OBIETTIVO DELLA TESI - Università degli Studi "G. d ... · Tale normativa, entrata in vigore il 7...
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IL PACCHETTO COMPLESSO (PAC):
MODELLO ORGANIZZATIVO ASSISTENZIALE DI QUALITA’
OBIETTIVO DELLA TESI
• DESCRIZIONE DEL NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO PLURISPECIALISTICO
INTRODOTTO IN ABRUZZO DALLA L.R. N. 20 DEL 23 LUGLIO 2006
• ECONOMICITA’ DEL MODELLO PAC
PREMESSA
La Regione Abruzzo è impegnata in un profondo processo di
riqualificazione e risanamento del sistema sanitario regionale:
o ha creato e sta sviluppando il contesto normativo idoneo a
sostenerne l’applicazione;
o ha introdotto misure fiscali previste dalla normativa vigente;
o ha utilizzato strumenti finanziari per garantire l’equilibrio di
cassa per consentire a tutti gli attori del sistema di partecipare
al processo di cambiamento (Piano di Risanamento del
Sistema Sanitario Regionale 2006 – 2009)
Lo stato dell’arte del sistema sanitario abruzzese, oggetto di analisi
da parte dell’ASR Abruzzo, ha evidenziato cinque importanti aree
di criticità:
criticità di conoscenza del sistema in termini di bisogni,
domanda, offerta, quantità e qualità delle prestazioni,
costi di produzione;
criticità di regolazione/regolamentazione del sistema;
criticità nella possibilità di sviluppo delle attività
territoriali a causa del forte assorbimento di risorse del
macrolivello ospedaliero;
criticità finanziaria del sistema Abruzzo in generale per
il permanere di una situazione di carenza di un efficace
sistema di controllo dei costi dei fattori produttivi.
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Tali criticità hanno imposto un impegnativo lavoro messo in
atto dall'Agenzia dei Servizi Sanitari (ASR Abruzzo),
dall'Assessorato Regionale, dalla politica: analisi, studi, linee
guida, promulgazioni di leggi....
Segnatamente:
promulgazione della L.R. N° 20 del 23 giugno 2006 “ Misure
per il settore sanità relative al funzionamento delle
strutture sanitarie ed all'utilizzo appropriato dei regimi
assistenziali del macrolivello ospedaliero e territoriale e per la
loro regolazione”;
predisposizione del piano di risanamento del Sistema Sanitario
Regionale - Documento presentato il 31 luglio 2006 ai
ministeri Salute ed Economia;
Presentazione delle “Linee Guida per la Redazione del Piano
Sanitario Regionale 2007/2009 – Un sistema di garanzie per la
salute”;
Piano di riordino della rete ospedaliera (approvazione il
09/01/2007 da parte della Giunta Regionale in attesa del
passaggio in consiglio);
Redazione della Legge sull'Accreditamento (ora al vaglio della
politica);
ecc...
In relazione all'argomento oggetto della tesi si focalizza
l'attenzione sulla L.R. N° 20/2006 “ Misure per il settore
sanità relative al funzionamento delle strutture sanitarie
ed all'utilizzo appropriato dei regimi assistenziali del
macrolivello ospedaliero e territoriale e per la loro
regolazione”.
Tale normativa, entrata in vigore il 7 luglio 2006, nei 10 articoli
interviene soprattutto per affrontare problematicità del:
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macrolivello ospedaliero: eccesso di produzione per
ricoveri totali ed ordinari, alto livello di inappropriatezza,
eccesso di offerta di posti letto per acuti, bassi tassi di
utilizzo dei posti letto in quasi 100 discipline ospedaliere,
eterogeneità quali/quantitativa dell'offerta ASL; bassa offerta
e basso utilizzo di Day Hospital e Day Surgery, Day Service e
PAC da normare.
macrolivello territoriale: eccesso di produzione per alcune
tipologie di residenzialità (es. psichiatrica) e forte carenza
per altri regimi (domiciliarità). Nel complesso carenze di
allocazione di risorse sul macrolivello (< 40%). Eccesso
Distretti Sanitari (PSR 1999 – 2001), non coincidenti con
ambiti sociali - Disomogeneità quali/quantitativa dell'offerta
per ASL.
