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1 IL FOGLIO di PINZOLO Il Foglio del Comune di PINZOLO anno VIII - n. 16 - dicembre 2012

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IL FOGLIO di PINZOLO

Il Foglio del Comune di PINZOLOanno VIII - n. 16 - dicembre 2012

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AMMINISTRAZIONEMolte opere realizzate e molte in fase di ultimazione 3Nella Casa Salesiani la nuova foresteria del Parco, un’area sportiva e un parco giochi 6Una nuova “Casa della Salute” 8Un impegno costante per superare le difficoltà 10SMS dal Comune di Pinzolo per essere sempre informato 12Consiglio comunale in diretta: potenziato il servizio live-streaming 13Cultura e turismo per far crescere la nostra comunità 14

CULTURAII edizione “L’arte della Natività” Alter-Nativitas 2012 18“Sacre pitture di Rendena: i Baschenis” 21Il Rivisitismo di Fulber. Tributo al mito Ferrari a Madonna di Campiglio 22

VITA DI PAESELa consulta frazionale di Pinzolo in prima linea per migliorare il paese 24Una nuova residenza protetta da affiancare alla Casa di Riposo 28“In cammino… verso l’unità pastorale” 32

AMBIENTE E TURISMOMadonna di Campiglio splende nella piazza del Duomo di Firenze 34Un centro faunistico in Val Rendena 35I valori del Parco 38

COMUNITÀUna nuova mensa per i ragazzi di Campiglio 40

SPORT 3-Tre: la storia continua 42Inter in ritiro a Pinzolo anche nel 2013 47Nuove piste a Madonna di Campiglio: potenziata l’area 5 Laghi 48Sport in Val Rendena: dallo sci alle ciaspole passando per la MTB 50

LIBRIeLEGGERe LIBeRI: un progetto di aggregazione che unisce le biblioteche delle Giudicarie 52Haiku, un’occasione di riflessione per il Santo Natale 54

L’INIZIATIVAL’amministrazione comunale premia i laureati 55

IL RACCONTO“In Merica per Ciungam” 56

GIOVANI Un birrificio in Val Rendena 58Self, presentato al Paladolomiti il cortometraggio di Emanuele Bonomi 60

ASSOCIAZIONI E VOLONTARIATOBanda Comunale di Pinzolo: una stagione di impegno e di soddisfazione 62Successo per la festa del Socio 66

STORIA E TRADIZIONERestaurata la Chiesa di S. Antonio di Mavignola 68

IL RICORDOIl ricordo di Toni Masè 71

SOMMARIO

IL FOGLIO del Comune di Pinzolo

Semestrale di informazioneIscritto al n. 1265 Registro stampe del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005

EDITORE

Comune di Pinzolo (TN)

RESPONSABILE EDITORIALE

Damiano [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILE

Matteo [email protected]

COMITATO DI REDAZIONE:Maura Binelli, Sergio Binelli, Maddalena Collini, Sara Maffei, Carla [email protected]

SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE:Giuseppe Ciaghi, Giorgio Marchiori Cuccati, Paolo Luconi, Gianluigi Maffei, Marzia Maturi, Mauro Binelli, Elisa Polla, Luigi Tisi

IN COPERTINA

Piero Gross sul canalone Miramonti nel 1973Foto di Elisa Polla

STAMPA:Grafica 5 - Arco (TN)

Anno VIII, Numero 16

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IL FOGLIO di PINZOLO

Cari concittadini,

Mentre scrivo queste righe d’au-gurio per il Natale e il Nuovo Anno, fuori scende la prima neve. All’entusiasmo dei nostri figli si unisce la speranza di noi adulti, consapevoli di quanto questi fioc-chi siano preziosi per il settore turistico tutto, per l’indotto, per le nostre famiglie.Ci lasciamo alle spalle un 2012 che per molti è stato un anno duro, difficile, pieno di preoccu-pazioni; sentiamo che è troppo presto per prevedere come immi-nente la fine della crisi. Alla neve dovrà accompagnarsi la presenza degli ospiti, la ripresa del lavoro e dei consumi: elementi tutt’al-tro che scontati.In questo quadro dai contorni piuttosto foschi, diventano anco-ra più significativi alcuni risulta-ti conseguiti dal nostro Comune, grazie al lavoro e alla collabora-zione di molti.Fra i più significativi mi piace ri-cordare l’acquisto del compendio immobiliare dei Salesiani a San-t’Antonio di Mavignola; il com-pletamento dell’iter tecnico per la realizzazione della Circonval-lazione di Pinzolo; l’ottenimento – anche per il 2014 e 2016 – della gara di Coppa del Mondo della 3 Tre, grazie al lavoro dell’omoni-mo Comitato e di tutti i soggetti coinvolti, Provincia in testa. Abbiamo collaborato con le as-sociazioni operanti sul nostro territorio, con le Consulte, con l’Azienda per il Turismo, con le società impiantistiche (rilevanti

le opere realizzate in zona 5 laghi da Funivie Campiglio), abbiamo dialogato con le Amministrazioni comunali della Val Rendena, con la Comunità di Valle e la Provin-cia di Trento, nonché con i singoli cittadini.Grazie al lavoro dell’intera strut-tura comunale – e nonostante leg-gi e regolamenti contribuiscano a rendere continuamente le cose più complicate – tanti cittadini hanno potuto trovare risposta alle loro attese ed esigenze.Il lavoro con la Giunta e con i con-siglieri delegati ha permesso di inaugurare diverse opere che ora sono al servizio della Comunità, come pure di ottenere – più che in passato – finanziamenti pubbli-ci e di avviare iniziative e attività rilevanti.Delle cose fatte parlano i bilan-ci del Comune. Voglio sperare – e lo riterrei ancor più importante – che possa parlarne l’intera Co-munità: lo farà nella misura in cui si sentirà sempre più coinvolta e partecipe delle decisioni, convin-ta che ogni passo compiuto insie-me è posto nella giusta direzio-ne, l’unica che punta a costruire futuro: per noi e per chi verrà, per ognuno e per tutti.Con questo spirito e a nome del-l’intera Amministrazione rinnovo i migliori auguri di Buone Feste a ogni famiglia di Madonna di Cam-piglio, di Sant’Antonio di Mavi-gnola e di Pinzolo.

Il SindacoWilliam Bonomi

Editoriale

editoriale

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L’assessorato ai lavori pubblici di un comune grande e com-plesso come quello di Pinzolo è impegnato durante tutto il corso dell’anno nel verificare lo stato di avanzamento delle grandi opere e allo stesso tem-po assicurare che le opere “mi-nori” vengano fatte nei tempi stabiliti per rispondere alle ne-cessità del paese. Per quanto riguarda i progetti di mobilità di ampio respiro è con soddisfazione che possia-mo dire che relativamente alla Circonvallazione dell’abitato di Pinzolo, il 28 novembre 2012 è terminato l’iter tecnico con l’approvazione del progetto

da parte della Conferenza dei Servizi e che all’interno del progetto di Mobilità integrata Pinzolo-Campiglio, non è sta-to dimenticato l’impianto Bel-vedere Express per il quale si hanno ottime prospettive. Due interventi necessari che per-metteranno di migliorare no-tevolmente sia l’appetibilità delle due località, offrendo a Pinzolo un centro libero dalle macchine e a Madonna di Cam-piglio una via di accesso più scorrevole, sia un collegamento tra il centro del paese e gli im-pianti che di fatto renderebbe facile raggiungere le piste da sci a nord dell’abitato. Sempre in merito al piano di mobilità di Madonna di Campiglio elabo-rato dalla Ökoinstitut Südtirol con sede in Bolzano ed appro-vato dal Consiglio comunale, si è dato corso alla realizzazione di alcuni interventi: si è ulti-mata la rotonda definitiva in Via Spinale e ampliata Piazza Righi con il nuovo arredo.

Ancora a Madonna di Cam-piglio, sul comune di Ragoli, proseguono i lavori del Centro Scolastico presso l’area ex CONI. Il cantiere è stato avvia-to ad ottobre 2011. In questo primo anno sono stati realiz-zati la palestra interrata, con i relativi depositi e spogliatoi, il sistema di drenaggio delle

Molte opere realizzate e molte in fase di ultimazione

All’interno del progetto di Mobilità integrata Pinzolo-Campiglio, non è stato dimenticato l’impianto Belvedere Express per il quale si hanno ottime prospettive

di Valter Vidi

amministrazione

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IL FOGLIO di PINZOLO

acque bianche e lo scarico in alveo del fiume Sarca, i vani scale dagli interrati al piano terra ed il basamento sul quale sorgerà il vero e proprio cuore del polo scolastico. Complici verifiche di carattere tecnico, rese necessarie da valutazioni nell’ambito dello scarico ac-que bianche e di approfondi-menti relativi ad alcune pro-blematiche emerse durante la costruzione degli interrati, i lavori hanno subito qualche settimana di ritardo. Il polo scolastico sarà composto per una parte da una struttura tra-dizionale in cemento armato, e cioè la palestra, il piano inter-rato ed il piano seminterrato, dove troviamo la sala mensa,

la cucina, la biblioteca ed un garage coperto, mentre per i piani fuori terra è prevista la costruzione di una struttura in legno, che verrà assemblata a partire dalla prossima prima-vera, dove troveranno posto l’asilo nido, la scuola materna, la scuola elementare, le scuole medie ed un piccolo auditorium a servizio dell’istituto, oltre ai laboratori di disegno, artistica, tecnica ed informatica.Prosegue l’iter che porterà alla realizzazione della piscina della 3-Tre: completata la pro-gettazione da parte del R.T.P. arch. Pettene di Poirino (TO) entro breve verrà avviata la nuova procedura della “con-certazione dei lavori pubblici

Il polo scolastico sarà composto da una struttura tradizionale in cemento armato, (la palestra, il piano interrato ed il piano seminterrato, dove troviamo la sala mensa, la cucina, la biblioteca ed un garage coperto), mentre per i piani fuori terra è prevista la costruzione di una struttura in legno

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con i cittadini” prevista dalla vigente normativa provinciale per le opere sopra soglia comu-nitaria, al fine di pervenire al-l’approvazione del progetto.Battuta d’arresto invece per lo Stadio dello Slalom: in seguito al ricorso presentato dal sig. Severi ogni decisione è sospesa in attesa della decisione defini-tiva del Consiglio di Stato.Infine è stato concluso il lavoro di rifacimento del ponte canale della fognatura in loc. Colarin demolito in seguito alle preci-pitazioni nevose dell’inverno 2008-2009; sono stati sostituiti i parapetti stradali sul ponte in Piazza Brenta Alta, realizzati i lavori di manutenzione straor-dinaria del capitello Gianbatti-

sta Righi, sostituite le barriere attuali con dissuasori nel lato ovest di Piazza Righi mentre sono in corso le gare per l’af-fidamento delle forniture del-l’arredo dell’ultimo piano del Rainalter e dell’arredo mancan-te degli uffici comunali e la pro-cedura espropriativa necessaria alla realizzazione del collega-mento pedonale Viale Dolomiti di Brenta – Chalet al Laghetto.

A Pinzolo è stato progettato il nuovo “Presidio Socio-Sanita-rio” che la Provincia Autonoma di Trento si è impegnata a rea-lizzare e per la quale il Comune di Pinzolo è chiamato a contri-buire con una quota di circa 400 mila euro. La scelta definita nel

amministrazione

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IL FOGLIO di PINZOLO

2012 prevede la realizzazione della Casa della Salute in loc. Sarai, collegata alla R.S.A. Abe-lardo Collini, con la riqualifica-zione del centro prelievi.In fase di conclusione i lavo-ri di costruzione della bretella di collegamento via Fucine-via Sorano 1° stralcio e completa-mento fino alla SS. 239 in loc. San Vigilio a Pinzolo: un inter-vento atteso da anni che ha permesso di sistemare e met-tere in sicurezza un incrocio e un tratto di strada che risulta-va assolutamente carente sotto molti punti di vista.Per la soddisfazione della diri-genza scolastica, ultimata pure la sostituzione delle finestre del polo scolastico di Pinzolo mentre in previsione del ritiro estivo della squadra di calcio

F.C. Internazionale sono state destinate anche per l’esercizio 2013 le risorse necessarie per l’approntamento dei campi di calcio e delle iniziative colle-gate alla presenza dei numerosi tifosi.

A S. Antonio di Mavignola dopo il rifacimento dell’arredo ur-bano si è conclusa anche la si-stemazione della frana Paluac, Palù, Fratè Fogaiard mentre è prevista nel I° semestre 2013 l’ultimazione dei lavori di riqua-lificazione del Parco Ai Sass.Infine su tutto il territorio comu-nale sono stati realizzati i lavori di manutenzione straordinaria delle pavimentazioni stradali e promossa anche per il 2013 dall’Assessorato all’Ambiente e Patrimonio la manutenzione

In fase di conclusione i lavori di costruzione della bretella di collegamento via Fucine-via Sorano in loc. San Vigilio a Pinzolo, un intervento atteso da anni che ha permesso di sistemare e mettere in sicurezza un incrocio e un tratto di strada che risultava assolutamente carente

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Nella Casa Salesiani la nuova foresteria del Parco, un’area sportiva e un parco giochiUn centro sportivo con annesso parco giochi per qualificare l’of-ferta di S. Antonio di Mavignola, a favore dei residenti e dei tu-risti. Con questo intento l’am-ministrazione comunale aveva puntato la propria attenzione sulle pertinenze della casa dei Salesiani avendo individuato già da alcuni anni quell’area come estremamente interessante per dare risposta alla necessità di dotare Mavignola di un’area lu-dico-sportiva. Negli ultimi tem-pi per questioni economiche i proprietari dell’edificio si sono resi disponibili alla vendita del-l’intero immobile. Opportunità

che il comune di Pinzolo ha vo-luto sfruttare al meglio ricer-cando e trovando l’appoggio della Provincia che ha garantito un contributo di quasi 3 milioni di euro per l’acquisto. Così l’intervento “Salesiani” permetterà di realizzare un campo da calcetto in erba sin-tetica, un campo da tennis, un campo “polifunzionale (palla-volo, basket …) e un adeguato spazio giochi. Allo stesso tempo si riuscirà a dare la possibilità ai residenti, ed in particolare ai giovani, di fare sport e giochi fornendo importanti strutture che potranno diventare punti

L’intervento dei “Salesiani” permetterà di realizzare un campo da calcetto in erba sintetica, un campo da tennis e un campo “polifunzionale (pallavolo, basket …) e un adeguato spazio giochi...

A cura della Redazione

amministrazione

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IL FOGLIO di PINZOLO

di aggregazione e fornire ai numerosi ospiti delle struttu-re alberghiere, degli apparta-menti in affitto e delle secon-de case, spazi adeguati per la pratica di alcuni sport e per il divertimento dei bambini più piccoli. L’acquisto dell’edificio spa-lanca le porte ad un’altra im-portante operazione. Il tra-sferimento della foresteria del Parco dall’attuale sede in questa più ampia e adeguata struttura. In tal modo le atti-vità del Parco potranno essere implementate sia nella tipo-logia grazie ai nuovi spazi a piano terra che nella numero-sità dei gruppi e delle persone ospitate (si passa da 3 camere con 24 letti a 24 camere con 59 letti). L’Intenzione è quel-la, come fatto oggi, di non somministrare alimenti e be-

vande per far sì che gli ospiti possano usufruire dei ristoran-ti del luogo. Il trasferimento dell’attività di foresteria del Parco permette-rà di ottenere nella casa ex scuole elementari (di ca. 270 m² per piano) nuovi spazi per la comunità ed i suoi ospiti. In particolare la palestra interra-ta potrà essere utilizzata per il suo uso specifico; a piano terra si potranno ampliare gli spazi per i medici dedicando uno spazio apposito al pedia-tra; al primo piano di realiz-zare un ufficio dedicato per l’amministrazione comunale, uno per la Pro loco, uno per la consulta ed uno spazio per le altre associazioni del paese.L’intervento si inserisce in un quadro più ampio che vede coinvolti l’amministrazione comunale e gli operatori eco-nomici nella qualificazione del paese di Mavignola, cercando di dare alla frazione una pro-pria identità, una propria au-tonomia e una propria specifi-cità. In quest’ottica rientrano anche la riqualificazione del piccolo centro storico con la realizzazione dell’arredo ur-bano e la riqualificazione del “Parco ai sass” e della rete sentieristica.

Inoltre, con questo interven-to, inizia a prender forma un sogno, quello di poter ospita-re al cospetto del Brenta, la sede trentina della fondazione Dolomiti Patrimonio dell’Une-sco.

L’acquisto dell’edificio permetterà di trasferire la foresteria del Parco dall’attuale sede in questa più ampia e adeguata struttura e di avere nella casa ex scuole elementari (di ca. 270 m² per piano) nuovi spazi per la comunità ed i suoi ospiti...

