OK SogemiNews N - I Mercati all’ingrosso di Milano ... · La crisi del 1873 cam-biò a poco a...

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CRISI FINANZIARIA, SOPRAVVIVENZA E SVILUPPO DELLE AZIENDE 2 GLI OPERATORI MILA- NESI HANNO DETTO DELLA FIERA … 3 SOGEMI ADERISCE A “MILANO FOOD LAB” 4 SOGEMI ENTRA NEL PROGETTO “MILANO CREA IMPRESA” 4 INAUGURATA LA PIATTAFORMA LOGI- STICA ORTOLOG 4 DIRETTORE RESPONSABILE: AVV. STEFANO ZANI REDAZIONE: MARIO LOSI (CAPOREDATTORE), DOTT. GIANLUCA CORNELIO MEGLIO TEL.02.55005314 - FAX: 02.55005309 - E MAIL: [email protected] EDITORE:SO.GE.M.I. S.P.A. - VIA LOMBROSO, 54 - 20137 MILANO MENSILE - REG. TRIB. MILANO N. 623 DEL 16.10.2008 STAMPA: TIPOGRAFIA LEVATI - VICOLO SERBELLONI, 3 - 20064 GORGONZOLA (MI) N. 4 MARZO 2009 SOGEMI NEWS GLI OPERATORI MILANESI ALLA FRUIT LOGISTICA 2009 Fruit Logistica, ogni anno, fin dalla sua prima edizione risalen- te al 1993, ha continuato a cre- scere per numero di espositori e di visitatori e oggi costituisce la più importante manifestazione fieristica a livello mondiale per il comparto dell’ortofrutta. L'edizione 2009 della fiera (4-6 febbraio 2009 – Berlino), con 2.288 espositori provenienti da 79 Paesi, una superficie di 88.000 metri quadrati e oltre 50.000 visitatori provenienti da 125 Paesi, ha battuto tutti i record precedenti. Il Mercato Ortofrutticolo all’In- grosso di Milano ha partecipato alla fiera con un proprio stand all’interno del quale, oltre a So- gemi, erano presenti 16 società del Mercato che, nei tre giorni di durata della manifestazione, hanno avuto modo di incontra- re numerosi interlocutori com- merciali italiani ed esteri operanti a tutti i livelli della filiera ortofrutticola. Presso lo stand, in data 4 febbraio 2009, abbiamo avuto gradi- to ospite il Ministro delle Politiche Agrico- le, Alimentari e Fore- stali, on. Luca Zaia, che si è intrattenuto brevemente con gli operatori presenti e, in particola- re, con l’avv. Stefano Zani, Diret- tore Generale di Sogemi, che ha avuto modo di illustrargli sinteti- camente il progetto “La Città del Gusto e della Salute” che costitui- sce parte integrante del piano industriale di sviluppo dell’intera area mercatale e che, come noto, rientra tra le iniziative di Expo 2015. Il Ministro, da parte sua, ha avuto parole di apprezzamento per il progetto e si è detto compiaciuto per la folta delegazione di impren- ditori italiani presenti in fiera, stigmatizzandolo quale esempio emblematico dell’impegno posto dagli imprenditori dell’intero com- parto ortofrutticolo nazionale per accrescere sempre di più la loro competitività a livello internazio- nale, potendo disporre, per inci- so, di prodotti che per qualità e gusto sono al top della produzio- ne mondiale e in merito ai quali l’on. Zaia ha sottolineato quanto tutti noi si debba “essere orgogliosi del valore dei nostri prodotti”. Roberto Predolin Gli operatori milanesi alla Fruit Logistica. Nella foto centrale: Il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, on. Luca Zaia con l’avv. Stefano Zani, Direttore Ge- nerale di Sogemi e un operatore mila- nese, in occasione della visita del Ministro allo stand della Società. Foto a fianco: Ottavio Guala, Presidente Mercati Associati e Fedagro. Pierangelo Mapelli, Direttore dei Mercati Sogemi SOMMARIO

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E D I T O R E : S O . G E . M . I . S . P . A . - V I A L O M B R O S O , 5 4 - 2 0 1 3 7 M I L A N O M E N S I L E - R E G . T R I B . M I L A N O N . 6 2 3 D E L 1 6 . 1 0 . 2 0 0 8 S T A M P A : T I P O G R A F I A L E V A T I - V I C O L O S E R B E L L O N I , 3 - 2 0 0 6 4 G O R G O N Z O L A ( M I )