• Per la Medicina Generale: necessità di ottimizzare la
continuità assistenziale MG/ADI/Residenze;
• Per l'Assistenza Domiciliare: Eterogeneità territoriale
dell'offerta (necessità di uniformare e potenziare forme di
cure domiciliari);
• Per la Residenzialità Anziani – Residenzialità Riabilitazione
– Residenzialità Disabilità – Residenzialità dipendenze:
eterogeneità territoriale dell'offerta e mancanza di un
collegamento funzionale con il macrolivello ospedaliero e
con gli altri regimi di assistenza territoriale.
Si ritiene utile riportare integralmente l'Art. 2 della L.R. n°
20 del 23 giugno 2006
... omissis
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… omissis Art. 2
Regolamentazione delle attività ospedaliere a ciclo diurno 1. A partire dal secondo semestre 2006 le attività
ospedaliere a ciclo diurno day hospital, day service, day surgery, chirurgia ambulatoriale sono regolamentate dalle Linee guida riportate nell’allegato B alla presente legge.
2. Le Aziende Sanitarie Locali attivano per tutte le forme di
assistenza a ciclo diurno previste dal presente atto nei diversi stabilimenti ospedalieri aziendali, potendone prevedere una differenziata e non esaustiva attivazione all’interno di ogni singolo presidio.
3. Le strutture ospedaliere private accreditate attivano le forme
di assistenza a ciclo diurno conformemente alle disposizioni contenute nella presente legge.
4. Entro tre mesi dall’entrata in vigore della presente legge le
Aziende Sanitarie Locali e le strutture ospedaliere private accreditate adottano il Regolamento aziendale delle attività cliniche a ciclo diurno; secondo quanto previsto dallo schema previsto al punto 8 delle Linee guida.
5. Le prestazioni di DS che possono essere esercitate nei presidi ospedalieri pubblici e privati sono quelle inerenti l’Area Funzionale Omogenea (AFO) presenti nel Piano Sanitario Regionale 1999-2001. Per le discipline specialistiche chirurgiche sono ammesse le attività di DS se sono presenti le discipline equipollenti e affini ai sensi del D.M. 30-1-1998, pubblicato nel suppl. ord. alla G.U. n. 37 del 14.2.1998 e DPCM 29.11.2001 con riferimento all’AFO Chirurgica. Dalla data di entrata in vigore della presente legge è vietato l’esercizio di altre attività di DS al di fuori di quelle previste dal presente comma. Il mancato rispetto di questa norma comporta la sospensione delle attività di DS, previa accertamento definitivo a seguito di verifica ispettiva.
6. Ai fini programmatori ed organizzativi i posti letto di DH
e DS sono equiparati ai posti letto ordinari con le seguenti indicazioni:
a) i posti letto di DH sono attivati mediante conversione dei
posti letto ordinari in un rapporto due ordinari a uno DH;
b) i posti letto di DS sono attivati mediante conversione dei posti letto ordinari in un rapporto uno a uno;
c) il numero complessivo dei posti letto di DH e DS deve raggiungere, entro il 2007, almeno il 10% dei posti letto totali;
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d) gli spazi ed il personale dedicato all’assistenza a ciclo diurno sono chiaramente identificati anche qualora il personale sia destinato allo svolgimento di altre attività.
I posti letto di DH e DS sono attivati con atto deliberativo dell’Azienda pubblica o privata, previa verifica della rispondenza alle norme fissate.
8. Le delibere di attivazione e i regolamenti aziendali per l’assistenza a ciclo diurno sono trasmesse alla Direzione Sanità e all’Agenzia Sanitaria Regionale. La Direzione Sanità cura l’informativa ai cittadini tramite il portale della sanità della Regione.
9. I requisiti minimi autorizzativi strutturali, impiantistici e organizzativi per le attività a ciclo diurno sono quelli previsti dalla L.R.62/1998: Recepimento atto di indirizzo e coordinamento contenuto nel DPR 14 gennaio 1997, e successive modificazioni e integrazioni.
10. Allo scopo di garantire una gestione uniforme dei regimi
assistenziali a ciclo diurno e perseguire il rispetto dei requisiti di appropriatezza previsti dal presente atto, è costituito, sotto il coordinamento dell’Agenzia Sanitaria Regionale, un gruppo di lavoro composto da referenti individuati formalmente da ciascuna ASL, un operatore per ASL, e dalle strutture private accreditate, due operatori in totale. Tale gruppo di lavoro:
a) raccoglie dalle ASL e dalle strutture private accreditate gli Schemi di attività a ciclo diurno di cui al paragrafo 8, punto F delle Linee guida allegate; b) confronta i protocolli diagnostico- terapeutici previsti per categorie omogenee di pazienti, ricorrendo per quanto possibile alle evidenze derivate dalla letteratura scientifica in merito, costituendo, in caso di evidenti difformità tra aziende, appositi tavoli tecnici per individuare con i professionisti possibili interventi migliorativi; pubblica annualmente il Registro regionale dei protocolli diagnostico- terapeutici dei regimi assistenziali a ciclo diurno.
