Oggetto: progetto di riorganizzazione della struttura … · Web viewLIMITAZIONI DEGLI AFFIDAMENTI...

49
_____________________________________________________________ DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI Oggetto: progetto di riorganizzazione della struttura societaria di una società multiutilities 1. PREMESSA Nel presente elaborato si intende esaminare le possibili opzioni di riorganizzazione della struttura societaria per una società che operi nel settore delle multiutilities alla luce delle recenti modifiche normative nel settore idrico (decreto Ronchi) ed eventuali possibili modifiche dell’attuale impianto normativo sull’energia. Vi presentiamo di seguito un’analisi ed alcune proposte di ristrutturazione societaria. Riteniamo che allo stato attuale, essendo ancora molto ampi gli obiettivi prefissati, individuati insieme nella fase di studio del medesimo e riportati nel primo paragrafo del presente documento, non esista un modello unico preferibile, e quindi, per l’individuazione dello stesso, occorra che ciascuna società del settore sperimenti almeno virtualmente – mediante esercitazioni contabili di bilancio, indagini di mercato e confronti sul territorio con concorrenti e soci – tutti i modelli che proporremo di seguito, al fine di verificarne le potenziali ricadute sul contesto normativo e territoriale nel quale si trova ad operare. Per consentire una miglior comprensione delle alternative proposte, delle quali verranno illustrati vantaggi e svantaggi, abbiamo ritenuto necessario far precedere il parere da una breve descrizione della 1 __________________________________________________________________________________________________________________ SEDE DI MIRANDOLA (MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158 SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4 E-MAIL: [email protected]

Transcript of Oggetto: progetto di riorganizzazione della struttura … · Web viewLIMITAZIONI DEGLI AFFIDAMENTI...

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Oggetto: progetto di riorganizzazione della struttura societaria di una società multiutilities

1. PREMESSANel presente elaborato si intende esaminare le possibili opzioni di riorganizzazione della struttura societaria per una società che operi nel settore delle multiutilities alla luce delle recenti modifiche normative nel settore idrico (decreto Ronchi) ed eventuali possibili modifiche dell’attuale impianto normativo sull’energia.

Vi presentiamo di seguito un’analisi ed alcune proposte di ristrutturazione societaria.

Riteniamo che allo stato attuale, essendo ancora molto ampi gli obiettivi prefissati, individuati insieme nella fase di studio del medesimo e riportati nel primo paragrafo del presente documento, non esista un modello unico preferibile, e quindi, per l’individuazione dello stesso, occorra che ciascuna società del settore sperimenti almeno virtualmente – mediante esercitazioni contabili di bilancio, indagini di mercato e confronti sul territorio con concorrenti e soci – tutti i modelli che proporremo di seguito, al fine di verificarne le potenziali ricadute sul contesto normativo e territoriale nel quale si trova ad operare.

Per consentire una miglior comprensione delle alternative proposte, delle quali verranno illustrati vantaggi e svantaggi, abbiamo ritenuto necessario far precedere il parere da una breve descrizione della normativa oggetto di interesse, delle capacità economiche dei settori coinvolti, dei rapporti potenziali con gli istituti di credito e da una breve comparazione tra le più importanti strutture di gruppi societari operanti nel medesimo settore.

2. FINALITA’ DEL PROGETTOIl progetto elaborato è stato redatto alla luce delle seguenti esigenze ipotizzate dalla scrivente:

1__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

dare certezza e definitezza all’affidamento dei servizi così come riorganizzati dalla nuova Legge 20 novembre 2009 n. 166, disegnando una struttura societaria che consenta il pieno rispetto della legge e dei regolamenti in corso di emanazione;

individuare un progetto di pianificazione societaria congruente, sotto il profilo finanziario, al livello di sviluppo degli investimenti spesso già realizzati nel business del Servizio Idrico Integrato;

elaborare un nuova struttura societaria in grado di accogliere l’eventuale successivo ingresso nel capitale di partners privati ove la normativa lo richieda o lo consenta, senza che questo debba comportare nuovamente un ulteriore stravolgimento nell’architettura societaria, ma che al contrario sia in grado sin da subito di assicurare:- la massimizzazione dell’interesse dei soci (enti locali) e della società medesima;

- l’appetibilità della nuova struttura sia per eventuali partners privati industriali, che per possibili partners finanziari del settore creditizio o del private equity, che potrebbero quindi essere stimolati ad investire nel capitale non incrementando il capitale di rischio bensì il capitale proprio della società, attraverso l’iniezione di risorse non onerose;

- il rispetto della volontà politica di mantenere la risorsa idrica pubblica, trovando modalità gestionali anche innovative per assumere un ruolo pubblico.

3. LE NUOVE DISPOSIZIONI NORMATIVENello sviluppo del presente progetto si è tenuto conto delle nuove disposizioni normative in materia di acqua e gas.

Per quanto riguarda il gas si è fatto riferimento in particolare al decreto Letta e ai suoi aggiornamenti, mentre per l’acqua la la normativa più recente riguarda l’art. 23 bis del d.l. n. 112/2008, convertito con modificazioni dalla legge 133/2008, modificato con l’art. 15 del d.l. 135/2009 convertito dalla l. 166/2009.

2__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Esponiamo di seguito brevi accenni della sopracitata normativa, utili per una miglior comprensione delle problematiche, degli obblighi e delle opportunità contenute dell’impianto normativo.

GAS – decreto Letta e decreto MarzanoIl decreto Letta prevede che il servizio di distribuzione del gas sia affidato esclusivamente mediante gara per periodi non superiori a dodici anni. Le gare sono aggiudicate in base alle migliori condizioni economiche e di prestazione del servizio, al miglior livello di qualità e sicurezza e in base ai piani di investimento per lo sviluppo delle reti e degli impianti. Secondo tale decreto gli enti locali sono tenuti ad avviare la procedura di gara non oltre un anno prima della scadenza dell’affidamento. Il nuovo gestore è tenuto a subentrare nelle garanzie e nelle obbligazioni relative ai contratti di finanziamento in essere o ad estinguere queste ultime e a corrispondere una somma al distributore uscente in misura pari all'eventuale valore residuo degli ammortamenti di detti investimenti risultanti dai bilanci del gestore uscente e corrispondenti ai piani di ammortamento oggetto del precedente affidamento, al netto degli eventuali contributi pubblici a fondo perduto. Detto decreto prevede un periodo transitorio in cui può proseguire l’affidamento in essere, al termine del quale è obbligatorio indire la gara.Il combinato disposto del citato decreto Letta e del decreto Marzano, Legge n. 239/2004, ha consentito di estendere il periodo transitorio, originando situazioni in cui ancora sono in essere affidamenti diretti, anche se la scadenza dei termini per indire le gare è imminente.Inoltre sino al 31 dicembre 2010, secondo il decreto Letta, nessuna impresa del gas può vendere, direttamente o a mezzo di società controllate, controllanti o controllate da una medesima controllante, ai clienti finali più del 50% dei consumi nazionali di gas naturale su base annuale. Fino al 31 dicembre 2010, nessuna impresa del gas può immettere gas importato o prodotto in Italia, nella rete nazionale, al fine della vendita in Italia, direttamente o a mezzo di società controllate, controllanti o controllate da una medesima controllante, per quantitativi superiori al 75% dei consumi nazionali di

3__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

gas naturale su base annuale. La suddetta percentuale è ridotta di due punti percentuali per ciascun anno successivo al 2002 fino a raggiungere il 61%.Per il decreto Letta le imprese che svolgono attività di distribuzione e di stoccaggio di gas naturale sono tenute a fornire alle altre imprese esercenti le stesse attività informazioni sufficienti per garantire che le relative attività avvengano in modo compatibile con il funzionamento sicuro ed efficiente del sistema del gas.

ACQUA (SII) – art. 23-bis d.l. 112/2008 – art. 15 d.l. 135/2009

Per quanto riguarda il sistema idrico integrato bisogna fare riferimento in particolare all’art. 23-bis del d.l. n. 112/2008 convertito con modificazioni dalla l. 133/2008, modificato con l’art. 15 del d.l. 135/2009 convertito dalla l. 166/2009.