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Fruit Logistica, ogni anno, fin dalla sua prima edizione risalen-te al 1993, ha continuato a cre-scere per numero di espositori e di visitatori e oggi costituisce la più importante manifestazione fieristica a livello mondiale per il comparto dell’ortofrutta. L'edizione 2009 della fiera (4-6 febbraio 2009 – Berlino), con 2.288 espositori provenienti da 79 Paesi, una superficie di 88.000 metri quadrati e oltre 50.000 visitatori provenienti da 125 Paesi, ha battuto tutti i record precedenti. Il Mercato Ortofrutticolo all’In-grosso di Milano ha partecipato alla fiera con un proprio stand all’interno del quale, oltre a So-gemi, erano presenti 16 società del Mercato che, nei tre giorni di durata della manifestazione, hanno avuto modo di incontra-re numerosi interlocutori com-merciali italiani ed esteri operanti

a tutti i livelli della filiera ortofrutticola. Presso lo stand, in data 4 febbraio 2009, abbiamo avuto gradi-to ospite il Ministro delle Politiche Agrico-le, Alimentari e Fore-stali, on. Luca Zaia, che si è intrattenuto brevemente con gli operatori presenti e, in particola-re, con l’avv. Stefano Zani, Diret-tore Generale di Sogemi, che ha avuto modo di illustrargli sinteti-camente il progetto “La Città del Gusto e della Salute” che costitui-sce parte integrante del piano industriale di sviluppo dell’intera area mercatale e che, come noto, rientra tra le iniziative di Expo 2015. Il Ministro, da parte sua, ha avuto parole di apprezzamento per il progetto e si è detto compiaciuto per la folta delegazione di impren-

ditori italiani presenti in fiera, stigmatizzandolo quale esempio emblematico dell’impegno posto dagli imprenditori dell’intero com-parto ortofrutticolo nazionale per accrescere sempre di più la loro competitività a livello internazio-nale, potendo disporre, per inci-so, di prodotti che per qualità e gusto sono al top della produzio-ne mondiale e in merito ai quali l’on. Zaia ha sottolineato quanto tutti noi si debba “essere orgogliosi del valore dei nostri prodotti”.

Roberto Predolin

Gli operatori milanesi alla Fruit Logistica. Nella foto centrale: Il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, on. Luca Zaia con l’avv. Stefano Zani, Direttore Ge-nerale di Sogemi e un operatore mila-nese, in occasione della visita del Ministro allo stand della Società. Foto a fianco: Ottavio Guala, Presidente Mercati Associati e Fedagro. Pierangelo Mapelli, Direttore dei Mercati Sogemi

S O M M A R I O

Street non ha incontrato confini e l’intero sistema bancario internazionale ha sviluppato forti perdite. Non si tratta però, secondo gli studiosi, di una riproduzione della crisi del 1929. La congiuntura negativa del ‘29, infatti, iniziò con la crisi del New York Stock Exchan-ge a cui fece seguito il defi-nitivo crollo della borsa valo-ri. La conseguenza fu la depressione che, così come oggi, ebbe effetti devastanti sia nei paesi industrializzati, sia in quelli esportatori di materie prime. Il commercio internazionale dell’epoca diminuì considerevolmente, così come i redditi delle persone fisiche, il gettito fiscale, i prezzi e i profitti. La crisi odierna, in realtà, anziché con le difficoltà del ’29 sembra avere delle forti similitudini con la grande depressione del periodo 1873-1895. Mentre quella del ’29 iniziò con la crisi del N.Y. Stock Exchange a cui fece seguito la depressione che ebbe effetti sul commer-cio nazionale ed internazio-nale, quella del 1873 ebbe inizio dopo oltre trent’anni di crescita economica e iniziò con il fallimento della grande banca newyorkese di Jay Cooke (così come oggi in seguito alla caduta della ban-ca Lehman Brothers). Nel giro di poco tempo si sviluppò una forte ecceden-za di offerta sulla domanda e di conseguenza un abbas-samento della produzione industriale degli Stati Uniti seguita poi da Gran Bretagna, Francia e Germania. La princi-pale causa, quindi, consisteva nella sproporzione tra quanti-tà di beni prodotti e offerti e limitata capacità di assorbi-mento. La crisi del 1873 cam-biò a poco a poco anche il ruolo dello stato che da liberi-sta divenne protezionista. Alla luce delle passate espe-rienze, come poter risolvere, quindi, tale crisi odierna? A livello macroeconomico, sia gli Stati Uniti che l’Europa stanno affrontando la crisi

