OFFERTA A PARTIRE DA 1,5 - icmondovi1.gov.it · Per tutta la 5^ elementare le maestre ci avevano...

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In questo numero Direttore: Belcaid Rawane Caporedattore: Balocco Giorgia Segretario:Thiello Asia Editing: Belcaid Rawane Balocco Giorgia Si è poi recato nella classe 2^B, dal momento che era stata scelta per rappresentare l’Istituto.. Con noi c'era la Professoressa Guala che ha impostato una lezione, utilizzando la lavagna LIM, sull' Uomo vitruviano. Alla fine noi ragazzi gli abbiamo dato il benvenuto alzandoci in piedi e rivolgendogli un caloroso applauso. Di lui ci ha colpito il modo di fare affabile: tutti noi eravamo emozionati! Noi ragazzi gli abbiamo consegnano il giornalino della scuola, dei biglietti prodotti l’anno precedente e dei lavoretti in ricordo dalla sua visita. G.Panero, G.Mansuino, F.Tino, L.Motera, S.Veglia, F.Mulassano, G.Folco 2B LE NEWS In questo numero troverete: una pagina speciale scritta dai bambini della scuola primaria Articoli sul nostro nuovo polo scolastico e un Articolo dedicato al nostro Premier Renzi VISITA DEL PREMIER RENZI AL POLO SCOLASTICO DI MONDOVI’ PIAZZA Il 14 Settembre 2016 il Presidente del Consiglio Renzi è atterrato con l’elicottero a Mondovì Piazza, sul parcheggio dell’A.S.P. Ad accoglierlo, davanti al Polo scolastico, c’erano il Ministro Costa, il Sindaco Viglione, la Dirigente Elena Sardo e tutti gli studenti che intonavano l’Inno Nazionale. La zona, ovviamente, è stata chiusa al traffico dalle prime ore del mattino, perlustrata dall’elicottero della Polizia e controllata dalle unità cinofile anche nelle aule. Renzi ha iniziato il discorso rivolgendosi ai ragazzi e, anziché la solita tiritera, ha lanciato una battuta: “Scommetto che l’aula che vi piace di più è la palestra, vero?” e poi ha continuato: “La vostra è una scuola molto bella, anche dal punto di vista energetico ed ambientale. Sono felice di essere qui con voi, ma vorrei che mi consentiste di portare il vostro abbraccio ai bambini di Amatrice, che ieri sono tornati a scuola” (E QUI UN LUNGHISSIMO APPLAUSO). Il Presidente del Consiglio si è recato poi nei locali della scuola e si è fermato nell' aula di Orchestra dove i ragazzi del Musicale hanno suonato l' Overture della Carmen. Ti sei goduto le giornate in spiaggia, ma ora è il momento di rimettere la testa a posto e di tornare al tuo banco scolastico; ma non ti preoccupare, perché torniamo in scena con una nuova edizione del “GIVE ME FIVE”. Siamo Rawane e Giorgia, rispettivamente Direttore e Caporedattore della 3^A. In questo nuovo anno, tocca a noi prendere le redini del giornalino, progetto iniziato due anni fa dai nostri colleghi del corso G, che stanno proseguendo gli studi alle Superiori. È un incarico di responsabilità e speriamo di essere all'altezza. Ecco le novità di questa edizione: lavoreremo sempre più con articoli interdisciplinari, continuerà lo spazio caricature e ci sarà una piacevole collaborazione con la scuola Primaria del nostro Polo; cercheremo di migliorare le nostre conoscenze linguistiche, con articoli in inglese e francese; nuova edizione e anche nuovi sponsor che sosterranno la nostra attività. In questo numero, ovviamente, ampio spazio sarà dedicato all'inaugurazione del nostro nuovo Polo Scolastico di Piazza e vi descriveremo l'edificio, e poi grazie alla nostra nuovissima aula di informatica saremo facilitati nell'editing. Vi auguriamo una piacevole lettura, e speriamo di poter occupare qualche ora del vostro tempo per tutta la durata dell'anno scolastico. N°9 OTTOBRE-NOVEMBRE 2016 OFFERTA A PARTIRE DA 1,5 €

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I n q u e s t o n u m e r o

D i r e t t o r e : B e l c a i d R a w a n e

Caporedattore: Balocco

Giorgia

S e g r e t a r i o : T h i e l l o A s i a

E d i t i n g : B e l c a i d R a w a n e

B a l o c c o G i o r g i a

Si è poi recato nella classe 2^B, dal

momento che era stata scelta per

rappresentare l’Istituto..

