non l’ho trovata così interessante. A soli 14 chilo-metri, però, c’è il famoso motodromo, il

si diede fuoco per protesta, diventan-do un simbolo della resistenza anti-so-vietica. Qui è ricordato con una lapide e una croce. Ci spostiamo, quindi, verso il quartiere ebraico. Vediamo i fedeli e il rabbino uscire dalla Sinagoga Vecchia-Nuova, che di sabato non è visitabile. La Pinkas è chiusa per restauro e anche il cimitero è chiuso. Visitiamo, dunque, la chiesa di San Gia-como, dove, entrando sulla destra, ap-peso al soffitto, c’è un macabro reperto, un braccio umano mummificato. Pa-re che un ladro del 1400, abbia tentato di rubare i gioielli della statua della ma-donna, e rimase incastrato: per liberarlo dovettero amputare il braccio. Facciamo ancora un giro per il centro, sa-lutiamo il Ponte Carlo e ripartiamo dire-zione Kutna Hora. Un’ora di viaggio circa in modo da arriva-re giusto in tempo per entrare nel famo-so ossario di Sedlec. Contiene le ossa circa 40mila persone, usate per addob-

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tappa slovena Escursione a Lipica per la celebre scuderia

Prima di rientrare in Italia, decidiamo di allungare un po' è passare dalla Slovenia. Vogliamo andare a Lipica a vedere

la famosa scuderia del periodo asburgico. Era una meta che ci eravamo prefissi sin dall'inizio del viaggio, incuriositi dal-le tante cose che avevamo letto in proposito. La prima tappa è il piccolo comune di Sesana, di cui fa par-te, appunto, Lipica. Dopo una cena a base di carne alla brace e cevapcici, andiamo a dormire in una piccola pensioncina. Il giorno dopo alle 8.30 siamo già davanti alla biglietteria. Con 11 euro a testa, partecipiamo al tour guidato in italiano. Visitiamo le stalle, le mandrie delle fattrici con i puledrini, gli stalloni. La guida ci istruisce con cenni storici e spiegazioni sugli allevamenti. Dopo un bel giro di un’ora, con un piccolo sovrapprezzo di 2 euro a persona, andiamo a vedere la scuo-la di alta equitazione. I cavalli bianchi sono stupendi e gli ad-destratori molto bravi.

Shopping sì, ma di classe!Praga è, in assoluto, la città dei souvenir. Il più costoso è il cristallo di Boemia con la sua tradizione secolare. Molto più accessibili, invece, le marionette e i giocattoli in legno di produzione artigianale che si trovano soprattutto nei negozi di Mala Strana e del Vicolo d'Oro. Un altro classico è la bottiglia di Becherovka o di Slivovice, liquori a base di erbe e prugna.

01 mikulov Una delle piazze principali della città.02 Brno Veduta panoramica della Cattedrale di San Peter.03 non Solo motori Il “traffico” cittadino di Brno.

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dove dormirerosemberg Pensione Rybarska Basta. Si-

stemazione senza pretese ma pulita ed economica. Con 50 euro in due, si pernotta e si cena a base di pe-sce fritto e verdure.praga Hotel Golf (Plzenska 103/215c). Bel-la struttura, pulitissima. Costo a notte per una doppia 45 euro con colazione abbondante compresa. mikulovPensione Kiwi (www.mikulovpenzion.com). Prezzo a notte per una camera doppia, 40 euro colazione inclusa.

i quartieri di pragaLa capitale propone una gran scelta di hotel, appartamenti,

b&b e ostelli. La parte migliore del-la città è la Zona 1 che comprende tutto il centro: Malà Strana, la zona del Castello e la città vecchia. Qui gli hotel sono più cari rispetto alle zone periferiche, ma sono tranquilli e i mezzi pubblici non sono indi-spensabili. I costi per un hotel 3

stelle a Praga vanno dai 40 a 110 euro per notte. I più economici sono gli ostelli, ma la privacy, ovviamen-te, ne risente un po'.

cosa mangiareLa varietà gastronomica della Repubblica Ceca è notevole: da

provare la carne di maiale servita ar-rosto (veprova vecene) e accompa-gnata da gnocchi di pasta lievitata (knedliky) patate (brambory) o crau-ti (kysele zeli). Il dolce tipico, che si trova a ogni angolo di strada, è lo staroceske trdlo, una specie di can-nolo vuoto in pasta brioche.

viabilitàLa patente italiana è valida con un limite di 90 giorni. Per

percorrere la maggior parte delle autostrade è necessario munirsi dell’apposita vignette a pagamento. I motocicli sono esenti.

monetaUn euro (accettato tranquilla-mente) equivale a 25 corone.

come, dove, quanto

01 litomySl I giardini del convento. Siamo in Boemia orientale.

circuito dove si svolge il gran premio di Moto GP. Per noi è una tappa obbligata. Arriviamo in una piazzetta da dove si ve-de una parte di pista: una trentina di mo-tociclisti stanno correndo. Giriamo intor-no al circuito fino ad arrivare all’ingresso, ma non ci lasciano entrare. Da fuori, ve-diamo le tribune e la partenza. Poi, un po’ a malincuore, dopo le foto di rito, ri-partiamo direzione Mikulov, in Moravia meridionale. Già da lontano, la cittadina si presenta bene. È su una collina rocciosa, domina-ta da un imponente castello. Troviamo si-stemazione in una strada un po’ nasco-sta, in una pensione nuova e molto bella, la Pensione Kiwi.

7°-8° giorno

Un salto in Slovenia prima di tornare a casaIl mattino dopo c’è tempo brutto e fa freddo. Vestiti come palombari per ri-pararci dalla pioggia, ci dirigiamo ver-so il centro, dove c’è il castello in stile rinascimentale. Vorremmo vedere la sinagoga, ma non abbiamo fortuna: è in ristrutturazione, chiusa fino al 2013. Scendendo per le belle vie della cittadi-na, troviamo una splendida struttura, che scopriamo essere la tomba della no-bile famiglia dei Dietrichstein. Dovreb-be essere visitabile, ma lunedì mattina è

chiusa. Saliamo, quindi, sulla Collina Sa-cra. Camminiamo in mezzo ai boschi per circa un chilometro: fortunatamente non piove. Superiamo alcune cappelle che rappresentano le stazioni della Via Cru-cis, sino ad arrivare in cima, dove c’è la piccola chiesa di San Sebastiano. È chiu-sa, ma la fatica dell’arrampicata vale la pena anche solo per ammirare lo splen-dido panorama. Torniamo alla moto e ri-partiamo: è ora di tornare in Italia. Per il rientro decidiamo di allungare un po’ e passare dalla Slovenia. La vacanza è pro-prio finita: è ora di tornare a casa. Faccia-mo il pieno di carburante in Slovenia, vi-sto che costa 30 centesimo meno che da noi e ripartiamo. Direzione Italia.

i ricordi di viaggio dei turiStipercaSo

01 note Musicista di strada di Emanuela05. 02 imagine Il muro di John Lennon a Praga di Chiara7171. 03 SHoà Cimitero ebraico di MrFalco.

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