l’espertodelmese

antichirimedi

I progressidella chirurgiaper gli obesi

Lachirurgiabariatricaemetabolicaèunsettoreinenormesviluppoperlacrescitadeicasidiobesitàedidiabete,nonsolo

nelmondoindustrializzato,maancheneiPaesiemergenticomeIndia,CinaeBrasile.Duesonolenovitàdalpuntodivistadelletecnichechirurgiche.Laprimariguardalapossibilitàdiaggiungereunabendarella,oltreaipuntidisutura,duranteinterventistandardcomelagastrectomiaverticaleeilbypassgastrico.Entrambiquesti interventifunzionanosiapereffettodellarestrizionedelvolumegastrico(percuisiriducel’introitodialimenticonladieta),siapereffettiormonali (cheagisconosuimeccanismidellafameedellasazietà).Neltempo,tuttavia,perdonolaloroefficaciaetalunipazientirecuperanoilpesoperso.Labendarellacontentiva,chevieneposizionata3-4centimetrialdisottodellagiunzioneesofago-gastrica, impedisceladilatazionedellostomacoprevenendointalmodoil

rischiodelrecuperoponderale.Lasecondanovitàèl’interposizioneileale,uninterventocheèstatomessoapuntoinBrasile, indicatoperlacuradeldiabeteinpazienticonobesitàdiprimogrado(conindicedimassacorporeafra30e35):consistenelprelevareunaporzione(circa150centimetri)di ileo, il trattoterminaledell’intestinotenue,eposizionarlonellapartealtadell’intestinostesso, inmododaanticipareilcontattoconilcibomenodigerito.L’ileoèlasedeprincipaledellasecrezionediormonicheregolanoilmetabolismodeinutrienti,comeilGLP-1(Peptdideglucagonesimile-1).Sifavoriscecosì lapenetrazionedeglizuccherinellecellule,migliorandol’equilibrioglicemico.L’interposizioneilealeèoggi lastradapiùpromettentepercurarechirurgicamenteildiabeteditipo2.Moltistudisonoincorsopervalidarequestanuovatecnica.

TestodiLuigiAngrisani,presidentedellaFederazionemondialeper lachirurgiadell’obesità (Ifso)edirettoredichirurgiagenerale,laparoscopicaed’urgenzadell’ospedaleSanGiovanniBoscodiNapoli.LafotoèdiMariaPiaGiarrè.

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dalla sezioneObesità di

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CONSULTO

LamortediAlessandroMagnorimaneunodeigrandimisteri

dell’antichità.Illeggendariocondottiero,conquistatore

dell’imperopersiano,fucolpitodafebbrieconatidivomitoespirò

aBabilonianell’anno323a.C.,asoli32anni.Neavevamogiàparlato

suquestepagine,rendendocontodell’ipotesidelmedico-scrittore

ErnestoDamiani,espostanellibroLapiccolamortediAlessandroil

Grande(Marsilio),cheidentificavailtifoaddominalecomecausadel

decesso.

MaoraunarticoloappenapubblicatosullarivistascientificaClinical

Toxicologysuggerisceun’ipotesidiversa.Alessandrosarebbemorto

peravereingeritounadoseletaledielleborobianco(unapiantadai

fioricandidinotaanchecomeVeratrumAlbum).

L’elleborobianconell’antichitàvenivatalvoltamescolatoalvinoper

indurreilvomitoecurareidoloridistomacoma,usatoinquantità

eccessive,potevaesserevelenoso.Alessandro,aquantocirisulta,era

unfortebevitoreesappiamocheancheneigiorniprecedentilasua

morteeraubriacoincontinuazione.L’ipotesidegliautoridell’articolo

èchealsuovinofossestatoaggiuntotroppoelleboro,cheprodurrebbe

esattamenteisintomidescrittidagliantichi.Sel’ipotesifossevera,

resterebbedacapiresesiatrattatodiunerroreo,piuttosto,diun

avvelenamento,comegiàsospettavanogliantichi.

Alcunierboristisuggerisconoancoraoggil’elleborobiancopervari

disturbi.Maprimadiusarlomeglioconsultareunmedico,pernon

rischiaredifarelafinediAlessandroMagno.

L’elleboro peril mal di stomacofu fatale ad Alessandro Magno

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di Giorgio Ieranò,docente di storia del teatro anticoe letteratura greca all’Università di Trento

8 marzo 2014