Con noi c'era la Professoressa Guala che

ha impostato una lezione, utilizzando la

lavagna LIM, sull' Uomo vitruviano. Alla

fine noi ragazzi gli abbiamo dato il

benvenuto alzandoci in piedi e

rivolgendogli un caloroso applauso.

Di lui ci ha colpito il modo di fare affabile:

tutti noi eravamo emozionati!

Noi ragazzi gli abbiamo consegnano il

giornalino della scuola, dei biglietti

prodotti l’anno precedente e dei lavoretti

in ricordo dalla sua visita.

G.Panero, G.Mansuino, F.Tino, L.Motera,

S.Veglia, F.Mulassano, G.Folco 2B

LE NEWS

In questo numero

troverete:

una pagina speciale

scritta dai bambini della

scuola primaria

Articoli sul nostro nuovo

polo scolastico e un

Articolo dedicato al

nostro Premier Renzi

VISITA DEL PREMIER RENZI AL

POLO SCOLASTICO DI MONDOVI’

PIAZZA

Il 14 Settembre 2016 il Presidente del Consiglio

Renzi è atterrato con l’elicottero a Mondovì

Piazza, sul parcheggio dell’A.S.P.

Ad accoglierlo, davanti al Polo scolastico,

c’erano il Ministro Costa, il Sindaco Viglione, la

Dirigente Elena Sardo e tutti gli studenti che

intonavano l’Inno Nazionale.

La zona, ovviamente, è stata chiusa al traffico

dalle prime ore del mattino, perlustrata

dall’elicottero della Polizia e controllata dalle

unità cinofile anche nelle aule.

Renzi ha iniziato il discorso rivolgendosi ai

ragazzi e, anziché la solita tiritera, ha lanciato

una battuta: “Scommetto che l’aula che vi piace

di più è la palestra, vero?” e poi ha continuato:

“La vostra è una scuola molto bella, anche dal

punto di vista energetico ed ambientale. Sono

felice di essere qui con voi, ma vorrei che mi

consentiste di portare il vostro abbraccio ai

bambini di Amatrice, che ieri sono tornati a

scuola” (E QUI UN LUNGHISSIMO

APPLAUSO).

Il Presidente del Consiglio si è recato poi nei

locali della scuola e si è fermato nell' aula di

Orchestra dove i ragazzi del Musicale hanno

suonato l' Overture della Carmen.

Ti sei goduto le giornate in spiaggia, ma ora è il momento di rimettere la testa a posto e di tornare al tuo banco

scolastico; ma non ti preoccupare, perché torniamo in scena con una nuova edizione del “GIVE ME FIVE”.

Siamo Rawane e Giorgia, rispettivamente Direttore e Caporedattore della 3^A.

In questo nuovo anno, tocca a noi prendere le redini del giornalino, progetto iniziato due anni fa dai nostri colleghi del

corso G, che stanno proseguendo gli studi alle Superiori. È un incarico di responsabilità e speriamo di essere

all'altezza.

Ecco le novità di questa edizione: lavoreremo sempre più con articoli interdisciplinari, continuerà lo spazio caricature e

ci sarà una piacevole collaborazione con la scuola Primaria del nostro Polo; cercheremo di migliorare le nostre

conoscenze linguistiche, con articoli in inglese e francese; nuova edizione e anche nuovi sponsor che sosterranno la

nostra attività.

In questo numero, ovviamente, ampio spazio sarà dedicato all'inaugurazione del nostro nuovo Polo Scolastico di Piazza e vi descriveremo l'edificio, e poi grazie alla nostra nuovissima aula di informatica saremo facilitati nell'editing. Vi auguriamo una piacevole lettura, e speriamo di poter occupare qualche ora del vostro tempo per tutta la durata dell'anno scolastico.

