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oggetto: Il Real Bosco di Capodimonte – progetto di valorizzazione del giardino e Casamento Torre, del
Giardino della Fruttiera di basso, della Fagianeria, della Capraia, della Porta di Mezzo, della chiesa di San
Gennaro, del Cisternone, del Cellaio e dell’ex Eremo dei Cappuccini
RELAZIONE GENERALE
PREMESSA
Il Real Bosco di Capodimonte: una strategia sostenibile per la valorizzazione del sito
Il Real Bosco di Capodimonte, nato come sito di caccia per iniziativa di Carlo III di Borbone salito al trono
di Napoli il 10 Maggio 1734, è un complesso urbanistico che si estende su una superficie di 134 ettari, di
grandissimo interesse storico e botanico (circa 400 entità vegetali impiantate sull' area nel corso di due
secoli). Ha un patrimonio architettonico costituito da 16 edifici storici risalenti al XVIII - XIX secolo,
originariamente funzionali allo svolgimento delle attività venatorie e produttive che vi si svolgevano1; è
dotato di impianti che garantiscono il risparmio delle risorse idriche e la rilevazione degli incendi; ha 34 km
di viali percorribili; 10 ettari di praterie restaurate, oltre 150.000 piante d’alto fusto ed è, per la sua stessa
morfologia, ampiamente accessibile.
L’intero complesso è di proprietà demaniale, in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici,
paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Napoli e Provincia2, dichiarato dal 13 ottobre 1965,
dall’allora Ministero della Pubblica Istruzione, “sito di particolare interesse culturale” ai sensi della
L.1089/39 (ora D. Lgs. n. 42/2004).
Il Real Bosco è un sito che conserva enormi potenzialità – oggi solo parzialmente espresse - che nascono
dall’intreccio di elementi di eccellenza quali le risorse paesaggistiche, botaniche, storico-artistiche-
architettoniche e le attività produttive qui storicamente radicate (porcellana, floricoltura, agricoltura,
erboristeria ecc.). Il progetto ha come obiettivo la valorizzazione sostenibile del sito, puntando sul recupero e
l’innovazione delle attività produttive e sulla promozione di attività capaci di realizzare un ciclo virtuoso che
1 Nasce come sito di caccia, ma una consistente parte era coltivata: vi si produceva miglio, grano, frumento, piante
officinali, diversi legumi e vino e si effettuava la raccolta dei prodotti del Bosco, come legna, fascine, ghiande e
castagne che venivano conservati in appositi edifici o messi in vendita, mentre fiori e la frutta pregiata, coltivati nel
Giardino Torre, erano destinati alle residenze reali. 2 con esclusione della città di Napoli per le competenze in materia di beni storici, artistici ed etnoantropologici
2
coniuga obiettivi di tutela, di formazione e sviluppo con l’attuale funzione prevalente di “parco pubblico
cittadino”, al fine di realizzare una gestione sociale ed economica che tenga conto dei valori complessivi del
sito.
Elementi fondamentali del progetto sono il restauro e rifunzionalizzazione degli edifici per lo svolgimento
delle varie attività e la definizione di nuove forme di gestione “partecipata”. Per quest’ultimo aspetto, la
Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Campania e la Soprintendenza per i
B.A.P.S.A.E. di Napoli, hanno avviato alcune attività sperimentali per verificare la fattibilità di nuove forme
di partenariato pubblico-privato3 basate sul modello innovativo di finanziamento come può essere il
crowdfunding.
Le azioni di progetto - per la varietà e l’interdisciplinarità dei temi trattati - tendono a caratterizzare il sito
reale sia come “azienda” sia come “laboratorio di conoscenza e del saper fare insieme” attraverso il
coinvolgimento nella gestione del bene culturale, settori che a diverso titolo risultano “beneficiari” dei
risultati. Tra questi le aziende manifatturiere, agricole ed artigiane di eccellenza, le Università, gli istituti di
ricerca, le associazioni di categoria e, non ultimi, i cittadini, soprattutto quelli appartenenti alle fasce deboli.
OBIETTIVI
riduzione dei costi di gestione e manutenzione - attualmente i costi di gestione ordinari sono a carico
del MiBAC; non sono stati attivati i servizi aggiuntivi e l’ingresso è libero. Le attività di progetto
mirano a distribuire i costi (parziali nella fase di star-up) tra i partner/sostenitori del progetto
attraverso la definizione di un nuovo modello di governance basata sulla “partecipazione” in cui i
soggetti sono capaci di cooperare mettendo a disposizione competenze tecnico-scientifiche, risorse
strumentali e finanziarie avendo a disposizione – nel sito - strutture rifunzionalizzate per lo
svolgimento delle attività previste dal progetto. Il coinvolgimento diretto dei partner/sostenitori sul
progetto, motiverà ancor più la realizzazione e l’incremento di iniziative tese al recupero e sviluppo
della vocazione produttiva del sito e al miglioramento dei servizi e dell’offerta culturale;
attivazione di servizi, corsi di formazione, progetti di ricerca scientifica e laboratori per le attività
produttive;
tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, materiale ed immateriale, esistente,
delle biodiversità e uso sostenibile delle risorse;
lancio del brand Capodimonte attraverso attività di comunicazione e marketing.
ATTIVITÀ
restauro e rifunzionalizzazione (con l’adeguamento e il potenziamento degli impianti per migliorare
l'efficienza energetica al fine di contenere i costi complessivi di funzionamento e gestione) di 7
edifici e 5 aree (per un totale di 5.299 mq. di superficie utile coperta, 22.920 mq. di aree utili
scoperte, 8.886 mq. di terreni) destinati ai servizi, alle attività di accoglienza, alla ricerca, alla
formazione e ai laboratori per lo sviluppo delle attività produttive e agricole;
promozione di iniziative tese alla definizione e realizzazione di forme di gestione integrata e
partecipata attraverso Protocolli d’Intesa, Accordi di Valorizzazione (come previsto dall’art. 112
comma 9 del D. Lgs. 42/04, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) e crowdfunding, finalizzati
ad incentivare la cooperazione e gli investimenti di aziende ed istituzioni pubbliche e private per
creare servizi, promuovere l’innovazione delle attività produttive e la conoscenza del sito al fine di
migliorare l'offerta turistico-culturale adeguandola alle specificità del sito e ai target di utenza
individuati4;
progetti/programmi di ricerca scientifica e creazione di percorsi formativi, in collaborazione con gli
atenei campani, gli enti, le associazioni e le aziende di settore. Tali attività sono destinate ai giovani
che intendono specializzarsi nelle lavorazioni della porcellana, floricoltura, agricoltura, erboristeria,
ecc e alle aziende che possono usufruire dei risultati della ricerca per innovare i processi produttivi
tradizionali. In tale contesto verrà attribuito un ruolo trasversale alle arti contemporanee e ai giovani
in quanto portatori e generatori di originalità, elemento indispensabile per attuare il cambiamento;
sistemazione, adeguamento e promozione dei 5 itinerari di visita, già studiati e pubblicati a cura della
Soprintendenza B.A.P.S.A.E. di Napoli, e delle aree destinate alle attività sportive e sociali
opportunamente attrezzate e messe in sicurezza (arredi da giardino, segnaletica, sistemi e dispositivi
di dissuasione e protezione, sistemi di illuminazione) in modo da migliorare la fruibilità e la
sicurezza.