... omissis
Dopo tale ampia premessa di contesto passiamo a descrivere il
setting assistenziale PAC – Day Service
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IL PACCHETTO AMBULATORIALE COMPLESSO (PAC)
E’ un modello assistenziale che assicura un percorso programmato
agevole ed efficiente, non urgente, mutuando dal DAY HOSPITAL
la concentrazione in tempi ristretti delle prestazioni specialistiche.
Le prestazioni ambulatoriali complesse, gestite dal Medico
specialista ospedaliero o distrettuale, permettono all’utente di
essere valutato dal punto di vista clinico diagnostico in breve
tempo, bypassando l’allungamento burocratico dei tempi che
spesso si interpongono tra le richieste del Medico di Medicina
Generale e l’effettuazione di ogni singola prestazione.
Il Pacchetto di prestazioni nasce dalla propedeutica definizione di
un protocollo diagnostico – assistenziale di relativa semplicità e
standardizzazione. Questo consente, nello svolgimento del PAC,
una programmazione del numero di accessi che è limitato
(generalmente 2 – 4 accessi per ogni PAC).
Si tratta, in definitiva, di un modello di attività specialistica
ambulatoriale che si rende particolarmente utile nella gestione di
situazioni cliniche per le quali il ricovero risulta inappropriato, ma
tali da richiedere, comunque, una presa in carico del paziente da
parte dello Specialista.
Tale setting assistenziale risponde all’esigenza di ottimizzare i tassi
di ospedalizzazione, particolarmente elevati in Abruzzo, con
conseguente miglior utilizzo delle risorse e parallela ricerca di
modelli organizzativi per l’erogazione di prestazioni
polispecialistiche.
I destinatari sono utenti che presentano problematiche cliniche per
le quali il ricovero risulterebbe eccessivo o inappropriato, ma
sufficientemente complesse da meritare la gestione specialistica in
tempi relativamente brevi (al massimo entro un mese).
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Il PAC permette all’utente di accedere alle strutture ambulatoriali
per eseguire tutte le prestazioni richieste dallo Specialista senza
necessità di impegnativa del curante, senza dover provvedere
personalmente alla fissazione degli appuntamenti e senza doversi
recare al CUP per effettuare tariffazioni di ogni singola prestazione.
L’utente trova presso la sede erogante un unico modulo di
pagamento del ticket (eventuale), precedentemente preparato
sulla base di una scheda clinico – anagrafica contenente le
prestazioni richieste dallo Specialista.
Si tratta di una vera semplificazione dell’accesso alle strutture
ambulatoriali riducendo o annullando l’interfaccia tra utente e
“sportelli”, sia in fase di prenotazione, sia in fase di tariffazione
delle prestazioni.
Il PAC, quindi, è la naturale evoluzione del vecchio Day Hospital
diagnostico e viene gestito da una struttura specialistica che ha
una specifica competenza nella problematica clinica oggetto del
PAC stesso.
Obiettivi dei PAC sono:
Ridurre il tasso di Ospedalizzazione ottenibile attraverso la
riduzione di tutti i Ricoveri Ordinari e di Day Hospital medici
“impropri”;
Semplificare il più possibile l’accesso alle strutture ambulatoriali
riducendo le prassi burocratiche e garantendo al tempo stesso
la continuità assistenziale per un determinato problema clinico;
Migliorare lo scambio informativo tra lo Specialista Ospedaliero
/ Distrettuale e il Medico di Medicina Generale / Pediatra di
Libera Scelta con conseguente semplificazione dei percorsi
organizzativi;
Migliorare la qualità della pratica clinica (comportamenti
assistenziali controllati o elaborazione di percorsi clinici).
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Vantaggi attesi:
• Possibilità di studiare e definire con maggiore esattezza l’attività
specialistica ambulatoriale;
• Introduzione di un nuovo strumento assistenziale senza
sovraccarico organizzativo;
• Tendenza all’ottimizzazione in termini di risparmio /
convenienza delle risorse;
• Aumento del grado di soddisfazione dell’utente verso le
strutture aziendali.