La Direttrice R. Belcaid e la Caporedattrice G. Balocco

N°9 OTTOBRE-NOVEMBRE 2016

OFFERTA A PARTIRE DA 1,5 €

Positivo per l’evoluzione dell’uomo, ma

negativo per l’esagerazione elettronica

SI O NO AL CELLULARE? Gli alunni usano il cellulare nelle ore

scolastiche dopo essere già stati richiamati numerose volte

In alcune classi del polo scolastico “Francesco Gallo”, si è notato un aumento della frequenza di utilizzo di telefonini, cuffie o auricolari per la musica, durante le ore scolastiche. Quotidianamente, infatti, i ragazzi portano a scuola il loro cellulare nonostante ne sia vietato l’uso. Spesso si viene a conoscenza di fatti che fanno capire quanto questo strumento, se mal usato, possa provocare conseguenze severe. Come tutti gli apparecchi tecnologici, è bene imparare a farne un utilizzo corretto per sfruttarne al meglio le potenzialità. Usufruire del cellulare a scuola è vietato per validi motivi proprio perché la maggior parte dei ragazzi non lo usa correttamente: a volte lo si utilizza per accedere a siti privati poco adatti per luoghi pubblici, altre volte invece lo si usa per filmare o fotografare insegnanti o altri alunni. Inoltre alcuni ragazzi lo usano anche per atti di bullismo, che possono rovinare la vita di altre persone oltre che la propria. Spesso, dietro denuncia di alcune famiglie, la Polizia Postale avvia delle indagini e dei controlli per verificare se sia stato commesso un reato. In caso positivo provvede ad identificare i colpevoli e ad applicare le relative sanzioni. Inoltre, cercando notizie più approfondite sull’argomento, si scoprono molte informazioni utili ed interessanti riguardanti la salute. E’ stato stabilito che l’uso del cellulare e l’esposizione alle onde elettromagnetiche emesse possano causare danni al tessuto nervoso e al cervello perché le radiazioni vengono assorbite all’interno dell’organismo. Il tessuto nervoso è un tessuto perenne, cioè le sue cellule (i neuroni), una volta raggiunto il giusto grado di specializzazione, perdono la capacità di moltiplicarsi. Perciò una lesione che distrugge le cellule nervose comporta un danno permanente. Si potrebbe quindi pensare che la soluzione migliore sia quella di evitare che gli alunni portino il cellulare a scuola o, se non ne possono proprio fare a meno, che lo consegnino all’entrata di scuola e se lo riprendano all’uscita. I ragazzi sono già stati informati e sono consapevoli del corretto utilizzo di questo strumento, quindi occorre che ciascuno di loro si responsabilizzi. Il cellulare non è però solo negativo: è molto utile per entrare in contatto con gli altri e per allargare la propria conoscenza attraverso la rete e le varie applicazioni.

A. Teladi, C. Manassero, N. Cuniberti, G .Bahlaouane,

E. Zanotti, C. Marini, N. Accamo, A. Beltramo,

E.Catalano 1B

ARRIVEDERCI ELEMENTARI, BENVENUTE MEDIE!

LA 1^A RACCONTA LA SUA NUOVA AVVENTURA Siamo a novembre, la scuola è ormai iniziata da quasi due mesi: restiamo chiusi in classe per cinque ore di fila – mentre prima facevamo un lungo intervallo all’aperto – con la testa inchiodata sul banco, la penna in mano e … una verifica davanti, con qualche pausa per riposarsi, ricaricarci e scherzare tra noi e i nostri professori. Ma una cosa siamo sicuri di ricordarci: IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA!!! Tutto ebbe inizio quando, guardando il calendario, ci accorgemmo con orrore di una scritta che riportava le seguenti parole: INIZIO MEDIE. Allora tutto ci fu chiaro: erano finite le vacanze e il nostro incubo più grande stava arrivando. Andammo a dormire pieni di angoscia e pensieri. Per tutta la 5^ elementare le maestre ci avevano spinto a studiare di più, perché alle medie tutto non sarebbe stato uno scherzo come credevamo! La notte, il nostro amico Andrea fece un sogno un po’ angosciante: mentre entrava nella nostra nuova classe si trovò davanti un mostro peloso con lettere e numeri che gli volteggiavano attorno con delle corna da cui penzolavano due mappamondi. La mattina dopo ci fu la prima di tre inaugurazioni in una settimana: il sindaco di Mondovì, l’onorevole Enrico Costa e la nostra Preside non risparmiarono prole per descrivere quanto fosse bello il nuovo Polo Scolastico. Infine ci fu il taglio del nastro: già questo ci piacque perché avevamo perso mezz’ora. Quindi entrammo con la 1^B e i nostri genitori nella piazza coperta. In seguito fummo condotti all’interno della biblioteca dove la professoressa Parretta, la vice preside, incominciò subito a parlarci del programma scolastico. I genitori si mostrarono più spaventati di noi, così quando venne fatto l’appello i parenti ci salutarono preoccupati. Prendendo posto in classe incontrammo la persona più risoluta e severa dell’ intero universo: LA PROFESSORESSA GUALA!!! Subito ci presentammo dicendo il nostro nome e cognome e la scuola in cui eravamo andati alle elementari. E ora torniamo a noi… un po’ di bilancio! Le materie sono studiate in modo più approfondito, e gli impegni pomeridiani, come i compiti e lo studio,sono aumentati molto rispetto alle elementari. Ci sono comunque materie nuove come orchestra, dove ci divertiamo a suonare con i nostri compagni. Inoltre abbiamo anche lezioni individuali di strumento nei diversi giorni settimanali: lunedì, martedì, mercoledì. Le verifiche e le interrogazioni sono molte e bisogna studiare in modo continuo. Nonostante le paure che le maestre dell’anno scorso ci avevano trasmesso tiriamo avanti e abbiamo scoperto che non era per niente vero: alcuni prof. sono pure simpatici!Con questo possiamo dire che la scuola media è un’avventura piena di ostacoli a volte divertenti, anche perché affrontati con uno strumento musicale!