3 Sono stati firmati protocolli d’intesa con Slow Food e Confagricoltura Napoli per lo svolgimento di attività sperimentali della durata di 1 anno. 4 Vedi “Analisi sintetica dell’utenza” pag. 4
3
DESTINAZIONE D’USO DEGLI EDIFICI E DELLE AREE
Giardino e Casamento Torre, terreni adiacenti l’edificio Cattaneo ed ex Eremo:
ricerca, sperimentazione, laboratori di porcellana e di pittura, attività di didattica in materia di:
botanica/fitopatologia; produzione agronomica, florovivaistica ed erboristica, conservazione delle
biodiversità e uso sostenibile delle risorse, coltivazione di terreni a orto, agrumi e frutta
Giardino della Fruttiera di basso
compostaggio dei materiali vegetali con aree destinate alla coltivazione di frutti e orto
edifici Capraia / Fagianeria:
sedi per laboratori di ceramica e campus per formazione specialistiche per addetti alla floricoltura,
agricoltura, erboristeria, artigianato e design con accoglienza temporanea di docenti, designers, artisti e
studenti
edificio Fagianeria :
ristorazione/caffetteria, bookstore (dedicati, in particolare, alla vendita dei prodotti del Bosco) e spettacoli
dal vivo
Cisternone ed emiciclo della Porta di Mezzo :
spettacoli teatrali e musicali
chiesa S. Gennaro, edificio Cellaio, terreni adiacenti gli edifici Cattaneo ed Eremo :
attività di integrazione sociale, coltivazione di terreni, attività convegnistica
Porta di Mezzo :
servizi, accoglienza, assistenza ed orientamento alla visita ed all'offerta
Campo ippico - adiacente edificio Vaccheria
attività sportive e terapeutiche
Viali e praterie
educazione e didattica (itinerari di visita, laboratori didattici dedicati alle scuole, ai diversamente abili e
alle fasce disagiate)
AZIONI
bandi di gara per l’appalto dei restauri, recupero ed adeguamento funzionale degli edifici e delle
aree;
avviso pubblico per manifestazione di interesse alla realizzazione di corsi di formazione, progetti di
ricerca scientifica e laboratori per le attività produttive; di workshop finalizzati al trasferimento di
buone pratiche e all’innovazione delle attività produttive; di attività di comunicazione per il
recupero, innovazione e diffusione del brand Capodimonte;
redazione dei protocolli d’intesa, accordi di valorizzazione, crowdfunding finalizzati:
alla realizzazione di programmi di ricerca scientifica e tecnologica per:
a1. innovare - conservando la tradizionale tecnica di lavorazione – il ciclo produttivo e il design
della “porcellana di Capodimonte”;
a2. la tutela e la valorizzazione delle biodiversità orticole e floricole anche al fine di recuperare la
produzione di varietà tradizionali che potrebbero riproporsi come produzioni tipiche tutelate;
alla realizzazione di programmi di formazione e specializzazione dedicati alle diverse tecniche
agronomiche, florovivaistiche e di colture officinali disponibili in agricoltura biologica; attività di
formazione e di trasferimento di buone pratiche per l’innovazione dei prodotti di eccellenza
dell’artigianato locale attraverso il pensiero e l’attività creativa contemporanea di artisti e designer
rivolto agli artigiani e alle aziende;
allo studio della strategia di comunicazione, marketing e fundraising;
all’attivazione di nuove forme di dialogo tra comunità locale e P.A. attraverso progetti che agevolano
momenti di aggregazione ed integrazione sociale, capaci di creare adeguate motivazioni di
frequentazione da parte del pubblico - dei residenti e non - coinvolgendolo – per alcuni aspetti –
nella creazione e gestione delle attività, come:
d1. gli “orti urbani” e le attività sportive - l’agricoltura come strumento del welfare partecipato e la
forza e il valore dello sport come potenziale strumento di aggregazione e di coesione sociale,
rappresentano l’occasione per porre in contatto e dialogo diversità culturali e ideologiche. Per tali
4
finalità sono stati individuati 2.500 mq di terreno (edificio Cattaneo) che possono essere destinati
alla Bio Agricoltura Sociale e vaste aree per le attività sportive, tra cui un campo ippico di recente
realizzazione (edificio Vaccheria). Le aziende e associazioni che si occupano di agricoltura
biologica, sport e attività collegate per la cura di disabilità/disagi sociali, che aderiranno al progetto,
potranno svolgere attività e formazione;
d2. la riapertura al culto della chiesa di S. Gennaro: un protocollo tra la Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici della Campania e la Curia di Napoli potrà regolare un calendario delle
celebrazione delle funzioni religiose e potrà stabilire le forme di collaborazione con l’Ufficio
Turismo della Curia per inserire la Chiesa di S. Gennaro, e quindi il Bosco, nel circuito del turismo
religioso;
d3. la creazione un centro dedicato all’arte contemporanea, al design, alla musica e allo spettacolo
dal vivo5 : un vero e proprio incubatore di attività artistiche che dia la possibilità agli emergenti di
proporsi e agli appassionati di avvicinarsi con facilità ad un mondo che solitamente è appannaggio
esclusivo di gallerie, musei e teatri;
a migliorare i servizi di sicurezza dell’intera area coinvolgendo sempre più in tale attività il Corpo
della Polizia di Stato - Reparto a Cavallo e il Corpo Forestale di Napoli che hanno già sede
all’interno del Bosco.
per l’attivazione dei servizi (ristoro, bookstore, caffetteria ecc.) si attiveranno le procedure previste
dal Codice dei Beni Culturali.
ANALISI SINTETICA DELL’UTENZA
Il progetto di valorizzazione, attraverso la diversificazione delle attività, la rifunzionalizzazione di
aree ed edifici, la creazione di servizi e l’attivazione di progetti di ricerca e formazione, tende ad
incentivare la fruizione e la conoscenza del sito che attualmente, nonostante siano disponibili 134
ettari (area contorni linea fucsia), è circoscritta alle aree prospicienti le Porte di Mezzo e di Miano
(area contorni linea rossa).
Real Bosco di
Capodimonte
Museo di
Capodimonte Palazzo Reale
Museo
archeologico
anni Ingressi totali paganti e non6
2011 1.040.553 113.841 86.352 294.523
2010 979.542 119.199 118.202 288.145
2009 968.196 101.884 95.999 314.001
5 Per la musica e lo spettacolo dal vivo la Direzione Regionale B.C.P. della Campania ha realizzato uno studio di fattibilità nell’ambito del PON
GOVERNANCE E AT 2007-2013 - POAT – MiBAC – Ob. Operativo IIB
6 Dati ufficiali Ufficio di Statistica - MiBAC
Porta di Mezzo
Porta di Miano
5
2008 916.328 132.393 76.165 297.079
2007 1.032.636 146.215 102.354 357.032
2006 916.151 174.185 116.738 390.155
2005 911.446 247.981 110.460 343.615
2004 957.989 220.932 122.211 357.747
2003 808.858 141.668 133.612 396.667
2002 439.429 150.742 169.790 320.052
2001 420.220 135.615 159.386 315.949
2000 301.195 136.275 177.253 308.670
totale 9.692.543 1.820.930 1.468.522 3.983.635
media annua 807.712 151.744 122.377 331.970
Dalla lettura dei dati statistici, riportati nella tabella, si può osservare un incremento continuo degli utenti del
Bosco che coincide con la fine del primo lotto dei lavori di restauro realizzati alla fine degli anni ‘907 i cui
risultati furono presentati alla comunità scientifica nel 2000 - nell’ambito del VI Convegno Internazionale
dei Giardini e Parchi Storici organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – e ai cittadini
attraverso eventi, campagne informative e di stampa che hanno riavvicinato il Parco alla città. Un contributo
sostanziale al successo di pubblico fu la risoluzione del problema della sicurezza – molto avvertito dai
frequentatori – con la realizzazione di un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso.
Il rilevamento delle presenze avviene attraverso un sistema elettronico posizionato agli ingressi, in quanto
l’accesso al sito è libero.