Costruzione dei PAC
Un PAC prevede uno specifico schema di prestazioni, distinte per
branca specialistica, potenzialmente necessarie per la gestione di
un determinato problema clinico.
Per ogni schema deve essere predefinito il tempo massimo
compatibile con le condizioni cliniche. Di regola il PAC deve avere
una durata inferiore a 1 mese.
Nell’ambito di ciascun Dipartimento e / o Distretto viene
individuato un gruppo di lavoro atto a verificare le proposte di PAC
che successivamente sono sottoposte alla approvazione formale
della Direzione Medica di Presidio o della Direzione Distrettuale.
Per ciascun PAC approvato viene elaborata una Scheda specifica
ove sono registrate le prestazioni effettivamente erogate.
Criteri di selezione dei problemi clinici
I problemi clinici, per i quali si ritiene utile l’individuazione di un
PAC, devono essere caratterizzati da:
o Frequenza nella popolazione;
o Non urgenza;
o Prestazioni multiple e/o complesse (laboratoristiche,
strumentali, consulenze) da articolare nel tempo coerentemente
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con l’iter clinico e riducendo al minimo il numero di accessi
dell’utente;
o Non necessità di sorveglianza medica ed infermieristica (fatto
salvo quanto previsto per specifiche procedure ambulatoriali).
Possono essere predisposti dei PAC per la definizione
diagnostica di nuove patologie, il follow–up post–
dimissione (fatta salva l’erogazione delle prestazioni post –
dimissione connesse al ricovero), l’approfondimento a seguito
di accesso al Pronto Soccorso e il monitoraggio di patologie
ricorrenti o croniche.
Aspetti comunicativi
E’ necessario garantire:
il confronto con i medici di medicina generale ed i pediatri di
libera scelta circa i PAC sviluppati e l’informazione tramite
un’apposita documentazione dei PAC erogati nelle diverse
strutture aziendali;
la predisposizione di materiale informativo destinato al paziente
che accede al PAC nel quale siano fornite:
− le informazioni essenziali sulle procedure effettuate ed
i tempi;
− le indicazioni utili per la preparazione agli esami /
interventi;
− i suggerimenti / prescrizioni per il periodo successivo
agli esami / interventi;
− i numeri telefonici e il nominativo del referente del
PAC.
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Organizzazione della gestione dei PAC
L’Azienda deve procedere alla definizione puntuale dei vari aspetti
organizzativi relativi alla gestione dei PAC; in particolare vanno
identificati:
• un gruppo di lavoro dipartimentale o interdipartimentale con
coordinamento da parte delle Direzioni Mediche di Presidio /
Direzioni dei Distretti;
• un responsabile dipartimentale;
• il sistema di prenotazione che andrà direttamente gestito dalla
struttura specialistica erogante;
• la precisa collocazione nell’ambito delle strutture ospedaliere /
poliambulatoriali;
• il personale dedicato;
• il collegamento con i servizi diagnostici con l’attribuzione di
posti riservati.
Procedure organizzative
a) Attivazione di un PAC
L’apertura di un PAC è decisa dal medico specialista della struttura,
su richiesta di un medico di medicina generale, o di un pediatra di
libera scelta o di un altro specialista.
L’accesso alla visita di apertura del PAC avviene tramite apposita
agenda distinta da quella dell’attività ambulatoriale ordinaria e
con uno specifico tempo massimo di attesa.
Alla prima visita il medico referente del PAC:
o individua lo specifico iter del paziente nell’ambito delle
prestazioni previste dal PAC e le segnala sull’apposita Scheda
PAC;
o attiva la cartella ambulatoriale.
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b) Gestione del PAC
La gestione del PAC è garantita dal centro specialistico che
procede:
alla sottoscrizione del modulo per il rispetto della privacy e
dell’impegno al pagamento del ticket, ove dovuto;
alla prenotazione delle prestazioni secondo il criterio clinico e di
semplificazione degli accessi all’utenza;
la raccolta dei referti prodotti da parte delle Unità Operative
coinvolte.
c) Chiusura del PAC
Al termine dell’iter previsto lo specialista responsabile del PAC
procede a:
• verificarne la completezza;
• redigere una relazione conclusiva per il medico di medicina
generale o pediatra di libera scelta;
• vistare lo Schema di PAC per il pagamento del ticket;
• consegnare all’utente la relazione conclusiva e la
documentazione clinica in originale dopo il pagamento del
ticket, se dovuto;
• archiviare la cartella ambulatoriale in analogia a quanto viene
fatto per la cartella clinica di day hospital.
d) Flussi informativi e valorizzazione
Il flusso informativo ufficiale ed il sistema di valorizzazione è quello
delle prestazioni ambulatoriali. Deve essere attivato un flusso a
tipo “SDO” ai fini del monitoraggio di tale attività.