In questo articolo, emendato per rispondere a una direttiva europea per la liberalizzazione del mercato delle multiutilities e lo sviluppo della concorrenza, e nella bozza di regolamento attuativo (v. schema di decreto del presidente della repubblica, dicembre 2009), attualmente all’esame della Conferenza unificato stato-regioni, del Consiglio di Stato, delle commissioni parlamentari, si trovano.

In detta bozza viene ribadito che il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali deve avvenire in base a dei criteri rigidi e prestabiliti, che in via ordinaria sono alternativamente uno dei seguenti:

attraverso gare di evidenza pubblica a cui possono partecipare imprenditori e società costituite in qualunque forma (anche società a capitale interamente pubblico), oppure

con affidamento diretto a società a partecipazione mista pubblica e privata a patto che la scelta del socio avvenga attraverso una gara, che siano attribuiti specifici compiti operativi connessi alla gestione del servizio e al socio sia attribuita una partecipazione non inferiore al 40%.

L’art. 23-bis del d.l. 112/2008 prevede anche un’attribuzione di gestione del servizio con affidamento diretto ad una società a capitale interamente pubblico in via

4__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

straordinaria, se il territorio presenta determinate caratteristiche. Se infatti il contesto territoriale di riferimento presenta particolari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche, che non permettono un efficace e utile ricorso al mercato, l’affidamento può avvenire a favore di società a capitale interamente pubblico, partecipata dall’ente locale.

Detto affidamento in via straordinaria è concesso a condizione che la società possegga i requisiti richiesti dall’ordinamento comunitario per la gestione “in house” (che la società all’uopo costituita sia interamente partecipata dall’ente locale), rispetti i principi della disciplina comunitaria in materia di controllo analogo sulla società (ovverosia un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e di prevalenza dell’attività svolta dalla stessa con l’ente o gli enti pubblici che la controllano, instaurando di fatto un rapporto equivalente, ai fini degli effetti pratici, ad una relazione di subordinazione gerarchica, che si verifica quando sussiste un controllo gestionale e finanziario stringente dell’ente) e realizzi la parte più importante della propria attività con l’ente o enti pubblici che la controllano.

Nel caso in cui il valore economico dei servizi affidati superi l’importo complessivo di 200.000 euro, o riguardi un ambito territoriale con una popolazione superiore a 50 mila abitanti, la società deve inoltre procedere alla redazione di una relazione per l’ Autorità garante della concorrenza e del mercato, per l’espressione di un parere entro 60 giorni.

Nella richiesta di questo parere, l’ente affidante può presentare specifiche condizioni di efficienza che, con particolare riferimento al settore idrico, rendono la gestione “ in house” non distorsiva della concorrenza e non svantaggiosa per i cittadini (chiusura dei bilanci in utile, reinvestimento nel servizio dell’80% degli utili per l’intera durata della concessione, applicazione di una tariffa media inferiore alla media di settore, raggiungimento di costi operativi medi annui con un’incidenza sulla tariffa che si mantenga al di sotto della media di settore).

La nuova normativa ha previsto il seguente regime transitorio per gli affidamenti non conformi alle nuove regole:

5__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

a) le gestioni in house in essere alla data del 22 agosto 2008, cessano alla data del 31 dicembre 2011. Esse cessano alla scadenza prevista dal contratto di servizio a condizione che entro il 31 dicembre 2011 le amministrazioni cedano almeno il 40% del capitale a un socio scelto con gara e con specifici compiti operativi;

b) le gestioni affidate a società a partecipazione mista pubblica e privata nel caso in cui la selezione del socio sia avvenuta mediante gara, ma che non abbiano avuto ad oggetto la qualità di socio e l’attribuzione dei compiti operativi connessi alla gestione del servizio, cessano alla data del 31 dicembre 2011;

c) le gestioni affidate a società a partecipazione mista pubblica e privata nel caso in cui la selezione del socio sia avvenuta mediante gara e che abbiano avuto ad oggetto la qualità di socio e l’attribuzione dei compiti operativi connessi alla gestione del servizio cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio;

d) gli affidamenti diretti assentiti alla data del 1 ottobre 2003 a società a partecipazione pubblica già quotate in borsa a tale data e a quelle da esse controllate ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio, a condizione che la partecipazione pubblica si riduca, attraverso procedure di evidenzia pubblica o forme di collocamento privato, ad una quota non superiore al 40% entro il 30 giugno 2013 e non superiore al 30% entro il 31 dicembre 2015. Se tali condizioni non si verificano gli affidamenti cessano alla data del 30 giugno 2013 o del 31 dicembre 2015;

e) Le gestioni affidate che non rientrano nei casi di cui alle lettere a) e d) cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2010.

LIMITAZIONI DEGLI AFFIDAMENTI IN HOUSE

I soggetti titolari della gestione di servizi pubblici locali non affidati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, sono assoggettati poi ad una rilevante serie di vincoli e divieti operativi. I soggetti in questione:

a) non possono acquisire la gestione di servizi ulteriori;

b) non possono acquisire la gestione di servizi in ambiti territoriali diversi da quelli oggetto del conferimento;

6__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

c) non possono svolgere servizi o attività per altri enti pubblici o privati, né direttamente, né tramite loro controllanti o altre società che siano da essi controllate o partecipate, né partecipando a gare.

Questi divieti non si applicano alle società quotate in mercati regolamentati, in quanto le società quotate, a causa della tendenziale polverizzazione degli assetti proprietari, non presentano il rischio di concentrazioni decisionali direttamente riferibili ai soggetti conferenti e al socio selezionato.

Dopo l’introduzione della nuova normativa nulla è stato detto esplicitamente invece in merito alla possibilità che queste condizioni siano soddisfatte anche nel caso in cui la partecipazione dell’ente alla società avvenga attraverso una società interposta anch’essa interamente detenuta, ma si ritiene che detta possibilità non sia contemplata.

In attesa di chiarimenti più recenti orientati e prese di distanza autorevoli rispetto a quanto riportato di seguito, vengono considerate ancora valide le indicazioni fornite in merito dall’allora Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Matteoli nella Circolare 6 dicembre 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 291 del 13 dicembre 2004, che si esprimeva negativamente rispetto a questa possibilità.

Riportiamo di seguito il paragrafo riguardante l’aspetto del controllo indiretto:

“Alla società in house dovranno partecipare esclusivamente enti locali, trattandosi di una società di scopo con peculiari caratteristiche. Essa non potrà essere partecipata da società a partecipazione pubblica, neppure totale, così come da consorzi intercomunali o, qualora ancora esistenti, da aziende speciali. Non risulta, infatti, che la partecipazione indiretta degli enti locali sia ammissibile in base ai principi comunitari, né che sia funzionale allo scopo della gestione in house. Come affermato nel dettato normativo, dovendo la società realizzare la parte più importante della propria attività con l'ente o gli enti pubblici che la controllano, la società dovrà essere partecipata da tutti gli enti locali facenti parte dell'ambito territoriale ottimale.

7__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

In merito alla normativa sopra descritta, si informa che la Regione Emilia Romagna ha provveduto nei giorni scorsi a depositare ricorso contro il Presidente del Consiglio dei Ministri, per la declaratoria di illegittimità costituzionale dell’art. 15 comma 1 lettere b), c), d), e), f) e g) del D.L. 25 settembre 2009 n. 135.

La situazione di Società Esempio Spa nel business dell’acqua (SII) In base a quanto stabilito dall’articolo 23 bis, Società Esempio Spa ricade nel regime transitorio degli affidamenti non conformi, in quanto si tratta di una società a capitale interamente pubblico a cui è stata affidata la gestione del servizio idrico integrato attraverso la modalità “in house”.

Pertanto, sempre secondo le direttive ministeriali, la sua gestione terminerà il 31 dicembre 2011, salvo il caso in cui entro tale data le amministrazioni provvedano a cedere il 40% del loro capitale a un privato scelto attraverso una gara ad evidenza pubblica, nel qual caso potranno arrivare fino alla scadenza naturale del contratto.

Nel rispetto di quanto stabilito nel decreto attuativo per gli affidatari cosiddetti “in house” di servizi pubblici locali, dovrà inoltre essere assoggettata al patto di stabilità interno.

Inoltre gli enti locali che hanno partecipazioni nelle società a cui è affidata la gestione dei servizi pubblici, e quindi i comuni soci, saranno responsabili dell’osservanza dei vincoli derivanti dal patto di stabilità interno a cui questi devono essere sottoposti.