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Una nuova “Casa della Salute”

Una nuova casa della salute in-tegrata con la casa per gli an-ziani Abelardo Collini. È questa la soluzione presa dall’ammi-nistrazione comunale in ac-cordo con l’Azienda Sanitaria provinciale per accorpare tutti i servizi alla salute per i pro-pri cittadini. Scartata dunque l’ipotesi di ricavare i presidi sanitari dalla ristrutturazione dell’ex municipio si è arrivati oggi ad un progetto definitivo del Presidio Socio Sanitario di Pinzolo nell’area di circa 3200 m² situata ad est dell’attuale R.S.A. Abelardo Collini, dove oggi c’è un ampio spazio verde occupato in parte da un campo da basket e calcetto. Ma non solo. L’intervento che verrà realizzato dall’Azienda Sani-taria provinciale, in accordo con l’amministrazione comuna-le, prevede oltre ad un nuovo corpo fabbrica sul lato est del-la casa di riposo la ristruttura-zione del piano interrato e del piano terra dell’attuale centro

prelievi. Nell’interrato ristrut-turato, sono previsti l’ambula-torio prelievi e degli infermieri, servizi e sale attesa; nel piano terra, l’ambulatorio e la stanza del medico turistico, l’ambula-torio e la stanza della guardia medica, i servizi e una sala at-tesa. Nel nuovo edificio, che sarà su un piano, sono ipotizza-ti lo spazio per l’accettazione, la segreteria, i servizi, e sale di attesa, con un punto unico di accesso e tre ambulatori, più due ambulatori pediatrici, tre ambulatori per i medici di base e due ambulatori per attività socio-assistenziali.«Sin dalle prime fasi di pro-getto uno degli obbiettivi principali è stato quello di realizzare un edificio che, con-siderata l’imponente presenza della R.S.A. esistente, aves-se uno scarso impatto visivo e fosse ispirato ai principi della sostenibilità e della bioedili-zia, volti ad ottimizzare i ri-sparmi energetici, sfruttare le

Scartata l’ipotesi di ricavare i presidi sanitari dalla ristrutturazione dell’ex municipio si è arrivati oggi ad un progetto definitivo del Presidio Socio Sanitario di Pinzolo nell’area di circa 3200 m² situata ad est dell’attuale R.S.A. Abelardo Collini

A cura della Redazione

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IL FOGLIO di PINZOLO

risorse naturali e locali e mi-nimizzare gli impatti sull’am-biente. Per queste ragioni, fin da subito si è pensato ad una struttura in legno, materiale ecologico per eccellenza, in quanto completamente natu-rale, rinnovabile e di facile smaltimento», sintetizza l’ar-chitetto Marzoli a cui è stato affidato il progetto. Inoltre «un elemento fortemente ca-ratterizzante presente sin dai primi schizzi di progetto, è il giardino interno attorno al quale si sviluppano le sale di attesa e l’accettazione. La corte interna, situata in po-sizione centrale e delimita-ta da vetrate a tutt’altezza, consente alla luce e al verde di penetrare all’interno del-l’edificio valorizzando e ren-dendo oltremodo piacevoli e

rilassanti i momenti d’atte-sa». Con questo intervento si riesce a dare una risposta chiara e definitiva alla neces-sità di spazi idonei a svolgere servizi delicati e di primaria importanza come quelli sani-tari. La scelta di affiancare la Casa della Salute alla casa per anziani inoltre garantisce un servizio anche a questa fascia di popolazione che altrimenti avrebbe avuto dei disagi nei trasferimenti e, allo stesso tempo, permette di mantene-re in un’unica area tutti i ser-vizi necessari alla persona. Un progetto importante che si inserisce nella ridefinizione da parte della Provincia del sistema sanitario periferico che prevede l’istituzione di sportelli unici di accesso ai servizi.

Un progetto importante che si inserisce nella ridefinizione da parte della Provincia del sistema sanitario periferico che prevede l’istituzione di sportelli unici di accesso ai servizi

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Siamo già arrivati a metà del mandato e il 2012 per tutti è stato un anno impegnativo; sia i miei nonni (Antonio e Vigi-lio), ormai scomparsi, che mio padre mi hanno sempre detto che “i mui sai vic su li pun-téri”: questo vuol dire che con l’impegno di tutti si possono superare anche i momenti di difficoltà.

Quotidianamente cerco di im-pegnarmi sui compiti che mi sono stati affidati sia con ri-ferimento alla qualità urbana, alla variante urbanistica che per la circonvallazione dell’al-ta Rendena.

Nel 2012 ho dato il massimo per completare l’iter burocra-tico per la realizzazione della circonvallazione, risultato ot-

tenuto anche grazie alla colla-borazione degli altri Comuni. Il 28 novembre 2012 è Infatti terminato l’iter tecnico con l’approvazione del progetto da parte della Conferenza dei Servizi; l’opera provinciale, fatte salve le recenti proble-matiche finanziarie, potrebbe essere appaltata nel corso del 2013. Come ho detto prima gli anni che stiamo vivendo sono per tutti molto impegnativi ed ora dobbiamo avere la speran-za che il Governo SPENDING REVIEW non chieda altri soldi alla nostra Provincia Autono-ma che i nostri avi, partendo da Degasperi e passando al Patto di Vienna e con l’accor-do di Roma, hanno portato il Trentino Alto Adige nelle con-dizioni attuali di buona quali-tà di vita.

Relativamente alla Circonvallazione il 28 novembre 2012 è terminato l’iter tecnico con l’approvazione del progetto da parte della Conferenza dei Servizi; l’opera provinciale, fatte salve le recenti problematiche finanziarie, dovrebbe essere appaltata nel corso del 2013

amministrazione

Un impegno costante per superare le difficoltà

diIsidoro Pedretti

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IL FOGLIO di PINZOLO

Nel 2013 avrò un impegno molto gravoso: ho la speran-za, con la maggioranza, di portare in approvazione la prima adozione della varian-te al PRG. Lavoro molto im-pegnativo per la “suddivisio-ne” del territorio comunale che ha esigenze particolari in ogni sua zona.

Per quanto riguarda la quali-tà urbana l’impegno è quoti-diano assieme ai delegati di ogni frazione.

Il nostro Comune, oltre a quanto detto prima, è molto complesso anche dal punto di vista ambientale (con sta-gioni invernali molto fredde) con il deterioramento delle infrastrutture e dell’arredo urbano; la gestione del no-

stro patrimonio è quindi mol-to impegnativo e dovremmo impegnarci sempre di più per mantenere al meglio le no-stre località.Visto che il nostro Comune è soprattutto a vocazione tu-ristica è importante tenere bene ogni “angolino” dei no-stri paesi.Infine mi scuso se a volte il Comune è lento nelle rispo-ste ai cittadini. Purtroppo la burocrazia a volte impedisce di rendere snelli i provvedi-menti: spero comunque che (a partire da noi) si possa semplificare e aiutare tutti i censiti con le loro richieste e problematiche.A tutti Voi ed alle Vostre fa-miglie porgo i migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo.

Nel 2013 spero di portare in approvazione la prima adozione della variante al PRG: lavoro molto impegnativo per la “suddivisione” del territorio comunale che ha esigenze particolari in ogni sua zona

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È un servizio di informazione, offerto gratuitamente dal Co-mune di Pinzolo a tutti i cittadi-ni, mediante l’invio di messaggi in formato SMS a tutti gli iscrit-ti.È stato pensato dall’Ammini-strazione per offrire un servizio nuovo e veloce di informazione ai residenti. I messaggi inviati riguarderanno informazioni di pubblica utilità e attualità cit-tadina.Il servizio è completamente gratuito, indipendentemente dal gestore di telefonia mobi-le, dal tipo di telefono cellulare utilizzato e dal numero di SMS trasmessi dal Comune.Di recente è stata inviata una comunicazione a tutti i capi fa-miglia residenti nel Comune di Pinzolo dando a questi la pos-sibilità di iscriversi semplice-mente inviando un sms. Se vi

siete dimenticati o avete perso la comunicazione e desiderate iscrivervi, potete richiedere il vostro codice personale all’uf-ficio della Polizia Locale. Dopo averlo ottenuto inviate un sms al n. 335 8186959 con il vostro codice preceduto dalla parola iscrizione; esempio: ISCRIZIO-NE XXXXX (dove al posto delle x metterete il vostro codice per-sonale).Tutti gli altri cittadini che lo vorranno, potranno comunque iscriversi scaricando il modulo dal seguente indirizzo internet: http://www.comune.pinzolo.tn.it/pagine/dettaglio/ammi-nistrazione,40/sms_dal_comu-ne_di_pinzolo,216.html, compi-larlo e consegnarlo in Municipio o in Biblioteca. L’ufficio di riferimento è quello della Polizia Locale.

Il servizio è completamente gratuito, indipendentemente dal gestore di telefonia mobile, dal tipo di telefono cellulare utilizzato e dal numero di SMS trasmessi dal Comune

SMS dal Comune di Pinzolo per essere sempre informato

di Damiano Rito

amministrazione

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IL FOGLIO di PINZOLO

Il Comune di Pinzolo ha deciso di spalancare virtualmente le porte del Municipio a tutti i cit-tadini, potenziando il servizio di live-streaming del Consiglio Comunale.Tale servizio consentirà a chiun-que di assistere in diretta alle sedute di consiglio, standocomodamente seduti a casa propria o anche in mobilità at-traverso tablet e smartphone.

La seduta di Consiglio di fine di-cembre 2012 (sessione di test) e le successive, saranno infatti visionabili dal web accedendo all’indirizzo http://direttacon-siglio.bibliotecapinzolo.it

L’accesso potrà essere fatto con qualsiasi dispositivo dotato di un browser completo (ad esem-pio un computer fisso o porta-tile, smartphone iOS e Android, tablet e TV di ultima generazio-ne).

Le scelte tecnologiche fatte dal Comune di Pinzolo assieme a Strikeweb, ditta che ha rea-lizzato il progetto, sono sta-te ragionate al fine di rendere il sistema compatibile con la maggior parte dei dispositivi in circolazione, grazie all’utilizzo dell’innovativo HTML5 e mante-nendo la retrocompatibilità con la tecnologia Flash.

Il Comune di Pinzolo ha deciso di spalancare virtualmente le porte del Municipio a tutti i cittadini, potenziando il servizio di live-streaming del Consiglio Comunale

Consiglio comunale in diretta:potenziato il servizio live-streaming

di Damiano Rito

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AMMINISTRAZIONE

Un anno positivo nel quale sia-mo riusciti ad organizzare ini-ziative importanti che ci han-no accompagnato da gennaio a dicembre e che hanno favorito sia l’interscambio culturale con altre realtà, sia la conoscenza e l’approfondimento delle nostre tradizioni e della nostra storia, sia la crescita e la formazione dei nostri ragazzi, sia momenti per migliorare la nostra offerta turistica. Credo si possa sinte-tizzare così un bilancio 2012 dell’assessorato alla Cultura che ha cercato con i mezzi a di-sposizione di rispondere al “bi-sogno di cultura” emerso anche dalla nostra comunità.E lo ha fatto con un’offerta ric-ca di stimoli e di occasioni. Sicuramente sono serviti ad al-largare gli orizzonti e ad avere

visioni più ampie gli incontri organizzati all’interno di TRE-PERTRE. Con gli ospiti Giorgia Meloni, Oscar Giannino, Andrea Vianello, Gianni Riotta, Enri-co Letta, Giovanna Melandri, Matteo Renzi si sono affronta-te problematiche di attualità a 360°. Con Francesca Melandri, Gigliola Braga, Melania Rizzoli, Myrta Merlino, Antonello Piro-so, Alessandra Possomai Vita e tanti altri si sono affrontati temi culturali che hanno spa-ziato dalla presentazione di li-bri alla discussione su Film. Con Gustav Thoni, Christian Zorzi, Giuseppe Ferrandi, Claudio Lo-tito si è ricordata l’importanza dello sport per lo sviluppo del nostro territorio, con un occhio particolare alla mitica 3-TRE, punto di eccellenza non solo

Cultura e turismo per far crescere la nostra comunità

di Anita Binelli

amministrazione

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IL FOGLIO di PINZOLO

degli appuntamenti trentini, ma manifestazione che dà lu-stro all’Italia a livello interna-zionale. Ma non solo. Un’at-tenzione particolare c’è stata per le nostre tradizioni e per la nostra storia. Con la mostra

sulle pitture dei Baschenis si è voluta riproporre una testi-monianza artistica di straordi-naria importanza non solo ai turisti ma anche e soprattut-to ai nostri giovani che spesso ne ignorano la portata. Con

la rappresentazione teatrale “Pensa alla fine”, che ripropo-ne da anni, ma sempre in veste diversa il tema affrontato dal-la Danza macabra, si è riusciti allo stesso tempo a dare spazio ai nostri “Filò” e a “regalare” a oltre 2mila persone uno spet-tacolo di ottima fattura. Un ringraziamento non può non andare ai dipendenti della Biblioteca Comunale capitana-ti dalla dott.ssa Carla Maturi, per il supporto prestato, at-traverso l’organizzazione dei calendari e delle attività cul-turali che hanno spaziato dai concerti di musica classica alla presentazione di libri libri, dai the letterari agli appuntamen-ti filosofici, dalla narrazione di storie e leggende ai corsi

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di lettura. Ora in questo fine di stagione siamo impegnati an-cora su moltissimi fronti. Tra tutti voglio ricordare la “mostra prese-pe” nel rispetto della tradizione nella chiesetta di San Antonio a cura della Pro loco di Mavignola, la mostra “L’arte della natività” a Pinzolo, una raccolta di 40 artisti che interpretano in modo libero da qualsiasi vincolo il tema della natività; a Madonna di Campiglio l’esposizione dell’artista trenti-no Fulber che prende spunto dal mito Ferrari. E ancora la stagione teatrale che da alcuni anni vede collaborare le amministrazioni di Pinzolo, Tione, Spiazzo per poter offrire appuntamenti importanti e di assoluto interesse, i merca-tini della nostra tradizione che animano le piazze di Pinzolo por-tando beneficio alle nostre attivi-tà economiche regalando un’at-mosfera di Natale a chi ci viene a trovare. Proprio in riferimento all’acco-glienza che la nostra comunità

cerca e riesce a dare voglio rin-graziare personalmente tutte le associazioni che da anni collabo-rano e senza le quali difficilmente si riuscirebbero a portare avanti tante iniziative.Ai Presidenti Gian Luigi Maffei del-la Banda Comunale, Luca Cere-ghini del Coro Presanella, Mattia Maffei del Filò da la Val Rendena, Luciano Cereghini della Pro Loco di Pinzolo, Giorgio Cozzio della Pro Loco di Campiglio, Nadia Vidi della Pro Loco di Mavignola e Antonella Luchesa dell’Ucas, un grazie per l’impegno dimostrato e l’invito a fare sempre il massimo per riusci-re attraverso il proprio operato a garantire un intrattenimento ade-guato per ospiti e censiti. L’am-ministrazione comunale crede dunque fondamentale supportare anche tramite un aiuto economi-co queste associazioni che rap-presentano il tessuto sociale dei nostri paesi, con la speranza che possano agire sempre più unite per il bene della comunità. Obiet-

Obiettivo è quello di riuscire quindi a mettere in campo una sinergia tra tutti gli attori protagonisti sul territorio per giungere a fare delle offerte anche in ambito turistico valide e confacenti alle richieste di un ospite sempre più attento ed esigente

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IL FOGLIO di PINZOLO

tivo è quello di riuscire quindi a mettere in campo una sinergia tra tutti gli attori protagonisti sul ter-ritorio per giungere a fare delle offerte anche in ambito turistico valide e confacenti alle richieste di un ospite sempre più attento ed esigente.Per concludere voglio spendere due parole per il nostro “gemel-laggio” con Mantova che con-tinua nel segno dell’amicizia e della solidarietà. Un importan-te interscambio che ha origini antiche quando nell’immediato dopoguerra Poggio Rusco rifornì Pinzolo, “guidato” da Romedio Binelli (caldamente festeggia-to anche quest’anno), di carne bovina, mandando vacche vive in cambio di tronchi di legname

necessari alla ricostruzione delle proprie case. È con la speranza che il nostro “scendere” a Man-tova il giorno di San Martino là dove nel 1600 la comunità ren-denese acquistò un altare e un

ossario per poter sepellire i pro-pri defunti emigrati mantenga vivi i legami con la nostra storia e con quanti ci hanno aiutato, che vi auguro un Buon Natale e un 2013 ricco di soddisfazioni.

Molte le attività portate avanti anche nel 2012 dall’Ucas, dall’unione commercianti di Pinzolo Carisolo e Giustino, dai mercatini estivi a quelli di Natale. Come da tradizione anche quest’anno ha deciso di premiare quelle attività che hanno dimostrato di essere particolarmente longeve, grazie ad una determinazione, ad un impegno e ad una costanza rari. Tra tutti i premiati ricordiamo gli Alimentari Caola per i 90 anni di attività ininterotta, il Bar Nazionale per i 150 anni di attività, E.P. Bonapace Din Din per i 60 anni, la società Tardivo & Poli Arredamenti e Creazioni Agnese per i 50 anni.

L’Ucas: premiatele attività più longeve

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STORIA

Nella storia dell’umanità, ci sono molte celebrazioni, tuttavia, nes-suna tanto attesa come il Nata-le, periodo che è stato troppo commercializzato, perdendo la sua essenza originale. All’inter-no della rassegna “l’Arte della natività” promossa dall’Assesso-rato alla Cultura del Comune di Pinzolo, per la seconda edizione viene proposta la mostra “ALTER-NATIVAS 2012” organizzata da il Sextante in collaborazione con Spazio Tadini di Milano e ospitata presso la sala espositiva del Pa-laDolomiti di Pinzolo. La collet-tiva, che vede la partecipazione di una quarantina di artisti con-temporanei affermati a livello

nazionale e internazionale, ha come fine quello di proporre un percorso alternativo, una pausa di riflessione sulla natività oggi, con linguaggi nuovi. Cosa significa nascere oggi? Cosa vuol dire venire alla luce come individui nel contesto sociale contemporaneo? Quale immagi-nario evoca oggi l’immagine di un neonato o di una nascita? A queste domande abbiamo cer-cato di dare una risposta attra-verso l’arte. Rappresentativo, in tal senso, il lavoro di Aurelio Gravina, dove l’asino, collocato in una sorta di metropoli fanta-sma, si domanda: “Dov’è il bam-bino?”. L’attenzione degli artisti

a cura della Redazione

Cosa significa nascere oggi? Cosa vuol dire venire alla luce come individui nel contesto sociale contemporaneo? Quale immaginario evoca oggi l’immagine di un neonato o di una nascita? A queste domande abbiamo cercato di dare una risposta attraverso l’arte...

