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I materiali oggetto di estrazione

Di seguito vengono elencati i principali materiali oggetto di escavazione nella nostra regione con indicati alcuni degli utilizzi più appropriati e tipici:

- Sabbie e Ghiaie (alluvionali non cementate). I corsi d’acqua hanno trasportato ghiaie e sabbie “strappate” dai rilievi calcarei dell’entro terra; il trasporto mediante il vettore acqua ha selezionato granulometricamente il sedimento rendendolo quasi pronto all’utilizzo forse come nessun impianto di valorizzazione potrebbe esserne capace; il materiale risultante è importante specialmente per il settore dell’edilizia (tout-venant alluvionale per riempimenti, colmate, rilevati e sottofondi, ghiaia trattate per la produzione di ghiaie monogranulari per drenaggi, misti per conglomerati cementizi).

- Marne. La giusta miscela tra carbonato di calcio e argilla costituisce la marna; l’utilizzo più nobile prevede una lavorazione composta da fasi di polverizzazione, miscelazione, cottura (clinkerizzazione), frantumazione per la produzione di cementi. La normativa vigente classifica l’estrazione della marna da cemento come attività di miniera, in questa sede è sembrato corretto farne cenno.

- Argille, aggregati argillosi e sabbiosi. Le argille, sottoposte ad un processo di omogenizzazione e, in alcuni casi, di miscelazione con altri elementi in grado di condizionare la colorazione e le caratteristiche meccaniche, una volta sottoposte a cottura divengono uno dei materiali più importanti per l’edilizia: i laterizi (piastrelle in cotto, mattoni pieni, mattoni forati, pignatte, tavelle, parasoli, rivestimenti, ecc.).

- Arenarie. Le arenarie altro non sono che sabbie cementate, il più delle volte il cemento è costituito da carbonato di calcio. L’utilizzo più nobile è quello legato alla lavorazione per ottenere pietra ornamentale (lastre per pavimentazioni, soglie, architravi, stipiti, ecc.).

- Conglomerati. Le ghiaie e sabbie più o meno cementate sono classificate con questo termine; nella nostra regione sono presenti depositi conglomeratici di ambiente di transizione continentale-marino che si trovano su culminazioni e in generale in posizione più elevata rispetto alle sabbie e ghiaie alluvionali. Proprio in funzione del loro grado di cementazione i conglomerati possono essere coltivati con la tecnica della perforazione e sparo di mine o mediante l’estrazione con mezzi meccanici.

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- Calcari massicci, calcari stratificati e materiale detritico. I calcari massicci sono rocce massive che si trovano su formazioni dello spessore di centinaia di metri costituite per la quasi totalità da carbonato di calcio. Quasi tutte le aree di affioramento di questo litotipo coincidono con zone soggette a tutela e conservazione ambientale. L’assenza di discontinuità alla scala delle mesostrutture e la purezza del minerale, rendono questo materiale unico per alcuni utilizzi: carbonato di calcio per l’industria chimica, farmaceutica, metallurgica, cartaria e agroalimentare, produzione di pietrisco per conglomerati cementizi, correttivo per la produzioni di cementi, filtri, realizzazione di blocchi (in particolare da scogliera) ecc. La rarità degli affioramenti coltivabili unitamente con le caratteristiche intrinseche, fanno del calcare massiccio un litotipo di difficile reperibilità e insostituibile per alcuni usi specifici.

I calcari stratificati della successione umbro-marchigiana sono ricchi di carbonato di calcio anche se con intercalati livelli selciferi e argilloso-marnosi. L’estrazione di questi materiali è finalizzata alla produzione di tout-venant calcareo, pietrischi, stabilizzati, graniglie per la realizzazione di sottofondi e fondi stradali ad alta resistenza, drenaggi, conglomerati cementizi ad alta resistenza e conglomerati bituminosi.

Sia i calcari massicci che i calcari stratificati possono essere utilizzati per la produzione di pietre ornamentali (lastre per pavimentazioni, soglie, architravi, stipiti, ecc.).

Il materiale detritico proviene dall’alterazione delle rocce calcaree; il debole trasporto provoca una classazione del sedimento che spesso rende il materiale direttamente utilizzabile in cantiere (macadam). Gli altri utilizzi sono quelli legati alla produzione di stabilizzati naturali.