Attualmente i frequentatori abituali del Bosco sono:
o Famiglie e anziani che utilizzano il parco per passeggiate e attività ludiche; sono cittadini residenti
(circa 300.000) della Municipalità 3 - Stella, S. Carlo all'Arena del Comune di Napoli, ma negli
ultimi anni si è registrata un incremento di presenze di cittadini provenienti anche da altre aree della
città;
o sportivi, in maggioranza podisti;
o allievi e docenti dell’Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato della Porcellana e
della Ceramica «G. CASELLI»
Con nota n° 11167 del 13.12.2010 è stato formulato l’accordo congiunto, ratificato con la Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli
che ha approvato le ipotesi istituzionali di destinazioni d’uso di tutti gli edifici demaniali esistenti,
specificatamente anche per l’ex- Eremo dei Cappuccini, ratificando l’accordo con nota n. 11167 del
13.12.2010, per una valorizzazione dell’intero compendio e degli edifici demaniali ivi ubicati per una
fruibilità pubblica garantendo un modello di sviluppo e gestione integrata e compatibile con i carattere
monumentali dell’intero compendio.
Inoltre la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per
Napoli e provincia* (*con esclusione della città di Napoli in materia di beni storici, artistici ed
etnoantropologici) ha predisposto un progetto preliminare di valorizzazione del sito del Real Bosco di
Capodimonte, con uso istituzionale di tutti gli edifici demaniali ivi ubicati, da finanziarsi nell’ambito dei
finanziamenti comunitari P.O.In., inviando tutta la documentazione per il seguito di competenza alla
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania con nota prot. n ° 30075 del
22.12.2010.
RELAZIONE TECNICA
IL PROGETTO
Con verbale di ripresa in consegna di consegna del 22.6.2010 – prot. n. 2010/9517/FCAM/PA – codice OFA
A1020403, l’Agenzia del Demanio ha affidato in gestione diretta alla Soprintendenza B.A.P.S.A.E. di Napoli
7 lavori finanziati dal P.O.FESR NAPOLI, annualità 1997 - misura 3.2
6
e provincia tutta l’area del Real Bosco di Capodimonte dalla Porta di Mezzo ai confini con il vallone di San
Rocco.
Il progetto di valorizzazione coinvolge il giardino e Casamento Torre, il giardino della Fruttiera da basso,
la Fagianeria, la Capraia, la Porta di Mezzo, il Cisternone, il Cellaio, la chiesa di San Gennaro e l’ex Eremo
dei Cappuccini previo interventi restauro e recupero funzionale necessari per la messa in funzione degli
edifici da adibire alle attività esposte in premessa (formazione e ricerca, divulgazione dei temi legati alla
salvaguardia del bene, attività produttive, laboratori, punti di ristoro, bookstore, spazi espositivi, foresteria,
uffici, servizi, sale di accoglienza e di riunione per i fruitori e i visitatori del sito). Inoltre sono previsti una
serie di interventi e lavorazioni che riguardano il complesso nel suo insieme:
ripristino del sistema di rilevamento automatico degli incendi boschivi, realizzazione di una stazione
meteo, sistema di sonorizzazione, adeguamento del sistema di radio ricetrasmittenti, adeguamento
impianto di illuminazione dei viali, adeguamento impianto videosorveglianza compreso la fornitura
e installazione di telecamere, realizzazione di un sistema gis georeferenziato
riparazione di macchine di servizio elettriche utilizzate dal personale di servizio per ispezioni nel
bosco
fornitura di pannelli indicatori a scopo didattico, illustrativo e di sicurezza
sottoservizi di collegamento delle fabbriche, sistemazione idrogeologica con opere di ingegneria
naturalistica dell’area adiacente la grotta di Maria Cristina, staccionate in legno a croci di
sant’Andrea
1. Nell’area del Giardino e Casamento Torre è prevista la localizzazione di uno spazio dedicato alla ricerca,
sperimentazione e divulgazione dei temi legati alla sostenibilità ambientale e al restauro, manutenzione e
tutela dei giardini storici con la conseguente organizzazione di seminari, giornate dedicate all’incontro con il
pubblico e finalizzate alla diffusione delle Buone Pratiche intese come comportamenti corretti da adottare ai
fini della salvaguardia sia del sito che delle risorse: acqua, energie alternative, ambiente. Gli ambienti a piano
terra dell’edificio accoglieranno i laboratori dove sarà applicata la sperimentazione per la creazione di una
linea di prodotti naturali con l’utilizzo delle essenze estratte dalle piante del bosco. Tale attività è già
indirizzo di studio dell’istituto tecnico I.P.I.A. Caselli che sarà partner e collaborerà nella fase attuativa del
progetto di valorizzazione con questa Amministrazione.
Gli altri ambienti a piano terra saranno destinati a sala di degustazione dei prodotti degli alberi da frutta,
degli agrumi e dell’orto del giardino Torre e del giardino della Fruttiera da basso, rigorosamente realizzati
in regime di coltivazione biologica.
Interventi:
1. Realizzazione di impianto elettrico con luci di sicurezza
2. Revisione impianto elettrico e corpi illuminanti - esterno
3. Revisione impianto elettrico e sostituzione corpi illuminanti - interno
4. Impianto rilevazione incendi
5. Impianto antifurto
6. Impianto idrico (pompa irrigazione)
7. Revisione impianto idrico
8. Impianto idrico sanitario
9. Impianto elettrico rete lan
10. Impianto di riscaldamento con serpentina radiante a pavimento
11. Restauro opere in ferro: pulizia, integrazione, verniciatura, verifica ancoraggi
12. Restauro cucina a legna: pulizia, integrazione, verifica tiraggio
13. Restauro elementi lapidei: pulizia, integrazione, consolidamento
14. Restauro infissi in legno: pulizia, integrazione, verniciatura, verifica cerniere e serrature
15. Ripresa di cornici, cornicioni, paraste, modanature e fasce di riquadratura
16. Restauro pavimentazione cortile: scarnificazione giunti, stilatura con malta idraulica
17. Intervento di deumidificazione delle murature
18. Pulizia ed integrazione pavimentazione in cotto
19. Revisione dei coppi
20. Integrazione con malte speciali delle copertine in sommità di muri e parapetti
21. Piattaforma elevatrice
22. Montavivande
23. Scala interna metallica
24. Scala esterna in muratura
25. Infisso esterno in legno
26. Infisso esterno in legno e vetrocamera
7
27. Infisso esterno in metallo
28. Bussola interna in legno
29. Grata metallica
30. Soglia in pietra lavica
31. Davanzale in pietra lavica
32. Rivestimento in piastrelle di gres porcellanato (H220cm)
33. Vespaio areato in moduli prefabbricati in PVC (H15cm)
34. Bocchette areazione
35. Fori areazione vespaio
36. Getto in cls armato con rete elettrosaldata 20x20 6mm (H5cm)
37. Massetto di sottofondo
38. Pavimentazione in cotto napoletano dim. 20x20cm - interno
39. Pavimentazione in gres porcellanato - esterno
40. Revisione/ripresa intonaco esterno
41. Revisione/ripresa intonaco interno
42. Intonaco esterno
43. Intonaco interno
44. Attintatura interna
45. Attintatura esterna
46. Controsoffitto in pannelli di cartongesso
47. Abachino
48. Pluviale in lamiera zincata
49. Bocchettone di scarico in cotto
50. Sostituzione elementi tecnologici
51. Sostituzione del tavolato di legno con legno ricomposto per esterno
52. Sostituzione dei pannelli perimetrali in vetro
situazione attuale rendering di progetto situazione attuale rendering di progetto
situazione attuale rendering di progetto
2. Nell’area del giardino della Fruttiera da basso potrà essere ricavato uno spazio per il compostaggio dei
materiali vegetali provenienti dalle coltivazioni agricole, al fine di garantire il riciclaggio di materiali
fertilizzanti non nocivi e naturali.
8
Si evitano, in questo modo, i costi di raccolta e di trasformazione del rifiuto organico, in quanto sono gli
addetti interni che si occuperanno di tali attività. Il prodotto finale ottenuto attraverso una compostiera di
elevata qualità non è altro che un ottimo humus da restituire alla terra.