S.Gavotto, M.Lanfranco, M.Manfredi, I.Durbiano 1A

RIEMPIRE IL POMERIGGIO CON LA MUSICA

Le riflessioni della 1^ classe ad indirizzo musicale.

La nostra avventura all’ indirizzo musicale ebbe inizio un pomeriggio di febbraio scorso quando affrontammo il test di ammissione. Avevamo un po’ di timore perché non sapevamo in cosa sarebbe consistito; in realtà le prove risultarono semplici per quasi tutti. Quattro di noi effettuarono il test successivamente ma con le nostre stesse ansie. Con ottobre sono iniziate le lezioni di due ore settimanali organizzate diversamente per ogni strumento: sono impegnative ma piacevoli. Ogni strumento nelle nostre mani riesce a produrre un suono spesso gradevole ma tal volta ancora molto imperfetto. Entriamo un po’ in ogni strumento: i pianisti trovano difficoltà a coordinare le mani sulla tastiera; i chitarristi trovano impegnativo spostare le dita sui tasti e premere abbastanza le corde per produrre un suono piacevole secondo lo spartito; per i flautisti è difficile soffiare per emettere un suono attraverso il bocchino e schiacciare i tasti senza guardarli; per i violinisti la difficoltà consiste nel posizionare le dita sulla tastiera in modo corretto. Per superare queste iniziali difficoltà, e prendere manualità nei singoli strumenti, dobbiamo dedicare parte del nostro tempo a casa nell’ esercitazione. I professori ci hanno consigliato di suonare mezz’ ora tutti i giorni, per svolgere gli esercizi assegnati, non di più altrimenti potremmo avere disturbi alle varie articolazioni. Dobbiamo perseverare anche se lo spartito a prima vista risulta difficile. Quando, a forza di provare, ci accorgiamo di aver migliorato la tecnica siamo più carichi e invogliati a continuare. E arriviamo ora a parlare dell’ orchestra in cui ci ritroviamo tutti insieme con i nostri strumenti per imparare a suonare con gli altri: qui le difficoltà aumentano perché dobbiamo tutti seguire il tempo, essere molto concentrati e controllati, ma stare tutti insieme dà una carica incredibile. Si prova una carica positiva, perché nessuno vuole rovinare il lavoro di tutti e l’ armonia della musica. Come dicono i nostri professori di strumento: L’ orchestra è come una squadra perciò “ O noi Emergiamo come collettivo o saremo annientati per sempre”.I professori ci consolano dicendoci che bisogna provare e riprovare: l’ importante è andare a tempo e se si sbagliano le note basterà correggerle. Nonostante tutte queste difficoltà, siamo molto orgogliosi di aver scelto questo indirizzo e ci sentiamo di consigliarlo ai piccoli “ talenti” della scuola primaria: ognuno può scoprire dentro di sé una grande passione della musica e per lo strumento che sceglierà in futuro. Invitiamo tutti a venire ad ascoltarci in occasione del nostro primo saggio a dicembre.

I musicisti della 1A

PALESTRA VECCHIA VS PALESTRA NUOVA

In questo articolo vogliamo presentarvi un match fra le due palestre.

Partiamo dalla palestra vecchia: è stata la prima la prima che abbiamo avuto e all' inizio non ci sembrava male... L'unico aspetto positivo della palestra era che non fosse molto grande... Così a fare un giro ci impiegavi poco, mentre ora a fare un giro ci metti un' eternità e sudi sette... anche otto camicie. La palestra vecchia aveva uno svantaggio... Più di uno... Il principale, però, era, che se un qualsiasi pallone sfiorava l'affascinante soffitto ricco di affreschi stupendi e altissimi... Beh... Non esageriamo... Veniva giù metà muro e una nevicata di vernice secca... Evviva la neve!!! La cosa che più che ci è rimasta in mente e che ci porteremo per tutta la vita, era, la rete della Kinder. Ed è dalla prima volta che l'abbiamo vista che ci siamo chiesti... Come abbiano fatto ad averla... Mangiando tanta nutella?! Lo spot della palestra vecchia si conclude qui... Quindi ora parliamo della palestra nuova. Questa sì che è degna di chiamarsi così. Ha molti pregi: le due porte da calcetto, i due canestri regolabili, la bella rete professionale, il tabellone (che non viene mai usato), un seggiolone per arbitri e il grande spazio per giocare. Oltre a pregi, la palestra ha anche dei difetti: non ha la pertica, non ha la spalliera e il quadro svedese. Ha un ingegnoso sistema di ventilazione fatto in modo che non si abbia mai nè troppo caldo, nè troppo freddo. Persino il Presidente del consiglio Matteo Renzi ha voluto vederla, inoltre i rambo, gli addetti alla sicurezza, si sono allarmati quando egli ha voluto visitarla, pur essendo fuori dal percorso che avevano prestabilito. Insomma, ragazzi, siamo davvero fortunati ad utilizzare questa splendida palestra.