II edizione “L’arte della Natività”Alter-Nativitas 2012

Aurelio Gravina, Dov’è il bambino

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IL FOGLIO di PINZOLO

si è più rivolta al contesto, alla società che accoglie l’individuo come per Basevi, Damss, Giar-dini. Il racconto del paesaggio è predominante e qui emergono in particolare l’ironia dell’ope-ra di Lucio Perna dove la stella cometa è reinterpretata: non raggiungere una grotta, ma una bidonville. Interessante anche il punto di osservazione del-la nascita che supera il limite del visibile a occhio nudo e si colloca in un universo cellulare e intrauterino di cui sono rap-presentativi sia l’opera di Gio-vanni Gurioli che di Ana Erra De Guevara. Una chiave di lettura mistica la troviamo in Cosimi e Silvi, mentre l’elemento tempo domina in Paolo Dolzan e Toma-so Marcolla, dove la nascita è temporale e atemporale.La collettiva propone quindi oggi una nuova sfida, una nuo-va visione tutta da scoprire at-traverso la visita alla mostra di Pinzolo.Pietro Weber riprende nelle sue sculture la simbologia della “Dea Madre” presente in ogni cultura, che incarna l’aspetto materno del Dio, la creazione, la nascita. È quindi la Dea Ma-dre che con la natività porta la luce nuova nel mondo, che nu-tre, protegge e insegna attra-verso il suo Amore. La Dea è, nelle sue tante manifestazioni, simbolo dell’unità di tutte le forme esistenti in natura. Maurizio Boscheri dedica il

suo dipinto “ai Nuovi Bimbi, da loro dipenderà l’esistenza degli animali, solo preservando l’am-biente integro sarà possibile la continuazione di tutte le spe-cie, anche quella dell’uomo”Giampaolo Osele: “Il mio qua-dro rappresenta lo schermo di una Slot Machine dove ho inse-rito anche il simbolo del Nata-le. Un Natale che per la nostra società consumistica è ormai solo un’occasione in più per vendere”Andrea Romanello analizza in “We are the 99%” cosa compor-ta essere giovani o nascere nel contesto sociale-politico-eco-nomico attuale. “...giovani ma anche possibili giovani genito-ri oggi in coppia o da soli. Un periodo storico di confusione,

Qui sopra “We are the 99%” di Andrea Romanello e la La Dea Madre di Pietro Weber. In alto L’annunciazione di Paolo Basevi

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sofferenza e apatia dove le ma-lapolitiche e malafinanze (ma non soltanto) gerontocratiche “ingorde” stanno compromet-tendo il futuro alle nuove ge-nerazioni e abbassando il te-nore di vita a quelle attuali. La gioventù possiede il vigore della propria forza biologica e la potrebbe usare! La massa è poi sì troppo spesso prigioniera della propria “pigrizia” abbassa la testa disinteressandosi del-la realtà ed è facilmente indi-

rizzata e gestita dall’élite dei poteri forti; ma il suo “volto” emaciato, flagellato e prono può anche rialzarsi. Con la spe-ranza che tutto ciò possa avve-nire tramite “cuore e saggezza” senza arrivare mai a una nuova “congiura delle polveri”! Queste sono solamente alcune brevi considerazioni sulla sim-bologia da me utilizzata nel-l’opera, ma confido il pubblico possa ricavarne altre migliori!”

La mostra sarà aperta dal 22 dicembre giorno in cui si terrà l’inaugurazione con il concerto del gruppo 3S Amis e la partecipazione della violinista Lucia Cabrera

L’ARTE DELL ANATIVITÀ

COLLETTIVA DELLE OPERE DI 40 ARTISTI CONTEMPORANEI

I I EDIZIONEALTER-NATIVAS 2012

PINZOLO ��SALA ESPOSITIVA PALADOLOMITI

22 DICEMBRE 2012 ��27 GENNAIO 2013

Inaugurazione sabato 22 dicembre ore 18.00con concerto del gruppo 3S AMIS e la partecipazione della violinista Lucia Cabrera

ORARIO:dal 22 dicembre al 6 gennaio: ore 16,00 - 20,00dal 7 gennaio al 27 gennaio: sabato e domenica ore 15,00 - 19,00

INGRESSO LIBERO

IL SEXTANTE

C

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CY

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LocandinaA4.eps 1 05/12/2012 17:05:33

In alto Ricordi

di Tomaso Marcolla.Nella locandina a fianco

“Nucleo Sacro”di Paolo Ober

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IL FOGLIO di PINZOLO

La mostra “Sacre pitture di Ren-dena: Baschenis. Due secoli di opere dei frescanti di Averara” allestita al PalaDolomiti di Pinzo-lo dal Centro Studi Val Rendena è stata tenuta aperta al pubblico per tutta l’estate. La riprodu-zione dell’affresco della “danza macabra” di San Vigilio di Sora-no, lunga ben 12 metri, l’espo-sizione dei costumi usati dal Filò da la Val Rendena nei suoi spet-tacoli rievocativi dell’epopea dei Baschenis, i frescanti dell’Avera-ria, che hanno decorato le chiese delle nostre valli e di quelle del bergamasco, la riproduzione in vetro di Murano dell’affresco del Cenacolo della chiesa di Santo Stefano di Carisolo e una serie di foto con le immagini più signifi-cative dipinte da questi artisti in diverse chiese hanno fornito la base attorno a cui si sono svol-

te alcune iniziative culturali. La Bibiloteca ha fornito una notevo-le documentazione bibliografica sull’attività di questi artisti, la Pat ha fornito dei volumi da di-stribuire ai visitatori, il Centro Studi Val Rendena ha messo a di-sposizione Italo Maffei dei Lustri a guidare lungo il percorso della mostra illustrandone i contenuti. Con l’apertura delle scuole an-che gli alunni delle elementari e medie di Madonna di Campi-glio, Spiazzo, Pinzolo e Giustino vi hanno passato diverse ore in compagnia dei loro insegnanti di-mostrando il loro interesse. Per l’amministrazione comunale un modo concreto di essere vici-no ai propri censiti proponendo occasioni culturali che aiutino a capire la propria storia e per valorizzare un patrimonio estre-mamente interessante anche per chi viene in vacanza nelle nostre valli. Infine un ringraziamento al Sin-daco di Avevara Giancarlo Regaz-zoni e a quello di Santa Brigida (paese natale di Simone Basche-nis) Carluccio Regazzoni per averci donato alcune foto e per la preziosa collaborazione pre-stataci affinché la mostra potes-se ottennere i migliori risultati, e per le frequenti visite alle no-stre vallate di delegazioni della Val Brembana.

di Anita Binelli

Un modo concreto di essere vicino ai propri censiti proponendo occasioni culturali che aiutino a capire la propria storia e per valorizzare un patrimonio estremamente interessante anche per chi viene in vacanza nelle nostre valli

“Sacre pitture di Rendena: Baschenis. Due secoli di opere dei frescanti di Averara”

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STORIA

Il “Rivisitismo di Fulber” diventa il provocatorio titolo distintivo della personale di pittura a Ma-donna di Campiglio con una par-tenza… bruciante. La mostra dei dipinti ad olio del-l’artista Trentino viene infatti inserita nel contesto della set-timana Wrooom Ferrari, l’ap-puntamento internazionale della Formula 1 che riunisce a Madon-na di Campiglio i piloti e il team della scuderia Ferrari e quello della Ducati. Tra le opere in mo-stra al Centro Rainalter di Ma-donna di Campiglio dal 18 al 27 gennaio 2013 c’è Codex Wroom una tela ad olio formato 150 x 100 dedicata appositamente al mito italiano della Ferrari.

Codex WroomNell’elaborato dipinto ad olio in stile Pop Art è rappresentata la Ferrari 125 F1 la storica mono-posto costruita dalla scuderia di Maranello che debuttò a Torino nel 1948. Ma unisce anche il bino-mio “donne e motori” dove una bellezza dai capelli rossi incarna il sogno e il desiderio di ognu-no di noi. Il titolo Codex Wroom scaturisce da una componente del dipinto: i circuiti di gara di F1 di tutto il mondo trasformati in ideogrammi come parte di un linguaggio codificato per raccon-tare il mito.

a cura della Redazione

La mostra dei dipinti ad olio dell’artista Trentino viene infatti inserita nel contesto della settimana Wrooom Ferrari, l’appuntamento internazionale della Formula 1 che riunisce a Madonna di Campiglio i piloti e il team della scuderia Ferrari

Il Rivisitismo di Fulber.Tributo al mito Ferrari aMadonna di Campiglio

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IL FOGLIO di PINZOLO

IL RIVISITISMO DI FULBERCon il termine “rivisitismo” neologismo coniato una volta tanto per la prima volta da un artista e non da addetti ai lavo-ri, Fulber intende rimarcare fin da subito un concetto latente e di consolidata tradizione nella storia dell’arte: la rivisitazione o rielaborazione di un’ opera

d’arte, pratica che non sempre ha manifestato rispetto nei con-fronti di un artista appartenente ad un’altra epoca. Roy Lichten-stein, uno dei massimi esponenti della pop art degli anni sessanta al quale Fulber si ispira, trovò grande affinità tra il proprio sti-le e quello di Lèger, Matisse, Pi-casso e Mondrian, caratterizzato

per un periodo della loro attività dalla scelta di colori netti e non sfumati e per figure nettamen-te contornate da un tratto nero. Picasso stesso studiò a fondo l’opera tarda di Cezanne dan-do vita al cubismo ma potremo trovare moltissimi altri esempi studiando i percorsi pittorici di artisti di ogni tempo.

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STORIA

L’anno 2012 per la Consulta fra-zionale di Pinzolo è stato carat-terizzato da un costante impe-gno per portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale proposte migliorative segnala-te direttamente dai cittadini in quanto utilizzatori diretti del ter-ritorio.Tale lavoro ha portato principal-mente alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo Val Ren-dena, con la Consulta dei genito-ri (composta dai rappresentanti eletti nelle classi) oltre al diretto contatto con i cittadini. A sintesi delle numerose segnalazioni e dei consigli pervenuti sono stati rea-lizzati due documenti di proposta sottoposti poi all’ attenzione del Consiglio Comunale e dell’ Ammi-nistrazione.Ne riportiamo di seguito i passaggi più salienti come informativa del lavoro svolto, sottolineando che alcuni dei suggerimenti forniti sono già stati messi in atto e che si sta valutando la fattibilità de-gli altri. Si rimanda alla riunione pubblica, in programma nei primi mesi del 2013, per un approfondi-mento e una condivisione con la popolazione.

ESTRATTO DELLA LETTERA IN-VIATA IN DATA 16/07/2012OGGETTO: Comunicazione in merito allo stato delle isole eco-

logiche e al servizio di raccolta rifiuti sul territorio comunaleA seguito delle numerose segnala-zioni pervenuteci e dei sopralluo-ghi effettuati dai membri della consulta sono a informare code-sto Comune del verificarsi di un increscioso problema all’interno del territorio comunale.Mi riferisco allo stato di degrado ed incuria in cui si trovano nume-rose isole ecologiche. ...(omissis)...Considerato il perpetuarsi del-la situazione per diverse setti-mane è doveroso da parte della Consulta inoltrare a codesto co-mune le lamentele pervenuteci. Un profondo ripensamento della metologia utilizzata per lo smal-timento dei rifiuti e dei tempi di svuotamento delle isole ecologi-che è necessaria e non più pro-crastinabile.Pertanto la Consulta consiglie-rebbe di mettere in atto imme-diatamente dei provvedimenti volti per lo meno a mitigare la situazione esistente in attesa di misure più energiche, rendendosi perfettamente conto della diffi-coltà del problema e del nume-ro di attori coinvolti ( Comuni-tà di Valle, Società appaltatrice del servizio, Comune di Pinzolo, ecc.) A tal proposito dal confronto av-venuto tra i membri si indicano

a cura della Consulta frazionale di Pinzolo

Il 2012 per la Consulta frazionale di Pinzolo è stato caratterizzato da un costante impegno per portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale proposte migliorative segnalate direttamente dai cittadini in quanto utilizzatori diretti del territorio

vita di paese

La consulta frazionale di Pinzolo in prima linea per migliorare il paese

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IL FOGLIO di PINZOLO

le seguenti misure da adottare:1. Agire immediatamente sulla comunicazione, apponendo spe-cifici cartelli indicatori con la divisione da effettuare per una corretta differenziazione dei rifiuti e le istruzioni per l’uso della chiavetta.2. Aumentare la sorveglianza delle aree tramite il passaggio di addetti del Comune al fine di dissuadere chi incivilmente de-posita materiale che dovrebbe essere conferito al CRZ di Cari-solo.3. Valutare di aumentare la sor-veglianza con telecamere te-nendo in considerazione le dif-ficoltà nel riconoscimento delle persone e i limiti di legge sulla privacy.4. Pensare di integrare le calot-te con un sistema di pagamen-to diretto al fine di consentire a quanti non dispongono della chiavetta di gettare il residuo previo pagamento diretto in loco.5. Coordinare tramite la Comu-nità di valle un servizio diversi-ficato per quei comuni con voca-zione prettamente turistica che hanno necessità differenti dai comuni con maggiore stabilità nella popolazione.6. Attrezzare le isole ecologiche più nascoste con luci comanda-te dal passaggio delle persone annullando la possibilità di sca-ricare celatamente materiali e dissuadendo chi utilizza l’oscu-rità per non esssere notato.

7. Richiedere un costante lavag-gio dei cassonetti per lo meno nei periodi di maggiore afflus-so turistico e con temperature elevate....(omissis)...

ESTRATTO DELLA LETTERA IN-VIATA CONDIVISA DALL’ISTI-TUTO COMPRENSIVO VAL REN-DENA E DALLA CONSULTA DEI GENITORI.

OGGETTO: Proposta per la rea-lizzazione di interventi minori per la miglioria della sicurezza dei pedoni nel Comune di Pin-zolo....(omissis)...la Consulta Frazionale di Pinzo-lo:PROPONEi seguenti interventi di modi-ca portata (elencati sotto) al fine di migliorare la sicurezza dei pedoni in alcuni dei tragitti

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maggiormente frequentati. Si precisa che gli interventi pro-posti non riguardano opere di grossa entità ma interventi di modesta portata attuabili con le squadre comunali e senza appalti pubblici specifici....(omissis)...

1) VARIAZIONE DELLA SEGNA-LETICA ORIZZONTALE IN VIALE DELLA PACE E REALIZZAZIONE DI NUOVO INGRESSO AL CORTI-LE DELLE SCUOLE

In viale della Pace sono presenti dei parcheggi per le autovettu-re in aderenza al muro perime-trale delle scuole. In tale po-sizione il marciapiede corre di lato alla strada tra i posti auto e la pubblica via. Si propone di invertire tale situazione e di collocare i posteggi in pros-simità della strada arretrando il marciapiede in aderenza al muro del cortile della scuola....(omissis)...2) SPOSTAMENTO DEL SEMAFO-RO PRESENTE IN VIALE BOLO-GNINI PRESSO L’INCROCIO DEL-LO STESSO CON VIALE DELLA PACEAlla data odierna è collocato in Viale Bolognini nei pressi della partenza delle funivie un se-maforo che funziona unicamen-te come lampeggiante.Si propone di spostare tale semaforo in prossimità del-l’incrocio tra Viale Bolognini e Viale della Pace/via Sorano, attrezzandolo con un pulsante di chiamata pedonale....(omissis)...3) COMPLETAMENTO DEL MAR-CIAPIEDE CON SEGNALETICA ORIZZONTALE IN VIA COLLINI BORCIOLSi consiglia di completare quan-to più possibile il marciapiede di via Collini Borciol in direzio-ne sud anche col solo utilizzo di segnaletica orizzontale a raso, essendo allo stato attuale il marciapiede interrotto circa alla metà della salita.L’intervento permetterebbe di proseguire la sede protetta al-

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IL FOGLIO di PINZOLO

meno fino alla fine della sali-ta.4) COMPLETAMENTO DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE E DEGLI ATTRAVERSAMENTI PE-DONALI IN CORRISPONDENZA DELL’ INCROCIO TRA VIA CARE’ ALTO, VIA DIAZ E VIA BATTA-GLION CAVENTOAl fine di mantenere il prin-cipio di proporre unicamen-te opere di modesta entità, l’unica possibilità di garantire un percorso sicuro tra la zona scolastica e Baldino è quella di agire sull’incrocio tra via Battaglion Cavento, via Diaz e via Carè Alto.

...(omissis)...5) MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO DI MARCIAPIEDE IN VIALE BOLOGNINI TRA LA CAS-SA RURALE E L’HOTEL COLLINIRisulta assolutamente neces-sario proteggere il marciapie-de sul lato ovest di viale Bo-lognini nel tratto tra la Cassa Rurale e l’Hotel Collini. Tale tratto di marciapiede risulta pericoloso sia per la modesta larghezza della sede sia per la presenza di uno stabile fati-scente in aderenza al marcia-piede.Si consiglia la messa in sicu-rezza del tratto con la siste-

mazione del marciapiede an-che con coperture provisionali al fine di evitare la caduta sul marciapiede di corpi prove-nienti dallo stabile. 6) ADEGUAMENTO DEI PER-CORSI ALLE PERSONE CON LI-MITATA O RIDOTTA CAPACITA’ MOTORIADa una valutazione prelimina-re, senza scendere nello spe-cifico, non è difficile notare la scarsa predisposizione dei percorsi pedonali all’interno dell’abitato per le persone con limitate o ridotte capaci-tà motorie.