Il compost, infatti, è il più antico e naturale concime ed ammendante del terreno che si conosca, mantiene
fertile e sano il terreno e nutre le piante.
Con la raccolta differenziata dei rifiuti organici e il loro compostaggio non produciamo soltanto un ottimo
concime per le piante ma si ha la possibilità di dare un contributo attivo alla salvaguardia dell’ambiente.
I risultati che si ottengono comportano che concimando in modo ecologico senza ricorrere a concimi chimici,
si producendo meno rifiuti, consumando meno torba e contribuendo così a mantenere preziosi biotopi quali
sono le torbiere.
Interventi:
1. Realizzazione di intonaco esterno
2. Attintature
3. Opere di diserbo
4. Pulizia di aree coltivate
5. Revisione impianto idrico
6. Ripresa di muratura
3. Nella Fagianeria sarà
realizzato il punto di ristoro/caffetteria, vendita dei prodotti del Bosco, sia derivati dell’agricoltura
biologica, sia dalla lavorazione artigianale delle ceramiche e porcellane di Capodimonte. Oggetti
riproposti sia nelle forme tradizionali che in quelle contemporanee che, seppur innovate nel design
grazie all’intervento degli artisti contemporanei, conservano la tradizionale tecnica di lavorazione;
realizzato il bookstore specializzato sui temi dei giardini e per il quale saranno progettate e realizzate
apposite linee di merchandising;
attrezzato per accogliere – negli spazi interni - esposizioni temporanee e/o spettacoli di musica dal
vivo.
Per ampliare l’offerta, si prevede di ricostruire, nell’area di sedime originale con una struttura in muratura, il
locale anticamente destinato alle gabbie per l’allevamento dei fagiani.
Il disegno è stato ricavato sulla scorta di saggi eseguiti in sito che hanno dimostrato l’esatta localizzazione
delle murature, dalla planimetria agli atti d’Ufficio e da un prospetto storico conservato nell’Archivio del
Palazzo Reale di Caserta.
Tale edificio, di vaste proporzioni, per la sua vicinanza a porta di Miano, ingresso carrabile del sito,
garantisce una piena fruibilità e accessibilità e può essere destinato a spazio per attività di ristoro, espositive,
convegnistiche e di formazione.
Interventi:
1. Recupero a vista delle tracce murarie esistenti
2. Muratura portante in blocchi di tufo
3. Tramezzature interne in blocchi tipo siporex
4. Intervento di deumidificazione delle murature
7. Portone blindato in acciaio zincato e rivestimento in legno
8. Infisso esterno in legno di abete e vetrocamera
9. Grata metallica
11. Bussola interna in legno
13. Soglia in pietra lavica
14. Davanzale in pietra lavica
15. Rivestimento in piastrelle di gres porcellanato formato 15x15cm (h 120cm)
16. Getto in cls armato con rete elettrosaldata 20x20 6mm
17. Pavimentazione in getto industriale
18. Pavimentazione in gres porcellanato formato 15x15cm
19. Revisione/ripresa intonaco esterno
20. Revisione/ripresa intonaco interno
21. Intonaco esterno
22. Intonaco interno
23. Attintatura interna
24. Attintatura esterna con colori a calce
25. Abachino in ardesia
26. Pluviale in lamiera zincata
27. Canale di gronda in lamiera zincata
9
28. Camino in muratura
29. Canna fumaria
30. Frangisole in laterizio con telaio fisso
31. Pavimentazione in cocciopesto
32. Pavimentazione in getto industriale
33. Basamento in cemento grigio
34. Realizzazione di impianto elettrico con luci di sicurezza
35. Revisione impianto elettrico e corpi illuminanti - esterno
36. Revisione impianto elettrico e sostituzione corpi illuminanti - interno
37. Impianto rilevazione incendi
38. Impianto antifurto
39. Revisione impianto idrico
40. Impianto idrico sanitario
41. Impianto elettrico rete lan
42. Impianto di riscaldamento con serpentina radiante a pavimento
43. solaio di copertura con putrelle metalliche e voltine in muratura
foto aerea - volo del 1943 con veduta della Fagianeria
situazione attuale rendering di progetto
situazione attuale rendering di progetto
4. Il Cisternone, adiacente alla Fagianeria e a Porta di Miano, per la sua particolare conformazione
architettonica pianeggiante ad invaso, è particolarmente adatto ad essere destinato a manifestazioni ed eventi
all’aperto.
Interventi:
1. Eliminazione delle radici infestanti
2. Pulizia rifiuti
3. Pulizia cisterna
4. Restauro opere in ferro: pulizia, integrazione, verniciatura e verifica ancoraggi
5. Restauro elementi lapidei: pulizia, integrazione, consolidamento
6. Restauro pavimentazione in tufo
7. Ripristino delle pietre di tufo
8. Ripristino grate apribili di sicurezza
9. Integrazione con malte speciali delle coperture della volta, dei muri e parapetti
10. Pavimentazione con pietre di tufo
11. Griglie antintrusione in acciaio zincato
10
12. Consolidamento volta
13. Piantumazione pini
5. L’edificio Capraia, invece potrà accogliere a piano terra spazi di laboratorio dedicati alle energie creative
intesi come spazi di sperimentazione ed organizzazione di laboratori di arti applicate e vero e proprio
incubatore di attività artistiche che diano la possibilità agli emergenti di proporsi e agli appassionati di
avvicinarsi con facilità ad un mondo che solitamente è appannaggio esclusivo di gallerie e musei. Questo
aspetto del progetto tende a rendere il sito luogo di produzione, capace di rinnovare il sistema economico
locale.
Gli ambienti del primo piano potranno, invece, essere destinati ad uso foresteria per i partecipanti agli stages,
workshop e attività di laboratorio programmate per il raggiungimento degli obiettivi.
Interventi edificio Capraia Nuova:
1. Restauro opere in ferro: pulizia, integrazione, verniciatura, verifica ancoraggi
2. Restauro elementi lapidei: pulizia, integrazione, consolidamento
3. Ripresa di cornici, cornicioni, paraste, modanature e fasce di riquadratura
4. Restauro pavimentazione in basolato: scarnificazione giunti, stilatura con malta idraulica
5. Pulizia e trattamento protettivo dei solai in legno
6. Intervento di deumidificazione delle murature
7. Integrazione con malte speciali delle copertine in sommità di muri e parapetti
8. Scala interna metallica
9. Portone blindato in acciaio zincato e rivestimento in legno
10. Infisso esterno in legno e vetrocamera
11. Bussola interna in legno
12. Bussola interna in legno (scorrevole)
13. Soglia in pietra lavica
14. Davanzale in pietra lavica
15. Rivestimento in piastrelle di monocottura formato 15x15cm (h 220cm)
16. Getto in cls armato con rete elettrosaldata 20x20 6mm (massetto pendenze terrazzo)
17. Guaina impermeabilizzante a doppio strato
18. Massetto di sottofondo
19. Guaina antirumore
20. Pavimentazione in gres porcellanato formato 30x60cm
21. Pavimentazione in gres porcellanato formato 20x20cm
22. Revisione/ripresa intonaco esterno
23. Revisione/ripresa intonaco interno
24. Intonaco esterno
25. Intonaco interno
26. Attintatura interna
27. Attintatura esterna
28. Controsoffitto in pannelli di cartongesso previa interposizione di isolamento con lana di roccia
29. Abachino in ardesia
30. Pluviale in lamiera zincata
31. Canale di gronda in lamiera zincata
32. Doccione in pietra lavica
33. Camino in muratura
34. Canna fumaria
35. Rifacimento copertura in coppi antichi poggiati su pannello isolante previa realizzazione di massetto
armato e posa in opera di doppia guaina bituminosa
36. Piattaforma elevatrice elettrica
37. Massetto autolivellante per pavimentazione
38. Pavimento in piastrelle di monocottura formato 15x15cm
39. Pavimentazione in basolato
40. Pavimentazione in listoni di legno di quercia
41. Protezione muratura con filare verticale di tegole piane sovrapposte
42. impianti elettrici, riscaldamento, idrici e speciali
43. Realizzazione di impianto elettrico con luci di sicurezza
44. Revisione impianto elettrico e corpi illuminanti - esterno
45. Revisione impianto elettrico e sostituzione corpi illuminanti - interno
46. Impianto rilevazione incendi
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47. Impianto antifurto
48. Revisione impianto idrico
49. Impianto idrico sanitario
50. Impianto elettrico rete lan
41. Impianto di riscaldamento
Interventi edificio Capraia Vecchia:
1. Pulizia rovi
2. Trattamento antiradicale superfici verticali
3. Sigillatura delle lacune
4. Posa in opera dei lacertini
5. Superficie di sacrificio mediante realizzazione di copertine in cocciopesto
6. Restauro degli elementi lignei mediante consolidamento, trattamento antiparassitario e integrazione
7. Restauro scala con integrazione dei scalini in battuto di lapillo
8. Sarcitura delle lesioni con catenelle di mattoni
9. Rifazione della pavimentazione in cocciopesto con canalizzazione delle acque meteoriche
6. Gli ambienti ubicati nella Porta di Mezzo, anche se di contenute dimensioni, sono posizionati in una zona
strategica in quanto, essendo l’ingresso più frequentato, intercettano un’alta percentuale di visitatori.