La crisi finanziaria scoppiata nell’agosto del 2007 negli Stati Uniti costerà al sistema finanziario internazionale oltre 1.500 miliardi di dolla-ri, così come in parte prono-sticato dal premio Nobel dell’economia J. Stiglitz. Sotto un profilo tecnico-finanziario, si potrebbe pen-sare che alcune delle basi della crisi odierna risalgano ad almeno 20 anni fa con l’introduzione di innovazioni in campo finanziario, i deri-vati, cui ha fatto seguito nel più recente passato la cre-scita negli ultimi sette/otto anni del valore di mercato immobiliare statunitense. Nell’ambito del mercato mobiliare e immobiliare U.S.A. negli anni 1998 – 2000 i tassi apparivano bassi e grazie all’utilizzo di titoli derivati i mutui poteva-no essere concessi a chiun-que. Il valore delle case cresceva sempre più e si continuava a comperare indebitandosi presso il siste-ma bancario, con l’illusione di poter rivendere in futuro ad un prezzo più elevato. Nel contempo i derivati (titoli il cui valore è basato sul valore di mercato di altri beni) hanno raggiunto una diffusione enorme nel mon-do grazie alla globalizzazio-ne dei mercati finanziari. Infatti, diversamente agli aumenti di capitale sociale o dei debiti, l'emissione di deri-vati è una modalità di finan-ziamento dell'impresa che può apparire a costo zero e che può avvicinare il rischio di portafoglio allo zero. Il sogno americano si è rot-to, però, all’inizio del 2007, quando i prezzi delle case americane hanno incomin-ciato a scendere e chi ha chiesto un mutuo si è trova-to di fronte a difficoltà nell’o-norare i propri debiti. Il de-naro necessario a coprire i titoli legati ai mutui per il mercato immobiliare è dimi-nuito fino ad estinguersi e le quotazioni dei titoli sono crollate. La crisi scoppiata a Wall

cercando di risolvere i princi-pali problemi locali, in rela-zione alla specificità dei rispettivi contesti economici. Mentre, infatti, gli Stati Uniti si stanno preoccupando di riportare liquidità nei merca-ti finanziari e di ricreare condizioni ottimali per la ripresa di assicurazioni sui mutui, l’Europa affronta il proprio problema principale, ovvero l’elevata leva finan-ziaria delle grandi banche internazionali. Per l’Europa l’obiettivo principale risulta essere, dunque, la ricapita-lizzazione del settore banca-rio attraverso l’utilizzo di fondi pubblici o la conversio-ne obbligatoria del debito in capitale azionario, ovvero, al fine di riportare la fiducia alle banche, offrire la garanzia dello Stato ai depositanti. Per quanto riguarda più specificamente la realtà italiana, la congiuntura eco-nomica rimane caratterizza-ta da un elevato grado di incertezza, benché per il sistema Italia i rischi riman-gano più contenuti. Secondo il ministro dell’Economia, infatti, le banche italiane godono di strutture solide e di una liquidità adeguata. Nell’attuale periodo di instabi-lità, l’attenzione delle aziende deve essere ancor più con-centrata sul miglioramento delle proprie competenze distintive, cogliendo oppor-tunità di investimento, an-che quantitativamente im-portanti, e partnerships con altri operatori , volte a raf-forzare la struttura produtti-va e commerciale non solo nell’ottica immediata ma anche e soprattutto nel me-dio-lungo periodo. Le aziende che sapranno meglio trasformare gli attua-li indicatori di difficoltà in fattori motivazionali di inno-vazione del loro business, saranno quelle destinate ad un maggior successo com-petitivo e reddituale. Le aree di innovazione e di investimento, volte a raffor-zare la presenza dell’azien-da sul mercato allo scopo di

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raggiungere risultati reddi-tuali migliori e più sicuri nel medio-lungo periodo, posso-no essere molteplici e ri-guardare, ad esempio, il miglioramento del servizio, l’ampliamento della gamma dei prodotti/servizi offerti, l’introduzione di prodotti complementari, l’adegua-mento della propria offerta ad un più ampio bacino di utenti, l’investimento in assetti e strutture di produ-zione e commercializzazione più moderne, efficienti e competitive, la partnership strategica con concorrenti o con operatori a monte o a valle nella propria filiera. La crisi del sistema finanzia-rio (circuito banche – assicu-razioni – mercati finanziari) dimostra la necessità da parte delle aziende produt-trici e commerciali di porre costante attenzione ad un continuo processo di miglio-ramento e di crescita quali-quantitativa delle proprie specifiche attività, ricordan-do a tutti che la finanza da sola non produce nuova ricchezza. Piuttosto, la predisposizione all’innovazione, la lungimi-ranza degli investimenti, la capacità di modificarsi conti-nuamente rappresentano alcuni dei valori di fondo ai quali tendere, idealmente e concretamente, per garanti-re la durabilità nel tempo ed un apprezzabile grado di economicità di ogni azienda.