S. Prato, G. Marengo, G. Dedomenicis, A. Botto, A.

Clerico, G. Martorano, P. Santoro, A. Rizzi 2A

CARICATURE La prof.ssa é molto attiva, è quella che ha più ore nella nostra classe e fa più sostituzioni. Ha i capelli biondo chiaro, dei piccoli occhi azzurri che brillano dietro le lenti dei suoi occhiali color prugna, è gentile e altruista. La mattina alla prima ora non perde occasione di svegliarci con la sua voce squillante infrangendo il silenzio e il rumore provocati dagli sbadigli della classe; effettivamente é più efficace di qualsiasi altra sveglia. Dopo tanti anni di insegnamento a volte perde la pazienza perché, bisogna ammetterlo, spesso siamo dei provocatori. Quando passa fra i banchi crea un po’ di tensione perché non risparmia note a nessuno … naturalmente per il nostro bene.

E.Balocco, A.Darsma, E.Turchi 2B

È un ometto paffutello, un po’ severo ma simpatico … dietro quelli occhiali ci sono due occhi vispi sempre pronti a “beccarti” se ti distrai un attimo. Durante le sue ore di lezione mille note musicali danzano nell’aria . È un artista che con un gruppo di amici calca i palchi teatrali. Non ha molti capelli però ha una folta barba . A volte perde la pazienza con noi diavoletti ma quasi sempre alla fine ci sorride.

M. Chionetti 2B

LA NOTTE DEI FUOCHI

Nella notte dei fuochi, Sara entrò nella stanza di sua nonna Alice: - Ciao tesoro! - disse la nonna, Sara rispose: - Hey nonna! Come mai non vieni a vedere i fuochi con me sulla terrazza? -. La nonna con voce triste: - E’ una lunga storia - … Sara preoccupata disse: - Dai, nonna racconta … dai! - La nonna disse: - per me andrebbe bene, basta che non ti spaventi - . - No, no, tranquilla nonna. A scuola stiamo trattando l’horror , non mi spaventa più nulla -. La nonna iniziò a raccontare: - Quando andavo a scuola come te, un giorno, durante una normale lezione arrivò il bidello e annunciò che era arrivata una nuova studentessa. Io chiesi alla prof se poteva sedersi vicino a me. La prof acconsentì. Notai subito che la mia nuova vicina era una ragazza particolare: si vestiva di nero, aveva degli occhi fulminanti, uno giallo e l’altro color ghiaccio. Le chiesi come si chiamava, rispose freddamente: - Nicole -. Essendo testarda, le chiesi da dove venisse e lei sempre più irritata ripose che veniva dall’America. Allora, sconfortata, lasciai perdere. Nell’ora dopo, la prof ci illustrò il programma della gita, che comprendeva la visione dei fuochi. Io ero felicissima perché non li avevo mai visti, invece, Nicole era molto preoccupata. Durante la gita Nicole stava da sola, distante da tutti, allora andai a parlarle. Nicole era molto agitata e all’improvviso scappò via. Io la seguii e la vidi trasformarsi … era diventata una creatura mostruosa! Scappai impaurita, senza voltarmi indietro. Convinsi i miei genitori a trasferirmi in una nuova scuola e non rividi mai più quella inquietante bambina -. Fine … Forse

M. Dersa, V. Arena, S. El Khaldi, M. Fulcheri , M. Garelli 2A

LE LIM ARRIVANO DOMANI...