Per l’acquisto di beni e servizi le società cosiddette “in house” dovranno poi applicare le disposizioni del codice dei contratti pubblici.

Le società con l’affidamento “in house” del SII, che pure in linea teorica potrebbe proseguire la sua attività fino al 31 dicembre 2011 senza definire verso quale delle soluzioni normative proposte orientarsi, nei prossimi mesi dovranno cominciare a concentrare gli sforzi e porre in essere tutti i confronti necessari per individuare la strada da intraprendere in modo da non trovarsi impreparati all’approssimarsi della scadenza, fra le seguenti:

8__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

a) far entrare nel capitale sociale con almeno il 40%un partner privato selezionato con gara secondo le nuove regole dell’art. 15, in modo da poter proseguire la gestione “in house” fino alla naturale scadenza degli affidamenti;

b) rimanere una società a capitale interamente pubblico con affidamento in house fino al 31 dicembre 2011 e dal 1 gennaio 2012, alla scadenza del periodo transitorio, partecipare a una gara d’appalto quando questa verrà indetta;

c) indire una gara per la selezione di un socio – che secondo l’orientamento della stampa specializzata (Enrico Corali, IlSole24Ore, 15 gennaio 2010) potrebbe essere anche una società mista con capitale maggioritario pubblico – avente le caratteristiche richieste dalla normativa cui attribuire specifici compiti operativi connessi alla gestione del servizio, da far entrare nell’assetto societario con una percentuale non inferiore al 40%, divenendo così una società a partecipazione mista pubblica e privata: in questo modo si potrà procedere con un affidamento diretto del SII;

d) mantenere l’affidamento diretto del SII rimanendo una società a capitale interamente pubblico, ma dimostrando all’Autorità garante della concorrenza e del mercato che il contesto territoriale di riferimento presenta particolari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche, che non permettono un efficace e utile ricorso al mercato.

4. APPETIBILITA’ DEL SETTORE DELLE MULTIUTILITIESPrima di esaminare le modalità tecniche con le quali cercare di coinvolgere partners industriali o finanziari nel business della società, riteniamo utile riportare una relazione sintetica dell’andamento e delle prospettive delle singole attività in cui Società Esempio opera, per meglio comprenderne le potenzialità attrattive per altri partners industriali o finanziari.

Sviluppo e potenzialità del settore idrico integrato

9__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Il business dell’acqua si configura come un tipico investimento tematico più che settoriale: si tratta cioè di un’idea d’investimento di lunghissimo periodo, trasversale ai tradizionali settori merceologici, con implicazioni che influenzano la società e la nostra vita quotidiana a livello sociale, politico, economico, in termini di stili di vita dei consumatori, spesso con implicazioni tecnologiche importanti. Il settore dell’acqua rappresenta un’opportunità d’investimento, relativamente ancora poco conosciuta dai risparmiatori. Per gli economisti il settore dell'acqua deve ancora esprimere appieno le sue maggiori potenzialità e questo potrebbe essere un momento opportuno per investire nel settore, prima che i grandi investitori e gli istituzionali si accorgano delle valutazioni ancora a sconto e immettano nel comparto importanti flussi di nuove liquidità. Dal 1950 ad oggi, infatti, il consumo di acqua nel mondo è più che raddoppiato e le infrastrutture ormai obsolete non sono più in grado di gestire queste crescite esponenziali. In Italia, il 40% dell'acqua viene sprecato a causa di perdite delle tubazioni. Secondo le stime degli analisti del settore, nei prossimi 10 anni si dovranno investire nel mondo cifre enormi in nuove infrastrutture idriche per rendere l'acqua più fruibile a tutti e per garantire una distribuzione più efficiente e capillare. La principale fonte di vita dell'umanità si sta trasformando dunque in una risorsa strategica vitale. Il valore crescente dell'acqua, le preoccupazioni concernenti la qualità e la quantità degli approvvigionamenti, oltre che le possibilità di accesso, accordate o rifiutate, stanno avvicinando l'acqua al petrolio e a certe ricchezze minerali in quanto risorsa strategica. La sua rarità e il suo valore crescente porteranno sempre più a delle politiche dell'acqua che potranno attribuire ai diritti su quest'ultima un'importanza di primo piano. In sintesi, il mondo intero sarà coinvolto in uno dei maggiori piani di investimento globale mai realizzati per il benessere comune, per garantire a tutti l'accesso al bene primario dell'acqua.

Investire nell'acqua oggi significa dunque partecipare da azionisti a quello che viene definito come uno dei grandi business del futuro, dove le potenzialità di crescita sono particolarmente elevate, anche se non è possibile fare previsioni sui rendimenti in considerazione delle politiche tariffarie del paese e degli ingenti investimenti in reti di cui il settore necessita.

10__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Potenzialita’ e sviluppo del settore dell’energia elettrica e del gas

Analizzare il settore dell’energia è strategico per prevedere l’andamento della società nei prossimi anni, anche perché è un dato inconfutabile che l’energia rappresenti un fattore determinante e imprescindibile dello sviluppo di ogni sistema territoriale.

Le risorse energetiche sono delle risorse chiave per i Paesi che le posseggono e una criticità per quelli che devono acquistarle all’esterno. L’efficacia di un sistema energetico si valuta su tre dimensioni: sicurezza, competitività e ambiente. I fattori che influiranno sullo scenario energetico di domani sono di varia natura: ambientali, socio-demografici ed economici, tecnologici e geopolitici. Se non si interviene in modo efficace, in Europa assisteremo al permanere di squilibri nel mix delle fonti e ad una forte crescita delle emissioni di CO2.

Analizzando la situazione attuale, in termini di fonti primarie, il gas naturale contribuisce a soddisfare la domanda nazionale per oltre un terzo (40%), grazie all’importante contributo nei settori residenziale, terziario e industriale. Peraltro, nell’ultimo decennio, anche il suo contributo nella produzione termoelettrica è andato sempre più assumendo un ruolo dominante rispetto alle altre fonti fossili, a seguito dell'aumento di consistenza del parco centrali a ciclo combinato a gas. Il mercato nazionale è caratterizzato da un ruolo del gas in continua crescita, trend che si riscontra anche a livello europeo dove emerge che il gas naturale rappresenta attualmente la seconda fonte energetica più importante rispondendo al 40% dei primari bisogni di energia.Pur con una percentuale di copertura del fabbisogno totale di energia molto diverso da un Paese membro all’altro, anche nel contesto europeo la domanda di gas naturale risulta in incremento in tutti i settori dell’economia, con un uso particolarmente forte nella generazione termoelettrica, dove viene usato al posto di altri combustibili fossili, grazie a tecnologie di conversione ad alta efficienza, basso impegno finanziario e impatto ambientale relativamente contenuto. In Italia, dopo quasi dieci anni di forte crescita, con una media annua di oltre il 4 per cento, dal 2006 i consumi di metano in Italia si sono stabilizzati: nell’ultimo triennio, si

11__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

sono consumati circa 85 miliardi di metri cubi annui, attestando l’Italia come terzo consumatore europeo. La stabilizzazione dei consumi negli ultimi tre anni è spiegabile con la saturazione del settore domestico: ormai i comuni metanizzati sono più di 6.200 su un totale di 8.101. Inoltre, la variazione di questa domanda dipende esclusivamente da fattori meteo. In relazione al mercato, dopo quasi dieci anni dall’entrata in vigore del decreto legislativo 164/00, Decreto Letta, che ha dato via alla liberalizzazione del mercato del gas naturale, gli indici mostrano dinamiche incoraggianti sotto vari punti di vista: è incrementato il numero di soggetti che hanno avuto il conferimento della capacità agli entry e di quelli che hanno chiesto l’autorizzazione o fatto comunicazione al Map per importare gas naturale, oltre ché il numero di transazioni all’interno delle reti. Nonostante questi segnali positivi la liberalizzazione del settore gas risulta un processo ancora profondamente incompleto, in virtù del forte peso dell’operatore dominante che rende poco liquido e scarsamente competitivo il mercato. Situazione che, sulla base delle attuali tendenze, permarrà anche per i prossimi anni, nonostante i tetti antitrust. Nasce quindi la necessità di trovare soluzioni idonee a dare liquidità al mercato in quanto un mero rinnovo dei tetti antitrust posti a carico dell’operatore dominante, e che scadono nel 2010, non sembrano sufficienti al sistema, perché gli stessi già da tempo hanno dimostrato di non essere in grado di migliorare la competitività del mercato del gas. Lo scenario di previsione della domanda di gas, secondo l’AIEE, è basato sulla sostanziale continuazione delle tendenze recenti del sistema economico ed energetico italiano. Esso si fonda su alcune ipotesi relative all’evoluzione demografica ed economica del Paese e alla dinamica dei diversi fattori che condizionano la domanda di questa fonte, quali, ad esempio, l’evoluzione strutturale del comparto produttivo, la crescita del settore elettrico, la composizione del parco elettrico e gli effetti delle azioni di risparmio.Emerge uno scenario di evoluzione della domanda di gas naturale che vede una lieve crescita complessiva dei consumi di energia in Italia, piuttosto ridotta in termini di fonti primarie a causa della recente crisi che ha colpito tutti i mercati mondiali. Attualmente la crescita prevista si attesta su circa l’1% annuo anche se molto dipenderà dalla forza della ripresa economica che influirà anche sui consumi del gas.