- Gesso. Gli ammassi rocciosi evaporitici ricchi di solfato di calcio sono sfruttati per l’estrazione del gesso. L’impiego più importante è quello legato alla trasformazione per la produzione di materiali per l’edilizia (gesso in polvere, scagliola, stucchi, cartongesso, ecc.).

- Travertino. La deposizione chimica del carbonato di calcio ha prodotto nella zona di Ascoli Piceno e Acquasanta la formazione di giacimenti di travertino sfruttati per l’estrazione di blocchi destinati alla realizzazione di lastre per pavimentazioni, soglie e più in generale come pietra ornamentale. La limitata distribuzione dei giacimenti obbliga ad un utilizzo razionale della risorsa

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mineraria.

La classificazione secondo la norma

La Legge Regionale n. 71/1997 “Norme per la disciplina delle attività estrattive”, all’articolo 3 classifica i materiali di cava secondo due gruppi formati in base alla differente tipologia di utilizzazione:

a) Materiali di prevalente uso industriale;

b) Materiali di prevalente uso ornamentale o edile.

Appartengono al gruppo a) dei materiali di prevalente uso industriale:

1. sabbia e ghiaia;

2. marne;

3. argille, aggregati argillosi e sabbiosi;

4. arenarie;

5. conglomerati;

6. calcare massicci, calcari stratificati e materiale detritico;

7. gesso.

Appartengono al gruppo b) dei materiali di prevalente uso ornamentale o edile:

1. calcari;

2. travertino;

3. gesso;

4. arenaria.

La programmazione regionale e provinciale.

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Il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) è stato definitivamente approvato dall’Amministrazione Regionale con Deliberazione Amministrativa del Consiglio n. 66 del 09/04/2002. Il Piano è stato pubblicato sul supplemento n. 18 al BURM n. 80 del 16/07/2002.

Tra gli obbiettivi del PRAE figurano la concentrazione dei siti estrattivi in un minor numero di unità estrattive rispetto all’attuale, aventi maggiore produttività unitaria, e la delocalizzazione verso giacimenti a resa più alta, finalizzata al minore consumo di suolo. Il Piano regionale fissa i livelli produttivi, ai quali commisurare le autorizzazioni da rilasciare, in 5.000.000 di metri cubi utili all’anno.

Questa previsione era tesa, nel medio periodo, a ridurre consistentemente le importazioni da fuori regione (essenzialmente dall’Umbria, dall’Abruzzo e in alcuni casi dalla Croazia) per le quali non sono a disposizione dati certi.

Ai citati livelli produttivi si aggiungono le quantità extra budget, riservate a materiali considerati di pregio e di difficile reperibilità, quali i calcari con purezza superiore al 98%, le argille per la produzione di laterizi e il travertino.

Ai Programmi Provinciali delle Attività Estrattive (PPAE) è affidato il compito di soddisfare le esigenze del settore nel rispetto del territorio, dell’ambiente e in conformità al PRAE. Essi sono, in sostanza, gli strumenti attuativi del PRAE a livello provinciale. Ai PPAE spetta l’individuazione dei poli estrattivi dove concentrare l’attività in armonia con le specifiche esigenze delle comunità locali.

La partenza sincrona dei PPAE (ricordiamo che la Provincia di Fermo, istituita dopo l’entrata in vigore del PPAE di Ascoli Piceno, non ha ancora redatto un proprio PPAE e risulta operativamente tuttora compresa nel PPAE di Ascoli Piceno) avrebbe consentito di dare piena attuazione ad una autosufficienza territoriale delle diverse Province nel settore dei materiali di cava i cui vantaggi in termini di economia e di rispetto dell’ambiente sono evidenti e, proprio per questo, costituivano uno degli obiettivi principali del PRAE. Come vedremo meglio nel prossimo capitolo, questa previsione non è stata pienamente soddisfatta.

Statistiche sulle produzioni annualiDati disaggregati di produzione 2001-2014.

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La produzione totale di materiale utile di cava nelle Marche, su base annuale, negli ultimi anni (1998-2014) ha registrato un andamento altalenante in virtù di una serie di cause tra le quali, principalmente, il periodo transitorio precedente all’approvazione del PRAE e la crisi di mercato degli ultimi anni.

In corrispondenza di questi due eventi il picco di produzione ha segnato i due livelli più bassi.