Prof. Alberto Nobolo Professore ordinario e titolare della cattedra di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca. Ha svolto, altresì, attività acca-demica presso l’Università e la Scuola di Direzione Aziendale (SDA-Bocconi), la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Trento e la Facoltà di Economia “Marco Biagi” dell’U-niversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Specializzato nelle problemati-che di Corporate Governance e di passaggio generazionale nelle aziende familiari, svolge la professione di Dottore Com-mercialista a Milano dal 1974. .

ALBERTO ALBUZZA - “E’ una fiera interessante perché da l’opportunità di incontrare sia fornitori, sia clienti. Quest’anno i contatti sono stati meno di-spersivi rispetto all’anno scor-so, con più gente interessata a fare business. Auspico il coin-volgimento delle istituzioni pubbliche affinché il prossimo anno il Mercato possa disporre in fiera di uno spazio degno della Città di Milano”.

ANTONIO LISCO - “La fiera di Berlino si è riconfermata es-sere un appuntamento inelu-dibile per un operatore; lo stand del Mercato era ade-guato alle mie esigenze, ma dobbiamo comunque cercare di fare meglio e, in questo senso, per la partecipazione alla Fruit Logistica 2010 au-spico il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche, a partire dalla Regione Lombardia, in linea con quanto avviene per altri espositori italiani, con la gestione dello stand alla SO.GE.M.I.”

MICHELE COLASUONNO - “Per quanto concerne lo stand del Mercato c’è stato un deciso miglioramento rispetto al pas-sato, anche se, ovviamente, si può fare di più, ma per farlo servirebbe uno sforzo sia eco-nomico, sia di partecipazione

fisica alla fiera da parte di un numero maggiore di ditte del Mercato”.

ALESSANDRO PRONESTI - “Una ottima finestra per affacciarsi sul mondo del commercio interna-zionale. E’ importante esserci anche per dare maggiore valo-re al Mercato di Milano”.

GIOVANNI FINIZIO - “Consi-dero la partecipazione alla fiera un’occasione unica per cono-scere nuovi mercati e per avvia-re nuovi contatti commerciali a livello internazionale”.

GIUSEPPE TOMASINA - “La partecipazione alla fiera è stata positiva. E’ sempre bene esse-re presenti ad eventi così im-portanti, non solo per avviare nuovi contatti commerciali, ma anche per vedere cosa stanno facendo all’estero, visto che il mercato si sta sempre più internazionalizzando”.

DAVIDE SPOSITO - “La manife-stazione si conferma il principa-le appuntamento internaziona-le del settore; un’occasione importante per concentrare incontri con clienti e fornitori consolidati e potenziali, oltre al confronto diretto con i principali attori del mercato di riferimen-to”.

LUCIO CERRITO - “La manife-stazione in generale, seppur in

tono minore, ci ha consentito di avere buoni contatti soprat-tutto con i produttori dell’Afri-ca del Nord, della Spagna, Germania e America Latina. Lo stand di Sogemi è stato funzionale alle nostre esigen-ze. Aggiungerei un display con almeno due righe di commen-to sulle caratteristiche salienti dei singoli operatori, in modo che i passanti possano pren-derne visione. Aggiungerei anche qualche operazione attrattiva per il prossimo anno che sia specifica per EXPO 2015”.

DOMENICO PIAZZOLLA - “Mani-festazione che come al solito ha colpito nel segno. Crogiuolo di merci e razze, stupenda opportunità di incon-tro tra fornitori e clienti prove-nienti da tutto il mondo. Milano, anche quest'an-no se non fosse stato per SO.GE.M.I., sarebbe stata invisibile; come possiamo permettere che il principale mercato d'Italia, non sia degnamente rappresentato? Ringrazio SO.GE.M.I., che ci ha dato la possibilità di partecipare da protagoni-sti ad una fiera cosi impor-tante, con uno stand deco-roso”.