12__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Nonostante la stabilizzazione della domanda il settore del gas può avere ampi spazi di crescita in quanto assicura ancora marginalità economiche di tutto rilievo, e costituisce un elemento ponte strategico con l’attività di vendita del gas.Inoltre il settore del gas sarà sempre preferito nella produzione di energia elettrica agli impianti alimentati con combustibili più inquinanti. La struttura attuale del settore di generazione elettrica mostra, infatti, un quadro in cui la produzione elettrica da olio combustibile è in netto calo per questioni soprattutto di convenienza economica, mentre la produzione elettrica da carbone e da altri combustibili di basso pregio è in crescita, ma con forti limitazioni per l’impatto ambientale, la scarsa accettabilità sociale ed il rischio industriale legato agli ingenti capitali richiesti. D’altro canto la produzione idroelettrica è prossima al pieno sfruttamento del potenziale e non avrà un ruolo quantitativamente rilevante nel sostegno alla crescita della domanda. Le altre fonti rinnovabili, pure in crescita, giocano un ruolo importante ma marginale per le quantità in gioco relativamente esigue.

Potenzialità e sviluppo del settore delle fonti rinnovabiliNegli ultimi anni la necessità dell’utilizzo e dello sviluppo di energie alternative e rinnovabili sta diventando un tema di sempre maggiore attualità. Inoltre, la deregolamentazione dei mercati dell’elettricità e del gas, l’aumento della tutela ambientale, la crescita della domanda di energia e della garanzia di forniture energetiche costanti nel nostro Paese per assicurare le condizioni di sviluppo industriale e di garanzia sociale, oltre alla crescita della domanda da parte di economie emergenti come Cina ed India nonché l’abbassamento delle riserve di combustibili fossili e la volatilità dei loro prezzi, stanno sottolineano la crescente urgenza ed ineluttabilità di un ripensamento nella gestione globale delle politiche energetiche, puntando con più forza sul tema del risparmio energetico e della produzione di energia da fonti rinnovabili.

In questo contesto di ricerca di indipendenza energetica e di accordi internazionali come il protocollo di Kyoto per la limitazione delle emissioni di gas ad effetto serra, le tecniche di sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile stanno conoscendo uno

13__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

sviluppo esponenziale ed inarrestabile. In particolare, l’utilizzo delle energie solari, eoliche, idroelettriche e da biomassa è in piena espansione: negli ultimi cinque anni, per esempio, la capacità produttiva legata a generatori eolici è più che triplicata mentre nell’ultimo anno la produzione fotovoltaica è cresciuta del 70% nell’Unione Europea. L’Unione Europea ha così fissato tra i suoi obiettivi l’aumento della proporzione di energie rinnovabili nel suo mix di fonti di energia dal 14% al 22% entro il 2010, nonché l’aumento della percentuale di biocombustibili per i trasporti a 5,75% nello stesso periodo (nel 2002 tale percentuale era di solo 0,6%).

Le potenzialità di sviluppo dei settori legati allo sfruttamento delle energie rinnovabili costituiscono non solo una sfida tecnologica e scientifica ma anche un’opportunità di investimento finanziario.

5. IL RAPPORTO CON GLI ISTITUTI DI CREDITO Come è già stato indicato in sede di disamina delle finalità del progetto, è di fondamentale importanza che un progetto di pianificazione societaria sia sostenibile e congruente sotto il profilo finanziario con il livello di investimenti realizzati nel business del Servizio Idrico Integrato e dei conseguenti finanziamenti.

La comprensione del gradimento e della funzionalità delle varie soluzioni rispetto alle necessità degli istituti di credito costituirà il punto dirimente per la scelta che la società dovrà compiere; allo stesso tempo l’individuazione e l’adozione di un progetto preciso potrà facilitare la definizione della rinegoziazione dei debiti con le banche, costituendo un primo elemento di certezza, in una fase sinora caratterizzata al contrario da grande instabilità.

Gli istituti di credito, infatti, pur comprendendo l’estraneità della società rispetto all’impianto normativo in continua evoluzione e quindi l’impotenza e l’assenza di responsabilità della stessa per i ritardi, le continue modifiche e i persistenti dubbi applicativi, non sono in grado, allo stato attuale, di proporre alla società condizioni definitive.

14__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Vengono infatti ritenute insufficienti, per le ragioni sopra citate, le garanzie che la società può fornire in merito alla sostenibilità del proprio Piano Industriale futuro.

Salvo dunque ulteriori elementi di novità normativa che modifichino nuovamente procedure e tempistiche, rimettendo in discussione quanto sinora esaminato, diviene necessaria l’interlocuzione immediata e continua con gli istituti di credito, non soltanto per definire insieme sin da ora le condizioni per un piano industriale condiviso, ma anche per condividere il progetto di riorganizzazione societaria con loro.

La scelta del progetto fra le varie proposte che verranno di seguito esposte non potrà prescindere dall’impatto che lo stesso avrà sul settore creditizio in termini di gradimento e di possibili opportunità di maggior collaborazione, che meglio esamineremo nel paragrafo che segue.

L’appetibilità del progetto di riorganizzazione per gli istituti di credito

I settori strategici sopra descritti sono molto importanti per lo sviluppo del Paese, rappresentando i settori in cui nei prossimi anni bisognerà investire sempre di più e con maggiore efficienza per poter garantire al territorio e a tutti gli utenti la possibilità di accedere a queste risorse offrendo servizi di qualità e a prezzi contenuti.

La domanda di queste risorse è prevista in crescita sia per gli utenti privati che per il settore industriale, in particolare quella di energia, che sta diventando sempre più strategica anche in periodo di crisi.

Occorre però riconoscere che le diverse attività hanno caratteristiche molto diverse: da un lato la crescita della domanda di acqua non contiene elementi di rischio, mentre le previsioni sulle diverse fonti di energia, comprese quelle rinnovabili, necessitano di stime meno prevedibili; dall’altro è pur vero che l’indirizzo politico a tenere il prezzo dell’acqua basso può condizionare le valutazioni di ritorno economico netto del SII in considerazione dei significativi e continui investimenti di cui questo settore necessita.

15__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

La valutazione dunque di strategicità di un business rispetto all’altra non può assumere carattere generale, ma deve necessariamente tener conto delle caratteristiche del soggetto interessato a svilupparla.

Non essendo in grado di definire aprioristicamente l’interesse né dei partner finanziari in oggetto, né di eventuali partners industriali, che potrebbero essere interessati ad investire solo nel campo del SII o solo nel campo energetico, o in entrambi i campi, ciò che sembra delinearsi come strategica e flessibile ad ogni successiva modifica normativa o strategica è la previsione di strutture societarie autonome per ciascun business.

Con questa soluzione, oltre al coinvolgimento dei partners finanziari con finanziamenti dedicati, si potrebbe teoricamente anche verificare la possibilità – seppur statisticamente remota – di coinvolgere gli istituti di credito direttamente nel capitale di una o più società operative, tramite l’acquisto di pacchetti azionari, oppure mediante la creazione di fondi infrastrutturali o di rapporti di partenariato pubblico privato.