Così, dal 1998 al 2004 - in concomitanza con l’entrata in vigore della nuova legge di settore (L.R. 71/1997) e in particolare, in attesa della redazione e approvazione degli strumenti pianificatori regionale (PRAE) e provinciali (PPAE), delle norme transitorie che consentivano esclusivamente l’autorizzazione all’estrazione di quantitativi minimi e contingentati – la produzione è andata progressivamente diminuendo fino al picco più basso registrato nel 2004, con 1.901.395 metri cubi utili.

Con la partenza del PRAE e del PPAE di Macerata, la tendenza si è invertita registrando una progressiva risalita fino al picco del 2006, con una produzione di materiale utile pari a 2006 a 3.579.110 metri cubi.

Dopo il 2007, in cui si è registrata una lieve flessione rispetto all’anno precedente, è cominciato un secondo trend negativo, innescato dalla crisi economica degli ultimi anni, che ha visto il livello di produzione, nel periodo 2008-2014, mantenersi abbondantemente al di sotto dei 3 milioni di metri cubi utili estratti.

Appare interessante notare come il limite di 5 milioni di metri cubi estraibili annualmente su tutto il territorio regionale stabilito dal PRAE (ed applicabile con l’entrata in vigore dei PPAE), limite che proveniva dallo studio dei trend degli anni precedenti (1985/1996), in cui si registrava una produzione media di 4.887.000 metri cubi utili annui, non si sia rivelato in alcun modo un vincolo all’attività del settore estrattivo non essendo stato mai nemmeno avvicinato dal momento della sua definizione (2002).

I dati su scala regionale possono essere ulteriormente dettagliati su scala provinciale. Qui bisogna però brevemente tornare su quanto anticipato nel paragrafo precedente e ricordare il meccanismo previsionale della programmazione regionale (PRAE) in rapporto alla sua effettiva attuazione attraverso gli strumenti pianificatori provinciali di settore (PPAE).

Il PRAE assegnava ad ogni provincia un determinato quantitativo estraibile annualmente che teneva conto della stima dei fabbisogni rilevati statisticamente negli

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ultimi dodici anni antecedenti la nuova legge di settore (L.R. 71/1997 da cui il PRAE deriva). Questo per creare un meccanismo di autonomia a livello provinciale che permettesse di ottimizzare produzione e mercato locale, riducendo il più possibile l’incidenza a livello ambientale ed economico del trasporto e distribuzione del materiale estratto.

Era chiaro dunque che era il meccanismo del rilievo statistico storico a determinare quale fosse il potenziale estrattivo annuale per ciascun territorio provinciale.

Si partiva cioè con quantitativi assegnati non uguali per ogni provincia. Si andava dagli 800.000 mc di Ascoli Piceno (divisi poi con la neonata provincia di Fermo in seguito all’entrata in vigore della L.R. 31 ottobre 2011, n. 20), a 1.780.000 mc di Pesaro con Ancona e Macerata appaiate intorno alla quota di 1.200.000 mc.

Ma se la serie storica statistica “fotografa” nel tempo una realtà, le cause che questa realtà hanno prodotto sono da ricercare sia in limitazioni di tipo geologico (materiali che si trovano più abbondanti o addirittura in maniera esclusiva in un territorio provinciale piuttosto che in un altro), che di tipo vincolistico. La Provincia di Ascoli Piceno, ad esempio, avendo gran parte del territorio incluso in parchi naturali, dove l’attività estrattiva è vietata, deve rinunciare all’estrazione di materiali pregiati quali il calcari ma, d’altro canto, detiene “l’esclusiva geologica” per il Travertino, che affiora in giacimenti coltivabili solo nel suo territorio.

Fatte queste precisazioni bisogna ora considerare che, affinché le previsioni del PRAE si potessero concretizzare appieno, sarebbe stato necessario che i PPAE provinciali partissero insieme, mentre nella realtà ciò non è avvenuto col risultato che, in particolar modo la provincia di Macerata, che ha approvato il proprio PPAE in netto anticipo sulle altre, ha di fatto agito, per un considerevole periodo di tempo, da “distributore regionale”. Lentamente, con la progressiva entrata nel mercato produttivo dei quantitativi messi a bando anche dalle altre province, il meccanismo va verso un riequilibrio. I dati del 2011 mostrano infatti la ripresa - sia pur contenuta anche a causa, giova ripeterlo, della negativa contingenza economica generale - della produzione nelle province che hanno realizzato in un secondo momento, o che ancora devono completare totalmente, l’attuazione alla loro programmazione.