Per questo tali ambienti saranno dedicati ai servizi principali: accoglienza, informazione e piccolo bar con
servizi.
Interventi:
1. Revisione impianto idrico
2. Revisione impianto elettrico
3. Revisione/rifazione intonaco esterno
4. Revisione/rifazione intonaco interno
5. Impianto antifurto
6. Impianto di condizionamento
7. Intervento di deumidificazione delle murature (p. terra)
8. Pitturazione opere in legno
9. Restauro opere in ferro: pulizia, integrazione, verniciatura, verifica ancoraggi
10. Ripresa di cornici, cornicioni, paraste, modanature e fasce di riquadratura
11. Restauro opere in pietra: pulizia, integrazione
12. Sostituzione infissi esterni
13. Sostituzione infissi interni
14. Posa in opera di porta esterna blindata con struttura in ferro zincato e rivestimento interno ed esterno
in legno di castagno
15. Attintatura esterna
16. Attintatura interna
17. Impermeabilizzazione della copertura
18. Trattamento protettivo della pavimentazione interna
19. Installazione termocamino
20. Installazione stufa a legna
7. Nel Cellaio sono previsti interventi per migliorare la funzionalità alle attività espositive, convegnistiche,
informative e di formazione. È uno spazio facilmente raggiungibile dai due ingressi al Bosco, di fronte alla
Real fabbrica della Porcellana e vicino agli altri edifici destinati ai vari servizi e attività previsti da questo
progetto (laboratori, foresteria, bookstore, ristoro/caffetteria).
Saranno potenziati e adeguati gli impianti speciali e sarà realizzato un impianto di riscaldamento
sottopavimento per garantire, anche nei mesi invernali, la fruizione dell’edificio.
Interventi:
1. Svellimento pavimentazione in conglomerato
2. Svellimento filari di piastrelle in cotto
3. Revisione impianto elettrico
4. Revisione impianto idrico
5. Revisione e fornitura di impianto di diffusione sonora
6. Revisione e fornitura di impianto di allarme
7. Revisione infissi
8. Revisione e restauro dei portoni d'ingresso
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9. Pulizia dell'estradosso della copertura dalle piante infestanti
10. Impermeabilizzazione con guaina bituminosa
11. Revisione/rifazione intonaco esterno
12. Verniciatura opere in ferro
13. Verniciatura opere in legno
14. Posa in opera di pavimentazione in coccio pesto
15. Posa in opera di filari di piastrelle in cotto
16. Attintatura interna a calce
17. Attintatura esterna
18. Impianto di riscaldamento a serpentina
19. Revisione e restauro delle teste delle murature di perimetro in copertura
20. Sarcitura delle lesioni
21. Ripresa di cornici, cornicioni, paraste, modanature e fasce di riquadratura
22. Rifazione staccionata in legno
23. Realizzazione di impianto elettrico con luci di sicurezza
24. Revisione impianto elettrico e corpi illuminanti - esterno
25. Revisione impianto elettrico e sostituzione corpi illuminanti - interno
26. Impianto rilevazione incendi
27. Impianto antifurto
28. Revisione impianto idrico
29. Impianto idrico sanitario
30. Impianto elettrico rete lan
31. Impianto di riscaldamento con serpentina radiante a pavimento
8. Si prevede la riapertura al culto della chiesa di S. Gennaro. Un protocollo tra la Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici della Campania e la Curia Vescovile di Napoli potrà regolare un calendario
delle celebrazione delle funzioni religiose e potrà stabilire le forme di collaborazione con l’Ufficio Turismo
della Curia per inserire la Chiesa di S. Gennaro, e quindi il Bosco, nel circuito del turismo religioso.
Gli interventi comporteranno la rifazione del servizio igienico a supporto delle attività con opere di
manutenzione ordinaria e il restauro degli arredi.
9. Nell’ex Eremo dei Cappuccini, verranno ripristinati i viali, gli orti e i frutteti negli spazi esterni secondo
lo schema configurato nella planimetria storica dello Schiavoni (1863)
Saranno riproposti i materiali costitutivi delle pavimentazioni e potranno essere realizzate le coltivazioni
agricole, da utilizzarsi nella filiera produttiva prevista nel progetto di sviluppo che riguarda il sito.
Inoltre saranno demolite tutte le strutture precarie e abusive realizzate negli ultimi decenni al fine di riportare
la configurazione esterna e interna del convento.
Si riporta dettagliatamente la descrizione degli abusi perpetrati e individuati secondo la planimetria allegata.
Nelle planimetrie, in rosso, sono individuati i corpi di fabbrica illegittimamente realizzati da demolire. Tali
corpi di fabbrica sono stati numericamente contrassegnati per evidenziare le dimensioni planimetriche,
volumetriche e materiche:
Dall’ingresso si accede ad uno spiazzo indicato nella planimetria cortile A. Occorre demolire la
pavimentazione in pietra di tufo del cortile, i muri laterali, le fioriere in muratura, le piantumazioni e le
recinzioni metalliche. Tale area esterna è stata, quindi, trasformata cancellando il percorso degli antichi viali
e orti conventuali e alterando l’orografia dei luoghi.
Il cortile A occupa una superficie di circa mq. 250,00
cortile A
cortile A
Dal cortile A si accede al corpo di fabbrica 1 che è interamente abusivo. Sono da demolire il pavimento di
marmo segato a vari colori, le murature perimetrali, la struttura metallica del solaio di copertura, gli infissi in
13
metallo. La realizzazione del corpo di fabbrica 1 ha cancellato il percorso degli antichi viali e il disegno
degli orti conventuali, alterando l’orografia dei luoghi.
Il corpo di fabbrica 1, di forma rettangolare di mt. 8,80 x 21,10 occupa una superficie di mq. 187,00 con
una altezza di mt. 3,30 e con una volumetria di mc. 654,00.
documentazione fotografica corpo di fabbrica 1
ingresso interno
interno copertura
Dal lato posteriore del corpo di fabbrica 1 si accede al cortile B sul quale si affacciano una serie di
manufatti edilizi totalmente abusivi.
Sono da demolire la pavimentazione in marmo segato a vari colori del cortile B, i muri laterali e le
recinzioni metalliche.
cortile B
particolare recinzione in rete metallica
Dal cortile B si accede al corpo di fabbrica 2 adibito a cucina, anch’esso completamente abusivo.