Analizziamo le possibili forma di coinvolgimento sopracitate.

Azioni correlate

Alcune banche potrebbero essere interessate ad entrare nel capitale sociale delle singole società scorporate per tipologia di servizio, in modo più “leggero” e mirato, acquisendo azioni correlate ex articolo 2350 del Codice Civile, che sono azioni speciali che possono prevedere l’assenza del diritto di voto e la partecipazione agli utili soltanto di alcuni rami di attività specificamente individuati.

Le azioni correlate sono azioni che attribuiscono un diritto all'utile fondato sui risultati dell'attività sociale in un determinato settore. Le azioni correlate, per le quali la diversificazione dell'attività di impresa assume rilievo puramente interno, possono quindi risultare un ulteriore strumento, oltre a quelli previsti con i patrimoni destinati ad uno specifico affare di cui all'art. 2447–bis c.c. che descriveremo di seguito, per accedere a finanziamenti finalizzati.

16__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

La condizione del pagamento dei dividendi agli azionisti correlati è la presenza di utili distribuibili evidenziati dal risultato del bilancio della società. In questo modo si evita il rischio che una struttura societaria divisionale possa favorire forme di indebitamento patrimoniale, che si produrrebbero qualora fosse possibile per questi azionisti essere destinatari dei proventi del settore indipendentemente dalla circostanza che il bilancio della società evidenzi un risultato positivo. Devono quindi essere presi in considerazione gli utili e le perdite della società complessivamente considerata e conseguentemente l'andamento del settore assume la funzione di parametro per la determinazione dei diritti patrimoniali spettanti ai titolari delle azioni correlate.Sempre all'autonomia statutaria è riconosciuta anche la competenza di individuare il contenuto degli altri diritti da attribuire alle azioni correlate. Dal momento che la norma parla genericamente di “diritti”, tale competenza non riguarda esclusivamente la modulazione dei diritti patrimoniali (come accade invece per le azioni di risparmio), ma anche quella dei diritti amministrativi e, in particolar modo, oltre al diritto inderogabile di votare in assemblea speciale nell'ipotesi di pregiudizio ai diritti della categoria, il diritto di partecipare, intervenire, votare in assemblea generale, che può essere attribuito o negato a discrezione dell’emittente.Detta forma di coinvolgimento, come vedremo di seguito, potrebbe essere adottata anche nell’ipotesi di coinvolgimento di un partner industriale, anziché finanziario.

Patrimoni destinati a uno specifico affare

Alternativamente la società potrebbe coinvolgere in singole attività i finanziatori pur mantenendo una struttura societaria unica, creando dei patrimoni destinati ad uno specifico affare ex articolo 2447 bis del Codice Civile, per un valore complessivo massimo pari al 10% del patrimonio aziendale, con contratti di finanziamento rimborsabili direttamente con i proventi della specifica attività.

Detti contratti dovrebbero contenere gli elementi essenziali dell'operazione, ed in particolare:

- il piano finanziario dell'operazione da parte dei proventi destinati al rimborso del finanziamento;

17__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

- le garanzie che la società offre non già per il rimborso del finanziamento ma per la corretta e tempestiva realizzazione dell'operazione;

- le garanzie che la società può prestare per una parte del rimborso.

Nel complesso detta ipotesi appare più attenta ai profili finanziari dell'esercizio dell'impresa, in quanto ipotizza un finanziamento e quindi l'ingresso di nuovi mezzi finanziari nella società, tema certamente di grande attualità e di grande interesse per l’approfondimento in oggetto.

Fondi infrastrutturali

I fondi infrastrutturali sono una tipologia di fondi di Private Equity, autorizzati dalla Banca d’Italia, regolati dal Testo Unico della Finanza e gestiti da una Società di Gestione del Risparmio, che investono in opere o infrastrutture pubbliche o di pubblica utilità, con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, con una dotazione di capitale che mediamente va dai 50 ai 500 milioni di euro, i cui investitori sono riconducibili principalmente ad istituti di credito, fondi pensione, compagnie assicurative, fondi chiusi di investimento e società finanziarie.

Detti fondi possono investire in progetti relativi ad opere ed infrastrutture sia private che pubbliche o di utilità pubblica; in quest’ultimo caso mediante schemi di partenariato pubblico privato previsti dalla normativa sul Project Financing.

Questi fondi si distinguono poi in fondi primari e fondi secondari, in base al momento in cui effettuano l’investimento: i primi intervengono sin dall’inizio della costruzione dell’opera, i secondi invece investono soltanto ad opera completata.

Entrambe le tipologie di fondi poi possono investire in tre diverse modalità:

- capitale di rischio puro (capitale sociale, cd. equity);

- debito mezzanino (finanziamento versato dagli investitori istituzionali, postergato rispetto al debito senior principale, ma privilegiato rispetto al debito subordinato);

18__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

- debito subordinato (finanziamento versato dai promotori del progetto, postergato rispetto sia al senior che al mezzanino).

I settori target di questa tipologia di fondi sono il settore dei trasporti, delle telecomunicazioni e delle public utilities.

L’investimento avviene mediante acquisizione delle quote o azioni della Special Purpose Vehicle, la società veicolo creata ad hoc per la realizzazione e la gestione del progetto.

Attualmente lo strumento del fondi infrastrutturali italiani non ha ancora raggiunto una dimensione di diffusione come il private equity, in considerazione in particolare del rischio regolamentare del settore delle public utilities, oggetto peraltro della presente analisi.

Se dalle modifiche dell’impianto normativo sopradescritto si dovesse addivenire ad una situazione più stabile e consolidata, le opportunità di crescita per questo nuovo settore di investimento sarebbero certamente maggiori.

6. CONFRONTO CON ALTRE STRUTTURE SOCIETARIE DI GRUPPI ANALOGHI Prima di illustrare le possibili alternative che riteniamo le società di questo settore interessate ad operare una riorganizzazione debbano valutare per individuare la struttura più confacente alle proprie esigenze e strategie in divenendo, riportiamo di seguito un brevissimo esame delle strutture societarie di alcune società operanti nel medesimo settore delle multiutilities, in modo da consentirne un’analisi comparata.

AIMAG S.p.A.

Aimag Spa è una società per azioni non quotata in borsa, che gestisce direttamente il servizio idrico e ambientale, ed indirettamente altri servizi fra cui quello di distribuzione del gas tramite sue partecipate, configurandosi pertanto come Holding Mista.

19__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Gli azionisti fondatori di Aimag Spa, cioè i Comuni, hanno infatti provveduto negli ultimi anni a far entrare due soci privati nel Capitale. Il primo ingresso è avvenuto per mezzo di una gara ad evidenza pubblica tramite la quale sono entrati nel capitale sociale di Aimag dai soci privati Coseam Spa e R.I.Eco Srl, acquistando azioni correlate al “Servizio Idrico Aimag” per un totale di 13,4% (che considerate percentualmente sul solo patrimonio del Servizio Idrico Aimag rappresentano il 40%).I comuni optarono per questa soluzione al fine di rispettare le condizioni richieste per il mantenimento dell’affidamento diretto dei servizi, condizioni che rispettano anche la nuova normativa, che prevede una percentuale minima di partecipazione al capitale dei soci esterni scelti con gara del 40% (in questo caso calcolato soltanto sul patrimonio di riferimento del segmento di investimento delle azioni correlate). Aimag ha deciso inoltre di procedere ad una ulteriore gara per la vendita del 25% delle azioni ordinarie, vinta da Hera Spa.Aimag ha costituito, dal 1.1.2008, insieme a Sorgea Srl la società la società AS RETIGAS Srl, che si occupa della distribuzione del gas, per tutte le attività di progettazione, realizzazione e gestione di impianti, reti ed allacciamenti gas.La nuova società nasce da un’operazione di concentrazione per conferimento dei rami di azienda relativi alla distribuzione del gas da parte delle due aziende coinvolte.Alla base dell’integrazione dei rispettivi rami d’azienda ci sono due obiettivi strategici:

il primo è quello della gestione della distribuzione del gas, negli aspetti tecnologici ed amministrativi, per i Comuni attualmente serviti da ciascuna delle due società;

il secondo obiettivo è quello di costituire una struttura imprenditoriale idonea per dimensioni, efficienza ed economicità alla partecipazione alle future gare sui territori delle due società ma anche su altri territori, con evidenti ricadute positive sul piano degli investimenti e, conseguentemente, sotto il profilo occupazionale.