La tabella e il grafico seguenti evidenziano le produzioni annuali distinte per provincia dal 1998 al 2014 (fonte catasto cave regionale).

Produzioni annuali in metri cubi utili in banco periodo 1998-2014

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PROVINCE 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Pesaro-Urbino

1.147.216

1.517.730

1.452.990

1.371.427

1.150.133

449.523

389.124

698.052

944.998

807.384

583.542 506.460

667.593

813.852

683.542

586.179

385.836

Ancona1.021.371 839.728

727.317 685.956

610.644

588.098

425.653

503.638

500.901

442.138

390.078 433.377

390.680

637.821

509.761

516.944

353.931

Macerata

1.266.950

1.039.781

919.172 975.227

841.010

705.660

663.571

1.282.820

1.919.580

1.831.541

1.258.245

1.000.862

1.331.983

1.055.460

619.711

520.878

461.315

Ascoli Piceno

528.292 436.200

336.268 431.933

465.395

407.429

423.017

336.197

213.631

293.711

396.448 295.359 33.055 57.140 61.658 53.126 50.313

Fermo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0278.57

7246.27

1269.35

8156.41

4209.42

7Totale Region

e3.963.

8293.833.4

393.435.

7473.464.5

433.067.

1822.150.

7101.901.

3952.790.

7073.579.

1103.374.

7742.628.

9432.236.0

582.701.

8882.810.

5442.144.

0301.833.

5411.460.

822

19981999

20002001

20022003

20042005

20062007

20082009

20102011

20122013

20140

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000

3500000

4000000

4500000

Pesaro-UrbinoAnconaMacerataAscoli PicenoFermoTotale Regione

(Fonte: scheda informativa sulle attività di cava “allegato B” della L.R. n. 71/1997)

Bisogna, inoltre tener presente nella lettura dei dati di produzione attuali e futuri, di importanti fattori, quali la crisi economica generale, ma anche la realizzazione di opere pubbliche, quali la “Pedemontana”, il “raddoppio dell’asse Falconara-Orte”, il “completamento della 3° corsia dell’autostrada A14” ed altre, che hanno in parte influenzato l’attività estrattiva marchigiana.

I dati forniti dalle ditte attraverso l’Allegato “B” della L.R. n. 71/1997 per gli anni dal 2001 fino al 2014 elaborati attraverso il Data Base “Catasto Cave” e di seguito

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riassunti, danno una immagine globale dell’insieme dell’attività estrattiva della Regione Marche.

Cave attive nella regione Marche distinte per anno e Provincia2001

Class. Materiale estratto AN AP MC PU Totalia1 Sabbia e ghiaia 20 24 29 18 91a2 Marne 0 0 0 0 0

a3Argille, aggr. argillosi e sabb. 1 1 6 9 17

a4 Arenarie 1 0 0 1 2a5 Conglomerati 0 0 0 0 0

9

a6Calcare massicci, strat. e mat. Detr. 9 0 11 10 30

a7 Gesso 0 0 0 3 3b1 Calcari ornamentali 1 0 0 2 3b2 Travertino 0 4 0 0 4b3 Gesso ornamentale 0 0 0 0 0

b4Arenaria ornamentale 0 0 0 0 0

Totale numero cave 32 29 46 43 150

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

020406080

100120140160

Materiale estrattoANAPMCPUTotali

2002

ass. Materiale estratto AN AP MC PU Totalia1 Sabbia e ghiaia 17 23 26 15 81a2 Marne 0 0 0 0 0




10

a7 Gesso 0 0 0 3 3b1 Calcari ornamentali 1 0 0 3 4b2 Travertino 0 2 0 0 2b3 Gesso ornamentale 0 0 0 0 0b4 Arenaria ornamentale 0 0 0 0 0