attenzione … in questo articolo evidenziamo solo gli aspetti negativi della nuova scuola …

leggere con cautela

“Le LIM arrivano domani” è stata la “scusa” con cui

i professori ci hanno illuso dall'inizio della scuola. Il termine LIM non è del tutto corretto perché quelle in dotazione della scuola dovrebbero essere lavagne touch multimediali. Un giorno, tornando dal laboratorio di arte, abbiamo notato felicemente un imballaggio contenente i touch screen. La nostra speranza si è riaccesa e siccome i giorni successivi ci sarebbero state le vacanze dei Santi ci aspettavamo che avrebbero iniziato a montarle. Al nostro ritorno però, non c'era nemmeno l'accenno degli inizi dei lavori e l'imballaggio era sparito. Oltre a questo c'è il problema dei computer dell'aula di informatica che, materialmente, ci sono ma non sono stati ancora disposti i programmi per esseri utilizzati. Un altro aspetto negativo è il malfunzionamento del riscaldamento, infatti, nell'aula di musica troviamo un'alta temperatura e invece nelle diverse aule (tra cui la nostra, che dovrebbe la più calda) fa costantemente freddo. Nonostante tutto ci piace molto la nuova scuola e giustifichiamo i pesanti commenti per le troppe aspettative dateci l'anno scorso. A. Bracco, P. Cattaneo, M. Musso, A. Raschieri 3B

C’ERA UNA VOLTA LO SPIRITO PATRIOTTICO

Ricordiamo il grande Alessandro Manzoni.

Alessandro Manzoni, un poeta patriottico e uno dei più grandi scrittori della letteratura italiana, compose l’Ode Marzo 1821, in cui parla del suo sogno patriottico: un’Italia unita, in quel periodo storico un’utopia, un sogno non realizzabile. Ai giorni d’oggi i giovani della nuova generazione sembrano poco legati alla loro nazione, provano poco senso patriottico, ci sono persone che vorrebbero dividere l’Italia e cancellare il Risorgimento. Il pensiero di Alessandro Manzoni è molto diverso: nell’Ode parla dei soldati e dei combattenti dell’esercito di Carlo Alberto di Savoia, che attraversando il Ticino, arrivarono nel territorio Austro-Ungarico per sconfiggere l’esercito austriaco. Cita anche un giuramento: “O compagni sul letto di morte, o fratelli sul libero suol ” cioè o tutti morti o fratelli sulla terra libera. Manzoni utilizza una metafora molto significativa: gli affluenti del po’ una volta uniti non si possono più dividere, così come l’esercito Sabaudo e quello degli Insorti da più parti d’Italia non si disgregherà. La storia ci dice che così non fu! “Una gente che libera tutta. O fia serva tra l’Alpe ed il mare una d’arme, di lingua, d’altare di memorie, di sangue di cor.” L’ultima strofa “O dolente per sempre colui che da lunge, che da labbro d’altrui, come un uomo straniero, le udrà! Che a’ suoi figli narrandole un giorno, dovrà dir sospirando: “io non c’era”; che la santa vittrice bandiera salutata quel dì non avrà,” Manzoni con questo vuol far capire con enfasi: guai a chi, non avendo partecipato, dovrà dire ai figli che non c’era e che non ha visto alzarsi la bandiera vittoriosa. Forse noi giovani dobbiamo veramente pensare con più orgoglio alla nostra nazione e tutelarla nel mondo.