Il corpo di fabbrica 2 è stato realizzato in muratura mista di tufo con solaio misto in ferro e latero cemento.
L’interno è stato rivestito interamente in piastrelle e il pavimento in monocottura.
Il corpo di fabbrica 2, di forma rettangolare di mt. 5,80 x 7,90 occupa una superficie di mq. 46,00 con una
altezza di mt. 3,30 e con una volumetria di mc. 160,00.
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documentazione fotografica corpo di fabbrica 2
Dal cortile B si accede al corpo di fabbrica 3 adibito a sala da pranzo, anch’esso completamente abusivo.
Il corpo di fabbrica 3è stato realizzato con struttura metallica con solaio in ferro. L’interno è stato rivestito
con controsoffittatura in doghe di alluminio e il pavimento in granigliato. Gli infissi sono in alluminio
anodizzato.
All’interno del corpo di fabbrica 3 è stato ricavato un deposito con pannelli prefabbricati.
Il corpo di fabbrica 3, di forma rettangolare di mt. 10,20 x 15,00 occupa una superficie di mq. 152,00 con
una altezza di mt. 2,90 e con una volumetria di mc. 456,00.
documentazione fotografica corpo di fabbrica 3
veduta esterna
Dal corpo di fabbrica 3 si accede al corpo di fabbrica 4 adibito a servizi igienici, tramite una rampa
coperta, anch’esso completamente abusivo.
Il corpo di fabbrica 4 è adiacente al corpo di fabbrica 3e la muratura esterna è prospiciente il cortile B.
Il corpo di fabbrica 4 è stato realizzato con struttura in muratura con solaio misto in ferro e latero cemento.
L’interno è stato rivestito in piastrelle e il pavimento in monocottura. Gli infissi sono metallici.
Il corpo di fabbrica 4, di forma rettangolare di mt. 4,50 x 6,10 occupa una superficie di mq. 27,00 con una
altezza di mt. 2,80 e con una volumetria di mc. 80,00.
documentazione fotografica corpo di fabbrica 4
esterno copertura
Sempre dal corpo di fabbrica 3 si accede al corpo di fabbrica 5 adibito a palestra e spazi di laboratorio,
tramite una rampa coperta, anch’esso completamente abusivo.
Il corpo di fabbrica 5 è stato realizzato con struttura in muratura con solaio misto in ferro e latero cemento.
L’interno presenta il pavimento in monocottura. Gli infissi sono metallici.
Il corpo di fabbrica 5, di forma rettangolare di mt. 17,70 x 28,60 occupa una superficie di mq. 530 con una
altezza di mt. 3,50 – 4,00 e con una volumetria di mc. 2.015,00.
Il corpo di fabbrica 5 si presenta come un insieme di ambienti disomogeneo che ha circondato il corpo di
fabbrica originario addossandosi alle parti perimetrali.
15
documentazione fotografica corpo di fabbrica 5
All’esterno del corpo di fabbrica 5 sono stati sversati e abbandonati rifiuti solidi di ogni tipo, tali rifiuti
costituiscono il materiale ed attrezzature dimessi, da portare in discarica.
Il corpo di fabbrica 6, adibito a deposito e locale tecnico, è stato realizzato con struttura in muratura con
solaio misto in ferro e latero cemento. L’interno presenta il pavimento in masso di cemento. Gli infissi sono
metallici.
Il corpo di fabbrica 6, presenta una pianta formata da due rettangolari disposti ortogonalmente,
rispettivamente di mt. 4,45 x 4,90 e di mt. 2,50 x 7,25 occupa una superficie di mq. 40 con una altezza di mt.
3,00 e con una volumetria di mc. 130,00.
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documentazione fotografica corpo di fabbrica 6
vista dall’alto
Complesso conventuale ex Eremo dei Cappuccini
Anche all’interno, sia la piano terra che al primo piano e al livello dei sottotetti, del corpo di fabbrica
originario sono state eseguite opere abusive che hanno riguardato: pitturazioni, realizzazione servizi igienici e
tramezzature, posa in opera di pavimenti e rivestimenti.
Al primo piano, è stata abusivamente realizzata una stanza sul terrazzo d’angolo (lato sud – corpo di
fabbrica 7) ed è stato realizzato altro ambiente in sommità del corpo scale secondario, modificando le quote
con altra scale per superare la differenza in altezza.
Inoltre alla quota del sottotetto, è stato completamente rifatta la copertura a falde (corpo di fabbrica lato nord)
sostituendo, abusivamente, le originarie capriate lignee con un solaio in putrelle e tavelloni in cemento in
contrasto con la tipologia dei materiali usualmente utilizzati storicamente nel complesso.
Non solo, la copertura a falda è stata rivestita con coppi nuovi, anche se nei restauri si utilizzano coppi di
recupero, e sono stati ricavati n. 6 abbaini e n. 3 lucernai, orrendi e totalmente estranei alla configurazione
storica della originaria copertura.
veduta aerea del complesso con la volumetria abusiva realizzata nell’angolo sud e dove si nota ancora la sagoma dell’originaria copertura a falda.
A piano terra si evidenzia chiaramente il corpo di fabbrica 5 - Sulla copertura a falde si notano gli abbaini e i
lucernai
Altro abuso perpetrato riguarda l’area di accesso ai sottotetti, dove non è stata più ricostruita la copertura a
falde originaria, ma sono stai realizzati n. 4 ambienti con copertura a solaio piano (angolo est del corpo di
fabbrica) che si sopraeleva rispetto al colmo della copertura a falda, da demolire.
Ancora, sul terrazzo di copertura del corpo di fabbrica sud, è stata realizzata una veranda in vetro e ferro
(corpo di fabbrica 8), anch’essa completamente abusiva e da demolire. (vedi planimetria allegata)
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documentazione fotografica piano terra
il corridoio, i servizi igienici e altri ambienti con pavimenti e colori murali estranei al contesto storico
servizi igienici, vano scala murato e trasformato in deposito e altri ambienti con pavimenti, rivestimenti plastici e colori murali estranei al contesto
storico
documentazione fotografica primo piano
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esterno della stanza costruita sul terrazzo. E’ ancora ben visibile la quota del pavimento del terrazzo originario
veduta dal basso del solaio realizzato abusivamente in sommità del corpo scale secondario, modificando le quote con
altra scale per superare la differenza in altezza.
documentazione fotografica sottotetto (pianta III livello)
interno dei n. 4 ambienti con copertura a solaio piano (angolo est del corpo di fabbrica)
sottotetto, abbaini e lucernaio in mattoni di vetro
Il cortile
La corte davanti all’ingresso della chiesa dedicata alla Vergine Assunta e a S. Clemente, originariamente era un
giardino ripartito con quattro aiuole con viali pavimentati in battuto di tufo e un pozzo centrale in blocchi di
pietra vesuviane. Il tutto è stato cancellato abusivamente da una orrenda pavimentazione in piastrelle di cemento
per realizzare una palestra all’aperto. Si prevedi ricostruire, secondo la planimetria dello Schiavoni (1872) le
aiuole e i viali, da pavimentare in cocciopesto o sedime di tufo con il pozzo centrale in pietra lavica.
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La veranda
La veranda è stata costruita abusivamente in copertura con una struttura in ferro e vetro che andrà
interamente demolita.
La destinazione d’uso dell’ex Eremo dei Cappuccini prevede la realizzazione di laboratori attrezzati di
ceramica e di pittura con sale di riunione per organizzare stage e riunioni al fine di garantire progetti e
programmi di ricerca scientifica e creazione di percorsi formativi, in collaborazione con gli atenei campani,
gli enti, le associazioni e le aziende di settore. Tali attività sono destinate ai giovani che intendono
specializzarsi nelle lavorazioni della porcellana, floricoltura, agricoltura, erboristeria, ecc e alle aziende che
possono usufruire dei risultati della ricerca per innovare i processi produttivi tradizionali. In tale contesto
verrà attribuito un ruolo trasversale alle arti contemporanee e ai giovani in quanto portatori e generatori di
originalità, elemento indispensabile per attuare il cambiamento.