2003





a7 Gesso 0 0 0 2 2

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

0

20

40

60

80

100

120

140


11

b1 Calcari ornamentali 1 0 0 3 4b2 Travertino 0 2 0 0 2b3 Gesso ornamentale 0 0 0 0 0



a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

0

20

40

60

80

100

120

140


2004





a7 Gesso 0 0 0 3 3

12




a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

020406080

100120140160


2005





13




a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

020406080

100120140160180


2006





14




a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

020406080

100120140160180


2007





a7 Gesso 0 0 0 4 4

15




a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

020406080

100120140160180


2008





a7 Gesso 0 0 0 1 1

16




a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

020406080

100120140160180


2009





a7 Gesso 0 0 0 4 4

17




a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

020406080

100120140160180


2010Class. Materiale estratto AN AP FM MC PU TOTALI

a1 Sabbia e ghiaia 7 2 13 21 10 53a2 Marne 0 0 0 0 0 0a3 Argille, aggr. argillosi

e sabb.2 0 0 3 3 8

a4 Arenarie 0 0 0 0 0 0a5 Conglomerati 0 0 0 0 0 0a6 Calcari massicci, strat.

e mat. Detr.5 0 0 10 3 18

18

a7 Gesso 0 0 0 0 2 2b1 Calcari ornamentali 0 0 0 0 1 1b2 Travertino 0 5 0 0 0 0b3 Gesso ornamentale 0 0 0 0 0 0b4 Arenaria ornamentale 0 0 0 0 0 0

Totale numero cave 14 7 13 34 19 87

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

0102030405060708090

53

80 0

18

2 1 0 0 0

87

Materiale estrattoANAPFMMCPU TOTALI

Il brusco calo nel numero delle “cave attive” nel 2010 rispetto agli anni precedenti è da inquadrare in una generale rivisitazione e ottimizzazione del catasto delle cave e in una più idonea e razionale definizione di cava “attiva” e “inattiva”. Per cava attiva si intende una cava autorizzata che abbia estratto materiale nell’anno considerato.

2011

Class. Materiale estratto AN AP FM MC PU TOTALIa1 Sabbia e ghiaia 7 2 14 16 9 48a2 Marne 0 0 0 0 0 0

a3Argille, aggr. argillosi e sabb. 2 0 0 1 5 8

a4 Arenarie 0 0 0 0 0 0a5 Conglomerati 0 1 0 0 0 0

a6Calcari massicci, strat. e mat. Detr. 3 0 0 8 3 14

a7 Gesso 0 0 0 0 2 2b1 Calcari ornamentali 0 0 0 0 1 1

19

b2 Travertino 0 6 0 0 0 0b3 Gesso ornamentale 0 0 0 0 0 0b4 Arenaria ornamentale 0 0 0 0 0 0


a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

01020304050607080

48

80 0

14

2 1 0 0 0

80


20

2012Class. Materiale estratto AN AP FM MC PU TOTALI

a1 Sabbia e ghiaia 9 2 13 15 10 49a2 Marne 0 0 0 0 0

a3Argille, aggr. argillosi e sabb. 1 0 0 0 2 3


a6Calcari massicci, strat. e mat. Detr. 3 0 0 8 3 14



a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

01020304050607080

Materiale estrattoAP

MC TOTALI

49

3 0 1

14

2 1 50 0

75

ANAPFMMCPU TOTALI

2013

21

Class. Materiale estratto AN AP FM MC PU TOTALI

a1 Sabbia e ghiaia 9 2 11 15 10 49a2 Marne 0 0 0 0 0a3 Argille, aggr. argillosi e

sabb. 1 0 0 0 2 3


a6 Calcari massicci, strat. e mat. Detr. 3 0 0 8 4 14



a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

01020304050607080

49

3 0 1

14

2 1 50 0

74


2014

22

Class. Materiale estratto AN AP FM MC PU TOTALIa1 Sabbia e ghiaia 4 2 10 17 6 49a2 Marne 0 0 0 0 0a3 Argille, aggr. argillosi e

sabb. 1 0 0 0 2 3


a6 Calcari massicci, strat. e mat. Detr. 3 0 0 6 3 14



a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totale numero

cave

0

10

20

30

40

50

60

70 49

30 1

14

2 1 50 0

63


Quantitativi estratti nella regione Marche distinti per provincia e materiale

2001

23

Class. Materiale estratto AN AP MC PUTotale

regionea1 Sabbia e ghiaia 436.760 388.534 459.393 475.605 1.760.292a2 Marne 0 0 0 0 0

a3Argille, aggr. argillosi e sabb. 4.993 30.000 36.986 171.373 243.352


a6Calcare massicci, strat. e mat. Detr. 244.203 0 381.530 581.044 1.206.777

a7 Gesso 0 0 0 80.206 80.206b1 Calcari ornamentali 0 0 0 12.700 12.700b2 Travertino 0 13.399 0 0 13.399b3 Gesso ornamentale 0 0 0 0 0b4 Arenaria ornamentale 0 0 0 0 0