La contiguità territoriale dei comuni coinvolti, inoltre, permetterà di ottimizzare la gestione organizzativa e migliorare ulteriormente la qualità dei servizi.

20__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Riportiamo di seguito l’organigramma del gruppo:

ACQUA AMBIENTE

SINERGAS spa98,40 %

SINERGASIMPIANTI srl

98 %

CAMPO srl75,5 %

AS RETIGAS srl

78,38%

QUADRANTE srl100%

AeBENERGIE srl

60%

SIAM srl52,5%

CO.I.ME.PAS.r.l. 40%

Modena Network S.p.A28%

SO.SEL.S.p.A. 24%

A.SE.P. S.p.A.16,83%

HEMINA S.p.A.10%

ACANTHO S.p.A1,21%

Legenda: servizi che Aimag gestisce direttamentesocietà controllate da Aimagsocietà partecipate da Aimag

S.p.A.

HERA 21,7%COMUNI 56,3%FONDAZIONI 8,7%

COSEAM-RIECO 13,4%

HERA S.p.A.

Hera è una società per azioni quotata alla borsa di Milano che gestisce (amministra) direttamente il servizio idrico integrato, la distribuzione gas ed energia e la gestione dei rifiuti.

Il fatturato 2008 è stato pari a 3.716,3 milioni di euro, con un utile netto di esercizio pari a 110,3 milioni di euro.

La compagine azionaria di Hera costituisce una peculiarità nel panorama delle utility italiane, caratterizzandosi per la mancanza di un azionista con una quota di controllo assoluta e per la presenza di un azionariato diffuso costituito da 189 azionisti pubblici (prevalentemente Comuni delle Province del territorio di riferimento), che detengono

21__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

insieme il 53,62% del Capitale Sociale, da oltre 21.000 investitori privati italiani ed esteri (persone fisiche e persone giuridiche impegnate in attività non finanziarie), ed infine da 427 investitori professionali (costituiti da persone giuridiche impegnate in attività di tipo finanziario come assicurazioni, banche, fiduciarie, fondazioni bancarie, fondi d’investimento, fondi pensione ed hedge funds).

Nel 2008 Hera è stata la prima multiutility italiana nel business Ambiente in termini di rifiuti raccolti e trattati (oltre 5.150 migliaia di tonnellate trattate negli impianti del Gruppo), la seconda nel business Idrico in termini di margine operativo lordo (130 ml€ nel 2008) e di volumi erogati (257 milioni di metri cubi di acqua ), il quarto operatore italiano nel business Gas in termini di gas venduto (2.493 milioni di metri cubi di gas) e l'ottavo operatore italiano nel business Energia Elettrica in termini di energia elettrica venduta (5.075 GWh).

Il Gruppo ha al suo interno oltre 6.000 dipendenti ed opera nel territorio di Bologna, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Ferrara, Modena e Imola.

Riportiamo di seguito l’organigramma del gruppo:

22__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

23__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Legenda :

Partecipata da Hera Comm. srl

Partecipata al 100% da Hera spa

Partecipata da Hera spa

Partecipata da Hera Trading srl

Partecipata da Hera Energie Rinnovabilli spa

GRUPPO IRIDE S.p.A.

Gruppo Iride Spa è una società quotata presso la Borsa di Milano, detenuta per il 51,1% dalla Finanziaria Sviluppo Utilities (FSU) che è controllata pariteticamente dal Comune di Torino e dal Comune di Genova i quali detengono il 100% del suo capitale.

Gruppo Iride è oggi il terzo operatore nazionale nel settore dei servizi a rete.

24__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Il Gruppo è costituito dalla capogruppo che ha natura di Holding Pura, che detiene 4 società operative, Iride Acqua e Gas, che svolge direttamente o indirettamente tramite altre sue partecipate, l’attività di gestione del SII, dei servizi energetici e delle telecomunicazioni, Iride Energia, Iride Mercato ed Iride Servizi.

Riportiamo di seguito l’organigramma del gruppo:

PLURIGAS S.p.A30%

AES S.p.A.51%

EDIPOWER S.p.A.10%

ENERGIA ITALIANA S.p.A11%

TIRRENOPOWER S.p.A.50%

SERVIZIENERGIA ACQUA GAS MERCATO

100% 100% 100% 100%

S.p.A.

S.p.A. S.p.A. S.p.A. S.p.A.

COMUNE DI GENOVA 50%COMUNE DI TORINO 50%

FINANZIARIA SVILUPPO UTILITIESs.r.l. 51,1%

GRUPPO INTESASAN PAOLO 4,7%

FONDAZIONE CASSA RISPARMIO TORINO 4%

ALTRI AZIONISTIPRIVATI 41%

25__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

ASP S.p.A.Tirana acque S.p.AAcque Potabili Siciliane S.p.A.Domus Acqua S.p.A.ASMT Servizi Industriali S.p.A.SAP (Acque potabili S.p.A.)Acos S.p.A.Atena s.r.l.Astea S.p.A.

Amat S.p.A. Mondo Acqua S.p.A.ASA S.p.A. ASA S.p.A.LNG Med Gas Terminal S.r.l.Amat S.p.A.Atena S.p.A.AIGA S.p.A.Astea S.p.AA.M.TER. S.p.A.Gea S.p.AIdrotigullio S.p.A.Aquamet S.p.A.Mediterranea delle Acque S.p.A.Servizi Energetici Servizi idrici

LGH – Linea Group Holding s.r.l.

LGH Srl è una Holding pura, che svolge attività di pianificazione, controllo e coordinamento, che opera nei territori di Cremona, Pavia, Lodi, Rovato (BS) e Crema.

E’ controllata al 100% da cinque società a capitale interamente pubblico: Cogeme Rovato, AEM Cremona, ASTEM Lodi, ASM Pavia e SCS Crema.Gestisce diverse società: SOT (società nate per mantenere il radicamento nel territorio attraverso la gestione di business), SOB (società nate per la gestione di linee di business specifiche) e altre società di scopo, che gestiscono i servizi gas ed energia, servizio idrico integrato e gestione dei rifiuti sui vari territori, e dispongono delle reti e degli assets.Riportiamo di seguito l’organigramma del gruppo:

26__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

LGH - LINEA GROUP HOLDING S.R.L

AEM GESTIONI s.r.l.(100%)

SCS GESTIONI s.r.l. (100%)

ASTEM GESTIONI S.p.A. (100%)

COGEME GESTIONI s.r.l. (100%)

LINEA DISTRIBUZIONE s.r.l.(90,35%)

LINEA AMBIENTE s.r.l.(100%)

LINEA PIU’ s.r.l.(100%)

LINEA ENERGIA s.r.l.(100%)

COGEME INFORMATICA s.r.l.(100%)

PAVIA NETWORK s.r.l.(100%)

AMICO GAS s.r.l.(100%)

MF WASTE s.r.l. (100%)

BLUGAS INFRASTRUTTURE S.p.A. (45,5%)

BLUGAS srl (46,77%)

SOCIETA’ OPERATIVE TERRITORIALI:Società nate per mantenere il radicamentocol territorio attraverso la gestione di business quali l’igiene urbana, il teleriscaldamento e la distribuzione di energia elettrica

SOCIETA’ OPERATIVE DI BUSINESSSocietà nate per la gestione di linee di business specifiche

ALTRE SOCIETA’DI SCOPO

ACEA S.p.A.

Acea Spa è una società holding quotata presso la Borsa di Milano, detenuta per il 51% dal Comune di Roma, per il 29% dal mercato, 10% da Suez, 5% da Gaetano Caltagirone, che opera nel territorio romano.

La società capogruppo è una holding mista, che gestisce, direttamente e indirettamete tramite le sue società controllate, le attività di approvvigionamento, produzione, trasporto, trasformazione e distribuzione di energia elettrica e calore; nella gestione integrata delle risorse idriche e nella progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi di illuminazione pubblica e di impianti semaforici.

Riportiamo di seguito l’organigramma del gruppo:

27__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

ACEA HOLDING S.p.A.