In attesa della formalizzazione con apposita deliberazione della
Giunta Regionale delle regole amministrative specifiche dei PAC, i
pacchetti possono essere gestiti registrando al termine del
percorso su impegnative distinte per branca le prestazioni erogate,
avendo cura di:
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o rispettare il tetto massimo di otto prestazioni della stessa
branca per ricetta;
o cumulare sulla prima impegnativa di accesso al PAC altre
prestazioni di una specifica branca;
o far pagare il ticket ai pazienti non esenti.
SITUAZIONE ITALIANA
Indagine sullo stato dell'arte in Italia del modello
organizzativo assistenziale PAC
La ricerca è stata effettuata esclusivamente tramite la
consultazione dei siti web di tutte le regioni italiane e ove presenti,
delle Agenzie Sanitarie corrispondenti.
EMILIA - ROMAGNA: emanate nel 2000 Linee Guida
sulla riorganizzazione dell’accesso alle prestazioni
specialistiche ambulatoriali, comprensive anche dei
PAC.
TOSCANA: emanate nel 2005 indicazioni operative
per i PAC nell’ambito delle prestazioni specialistiche
nella branca di Medicina Fisica e Riabilitativa.
MARCHE: emanate Linee Guida sui PAC (prima
versione 2003).
UMBRIA: ASL 1 della Regione Umbria. Nell’ambito del
Piano Attuativo Locale 2004 – 2006 presentazione di
Progetto Day Service – PAC.
LAZIO: Emanate nel 2005 precise direttive
sull’applicazione del nuovo modello PAC – Day Service.
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SITUAZIONE ABRUZZESE
Stato dell’arte in Abruzzo
ASL DI AVEZZANO – SULMONA:
Del. 654 del 06/10/2006 “L.R. 20/06, art. 2, comma 4:
Regolamentazione delle Attività Ospedaliere a ciclo
diurno”.
Allo stato attuale, sono state avanzate dai Presidi della Asl le
seguenti proposte di Pacchetti di Prestazioni Ambulatoriali
Complesse.
Per l’area pediatrica:
PAC per la “diarrea cronica”;
PAC per la “malattia celiaca”;
PAC per lo “scarso accrescimento”;
PAC per l’ “eccesso ponderale”;
PAC per la “bassa statura, armonica e GH dipendente”;
PAC per “problemi tiroidei”;
PAC per “pubarca prematuro isolato”;
PAC per “dolori addominali ricorrenti”;
PAC per la “pubertà precoce”;
PAC per la “cefalea”;
PAC per l’ “orticaria”;
PAC per “problemi respiratori e polmonari”;
PAC per “problemi renali”;
PAC per “controllo malformazione vie urinarie”;
PAC per il “monitoraggio dei farmaci anti-epilettici”;
PAC per la “diagnosi della febbre di origine sconosciuta”;
PAC per “problemi reumatologici”
PAC per “ex –pretermine”;
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Per la malattia diabetica:
PAC per l’approfondimento clinico per il diabete (vengono definiti i
criteri di inclusione, le modalità di accesso, le indagini ed interventi
essenziali, ulteriori indagini ed interventi essenziali in caso di
diabete tipo 1, indagini ed interventi facoltativi del pacchetto,
output, requisiti della struttura abilitata alla gestione dei
pacchetti).
Per l’area delle specialità mediche:
PAC per le “diagnosi complesse e patologie di origine ignota”;
PAC per la “patologia tiroidea”;
PAC per lo “scompenso cardiaco”;
PAC per il “decorso clinico nel post-ictus”
PAC per l’ “ipertensione arteriosa”;
PAC per la “BPCO”
ASL 102 CHIETI: manca regolamentazione
ASL 103 L’AQUILA: manca regolamentazione
ASL 104 LANCIANO VASTO: manca
regolamentazione
ASL 105 PESCARA: manca regolamentazione
ASL 106 TERAMO: “Regolamento Aziendale delle
Attività Cliniche a ciclo diurno: Del. N° 882 del
06/10/2006”.