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STORIA

Il cda della APSP (azienda per i servizi alla persona) “ABELARDO COLLINI PINZOLO” ritiene, da tempo, che esista nella zona di Pinzolo e paesi limitrofi (Cariso-lo, Giustino, Massimeno) la forte richiesta della costruzione di una residenza protetta, costituita da appartamentini di circa 40 mq, da destinare all’affitto a persone rimaste sole, che si sentono anco-ra autosufficienti e che provereb-bero sicurezza dall’essere vicine alla casa di riposo, per tutti i ser-vizi disponibili e forniti a prezzo di costo, senza l’handicap di vi-vere a contatto con non autosuffi-cienti con tutti gli effetti negativi facilmente immaginabili.L’interesse per una tale opera, a sfondo particolarmente socia-le, è molto sentito e richiesto in particolare, da quei residenti che hanno vissuto molto all’estero, ai tempi dell’emigrazione, dove le residenze destinate a questo scopo sono molto diffuse e gra-dite.

La residenza che si vorrebbe co-struire, sarebbe formata da una serie di BILOCALI da concedere in affitto ad una cifra fissa per tutti e tale da coprire le pure spese di gestione, senza fornire utili.

I bilocali potrebbero essere for-niti, a richiesta degli interessati,

dell’arredamento, oppure l’in-quilino potrebbe arredarli con i Suoi mobili, per sentirsi ancora nel Suo ambiente familiare. Sa-rebbe consentito anche detenere presso la propria residenza qual-che animale da compagnia.

L’affitto comprenderebbe anche le spese per energia elettrica, il gas, l’acqua calda, il riscalda-mento, la possibilità di ospitare, per un tempo limitato, qualche parente.

Si vorrebbe, in sostanza, crea-re una struttura che fornisse ai suoi occupanti, il massimo della tranquillità, per consentire di trascorrere gli ultimi anni della propria esistenza, lontano dai problemi della vita moderna.

La vicinanza e la possibilità di collegamento alla Casa di Ripo-so, consentirebbe di usufruire ad un basso costo, anche per l’ente gestore, di tutti quei servizi sa-nitari, altrimenti difficilmente reperibili, (infermiera 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, me-dico sempre reperibile, fisiote-rapista, bagno assistito, servizio di ristorazione e di lavanderia, ecc.)

Con l’ampliamento della Casa, in corso di ultimazione, su un ter-

a cura di Giorgio Marchiori Cuccati

Da un sondag-gio effettuato sulla popolazione è alta la richiesta di una struttura residenziale protetta, costituita da appartamentini di circa 40 mq, da destinare all’affitto a persone rimaste sole, che si sentono ancora autosufficienti e che proverebbero sicurezza dall’essere vicine alla casa di riposo...

vita di paese

Una nuova residenza protetta da affiancare alla Casa di Riposo

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IL FOGLIO di PINZOLO

reno di proprietà del comune di Pinzolo, concesso con diritto di superficie quarantennale alla Casa di Riposo, si è individuata un’area di circa 3000mq, su cui potrebbe essere edificata tale opera e, data la vicinanza alla APSP, sarebbe possibile colle-garla pur lasciandola indipen-dente e con ingressi separati.

In accordo con i Sindaci dei 4 Comuni interessati, dichiaratisi favorevoli all’idea si è deciso di dare corso, con l’aiuto di UPI-PA di Trento ad un progetto di ricerca sul territorio dell’even-tuale favorevole accoglimento dell’iniziativa.

RISULTATI DEL QUESTIONARIO: “LEGGERE IL TERRITORIO E SVILUPPARE SERVIZI”

Il questionario “leggere il ter-ritorio” proposto dalla Casa di Riposo “Abelardo Collini di Pin-zolo” era rivolto agli ultrases-santacinquenni residenti nei comuni di Carisolo-Giustino-Massimeno e Pinzolo.

L’impostazione del questiona-rio, l’analisi dei dati e la stesu-ra del rapporto sono stati curati da UPIPA (società cooperativa: Unione Provinciale Istituzioni per l’Assistenza) in collabora-zione con il prof Guglielmo Giu-melli, noto sociologo, collabo-ratore, fra l’altro del Corriere

della Sera e docente dell’Uni-versità di Milano.

Hanno collaborato il direttore dell’Upipa dr. Massimo Giordani e l’esperta UPIPA dott/ssa Anto-nella Lunelli.

L’invecchiamento della popola-zione a partire dagli anni ottan-ta del secolo passato ha avuto un’accelerazione e la quantità di anziani in vita aumenta, po-nendo seri problemi. La diminuzione della natalità, l’aumento della vita media, provoca un allungamento della vecchiaia.

La paura dei “tanti anziani”, rende difficoltoso cogliere e poi riflettere sugli effetti perversi dello sviluppo economico, men-tre da un lato produce maggior benessere dall’altro non riesce a dare valore e ad utilizzare la vita che ha allungato, relegan-do gli anziani ai margini delle attività.

L’invecchiamento è un feno-meno multidimensionale che rischia di essere compreso solo parzialmente; si è infatti assistito ad uno spostamento dell’interesse dall’ambito bio-logico e medico a quello socio culturale. Ricerche documenta-no come l’invecchiamento non comporti necessariamente de-clino delle funzioni, normale e prevedibile, reversibile e ineso-

rabile; ma si può anche invec-chiare in modo più che dignito-so, mantenendo un certo grado di autosufficienza.

Vecchiaia è una condizione di non facile definizione, è un ter-mine che per lo più fa rabbrivi-dire, ma che rende più affasci-nante l’esperienza del vivere.

Dalla lettura dei dati sull’invec-chiamento si evidenziano alcuni fenomeni demografico-sociali, che assumeranno un notevole peso negli anni futuri.

- Contrazione dei potenziali ca-regivers: per spostamento sem-pre più accentuato in avanti dell’età del matrimonio.- Difficoltà dei figli a staccarsi, per problemi economici dalla famiglia paterna.- Allontanamento geografico-spaziale dei figli imputabile alla ricerca del posto di lavoro.- Diffondersi, fra gli anziani, della solitudine.- Aumento degli anziani che vi-vono soli.- Vedovanza che interessa in modo sempre più consistente le donne.- Aumento delle famiglie uni-personali.

INTRODUZIONE: LA RICERCA

La ricerca è focalizzata sulla po-polazione anziana dell’alta val

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Rendena ed in particolare sugli ultrasessantacinquenni residenti a Carisolo, Giustino, Massimeno e Pinzolo.

La ricerca si è svolta nel marzo del 2011, secondo le seguenti aree tematiche:- Persona: condizioni economi-che, condizione lavorativa.- Casa e Beni: abitazione dell’in-tervistato.- Attività: svolte abitualmente dall’intervistato.- Relazioni personali: rete di rap-porti degli intervistati, nell’am-bito della comunità.- Salute e benessere: percezione della propria salute.- Servizi: conoscenza e utilizzo.

I partecipanti al questionario sono stati scelti secondo criteri rigorosamente statistici. Il cam-pione analizzato è stato di 137

anziani, di cui il 38,4% di età da 65 anni a 69; il 20,2% da 70 a 74 anni; il 15,7% da 75 a 79 anni, il 14,7% da 80 a 84 anni, il 8,8 da 85 a 89, il 2,2 oltre 90 anni.Stato civile: il 63% è sposato o convivente, il 27% vedovo, l’8% nubile o celibe, il 2% divorziato.Titolo di studio: il 65% scuola elementare, il 16% scuola media, il 14% scuola superiore, il 4% lau-rea.Esperienza lavorativa: il 10% imprenditore, il 2% dirigente, il 10% impiegato di concetto, il 9% impiegato esecutivo, il 20% im-piegato in proprio, 30% operaio, il 19% svolge altre attività o non risponde.Il significato della pensione se-condo gli intervistati: serve per riposarsi, fare cose che prima non si potevano fare, per essere messo da parte, per invecchiare, per non fare niente.

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IL FOGLIO di PINZOLO AMMINISTRAZIONE

comunità

Luogo di nascita: in Val Rende-na per il 60%, in Trentino per il 15%.Residenza in Val Rendena per il 47% - in Val Rendena da almeno 10 anni il 51%.Principale fonte di reddito: 81% vive di pensione, il 2% di rispar-mi, 11% ha entrate diverse.Il 20% percepisce meno di 500 euro al mese, il 16% da 500 a 700, il 25% da 700 a 1000, il 16% da 1000 a 1500, e infine ol-tre 1500 per il 7%.Il reddito è per il 20% adegua-to, per il 37% sufficiente, per il 28% insufficiente, per il 12% inadeguato.Condizione abitativa: il 3% è in affitto, il restante 97% è pro-prietario a vario titolo. Tutti hanno servizi igienici in-terni dotati di bagno o doccia. In tutte le case è disponibile l’acqua calda; il riscaldamen-to centralizzato, esiste nel 70% delle abitazioni, mentre il 20% riscalda con la legna. Quasi tut-ti hanno l’appartamento riscal-dato completamente, pochissi-mi scaldano solo un locale.L’abitazione in genere dispone di telefono, frigorifero, tele-visione e radio, lavatrice, una percentuale superiore al 50% ha la lavastoviglie.Il 97% giudica l’abitazione buo-na o sufficiente e in buona par-te abita in zona centrale con alta densità abitativa.Gli aspetti negativi dell’abita-zione sono: per il 40% troppo piccola, per il 20% poco riscal-data, per il 20% con servizi in-

sufficienti.Condizione familiare al mo-mento dell’intervista: il 48% vive con il coniuge, il 19% con i figli, il 29% da solo.Il 64% è contento di vivere da solo; il 25% no.Il 60% passa prevalentemente il tempo fuori casa, il 40% in casa.Il 96% esce di casa in modo au-tonomo.Problemi più pesanti per l’an-ziano: salute 38%, economici 9%, dipendenza da altri 18%, solitudine 25%.Stato di salute: 60% buono o ottimo, 30% discreto, 10% poco buono.Affidamento in caso di bisogno: 63% conta su figli o coniuge, il 9% sui servizi pubblici, il 15% su altri famigliari.Assume farmaci abitualmente: 30% no, 70% si, di questi ultimi il 60% più di 2 o 3 al dì.Considerazioni sulla vita in ge-nerale:il 25% spesso,il 50% di rado,il 25% mai.Il 70% trova la vita stimolante e interessante.Il 90% è soddisfatto della vita presente.Al 70% non pesa l’età.Secondo il 57% la solitudine de-gli anziani dipende dal carat-tere.Conoscenza dei servizi socio-sanitari per anziani: il 61% si ri-tiene informato o direttamente o da amici e conoscenti. Il 35% ha usufruito dei servizi, il 61%

non ne ha mai usufruito.L’82% si ritiene abbastanza o molto soddisfatto.I servizi dovrebbero essere:Completamente gratuiti per il 28%, dovrebbero esserci una maggiore disponibilità degli operatori per l’11%, dovrebbe esserci una maggiore profes-sionalità degli operatori per il 10%.Avere minori costi per il 17%.Il 78% è disponibile a pagare un ticket, dipende però dalla ci-fra.Bisogni della persona anziana:· Per l’8% di una residenza pro-tetta· Per l’11% della RSA· Per l’11% dei pasti a domici-lio· Per il 4% di un aiuto per l’igie-ne· Per il 4% di un aiuto per la pulizia della casa· Per il 18% del medico a do-micilio· Per il 16% dell’assistenza do-miciliare.

Pensieri e commenti in rife-rimento alla proposta di resi-denza protetta.Una larga maggioranza la ri-tiene una buona idea però non nasconde il timore che sia ri-servata ai benestanti o ai fuori provincia. L’idea è ritenuta in-teressante purché l’affitto non superi i 250/300 euro al mese.Chi ha avuto modo di conosce-re altre realtà analoghe si di-chiara entusiasta dell’idea.

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AMMINISTRAZIONE

Il 3 dicembre 2012 presso il Pala-dolomiti di Pinzolo si è svolto un incontro tenuto dal Mons. Lauro Tisi, Vicario Generale della Dioce-si di Trento, con la presenza dei parroci di Pinzolo e di Giustino, in vista della costituzione dell’Unità Pastorale che nel giro di un quin-quennio coinvolgerà le Comunità di Carisolo, Giustino – Massimeno e Pinzolo, e anche in merito alle riflessione dei gruppi e delle real-tà associative riguardo alla fede e all’appartenenza alla Chiesa.In sintesi il motivo dell’incontro ha riguardato il futuro delle co-munità della Val Rendena, che sarà appunto fra non molto tempo divisa in due unità pastorali: l’uni-tà dell’Alta Val Rendena (che sarà composta dai comuni di Carisolo, Giustino – Massimeno e Pinzolo) e della Bassa Val Rendena (compo-sta dai comuni compresi tra Ca-derzone a Villa Rendena); questo inoltre comporterà la presenza di solo due parroci per tutta la Valle Rendena e di alcuni collaboratori (da sapere che la nostra Valle e la Val d Fassa sono state le valli meno toccate da questa riforma delle comunità pastorali e che la Val di Ledro è stata la prima co-munità in Trentino ad aver speri-mentato l’Unità pastorale).Il Vicario Generale ha iniziato l’incontro illustrando il significato di unità pastorale, specificando

che non significa la presenza di una sola parrocchia ma solo che le comunità dovranno fare più rete e agire in modo unitario (ad esempio, le catechesi e le attività missionarie dovranno avere una gestione unica). In seguito è sta-to sottolineato che dove c’è stata unità pastorale si son avuti risul-tati positivi, e che la Diocesi di Trento è stata fra le prime in Ita-lia ad intraprenderla, mentre al-tre, come alcune Diocesi del Sud Italia, hanno deciso di usufruire di preti provenienti dall’estero, scelta che Mons. Lauro Tisi rispet-ta ma che non condivide.Proseguendo, il Vicario Generale ha indicato come princìpi guida in questa unione pastorale il prin-cìpio geografico e il princìpio sto-rico, sottolineando che un’unità pastorale che vada, per esempio, da Madonna di Campiglio a Ver-desina non avrebbe senso, pro-prio per un fatto di contiguità. “Meglio fare l’unità pastorale nei paesi dove tempo fa ci si tirava i sassi” ha detto scherzosamente il Vicario. Per concludere questa parte dell’incontro, Mons. Lauro Tisi ha citato il diritto canonico per sgomberare gli eventuali dubbi in merito ai beni delle comunità: in-fatti il diritto canonico impedisce che i beni propri delle comunità vengano gestiti da altre comunità,

“In cammino…verso l’unità pastorale”

La Val Rendena fra non molto tempo sarà divisa in due unità pastorali: l’unità dell’Alta Val Rendena (composta dai comuni di Carisolo, Giustino, Massimeno e Pinzolo) e della Bassa Val Rendena (composta dai comuni compresi tra Caderzone e Villa Rendena)

vita di paese

di Sergio Manuel Binelli

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IL FOGLIO di PINZOLO

mentre invece saranno possibili libere forme di collaborazione.Nella seconda parte dell’incon-tro si sono analizzate le rifles-sioni dei gruppi e delle real-tà associative della Chiesa, in merito al significato della fede e all’appartenenza alla Chie-sa, al fine di rispondere a una domanda: che idea di fede e di Chiesa c’è in Alta Val Rendena (il Vicario si riferiva a tali gruppi e associazioni con l’espressione di “legno verde”, mentre per quanto concerne i soggetti che normalmente non frequentano la Chiesa è stata usata l’espres-sione di “legno secco”). Le risposte a questa indagine provenivano da una gran varie-tà di gruppi e associazione delle comunità di Carisolo, Giustino – Massimeno e Pinzolo: cori par-rocchiali, catechiste, scout, let-tori, gruppi degli oratori, gruppi delle pulizie e nel caso di Massi-meno anche dalla Pro Loco. Secondo l’accurata indagine, la fede viene percepita come teista: ovvero vi è la credenza in Dio, ma non la cristianità; in-fatti nelle risposte è venuto alla luce che la fede viene percepita come “qualcuno che sta sopra di noi”, “un’entità”, “un aiu-to nei momenti di difficoltà”, “un’unità positiva” (per quanto riguarda le immagini, la fede è percepita come una culla, un’ancora, un’amaca, ovvero “un Dio ansiolitico” puntualizza il Vicario Generale)… ma nessu-no parla mai del volto di Dio (il

Vicario cita Papa Giovanni II, il quale disse che credere è cre-dere in una persona). In sintesi in quest’esperienza non c’è Cristo, o meglio in que-st’indagine, sottolinea Mons. Tisi, non è emersa l’idea di Cri-sto; e questa cosa è successa in tutto il Trentino ed è stato pun-tualizzato che non basta prega-re ad uno sconosciuto e che è troppo poco pensare che esista solo Dio. Proseguendo, è emerso che in-vece la Chiesa è stata fortemen-te criticata come istituzione (“è vecchia”, “fa solo i suoi interes-si”, “ci son troppi scandali”,…); mentre invece della parrocchia è emersa un’opinione positiva, soprattutto dal punto di vista sociale, della parrocchia, ma in ogni caso Mons. Tisi afferma che percepire la parrocchia solo in chiave del proprio paese non è corretto in quanto il comune non coincide con la comunità credente. Inoltre vi è anche una visione negativa sui giovani, alla quale però opportunatamente il Vicario Generale si dissocia, mentre la Chiesa è stata descrit-ta anche con alcune immagini: “barca alla deriva”, “lago che si sta prosciugando”,…tutte cose che devono appunto far riflette-re secondo il Vicario Generale in quanto provengono proprio dal “legno verde”.Ma non sono venute fuori solo critiche: alcuni fra chi ha anche criticato la Chiesa infatti ha am-messo che vengono eccessiva-

mente enfatizzati dai mass me-dia gli scandali della Chiesa, ma è stato comunque specificato nell’incontro che queste notizie non fanno altro che aumentare il distacco già ampio fra il cre-dente e la Chiesa.Verso la conclusione il Vicario Generale, ha affermato che i cristiani sono una minoranza che si muove con criteri di maggio-ranza, rischiando di parlare una lingua che alcune persone non capiscono: non bisogna quindi parlare e dialogare come se tut-ti fossero cristiani; ed in segui-to ha illustrato l’itinerario per questa Unità Pastorale: far ca-pire che la fede è anche Cristo e che porta anche qualità alla vita e che i protagonista della fede saranno i credenti, ovvero chi terrà in piedi la Chiesa.