ENERGIA ACQUA

100% S.p.A.Acea Reti e Servizi energetici 96% Acea Alto 2 S.p.A.

100% Acea8cento

50% Acea Distribuzione S.p.A.

100% Tad Energia Ambiente S.p.A.

30% Eblacea S.p.A.

59% Acea Electrabel S.p.A.

55% Acque Blu S.p.A.

100% LaboratoRI S.p.A.

96% Sarnese s.r.l.

69% Acque Blu Arno Basso S.p.A

85% Ombrone S.p.A.

100/ Crea Gestioni s.r.l.

94%Acea Alto 5 Frosinone S.p.A50% Acea Distribuzione S.p.A

51% Ecogena S.p.A.

50% AE Produzione S.p.A.

100% AE Elettricità S.p.A.

84% AE Trading S.p.A.

50% Tirreno Power S.p.A.

40% Acquedotto del Fiora S.p.A.

45% Acque S.p.A.

37% Gori S.p.A.

7. SOLUZIONI ESAMINATEIllustriamo di seguito alcune soluzioni, ciascuna delle quali caratterizzata da vantaggi, svantaggi e differenti modalità di apertura a terzi dell’assetto societario.

1) SOCIETA’ UNICA

28__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

MULTIUTILITIES SPA

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

La prima ipotesi consiste nel mantenimento della struttura societaria attuale, con gestione sia del SII che della distribuzione gas all’interno della società MULTIUTILITIES Spa (nome di invenzione), che continuerà ad avere società controllate separate soltanto per la gestione degli altri servizi no core.

Questa soluzione permette di rimandare la scelta futura sul SII (se richiedere deroga, se far entrare nel capitale un partners terzo al 40% selezionato con gara, o se aderire alla procedura di gara) al prossimo anno, con termine ultimo 31 dicembre 2011.

Ricordiamo che finché la società manterrà l’affidamento nella modalità in house, sarà soggetta alle seguenti limitazioni:

- non potrà acquisire la gestione di servizi ulteriori;

- non potrà acquisire la gestione di servizi in ambiti territoriali diversi da quelli oggetto del conferimento;

- non potrà svolgere servizi o attività per altri enti pubblici o privati, né direttamente, né tramite loro controllanti o altre società che siano da essi controllate o partecipate, né partecipando a gare;

29__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

SII GAS

PROMETEO SPA SINACTYCA SRL

…………….

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

- dovrà essere soggetta al patto di stabilità, con responsabilità da parte dei Comuni sul rispetto dello stesso.

L’ingresso di un partner industriale nei settori diversi dal SII, finché la società manterrà la gestione di quest’ultima in modalità in house, potrebbe essere possibile unicamente mediante sottoscrizione di azioni correlate agli altri business o mediante la creazione di patrimoni destinati a specifico affare, previa verifica che permangano tutte le condizioni richieste dalla nuova normativa per la modalità in house nel SII prevista per casi eccezionali, ed in particolare la partecipazione pubblica totalitaria (sarà opportuno, nel caso interessi, richiedere il parere dell’Autorità in merito al permanere del requisito in caso di limitazione dei diritti delle azioni correlate), controllo analogo da parte dell’ente, etc….

Nel caso in cui invece la società non voglia optare per la difesa della modalità in house richiedendone il mantenimento per casi eccezionali, e al contrario opti per la soluzione dell’individuazione di un nuovo socio con determinate qualità e servizi da offrire selezionato con gara che acquisisca almeno il 40% del capitale sociale, ottenendo così il mantenimento degli affidamenti in essere sino alla data della loro scadenza naturale, con questa struttura sarà possibile indire una gara di selezione di un socio che voglia investire soltanto nel business dell’acqua oppure una gara di selezione di un socio interessato al contrario ad investire in entrambi i settori core.

Occorre sottolineare però che essendo il soggetto giuridico unico, l’investitore interessato al solo business dell’acqua potrà entrare nel capitale unicamente mediante la sottoscrizione di azioni correlate, e non di azioni ordinarie.

Dal punto di vista fiscale questa soluzione non presenta problematiche particolari.

2) HOLDING MISTA

30__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

MULTIUTILITIES SPA

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

La seconda ipotesi consiste nell’ipotesi di conferimento del ramo d’azienda “distribuzione gas” in una NewCo (di seguito NewCo GAS), con mantenimento del ramo “Servizio Idrico Integrato e Attività Accessorie” in MULTIUTILITIES Spa, che pertanto finirebbe per svolgere sia attività di holding finanziaria (attraverso partecipazione nella NewCo GAS e attraverso le altre partecipazioni già detenute che attività operativa per il business SII.

Questa soluzione permette di rimandare la scelta futura sul SII (se richiedere deroga, se far entrare nel capitale un partners terzo al 40% selezionato con gara, o se aderire alla procedura di gara) al prossimo anno, con termine ultimo 31 dicembre 2011, e al contempo iniziare già a riorganizzare l’attività e la governance del ramo “GAS ”, che dal 1 gennaio 2011, a seguito della scadenza degli affidamenti diretti, dovrà aderire ai bandi di gara aperti dagli ambiti.

Uno dei vantaggi del conferimento del GAS in una società specifica consiste appunto nel costituire una struttura imprenditoriale idonea per dimensioni, efficienza ed economicità alla partecipazione alle future gare sui territori della società ma anche su altri territori, auspicando che ciò abbia inoltre ricadute positive sul piano degli investimenti e, conseguentemente, sotto il profilo occupazionale.

31__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

………

………. SRL

NewCo GAS

…..SPA

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Se al contrario la società dovesse mostrare interesse a coinvolgere un partner di grandi dimensioni (cd. BIG) che opera nel mondo delle multiutilities nel suo complesso (A2A, Acea, Iride, Hera, etc…), dall’analisi delle recenti acquisizioni fatte da queste ultime, la soluzione migliore parrebbe l’ingresso nel capitale della HOLDING anziché della NewCo, in modo da poter sfruttare le sinergie di tutti i business del gruppo.La soluzione proposta della HOLDING MISTA consentirebbe addirittura da un lato l’ingresso di un partner BIG nella holding, dall’altro l’ingresso di un partner territoriale o un partner solo GAS (ad es. Gruppo ENI) nella NewCo.L’unico fattore da valutare in questa soluzione sarebbe il gradimento da parte del partner BIG dell’ingresso del partner GAS, suo diretto concorrente sul mercato, nella NewCo di cui è socio.

Dal punto di vista fiscale questa soluzione non creerà problemi di mancato rispetto dei parametri delle società di comodo per la Holding Mista, in quanto, quand’anche non dovessero venire distribuiti i dividendi della NewCo GAS, potrà sempre contare sui ricavi del business SII.

Potrà al contrario subire limitazioni alla deducibilità degli interessi passivi in base agli importi degli interessi passivi annui e dal MOL prodotto.

Per completare la valutazione, nel caso si voglia verificare l’applicabilità di questa soluzione al caso “Società Esempio Spa”, occorrerà effettuare una simulazione del bilancio e della dichiarazione dei redditi della HOLDING MISTA e della NewCo GAS.

3) HOLDING PURA

32__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

MULTIUTILITIES SPA

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

La terza ipotesi prevede il conferimento sia del ramo d’azienda “distribuzione gas” in NewCo GAS, che del ramo d’azienda “Servizio Idrico Integrato e Attività Accessorie” in una seconda NewCo (di seguito NewCo SII), a seguito dei quali

MULTIUTILITIES Spa finirebbe per svolgere attività di holding finanziaria pura, attraverso la detenzione delle due NewCo e di tutte le altre partecipazioni già detenute.

Questa soluzione richiederebbe che la società avesse già deciso di non continuare a gestire il servizio tramite affidamento in house nemmeno nel periodo transitorio, ma di anticipare la decisione optando per la soluzione della partecipazione alla procedura di gara oppure per l’individuazione di un socio tramite gara che entri nel capitale al 40%.

L’ipotesi sopra descritta consentirebbe, innanzitutto, di trasformare la governance di entrambe le due attività core, separandole e attribuendone la gestione ad un consiglio di amministrazione svincolato dal confronto con un’assemblea dei soci costituita dai rappresentanti degli enti pubblici, che rimarrebbero interlocutori diretti soltanto della holding.

