oes vela farmacisti
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![Page 1: oes vela farmacisti](https://reader037.fdocumenti.com/reader037/viewer/2022100509/568bd4ec1a28ab20349694f3/html5/thumbnails/1.jpg)
Sul lago di Garda un’associazione
offre corsi di vela gratuiti per la riabi-
litazione post traumatica. Questa è la
realtà messa in piedi da Eos Michele
Dusi onlus, grazie al contributo di
molti volontari, tra cui gli iscritti al-
l’Associazione dei giovani farmacisti
di Verona. Ce ne parla Nicola Gra-
ziani, del consiglio direttivo di Agifar
Verona.
Come si può fare riabilitazione
con la barca a vela?
L’associazione Eos Michele Dusi onlus
è nata in collaborazione con l’unità
spinale e dei gravi cerebrolesi del-
l’ospedale di Negrar (VR). Propone un
progetto di riabilitazione completa-
mente gratuita che prevede la navi-
gazione a vela condotta dagli stessi
pazienti in fase post-traumatica. Gli
obiettivi sono due: la rieducazione
motoria e quella psicologica, e in am-
bito velico si ottengono progressi in
entrambi i campi. Ho visto con i miei
occhi persone che pensavano di non
essere in grado di trasferirsi dalla
sedia a rotelle al divano senza l’aiuto
di un familiare, salire in maniera au-
tonoma sulla barca a vela, lasciando
il mezzo a due ruote sul molo. La
vela, così come l’ippica e altre attività
sportive, ottengono risultati incredi-
bili rispetto alla palestra.
Che cosa c’entra la sua profes-
sione con questa attività?
L’Associazione dei giovani farmacisti
di Verona ha dato il patrocinio a que-
sta onlus per la sua attività educativa.
Abbiamo in qualche occasione rac-
colto fondi a sostegno delle attività di
Eos, ma, soprattutto, offriamo il no-
stro tempo. Molti giovani farmacisti il
sabato pomeriggio si mettono a di-
sposizione per sistemare, mettere in
ordine, pulire, rendere sicure per la
navigazione le barche, e anche per
aiutare i ragazzi con disabilità moto-
rie a praticare la vela.
Prima di diventare volontario di
Eos avevi mai fatto vela?
Sono salito in barca per la prima volta
nel 2007, quando un amico che
avevo perso di vista mi ha invitato a
fare vela con lui. Ci troviamo il giorno
dopo al porto di Castelletto di Bren-
zone e me lo trovo lì in sedia a rotelle.
Siamo saliti con l’istruttore su un ca-
binato allestito per utilizzo anche da
persone con disabilità e da lì è iniziata
la mia avventura in vela.
Paradossalmente, per molte persone
con disabilità è più semplice uscire in
barca a vela sul lago di Garda piutto-
sto che andare a prendere una birra
in centro città. Questo mi ha lasciato
sbigottito. La vela, invece, riesce ad
abbattere tutte le barriere. Non vedo
l’ora di far provare questa esperienza
anche a mio figlio Alberto. Ha solo 3
mesi, ma presto lo porterò a veleg-
giare con gli amici dell’associazione.
Come vengono coperte le spese?
Anche se si regge completamente sui
volontari, c’è bisogno di circa 16mila
euro l'anno (istruttori compresi), che
raccogliamo da sponsor locali, con-
tributi istituzionali da Comune, Re-
gione e Provincia e fondazioni degli
istituti di credito. Sono possibili anche
le donazioni private, come il 5 per
mille (codice fiscale 03410370237).
Per ogni informazione, c’è il sito in-
ternet www.eosvela.it.
FARMACISTI PER IL SOCIALE
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A vele spiegateIntervista a Nicola Graziani
farmacista della Farmacia Bordogna, Bovolone (VR)