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Allo stato attuale, sono stati individuati:
NEL DIPARTIMENTO DI MEDICINA
E SPECIALITA’ MEDICHE
NEL DIPARTIMENTO CHIRURGICO
NEL DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE
ECONOMICITA’ DEL MODELLO PAC
Il modello Day Service – PAC per le sue caratteristiche è setting
assistenziale di qualità:
● ha una missione aziendale volta all'abbattimento numerico
dei ricoveri e di conseguenza migliora l’efficienza del
macrolivello ospedaliero.
● ha una missione operativa che si identifica con la “presa in
carico” del paziente che non necessiti della ospedalizzazione
per la risoluzione in tempi brevi del problema clinico (prima
diagnosi, follow up a lungo termine, rivalutazione di
patologie già note, controllo di complicanze acute
intercorrenti);
● si propone la soddisfazione dell'utente valutabile in
termine di :
− qualità professionale del percorso diagnostico;
− qualità relazionale declinata da:
attenzione ai bisogni dell'utente;
umanizzazione del rapporto professionale;
personalizzazione del percorso diagnostico;
rassicurazione della “persona”.
29 PAC
8 PAC
20 PAC
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Per esemplificare l'economicità di tale setting assistenziale
valutiamo il DRG 134 ipertensione, DRG ad alto rischio di
inappropriatezza, secondo il DPCM 29/11/2001.
Di seguito si riporta una proposta PAC con la sua valorizzazione
economica .
PROPOSTA DI “PACCHETTO AMBULATORIALE COMPLESSO”:
DRG 134 IPERTENSIONE
1° accesso
visita specialistica
esami ematochimici di base (emocromo, profilo biochimico,
esame completo urine)
elettrocardiogramma
rx torace
consulenza oculistica per esame fundus oculi
eventuale funzionalità tiroidea
educazione sanitaria
2° accesso
visita specialistica e controllo esami
esame urine delle 24 ore (non acidificate per Na e K urinari ed
eventuale microalbuminuria e cortisoluria)
dosaggio elettroliti, eventuali renina e angiotensina
determinazione attività reninica plasmatica ed aldosterone in
ortostatismo (eventuale clinostatismo)
eventuale profilo glicemico e / o curva da carico
eventuale doppler TSA
educazione sanitaria
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3° accesso
visita specialistica e controllo esami
ecotomografia addome (morfologia renale e surrenalica) con
studio doppler delle vene renali
pressurometria delle 24 ore
ecocardiogramma
eventuale dosaggio atecolamine e aldosterone
eventuale esame urine delle 24 ore (non acidificate per
catecolamine urinarie)
eventuali prescrizioni terapeutiche
eventuale attivazione di protocolli collaterali (es. diabete)
4° accesso
visita specialistica e controllo esami
eventuale determinazione di catecolamine plasmatiche basali
dopo 1 ora da venopuntura
valutazione terapia ed eventuali ulteriori prescrizioni
eventuale attivazione di protocolli collaterali (es. diabete)
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Valorizzazione economica del PAC - ipertensione
ACCESSO PRESTAZIONI TARIFFA
COSTO
1° ACCESSO VISITA SPECIALISTICA € 20.66
1° ACCESSO EMATOCHIMICI DI BASE € 17.47
1° ACCESSO ELETTROCARDIOGRAMMA € 11.62
1° ACCESSO RX TORACE € 15.49
1° ACCESSO FUNDUS OCULI € 7.75
1° ACCESSO FUNZ. TIROIDEA € 26.03
1° ACCESSO PERSONALE MEDICO € 19.37
1° ACCESSO PERSONALE
INFERMIERISTICO
€ 7.75
Totale 1° ACCESSO € 126.13
2° ACCESSO VISITA SPECIALISTICA € 20.66
2° ACCESSO ESAMI URINE 24 ORE € 17.77
2° ACCESSO DOSAGGIO ELETTROLITI € 4.96
2° ACCESSO RENINA E ANGIOTENSINA € 39.76
2° ACCESSO ATTIVITA’ RENIN / ALDOST € 80.88
2° ACCESSO PROFILO E CARICO
GLICEMICO
€ 10.17
2° ACCESSO DOPPLER TSA € 49.06
2° ACCESSO PERSONALE MEDICO € 19.37
2° ACCESSO PERSONALE
INFERMIERISTICO
€ 7.75
Totale 2° ACCESSO € 250.37
3° ACCESSO VISITA SPECIALISTICA € 20.66
3° ACCESSO ECOTOMO RENI E SURRENI € 34.09
3° ACCESSO PRESSUROMETRIA 24 ORE € 41.32
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3° ACCESSO ECOCARDIOGRAMMA € 51.65
3° ACCESSO CATECOLAMINE
PLASMATICHE
€ 12.60
3° ACCESSO ALDOSTERONE PLASMATICO € 14.62
3° ACCESSO CATECOLAMINE URINARIE € 12.60
3° ACCESSO PERSONALE MEDICO € 19.37
3° ACCESSO PERSONALE
INFERMIERISTICO
€ 7.75
Totale 3° ACCESSO € 214.65
4° ACCESSO VISITA SPECIALISTICA € 20.66
4° ACCESSO CATECOL BASALI E DOPO
PUNT.