C.Giuffré, A.Mora ,A.Roatta. 3A

LA GUERRA E’ SEMPRE IL TRADIMENTO DELLA RAGIONE

I ragazzi delle Superiori ci hanno fatto riflettere commemorando il 4 Novembre

Momento al Baretti: interessante, complesso, e che ci ha fatto riflettere oltre la retorica della commemorazione; questo è il senso dello spettacolo presentato dai ragazzi dei licei cittadini per ricordare il 4 Novembre. Dopo le parole del Sindaco che ci ha richiamato la celebrazione della fine della Prima Guerra Mondiale e la festa delle Forze Armate, c'è stato il momento toccante della consegna della piastrina di riconoscimento alla sorella di un soldato monregalese caduto in Russia e sepolto in una delle tante fosse comuni. Quindi è iniziato lo spettacolo in cui gli attori hanno presentato i vari punti di vista della guerra traendoli da scrittori famosi: chi pensava che la guerra fosse un bene, ed erano quelli che comandavano, chi invece riteneva che fosse una miserabile strage. L'elenco dei freddi dati conferma questa seconda opzione: sei milioni gli Italiani chiamati nell'esercito; da 15 a 17 milioni gli Europei tra militari e civili morti, che salgono a 65 includendo i morti in seguito all'epidemia spagnola, venti milioni di feriti e mutilati tra civili e militari, costo totale stimato intorno ai 186 miliardi di dollari dell'epoca. I signori della guerra; la classe dirigente, rappresentava la stupidità che vedeva nella guerra una grande opportunità di guadagno, contro molti intellettuali e la gran massa del popolo che ci hanno trasmesso i ragazzi con il recitato, le canzoni e i filmati. Molto interessante, ma anche molto difficile per noi, è stato l'intervento del professor Casarino, docente al Liceo classico. Ha citato Z. Bauman sociologo polacco di origini Ebraiche che parla del XX secolo come il secolo dell'insicurezza,della modernizzazione, dell'economia esasperata e dello sgretolamento della società. Quindi ha presentato il pensiero di Stefan Zweig, nemico austriaco che nel 1942 pubblicò “Il mondo di ieri”: il libro parla dell'Europa prima della guerra, della “Belle Epoque”che in 40 anni di pace aveva rafforzato un senso di sicurezza e di tranquillità, che finì con la Prima Guerra Mondiale. Lo scrittore diceva che la rovina della ragione è proprio la guerra. La sua vita è stata piena di emozioni: la sicurezza e la felicità della “Belle Epoque”, la paura e la tristezza nella guerra e infine la disperazione che lo hanno portato al suicido in Brasile dove dai Nazisti è stato esiliato. La guerra in generale ha creato: ODIO, SETE DI VENDETTA e i NAZIONALISMI; questi tre fattori hanno dato inizio alla Seconda Guerra Mondiale e come aveva svelato Zweig si può dire che nel XX secolo c'è stata un unico grande conflitto. Una riflessione per noi giovani: non lasciarci travolgere dall'odio, dalla vendetta ma coltivare la pace.

3A

R SAUVONS NOS ARBRES!

En classe on a traité le problème de la déforestation des bois et forêts, en particulier en France où la végétation recouvre un tiers du territoire. Actuellement, comme dans le reste de ľ Europe, les forêts français sont jeunes : la plupart ont moins de 200 ans, alors qu’un chêne peut vivre jusqu’à 1000 ans. L’homme intervient pour sauvegarder cette richesse : en effet aujourd’hui la production de bois est de plus en plus contrôlée, grâce aussi aux organisations qui certifient les forêts de sorte qu’elles ne subissent pas de dommages. Couper un arbre pour produire articles utiles au quotidien, pour la forêt, c’è n’est pas forcement mauvais. Ce qu’il faut éviter c’est de tout couper ď un coup et de replanter un seul type ď arbre. La forêt est variée, et elle ne doit pas devenir un champ ď arbres identiques. Pour souligner l’importance de la sauvegarde des forêts et des bois, on a choisi ď apprendre un poème de Jacques Prévert. Avec ironie le poète nous parle des journaux qui nous mettent en garde contre la déforestation alors que ces derniers sont totalement composés de papier.

3B TANT DE FORÊTS…

Tant de forêts arrachées à la terre Et massacrées Achevées Rotativées Tant de forêts sacrifiées pour la pâte à papier Des milliards de journaux attirant annuellement l´attention des lecteurs sur les dangers du déboisement des bois et des forêts

Jacques Prévert "La pluie et le beau temps”

« RESPIRE » - MICKEY 3D

Samedi le 5 novembre, les élèves de 3^B, on a vu et écouté la vidéo de la chanson "Respire" de Mickey 3D avec notre prof de français. Dans cette chanson on parle de l’environnement et de l’impact causé sur la nature par l’homme. La chanson est très touchante: l’auteur de la chanson s'adresse à un petit garçon pour l'alerter sur l'état du monde actuel. La première partie de la chanson raconte l'histoire de l'Homme qui a chamboulé tout l'équilibre de la nature, la seconde partie imagine le futur de l'Homme s'il continue dans cette voie. Le texte se termine par un constat sur l'égoïsme coupable des humains. La vidéo est un dessin animé et raconte en fait d'une fille sidérée de tout ce qui l’entoure: elle court et joue dans une immense pelouse verte, elle nage dans un étang, caresse un cerf, saute sur les rochers essayant d’attraper des papillons. Tout paraît parfait mais à la fin on comprend que tout est reconstitué dans un studio. C’était un peu comme un tour de carrousel: tout beau, mais de courte durée. La nature, celle vrai, n’existe plus et elle a terminé la tournée dans le monde imaginaire, et retourne malheureusement à la réalité grise. Cette vidéo nous montre que si nous ne faisons plus attention, dans quelques années la nature mourra. Nous avons beaucoup apprécié le sens et la vidéo de cette chanson et recommandons que vous aussi le voyez. Le link est: https://www.youtube.com/watch?v=IEexx5BR5eY

3B

RINGRAZIAMENTI

Ringraziamo le offerte dei genitori dei ragazzi della 3B:

Rossi, Raschieri, Tealdi, Ziolla, Bracco e Musso per aver contribuito a dare dei soldi che andranno ai fondi del nostro giornalino.