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La firma della dichiarazione di intenti per dare il via al progetto, avvenuta in Comune alla presenza dell’Assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occu-pazione Andrea Mascaretti, costitui-sce la premessa per realizzare un percorso virtuoso che vedrà la città di Milano promuovere attività di forma-zione a livello internazionale per gli operatori della sicurezza alimentare e avviare concreti progetti di collabora-zione e sviluppo al fine di valorizzare la filiera agroalimentare. L’osservatorio, in vista dell’Expo 2015, analizzerà le potenzialità e le offerte formative della filiera agroali-mentare, individuando i nuovi fabbi-sogni professionali e promuovendo le risposte formative che soddisfino tali bisogni.

Lo scorso 16 dicembre 2008, Sogemi ha sottoscritto un protocollo per la costituzione di “Milano Food Lab”, un osser-vatorio sulle professioni agroalimentari promosso dal Comune di Milano, cui hanno aderito varie associa-zioni di categoria, università e aziende, ovvero, oltre a Sogemi: l’Unione Artigiani, l’Unione del Commercio, il Capac, la Confagricoltura, la Coldiretti, Milano Ristorazione, l’Università degli Studi di Milano – Facoltà di Agraria e l’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Lombardia e Liguria. Milano Food Lab nasce come Osserva-torio / Laboratorio per sviluppare e promuovere i percorsi formativi del settore agroalimentare in grado di soddi-sfare le richieste delle imprese, così da allineare formazione ed esigenze del mercato in un contesto in cui la filiera commerciale è in continua evoluzione e richiede nuove figure professionali, anche in vista di Expo 2015.

INAUGURATA LA PIATTAFORMA LOGISTICA ORTOLOG S.r.l.

Venerdì, 30 gennaio 2009, alla presenza del Presidente Sogemi, Roberto Predolin, è stata inaugurata la piattaforma logistica rea-lizzata dalla Ortolog S.r.l. in partnership con Brivio & Vigano Auto-trasporti. Trattasi di una struttura di 4.200 metri quadrati di superficie inte-ramente dedicata alle attività di carico, scarico, lavorazione, con-servazione, movimentazione e trasporto della frutta e verdura, che dispone di: • 3.000 metri quadrati di magazzino refrigerato; • 650 metri quadrati di celle frigorifere • 500 metri quadrati

di uffici; • 14 porte di carico

con ribalta.

SO.GE.M.I. entra nel Progetto “MILANO CREA IMPRESA”

La Giunta del Comune di Milano in data 30 dicembre 2008 ha deliberato l’erogazione di un contributo a SO.GE.M.I. S.p.A. per la realizzazione delle parti di sua competenza del progetto “Milano Crea Impresa – La Rete degli Incubatori della Città di Milano”, nell’ambito del quale la Società, congiuntamente alla Fondazione Parco Tecnologico Padano e al CNR-ITB, si occuperà dello sviluppo de “L’incubatore dell’Alimentazione e del Gu-sto”. Milano Crea Impresa è una iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale per: • Favorire attraverso una fitta rete di collaborazioni internazionali la costru-

zione di un sistema di conoscenze favorendo l’attrazione nel territorio milanese di studenti, ricercatori e docenti italiani e stranieri; favorire lo sviluppo di campus internazionali.

• Sostenere lo sviluppo di dottorati di ricerca in settori strategici per l’eco-nomia cittadina e nazionale.

• Creare incubatori per promuovere nuove e innovative forme di imprendi-torialità.

L’incubatore dell’Alimentazione e del Gusto si propone, in attesa che siano rese disponibili le strutture della Città del Gusto e della Salute, di svolgere le attività riportate di seguito, alcune delle quali prevedono il coinvolgimento diretto di SO.GE.M.I. S.p.A.: • identificazione e screening di progetti valutabili per lo start up di imprese

innovative; • valutazione di nuove idee imprenditoriali, • servizi di pre-incubazione ai progetti/imprenditori selezionati; • continuazione del supporto alle aziende già inserite nell’incubatore

“Alimenta” presso le strutture del Parco tecnologico Padano di Lodi; • marketing e promozione dei brand dell’Incubatore dell’Alimentazione e

del Gusto – Comune di Milano; • mantenimento del sito web Alimenta con “vetrina delle aziende”; • partecipazione ad eventi di rilevante importanza nel settore; • organizzazione di eventi pubblici di presentazione del progetto; • esecuzione di lavori di messa a punto ed adeguamento degli spazi So-

gemi; • messa a punto, presso Sogemi, di almeno una delle cinque piattaforme

tecnologiche per la produzione ed ottimizzazione di alimenti tipici del “made in Italy” (a cura del CNR-ITB);

• messa a disposizione delle proprie piattaforme tecnologiche, in partico-lare della diagnostica molecolare (a cura del CNR-ITB).