Infine son state poste delle que-stioni dal pubblico, in merito alla credibilità della Chiesa, alla questione dei giovani, alla mise-ricordia di Dio: tutte questioni che hanno trovato attenzione dal Vicario Generale. I giova-ni saranno un punto di rilievo, è importante sottolineare la misericordia di Dio, e infine la qualità della vita non deve solo misurarsi col P.I.L. ovvero solo col bene economico; inoltre è stato detto che ci saranno altri incontri nei mesi a seguire e che sarà data attenzione a qualsiasi questione posta dalle comuni-tà.

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amministrazione

L’idea era spuntata in occasione della visita del sindaco di Firen-ze, Matteo Renzi, a Madonna di Campiglio lo scorso agosto, per gli incontri del programma “Tre-pertre”. “Sindaco, i vigili del fuoco di Madonna di Campiglio vogliono farle un regalo: per il prossimo dicembre, l’albero di Natale della città di Firenze” – fu la proposta, subito accettata con entusiasmo, in una sala congres-si gremita. Detto fatto: lo scorso sabato, alla presenza di tutte le autorità cittadine, sindaco Renzi in testa, l’albero di Natale di una tra le più belle città del mondo è un “testimonial” del Trenti-no, prestigioso rappresentante della nostra provincia in uno tra i luoghi più visitati e fotografati d’Europa. L’albero, come detto, è un dono di Madonna di Campi-glio, per mezzo del locale corpo volontario dei Vigili del Fuoco. Un imponente segno della natura, “l’albero di Natale più bello che

ho mai visto in piazza duomo, che viene dalle più belle montagne del Mondo, le Dolomiti” ha sotto-lineato il sindaco Renzi. Il luogo dove l’albero farà mostra di sé è forse il più bello e prestigioso d’Italia: la piazza del Duomo di Firenze, davanti alla cattedrale di Santa Maria del Fiore. Addob-bato con decine di gigli intagliati nel legno, è stato acceso per la prima volta sabato, alle ore 17, di fronte a quattromila persone tra lo spettacolare sventolio de-gli sbandieratori e la musica del corteo storico della città fioren-tina. L’albero che farà ancora più bella, se mai fosse possibile, una città “patrimonio dell’umanità” dell’Unesco arriva da un altro luogo eletto all’olimpo dei più pregiati del pianeta: le Dolomiti di Brenta, in un ideale contatto che sicuramente, negli anni a venire, avrà importanti sviluppi. Il comandante dei pompieri cam-pigliani Franco Luconi, ha inoltre

invitato Renzi a una nuova visita in Trentino, anche già in occasione del prossimo slalom di Coppa del Mondo il prossimo 18 dicembre. La “diplomazia degli alberi di Na-tale” della Rendena ha ormai una lunga storia: il debutto avvenne nel 2004, quando un’ampia de-legazione del comune di Pinzolo si recò a Roma per l’accensione dell’albero donato al Papa, in piazza San Pietro, proveniente dalla val Nambrone senza dimen-ticare quello di Assisi di due anni fa. L’assessore all’ambiente del comune di Firenze, la dottoressa Biti, proporrà al comune di Pin-zolo il patto di amicizia che per-metterà ai due comuni di poter interagire in diversi settori. Gran-de interesse è stato espresso per il parco naturale Adamello Bren-ta, come educatore al rispetto ambientale, con la possibilità di dare alle scuole fiorentine la co-noscenza dell’ambiente montano e delle Dolomiti.

Madonna di Campiglio splende nella piazza del Duomo di Firenze

di Paolo Luconi

economia e turismo

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IL FOGLIO di PINZOLO

Riqualificare la zona della “cava Maffei”, dismessa il 31 dicem-bre del 2006. È da questo in-tento che nasce l’idea di creare un centro faunistico che, oltre a recuperare la zona, fosse vei-colo di attrazione turistica per Giustino e per tutta la Val Ren-dena.Prendendo esempio da alcuni parchi come il Parco Faunistico Piandinedo Cimolais in provin-cia di Pordenone, il parco fau-nistico di Spormaggiore e con la collaborazione del Dott. Ber-nardo Pedroni (biologo naturali-sta) dell’Osservatorio Faunistico dell’Aprica abbiamo redatto uno studio di massima e di fattibilità di un centro Faunistico nel co-mune di Giustino. Obiettivo la valorizzazione eco-

turistica del territorio comunale di Giustino nella consapevolez-za dell’opportunità di realizza-re un’opera utile per l’attività didattica da svolgersi a contat-to diretto con numerose specie animali e vegetali autoctone, che affianchi il Centro visitatori nei pressi del Museo della guerra agevolando la divulgazione sto-rico-scientifica del nostro terri-torio e delle nostre tradizioni.

I fruitori del centro faunistico potrebbero infatti essere turisti, appassionati fotografi naturali-sti, scolaresche di ogni ordine e grado, famiglie, amanti della natura e della cultura: ossia tut-ti coloro che sentano la necessi-tà di avvicinarsi al meraviglioso mondo della natura direttamen-te “sul campo”, in maniera ori-ginale ed affascinante.

L’area individuata per la rea-lizzazione del Parco faunistico è quella comprendente l’intero territorio della ex Cava Maffei, per gran parte già bonificato e disponibile per lo scopo sopra citato.

La proposta, date le caratteri-stiche della zona interessata, prevede tre grandi aree adatte ad ospitare ungulati ed un’area per il lupo. Nello specifico,

di Lugi TisiSindaco di Giustino

Un centro faunistico in Val Rendena

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l’area ex cava Armani sarà divi-sa in due parti separate: nella parte alta saranno ospitati al-cuni Cervi e nella parte bassa alcuni Caprioli. Si è invece pen-sato di posizionare l’area per il Camoscio a monte dell’attuale galleria ENEL, in modo da inte-ressare anche la zona rocciosa particolarmente apprezzata da questa specie.Al di sopra della Villa Maffei vi è un bosco comprendente abe-te rosso, larice, pino silvestre, tiglio e soprattutto faggio. Il bosco è visibile dal basso in quanto è in pendenza.All’interno del bosco si è ipotiz-zata la realizzazione di un’area faunistica per il Lupo (Canis lupus). La scelta di questa spe-cie è stata effettuata sia per-

chè il lupo è una specie rara, all’apice della piramide ecolo-gica, in pericolo di estinzione e quindi di notevole interesse naturalistico e scientifico in-teso come conservazione della specie, sia perchè il lupo è di per sè una specie che affascina l’immaginario collettivo e quin-di di notevole interesse eco-tu-ristico.Il bosco misto d’alto fusto, re-lativamente sgombro nel sot-tosuolo, si presta a permettere l’osservazione della specie da parte dei visitatori.L’area perimetrale inferiore, al di sopra della Villa Maffei, sarà dotata di una terrazza di osser-vazione faunistica per visitatori che fungerà anche da protezione perimetrale, sostituendo in par-

L’area ex cava Armani sarà divisa in due parti separate: nella parte alta saranno ospitati alcuni Cervi e nella parte bassa alcuni Caprioli. Si è invece pensato di posizionare l’area per il Camoscio a monte dell’attuale galleria ENEL...

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IL FOGLIO di PINZOLO

te la recinzione. Questa terraz-za, probabilmente realizzata in legno con intelaiatura por-tante in metallo o in pietra a vista, sarà dotata di adeguata protezione a norma essendo a sbalzo proprio sull’area fauni-stica. E’ probabile, poi, che si utilizzerà una piccola struttura già esistente all’interno del-l’area come futuro riparo per i lupi. Al di sotto della terraz-za sopracitata, su un’area di circa 150 metri quadrati, sarà realizzata una struttura fonda-mentale per ricovero lupi, che fungerà nel contempo da base operativa per punto di ali-mentazione animali e da “sala veterinaria” per eventuali in-terventi sanitari sugli animali ospitati, così come prescritto dalle normative nazionali per i grandi predatori.Per il momento si è pensato di non realizzare punti di osser-vazione faunistici nella parte superiore sotto la Chiesetta di san Giovanni per evitare che i lupi si possano sentire “troppo osservati o accerchiati” dai vi-sitatori. Gli animali proverran-no ovviamente già dalla catti-vità. La scelta degli esemplari e della sottospecie sarà a suo tempo concordata ed autoriz-zata dall’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica di Bolo-gna. È stato redatto dal Dott. Sal-vetta anche uno studio di fat-

tibilità economica della strut-tura nonché della possibile gestione con relativi costi. Lo studio sulle possibili presenze, ottenuto confrontando in modo statistico le presenze estive della zona di Spormaggiore – Andalo – Molveno con le pre-senze al Parco di Spormaggiore e le presenze estive dell’al-ta Val Rendena con i possibili accessi al Centro Faunistico di Giustino porta ad uno scenario di ipotetiche 54.000 presenze annue a Giustino. Con queste ipotesi si renderebbe possibile dare lavoro a quattro, cinque persone nel periodo stagiona-le estivo e ad una persona nel corso dell’intero anno senza dover prevedere interventi economici esterni per il suo funzionamento. Si creerebbe quindi non solo un “motore”

ed una opportunità di svilup-po per tutta l’alta Val Rende-na, distribuendo ricchezza sui vari operatori economici della zona, ma un’attività che riu-scirà anche a dare un utile ge-stionale. Fra le varie ipotesi di gestione del Centro Faunistico si stan-no valutando sia la soluzione di dare l’affidamento al Parco Naturale Adamello Brenta sia quella di prevedere una gestio-ne consorziata fra Comune di Giustino e Parco.Circa 1,5 milioni di euro il co-sto dell’opera: cruciale e di primaria importanza appare ora reperire i finanziamenti necessari alla realizzazione dell’opera. In fase di studio il percorso per trovare accesso a contributi provinciali o eu-ropei.

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Molteplici sono stati gli spunti di riflessione emersi dal semi-nario “I valori del Parco oltre il Parco” che si è tenuto a Ca-derzone Terme presso il Palaz-zo Lodron Bertelli. Protagoni-ste assolute le parole valore e paesaggio nelle loro diverse accezioni. «L’azione del Parco – ha detto il presidente Anto-nio Caola - dev’essere quella di tutelare e promuovere il territorio che ci ospita, nel-l’ottica di una valorizzazione anche dei rapporti umani tra

residenti e turisti». Sostiene la tesi del presidente anche l’Assessore provinciale Franco Panizza, il quale sot-tolinea l’importanza e il ruolo delle aree protette nell’ottica del mantenimento di un terri-torio tutelato da un lato, ma laboratorio e sperimentatore di buone pratiche dall’altro.Si entra nel vivo degli argo-menti con le successive rela-zioni, a partire dal direttore Roberto Zoanetti. «Tre sono gli elementi che contraddi-

stinguono l’azione di un’area protetta: l’interesse e la fun-zione pubblica che interessa-no sia funzioni più istituziona-li sia responsabilità in ambito economico e sociale, e la spe-sa pubblica, nota dolente vi-sto il momento di forte crisi che stiamo attraversando. Dobbiamo investire, ancora di più, sul rapporto di parte-nariato con i soggetti locali elaborando proposte “bottom up” qualificate e condivise, in grado di aumentare la capa-

I valori del Parco

ambiente e turismo

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IL FOGLIO di PINZOLO

cità di autofinanziamento dei nostri enti».Di conservazione attiva e ge-stione strategica del territo-rio, mettendo in risalto come le aree protette non rappre-stino un costo, ma un inve-stimento altamente remune-rativo, ha parlato Giampiero Sammuri, presidente nazio-nale di Federparchi, dibat-tendo ampiamente su come una politica basata sui soli ta-gli non porti alcun vantaggio economico se non nel breve

periodo, a discapito, nel lun-go periodo, della qualità delle azioni. Luca Dalla Libera, di Agenda 21 consulting e Rocco Scolozzi, ricercatore in eco-logia applicata e valutazione ambientale, hanno illustrato il lavoro svolto dal Parco sul paesaggio e i servizi ecosiste-mici presentando il punto di vista dei residente e dei turi-sti. Paesaggio nelle sue diver-se accezioni: paesaggio come benessere ed emozioni che comunica armonia e tranquil-lità, come panorama e spetta-colarità, ma anche paesaggio “non solo come cartolina” ma inteso nel suo valore di “vi-vibilità” quindi generatore di economia locale.Chiude il ciclo di interventi Romano Stanchina, dirigen-te del Servizio Turismo della PAT, mettendo ulteriore carne al fuoco. «L’ambiente, come sottolineato anche dall’asses-sore provinciale Tiziano Mella-rini in occasione della confe-renza provinciale sul turismo di Levico Terme, rappresenta la principale motivazione di vacanza per il nostro ospite - afferma Stanchina, fornen-do alcuni dati specifici relati-vi alle aree protette; il 63,8% degli intervistati dichiara di essere stato influenzato nella sua scelta di vacanza anche dalla presenza del Parco, per il 13,8% di questi la presenza del Parco è stata addirittura determinante nella scelta del-la vacanza. Sulla base dei dati elaborati su un campione di

intervistati negli uffici infor-mazioni delle ApT nel triennio 2009-2011, è possibile tentare una stima dell’incidenza del fattore “parco” nel fattura-to turistico dell’ambito ter-ritoriale. Il numero di turisti degli ambiti comprendenti i 3 parchi che non sarebbero ve-nuti in vacanza in Trentino, senza la presenza dei parchi, sono circa 100.000 (su oltre 900.000 arrivi negli stessi am-biti) per un numero di pernot-tamenti pari a 860.000 (su 8,3 mln totali). Considerando la spesa media giornaliera del turista estivo (80 €) il fattura-to turistico “determinato” dai parchi è stato calcolato in cir-ca 70 mln di euro provenien-te da turisti con motivazione esclusiva “parco” e circa 300 mln di euro da turisti con mo-tivazione “parco” non esclusi-va, ma influente. Guardando all’ambito Rendena il valore del parco è stato stimato in circa 23 mln di euro aggiuntivi (considerando il Parco come motivazione “esclusiva”).Senza contare, infine, i ritorni in termini di immagine com-plessiva per tutto il Trentino dovuti a valenze distintive dei parchi (la foresta di Paneveg-gio, l’orso del Brenta, ecc.).Il bilancio della giornata è stato certamente positivo, a testimonianza di come i par-chi, e nel caso specifico il Par-co Naturale Adamello Brenta, rappresenti davvero un valore “anche economico” sul quale investire.

IL FOGLIO di PINZOLO

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STORIA

Inaugurata a Madonna di Cam-piglio la mensa scolastica che fornirà il pasto a circa 70 ra-gazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado. In via provvisoria, mentre si at-tende la realizzazione del polo scolastico nell’Area ex centro Coni, la mensa è stata ricava-ta nella struttura del Colarìn, all’ingresso meridionale del paese. Un nuovo tassello che va ad impreziosire «un servizio delicato ed importante per il supporto fornito alle famiglie nell’alimentazione equilibrata dei figli». Per i numeri di rilievo e la diffusione che lo caratte-rizzano (250.000 pasti all’anno serviti nelle 23 mense) rappre-senta un importante onere ge-

stionale in carico alla Comunità di Valle impegnata nel dare ri-sposta e soddisfazione ad oltre duemila famiglie.

Un servizio improntato alla qua-lità e alla salubrità del menù proposto che predilige l’utilizzo di prodotti biologici e del terri-torio trentino che trova garan-zia nella rigidità del capitolato d’appalto vinto da un’azienda seria e con esperienza come Ri-sto3 e dalla competenza di chi ha lavorato per individuare i mi-gliori pasti ai nostri giovani. Un servizio di supporto concreto e di qualità per le nostre famiglie che, da quest’anno pur a fronte di un calo di risorse finanziarie, abbiamo avuto la possibilità e

a cura della Redazione

comunità

Una nuova mensa per i ragazzi di Campiglio

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IL FOGLIO di PINZOLO

la forza di estenderlo sia a chi vive qui a Madonna di Campi-glio al cospetto delle Dolomi-ti di Brenta sia a chi risiede a Lodrone e si affaccia sulle rive del lago di Idro.