Totali (mc in banco) 685.956 431.933 877.909 1.320.928 3.316.726

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (m

c in banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000

3500000

Materiale estrattoANAPMCPUTotale regione

2002

Class. Materiale estratto AN AP MC PU

Totale regione

a1 Sabbia e ghiaia 302.812 430.046 454.776 375.216 1.562.850

24

a2 Marne 0 0 0 0 0





Totali (mc in banco)610.64

4 465.395 841.0101.150.13

3 3.067.222

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (mc in

banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000

3500000


2003


Totale regione

a1 Sabbia e ghiaia 334.384 406.647 411.120 115.396 1.267.547

25

a2 Marne 0 0 0 0 0

a3Argille, aggr. argillosi e sabb. 24.671 0 46.490 170.014 241.175


a6Calcare massicci, strat. e mat. Detr. 229.043 0 248.050 110.023 587.116

a7 Gesso 0 0 0 33.540 33.540b1 Calcari ornamentali 0 0 0 20.550 20.550b2 Travertino 0 782 0 0 782b3 Gesso ornamentale 0 0 0 0 0b4 Arenaria ornamentale 0 0 0 0 0

Totali (mc in banco) 588.098 407.429 705.660 449.523 2.150.710

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (mc in

banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000


2004


Totale regione

a1 Sabbia e ghiaia 266.673 408.349 369.620 137.818 1.182.460a2 Marne 0 0 0 0 0

26



a6Calcare massicci, strat. e mat. Detr. 140.137 0 249.938 44.370 434.445


Totali (mc in banco) 425.653 423.017 663.571 389.154 1.901.395

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (mc in

banco)

0200000400000600000800000

100000012000001400000160000018000002000000


2005


Totale regione


27






8 336.1971.252.82

0698.05

2 2.790.707

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (m

c in banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000


2006Class

. Materiale estratto AN AP MC PU Totale regione

a1 Sabbia e ghiaia 253.495 169.629 712.028 474.881 1.610.033

28

a2 Marne 0 0 0 0 0



a6Calcare massicci, strat. e mat. Detr. 229.750 0 1.156.199 175.673 1.561.622



1 213.6311.919.58

0944.99

8 3.579.110

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (m

c in banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000

3500000

4000000


2007Class


a1 Sabbia e ghiaia 388.938 290.492 568.462 172.697 1.420.589

29

a2 Marne 0 0 0 0 0



a6Calcare massicci, strat. e mat. Detr. 35.500 0 1.232.833 398.686 1.667.019



8 293.7111.831.54

1807.38

4 3.374.774

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (mc in

banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000

3500000


2008Class


30







8 396.4481.258.24

5583.54

2 2.628.943

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (m

c in banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000


2009

Class.Materiale estratto AN AP MC PU

Totale regione

31

a1 Sabbia e ghiaia 100.867 255.669 260.325 167.255 784.116a2 Marne 0 0 0 0 0



a6Calcare mass., strat. e mat. Detr. 320.195 0 720.307 237.088 1.277.590

a7 Gesso 0 0 0 46.617 46.617

b1Calcari ornamentali 0 0 0 0 0

b2 Travertino 0 38.190 0 0 38.190

b3Gesso ornamentale 0 0 0 0 0


Totali (mc in banco) 433.377 295.359 1.000.862 506.460 2.236.058

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (m

c in banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000


2010

Class.Materiale estratto AN AP MC PU

Totale regione

32




a6Calcare mass., strat. e mat. Detr. 325.184 0 902.409 200.292 1.427.885

a7 Gesso 0 0 0 22.016 22.016

b1Calcari ornamentali 0 0 0 1.200 1.200

b2 Travertino 0 26.655 0 0 26.655



Totali (mc in banco) 390.680 311.632 1.331.983 667.593 2.701.888

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (m

c in banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000


2011

33

Class.