Una riorganizzazione del genere potrebbe però anche non essere gradita dagli amministratori degli enti locali, pertanto, ancorchè più snella nei processi decisionali, non necessariamente potrà essere facilmente compresa e condivisa dai soci.

L’appetibilità di questa soluzione è inoltre strettamente correlata alla tipologia di investitori futuri che la società interessata alla riorganizzazione intenderà coinvolgere nel business del SII e nel business del GAS (un unico investitore per entrambi o due distinti): se, come già esaminato nella seconda ipotesi, vi sarà

33__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

MULTISERVIZI SPA

….. SPA

NewCo GAS NewCo SII

…………. SRL

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

l’interesse a coinvolgere una società BIG, presumibilmente essa preferirà investire nel capitale della HOLDING, diversamente, se verranno coinvolte società che svolgono una sola delle attività core della società, in questo modo avranno la possibilità di investire ciascuna nel business di proprio interesse.

Con questa soluzione dunque la società offre il maggior numero di opzioni possibili al potenziale investitore, in base all’interesse dello stesso a condividere l’impresa nel suo insieme, dal punto di vista sia delle attività che dei rischi imprenditoriali, o limitatamente ad uno solo dei suoi rami d’azienda.

Inoltre il potenziale partner industriale potrebbe entrare nel capitale sociale della società attraverso l’acquisizione delle AZIONI CORRELATE (per la cui descrizione approfondita si rimanda al precedente paragrafo 6 pagina 28, ove detta tipologia di azioni è stata già esaminata come opzione per il mondo finanziario): mediante questo strumento i soci potrebbero conservare intatto il loro diritto di voto e quindi la governance della società, escludendo il diritto di voto del nuovo socio con azioni correlate, lasciando al nuovo socio soltanto la partecipazione all’attività e alla distribuzione degli utili relativi all’attività nella quale vengono coinvolti.

Attraverso questo strumento i soci potrebbero così mantenere interamente in mano pubblica la governance della società, nonostante l’ingresso di soci terzi privati nel capitale.

Nel caso remoto in cui invece ad investire nella società sia un soggetto finanziario, con questa struttura più articolata il finanziatore sarebbe libero di scegliere di investire soltanto in una delle attività, in special modo nel caso in cui avesse rapporti creditizi nei confronti della società, direttamente correlati soltanto ad uno dei due settori, oppure ne ritenesse uno preferibile all’altro, in termini di rischiosità e redditività.

Dal punto di fiscale, nel caso in cui l’investitore opti per acquistare azioni, anziché sottoscrivere l’aumento capitale di una delle due NewCo, questa soluzione sarà efficiente in caso di plusvalenza in capo alla HOLDING in quanto,

34__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

decorso il termine minimo dei 12 mesi di possesso ininterrotto delle stesse, beneficerà fiscalmente della Partecipation Exemption secondo le regole italiane (detassazione del 95%).

Ciò che invece dal punto di vista fiscale dovrà essere verificato è il rispetto dei ricavi minimi imposti dalla normativa delle società di comodo: nel caso in cui infatti la HOLDING non dovesse poter contare su dividendi stabili e capienti da parte delle figlie, oppure su ricavi da servizi centralizzati in capo alla holding forniti alle società al gruppo, rischierà dal punto di vista fiscale di risultare non operativa.

Questo problema potrebbe essere risolto lasciando operativamente lo svolgimento di alcuni servizi in capo alla società, che potrebbe continuare a realizzarli per le proprie controllate, creando così dei rapporti intercompany di prestazioni di servizi al gruppo.

Infine, come nell’ipotesi della HOLDING MISTA, anche nell’ipotesi della HOLDING PURA potrà esservi il rischio di limitazioni alla deducibilità degli interessi passivi in virtù dei pochi ricavi caratteristici.

Per completare la valutazione, nel caso si voglia verificare l’applicabilità di questa soluzione al singolo caso specifico, occorrerà effettuare una simulazione del bilancio e della dichiarazione dei redditi della HOLDING PURA, della NewCo GAS e della NewCo SII.

4) SCISSIONE PROPORZIONALE Un’ultima soluzione, la cui percorribilità richiede un esame preliminare delle concessioni per verificare la possibilità che confluiscano nella NewCo beneficiaria, è rappresentata dalla scissione proporzionale della società in due società distinte, etrambe detenute dagli attuali enti locali nelle medesime percentuali (una delle due società manterrebbe i dati di Società Esempio, mentre l’altra NewCo beneficiaria dovrebbe richiedere codice fiscale e partita

35__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

Iva nuovi), in modo da dividersi completamente e poter proseguire il proprio percorso societario in maniera totalmente autonoma.

Questa soluzione consentirebbe a questo punto di non avere più interferenze da parte del business dell’acqua sugli altri business della società, d’altro canto però non permetterebbe più di configurare la società come un gruppo, anche agli occhi dei terzi sul mercato e degli istituti di credito.

Riteniamo pertanto quest’ultima soluzione un’ipotesi di scuola, che difficilmente potrà essere adottata in quanto comporterebbe, oltre alla perdita della dimensione di gruppo, anche il venir meno di tutte le sinergie che il gruppo aveva costruito negli anni.

8. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEAlla luce di quanto sopra analizzato, riteniamo che la società non possa essere in grado di scegliere la struttura più idonea per le strategie future e rispondente alle proprie esigenze finché non avrà definito il percorso da adottare per la gestione futura del Servizio Idrico Integrato, e – nel caso in cui intenda valutare l’ingresso di un partner industriale – le caratteristiche di massima che questo dovrà avere.

Riteniamo inoltre che per motivi strategici, oltre che economici e finanziari, la società debba accelerare nella scelta sul SII, concentrandosi sulle due alternative di

36__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

MULTIUTILITIES

SIIMULTIUTILITIE

S

GAS

…………………….

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

prospettiva: l’ingresso di un partner territoriale o strategico da un lato e la partecipazione alle gare.

L’opportunità di scegliere un partner al 40% (con le regole già più volte descritte) è direttamente proporzionale al numero di anni residui delle concessioni in essere del SII: la variabile temporale acquisisce dunque un peso importante in questa valutazione.

Anche nel caso in cui però gli affidamenti dovessero scadere in un tempo breve, la circostanza del presunto sottodimensionamento della società rispetto alle necessità aziendali che saranno richieste per i nuovi ambiti provinciali del GAS, potrebbe influenzare ulteriormente la riflessione sulla necessità o meno di mantenersi totalmente autonomi rispetto ad altri soggetti operanti nello stesso settore.

Nel momento in cui la società sarà in grado di dare indicazioni di massima in merito alla direzione da intraprendere, riteniamo che occorrerà immediatamente intraprendere un’attività di vera e propria simulazione sia dal punto di vista contabile e di bilancio, che fiscale e dichiarativo, al fine di verificare la sostenibilità delle proposte scelte sulla base degli orientamenti emersi.

In particolare nel caso in cui la società decida di valutare le soluzioni della Holding Mista e della Holding Pura, le simulazioni saranno necessarie per individuare, con un certo grado di attendibilità ed affidabilità, la sostenibilità del progetto, oltre all’adeguatezza dello stesso alla struttura di della singola società interessata alla riorganizzazione alla luce dei fatti aziendali e delle peculiarità che la caratterizzano.

L’esito di queste simulazioni non potrà comunque prescindere dall’orientamento dei partner potenziali da coinvolgere e delle loro politiche di rete con altri attori del settore (da coinvolgere o da non coinvolgere), e dalla condivisione del progetto da intraprendere con gli istituti di credito, verificando anche eventuali loro disponibilità a partecipare al capitale della società, nonostante dall’osservazione dei loro recenti comportamenti riteniamo improbabile che decidano si investire direttamente nella società attraverso azioni correlate o patrimoni destinati ad uno specifico affare, o si

37__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]

_____________________________________________________________DOTTORI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI

facciano promotori della costituzione di un fondo infrastrutturale che investa anche nella società operante nel settore delle multiutilities.

Mirandola (MO), 18 febbraio 2010

Alessandra Pederzoli ______________________

38__________________________________________________________________________________________________________________SEDE DI MIRANDOLA

(MO): PIAZZA MAZZINI, 9 TEL. +39 0535 610158SEDE DI BOLOGNA: VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4

E-MAIL: [email protected]