Per quanto riguarda la mensa di Madonna di Campiglio per il momento non è supportata da una cucina e quindi i pasti vengono trasportati dall’ester-no. Una situazione tempora-nea che verrà ulteriormente migliorata dalla realizzazio-ne del nuovo polo scolastico (dove saranno predisposte una cucina e tutti gli spazi neces-sari) nell’Ex Area Coni sotto la Direzione ai lavori dell’ufficio tecnico della Comunità del-le Giudicarie e che, se non ci saranno impedimenti dovreb-be poter ospitare asili, scuole primarie e secondarie già da settembre 2014, dove saranno predisposte una cucina e tutti gli spazi necessari.

Pur nella provvisorietà, questa mensa non ha nulla da invidia-re ad altre strutture aperte recentemente sul territorio. Se a questo aggiungiamo un ottimo capitolato d’appalto, l’esperienza della ditta che lo gestisce, e i controlli che sono in atto per garantire il rispetto

degli standard si può pensare di poter fornire un servizio di ottima qualità, nonostante il pasto sia trasportato. Inoltre i menù, predisposti in collabo-razione con l’Azienda provin-ciale per i Servizi Sanitari di Trento e con il servizio di die-tetica e sicurezza alimentare della cooperativa che gestisce il servizio per conto della Co-munità secondo le più recenti indicazioni dietetiche, sono strutturati su una rotazione stagionale per garantire una alimentazione varia ed equili-brata e forniscono indicazioni importanti per un corretto ap-proccio dei ragazzi con l’ali-mentazione. In quest’ottica la Comunità di Valle ha pensato di organizzare alcuni incontri rivolti a genitori ed insegnan-ti, nella consapevolezza che la mensa scolastica svolge un

importante compito di edu-cazione alimentare e che sia dunque necessario offrire una conoscenza dei principi ispira-tori del servizio, della sua or-ganizzazione e del sistema di controllo attivato a garanzia della sicurezza e della qualità dei pasti quotidianamente ero-gati ai nostri ragazzi, offrendo un’occasione educativa, di in-formazione nutrizionale e di interazione a famiglie e alla scuola.A coronamento dell’inaugu-razione la grande e unanime soddisfazione espressa dal dirigente scolastico Pizzini, dall’assessore del Comune di Ragoli Tullio Serafini, dal vice-sindaco di Pinzolo Valter Vidi, da insegnanti e da genitori che «possono beneficiare di un servizio tanto utile quanto atteso».

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IL PAESE

Alla vigilia delle 60 edizioni il fa-scino della 3Tre rimane immutato, come immutato è l’alone che av-volge il canalone Miramonti ogni

qualvolta si accendono i riflettori per dar luce allo slalom speciale più emozionante dell’intero ca-lendario di Coppa del Mondo.

3-TRE: la storia continua

LE OPERE

A cura della Redazione

sport

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IL FOGLIO di PINZOLO

L’idea della 3-Tre nasce nel 1948 da un gruppo di amici, quasi come una sfida tra gio-vani studenti: tre gare diverse – discesa libera, slalom specia-le e slalom gigante, per le quali è in palio, oltre al premio, la “maglia fulmine” – in tre diver-se località del Trentino: da qui il nome, che in quattro carat-teri ne riassume la formula.Per i primi anni la 3Tre si svolge in diverse località del Trentino (Paganella, Folgaria, Bondone, San Martino di Castrozza, Cana-zei, Marmolada), fino a quando, nel 1957, approda a Madonna di Campiglio, grazie all’im-pegno di Gian Vittorio Fossati Bellani, direttore tecnico della Nazionale italiana di sci alpino e presidente della società Funi-vie Madonna di Campiglio, fon-data dieci anni prima.L’anno di svolta, per la 3Tre e per lo sci alpino in generale, è il 1967: nasce la Coppa del Mon-do. Le prove valide per l’asse-gnazione della coppa sono set-te e la 3Tre viene subito inclusa nel circuito, considerata ormai da tutti gli atleti una grande classica. Dopo due anni, duran-te i quali il podio campigliano viene conquistato dai francesi, un primo grande nome si affac-cia nella storia dello sci alpi-no italiano: è quello di Gustav Thöni, che proprio tra le Dolo-

miti di Brenta si afferma come fuoriclasse della Nazionale az-zurra. Gli anni ’70 sono dominati dal-lo svedese Ingemar Stenmark, che vince a ripetizione le gare di Madonna di Campiglio, met-tendo in ombra i campioni del-la valanga azzurra; a tutt’oggi “Ingo”, come veniva chiamato l’atleta scandinavo, è lo scia-tore che ha vinto di più sul Canalone Miramonti, con 8 ori conquistati (che arrivano a 12 se si contano le prime edizioni della 3Tre svoltesi in altre loca-lità del Trentino) nelle diverse discipline disputate.Dopo circa dieci anni di assenza lo sci azzurro torna sui gradini più alti del podio, prima con Ivano Edalini e poi con Alberto Tomba, che conferma le poten-zialità intraviste qualche mese prima nei mondiali di Crans Montana e nelle prove di Cop-pa del Mondo. Inizia la nuova stagione d’oro per la nazionale italiana. Tomba e le sue incre-dibile gare, con sorprendenti rimonte nel finale, richiamano a Madonna di Campiglio mi-

L’anno di svolta, per la 3Tre e per lo sci alpino in generale, è il 1967: nasce la Coppa del Mondo. Le prove valide per l’assegnazione della coppa sono sette e la 3Tre viene subito inclusa nel circuito...

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IL FOGLIO di PINZOLO AMMINISTRAZIONE

Gustav Thoeni, 1973 - Foto di Elisa Polla

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IL PAESE

gliaia di amanti dello sport. Il campione bolognese vince per due anni consecutivi lo slalom speciale della 3Tre, mancando il terzo oro una volta a causa delle condizioni meteorologi-che avverse, che costringono ad annullare la gara, e l’anno successivo a causa di un errore in finale di manche. Dopo tre anni di secondi posti, finalmen-te, nella stagione 1995-1996 sale di nuovo sul gradino più alto del podio.Tra la fine degli anni ’90 e il 2005, diversi atleti di diver-se nazioni si sono alternati sul gradino più alto del podio; tra i più famosi Mario Matt (Aut), Bode Miller (Usa), Ivica Koste-lic (Cro) e Giorgio Rocca (Ita),

vincitore nel 2005. L’avventura continua. Con la speranza che nell’edizione del 2014 e del 2016 già inserite nel calendario di Coppa del Mon-do, si possa godere del nuovo stadio dello Slalom.

L’elenco dei dieci migliori slalomisti di sempre alla 3Tre con i podi conquistati: Ingemar Stenmark (Swe), 5-3-0, Alberto Tomba (Ita) 3-4-0, Charles Bozon (Fra) 2-1-0, Finn Christian Jagge (Nor) 2-0-1, Thomas Sykora (Aut) 2-0-1, Bode Miller (Usa) 2-0-0, Josl Rieder (Aut) 2-0-0, Jure Kosir (Slo) 2-0-0, Bojan Krizay (Jug) 1-3-2, Giorgio Rocca (Ita) 1-3-0.

sport

Il Podio del 2005 con Giorgio Rocca - Foto Matteo Ciaghi

L’avventura continua. Con la speranza che nelle edizioni del 2014 e del 2016, già inserite nel calendario di Coppa del Mondo, si possa godere del nuovo stadio dello Slalom

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IL FOGLIO di PINZOLO sport e turismo

Si è concluso con grande successo anche il ritiro 2012 del F.C. Inter-nazionale.Grandi gli apprezzamenti mani-festati dalla proprietà e dai mas-simi vertici della società sulla completezza dei servizi allestiti dal territorio e dalle bellezze na-turali della val Rendena. Il ritiro dell’Inter allestito nella spettaco-lare Pineta di Pinzolo preparata e predisposta alla ricettività di mi-

gliaia di persone all’insegna del-l’ecosostenibilità ha confermato una vocazione, quella dei ritiri precampionato, scoperta oltre trent’anni fa.La visita a sorpresa da parte del Presidente Moratti, con moglie e figli nell’estate scorsa è stato una conferma della qualità del ritiro. Il Presidente con assoluta tran-quillità ha visitato il centro del Paese, la Val Genova, il Doss del Sabion esprimendo ripetutamen-te stupore per le bellezze delle nostre vallate. Già da questa estate aveva espres-so la volontà di riconfermare il ritiro per gli anni a venire ma la conferma è arrivata proprio pochi giorni fa quando è stato ufficia-lizzato, dopo trattative durate tutto l’autunno per definire tem-pi di permanenza della squadra in paese ed i costi, il ritiro 2013 e auspicato quello per il 2014.

diAnita Binelli

Con il ritiro precampionato dell’Inter si conferma a Pinzolo una vocazione che dura ormai da più di trent’anni

Inter in ritiro a Pinzolo anche nel 2013

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Avrà un nuovo volto da que-st’anno la zona 5 Laghi, che si arricchisce di nuove piste ed impianti. Punta di diaman-te tra le novità è sicuramente la pista “Pancugolo”, caratte-rizzata da un primo tratto più difficoltoso (pendenza massima 69% e media 35%), servito dal-la nuova seggiovia quadriposto “Pancugolo”, e da un secondo tratto di media difficoltà che si congiunge al leggendario “Ca-nalone Miramonti”. L’unione dei due tracciati “Pancugolo”

e “Miramonti” permette ora di arrivare dai 2088 mslm del Monte Pancugolo fino al centro del paese, con un’unica pista di 1700 m. Il sogno della socie-tà Funivie? Omologare la pista per le gare di super gigante di Coppa del Mondo, così che an-che le discipline veloci possano in futuro svolgersi a Campiglio, assicurando al paese un rego-lare ritorno delle competizio-ni del Circo Bianco. Un signi-ficativo ampliamento non solo della stazione di Madonna di

Nuove piste a Madonna di Campiglio: potenziata l’area 5 Laghi

di Maddalena Collini

Punta di diamante tra le novità è si-curamente la pista “Pancugolo”, carat-terizzata da un primo tratto più difficoltoso (pendenza massima 69% e media 35%), servito dalla nuova seggiovia quadriposto “Pancugolo”, e da un secondo tratto di media difficoltà che si congiunge al leggen-dario “Canalone Mi-ramonti”

sport e turismo

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IL FOGLIO di PINZOLO

Campiglio, ma chilometri di piste e impianti che vanno a rafforzare l’offerta turistica dell’intera SkiArea, offrendo anche allo sciatore che arriva da Pinzolo una zona ricca di alternative e di ogni difficol-tà. Due quindi le finalità prin-cipali del piano di sviluppo 5 Laghi: quella di incrementare l’offerta di piste tecniche nel comprensorio, che negli ultimi anni ha accolto la Coppa Euro-pa maschile di slalom speciale e che dal 18 dicembre 2012 è tornata ad ospitare la Coppa

del Mondo di slalom speciale e, in secondo luogo, quella di offrire al flusso di sciatori provenienti dal collegamento funiviario con Pinzolo valide alternative alle piste già esi-stenti. Tra le opere in cantiere Funivie Campiglio ha previsto altri interventi sempre in zona 5 Laghi: due tracciati, “Nam-bino” e “Raccordo Pancugo-lo”, che permetteranno di raggiungere più facilmente la zona Pradalago senza passare per il tunnel pianeggiante di Patascoss.

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Sport in Val Rendena: dallo sci alle ciaspole passando per la MTB

Un gruppo di amici che ama lo sport, e che hanno cercato di valorizzare l’offerta della val Rendena proponendo gare di livello internazionale. È il Comi-tato Sportvalrendena, guidato da Michele Maturi e da Walter Maestri che nell’ultimo anno ha organiz-zato molti eventi guadagnandosi la stima degli atleti e dei grup-pi sportivi che da tutta Italia vi hanno preso parte. Dai campionati italiani di skiroll agli Assoluti di Sci nordico, dalla 3Tre bike alla Ciaspingo Val Rendena. Anche per il 2013 in programma molti eventi per un calendario ricco di oppor-tunità per gli amanti dello sci, delle ciaspole e della mountain bike.

12-13 gennaio 2013Madonna di CampiglioSKI-O TOUR - Ski OrienteeringTappa di uno dei più prestigiosi cir-cuiti europei di specialità che coin-volgerà oltre 300 atleti provenienti da tutta Europa. Si disputerà nel cen-tro fondo di Madonna di Campiglio.

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IL FOGLIO di PINZOLO

19 gennaio 20133-Tre bike val RendenaCarisoloVII edizione della 3 Tre bike, gara in mountain bike in notturna sulla neve. Formula unica nel suo genere molto apprezzata dai bikers perchè permette di fare una pedalata in una stagione sicuramente ostile e su un terreno non certo usuale.Sei le edizioni disputate, da Madon-na di Campiglio a Bondo, per poi tro-vare la collocazione naturale nella bella piana di Carisolo, sull’anello usato per il fondo.

9-10 marzo 2013Coppa Europa sci nordicoCampo Carlo MagnoGara del circuito Europeo di sci nordico, con gara kurrikala: il più importante appuntamento a livello europeo per i giovani dello sci da fondo.

24 marzo 2013III Ciaspingo val RendenaCampo Carlo MagnoBella gara con le ciapole competi-tiva per gli agonisti e raduno per chi preferisce un approccio dolce magari con la famiglia su un anel-lo di 6 chilometri nella splendida piana di Campo Carlo Magno.

Info: www.sportvalrendena.it

Campionati assoluti di Fondo a Madonna di Campiglio - Foto Matteo Ciaghi

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IL PAESE

Il progetto di aggregazione territoriale in cui si stanno im-pegnando le biblioteche delle Giudicarie si chiama “eLEGGE-RE LIBeRI” e il nome svela già il suo carattere multiforme: “Leggere liberi” dalla pubbli-cità pressante, “Eleggere libri” votando quelli che metteremo a confronto, “leggere libri” con l’intento di promuovere la lettura, “Eleggere liberi” edu-candosi al pensiero non condi-zionato dal marketing. L’idea è nata alla Fiera del libro di Torino dove abbiamo scoper-to un mondo di editori entusia-sti, sommersi da un mercato che privilegia i grandi marchi e non considera le piccole real-tà editoriali. Abbiamo stipato nelle borse numeri di telefono

e tornando in Trentino abbia-mo pensato di mettere a frutto il lavoro di pubbliche relazioni intrapreso in fiera, proponendo un concorso tra editori minori. Il caso ha voluto che fosse in vigore un bando della Fonda-zione Caritro riservato ai pro-getti culturali. Abbiamo deciso di cercare il maggior numero possibile di appoggi sul territo-rio per creare una comunione di intenti tra le diverse real-tà: dalla Scuola Musicale del-le Giudicarie al Centro Studi Judicaria e alla Comunità di Valle; dagli uffici Turistici alle Pro Loco; dalle scuole superiori all’Università della Terza età e del tempo disponibile; dall’An-cora alle Aziende di Promozioni turistiche. Tutti hanno dato la

eLEGGERe LIBeRI: un progetto di aggregazione che unisce le biblioteche delle Giudicarie

libri

di Carla Maturi

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IL FOGLIO di PINZOLO

loro disponibilità a collaborare a seconda delle proprie possi-bilità. Grazie a questa ampia condivisione la Fondazione Ca-ritro ha elargito un contributo di 30.000 euro da investire nel concorso e nelle attività colla-terali (incontri con gli autori dei libri in concorso, corsi di formazione di lettori volon-tari, laboratori di scrittura di recensione per studenti delle superiori, festa di premiazione e altro ancora). Da maggio a novembre i dieci libri selezionati dai bibliotecari hanno superato i duemila pre-stiti e numerosi sono i voti già pervenuti. I lettori hanno di-chiarato il loro apprezzamento per l’iniziativa e l’hanno dimo-strato anche con la partecipa-zione alle serate di presenta-zione dei libri sul territorio. Forte l’adesione ai corsi di lettura espressiva gratuiti, tanto che è prevista a Pinzo-lo una seconda edizione nella prossimo mese di febbraio.I 10 libri del concorso sono di-sponibili presso le biblioteche e possono essere votati fino ad aprile 2013. Scade invece fra pochi giorni il concorso fotografico a tema eLEGGERE LIBeRI organizzato in collabo-razione con l’Associazione fo-tografica IMA.G.E. Le premiazioni degli auto-ri, dei lettori e dei fotografi avverranno il 25 maggio, nel corso della festa finale del progetto che si svolgerà Tio-ne.

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Grazia Binelli non si ferma mai nella ricerca di nuovi stili espressivi. Dopo i versi sciolti e la prosa dialettale ora spe-rimenta l’haiku.L’haiku è un’antichissima for-

ma poetica le cui origini af-fondano nella cultura e nello spirito giapponese. É compo-sto da 3 versi di 5-7-5- sillabe nei quali si concentrano, nel-l’essenzialità di un’immagine

Haiku, un’occasione di riflessione per il Santo Natale

di Carla Maturi

L’haiku è un’antichissima forma poetica le cui origini affondano nella cultura e nello spirito giapponese. É composto da 3 versi di 5-7-5- sillabe nei quali si concentrano, nell’essenzialità di un’immagine spesso legata alla natura, stati d’animo e sensazioni

cultura

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IL FOGLIO di PINZOLO

spesso legata alla natura, sta-ti d’animo e sensazioni.Le emozioni e le sensazioni che scaturiscono dall’attenta osservazione della natura e da piccoli eventi del quotidiano costituiscono infatti l’essenza dell’haiku che non si avvale di simboli, immagini o metafo-re, ma semplicemente coglie le impressioni nell’immedia-

tezza e nell’intensità del mo-mento, racchiuse in uno spazio e in un tempo che le rendono assolute. Sì può capire come la spontaneità che caratteriz-za questa forma poetica sia solo apparente; l’illuminazio-ne improvvisa che porta alla creazione di un haiku si ac-compagna ad un approfondito studio della forma poetica.