Materiale estratto AN AP FM MC PU

Totale regione

a1 Sabbia e ghiaia 278.522 25.380 246.271 187.682 408.264 1.123.961a2 Marne 0 0 0 0 0

a3Argille, aggr. argillosi e sabb. 13.039 0 0 3.567 118.600 135.206

a4 Arenarie 0 0 0 0 0a5 Conglomerati 0 6020 0 0 0 6020

a6Calcare mass., strat. e mat. Detr. 346.260 0 0 867.065 264.143 1.477.468

a7 Gesso 0 0 0 0 20.410 20.410

b1Calcari ornamentali 0 0 0 0 2.435 2.435

b2 Travertino 0 31.740 0 0 0 31.740



Totali (mc in banco) 637.821 57.140 246.271 1.058.314 813.852 2.813.398

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (m

c in banco)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000

Materiale estrattoANAPFMMCPUTotale regione

2012

34

Class.Materiale estratto AN AP FM MC PU

Totale regione

a1 Sabbia e ghiaia 309.988 40.120 269.358 159.777 284.835 1.064.078a2 Marne 0 0 0 0 0

a3Argille, aggr. argillosi e sabb. 1.503 0 0 0 132.500 134.003

a4 Arenarie 0 0 0 0 0a5 Conglomerati 0 1.900 0 0 0 1.900

a6Calcare mass., strat. e mat. Detr. 198.270 0 0 459.934 253.639 911.843

a7 Gesso 0 0 0 0 12.058 12.058

b1Calcari ornamentali 0 0 0 0 510 510

b2 Travertino 0 19.638 0 0 0 19.638



Totali (mc in banco) 509.761 61.658 269.358 619.711 683.542 2.144.030

a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (m

c in ban

co)

0

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

Materiale estrattoAP

MCTotale regione

ANAPFMMCPUTotale regione

2013

35

Class. Materiale estratto AN AP FM MC PU Totale regione

a1 Sabbia e ghiaia 288.966 23.750 156.414 178.491 352.544 1.000.165a2 Marne 0 0 0 0 0a3 Argille, aggr. argillosi

e sabb. 3.514 0 0 0 20.300 23.814

a4 Arenarie 0 0 0 0 0a5 Conglomerati 0 4.050 0 0 0 4.050

a6 Calcare mass., strat. e mat. Detr. 224.464 0 0 342.387 200.512 767.363

a7 Gesso 0 0 0 0 11.843 11.843b1 Calcari ornamentali 0 0 0 0 980 980b2 Travertino 0 25.326 0 0 0 25.326b3 Gesso ornamentale 0 0 0 0 0b4 Arenaria ornamentale 0 0 0 0 0


a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Total

i (mc in

banco)

0200000400000600000800000

100000012000001400000160000018000002000000


2014

Class. Materiale estratto AN AP FM MC PU Totale

regionea1 Sabbia e ghiaia 178.563 13.300 209.427 176.170 160.409 737.869

36

a2 Marne 0 0 0 0 0 0

a3 Argille, aggr. argillosi e sabb. 0 0 0 0 33.470 33.470

a4 Arenarie 0 0 0 0 0 0a5 Conglomerati 0 1.600 0 0 0 1.600

a6 Calcare mass., strat. e mat. Detr. 175.368 0 0 285.145 181.599 642.112

a7 Gesso 0 0 0 0 6.893 6.893

b1 Calcari ornamentali 0 0 0 0 3.465

3.465b2 Travertino 0 35.413 0 0 0 35.413

b3 Gesso ornamentale 0 0 0 0 0 0

b4 Arenaria ornamentale 0 0 0 0 0 0


a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 b1 b2 b3 b4

Totali (m

c in ban

co)

0200000400000600000800000

1000000120000014000001600000


I dati di produzione fino al 2004 hanno confermato la prevalenza dell’estrazione delle ghiaie e sabbie alluvionali e, a seguire, l’estrazione di calcari massicci, calcari stratificati e materiale detritico; tale prevalenza nel 2005 è andata diminuendo; nel 2006 si è giunti ad una sostanziale parità di utile estratto per le due categorie,

37

segnando nel 2007 la prevalenza dei calcari, che continuano a risultare il materiale maggiormente estratto fino a tutto il 2011.