A piano terra gli ambienti saranno, quindi, destinati a sede per laboratori e campus per formazione
specialistiche per addetti alla floricoltura, agricoltura, erboristeria, artigianato e design con coltivazione orti e
frutteti.
Al primo piano negli ambienti saranno localizzati uffici con altri laboratori e la sede della centrale operativa
di controllo presidiata H 24.
Gli interventi che si intendo realizzare comportano la demolizione delle strutture abusive contrassegnate in
rosso nelle planimetrie successive e della copertura attuale in cemento armato che sarà sostituita con altra in
struttura lignea che si disporrà su tutto l’ala del corpo di fabbrica nord, previa demolizione della veranda e di
altri ambienti in muratura abusivamente realizzati.
L’interno del complesso monastico sarà restaurato recuperando i materiali e il sistema distributivo originario,
riutilizzando i corpi scala esistenti.
Sarà installato, nel corpo di fabbrica nord, un elevatore elettrico utile anche al superamento delle barriere
architettoniche.
All’esterno saranno riproposti i porticati d’angolo originari, eliminando le superfetazioni edili costruite
abusivamente.
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Interventi:
1. Restauro opere in ferro: pulizia, integrazione, verniciatura, verifica ancoraggi
2. Restauro elementi lapidei: pulizia, integrazione, consolidamento
3. Ripresa di cornici, cornicioni, paraste, modanature e fasce di riquadratura
4. Intervento di deumidificazione delle murature
5. Infisso esterno in legno e vetrocamera
6. Bussola interna in legno
7. Soglia in pietra lavica
8. Davanzale in pietra lavica
9. Rivestimento in gres porcellanato formato 15x15cm (h 220cm)
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10. Guaina impermeabilizzante a doppio strato
11. Massetto di sottofondo
12. Pavimento in getto industriale
13. Pavimentazione in gres porcellanato formato 15x15cm
14. Pavimentazione in cotto napoletano artigianale formato 22x22cm
15. Revisione/ripresa intonaco esterno
16. Revisione/ripresa intonaco interno
17. Intonaco esterno
18. Intonaco interno
19. Attintatura interna
20. Attintatura esterna
21. Abachino in ardesia
22. Pluviale in lamiera zincata
23. Canale di gronda in lamiera zincata
24. Camino in muratura
25. Canna fumaria
26. Rifacimento copertura in coppi antichi poggiati su struttura primaria e secondaria in legno
27. Piattaforma elevatrice elettrica
28. Massetto autolivellante per pavimentazione
29. Pavimentazione esterna in cocciopesto o sedime di tufo
30. Protezione muratura con filare verticale di tegole piane sovrapposte
31. Ricomposizione del pozzo in pietra lavica
32. Realizzazione di impianto elettrico con luci di sicurezza
33. Revisione impianto elettrico e corpi illuminanti - esterno
34. Revisione impianto elettrico e sostituzione corpi illuminanti - interno
35. Impianto rilevazione incendi
36. Impianto antifurto
37. Revisione impianto idrico
38. Impianto idrico sanitario
39. Impianto elettrico rete lan
40. Impianto di riscaldamento con elementi radianti
10. Gli edifici interessati dagli interventi saranno collegati da un sistema di sottoservizi che comprende
impianti idrici, elettrici e posa in opera di fibra ottica per i collegamenti degli impianti speciali. Tale sistema
consentirà anche la realizzazione dell’implementazione e adeguamento dell’impianto di videosorveglianza,
dell’impianto di illuminazione e di sonorizzazione.
I sottoservizi saranno realizzati utilizzando in parte i cavidotti esistenti e in parte con nuovi scavi lungo i
viali.
11. Interventi di sistemazione idrogeologica con opere di ingegneria naturalistica dell’area adiacente la
Grotta di Maria Cristina. Si prevedono lavorazioni di realizzazioni di palificate in legno di castagno, di varie
dimensioni, e viminate per costipare il terreno ed evitare smottamenti dovuti al dilavamento delle acque
superficiali.
12. Saranno poste in opera una serie di staccionate in legno a croce di Sant’Andrea con pali di pino posti sui
lati a valle dei viali che attraversano i Valloni a protezione per la pubblica incolumità nei tratti senza
protezione e particolarmente scoscesi.
13. E’ previsto l’aggiornamento, la revisione, integrazione e graficizzazione del censimento arboreo già in
formato digitalizzato in possesso dell’Amministrazione.
Inoltre sarà realizzato un sistema GIS georeferenziato aggiornato e strutturato su base cartografica satellitare
integrata da rilievo topografico vettoriale con layer dedicati alla gestione dei vari temi informativi quali
opere architettoniche, impiantistica e servizi del sito, risorse naturalistiche, etc.
Il sistema basato su un’architettura Cloud che permette la gestione di mappe, applicazioni, dati e altre
informazioni geografiche nella modalità collaborativa tipica dei social network, non richiede l’utilizzo di
software concessi in licenza onerosa per la consultazione. Le mappe realizzate possono essere parzialmente o
totalmente condivise pubblicamente o gestite in area riservata.
14. Nel Real bosco di Capodimonte sono in servizio le sottoelencate autovetture elettriche:
PIAGGIO S85LP microwett – autocarro per trasporto di cose targato BW969CN
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PIAGGIO microwett porter – autovettura per trasporto di persone targato BW616CP
TRIO CLASSIC A.M.E.S. – triciclo per trasporto promiscuo targato BF56519
TRIO CLASSIC A.M.E.S. - triciclo per trasporto promiscuo targato BF56520
TRIO CLASSIC A.M.E.. - triciclo per trasporto promiscuo targato BF56521
TRIO CLASSIC A.M.E.S. - triciclo per trasporto promiscuo targato BF56522
Occorre, per garantirne l’utilizzazione, poter effettuare la verifica e messa a punto iniziale della meccanica
degli autoveicoli elettrici nonché dell’apparato elettrico.
15. Nel Real bosco di Capodimonte sono stati installati supporti metallici per pannelli indicatori a scopo
didattico, illustrativo e di sicurezza delle seguenti dimensioni:
n. 40 pannelli cm. 65x85
n. 40 pannelli cm. 65x25
Occorre effettuare il ripristino dei supporti con relativa verniciatura, l’aggiornamento con predisposizione del
pannello che dovrà contenere una serie di indicazioni relative all’ubicazione (planimetria con il “voi siete
qui”), ai percorsi, (storici, architettonici e botanici), di cui alla guida (in vendita sul mercato), alla
dislocazione dei vari edifici dislocati all’interno e alle direzioni di uscita e delle vie d’esodo, sulla base dei
files forniti da questa Amministrazione.
L’intervento prevede la fornitura, stampa e laccatura lucida con acrilico a forno di pannelli per esterno su
supporto di alluminio o lamiera zincata.
16. Nel Real Bosco di Capodimonte è stato installato un sistema di rilevamento automatico di incendi
boschivi mediante telecamera con sensibilità all’infrarosso. Si prevede il ripristino con l’implementazione di
dati meteorologici di temperatura e forza del vento con anemometro, al fine di valutare, nei giorni di forte
pioggia e/o vento la opportunità di chiudere l’accesso pubblico del sito, in caso di eventuale caduta di rami o
alberi, a garanzia della pubblica incolumità.
I dati che vengono rilevati dalla telecamera posta sul traliccio della copertura della Palazzina dei Principi,
vengono trasferiti, con cavo a fibra ottica al posto di guardia di Porta di Miano, sorvegliato dal personale di
Vigilanza dell’Amministrazione con turnazione H24, e alla centrale del Corpo Forestale dello Stato per il
pronto intervento.