La bravura di Grazia consiste nel non far pesare la forma, così rigida dall’haiku, ma at-traverso di essa rivelare ina-spettate profondità e condurci a contatto con una dimensio-ne di mistero e ineffabilità.Questa la strenna scelta dal-l’amministrazione e offrire un’occasione di riflessione per il Santo Natale.

L’amministrazione comunale premia i laureati

Frequentare l’Università e conseguire l’ambito titolo di dottore richiede impegno, volontà, dedizione, intelli-genza, e anche soldi. Lo stu-dente che raggiunge la lau-rea non arricchisce soltanto se stesso, ma le sue cono-scenze e capacità giovano all’intera comunità di appar-tenenza, diventa un’impor-tante risorsa per il paese. Consapevole ciò l’Ammi-nistrazione Comunale da alcuni anni ha indetto un bando per l’assegnazione di incentivi allo studio. E’ una maniera per dire “Bravi!” a questi giovani e allo stesso tempo invitarli a continuare

gli studi perché è fondamen-tale mantenersi aggiornati e mentalmente aperti.I residenti nel comune di Pinzolo che nel 2011 hanno conseguito un diploma di laurea triennale o una lau-rea magistrale oppure han-no conseguito un master o il dottorato di ricerca possono presentare domanda entro il 31 gennaio 2013.

Per maggiori informazioni o per scaricare il bando è pos-sibile visitare il sito del co-mune www.comune.pinzolo.tn.it o rivolgersi direttamen-te alla sede della biblioteca in via al sole 30 a Pinzolo

I residenti nel comune di Pinzolo che nel 2011 hanno conseguito un diploma di laurea triennale o una laurea magistrale oppure hanno conseguito un master o il dottorato di ricerca possono presentare domanda entro il 31 gennaio 2013

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In un pomeriggio di febbraio del 1945 la piccola Elena chiese alla mamma di poter far visita alla zia Lodia, che abitava in Ruina.Non trovandola in casa, Elena, inspiegabilmente, si incammina verso la fermata della corriera che si trovava fra l’hotel Wanda e l’Hotel Pinzolo.Proprio in quel momento so-praggiunge il Postale da Madon-na di Campiglio. Lei lo osserva e prende una decisione improv-visa; sale a bordo del mezzo di trasporto. Si siede vicino ad un vecchietto e osserva dal finestrino gli albe-ri che si rincorrono, i fiocchi di neve che danzano senza ritmo e le persone che nei vari paesi sal-gono e scendono.La corriera dopo innumerevoli fermate giunge a Sarche, il vec-chietto a questo punto scende, ovviamente senza la piccola Ele-na.Sarche è il primo punto nevralgi-co in cui le corriere che partono da Riva del Garda, da Madonna di Campiglio e da Trento si in-contrano e scambiano parte dei loro passeggeri.Il bigliettaio, che salutava i vari passeggeri che salivano e che scendevano, si accorge che la bambina è ancora seduta al suo posto. Preoccupato rincorre

l’uomo e in tono brusco gli chie-de: “Ha intenzione di lasciare la sua nipotina sulla corriera per caso?”. Il vecchietto da una ri-sposta inaspettata: “Non è mia nipote ed in verità non ho pro-prio idea di chi sia.”Nel frattempo la mamma preoc-cupata, non vedendo tornare la figlia, va dalla sorella Lodia per riprenderla.Con sgomento però si rende con-to che in casa non c’è nessuno. Lodia infatti quel pomeriggio si era assentata per sbrigare alcu-ne faccende.Con le lacrime agli occhi allerta i Vigili del Fuoco i quali passano parola fra le mamme ed iniziano le ricerche, prima in Pineta poi lungo il fiume Sarca.Il bigliettaio è allarmato e con tatto comincia ad interrogare la piccola ricciolina, che si teneva stretta nel suo pellicciotto.“Come ti chiami?” chiese il bi-gliettaio “Elena Pedrazzoli” ri-spose prontamente la piccola, “dove abiti?” “a Pinzolo” ag-giunse. A questo punto il bigliet-taio incuriosito le chiese “ma si può sapere dove vuoi andare?” Lei molto candidamente rispose “in Merica per Ciungam!”.Sorridendo fra sé il bigliettaio telefona al direttore della Cas-sa di Risparmio di Pinzolo, e suo vecchio amico, signor Salvater-

di Damiano Rito

...Elena si incammina verso la fermata della corriera che si trovava fra l’hotel Wanda e l’Hotel Pinzolo. Proprio in quel momento sopraggiunge il Postale da Madonna di Campiglio. Lei lo osserva e prende una decisione improvvisa; sale a bordo del mezzo di trasporto...

il racconto

“In Merica per Ciùngam”

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IL FOGLIO di PINZOLO

ra, per chiedere informazioni sulla famiglia Pedrazzoli, spie-gandogli che la loro piccola fi-glia si trova a Sarche.Avute le conferme che si aspettava il bigliettaio con-segna la bimba al collega, bigliettaio della corriera per Pinzolo. Verso le ore 17,30 il signor Salvaterra avvisa mam-ma Margherita che la piccola ed intraprendente Elena arri-verà a Pinzolo con la corriera delle 19,00.Ad accoglierla a Pinzolo c’era-no tanti suoi coetanei accom-pagnati dalle mamme e tanti adulti poiché la notizia, pas-sata di bocca in bocca, si era divulgata rapidamente in tut-to il paese.

La mamma ha avuto per sem-pre impresse nella memoria le immagini della corriera che arriva, della portiera che si apre e di uno sconosciuto bi-gliettaio che tiene per mano la sua piccina. Uno scroscio di applausi accoglie Elena, men-tre scende le scalette come una principessina felice.Il suo sogno e desiderio di an-dare in America si è interrotto fortunatamente a Sarche.Alcuni paesani emigrati oltre oceano, venuti a conoscenza del fatto, fecero pervenire di quando in quando una corposa scorta di “Ciungam” all’intra-prendete fanciulla.Elena si è sposata, ha due fi-glie e due nipoti ma in Ameri-

ca non ci è mai andata perché ha paura dell’aereo!“Pedrazzoli Emilio di Termena-go (val di Sole) ha conosciuto, un giorno, la signora Maffei Margherita (Barbin), poi spo-sata il 21 aprile 1938 e dalla quale ha avuto quattro figli:Aurora nata nel 1940, Ele-na nata nel 1941, Rita nata nel 1944 (+) e Carlo nato nel 1946.La figlia Elena è la piccola pro-tagonista dell’evento narrato, che ancora oggi molti abitan-ti di Pinzolo si ricordano. La famiglia Pedrazzoli si è tra-sferita il 27 novembre 1951 a Bolzano, perché il padre era stato assunto dallo stabilimen-to Lancia”.

Il postale di Madonna di Campiglio - Foto Bisti

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IL PAESE

Si chiamano Claudio e Paolo. Collini di cognome, come tante famiglie di Pinzolo, fra le più antiche della borgata. Che si distinguono fra di loro per lo scotùn, il soprannome che ne indica il ceppo. Il loro è “Bòr-ciol”, un casato di contadini, lavoratori infaticabili, gente stimata, di parola. Sono gemel-

li. Hanno fatto i 24 anni il 10 novembre, nati il giorno dopo la caduta del muro di Berlino. Laureati entrambi a Trento, e brillantemente, nella facoltà di economia, non appartengo-no all’ordine dei “choosey”, all’albo professionale degli “schizzinosi”.Si sono inventati un birrificio in un posto, quassù in Rendena dove sarebbe stato più facile e naturale aspettarsi un “burrifi-cio” dai rampolli di una fami-glia di allevatori. Per la verità “la birra è una bevanda tradizionale dei no-stri paesi, dove non cresceva la vite”, informa Paolo. “Veni-va fatta in casa con il luppolo selvatico e l’orzo. A Ruìna, dai “Bòrcioi”, la preparava nonna Aldina; a Giustino, dai “Ba-nòi”, lo specialista era nonno Bepi. Da qualche anno ci ave-vamo provato anche noi due, per gustarla con gli amici, in compagnia. E proprio da co-storo, che l’avevano apprez-zata parecchio, ci sono venuti lo stimolo e l’idea di produrla a livello artigianale e di met-terla in commercio”. Detto fatto “quest’estate abbiamo preso in affitto un capannone dismesso qui nella zona arti-gianale di Giustino - racconta Claudio. Lo abbiamo ristruttu-rato con l’aiuto dei nostri fa-migliari e adattato ad ospitare

Un birrificio in Val Rendena

A cura di Giuseppe Ciaghi

giovani

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IL FOGLIO di PINZOLO

le nuove apparecchiature. Per Natale contiamo di essere sul mercato”. Aggiungono di “aver visitato strutture analoghe in Val di Fiemme, in Alto Adige e in Germania per studiarle ed acquisire le conoscenze neces-sarie all’intrapresa”. Sistemati i macchinari, stanno passando alla fase operativa. “Il luppolo è sempre quello selvatico, che si trova qui da noi, l’orzo viene dalla Germania”. E’ loro ambi-zione “coniugare l’antica tradi-zione del fare la birra in casa con la tecnologia più avanza-ta”. “Abbiamo poi la fortuna che Carla Pancani, un’amica che è maestra birraia - a sfata-re il mito che tale professione sia un’esclusiva degli uomini, precisano - ci ha dato la dispo-nibilità per consulenze e per aiutarci a risolvere eventuali dubbi durante i processi pro-duttivi”. La nuova birra, che, non va dimenticato, affonda le radici nelle ricette degli avi, verrà confezionata in bottiglie da 33, da 50 e da 75 centili-tri, oltre che in fusti destinati agli esercizi commerciali, ed in quattro specialità differen-ti. Oltre alla “helles”, la birra chiara comune, gli amatori po-tranno assaporare il tipo “Vien-na”, ambrata e più corposa, o gustare la “weizen” a base di frumento, mentre “la bira da l’ors”, ad alta fermentazione,

del colore della pelliccia del plantigrado simbolo di queste valli, costituirà il fiore all’oc-chiello del “Birrificio Val Ren-dena srl”. “Fondamentale per ottenere una buona birra è la qualità dell’acqua - spiega in-fine Paolo - e noi abbiamo la fortuna di poterla attingere alla sorgente di Vadajone, fra le migliori in assoluto per il no-

stro prodotto”. Hanno in mente di realizzare accanto al labora-torio una struttura per la degu-stazione della birra, magari ab-binata ai prodotti tipici, aperta ai turisti e a visite guidate, e contano sugli aiuti previsti dal-le leggi provinciali a sostegno dell’imprenditoria giovanile. “Prosit!”: l’augurio se lo meri-tano.

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IL PAESEgiovani

IL PAESE

Il 16 dicembre 2012 al Palado-lomiti è stato proiettato il cor-tometraggio dal titolo “Self, la caccia nel vento” di Emanuele Bonomi; il corto è stato girato nell’aprile del 2012, a Pinzolo e dintorni ed è interpretato da Thomas Beltramolli, Nicholas Paccaloni e Valentina Ballatore. Definire questa proiezione come un evento forse è dire poco: in questo cortometraggio si può intravedere tutta la volontà e l’impegno che dei giovani pos-

sono mettere; è la realizzazione di un sogno; ed è la conferma che gli artisti si nascondo fra di noi, anche qua a Pinzolo. Emanuele Bonomi, classe 1990, è un ragazzo di Pinzolo che ha deciso di seguire il suo sogno andando a studiare montaggio alla NUCT a Cinecittà, Roma; un percorso sicuramente non facile e che di sicuro ha com-portato dei sacrifici. Sacrifici che sembrerebbe siano stati ben ripagati.

Self, presentato al Paladolomiti il cortometraggio di Emanuele Bonomi

A cura di Sergio Manuel Binelli

Il corto “Self, la caccia nel vento” di Emanuele Bonomi è stato girato nell’aprile del 2012, a Pinzolo e dintorni ed è interpretato da Thomas Beltramolli, Nicholas Paccaloni e Valentina Ballatore

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IL FOGLIO di PINZOLO AMMINISTRAZIONE

Vediamo la trama di questo cortometraggio: “Self è un ra-gazzo di un piccolo paesino di montagna. Esce con gli amici, frequenta qualche ragazzina, studia… le solite cose insom-ma. Ma un giorno, o meglio, una sera di primavera, succe-de qualcosa… qualcosa che lo trascinerà nell’apatia e nel-l’incomprensione del suo mon-do. Si troverà a dover fronteg-giare una forza più grande di lui, una forza che sembra di-vertirsi nel giocare con le sue vittime, una forza che arriva sul vento… il vento della cac-cia selvaggia…”. Già dalla trama si capisce che non siamo di fronte a qualcosa che è stato già visto; di con-seguenza quest’opera cinema-tografica non avrà difficoltà nell’attirare un gran numero di spettatori.In conclusione vi alleghiamo la recensione di una critica cine-matografica, Marzia Milanesi, e non ci resta che complimen-tarci con Thomas, Nicholas e Valentina; e ringraziare e fare in bocca al lupo ad Emanue-le... e per il futuro: non sa-rebbe male avere un regista di fama mondiale originario di Pinzolo. “Caro Emanuele, ho visto il tuo film, che mi ha molto toc-cata; per ciò che partecipa esplicitamente e condivide

con chi guarda ma anche per un grumo nero di non detto, di suggerito, che sembra preme-re dietro ogni inquadratura; c’è un mettersi a nudo mol-to coraggioso, insieme a una provocazione cinematografica che accosta immagini da doc di montagna ad atmosfere horror, musiche alla maniera dei Gobblins a recitati da filo-

drammatica; nulla di superfluo o di artefatto, tutto vissuto sulla pelle, in un trapasso con-tinuo tra morte e vita, bene e male, sessualità fragile, incer-ta; e al cinema/con il cinema si suggeriscono cose, emozio-ni, pensieri al lavoro di chi lo fa deve corrispondere quello di chi guarda, che deve avere occhi per vedere”

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Erano i primi anni settanta quan-do Flavio Maturi partì per fare il militare. Da buon suonatore fu arruolato in una delle tan-te bande dell’esercito italiano dove conobbe, com’è successo a tutti coloro che hanno fatto “la naja”, coetanei provenien-ti da molte altre zone d’Italia. E’ così che sono nate migliaia di amicizie che poi, col ritor-no alla vita civile, si sono pian piano allentate fino a ridursi al semplice ricordo di un qualche episodio… di un nome… di una cittadina.Poi, quarant’anni dopo, si pas-sa quasi per caso da quella cit-tadina e ci si ricorda di quel nome così si và in municipio, si fa qualche domanda, si tro-va un numero di telefono e nel giro di un paio d’ore si è già seduti alla tavola di quel com-militone a parlare delle pro-prie vite, delle proprie fami-glie, dei propri ricordi, delle proprie bande e… e perché non organizzare un gemellaggio fra le due bande di cui ancora si fa parte?Così l’Associazione Bandistica B. Giandonato di Ruvo di Pu-glia è stata nostra ospite in un garnì di S. Antonio di Mavigno-la il 7 e l’8 luglio. Abbiamo così avuto modo di mostrare loro le

Cascate Nardis, farli salire in funivia fino al Doss del Sabion, esibirsi in un apprezzato con-certo all’interno di un affolla-to Paladolomiti, e passare una serata insieme a noi cenando presso la sede sociale. Alla ri-partenza verso il sud non sono mancati momenti di emozio-ne vera, soprattutto fra gli ex commilitoni ritrovati, che non hanno saputo trattenere qual-che lacrimuccia, segno certa-mente di vera amicizia. E’ stata sicuramente un’espe-rienza positiva ed apprezzata per entrambi i complessi, che hanno avuto modo di confron-tare repertori di due diverse tradizioni (più classica e popo-lare quella pugliese, più orien-tata verso brani originali per banda quella trentina) e che ha lasciato i pugliesi favorevol-mente colpiti dai nostri luoghi e dalla nostra ospitalità, tan-t’è vero che non passa mese senza che uno di loro ci chiami per sollecitare la nostra visita alla loro terra.Altro evento di rilievo, tenu-tosi il 12 agosto, sempre al Paladolomiti, e che ha rap-presentato per noi una novità assoluta per tipologia e per combinazioni musicali, è sta-to l’abbinamento della Banda

Banda Comunale di Pinzolo: una stagione di impegno e di soddisfazione

di Gianluigi Maffei

associazioni e volontariatoassociazioni e volontariato

Una stagione che ci ha tenuto impegnati e che tuttavia ha dimostrato una volta di più che, “pur rimanendo con i piedi per terra”, servono sempre piccole ma nuove iniziative per mantenere vivo l’interesse e stimolare il confronto con gli altri

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IL FOGLIO di PINZOLO

Comunale a Michele Ascolese, per anni chitarrista di Fabri-zio De André, e al suo gruppo. Il progetto, peraltro già rea-lizzato da Michele con altre bande, è stato suddiviso in tre parti. Nella prima si è esibita la sola banda con i propri tra-dizionali brani; nella seconda è stato inserito il gruppo di Ascolese, che ha proposto un

arrangiamento strumentale di alcuni pezzi di De Andrè; nella terza, i due gruppi si sono uni-ti per suonare alcuni dei brani più conosciuti, come “Fran-ziska”, “Bocca di Rosa”, “Il pescatore”, “Volta la carta”, “Don Raffaè” e altri successi del cantautore genovese.La stagione estiva, completata con altri tradizionali concerti

nella piazza del nostro paese, si è conclusa con la partecipa-zione, in ottobre, alla grande sfilata di bande e carri in oc-casione della “Traubenfest” di Merano, la conosciuta “festa dell’uva”. Per l’occasione ab-biamo rispolverato e ripristi-nato il “vecchio carretto porta cassa”, trainato da due piccoli allievi in costume tradizio-

LE OPERE

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nale, mentre le nostre dame hanno realizzato alcune insu-perabili composizioni floreali. I tamburi imperiali ed il repar-to percussioni, agli ordini del mazziere, hanno scandito con precisione il ritmo della sfila-ta e tutti i bandisti hanno dato il loro meglio per ben figurare passando fra quella marea di gente accalcata alle transen-

ne delle vie della cittadina sud tirolese. Questa partecipazio-ne ha richiesto una particolare cura dell’aspetto estetico ed abbiamo quindi cercato, nel-le settimane antecedenti, di migliorare con mirate prove la marcia, perfezionando la ca-denza, il passo, gli allineamenti e le curve.Ma le uscite non sono finite con

associazioni e volontariato

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IL FOGLIO di PINZOLO

l’estate, l’11 novembre, festa di san Martino abbiamo accom-pagnato il tradizionale pellegri-naggio della comunità di Pinzo-lo a Mantova dove assieme ai cori parrocchiali di S. Antonio di Mavignola e M. di Campiglio abbiamo accompagnato la ce-lebrazione eucaristica, quindi le nostre note hanno allietato l’incontro ufficiale con le au-

torità locali per concludere nel pomeriggio con l’esibizione nel nuovo Auditorium di Poggio Ru-sco.Non va dimenticato un altro momento da noi molto sentito: la festa della patrona della mu-sica: Santa Cecilia che abbiamo celebrato giovedì 22 novem-bre.Una stagione quindi che ci ha

tenuto impegnati e che tutta-via ha dimostrato una volta di più che, “pur rimanendo con i piedi per terra”, servono sem-pre piccole ma nuove iniziative per mantenere vivo l’interesse e stimolare il confronto con gli altri, al fine di migliorare e dare il meglio di sé.