Nel 2012, oltre ad un notevole decremento della produzione totale (-23,7% rispetto all’estratto 2011) si nota che, dopo circa 6 anni, i calcari cedono nuovamente lo scettro, quale tipologia di materiale più estratto annualmente, alle sabbie e ghiaie.

Il biennio 2013-2014 registra i dati più negativi rispetto all’intero periodo considerato (dal 2001): la produzione del 2013 cala di circa il 14,5% rispetto all’anno precedente e il 2014 registra il picco più basso in assoluto, con una diminuzione di circa 400.000 mc rispetto al 2013 per una variazione percentuale negativa del 20,3%. Rispetto al 2011 la produzione totale si è quasi dimezzata.

Le cave dismesseIn sede di redazione del Piano regionale di settore si è proceduto ad un censimento speditivo dei siti di cava dimessi, al fine di verificare il loro stato. I siti di cava dismessi sono stati distinti in tre categorie, in relazione allo stato del soprassuolo:

A1 – cave dismesse rinaturalizzate o con rinaturalizzazione in atto;

A2 – cave dismesse recuperate;

A3 – cave dismesse non recuperate e non rinaturalizzate.

A livello regionale i siti censiti sono stati 1128, così suddivisi:

A1 – 791 siti, di cui 417 necessitano comunque di interventi agroforestali sul soprassuolo;

A2 – 221 siti, di cui 53 necessitano comunque di interventi agroforestali sul soprassuolo;

A3 – 116 siti, di cui 80 necessitano comunque di interventi agroforestali sul soprassuolo.

Con la migrazione di sette Comuni dell’alto Montefeltro all’Emilia Romagna, si devono sottrarre 3 unità alle 80 citate, portando a 77 il numero delle cave abbandonate o dismesse in cui è massima la necessità di intervento.

Le Miniere

38

Nella nostra Regione l’unica miniera ancora attiva, è quella del Comune di Castelraimondo (MC) della Ditta Sacci Commissionaria S.p.A. .Il materiale estratto è marna da cemento.La provincia di Macerata ha comunicato i seguenti dati di produzione:

- anno 2006: tonnellate 621.835,90 (di materiale a secco);- anno 2007: tonnellate 660.011,04 (di materiale a secco);- anno 2008: tonnellate 564.279,40 (di materiale a secco);- Anno 2009: tonnellate 537.325,10 (di materiale secco);- Anno 2010: tonnellate 455.552 (di materiale secco);- Anno 2011: tonnellate 470.227,65 (di materiale secco);- Anno 2012: tonnellate 325.507,75 (di materiale secco);- Anno 2013: tonnellate 219.270,02 (di materiale secco);- Anno 2014: tonnellate 307.974 (di materiale secco);

Dati inerenti i materiali alternativi a quelli di cavaIn questi ultimi anni la sensibile riduzione della produzione di materiale naturale da cava ha generato alcuni processi positivi.

E’ aumentato il riciclaggio e il riutilizzo di macerie edili. Questo fenomeno ha assunto una dimensione tale che il problema, per i possessori degli impianti, è divenuto quello del reperimento di tali macerie. La ricerca sui possibili utilizzi di questi materiali si è spinta molto in avanti, tanto che la gamma dei possibili impieghi si è notevolmente incrementata. In occasione del Convegno tenutosi a Camerino (MC) nel febbraio 2003 sul tema “I rifiuti da costruzione e demolizione” è stata fornita una stima indicativa, circa la produzione regionale annua di questi materiali, di 250.000 metri cubi.

Appare evidente che il fenomeno non può essere ancora posto in termini quantitativi concorrenziali rispetto alla produzione di materiali inerti da cava.

Sempre a causa della carenza di materiale naturale di cava sta prendendo campo l’impiego della tecnica della stabilizzazione a calce dei substrati argillosi. Questa tecnica consente di stabilizzare orizzonti dello spessore di circa 40 cm di terreno argilloso, con piccoli apporti di calce (al massimo il 5% in peso), con un notevolissimo risparmio in termini di fabbisogno di materie inerti naturali. A solo titolo di esempio un intero piazzale dell’aeroporto Marconi di Bologna su rilevato dell’altezza di circa m 10, è stato realizzato con questa tecnica, con l’impiego di 350.000 metri cubi di argille trattate con circa 7.000 metri cubi di calce viva ed idrata.

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