Il sistema è costituito da un modulo e software di gestione composto da scheda di controllo, computer ,
scheda di rete completa di trasduttore di fibra inserito in custodia da esterni in acciaio inox IP67,
alimentatore protetto, cablaggio verso i punti di ripresa, rete e alimentazione, software di gestione della
postazione remota (motore di brandeggio, fotocamera, videocamera e termocamera)
17. Si prevede l’installazione nel Real Bosco di Capodimonte di un sistema di sonorizzazione costituito da
una centrale con gruppo di dispositivi radio di trasmissione e di dispositivi radio di ricezione degli allarmi
dalla postazione dell’anemometro, da una base microfonica per annunci da parte dell’operatore di servizio e
da un generatore di messaggi automatico di pericolo programmabile.
Sugli edifici saranno posizionati i diffusori sonori per avvertire il pubblico in caso di evacuazione per motivi
di pericolo.
18. Si prevede la fornitura per il Personale Tecnico e di Vigilanza in servizio nel Real Bosco di Capodimonte
di radio ricetrasmittenti portatili tipo Motorola mod. GM340 VHF con stazione base posta una nell’ufficio
della Direzione Tecnica e Amministrative e l’altra nel posto di guardia di Porta di Miano, sorvegliato dal
personale di Vigilanza dell’Amministrazione con turnazione H24.
19. Nel Real Bosco di Capodimonte è presente un impianto di illuminazione che collega i vari ingressi lungo
i viali, al fine di garantire una via di fuga in caso di necessità anche in orari serali o notturni.
Il recupero degli edifici interessati dal presente progetto comporta l’implementazione e l’adeguamento
dell’impianto di illuminazione che collegherà i vari edifici (Casamento Torre, Fagianeria, Capraia, Porta di
Mezzo, Cisternone, Cellaio, ex Eremo dei Cappuccini).
L’impianto adotterà gli stessi pali di quello esistente e sarà collocato lungo i viali di accesso, con pozzetti di
ispezione e nuovi cavidotti.
20. Nel Real Bosco di Capodimonte sono posizionate una serie di telecamere per il controllo delle aree
maggiormente frequentate dai visitatori e lungo i tragitti utilizzati dagli alunni e dal personale docente e non
docente dell’I.P.I.A. “G. Caselli” che ha sede nel fabbricato ex Porcellana e ex Regina.
Il sistema di videosorveglianza ha garantito un considerevole aumento del livello di sicurezza all’interno del
sito.
25
Si prevede un implementazione con ulteriori 15 telecamere che andranno posizionate in prossimità degli
edifici oggetto del restauro e del recupero nel presente progetto, al fine di sorvegliare i percorsi di adduzione
e altre aree del sito per garantire un ancor maggiore livello di sicurezza.
Il sistema di videosorveglianza è collegato a monitors ubicati nel posto di guardia di Porta di Miano,
sorvegliato dal personale di Vigilanza dell’Amministrazione con turnazione H24 e, ancora, con gli organi
delle Forze dell’Ordine con registrazione continua.
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QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO
CAPO A LAVORI CASAMENTO TORRE, GIARDINO DEI FIORI E PURPIGNERA, GIARDINO DELLA FRUTTIERA DI
BASSO, FAGIANERIA, CAPRAIA VECCHIA, CAPRAIA NUOVA, PORTA DI MEZZO, CISTERNONE, CELLAIO,
VALLONE DI SAN GENNARO, CHIESA DI SAN GENNARO, SOTTOSERVIZI DI COLLEGAMENTO DELLE
FABBRICHE, EX EREMO DEI CAPPUCCINI, SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA CON OPERE DI INGEGNERIA
NATURALISTICA DELL’AREA ADIACENTE LA GROTTA DI MARIA CRISTINA, STACCIONATE IN LEGNO A
CROCI DI SANT’ANDREA
Importo sicurezza intrinseca soggetto a ribasso: € 156.264,43
Importo lavori soggetto a ribasso € 7.219.060.36
TOTALE LAVORI CAPO A (a base d’appalto) € 7.375.324,79
IVA 10% € 737.532,48
TOTALE COMPLESSIVO CAPO A € 8.112.857,27
CAPO B RIPRISTINO DEL SISTEMA DI RILEVAMENTO AUTOMATICO DEGLI INCENDI BOSCHIVI, REALIZZAZIONE DI
UNA STAZIONE METEO, SISTEMA DI SONORIZZAZIONE, ADEGUAMENTO DEL SISTEMA DI RADIO
RICETRASMITTENTI, ADEGUAMENTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DEI VIALI, ADEGUAMENTO
IMPIANTO VIDEOSORVEGLIANZA COMPRESO LA FORNITURA E INSTALLAZIONE DI TELECAMERE,
REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA GIS GEOREFERENZIATO
Importo sicurezza intrinseca soggetto a ribasso: € 36.218,05
Importo lavori soggetto a ribasso € 1.269.124,87
TOTALE LAVORI CAPO B (a base d’appalto) € 1.305.342,92
IVA 21% € 274.122,01
TOTALE COMPLESSIVO CAPO B € 1.579.464,93
CAPO C RIPARAZIONE DI MACCHINE DI SERVIZIO ELETTRICHE UTILIZZATE DAL PERSONALE DI SERVIZIO PER
ISPEZIONI NEL BOSCO
Importo sicurezza intrinseca soggetto a ribasso: € 480,00
Importo lavori soggetto a ribasso € 15.520,00
TOTALE LAVORI CAPO C (a base d’appalto) € 16.000,00
IVA 21% € 3.360,00
TOTALE COMPLESSIVO CAPO C € 19.360,00
CAPO D FORNITURA DI PANNELLI INDICATORI A SCOPO DIDATTICO, ILLUSTRATIVO E DI SICUREZZA
Importo sicurezza intrinseca soggetto a ribasso: € 1.681,20
Importo lavori soggetto a ribasso € 54.358,80
TOTALE LAVORI CAPO D (a base d’appalto) € 56.040,00
IVA 21% € 11.768,40
TOTALE COMPLESSIVO CAPO D € 67.808,40
RIEPILOGO COMPLESSIVO LAVORI
IMPORTO TOTALE SICUREZZA INTRINSECA soggetto a ribasso € 194.643,68
TOTALE IMPORTO LAVORI soggetto a ribasso € 8.558.064,03
TOTALE COMPLESSIVO LAVORI soggetto a ribasso € 8.752.707,71
ONERI PER LA SICUREZZA ESTRINSECA non soggetti a ribasso € 171.391,75
TOTALE LAVORI A BASE D’APPALTO € 8.924.099,46
TOTALE I.V.A. € 1.026.782,89
TOTALE COMPLESSIVO: € 9.950.882,35
SOMMA A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE
Imprevisti, lavori in economia non previsti nell’appalto, consulenze per studi e ricerche, fornitura di attrezzature o
arredi necessari alla realizzazione delle attività di laboratorio, mostre e convegni, da liquidarsi con liste operai in
economia e/o delle provviste, impianto elettrico nel Casamento Torre e nell’ex Eremo dei Cappuccini, realizzazione
impianti speciali e sottoservizi : € 395.100,00
Incentivo 2% d.lgs. n.163/2006 art.92 € 199.017,65
Oneri per pubblicazione gara e contributo autorità di vigilanza € 35.000,00
Attività di promozione, comunicazione e valorizzazione € 120.000,00
IMPORTO SOMMA A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE € 749.117,65
TOTALE PERIZIA DI PROGETTO € 10.700.000,00
Arch. Guido Gullo – coordinatore della progettazione
Dott. Salvatore Barlettta
Dott.ssa
Patrizia Nicoletti
Collaboratore Geom. Mario Erario