INAUGURAZIONE “SPETTACOLARE”

Sabato 17 settembre alle ore 17:00 noi alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado di Mondovì Piazza, ci siamo riuniti per inaugurare il nostro nuovo Polo Scolastico. Tra i partecipanti erano presenti il Sindaco, la Dirigente, e i più importanti spettatori: i nostri genitori. Ogni classe durante lo scorso anno aveva ideato e lavorato su una propria coreografia facendo riferimento agli elementi della natura come ľ acqua, il vento, ecc...e avrebbe dovuto riproporlo il giorno stesso. Prima di tutto, noi alunni della media abbiamo intonato ľ inno d' Italia e la canzone “La scuola che vogliamo”, brano studiato con il professore di musica. Dopo di noi si sono esibiti i bambini della primaria che hanno cantato con calore e vivacità il loro brano. Dopo gli enormi applausi ricevuti dal “nostro pubblico”, il sindaco ha voluto introdurre un breve discorso per lasciare spazio alle nostre esibizioni svolte con il racconto della storia della scuola “Francesco Gallo” di sottofondo. Durante le coreografie, in contemporanea , alcune nostre compagne si sono esibite in uno spettacolo circense in cui, utilizzando la propria agilità, hanno creato figure geometriche ottenendo un grande successo da parte di tutti. Nonostante il clima piovoso, la serata si è conclusa piacevolmente con un rinfresco offerto dalla ditta che gestisce la mensa, a base di vari antipasti, bibite e snack … apprezzato da tutti!

K. Ez-zahraoui, W. Niba, A. Osma, G. Rossi 3B

MIGRATION From 1861 until 1914, after the Unification of Italy, 16 million Italians, travelled to North and South America because they wanted a new life with better opportunites, but we have to remember that they were considered inferior, carrying diseases , and this is the same thing that we say about the African Migration in Italy. In 1914/1918 the migration stopped during World War I. After that, Italian people emigrate because they aren't happy with the political situation. About 20% of the population in 1927 live in other countries in the world! At the end of world war II there was another wave of Migration, a lot of families went to other countries in Europe or to Australia and New Zeland. Today about 80 million people of Italian origin live around the world. Madonna, Lady Gaga, Gwen Stefani and Sylvester Stallone have in common that their families originally came from Italy! From 1861 and 1985, 29 million Italian, left Italy and travelled to countries in Europe, America, Africa, Australia and New Zeland.

3A

NON GIUDICARE…ANCHE TU ERI

EMIGRANTE

La storia di una famiglia nel 1906, simile a tante storie

di oggi.

Adesso noi consideriamo gli immigrati gente umile, che

ruba, che fa paura … ma anche noi siamo stati emigranti

nelle Americhe, su navi “fuori dalla norma” a cavallo tra la

fine del Ottocento e l'inizio del Novecento.

Il 4 agosto del 1906 in Spagna venne trovato il relitto del

Sirio, che trasportava più di 400 migranti Italiani, che

volevano raggiungere l’America. Ma vi chiederete …

come mai sono stati trovati in Spagna e non in America?

Semplicemente perché l’equipaggio si era scordato le

carte nautiche. Ricordiamo la famiglia di Felice Serafini,

imbarcatosi sul Sirio, che venne scaraventata in mare dal

dondolio della nave. I sopravvissuti, tra cui il padre,

vennero raccolti sulle scialuppe e portati a riva nella città

di Cartagena, dove gli abitanti li sfamarono e gli diedero

un posto dove riposare. La mattina dopo il padre trovò

due degli otto figli, mentre la moglie e gli altri sei erano

stati inghiottiti dal mare.

Quello che cerchiamo di farvi capire è di trattare gli

immigrati come noi avremmo voluto essere trattati: perché

quando i nostri compatrioti migrarono in America, furono

accolti con grandi pregiudizi, considerati esseri inferiori,

proprio come facciamo noi oggi nei confronti di Siriani,

Iracheni, Africani in generale. Non bisogna disprezzarli,

ma bisogna entrare nell’ottica che questi uomini lasciano i

loro amici, la famiglia, si fidano di gente priva di scrupoli e

molti di essi muoiono per venire a cercare nuove

opportunità.

G.Balocco, S.Kila, P.Mondino 3A

Esperienze scolastiche in pillole…

I bambini della scuola primaria conoscono l'olio di oliva attraverso il progetto “Orto in condotta” di SLOW FOOD.

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