Obbligo di comunicazione - gdf.gov.it · procedimento amministrativo o giudiziario. ! In tale...
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Commissione
europea
Obbligo di comunicazione
Ministero delle
Politiche Agricole
Alimentari e Forestali
Agenzia
delle Dogane
Dipartimento per le
politiche comunitarie
Reg. CE 1848/2006 Politica Agricola Comune
Reg. CE 1150/2000 e Reg. CE 1848/2006 Risorse Proprie e Restituzioni all’esportazione
Reg. CE 1828/2006 Fondi Strutturali
MINISTRO per le politiche europee
Presidenza del Consiglio dei Ministri
DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO
DELLE POLITICHE COMUNITARIE
Comitato per la lotta contro le
frodi comunitarie
Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione
delle frodi comunitarie
Obbligo di comunicazione q Il Reg. (CE) 8 dicembre 2006, n 1828/2006, in materia di
fondi strutturali, prevede che le segnalazioni di irregolarità/frodi, devono essere inoltrate entro i due mesi successivi alla fine del trimestre in cui si è verificato “il primo atto di accertamento amministrativo o giudiziario”.
q Sul punto, soccorre la definizione fornita dai Regolamenti comunitari (2035/2005 - 1828/2006), ossia: prima valutazione scritta stilata da una Autorità competente che, in base a fatti concreti, accerta l’esistenza di una irregolarità ferma restando la possibilità di rivedere o revocare tale accertamento alla luce degli sviluppi del procedimento amministrativo o giudiziario.
q In tale ottica ed al fine di dirimere divergenze interpretative quanto meno a livello domestico, è stata emanata la Circolare del 12 Ottobre 2007 con il compito di riordinare, in modo più organico, il flusso di comunicazioni diretto a tutti i settori d’interesse (Fondi strutturali – Risorse proprie – PAC)
attività di parifica costante dei dati informatici in possesso del Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie con quelli della Commissione Europea, sicchè, in esito ad eventuali aggiornamenti si possa procedere alla definitiva chiusura dei casi segnalati inversione sostanziale del “trend” negativo sul fronte dei “recuperi”.
Tipologie chiusura casi Recupero totale Non rendicontato Decertificazione Nessuna irregolarità Art. 5, 2° comma, del Reg. (CE) 1681/94 Art. 12 del Reg. (CE) 1681/94
N° CASI SEGNALATI
DAL 1995 AL 2010
Casi chiusi
al 2008
Casi chiusi
nel 2009
CASI chiudibili
CASI APERTI
(al netto dei casi
chiudibili)
A B C D A-(B+C+D)
TOTALE 5.681 749 206 2.300 2.426
Importo recuperato
37 mln circa
7,6 mln circa
25 mln circa
Fondi strutturali Situazione dei recuperi anni 2007/2008/2009/2010
IMPORTI DA RECUPERARE EURO Prima del 2007 332.847.956 Relativi al 2007 101.245.439 Relativi al 2008 52.242.430 Totale (fino al 2008 compreso) 486.335.825 Importo recuperato nel 2008 77.117.315 Saldo a fine 2008 409.218.510 Relativi al 2009 81.540.051 Importo recuperato nel 2009 163.161.608 Saldo a fine 2009 327.596.953 Relativi al 2010 93.933.143 Importo recuperato nel 2010 12.325.991 Saldo al 1° gennaio 2011 409.204.105
Costituzione Gruppo di lavoro Proposte normative
CO.L.A.F
Gruppo di lavoro
Rappresentanti delle Amministrazioni
Corte dei Conti
Equitalia SpA
Regioni Calabria, Lazio e Veneto
Proposte normative Criticità rilevate in capo alle Amm/ni
non sempre, in caso di frode o sospetta frode, partecipano al procedimento penale come persona offesa dal reato, azione questa necessaria per contribuire all’accertamento dei fatti e per avere un costante e tempestivo monitoraggio del procedimento, anche ai fini di adempiere a prescrizioni comunitarie;
hanno spesso un diverso assetto organizzativo in materia di “recuperi”, talché solo alcune Amministrazioni hanno istituito un ufficio con specifiche competenze;
adottano diverse procedure per il recupero delle somme. Alcune Amministrazioni hanno impostato l’attività di recupero seguendo la disciplina dell’ingiunzione di pagamento (ex R.D. 639/1910), mentre altre quella dell’iscrizione a ruolo (ex D.P.R. 29 settembre 1973 n. 602 e legge 2 dicembre 2005 n. 248);
riscontrano spesso difficoltà nell’escussione delle polizze fidejussorie, conseguenti, essenzialmente, ai lunghi contenziosi con le società fidejubenti (le quali, anziché escutere la polizza a “prima richiesta”, prediligono, ovviamente, agire in tutte le competenti sedi per evitare il pagamento).
“prevedere il meccanismo della “compensazione”, quale efficace modalità di recupero delle somme indebitamente erogate anche nell’ambito dei fondi strutturali, apportando pertinenti modifiche al Reg. (CE) 1083/2006”
Reg. (CE) 1083/2006
Proposte normative
“incentivare la partecipazione delle competenti Amministrazioni ai procedimenti penali nei casi di frode o sospetta frode attraverso la loro costituzione di parte civile, mediante pertinenti modifiche al codice penale che sanciscano l’obbligo a carico del colpevole a restituire l’indebito all’Amministrazione così costituitasi”
C.P. 640-bis, 316-bis e 316-ter
Proposte normative
L. 23 dicembre 1986, n. 898 “migliorare l’attività di prevenzione e
repressione delle frodi comunitarie nell’ambito della PAC, con la modifica della relativa disciplina, con la sanzione penale per il c.d. “tentativo”, con l’introduzione del sequestro per equivalente, del sequestro conservativo, nonché con l’attribuzione della competenza per materia al Tribunale”
Proposte normative
Codice Civile “tutelare gli interessi finanziari dell’U.E. in caso di fallimento del beneficiario, estendendo lo strumento civilistico del “privilegio” anche ai crediti per frodi o irregolarità ai danni del bilancio comunitario, dello Stato, delle Regioni e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano, equiparandoli, in tal modo, a quelli per l’Imposta sul valore aggiunto”
Proposte normative
D.Lgs 26 febbraio 1999, n. 46.
“prevedere l’iscrizione “a ruolo” quale unico strumento per il recupero dei finanziamenti comunitari e nazionali indebitamente percepiti, attraverso la modifica all’art. 17”
Proposte normative
Corpus nuove norme recanti
“Misure in materia di indebite percezioni di finanziamenti a danno del bilancio generale delle comunità europee dello Stato, delle Regioni e delle Provincie Autonome di Trento e
Bolzano, nonché degli Enti locali”
Proposte normative
• accelerare i tempi per l’escussione delle polizze fideiussorie, prevedendo la responsabilità solidale della società fidejubente
• estendere ai fondi strutturali, in analogia a quanto già previsto in ambito PAC dalla legge 23 dicembre 1986, n. 898, le sanzioni amministrative nei confronti dei responsabili di irregolarità/frodi quali ad es. sanzioni pecuniarie e sequestro conservativo;
• prevedere, ove possibile, l’istituzione di un “Registro nazionale dei debiti” in materia di fondi strutturali, politica agricola comune e risorse proprie;
• introdurre il meccanismo dell’autocertificazione (ex art. 47, D.P.R. 445/2000) sull’insussistenza di procedimenti a loro carico, in capo ai soggetti che intendano avvalersi di finanziamenti dell’U.E..
Proposte normative