€ 25.20
4° ACCESSO PERSONALE MEDICO € 19.37
4° ACCESSO PERSONALE
INFERMIERISTICO
€ 7.75
Totale 4° ACCESSO € 72.97
Totale complessivo € 664.14
Dalla valutazione delle SDO della Regione Abruzzo dell'anno
2005 per il DRG 134 Ipertensione risulta:
DRG 134 “IPERTENSIONE”
REGIME RICOVERO
FREQUENZA % IMPORTO IMPORTO MEDIO
1 (ordinari) 3175 71,17% € 5.571.810,68
€ 1.754,90
2 (Day Hospital)
1286 28,83% € 612.504,82
€476,29
TOTALE 4461 100% € 6.184.315,53
€ 1.386,31
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TIPOLOGIA RICOVERI ORDINARI
FREQUENZA %
1 (non urgenti) 1587 49,98%
2 (urgenti) 1588 50,02%
TOTALE 3175 100%
Il costo medio in Abruzzo (Anno 2005) del DRG 134 in regime di
ricovero ordinario è di 1754,90.
Il costo medio della proposta PAC, riportata, è di 664,14; il
risparmio per ogni DRG 134, non urgente, trasformato in PAC è di
1.090,76 €.
Nel 2005 vi è stata una frequenza di 1587 DRG 134 non urgenti
che possono essere trasformati in PAC: 1090,76 x 1587 =
1.731.036,12.
Per brevità non si entra nel merito dei Day Hospital.
Il risparmio messo in evidenza, pari a 1.731.036,12 €, anche per
un solo DRG è considerevole.
Pensiamo, poi, al possibile impatto economico derivante dalla
trasformazione in PAC dei DRG medici ad alto rischio di
inappropriatezza e dei D.H. diagnostici e terapeutici inappropriati!
CONCLUSIONI
Il nuovo setting assistenziale PAC – Day Service che è presentato
in questo lavoro, garantendo una elevata professionalità associata
all’appropriatezza delle prestazioni e alle economicità gestionali, è
un modello organizzativo ideale per coniugare l’aspetto economico
e quello clinico dell’assistenza sanitaria, ciò è esempio di GOVERNO
CLINICO.
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BIBLIOGRAFIA
o L.R. 23 Giugno 2006, n° 20
Misure per il settore sanità relative al funzionamento delle
strutture sanitarie ed all’utilizzo appropriato dei regimi
assistenziali del macrolivello ospedaliero e territoriale e per la
loro erogazione BURA, n° 37 del 07/07/2006
o DGR N° 675del 19/06/2006 “Approvazione del nomenclatore
tariffario regionale. Prestazioni Ambulatoriali Sanitarie – D.M.
22/07/1997” BURA n° 71. Speciale Sanità del 26/07/2006.
o Linee programmatiche per la redazione del PSR 2007 – 2009
ASR Abruzzo
SITI INTERNET:
o www.saluter.it – Portale Emilia Romagna
o www.forumpa.it/forumpa2001-2002-2003
o www.assr.it/ricerca/ricercalistattesa/htm
o www.marcheinsalute.it
o www.euromed.it/DRG/DGR-143-2006
o www.samaco.it
o www.regione.emilia-romagna.it
o www.salute.toscana.it
o www.sanità.regione.umbria.it
o www.sanitab.regione.abruzzo.it
o www.asrabruzzo.it
o www.asl1.avezzano.aq.it
o www.aslteramo.it
o www.regione.lazio.it