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L’appuntamento autunnale con i Soci è giunto alla terza edizio-ne. Dopo il successo degli anni scorsi anche quest’anno la fe-sta si è dimostrata una gradita occasione ed un momento d’in-contro tra i Soci provenienti dai comuni in cui la cassa ope-ra. L’intento della Cassa Rura-le Pinzolo è quello di dare un segnale forte di attaccamento alla compagine sociale e sot-tolineare ancora una volta ed in modo concreto la rilevanza rivestita dai Soci mostrando, nel contempo, attaccamento al territorio e alle associazioni locali. La festa ha preso il via alle ore 17.30 con il saluto del Presiden-te Roberto Simoni e dei Sindaci dei comuni di Pinzolo, Carisolo, Giustino e Massimeno. Si è poi passati alla premiazione degli studenti: neo diplomati, neo

laureati che hanno raggiunto un traguardo meritevole. In to-tale i premiati sono stati 98: 10 diplomati, 66 studenti univer-sitari e 22 laureati. Si è passa-ti alla premiazione dei 55 Soci che han partecipato al concor-so fotografico per il calendario 2012: L’essenza in un’immagi-ne…fiori, funghi e piccoli frut-ti delle nostre montagne; sono saliti sul palco i Soci che han visto pubblicata la foto sul ca-lendario 2012 anche se è stato consegnato a tutti i partecipan-ti un gradito omaggio. A seguire il sentitissimo momen-to di premiazione dei Soci che hanno raggiunto il mezzo seco-lo di appartenenza alla compa-gine sociale. Ai 4 Soci Ezio Bi-nelli, Osvaldo Cozzio, Antonio Masé, Lidia Vidi Minelli è stato consegnato un dipinto commis-sionato alle sorelle Gueret. In-

Una gradita occasione ed un momento d’incontro tra i Soci provenienti dai comuni in cui la Cassa Rurale di Pinzolo opera

LE OPERErelazioni

Successo per la festa del Sociotesto di Marzia Maturi

foto di Mauro Binelli

associazioni e volontariato

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IL FOGLIO di PINZOLO

fine, è salito sul palco, il Socio Nella Bernardino che, avendo firmato il libro soci nel lontano 1942, ha raggiunto il ragguar-devole traguardo dei 70 anni di appartenenza alla compagine sociale.Durante la serata sono stati estratti tre premi: un televiso-re, uno stereo e un book reader. I tre Soci baciati dalla fortuna sono stati rispettivamente: Bi-nelli Massimo, Povinelli Luisa e Chiaghi Franca.La serata è stata piacevolmen-te accompagnata da un corto-metraggio e da alcuni allegri intervalli portati in scena da un comico e dai teatranti della Filò della Val Rendena.Molto apprezzato il servizio di animazione gestito dal Gruppo Scout Pinzolo che in una sala apposita ha intrattenuto i bim-bi degli intervenuti presenti alla festa.Dopo la cena, servita al tavolo dal primo al caffè in tempi ra-pidissimi, musica e balli a 360° che ha protratto la Festa fino

alla mezzanotte.Durante la serata è stato distri-buito il bilancio sociale 2011, in una veste grafica rinnovata e ricca di fotografie; tale docu-mento, oltre ad evidenziare un sano orgoglio di appartenen-za al movimento cooperativo, mostra i corposi finanziamenti erogati dalla Cassa a favore di enti, associazioni, comitati im-pegnati nei campi della cultu-ra, dello sport, dell’assistenza, della scuola, della promozione turistica e del volontariato. Nelle pagine del bilancio so-ciale, per dar “voce” in modo

concreto ai Soci, trovano spa-zio le immagini relative alla se-conda edizione di SocInsieme, le fotografie delle Associazioni e degli Enti che la Cassa ha so-stenuto, la contabilità sociale dettagliatamente riportata e le numerose iniziative a favore dei Soci.Invitiamo i Soci a visitare il sito www.cassaruralepinzolo.it dove si possono visionare gli scatti delle premiazioni e dei momenti più belli della terza edizione di Socinsieme e dove è possibile scaricare il Bilancio Sociale 2011.

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STORIA

Con la Messa celebrata dal parro-co don Mario Bravin alle 10, la ce-rimonia del taglio del nastro alle 11 da parte del sindaco William Bonomi e un rinfresco a mezzo-giorno, domenica 7 ottobre il comune di Pinzolo ha consegnato alla popolazione di Sant’Antonio di Mavignola la sua bella parroc-chiale rimessa a nuovo.La ditta Giorgio Fostini, maestra in quest’arte, ha ricoperto com-pletamente i tetti dell’edificio e del campanile con calde scàndo-le di larice tagliate a mano, quin-di si è rifatto l’intonaco esterno del tempio e si sono valorizzati il sagrato e le adiacenze con un in-dovinato arredo in porfido e gra-nito, elegante e decoroso. La chiesa, costruita negli anni

‘30, sostituì nelle sue funzioni l’antica cappella di sant’Antonio - (pur essa restaurata di recen-te con particolare riguardo alle pitture dei Baschenis e al recu-pero della struttura muraria) - a quel tempo quasi inagibile. Ven-ne benedetta e aperta al culto da mons. Oreste Rauzi, vescovo ausiliario di Trento, il 22 ottobre del 1933 e consacrata da mons. Giovanni Maria Sartori il 22 giu-gno del 1997. (Più di sessant’an-ni dopo!).

L’interno, semplice e lineare, è decorato sulle pareti dagli stu-pendi affreschi - a sinistra imma-gini della vita di sant’Antonio, sul lato opposto le stazioni della Via Crucis - di Carlo Bonacina,

La chiesa, costruita negli anni Trenta, sostituì nelle sue funzioni l’antica cappella di S. Antonio a quel tempo quasi inagibile. Si tratta di un vero e proprio gioiello che merita essere visitato da quanti apprezzano l’arte ed il bello

Restaurata la Chiesa di S. Antonio di Mavignola

storia e tradizione

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IL FOGLIO di PINZOLO

artista di notevole spessore, che abbellì negli anni ‘40 pa-recchie cappelle delle valli del Noce. Fu autore fra l’altro del-le vetrate a colori e di alcune pale nella chiesa dei Cappucci-ni di via Cervara a Trento, città che lo ebbe docente di pittu-ra all’Istituto d’Arte Vittoria,

maestro di Sergio Trenti, di Aldo Schmidt, nonché di nume-rosi altri allievi affermatisi nel campo della pittura e dell’in-cisione. Probabilmente venne chiamato in Rendena da padre Ermete (al secolo Lino Rauzi), un cappucino di notevole cul-tura, suo grande estimatore ed

amico per averlo conosciuto nel monastero della Cervara, che giunse a sant’Antonio nel 1946 a curarsi i reumatismi con l’incarico di reggere “provvi-soriamente” la parrocchia: un apostolato che si protrasse per ben 65 anni fino alla sua scom-parsa.

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ASSOCIAZIONI

Di recente l’interno verrà arric-chito, grazie ad una donazione, di una preziosa tela dei primi anni del Seicento (Madonna con bambino e sant’Antonio abate) e di un Crocefisso in legno rea-lizzato a cavallo dei secoli XVII e XVIII. Al di là della sua impor-

tanza religiosa e liturgica que-sta struttura ha così assunto con gli anni un’indubbia importanza culturale. Si tratta di un vero e proprio gioiello che merita esse-re visitato da quanti apprezzano l’arte ed il bello.

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IL FOGLIO di PINZOLO

Ci eravamo incrociati da ragaz-zi a Madonna di Campiglio nei primi anni Cinquanta durante le vacanze estive. Lui aiutava lo zio Arnaldo, stagnino e lattoniere, io, poco più giovane, facevo il raccattapalle al tennis dell’Hotel des Alpes. L’ho salutato il 22 no-vembre - non sapevo che sareb-be stata l’ultima volta - a Ragoli, in chiesa, dove, commosso, si era recato ad abbracciare Anneliese e a portare l’ultimo saluto ad Ar-naldo Serafini, amico suo. Due uo-mini veri, per tanti aspetti molto simili. Entrambi si erano costruiti una fortuna partendo dal nulla. A prezzo di grandi sacrifici, lavo-rando con tenacia, intelligenza e grande dirittura morale. Perso-ne che hanno dato molto anche alla comunità, contribuendo,

ciascuno nel suo campo a livel-li di eccellenza, allo sviluppo di Madonna di Campiglio, della Val Rendena e dell’intero Trentino. D’esempio per tutti. Se ne sono andati insieme, a pochi giorni di distanza uno dall’altro, quasi si fossero dati appuntamen-to nell’aldilà, in aree inesplora-te, alla ricerca di modi di essere a noi sconosciuti. Mi sono recato a trovarlo a Vadaione, nell’antica casa di famiglia, dove amava riti-rarsi nei pochi momenti di relax che si concedeva, per ritemprar-si circondato dal calore e dall’af-fetto dei suoi cari, della moglie Mariella, delle figlie Francesca e Cristina e di Carlo, il nipotino cui era molto legato. Composto nella bara sistemata al centro della sua “stua”, Toni sembrava dormire serenamente. La bene-dizione, due gocce d’acqua santa e poi la commozione... sotto il peso dei ricordi, alimentata dagli sguardi, dagli abbracci e dagli in-contri con quanti erano venuti a porgergli l’estremo saluto, a dir-gli grazie per quanto aveva fatto per loro: una folla, una proces-sione continua, dipendenti della Termoimpianti, di ieri e di oggi, della spa Funivie, imprenditori, alpinisti, sportivi, amici... Tutti sentivamo di dovergli qualcosa. Sapevamo che da anni lottava contro il male, ma conoscevamo la sua tempra, quella di un uomo che non si arrendeva mai, e co-

Il ricordo di Toni Masè

diGiuseppe Ciaghi

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noscevamo anche il suo fisico, asciutto, tutto nervi e potenza, fuori dal comune. Gli aveva permesso di salvarsi sulla Sud della Marmolada, quando nel 1959 morì tragicamente Giulio Gabrielli, di scalare in solitaria le vie più difficili del Brenta, di diventare Guida alpina e uomo del soccorso in montagna, di percorrere le vie del cielo con la patente di aviato-re e di correre sulle acque del mar di Sardegna da esperto velista. Senza disdegnare qualche partita al pallone, da amatore. Era stato l’uomo della “provvidenza” in circostanze particolari per associazioni ed enti, dall’ Us Pinzolo, di cui era stato nominato presidente in momenti di difficoltà, alla Spa Funivie del Dòss del Sabion, di cui fu tra i fondatori. A lui si deve lo sviluppo di quest’ultima società quando venne costruita la pri-ma telecabina, a lui si ricorse per il recente risana-mento. Merito suo è il rilancio attuale. Senza di lui probabilmente il collegamento sciistico con Madon-na di Campiglio sarebbe ancora sulla carta. Assieme ad Ugo Caola ed Ezio Binelli si era inventato perfino la 24h di Pinzolo di gran fondo, una manifestazione che aveva portato in valle per dieci anni l’elite in-ternazionale dello sci nordico. E tutto questo senza trascurare la sua attività im-prenditoriale, quella di idraulico. Che da “parolòt”, da garzone dello zio Arnaldo, ha portato a livelli di eccellenza internazionale attraverso un percorso se-gnato dalla volontà di migliorarsi giorno dopo gior-no. Oggi la Termoimpianti Masè è industria leader nel settore, si avvale di una straordinario gruppo di maestranze e di un’equipe di tecnici e di progetti-sti di prim’ordine. Ha all’attivo la realizzazione di complessi straordinari, come il Menfi beach Resort in Sicilia. A questa attività ha trovato il tempo di abbinare anche una serie di fortunate iniziative in campo immobiliare e la realizzazione di alcune strutture alberghiere di prim’ordine.

Nel 2004 a Madonna di Campiglio aveva costruito l’Alpen Hotel Suite, il primo hotel a quattro stelle Superior del Trentino, condotto dalla moglie e dalle figlie. Riflettendo al suo operato ci si chiede dove abbia trovato il tempo per fare tante cose. Era un organizzatore estremamente capace; arrivava nel suo ufficio tutte le mattine, e questo fino agli ultimi

giorni. Qui programmava il lavoro dei suoi collabo-ratori, che sapeva responsabilizzare e ai quali dava grande fiducia.

Di poche parole, diceva la sua dopo aver riflettuto a lungo. Aveva una grande dote: sapeva, anzi amava ascoltare la gente, conoscere il pensiero di quanti gli stavano attorno. Trovava grande soddisfazione nell’andar incontro alle esigenze dei clienti e nel risolvere i loro problemi. Ha lasciato un segno in-delebile nella storia di questi paesi e nel cuore di quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato. In loro continuerà a vivere.

Qui sopra una poesia scritta da due amici di Toni, Rosy e Ignazio

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IL FOGLIO di PINZOLO

100 candeline per Isa Bottura Bonapace

Conoscete l’elisir di lunga vita? Dovrem-mo chiederlo a IDA BOTTURA BONAPACE, capace di godersi 100 primavere.Ha compiuto 100 anni lo scorso 6 agosto at-torniata da numerosi parenti, tra i quali il nipote Sac. Alfre-do TEDESCO, novello sacerdote ordinato il 29/4 u.s. da S.S. Be-nedetto XVI in San Pietro, che ha celebrato la S. Messa in ringraziamento al Signore per la lunga vita concessa a nonna Ida e per dare un senso cristiano alla giornata di festa.La sig.ra Ida Bottura Bonapace nasce a Innsbruch il 6/8/1912 da Luigi Bottura, già segretario comunale di Pinzolo e da Maria Nicolodi; convola a nozze giova-nissima, appena 14enne con la dispensa papale, con Giuseppe BONAPACE della famiglia dei “din din” di Bavdin, già funzionario INPS di Trento, divenendo mam-ma di ben 11 figli, tra i quali ricordiamo Don Giorgio BONAPACE, conosciuto dai Pinzoleri come nipote della “Nazzarena” e per le numerose presenze estive a Pinzolo, durante le quali celebrava la S. Messa nella parrocchia di San Lorenzo.Il legame della nonna Ida con Pinzolo è sempre stato forte, tanto da portare ogni anno la sua nutrita prole a RINCONTRARE i “parenti pinzoleri” per non dimen-ticare ed apprezzare le proprie origini e la terra natale del proprio congiunto “BEPI”.Dal 1940 vive in Calabria e precisamente a Catanzaro in seguito al trasferimento del marito per motivi di lavoro che nel 1944 purtroppo muore.Per il suo centesimo anno ha ricevuto nonna Ida moltissimi auguri da parte di familiari, amici ed una pergamena con una benedizione speciale da parte del Papa Benedetto XVI.Numerosi sono stati i pensieri augurali da parte di nipoti e pro nipoti; riportiamo di seguito quello della Raffaela Bonapace che in sintesi richiama un pò tutti gli altri: ”6 agosto 1912-6 agosto 2012 sono 100 anni di vita e di storia. Un secolo fa nasceva a Innsbruck una bimba bellissima di nome Ida. Donna dalla fede incrol-labile, donna della forza illimitata, di principi e valori inestimabili, esempio ed orgoglio per i suoi figli, nipoti e pronipoti. Cari amici e conoscenti questa grande donna è mia nonna; oggi è il suo compleanno e per me è una felicità infinita po-terla festeggiare e condividere questo giorno storico con tutti voi. Augurissimi a te mia grande nonna e prima ancora grande donna! Baci ed abbracci infiniti nonna Ida, a te regalo e dedico il mio sorriso speciale, come speciale è il sorriso che tu hai sempre regalato a tutti noi”

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